Rassegna stampa estera

Buongiorno a Visco dottori di radio radicale mercoledì ventidue gennaio questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura i David Carretta in apertura quest'oggi parleremmo gli Stati Uniti della questioni impeachment di Donal Trump che ieri era a Davos per il forum economico mondiale
Sul Processo al Senato il cui esito appare scontato vi proporremo un editoriale
Dalle Fidia o di ieri secondo cui questa procedura non farà cambiare idea nessuno
Il giudizio vero nei confronti di Trump verrà dagli elettori alle elezioni presidenziali di dicembre su questo appuntamento
Riproporremo anche un'analisi da nel mondo di oggi di anno le pannocchie Trump due novembre l'interrogativo nel momento in cui l'economia americana prospera la disoccupazione al suo livello più basso
E la Borsa di Wall Street a quello più alto prende consistenza l'ipotesi di una rielezione del presidente repubblicano di fronte ai suoi avversari democratici più divisi che mai scrive tra l'altro sulle mondo ci permetterà tra l'altro di occuparci parzialmente di politica italiana oggi Tremonti implica anche un intervento di Giuliano da Empoli dal titolo I cinque errori di Matteo Renzi che Emmanuel ma con deve evitare il presidente francese farebbe bene a trarre le elezioni dell'esperienza dell'ex leader italiano spazzato via da un'onda nazional populista senza precedenti questa la teoria di Giuliano da Empoli che
Forse fa un parallelo un po'azzardato tra mancano Renzi in chiusura torneremo occuparci anche di Libia e della Conferenza di Berlino domeniche a lo faremo con Libération editoriale secondo cui il vertice
Di Berlino ha partorito un Topolino
La la vera
Prova vero test sarà quello del campo di battaglia perché la tregua in vigore da una settimana già vacilla
A Tripoli i prossimi movimenti di gruppi armati permetteranno di
Dire se la Conferenza di Berlino è stata solo
Una facciata scrive tra l'altro ma Libération
Ma cominciamo dagli Stati Uniti dalla questione impeachment di Donald Trump il processo davanti al Senato il cui esito è scontato vista la maggioranza repubblicana ma comunque potrebbe avere qualche impatto anche se non sull'elettorato almeno così la pensa alla figlia o quotidiano conservatore francese
In un editoriale di ieri dal titolo Tempesta nel processo per destituzione non farà cambiare idea a nessuno la teoria dire figlia voi lo leggeremo
Nelle conclusioni e che in realtà va a beneficio solo del processato di Donald Trump
Scrive le
Figlia o mostrando tutto il suo disprezzo in pubblico
Donal Trump ieri è volato a Davos sette mila chilometri dal Senato americano nel momento in cui questo si
E trasformato in tribunale per processare il presidente degli Stati Uniti
Se Trump non rischia la destituzione grazie al sostegno della maggioranza repubblicana subisce comunque l'indennità di un processo pubblico un regolamento dei conti che lo renderà il terzo presidente della storia
A vedere la propria eredità macchiata dall'impeachment
Accusato di abuso di potere ostacolo alla giustizia
Trump grida al complotto politico affermando di non aver violato alcuna legge e ancor meno di aver commesso uno di quei gravi crimini e delitti che la Costituzione americana esige per giustificare la messa in stato d'accusa
I suoi avversari democratici grazie ad ossia i testimoni gli rimproverano di aver voluto privatizzare la politica estera del suo Paese in Ucraina approfitto della sua campagna elettorale in America
Lui denuncia un tentativo incostituzionale di annullare la sua elezione quella del due mila e sedici cioè di fatto un colpo di Stato
Questa tempesta oggi al suo parossismo era prevedibile secondo le Figaro in realtà era in gestazione da alla conquista della Camera dei rappresentanti da parte dell'opposizione democratica già a fine due mila e diciotto
Ben oltre a un fatto particolare e tutta la presidenza tramite la sua stessa persona che i democratici giudicano e condannano i tweet le menzogne i conflitti di interessi
