Briefing riservato alla stampa: presentazione del Settimo Rapporto sul Bilancio del Sistema Previdenziale italiano. Andamenti finanziari e demografici delle pensioni e dell'assistenza per l'anno 2018

Ad arrivare a a brevissimo il sottosegretario Baretta inizierei così stiamo abbastanza nei nei tempi tanto che ringrazio era per essere qui alla presentazione del Settimo rapporto sul bilancio il sistema previdenziale italiano che è arrivata dal centro studi ricerche di Itinerari previdenziali
è la prima volta che anticipiamo il convegno di presentazione con un momento riservato alla stampa l'invidia
D'altra parte speriamo che la iniziativa sia gradita e ci sembrava tra l'altro utile dato l'interesse che avete sempre mostrato e per questa questa rapporto
Interesse che pensiamo sia ancora maggiore dal momento che ormai è vivo il dibattito
Sul sistema previdenziale
Quindi questa conferenza stampa insomma ci consente anche di dargli l'opportunità di fare qualche domanda che ovviamente nell'ambito di un convegno istituzionale è difficile fare
Farò una brevissima brevissima presentazione per i punti salienti del rapporto lasciando poi voi le domande però prima debbo ringraziare la vicepresidente della Camera dei Deputati Mara Carfagna e il sottosegretario Baretta che adesso arriverà che saranno peraltro con voi anche oggi pomeriggio cui lascerà la parola dopo il mio breve intervento per dare il loro punto di lista
C'è qui anche Gianni Geroldi e con lui lavoriamo ormai dal novantaquattro è con noi dal primo rapporto ce lo era già quando eravamo al nucleo di valutazione ma comma con questo rapporto anche al tavolo che a ha messo in piedi la ministra Catalfamo per la la riforma insomma del sistema pensionistico il rapporto poi ce l'avete sia sulla chiavetta sia
Lo potete scaricare dal sito
Allora pervenire al rapporto in innanzitutto il dato il primo dato che emerge è che in un certo senso va contro un un sentire che noi spendiamo poco per ora il Ferrigno realtà
Noi in questi ultimi undici dodici anni abbiamo aumentato di molto la spesa per un welfare tant'è che rapportata alla spesa complessiva del Paese quindi alla spesa totale che sono ottocentocinquanta miliardi questa spesa grava per il cinquantaquattro per cento quindi una grossa una grossa spesa
è intorno al trenta per cento sul prodotto interno lordo e seppero la dovessimo come dire ad apportare alle entrate perché noi non dobbiamo mai scordarsi che tutti gli anni facciamo trentasette quaranta miliardi di debito
Se la dovessimo raffrontare alle entrate questa spesa pesa per quasi il cinquantasette per cento
E
Il secondo punto che viene fuori quindi una notazione ma come la finanziamo per finanziare tutta questa speso lo spieghiamo nel rapporto occorrono praticamente tutte le imposte dirette quindi l'IRPEF le addizionali regionali e comunali ma poi serve tutta lire sia tutta lì è nata
Tutta gran parte dell'isola quindi praticamente per finanziare la macchina pubblica quindi l'intero sistema quindi il futuro quindi la cultura e l'istruzione e tutto quanto rimangono praticamente soltanto le imposte dirette indirette e questo comincia a essere un primo problema questo il quadro generale della spesa se poi la scompone e amo e andiamo a vedere le pensioni
Direi che la spesa sulle pensioni come facciamo vedere nel tracciato degli ultimi trent'anni sul prodotto nel primo capitolo
Che ha curato Gianni Geroldi la spesa aumenta tassi dell'uno e due uno e tre per cento quindi ampiamente in linea con quello che la struttura del Paese la crescita del prodotto e quindi fa nel senso di avere una spesa equilibrata in rapporto alla crescita
Se poi consideriamo addirittura questi duecentoventicinque miliardi lordi li consideriamo al netto dell'IRPEF cioè di quei cinquantuno miliardi che vengono prelevati da poco meno del quaranta per cento dei pensionati perché la metà dei pensionati non è soggetta imposte
E la spesa totale di circa centocinquantacinque miliardi il punto vero è che noi comunichiamo spesso male cioè l'Istat spesso comunica che noi abbiamo una spessa
Sociale terra le prestazioni di natura previdenziale che intorno al sedici per cento contro una media piuttosto bassa che del dodici per cento dell'Europa ma se noi riclassifica Simo bene mi auguro che la commissione che dovrà fare un po'di chiarezza tra previdenza e assistenza lo faccia
Questo è il dato ufficiale che peraltro emerge anche dal rapporto dalla ragioneria generale e anche dall'INPS
Quindi dal punto di vista delle pensioni io noi non non vediamo un quadro allarmistico vediamo un quadro che ci certo è stato perturbato da quota cento
Ma che una volta riassorbiti questi due anni di quattrocento dovrebbe continuare andare dipenderà poi come si risolverà questa quattrocento il problema grosso invece la spesa assistenziale la spesa assistenziale è cresciuto di molto cresciuta dal due mila otto da settantatré miliardi sarebbe la spesa a carico della fiscalità generale
Ai centodieci del due mila e diciassette poi siamo scesi a centocinque non si è capito nel due mila e diciotto perché nel contempo nel due mila diciotto al partito
Il il rally è partita il un aumento della platea dei destinatari dei beneficiari la quattordicesima mensilità
è entrata in vigore la per sociale i lavori gravosi per cui e scesa comunque per il due mila diciannove siamo intorno ai centodieci miliardi di spesa a carico della fiscalità generale ai quali si debbono sommare gli oltre dieci miliardi della spesa per gli enti locali
E circa nove undici miliardi che è l'importo della spesa per il sostegno della casa anche qui abbiamo fatto un piccolo appunto perché Istat Conf comunica a Eurostat che la Spesal sul PIL per l'Italia nei zero quando altri Paesi hanno una spesa che è intorno a zero cinque zero sei zero otto ma in realtà soltanto vedendo applicando la regola europea il sesto lo sistema di contabilità non ci siamo quasi vicini a uno zero otto per cento e e noi ci siamo poi posti il problema se è aumentata così tanto la spesa a carico della fiscalità generale soprattutto sulla parte di natura assistenziale
La povertà dovrebbe essersi ridotta abbiamo invece fatto un parallelo e purtroppo questo è il grande paradosso della situazione italiana cioè né spendevamo settantatré miliardi
