Convegno in occasione della pubblicazione del libro di Alessandra Necci «Caterina de' Medici. Un'italiana alla conquista della Francia» (Marsilio)

Qua la sera
Una sera
A tutti coloro che sono stasera venuti qui grazie al Presidente destinato Alberti Casellati noi presenteremo il libro di Alessandra nemici un'italiana conquista di della Francia
Caterina de'Medici cominceremo ascoltando proprio le parole del presidente ti prego di raggiunge il microfono
Buonasera a tutti
Autorità gentili ospiti
Care amiche e cari amici
E per me è un grande piacere accogliervi oggi in Senato
Ritrovarci per condividere l'ente le riflessioni suscitate dalle vettura delle pagine che Alessandra Necci ha dedicato a Caterina dei Medici
Nel cinquecentesimo anniversario della sua nascita
Segnalando a mio avviso una tappa importante e coraggiosa del suo percorso di storica intrapreso ormai diversi anni fa
Scelli eredi ritrarre Caterina dei Medici significa innanzitutto accettare di confrontarsi con una figura centrale della storia europea
Del sedicesimo secolo con il carico di trasformazioni contraddizioni fermenti conflitti e mi da menti d'orizzonte che hanno travolto gli uomini e le donne che in quell'epoca complessa e straordinaria
Si sono trovati a vivere
Ma significa anche doversi liberare da quella sovrastruttura di distorsioni opacità che hanno tanto spesso accompagnato la narrazione della vicenda umana e politica della regina di Francia
Nelle cronache coeve così come nelle costruzioni biografiche operate dei posteri
Il giudizio storico sulle ragioni e gli obiettivi delle sue azioni ne è stato fortemente condizionato
A scapito della possibilità di affrontare una interpretazione complessiva della sua personalità che pur moltissima testata di certo scarsamente compresa
Una parte della storiografia si è progressivamente affrancata
Da questo pesante bagaglio avvicinandosi a Caterina dei Medici con uno sguardo più lì gioia corto alieno da semplificazioni e preoccupazioni ideologiche
Teso ad un'analisi storica corretta capace di riconoscere i propri limiti egli interrogativi cui rispondere
Alessandra Necci ricorda in più parti del suo volume la stentata emancipazione
Della figura di Caterina de'Medici dalla leggenda nera che le è stata costruita attorno e offre nelle pagine della sua appassionata biografia
Un originale contributo al consolidamento di questo percorso
Fortemente persuasa
Che la dimensione umana e psicologica il carattere le disposizioni d'animo degli individui siano chiavi essenziali
Per comprendere gli accadimenti per comprendere le vicende storiche presenti e passate
Esplora in modo estensivo la personalità della regina italiana di Francia per restituirci né un ritratto multiforme e composito
Eclettica
Curiosa nutrita di una solida formazione umanistica acquisita da giovanissima tra Firenze e Roma dove peraltro soggiornò in questo stesso palazzo allora appartenente alla famiglia Caterina dei Medici fu mecenate amante delle scienze
Delle lettere delle arti capace di trarre linfa dalla cultura della sua patria d'origine per contribuire al rinnovamento culturale
Della sua patria d'adozione
Ma fu anche donna di spessore
Affettuosa dotata di forte istinto materno energica coraggiosa pragmatica duttile
E soprattutto determinata apporre con diplomazia e discrezione la sua intelligenza politica il suo spirito d'osservazione al servizio delle pesanti responsabilità
Che il governo del Regno di Francia in tempi così difficili richiedeva di sostenere incarnando la migliore lezione Machiavelli Anna sull'arte di governare e di conservare lo stato mettendo a frutto le sue doti narrative l'abilità nel tratteggiare atmosfere ricostruire scenari di ampio respiro di descrivere luoghi e rievocare situazione situazioni all'insegna di una costi a di una costante dialettica tra vicende individuali e dinamiche storiche complesse
Alessandra Necci permette alla statura umana
E ha la statura politica di Caterina di me dei medici di emergere distintamente senza per questo disconosce armi momenti di debolezza in momenti di contraddizione
La regina non fu esente dal commettere errori di valutazione o dal compiere scelte controverse
Le scelte durissime Nepote invitare che uomini ed eventi precipitasse ero perso i conflitti che insanguinarono la Francia nella seconda metà del Cinquecento
Ma non vi fu in lei traccia di rapidità personale
Intolleranza ideologica debolezza spirituale la concordia nazionale la pace interna ed estera il prestigio e la salvaguardia di un'autorità regia super partes
Furono gli obiettivi e gli ideali che in ogni modo tentò di perseguire che sopravvissero alle condizioni avverse che in più occasioni si imposero e che divennero solide fondamenta per la monarchia francese e per la nazione
Ormai riconciliata alla fine di quel difficile secolo un fine è alto
Che la Francia infine raggiunse seppure a duro prezzo
Cui il volume dedicato pagine intense che divengono per Alessandra Necci anche occasione di rivolgere un pensiero amaro ad un'Italia rinascimentale frammentata e divisa
In cui il prevalere degli interessi particolari non permise la maturazione di un progetto e di un'identità comune
Non è la prima volta che Alessandra Necci addentrandosi nel difficile compito
Dell'analisi psicologica dei personaggi e dell'esplorazione dei loro sentimenti ci induce a riconsiderare
La natura e le azioni di figure oscurate da ricostruzioni di parte un mai comprese da una critica storica affrettate e semplicistica
E a riflettere sulle fragilità e le debolezze del nostro passato
Come sulle contraddizioni del nostro presente
Lo fa con animo laico
Alieno da pregiudizi rispettoso delle distanze ma con uno stile coinvolgente fluido e molto personale
Che rispetti alla passione maturata verso lo scrivere di storia e il desiderio di condividere il fumo il frutto delle sue esplorazioni
Come spesso le è stato riconosciuto i suoi libri serie documentati senza estere accademici divengono così un prezioso strumento di divulgazione alta delle storie che raccontano
E soprattutto possono farsi promotori di una più diffusa consapevolezza dell'importanza che una conoscenza storica animata da spirito critico riveste per la costruzione della nostra memoria
Della nostra identità della nostra cultura del nostro vivere comune
è un compito importante vorrei sottolinearlo cui occorre contribuire corresponsabilità
Adoperandosi perché ciascuno possano arricchire il proprio bagaglio di conoscenze e di valori all'insegna di una visione aperta e inclusiva della cultura quale veicolo di crescita per l'individuo e per la collettività
