Tra gli argomenti discussi: Bonafede, Crisi, Giustizia, Governo, Ministeri, Politica, Prescrizione, Rassegna Stampa, Ricerca, Riforme, Sondaggi.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 5 minuti.
Rubrica
Dibattito
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13:30 - SENATO
9:30 - Senato della Repubblica
10:30 - Camera dei Deputati
10:45 - Camera dei Deputati
11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
avvocato e segretario del Comitato Radicale per la Giustizia Piero Calamandrei
Bentrovati agli ascoltatori di radio radicale con questa puntata del quattordici febbraio della rassegna stampa sulla sulla giustizia
Questa settimana andremo proseguiremo il nostro racconto del tema principale che occupa la giustizia ma che in realtà occupa sempre di più proprio il centro della politica nazionale è in atto uno scontro tra le forze del Governo che lascia anche
Presagire secondo alcuni ad una possibile almeno caduta del governo proprio perché il centro di cui è stato di questa questione relativa appunto alla abolizione della prescrizione voluttà dal ministro buona fede ed in vigore dal primo gennaio del due mila venti è questione che sta che sta monopolizzano sostanzialmente la la la la l'attenzione almeno degli analisti politici
Diciamo almeno degli analisti politici perché poi in questa settimana
Sono usciti dei sondaggi delle ricerche
è stato pubblicato dalla Corriere della Sera un sondaggio Ipsos che non riguarda come abbiamo visto anche nelle settimane passate
Diciamo una rilevazione dei favorevoli o dei contrari ma riguarda una rilevazione
Relativa alla conoscenza o meno di questo tema da parte dell'opinione pubblica da parte dei cittadini italiani questo dato che obiettivamente molto molto molto basso consente anche di rivalutare evidentemente alcune alcune rilevazioni che abbiamo potuto vedere le settimane scorse sbandierata in qualche modo per esempio dal fatto Quotidiano circa la prevalenza dell'opinione tra i cittadini italiani favorevole alla riforma Bonafede evidentemente si tratta di in qualche modo tifo tifo da stadio tifo per una squadra tifo per una parte perché poi in realtà ecco secondo questo sondaggio che riproposto anche in un articolo del giornale di Renato Mannheimer che parlano appunto del sondaggio pubblicato dal Corriere della Sera
Ebbene appena il cinque per cento della popolazione secondo questa rilevazione a seguito nel dettaglio la vicenda e le conosce i contorni con
Con una sufficiente appunto con un sufficiente approfondimento solo il cinque per cento della popolazione un altro quaranta per cento
Dice dichiara riferisce di conoscere la questione della prescrizione ma solo per sommi capi solo in generale mentre la maggioranza assoluta della popolazione italiana
Il cinquantacinque per cento della campione intervistato ne ha solamente sentito parlare ma non ne sa nulla e questo avviene anche tra gli elettori dei Cinquestelle
Su cui evidentemente si è dilettato sondaggio Ipsos dove il quarantuno per cento di questi elettori riferisce di non sapere nulla
Del tema della prescrizione se non appunto con riferimento a alla alla parola al nome al sentito dire di questa parola
E nonostante solo il quarantuno per cento il quarantuno per cento non conosca la prescrizione
Al tempo stesso la maggioranza degli elettori Cinquestelle dice di essere favorevole alla proposta del ministro buona fede quindi la maggioranza degli elettori cinque stelle dicono di essere favorevoli
Alla proposta del ministro Bonafede pur non conoscendola
Evidentemente commenta Renato Mannheimer
Questo articolo apparso sul giornale a pagina quattro il giorno undici febbraio evidentemente commenta appunto Renato Mannheimer
Queste dichiarazioni
Di appunto queste dichiarazioni favorevoli rispetto alla riforma buona fede sono fatte ai più per ragioni di appartenenza politica o appunto di tifo da stadio che di una effettiva conoscenza o competenza o quanto meno una avendo una certa padronanza sulla sul tema
Noi allora continuiamo nella nostra opera da radio radicale cercando invece almeno per i fortunati ascoltatori
Di questa emittente radiofonica di fare conoscenza di fare approfondimento di consentire appunto di sapere quel che si dice per poi in generale
Aprire e formarsi una propria autonoma opinione d'altra parte Marco Pannella amava dire che radio radicale una sorta di università tra popolare allora proseguendo in questa nostra la rassegna stampa in questa opera
Leggiamo subito un altro articolo che riguarda sempre il tema della prescrizione mai un articolo interessante perché scritto da un noto importante magistrato come Alberto Cisterna sulle pagine del riformista
Il titolo dell'articolo apparso a pagina undici del dodici febbraio
Il seguente lo Stato scarica sugli imputati le sue mancanze
La prescrizione recita il sottotitolo che sintetizza poi il l'articolo
La prescrizione era concepita come il prezzo che le istituzioni dovevano pagare al cittadino per risarcirlo di inefficienze o lungaggini interrompere nel decorso presente magistrati da ogni colpa ci rimette solo chi finisce alla sbarra
Leggiamo però tutto l'articolo del dottor cisterna perché fa delle considerazioni interessanti anche rispetto alla alle condotte come dire tenute dalla propria categoria su su questo tema stando ai numeri ufficiali
Scrive Alberto Cisterna
Alcuni milioni di italiani sono in attesa di conoscere in un'aula civile o penale quale sorte toccherà ai propri beni alla propria retribuzione o peggio i propri figli o alla propria libertà
Cause civili e penali tengono prigionieri spesso per anni i destini di tante donne di tanti uomini troppe volte di bambini che attendono una pronuncia definitiva per una separazione un'adozione un affido
Migliaia e migliaia di vite che consumano con i propri carcerieri un terribile destino da tesa che gli uni i con gli uni che invocano