Le famiglie in povertà assoluto erano al quattro per cento di povertà relativa erano al nove nove
Oggi ci dice l'Istat che a fronte di trentatré miliardi strutturali in più tutti gli anni pagati la povertà
Assoluta è andata il sette per cento la quantità di persone è più che raddoppiata e la povertà relativa arrivata l'undici otto per cento quindi delle due l'una
Occorre una riflessione politica per capire se l'Istat che forse ha qualche problema nella rilevazione di questi dati o se viceversa
è un problema perché qui paradossalmente più spendiamo più fabbrichiamo un numero di persone in povertà assoluta o relativa il rapporto poi prosegue facendo un
Vedendo una cosa diciamo positiva in generale perché rapporto attivi pensionati negli ultimi undici anni è molto migliorato
Allora gli attivi sono aumentati abbiamo circa alla fine del due mila diciotto ventitré milioni e duecento mila lavoratori attivi nel due mila diciannove la cosa migliorata
Faccio però presente anche questo nel rapporto lo mettiamo come oggetto di riflessione
Che in Italia abbiamo quasi trentasei milioni di persone che sono in età da lavoro e quelle che invece lavorano formalmente sono soltanto ventitré milioni e tre quindi noi abbiamo se dovessimo usare una categoria cara Marx avremo un esercito industriale di riserva
Enorme e quindi questo ci serve in un certo senso anche facciamo i conti di demografia e diciamo la popolazione invecchia avremmo pochi lavoratori no noi oggi abbiamo a all'incirca tredici milioni di persone che non sappiamo esattamente al di là dei due milioni dimette che non studiano e non lavorano non non sappiamo esattamente a cosa fanno quindi abbiamo molta forza lavoro
D'altra parte mentre sono intatti di gli attivi sono diminuiti pensionati noi abbiamo toccato il punto di minima con sedici milioni
Di pensionati che il punto più basso degli ultimi ventidue anni come del resto il tasso di occupazione al cinquantotto punto cinque per cento e al quarantanove dal cento per le donne il punto più alto mai toccato
Nel nostro Paese ciononostante siamo sempre abbastanza fanalino di coda in classifica e quindi il la cosa bella è che il rapporto attivi pensionati arrivato uno punto quarantacinque eravamo a uno a uno e quindi questo ci dice che la spesa potrebbe essere maggiormente sostenibile quota cento ovviamente per turbe questa questo questo equilibrio perché avremo circa centocinquanta mila pensionati in più a partire dalla dalla rilevazione del due mila diciannove e però dovrebbe essere poi dipende da cosa si farà per quattrocento dovrebbe essere riassorbita si riducono le prestazioni
Di natura previdenziale quindi le pensioni e aumentano di molto quelli di natura assistenziale e qui c'è un po'il secondo paradosso l'INPS ogni anno eroga un milione e cento e rotte mila prestazioni che c'ha un numero molto molto elevato in rapporto alla popolazione
Ma quelle previdenziali sono meno del cinquanta per cento e se andassimo a vedere sui sedici milioni di pensionati come siamo messi andiamo a scoprire che otto milioni praticamente sono o totalmente o parzialmente assistiti dalla fiscalità generale
E quindi anche l'entità della pensione spesso listati cioè il trentatré per cento delle pensioni sono sotto i mille euro il quaranta per cento sono sotto i cinquecento B
Abbiamo praticamente quasi sette milioni di persone che o non hanno mai versato o hanno versato molto poco e quindi e comunque la fiscalità generale che senza chiedergli che cosa han fatto nel sessantasei anni prima a piè di lista in un certo senso paga poiché è evidente che cinquecento euro di pensione sono poche soprattutto se si rivincita però dovrebbe essere chiaro questo discorso
E e messo un po'in luce nel senso che non è lo Stato che è cattivo che ti dà cinquecento euro è che tu per sessantasei anni
Sei praticamente è stato a carico della fiscalità generale perché se non è da Satie contributi va bene l'ho pagato le imposte e quindi questo un fenomeno per cui non nel rapporto facciamo presente in conclusione che o oggettivamente abbiamo una spesa previdenziale pensionistica pura sostenibile una spesa assistenziale che andrebbe messa sotto controllo
E anche un finanziamento della spesa che andrebbe maggiormente monitorato il problema che da ultimo evidenziamo
Che
Probabilmente il cinquanta per cento della povertà in Italia è dato da povertà educativa e sociale c'abbiamo preso i dati dell'Istat soltanto mettendo dentro
La quantità di persone che soffrono di ludopatie gravi
Di alcol dipendenze tossicodipendenze arriviamo a più della metà di quelli che sono i padri e probabilmente queste categorie sono i poveri e quindi dovranno spendere molto di più in formazione in sussidio cioè il reddito di cittadinanza andrebbe declinato come chi prendo incarico per cercare di toglierti dalla povertà
E non ti do dei soldi perché corro il rischio che dandoti dei soldi forse si aggrava anche la malattia
Quindi insomma questo è un po'il il senso del rapporto vedo che i cinque minuti di Barretta erano un po'più lunghi quindi io dare la parola cioè ringrazio a Mara Carfagna che sarà oggi alla presentazione del rapporto che comunque questo rapporto la visto
Sul quale abbiamo parlato prego madre grazie grazie io naturalmente rivolgo il mio saluto a tutti voi ringrazio il professor Brambilla per l'opportunità che evita di presentare anche quest'anno questo
Rapporto sul sistema previdenziale italiano
Un rapporto estremamente interessante che io considero una sorta di cassetta degli attrezzi
Messa a disposizione del legislatore e dei decisori politici sta naturalmente a chi ha responsabilità politiche e istituzionali
Riusciti ad utilizzare al meglio le informazioni dati e le analisi estremamente rigorosi e puntuali che sono contenute in questo rapporto per provare a fare delle scelte concrete
Come ha detto il professor Brambilla sono due in particolare gli elementi di riflessione che questo rapporto offre la spesa previdenziale pura è in leggera crescita ma viene considerata sostenibile tutto sommato sostenibile anche se in questo rapporto non vengono considerati quelli che vengono definiti rapporto stesso come gli effetti negativi di quota cento