La rimessa in discussione metodica delle convenzioni e poi quello che vedono come un abbassamento della funzione presidenziale un attacco al lo Stato di diritto
Non sempre incantati dallo stile di Trump dire pubblicani invece si consolano con i risultati successo durevole dell'economia alla deregolamentazione radicale a beneficio delle imprese
Il taglio delle tasse un'azione decisa se non brutale contro l'immigrazione la protezione grezzi va delle libertà religiose e la nomina massiccia di giudici conservatori questo processo per la destituzione però non farà cambiare idea a nessuno
Non garantisce ne l'indebolimento della base elettorale di Trump nella rielezione di un presidente vittima al massimo confermati caratteri sommergibile di un uomo che semina vento perché mi piace raccogliere tempesta così la figlia o nel suo editoriale di ieri che ci porta nel mondo di oggi
E un'analisi di non Ripamonti è corrispondente da il New Yorker a proposito delle elezioni presidenziali
Nel titolo un interrogativo in novembre Trump due nel momento in cui l'economia prospera la disoccupazione a livelli più bassi la borsa
A quelli più alti prende consistenza l'ipotesi di una rally rielezione di tra tra e scrive le Monde
Per mesi si è pensato che i giochi fossero fatti Donal Trump sarebbe stato battuto alle elezioni presidenziali del due mila e venti
Il locatario della Casa Bianca in fondo aveva conquistato d'un soffio di Stati chiave della pensione degna dell'Ohio del vescovo sì
Se un leggero spostamento dell'elettorato operaio bianco quello che le aveva portato il voto decisivo nel novembre due mila e sedici doveva bastare
Lo si era già visto alle elezioni di mid term del due mila e diciotto con la vittoria incontestabile dei democratici in questi stati insomma le presidenziali del due mila eventi dovevano essere come un frutto maturo pronto a cadere bastava raccoglierlo eppure il dubbio inizia a imporsi scrive le Monde
Innanzitutto ritorna in forza il hits di economia stupid che permise
La vittoria di Bill Clinton di fronte a Bush padre nel mille novecentonovantadue a causa della recessione
Contran per tutto il contrario l'economia prospera la disoccupazione livelli più bassi Wall Street a quelli più alti certo tutto questo avrà una fine anche perché deficit di bilancio è abissale
E gli investimenti industriali indietreggiano ma rimane il fatto che la recessione che era stata preannunciata nel due mila diciannove non c'è stata che le guerre commerciali hanno colpito più gli spiriti e il resto del mondo che l'economia americana
Che i salari soprattutto quelli bassi aumentano un po'abbastanza per innescare una dinamica contro l'aumento delle disuguaglianze Trump poi si è messo in ordine di battaglia per le presidenziali
Ha firmato un armistizio commerciale con la Cina con il Messico con il Canada
La Fed ha tagliato i tassi in vista della campagna elettorale a questo va aggiunto l'impeachment che non sposta un solo voto e la crisi iraniana che si chiude con una vittoria di Trump almeno agli occhi dei suoi sostenitori
Dall'altra parte poi ci sono i democratici confrontati secondo Raymonda un rompicapo i democratici hanno un vantaggio possono parlare delle questioni che preoccupano l'America
La sanità per tutti i costi esorbitanti degli studi il controllo delle armi surriscaldamento climatico
La prima opzione quella della sinistra che propone una rivoluzione progressista non è cosa impossibile gli Stati Uniti hanno già conosciuto sussulti simili con Theodore Roosevelt all'inizio del ventesimo secolo di fronte ai Monopoli poi con Franklin Roosevelt dal mille novecentotrentatré in poi con il new deal con Lindon Johnson nella lotta sui diritti civili negli anni mille novecentosessanta
Ma la domanda che si pone nel mondo i democratici sono in grado di fare una rivoluzione a freddo
Bernie Sanders che si proclama socialista ci crede forte del ventuno per cento delle intenzioni di voto le primarie tenta di marginalizzare Elizabeth Warren Moon anche lei
Nel campo della sinistra