In questi mesi
Ho fatto di tale obiettivo un aspetto importante del mio mandato di presidente del senato rivolgendomi con particolare interesse ai più giovani qui dobbiamo offrire occasioni di di conoscere occasioni di approfondire e comprendere di sviluppare il senso critico che dovrà guidarli nelle scelte della vita
In forme e modi diversi istituzione che presiedo intende promuovere un dibattito culturale e scientifico di qualità
Con l'intento inderogabile di renderlo patrimonio comune
L'incontro che accogliamo cui oggi lo scambio di idee che ne deriveranno si colloca ne sono certa nel solco di questo irrinunciabile cammino vi ringrazio
Iniziamo
Salutiamo il crash
Grazie allora diamo il presidente grazie davvero al presidente Casellati per questo
Bene allora riprendiamo
La nostra presentazione
E credo che sì è interessante capire
Anche perché
è successo di questi libri che raccontano la storia di ieri con l'occhio alle vicende di oggi
Perché naturalmente sappiamo come Croce definiva la storia che l'assenza contemporanea no sulla storia ci aiuta a capire qualcosa di noi stessi delle nostre vicende e questo libro che abbandonati la traccia finora seguita di raccontare due personaggi simmetrici loro similitudine ed Edolo contrasti
Se l'ultimo il più noto sulle due cognate Lucrezia volge
Isabella d'Este scegliendo invece un personaggio che però riempie di sera scena riempie in maniera impetuosa come è stato ricordato presso il dal dal presidente del Senato
E ottiene il risultato di offrire delle chiavi di lettura
Divulgazione alta è stato detto giusto questa è una divulgazione alta che semplifica senza banalizzare
E aiuta a capire qualcosa del mondo di ieri per capire meglio il mondo di oggi
Forse nessuna come Caterina de'Medici ha rappresentato la personificazione della lezione di Machiavelli in quella in quel momento storico
Forse nessuna come lei ha portato per prima il l'Italia il prodotto italiano quelle così chiamiamo il made in Italy al di fuori delle nostre frontiere forse nessuna come lei ha contribuito a diffondere
La parte
La grandiosa parte artistica e culturale che fu Lerna cimento al di là delle sue contraddizioni politiche che pure vengono ricordate nei libri Alessandra Necci
Allora noi adesso sentiremo alcuni brani un brano adesso di Maria Rosaria Omaggio che che ringrazio per essere qui con noi stasera e dopo di che
Lavinia Biagiotti
Lavina Biagiotti Simonetta Matone e Claudio Strinati che presento soltanto che i loro nomi perché non quello locale che con il ruolo ruoli pubblici che son ben noti diranno cosa pensano di questo libero
E scegliendo delle chiavi naturalmente che saranno personali la parola allora a Maria Rosaria omaggio per la prima lettura
La mia vita è stata una lunga lunghissima guerra scandita da un'alternanza di infinite attese cristallizzata in cause simili a bolle di vetro e momenti di agire repentino in cui l'ansia di provvedere a tutto e al tempo stesso parare i colpi
Stringeva alla culla condita d'acciaio
Intervallata da qualche festosa parentesi di corte comunque rivolta uno scopo benché un'ingannevole prestigio costituito dal nome i titoli le ricchezze e i privilegi avesse aureolato permeato di sé l'apparenza delle cose
In concreto mi sono guadagnata tutto sul campo
Lottando per conquistare ogni singolo palmo di terreno nonostante gli sforzi e la fatica niente si è consolidato sino a divenire stabile e duratura
Non ho mai potuto dare qualcosa per scontato ho acquisito quando creduto di essere arrivata a un punto fermo ad un assetto definito sono stata spinta via fatta scivolare costretta piroette da saltimbanco per recuperare l'equilibrio
Ho ricominciato mille volte da capo ho risalito la china facendo leva sulle energie rimaste mi sono attacca a ogni spuntone di roccia
Per evitare di finire nell'abisso
Colpa del destino e degli eventi certo
E ti molte delle persone che avevo intorno
Occorre un'eccessiva resistenza
Sarebbe stato non solo inutile bensì deleterio
Non ci si può oppure al cambiamento
Mi al caso UA forse tanto più grandi di noi ho difeso le posizioni finché ho potuto poi ho anticipato gli accadimenti sorpassando cc
E sono divenuta
Forse lo sono sempre stata
Duttile proteiforme inafferrabile imperfetti please
Capace di infiltrare mi aggirare gli ostacoli passare oltre come l'acqua che scorre
E l'unico modo che conosco per sopravvivere
No inutile stilare un elenco di quelli che si dicevano amici alleati i parenti
E che mi hanno tradito
Faccio prima a dire
Praticamente tutti
Non so se dopo la morte si sta all'inferno così come ce lo raccontano di certo esiste invita e spesso ha il volto del nostro prossimo
Aveva ragione il mio concittadino Niccolò Machiavelli che pure in Francia gode di pessima fama la sua lettura la sua conoscenza la sua visione del mondo
Mi sono state ben più utili delle prediche dei sermoni ascoltati ammessa
Circa gli uomini ha scritto
Si può dire questo in generale sono ingrati mutevoli simulatori ed i simulatori vili davanti ai pericoli Apt di Paganini
Finché gli sarei utile saranno tutti i tuoi che affideranno i loro beni loro sangue la loro vita
Questo fintanto che il bisogno è lontano da te
Ma quando si approssima
Faranno voltafaccia
E ancora
Chiunque tenti di essere buoni in ogni occasione
è destinato alla rovina fra i tanti che buoni non solo
Avete sentito queste questa splendida lettura di Maria Rosaria omaggio come la complessità del personaggio Caterina viene restituita fin dalle prime pagine del libro
è una ricerca storicamente non ricerca di scavo psicologico
C'è un elemento di grande modernità eccome viene descritta la figura di Caterina
E adesso dicevo prima Caterina è stata anche
Una che ha cambiato i costumi in Francia
Ha portato molte cose che i francesi non conoscevano
Anche qui lotta per esempio
Anche e poi molte ricette
Modo di mangiare
Che qui pensiamo che sia una cucina francese oggi ma all'origine allora era italiana ed era uno dei meriti di Caterina
Vorrei chiedere al Lavinia Biagiotti sei condivide questa idea di Berna Caterina ambasciatrice
Dell'Italia in Francia non soltanto diciamo per il ruolo politico che ebbe ma anche per questo aspetto della sua personalità
Grazie poi la sera mi consenta di di ringraziare moltissimo Alessandra che mi ha voluto qui stasera sono
Particolarmente commossa di questo nostro incontro perché si lega un'amicizia di una vita veramente eravamo due bambine chiamate forse qualcosa più importante già da quando eravamo piccolissime