Però e sostenibile considerate anche le riforme che si sono susseguite degli anni scorsi al di là del giudizio personale politico che uno può avere su quelle riforme evidente che quelle riforme hanno messo in sicurezza il nostro sistema previdenziale anche richiedendo sacrifici ai cittadini italiani
Quello che invece desta preoccupazione e l'aumento della stesa assistenziale
Una spesa assistenziale che è aumentata nel corso degli anni a carico della fiscalità generale
A fronte non di una riduzione delle sacche di povertà e di sofferenza tutt'altro a fronte invece di un aumento delle persone che vivono in condizioni di povertà sia relativa che assoluta qui deve intervenire la politica e deve ragionare
E riflettere su come razionalizzare riorientare il riqualificare questa spesa pubblica enorme perché un altro merito di questo rapporto oltre a fornire come dicevo prima analisi dati puntuali
E quello di sfatare dei luoghi comuni lo diceva il professor Brambilla di ma non è vero che l'Italia spende poco fa spende tanto circa quattrocentosessantadue miliardi di euro
E a fronte di questa ingente spesa pubblica quali sono i risultati
Oltretutto spendere così tanto per il sistema di qua il faro vuol dire poi a bere meno risorse a disposizione per finanziare istruzione la formazione la ricerca la crescita lo sviluppo
Allora voi proponete delle delle soluzioni interessanti per esempio un'anagrafe centralizzata anche perché la spesa pubblica per il welfare rischia di rivelarsi inefficiente non solo per promesse politico-elettorali
Che costano tanto e producono poco ma anche perché la macchina organizzativa
A delle sacche delle punte di inefficienza dovute per esempio a mancati controlli rigorosi
Riguardo ai requisiti necessari che servono per accedere alle prestazioni assistenziali e quindi voi proponete per esempio un'anagrafe centralizzata più controlli
Però io ritengo che sia la politica a dover cambiare innanzitutto approccio metodo di lavoro
La politica deve dire basta una volta per tutte con provvedimenti demagogici che servono per raccogliere consenso nell'immediato
Ma che nulla producono dal punto di vista della crescita e dello sviluppo del Paese e che poco producono dal punto di vista della protezione sociale di chi veramente bisogno perché questo il male dell'assistenzialismo italiano
Avverrà lasciato senza protezione adeguata proprio quelle persone che più di altre avevano bisogno di assistenza i poveri le famiglie le donne che fanno fatica a trovare per esempio servizi sociali
Servizi pubblici adeguati per l'infanzia e per la non autosufficienza il sistema sanitario che in alcune ragioni regioni raggiunge punte di eccellenza in altre invece sconta una inadeguatezza dell'organizzazione dei servizi quindi la politica deve dire basta con i provvedimenti demagogici che servono a conquistare consensi e poco producono dal punto di vista dei risultati
E deve avere la capacità di guardare ai prossimi i prossimi dieci anni non alle prossime elezioni
Perché la politica che resta ostaggio della della demagogia dell'ideologia della propaganda e anche del consenso a tutti i costi
Finisce per compiere scelte sbagliate spesso inutili quasi sempre dannose la politica che invece sa ascoltare inesperti le categorie sociali gli attori della vita sociale
E pone le basi per guardare invece al futuro e di questo c'è bisogno oggi in questo Paese quindi grazie davvero per questo contributo estremamente prezioso che ci offrite
Aspettiamo Baretta sì ci sono domande noi siamo siamo qui e quindi
Con il professor Geroldi rispondiamo
In proiezione sì
Tenuto conto del reddito di cittadinanza di fatto reddito di cittadinanza sostituisce quasi totalmente El Rey per cui array rimane molto molto residuale e quindi dovrebbe andare a coprire tutta quella fascia e poi c'è anche l'ampliamento della platea dei destinatari della quattordicesima mensilità che costa mezzo miliardo in più però insomma un abbastanza una una un'incidenza pace dovrà vedere adesso a consuntivo
I risultati di latte socia la dai cocci di
E quindi anche loro dovrebbero produrre insomma un un incarico diciamo di il costo in più
Quattro quattro miliardi in meno
Sono
Il venir meno dell'incentivo sgravio fiscale del gioco tra sostanzialmente circa quattro miliardi tra il due mila diciassette e il due mila diciotto in meno
Quindi una buona parte di quello differenti solo che poi dopo
Dovrebbe teoricamente essere stato compensato dall'ingresso del Rey dallo raddoppio della quattordicesima mensilità come platea
Dall'arte sociale dai precoci e quindi tant'è che nella stima che era stata fatta
Eravamo insomma intorno già ai ai ai centodieci in realtà poi dopo sono diventati centocinque virgola sei e oggi siamo a centocinque partiamo con un dato consuntivo i centocinque virgola sei realtà avremmo dovuto essere un pochettino più alti
Quindi i leaders bisognerà vedere poi dal punto di vista contabile ovviamente nel possiamo soltanto prendere il dato che ci viene comunicato dalla Ragioneria non non ho altre
Beh noi applichiamo praticamente sulla parte elettrici il parametro nazionale e quindi il grosso nostro della letti ci sono le indennità di accompagnamento quindi questa è la parte più robusta
Di spesa poi c'è una componente sanitaria per cui oggi grosso modo siamo intorno a un punto e otto un punto e nove di PIL su questa spesa
è evidente che stante il tasso di invecchiamento della popolazione in prospettiva
Le proiezioni ci dicono che non raddoppia ma ma insomma li li molto vicino
Il punto vero
è che in questo Paese proprio non si parla di lettrici cioè il Paese che invecchia di più e che non ha una normativa se non quella che è stata inserita nella legge di bilancio
Del due mila e diciassette del due mila e diciotto che consente sgravi fiscali
Soprattutto nei contratti aziendali che applicano poi la la la elettrici quindi una polizza di assicurazione collettiva per il resto abbiamo nulla quindi la differenza della Germania per esempio dove il contributo per la non autosufficienza obbligatorio ormai da oltre dodici tredici anni
Noi che abbiamo nella classifica ultima siamo i primi per come dire numero di ultrasessantacinquenni sul totale della popolazione questo è l'ultimo dato Eurostat ma siamo anche i primi come numero di ultraottantenni e il dato poi venti io che anche come aspettativa di vita in buona salute noi siamo a metà del guardo quindi viviamo molto molto di più degli altri ma quasi una metà di questa ulteriore speranza di vita
è non in buonissima salute quindi anche lì bisognerebbe quella politica avrebbe dovuto già pensare purtroppo come sempre accade sono cose molto tecniche che non parlano probabilmente alla pancia del Paese che quindi non sono utili ne facciamo un accenno nel rapporto al fatto che se prendiamo gli ultimi quasi dieci anni dal praticamente ogni anno abbiamo avuto mediamente tra il sei e sette mesi di campagna elettorale cioè tra il prima il durante il dopo è evidente che in una situazione di questo tipo con un tutti contro tutti
Non si arriva all'obiettivo su sulle pensioni sarebbe utile quello che è successo in in Spagna una dodici tredici anni fa quando maggioranza e opposizione ma mi pare che sia anche stata la proposta di Giorgetti ci si mette tutti al tavolo
Sì esatto il parto dalla monco e e si comincia a dire dalla questi sono i punti cardine questi sono i punti grossi di spesa mettiamoci d'accordo e su questi non ci spariamo addosso il problema è che purtroppo adesso abbiamo siamo appena uscito da da un intenso periodo elettorale tra un mese Cirri più abbiamo dentro e quindi caro ancora tanto tempo non parleremo di diceva bene la presidente Carfagna
Cioè non avremo bisogno almeno di un piano a cinque anni ecco di un orizzonte non lungo ma almeno noi facciamo il Def ci mettiamo dentro tre anni
Ma praticamente il primo e già modificato nella NATO sorprende vedete voi
Esattamente
Sì sì le due grosse
Da chi non aveva problemi di presentarsi e poi elezioni anche se poi Monti
Sì
No
Ecco il sottosegretario prego
L'abbiamo già fatto un po'di di presentazione
E quindi ad effetti prenderà di domande
No io volevo fare due domande la prima è perché non si parla mai
Il blocco fino al due mila ventisei della dei requisiti dall'anzianità a prescindere dall'età pensionabile si parla di ottocento
Questo inclusa in quota cento che tecnicamente non lo è oppure una una una normativa che costa molto di più perché dura di più e peraltro i dati dimostrano che quelli che usano questo strumento hanno un'età inferiore almeno fino a un certo punto Alumetal fior di quelli cui sono quattrocento
Gli unici dati dell'ICI dove dall'età media di quelli che vanno in pensione con la Forleo robot tratta specie qui ci dobbiamo tutti ma è di sessantadue anni dentro le tabelle di quelli che vanno in pensione ottocento di Chantal quattro quindi io lo capisco perché questi questa cosa non parla nessuno
Che secondo me è un problema che rimane aperto fino a quando anche dopo che finisce quota cento
La seconda cosa è questa io ho visto a Kyoto forma dei sindacati
Io ho l'incompiuto l'impressione che si tornasse a prima del due mila undici prima della riforma Fornero
Peraltro peraltro con con un sistema con un sistema pensionistico cioè in cui equity minimo di minimi di ventuno sessantadue anni richiedenti di contribuzione che che
Farà in modo che sia il più adatto dicevo di garanzia a questo punto Londra solo i giovani ma andrà a tutti
O tutti quelli che vanno a sessantadue anni
Con il parametro del contributivo Rocco il Codice di trasformazione basso
Perché il contributivo conta l'età in cui si va a pressione e poi con vent'anni con vent'anni di di anzianità contributiva ovvero che c'è un mix fra anzianità e e vecchiaia che secondo me non solo costerà moltissimo ci farà tornare indietro rispetto alla riforma Fornero che supera la riforma Fornero con un bel balzo all'indietro e poi sostanzialmente incrementerà la esistenziale
Allora lascio poi rispondere a Gianni Geroldi ha ha Pier Paolo Baretta ma
Allora io penso che va beh la proposta del sindacato è stata cominciamo a giocare facciamo i sessantadue conventi ma penso che sia complicato andare in Europa e dire sai che ti dico abbiamo modificato quattrocento finalmente che c'hai contestato e ti proponiamo quota ottantadue San Marco ma non possiamo andarci
Probabilmente un po'più di flessibilità ci vuole ecco bisogna tenere conto che le nostre ne abbiamo fatto alcune ipotesi su quota cento per il due mila venti e per il due mila ventuno ammesso che rimanga fino al due mila ventuno
Pensiamo che mentre l'anticipo medio
Rispetto ai sessantasette anni è stato di circa due anni perché sono pochissimi quelli che sono andati a sessantadue la mediana sta intorno ai sessanta quattro e mezzo sessantaquattro e qualcosa di più
E soprattutto questo si è visto nell'ultima coda dell'anno perché e da quest'anno il settanta per cento dei potenziali quota cento è visto e quindi avrà almeno il sessanta per cento della pensione calcolata con il contributivo ora andare a sessantadue anni rispetto ai sessantasette significa non avere penalizzazioni perché uno gli ha portato via qualche cosa ma solo per la metodica di calcolo applicando la differenza tra il coefficiente sessantasette coefficiente
Sessantadue
Abbiamo all'incirca un penalizzazione sul sessanta per cento di circa dieci punti percentuali quindi è probabile
Che un lavoratore di cassa con questi chiari di luna se lavoro prendo cento magari prendo anche centouno centodue perché faccio qualche cosina
Di straordinario se vado in pensione con la pensione ordinaria prende settantatré se vado con quota cento prendo sessantatré nel due mila e venti e probabilmente due mila ventuno prendo ancora un pochettino meno
Per cui
Anche per quanto riguarda la il mancato adeguamento dell'anzianità contributiva
Se prendiamo vedere la platea dei potenziali INPS e noi crediamo che è ancora abbastanza robusta ma e molto meno della metà di quella che c'era prima
E in prospettiva mettendo assieme le due cose cioè entra nel mercato del lavoro più tardi
E
Se esco addirittura prima dei sessantadue anni perché qualcheduno potrebbe ormai diciamo di gente chi come me ha cominciato a quattordici anni penso come te non non non penso che ce ne siano tanti
Ecco però gente che ha cominciato magari a diciotto potrebbe andare in pensione a sessanta sessantun anni
Salutiamo l'Antonio Misiani
E
E però a a sessanta sessantun anni con l'adeguamento a sessantasette vuol dire davvero
Avere un taglio della pensione che clamoroso quindi io penso che sarà più il metodo di calcolo contributivo che nel tempo ridurrà queste uscite giovani però è una mia opinione
Lascio a voi
Allora e credo che
Somma sul tema delle tasse di pensionamento
Bisogna fare
Come dire riferimento ad alcune questioni di base che forse non sono così chiare e poi nei nei dibattiti che si fanno
Partiamo da questa questione
Se
L'obiettivo di un sistema previdenziale come comincio con la Dini e come se vogliamo il
L'indicazione fondamentale che viene dal confronto europeo dai mercati finanziari anche è quello di cercare di stabilizzare la quota era distesa per pensioni sul prodotto interno lordo
è evidente cioè proprio una una un giochino è una una rimetti Canada bambini che se questo avviene e se la quota di coloro che stanno in pensione sta crescendo per definizione se deve restare pari il peso che la spesa pensionistica sul PIL significa che il reddito di quelli nell'età attiva salirà mentre il reddito medio delle pensioni perderà progressivamente di peso
Allora come possono essere cambiate queste cose cioè perché noi non dovremo tornare a pensare oggi diciamo esattamente contrario ma se si guardano i tempi lunghi
Perché non dovremmo nuovamente tornare a pensare che
La vecchiaia sia la condanna ad un reddito più basso come era prima dei sistemi pensionistici
Le soluzioni possibili sono
O fare dei trasferimenti per l'India fiscale da chi è attivo scusate ho poca voce
Da chi è attivo a chi è pensionato ma sappiamo tutti che non è una soluzione perché è una soluzione che probabilmente avrebbe anche un'incidenza negativa sulla crescita
L'altra ipotetica soluzione sarebbe la crescita del PIL ma la difficoltà a trovare il modo per far crescere un po'di più proprio interno lordo le conosciamo tutti
E la terza soluzione banalmente
Sperare che in una maniera accettabile salga progressivamente
Il punto di divisione tra chi sta in pensione chi sta attivo cioè l'età pensionabile è inevitabile cioè le cose che vi sto dicendo non sono opinioni personali
Sono mettersi lì con una matita e fare due conti ma proprio Conti banalissime e si vede che questo è il il dato di fatto
Allora se torniamo all'idea della Dini
L'idea della Dini comprendeva nella flessibilità non solo il fatto che arrivati soglia i sessant'anni ci potessero essere le soluzioni occupazionali diverse
E quindi che qualcuno poteva avere bisogno di andare prima che qualcun altro se ne andassero ma si lasciava uno spazio era pure scritto nei documenti
Alla discrezionalità come un aspetto di scelta di vita delle persone
Ora io non è che voglia essere così pessimista ma questo aspetto di scelta di vita delle persone in una situazione di conti pubblici delicati come quello attuale inevitabilmente vai in secondo piano
Quindi il problema centrale per nel definire lo dico soprattutto per chi ama voi compiti politici di Scelta di decisione
Nel definire come potrebbe essere configurata l'età pensionabile
è come dire guardare fondamentalmente all'esperienza che già abbiamo avuto in questi anni cioè del famoso rischio dire arrestare disoccupati quindi senza reddito da lavoro e di non poter agguantare la pensione
Quelle sono le situazioni secondo me più critiche cioè di persone che rimangono degli anni pensate che per chi non ha dei grandi risparmi
Cioè per chi ha avuto una carriera lavorativa normale non sto parlando solo delle famose carriere Lupin carriere bassi
Carrieri normali se lo lasciate tre quattro anni a rischia di restare senza reddito da lavoro e senza pensione è una situazione disastrosa
Allora quello è il punto fondamentale così come può essere anche in molti casi la questione del tipo di lavoro che uno fa
Vale a dire ci sono lavori che si fanno tranquillamente anche oltre letta che oggi è prevista per il tre per la pensione di vecchiaia e ci sono dei lavori che invece alla soglia dei sessant'anni sono eccessivamente gravosi carichi di responsabilità eccetera
Allora quello che a mio parere dovrebbe essere un indirizzo è quello che infonde in parte è già stato seguito con alcune delle misure negli anni più recenti so che son tutte stranamente contrastate
Soggette a modifiche crea l'incertezza eccetera cioè il criterio della selettività individuare in qualche misura quali sono intanto questi lavori gravosi carichi eccetera
Qui ci sarebbe anche un ruolo secondo me molto importante
Della contrattazione sindacale in un altro senso quell'azienda le soprattutto perché per esempio in Europa da molti anni si parla di lavori più o meno friendly è il termine che si usa cioè come a riconfigurare
Il sistema pensionistico a termine di una carriera lavorativa
Gli americani usano a il termine proprio di grilletto cioè che non deve essere per forza quella data è fatta per cominciare a lavorare quella data è fatta per finire di lavorare ma ci fu un libro famoso di Dell'Aringa erboristi militarmente che diceva che bisogna costruire dei ponti cioè bisogna costruire dei sistemi morbidi per scivolare dal lavoro la pensione e questo può anche implicare delle
Sostanziali riorganizzazioni del modo di lavorare
Infine e infine l'ultima cosa ne parlavamo prima
Non è detto da nessuna parte che quando uno va in pensione deve smettere di essere capace di produrre reddito
Cioè perché noi assumiamo che per forza chi sta in pensione dipende dal reddito che creano gli altri
C'è tutta questa tematica della Silver economia eccetera non deve essere così una cosa sfiziosa cui uno ogni tanto guarda cominciamo a pensarci seriamente quanto è possibile utilizzare in servizi di vario genere
O dare l'opportunità di essere occupati in servizi di vario genere a persone antiche hanno passato le classiche solidità del pensionamento
E questo è il reddito e produzione di reddito nei calcoli anche della statistica ecco allora io dico sull'età pensionabile proviamo ad approfondire un po'tutte queste varie tematiche una volta per tutte in maniera seria
E poi
Toccherà ai politici individuare quali possono essere i provvedimenti e le misure primidone
Ha mangiato a un un assistente
Non so se piazza
Se intanto mi mi voglio scusare desse arrivato
Il ritardo