Democratica che al quattordici per cento la senatrice del Massachusetts dà l'impressione di essere all'altezza della funzione presidenziale ma indietreggia nei sondaggi e ancor di più da quando sì messe esprimere quelle che vengono definite tra virgolette da le Monde idee francesi cioè una tassa sul patrimonio
Del sei per cento oltre un miliardo di dollari per finanziare un'assicurazione sanitaria pubblica obbligatoria idea che poi un warrant a in parte rinnegato anche perché rischiava di perdere il sostegno di alcuni importanti finanziatori come Bill Gates
Al centro invece nel campo democratico c'è l'ex vicepresidente di Obama John by the né con il trentadue per cento
Delle intenzioni di voto ma molto invecchiato il giovane sindaco di una piccola città del ventidue step Pitt bottiglie via al nove per cento è molto molto molle mentre l'ex sindaco di New York Michael Bloomberg anche lui il nove per cento molto molto ricco
Quel che si dice in giro è se si tratta di tornare al business chiuso al come tempi di Obama difficile sperare di vincere di fronte a Trump insomma quali sono le conclusioni che trae hanno le Pamunkey di l'Hammond il paesaggio vista del del delle prossime scadenze prima delle presidenziali restano in bielorusso la convenzione democratica di Milwaukee a luglio potrebbe annunciarsi complicate in particolare se gli elettori non decideranno rapidamente qual è il loro candidato preferito
La convenzione più rocambolesca fu quella del mille novecento ventiquattro non potendo mettersi d'accordo tra due candidati un cattolico di New York antiproibizione da un lato un avvocato protestante antialcol del Tennessee che ottenne anche il voto del Ku Klux Klan dall'altro
Alla fine dopo cento tre turni di votazione venne scelto un terzo uomo John Davies
Solo che poi i democratici perso euro le presidenziali così
Così nel mondo
Che vogliamo utilizzare per parlare anche di politica francese e politica italiana
Perché perché nel mondo oggi Pubblico l'intervento di Giuliano da Empoli
Personalità vicino a Matteo Renzi
Dal titolo I cinque errori di Renzi che macro farebbe bene a imparare
Il parallelo forse un po'azzardato ma in sostanza e questo andiamo a leggere
Qualche anno prima di Emanuel ma trovo l'Europa aveva conosciuto un altro leader politico giovane carismatico della sinistra moderata che aveva promesso di trasformare il suo paese in un una nazione start-up
In cima al vertice dell'innovazione europea
Si chiamava Matteo Renzi ha governato l'Italia per quasi tre anni introducendo riforme senza precedenti nel mondo del lavoro nella pubblica amministrazione prima di essere spazzato via da un'onda nazional populista anch'essa senza precedenti
Oggi l'Italia governata da una coalizione instabile diretta dal Movimento cinque Stelle
E Matteo di gran lunga più pop
Più popolare si chiama Salvini
Renzi odiato da una larga maggioranza dell'opinione pubblica il suo nuovo partito non supera il cinque per cento nei sondaggi
Il caso italiano alle sue particolarità ma le analogie tra il percorso di Macrone quello di Renzi sono abbastanza forti per consigliare al Presidente della Repubblica francese
Di meditare sull'esperienza del suo precursore transalpino secondo Giuliano da Empoli ci sono almeno cinque insegnamenti che segnala una segnalano gli errori da non commettere il primo riguarda la riforma di troppo quella che permette agli scontenti della sinistra quelli della destra di unirsi contro chi è al potere
Come nella riforma della Costituzione che ha provocato la caduta di Renzi la riforma delle pensioni in Francia era prevista ad da tempo fa parte di un disegno d'insieme
Ma rischia di essere la riforma di troppo o se permette agli scontenti
Dei vari campi dall'estrema sinistra all'estrema destra di superare le loro divisioni e unirsi contro il capo dello Stato così Giuliano da Empoli
E però non va dimenticato che insomma la la la riforma della Costituzione
Ad un certo punto divenne l'unica riforma
Di quegli anni Renzi dopo dopo alcune altre riforme all'inizio del suo mandato unicamente concentrato quasi su quello