Con gli uni che invocano giustizia e gli altri che sanno di non potercela fare che ci vorrà tempo spesso ancora tanto tempo per la giustizia civile merita c'è poco o nulla da fare scrive il dottor cisterna
Ricordiamo
Noto importante magistrato italiano forse nessuna riforma potrà ottenere che i giudici possono leggere atti pronunziare più sentenze di quanto già accada pena il torneo impazzito della fretta e della superficialità che produrrebbe solo altro contenzioso tra appelli e ricorsi
Più di quanto già succeda oggi per la giustizia penale la prescrizione era stata concepita nella sua essenza come il prezzo che lo Stato doveva pagare
Per le proprie inefficienze investigative reati scoperti tardi o o per le proprie insopportabili lungaggini processuali
Una sorta di tacito patto tra Stato e cittadini per cui dopo un tempo ragionevole
Si era sempre ritenuto giusto che la prigione processuale spalanca se le proprie porte e mettesse in libertà carcerati e carcerieri perché fossero restituiti gli uni alla propria vita e gli altri alle urgenze di nuovi fascicoli
Nel patto che nulla ha a che fare si badi bene scrive il dottor cisterna con lo Stato liberale o con la democrazia rappresentativa se è vero che la prescrizione fascista del Codice del mille novecentotrenta attraversato i decenni sostanzialmente immutata nei suoi capisaldi
I Paesi che non conoscono la prescrizione non hanno processi lunghi come in Italia da noi dopo qualche anno lo Stato ha sempre ritenuto indispensabile deporre le armi che rinunciare non già alle condanne si badi bene scrive giustamente il dottor cisterne ma l'accertamento dei fatti alla ricerca della verità lasciando insoluta l'alternativa tra colpevolezza ed innocenza
E ciò è tanto vero che lo Stato ha rimesso i cittadini imputati l'ultima parola potendo loro rinunciare alla prescrizione affrontare il torneo processuale
Un gesto tutt'altro che raro tra gente comune e talvolta tra imputati eccellenti
Che segna forse il più alto grado di fiducia verso il sistema processuale rompere quel patto ricusare quell'alleanza a aperto il vaso di Pandora e scatenato
Aperto il vaso di Pandora un gesto chiedo scusa un gesto sicuramente ispirato da buone intenzioni ma che ha drammaticamente messo in discussione
Chi debba pagare le inefficienze del sistema finora uno stato Pantalone pagava per tutti
Apriva le gabbie del processo e considerava equo rinunciare ad ogni verifica sulla responsabilità dell'imputato neppure le parti civili su subivano
Un vero danno perché la prescrizione consentiva loro di ottenere un risarcimento in sede civile contro lo stesso imputato
Dal primo gennaio improvvisamente si è deciso che a pagare il conto non sia più lo Stato il quale a fronte di un mare di inefficienze quasi impossibile da sradicare
Niente citato il costo sulle spalle degli imputati Servando le porte del processo praticamente senza fine e buttando via la chiave
Il sistema garantisce solo un grado di giudizio forse due per il resto si è chiamato fuori dal problema con vaghe promesse di un mondo nuovo in cui nessuno invero crede
Nel furore della polemica qualcuno ha anche pensato di poter accollare il prezzo sui magistrati
Suggerendo di mandare sotto procedimento disciplinare tutti i Ray dei ritardi tutti quelli che non dovessero rispettare i nuovi protocolli e le nuove scadenze del mondo nuovo
Ovviamente l'Associazione nazionale magistrati è insorta all'unisono con una buona dose di ragione e dopo varie oscillazioni d'un po'di confusione sembra aver deciso che a ben considerare ecco qui il passaggio sia tutto sommato meglio girare il pacco agli imputati anziché ai giudici
Soluzione un tantino come dire corporativa ma si tratta pur sempre di un sindacato ed è giusto che faccia il proprio mestiere
In attesa che venga alla luce un'improbabile sindacato degli imputati che badate bene correrebbe subito a solidarizzare con i giudici scrive cisterna
Nessuno vorrebbe essere giudicato da un magistrato strangolato disciplinarmente se non si sbriga a decidere
Non resta che riconsiderare quali siano le ragioni profonde le matrici ultime di una riforma che come ha ricordato bene il procuratore di Catanzaro pochi giorni orsono doveva servire doveva solo servire apporre il tema della celerità dei processi
E non a rendere perenne il limbo del processo scatenando una guerra tra sommersi e salvati
Parole importanti un'analisi molto criticati dunque giunge da un altro magistrato ne abbiamo incontrati Diversi parecchi poi come evidenziava anche il dottor cisterna per bocca del dottor Police
L'Associazione nazionale magistrati come associazione
Ha preso una posizione innanzitutto dinamica non poche inizialmente era critica poi successivamente a invece appoggiato la riforma Bonafede
Ma sono veramente tanti tanti tanti i magistrati anche alti magistrati che stanno criticando quotidianamente
Questo questo blocco questa eliminazione della prescrizione dopo il primo grado di giudizio che appunto ove non dovessero intervenire delle soluzioni differenti molto probabilmente porterà ad un vero e proprio disastro
Salvo salvo ovviamente interventi della corte costituzionale interventi che sin prospettiva diciamo guardando all'orizzonte
Sembra che siano da mettere in preventivo rispetto a molti da molti provvedimenti del precedente ed anche di questo Governo ne parleremo poi i Giusto appunto in un in questi giorni c'è stata la sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato incostituzionale un'importante parte
Della cosiddetta legge sparsa corrotti cosiddetta appunto
Perché in realtà è una legge che spazzato solamente alcuni alcuni diritti sempre sotto i colpi del più becero populismo penale
Come i più attenti ascoltatori sapranno anche su quella legge si erano durante il dibattito che ha preceduto la sua approvazione si erano sollevate moltissime voci che avevano evidenziato e denunciato
La incostituzionalità di diverse norme contenute in quel provvedimento
Il governo andare avanti il Parlamento andare avanti Presidente della Repubblica