Ed essere qui oggi a testimoniare l'una con l'altra il percorso di una donna che in qualche modo
Sì impone di identificarsi in lei tutte giovani meno giovani era presidente Casellati
Dice che bisognerebbe divulgare questo libro io sono d'accordo dopo averlo letto un paio di volte perché nella seconda lettura suo trovato degli spunti che che avevo perso e quindi sono tre le suggestioni per rispondere Fazio stimolo che che vorrei estrarre per non rubare tempo ai relatori che mi seguono sono molto più autorevoli di me e anche per questo sono particolarmente emozionata dunque uno e l'identità poi la bellezza e l'eredità che Caterina si lascia l'identità perché difficile per una giovane donna non identificarsi nelle parole che c'è appena così bene
Trasmesso Mariarosaria nella lotta nel famoso soffitto di cristallo che tante di noi
Cinquecento anni dopo siamo ancora chiamate ad affrontare in tanti ruoli in un luoghi e mondi diversi quindi io credo che il sentimento di identità è uno dei primi che si prova leggendo questo romanzo e poi un'osmosi quasi posso dirla tra Alessandro e Caterina a un certo punto nel prologo non capivo più chiara chi posso vale per me tramite di dirlo a un certo punto si parla di auto controllo ferreo volontà d'acciaio Penasa inflessibile rara capacità di osservazione mi viene difficile non applicare atte queste quattro definizioni così sintetica ma così efficaci dunque
Alessandra mi viene più di parlare di te forze che che Di Caterina almeno per per per arrivare a inquadrare quella che è stata la sua genialità nella moda Alessandra sempre dimostrato davvero sin da bambina una curiosità fuori dal comune desiderio di essere grande senza perdere però la fantasia in fondo
La tenerezza che la lega passo papà anche lei figlia di un Lorenzo che vorrei ricordare qui oggi so che non è facile per noi che abbiamo perso i nostri Amati ma certamente non saremo lo stesso senza di loro così come Caterina che li ha conosciuti poco
Caterina li ha conosciuti poco Marina sono stati dentro di lei quando dice che va incontro alla morte con serenità per poi poterle rincontrare SIT si lascia un lungo pestaggio in questo senso
E dunque c'è una storia di famiglia bellissima che ci lega una storia che ci ha chiamato a battaglie avventura soddisfazioni
è un legame indissolubile con tanti amici che vedo qui saluto Gianni e Maddalena letta che hanno accompagnato le nostre vite di giovani donne fai donne più grandi professore universitario porta avanti l'azienda fondata da mia nonna cinquantacinque anni fa
Ma a Roma con quello spirito di Caterina uno spirito indomito in fondo ma anche una certa gioia qui parta siamo alla bellezza che in fondo è qua e là la risposta
La domanda del direttore lei dice a un certo punto mi sono contornata di bellezza e di bellezze
Probabilmente questa bellezza è stata certamente la voglia di portare un'innovazione la voglia di portare con sé un angolo d'Italia che è un po'quello che fa anche il mio mestiere la moda
Quando si va in giro per il mondo e si vede una boutique italiano ristorante italiano in fondo ci si sente un po'a casa no lei questo lo fa cinquecento anni prima evidentemente apre la strada a al made in Italy tu scrivi a un certo punto ambasciatrice del made in Italy
Ante-litteram ma forse lo fa anche per reagire a una certa bruttezza non tanto o non solo quella estetica di cui si parla spessissimo nel tuo libro ma anche in tante biografie
Però alla bruttezza che che la vita le ha messo davanti e quindi tante sue innovazioni sono anche frutto di una reazione per esempio i tacchi facendo sesso permettetemi di essere un po'leggera perché poi in fondo alla moda porta con sé anche questo sottile figlio di leggerezza i tacchi perché lei si sentiva a disagio per la sua statura e quindi anche già per il matrimonio chiede a un ciabattino fiorentino di aggiungere dieci centimetri alle sue scarpe forze senza Caterina non non avremo il tacchino e oggi Cassano sempre una grande invenzione per le donne così come il corsetto non aveva una vitino di vespa e quindi costringe
Tutta la nobiltà francese a stringersi con queste stringhe
Terribili che però a ridursi erano il punto vita addirittura di dieci quindici centimetri per rimanere nel nostro mondo molto più affascinante quello che fa con i profumi anche quella una reazione perché ahimè non saranno dei costumi
Così avanzati quasi contemporanei come in Italia in Francia in quel momento e quindi lei porta in i più grandi profumieri fiorentini
E indossava sempre questo Commander questo profumo Dambra al collo che diventa poi un master per la nobiltà ma anche quasi un passepartout
Che apre la corte che qualche modo mette in connessione le persone mia madre Laura che ha fatto una grande carriera né profumi diceva sempre che il profumo è l'abito dell'anima
Chissà che Caterina con il profumo non abbia voluto vestire o mascherare le sue gioie le sue mozioni fra i sentimenti quello che che provava e se c'è questa grande rivalità fra la moda italiana e quella francese sui tacchi sugli accessori
Sui profumi espulsivo chissà che non sia stata lei la prima non solo a esportare il made in Italy e di questo le siamo molto grati a io probabilmente non fare quello che faccio se non ci fosse Caterina
Ma probabilmente è stata anche colei che vista sempre come l'italiano alla Fiorentina un po'pacchetti Tata un po'a richiesta ha creato questa grande rivalità che c'è nella bellezza fra l'Italia e la Francia e si è parlato delle flotte prima e non sono state altre che è una reazione al suo modo di inventare la cavalcata la Mazzone
Non più su una scomoda seggiolino Alessandra lo descrive benissimo ma in una maniera può più grintosa e allora le donne si alzavano bisognava coprire so che non poteva essere mostrato e così arriva la flotte questo era solo per fare un piccolo gioco poi naturalmente le arti la musica la bellezza ma sono certa che il professor Strinati potrà essere molto più più preciso di me e quindi arriviamo alla terza suggestione l'eredità Caterina oggi Caterina per i giovani
Di oggi
Dunque certamente ha rappresentato un ponte Alessandra chiudendo il suo romanzo così un ponte verso il futuro
No un ponte fatto di coraggio di entusiasmo di creatività ecco anche io nel nel mio piccolo ereditato da mia madre il motto disegnare il futuro la moda guarda sempre due tre quattro stagioni oltre e quindi il sentimento che amiamo impegnarmi anima nel mio lavoro di tutti i giorni ora sto preparando una sfilata sono in fuga a Milano
Uscendo dal Senato stasera e la fiducia ecco il fondo forse questa di Caterina non semmai diritto ma quello che in Mecca Terina a ispirate un sentimento di fiducia perché questa sua voglia di tessere una trama
Tra passato presente e futuro altro non è che avere fiducia nella bellezza fiducia nella famiglia fiducia nelle persone grazie
Grazie a Lavinia Biagiotti da questo intervento che ha raccolto perfettamente a me sembra alcune delle caratteristiche di questa libera anche le diciamo nemmeno
Diciamo immediate
Alla lettura
In qualche modo Claudio Strinati è stato già introdotto proprio le parole nella mia vedo che quando ha parlato della complessità del rapporto tra Caterina e la bellezza
E quindi vorrei vorrei chiedere a Claudio Strinati
Che posto a Caterina nella storia la cultura europea e che posto ha avuto anche anche nei suoi studi
Prego
A questo scusate ma quella sera cari amici avevo una grave incertezza sul funzionamento del microfono
La diciamo alla all'osservazione che fattore a Stefano Folli il libro di Alessandra risponde ampiamente e cioè la problematica culturale diciamo così artistica ciò che Caterina porta in Francia
Questa questa domanda il libro risponde in un modo molto articolato però si può riassumere in un punto Carcione
Come si chiama medici quindi in realtà Caterina
Viene da una famiglia che da un lato vista un po'di malocchio alla corte di Francia perché non è nobile i medici sono dei mercanti
Sono i nuovi ricchi per così dire qui non però nello stesso tempo sono i depositari della più immensa
Profonda
Cultura
Che l'Europa abbia forse mai Espresso
Alessandra libro ricorda come Caterina fosse una persona di suo di grandissima cultura
Parlava le lingue
In francese naturalmente che però pare stando alle quattro racconta Alessandra parlava benissimo ma con accento italiano anche in quel mondo un dato abbastanza significativo cioè non si integra mai poi fino in fondo
Aveva una sua biblioteca importante
E era una persona questo tipico dei medici di formazione umanistica e scientifica e allo stesso tempo
Era una letterata una donna così sia ma aveva una notevole pare almeno aveva una notevole preparazione in campo matematico
Conosceva la matematica
E aveva libri in tal senso
Nello stesso tempo sempre parlando il pellame bellezza di questo siamo questo concetto così difficile ma così ampiamente poi sviluppato da Libera Sandra
La bellezza che questa donna porta alla corte di Francia e quella come dire complessivamente dell'ingenti Limentra dei costumi
è stato molto opportuno ricordare come la
Caterina
Alla sensazione di quando va in Francia di di impattare il suo mondo fondamentalmente grossolano maleducato
Le innovazioni strepitose nella storia dalla cultura che Caterina porta alla corte di Francia oggi fanno sorridere
Alessandra Lolo racconta con dovizia di particolari e Subasio filologica
Per esempio è certamente dimostrato che l'uso e la salvietta a tavola l'ha portato la Caterina perché prima di lei ci si voleva volato vaglia insomma
Pensate questa donna fine coltissima che ai primi Branzi
Naturalmente sì ciliegia sulla torta la da forchetta perché mangiano con le mani
Tra l'altro è molto interessante dello dal punto di vista la storia la cultura ci sono delle pagine molto belle in questo libro e che Caterina come grande innovazione di buon gusto
Porta un elemento che oggi
è stato ribaltato come modello di Bongusto c'era agro dolce nel senso che quando lei arriva si mangiava il il dolce al salato
Ma io ancora abbinamenti effettivamente impressionanti e lei ha prima cosa dice no
Dolce dolce sarde salate e il pranzo si dà un altro modo
Oggi hanno perquisito una un po'do oggi è già vecchia ma insomma insomma tutto questo per dire qualche cosa di forse un po'più profondo cioè la dottrina
Che questa donna veicola in Francia che è fondamentalmente e lo e lo ricorda Alessandra
Ampiamente quella del neoplatonismo fiorentino della Filosofia politica ma della filosofia sociale di Machiavelli
Anche questo rientra nel concetto del bello e sacrosanto quello che lei dice nel libro
E lo rimarca dalla prima all'ultima pagina Stato nella lettura Maria Rosaria omaggio fatto si si si percepisce benissimo cioè come tutta la storia di questa donna italiana in Francia e notevole il sottotitolo un italiano alla conquista la Francia è importante per orientare la vettura
E riuscita questa conquistando sì e no
Però il segno che è stato messo è fortissima e in questo il machiavellismo rientra ma il machiavellismo che questa donna non solo insegna ma portabandiera ammette quale veramente
Secondo me lo lo dice molto bene Alessandra verso la fine del libro quando avete notato il libro è composto in un modo interessante cioè da un lato da un immedesimazione SM consentita questa parola dell'autrice nella nella Caterina per cui molti brani sono come se Caterina parla un rimugina se dentro di sé i suoi pensieri le sue riflessioni
Poi questo si incastra con una parte narrativa ma la narrazione di questo libro la narrazione non di romanzo storico ma di
Evocazione storica nel senso che
La narrazione continuamente intessuta di citazioni dei testi dell'epoca dei diari tutti personaggi entrano in scena con le proprie parole ma tutte queste sono Ritter su Ute dal filo del raccolto come lei ha sempre fatto
è vero copre continua a fare con risultati a parer nostro encomiabili
E e praticamente la meditazione finale quella in cui Caterina tirandolo le fila delle cose terrificanti che le sono corse pensate soltanto tutta la storia della notte di San Bartolomeo una che e gli eventi più terrificanti della della storia
Dell'umanità mi azzarderei a dire che lei nel libro ricostruisce in un modo interessante molto molto valido insomma in sostanza e poi
Quando quando il marito muore nel quell'incredibile torneo e tutta una serie di fatti arrivi alla fine la meditazione proprio Macchi machiavellica
Che lei si è abbattuta per tutta la vita per il per lo Stato perché in realtà poi la grande lezione in questa donna è il sì il senso altissimo dello Stato però la sua mediazione ma lo Stato in realtà non esiste lo Stato
Esisterà ragion di Stato è quello lo Stato per il quale noi dobbiamo essere pronti a sacrificarci e a mescolare in quel modo di apparentemente indistinte aprile che però è la sostanza della vita il bene e il male adesso tanto per
Salvare la ragion di Stato e quindi lo Stato è il bene per fare questo tuttavia si può arrivare a quella dimensione che è la più detestata dalla nostra autrice
E lo dice di nonna i nella dedica finale del libro che mi ha molto colpito
Che li gratitudine
Perché Alessandra sostiene la tesi che nella vita bene o male bisogna cioè no non bisogna ma bisogna mettere che non non è sempre detto che ci si debba comportare secondo una rigorosa applicazione delle quattro virtù cardinali e delle tre titolari questo lo dico io ma lo dice lei pensa intervenuto pensiero
Però quello che non non è ammesso dalla nostra amica studiosa scrittrice
Giurista
Punta diciamo personalità attenti a Lecce nel mondo è l'ingratitudine infatti i personaggi dei suoi libri a partire non so se proprio il primo insomma il primo importante ormai e di una decina d'anni fa quello sul figlio di Napoleone se vuol di re di Roma
Alla fine Alessandra indaga sempre su personalità che hanno vengono da un bene molto grande e impattano sul mare terrificante e lo subiscono e divengono vittime ma perché lo divengono lo divengono non tanto per il male del mondo in senso lato ma perché l'ingratitudine umana
E qui tutta la storia di Caterina e intessuta
Di questa oscillazione tra un profondo razionalismo e cosa tipica del Rinascimento un profondo no l'irrazionalismo ma una profonda fiducia il tutte quelle cose che ci portano verso la bellezza che sono misteriose
E sono da leggere le pagine
Davvero notevoli su Nostradamus perché uno dei grandi protagonisti questo livello stradale
Pubblica le centurione
Nel mille cinquecentocinquantacinque dove prevede prevedere tutto
Ma prevede la morte
Tel Errico
In un modo terrificante e poi ci sarà l'incontro che è il passo forse più bello di questo libro quando Nostradamus fa la profezia
A Caterina poi sarà vero non sarà vero Alessandra naturalmente lo lo riferisce secondo quella filologica che ci riferisce i fatti
Con quel minimo di scetticismo dello storico che dice ma sarà vero potrebbe anche essere perché Nostradamus prevede tutto no
Legge uno specchio e dentro lo specchio si vede tutto ciò che avverrà fino all'avvento di Enrico di Borbone la fine dei Valois
E quindi Caterina nel cinquantanove
Vede tutto
E
E e vede anche l'immensa bellezza di questo destino che però è destinato a infrangersi contro un un muro che però non cancellerà questo messaggio di bellezza di cultura eccetera ma lo spinge avanti
Tra poco seguirà un'altra regina dei medici Maria
Che in qualche maniera ma questa è un'altra storia come dice Rossella Ò Hara quindi lo faccio
Vedremo se Nostradamus ha previsto anche il prossimo libro di Alessandra Necci questo per terra così produssero sapremo rileggendo le quartine seconda lettura di Maria Rosaria omaggio che ringraziamo
Per non essere sopraffatta
Ho imparato subito a farmi sottovalutare e a camuffare mi è meglio essere creduti più deboli inesperti e sciocchi di quello che si è mi sono messa una maschera sul volto
Ho dissimulato ciò che provavo cercando spesso di passare inosservata
Di rendermi invisibile
Non ho bisogno di esibire l'intelligenza né di far capire che so che noto e memorizzo ogni cosa
Tanto meno di palesare obiettivi e intenzioni
Se potessi brucerà e le mie cuffie da letto ogni mattina per citare i pensieri notturni anche a Mister X
Perché fornire agli avversari armi utili per sopraffare
Perché dar loro le chiavi che serviranno ad aprirci
Non desidero esser compresa interpretata decifrata
Circo perciò di fare in modo che nei miei occhi non si legga nulla che siano due is cure puzze senza fondo
Uno specchio che rimandi agli altri la loro immagine e non la mia
Intendo restare un enigma che portare con me il segreto
Una delle cose importanti nel gioco del potere
è comprendere chi si ha davanti per isolare l'interlocutore in modo da trovare il suo punto debole
Non fidandomi dei cosiddetti amici ho avvicinato i nemici offrendo loro il ruolo che preferivano in commedia
Non è difficile circuire le persone se si capisce come prenderle bisogna dire ciò che vogliono sentirsi dire
Non quello che è vero o giù
Alleati avversari amici correi sono semplici etichette parole buone per ingannare gli ingenui l'antagonista di un giorno può diventare il complice di un altro e viceversa
Non credo alla linea dura Nenni interessano le esibizioni di forza ho cercato di arrivare ai risultati che mi ero prefissa
Attraverso il dialogo la negoziazione l'intesa il bilanciamento dei vantaggi personali
Tutti hanno un prezzo bisogna solo capire quale pochi invece sono gli esseri umani che hanno un valore
A volte mi viene da pensare che tutto si complica
Tranne il destino
Grazie Maria Rosaria
Un'altra pennellata sulla personalità così complessa
Di Caterina che vuole essere un enigma
Volesse persino sottovalutata e questo le permette poi di capire di comprendere di entrare
In quei sentieri
Che Strinati Calcinate dapprima ben descritto come passione per lo Stato e attenzione soprattutto alla ragion di Stato e cocco
De vorrei coinvolgere Simonetta Matone proprio su questo punto
Una valutazione e anche politico oltre psicologiche umana sul personaggio Caterina e su questo suo rapporto con con lo Stato
Allora ma ci arriverò facendo una premessa allora io devo ringraziare veramente Alessandra non perché mia amica da tanti anni ma perché anni sui libri questa capacità straordinaria unica per uno storico di farsi sentire il personaggio vicino
Io ho letto tutti i suoi libri e devo dire che mi hanno aiutato tantissimo presentano i processi alla storia taglierà e fu sceglie perché come li ha dipinti lei non li ha dipinti nessuno
Mi riferisco per esempio al figlio di Napoleone Roma il la biografia le dirò che lei ha dedicato Lea una capacità evocativa per cui quando questo povero disgraziato figlio di Napoleone Maria Luisa d'Austria
Il fanciullo più sfortunato
Della storia secondo memorie io mi sono messa a piangere ora io sarò una cretina che piange per la morte di Napoleone secondo però devo dire che questa capacità ad Alessandra va riconosciuta e lacrime di questo suo essere riferisca ad Alessandra è Caterina de'Medici
Perché dico questo perché Caterina lei ce la fa sentire per come era effettivamente e cioè una donna italiana
Una donna non nobilissima perché viene da una famiglia di prima mercanti poi banchieri poi nobilitate in ma insomma noi oggi diremmo niente di che rispetto alla spocchia dell'aristocrazia
Francese
E questa donna bruttina
Bruttina piena di soldi
E non dotata di alcuno charme arriva alla corte di Francia ma il suocero ne capisce
Il genio politico e la prende sotto la sua ala protettrice e non l'ha ripudiato nonostante i dieci anni di sterilità tenere presente che dieci anni di serenità
Per la moglie di un erede al trono sono o qualcosa di drammatico e a questi dieci anni di sterilità seguiranno Lezzi abbuffa di intrugli abominevoli fa di tutto e di più alla fine rimane incinta e scodella
Dieci
Figli
Quindi
Assiste però subisce delle Oronte da parte di questo marito bello gaudente
Farfallone che inizia che ha una relazione con addirittura di ampio quartiere è una donna scanzonati stima molto più grande di lui addirittura lei si nasconde per vedere che cosa facevano a letto questi due e lei rimane incinta perché di Händel Poitier essendo un genio pure questa spinge l'amante ad accoppiarsi con lei perché altrimenti questo perdeva il suo potere non avendo figli
Quindi siamo secondo me all'intelligenza e alla genialità
Assoluta cos'ha di particolare Caterina rispetto agli altri
Scopre
Per la prima volta secondo me nella storia il rapporto fra il sovrano e il popolo e una sovrana accessibile a tutti e una sovrana che lavora con la porta a testa
Che è il segnale che i grandi danno quando arrivano in un ufficio di potere e non si barricano a differenza del re di Spagna
Che vive chiuso nell'Escorial non fischia non conosciuto da nessuno certo punto attraversa la Francia per un anno e mezzo
Per farsi vedere
Ben consapevole che il popolo ha bisogno di feste oltre che di farine di forca che non mancano mai
Il genio di organizzare delle feste meravigliose memorabili aperti a tutti delle quali ancora si parla ama la cucina porta la cucina italiana è una scopritrice dei carciofini
La suppose Lanyon di cui tanto i francesi si fanno belli è una roba italiana fiorentina portata da Caterina dei Medici mi dispiace per monsignor brocardo che è francese stalla il fa così
Rassegnato con la testa ma è la verità cioè tutta una serie di cose meravigliose che noi attribuiamo i francesi sono assolutamente italiane e una persona tollerante a lei delle guerre di religione non gliene frega un accidente li subisce
Lei subisce la notte di San Bartolomeo che purtroppo sfugge di mano anche a chi l'organizza perché quando la plebe
E scatenata poi noi la governi più mi dispiace dire delle cose così antidemocratiche ma leggendo la storia della notte di San Paolo Bartolomeo questo è diciamo così il succo che
Se ne trae
Un rapporto con i figli maschi meraviglioso tipico della donna italiana io ho riconosciuto veramente
La madre italica nel rapporto che ha con i maschi
Che piazza a destra e manca su vari troni a un certo punto ce n'era uno che non sapeva dove sistemare e decide di lì di piazzarlo in Polonia e questo in Polonia non ci vuole andare ci mette una vita per arrivare e si ferma a Venezia
A folle Giare
Lei gli manda i soldi per non contrastarlo però questo alla fine deve diventare re di Polonia quell'altro lo vuole far diventare del Portogallo vantando antiche oscure ascendenze
Su due e questa Margot e deliziosa perché ne fa Perbellini stima intelligentissima coltissima Elena affibbiato una specie di uomo mostruoso giusto
E soprattutto sporchissima questa era tutta lavata profumate eccetera ed è costretta ad accompagnarsi a quest'uomo che puzza di aglio perché mangia quantità di aglio
Enormi secondo alcuni storici per sfuggire al potere malefico della suocera cioè lui è convinto che lei gli faccia degli incantesimi e delle fatture quindi mangia l'aglio contro la suocera discostandosi
Completamente
La moglie di rapporto tra questi due è veramente divertentissimo perché perché Caterina ha subito anche l'onta di un figlio figlia ora non mi ricordo quello di lady Fleming era maschio e femmina
Ecco allora un certo punto il marito parte torna colossale di femmine inglese bellissima fittissima e con il ragazzino come si usava all'epoca si prendono il ragazzino e cacciano la madre questo si faceva la corte papale si faceva
Ovunque il la quello appunto che non si lavava scodella anche lui o figlio
Ma invece di insomma assumere un atteggiamento come dire remissivo insulta la moglie l'aggredisce molto violento e lei scriva una lettera secondo me che un capolavoro
Dedicato a come dovrebbe essere un matrimonio con quel tanto di ipocrisia ma col tantissima tolleranza lei dice ma come io mi sono beccata le di Fleming tutte presenti con queste ragazzine tutto
E alzi pure la cresta non è così che ci si comporta all'interno del matrimonio quando leggerete il libro arriverete a questa pagina e farete le mie stesse considerazioni incerto non salva Maria Stuarda ma Maria Stuarda poveracci anch'in balia di quella cugina podio di quella cugina terribile Elisabetta non la salva
Diciamo così nessuno in Europa quindi non è che lei voglio dire aggrava la situazione
Della poveretta quindi alla fine di questo libro
Tutte ne distacchi con un quasi con con dispiacere perché è veramente un personaggio modernissimo
Intelligentissimo geniale che ti entra dentro e soprattutto è italiana
Ecco nelle parole di Simonetta Matone credo che abbiamo colto un altro dei piccoli segreti del successo dei libri Alessandra Necci di questi in particolare e che la capacità di mescolare i piani alti e piani bassi
I piani alti sono
Il personaggio il suo rapporto con lo Stato con la ragion di Stato come si diceva prima la bellezza
E i piani bassi sono anche questa aneddotica
Che sicuramente ci ha restituito con il suo intervento
E che rendano il libero particolarmente brillante una biografia deve essere brillante per poter coinvolgere elettori brillante ma non banale certamente questo non è un libro banale
Chiedo Mario dalle maggiori darci l'ultima lettura
Ora non posso più nulla
So che la gloriosa casata dei Valois finirà
Che non ci sarà un altro monarca di questa nobile stirpe
Avevo messo in alto mille strategie per evitarlo
Non è bastato
Ormai
Sono rassegnata
Gli altri negromanzia il nero specchio di scena Urso avevano ragione
Non si può sfuggire al proprio fatto
Il fatto che sia fallito non rende il mio progetto meno giusto importante magari era solo prematuro
Io ho seminato
Qualcuno raccoglierà
La neve turbina torti cosa mente fuori dalle finestre di questo tetro castello di Blois
L'anno sta per concludersi è connesso si avvia a conclusione la mia stessa vita
Adesso che ne intravedo la fine il punto di arrivo
Provo un senso di sollievo
Di liberazione
Ho compiuto il mio dovere terrena posso lasciare la Presa che ottenuto così saldamente per decenni su persone e cose
Turno aria appropriarmi di me stessa
Il mio compenso
E la certezza di aver fatto quello che dovevo e potevo guardo alla morte non con paura bensì con curiosità
Forse
Sarà un modo per ricevere sollievo pace