Forse lo slancio riformatore nell'economia è cambiato e dunque il parallelo con la riforma delle pensioni non è il più il più azzeccato ad ogni modo prosegue da Empoli secondo insegnamento
è che parlare di nero meritocrazia e opportunità non basta come Renzi Macrone un personaggio ambizioso arrivato al vertice dello Stato per le sue capacità il gusto del rischio
Per questo crede nella necessità di aprire a tutti le stesse opportunità ma a volte dimentica di parlare a tutti quelli che chiedono semplicemente rispetto per quello che sono
Perché non possono trasformarsi Terzo non dimenticare che le retroguardie sono utili in particolare quando il gioco si fa duro
Renzi ha evitato di occuparsi del suo partito implica lo nell'esperienza di governo la strategia funzionato finché aveva il vento in poppa ma se ne è pentito quando si è trovato solo di fronte venti contrari
L'elezione di Macro ha provocato la morte dei vecchi partiti ma una forma di organizzazione sempre necessaria la politica e nessun successo durevole senza una forma di azione collettiva Quarto gli elettori non votano su un Bilancio su quanto realizzato nella campagna elettorale del due mila e diciotto Renzi aveva percorso l'Italia vantando i risultati del suo Governo in termini di occupazione ripresa economica ma una campagna non si vince con le cifre
Nel due mila ventidue più che sulla base della check-list delle riforme fatte gli elettori francesi faranno la loro scelta sulla base dell'idea che si saranno fatti del leader in altre parole la verità va bene ma l'amore e meglio
Così così Giuliano da Empoli ma forse dal la la vera lezione del Buonconsiglio è l'ultimo compiuti primi quattro
Ed è che c'è sempre un'alternativa
Apparentemente oggi
In Francia non esiste alternativa credibile alla leadership di macro
Ma la politica ha orrore del vuoto impensabile può diventare possibile una strategia di rielezione fondata troppo su una riedizione del duello con Marine le Pen
è un rischio considerevole perché l'esempio italiano dimostra che se il centro simbolici e troppo le estreme possono diventare il centro
Nuovi leader possono emergere e vecchi leader giudicati troppo estremisti possono all'improvviso diventare accettabile e appunto questa forse la dizione che ha più senso diciamo così tra tra le cinque tre cinque errori
Segnalati a Emmanuel Marco da Giuliano Da Empoli perché alla fine la strategia del presidente francese quella sì di fare riforme di di rilanciare il Paese la sua economia è qualche qualche risultato c'è malgrado le difficoltà dei gilet gialle prima del dello sciopero
Contro la riforma delle pensioni ma oggi però però la strategia di fondo arrivare al due mila e ventidue o o olivo l'eterna questo è un rischio effettivamente lemon ci consente di parlare di un altro tema che riguarda l'Italia questa volta in chiave Stati Uniti
Ricorderete le le polemiche per il rischio dazi Donald Trump per la digital taxi in Francia e invece ora il problema la digital tax in Italia wall street journal ha intervistato il segretario al Tesoro americano Nucci neanche avverte il Regno Unito Italia sui piani di digital tax
Questi Paesi Europa i subiranno dazi americani si metteranno in pratica le tasse sul digitale che hanno già approvato così tra l'altro wall street journal
Non abbiamo più molto tempo però almeno un accenno alla Libia alla conferenza di Berlino di domenica secondo Libération questo il titolo di un editoriale il vertice ha partorito un Topolino perché testo finale un compromesso minimo molti impegni da parte degli attori
Internazionali che però alla fine sono i primi che per esempio hanno violato l'embargo sulle armi ma il vero test sarà quello del campo di battaglia
Sul fronte di Tripoli prossimi movimenti di gruppi armati permetteranno di misurare la sincerità degli sponsor internazionali della Conferenza di Berlino solo allora si saprà
Se il vertice è stato solo una facciata
Ci fermiamo per oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale