"Una forza comunista per una sinistra di alternativa"

Dare agli intervenuti
Che
A tutti i delegati ai compagni che interverranno che ieri il Congresso ha deciso lo spazio e il tempo le modalità appunto degli interventi
E che devo richiamava è già fin d'ora alla durata dei quindici minuti proprio per consentire al dispiegarsi appunto di interventi di tutte le delegazioni di tutte le regioni che o stanno lavorando appunto per individuare anche le modalità
Iniziamo con l'intervento del compagno Lolli che prego di
Venire e si prepara il compagno Brunetti
Compagni e compagne credo che giunti a questo punto
Si era fin troppo evidente
Che la questione centrale posta nel dibattito congressuale da molti comprende complessivamente penso tutti
I congressi provinciali quella cioè misurava diciamo una distanza fra l'assoluto complessivo delle tesi invece la questione politica principale di questo congresso operava scelto dall'Unità governativa dei progressisti indicata
Nella immensa del Congresso dalla direzione nazionale uscente credo che sia il punto centrale l'annosa discussione
Io penso e compagni che nella direzione nazionale uscente
Dalla loro nella decisione assunto da questo organismo dirigente è prevalsa una preoccupazione politica una lettura
Della situazione che a me è sempre sbagliata e costrittiva sostanzialmente subalterno all'iniziativa politica delle forze avverse sociale
Si è ragionato come se fossimo di fronte nel nostro Paese ad una crisi dell'egemonia capitalistica
Si è ragionato cioè partendo
Dall'assunto che la pendenza principale del quadro politico istituzionale attuale fosse quella di una divagante versione piccolo borghese rappresentata dalla lega al Nord e dall'MSI nel Mezzogiorno
Di fronte a una tale presunta precipitazione della situazione politica
Accolgo incipiente delle istituzioni democratiche dello Stato nazionale
Sotto l'urto reazionario dei cedimenti sarebbe quindi assolutamente prioritaria esigenza dell'unità dei progressisti sul terreno governativo per gestire la pericolosa emergenza istituzionale evitarle uno sbocco positivo
A ben vedere a me sembra questo l'argomento fondamentale dei compagni lo condividono la linea dell'Unità governativa delle forze progressiste
Il nome di questa emergenza presunta e si si spingono fino appunto di dichiarare che un governo egemonizzato dal PDS dagli attuali sindacati
Dalla Confindustria ed ispirato alla politica economica di Ciampi posso mettere l'accento realmente i problemi della disoccupazione dello stato sociale
Si tratta secondo mio modo di vedere di un'illusione politici istiga esso ciclistica che affida le sorti del movimento di classe
Alla mera rappresentanza alla mera presenza del partito e del governo sulla base di convergenze programmatiche inibita abilmente ambigue reticenti e perciò fragili ed inaffidabili
I compagni che hanno
Espresso posizioni differenti credo che abbiano contestato anche il presupposto stesso di questa linea politica
In quanto un urlo
è evidente nel quadro di una crisi capitalistica acquisire l'egemonia capitalistica
Evidente voglio dire che
Essa stessa di chiederebbe se possibile di questa sesta diciamo colpiti di egemonia
A Sesa situazione richiederebbe invece tutto tranne che una subalternità dispetto alla decisione alle dimissioni da assumere rispetto a queste forze
La contrizione da grande borghesia e ceti medi e di certo presente è significativa
Ed assume una duplice forma ideologica del federalismo bassista della lega e dell'espansione elettorale dell'MSI in chiave conservatrice
Ma per misurare la reale portata delle contraddizioni tra grande capitale cedimenti e decisivo invece osservare un patto politico di primaria importanza
Infatti nonostante i grandi successi elettorali della lega e dell'MSI
Né l'una né l'altra hanno potuto creare nel corso di una drammatica crisi economica un blocco sociale alternativo ebbe il per cinque per questo motivo credo abbiano subito
Una sconfitta rilevante nelle ultime elezioni
In sintesi compagni
Credo che la tendenza principale della situazione politica non è affatto costituito da una crescente disgregazione piccolo borghese delle istituzioni liberaldemocratiche
Ma da un processo difficile faticoso ma avanzato di organizzazione del potere fatale capitalistico tale processo può inoltre contare sulla trasformazione del PDS imposta compiutamente liberaldemocratica
Avendo questo partito come affermano le stesse tesi congressuali rotto con il movimento operaio e la lotta di classe supposizioni borghese
E di omologazione
Dall'altra parte l'operazione stessa che si definisce Mani pulite
Non non parte solamente dal crollo del la divisione in campi dal crollo dell'Unione Sovietica ma anche rappresenta la sconfitta stesa sul campo delle masse lavoratrici italiane nell'ultimo quindicennio
Con il concorso dalle centrali sindacali e del fallimento e della fallimentare politica dall'unità nazionale del Partito Comunista Italiano
Ciò che dunque si va delineando non senza contraccolpi e sorde resistenze del vecchio sistema di potere e la logica istituzionale politica e sociale dell'alternanza liberaldemocratica insieme al rinnovato ruolo strategico militare dello Stato nazionale italiano all'interno della NATO per queste ragioni sostanziali e non quindi ben un
Minore minoritario conto dell'opposizione
Io ritengo errore deleteria la linea indicata dalla direzione uscente
Essa comporta unita a tutti i costi con il PDS a livello istituzionale e conseguentemente la permanenza a tutti i costi dentro la CGIL si tratterebbe di una linea di cedimento ed insieme anche avventurista
Però Mentana la nostra rappresentanza parlamentare Grazia premio di maggioranza si sceglierebbe di stare in una coalizione governativa che per programma e cultura politica e la negazione dei bisogni economici e politici delle classi lavoratrici
E della possibilità di unificarli un blocco sociale alternativo
Né si vede
Come una simile linea politica sia conciliabile tra l'altro con il giudizio contenuto inglesi congressuali sul PDS come forza organica al capitalismo
Ecco la proposta formulata rendesse sedersi di avviare un movimento di lotta direttori con Tazio di un sindacato vidas
Forse per questi motivi che la stessa relazione del compagno meglio di me ieri pomeriggio
Non faceva riferimento probabilmente alle tesi
Ma producendo diciamo così fondamentalmente riproponendo fondamentalmente la questione centrale che era come dice lui sul tappeto quello del governo da mesi
Sicuramente che per e la classe operaia quello delle alleanze con le altre classi lavoratrici resta una questione cruciale
Ma le alleanze dalle classi e soggetti sociali interessati la trasformazione non possono essere costruite a livello politico senza essere costruite a livello sociale
Non c'è sbocco governativo delle lotte realmente di sinistra che non esprime un blocco sociale anticapitalisti dopo a un determinato grado di sviluppo
Porre concretamente il problema dalle alleanze tra le classi lavoratrici come base reale dell'unità della sinistra ed alla sua funzione di governo esige allora collocare la politica delle alleanze nel cuore dei processi attuali di produzione riproduzione sociale
Nella presente situazione
Infatti per la classe operaia non solo la possibilità di alleanze sociali ma la stessa unità sindacale e politica dipendono dalla capacità di affrontare le condizioni che nascono dalla nel quale produttività dei diversi settori rivestimento
Per tali ragioni è necessaria un'azione sindacale globale e coordinata e soprattutto la crescita di una diffusa autorganizzazione Consiliare del proletariato sul territorio
Rispetto a questa problematica la realtà meridionale conferma tutto la sua centralità politica il governo capitalistico del territorio infatti mostra in questo momento una duplice faccia
Da un lato il blocco dei lavori pubblici e dell'economia assistita forma estrema e drammatica della sua storica dipendenza dall'altro un raggio un rilancio ideologico
Dell'urbanistica amministrativa che non è sempre e solo la nascita di un rinnovato affarismo fondiario ed edilizio ma tende a predisporre moderni condizioni territoriali del Gico capitalistico
E questa in sostanza la linea fondamentale del PDS
E delle stesse amministrazioni progressiste nel Mezzogiorno
A Napoli in particolare essa ci conta l'attuale crisi economica ed istituzionale
Ma rappresenta la linea di tendenza capitalistica contrariamente a proposte come quelle delle gabbie salariali che manifesto l'interessante interessi motti da piccolo imprenditoriale nordista
La battaglia dalla borghesia italiana per l'autorizzazione e l'unificazione capitalistica moderna dell'Italia sarà il contenuto sociale fondamentale della dodicesima agli obblighi sulla dura costituente e saprà conclusione dell'operazione Mani pulite necessariamente il suo fronte principale nel Sud
Da subito
Altro campo devono riprendere con forza uguale e contraria il movimento di classe popolare e la lotta per il socialismo
Da questo punto di vista e per noi comunisti necessaria l'autorizzazione dell'economia pubblica e la lotta contro le prevede azioni e la classe lavoratrice lo Stato può dire in questa fase storica una funzione positiva spire colazione sociale nella misura in cui attraverso l'economia pubblica la classe lavoratrice si rende indipendente dal mercato del lavoro ciò comporta per il movimento operaio obiettivi dirimente di forma in materia fiscale e previdenziale
Sanitaria scolastica di servizi sociali dei trasporti pubblici eccetera
Su queste basi d'indipendenza proletaria e al fine di sostenere la economicamente e possibile e necessario per il movimento operario
Ho elaborato una strategia di sviluppo produttivo e di potere coordinata da un dispositivo istituzionale è basato sulla progressiva sostituzione dello scambio capitale con lo scambio capitale sapere attraverso una potente un potente sviluppo della ricerca dell'innovazione della sperimentazione produttive scientifica a partire dall'inglese e dagli enti pubblici su queste basi
La nuova classe operaia qua subito un'effettiva funzione dirigente e
Riqualificare il tessuto delle sue alleanze sociali e politiche per costruire un blocco di potere alternativo a quello delle classi sputa dice e della grande proprietà
La condizione fondamentale resta l'autonomia sociale politica l'indipendenza e l'autorganizzazione delle maxi lavoratrice compresa la riorganizzazione di un sindacato di classe
Soltanto un pare antagonismo pregio attuale
Può condizionare positivamente il quadro politico e liberare l'avanguardia comunista dall'alternativa perdente
Tra isolamento settario e appoggio subalterno ad una coalizione elettorale egemonizzato dal PDS sulle posizioni dell'esecutivo dell'unione europea e della NATO
In questa fase ritengo che i compiti principali dei comunisti sono e restano quelli dell'opposizione sociale dell'arricchimento programmatico ed organizzativo dei movimenti dalla costruzione di un partito militante di alleanze sociali trasformati ICI che conducono Schmid un po'produttivo
E qualitativo e critica del lavoro salariato
In ultimo compagni ritengo che sia doveroso da parte mia
Nel riconoscere il diritto dovere da parte dei compagni della maggioranza che si esprimeranno in tale congresso a dover ovviamente proporre una linea di gestione di direzione del partito che faccia finire ai compiti necessari diciamo così che sono di fronte così come ribadisco il diritto dovere da parte della minoranza
Di poter e dove svolgere il proprio ruolo un solo di critica ma anche diciamo così di alternativa rispetto alle posizioni espresse dal gruppo dirigente nazionale
In tal senso compagni
L'unità del partito che è un bene supremo su quale tutti quanti siamo d'accordo non può essere oggetto di mediazioni oggetto di trasformismo ma deve essere nella chiarezza necessaria io spero auspico e credo che tutti quanti noi ci auspichiamo esca da questo congresso condizione politica fondamentale per definire ruoli con nota indirizzi decisioni del nostro partito in cui maggioranza e minoranza riescono a lavorare per l'unità del partito e per l'unità delle classi lavoratrici italiane grazie
Ringraziamo compagno Nolli
Diamo la parola al compagno Mario Brunetti capogruppo la Commissione affari costituzionali della Camera per la federazione del Cosenza si prepara il compagno Musacchio
Io credo compagne e compagni vi sia un'indubbia esigenza davanti al nostro congresso
Quella di dovere conciliare la risposta da dare ai problemi delle aziende elettorale
E la necessità di mantenere fermi e da approfondire
Mantenere fermi ad approfondire alcuni punti teorico politici
Gli analisti contenuti nelle tesi io non generali
Non voglio avventurarmi nella discussione sulle tesi e mi soffermo invece su un punto visto che non c'è più che nell'impianto generale
Condivisibile delle tesi medesime vedo come elemento di debolezza il giudizio cioè su cosa è oggi il Mezzogiorno e dove stanno
Nella sua apporto importante di analisi fatta da Madrid ieri il tema è stato posto in discussione
Ma io non credo che la questione del Mezzogiorno posso essere ricondotto soltanto alla questione dell'occupazione bisogna andare un po'più a fondo
Ed io su questo vorrei soffermarmi diciamolo subito il Mezzogiorno è in fase terminale di smantellamento
Chiude tutto e si spengono prospettive di sviluppo economia consolidate posti di lavoro
La pallina repentina caduta della domanda interna collega la drastica contrazione della spesa pubblica al forte inasprimento della pressione fiscale
La distruzione anche di un mercato locale portando alla desertificazione e alla distruzione di ogni attività produttivo come effetti devastanti sui caratteri stessi della società locale
L'incidenza dunque della crisi strutturale che investe l'Italia non si limita più a determinare cadute temporanee diretto e di occupazione nel Mezzogiorno
Non incide soltanto in termini quantitativi non rappresenta una temporanea sospensione dell'elargizione dello Stato verso il Sud la crisi del modello di sviluppo invece e la Lidia di uscita da questa crisi proposta da Ciampi e dalle forze centrale del sistema economico e della finanza per sono in termini di qualità sul Mezzogiorno
E sono destinati ad ad incidere in maniera nuova e definitiva sul suo destino
Uno serio una scelta che fa andare con la mente alla svolta protezionista del mille ottocentottantasette
E alla scelta dei costi di ricostruzione economica dopo la seconda guerra mondiale
Siamo cioè in uno di quei tornanti della storia in cui il Mezzogiorno è il paradigma della crisi Italia che porta dentro di sé il nodo cruciale dell'unità nazionale della democrazia due valori che oggi sono violentemente messi in discussione
Non quindi svoltando da un punto di vista propagandistico la crisi dell'unità nazionale
Ma la stessa ma indicato dalla stessa cancellazione dello stato sociale che ha rappresentato l'elemento costituente dell'unità nazionale e della nostra democrazia
E qui grande torna dark elezione se è vero come io credo che il Mezzogiorno Tom tornata vere centrali centralità perché chi pone lucidamente appunto il nodo cruciale dell'Unità e della democrazia
Su questo punto debole nelle nostre tesi dobbiamo scavare più a concludo legge Renna ed analizzare meglio il fenomeno
Essere attenti ai sussulti che sconvolgono questo pezzo di targa ed azzardare nuovi giudizi mettere in atto una nuova creatività uno sforzo individuale e collettivo che si ci porti a esaminare la fine di questo è epoche quindi dare vita ad un partito
Fatto con il Nord vecchio e con il sud che vinto da qualsiasi tentazione di rinchiudersi in alcune aree forti del nord e lo o nelle sole istituzione per dare legittimata di legittimità era alla sua presenza
Che invece necessità
Appunto di
Incominciare a capire
I processi della divisione nato nazionale sapendo che sono state messe oggi in discussione discussione in moto scelte che accendono i conflitti territoriali e polverizza no alleanze sociali
E un Sud spinto all'isolamento rischia di diventare un avendo dentro cui la povertà e la disoccupazione di massa
Aprono la strada a processi torbida mente reazionari
Io non dimentico mai la drammaticità della esperienza dei moti di Reggio Calabria del settanta e nessuno di noi può dimenticare il contesto degli anni Venti in Italia e dagli anni Trenta in Germania
All'imbecillità dei fautori del secessionismo che penso uno di parte lì c'è il Nord liberandosi del sud dobbiamo ricordare che quel Sud in cui si parla è stato per decenni sfruttato nelle sue risorse
E poi usato come retroterra per la stabilità del potere politico affaristico
E non non è questo un richiamo moralistico verso coloro che troppo facilmente di merito dimenticano i costi pagati dal Mezzogiorno per tutto il Paese ed oggi paga ancora questo sud doppiamente ma solo per ricordare i dati storici dello sviluppo dualistico del capitalismo italiano così che anche coloro che scomodo ma addirittura l'antropologia per spiegare i ritardi economici il meccanismo illegale del potere milionate non ricordano mai peraltro che la ragione del mancato sviluppo
Derivano anche dal fatto che i grandi investimenti industriali nel Mezzogiorno sono frutto di presenze esterne
Che hanno trasferito al Sud soltanto attività materiali
Mantenendo saldi a appunto nella Esterno dalla mezzogiorno e in alcune ragione dal Mezzogiorno i centri di produzione
A intrecciandosi però con l'intervento del sud strettamente con l'uso illegale delle risorse al sistema affaristico e mafioso basterebbe questo soltanto fende la pura scomodare la sprovveduta per scandalo dovuto delle delle sovvenzioni dell'intervento straordinario per individuare oggi le motivazioni dell'inefficienza e dello spappolamento degli impianti meridionali e i dati stessi del mascheramento del prelievo fiscale
In verità dobbiamo ancora ricordare alla Lega Nord ma dobbiamo ricordarcelo tutti
Che quella lega ha una visione della società che intenderebbe costruire che antitetica d'una società democratica
Una società che è basata su un'organizzazione intessuta di comando e di Brianza un progresso patto di sport individuali senza solidarietà
Sull'emarginazione del soccombente utilizzato come stimolo per il più forte sulle mia assunta come giustificazione per la gerarchizzazione della società
Le conclusioni sono allora per quel di questo ragionamento abbastanza evidenti costruire nelle intenzioni una isola qualche isola felice felice e tutto il resto mandato Alma vero una linea nichilista dice Graziani
Portata partita dalla denuncia dei guasti dell'intervento straordinario ad altre dal centralismo romano per arrivare poi a decidere
Una concreta negazione di colpirti il intervento e quindi dico a di qualche giorno ridurre lo sviluppo e regolare i conflitti dal Mezzogiorno con l'esercito proprio quello che sta avvenendo
Perché questo governo dei tecnici come il suo predecessore vede la soluzione del problema meridionale
Come mera questione di ordine pubblico
Per questa è speculare a questo il Mezzogiorno diviene oggi il banco di prova dell'autonomia teorica del partito e dalla capacità pratica della sinistra
Di aprire con rinnovato ragione critica un più elevato una piccola Pata fase della guerra di posizione
E in questo momento di rapide tumultuosa trasformazione dello Stato nazionale il punto dunque e questo su cui dobbiamo intenderci per comportarci per confrontarci con le problematico dello stato di transizione e con una grande sfida internazionale ancora una volta bisogna partire dalla centralità della questione meridionale
In questo ambito va detto subito la sinistra noi come partito in primo luogo non può lasciare più la questione del federalismo nelle mani di Bossi e alle sue ipotesi di balcanizzazione
Bisogna dunque bandire anche la latitanza nostra rispetto a questi temi è riscoprire anche qui tutta la riflessione fatta da Gramsci nel dal ventitré al ventiquattro che aveva appunto caratterizzato successivamente tutto il movimento autonomista democratica ed intellettuale del sud
C'è un silenzio forte su queste tematiche
La situazione del Sud e infarcita di tanti luoghi comuni che i mass media amplificano spregiudicatamente
Costruiscono opinioni orientamenti suoi obiettivi e ideologie pericolose che mirano alla alle fondamenta l'unità nazionale
E al di là dei tanti il machiavellismo i dalla stampa c'è questo vi vespaio di intellettuali del di connessi del potere come li chiamava Gramsci che danno lezioni a tutti non questi beni questo vespaio non parla mai riferimento ai bisogni ai mutamenti della società
Pronti soltanto approvare gattopardesca mentre i canali giusti adatte per portare le nuove esigenze nella nel nell'alveo del vecchio noi invece dobbiamo rompere questo silenzio la sinistra butta deve app aprire gli occhi e fare uno sforzo per uscendo dalla concezione del consociativismo fare uno sforzo e lavorare perché davanti alla drammaticità della slealtà sociale e all'affollarsi di pittoreschi personaggi tutti i connotati
Da candidati a salvare la patria oltre che spesso oggi è necessario respingere meno manovre pericolosi aggravi di un ulteriore uso del sud per il disegno autoritario
Faccio qui una parentesi sulla questione delle alleanze elettorali e a questo collego il mio giudizio per dire che paradossalmente proprio nell'attuale realtà meridionali
Dominata dal consociativismo abbiamo un giudizio negativo su tutte le forze anche quindi il PDS e che hanno che ha sono state protagoniste della gestione del sud
Mentre sarebbe necessario
Proprio in questa realtà una nostra visibilità autonoma anche a livello elettorale al di là dei noi diventa proprio lì pericolosa la contrapposizione di candidati a sinistra e la necessità dell'unità
Cosa questa che per la legge elettorale
Porterebbe il Mezzogiorno se vi fosse un ad Arda sfodera un ruolo di supporto appunto della deriva di destra
Questo sarebbe facile in uno scenario surreale del sud preoccupante in cui dilaga con un senso di inquietudine diffusa e la sperimentazione pratica di essere nei guai
Le sacche di povertà e se sì stanno diventando lo zoccolo duro senza possibilità di recupero
E questa in virtù dell'Est est esplode in paura in rabbia spesso mettendo in moto sentimenti giustizialisti quando linguistiche nel Reggiano il disagio culturale al mare al malessere sociale producendo rancore e delusione contro tutti un rifiuto della politica sia come partecipazione sia come crisi di fiducia verso le istituzioni
Tanto più che nel sud a largamente parte cioè la partecipato alla congestione del del potere anche parte dalla sinistra
Una miscela esplosiva dunque che se non identifica forti riferimenti a sinistra esplode a destra
è vero che nel Mezzogiorno si va rompendo l'incastro insieme illegale autoritario che ha retto finora il sistema politico affaristico
Da una società costretta la mobilitazione delle relazioni private per ottenere favori dalla nella spesa pubblica e l'uso privato discrezionale da parte ed arbitrario
Di risorse pubbliche da parte dei padroni delle macchine politiche legate alla mafia per ottenere fedeltà e sottomissione sociale
E vero che siamo dinanzi ad un tracollo del sistema di potere
Alla perdita delle di legittimazione di un intero ceto politico
Che da una percezione diffusa della crisi etica della politica
Lo speaker svincola forze dal ricatto e dalla subordinazione
E vero tutto questo ma ora la riforme elettorali e istituzionali non producono la riforma della politica anzi alimentano lo svuotamento dei partiti come costruttori di democrazia di massa
Perciò personalizzando lo scontro permettendo riciclaggi coperti dall'OP da network e da ma allora la possibilità di dare sbocchi positivi a questa rottura di consolidare nuove strutture nella società civile meridionale deve fare incontrare
Le figure che si liberano dalla crisi dell'antico rapporto di appartenenza nell'immediato certamente alla certezza di un voto utile a sinistra ma come dato permanente con una dirompente riforma della politica
Con la visibilità di una forza di sinistra che con la sua alterità di idee e di comportamenti ridia fiducia la possibilità di costruire un nuovo fronte sociale che faccia dell'unità
Uno strumento di azione politica capace di trasformare le attese inconsapevolezza di lotta e di conquista e davvero per noi ed ho finito compagne e compagni ineludibile
Il lucido esercizio della memoria ed un rigoroso degno di ricerca se vogliamo ricostruire una speranza e una credibile ipotesi per il futuro ci troviamo dentro e davanti in una fase in cui la caratteristica principale e la crisi dei fondamentali assetti sociali politici culturali istituzionali dentro e davanti cioè ad una di quelle fasi per dirla con Gramsci di crisi organica dei rapporti sociali e dell'egemonia
In cui la storia si apre come una rischiosa scommessa sul future sul futuro dentro questo scenario sarebbe davvero una bizzarria regalare scatole vuote a chi ha scatole piene in questa società non si trattò allora di spuntini dal contingente perché necessari in questa fase delicatissima dare risposte unitaria all'esigenza di destra anche a livello elettorale
E altrettanto necessario però avere consapevolezza che bisogna elaborare una nuova intelligenza sociale un'impresa collettiva politica e pratica insieme che coniugando la riflessione
Sulle nuove contraddizioni ai meccanismi delle nuove pendente dalla produzione dalla società capitoline capitalistica
Sappiamo formulare anche partendo da questo congresso ipotesi di programma capace di sfuggire alle mode Delio Rossi la città oscillazione per mettere in campo un'azione teorica e pratica in grado di dare credibilità al nostro sforzo di volere per rifondare qui ed ora un'ipotesi comuni
Grazie al compagno Mario Brunetti
Do la parola la compagna viola Gaia prova comunicazione sui giovani
Compagni e compagne mi chiamo Gaia sono delegata delle federazioni di Gorizia il mio intervento sarà bene coinciso voglio dare una questione sola i giovani una delle manchevolezze più evidenti delle tesi congressuali approvati dal Comitato politico nazionale e sicuramente la scarsa attenzione dedicata ai giovani
Il movimento studentesco dell'autunno appena trascorso ne ha delineato invece forza e capacità autorganizzative no
Vorrei sottolineare come i comitati le occupazioni e le autogestioni e le manifestazioni studentesche
Siano state spesso promossa ed incentivate da nostri compagni o simpatizzanti
Ma livello nazionale organizzazioni pidiessina a sinistra ha giocato un ruolo di protagonista mentre come anche ieri compagno magre ha ricordato il PDS ha votato a favore della finanziaria contestata dagli studenti in bella compagnia di DC e PLI
Sì al partito ossia noi compagni giovani dobbiamo renderci conto della necessità di dare il via ad un coordinamento nazionale dei circoli giovanili locali che renda possibile stabilire velocemente e tempestivamente i contatti tra i compagni di tutta Italia
Contatti che finora sono stati difficili basati per lo più sono i gite personali sullo scambio di qualche numero telefonico
Molti compagni temono una riedizione della FIGC ma la costruzione di un coordinamento nazionale che apre la strada ad iniziative atte a promuovere incontri tra i giovani diverse realtà sociali che operi nelle scuole nelle università nelle fabbriche e dei posti di lavoro che vedono impegnati un maggior numero di giovani tra i disoccupati che siamo in molti ad essere disoccupati che sia luogo di elaborazione culturale teorica e pratica che sia luogo di Rifondazione Comunista non ha niente a che fare con un organismo burocratizzato qual era divenuto la FIGC
Solo con un'elaborazione comunista delle questioni giovanili e mi riferisco alla disoccupazione agli spazi sociali
All'inefficienza della scuola italiana alle possibilità di diffondere nel nostro Paese una corretta campagna d'informazione sessuale e per questo ringraziamo la cara vecchia democristiana Rosa Russo Jervolino solo con un'analisi di questi di tanti altri problemi
Analisi fatta da noi giovani e in prima persona li viviamo sarà possibile portare avanti delle proposte efficaci
Ma ci deve essere l'occasione il luogo per affrontare una discussione perché non bastano le riunioni dei singoli circoli giovanili locali
Abbiamo bisogno di un coordinamento nazionale e convochi assemblee periodiche che unifichi le iniziative locali intanto come primo passo propongo una riunione dei giovani delegati ed invitati e se possibile facenti parte dell'organizzazione del congresso oggi pomeriggio alle quattordici e trenta fino alle sedici poiché in quell'ora e mezza si riuniscono le commissioni quindi ci sarebbe un'ora e mezza libera
Per iniziare un dibattito ad un confronto concludo dicendo che spero che la direzione nazionale prenda seriamente in considerazione tale proposta e contribuisca convocando prima possibile un'assemblea nazionale di giovani di Rifondazione Comunista grazie
Grazie Gaia Aprea ricordato qualche impegno per oggi pomeriggio per la riunione del giovane
Tanto che si prepara compagno ora spenti do lettura
Di una lettera inviata al sì
Da Ugo Spagnoli giudice della Corte costituzionale al quale ma il sommo piacere che la presidenza ne aveva precedere queste parole
Ha inviato qualche lettera la presidente del congresso caro Presidente
Spiacente di non poter assistere per ragioni connesse alla mia attività alle sedute del vostro congresso colgo l'occasione per augurare il pieno successo dei vostri lavori
Posso assicurare che seguirò ugualmente con grande attenzione il dibattito e le conclusioni del congresso nella convenzione della loro importanza nella complessa situazione politica sociale del nostro Paese
Mi sono calato se vorrai far presente ai congressisti il mio ma Marco ma anche il mio augurio di buon lavoro Ugo spagnolo ringraziamo Ugo Spagnoli queste belle parole
Ora do la parola al compagno spetti ricordo a tutti prima che spetti frena la parola come delegato di Trieste
Della necessità della moderazione del fumo in questa sala perché prima che sia questa sera avremo certamente dei problemi oltre al freddo e alle influenze grazie
Compagnie e compagni
A poche centinaia di chilometri
Da questo congresso
è in atto una guerra assurda
Corruttele sanguinosa
Mi riferisco alla guerra in quella che oggi comunemente viene chiamata l'ex Jugoslavia
Non voglio fare discorsi emotivi
Voglio semplicemente dire e nel momento in cui noi guardiamo all'unità dei progressisti con prospettive di governo
Della nostra società e quindi di rapporti internazionali
Anche su alcune questioni di carattere internazionale bisogna mettere un punto chiaro
Io credo che noi si debba dire chiaramente
Che bisogna fermare questa guerra
Ma che per fermare quel macello
Non si può assolutamente usare altri mezzi che siano anche se di guerra
E quindi non possiamo consentire per esempio che la NATO decida di bombardare Srebrenica o di sbloccare le città musulmane assediate da in Serbia dei croati mandandoli aerei in grado di distruggere vite umane assieme alle artiglierie alle postazioni militari
Ci vuole una forte azione politica perché le armi abbiamo visto anche in questi anni non hanno risolto abbiamo visto in Somalia non risolvono assolutamente niente allora noi dobbiamo chiedere
Alle forze progressiste
Ai governi d'Europa
Ai movimenti pacifisti innanzitutto di levare alta la loro voce contro le ipotesi imposte dall'Occidente che sono ipotesi di divisione su scala su base etnico nazionale quelle spartizioni territoriali che hanno come presupposto la pulizia etnica che vuol dire semplicemente massacro o spostamento di grandi masse di popolazioni
Non è così non è con le ricette dell'Occidente della Comunità europea e della NATO che si può risolvere il problema dei paesi che stanno vivendo come l'ex Unione Sovietica come i paesi del Caucaso dei Carpazi i Paesi dei Balcani
Il problema del nesso fra Stato nazionale e società multietnica e integrata
Ebbene se è vero che interesse dell'imperialismo e procedere al divide et impera se è vero ed era vero
Che la ne la distruzione dell'esperienza jugoslava era funzionale all'eliminazione di una forza antagonista quale poteva potenzialmente svilupparsi nel movimento dei non allineati su scala mondiale come elemento di riscossa del terzo mondo
è anche vero che l'afasia politica di parte del movimento progressista ha determinato in questo campo un'egemonia delle forze imperialistiche
Noi dobbiamo quindi levare alta la nostra voce
Per difendere la stessa concezione di società multietnica di Società dell'integrazione di società che rifiuta categoricamente il nazionalismo lo sciovinismo e quindi la divisione dei popoli sulla base della lingua parlata della religione professata del colore della pelle
Detto questo vado per punti
Ho apprezzato la relazione del compagno madri
E devo dire che mentre ascoltavo quella relazione
Mi è venuta in mente
Un'opera drammatica il Rumble Sartor scritta nei primi anni del dopoguerra le mani sporche
Era un'opera per penale che molti hanno inteso erroneamente credo come un libello anticomunista
Era semplicemente il dilemma del nesso fra l'esigenza di sporcarsi le mani
Anche con alleanze spurie anche governando la società in condizioni di crisi e quindi non favorevoli a un movimento rivoluzionario è l'utopia
Professata da chi ha voluto essere coerente fino in fondo fino alla morte alle proprie idee alle premesse ideologiche
Il la conclusione di questo dramma sappiano e che in realtà si crea un'unità dialettica fra chi ha le mani sporche e quindi vuole governare
Da posizioni di forza dei rapporti di forza e chi invece sacrificato al alla causa ne diventa una bandiera perché i realisti se ne impossessano
Noi compagni non abbiamo bisogno di questo tipo di unità tattica non abbiamo bisogno di questo tipo di ricomposizione delle nostre differenze perché possiamo oggi superando stessi concetti di subordinazione della minoranza la maggioranza nel partito
Puntare invece a un'unità integrata che veda in quel nesso individuato anche nella relazione fra i movimenti profondi che devono scuotere e che noi dobbiamo suscitare nella Società e le soluzioni che noi dobbiamo indicare anche a livello di governo vorrei a questo punto toccare alcune questioni
Che ritengo di una certa importanza anche al tavolo dei progressisti e della e del confronto con le altre forze politiche
Il compagno Magri ha impostato la questione nazionale della questione meridionale con intelligenza e con una visione moderna
In sostanza io intendo
Le sue dichiarazioni
Il
L'asta
Il modo con cui la relazione affronta la questione dell'unità nazionale essenzialmente come un note inciso a un federalismo agitato in funzione della separazione non soltanto etnica ma essenzialmente economica del nostro Paese
Del di nuovi smottamenti e quindi di nuove emarginazioni no quindi a un federalismo inteso come una somma di piccoli centralismi dimmi prostata risme
Ma invece puntiamo ad un regionalismo che sia partecipazione democratica che sia decentramento che sia democrazia diffusa che sia lotta all'emarginazione
E in questo contesto va affrontata anche la questione delle diversità etnica delle diversità linguistiche delle minoranze dei gruppi esistenti
Il interno della nostro del nostro Paese
Proprio ieri l'altro ieri il ministero degli Interni ha pubblicato il primo rapporto sulle minoranze nel nostro Paese e penso che il compagno Brunetti che ha parlato prima di me lo conosco molto bene e la prima volta che lo Stato italiano riconosce per sul proprio territorio più di tre milioni di persone
Parlano lingue diverse professano religioni culture diverse eppure fanno parte integrante possono essere il cemento unificatore dell'unità nazionale qualora questa diversità venisse venga riconosciuta
Ecco perché noi progressisti noi comunisti
Dobbiamo porre con forza la questione della tutela della cultura delle differenze come grande valore alternativo
A quello sciovinismo becero che punta alle divisioni delle masse alla divisione delle masse popolari e non mi riferisco soltanto all'arroganza lombarda oppure certe tentazione razzisti che che che vengono agitata al nord proprio per dividere la classe operaia la classe operaia su scala nazionale ma anche all'interno delle singole regioni ma penso a quello sciovinismo volgare
Di cui è stata intesa
Una periodo molto lungo
Della vita di pochi mesi fa di radio radicale io so che radio radicale sta trasmettendo in questo momento
Anche le mie parole e le sono grato ma accetti questa critica era sbagliato
Trasmettere radio parolaccia sapendo specialmente che quel radio parolaccia stava diventando radio insulto stava diventando un elemento di disgregazione dell'unità nazionale stava diventando un momento di diffusione del razzismo dello sciovinismo e quando il razzismo lo sciovinismo cominciano a diffondersi
Vanno a macchia d'olio non si sa dove si fermano sono come un'alluvione
E allora se si insulta prima il diverso poi si va a finire ad ammazzare il barbone a bocciare l'extracomunitario che dorme in una stazione
Allora parliamo Company del problema degli extracomunitari una massa di lavoratori che vive insiste nel nostro Paese che rappresenta una avanguardia un anticipo
Un esempio di terzo mondo con il quale noi noi società opulente abbiamo rifiutato abbiamo rinunciato di confrontarci ebbene noi dobbiamo porre all'interno di un programma di governo all'interno di un programma di alleanza politico elettorale dei progressisti il problema dei diritti dei lavoratori provenienti dal Terzo Mondo essenzialmente una legge organica che unifichi e i diritti dei lavoratori terzo mondiale terzomondista e con con quella dei lavoratori e la classe operaia italiana perché soltanto così soltanto con l'uguaglianza di diritti
Potrà in parte io rendo conto che è una mia utopia ma potrà in parte scomparire cessare di esistere
Quello stimolo al super sfruttamento di una manodopera a basso costo certo c'è questa manodopera a basso costo ma se noi questi costi riusciamo non dico a liberarmi ma riusciamo comunque a garantire a questa
Dizione
All'interno delle masse
Delle masse di lavoratori perché noi dobbiamo possiamo chiudere gli occhi di fronte alla realtà Company molto spesso sono proprio i lavoratori i primi portatori di una diffusa cultura razzista nel nostro Paese sia per il timore di perdere il posto di lavoro in un momento in cui altissima la disoccupazione
Sia perché questa paura
Viene accompagnata da stimoli provenienti dall'organizzazione dei mass media la cultura per cui io rabbrividisco ricordando di aver visto ancora pochi giorni fa Alberto Sordi Alberto Sordi in una trasmissione in un talk show televisivo esaltare lo sciovinismo italico
E parlando di lavoratori che hanno dovuto abbandonare la propria terra per lavorare
E cercare una propria prospettiva in un altro Paese che così contribuiscono a creare momenti di integrazione multietnica e interrazziale rivolgiamo ancora in pensiero quindi una parte di questo intervento alla questione la grande questione anch'essa dimenticata dalle forze che hanno governato finora il nostro Paese se no per ragioni elettoralistiche clientelari
Che la questione dell'emigrazione italiana all'estero
Sono milioni è milioni i lavoratori italiani la classe operaia che vive all'estero e che chiede al nostro Paese momenti di attenzione
A una questione irrisolta perché fanno parte molto spesso della questione meridionale questi nostri emigrati all'estero
E allora c'è un debito democratico che noi forze progressiste di sinistra dobbiamo pagare loro
Questa legislatura non ha potuto non doveva in quel modo risolvere la questione del diritto di voto degli dei lavoratori di cittadini italiani che vivono nell'emigrazione perché si è tentato di usarli come grimaldello
Per perpetuare una classe dirigente al potere un governo per impedire le elezioni anticipate lo scioglimento delle Camere
Ebbene noi abbiamo giustamente votato contro quella legge pure essendo le stati promotori del diritto di voto degli italiani all'estero
Ma non come voleva la Democrazia cristiana una legge truffa basata sul voto per corrispondenza per posta e quindi costituzionalmente inaccettabile perché non uguale non individuale non segreto
Noi riteniamo che bisogna così come succederà a giugno per le elezioni europee
Garantire ai nostri lavoratori diritto di votare in seggi elettorali organizzati nei consolati negli istituti italiani nelle scuole italiane all'estero e quindi nella maniera in cui si vota anche nel nostro Paese non certamente per corrispondenza
Perché il voto per corrispondenza può essere considerato esclusivamente come fatto eccezionale pensiamo per esempio ai lavoratori sulle navi che in viaggio negli oceani
E anche in quel caso si possono organizzare seggi elettorali e poi trasmettere per radio i risultati ebbene Company diritti di partecipazione
Per loro non basta però assicurare ha un cittadino immigrato il diritto di esprimere un voto ogni quattro anni ogni cinque anni e poi lasciarlo lì dove vive se c'è un diritto di partecipazione e questo deve essere organizzato a tutti i livelli
Noi viviamo in un mondo in cui le distanze si sono raccordate non soltanto perché ci sono gli aerei ma perché ci sono anche perché ci sono i sistemi satellitari di trasmissione dei programmi televisivi oggi un emigrante in Inghilterra in Germania in Olanda in Svizzera
Può vedere di programmi televisivi italiani può vedere i telegiornali ma noi dobbiamo garantire a questi lavoratori
La fruibilità era fruizione totale di quello che è il messaggio che arriva dal nostro Paese pochi sanno probabilmente che la Terza Rete proprio perché è stata per lungo considerata la Rete comunista la Rete di sinistra non viene trasmessa attraverso i sistemi satellitari e quindi ai nostri emigranti ancora oggi vengono propinati i programmi di due reti della RAI mentre ne sono sono privi di una informazione di tipo alternativo
Noi dobbiamo quindi creare garanzie anche da questo punto di vista affinché ci sia una maggiore integrazione di questi lavoratori con nel loro Paese d'origine al quale spesso guardano con interesse
Nella speranza che risolveva i propri problemi Elisi venga e gli venga garantito il ritorno ecco compagno voluto elencare semplicemente alcuni punti di un certo interesse noi abbiamo accettato la sfida
Della definizione di una piattaforma progressista con cui presentarci alle prossime elezioni
Un programma che dia delle risposte concrete non utopistiche ai bisogni della popolazione
Il contributo di Rifondazione Comunista come vedete non è un contributo ha fatto dal sventolare di bandiere certo anche quello nelle strade sarà sempre necessario
Perché se domani una maggioranza progressista dovesse conquistare il Parlamento italiano noi dobbiamo ricordare sempre
Che questa maggioranza sarà in grado di dare delle risposte positive soltanto se c'è una grande mobilitazione delle masse soltanto se c'è una grande democrazia organizzata nel paese grazie
Grazie al compagno spetti io credo la presidenza possa così come ha fatto spedizione mandare da questo congresso un saluto tutti gli italiani all'estero e per questo punto approfondire anche lanciano un messaggio di solidarietà
Tanto che compagna Musacchio
Ma
Devo ringraziare così come ha fatto anche qui il compagno strettissimo solo radio radicale che consente la trasmissione o di fusione delle formazioni al nostro congresso
Ma a tutti i lavoratori dell'informazione che garantiscono a quante ci guardano appunto che ci stanno qua guardando con grande attenzione la diffusione del nostro dibattito e l'illustrazione cittadine lavoratore le donne e gli uomini al nostro Paese del lavoro che noi stiamo facendo Roberto Musacchio responsabile ambiente
Care compagne cari compagni permettetemi innanzitutto di rivolgere un ringraziamento a uno dei nostri graditi ospiti e cioè al presidente della Lega per l'ambiente
Ermete Realacci per le parole che ha voluto rivolgere anche attraverso liberazione al nostro congresso sono parole che a me ma credo tutti noi
Hanno fatto molto piacere
Perché hanno detto
Una cosa importante cioè quella che Luís con la sua organizzazione ha conosciuto in questi anni un partito da Rifondazione Comunista totalmente diverso da quello che commentatori interessati
Malevoli e bugiardi hanno cercato di descrive un partito della Rifondazione comunista così come viene fuori dalla bella e ricca relazione del compagno Lucio mai
E così come abbiamo tentato soprattutto di farlo vivere nel corso di questa nostra straordinaria esperienza di Rifondazione
Dice l'amico Ermete Realacci che ha conosciuto un partito che dalla parte dei lavoratori ha avuto il coraggio a Gioia Tauro
A partire dalla lotta del compagno Momo Tripodi dei compagni Calabresi e di tutto il nostro corpo vivo di contrapporsi un'operazione sporca
Che è il nome della fazione cercava e ha cercato in questi anni di stabilire un rapporto organico tra imprese di Stato e la mano
Questa battaglia non l'abbiamo combattuta con grandi difficoltà prima già da dentro il partito comunista e poi con forza con coraggio con decisione anche con rischi
Come Partito della Rifondazione Comunista
Una battaglia dunque di atteso a dire che non c'è possibilità di occupazione e di sviluppo in cambio di distruzione dell'ambiente e gli accordi con la malavita organizzati un partito che ha avuto il coraggio di dire no a fabbriche inquinanti e nello stesso tempo però di non dimenticare neanche per un istante che dentro quelle fabbriche ci sono uomini e donne che producono e che hanno bisogno loro stessi in prima persona di avere un'alternativa a quel modo di produrre che è una creazione del capitalismo
Un partito che ha avuto il coraggio di dire no a un'operazione come quella dell'alta velocità ferroviaria una classica operazione di rilancio di una spesa pubblica dequalificata
Dini decine di migliaia di miliardi in cui si vogliono rilanciare tutte le ditte che già furono protagoniste di Tangentopoli in una logica che quanto di più vecchio esista nella storia del regime italiano e che è stata riproposta pari pari dal governo Ciampi che ha tentato di imporla al Parlamento e al Paese credo che questa cosa su cui devono riflettere coloro che si dicono moderni e ambientalisti e nello stesso tempo ripropongono il governatore Ciampi come presidente del consiglio per i progressisti
Queste battaglie e altre ancora quella contro le discariche gestite dalla camorra che abbiamo combattuto nel Vesuvio e così via noi l'abbiamo date in termini chiari e metti e cioè operando il fatto che io ritengo di grandissima importanza rispetto anche alla nostra esperienza storica nel Partito Comunista Italiano
E cioè rompendo con quella pratica consociativa che aveva determinato l'incapacità di dire dei no chiari in nome di alternative altrettanto chiare anche nello stesso partito comunista italiano
Vedete anche per quel partito il problema non è stato solo e tanto un limite di cultura industrialista produttività che pure c'era
Non è stato tanto e solo non capire le nuove questioni poste dall'ambientalismo ma la difficoltà a dire no
Laddove si mettevano in piedi operazioni di tipo consociativo e penso ai rapporti con l'ENEL e penso ai rapporti con le ditte di Stato e così via le esperienze che abbiamo conosciuto in questi anni e quindi noi abbiamo dato un contributo fondamentale di innovazione quando abbiamo detto dall'opposizione per ricostruire identità in modo di comportamento dei lavoratori e dei comunisti per dare un contributo alla sinistra
Noi che abbiamo fatto un gesto di novità abbiamo notato definitivamente con la pratica del consociativismo
Abbiamo detto dunque dei no importante
Ma non abbiamo mai dimenticato che la nostra ragione e quella poi di proporre soluzioni e possibilità per il lavoro e per lo sviluppo
Condizioni che consentano agli uomini alle donne a questo Paese di avanzare su una strada di progresso e come si dice appunto di sviluppo sostenibile
Ecco dunque che noi abbiamo tolto un nocciolo di fondo
Che per continuare sulla strada di sviluppo per modificare radicalmente il modo di essere dello sviluppo di questo Paese
Occorre però cercare strade nuove non limitarsi a difendere l'esistenza non riproporre vecchie ricette ma cercare appunto di immaginare qualcosa che vada oltre la stessa cultura del movimento operaio così come storicamente si è determinato
Ecco dunque l'adesione convinta che noi abbiamo dato al piano per l'occupazione della Legambiente
La comprensione che c'è possibilità di creare nuovo lavoro e nuovo sviluppo in questo Paese solo se sapremo cambiare radicalmente il modo di concepire questo lavoro è questo sviluppo iniziale
Di nostro noi ci portiamo vogliamo ragionare su questo con le forze anche dal mondo ambientalista la convinzione che per operare questo cambiamento questa trasformazione e necessario
Mettere grandi forze in campo convincere milioni di uomini e donne schierare il movimento operaio sindacali lavoratori produttori coloro che sono al centro appunto del modo di produrre
Che occorrono nuove idee e che occorre anche lo vogliamo dire ai nostri amici interlocutori anche del tavolo progressista idee riferimenti diversi da quelli che sono piazzamenti la logica e l'economia del mercato
Ma come si può pensare di affrontare una situazione di divario
Al nord sud del mondo con i disastri ambientali che essa sta determinando semplicemente all'interno di una logica di mercato come non vedere che questa logica di devastante del mercato che ha determinato quelle ragioni del dramma tra il nord e il sud del pianeta
E anche qui in Italia come non vedere che abbiamo bisogno per la riconversione ecologica appunto d'una razionalità che si imponga rispetto alla irrazionalità del mercato
Ecco dunque il tentativo con la manifestazione del venticinque settembre
Di costruire insieme una piattaforma che fosse di opposizione così come è stata quella grande manifestazione che ha dato voce alla volontà di lotta dei lavoratori ma contemporaneamente un'ipotesi di governo alternativo
Noi andiamo a questo tavolo non a mani vuote non solo con dei simboli o con degli slogan mandiamo con proposte concrete che devono pesare nell'aggiornamento tra i progressisti e che attraversano l'insieme delle forze progressiste della sinistra
E cioè le proposte della riduzione dell'orario di lavoro e le proposte per Renzi può ecco che si basa che si basi in primo luogo sulla questione di col io le rendite e le proposte di un'occupazione che si leggono un modello di sviluppo e le propose di una riqualificazione profonda dello stato sociale
E tutto ciò abbiamo tentato di farlo vivere anche nel territorio dell'esperienza concreta di questi nostri due anni di di lavoro e di penso alla straordinaria manifestazione contemporanea che si è tenuta degli ultimi giorni del mille novecentonovantatré di dicembre del novantatré a Crotone e all'Alfa di Arese il Nord e il Sud nuovamente unite nella lotta in un tentativo di ricostruire un'unità del paese
Che passa necessariamente attraverso una ripresa della democrazia del lavoro
Abbiamo modo disgusto di queste questioni sindacali ma dico noi non può essere convinto che proprio a partire dalla Democrazia del lavoro si ricostruisce la stessa unità di un Paese che messa in discussione dal sovversivi ISMU delle classi dirigenti dall'ipotesi secessioniste della Lega
Ed ecco la vicenda FIAT anche sembra ematica perché lì alla FIAT che nasce la sconfitta degli anni ottanta con la marcia dei quaranta mila
E comincia il ripiegamento moderato del sindacato che da quella sconfitta Prai
Una lezione tutta destra e quindi rincorre il tentativo di tavoli concertativi di tavoli consociativi che risolvono in un rapporto a tre con il Governo la Confindustria subalterno di problemi risolti invece la sconfitta degli anni ottanta
E adesso la rottura delle trattative alla FIAT a cui anche il sindacato è costretto di prendere atto della fine di una stagione consociativa
Lo scendere in campo del partito che la Fia per rispetto allo scontro politico aperto in questo Paese ci fanno capire che siamo di fronte a un cambiamento di fase
E ci chiedono anche risposte nel modo dico di portare avanti la stessa lotta di classe
Vedete nella logica della FIAT c'era un'idea di fondo colpiamo prima gli impiegati e più ancora degli operai perché gli operai che giustamente ricordano ancora come gli impiegati furono determinanti della sconfitta con la marcia dei quaranta mila
Se ne fregherà hanno di questo fatto e quasi appunto non daranno solidarietà lasceranno passare questo piano
Ebbene è stato un calcolo sbagliato miope perché invece la solidarietà di classe
è rinata perde invece il tema dell'unità dei lavoratori sia imposto e quindi le manifestazioni la mobilitazione di questi giorni che chiedono una via De appunto di ridiscutere nel profondo il proprio piano di sviluppo perché è questo il punto reale
Discutere del piano di sviluppo
Ci dicono che noi siamo fuori dalla cultura industriale ma qual è la cultura industriale che ha mostrato la FIAT che autocratici se la svendita altro che la privatizzazione dell'Alfa e che in questi mesi in questi anni non ha saputo neanche a difendere a quota di mercato rispetto alla vostra aggravano il nuovo perché pensate
Per dieci anni anche impedito che l'Italia fosse recepita una direttiva dalla Comunità economica europea che per me prevedeva di mettere le marmitte catalitiche altrove ricerca dell'innovazione si è tentato di imporre in Italia il modello Melfi e cioè continuare a risparmiare sui costi non capendo che pur pagando sempre di meno i lavoratori non si è mai competitivi
Con le Filippine con l'imbocco la Polonia con i Paesi dove lo sfruttamento è andato più avanti
Ecco dunque insegnamento che tiene la FIAT dove noi poniamo anche lì la questione del modello di sviluppo ma pensata una delle fabbriche che vogliono chiudere la sedia di Pomigliano
Una di quelle fabbriche che attrezzata per poter fare dei pulmini ecologici che potrebbero contribuire a risolvere il problema del traffico a Napoli e ci vengono poi a parlare a noi di modernità e di innovazione
Ecco vedete di queste esperienze non riportate alcune di rapporto fra lotte questione della trasformazione del governo è particolarmente forte il rapporto tra la difesa del lavoro dell'occupazione l'innovazione particolarmente forte
Se seguiamo questo filo sapremo dare le risposte anche i dubbi che ci sono dei compagni e io ho sentito dai congressi
Ce la possiamo fare a vincere la scommessa che ci viene dalla proposta che io condivido fino in fondo della direzione del partito di fare nostra la la battaglia dell'unità come elemento di riferimento della nostra agire politico ce la possiamo fare oggi Napule Remo non saremo in grado io credo che ce la possiamo fare ce la possiamo fare perché siamo in campo perché abbiamo idee gambe su cui marciare
Perché abbiamo avuto ragione sulle questioni internazionali e perché se mille novecentottantanove per è finito con un muro che provava adesso abbiamo nuovi muri che si sono visti innalzare che sono invisibili ma approfondiamo pesanti e sono immuni della povertà ed ecco che il novantaquattro si apre con il grido di viva Zapata
E abbiamo in Italia chiaramente uno scontro tra destra e sinistra che fa piazza pulita delle ipotesi moderate che altri avevano inseguito
Fino a poco tempo fa che fine ha fatto il Governo derisa in Dari tra Occhetto e Segni siamo allo scontro duro tra destra e sinistra in cui noi possiamo e dobbiamo giocare le nostre carte
Cioè così risponde non solo con una proposta di alleanze ma con un blocco sociale
Che dica la sinistra pensione il moderatismo sarebbe l'avventura penso che negli anni settanta quando il compromesso storico finito poi nell'unità nazionale determinò non cambiamenti senza avventure ma avventura senza cambiamenti
Dunque possiamo far pesare il nostro peso il peso dei lavoratori della trattativa verso un'unità vera delle forze di sinistra che si cimenti pose il problema di governo naturalmente ci vuole voglia di combattere ecco dunque il bene prezioso della nostra identità di comunisti ecco molti ci dicono
Che appunto questo secco sarà ricordato come il secolo dalla sconfitta del comunismo io credo tutt'altro credo che proprio nel centenario della nascita del compagno Mao Tze Tung noi possiamo dire con orgoglio
Che questo secolo sarà ricordato come il seppur in cui i comunisti hanno fatto non romperà le masse di diseredati della storia hanno dato voce gambe farsa di combattere agli uomini alle offese
E io credo che il nuovo secco si potrà aprire con un grande obiettivo quello di far pace tra gli uomini di far pace con la natura
Grazie Musacchio
In attesa che il compagno Linzi Memo dalla direzione
Membro della Commissione esteri del Senato si avvia al microfono io volevo dare una avviso a tutti i compagni che intervengono poiché esse ritengano di vedere pubblicati i propri interventi sul nostro giornale
Entro domenica mattina consegnò alle presa alla presidenza oppure entro lunedì alla redazione di Liberazione massimo trenta righe dei loro interventi Vinci si prepari la compagna dell'albanese grazie
Allora i compagni che mi conoscono sanno che quando ritengo scadente o banale una relazione un documento lo dico apertamente e addirittura magari lo metto per iscritto
E quindi non è quindi né per piaggeria né per fare concessioni al rito che usa molto spesso nei congressi
Che affermo di avere trovato la relazione del compagno Magri di alto livello e di grande spessore nell'analisi nella proposta politica
E tanto più questo vale dinanzi ad una storia ormai triennale di questo partito all'insegna dell'assenza di ogni discussione di respiro e della quotidianità più piatta come pietra angolare
Dei nostri ragionamenti e per la nostra prassi politica e sociale
E dunque per questa ragione e scusate se è poco
Questa che ci ha presentato il compagno Magri è una relazione di svolta che valuto per queste cose che ho detto molto positivamente
Magri ha voluto una relazione non rituale ma in buona sostanza monotematica è ovviamente molto politica molto legata
Benché dotata di grande respiro molto legata alle questioni più attuali e più cruciali del momento il titolo della sua relazione
L'unità della sinistra come mezzo politico fondamentale per un'uscita democratica e progressiva dalla crisi grave organica nella quale è il nostro Paese
Per non fare perdere tempo e compagni dirò subito che sono completamente d'accordo e non da ora con l'obiettivo dell'unità della sinistra
Nonostante quello che ha scritto recentemente liberazione e segnatamente che sono d'accordo in questo momento con l'obiettivo specifico dell'Unità politico elettorale della sinistra
E questo su una base programmatica definita
Con obiettivi ritenuta democratica di difesa democratica di difesa e di crescita dell'occupazione di difesa e di rilancio dello stato sociale di difesa dell'unità del Paese
Sui nodi del risanamento finanziario dello Stato per realizzare il quale dice la relazione giustamente occorre rompere alcuni dei fondamentali meccanismi della distribuzione del reddito ovvero per esempio tassare grandi rendite
Tre grandi rendite la ricchezza i ceti abbienti dell'evasione fiscale eccetera eccetera su queste cose sono d'accordo
E sono d'accordo con tante altre cose dette nella relazione di Macrì
Non sono tuttavia d'accordo su un punto cruciale che definisco così c'è nella relazione del compagno Magri quella che definirei una forma di presbiopia di tipo governista
Tutta la relazione costruita così scusate se mi esprimo tematicamente ci sono ragioni di tempo c'è un un'ipostasi di partenza il Governo è il mezzo essenziale per governare la crisi in un senso o nell'altro da destra o da sinistra
E se la sinistra unita vincerà le elezioni ed è possibile dobbiamo fare questo risultato dobbiamo batterci per questo noi Rifondazione comunista perché non dovremmo essere parte del Governo dopo immediatamente dopo le elezioni non accetteremo la nostra esclusione da parte di nessuno
Il problema in sostanza è tutto qui lottare
Che non ci sia la nostra esclusi
Non si capisce però perché dovrebbe esserci questa esclusione nella relazione del compagno Magri il guaio in sostanza e che i nostri interlocutori a sinistra pensano
A larga maggioranza a nostro esclusivo né per delle ragioni che non sono settaria
Ma ineriscono alloro orizzonte politico e pensano
Questo in ragione della loro natura di formazione strategicamente orientati
Orientate alla gestione di questo sistema
Di rapporti sociali politici economici e culturali ove si tratterebbe di introdurre dal loro punto di vista modestissimi correttivi rispetto alle sue più furibonde valenze antisociali
Prospettiva peraltro questo del tutto velleitaria e perdente per ragioni in parte dette nella stessa contraddittoriamente nella stessa relazione del compagno Magri questo punto specifico non posso qui svilupparlo nel mio intervento cosa voglio dire
Che noi non possiamo proiettare ma chiamiamola così relativa facilità con la quale può essere oggi costruita tentata e costruita l'unità elettorale
Non possiamo proiettare la relativa facilità mi rendo conto del prezzo battaglie da fare difficoltà significative comunque la relativa facilità anche con la quale può essere costruito un'accettabile programma a grandi tratti per la sinistra unita in vista delle elezioni proiettare queste cose queste relative facilità come lo chiamate sul dopo elezioni giacché dopo le nel senso appunto della facilità relativa dell'acquisizione dell'obiettivo per la partecipazione al governo
Giacché dopo le elezioni verranno bene no per il grosso dei nostri interlocutori le convenienze al rapporto politico con noi che oggi sono la legge elettorale maggioritaria uno e due la necessità di riscuotere consenso presso quote anche di elettorato operaio popolare da noi rappresentato più che ad ogni altra forza
Politica nel parco sta domani ad elezioni fatte vinceranno altre convenienze prevarranno altre convenienze nei nostri interlocutori
Vinceranno cioè saranno determinanti per il loro comportamento rapporti fondamentali oggi nella società che loro accettano intendono gestire prevarranno l'intenzione quindi da parte loro di mediare con i poteri forti nell'economia nell'informazione di mediare con l'establishment internazionale
Comma Street eccetera eccetera eccetera
Di tutto ciò in sostanza di quello che sono realmente i nostri interlocutori a sinistra occorre avere la più esatta percezione la più preciso coscienza e questo secondo me non c'è o non c'è adeguatamente nella relazione che c'è stata presenta avere questa percezione
Ci serve non semplicemente per non illuderci per non prendere lucciole per lanterne per non disorientare sic per non trovarsi tra tre mesi a ricambiare la linea politica del partito per non essere disorientate il giorno dopo spesso delle lezioni
Avere questa percezione essenziale per riuscire a mobilitare nella stessa prossima legislatura ammesso che le possibilità che vinca
La sinistra forse anche nella società rien dimezzare la lotta di classe ed è solo attraverso questo questa ripresa di mobilitazione
Di cui noi dobbiamo farci carico col massimo del nostro impegno che eventualmente si riuscirà a porre nel contesto della prossima legislatura se le elezioni prossime verrà vinte dalla sinistra la questione concretamente di un governo di sinistra su un programma di sinistra
A questo difetto di strabismo che ho detto che secondo me nella relazione se ne sono già di necessità una gli manca una ricognizione minimamente attenta dei soggetti sociali reali a cui riferirsi ai quali rivolgerci rispetto ai quali tentare uno sforzo di mobilitazione
Ovvero manca
In questa relazione la ricognizione dei mezzi e degli obiettivi per una ripresa della lotta della mobilitazione sociale attivi tratta dal nostro partito e tutto è affidato in buona sostanza allo sviluppo tra virgolette oggettivo della crisi organica del Paese ed è affidato al tempo stesso alla interlocuzione Inter bipartitica a sinistra
E mancando una ricognizione sui soggetti sociali e quindi su ciò che dobbiamo concretamente fare per determinare nei prossimi tempi condizioni di svolta sostanziale nella gestione del Paese manca anche il partito
Ma anche il partito nella relazione che cosa deve fare il nostro partito Nino nei prossimi tempi per realizzare questo quell'ordine di obiettivi non ci è stato detto
Il tempo a disposizione mi concede sto per concludere di mente soltanto di menzionare due altre questioni molto rapidamente uno che cosa facciamo delle tesi la relazione non le ha mai richiama Salvo in un brevissimo accenno critico ad una parte effettivamente debole delle tredici
Io sono perché in una mozione di questo congresso le tesi naturalmente vengano aggiornate
Alle cose sono successe dopo la loro stesura ma al tempo stesso sono per confermarle confermarle nei contenuti emersi nel Comitato politico nazionale che le ha farà che le ha proposte la discussione del partito
Secondo
La democrazia nel partito
I criteri reali di gestione di questo partito
Il modo in cui è stato costruito questo congresso riconferma le preoccupazioni che io da molto tempo vengo esprimendo per iscritto o voce probabilmente essendo nel frattempo diventato anche antipatico a molti compagni preoccupazioni profonde crescenti per la qualità democratica debolissima
Della gestione reale del partito
L'affidamento stesso e non lo dico con un intendimento polemico nei confronti dello sforzo che ha fatto male
L'affidamento stesso della relazione ad un compagno che sulle tesi si è astenuto non è una curiosa innovazione
Ma è la negazione in sostanza a mio modo di vedere del diritto dell'opposizione e di maggioranza nel Comitato politico nazionale di essere lei ad aprire questo congresso
In sostanza ciò che si sta facendo ma senza dirlo ma senza dirlo ed è legittimo farlo politicamente beninteso ma è meno legittimo dal punto di vista del costume democratico non dirlo
Ciò che sta facendo senza dirlo e di rivendicare appunto al motto attraverso il modo in cui è stato costruito questo congresso che partito venga gestito nei prossimi tempi non semplicemente da una linea di unità a sinistra su cui ripeto sono d'accordo
Ma venga monopolistica mente gestito il nostro partito dall'avversione specifica di questa linea che appunto è nella relazione del compagno anche e su questo mi dispiace ma in questo congresso ognuno deve assumersi l'onere della sincerità io
Per tutte le cose che ho detto in questo intervento non sono d'accordo
Bene Lilli albanese
Si prepari Paolo Ferrero
Cari compagni care compagne
Dio dà un giudizio sostanzialmente positivo sulle tesi anche se alcuni punti sono da chiarire mi si fa mi soffermerò su due punti le alleanze e la questione femminile
Per quanto riguarda le alleanze
La nuova legge antidemocratica ha cancellato la proporzionale ha fatto sì che il nostro partito per non venire cancellato dalla scena politica istituzionale dovrà affrontare il nodo delle alleanze elettorali
Auspico si arrivi ad accordi elettorali tra le forze progressiste caratterizzati da forti contenuti programmatici favorevoli ai lavoratori e i ceti più deboli della società in modo tale che tali alleanze siano chiaramente riconoscibili da tutti
Fondamentale in questo contesto è il rafforzamento e l'autonomia politica culturale organizzativa del nostro partito infatti non si può parlare
Di una fumosa unità organica delle sinistre
Quando ci dividono finalità politiche e strategiche del pensiero comunista
è invece auspicabile un incontro su un programma di governo di tutte le forze progressiste di sinistra
Che pur rimanendo intatte le loro caratteristiche storiche si pongono come riferimento credibile per quelle forze che traggono origine nel mondo del lavoro e dalle forze dive sane della società
Richiamo il partito ad un conseguente atteggiamento di dura opposizione politica se nella ricerca di opportune alleanze elettorali
Nel programma questo dovesse essere disatteso nella sua realizzazione
Pur apprezzando il compagno Bertinotti esprimo contrarietà per il metodo usato per la sua candidatura che non ha
Che non ha permesso al congresso nazionale un franco è ampio dibattito come la figura è dell'vola del segretario meriterebbe
Rispetto alla questione femminile vorrei soffermarmi ora sul punto uno undici nel documento proposto per il nostro congresso
Poiché credo che questo punto oltre ad essere generico sia largamente incomprensibile nei suoi presupposti teorici cioè anche nei suoi presupposti teorici
In primo luogo è nel patrimonio teorico dei comunisti un giudizio non indifferenziato sullo sfruttamento delle risorse naturali diversamente da come riportato dal punto in questione
Non mi riferisco alle lavorazioni più recenti del marxismo ma anche a quanto afferma Carlo Marx
Sì verranno in proposito alcuni accenni sui manoscritti per esempio economico filosofici
E dagli accenni dove Marx parla della distruzione operata dall'imperialismo del modo di produzione Azia asiatica
Da questa errata visioni teorica che appare nel punto uno undici discende logicamente un'errata visione teorica del rapporto tra i due sessi e delle relative specificità
Il punto in questione ignora del tutto l'aspetto storico del collocarsi di tali rapporti
E lì si tua esso si in un'astratta diversità genetica oltretutto non ben definita né dal punto di vista filosofico né da quello storico né da quello antropologico
I marxisti hanno sempre accolto le diversità razziali sociali psicologiche combattendo contro l'appiattimento che DS ha sempre fatto il capitalismo
Non è incerto dalle Teoria democratici Istica borghesi
Tutte racchiuse nell'ambito giuridico che dobbiamo ricavare i nostri insegnamenti perciò nel partito non dobbiamo evidenziare la separatezza ma l'uguaglianza nella diversità e come abbiamo una visione organica della natura contro il saccheggio capitalistico così dobbiamo avere una teoria e una pratica non rivendicativa per le diversità
Purtroppo piuttosto si tratta di rompere antichi schemi psicologici se ve ne fossero
Questo non si fa a colpi di percentuali astrattezza negli organismi di partito istituzionali
Ma dando alle compagnie ogni più ampia possibilità di espressione
E investendo i compagni a prescindere dal loro sesso di quelle tematiche che partendo dalla condizione storicamente data
Dal dominio capitalistico in cui è tenuta alla donna tende a superarla nell'azione politica generale del partito
Quindi ben vengano momenti di confronto di scontro e di analisi da parte delle compagne
Ma questi non devono sovrapporsi alla normale vita interna del partito come organismi istituzionali e separati
Bensì siano momenti aperti a tutti gli iscritti
Pertanto se i percorsi delle donne in questi due anni sono stati differenti chi nel partito chi tra donne severo che ogni percorso ha pari dignità
E in la politica femminile va decisa da tutte le compagnie e quindi da tutto il partito
La questione femminile non è femminismo il partito deve operare al suo interno perché l'elaborazione le scelte mettano sullo s'spesso piano paritario uomini e donne e cioè e comunisti impegnati nella lotta per interessi comuni finì all'inesatti
Alla realizzazione del procede progetto politico fondativo del partito
Sia
Paolo Ferrero della federazione di Torino si prepari botti Giacinto
Ma io partirò
Scusate dalla relazione
Del compagno Magri che mi è parsa per l'appunto assolutamente non banale nel rituale
Parto dalla relazione del compagno magari che a mio modo di vedere ha sviluppato in un certo senso una linea già presente nel documento di tesi
Per sottolineare due elementi che anch'essi ritengo non banali su cui io non sono d'accordo con l'impostazione della relazione
A me pare che il nodo centrale su cui la relazione ha costruito il ragionamento
In particolare la prima parte
E questo c'è una crisi organica che ho e che che è contemporaneamente crisi politico sociale crisi economica e crisi istituzionale in questa crisi c'è il rischio di una svolta a destra che ha radici strutturali in questa società il nodo per fronteggiare per battere questo rischio di svolta a destra
L'unità delle sinistre un accordo politico elettorale sul passaggio elettorale che abbia uno sbocco di governo delle sinistre
Queste sicuramente un'impostazione che ha una sua logica e una sua coerenza
Che una svolta consistente rispetto a quella che è stata l'impostazione politica che Rifondazione Comunista avuto nei suoi primi due anni di vita no in questi due anni abbiamo lavorato e abbiamo detto che volevamo lavorare per la ricostruzione dell'opposizione sociale politica
Questo è stato in qualche modo il motivo
Di costituzione di Rifondazione Comunista il no all'ipotesi governista diciamo così su cui nasceva il Partito Democratico della Sinistra e su questa su questo si è caratterizzato Rifondazione
Allora io mi chiedo se questa svolta questa svolta perché di questo si tratta del fatto che il partito passa da avere come centro della sua linea l'ipotesi della ricostruzione dell'opposizione sociale politica
Passa ad avere commesso svolta come come dire come profilo non banale non secondario l'elemento del porsi il problema del Governo della sinistra io credo che questa svolta non è giustificata dalla situazione reale
Dico questo perché credo e lo lo confermano in realtà le analisi fatte sia nella relazione che nel documento di tesi
Che le motivazioni strutturali per cui noi ci siamo posti il problema della ricostruzione dell'opposizione sociale politica non sono venute meno
Noi abbiamo detto c'è una fase di debolezza del movimento dei lavoratori che frutto da un lato di un pesante attacco del padronato e del Governo e dall'alto dell'incapacità della sinistra del movimento sindacale complessivamente di rispondere a questo attacco
In secondo luogo abbiamo detto e le nelle tesi queste molto sottolineato c'è un venir meno dei margini di riformismo borghese in questa specifica
Fase capitalistica il che determina la difficoltà ad aver politica riformisti che classiche diciamo così non ci sono i margini per politiche riformisti che che non vadano a forzare elementi di compatibilità capitalisti
In terzo luogo abbiamo detto ci sono accordi internazionali ultimi quelle di Maastricht
Che in qualche modo vincolano vincolano la politica economico-sociale del nostro governo a direttive che non sono determinate direttamente in Italia
Penso solo al fatto che non esista la possibilità di un controllo sulla mobilità dei capitali in Europa che impedisce qualsiasi politica seria di tassazione
Sulle sui patrimoni finanziari perché evidentemente in una situazione in cui si può uscire ed entrare come si vuole Conconi i patrimoni finanziari questo questo impedito
Per cui tutti i motivi Forti per cui noi abbiamo detto è necessario oggi ricostruire l'opposizione sociale politica a me paiono assolutamente confermati
In una situazione così l'unica possibilità di difesa e di ricomposizione di un blocco sociale anticapitalisti go sta in un intreccio tra opposizione sul piano politico e quotidiana
Attenta e intelligente ricostruzione di lotte ma attenzione
Non solo lotte difensive perché noi in questi due anni abbiamo fatto generosissimi lotte ma soprattutto difensive io credo quando io dico opposizione non penso al cartello dei no a quelli che dicono solo no alle proposte del governo perché è evidente che l'elemento pericolosissimo dell'offensiva capitalistica
E proprio che le proposte del governo in sé non è che unificano un fronte di lotta male contribuiscono a dividerlo
Ben quando si toglie la scala mobile vuol dire che nel mondo del lavoro qualcuno sarà in grado di recuperare per capacità contrattuale pezzi di salario altri no quando si distruggono le pensioni pubbliche la sanità pubblica
Vuol dire che ci sarà qualcuno che sarà in grado di farsi le pensioni integrative le assicurazioni integrative qualcun'altro no cioè l'attacco dell'avversario e un attacco che di per sé stesso punta come obiettivo politico alla frammentazione
Del mondo del lavoro cioè l'americanizzazione del conflitto il fatto che non ci sia più un conflitto di classe limpido ma una frammentazione corporativa all'interno dello stesso mondo del lavoro e se lo stesso obiettivo politico principale dell'attacco dell'avversario
Per questo l'opposizione che noi dobbiamo fare non può essere opposizione del no
Deve essere un'opposizione su un progetto politico
Ma la collocazione da cui partire per ricostruire un progetto politico che va ricostruito nell'intreccio tra lotte sociali e prospettiva di trasformazione la ricostruzione di un rapporto tra loro deve per la difesa degli interessi materiali dei lavoratori e progetto politico la si fa mio modo di vedere a partire dall'opposizione
L'unica vera differenza che c'è tra questo quadro che fino a sei mesi fa condividevamo tutti che fino a sei mesi fa condite vedevamo tutti e la questione della legge elettorale
Allora
Io credo perché il meccanismo che viene proposta di dire c'è una nuova legge elettorale che nei fatti forza ad un'unità
Della della sinistra dei progressisti sul piano elettorale
E su questa base viene costruito il ragionamento del Governo non altro presupposto logico che non la legge elettorale che cambiate e l'unico elemento ovvero di cambiamento rispetto all'analisi preferite
Allora io credo che questo
Sia un elemento che non è sufficiente per modificare la linea politica dalla linea politica dell'opposizione a quella del nodo del Governo credo che non sia sufficiente pergamene sembra che non
Un governo di sinistra gli abbia una politica di politica economica di politica sociale e si diploma abitualmente da quella che è stata l'impostazione del governo Ciampi
E soprattutto che abbia una politica che riesce in qualche modo ad essere utile alla ricomposizione di un blocco sociale anticapitalistica cioè alla ricomposizione dell'unità di classe del movimento
Io non vedo questi presupposti
Perché non vedo negli alleati nei nei nei compagni di strada degli interlocutori che abbiamo in questa fase su cui ci stiamo misurando per questo un'alleanza elettorale non vedo nella disponibilità a mettere in discussione gli accordi internazionali che ci vincolano queste politiche economiche
Nella disponibilità a mettere in discussione la linea del di politica economica che è stata sin qui perseguito insomma il fatto che il PDS abbia sostanzialmente accettato gli accordi del trentuno luglio e del tema di luglio che non muove trovato nella relazione
E il fatto che abbia addirittura votato la fiducia al governo Ciampi sulla Finanziaria a me non sembra hanno elementi di secondaria importanza
Mi sembrano da prendere sul serio per quello che so
Allora io credo che c'è una differenza che non è se uno è comunista e l'altro no perché il nodo non è politico ideologico il nodo e sulle politiche programmatiche
Che si possono portare avanti che mi dice che non ci sono i margini per fare un governo di sinistra che faccia politiche di sinistra non ci sono i marchi
E allora io credo io credo che il rischio che noi abbiamo il rischio che noi abbiamo e quella di di avere una linea politica che ci porta a fare un governo di sinistra che abbia gli stessi effetti del governo di sinistra francese
In cui il giorno dopo delle elezioni c'è stato una grandissima manifestazione a Parigi perché giustamente il popolo di sinistra chiede di cambiare io questo lo capisco le strade di Parigi il giorno dopo delle elezioni che hanno portato metteranno al governo se c'è stato un magnifico corteo del popolo di sinistra
Ma dopo sei mesi si è visto che quelle politiche lì non non marciavano non funzionavano e che anche il governo di sinistra incominciava a fare politiche diverso e la cosa cos'è successo
è successo che l'unica opposizione che si è saldata con l'opposizione di strati popolari alle politiche fatte dal governo di sinistra è risultata essere la destra e sovente la destra più reazionaria
Allora io ho l'impressione che se noi andiamo come sinistra compresa Rifondazione comunista a gestire politiche economiche e sociali di cui non vedo i margini per averne politiche veramente di sinistra il rischio che vedo cose che veramente noi consegniamo il Paese in mano alla destra nei prossimi anni perché il rischio che c'è concreto lasciatemi ragionare non è un problema di applausi il rischio che c'è concreto e che si saldi un blocco sociale questo sia reazionario che mette assieme fette di proletariato espulso dalle fabbriche
Come dire di stritolata in qualche modo che che vede le sue condizioni di vita peggiorare in questa condizione e questo si saldi con le politiche di destra
Questo è un rischio che non li abbiamo che oggi non c'è un cuore anche se segnale al Sud col movimento sociale e al no con la lega iniziano a esserci
Ma questo è l'obiettivo di Rifondazione Comunista impedire che questo delicato passaggio si saldi un blocco d'ordine castrati di proletariato macinati dalla crisi e dalle politiche sociali e una proposta politica di destra
Per questo io credo che il nodo del Governo
Non sia non sia affrontabile in questi termini
Mi rimane poco tempo per cui vado brevemente dico subito per essere chiari
Che questo dal mio punto di vista non implica il fatto che noi andiamo da soli alle elezioni io considererei un'impostazione di questo tipo imbecille settario
Io credo che il nodo sia di dire che ci sono speriamo che ci siano e lavoriamo affinché ci siano i margini per un accordo di tipo elettorale
Per un accordo di tipo elettorale ma che questo non vuol dire che ci sono i margini per un accordo politico complessivo ed organico che porti ad uno sbocco di governo e devo dire che da questo punto di vista e qua faccio una critica alla gestione che è stata fatta in questi due mesi io credo che abbiamo peccato di politicismo
Io credo che il nodo che Rifondazione comunista doveva porre era che l'unità elettorale andava costruita in qualche modo dall'alto e dal basso cioè dell'unità elettorale andava Cerrito costruita anche come gli accordi e con i contatti diciamo così divertirsi ma che andava in primo luogo costruita con la prosecuzione di quella splendida manifestazione che è stata quella del venticinque di settembre
Che aveva messo assieme un atto sia sociale che politico da cui partire sui contenuti in questo modo forze come Rifondazione comunista saremmo riusciti a sgombrare in qualche modo Lucan ho dai può Blahnik dei tempi e non vedi apporre sui problemi di linea politica il nodo della costruzione di un accordo elettorale
Perché il problema è nostro e se noi riusciamo ad essere riconoscibili per i nostri per i lavoratori e per le altre
Come una proposta che sui contenuti
Che loro stessi portano avanti
E e credibile
L'ultima questione che voglio toccare quanto ancora
Tre quattro minuti però quattro mila
E la questione della prospettiva politica in qualche modo di medio periodo al di là della questione del Governo
Ed è il nodo del posizionamento di Rifondazione Comunista all'interno della Seconda Repubblica
Nel senso che la linea politica espressa dalle tesi e quella dell'unità a sinistra
Ora in Italia parla di unità a sinistra solo Rifondazione comunista sostanzialmente gli altri parlano di polo progressista io la domanda che pongo è
Il ragionamento dell'unità a sinistra che facciamo noi coincide col polo progressista cioè la costruzione dell'unità delle sinistre che viene proposto nel ragionamento di tesi e la costruzione del polo progressista mi sembra una domanda non banale
Mi sembra una domanda non banale perché o detto in altri termini Rifondazione e parte integrante come progetto politico del polo progressista oppure no
Io credo di no
Io credo di no credo di no perché a me pare che il polo progressista che vede l'egemonia politica in senso alto in senso gramsciano del PDS
Nasca per l'appunto sul progetto politico del PDS che è un progetto da un lato che si pone il problema del governo come nodo centrale di governo della fase di transizione
E dall'altro dell'accettazione dei meccanismi del mercato diciamo le compatibilità politico economiche del capitale come dato fondamentale cioè l'accettazione del sistema da a me sembra che questo sia come dire l'elemento fondante i due nodi fondanti che stanno dentro l'ipotesi del polo progressista se volete una gestione razionale
E il più possibile sociale della fase di crisi e transizione capitalistica ma che sta dentro il recinto delle compatibilità da qualche modo quindi a me pare che il polo progressista si pone nei fatti
Come il compimento del progetto politico del PDS in forma organizzativa differenziata cioè non del partito unico della sinistra ma di un unico progetto politico della sinistra attorno a cui si aggregano differente forme o differenti forme organizzate anche se Alleanza Democratica pone il problema del gruppo unico alla al parlamentare e quant'altro
Allora io credo che se noi facciamo la sinistra del polo progressista
Come mi pare alcuni compagni nei fatti propongono credo che Rifondazione Comunista si trasformi né più né meno che in una corrente esterna del progetto politico del PdL
Cioè che rischiamo di essere come Rifondazione Comunista presenti organizzativamente con le nostre bandiere con i nostri segretari con la nostra struttura organizzata ma senza un progetto politico
Devo dire anche che non considero alternativo a questo l'ipotesi che Rifondazione Comunista stia fuori dal polo progressista in splendido isolamento
Perché a mio avviso anche in quel modo lì Rifondazione Comunista non avrebbe un progetto politico sarebbe semplicemente speculare all'altra da un lato c'è chi dice noi siamo dentro il polo progressista dall'altro c'è chi dice noi ne siamo fuori siamo da solo
Io credo che il nodo che noi abbiamo davanti e sei a Rifondazione comunista senza nessun settarismo lo sottolineo tre volte
Con l'obiettivo della ricostruzione di un blocco sociale anticapitalistica e quindi dell'unità di classe di un progetto di aggregazione ampio
Senza nessun settarismo nemmeno politico nel senso non solo l'unità dei comunisti ma se Rifondazione Comunista si pone il problema di costruire di lavorare per costruire un polo politico sociale di sinistra alternativo al polo progressista che sia oggi di opposizione perché a mio avviso il nodo è come nella prima Repubblica nata dalla dalla Resistenza c'è stato un cento e c'è stata
Un partito comunista una sinistra
Come presenze forti il nodo è se la Seconda Repubblica nasce come una presenza di una sinistra di opposizione oppure no oppure se la Seconda Repubblica nasce solo con una forte destra e la sinistra tutta schiacciata al cento
Io quindi credo e chiudo perché non ho più tempo
Che il nodo che noi dobbiamo sciogliere come medio periodo e che Rifondazione Comunista dal mio punto di vista non può essere nella sinistra del polo progressista nello splendido isolamento dei comunisti nella loro riserva indiana
Rifondazione comunista si deve spendere nella ricostruzione di una sinistra di alternativa di una sinistra di opposizione che sia più ampia dei soli comunisti che parta da cosa abbiamo messo assieme nelle manifestazioni di settembre e quant'altro
E che e che su questo costruisca la nostra prospettiva politica
Sulla da parte dei progetti del programma che madre diceva anche se alcune cose non le condivido ma questo è l'orizzonte ma questo il nodo non la sinistra può Grassi sta non l'isolamento ma la capacità di essere motore del conflitto sociale della ricostruzione di un rapporto tra conflitto sociale prospettiva politica
E di una prospettiva politica di sinistra di opposizione
Botticchio uscito dal movimento dei consiglieri Carfagna
Credo
Ma non che tutti noi cogliamo l'importanza di questo congresso e la fase particolarmente difficile che viviamo e credo che è un bene non dimenticare che fuori da questo albergo oltretutto spesso in modo stabilmente sono venute cose sono venute stanno venendo cose impensabili sino a poco tempo fa e che la sinistra tra pochi giorni sarà chiamata ad uno scontro prima di tutto politico e poi elettorale di grandissimo rilievo
Il risultato finale rincara ricadrà pesantemente sullo scenario nazionale internazionale e potrà aprire o chiudere delle prospettive che determineranno nuovi assetti di potere e le condizioni di vita e di lavoro per milioni di persone ed è bene anche ricordare che ci apprestiamo lo scontro in condizioni difficili impreparati
Con una destra arrogante una classe la lavoratrice divisa
Una crisi economica e sociale pesantissima Conde disastri profondi nella cultura e nella coscienza di milioni di uomini e di donne c'era abbagliati dal leghismo dal corporativismo dal razzismo
Che porta a rompere solidarietà e unità delle forze del mondo lavoro sino all'accettazione del libero mercato come valore soluzione dei gravi problemi del Paese
Eppure per la prima volta in assenza di grandi movimenti di massa la sinistra potrebbe vincere
E l'ha capito bene Berlusconi che per difendere i suoi interessi e privilegi sta già conducendo la campagna elettorale con volgarità demagogia e con una nuova violenze naufragano
Sa e cento no noi appunto tutto questo c'è il dramma sociale umano dalla disoccupazione
Delle nuove povertà delle solitudini e dell'ingiustizia
E la disoccupazione tecnologica prima ancora di svelare l'insostenibilità e l'irrazionalità di questo modello di sviluppo mostra tutta la sua ferocia appelli miseri Mentor personale che provoca nella vita delle persone
Ed è nella capacità di trovare risposte alternative nella crisi che è come sappiamo di carattere strutturale che si misura la validità e la ragione dell'esistenza di una nuova sinistra alternativa e di un partito comunista
E c'è un bisogno impellente di questa sinistra diffusa e radicata nella società che sappia di costruire valori ridare speranze di identità
Ma con una propria credibile proposta di società di una razionalità economica di un modello di sviluppo nel quale la condizione umana non sia più ridotta alla sola dimensione della produzione del profitto
Il problema che abbiamo da affrontare come organizzare l'economia i consumi e la riproduzione sociale avendo come baricentro uno sviluppo compatibile con l'ambiente e la sua qualità sociale
O come evitare che le nuove tecnologie gli aumenti di produttività si trasformino in ulteriore disoccupazione frammentazione sociale
E ancora come all'interno di un'economia e una crisi dalle caratteristiche mondiali del per il dominio politico dell'alta finanza quindi accaparramento dei mercati di distruzione di risorse sfruttamento del Terzo e Quarto mondo ristabilire un ordine mondiale dell'economia alternativo senza sfociare in una nuova guerra
Come si vede problemi enormi difficili complicati storico delle proposte delle idee sono stati abbozzate nella piattaforma del venticinque settembre
In un percorso di confronto tra le forze ambientaliste il movimento dei consigli la Rete ai Verdi e la convenzione per l'alternativa essere sindacati comunisti del PDS sapere e a quel risultato ci siamo arrivati
Come approdo naturale della grande manifestazione del ventisette febbraio indetta dal movimento dei consigli
E dalla campagna referendaria vincente dove in cinquanta giorni nella quasi totalità indifferenza dei mass media essenze pianista era il dico li di Pannella abbiamo raccolto milioni di firme sul referendum di grande importanza
E gravissima credo che noi è la decisione giudice anzi sicuramente gravissima la decisione della Consulta di considerarli annullate
E forse abbiamo fatto troppo poco rispetto a questa situazione mentre con soddisfazione dobbiamo registrare che al referendum proposto dal Movimento dei consigli quel famoso diciotto di dicembre su un l'articolo diciannove
Ci danno e la possibilità e ci rafforza per la nostra battaglia per giungere all'approvazione di una legge per la democrazia sui luoghi di lavoro
Che superi i monopoli di organizzazione e che ridia diritti certi ed esigibili ai lavoratori e alle lavoratrici
Al tavolo con le forze della sinistra i temi sociali in sanità pensioni ambiente devono essere ripreso con l'impegno di riconoscersi approvare la proposta di legge del movimento dei consigli sulla democrazia dei luoghi di lavoro solo perché fatta propria oltretutto Cuesta dal P DS e da Rifondazione Comunista dei Verdi e dalla Rete ed è su questi temi che il movimento dei consigli terrà un'assemblea nazionale a Bologna il sette febbraio il sette febbraio
Ma è anche bene ricordare ad hoc
Per chiarezza e non certo per polemica
Che nella costruzione della manifestazione del venticinque settembre i consiglieri il movimento dei consigli mantengono la loro autonomia e non si fecero strumentalizzare da nessuno
Questo è se quel giorno saggio e se quel giorno
E se quella giornata di lotta Rifondazione Comunista si impegnò a realizzarla con un vasto arco di forze sociali e politiche e se in piazza le bandiere di Rifondazione Comunista affianco a quelle dei terzi e della Rete
Furono tanti
Tante fu per la voglia di visibilità e per esprimere quel senso di appartenenza dei suoi militanti e non per una volontà egemonica perché quel giorno si allibito una forte comunicazione tra diversi soggetti ed è stato un passaggio decisivo pare per l'unità della sinistra che oggi noi vogliamo realizzare
D'altronde secondo i veri motivi per la non adesione a quella manifestazione come ci dichiarò Angius nell'incontro con il movimento dei consigli pubbliche erano i contenuti nella piattaforma
Considerati i massimalisti e divergenti rispetto al giudizio sul governo Ciampi e sull'accordo del ventitré luglio
E noi con quei giudizi sul governo con quei contenuti chiaro dobbiamo presentarci al confronto per il rispetto delle forze che hanno promosso la manifestazione e alle centinaia di uomini e di donne che l'hanno realizzata e il diritto al lavoro deve divenire l'asse centrale della nostra azione costruendo su proposte concrete realizzabili una forte movimento di lotta che sappia unificare il nord e il sud del Paese
Le aree forti e le aree deboli individuando nel piano per l'occupazione proposto dalla lega ambiente un punto dal quale partire
E per la difesa dagli attuali livelli di occupazione nell'industria diviene storicamente non più rinviabile una riduzione generalizzata dell'orario di lavoro senza la perdita di potere d'acquisto dei salari
Ma la riduzione di orario di lavoro compagni e compagne non è solo una strategia da rilanciare ma è un modello una cultura alternativa di sviluppo di qualità della vita
Di società che dobbiamo saper affermare contro quella che ci prospetta con pochi garantiti e un esercito di precari disoccupati e inoccupati
è una risposta di civiltà oltre che di un modello alternativo
E nel prossimo futuro sarà necessario affiancare alla politica industriale una politica sociale e fiscale adeguata
Perché nessuna prospettive futuro può avere un Paese nel quale è assente una politica industriale su settori strategici
Dove manca ricerca e sviluppo dove in questi anni immense ricchezze sono state dirottate dal lavoro alle rendite alle speculazioni finanziarie
Dove nell'economia mondializzata non esiste una legge di controllo e di indirizzo delle multinazionali che oggi imperano brutalmente
E la questione sindacale si ripropone all'interno di un mutato quadro generale con la perdita di egemonia di machismo che sino a pochi mesi fa dettava condizioni e proponeva un sindacato unico
Come frutto di un compromesso sociale di una linea sindacale subalterne consociativa che hanno portato agli accordi del trentuno del trentuno e ventitré luglio e lo scontro aperto in questo Paese con il padronato italiano Agnelli in testa
La nullità dei risultati a favore delle lavoratrici e dei lavoratori sia sul piano economico come quell'occupazione male sanciscono definitivamente il fallimento di quella politica sindacale
E la rottura democratica la crisi di credibilità raggiunta dalle confederazioni pongono all'ordine del giorno il problema di rifondare il sindacato confederale di massa democratico di classe
E lo possiamo realizzare
A partire dai luoghi di lavoro accentuando le nostra battaglia dentro e fuori il sindacato
Utilizzando anche la battaglia per le elezioni delle RSU in tutti i luoghi di lavoro conducendo una battaglia per superare gli Aspet i negativi ancora presente lo vuol fare ed è bene anche via tutta questa che in questo sindacato in CGIL in particolare
Continuano a riconoscersi in milioni di lavoratori e di lavoratrici
Che rappresentano spesso la parte migliore della classe lavoratrice e noi ci siamo e ci saremo articolando e rendendo più visibile però il nostro impegno che si richiami alla nostra identità
Sapendo però che il sindacato non può sostituire il partito e non è la struttura nella quale esauriamo la crescita della gauche in tanti capitalista perché non siamo comunisti perché sindacalisti ma sindacalisti perché comunisti eccetera e questo significa che laddove esistono i presupposti e le reali condizioni siamo impegnati anche sul terreno della promozione e sostegno dei movimenti politici e forme di autorganizzazione di massa per rilanciare un forte antagonismo sociale
Elemento questo necessario anche in caso di vittoria delle sinistre
E il positivo ruolo avuto dal movimento dei consigli da essere sindacato è stato realizzato con l'impegno dei compagni e delle compagne di Rifondazione Comunista
Ma risulta perdente don come dimostrato nei fatti l'ipotesi di costruzione di ulteriori sindacati forzatamente corporativi e non in grado di essere elementi di ricomposizione del mondo del lavoro
Così come proponibile oggi una fuoriuscita dalla CGIL come acceleratore per la costruzione di un nuovo sindacato e questo partito
Sta per finire
E questo partito questo congresso erano una scommessa ci hanno deriso destreggia atout ci hanno compatibile mal sopportate dopo due anni abbiamo avuto una prima e abbiamo vinto la prima scommessa siamo una realtà siamo temuti e rispettati
Certo abbiamo ancora molte lacune ci portiamo appresso i vizi e riti di una sinistra che vogliamo e dobbiamo rifondare abbiamo poca presenza nel tessuto sociale nei luoghi di lavoro
Ma forti dalla nostra pratica di massa e unitaria siamo punto di riferimento essenziale per milioni di donne e di uomini che chiedono nuovi d'interpretare i loro bisogni di rendere visibile la loro sofferenza
Sto per finire e compagni e sbaglia
Offuscato da alchimie politicista e da professore dalla politica
Chi ritiene che questa gente comune la gente di sinistra i democratici possono capire i sottili distinguo le polemiche sterili temporeggia mentre di fronte ad una emergenza ad un'emergenza che impone a noi e alla sinistra una grande azione di prova collettiva di unità e maturità con l'assunzione di responsabilità per vincere al prossimo scontro elettorale
E al tavolo di sinistra con tutte le forze sociali e politiche noi ci dobbiamo andare
In un confronto a tutto campo rispettando tutti ma con la nostra autonomia i nostri programmi la nostra identità sono e non certo per farci omologare né tanto meno utilizzare come porta voti o portaborse
E ci andiamo con diritto con pari dignità e non perché è qualcheduno come Adornato doppietta citando lasciapassare
Ci andiamo come forza politica di sinistra comunista impegnata ad un progetto strategico che si è costruito una credibilità un consenso nello scontro di classe in questo Paese con la radicalità e coerenza
E non ci faremo cacciare in un angolo né permetteremo di isolarci sulle dispute ideologiche sulle pregiudiziali
Ma è bene che anche il PDS non si appresti solo fare delle richieste ma anche di rispondere a noi ai movimenti alle associazioni con quali discriminanti con quali programmi costruiamo l'alleanza d'alternativa
E per chi è contro e per cosa vogliamo governare questo Paese e il tavolo dovrà al più presto uscire dal palazzo per costruire in ogni luogo di lavoro di studio di in ogni luogo di studio o di lavoro i comitati gruppi di lavoro i movimenti di sostegno elementi necessari questi per vincere uno scontro che sarà tutto campo e su opzioni politiche generali
A chi aspetta molto da questo congresso e dai compagni e dalle compagni di Rifondazione Comunista Handley possiamo dire che non li deluderemo grazie
Età fagli della direzione nazionale si prepari Filipozzi scusami Atalmi brevissimo comunica si avvertono i membri della commissione politica che il testo del documento politico
E a disposizione dei compagni presso la sede della Commissione forse bisogna attendere ancora un quindici venti minuti la riunione della Commissione si farà questa sera alle ore ventuno precise voglio anche aggiungere compagni che mi arrivano una serie di messaggi da leggere alla sala dove si chiede la convocazione di riunioni di delegazioni o di altro durante il dibattito io pregherei compagni di fare queste gravi durante l'intervallo
Non durante il dibattito perché altrimenti non si capisce come si ama discutere con i compagni che stanno lì nel pensare
Cari compagni carico io ho apprezzato moltissimo ad abolire la relazione del compagno Mario però ancora in chiarire subito che parto dall'apprezzamento per arrivare alla demolizione
Dico che vattene e dirò perché mi sforzerò di cercare di spiegare
Io ho seguito molto i dibattiti congressuali e devo dire che questi con i risultati di questi congressi l'intervento e che ci sono stati in questi congressi hanno dimostrato quanto sia stato e sia importante il momento nel quale si svolge il nostro per il congresso
Le ragioni di questa valutazione della delicatezza e della complessità sono sotto gli occhi di tutti
E a o anche una dimensione che va al di là dei confini nazionali
Se a tutto ciò si aggiunge la crisi istituzionale annuncia dai contorni d'Orléans e poi un ruolo che riemerge della Massoneria e io qui vorrei ringraziare il compagno Forgione il compagno mondani per quel bel contributo che hanno dato con quel libro sulla Bubola
Noi abbiamo davvero un quadro poco rassicurante pensiamo a tutto ciò che sta dietro al SISDE attorno sversamento alle rivelazioni inquietanti di testimoni a gennaio e ci rendiamo conto che il Paese stava affondando in una sorta di sappiamo in questo quadro si inserisce anche il problema della destabilizzazione all'estero sul quale poco mi pare ha giovato la visita del presidente Clinton con la dissoluzione di due regioni
Da ex Unione Sovietica e la Jugoslavia di cui bene ha parlato il compagno spetti ricerche hanno messo a nudo tragedie sofferenze miserie e che ci riguardano molto da vicino non solo politicamente ed economicamente
Ma anche fisicamente
Non dimentichiamo diceva un compagno a Trieste che guarirà chiama guerra
Ma anche all'Ovest nell'Occidente ricco e industrializzato vi sono tragedie e sofferenze emise è stato ricordato anche nella relazione di maggiori ma anche da altri interventi la rivolta dei campesinos diciamo passa all'indomani badate bene della sigla di un accordo commerciale il Nafta
Fra USA Canada e Messico
Tanto pubblicizzato che ha messo in evidenza però tutta l'inadeguatezza di una politica economico-finanziaria e sociale che mira a difendere interessi forti lasciando in una situazione di sempre maggiore debolezza le popolazioni più povere
Del resto le ultime elezioni in Canada hanno visto la sconfitta del Partito chi aveva siglato l'accordo segno questo del dissenso da parte del popolo canadese
E anche nei confronti del Gatt l'accordo commerciale fra l'Europa e gli Stati Uniti c'è stato non certo entusiasmo diffusa nei Paesi della CEE
Solo l'Italia si è dichiarata soddisfatta
Così come lo fu per l'accordo di Maastricht
Abbiamo dunque un mondo ancora più diviso fra Paesi espressioni di rinnovata potenza e paese sul bus subalterni fra Paesi ricchi e Paesi poveri fra nord e sud ma anche fra Est e Ovest
Vi è una tendenza nell'Occidente industrializzato a ritenere alcuni paesi quelli del Sud come fonte di manodopera a basso costo
E quelli dell'Est come grandi mercati inutili ai fini di una incentivazione di consumi prodotti anche obbedendo ad un mercato senza regole che ha solo nel profitto l'unico punto di riferimento gli esiti della disastrosi già si conoscono ma si finge di non sapere che vi sono milioni e milioni di donne e di uomini che non guadagnano abbastanza per acquistare generi di prima necessità o non guadagnano affatto
E queste situazioni non sono solo le porte di casa ma dentro la nostra casa e lo denunciano i suoi sceglie dei disoccupati
E dei cassintegrati in Italia l'aumento dei cosiddetti senza casa in America in Inghilterra in Francia ebbene care compagne cari compagni oggi mille novecentonovantaquattro coloro che difendono gli interessi dei più deboli e dovremmo tenerlo presente vengono chiamati comunisti o nazista
Compreso il vescovo Ruiz di San Cristobal così come lo furono i teologi della liberazione o il vescovo non ero qualcuno dirà così anche del Papa dopo l'intervento l'intervista sulla Stampa o di monsignor Casaroli che ha espresso rimpianto per il comunismo portatore di valori
Ecco io vorrei ripetere
E forse può sembrare una ripetizione retorica che noi ci chiamiamo comunisti senza Nostalgia de intenzioni continui liste
Ma neppure con abiure annullamenti delle radici storiche come ha detto anche il compagno Macrì sapendo che questo richiede non sporse un impegno di tutti per superare le resistenze e pregiudizi
Giudizi sommari tentativi di emarginazione in atto descrivendo siccome un partito blindato arroccato ideologizzato
Il nostro lavoro per la gente con la gente dimostra invece l'opposto
Di quell'immagine che alcuni tendono a dare di nuovo anche se e credo però valga per tutti per tutti coloro che bevono l'impegno politico intensamente riemergono spesso punte di massimalismo e di ideologismo che caratterizzano alcuni comportamenti
La necessità di essere in campo e di dare un contributo lei neutro nel marginale L'Unità all'importanza e alla delicatezza del momento che stiamo vivendo
Ci induce a trovare non certo ad ogni costo uterino unitario di battaglia politica
A sinistra senza rinunciare a quell'identità che sta a cuore a tutti e che è costituita da valori e risorse umane indispensabili
Per affrontare questo passaggio storico politico che troveranno non sappiamo quale sbocco nella prossima consultazione elettorale
Ed è proprio in vista della prossima scadenza elettorale che dobbiamo attrezzarci sapendo che ci troviamo troppo di fronte una legge che non abbiamo voluto che da più parti oggi viene criticata
E che Tarak certamente dei risultati discutibile
Qualcuno dice che con queste elezioni si attua il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica e alcuni sottolineano positivamente questo passaggio
Io ritengo che il passaggio è avvenuto molto prima l'occasione del consenso quasi plebiscitario al referendum del diciotto aprile quando intenzionalmente si è voluto un cambiamento del sistema elettorale
Che premia se la maggioranza penalizzata se le opposizioni e lasciasse come accadrà larghi strati di popolazione non rappresentati
Noi abbiamo di fronte ai risultati delle ultime elezioni amministrative la sostanza legata ai ballottaggi ebbene la prossima legge elettorale il prossimo confronto elettorale si farà con regole molto diverse ma proprio per questo le dobbiamo fare delle analisi meno schematiche e meno semplificate
Tutto questo in considerazione del fatto che corse come abbiamo avuto modo di constatare per le elezioni dei sindaci
è esplosa in tutta la sua virulenza una destra che può avere colto di sorpresa alcuni ma i cui segnali erano già ben visibili
Del resto l'elezione di Giuliani al sindaco di New York o la vittoria di Zhirinovskij Russia va in questa direzione
Questo tipo di valutazione diffusa anche fra alcuni osservatori stranieri qualche settimana fa il filosofo Habermas che tanto scrisse durante il Sessantotto affermava in una sua intervista che sta nascendo nel mondo una nuova cultura di destra
Ed evitava non ammainare la bandiera della sinistra portando come argomento a sostegno che quando si parla di sovranità popolare e di diritti dell'uomo nozze Progetto pensare che questi siano piovuti dal cielo
Se questi principi non sono uniformemente diffusi e non sono perfetti ma hanno assunto la forma di diritto positivo e se sono state sia pure parzialmente applicati lo si deve ad almeno due secoli di lotte politiche
E dei movimenti sociali dal movimento operaio al femminismo al pacifismo alle udienze all'ambientalismo
Popoli che si sono dati da fare e che hanno lottato per avere e rivendicare questi diritti ma su questi popoli oggi grava su questa civiltà q europeo occidentale capo oggi intenso di oltre trenta milioni di disoccupati e l'espansione dell'aria del non lavoro
E per quanto ci riguarda alcuni parlano di ripresa o ripresina senza ovviamente avere certezza dei tempi
Ma gli stessi sanno bene che la recessione perché questa la fase che stiamo attraversando non sarà a breve termine non vediamo breve termine la sua fine
Ne usciremo non si sa quando e soprattutto questa è la cosa più grave senza recuperare un solo posto di lavoro
Non solo ma il tanto enfatizzato settore del terziario e dei servizi stando agli ultimi dati Istat è il settore che ha perduto di più
Duecentocinquantaquattro mila posti di lavoro rispetta i centosettantuno mila dell'industria e ai centotrentuno mila dell'agricoltura
Noi abbiamo già un zoccolo duro di disoccupazione che rischia di spaccare ancor più di quanto sta facendo il mondo del lavoro
Facendo aumentare da un lato fenomeni di individualismo ed egoismo e dall'altro il degrado sociale
La microcriminalità le nuove povertà
Per risolvere le quali non servono i provvedimenti tampone quali quelli predisposti dal governo ma se poi davvero a pensare
Di definire interventi per l'occupazione l'aumento dell'indennità di disoccupazione l'aumento della cassa integrazione l'avvento dei prepensionamenti l'aumento della mobilità lunga e solo investimento lamentando poi che il rapporto fra occupati e pensionati in Italia è un rapporto anomale
Noi abbiamo di fronte il fallimento delle trattative con la FIAT che tutti ora valutando nella loro gravità
La sente che la sua verità una fabbrica al sud la sede per la quale avrà certamente avuto i finanziamenti a fondo perduto della legge sessantaquattro e abbiamo di fronte oggi lo sciopero dei colletti bianchi
Cioè di quei lavoratori che negli anni ottanta dettero vita alla marcia dei quaranta mila
Capeggiati dal dottor a rischio il quale poi ha detto come premio in un seggio in Parlamento oggi c'è un'altra visione fra gli impiegati non è una parente ma pure
è una nemesi storica quella che colpisce
Questi
L'avvocato allora scatta la necessità di mettere insieme tutti gli spezzoni della sinistra consapevole che giocherà determinato la separazione dal ventuno al Livorno giù giù fino a Rimini non si supera con accordi o intese politicista e o con tattica elettoralistiche non convinte e non convincenti
Occorre trovare un terreno d'incontro praticabile
Che aiuti a mettere insieme queste forze perché hanno una barriera contro il conservatorismo il continuismo magari travestito dall'orbita
Con soggetti riciclati da una parte e dall'altra ma in un certo senso sempre dalla stessa parte contro una destra che si ammanta di democrazia che magari va alle Fosse Ardeatine ma che rimane lontana anni luce
Da che questa democrazia sia pure imperfetta ha contribuito a costruire la e a difenderla
Per questa importante o una e non fra qualche mese ricercare elementi di convergenza a sinistra non come fatto meccanico e in ogni modo subalterno
Ma come constatazione della necessità di fare una scelta che diventa obbligata inattesi in assenza di un chiaro programma alternativo di sinistra
Tutto da costruire proprio quando una destra rozze protervia è sulla scena politica e sappiamo che ha preparato questa sua entrata in scena con anni e anni di erosione in profondità
Del tessuto democratico ed ha avuto e dava disposizione soldi e mass media e apparati il cui deterioramento della cui corruzione appare oggi in tutta la sua gravità
Io credo che noi abbiamo davanti un disegno che è partito da lontano che io vorrei riprendere perché molto spesso lo accantoniamo ce lo dimentichiamo
Ma non vorrei che per molti compagni il favoloso o famigerato
Piano di rinascita della P due fossero mai qualcosa che appartiene alla storia addirittura c'è chi pensa di fare un film sul cosiddetto venerabile
Ma patate che in quel programma c'erano degli obiettivi che sono stati Totti realizzati dalla scomparsa del Partito comunista
Alla perdita di prestigio e di potere del sindacato allo svuotamento del ruolo del Parlamento all'abolizione del sistema proporzionale al grande controllo sui mezzi di comunicazione manca il codicillo finale fra le altre cose quella dell'elezione diretta del capo dello Stato e qualche forza politica che aveva inversione di rinviare a data
Da destinarsi le elezioni l'aveva posto come pretesto per potere davvero continuare ad andare avanti concerto noi ci rendiamo conto che è difficile la strada
Che abbiamo davanti
E sappiamo anche che abbiamo alle spalle un riformismo senza riforme già abusato di strumenti normativi e decreti legge che semmai hanno accentuato le distanze fu fra le classi
Ed hanno posto nuovi soggetti in condizione di sofferenza
Poche settimane fa all'ironia Trieste into ai cantieri della Fincantieri solo carte sulla loro due operai
Trentasei e quarantacinque anni il loro salario non superava il milione e trecento mila lire
In condizioni di lavoro a stressanti sotto il ricatto della perdita del lavoro sapendo che devono rispondere a quanto richiesto dall'azienda con il progetto di qualità totale
è assurdo morire per un milione e trecento mila lire al mese diceva un compagno di Trieste ceto che è assurdo
Ma dove è come stare dalla parte di questi laboratori perché vengano rispettate le condizioni di lavoro i tempi di lavoro La Mantia il mantenimento del posto di lavoro io credo che spetta a noi
Hanno i comunisti a un partito
Della sinistra anche attraverso una impresa visibile della nostra iniziativa politica fra la gente senza lasciare intercorrere fanno iniziative all'altra
Tempi troppo lunghi perché i lavoratori si sentano abbandonati dal nulla
E allora noi bisogna farle queste scelte e sarebbe sbagliato a mio parere come qualcuno chiede che noi per far questo stessimo fuori dalle istituzioni
Io penso che dobbiamo stare nel gioco
Evitando non solo e non tanto l'isolamento oppure negativo per un partito che hanno la giusta ambizione di diventare di massa
Quanto piuttosto il congelamento e la non utilizzazione del nostro apporto del nostro penso che e letterato di una certa consistenza continua ad assegnarci
Dico questo sapendo con chiarezza e lo voglio ribadire perché questo è il sospetto il dubbio che attraversato molti interventi
Che non c'è più estrema governare per quanto riguarda la politica che abbiamo contestato ai governi passati
Non potevo certo fare una politica di centrodestra sotto l'etichetta di sinistra e questo mi sembra sia fortemente diffuso non solo nel corpo del partito ma anche nella relazione del compagno Mario
Io credo che molte altre cose avremmo da dire e purtroppo il tempo non ci consente di stare più a lungo davanti a questo microfono
Allora io credo e concludo che questo congresso a questa grande importanza proprio perché la situazione ci impone scelte decisive
Scelte politiche che godiamo dobbiamo compiere con grande senso di responsabilità
Perché è necessario porre ostacoli veli corposi a quel processo di normalizzazione estrapolazione di attenuazione dei valori democratici insidiati da un intreccio di poteri chi ha rimesso in ingovernabile il nostro Paese
La nostra presenza sulla scena politica oggi vale a rimborsare in questa bandiera ma anche a costruire un modello di società e di sviluppo in grado di dare risposte nuove ai giovani ai lavoratori alle compagnie e ai compagni grazie
Il pozzo di federazione di Cremona si prepara Nicola Manca federazione di Firenze
Voglio dire intanto che compagni impegnati a qualsiasi livello il movimento cooperativo si riuniscono le quattordici e trenta presso le scale
Ma a compagni e compagne
Io
Comincerò il mio intervento partendo da una questione e ritengo fondamentale in questo ed è la questione dall'attacco all'occupazione che in questi giorni non soltanto la Fia la moltissime altre aziende come l'Olivetti
Di Crema che è stata chiusa definitivamente senza nessuna prospettiva di reindustrializzazione dell'area come all'Ilva di Taranto di Crotone di Terni
Di Genova i minatori del Sulcis nelle loro Pat
Io credo che siamo di fronte ad un attacco all'occupazione senza precedenti
E credo che da qui da questo congresso debba partire anche una proposta concreta di mobilitazione di lotta
Che inviti il sindacato tutti i lavoratori a uscire dalla logica di risposta di gruppo settoriale ad un attacco che invece generale in questo Paese all'occupazione ai diritti ai salari dei lavoratori
Più in generale non soltanto dal dall'idea del gruppo FIAT in questo caso io credo che questo forte attacco l'occupazione che sta portando avanti il padronato italiano di mostre
Quanto effimera quanto sbagliata sia stata la politica di cedimenti
Che il sindacato in questi ultimi anni ha portato avanti si è sempre è servita semplicemente a spostare enormi risorse dal lavoro dai salari dei lavoratori ai profitti dal patronato
è stata una politica che si è rivelata fallimentare nella difesa reale del dei posti di lavoro dall'occupazione del nostro Paese
E questi io credo che alimenti profondamente una crisi di sfiducia di allontanamento di rassegnazione ai lavoratori di estraneità che è palpabile nei luoghi di lavoro soprattutto per quei compagni attivi che ancora oggi sono in lotta in campo nella difesa dei diritti dei lavoratori
Questa compagnie magari la definiva il rischio di una dissoluzione di questo sindacato io credo invece che in questa fase già sia in atto una dissoluzione di questo sindacato e la prova lo è il calo di militanza
La difficoltà
A riscrivere lavoratore i rappresentanti dei lavoratori non rieletti
L'aumento dei lavoratori attivi non iscritti al sindacato aree sempre più grandi e numerose come quella dalla quale provengo io dalla piccola e media industria non tutelati
Da parte del sindacato
E che dopo gli accordi del del ventitré di luglio del due ed è il tre di luglio dal novantadue si vedono respinti nelle mani del padronato senza nessuna tutela e senza nessuna possibilità di avere delle garanzie rispetto l'occupazione i loro diritti
E queste evidentemente si intreccia con una crisi
Nella democrazia sindacale
La mancanza in questi anni di una democrazia vera di retta dal mandato a trattare nell'approvazione dei contratti parlo del settore metalmeccanico perché il quale dal quale è quello dal quale provengo la parte
Senta e mente hanno messo in crisi un rapporto di rappresentatività tra lavoratori e sindacati
La burla bloccata contrattazione aziendale che sta dentro gli accordi di luglio la centralizzazione che avvenuta sempre
Più forte al di là poi delle dichiarazioni invece dalla necessità di andare nella direzione di una decentralizzazione dei poteri anche all'interno del sindaco sono prevalse le logiche centralità attrice di mediazione dei vertici e penso che l'accordo di l'accordo di luglio del novantadue e del novantatré sia veramente il punto alto il punto finale di rottura
Di quella che la natura della storia del sindacato di classe nel nostro Paese
Dentro questi accordi dal ventitré di luglio ad altre di luglio del novantadue via una filosofia che io non sono molto d'accordo con quali come magari ha sottolineato che oggi trova in questo paese dalle difficoltà
La filosofia di un sindacato nuovo moderato un sindacato unico si era definito io credo che di fronte all'ipotesi alla possibilità di uno scioglimento di uno scioglimento nei fatti di questo sindacato entrino in campo sicuramente delle proposte e moderate che oggi non possono trovare magari dalle risposte convincenti ma che comunque sono nei fatti oggi sul tappeto e credo che l'altra ipotesi che in campo e oggi evidentemente l'ipotesi di un sindacato di un rifondato sindacato di classe
Queste ipotesi trova sempre più corrispondenza anche nelle lotte dei lavoratori a partire dalla piattaforma
Dal venticinque di settembre che ha prodotto un vasto movimento largo e unitario che dimostra la buona volontà da parte dei lavoratori di ricostruire un movimento di lotta sulle questioni occupazionali sulle questioni dal salario sulla questione dalla sanità
Che sono oggi sotto un durissimo attacco da parte del padronato da parte del governo Ciampi
La ristrutturazione capitalistica che è avvenuto in questi ultimi anni e la distruzione del sistema politico
Che è avvenuto attraverso il referendum
E ha portato a questo nuovo sistema maggioritario e alla ricollocazione di nuove forze in campo evidentemente interessa direttamente anche il sindacato non è pensabile che di fronte a tutto ciò che è avvenuto in questo Paese il sindacato ne esca immune da questa logica
Io credo che la questione evidentemente che è posta sul tappeto oggi che è molto difficile la questione di una rispondi un rifondato sindacato di classe io credo che bisogna partire non tanto sulle questioni di sigle o di comportamenti io credo che ci sia una questione di fondo che va verificata sulla necessità evidentemente di ricostruire un movimento di lotta che parta da obiettivi concreti
Credo che ci sia una discussione molto importante che sta attraversando anche l'organizzazione della CGIL
Che però devo dire che anche all'interno dei lavoratori oggi più di ieri
è venuto sempre più a mancare quel senso comune che lo era in passato che questa CGIL era ed era è sempre stata
L'organizzazione sindacale che più di altre
Era individuata come l'organizzazione di classe che difendeva gli interessi dei lavoratori
Questo senso comune sta venendo sempre meno
è un problema reale il legame tra i lavoratori e le organizzazioni sindacali oggi passa sempre più tra il rapporto diretto tra i delegati i loro rappresentanti all'interno delle aziende che comunque oggi sono sempre meno in grado di dare il rischio delle risposte concrete
Determinanti rispetto a quella che è la crisi di questo sindaco io credo quindi che anche di qua passo una riflessione rispetto al nuovo panorama politico ed economico
Che si è che oggi sta attraversando il nostro Paese una riflessione che che guardi al futuro rispetto a quella che è un'ipotesi e all'ipotesi del nuovo sindacato riflesso io non voglio dividermi sulle singole sulle sulle scatole sui quali si vogliono evidentemente aprire delle discussioni preferisco discutere sulle questo è uno dei contenuti dai lavoratori viene la volontà che in questi giorni non soltanto sulle questioni dell'occupazione ma rispetto anche ad una campagna come contrattuale e spenta nel nostro Paese anche in questo in questo momento a decollare la necessità di riporre al centro la questione del lavoro la questione dei diritti la questione del salario su queste questioni io credo che bisogna andare avanti
Costruire questo mito in movimento di lotta per rilanciare la necessità oggi dall'apertura di un processo di Rifondazione di un sindacato di prassi che non è soltanto la rifondazione del sindaca ma è nel complesso la rifondazione dall'intera sinistra nel nostro Paese io credo che di questo oggi ci sia bisogno di contenuti concreti per chiamare veramente oggi alla lotta e costruire un movimento che respinga questo attacco
All'occupazione da parte del padronato e che metta al centro al tavolo della trattativa dalle forze progressiste in questo Paese la questione del lavoro grazie
Nicola mancarvi Firenze Luigi Agostini con i compagni mi fanno giustamente notare che vi è un po'di brusio soprattutto ai club d'altra parte sarebbe opportuno evitare anche perché vi sono ampi spazi ore compagni avessero per le cose interessanti capirsi
Compagnie comprende io credo che giustamente sia stato detto che la prima fase della rifondazione comunista e finita
Che possiamo affermare che la natura l'autonomia di una forza comunista nel nostro Paese
Non è più in discussione credo che in questo congresso si apre una fase nuova che deve dare compimento al progetto politico dei comunisti
E questo credo per aggregare nuove forze ed energie critiche dei valori del capitalismo tante forze che dall'opposizione muovono una critica all'esperienza e alle esperienze in atto di segno moderato è anche reazionario
Il giovane che hanno ripreso la parola nelle piazze i lavoratori dei consigli che hanno mantenuto aperto il conflitto sociale le classi sociali colpite dalla crisi questo insieme di forze è l'interlocutore di un processo di costruzione di rifondazione politica dei comunisti sono questi io credo i soggetti di una rifondazione ma questo lo facciamo e credo che qui dobbiamo avere la consapevolezza alla responsabilità
Dentro una crisi drammatica di questo Paese io vedo tre punti essenziali che percorrevano anche la relazione introduttiva
Da una parte la dissoluzione la rottura del blocco centrista e moderato attorno alla democrazia cristiana al Partito socialista
E non è solo Tangentopoli rivelatore di quella crisi e la fine di un'epoca di un regime e quindi c'è un vuoto una voragine che si apre in questo pare paese sul terreno anche della mediazione politica
E istituzionale
Il secondo aspetto
La crisi internazionale cioè crisi di un modello di sviluppo di regolazione di possibilità e capacità di un blocco sociale moderato di dare stabilità e garantire sviluppo non torna forse non si ma questi temi di fondo anche dei comunisti una separazioni una dicotomia porte tra pace e guerra
Ai confini del nostro Paese non torna un problema drammatico e attuale quello tra democrazia autoritarismo e allora non edile va anche dire che oggi una battaglia democratica è una battaglia essenziale dei comunisti non è un tema reiterato se questa questione torna così
Prepotentemente e se andiamo a vedere il terzo punto la dislocazione nel nostro Paese
Delle forze di destra in primo luogo la lega l'hanno detto altri compendi
E centralismo e secessione e privatissimo selvaggio liberista e accanto alla lega troviamo forze economiche forti che scendono in campo e Berlusconi con i suoi mezzi di comunicazione con le forze che trova e il movimento sociale che non è più solo
Io credo una forza passatista e corporativa ma nel Mezzogiorno in particolare nella crisi del blocco moderato della Democrazia Cristiana li trova forme di consenso e si parte portatore di istanze anche dentro soggetti popolari e non è vero questo anche per la lega nel Nord o non è c'è già lì una rottura del blocco sociale delle forze popolari della sinistra non è forse vero che la le lega ha tra le sue file e c'è un elemento di rottura culturale operai lavoratori un blocco sociale che era stato anche dentro la cultura della sinistra
Allora questo cos'è forse spaventare la gente avere la consapevolezza della profondità
Di questi processi e di questa crisi essere realisti e sapere dove siamo in che tempo si vive
Io credo compagni e compagne che la sinistra esce da questi anni con i segni della sconfitta e del ripiegamento dei lavoratori dobbiamo dirci la verità non dobbiamo raccontarci e lo sforzo io credo che dobbiamo fare questo raccontarci delle parabole e trovo due passaggi emblematici
Da una parte nel nel tempo liberista all'ottantaquattro la scelta di Craxi del referendum di San Valentino la rottura del movimento operaio
E l'altro dobbiamo ricordarlo ancora a Occhetto al PDS lo scioglimento della più grande forza di opposizione democratica il partito comunista italiano nella sinistra allora restano differenze di fondo
è evidente non possiamo pensare rispetto ad alcune considerazioni e preoccupazioni legittime che hanno i compagni che tutto adesso si appiana perché andiamo verso un terreno di unità di uno schieramento di sinistra e progressista
Ma al di là delle parole di tanti piccoli distinguo che poi la gente non capisce
Se io lo devo spiegare a un lavoratore a un compagno anche del PDS
Qual è la differenza oggi tra il Partito della Rifondazione Comunista è una forza di sinistra moderata dello schieramento moderata io credo che sta in un punto essenziale e irrinunciabile
Che ho trovato riflesso nella relazione e cioè il fatto che ci sono forze di sinistra moderata che si muovono ormai sul terreno dell'alternanza che si collocano dentro questa crisi dando risposte moderate rinunciando a una prospettiva di alternativa di alternativa a questo sistema
E allora è questo un punto di fondo io credo che dobbiamo rivendicare tutti con forza e cioè il fatto che per noi il capitalismo non è l'ultima spiaggia ed è qui la nostra diversità di fondo nei confronti di altri a sinistra
Ed è qui anche guardate compagne e compagni
Se in questi giorni insomma perdiamo perdiamo il tempo anche a leggere le cronache dei giornali lasciamo perdere a di Alleanza democratica i commenti di Bordon eccetera eccetera ma guardiamo di cosa si parla in Italia può ori da noi si parla di nuovo di una polarizzazione tra destra pessimista e non tra vecchio e nuovo tra progressisti e conservatori cioè vuol dire che torna prepotentemente in campo uno scontro sociale di classe aspro e difficile e quindi tornano anche i termini non semplice e nominalistici di questo scontro unto di questa radicalità quindi tornano le classi tornano i soggetti tornano parole di verità
Non confuse ambigue
Questo dobbiamo averne la consapevolezza e allora se questo
E scusate la schematicità la brutalità di questo ragionamento il passaggio a cui siamo chiamati
Da questa crisi e crisi di regime di valori di cultura di di blocco sociale destituzione come si può uscire
Allora o si esce ed è qui l'Ancona la nostra diversità rispetto ad altri o si esce a sinistra con una proposta radicale e non con un assestamento moderato depurato magari dal classismo e dai ladri
E se non siamo capaci sta qui la subalternità non su altro se non siamo capaci di dare questa risposta ai lavoratori alla gente
Vince la destra e non una destra solo pulita e non l'assistenzialismo vecchio della DC vince a quella destra che io richiamavo all'inizio
Forte e anche però c'è con un volto che quello che si presenta dentro questo scontro politico perché la destra anche risposte moderne non sono arretrate e qui è il livello della sfida che dobbiamo accettare come comunisti
E qui io credo sono le ragioni di una battaglia di una proposta di unità e di lotta per tenere assieme dentro questo passaggio l'insieme dei lavoratori l'insieme delle forze
Sociali
Si dice qualche compagna detto anche questa mattina
Richiamandosi alla relazione che non ci sono i Soggetti che non c'è una ricognizione delle forze ma quando noi parliamo e Cile finiamo a
Dei soggetti sociali a dei protagonisti quando diciamo dei lavoratori dei consigli dell'antagonismo dei giovani della presenza critica dei cattolici nella società che mitica rispetto ai valori del capitalismo moderno quando parliamo delle nuove forme di organizzazione della classe ma di cosa stiamo parlando seno dei protagonisti dei soggetti di una rifondazione politica della sinistra e anche dei comunisti
E allora come è pensabile restare fermi come mi pare di aver sentito dal compagno Ferrero fermi a tre anni fa crolla origine c'è un vuoto c'è una voragine e noi dobbiamo fare l'opposizione a chi non c'è
Ma noi dobbiamo fare compagne e compagni l'opposizione ha delle forze che si stanno ricostruendo dentro questo regime che è crollato dobbiamo fare l'opposizione a un blocco moderato centrista e di forze di destra e per fare questo abbiamo
Dobbiamo in questa situazione avere la responsabilità di fare delle proposte o riteniamo sia meno subalterno delegare ad Occhetto a la Malfa qualche moderato la rappresentanza dei lavoratori delle classi subalterne e magari si allora fare la fine della Francia in quella situazione con politiche moderate rompere ancora lo schieramento di sinistra e andare davvero
Allora probabilmente al disastro
è un'analisi rinunciataria io credo sbagliata
E mi scuso il compagno Ferrero fosse anche minoritaria
Perché noi la sfida col PDS la facciamo sul terreno dell'egemonia a sinistra non siano un pezzo della sinistra che ritiene che il PDS possa restare più grande
Io ho l'ambizione di dire che in questo passaggio d'epoca politico la sfida dei comunisti e a un'egemonia politica tra i lavoratori e quindi anche lo scontro su questo terreno rispetto al PDS
Ma siamo più forti siamo più coerenti se riusciamo a farlo dentro a quello
Quello schieramento se riusciamo a parlare
Consegno dell'unità e della chiarezza ai lavoratori alla gente e io credo che anche qui sta la questione
Del sindacato o si sceglie il terreno della separazione della sedimentazione poi corporativa oppure alla crisi del sindacalismo confederale e al rischio di un'implosione di una frantumazione si dà un'altra risposta
Di nuova Democrazia di un sindacato capace di contrattare che mette in crisi quello che già in parte c'è
Una crisi di una proposta del sindacato unico perché non ha più gli interlocutori non ha più il terreno politico non ha nemmeno più la Democrazia Cristiana per potersi affermare come terreno di mediazione
Possibile
Ecco compagnie
Io credo per questo lo dico scusate
Anche la foga sono convinto della proposta che avanziamo perché è una proposta di unità non per qualche seggio in più costretti solo da un sistema elettorale
Non per un accordo tecnico anche questo elettorale ma per dare delle risposte sapendo che le differenze a sinistra resteranno
Voglio usare un'espressione consentito la non per piaggeria ma perché la trovo corrispondenti al passaggio politico usata alla convenzione dell'alternativa dal compagno Cossutta
Compagno Cossutta dice se le forze di sinistra e progressiste vincono esse tutte insieme hanno il dovere di governare se non vincono essendo un soldo ottenute tutte insieme a governare
Quindi nessuna spinta né verso il centro ne verso astratte governabilità questo dobbiamo dirlo deve essere chiaro da parte nostra da parte dei comunisti e allora noi dobbiamo far pesare la nostra forza nell'alleanza senza illudere la gente
Sarà dura sarà una battaglia difficile e molte sono le forze avverse quindi non è una proposta frontista solo difensiva
Ma un'iniziativa che metta in campo le classi Soggetti un'alternativa sociale e politica che ha come orizzonte qualcosa di più di più forte di una sola ipotesi di governo ecco io credo che se sapremo operare così
Il nostro partito può crescere
E potremmo affermare il nostro radicamento dispiegare nello scontro con le forze di centro di destra e persino con quelle forze reazionarie di che hanno un connotato di massa potremo dispiegare uno schieramento vasto politicamente io credo che per fare questo compagne e compagni occorre un partito di massa un partito che che vive essenzialmente in un rapporto come imbonimenti con le forze che si organizzano nella società che è capace di stimolare di creare conflitto
E qui sta è un altro punto dell'egemonia nella sinistra che parte anche da qui autonomia ma anche capacità di contrastare le derive moderate e allo stesso tempo riaffermare la necessità dell'organizzazione delle classi subalterne la necessità di un partito
Nessuna fuga elitaria in un partito di sole avanguardie che si sovrappongono come coscienza esterna la classe al popolo ma bensì un soggetto attento alle altre culture radicato tra le masse popolari
E lavoratori
E allora discutiamo di questo compagni e compagni discutiamone con franchezza possiamo anche dividerci ma discutiamone con trasparenza in un libero confronto ma se questo partito
Che è un partito io credo che deve restare un partito di tutti e deve trovare i suoi nemici fuori da cui negli avversari che avremo nel Paese nelle campagne elettorali ecco se noi saremo capaci di fare questo
Sì avremo la responsabilità di riaccendere una speranza politica tra la gente tra i lavoratori
Questo partito resterà in piedi sarà più forte sarà capace di vincere
Padre
Alle ore quattordici e trenta si terrà l'assemblea dei delegati degli invitati che si occupano delle tematiche giovanili delle delle singole federazioni
Compagno Luigi Agostini si prepari il compagno Umberto Carpi
Scusami Agostini ore leggere un brevissimo comunicato il congresso nazionale perché la rifondazione comunista
Esprime piena solidarietà ai giovani del centro sociale fucine meridionale di Bari
La decisione dell'autorità di sgomberare il centro occupato a soli cinque giorni è molto grave
Ai ragazzi e le ragazze del centro sociale fucine meridionali che terranno come preannunciato la loro manifestazione sabato ventidue gennaio l'augurio di bere riuscita e il sostegno del partito Rifondazione Comunista
Comincia così
Le suggestioni
Che la relazione di Magri propone al Congresso sono molte
A partire da alcun anche considerazioni di Teoria che noi dovremmo riprendere spero penso che dovremmo riprendere successivamente
Scusami Agostini io vorrei tornare a pregare i compagni che tutti i presenti delegati hanno il diritto non voglio dire il dovere di ascoltare e non solo i delegati ma anche gli invitati mi è giunta nuovamente
Una protesta da parte di delegati ed invitati che non riesce ad ascoltare perché si formano dei gruppetti che parlano a voce alta diciamo
Dicevo che le suggestioni che magari ha proposto al Congresso sono molte
A partire da un punto spesso trascurato e quello che una volta si chiamava pronte culturale teorico che andrebbe ripensato
Senza copiare certamente l'esperienza del passato ma senza neanche dimenticarcene
Ma io volevo intervenire su tre questioni
Che mi paiono poi il centro della discussione del congresso e che riguardano il nostro immediato che fare
E quindi anche il peso che la nostra organizzazione questo partito deve aprire nella battaglia politica corrente
Io concordo con Magri
E noi ci troviamo di fronte ad una crisi verticale guidarla chiamavo organica parlava addirittura di un otto settembre delle classi dirigenti
E di un tentativo molto esplicito
Come si diceva della borghesia di cambiare spalla al fucile
Probabilmente al dunque
Quest'opera di riassestamento riaggiustamento del fronte moderato città Novara puntuale il fronte moderato all'appuntamento anche elettorale
E in una situazione di questo genere la velocità con cui le porte del sì in particolare le forze sociali Siria amalgamano cambiano di campo
Pensiamo a Koll ha significato la minimum tax rispetto ai grandi centri urbani abitati prevalentemente da si evidenziare
Per la prima volta si è fatto una grandissima manifestazione a Milano degli artigiani cosa che non succedeva da molti anni
Occorre significato nelle anche nelle ultime elezioni
L'inesistenza in realtà della nostra politica sul pubblico impiego parlo in particolare del sindacato dove da sei anni di fatto
Non si rinnovano i contratti di lavoro e quindi una spinta oggettiva proprio per parlare di Mattei di interessi materiali che poi sono la spiegazione ultima circa lo spostamento di grandi forze
Rischi e possibilità diceva Magri
Rischi certamente noi oggi per la prima volta dal dopoguerra siamo di fronte ad un partito reazionario di massa militante
E non soltanto ad una forza moderata
Come la lega
Per non parlare del movimento sociale
Ma siamo anche di fronte ad una possibilità nostra di condizionare ed intervenire in termini forti sul processo politico prendi sembrano la reali poste in gioco di questo aspetto e di questo scontro l'egemonia a sinistra che qualcuno ricordava
La nostra proposta io con questo condivido
L'atteggiamento che la direzione del partito avvenuti in questi mesi
Io penso che parta proprio dal fatto che uno dei primi elementi anzi il primo elemento della posta in gioco sia l'egemonia a sinistra
E come per conquistare questa egemonia la nostra proposta debba essere unitaria ed autonoma e non rinunciataria
Rispetto anche a diffidenze motivate
E anche a scontri motivate che ci hanno visti nel passato
Il PDS compagni io penso che non possa essere considerato
Come si diceva negli anni Trenta ha proposto dalla Spd l'ala destra l'ala sinistra della borghesia io penso che debba essere considerato dobbiamo considerarlo come l'ala destra del movimento operaio
E proprio perché partiamo da questo la nostra proposta di unità e di gara dell'egemonia deve avere una forza è una incisività in grado di portare a casa grandi risultati
L'altra posta in gioco è certamente il governo io non sono particolarmente ottimista
A vedere anche in profondità gli ultimi esiti elettorali però certamente è uno scontro che dobbiamo combattere
Dobbiamo combattere con grande forza anche perché non è detto che tutto funzioni come qualche circolo moderato pensi che funzioni
E l'altro punto mi pare la questione istituzionale
Dall'esito di queste elezioni si deciderà se si procederà verso forme di presidenzialismo
O anche verso le forme di federalismo talmente spinto da configurare per l'Italia una situazione cecoslovacca
Non penso trattamento la Jugoslavia come qualcuno pensa
Ma in Italia può avvenire
Proprio per il modo come il debito pubblico si è accumulato
E come quello che gli economisti chiamano residuo fiscale cioè quanto i singoli cittadini delle singole regioni pagano di tasse e quanto hanno di ritorno all'indietro
Configurando la situazione per cui quattro regioni sostanzialmente finanche il grosso del deficit e sono tutte Regioni settentrionali
Io dico che questa situazione la situazione aperta
E proprio perché la situazione a Bertone dobbiamo combatterla mirando al grosso e quindi anche al tipo di governo o come condizionare il prossimo governo chiaro la Repubblica
Io credo quindi nel programma condividendo la tattica e la strategia che abbiamo adottato in quest'ultima fase vedono il programma la prova del nove
è un programma che in qualche misura senza pensare troppo almeno come dicevo Lunghini riscopre ok
Recitò con una grande redistribuzione del reddito a partire dei rinnovi dei contratti nazionali di lavoro
E soprattutto intervenga su una forma di socializzazione dell'investimento che accantoni questa mitologia delle privatizzazioni
E che faccia svolgerà allo Stato una funzione direi dirimente rispetto alle occasioni di occupazione di investimento e anche di riequilibrio territoriale
Il secondo punto
Che mi ha particolarmente sollecitato da relazioni magre quel soggetto politico sociale
Magari stabiliva un parallelismo con quello degli anni Trenta
La il fordismo
è la conseguenza diretta sul movimento operaio il partito di massa e il sindacato di classe
Oggi siamo di fronte alla rivoluzione microelettronica che ha come conseguenza immediata una plastica modificazione dall'organizzazione del lavoro
Ci sono ancora alcune isole che resistono in particolare le promette che la produzione in serie
Ma sempre più il lavoro oggi la produzione organizzati in termini completamente differente dal passato
Molti compagni non quindi gli avversari molti compagni pensano che la nostra idea di partito di massa e di sindacato confederale di classe appartiene agli anni Trenta non è proponibile oggi
Che noi viviamo di illusioni perché è in perseguibile una strumentazione un soggetto politica non soggetto sociale del movimento operaio come quello che ci ha costruito negli anni Trenta
Io ritengo invece che questa battaglia noi dobbiamo combatterla
Dobbiamo combatterla in particolare per quanto riguarda l'organizzazione sociale e il sindacato come punto centrale dell'organizzazione di Marx
Molte cose sono state dette sul sindacato io penso che e persino semplice dirette
Un'organizzazione sindacale che ha offerto al Governo
Non soltanto il blocco della contrattazione come avvenuto in Francia di fronte ad una crisi molto radicale qualche anno passato ma persino la cancellazione della scala mobile
E quindi riducendo drasticamente il reddito di lavoratori e pensionati andiamo dal quindici al venti per cento in poco tempo
Sia stato un errore storico
Ma io penso che per noi il problema non sia certo soltanto constatare questo errore
Ma sia
Il modo come ricostruiamo un sindacato confederale di classe
La storia dei comunisti
è la storia del sentire la storia del partito di massa e del sindacato confederale di classe sono in realtà due parti dello stesso discorso
Non è un caso che soltanto in Italia c'è stato un sindacato confederale di classe è un partito comunista di massa non è avvenuto così in nessun'altra parte del mondo
Pur dove persino i comunisti erano molto forti ci andiamo in Francia in Inghilterra non parliamo degli Stati Uniti
Abbiamo un tipo di sindacato che ho vede la categoria e risolve tutto con la categoria o addirittura è soltanto la confederazione la locale
Soltanto in Italia c'è costruito un meccanismo sindacale che ha la categoria è a la confederazione cioè un sindacato politico
è abbastanza chiaro per me che è ricostruire un sindacato confederale di classe implica uno sbaraccato mento dell'attuale situazione
Implica cioè da parte dei comunisti un impegno decisivo diretto rispetto al modo come si ricostruisce questo sindacato
Eh non facciamo oggi sempre chiare illusione
L'esperienza utile il congresso straordinario della Camera del lavoro di Venezia grande fatto anti fatto unico in Italia
I risultati sono molto interessanti ma i rapporti di forza deve ci possono reggere da questo congresso certamente ancora marcano una specie di impasse delle nostre forze
Non è quindi una cosa semplice ricostruire un sindacato confederale di classe
Come d'altra parte non sarà semplice andare al rinnovo generalizzato l'RSV e pensare che in quattro e quattr'otto si modifichi quello che si è costruito in molti anni
Basta pensare agli esempi che abbiamo sottomano il rinnovo del consiglio RAI da legata a termine o quello che sta avvenendo a Genova sta venendo in altre regioni
Il punto però e se noi siamo convinti che è l'autonomia
Che L'Unità e che è la democrazia sindacale sono i tre termini attraverso i quali noi ricostruiamo questa presenza dal basso quel torrente forse azionamento dei lavoratori del sindacato
O se invece pensiamo che
La cosa sia molto semplice o pensiamo che e e in definitiva la battaglia in particolare dentro la CGIL è una battaglia sostanzialmente da perduta quindi da rinunciare in partenza
Io ritengo che questo ancora sia il campo principale che dovrà vederci impegnati nel rinnovo delle rappresentanze sindacali aziendali nel tipo di contratti che andremo a fare
E quindi anche nel tipo di giudizio che a livello di massa verrà dato sul l'accordo del ventitré luglio
Ed è per me è abbastanza chiaro che sui contratti si fanno in un modo in un altro significa cancellare o riconfermare quest'accordo quindi abbiamo di fronte a noi la possibilità di fare i conti con queste operazioni triangolazione centralizzata che le confederazioni hanno messo in campo
E in definitiva come contano e come pensano i lavoratori comunisti all'interno dei luoghi di lavoro
Io dico che su questo noi abbiamo ancora tante cose da fare
Tant'è tante cose da parte la manifestazione del venticinque di settembre è stato un grande segnale
Però lasciatemi dire
Il lavoro molecolare
Quello che una volta Gramsci sottolineava come il lavoro vero che decide in ai e in in termini lunghi in tempi lunghi l'egemonia vera sui posti di lavoro non è ancora non l'abbiamo letteralmente fatto siamo ancora appena agli inizi
E allora qui c'è un punto che riguarda sicuramente il modo come noi ricostruiamo il sindacato di classe ma anche il modo come costruiamo ricostruiamo il Barrio di marzo
Io devo dire
Che per come la vedo io noi oggi siamo alla fase due
Dopo il primum vivere siamo al alla come si dice al filosofare e quindi ha come ricostruiamo un'organizzazione che abbia un ordine politico è un ordine organizzativo che permetta sul serio e sulle proprie gambe di fondare il discorso dell'autonomia e delle identità comunista
è il discorso del radicamento
Di contro di come stiamo nelle grandi concentrazioni di lavoro pubbliche e private
Di quanto peso abbiamo all'interno di questi luoghi
Perché certamente serva Remo gambe al partito in questi luoghi
Daremo anche un ordine politico è un organo realizzativo alla nostra presenza la nostra espansione
Molti compagni cari
E molti pensavano anche a sinistra che è la nostra impresa forse un'impresa di nostalgici e di destinata sostanzialmente al fallimento
Io come altri penso che
Il fuoco del comunismo continuerà per per sempre a cominciare anche in vista e anch'io sento di grandi sconfitte come abbiamo avuto proprio perché affonderemo e stiamo affondando le radici nei punti centrali della contraddizione quello che è il rapporto di sfruttamento e quello che al rapporto di alienazione
Dentro i luoghi di lavoro e cuore del i luoghi di lavoro dentro i rapporti di produzione ed entro i rapporti di riproduzione sociale
E se vorremo stare se sapremo stanno a casa di questo compito non certamente saremo coloro che come diceva il filosofo
Riusciranno a dare all'umanità intera all'umanità italiane in particolare la sensazione di camminare eretti perché questa in fondo il messaggio che dall'alba dei secoli io penso fino alla fine dei secoli proviene da ridere con gli altri
Umberto Carpi della direzione nazionale voglio dire ai delegati subito dopo l'intervento di Carpi
Io farò diciamo una proposta di organizzazione di lavoro sulle commissioni gli orari e anche sul lavoro di dell'Assemblea nel pomeriggio quindi prego delegati di attendere fuori
Compagne e compagni
Devo dire che avevo preparato
Un intervento ritenevo che per la mia professione mi compete se qui sui problemi della scuola dell'università della ricerca questo intervento confesso di averlo accantonato e di rinunciare a svolgerlo vi parlerò così quindi a braccio me ne scuserete
Perché diversamente a un intervento diverso mi ha sollecitato l'andamento del dibattito di questa mattinata mi hanno sollecitato in particolare alcuni interventi di questa mattina
La prenderò un po'alla larga e proverò anche se la cosa mi costa una qualche fatica ad entrare in quella che può essere non dico la strategia politica ma la psicologia di un Adornato e vi assicuro che mi è difficile ma ci provo
E mi chiedo cosa può sperare Adornato cosa possono sperare
Alcuni settori del partito democratico della sinistra oggi in questo momento politico
Possono sperare
Che Rifondazione porti loro dei voti
Che Rifondazione porti loro dei voti
Che gli aiuti a vincere
è che se contenti di un manipolo dei deputati e di senatori
Dopo aver portato voti
A un'alleanza moderatamente progressista
Quindi in una posizione del tutto subalterna
Dopo aver ottenuto un contentino
Di presenza istituzionale che però non si tradurrebbe in soggettività energica e di presenza politica
Sì ritirasse e in un suo isolamento un suo no pregiudiziali
Io la sua posizione oppositori sia pregiudiziale sei fossi Adornato spererei questo su questo conterei devo dire che a quanto pare Adornato qualche ragione c'è la se è vero che sia pure ai confini del tutto diverso economia attivi certamente i nomi versi opposti a quelli di Adornato compagni anche autorevoli qui di fatto ci propongono esattamente questa strana
Siccome c'è una legge elettorale siccome c'è una legge elettorale noi siamo costretti ad un patto elettorale dobbiamo sopravvivere in termini di parlamentari ma poi ma poi no perché è il PDS
E vi assicuro che io condivido l'opinione negativa sulla politica del PDS in questi anni ma perché il PDS
Eh perché Alleanza democratica e spero crederanno i compagni vince Ferrero che io non sono più tenero ogni loro su Alleanza democratica
Perché non possono stare al Governo con la hanno un disegno Modena come facciamo noi a stare con loro sono loro che hanno soggettività loro evidentemente che decidono loro che stabiliscono come deve essere la sinistra eroi in un cantone
E mi si dice ma bisogna fare come nel dopoguerra cos'è accaduto nel dopoguerra
Che c'è stato un grande partito comunista che si è messo all'opposizione
Permettetemi cari compagni qui proprio credo che sia un fatto di cultura storica e politica
è vero che il Partito Comunista ha esercitato l'opposizione
Ma se il partito comunista italiano ha avuto un grande merito storico e politico in questo Paese
è che aveva saputo esercitare l'opposizione
Rappresentando con cultura di governo gli interessi nazionali delle masse lavoratrici
In masse lavoratrici che avevano Orsi scritto pagine gloriose di ribellione contro le classi moderate reazionaria e di questo Paese
Ma senza mai assurgere come dire come blocco sociale consapevole disse un'autentica cultura nazionale di governo
Questo il merito storico del Partito comunista
Ed è la sua sconfitta è stata di non aver saputo di non essere riuscito a portare al governo queste masse McHale ha tenuto all'opposizione per scelta sua
Questo è stato l'elemento della sua sconfitta il semmai di essere ad un certo punto entrato nell'area di governo male il modo compromissorio questo sì
Questo sì ma noi dobbiamo rovesciare il ragionamento di chi mi dice facciamo come ha fatto il Partito comunista nel dopoguerra facciamo l'opposizione no
Noi dobbiamo rovesciare questo ragionamento noi dobbiamo dire esattamente come quel grande partito nostro compito oggi
A masse popolari a masse lavoratrici
Ma a tutto il mondo democratico
Del nostro Paese
Oggi diviso
Oggi disorientato il nostro contributo deve essere quello di portare una unitaria cultura di governo e se è possibile se è possibile esercitarlo farlo questo governo non condannarci da noi stessi all'opposizione e si dice ma qui si fa del governissimo
Io
Ho ascoltato la relazione del compagno Magri mi sono sforzato è una relazione in taluni punti anche difficile mi sono sforzato di capire
Parso ok i compagni umana Gritti parlato un sì di governo apponendo voterà minuziosa analitica se de discriminanti programmate che è di prospettiva e apposti a forze politiche qui che ascoltavano assai preoccupante
Assai preoccupate Marlon perché noi guardiamo quali che ebbe anche qualche milione diciamolo con orgoglio di voti
Ma preoccupate perché non c'era nella relazione del compagno Magri proprio la vocazione alla ruota di scorta proprio alla vocazione poi a rintanarsi in un suo isolamento ma c'era un discorso fatto a tutta la sinistra è diceva cari compagni almeno così io l'ho capito cari compagni e cari amici
Se è possibile noi non solo possiamo ma dobbiamo governare insieme questo paese per un tipo di sviluppo diverso
Per un governo diverso di questo Paese per uno sviluppo ad un'espansione della democrazia contro i rischi di grave involuzione a destra e guardate
E guardate non penso affini in camicia nera
Penso a una destra di tipo diverso che riesca ad unificare il berlusconismo il leghismo per la nuova destra che Fini sta configurando e gli spezzoni di moderatismo ex democristiano eccetera eccetera
Questo diceva ponendo punti precisi che noi portiamo come soggetto politico perché soprattutto però consente il compagno Ferrero che ha svolto un intervento assai interessante che ho ascoltato con attenzione e compagni telero mi pare tenda scordare che noi siamo un partito politico
Un partito politico certo che deve essere presente sollecitare essere alla testa delle lotte deve passare un partito politico come il nostro un partito comunista deve svolgere tutta la propria politica la propria azione politica tutta fondando la sull'esistenza di movimenti di massa reali
Ma ora deve tradurre poi in presenza politica incisiva incapacità di direzione politica altrimenti che vogliamo fare
Non nostalgici come si voleva ma come dire dei condannati alla ma del viadotto condannati Anna marginalità
Io credo che da questo congresso debba uscire con chiarezza una linea politica che il confronto sia come Franco aspro ma con una conclusione finale
Che sulla linea politica che viene proposta si formi io mi auguro una solida maggioranza che sappia governare il partito una maggioranza siccome è stato detto in un passaggio
Assai duro
Dal compagno Vinci
Che qui si minaccia una gestione
Del partito
Beh su governativo già detto quello che penso
Noi ci battiamo perché le sinistre
Proprio per la nostra presenza Sciacca non essere sinistre per ancorare lo schieramento progressista ad una politica di sinistra se riusciremo a pesare in questo senso potremo governare insieme se il Paese ci darà il suo consenso
Ma
Non c'entra niente con gestione governativa e governisti Ca'della idea di unità
La democrazia nel partito cresce se finalmente perché noi non ne possiamo più di gruppi dirigenti formati secondo vecchie appartenenze correntizie noi possiamo io che transazioni di transazioni
Non tenendo conto che la linea politica tentano di conservare le presenze lei presenze nei gruppi dirigenti sulla base di vecchie appartenenze di corrente no
Tutti sanno che io negli ultimi anni ho condiviso quasi sempre le battaglie condotte prima dentro il partito comunista e poi in questo partito dal compagno Cossutta e quindi con quello strano aggettivo che è stato coniato ma che tutti conoscono
Io passavo e passò per un cossuttiano si dice anzi un gol sul piano dopo non so se sia così
Ma una cosa devo dire ben chiaro
Io oggi mi riconoscono in una linea politica
Che ha rotto largamente le vecchie appartenenze
Io per esempio e non entro il merito della questione del metodo che mi sembra quanto di più corretto al mondo è tutta qui è correttissimo perché nessuno mai
Ha sottoposto tutto perfino le decisioni per una campagna elettorale non a consultazioni ma un congresso compagni
Noi inserto abbiamo indicato
O io o me per la presidenza è una come per la segreteria del partito se ne è parlato comunque non è doveva parlare la direzione
Apertamente chiaramente ponendo la questione alla discussione di tutto il partito lo ha fatto ma non come nuovo organigramma
Come ieri cioè che si stava formando una nuova maggioranza politica attorno ad una linea politica ed è questo che noi vogliamo perseguire cento quel tutta la disponibilità ho e rispetto ma non formale sostanziale per quella che fossero fosse la mia posizione
Posizioni di minoranza
Che devono essere rappresentate
Lentamente sulla base della loro posizione politica con i loro nomi e le loro facce qui in Congresso
è su questa base si formano i gruppi dirigenti con la chiarezza sulla linea politica non con la confusione
Non col possibilismo
Legato a vecchie appartenenze ma con la consapevolezza che questo partito che oggi sta svolgendo il suo congresso in tutt'altra atmosfera da quell'altro attorno a noi c'era il pensiero compagni ve lo ricordate
Echelon era anche dentro di noi risciò Orsini come isolati è oggi compagna abbiamo fatto un grande passo avanti se dirigenti che non vengono come qualcuno ha detto spiritosamente dalla luna
Ma dalla direzione del movimento operaio
E dalla direzione di quella parte del movimento operaio che ha continuato a battersi per la lotta di classe in questi anni noi abbiamo saputo conquistarli non è stato certo per calcoli correntizia ma per la nostra azione politica e allora su questa base è un altro passo avanti dobbiamo fare discutere apertamente
Io spero dando ampio conforto alla linea politica che era contenuta nella relazione del compagno metri e su questa base andare a formare i gruppi dirigenti e andare avanti nella nostra linea per l'unità del partito e per unità delle sinistre
Allora compagni
Alcune comunicazioni importanti sull'ordine dei lavori
Come ho già annunciato la commissione politica si riunisce questa sera alle ventuno ed è già però disponibile il documento politico
La commissione elettorale si unisce alle quattordici e trenta e questa sera alle ore ventuno
La commissione Statuto si riunisce alle quattordici e trenta
Voglio aggiungere che la seduta di chiusura di oggi pomeriggio sarà anticipata alle ore diciannove
E sarà una seduta per soli delegati perché questa Giunta dovrà decidere ed è pregiudiziale anche per il lavoro pieno della commissione elettorale sulla proposta
Eventuale ma credo certa della Commissione Statuto delle numero da eleggere della percentuale che legge per il comitato politico come voi sapete è in discussione il venti o il venticinque per cento
Quindi questa sera alle ore diciannove si apriva questa discussione si dovrà prendere la decisione in merito
Voglio anche dire che oggi pomeriggio i primi tre interventi e prego la puntualità sia i chi deve prendere la parola e sia dei delegati sono Rosario Crocetta Domenico Losurdo Eugenio Melandri
E infine vi sono due telegrammi il primo è di Luigi Pintor pedice spiacente non poter partecipare vostro congresso auguro buon lavoro e felici risultati
Il secondo è dei delegati mi pare del delegato del circo di Pesaro che giustamente dice il nostro congresso in non avuta dice non ho avuto né ieri sera e tanto meno oggi a mezzogiorno una presenza ieri sera
Diciamo adeguata oggi pomeriggio vi è stata una senza portare nei mezzi di comunicazione in particolare per i giornali e invita tutti ad una manifestazione sotto la RAI
Bene civile a breve
Dunque i capi delegazione da toscano sotto la presidenza subito io avevo un annuncio precedentemente del coordinamento sanitario io non so se questi compagni a questo punto intendono vederci ancora
Davanti la delegazione del Friuli-Venezia Giulia alla mia sinistra
Fili colorati
No allora
Ma ma ci sono alcuni giovani che si vogliono
Assemblea quale
Alle ore sedici
Resta confermata alle ore sedici ovviamente Como già ampiamente detto l'inizio dei lavori del pomeriggio con grande estrema puntualità
Speriamo la commissione politica poi
Lo riprendiamo
Facendo oggi partecipi di una notizia molto bella straordinaria direi
A Mirafiori questa mattina hanno scioperato l'ottanta novanta per cento ai lavoratori della figlia
Riprendiamo il nostro dibattito diamo la parola per il primo intervento del pomeriggio al compagno Rosario Crocetta di Gela
Vi prego ovviamente di
Mantenere silenzio necessario per poter ascoltare
Le cose che ci vogliono dire rinnegati
La parola progetta
Allora compagnie compagni io nel dichiarare il mio con Pinto
Accordo sia con le tesi portate
Il dibattito di questo congresso e con la relazione ricca del compagno
Ma qui soprattutto per quanto riguarda le questioni delle delle alleanze politiche che noi dobbiamo affrontare in questo dibattito congressuale quindi nella prossima campagna elettorale
E quindi anche il sostanziale accordo poi col col tipo di taglio
Che dava a quella a quella relazione
Vorrei puntualizzare una un qualche questione in relazione alla soprattutto alla questione me meridionale alla questione dei giovani alla questione più generale del tipo di partito che noi che noi vogliamo
Mi sembra che il restringere il problema della questione meridionale
A un semplice problema occupazionale sia abbastanza riduttivo e come se noi dicessimo che il tipo di rapporto
Tra nord e sud del mondo
Sia un problema ora esclusivamente occupazionale quando invece è un problema poi più complessivo non so che che investe aspetti che riguardano il tipo di rapporto con le istituzioni con la democrazia
Coni coni con il problema di di settori di poteri criminali che in questi anni
Hanno praticamente fa alla dato appoggio avallato il blocco sociale
Politico è ed economico c'è che si è stato nel nostro Paese cioè il tipo di situazione poiché ha creato il il caso dell'anomalia vita italiana di un forte potere criminale poi compie letterato anche qui colla col col potere economico e politico e quindi in questo senso anche la centralità politica della stessa lotta alla mafia che oggi non può essere soltanto un problema del Mezzogiorno ma è un problema
Più una una nazionale nazionale partita in questo contesto ma rideva Rile va riletta io credo tutta la questione che riguarda il tipo di rapporto nord sud nel nostro Paese
Non da soltanto in questi anni di storia repubblicana ma sin dal ma da nascere stesso della della unità Unità d'Italia vedere cioè il sostanziale
La sostanziale funzionalità del sottosviluppo del Mezzogiorno rispetto al tipo di sviluppo capitalistico che ha avuto il nostro Paese per cui non si richiedeva che non si richiedeva soltanto al Mezzogiorno dico e di fornire vanno d'opporsi a lavoro di riserva che doveva essere utilizzata poi per sostanzialmente per per porte per ridurre il potere contrattuale poiché dei dei lavoratori dei lavoratori del Nord e quindi come come Massa
Come massa di di manovra ma anche se anche anche la la questione del mercato c'è un buco un un sud che sostanzialmente doveva consumare poi le merci prodotte dal dalle industria del Nord in questo senso il sottosviluppo del Meridione come così come il sottosviluppo del sud del mondo
E funzionale ed è intrinseco allo stesso sviluppo del del capitalismo e ne diventa e ne diventa l'altra l'altra faccia quindi non si tratta soltanto di dare un allo una lettura semplicemente di tipo occupazionale alla questione meridionale
L'alta le altre questioni che poi emergono collegate con la con sottosviluppo
Del Meridione sotto sviluppo economico del Meridione diventi vendono la disgregazione morale e politica sociale e civile
L'insediarsi lì insediarsi di poteri potenti che che che soffocano la democrazia costituiscono un Bari un pericolo un pericolo per pur globale per per i il nostro Paese e quando si parla poi di assistenzialismo anche anche qui bisogna essere chiari
Perché io la questione dell'assistenzialismo in in questi anni
Si è parlato spesso e si parla spesso i lavoratori assistiti dice che i deboli assistiti pendere non si non si parla spesso del capitalismo assistito e c'è stato nel nostro Paese in questi anni cioè molte molte delle forme di in realtà di assistenzialismo desse a destinate a al Mezzogiorno destinate agli strati deboli della popolazione in realtà diventavano un modo come poi sviluppare il mercato una domanda di merci attraverso la distribuzione di ricchezza improduttiva
Diventavano spesso così come lo sono stati in questi anni
Un modo poi come finanziare grosse impresse capire capitalistiche che poi facevano gli investimenti ieri investimenti spesso inutili inutili le opere inutili inutili pubbliche
E di queste non si sono arricchite soltanto ora digeriti parassitari del Mezzogiorno ma settori anche dello stesso capitalismo capitalismo del nostro paese e quindi anche del del del mondo industriale
E finanziario del che del del Nord del nord Italia e quindi in questo senso non esiste la contrapposizione leghista tra nord e sud non esiste i nemici del Meridione sono uguali agli amici ai nemici Dedei del del nord e sono gli industriali del Nord sono il blocco di potere clientelare
Politico-mafioso poi Thiago del nato il il me invece il mezzogiorno e quindi in questo senso la lega lo rappresenta ne è una una protesta contro le le forme di capitalismo poi assistito
Che hanno governato sto il nostro Paese ma semmai una riedizione
Rappresenta semmai una riedizione dei privilegi e che le classi dominanti hanno avuto nel nostro Paese
è che oggi non non vogliono non vogliono non vogliono perdere non è un caso poiché il la il Bossi sia lei oggi
Con la parte più retriva della stessa nel momento in cui avviene la la scissione la Democrazia Cristiana poi sia al sia lei con la parte più retriva
Più retriva della della Democrazia Cristiana
C'è una uno un solo un sostanziale continuismo
Altro che nuovo
C'è invece di nuovo queste formazioni politica che poi si riferiscono al centro
Moderato hanno un semmai la riedizione di un rinnovato attacco ai ai lavoratori alla classe operaia al Mezzogiorno agli strati deboli del Paese
Ai nei confronti dei quali chi su alcuni settori in questi anni il blocco sociale dominante ha proposto una politica clientelare
E clientelare oggi rispettato
Cambia politica magari non fa non vuole più proporre e chiede ritmo ma propone il manganello però in nome di quella continuità del profitto e della ristrutturazione ristrutturazione capitalistica del Mezzogiorno
In questo e in quelli del nostro Paese non soltanto del Mezzogiorno in questo senso individuare la necessità di uno sviluppo c'è delle del Mezzogiorno come questione centrale
Del nostro Paese del nostro Paese non è soltanto una questione di giustizia di giustizia sociale
è anche una questione una questione che riempie coinvolge lo stallo los lo stesso ASP assetto democratico del nostro Paese perché oggi la protesta
Contro la spinta corporativa della delle leghe nel Mezzogiorno potrebbe trovare una risposta di massa
Attraverso una destra
Reazionaria ed eversiva edema Boggi caramente sembra opposti apparati a parassitismo quando invece poi lo teorizza e Lollo lo teorizza e lo e lo appoggia perché poi Fini Bossi segni Martinazzoli Berlusconi alla fine si troveranno tutti dalla stessa parte a sostenere non norme il fatto che i i lavoratori al Nord che abbiano una situazione di privilegiata rispetto ai lavoratori meridionale ma rende si dovranno nel nel fatto stanziale che dovranno pagare gli operai della FIAT di Torino così come dovranno pagare gli operai che dell'Enichem di Siracusa di Gela ed è ed o di Pomigliano cioè un un rinnovato attacco a quelli che sono i vive i livelli di vita di masse di masse
Di masse o operaie
Notevole di lavoratori del nostro Paese in questo senso la vostra proposta
Di unità rappresenta l'unica proposta proposta razionale oggi che si possa fare
Rispetto al tentativo di ricostituzione di un blocco sociale che si propone e si propone oggi appunto quello di essere l'appoggio moderato alla alla alla ristrutturazione capitalistica
E quindi oggi c'era la seria possibilità che la sinistra possa avanzare non sono una proposta una proposta
Così come facevamo fino a ieri
Di opposizione rispetto alle al sistema attuale ma una proposta una proposta di alternativa e di governo che faccia seriamente cambiare cambiare le cose nostro Paese
Ma quando poniamo queste cose e la giustezza di questa proposta noi dobbiamo anche porci il problema che a sinistra avvenga una seria riforma
Il problema e e noi nel nel nel portare avanti la proposta di alleanza non possiamo rinunciare alla battaglia di rifondazione della sinistra
è quindi in questo senso non possiamo dimenticare che settori della sinistra nel Mezzogiorno soprattutto sono stati funzionali anche al sistema dove doppi dominante
Non possiamo dimenticare che settori della sinistra del sud anche dello stesso PDS sono stati hanno praticato in questi anni una politica consociativa
E quindi anche in questo senso che noi nel momento in cui poniamo il problema della dell'alleanza poniamo innanzitutto la questione morale come questione centrale da porre
A alle alleanze la questione di una sinistra veramente rinnovata che rinunci a una pratica consociativa e subalterna rispetto a certe logiche come c'è stata in parte la sinistra diventa diventa fondamentale e questo vale per una questione moralistica astratta
Ma anche per una questione poi per non fare diventare Lorena assolute il movimento sociale l'unica può l'unica poi in alcune realtà l'unica forma di opposizione rispetta blocco sociale politico commuovo moderato quando abbiamo già abbastanza chiarito che poi e fa parte di
Di di quel blocco cioè impedire che il missino alcune realtà meridionale io mi preoccupo dei successi che ha avuto il movimento sociale in alcune città meridionali tirare anche dove è arrivato persino a eleggere a eleggere
Sindaci proprio sulla sulla base del fatto che poi italica di lato del mi disse oil miste si presentava come partito
Della protesta quando invece un partito funzionale alla stessa ristrutturazione e la compri composizione del blocco moderato nel nostro paese e quindi una proposta di alternativa che diventi di sinistra una proposta di alternativa e diventi veramente die dia alternativa tenendo presente che anche la la sinistra tutta la sinistra
E i progressisti a questo tavolo si debbono presentare senza scheletri nell'armadio ma con le carte in regola con le carte con le carte con le carte pulite in questo senso diventa centrale anche la questione della lotta alla mafia
La lotta alla mafia che non può essere intesa soltanto come il come questione morale cioè come problema di oppure poco come questione astrattamente soltanto democratica di cioè di di del fatto che le istituzioni vengono liberate da dal potere della piova e anche un problema economico la mafia Vestuti in alcune realtà
è riuscita a diventare la forma di organizzazione prevalente
Economica di alcune di alcune ore lealtà non solo ha covato adesso il attraverso il controllo dei Dante di di importanti mezzi di produzione attraverso il controllo della rete distributiva se noi andiamo a Bari a vedere quello che sta avvenendo
In termini di riciclaggio di capitali la mafia
In molte realtà ha smesso di chiedere soltanto il pizzo oggi si mette in proprio diventa imprenditore
Acqua costringe gli imprenditori a vendere le attività economiche Eller Eller rileva in alcune in alcune realtà e quindi diventa poi la forma di organizzazione della vita economica e con essa la forma anche dell'organizzazione
Della vita politica
Sociale quanto ci interroghiamo sul tipo di consenso di massa
E hanno raggiunti ha raggiunto il il problema Mary meridionale meridionale in alcune realtà meridionale il fenomeno dell'Anas e della mafia
Non è come dice come dice Bossi
Corre come dice Bossi un problema che ci sarebbe dei siciliani o o o dei meridionali una naturale predisposizione
A delinquere o associarsi alla mafia ma perché ebbe in molte realtà e diventato poi i l'Amati è è diventato il sistema è diventato il punto cioè praticamente l'istituzione dominante in acque alcune volte più forte degli stessi
Degli stessi poteri saggia statali non sono criminali tutti meridionali non sono mafiosi tutti meridionali o tutti i siciliani coi miei fa i siciliani si sono uomini come Pio la Torre che hanno dato il proprio sangue proprio ma il proprio contributo di lotta della battaglia do la dette la panna la battaglia contro la mafia senza ricordare che poi per il Partito Comunista Italiano da Li Causi in poi questa è stata nelle realtà della Sicilia la questione la questione
La questione più importante
Uno ultima è un'altra questione che mi vetri pareva di sottolineare quella idee del rapporto fra privatizzazioni e Mezzogiorno
Quando noi ci io ritengo che ha ragione compagno madri quando sostiene che lei prima che il la la forma di ore di di statali diciamo di statalismo dell'economia poi non è L'Unità che garantisce anzi nell'esperienza i Paesi dell'esito poi si è ritirata
Fallimentare quindi si tratta in un certo senso così come però la ha sottolineato il compagno madri non si può Teo teorizzare il mercato come pura come pura come un luogo che dove si raggiunge automaticamente la la felicità
Tant'è vero che l'esperienza del recente dei paesi dell'Est poi dimostra che quanto si si pone accento il mercato senza avere chiaro do dove si va coi interviene la mafia la disoccupazione
Di massa e non solo questo ma intervenuto persino la ritorno eccolo dell'economia cioè tutte le ipotesi
Contrarie rispetto a quelle che siano assunte
Ma quando noi ci interroghiamo per esempio nel Mezzogiorno
Della questione delle privatizzazioni Kwame poniamo il problema politico
Di garantire in qualche modo forme minime di occupazione che ancora rimangono rispetto a una privatizzazione totale degli de de del dell'industria periferico
Per esempio alla questione ma non solo rispetto al problema del mezzogiorno e quindi una logica che potrebbe di essere vista da alcuni come sostanzialmente assistenziale ma io me lo pongo come un problema per l'economia
Quanto a poniamo per esempio problema e la esistenza dell'industria chimica
Nel nostro Paese
Come e quindi anche di un invio di un settore strategico o altri settori strategico possono essere querele dell'Energia per i quali non ritengo che debbano essere per forza in mano pubblica comunque ci debbono essere delle forme e quindi abbiamo inutili sono scaduti ti prego di lei conclude concludono in seguito credo che a questo punto si pone un problema di interrogarsi rispetto alle privatizzazioni
Rispetto a questa cosa interrogarsi caso per caso
Per vento tenendo conto che non non può essere soltanto una anche questa una nuova una nuova religione per cui abbiamo avuto fino adesso un una nuova forma di ideologia per cui il mercato diventi per forza l'unico punto di riferimento
Il rapporto fra mercato e privatizzazioni deve essere visto degli interessi generali del Paese degli interessi generali poi di tutta l'economia e dei lavoratori credo presente che poi puntiamo non a creare riforme e di di di diciamo di Proclo e di voleva creare problemi poi ove di tipo sociale che che potrebbero avere conseguenze incredibile oppure la distruzione all'economia ma puntiamo invece a un rilancio sociale economico economico attraverso queste forme intervento nell'economia
Io ho concluso compagni
Diamo ora la parola al compagno Domenico Losurdo delegato di Pesaro si prepari Eugenio Melandri
Voglio intervenire sulla questione internazionale anche perché a me sembra che nella relazione ampia impegnata del compagno Macrì questa questione sia rimasta un pochino
In attacco il compagno Magri ha denunciato con forza e giustamente il quadro ideologico e apologetico con il quale l'ideologia dominante ha dipinto l'ottantanove
Ma vediamo i fatti a partire da quello che era stato presentato come l'anno del Signore in realtà si sono verificati tutto una serie di sconvolgimenti
Non si tratta solo per lo smembramento della Jugoslavia
Si sono almeno verificate alcune guerra internazionali con la partecipazione diretta degli Stati Uniti
Pensate all'invasione di Panama alla guerra del Golfo all'intervento in Somalia al fatto che anche successivamente sono continuati i bombardamenti ad esempio su Baghdad
Che sono continuati come una sorta di spot pubblicitari che adottavano favorire l'elezione di un determinato candidato alla presidenza americana o dovevano mettere alla prova l'abilità e muscoli di Clinton mentre in questo momento ci sono prestigiosi autorevoli riviste americani militari americane che parlano già di una seconda guerra del Golfo di una possibile seconda guerra del gruppo e allora da questo punto di vista noi non ci troviamo dinanzi ad episodi isolati ci troviamo dinanzi ad una tendenza di fondo
Ad una tendenza gravissima Kaine affetti sta significando la riabilitazione della guerra come strumento di politica internazionale ed è una tendenza tanto più preoccupante per il fatto che anche a livello culturale noi assistiamo ripeto a qualcosa di profondamente barbarico
Noi assistiamo nella cultura occidentale ad una riabilitazione esplicita del colonialismo
Quando noi leggiamo sul New York Times questo titolo torna il colonialismo era ora noi capiamo che ci troviamo dinanzi ad un momento di svolta negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale non soltanto i comunisti anche forze diverse lontane dai comunisti
Ma sotto la spinta sotto la sfida rappresentata prima dall'ottobre poi dalla costruzione di un campo socialista
Negli anni immediatamente successivi al mille novecentoquarantacinque
Non mancavano voce anche in campo non comunista che denunciavano il colonialismo denunciavano anche il genocidio con cui spesso si accompagnata all'espansione coloniale
E invece oggi noi assistiamo a questa profonda rimozione ma non si tratta neppure di un fatto puramente storiografiche culturale in un certo senso si potrebbe persino dire
Che il genocidio stia tornando all'ordine del giorno
E non si tratta soltanto della denuncia che giustamente Fidel Castro ha fatto dell'embargo americano come un tentativo di genocidio economico ai danni di un piccolo popolo e di un piccolo paese si tratta di qualcosa di più ampio
Qualche tempo fa leggevo sulla stampa la Stampa di Torino una sintesi dello recente discorso di Clinton minaccioso nei confronti della Repubblica Popolare
E democratica di Corea ebbene la sintesi era questo Clinton rivolgendosi al Nord Corea dichiarava senza sgarrare attesi cancelleremo
La minaccia di ricorso alle armi atomiche la minaccia del genocidio era implicita in questa dichiarazione
E forse un'altra dichiarazione bisogna tener presente non è stata tenuta presente qualche tempo fa a Eltsin
Forti ormai della posizione acquisita dopo il bombardamento del parlamento russo e per l'appoggio ottenuto da Clinton
Eltsin
Rimangiando sia alcune prese di posizione insufficienti dei precedenti dirigenti sovietici ha rivendicato per la Russia e il diritto di usare le armi atomiche nucleari anche come primo colpo vedete dunque che ci troviamo dinanzi ad una svolta drammatica della situazione internazionale
Ecco io direi che la relazione del compagno Magri forse avrebbe dovuto soffermarsi maggiormente su questo su questo aspetto
Non si tratta semplicemente
Di qualcosa di aggiuntivo si tratta anche di Venere le categorie che si usano nella relazione dal compagno Magri si parla di imperialismo economico e io
Devo dire che pensando al primo congresso del nostro partito allorché era categoria di imperialismo era bandita sembrava far parte
Di una armamentario vetero comunista bene rispetto a questo primo congresso che in qualche modo subiva il terrorismo ideologico dell'avversario in un momento molto difficile per i comunisti
Rispetto a questo primo congresso se fatto un passo avanti e soprattutto un passo avanti sia fatto nelle tesi perché nelle tesi
Noi troviamo tutto un capitolo che è dedicato all'analisi dell'imperialismo che non è soltanto l'imperialismo economico
E anche all'imperialismo politico e militare come ho cercato di dimostrare presi precedentemente e come chiariscono in modo eloquente
Tutto una serie di fatti
E allora e allora quanto giustamente noi rilanciamo la parola d'ordine di un nuovo imperialismo quanto sottolineiamo la necessità di sviluppare di un nuovo internazionalismo quando sottolineiamo la necessità di un nuovo internazionalismo non possiamo dimenticare di parlare di esprimere la nostra solidarietà a quelle che sono le vittime e i bersagli dell'imperialismo qualunque sia il giudizio che si può dare nessun regime interno di questo o quel Paese
E naturalmente lo dobbiamo dare con assoluta franchezza e con assoluta lucidità
Tra le vittime dell'imperialismo tra i bersagli dell'imperialismo non c'è soltanto cupa non c'è soltanto il popolo iracheno non c'è soltanto la Repubblica Popolare Democratica di Corea
Vorrei ricordare il Vietnam il piatto in Africa dopo essere stato bombardato selvaggiamente dagli Stati Uniti d'America è tuttora oggetto di un embargo disumano come tutti gli altri embargo
E a questo proposito vorrei riferire una notizia che per me è stata molto importante qualche tempo fa leggevo su Repubblica leggiamo che il Vietnam
Proprio il Vietnam che si trovi in condizioni così drammatiche ebbene proprio del Vietnam è iniziato una raccolta di aiuti all'Iraq alimentari e di aiuti di altro genere a favore del popolo cubano a favore di
Quando ha letto tutto questo io credo di aver capito ancora una volta da che parte sta la barbarie
E devo dire devo lamentare a questo proposito che la notizia io l'ho letto soltanto su Repubblica e l'ho cercata invano sulle colonne di Liberazione sulle colonne dell'organo del nostro partito
Perché io credo compagni che bisogna dedicare molta più attenzione a questi fatti
No non si tratta di attenuare il nostro giudizio critico anche spietatamente critico sulle degenerazioni che sono avvenute
Nell'ambito del socialismo reale
Ma la nostra critica del socialismo reale mai e poi mai si può confondere con l'atteggiamento con il giudizio di quelle forze dell'imperialismo che ad esempio nei confronti di Cuba
Cercano di soffocare un intero popolo cercano di costringerlo ad una situazione d'emergenza che continua da decenni e poi con ipocrisia gridano allo scandalo per la situazione d'emergenza
Fanno pensare al boia che dopo aver proceduto all'esecuzione grida allo scandalo per il colore terre cadaverico della vittima ma in realtà le responsabilità
Anche dei problemi di democrazia che sono presenti in cupa risalgo risalgono in primo luogo all'imperialismo americano
Vedete che di tutti questi problemi di politica internazionale forse a tutti questi problemi non è stata dedicata sufficiente attenzione
Certamente allorché parliamo dei bombardamenti dall'embargo di tutta una serie di altre avventure imperialista noi non possiamo non mettere in stato d'accusa gli Stati Uniti e lana
E allora a questo punto aggiungiamo al problema anche che ci troviamo di fronte il problema della costruzione di un polo progressista ma la rivendicazione di una politica di pace fa parte o no integrante della costruzione di un polo progressista
Quando dico può Heston non intendo affatto rendere impossibile la costruzione di un polo progressista so benissimo che il PDS e a favore della NATO per non parlare del di Adornato e degli altri che come tutti i neofiti sono particolarmente zelanti nella difesa dell'imperialismo americano
Non sono contrario assolutamente alla costruzione di un polo progressista
E in effetti so come comuniste consentitemi di dire anche come l'enigmista
Che i comunisti all'ENI misti si sono formati nella lotta non soltanto contro il riformismo capito largo che diceva di criticare la violenza rivoluzionaria e poi appoggiare i massacri prima delle guerre coloniali e poi viene guerra imperialista
I comunisti a lei ministri si sono formati anche nella lotta contro il massimalismo contro l'incapacità di presentare un programma che parli non sono la classe operaia ma tutto il popolo a tutte le masse popolari
Quindi diciamo non sono contrario alla prospettiva che è stata delinea ma guai se noi perseguire questa prospettiva cominciassimo unilateralmente a ridurre il nostro programma a nascondere il nostro programma a camuffare o ad attenuare la critica dell'imperialismo perché compagni io credo che allorché ci presenteremo alle elezioni certamente ci dobbiamo impegnare a fondo per la vittoria del Polo progressista
Ma ci dobbiamo impegnare per la vittoria della lista del nostro partito del Partito della Rifondazione Comunista
E ci dobbiamo impegnare presentando fino in fondo le nostre posizioni perché l'esperienza anche all'esperienza elettorale dimostra che le onorevoli signore Maiolo vanno e vengono anzi
Fanno e speriamo che non abbiamo più a tornare tra le fila dalle nostre liste
Ma quella che rimarrà sarà la nostra capacità di far penetrare le nostre posizioni
Tra una massa Santanchè i nostri avversari continuano a considerare come una moltitudine bambina ma che noi dobbiamo chiamare ad esprimersi anche sulle grandi questioni di politica internazionale
è
Tanto più dobbiamo far questo perché cari compagni e compagne
La questione dell'imperialismo non è una questione astratta che non riguarda anche direttamente l'Italia
Vediamo cosa è avvenuto in Jugoslavia io costare c'è stato lo smembramento ma non si pensi che questo lo smembramento della Jugoslavia sia avvenuto senza alcuna interferenza da parte delle grandi potenze
Pensati all'accusa che gli stessi americani enunciando momento hanno fatto alla Germania di aver favorito lo smembramento della Jugoslavia
E sarebbe una grata illusione se noi pensassimo che dietro le manovre secessioniste che ci sono in Italia dietro le manovre della lega nord non ci fossero anche manovre delle grandi potenze
Che ormai non sono soltanto impegnate nel saccheggio del terzo mondo ma sono impegnati anche in una lotta serrata per la conquista per la conquista dell'egemonia
E allora compagna io mi avvio alla conclusione del mio figlio cioè io credo effettivamente che noi non possiamo comprendere nulla della situazione internazionale senza tener presente la categoria gli imperialisti
No per una questione ideologica così come noi non teniamo ferma la categoria di capitalismo per una questione ideologica ma perché sono i fatti a costringerci a cui d'altro canto la categoria di imperialismo prima che dagli anni è stata elaborata da un liberale di sinistra come opzione e sarebbe strano se no i comunisti il retro Celestino indietro rispetto persino alle analisi di un liberale di sinistra nel periodo ma questo punto compagni
è chiaro che questa categoria è stata sviluppata è stata elaborata dal compagno ieri
Grandi cambiamenti grandi mutamenti sono avvenuti a certamente noi non dobbiamo nasconderci questi cambiamenti ma ripeto è una categoria che ci può e ci deve ancora servire e a questo punto compagni permettetemi di dire che proprio oggi
Cade il settantesimo anniversario dalla morte di due
E non vi nascondo compagni ti avrei preferito che la seduta odierna si fosse aperta con una solenne commemorazione del grande rivoluzionario
Qualora commemorazione con un bilancio critico perché certamente è evidente che noi abbiamo imparato a proprio dagli Emin hanno leggere in modo dogmatico i classici abbiamo imparato a proprio da Lenin
A comprendere la legittimità storica di quella rivoluzione d'ottobre che Gramsci come è noto definisce la rivoluzione contro il capitale cioè la l'irruzione contro la scolastica
E il dogmatismo marxista e io penso
Eh io penso che ci sarà ancora o forse c'è ancora tempo per una commemorazione solenne di Lenin in questa sede però permettetemi di dire di concludere con un punto
Nelle nostre tesi
Si fa giustamente richiamo all'insediamento di Marx e dal marxismo forse bisognerebbe aggiungere un richiamo anche all'insegnamento di Lenin perché compagni
Comprendere Canon è finita la storia
Comprendere che Marx ancora moltissimo da dire
Per analizzare la situazione odierna la situazione di crisi del capitalismo
Per comprendere tutto questo non è necessario essere comunisti basta non essere fra quegli autori e intellettuale assoldati alla corte dei miracoli di Berlusconi
Ci sono ci sono ormai tutto una serie di studi che sottolineano anche l'efficacia che può venire dalla lettura di Marx ma io credo che dai comunisti si possa e si debba pretendere anche qualcosa di più
Si tratta di respingere il terrorismo ideologico dell'avversario
Per tracciare un bilancio storico del Novecento che è senza nascondere nulla degli orrori e degli errori del socialismo reale ridenti che come hanno già fatto alcuni compagni il fatto che senza il movimento comunista
Non si sarebbe sviluppata la lotta contro la guerra imperialista non si sarebbe sviluppato la lotta contro il razzismo non si sarebbe sviluppata la lotta per la pace
E per l'emancipazione dei popoli e tutto questo deve essere ricordato fra noi anche nel documento politico in una certa forma sintetica in un momento i in cui la borghesia proceda ad una vera e propria riabilitazione del colonialismo e a un tentativo di di colonizzazione dal partono
No fra le delegazioni straniere è presente al nostro congresso parte una delegazione del Partito comunista cinese
Al gli atti
Di leggervi il messaggio che il dipartimento internazionale
Nel comitato centrale del Partito comunista cinese ha rivolto al secondo congresso nazionale del nostro partito
Cari compagni vi prego di
Di stare tranquilli e di ascoltare poi eventualmente nei vostri interventi esprimere cioè la vostra opinione cari compagni
In occasione del secondo congresso nazionale
Del Partito della Rifondazione Comunista Italiano riformuliamo le nostre calorose felicitazioni e i nostri affettuosi saluti
Ci auguriamo vivamente che il congresso abbia successo e raggiunga i suoi obiettivi
Vogliamo anche esprimere i nostri apprezzamenti
E l'ammirazione per la lotta instancabile condotta da voi in una condizione difficile per l'ideale del socialismo per la giustizia del progresso della società e per la difesa degli interessi dei lavoratori
Oggi l'umanità sta avanzando verso il ventunesimo secolo tutti noi abbiamo di fronte il grande lavoro di salvaguardare la pace e promuovere lo sviluppo del mondo
Siamo profondamente convinti che il mantenimento e lo sviluppo dei rapporti d'amicizia già esistenti tra i nostri due partiti basati sul principio di autonomia ed indipendenza
De completa uguaglianza di rispetto reciproco e di non ingerenza reciproca negli affari interni corrisponde agli interessi fondamentali dei nostri due partiti i nostri due popoli
Auspichiamo che con gli sforzi di tutte e due le parti
Quest'amicizia possa essere rafforzato ulteriormente auguriamo pieno successo al congresso
Ringraziamo di cuore compagni cinesi per il loro augurio riconfermiamo anche la nostra volontà di mantenere e sviluppare i rapporti di amicizia già esistenti tra i nostri due partiti sulla base della reciproca autonomia e indipendenza
Do ora la parola al compagno Eugenio Melandri della direzione uscente si proponeva si prepari Compagnia Gennaro lo apprezza
Sono
Devo dire con compagni vi prego
Noi per decorare il semestre per consentire
A tutti e di ascoltare gli interventi devo dire che mi trovo in enorme difficoltà oggi per il fatto molto semplice che al di là di tutto la ricchezza che sta emergendo nel questo dibattito congressuale
Quasi inevitabilmente perché si tende facilmente schematizzare
Si rischi di far vedere invece che ci sistemi che ci stiamo dividendo probabilmente da una parte tra una sorta di cori di deriva governativa quasi con l'aria di neofiti che vogliono andare al governo
E dall'altra parte incolori quali invece per mantenere la loro purezza ideologica programmatica
Rischiano di chiudersi in una sorta di mausoleo archeologico o di riserva indiana il problema probabilmente più Complesso di questo anche se devo dire purtroppo
è facile che di questa che di questo congresso salti fuori quest'immagine basta vedere quello che oggi ha scritto la stampa riguardo la relazione del compagno Macrì che non era senz'altro suo la mente
Un dire un rivendicare Rifondazione comunista vuole andare al governo
Capisco bene
Che in un momento come questo in cui alla sinistra
Si pone un'occasione storica la sinistra nel nostro Paese l'occasione storica di vincere le elezioni
Sia importante non escludere aprioristicamente nessuna possibilità
Neanche quella che un partito come quello di Rifondazione comunista
Che si è costituito sulla base della costruzione di un appunto di un'opposizione Alternativa sociale nel nostro Paese che anche un partito come quello di Rifondazione comunista debba assumersi o posso assumersi responsabilità di governo
Capisco anche che sarebbe probabilmente impoverendo e per noi presentarci al tavolo delle trattative del polo progressista o cosiddetto progressista io preferisco di sinistra
Sarebbe sarebbe a impoverendo e per noi presentando presentarsi non ponendo totalmente la nostra legittimità ad esserci presente in tutte le fasi della trattativa non esclusa la trattativa di governo
Eppure riesco a capire anche
E lo dico con molta con molta umiltà e anche con molta difficoltà ad andare avanti ad esaminare i problemi riesco a capire anche che qualsiasi di queste due scelte
La scelta di dire sì o di dire no ad una possibilità di governo apre poi noi delle contraddizioni e dei problemi
Allora il problema di fondo non è tanto quello
Di dividersi probabilmente sai dire no tra il dire e il sì o il no
Ad una possibilità di governo
Quanto piuttosto mi pare è quello di avere il coraggio tutti a partire dalle rispettive posizioni di chiarirci su queste contraddizioni di cercare di capire di cercare di analizzare meglio possibile
Io cercherò di farlo partendo da quelli che sono i problemi
Che più che più che di più affronto cioè ai problemi di carattere internazionale
Cercherò di farlo perché perché mi pare che i corpi che i problemi di carattere internazionale siano quelli che meno sono stati affrontati nella relazione presentata da Marguerite
Direi anzi che da questo punto di vista la relazione presentata da magari estremamente povera a dei silenzi e dei silenzi molto forte
Ma direi anche non è probabilmente è colpa della relazione con il punto o di tutto il nostro partito ed è colpa anche del fatto che siamo all'interno di una situazione
Talmente coinvolgente dal punto di vista di politica interna che si rischia diritti dimenticarsi che siamo in un mondo e non siamo solamente in Italia pecchiamo purtroppo
Anche nel momento in cui affrontiamo dei problemi gravi per il nostro Paese pecchiamo di provincialismo
Viviamo in un mondo dove l'abbiamo già detto è stato detto da tanti altri viene detto spesso dove il sistema capitalistico sta questa in certo senso strozzando la maggior parte dei Paesi
Un sistema che pur di accumulare risorse e pur di vincere pur di portare avanti quella battaglia Inter capitalista che vede tra loro in concorrenza in guerra Stati Uniti
Europa e Giappone pur di far questo non ha paura di dissanguati ulteriormente i Paesi più poveri
Africa in Felix titolava oggi con con la maestria che egli è solita il Manifesto
I sistemi di aggiustamento strutturale dell'economia condannano il poveri a divenire sempre più poveri anche se come veniva messo bene in evidenza dalla relazione
Anche se stanno emergendo forme nuovi movimenti che io chiamo citando Paolo sesto di incorrere in mento dei poveri in una parola viva Zapata non è soltanto qualcosa
Una un un grido che è stato detto nella regione di cha ha passo in Messico ma è anche un grido che si sta ripetendo basta ricordare i movimenti di rivoluzione i movimenti di ribellione della Riotta in Argentina e di tanti altri popoli
Siamo in un mondo dove stanno assumendo in certo senso
Protagonismo i poveri
Riprende quindi a livello mondiale una sorta di protocollo Isma'rivoluzionario
E nasce che nasce da una situazione di impoverimento costante dei paesi del sud del mondo
Ed è lo sfruttamento oppure dallo sfruttamento della forza lavoro in modo in termini di magici sempre maggior guadagno per il capitale pasta pane personale ai Paesi di nuova industrializzazione
I fenomeni migratori lungi dal calmierare si stanno diventando diventeranno sempre di più
Fenomeni fenomeni dirompenti e la nostra città Atella di cui facciamo parte anche noi dentro la quale noi siamo e questo che poi dirò dopo la nostra cittadella fortificata viene presa d'assalto
Però compagni io vorrei che capisce che ci mettessimo ben chiare Unichim intesto una cosa occorre che capiamo una cose innanzitutto
Che tutto ciò che sta avvenendo nel sud del mondo
Che imbonimenti rivoluzionario di cambiamento che si stanno che stanno che stanno muovendosi in America latina in Africa in Asia
Che la teologia della liberazione hanno un interlocutore chiaro
Hanno un avversario preciso e questi interlocutore chiaro questo avversario preciso è il nostro modello di sviluppo è il nostro stile di vita in una parola siamo noi nella nostra globalità
è il sistema capitalistico che anche in un governo di sinistra noi non non riusciremo a cambiare e allora la prima cosa la prima domanda che mi pongo e non è una domanda retorica saremo capaci stando al governo staremo capaci stando al governo
Di non smentire nei fatti i nostri proclami di internazionalismo perché è facile fare proclami più difficile essere davvero internazionalisti
Saremo capaci nella fattispecie di essere vi è di essere dalla parte in senso in senso generale di questi movimenti anche ponendo in ponendo il il come dire il punto interrogativo sulle basi stesse su cui si fonda il nostro sistema
Cioè saremo capaci di essere di essere nei piedi
