Tra gli argomenti discussi: Cattolicesimo, Censura, Cinema, Cultura, Fellini, Finanziamenti, Giornalismo, Giovani, Libro, Magnani, Nuzzi, Pasolini, Radio Radicale, Rai, Vaticano.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 26 minuti.
Rubrica
Dibattito
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giornalista
Ranieri Carano appuntamento con due microfono e continuiamo a parlare di libri anche questa settimana e diciamo trovare i nostri studi Jonathan Giustini che è un collega che ha fatto
Tantissimo tempo e lo fa ancora
Attività radiofonica e quindi di fatto un collega ciao con il mento e che tutti officine secco grazie per essere qui tu invece perché sa oltre a fare radio per tanti anni
Ai anche ordinato dato alle stampe alcuni alcuni libri tutelata se è una delle voci storiche di di Radio Città Futura appunto come accade qualche volta chi fa Palio hai trovato come dire tante altre suggestioni e sollecitazioni anche in campi diversi questo da presa scrivere alcuni libri fra i tanti che che guardavo c'era uno sa che riguarda un po'la la vita di un pezzo di storia che un signore che si chiama Claudio Lolli fra le valli a terra come l'abbondanza la stampa tra via poi mai firmato libri sulla sull'ile de novo e tante altre cose in questo caso visto che il calendario ci suggerisce una scadenza importante che il centenario di Federico Fellini
Tu hai dato alle stampe con edizioni interno quattro un libro che si chiama Fellini inedito sessantacinque fotografia svelate dalla lavorazione delle notifiche abile poi dall'interno viviamo anche due interviste ritrovate a ma nel basket Montalban e ha Manuel de Oliveira
Io partirei dalla come si fa spesso un po'dal cerca di capire
Qual è la spinta che ti ha che ti ha che è un po'all'origine di questa di questa fatica qui cosa che ti ha fatto capire che era giusto imbarcarsi in questa pubblicazione
Il caso ritrovo una una placchette di fotografie nella casa di un'anziana signora per un caso mi trovavo nella bottega di un amico falegname
Marino ero andato per
Farli passare una una paccheri gommalacca sul vecchio mobile di mamma
E a un certo punto mentre parliamo questo artigiano amico bravo entro anziana signora a quale riunisce sa io ho dei quadri di Zavattini a casa
Il comma curioso dicono Casorati esistano grandi pittori trattini però è stato un grande personaggio del cinema aveva una passione per l'arte commissionava ai grandi pittori vi piccoli tratti e poi hanno fatto somma la famosa collezione Zanetti insomma si arrivi Kakà sabaudo
E a un certo punto cerco di farla brevemente parlo con il figlio che è un un uomo ormai sessanta anni diciamo con un grave con un grave handicap scritta qualcosa fame questo ragazzo a livello come potrei dire quasi a livello ultraterreno no ci capiamo ci diciamo delle cose abbastanza curiosa strane un certo punto la mamma evidentemente pesa
Come dire ha ha fiducia colpita da questo dialogo tra me il figlio apre un cassetto e tira fuori una placchette di sessantacinque fotografie completamente scombinata eh ma quindi non ordinate ma sopra leggo una scritta
Federico Fellini Paolo Muzzi il sopralluogo al Divino Amore per le notti di Cabiria a quel punto capisco che il materiale è molto interessante la signora meno presta
E io con l'impegno di riportargli ero lo studio la notte stessa preso le ispirazioni scrivo al Santuario del Divino Amore perché faccio il giornalista insomma Miglio cerco di andare un pochino a fondo e di capire questo materiale esattamente che cosa sia risponde il rettore e adesso è cambiato ma insomma siamo in contatto rimette anche condirettore nomi risponde rettore
Del dell'epoca risale a questa estate il quale mi convoca urgentemente di un amore
Dicendo mi guardi lei IMI ricorsero catturato magari importantissimo
Federico Fellini insieme a don Terenzi il nostro padre fondatore adesso canonizzato