Pure è andato avanti e poi immancabilmente arrivata la sentenza della Corte costituzionale
Che era stata che era stata in qualche modo preannunciata dai più attenti giuristi del nostro paese e volendo tracciare come dire un percorso c'è da immaginare che poi anche questa riforma buona fede ove non dovesse essere rivista poi faremo anche il punto della situazione lo stato dell'arte
Riguardo ai lavori appunto parlamentari
Anche questa legge dicevo sicuramente finirà sotto la scure della Corte costituzionale e questo è quello che ribadisce anche Luciano Panzani Luciano Panzani è stato fino a praticamente ieri il presidente della corte d'appello di Roma
Ne abbiamo dato conto anche nella scorsa puntata il presidente la corte d'appello di Roma è stato uno dei più critici tra i vari numerosi
Presidenti delle Corti di appello
Insieme ai procuratori generali che hanno criticato duramente la riforma
Del ministro buona fede torna continuano a chiamare riforma in realtà una blocco una norma che introduce il blocco della prescrizione dopo il primo grado e Luciano Panzani che è andato appunto in tensione
Il il dodici febbraio sostanzialmente fino a due giorni fa è stato il presidente della corte d'appello di Roma e Nenni nacque nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario aveva oltre che a criticare la prescrizione aveva pronunciato una parola
Vieta vietata ora mai come dire del tutto cancellata
Una parola
Che invece secondo l'analisi del partito radicale una parola che non deve essere cancellato proprio perché innanzitutto non ce ne sono da vent'anni stiamo parlando ovviamente della parola amnistia
Che dovrebbe essere decisa voluta da un Parlamento saggio da un Parlamento sereno
Per come dire e cercare di di riportare quanto meno ad una situazione di non dico normalità masselli normalità lo stato della giustizia italiana ma ovviamente tutta la politica paura il Paese e incattivito il Paese pensa alla giustizia come una forma di vendetta
E quindi parlare di amnistia diciamo per coloro che sono interessati
Al ritorno elettorale Vienna vien proprio vien proprio difficile magari ce ne sono anche di parlamentari che pensano che sia la soluzione ma se ne guardano bene dalla dal dirlo dal dichiararlo o dalla assumere iniziative iniziative in tal senso
Non pensiamo che il dottor Panzani abbia richiamato l'amnistia come dire
Poco visto che poche settimane dopo questo richiamo appunto sarebbe andato in pensione
Vogliamo credere che il dottor Panzani avrebbe fatto lo stesso identico discorso anche se fosse rimasto in carica e luogo sente rilascia un intervista alla Messaggero su questi temi
E precisamente a Valentina errante
Questo interviste pubblicata a pagina quattro
E la pubblicazione del tredici febbraio
Quindi leggiamoci quest'intervista alla dottor Panzani il titolo e si viola il principio di ragionevole durata la riforma a profili di incostituzionalità
Nell'era in cui la politica è più giustizialista delle procure ha sorpreso tutti invocando un'amnistia per i reati minori
Luciano Panzani quarantacinque anni in magistratura fino a ieri presidente Della Corte di appello di Roma da oggi in pensione va oltre
Penso ad una depenalizzazione dei reati minori immagino un filtro per i ricorsi in Cassazione e come quasi tutti i suoi colleghi boccia la riforma della prescrizione voluta dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede
Lascia l'ufficio con un bilancio in attivo con lo smaltimento dell'arretrato al Civile che dal due mila quattordici al due mila diciannove passato dai sei mila quasi undici mila fascicoli
Non assoluzioni ma certezze maturate sul campo l'illusione e queste sono le prime parole del dottor Panzani è sempre quella di risolvere i problemi cambiando le norme del processo
L'intervistatrice Valentini errante domanda lei ha parlato di amnistia mentre in cantiere l'abolizione della prescrizione procede in controtendenza rispetto al legislatore
E la risposta del dottor Panzani non c'è bisogno di stracciarsi le vesti ovviamente mi riferivo ai reati meno gravi e penso anche la possibilità di depenalizzare alcune condotte non si può tenere in piedi un sistema senso alle strutture le Corti d'appello sono ingolfate mancano personale magistrati Aule
E le carceri scoppiano l'abolizione della prescrizione aggraverà ancor di più la situazione guardate che bel quadretto che ci fa una persona che ha vissuto appunto la propria intera vita al servizio della giustizia
E ha vissuto gli ultimi cinque anni alla presidenza della corte d'appello di Roma quindi davvero chi meglio di Luc Bouy conosce e può fotografare può dipingere il quadro della giustizia in Italia ed è un quadro disarmante devastante in realtà per la stessa convivenza civile
Le corti d'appello sono ingolfate mancano personale e magistrati e le Aule e le carceri scoppiano l'abolizione della prescrizione
Aggraverà ancor di più la situazione con buona pace ci niente da dire di Davigo Travaglio e buona fede
Devo research ha parlato ma ci sono anche profili di incostituzionalità dice il dottor Panzani secondo lei sia nella norma buona fede
Che di fatto abolisce la prescrizione sia nella versione del lodo Conte bis che prevede l'abolizione della prescrizione sono in caso di condanna in secondo grado si incorre in profili di incostituzionalità
Risponde Panzani la riforma buona fede inevitabilmente comporterebbe la violazione quindi inevitabilmente comporterebbe la violazione del principio che prevede la ragionevole durata del processo visto che una condanna o assoluzione potranno arrivare anche dopo vent'anni
Inoltre secondo il nostro ordinamento la pena deve rieducare e non soltanto punire e l'esecuzione dopo molti anni non avrebbe questo effetto
Per quanto riguarda il cosiddetto Conte bis invece comporta una disparità di trattamento in relazione a una presunzione di non colpevolezza
