Tra gli argomenti discussi: Antisemitismo, Cinema, Cultura, Ebrei, Film, Germania, Giovani, Gran Bretagna, Guerra, Minori, Razzismo, Storia.
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Rubrica
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Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Ci sono temi storici illustrati e raccontati così tante volte dal cinema ma non solo
Che già sentirli nominare possono suscitare un senso di sazietà
Perché può sembrare ci ormai in sostanza di conoscerli e perché ci siamo in fondo assuefatti anche all'orrore che quei temi implicano i loro
Ecco allora che sono usciti due film entrambi pluri candidati agli Oscar
Che intendono rivisitare i due argomenti storici adottando un punto di vista originale che Possati vitalizzare lì farceli di scoprire sotto una luce diversa
Uno dei due film si intitola mille novecentodiciassette lo ha diretto un regista inglese Sam Mendes
E racconta un episodio della prima guerra mondiale ambientato sul fronte occidentale in terra francese dove le truppe inglesi e francesi si contrapponevano alle truppe tedesche dalle rispettive trincee
Il punto di vista da cui è raccontata la vicenda è quello di un soldato inglese incaricato di portare un messaggio l'importanza davvero vitale da una trincea all'altra a distanza di chilometri
Tale punto di vista consente all'autore del film
Di sorvolare sugli episodi che si sanno tipici di quel tipo di guerra di trincea come le lunghe attese dei soldati dell'e-book scavate nel terreno gli assalti all'arma bianca o i corpi dilaniati dalle bombe
Tali episodi beninteso solo evocati dal film ma non solo raccontati per esteso
Sono presenti soprattutto delle tracce che hanno lasciato del paesaggio attraversato per lo più in una corsa a perdifiato dal soldato inglese
E più che il soldato essere protagonista del racconto a mio parere è proprio quel paesaggio in cui i verdi campagne alberi in fiore si alternano al bagliore degli incendi alle case abbandonate o distrutte
Tra i corpi future fatti di uomini e animali e i topi che ne fanno incetta
Ora quale aspetto si scopre della guerra in questa descrizioni dinamica delle zone degli ambienti in cui si svolge c'è una morale evidente che sottostava un racconto che vuole essere un racconto popolare
La contrapposizione tra la bellezza della natura insieme una convivenza tra gli uomini basata su principi di lealtà e solidarietà e poi l'orrore in cui la guerra fa precipitare la civiltà
Ma forse la nota più originale del film è una sensazione che non è riconducibile a nessuna morale
Ed è data dalla strana bellezza che stupisce incanta come un paesaggio lunare dei villaggi distrutti dalla guerra quando per esempio di notte sono illuminati delirante ci si degli esplosivi che percorrono il cielo
Perché si sa che a volte l'estetismo si nutre anche di immagini di morte e di distruzione
Il secondo film che si intitola giù John Rabbit ed è diretto dal neozelandese di origine ebraica Thai cava ITT
Riguarda invece la seconda guerra mondiale e il punto di vista che qui adottato e quello di un bambino tedesco cresciuto all'ombra della propaganda nazista
Che gli ha talmente introiettato che gli viene del tutto spontaneo allorché cresce senza suo padre
E leggere appare immaginario interlocutore ideale nientemeno che Adolf Hitler che nella sua fantasia lo consigliai lo incoraggia
Specie quando i suoi coetanei lo deridono perché lui ha un po'timido e impacciato
E meno pronto di loro suo malgrado a trasformarsi in una macchina da guerra
Ma la vera sfida che si trova ad affrontare è costituita da una ragazza ebrea
Che la madre delle sue intenzioni all'insaputa del figlio nasconde custodisce dentro casa uno di quegli ebrei che per il bambino sono creature mostruose malefiche simili a dei campi di
Come si può prevedere Giorgio Rabbit è una storia di formazione
E cioè di liberazione ai miti della propaganda e un doloroso tragico apprendistato a riconoscere la realtà dei fatti
Se l'Hitler immaginario amichevole e buffo dipinto dalla mente del bambino può sembrare a prima vista un emblema addolcito del nazismo
Ci si ricrede presto perché anche in quel fantasma si insinua una velina di sinistra demenza che conta già anche i personaggi reali incontrati da bambino come i soldati incaricati
Dalla di dell'addestramento dei giovani e gli ufficiali della Gestapo
Il racconto della solitudine senza Conforti in cui cade il bambino quando perde ogni fede nel suo amico immaginario
E si ritrova solo senza nemmeno sua madre in una Germania distrutta dalla guerra ecco è un momento del racconto che emotivamente conquista echo commuovere
Si tratta di due film interessanti mille novecentodiciassette di Sam Mendes e Giorgio Rabbit Italy campa ITT un saluto da Gianfranco Cercone
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