Quindi io mi rendo conto che aveva materiale unico perché ho le foto fondamentalmente riferì con il Santo uno che sarà del Santo
Questo succede praticamente in maniera del tutto casuale in quei giorni capitano munito di Rimini che mi dici sentiva perché io ci fai un libro su queste cose io esisto un po'perché non mi andava
A fine insomma mi convince faccio questo libro del quale ripubblicò tra l'altro interviste che feci circa venticinque anni fa anche questa del tutto casuali in un volume che cura insieme ad un collega
Che è uno storico giorni stretta del Messaggero Renato Minore anzi all'epoca io ero un pochino un allievo di Renato
Questi lui diciamo così l'intervista mandaste Montalban mia mano delibere che parlano di Fellini e The interviste immaginarie secondo un po'lo stilema di Fellini che da sempre ha inseguito la dinamica dell'intervista vera o immaginaria con Kira Kurosawa e Ingmar Bergman che sono stati due grandi amici di di Fellini insomma chi conosce Fellini sa perfettamente che questo fatto
Questa raccolta diciamo come dire questa questo percorso fotografico ricostruisce fondamentalmente nel giorno della Pentecoste
La visita di Fellini e Paolo Nuzzi all'epoca suo assistente alla scenografia poi lavorò per altri filmati con Fellini Ferreri che va bene che invece ecco il libro centrale ovviamente traffico di nozze insomma Paolo Nuzzi è stato un
Un un intellettuale un finissimo intellettuale napoletano che poi entrò in rapporti con Zavattini ha curato l'Archivio Zavattini è stato molto legato a Piero Chiara con Piero Chiara fatto anche tante collaborazioni ha fatto la vita
Diciamo liste più purtroppo da due anni Paolo la reputo conoscere ma non ho fatto in tempo per questo libro cercato di rendergli giustizia cioè di raccontare la storia di un uomo che ha come dire lavorato nel cinema e che ha fatto tante cose ma ciò non è conosciuto per una serie motivi non questo nostro Paese si perde facilmente la memoria
E allora in qualche modo ricostruito questa storia
Ma soprattutto ricostruito questa sequenza diciamo straordinaria
Perché all'epoca siamo nel mille centocinquantasette
Don Terenzi ebbene un'intuizione
Cioè decise in qualche modo di servirsi del cinema per far parlare del santuario il Divino Amore Fellini fu ben felice di entrare nel mondo del santuario tanto che diventò poi un po'punto cardine delle storie delle le notti di Cabiria
Anche perché capì che in qualche modo era un modo per avvicinarsi al sacro la tematica diciamo di Fellini e il sacro è una tematica molto importante
Che adesso si sta cominciando a studiare in maniera molto molto densa molto intensa fine estremamente religioso aveva tanti amici nel mondo
Nel mondo cattolico a partire da padre Arpa che fu il
Il sacerdote che lo aiuto a far togliere l'ascensore venuti cabine perché ottiche biga purtroppo finì come dire vittima della censura
E allora come in altre opere dell'epoca come tante opere dell'epoca voglio dire mica è un il Codice vijay s'è con noi
E ricordiamo avremo una censura e allora che cosa succede succede di cura che scusate la parentesi censura che spesso diciamo più a più maldestra da da parte della ad esempio della RAI e del Vaticano perché insomma no magari
Qualche canzone di De André
Ascoltata fino alla fine una casa di Guccini insomma no finiva finiva sotto le sotto la la la le forbici della censura mentre invece magari passavo e Radio Vaticana quindi insomma assoluta era un mondo un po'complicato assolutamente e in questo contesto tu hai deciso ha spiegato bene come un po'l'origine di di questo libro che di fatto è un libro potremmo dire non solo Fo grafico ma anche il grafico diciamo che un po'al contrario
Vi sono delle fotografie sono a corredo di di uno scritto biografico di di una storia in questo caso tu parti da una foto per in qualche modo le smonti e ricostruisce gli scenari che hanno caratterizzato quelle immagini le spieghi alcune non le spieghi fai bene perché sono bastano a se stessi in qualche modo è che sono foto insomma veramente
Straordinarie e ricostruisce un po'la storia al contrario partendo dalle foto cioè quello che ha detto partono le foto costruisco un racconto diciamo narrativo di cronaca in qualche modo narrativa
Che ricostruisce anche tanti episodi
Curiosi
Di quel tempo perché dobbiamo del presente che Fellini e cinquantasette veniva da una profonda conoscenza ad esempio per alcuni della pasticciaccio brutto di via Merulana di Garda certi in qualche modo quel libro lì con quella lingua così io lo strana romanesco
Come dire letterario un po'alla base poi di linguaggio che lui in qualche modo vuole ricostruire ovviamente in questa koinè diciamo in questa lingua parlata quel noti che obbliga facendosi supportare niente poco di meno che da Pier Paolo Pasolini che poi Rosellini collaboratore strettissimo di Fellini in quel film
E infatti
Caro milioni trovò un certo punto mi sono accorto Dupont pensa che il libro è stato che è stato fatto che una foto c'è Pasolini Pasolini che ha una strana nostra fazzoletto sulla testa
Che di primo acchito non si riconosce ed è Pasolini e Paolo Nuzzi che insieme a un certo punto giocano con Giulietta Masina e la sollevano
Su sulla sedia una delle foto più belle dell'ecco quella sinistra e assolutamente senza alcun dubbio accertato verificato attraverso con una serie di di di di meno esperti di storici e non mente visto queste fotografie
è è è assolutamente Pier Paolo Pasolini ed è la testimonianza che Pasolini che ancora non aveva iniziato a fare il cinema
Andava sul set di Fellini
E non si limitava semplicemente a a collaborare al dialogo ma addirittura portava dei ragazzi di vita comportava delle comparse infatti ho ritrovato una serie di fotografie
In cui ci sono questi ragazzi che arrivano cone le biciclette l'epoca la processione del Divino Amore si faceva addirittura piedi nel cinquantasette si partiva da Porta Capena e si arrivava all'Ardeatina adesso ovviamente si devono delle strade come dire alternative
è tutto più veloce però si partiva la notte e si arrivava all'alba con questa idea di sfondare la notte cioè era un percorso di spiritualità si partiva di notte si va con la luce non a Lucera percorso di purificazione in qualche modo secche che Fellini allora
Queste centrali Fellini ci sono vivente numerose pubblicazioni numerosi eventi numerosi convegni di riflessione sulla figura di Fellini sul suo sul suo lavoro sulle firme Rizzieri firma eccetera sono tutto quel diciamo il meccanismo che si riaccende devo dire purtroppo solo quando le cifre no sono tonde mentre l'altra sarebbe più bella memoria simmetria per adesso questo è
In questo contesto che Fellini era quello di quelle anche artisticamente diciamo no anche stilisticamente oltre che storicamente che Fellini era quello
Di quel sopralluogo di quei missili
Allora era un Fellini che come dire veniva dalla dal bidone quindi veniva da un film fondamentalmente che era stato un discreto insuccesso
Ed era comunque già un regista sempre in cerca di di finanziamenti cerca di soldi ricordiamoci sempre che i registi
Lo facevo faticare tantissimo un po'come Orson Wells cioè il problema di Fellini è sempre stato questo voto ma i soldi per fare i film non glieli davo i soldi oppure come dire si opponevano avevo molte perplessità perché non lo spiegava fondamentalmente pochi faceva non viveva diciamo di sceneggiatura
Quindi insomma in qualche modo cercava sempre inseguire questa come dire questa dignità del del denaro e questo fondamentalmente è un Fellini che si trova a raccontare questa storia
Dopo che la Magnani rifiuta di fare i personaggi che bilia e la Magnani insomma aveva scritto questa storia per Anna Magnani però Anna Magnani donna di grande temperamento di grande carattere
Diciamo si impunta perché a un certo punto della storia
Cabiria viene rimorchiata diciamo così da Amedeo Nazzari in nella nella parte di se stessi sul quale scarica dopo un litigio questa amante con cui si trovava per strada e con un gesto un po'provocatorio si pelle questa piccola prostituta ma se se la porta a casa
Cosa succede ventidue insomma cui c'è una scena e l'amante ci ripensa ritorna a casa di Amedeo Nazzari
E lui nasconde la povera Cabiria in una sorta di stanzetta laterale e lei è costretta ad assistere per tutta la sera questa scena diversi vediamo reggiano perché si sono ritrovati Ravagnani dalla legge questa sceneggiatura
E guarda Fellini diciotto sei pazzo io non potrò mai interpretare una parte così io ho un carattere incerto dico tum immagini chiusa in una stanza guarda Eridu che fanno l'amore impensabili e quindi anche rifiuta fondamentalmente lo che cosa fa Fellini Fellini
Ironizzare con la Magnani diceva che ti regalano un'altra storia infatti voglia regalasse la Roma città aperta insomma tutto a tassare cinema
Io in qualche modo non accanto una questa storiella continua diciamo a conservare i tre quindi Fellini fondamentalmente in un po'all'inizio diciamo la sua carriera e già un regista che non butta via nulla tutta quello che fa in qualche modo resta nella sua memoria capire è un personaggio che addirittura nasce all'interno de Lo sceicco bianco la sua prima apparizione e l'interno delle Sceicco bianco per la penna di di Tullio Pinelli perché poi lo sceneggiatore era Pinelli quindi è fondamentalmente un Fellini che da una parte continua diciamo il suo percorso narrativo con questi personaggi e cominciano a uscire piano piano la sua penna
Ricordiamo che veniva dalle delle famose vignette del Marco Aurelio non li aveva aperto questo Funny face shop che era questa bottega dove diciamo subito dopo la guerra rendeva le le vignette erano a ai ai turisti insomma faceva questo
Però nello stesso momento è la prima volta che Fini si avvicina fortemente al sacro
Cioè decide in qualche modo raccontare la storia un santuario e diventa diciamo tra le sue mani un po'il protagonista del film e poi perché Oder un pochino Felline a mente questo
Diciamo così questa aneddotica
Lo incontra don Terenzi don Terenzi era stato diciamo mandato da don Orione fondamentalmente a a costruire edificare il santuario del Divino Amore
Il santuario diventa un po'la missione della vita don Terenzi
I due si incontrano don Terenzi utilizza Fellini e Fellini utilizzano Terenzi però in qualche modo e nelle foto di Libero proposi testimonia questo momento quindi i due discutono i due non sono d'accordo
E quindi che cosa succede
Ton Terenzi non è del tutto convinto di quello di Fellini sta dicendo finire accettare in qualche modo che il sacerdote fa la sua omelia fa la sua la sua messa però combinano scherzetto don Terenzi
Per fine del film taglia fondamentalmente quasi tutta la sequenza girata con don Terenzi e Lido che la voce
I fatti non le firme notti cabine otteniamo la voce originale i don Terenzi ma troviamo un doppiaggio e bada bene che non Terenzi era un grande oratore le elezioni non Terenzi che sono state le reazioni in qualche modo quasi profetiche che ora il santuario ha raccolto in decine e decine di come dire di di digitalizzazione insomma sarà facevano un importantissimo gli archivi un domani le pubblicheranno era un prete visionarie un perché che aveva come dire prefigurazione di quello che sarebbe Successo
Quindi fondamentalmente Fellini fa questo scherzetto don Terenzi che è molto è molto particolare e che nel libro per la prima volta in qualche modo viene documentato infatti c'è una foto emblematica io interessi una faccia completamente scocciata
Come a dire a Fellini va bene io adesso sono costretto a fare quello che tu viste dicendo speriamo che non mi converrà nomi combinare qualche tiro insomma un po'dispettoso e infatti così fu in Sardegna
Chiude libero anche un contributo prezioso da chi sono queste due interviste ritrovate a monologhi Paskas Montalban e Manoel de Oliveira forse riusciamo sintetizzarle due-tre minuti senza svelare del tutto perché poi come diciamo sempre qui i libri come film non si possono raccontare
Serviva via andate gronda da prendere altro trovare sia librerie maggio anche sulle piattaforme da web per poterlo compare legge vorrà gustarlo però magari due cose possiamo dire delle le interviste ritrovata sono intrise di periti casuali
Soprattutto quella Mandelli Rayleigh Ammar Vázquez Montalbán e curiosa perché gli aveva in quell'epoca ha scritto un libro di ricette di cucina
Io mi ricordo che andai intervistarlo di venticinque anni fa per parlare di cucina
Ma evidentemente non aveva voglia di parlare di cucina
E non ricordo solamente come perché dobbiamo fa un salto indietro di venticinque anni finimmo a parlare di Fellini Sardelli mi raccontò esattamente quale fu l'accoglienza in Spagna de la dolce vita
E così intervistarmi ricordo prevalente Ricoeur Savonarola fu accoglienze solamente esimente contrastate studente problematica la Società madrileni non si riconobbe minimamente a nel nell'atmosfera della Dolce vita
E quindi come dire ciò molte critiche nel film Simenon è che piacque particolarmente
Fortuna che la Spagna molto geloso della propria concessioni dolcevita assieme dolcevita altra ma è comunque a del dei tessuti di contatto il palazzo sì però anche dall'un Paese molto tradizionaliste Toselli ecco sembrava una visione
Troppo spregiudicate sin troppo spregiudicata lui comunque mi parlo in maniera
Come dire insistenti di Fellini non voleva parlare di cucina decisi pareri Fellini o alla fine cosa successe licheni questa intervista un cassetto lascia che non sapevo assolutamente che cosa fa l'avevo in qualche modo abortito la mission perché non avevo tirato fuori le interviste su una parolina Marcello Fellini una su cassette poi lo riutilizzati in quest'occasione
Perché mi sembrava come dell'occasione il divertente certo certo pace quella mano de Oliveira
Mantenere un'intervista forte mi sta molto molto cronachistico molto colorata fondamentalmente era legata al fatto che lui era molto amico di Fellini
Intercetta e questa notizia fine aveva degli amici registi appunto Kurosawa appunto Berman appunto mano delega con cui teneva una corrispondenza epistolare molto stretta molto serrata
E uno di questi era appunto Manoel de Oliveira e quindi ricordo molto tengono molto fitto uso come dire un'intervista quasi così privata è un amico che parla di un amico
Fellini oggi allora il centenario anch'io chiudere questa intervista
Salvo poi aggiungere una piccolissimo supplemento questa intervista con l'altro l'obbligazione
Che ha portante ricordare ma il tuo Fellini qual è il tuo primo film è la strada Tura contenuti nel libro che premuto firma quello
Ma il mio primo film inteso come vi come spettatore ma amarcord sicuramente al amarcord con tutta questo un lavoro sulla memoria questa straordinaria raccontò in fondo della nostra vita scolastica no
I nostri anni
Nelle scuole e nelle scuole medie chi di noi non ha vissuto il proprio Marco perché non è legato
A cui tu fessura Marco primo è un neologismo che arriva dall'inizio assoluto meno esile linea che questa capacità di innovazione
Lessicale della Cocco con quegli stessi titoli insomma quindi dalla sua potenza l'asso dell'immagine ma anche nel delle parole contro assolutamente asimmetrica Gradisca Q oppure
Quella sordina Ria presenza di di Ciccio Ingrassia che decide di salire sull'albero
E non vuole più scendere finché non arriva questa piccola monaca che gli dice qualcosa probabilmente di osceno e lui allora a quel punto a quel punto signor prendere per mano scende quindi è tutto un film sulla ma diciamo che almeno personalmente il Fellini che Omo
Che ho visto cromato e queste poi ovviamente per carità arriva il Fellini di di Otto e mezzo che insomma è un grande è un grande veri capolavori per l'assalto
Ricordo verso destra parlavo poco fa anche gli altri temi ricordo l'esempio a proposito di come secondo te percepito Fellini oggi nel pianeta non solo in Italia che con le celebrazioni Centanni eccetera eccetera
La più incline al mondo va ricordo insomma ormai parecchio parecchi anni fa un concerto dei Duran Duran a Roma con allora addetta stampa che mi raccontò di come loro vollero
Subito appena riaverlo mandare a trovare Fellini che stava girando qualcosa sul set loro volevano andare dal maestro
Ecco so una benda di risonanza planetaria nel loro Massimo momento di successo che arriva a Roma e vuole incontrare il maestro prima ancora di incontrare il Papa ecco non so se questa è una dimensione ancora attuale
E così potente ma la dimensione che tu hai percepito ora di Fellini nel pianeta quale cioè c'è ancora spazio per consolidare il mito
Oppure invece il rischio è che se ne sfila c'è un po'la memoria ma sei viviamo ogni cento anni della nascita del maestro quindi questo è un anno veramente felliniano a ad altri punti di vista questo libro avuto la il privilegio di aprire
Centenario delle celebrazioni proprio al cinema Fulgor mirini sovvertito pure a fare su muscoli fai una piccola piccola storia coloratissima presento scoperto che Morrissey
Noi il leader degli Smith si trovano fece questa canzone in cui gli Hui
Parla di Fellini Magnano parole zero dall'Ulivo fascino dalle vicende italiane ma che musica assoluta assolutamente sì diciamo che forse
Se ti posso dire in conclusione quello che mi sembra mancare è una conoscenza di Fellini giovanissime generazioni va cioè i ragazzi giovani recentemente ho presentato il libro in un liceo
Mi sono capitate delle delle classi una scolaresca tra i quattordici quindici anni bene nessuno conosce a Federico Fellini
Ecco questo è un probabilmente è un è un qualcosa su cui dovremmo dovremmo rifare forza ore perché la nostra memoria se guerra tra caso genitori Enzo perché
Dei bizzarro che non si parlino di di Fellini e dell'importanza o anche sulla scuola insomma perché bizzarro a quell'età non si sia mai
Ha avuto a che fare su nulla di quel patrimonio artistico insomma questo come dire faccia accende una spia lì
Dall'Arma deve far preoccupare ma dobbiamo lavorare nel come dire nell'obiettivo di di portare avanti la la memoria dobbiamo fare il nostro lavoro lo sono anche questo pure verso il consumo dei traghettatori
Per cui ragazzi giovani devono assolutamente scoprire Fellini anche perché Ferini per linguaggio modernissimo per cui è facile da da vedere e da capire ed amare
Se ti chiediamo questa intervistata ricordare il tuo lavoro Fellini inedito sessantacinque fotografie svelate dalla lavorazione delle notti di Cabiria con due interviste ritrovate a manovre Vazquez Montalban e ha Manoel de Oliveira per Edizioni interno quattro queste libro su cui oggi abbiamo un po'messo posto l'attenzione per cercare di approfondirne i tratti
Ma lasciamo cedere quattro le finali per ricordare anche un altro lavoro che è un po'datato basso nel tempo della come dire della sua del suo concepimento perché realtà chi si firma è perduto per Iacobelli editore Gonnella Gualandri del mitico Francesco Coniglio
è un libro su Ennio De Concini un altro pezzo insomma di storia no che non si può più dimenticare questi questo contributo visto che ne parlano poco fa oggettivamente alla memoria
Beh e che è stato il più grande sceneggiatore ci impegnano che vinse l'Oscar per Beyoncé italiana Ventola Piovani insorga