E anche in relazione ai ricorsi che se promossi dalla procura in caso di assunzione o dall'imputato in caso di condanna incorona un trattamento diverso
Tra l'altro quest'ultima versione della riforma non risolverebbe il nodo del carico in Cassazione visto che nella maggior parte dei casi sono gli imputati ad impugnare le condanne
La riforma prevede anche tempi più stretti per le indagini che ne pensa
Premetto che non ho mai lavorato in procura ma credo non sia possibile
Che da un fascicolo nascano infinite indagini ci sono procedimenti molto delicati che comportano accertamenti complessi ma non penso si possa indagare senza un limite
Quindi queste sono le parole del dottor Panzani che si uniscono quelle del dottor Cisterna e in tutto questo ci sia consentito il direttore del fatto quotidiano Marco Travaglio sta letteralmente impazzendo abbiamo poche tutta la sua narrazione costruita per dei per la verità con mezzi utilizzando media più efficaci del solo giornale perché noi continuiamo a vedere
Travaglio Davico in continuazione presenti veramente in tutte le trasmissioni televisive particolar modo La sette a finire programmi altrimenti a finire programmi nel senso che è stato in tutti i talk show
Il dottor Davigo ma se La sette avesse un altre venticinque talk show probabilmente dottor Davigo andrebbe anche lì
Probabilmente l'editore del del della sette non so sta facendo qualche
Valutazione su avrà fatto le sue valutazioni anche su su questo tipo di impostazione della propria rete che appunto solo in una occasione in un'unica occasione onora Luís a Formigli
Anzi per gli ascoltatori di radio radicale se ve lo siete persi andata in euro
A ricercare on line il bel confronto il bel dibattito che c'è stato con schierati da una parte Padellaro e Davigo che dall'altra parte il presidente dell'Unione delle camere penali Giandomenico Caiazza l'avvocato Giandomenico Caiazza che a come dire a giudizio di chi a giudizio di chi parla non solo è stato bravissimo appunto essendo la prima volta sostanzialmente che c'è stato un confronto altre volte sono sempre monologhi del del dottor Davigo al più spalleggiato da chi la pensa come lui
Ecco per la prima volta c'è stato un confronto probabilmente gli ascoltatori hanno avuto modo di capire le ragioni degli uni e degli altri
Obiettivamente ma questo non è una cosa
Singolare né nuova
Chi parla ritiene che le ragioni della difesa della diritto dei cittadini ad una durevole raggiunta ad una ragionevole durata dei processi siano ragioni enormemente
Più importanti i più forti
Più preziose
Rispetto a quelle di chi invece pretende in nome della giustizia vendetta il al processo eterno
Dicevamo che a seguito dell'inaugurazione dell'anno giudiziario dove moltissimi magistrati
Moltissimi alti magistrati hanno preso una posizione duramente critica nei confronti della norma voluta dal ministro buona fede il la il fatto quotidiano già la scorsa settimana
Aveva iniziato a fare una serie di articoli contro questi magistrati
Continua questa settimana
Altri deliri togati sulla prescrizione quelle toghe che delineano sui prescritti è sempre Antonio Esposito se non sbagliamo l'autore anche articoli del del medesimo tenore la scorsa settimana che questa volta se la prende con Cardullo Nordio
Appunto una ex pubblico Carlo Nordio tutti lo conoscono è stato ex procuratore a Venezia
E anche con il dottor Catello Maresca
Catello Maresca che in altre dottor Catello Maresca che in altri momenti e Stanton
Indicato come una sorta di eroi da parte del del fatto quotidiano
Che oggi viene descritto così guardate sul tono ma parlare di obbrobrio è stato anche l'ex pm anticamorra
Oggi alla polizia giudiziaria di Napoli evidentemente c'è un errore qui
Dopo essere stato bocciato dal CSM alla direzione nazionale antimafia
Quindi cercando di
Denigrare un po'la carriera del dottor Maresca viene preso di punta anche lui dal fatto Quotidiano
Poiché anche lui è stato molto critico ha definito un vero e proprio obbrobrio questa norma sulla prescrizione voluttà dalla dalla amministro pentastellato della giustizia Alfonso Bonafede magari la prossima settimana troveremo altri articoli che se la prenderanno con il dottor cisterna e con il dottor Panzani
E e così via
C'è invece poi una intervista che merita di esser letta
Pubblicata sul Gazzettino sul Messaggero sul Mattino quindi giornale appartamenti tutti allo stesso gruppo editoriale
Alla
Vicepresidente del CSM del Consiglio superiore della magistratura David termini che lancia un appello serve una moratoria politica per cambiare il codice penale
Tenta il vicepresidente del CSM di far calmare le acque che sono in questo momento veramente agitatissimi a livello politico e appunto lui
Invece in bocca una maggior serenità una presa di tempo per intervenire in modo o complessivo con una riforma complessiva della giustizia penale e questo un auspicio positivo quello appunto di intervenire con una riforma complessiva della giustizia penale
Poche poi vedremo anche dopo con un altro articolo come le la giustizia in realtà sia stata nel settore della giustizia sia stato caratterizzato da mini riforme poi anche l'uso della parola riforma sembra sempre che ci siano delle rivisitazioni complessive
Dell'intera disciplina no non è così Go mi che si sono succeduti hanno appunto con una cadenza di sei anni
Quindi di sei anni in sei anni sono intervenuti con ritocchi rito Occhini acquista quella norma ma e quindi lo leggiamo adesso ci fermeremo
Diciamo a ai dati che vengono fuori dai dai titoli è un articolo di Italia Oggi che parla appunto di giustizia e ci dice appunto come c'è stata ci si affanna in realtà nell'ultimo periodo una riforma ogni sei anni ma questo modo di procedere non ha minimamente migliorato la situazione dei numeri sia dei numeri complessivi retrocessi che dei numeri relativi ai alle migliaia di giorni necessari in Italia per portare a termine un processo
Quindi Italia oggi parla di micro risultati e David Ermini invece appunto vice presidente del CSM