Come sapete il governo aperto dei tavoli su questo argomento e quindi questo consente di essere più disponibile a discutere di metodo ma un po'più riservati sul merito essendo aperto un confronto che con i sindacati che abbiamo detto ministro Catalfamo detto più volte vorremmo concludere con fare un primo ma prima verifica tra un mese un mese e mezzo e poi avere un Progetto sufficientemente compiuto entro prima della legge di bilancio questi tavoli ed ha fornito affrontano l'insieme della materia possiamo sintetizzarla
In cinque punti che che che sono un piano di lavoro molto molto impegnativo cioè il primo e andare oltre quota cento ottocento termina non abbiamo nessuna intenzione di confermarla o di prorogare la sappiamo che nel momento in cui cessa quota cento c'è un problema serio perché si torna in automatico se non si fa niente alla forma ero e quindi lo scalone si ripropone
Pienamente questo non è agibile perché più che la teoria dei ponti sarebbe il barattolo noti e e fu il uno degli errori che fu fatto allora ammesso che che poi provocò il problema degli esodati con le ingenti risorse che lo stato ammesso per affrontare di anno in anno questo
Questo tema ed era proprio il fatto che si era creato un un buco e dentro questo buco cadevano progressivamente persone
Quindi bisogna porsi il problema che quello scalo non eleggibile e quindi diciamo la linea sulla quale il governo sta pensando di muoversi
Sintetizzata nella formula
Ovviamente ancora astratta della flessibilità in uscita cioè di consentire alla alle persone alle persone singole alle persone inserite nel contesto familiare che non è secondario come termine di valutazione
Il il massimo di libertà nello scegliere il il momento in cui collocarsi in pensione ovviamente questa frase flessibili massimo possibile scene uscita
Significa affrontare tutta una serie di argomenti che già adesso si stava discutendo
Perché è evidente che questo impatta direttamente su Conte contributivo misto
Passaggio al contributivo in che misura con quale conferma o eventuale accelerazione
Secondo l'età no ma anch'io sono dell'opinione che veniva detta adesso e cioè che letta non è un affrontabili in sé ma va affrontata all'interno di un contesto che vede ad esempio la discussione sui coefficienti
Perché no poi le cose finiscono per sommarsi o la questione del reddito tenendo conto che la l'aumento così diciamo rilevante nel nostro Paese dell'età pensionabile
Ed elettrici diretta dell'attesa di vita comporta sicuramente un progressivo spostamento in avanti dell'uscita dal lavoro
Ma comporta anche il fatto che nel periodo in cui cresce il lavoro e ai la durata e la tua vita ci sono fasi diverse
No anche di agibilità e di possibilità di essere soggetti attivi no nel nel mondo del lavoro quindi il primo capitolo è andare oltre quota cento
Assumendo la flessibilità come criterio ma dentro questo c'è queste variabili non facili ma sulle quali bisogna assolutamente affrontarle se si vuol dare una risposta
Al concetto di flessibilità che non sia soltanto di tipo astrattamente normativo e che poi comporti delle rigidità che sono il contrario del principio la seconda
Diciamo argomento eh
Andare verso una separazione tra la previdenza ed assistenza questione ci portiamo avanti da secoli no che però è matura è matura per evidenti ragioni che che che sappiamo bene sulle quali professor Brambilla insiste
Costantemente ma che anche il l'assoluto vantaggio di avere una una valutazione sui costi pertinente
Cioè perché è evidente che l'assistenza è un tema serissimo peraltro con l'aumento del latte dell'attesa di vita
Il tema della della non autosufficienza è un tema assolutamente crescente è rilevante
Ma è chiaro che quello attiene a una collocazione di di imputazione di specie diversa dalla questione previdenziale in senso stretto
Quindi la separazione tra assistenza e previdenza ed diciamo una necessità legata da nuove danno da una visione di welfare che coerente con quanto cambiato
La terza questione un argomento apparentemente distante dal TAR dalla dalla pensione ma che invece sappiamo essere decisivo che è quello dei giovani
Perché e e quando parliamo dei giovani
Ci sono due aspetti uno come predisponiamo il mondo giovanile e come noi diamo le condizione mondo giovanile
Di affrontare la la la la pensione ancorché apparentemente lontana ma il secondo che come sappiamo i giovani vivono in un mercato del lavoro che ha delle caratteristiche diverso e dal mercato del lavoro storico per cui noi la dico essendo stato uno dei corresponsabili tutta questa storia assieme ai non appare ai presenti
Noi siamo passati al contributivo nel momento in cui abbiamo campi Mercator lavora l'ha cambiato il contributivo un sistema molto equo in costanza di e di lavoro no perché se uno fa quarant'anni di lavoro e ci ha costantemente i contributi
Come dire il rapporto tra dare avere presenta una equità di fondo ma in un mercato del lavoro al gruviera no dove entri ed esci non sai sente questo ovviamente
Comporta i giovani il il il problema del contributivo no si pone quindi non abbiamo abbandonato un sistema ipergarantista come era il sistema retributivo per passare a un sistema che ha una sua logica di equità ma nel momento in cui paradossalmente c'è cambiato il terreno quindi il problema dei giovani è un problema stringente in termini previdenziali cioè del tasso di sostituzione e quindi questo come dire vattene va affrontato dentro un'idea di di di di di come sita ai giovani una risposta in questa ottica il quarto la previdenza integrativa perché la conseguenza di tutti questi ragionamenti
è che le due gambe della previdenza sia ormai si è consolidato questo sul piano teorico questo tema sul piano pratico nonostante i passi in avanti importantissime che sono stati fatti dobbiamo dire che l'adesione alla previdenza
Complementare non è ancora adeguata a questo ragionamento ed enti e anche questo per esempio non a caso lo col lo metto subito dopo la questione dei giovani perché per aderire alla previdenza complementare
Significa metterci delle risorse aggiuntive
E che sono col direttamente collegate al reddito disponibile
Se io un reddito basso è una condizione nella quale per un periodo di tempo il mercato del lavoro ha fatto sì