Da Sciuscià di De Sica e poi finisce tutta riducendo il credito alla così toglie consulterà insomma fu l'uomo che sollevò le sorti del cinema italiano è stato sicuramente più grande Storytellers quello che visse dieci anni a Londra vissi dieci anni sovietica
Per entrato dentro il Cremlino quando nel Cremlino sembravano con Lo strano caso scura amico di Kruscev insomma voglio dire un uomo che ha avuto una vita sicuramente
Particolare l'unico scelto riteniamo lavorare con Stanley Kubrick a lavorare con Roman Polanski questo libro era rimasto chiuso in un cassetto venticinque anni non avevo chiuso
In un cassetto perché vi un rifiuto non grosso editore e con l'arroganza dei vent'anni palloni riscrivere io fisica morte lo chiusi in un cassetto e lì è rimasto il venticinque anni finché arrivato questo mio amico editori Francesco che mi ha
Come dire chiesto di leggere questo non ho scritto non ho mai saputo chi glielo avesse detto chi avesse raccontato
Io gliel'ho fatto leggere il voluto in qualche modo pubblicare io gliel'ho regalato perché ho deciso che dopo venticinque anni non è a senso andare a discutere di Mida in toto percentuale mine no
Era la memoria di un uomo ma faccia piacere che la memoria di un uomo venisse in qualche modo ricordata
E sicuramente con Ennio ci siamo fatti dei grandi sghignazzano Atene all'idea che questo libro
Sia stato pubblicato esattamente come lui voleva senza cambiare una virgola senza cambiare veramente un un punto è un passaggio in fondo una lunga seduta psicanalitica io ero
Giovane all'epoca facevo il giornalista a tempo pieno voleva bisogno psicanalista fondamentalmente non voleva ricordare doveva in qualche modo mondare la sua coscienza
E mi prese tre anni con sé raccontare i suoi sogni sui incubi sui deliri e tutto quello che lui era faceva e io mi sono prestata questo gioco perché ho imparato un sacco di cose fondamentalmente mi affascinava l'uomo non le sue memorie questa è la cosa che più diciamo mi porto mi porto dentro di porto nel cuore e poi questa straordinaria collezione d'arte che lui aveva per cui ogni tanto tra una seduta e l'altra io ho bisogno di fare delle pause
E salivo al piano di sopra in casa sua dove devo i quadri di Kandinskij di Paul Klee di Mondrian di Magritte
Aveva anche un Picasso insomma uno dei più straordinari collezioni d'arte che abbia mai conosciuto nella vita è stato assolutamente un grande maestro Momo indimenticabile
E allora chiudiamo questa altra citazione di Jonathan Giustini chi si firma è perduto un libro che non è uscito ora ma che vale la pena ricordare perché non stiamo certo qui a due microfoni a parlare sulla soltanto libri appena usciti
E ci mancherebbe Ennio De Concini Memorie di un fallito di successo per Iacobelli editore nella Collavo abbiamo detto di Francesco Coniglio nome storico nella editoria potremmo dire romana ma insomma solo per dire il punto di partenza della sua vittoria così attenta alle cose dell'arte della musica del cinema di tanto altro
Tornano i ci fermiamo qui con questa puntata dei microfoni ringraziava davvero molto Jonathan Giustini che abbiamo avuto il piacere di avere qui con noi in studio come detto è giornalista scrittore grazie tema anche l'universo in Storia della radiofonia soluto coltelli Italialand
Radio radicale quindi per me è un grande piacere essere stato qua se è stato contee
E poi chi si firma è perduto non è altro che l'anagramma di Ennio Flaiano non so dimentichiamo mai perché di Flaiano ritorna come dire sempre in qualche modo Marziano a Roma colui che c'ha dato tanti spunti di riflessione forse un po'dimenticato Flaiano secondo me
E quindi gravemente andrà riscoperto anche perché mi sembra attuale più che mai
Su Flaiano ci possiamo fermare perché mi sembra un bel modo di di chiudersi grazie attenti grazie a Silvia Farina e ci ha mandato in onda
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