Imbocca la una riforma più complessiva della giustizia una moratoria politica siamo pagina cinque del Gazzettino con richiamo in prima a questa intervista e con impaginazione più o meno analoghe sul Messaggero Mattino
Una moratoria politica per poter intervenire con la necessaria serenità
Su una riforma più complessiva della giustizia penale a partire dal Codice Rocco perché non si può procedere come sulla prescrizione con riforme spot esattamente quelle riforme sporto di cui ci ha informato Italia Oggi che si sono succedute ogni sei anni ma che non hanno a determinato alcun reale miglioramento della situazione della giustizia
In Italia ma soprattutto perché un tema che asserisce diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione va affrontato con un percorso condiviso
E non nello scontro tra le forze politiche proprio mentre infuria la battaglia nella maggioranza il vicepresidente del CSM David Ermini lancia un appello a sotterrare l'ascia di guerra il nome di comuni valori governo sull'orlo di una crisi di i nervi
Magistrati avvocati in trincea pochi provvedimenti hanno suscitato tante critiche come la prescrizione introdotto da buona fede in realtà liminale la buona fede
Qual è il suo giudizio presidente Ermini chiede Year's Corvo che l'intervistatore
Avverte le virgolette parole di Rimini non posso che ribadire quello che il CSM ha già espresso nel suo pari rea lo sparsa corrotti seppure a maggioranza cioè che così come era stata approvata quella norma pone diverse criticità perché non risolve i problemi dei tempi della giustizia e va ad incidere su principi come la ragionevole durata del processo
Il Pd e Movimento cinque Stelle
Hanno concordato alcune modifiche il cosiddetto lodo Conte bis
Potrebbe essere una risposta a questi rilievi domanda Year's Corva risponde Ermini quando ci sarà una proposta di legge sull'argomento daremo i nostri pareri al momento non abbiamo ricevuto niente di ufficiale
Io insisto nel dire a prescindere al tema specifico della prescrizione che nella tutela della giurisdizione dei valori costituzionali tutti devono stare dalla stessa parte avvocati magistrati ed accademici
Senza voler fare alcuna invasione di campo il mio auspicio e che tutte le riforme che riguardano la giustizia siano il più possibile condivise
Una specie o che sembra echeggiare ripetuti moniti alla coesione che arrivano da Mattarella ma troppo poco ascoltati evidentemente visto il clima attuale
Dice Year's Cobol ma non ha veramente senso che via via che cambia maggioranza si lavori per cambiare le norme sulla giustizia che è un diritto di tutti i cittadini indipendentemente da come votano dice Ermini
Una vera collaborazione prevede da una parte gli operatori del diritto che lavorano per la giurisdizione e dall'altra una normativa che non assuma colorazione di parte
Voglio essere ancora più chiaro dice mini per rendere la giustizia terreno di scontro politico non fa bene alla giustizia
E però il legislatore l'ha ricordato poc'anzi le stesso non ha tenuto in considerazione neppure il parere critico adottato a suo tempo dal CSM
Noi facciamo il nostro compito e lì si esaurisce il Parlamento è sovrano le posso però aggiungere una mia riflessione tutta personale
Se si pensa che i problemi della giustizia si risolvano il tema della prescrizione evidente che non è così
Come è stato detto anche all'inaugurazione dell'anno giudiziario da tanti magistrati i problemi della giustizia sono innumerevoli a partire da quelli delle risorse che oggettivamente va migliorando e poi vedremo
Successivamente un'ironia
Anche se ancora non basta ci riserviamo per dopo la lettura di un articolo appunto rispetto a questo miglioramento di cui parla Ermini non è esattamente così anzi ogni giorno in Italia ci sono uffici che vanno in estrema difficoltà e che sono costretti ad assumere dei provvedimenti
Veramente ai limiti dell'interruzione del del del servizio ma d'altra parte vedremo poi sono provvedimenti in qualche modo necessitati
Proseguiamo la lettura della risposta di Rimini come è stato detto anche problema di si sono innumerevoli e a partire da quelle vi sono a partire da quello delle risorse che oggettivamente va migliorando anche se ancora non basta
Ci vorrebbe una sorta di moratoria politica per poter intervenire anche sul codice penale
Sta parlando della necessità di una riforma più complessiva
Le tutele che andavano bene quando fu adottato il codice Rocco non sono più attuali pensi solo alla truffa e all'appropriazione indebita che vengono punite con sanzioni irrisorie
Oppure ci sono dei reati che oggi non esistono più o al contrario reati nuovi come quelli per esempio informatici che richiedono una riforma più organica
Lavorare sul codice sostanziale e fare il tagliando al Codice di procedura penale dell'ottantanove presupporrebbe però un'armonia maggiore tra tutte le forze politiche perché i codici
Sono patrimonio di tutti e sulla giustizia ripeto non si può andare a colpi di maggioranza
Il problema è che auspicando una revisione dei codici dice Barbara Year's collo lei introduce uno scenario perfino più complesso di quello attuale se già si dedica solo sulla prescrizione
Ma se non si fa così risponde Ermini se si procede sempre con interventi non organici non si risolvono i problemi
Del resto ci sono principi condivisi e sono i principi costituzionali a cui tutti facciamo riferimento poi come è giusto che sia
Si può discutere sulle norme mai i principi e i percorsi per arrivarci devono essere comuni
La riforma del processo penale almeno quella parrebbe essere a un passo dal primo via libera del Consiglio dei ministri e però finisce per passare in secondo piano travolta dalla polemica politica sulla prescrizione
Io no no ancora visto la riforma perché ancora non è stata formalmente depositata ma evidentemente tutto ciò che serve ad accorciare la durata dei processi è salutare