E che il la qualcuno tredicesima TFR coincidevano perché ogni anno me ne andavo e quindi Ittihad fermi funzionava tredicesima
è chiaro che questo implica la difficoltà oggettiva all'adesione alla previdenza complementare ma la previdenza complementare sempre più un elemento insostituibile della costruzione di un impianto
Che che che consenta di avere un tasso di sostituzione adeguato quindi come affrontiamo
Implementiamo incentiviamo rafforziamo la previdenza complementare e in questo senso
Teniamo conto che c'è anche tutto il prova delle casse di previdenza che in sono in alcuni casi addirittura primo pilastro quindi il tema della sostenibilità che in parte è stato risolto
Negli ultimi anni sia come logica normativa sia come calcoli ma insomma il tema esiste questo è un argomento assolutamente prioritario se si vuol discutere di pensioni l'ultima considerazione sicuramente la la ci sono le condizioni specifiche
I cosiddetti gravosi in senso lato no la vicenda gli usuranti la conosciamo bene no un insuccesso progressivo
Perché è chiaro che nessuno dice che il suo non è un lavoro usurante ma enti la gravosità e le condizioni specifiche Lella sia in termini personali sia in termini familiari eccetera è una delle questioni
Questa è un'agenda molto impegnativa però non ci sono alternative a questa gente questo è il punto
Politico e quindi su questa è necessario che in quest'anno la discussione sia la più ampia possibile
E anche la più aperta possibile ai contributi che che ci sono da e trova dovendo trovare delle risposte c'è solo una questione conclusiva che aggiungo io
E che la metto come
Forzatura come opinione personale
Tutto questo è oggi
Effettivamente in alternativa a quota cento
E noi abbiamo detto e quota cento va a finire no ma diciamo la conclusione contemporanea cioè non è che non possiamo avviare un sistema di questo tipo possiamo parlarne discuterne fare qualche accenno ma il cambio di sistema
Presuppone anche risorse importanti e presuppone quindi che per cui io io personalmente ma l'opinione personalissima non escludo nemmeno la valutazione se si può anticipare no la conclusione di quota cento proprio su un tema molto delicato che non non risolvo io da solo ma insomma sapete che quest'anno si era parlato di finestre poi saggiamente abbiamo deciso che era inutile mettere due dita negli occhi ai lavoratori che no usufruivano di un sistema che per quanto costoso alloro dava un risultato però da qui al due mila ventuno il problema si pone la sua nella sua complessità questo mi pareva anche il contributo che che potevo dare in questa situazione quindi non tante risposte di merito già ma ben chiaro invece che abbiamo presente noto quali sono le risposte da cercare
Proprio
Dove presente disegno
Rifiuta da domani
Le cose
Fazio
Boh voi
Adesso
Io
Insomma
Misure bene personalmente
Grazie vengo dalla
Certo sulla
Perché nicchia
Dichiara di
Quale legge
La cinquecentonove
Va be'c'è scritto tutto però
No no proprio scritto tutto
No è stato chiesto alle casse se vi volete privatizzare non avrete più aiuti e quindi dovete cavarvela con le vostre gambe
Alcuni hanno deciso di non farlo per esempio lì per dare decise di non farlo ahimè limpidi ha deciso di farlo quindi
Rispondo sul no non ci sarà la Silver economici sono diverse soluzioni intelligenti da poter fare dopodiché diciamo che questo non è proprio l'oggetto della nostra discussione no volevo risponde la tua domanda prima sull'assistenza sanitaria
Allora
Noi facciamo una volta ogni tre anni facciamo lo spaccato dell'assistenza sanitaria che però non c'entra nulla con l'assistenza sociale quindi noi diamo scorporato sulla base dei bilanci dell'INPS siamo arrivati ormai il novantadue novantatré per cento di chiamiamola così tra virgolette separazione contabile tra assistenza e previdenza la sanità la esploriamo anche perché non è che cambia ogni due o tre anni la esploriamo gli diamo un capitoletto ogni due o tre rapporti quindi su quello del abbiamo voluto fare invece uno spaccato sul welfare
Che però trova un'altra pubblicazione mai sul welfare diciamo complementare
Giusto per far vedere che comunque nel nostro Paese
Oltre ai quattrocentosessantadue virgola cinque miliardi che si spendono per ovalizzazione spendono quasi cento di tasca propria una quota grossa sulla spesa out of pocket
Per la sanità quindi quella che le famiglie si pagano di tasca loro
E un'altra perché abbastanza robusta per la non autosufficienza
Per quanto riguarda l'età di pensionamento è vero che è un problema però dobbiamo anche dire che non rispetta la media europea siamo sotto di oltre due anni quindi voglio dire altri paesi che hanno meno problemi di sviluppo meno problemi di debito hanno l'età di pensionamento un pochettino più robusta gli stessi tedeschi sono un pochettino più su
Panda l'onorevole Baretta
Su un tema che S spesso infatti Zatta da nelle analisi di Itinerari previdenziali cioè la presa in carico fiscale sulle sui pensionati a sull'IRPEF in particolare cioè avete in animo nella delega fiscale di affrontare anche questo aspetto oppure no
Da sulla sulle pensioni integrative sanitaria io penso che ha fatto bene il rapporto per ambire ad affrontarlo perché effettivamente il tema della della spesa privata in sanità ma soprattutto perché i fondi sanitari integrativi sono cresciuti tantissimo ce n'è una qualche centinaio ormai alcuni cose serie altri anche un po'come dire no all'arrembaggio quindi quando parlato prima di di di previdenza integrativa in effetti il termine non è corretto brava l'il sistema integrativo e quando parliamo di fondi dobbiamo guardare sia la parte previdenziale ma anche quelli
Sanitari vanno messi nell'agenda di questa discussione proprio perché insomma bisogna da un lato mettere ordine dall'altro capire anche le le sinergie perché una delle o stelle osservazioni che normalmente la gente fa sì io do i miei soldi per la per avere la pensione
Ma se mi capito un accidente vorrei poterli usare no e quindi c'è un prova di compatibilità anche di di di Calco il montante quindi è un tema assolutamente pertinente
Rispetto invece all'altra domanda la beh se si raffronta
Una riforma fiscale che preveda la riduzione delle aliquote