Ristoro dopo tanto lottare tanto Patti
Il padre degli oppressi di cui parlava il salmo Crescenzi anni fa
Sangalli per consolare
O forse mi consentirà di riabbracciare quelli che ho amato su questa
Dialogo spesso con loro idealmente
E li trovo reali
Quanto mi
Potrebbe anche darsi che sia una partenza un nuovo viaggio un modulo di inoltrarsi verso un crocevia di mondi che sono celati ai nostri occhi dividenti
La morte
è una portata
Grazie grazie veramente a Maria Rosaria omaggio per l'emozione che ci ha dato con queste sue letture prima di dare la parola ad Alessandra per concludere questa massa serata o il tanto ricordare che il libro è dedicato a due Lorenzi
Lorenzo papà Lorenzo Necci
E Lorenzo
Figlio di Alessandra omonimo del nonno ed è dedicato anche una terza persona che Cesare De Michelis editore dice il figlio Luca vi saluto
Grande amico chiese Randy di Alessandro per tanti anni
E anche questo è un elemento che credo che sia giusto sottolineare prego
Grazie Stefano Folli vuole essere tutti io vi ringrazio moltissimo di essere qui non solo quelli in questa sala ma nell'altra sala e vi ringrazio per la pazienza veramente da veri amici perché l'avevamo premesso eravamo tanti
E naturalmente dovevamo entrare tutti volevo ringraziare innanzitutto il Presidente del Senato
Elisabetta Casellati tutto il Senato e saluto la il segretario generale Elisabetta Serafin
Tutti carissimi amici che siedono qui
Da da Anna Finocchiaro ha nelle Fausto Bertinotti a Gianni e Maddalena letta tantissimi altri perdonatemi non faccio i nomi perché siete con me i pezzi del puzzle della mia esistenza quindi ognuno di voi ha una tessera di una parte della mia storia
Naturalmente Stefano Folli Simonetta Matone Lavinia Biagiotti Claudio Strinati e Maria Rosaria omaggio che come sempre ci gratifica di questa lettura meravigliosa
E ripeto ancora grazie al Senato della Repubblica dove siamo lieti essere qui stasera
Un grazie particolare ideale al mio l'editore Cesare De Michelis e a suo figlio Luca che è qui stasera e che saluto con grande affetto
Ma vedete Caterina de'Medici era un personaggio Luca De Michelis lo sa su cui avevo delle grandi perplessità sulle prime
E questa sua cifra molto enigmatica
E in fondo con degli aspetti d'ombra rilevanti si dice che non si possano scrivere biografie di personaggi
Che non ti piacciono io invece dico che non si possono scrivere biografie di personaggi con i quali non ti identifichi
Perché in fondo voi lo sapete tanti di voi con grande affetto hanno seguito altre presentazioni ciascuno dei personaggi a cui si presta la voce da un pezzo di sé all'autore che ne scrive
Quindi io sono un pezzo di tutti i personaggi di cui ho scritto e spero di aver ridato voce nel modo migliore per farceli essere ancora vivi
Poi vedete c'è un altro aspetto secondo me molto importante
Mi piace lo sapete molto bene andare a cercare nelle pieghe della storia i personaggi che sono stati espulsi con la violenza i personaggi lo diceva benissimo Claudio Strinati che sono stati traditi
I personaggi che hanno una fama oscura
Perché alle volte la verità non è ciò che sembra
Tutti i numeri per esperienze facili anche molto difficili abbiamo appresi so che le cose non sono mai ciò che sembrano e che la verità lo diceva Napoleone la verità storica è una favola convenzionale nulla più nulla meno
Quindi torniamo
A Caterina dai questa ragazzina fiorentina che in apparenza ricevuto dalle fate buone tutti i doni nella culla e nella sostanza invece avuto altro che Doni ha avuto un'infinità di pene di problemi è un'esistenza interessante
Nasce a Firenze
Appunto figlia dei medici e viene immediatamente aveva su rimane subito orfana viene presa ostaggio dai nemici dei medici chiusa in un convento e minacciata di essere uccisa o peggio chiusa in un bordello ha solo otto anni
Poi viene buttata sul mercato matrimoniale come del resto era uso all'epoca non solo a quell'epoca
Dal Papa suo Zio arriva in Francia a quindici anni e tromba
Il marito di cui è già innamorata appena pazzo d'amore di bionde Poitier che non dimentichiamo CIA vent'anni più di lei quindi voi immaginate questa figura che è sempre stata dipinta come una figura nera
Addirittura l'avvelenata dice
Voi immaginate dark lady del Cinquecento B voi immaginate chiunque di noi che arriva alla corte di Francia quattordici quindici anni tutte noi donne le signore presenti e che essa che per il sopravvivere si deve camuffare come un camaleonte adattare la cifra di Caterina de'Medici alla duttilità
Che non è il solo finzione come è stata accusata ma intelligenza e capacità di restare a un livello alto
Che secondo me è la cifra dei grandi personaggi i grandi personaggi non hanno mai bisogno di scendere anche se le circostanze si fanno spiacevoli i grandi personaggi restano in alto
Pensate che quando muovere Enrico il marito nel famoso torneo dopo la pace di Cateau-Cambrésis siamo nel mille cinquecentocinquantanove
Caterina cacciarsi dalla da da Parigi da la la terribile biondo e Poitier male lascia tutti i doni che era piccoli aveva fatto tranne il castello dice non solo
E sapete cosa dice
Dice io non posso dimenticare che diamo
Faceva le attese le Velis del Motion Orrico
Faceva le delizie del mio caro Enrico cioè la tratta come se fosse una geisha allora ditemi voi soprattutto il pubblico femminile delle mie molte amiche
Se non c'è al mondo più raffinato di mandare a casa una rivale
Poi vedete ci sono due aspetti questo libro è un po'il prosieguo ideale
Di isabelle Lucrezia
L'abbiamo detto lo diceva il il presidente Casellati nel suo discorso la mia analisi sull'Italia è un'analisi amara che certamente riprende alle famose parole di Dante Alighieri molti secoli prima nel Trecento ahi serva Italia
Perché perché il Rinascimento italiano è la grande bellezza accanto alla grande crudeltà
Guerre perenni un paese incapace di darsi Progetto
Che vivono accanto al bello la Corte i più grandi artisti del mondo noi abbiamo Leonardo da Vinci Raffaello e tutti gli altri e abbiamo uno stato di guerra perenne
In cui coloro che chiamano gli stranieri a iniziare quelle che Machiavelli definisce le orrende guerre d'Italia sono italiani un Paese in cui quello che Guicciardini chiama il particulare prevale sempre sull'interesse generale Lorenzo il Magnifico è uno dei pochissimi
Che tenta anche se a fatica in modo forse un pochino
Provvisorio di dare un equilibrio una pax non ci riesce muore troppo presto
Allora ditemi voi se questa non è una costante della storia italiana