Ho sentito per esempio parlare di un più ampio ricorso al patteggiamento quando avremo la bozza avremo modo di valutarla
La intervista di Barbara ieri Congo sulla
Gazzettino prosegue ma visto che il vice presidente del CSM dice che appunto non hanno ancora potuto valutare una bozza che non ancora circolata di quella che viene chiamata infatti chiaramente la riforma del
Del nuovo processo penale
Noi appunto visto che questo richiamo di David Ermini nella sua intervista ci andiamo a leggere a questo punto un articolo della stampa
Del dodici febbraio
è un retroscena
L'articolo è scritto da Francesco Grigne ti e appunto parla di quel che dovrebbe esser contenuto nella bozza di
Riforma
Trova con qualche ritocco al Codice di procedura penale che dovrebbe andare in Consiglio dei ministri il il dodici sera
La riforma del processo penale virtualmente pronta circolano le prime bozze della legge che dovrebbe arrivare in domani in Consiglio dei ministri
Nel provvedimento c'era anche il lodo Conte Bisso ovvero la mediazione sulla prescrizione
Questo al dodici febbraio poi vedremo che invece le ultime notizie
Dicono che dalla bozza di riforma è stata espunta la norma contenente in questo lodo Conte bis
La domani andrà all'esame del Consiglio dei ministri il ministro Alfonso Bonafede ha già iniziato a battere sul punto
Aperte le virgolette sono sarebbero parole di buona fede interverremo con cinquanta misure per processo per un processo penale Celeri moderno senza sacrifici per le garanzie delle parti
Non stiamo intervenendo sforbiciate dunque la i tempi
Di per un processo penale con le spalle più larghe
In effetti a giudicare dalla bozza che ci dalle bozze che circolano pur premettendo che non sono quelle definitive c'è un lavoro di fioretto dice Francesco vigneti
Ma c'è nascosto anche una bomba quella che ha rischiato di deflagrare sotto la poltrona di Giuseppe Conte
Nel senso che dentro questa legge delega che una volta approvata dal Parlamento avrà poi bisogno di tanti decreti legislativi di attuazione c'è anche il famoso lodo Conte Bisso ovvero quella faticosa mediazione
Che riscrive la riforma Bonafede sulla prescrizione ormai in vigore da quarantuno giorni
C'è davvero di tutto nella riforma il tentativo di limare le mille asperità anche rallento nel corso del processo penale
Ad esempio è previsto che i difensori possono presentare un'istanza per l'immediata definizione del processo decorsi i termini di due anni per il giudizio di appello e di un anno per il giudizio di Cassazione
Parallelamente si impone che il processo debba poi essere definito entro sei mesi dal deposito dell'istanza da parte dei legali
Per rendere effettiva questa accelerazione ci sarà un'infornata di personale nuovo tre mila assistenti giudiziari che verranno presi con contratto termini di due anni che poi non lo sappiamo
E cinquecento nuovi giudici ausiliari nelle corti di appello
Dati alla mano sono le Corti d'Appello quelle più in sofferenza qui si accumula più arretrato e i tempi si allungano ancora peggio sarà in futuro quando decine di migliaia di fascicoli non finiranno più nel cestino per effetto della prescrizione come accade oggi
Come accade ogni anno e allora ecco il tentativo di aumentare la produttività dei giudici ci sarà una composizione monocratica nei procedimenti a citazione diretta di quell'articolo cinquecentocinquanta del Codice di procedura penale
Il Pubblico ministero che non rispetta le varie tempistiche del processo penale incorrerà in un illecito disciplinare
Quando il fatto è dovuto a Dolo o a negligenza e se lo sforamento dovuto al mancato rispetto delle misure organizzative adottate dal capo dell'ufficio domanda e se invece il ritardo è dovuto non ha dolo non al dirigente sa
E non alla mancata osservanza delle misure organizzative adottate dal capo dell'ufficio bensì semplicemente da un eccessivo carico che impedisce oggettivamente di andare sarde esaurire la trattazione con appunto i mezzi e gli uomini a disposizione che succede il Pubblico ministero non può e non deve essere sanzionato il magistrato neanche e il cittadino
Continuare con il vostro pensiero
Per velocizzare il sistema si introducono alcune misure deflattiva ad esempio l'inappellabilità delle sentenze di proscioglimento relativi a reati puniti con una sulla pena pecuniaria con pena alternativa così come l'inappellabilità della sentenza di condanna
E lavori di pubblica utilità ma c'è anche una mezza rivoluzione sulle archiviazioni da parte del pm prevedendo che il Pubblico ministero
Non esercita l'azione penale nei casi in cui gli elementi acquisiti indagini preliminari non consentano anche se confermati in giudizio
L'accoglimento della prospettazione accusatoria cioè a fronte di prove molto deboli attualmente l'archiviazione previsto solo quando il pm accerta l'infondatezza delle accuse ecco per esempio mi permetto di dire norme come questo sono del tutto inutili
Posto che è anche vero che oggi il Codice prevede l'archiviazione dell'infondatezza delle notizie di reato ma dentro questi infondatezza delle notizie di reato i pm per archiviare pur di archiviare processi che non vogliono fare quelli che ritengono per i reati bagatellari dentro questi infondatezza ci fanno rientrare di tutto
E i Gip vanno al seguito dei pm quindi sono riforme che effettivamente appunto rivisitazione di norme che non porteranno a nulla
Largo spazio all'informatica poi prosegue Francesco vigneti le notificazioni si considerano perfezionare mediante meno certifica del difensore
Più in generale nei procedimenti penali se era possibile deposito di atti e documenti anche con modalità telematiche e viva e con soluzioni tecnologiche diverse dalla posta elettronica certificata
Da capire
Come annunciato c'è anche un corpo col suo capitolo dedicato al CSM
Sale da venti a trenta il numero dei componenti del CSM è caduta l'ipotesi di sorteggio tra le toghe aborrita dall'Associazione nazionale magistrati e aggiungiamo noi guarda caso caduta è prevalsa invece l'idea di frazionare il collegio unico nazionale suddividendo il territorio in diciassette collegi territoriali