Medie medio-basse è chiaro che i pensionati ci stanno dentro chi non ci sta dentro questo è un altro problema in termini generali sono gli incapienti
Una parte dei quali sono sicuramente pensionati no sui quali ci vuole una politica specifica perché incapiente non lo affronti con col fisco perché no no no no non paga le tasse perché non ci arrivano e quindi ci vuole una politica sugli incapienti perché non poi ignorare una fascia sociale dei ma i pensionati come le partite IVA no come gli altri cittadini stanno dentro l'IRPEF
Faccio soltanto una piccola precisi
Faccio soltanto una piccola precisazione
Anche quando parliamo di incapienti e tutto quanto la metto lì soltanto come riflessione noi abbiamo il cinquanta per cento dai di coloro che fanno dichiarazioni dei redditi che coincidono con quasi qualche cosa più del cinquantun per cento degli italiani che hanno reddito zero
Quindi noi per cominciare a a a capire chi paga l'IRPEF dobbiamo andare nelle fasce alte e quindi anche la la cosiddetta flat tax al quindici per cento
Se andiamo a vedere le dichiarazioni dei redditi probabilmente va bene per quattro milioni su quarantuno milioni e mezzo di contribuenti
Agli altri no proceduto a fare una domanda è pensabile un paese come il nostro che lo stesso indice del Marocco che più del cinquanta per cento a popolazione abbia reddito zero
Possibile che ci siano così tanti incapienti che stanno sotto i sette mila e cinquecento euro che la mediana di reddito sia tra sette mila e cinquecento e venti mila quindi qualche osservazione
L'ultima cosa che volevo dire e sui tassi di sostituzione attenzione abbiamo fatto con
E la il gruppo che si occupa in una Commissione europea della della dell'hedging abbiamo fatto i tassi di sostituzione oggi non
Noi utilizziamo tassi di sostituzione inetti non lordi quindi raffronto tra stipendio netto e pensione netta
Poi abbiamo applicato le normali regole abbiamo inserito dentro sette anni di buchi contributivi
Ipotizzato un ingresso nel mercato del lavoro a ventiquattro anni all'uscita sessantasette anni
E i tassi di sostituzione sono buoni nel senso che emerge dal proprio matematicamente che siamo intorno a settantatré settantaquattro per cento per auto i dipendenti e a sessantaquattro sessantacinque per cento degli autonomi che versano un po'un po'di meno
E quindi sono tassi di sostituzione buoni i problemi sono due le avete già sentiti prima uno l'organizzazione del mercato del lavoro in Italia afferma diventa venticinque anni che andava allo sportello in banca con lo sportello che andava sui subito sui ponteggi fa ancora sui ponteggi il poliziotto che c'ha sessanta anni tolto lo vedi ancora con la volante lì sulla strada che se deve seguire una di vent'anni che ha un infarto quindi aumentiamo anche la spesa sanitaria
E il il punto è che fa migliorato quello il secondo punto fa migliorato anche l'assetto di reti che noi dagli accordi Ciampi del novantatré sabbia redditi sono cresciuti veramente molto molto poco e probabilmente anche questa
Diciamo impennata di immigrazione notavamo quasi nessuno di immigrati se andiamo a vedere gli anni novantacinque novantasei novantasette insomma in questi anni probabilmente anche questo ha contribuito a una riduzione della del diciamo dei redditi da lavoro quindi sono osservazioni che dovremmo almeno qualche riflessione andrebbe fatta
La cosa su quella domanda precisa lettera arancione eccetera
Allora noi abbiamo discusso negli anni scorsi sull'importanza di ampliare le conoscenze la cultura sugli aspetti anche finanziari che sottostanno ai meccanismi della pensione
Nella pensione complementare eccetera e quello secondo me è molto utile certo cioè trovare i modi perché la gente mi capisca di più perché i giovani ne capiscano il più ma nello specifico noi stiamo discutendo da molto tempo alla stessa questione dell'eventuale pensione di garanzia di cui si parla per i giovani
I problemi che sono connessi a carriere che sono assolutamente imprevedibili nel loro sviluppo carriere con interruzioni lunghi periodi di Vassallo retribuzione eccetera
Ora nel novantacinque quando si fece la Dini Misseri ricordo benissimo noi lavorammo
Su delle ipotesi che prevedevano delle carriere che andavano via filanti erano tutte fatte così si fissava l'aliquota si diceva la crescita
Dovuta proprio all'effetto di carriera sarà X eccetera eccetera si fissava l'aliquota contributiva e si vedeva
Quante era un tasso di sostituzione accettabile
Ora
A riproporre nella lettera arancione
Una idea di questo gene secondo me rischia veramente di fare come dire di creare più panico e incertezze infatti quando uscì se si ricorda
Ci furono le questioni di alcuni che dissero ma come se un giovane vedica settantun anni ricordo si parlava di settantun anni prende una pensione così bassa smettere del tutto di contribuire cioè il paradosso fu quella
No no io ricordo benissimo su alcuni giornali ci furono cosa affermazioni di questo tipo perché alcune di queste lettere producevano le carriere come dire allarmanti da questo punto di vista allora il problema secondo me è che efficacia un'informazione peraltro un poco sposina Rovea mandare lettere a tutti costa per chi sta nei conti poi di gestione dell'INPS queste cose sono che effetto ha è utile uno si deve chiedere mandare una lettera a uno di venticinque anni
A cui si prospettano percorsi di carriera slide in dose di tutti i tipi possono succedere le cose più strane può diventare un affermato scienziato può diventare un avvocato di grido eccetera eccetera
Basandosi sul reddito che in quel momento viene strattonato dalla carriera che ha fatto ecco quello il punto però molti intervenire secondo parlo io registrata del commercio
Quindi questo è il dubbio io non dico che è inutile però insomma tra studiare degli strumenti più efficaci per diffondere una buona cultura
Degli effetti del risparmio previdenziale degli effetti anche dei mercati finanziari limiti
E spendere gli stessi quattrini per dare un'informazione di quel tipo che è un'informazione ripeto con un grado di aleatorietà altissimo
Io personalmente sono più favole la prima delle due però
Siccome ci sfratta no grazie a tutti chiudiamo quel pomeriggio perché ci sarà