Alla diciamo che agli interventi militari alle occupazioni fatte con i Lanzichenecchi e al sacco di Roma oggi diciamo è seguito un tipo di intervento e di occupazione economica finanziaria ma il dramma è uguale detto ciò noi abbiamo un altro aspetto straordinario che la lezione politica cioè Machiavelli e Guicciardini che sono i grandissimi artefici della scienza politica moderna
Sono italiani alla felicità però della lezione artistica e culturale lo dice benissimo il grande Eugenio Garella non corrisponde mai un progetto politico economico nazionale questa è una costante allora Caterina
Caterina riesce a mio avviso a portare a sintesi non a caso in un altro Paese
Dunque a spetti uno la corte la grande bellezza non ci tornerò ne hanno parlato benissimo tutti i relatori che mi hanno preceduto ma dall'altra Caterina e la figlia perfetta e ideale di Machiavelli
Perché perché capisce che siccome l'uomo è soggetto al fatto Machiavelli diceva che la metà dell'esistenza umana dipende dai voleri del destino
Però all'altra metà dipende dalla virtù individuale non una virtù di stampo cattolico Caterina molto laica in verità quasi atea
Ma una virtù che si richiami alla virtus dell'antica Roma
Per quarant'anni Caterina de'Medici porta queste due lezioni la Francia del Grossi ecco il la Francia di Richelieu di Mazzarino vinicola fu che e di Luigi quattordici
è l'erede delle fatiche di Caterina
Di questa perfetta capacità di integrazione tra una parte che è la bellezza e una parte che la politica
Quindi in questo senso io ho trovato interessante non solo dedicare il mio libro precedente come sapete Isabella d'Este Lucrezia Borgia e esaminare l'Italia ma raccontare e spero di esserci riuscita una Caterina che non è solo il il dark la dark lady non è solo nemmeno quella cosa che la vigna ha raccontato stupenda mentre il made in Italy è la politica la politica in cui la ragion di Stato lo diceva Claudio
Prevale perché Etica e politica solo due cose distinte
Detto questo mi avvio a conclusione però io penso che una regina italiana che ha esportato tutte le grandezze dell'Italia valorizzando al massimo i nostri artisti
Che ha avuto alla genialità lo diceva Simonetta Matone di fare due anni e mezzo di Giro di Francia con il re bambino e tutta la corte voi immaginate a metà Cinquecento
Una transumanza di migliaia di persone che attraversa tutta la Francia perché perché il re deve essere visto dai sudditi lo diceva Simonetta il potere deve essere accessibile
Allora vedetta per concludere io penso che la cifra di questa donna che poi devo dire non è lontana da quella di Isabella d'Este che non a caso aveva preparato il suo corredo nuziale
E che quella di tutti i grandi politici maschi o femmine uomini o donna
E nella duttilità nella capacità di stare sempre in bilico fra virtù e fortuna nella capacità di assumersi la responsabilità di scelte anche impopolari
Ma soprattutto di usare la cultura come infrastruttura immateriale
Molti di voi mi hanno sentito però abbia ragioni Semper Lare spesso di infrastrutture materiali e immateriali del resto almeno ascoltandolo da mio padre ho imparato moltissimo anche su questi temi
Però mentre le infrastrutture materiali hanno e sono chiarissime le strade le autostrade i porti e oggi l'alta velocità che ovviamente non c'era prima le infrastrutture immateriali sono il collante necessario delle civiltà
Caterina si avvale della cultura italiana la porta in Francia riesce a permeare di sé
Tutto il tessuto francese Forgia la Francia dell'avvenire lei e Francesco primo naturalmente l'altro grande attore che ricordava mi pare Simonetta sono i protagonisti di questo secolo straordinario
I cinquecento è il secolo del cambiamento molto simile al secolo in cui stiamo vivendo
Un secolo
Drammatico con eventi tremendi la Strage di San Bartolomeo eccidi morti drammi di ogni tipo
Ma al tempo stesso il cinquecento e il secolo delle grandi scoperte geografiche cominciate a fine Quattrocento
è il secolo delle innovazioni scientifiche in cui le navi diventano più moderne in cui la scienza comunque comincia ad avanzare la cucina cambia completamente
Noi viviamo un tempo simile
Grande cambiamento grande modernità e anche grande mancanza di punti di riferimento non abbiamo la strage degli Ugonotti ma comunque viviamo in uno stato di preoccupazione di complessità
In fondo se voi ci pensate la teoria del caos ha vinto su qualunque idea illuminista di equilibrio io ritengo che Caterina l'avesse capito molto bene
Per concludere sapete che io amo molto molti di voi sanno che amo molto
Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar e c'è una bellissima frase che io cito che cito abbastanza spesso
E in cui Adriano dice ho costruito molte biblioteche qui ci troviamo in una stupenda esposizioni libri in molte biblioteche che sono Granai per un inverno dello spirito che da molti indizi mio malgrado io vedo arrivare
Ecco
Ritengo sinceramente che anche noi viviamo un inverno dello spirito e ritengo e mai come adesso veramente di sono
Profondamente grata della vostra presenza questa sera e soprattutto dall'amicizia con alcuni di una vita io ritengo che in una fase come questa il collante potente della cultura della solidarietà
Della presenza costante sia uno degli antidoti
Alla barbarie di tempi difficili Claudio Strinati citava
Il il fatto che Caterina imbevuta di neoplatonismo Erasmo da Rotterdam diceva che la cultura è l'unico Baluardo possibile contro la barbarie
E io credo credo sinceramente che mai come in questa fase ce ne sia stato bisogno era sempre ce ne sia bisogno
Era sempre Adriano a dire
Volevo il potere lo volevo per imporre la pace lo volevo per portare avanti i miei piani lo volevo per essere interamente me spesso prima di morire
Ecco io penso che la possibilità di essere interamente se stessi ad ogni livello
Spetti a tutti e che la capacità di utilizzare la cultura come strumento sia
Quello che veramente fa la differenza grazie
Grazie buona salute chiunque
Sfido chiunque a intuire cosa penso
Quando ascolti da amici di una vita che sciorinano davanti a me ipocrite promesse di amicizia e fratellanza alle quali loro per primi non credo no
In tanti anni o pianificato attentamente ogni mossa e mi sono riproposta di vincere sul lungo periodo o mascherato la stanchezza il dolore e l'angoscia
Pur di non far comprendere quali era nei punti in cui il coltello sarebbe penetrato con maggiore facilità
Per arrivare al potere e restarci
Occorre dissimulare i sentimenti le emozioni
Mediante il pensiero e il raziocinio