Dovrebbe servire a scoraggiare le correnti organizzate ma l'effetto concreto chiude vigneti sarà da testare
Quindi diciamo questa sarebbe una bozza di riforma del processo penale da quella che abbiamo letto francamente non non non sappiamo che cosa di buono mi uscirà fuori per i cittadini riguardo appunto a quello che poi l'obiettivo cioè quello della
Ragionevole durata dei processi è chiaro che se in Italia lo Stato italiano
Che prende tanti bei soldini evitasse fosse capace di garantire la ragionevole durata dei processi tutto questo
Dibattito anche intorno all'iscrizione
Finirebbe per essere totalmente inutile perché non ci si arriverebbe neppure ai tempi termini di prescrizione ma qui appunto il come dire la politica al legislatore
Non ne vuol sapere non ne vogliono sapere
Di fare le cose per bene ci permettiamo di fare queste considerazioni il dottor Panzani appunto e ci lo condividiamo questa affermazione l'illusione andiamo a riprendere l'intervista che abbiamo letto l'illusione è sempre quella di risolvere i problemi cambiando le norme del processo
La verità è semplicemente che diciamo a al norme inalterate ci vorrebbero più uomini più mezzi più strutture
Ma neanche si può trasformare un paese in un paese fatto di magistrati poliziotti e cancellieri
E allora a monte cosa dovremmo fare per a vere dei numeri più umani rispetto ai procedimenti penali e tali da poter essere gestiti in tempi ragionevoli le notizie di reato che meritano di essere perseguite anche qui al punto amplissima depenalizzazione di tutti quei reati bagatellari sì
Ingolfa no soprattutto il tribunale monocratico
E che francamente i processi per questi reati servono davvero servono davvero poco
Appunto depenalizzazione le poi i
Obbligatorietà dell'azione penale questa sì
Riforma in diritto revisione del principio dell'obbligatorietà dell'azione penale dovremmo arrivare ad un certo punto in cui ciò che entra
Nell'ingranaggio della macchina della giustizia penale deve essere un po'selezionato a monte e con assunzione di responsabilità
Piuttosto che dopo dai pubblici ministeri che comunque operano delle selezioni
Facendo prescrivere appunto i fascicoli che non ritengono di dovere coltivare
Ma queste selezioni sono operate da chi non avrebbe il titolo per farlo almeno secondo la nostra costituzione ma appunto
Riforme riforme riforme sulle norme la situazione del tribunale di Roma
Abbiamo scelto di leggere questo articolo di selezionare leggere questo articolo che viene dalla Cronaca di Roma del Messaggero perché come dire siamo in trincea passiamo dai luoghi dove
Sono seduti gli alti magistrati
Mi rappresentanti del popolo italiano
Quei bei luoghi come dire molto caldi con poltrone accoglienti
Spesso in velluto rosso ecco scendiamo in trincea Tribunale di Roma piazzale Clodio
Carenza di personale ci informa il Messaggero Tribunale ad orario ridotto
Così i tempi delle cause sì andranno ulteriormente ad allungare
Scatta l'ora ridotto tempi più lunghi per le cause manca il personale dopo appelli inascoltati il presidente riduce il servizio delle cancellerie
Protestano gli avvocati
E potevo dice sono gli avvocati quelli che non vogliono fare i processi no gli avvocati protestano perché così è impossibile lavorare e così e e il lavoro dell'avvocato è un lavoro di difesa dei diritti del cittadino
E non protestano perché come dire cosi guadagniamo di meno anzi no tutta la vulgata i processi più durano a lungo più gli avvocati guadagnano tutte queste enormi
Sciocchezze
Ecco gli avvocati protestano e tant'è che poi il ventisette febbraio è stata anche proclamata una agitazione un giorno di astensione dalle udienze per protestare rispetto a questa situazione
Dai processi lumaca
Scrive scrive il il Messaggero Marco Carta per la precisione dai processi lumaca alla giustizia modello Asola
In fila come dal dottore con la caccia del numeretto sin dall'alba per paura di perdere un'intera mattinata dietro le pratiche burocratiche
Mentre il tema della prescrizione continua ad infiammare il dibattito politico a Roma si sperimenta la giustizia part-time manca il personale e così le cancellerie dovranno chiudere con nuove idee anticipo rispetto all'orario previsto per legge
Di quattro ore al giorno questo almeno fino al dodici giugno prossimo quindi neanche le quattro ore al giorno di apertura delle cancellerie
Sì riescono a garantire a Roma questa la situazione la carenza strutturale di organico che si aggira intorno al trentacinque per cento
Ha costretto il presidente del tribunale Francesco Monastero apprendere mercoledì questa drastica decisione fra le proteste degli avvocati capitolini già sul piede di guerra
è come se un pronto soccorso o forse chiuso da mezzanotte alle sei dichiara Cesare Placanica presidente della camera penale di Roma
Stiamo pensando a forme di proteste seria agguerrita partire dei prossimi giorni abbiamo anticipato che poi questi pensieri si sono trasformati in decisioni e il ventisette febbraio ci sarà l'astensione degli avvocati penalisti del foro dirò
Una terzo di forza lavoro in meno rallenta la giustizia e danneggia soprattutto i cittadini allo stato attuale mancano all'appello almeno quattrocento tredici unità di personale
A fronte dei mille duecentotré lavoratori previsti nel tribunale di Roma
Oggi sono in servizio settecentonovantatré Cancellieri fra Cancellieri altri dipendenti la percentuale del trentacinque per cento
Dato che si aggira attorno ai cinquanta invece per quanto riguarda le qualifiche di direttore funzionario
Il ventitré gennaio scorso spiega il presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati di Roma Antonio Galletti consultati dal presidente monastero
Ci siamo pronunciati a favore della riduzione limitata nel tempo della durata delle udienze penali alla luce della estrema gravità della situazione oggettiva che c'è stata rappresentata ma siamo stati fortemente contrari alla riduzione dell'orario di apertura degli uffici evidentemente però non è stato possibile individuare altre soluzioni chiude Galletti
Il nuovo orario entrerà in vigore il diciassette febbraio gli uffici di cancelleria saranno aperti dalle nove alle dodici tre ore al giorno e in bocca al lupo a tutti il servizio non viene interrotto perché il restano per la quarta ora alcuni presidi fissi solo alcuni gli uffici delle cancellerie centrali Jeep la sezione misure di prevenzione e quelli del tribunale del riesame infatti non varieranno i proprio orari così come gli uffici dell'Area Generale
E dell'area Lavoro del Tribunale civile dove la situazione è meno grave almeno per ora
E quindi questa la situazione sul campo in trincea tutti i giorni lì dove nelle aule di giustizia
Sì appunto celebrano i processi ma questi processi hanno bisogno di tutta un'attività a monte e a valle durante e tutte queste attività spesso molto complesse
Spesso molto poco informatizzate vengono appunto effettuate dagli uffici di cancelleria con i quali uffici
Gli imputati per mezzo dei loro difensori hanno bisogno di parlare di interloquire di andare a prendere gli atti di richiedere le copie ecco tutto questo oggi Dora accadde sì diciamo in tre ore la mattina dalle nove alle dodici
In altri Paesi quelli che Davigo indica sono senza prescrizione i tribunali rimangono aperti ventiquattro ore su ventiquattro notizia sconvolgente anche la notte sì scene brano i giudizi diciamo per direttissima per quella che potrebbe essere identificata come una sorta di direttissima in paesi tipo la Gran Bretagna delle persone che sono arrestate e che vengono immediatamente portati al processo con appunto i tribunali aperti anche di notte in a Roma tra la situazione è questa dalle nove alle dodici
Andiamo avanti con una l'avevamo detto possiamo il tempo è finito quindi possiamo solo come dire dare la notizia cioè la corte costituzionale intervenuta
Sulla legge sparsa corrotti
Ricordiamo che questa legge impedisce la possibilità di scontare la pena con misure alternative al carcere
Appunto per coloro che sono stati condannati per reati
Contro la pubblica amministrazione
Questa è l'atto tipica
Proprio
Presa di posizione la tipica norma
Di chi pensa che la giustizia non sia diciamo un recupero alla Società di chi ha sbagliato ma che chi pensa che la giustizia debba essere semplicemente pura e virile vendetta quindi le pene come dire sempre più debbono coincidere con il carcere e qui non con altri tipi di limitarci
Cioni della libertà
La legge spazza corrotti dei Cinquestelle appunto aveva ha impedito
Ai condannati per reati contro la pubblica amministrazione
Impedisce di poteva o scontare la pena con misure alternative il problema è che lo stabiliva anche in via retroattiva per coloro che al momento la commissione del reato né al momento della irrogazione della sanzione
Una come dire non non non avevano questo orizzonte di prevedibilità
è intervenuta lo avevano detto molti giuristi quando c'era il dibattito in corso i Cinquestelle sono andati avanti insieme a Salvini nell'approvazione di queste norme senza tenerne conto che adesso è arrivata alla scure della corte costituzionale
Con due particolarità poi ecco no volevamo sottolineare questo il Messaggero titola in modo come dire neutro la Corte costituzionale già sparsa corrotti non può essere retroattiva punto adesso attenzionate il titolo della notizia
La notizia che un giornale
Attrazione Cinquestelle molto vicino ai Cinque Stelle che invece la stessa notizia la dà in pasto ai lettori in questo modo dalla Consulta un dono ai vecchi tangentisti ecco
Teniamo a mente chi è che avvelena quotidianamente i pozzi della convivenza civile
Attraverso queste questo modo di trasmettere notizie un dono e vecchi tangentisti non verranno come dire non marcire hanno in carcere ma sconteranno semplicemente la loro pena con misure alternative previste sempre nell'ordinamento
Nell'ordinamento italiano e la Consulta non dona assolutamente nulla fa rispettare la Costituzione bisognerebbe ancora spiegarlo a tutti i coloro che hanno difeso questa norma ma non all'Avvocatura dello Stato non possiamo affrontare la lettura dell'articolo
Però c'è stata una particolarità c'è la racconta Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera in un articolo
Intitolato appunto il caso
Della sempre il dodici febbraio il perché a sorpresa e
Con una comportamento quasi senza precedenti probabilmente senza precedenti l'avvocato dello Stato in udienza
A
Che sta lì l'Avvocatura dello Stato sta lì per difendere le leggi
Il suo compito appunto è quello di tutelare la rappresentanza dello stato delle pubbliche amministrazioni
Davanti alla Corte costituzionale l'avvocatura dello Stato va a difendere le leggi hanno difeso leggi indifendibili nel corso della storia no tentato di difende le leggi indifendibili che Pantani sono stati dichiarati incostituzionali
Ecco in questo caso su questa norma era sparsa corrotti l'Avvocatura dello Stato come dire è andata oltre e i sia associata alle richieste di dichiarazione di incostituzionalità talmente era evidente ed enorme
Questa incostituzionalità che pure l'Avvocatura dello Stato non ha avuto come dire il cuore di difendere la legge davanti alla corte costituzionale giustamente Bianconi
Ci dice che il Governo e il Parlamento in precedenza l'avevano approva approvata senza preoccuparsi delle violazioni che conteneva insieme aggiungo che è anche presidente Mattarella aveva apposto la sua firma a questo provvedimento
Pur dovendo pur avendo tra i suoi poteri quelli di rilevare la manifesta incostituzionalità delle leggi appunto sottoposte alla sua firma la trasmissione finisce qui ci risentiamo la prossima settimana un saluto da Giuseppe Rossodivita
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