Di essere noi fautori non tanto non solamente di un di un di un riformismo forte di cui si parlava ma di una black di una di una di una vera e proprio di un vero e proprio cambiamento di sistema
Oppure ed è questo anche quello che mi è sembrato di leggere la la la parte programmatica fra l'altro molto bella dimagrito
Non proporremo una sua maggiore razionalizzazione una sua maggiore una sua maggior capacità di essere di essere di essere di di rispondere alle esigenze della nostra gente dei ai nostri problemi
Saremo capaci di rispondere in maniera seria ai problemi dell'immigrazione
Dando dando la possibilità a un problemi dell'immigrazione che guardate Bortot bene molto spesso vengono vissuti vengono vissuti è in maniera in maniera tra più drammatica delle classi meno abbienti dalla nostra società
Perché è troppo spesso i pariolini possono permettere il lusso di ieri il lusso di essere antirazzisti tanto nessun immigrato privati scopare il Parioli
Ecco allora che c'è bisogno di porsi questo problema
Ho fatto dicevo questa digressione questo questo questa prima parte dell'intervento perché mi pare e lo ripeto mi pare che nella relazione dimagrito manchino basti siano questo sì Renzo sui problemi internazionale
E devo dire che probabilmente di questi problemi internazionali sei Silenzio nella relazione perché probabilmente c'è Silenzio sul tavolo delle trattative
Perché se è difficile incontrarsi
Avere dei dei punti in comune avere dei punti in proprio come sulla politica economica sulla politica interna sulla politica in dentale ho paura che sia ancora più difficile avere dei punti in comune sulla politica sulla politica estera
Voglio ricordare
Voglio ricordare che a parte per esempio a partire dal problema della pace è difficile trovarsi uniti voglio ricordare che siamo stati divisi quando c'è stata la guerra nel Golfo
E ci siamo divisi sulla valutazione del pacifismo che ci siamo divisi nella raccolta delle firme
Per la per la la la per sull'articolo undici della Costituzione voglio ricordare queste cose
E voglio ricordare che a partire dal pacifismo noi tanti di noi abbiamo creato da abbiamo lavorato davvero per costruire un movimento
Fatto di tanta gente di gente comune fatto di tanta gente che non si è che andava al di là del dell'appartenenza di partito dell'appartenenza ideologici dico ideologica abbiamo costruito a partire dal nord al pacifismo un movimento di papà di massa al di là degli schemi di partito al di là del gas della della fede religiosa siamo stati con don Tonino Bello quando veniva attaccato dalla sua chiesa siamo stati con coloro i quali con coloro i quali da qualsiasi parte venissero programma andavano andavano
Scusate
Da qualsiasi parte venissero hanno messo in atto movimenti di sostegno dell'obiezione di coscienza dall'obiezione fiscale alle spese militari
Abbiamo lavorato seriamente sul problema della pubblicazione del commercio delle armi e molto spesso nella solitudine anche della sinistra
Abbiamo e allora a questo punto io mi domando
La politica estera che noi proponiamo scusate la la
Le la la
La battuta ma mi pare che sia estremamente lo allora non renda abbastanza abbastanza il merito del problema che voglio assumere che voglio dire la politica estera che noi proponiamo sarà quella di Piero Fassino di monsignor Bettazzi
Sarà quella di chi dice di sì o dice Dini alla NATO o sarà quello di chi di continuerà a dire di no alla NATO io ricordo la fatica che tanti compagni pacifisti che oggi fanno parte del PDS o anche che facevano parte dal del partito comunista la fatica che facevano dovere spiegare il loro sia alla NATO mentre facevano parte del movimento pacifista sarà quello di chi dice che non accettiamo assolutamente che basi militari siano presenti nel nostro Paese sarà quello di chi dice che non accettiamo che vengano usati non sia re o porti per andare a bombardare la Bosnia
Sarà quello di chi dice che non accettiamo che non accettiamo le nuove avventure africane del nostro esercito nazionale
Ho paura compagno paura dico la verità
Che che che ci appiattiamo troppo sul tavolo delle trattative ma ho paura anche di dire di no a questa prospettiva e questo al dramma che mi porto dentro e lo dico con molta sincerità ho paura anche di dire di no
Da una parte ho paura che ci venga meno la radicalità pacifista la rete carità per i poveracci la replica di tappeti di chi vuol difendere davvero gli umiliati e offesi e dall'altra parte però anche paura
Che in queste a Cipro il tipo di circostanza in questo tipo di circostanza non sia facile porsi in altri termini se non anche ponendo chiaramente il peso della nostra legittimità a partecipare pienamente al tavolo delle trattative
Allora io penso che noi dobbiamo andare a questo tavolo ma mi scuso con l'amico Fava che che da cui ho preso questa parola dobbiamo andarci con intransigenza
Dobbiamo andarci senza nessuna capaci senza nessuna voglia di spendere niente senza nessuna voglia di ritardare niente che e chiudo dicendo compagni e amici il giorno in cui succedesse per caso che noi andassimo al governo
E quel giorno inevitabilmente ci sarà qualcuno disoccupato senza casa che andranno a lì per stare contro il Governo compagni io sarò con loro e non con il governo
I compagni
L'appeal di Napoli Belardi di Siena Colella di Palermo
E Santillo di Venezia sono pregati di di recarsi subito presso la Commissione verifica poteri la parola al compagno Gennaro la prende la direzione uscire
Care compagne e cari compagni
Io penso mi auguro che esistano le condizioni politiche
Per uscire da questo congresso
Realizzando una unità del partito molto ampia
La relazione di Lucio Magri
La relazione di Lucio Magri per i suoi contenuti
Per il suo taglio
Oppure una rilettura aggiornata delle tesi
Un loro adeguamento
Alle novità intervenute sul terreno politico sociale e istituzionale del Paese
In un congresso
Quello che conta e il nocciolo duro della proposta politica
La definizione e l'indicazione di una linea che il partito è chiamato a realizzare con l'iniziativa con le lotte col suo modo d'essere nella società nelle istituzioni
Con la capacità di stare dentro il conflitto e di promuoverlo con la costruzione di alleanze sia di tipo strategico
Per la costruzione di un nuovo blocco storico
Sia di tipo più propriamente politico
Legate cioè alla fase della vicenda politica e istituzionale del Paese
Bene
A me pare che questo nocciolo duro
La proposta politica e la linea dalla relazione del compagno Magri emergano con chiarezza
Di formulazione e con lucidità di analisi
Per essere ancora più esplicito
Trovo che questa relazione
Porti a maturazione
E per molti versi a compimento
L'ispirazione di fondo che ha caratterizzato la politica del partito nei suoi primi tre anni di vita
Oggi risulta chiaro a tutti i che non c'è unità delle sinistre senza i comunisti
Non c'è programma anche minimo delle sinistre che possa prescindere da contenuti di classe che sono il portato delle nostre lotte delle battaglie di opposizione sociale e politica che sono state la nostra ragion d'essere fin da Rimini
La domanda che pongo ai compagni è la seguente
Questo patrimonio già grande
Che non c'è venuto dal cielo
Ma che abbiamo costruito in questi anni di duro lavoro politico
Dobbiamo chiuderlo in una cassaforte dorata
O non è venuto il tempo come io credo di farlo pesare fino in fondo nel momento in in cui il crollo di un regime apre il problema non solo di un governo altro ma di una nuova classe dirigente di questo Paese
Se ci si offre la possibilità l'opportunità davvero storica
Di dare voce all'operaio all'impiegato della FIAT al minatore del Sulcis all'immigrato dai Paesi del Terzo Mondo agli studenti non solo con le lotte comunque sacrosante
Ma con la definizione nei contenuti programmatici di un'alleanza politico elettorale di nuove politiche per l'occupazione per il lavoro per l'equità fiscale
Di riforma in senso democratico del sistema scolastico e formativo come così come di quello dell'informazione
Dell'avvio di un nuovo modello di sviluppo
Del rilancio su basi nuove dello stato sociale se tutto questo sarà possibile perché mai compagni dovremmo tirarci indietro perché mai dovremmo stare a guardare
Se facessimo una scelta di autoesclusione davvero non verremmo compresi
E non verremo compresi non tanto dalle altre forze politiche
Alcune delle quali sarebbero anzi ben liete di rinchiude di rinchiuderci in un angolo
Ma soprattutto non saremmo compresi dai nostri referenti soci sociali
Dai tanti tantissimi che si riconoscono in noi che ci hanno dato fiducia
Perché abbiamo lottato con loro e per loro
Ma anche perché abbiamo sempre accompagnato le nostre battaglie
La nostra opposizione con la proposta altra alternativa con l'indicazione di prospettive diverse da quelle imposte dalle politiche neoliberiste e conservatrici
Non ricordo un solo intervento del compagno Lucio Libertini in cui non fossero strettamente collegate le ragioni dell'opposizione con quelle della nostra proposta in positivo
E allora se si apre un terreno più avanzato per le nostre proposte per nostri contenuti programmatici io dico che su questo terreno bisogna starci e fino in fondo non per un meschino tornaconto di partito ma nell'interesse appunto della classe dei lavoratori dei soggetti sociali che intendiamo rappresentare
Se il problema allora e non tanto il sei
Mai come stare su questo terreno
Io credo che sia decisivo per noi l'ancoraggio ai problemi alle questioni concrete che fanno riferimento al conflitto sociale
Dunque l'opposto di un inseguimento a posizioni moderate e conservatrici di centro come si dice nel gergo politici di spicco
Se i compiti e le occasioni che abbiamo di fronte sono di portata addirittura storica
E del tutto evidente che l'alleanza delle sinistre non può essere il risultato di qualche riunione tra delegazioni e vertici di partito
Una siffatta impostazione farebbe il diminuire e non certo aumentare i consensi
L'alleanza da costruire non può non basarsi sulle idee e programmi che ne costituiscano l'anima il midollo politico spetta allora a noi
Collocare il passaggio politico di cui qui stiamo discutendo nella prospettiva dell'unità delle sinistre
Spetta a noi porre il problema strategico di fondo del modo in cui l'alleanza che auspichiamo diventa momento tappa della indispensabile a Rifondazione
Della cultura politica della sinistra
Non dimentichiamo mai compagne e compagni le sconfitte recenti che abbiamo alle spalle sconfitto e che non sono soltanto dei comunisti ma appunto delle sinistre nel loro complesso
Ognuno a sinistra da questo punto di vista è chiamato a fare fino in fondo la propria parte
E c'è un problema enorme di democrazia ferita e addirittura morente in questo Paese
Come intendiamo affrontarlo noi comunisti ma in generale le sinistre
Io credo che occorra riprendere con forza su questo terreno i temi dell'autogoverno e dell'autogestione collocando su queste basi la ricostruzione di una democrazia di massa
Di un nuovo protagonismo politico delle masse di un loro riappropriarsi della politica e dei suoi strumenti e ancora
Vedo indispensabile mantenere aperto un punto di vista critico sulle reali ragioni autentiche di fondo della crisi che stiamo vivendo sui meccanismi sulle categorie costitutive della società capitalistica
In questo il ruolo dei comunisti e addirittura essenziale anche dentro alleanze e schieramenti unitari a sinistra
Per noi
Stare consapevolmente dentro lo stato di cose presente
Non può in ogni caso significare rinuncia alla critica all'iniziativa e alla lotta ad un pensiero proiettato verso una società altra
Torna dunque in primo piano anche il tema del Progetto
E quindi della ricomposizione unitaria dei soggetti sociali delle forze della sinistra attorno ad un progetto
Gli anni Ottanta
Hanno portato ad una segmentazione ad una frammentazione che ha colpito soprattutto a sinistra
Il progressivo rifluire della partecipazione di massa ha lasciato sempre più campo libero a ristrette cerchie di ceto politico anche a sinistra
La capacità di analisi e di proposta progettuale ha lasciato il campo ad un realismo pragmatico e del tutto subalterno all'esistente
Tutto questo compagne e compagni non è alle nostre spalle
E a pensarci e del tutto straordinario che in una situazione siffatta restino tuttavia aperte per la sinistra opportunità concrete di affermazione
Ciò si deve però
Anche al fatto che i nei tre anni trascorsi il terreno delle lotte sociali dell'opposizione alle politiche liberiste antipopolari non è stato abbandonato
E perché non dirlo con chiarezza non è stato abbandonato abbandonato perché c'è stato il nostro partito
Con la sua iniziativa politica di lotta
Che ha sempre risposto ad una ispirazione unitaria che non è mai venuta meno sia quando alle nostre iniziative sono venuti molti sì come nel caso dei referendum sociali sia quando abbiamo dovuto registrare qualche no pesante come nella manifestazione del venticinque settembre
Per compiuti concludere care compagne e cari compagni
Si è parlato da qualcuno a proposito di questo nostro congresso come di un congresso di svolta
Io mi accontenterei personalmente se alla fine risultasse un congresso di chiarezza politica e di lealtà tra tutti noi compagnie e compagni
Un congresso capace quindi di incidere anche sul nostro modo di essere partito
Non se ne può più lasciatemelo dire in questi termini
Di correnti di aree di gruppi di sottogruppi poniamoci almeno come obiettivo per il quale lavorare il superamento di questa situazione è una nostra organizzazione e sia vissuta come organizzazione di donne e di uomini liberi
Intendo liberi da etichette liberi da appartenenze liberi soprattutto di pensare di dire quello che si pensa
Di criticare di essere se occorre anche compagne e compagni scomodi soprattutto di non di non accettare che in nessuna delle nostre sedi ci sia il cartello non disturbare il manovratore
Questo esito
Possibili
è affidato alla responsabilità e alle scelte di ciascuno di noi
Ma poiché tutti diciamo
Di volere fare grande questo partito
Cerchiamo di non dimenticare mai che ciò che fa grande un partito è innanzitutto una grande politica
E questo care compagne e cari compagni è appunto ciò che possiamo e dobbiamo fare
Le delegazioni straniere
è presente al nostro congresso
Una rappresentanza del Partito comunista del Vietnam
Ho il piacere di leggervi il messaggio che il Comitato centrale del Partito comunista del Vietnam a rivolto al secondo congresso nazionale del nostro partito
Cari compagni
A nome del Partito comunista del Vietnam desideriamo trasmettere al secondo congresso nazionale del Partito della Rifondazione Comunista Italiano i nostri più calorosi saluti
Svolgendo le attività nelle difficili condizioni del momento
Il vostro partito ha già ottenuto primi importanti successi come nelle elezioni politiche dell'aprile mille novecentonovantadue e in quelle amministrative del mille novecentonovantatré
Il vostro partito continua a rinnovarsi sulla base ideologica del marxismo ed a portare avanti la lotta per la realizzazione dei valori del socialismo
Nel vero interesse del popolo italiano per la pace l'indipendenza nazionale la democrazia ed il progresso sociale e nel mondo
Il vostro partito porta avanti una dura lotta per un nuovo ordine internazionale più democratico più giusto e razionale
Difendendo l'interesse dei Paesi più poveri sottosviluppati
Una lotta che rafforza la solidarietà con i Paesi socialisti tutto ciò dimostra i nobili sentimenti internazionalisti dei Comunisti italiani
Il vostro congresso si riunisce in una situazione di profondi cambiamenti
Sì è in Italia
Che nel mondo impiego siamo convinti che il secondo congresso nazionale
Del partito della Rifondazione comunista segna un nuovo passo di crescita del vostro partito
Rafforzi la posizione di influenza dei comunisti nella vita del Paese non che è la cooperazione tra le forze democratiche e progressiste italiane
Formuliamo quindi i migliori auguri di buon successo al vostro congresso
Che i rapporti di cooperazione di solidarietà fra i nostri due partiti tra il popolo vietnamita e quello italiano si consolidino essi sviluppino sempre più il Comitato centrale del Partito comunista del Vietnam
Ringraziamo di cuore i compagni vietnamiti per il loro augurio
E confermiamo la nostra volontà di mantenere e rafforzare i rapporti di cooperazione e di solidarietà fra i nostri due partiti
Due brevi comunicazioni
Alle ore diciotto di oggi nello spazio gettano la platea riservato agli invitati avrà luogo la riunione dei compagni del gruppo di lavoro sulla immigrazione
Ricordo ancora perché tale comunicazione era già stata fatta
Che i compagni che intervengono nel dibattito dovranno far pervenire entro domenica mattina alla presidenza trenta righe riassuntive del loro intervento
Oppure se intendono farle pervenire direttamente alla redazione di Liberazione potranno farlo entro lunedì mattina
Do ora la parola al compagno Marco Ferrando delegato di sapone si prepari la compagna Rosania Gerardo di Salerno
Care compagne e cari compagni
è a tutti evidente che di fronte al precipitare della crisi italiana e alla svolta storica che si va configurando si impone a noi la necessità di una scelta di fondo di un progetto complessivo
Per lungo tempo si è detto il dibattito strategico può attendere occupiamoci dell'emergenza e delle sue concretezza
Il paradosso è che ora proprio l'emergenza ci presenta il conto ponendoci di fronte a quei concretissimi nodi strategici che qualcuno pensava di poter rinviare o li muove
Quale alternativa indichiamo la crisi quale relazione proposizione comunista e alternativa quale rapporto con l'alternanza progressisti
Sono interrogativi che richiamano questioni complesse che hanno indirettamente segnato la vita del movimento operaio di questo secolo il suo dibattito le sue tendenze
Ma sono interrogativi che oggi ci troviamo ad affrontare non col bagaglio di un confronto serio su identità e scopi della nostra impresa ma sotto la pressione incalzante di forze esterne
Dei mutamenti istituzionali delle convenienze elettorali sotto il peso ereditario di vecchie logiche psicologie politiche lascito di un passato non discusso che proprio per questo rischiamo di ereditare
Una cosa innanzitutto mi ha davvero colpito già nel dibattito della commissione tesi la disinvoltura con cui si è deciso di escludere a priori un richiamo al programma fondamentale dei comunisti
Al socialismo non già come valore astratto ma come formazione sociale pubblica proprietà democrazia dei lavoratori
Eppure qual è la radice più vera e profonda di un partito comunista della sua stessa esistenza se non la chiarezza di un fine l'irriducibilità di uno scopo qui non si tratta come odio di negare l'esigenza di un approfondimento di un'attualizzazione del Programma Comunista ma proprio l'attualizzazione del programma richiede innanzitutto il suo recupero e non la sua rimozione
E del resto come possibile affrontare lo stesso dibattito su un tema decisivo della rifondazione del movimento comunista in Occidente cioè il tema della transizione senza dire con chiarezza quale società vogliamo transitare
Ecco nelle tesi manca l'indicazione chiara dell'ordine luogo che vogliamo costruire e questo atto mancato introduce dell'intero testo una contraddizione centrale clamorosa che ho ritrovato nella relazione del compagno Macrì
Per cui abbiamo da un lato la critica del capitalismo
La giusta denuncia della crisi del riformismo un radicalismo letteraria dell'analisi a tratti persino brillante
E dall'altro alla moderazione del Progetto
Con la rinuncia a rivendicare persino nel lungo periodo la soppressione dei monopoli capitalisti nome magari dalla critica dello statalismo e il superamento della natura borghese dello Stato in nome magari della difesa della democrazia
Ma con ciò
Non si riduce di fatto il comunismo oppure un richiamo sentimentale abituata astrazione questi ideologica e cioè separate scissa da una prospettiva di trasformazione non è questo un ritorno a quella vecchia doppietta fra ideologia e politica
Che tanto ha segnato la storia del movimento operaio comunista e che proprio la rifondazione è chiamata a superare
Lo so
Lo so Company molti pensano che tutto questo è comunque rilevante per la politica dell'oggi per le scelte concrete che il partito ha di fronte
E io credo invece che la radice vera e profonda di un partito comunista sta nella determinazione del Progetto per un'alternativa di società
E di potere stante la tensione costante verso un fine che ponga un vincolo di coerente alle nostre scelte nelle grandi come nelle piccole cose
E certo non basta come è ovvio la chiarezza formale di un programma garantire l'autonomia dei comunisti ma senza quel riferimento saldo senta la porta di quel vincolo un partito si espone a corpo morto all'enormità delle pressioni Esterna
Al rischio dell'omologazione al riformismo al rischio insomma di trasformarsi nella variabile passiva di altri progetti
Di altre prospettive
E per essere chiari cari compagni e compagne vedo esattamente questo rischio nella nostra attuale rincorsa dell'unità della sinistra del fronte progressista del suo possibile governo
Già nelle tesi congressuali com'è noto
Si pone l'unità della sinistra come asse di fondo della proposta politica del partito ed è singolare se consentì
Quasi che il Partito comunista avesse come proprio obiettivo non la conquista delle larghe masse per un'alternativa anticapitalista ma l'unità con quella sinistra che è paladina garante della quale ordine sociale
Non è già questa una contraddizione plateale fra identità richiamata e politica proposta che senso ha parlare della crisi di un riformismo senza riforme anti coinvolto in tutta Europa
Nella copertura o gestione delle controriforme poi pone l'unità della sinistra come feticcio astratto
In contrasto con questa analisi
Ma è soprattutto qui e ora che questa linea politica già manifesta tutta la sua pericolosità
Dopo il cinque dicembre dove abbiamo visto un gruppo dirigente del PDS che pur di governare
Pur di realizzare quel sogno di alternanza nel cui nome fu sciolto il PC va sposando pubblicamente posizioni e programmi dalla Confindustria
è un fatto anche se la relazione di Magri non la pista
Non siamo di fronte semplicemente all'ennesima richiesta di legittimazione da parte delle classi dominanti tipica semmai di una vecchia logica consociativa
Siamo di fronte al tentativo di farsi diretta rappresentanza politica di settori reali di quelle classi siamo davvero al tentativo di conquistare il centro come blocco materiale di interessi egemoni
E non è un caso che oggi una Confindustria vincente dello scontro sociale ma priva di una rappresentanza politica guardi con interesse al PDS
Non te lo consideri una propria espressione ma certo lo ritiene uno strumento di continuità della politica di Ciampi e di stabilità politica e sociale e nello stesso senso si sono pronunciati gli ambienti dalla Borsa i mercati finanziari la stessa Casa Bianca
Ma dove stallo alla cosiddetta sinistra che dovremmo unica
La verità è che il fronte progressista guida PDS esteso ad Alleanza democratica al Partito repubblicano atlantista e confindustriale di la Malfa
Al trasformismo post craxiano di Del Turco un fronte progressista sostenuto dai Benetton dei Murdoch o dal gruppo Olivetti e dalla sua stampa non si propone di offrire risposte alle ragioni sociali delle classi subalterne
Ma al vuoto di rappresentanza delle classi dominanti
Non si propone di rappresentare i lavoratori disoccupati e pensionati ma la continuità di quella risanamento finanziario che dà il nome di Maastricht tagli a pensioni salari e posti di lavoro
E ciò che sta nascendo in Italia proprio lo schieramento progressista nell'ideologia confindustriale della politica che contenga i conservatori rappresentante gestione dei poteri forti in uno schema di classica alternanza
Insomma più ancora che Mitterrand con Thales più ancora che con Thales Clinton e del resto
Non avevamo noi tutti giustamente previsto e denunciato un anno fa nella nostra campagna referendaria che la maggioritario uninominale avrebbe favorito le pur già l'alternanza fra destra e sinistra ma tra più moderati e meno moderato e allora care compagne e compagni non è sorprendente che proprio ora che la nostra denuncia è confermata dai fatti
Proprio ora che persino Galli Della Loggia sul Corriere della Sera constata la convergenza dei programmi fra sinistra e destra proprio ora che si completa l'approdo del PDS apporta omologata di governo e quindi il disegno dalla Bolognina proprio ora
Il nostro partito sembra scoprire al fascino del progressismo
Della sua alleanza e del suo possibile governo
Tutta la nostra politica sembra orientata a richiedere la legittimazione dei comunisti al tavolo progressista
Al fronte progressista al governo progressista al punto che non solo abbandoniamo frettolosamente senza alcuna spiegazione qualsiasi preclusione verso Alleanza democratica
Verso il primo verso il Psi Del Turco finendo con l'essere scavalcati chi l'avrebbe mai detto
Persino da Auckland
Ma addirittura lanciamo sui giornali borghesi lanciamo sui giornali borghesi non su Liberazione
Una fitta sequela di dichiarazioni interviste in cui offriamo segnali di disponibilità verso una politica di austerità e di apertura le privatizzazioni tanto che Occhetto non smentito non lo smentì
Dichiara sull'unità del trentun dicembre che è già stato raggiunto un accordo di massima con Rifondazione su una politica di risanamento entro le regole del mercato
E del resto già un editoriale di settembre se ben ricordo del compagno macchine su Liberazione spiegava al partito che l'unità anche dei preti forse ora è più facile riconoscere quale sia
Siamo dunque a una svolta
Io non so quale sarà la risposta dei nostri interlocutori se prevarranno le pressioni di una tornato che ci vorrebbe solo come portatori d'acqua o quelle di Occhetto che preparerebbe associarci a responsabilità di governo per ottenere copertura a sinistra so invece che il nostro partito
Nato e cresciuto come cuore dell'opposizione nato e cresciuto come forza alternativa chiede oggi di accedere allo schieramento di alternanza
Che il nostro partito ancora fragilissima oltretutto nella sua organizzazione nel suo radicamento sociale ancora privo di un programma generale che neppure ha discusso una strategia di transizione
Chiede di accedere al governo fra due mesi sotto l'egemonia del PDS con forze politiche sociali organicamente borghesi e nel quadro di rapporti di forza segnati da quindici anni di arretramento del movimento operaio
E so anche che per tendere a questo obiettivo si moltiplicano le pressioni politiche sulle realtà locali per un nostro ingresso nelle cosiddette giunte progressiste o nella loro maggioranza dall'Umbria a Venezia
Così come si moltiplicano le pressioni per un prossimo comune gruppo parlamentare
Bisogna allora assumersi la responsabilità di un discorso di verità partiti di un discorso di verità al congresso perché il Congresso possa scegliere nella chiarezza
Non è quindi escussione se dobbiamo ricercare al più ampio confronto unitario con la base popolare del PDS i suoi militanti sui scritti dobbiamo ante ricercarlo senza alcun settarismo perché lì si concentra un pezzo importante del blocco sociale che dobbiamo ricomporre
Non è quindi scusi ore se possiamo realizzare l'unità d'azione col PDS su obiettivi comuni e concreti credo anche che dobbiamo lanciare al PDS sfide unitario nell'azione politica di massa per incalzare le sue contraddizioni ed estendere la nostra influenza
Non è neppure in discussione se possiamo stringere accordi elettorali di carattere tecnico e contingente quanti rendersi necessario a certe condizioni per battere candidati leghisti fascisti Berlusconi
Ciò che invece è quindi scusi Silone è l'autonomia politica del partito comunista da uno schieramento democratico clintoniano la cui base a sociale cultura e programma sono non solo Diversi ma in rotta di collisione con le ragioni sociali che noi dipendiamo con la prospettiva dell'alternativa con le ragioni stesse della nostra esistenza
Si dice
Ma c'è l'offensiva della destra dobbiamo essere realisti
Ma il fatto è che pensare di arrestare e invertire l'offensiva della destra con una strategia di blocco progressista di governo è l'esatto opposto del realismo
L'offensiva della destra avanza nel cuore della crisi in misura direttamente proporzionale all'arretramento della vecchia sinistra alla sua omologazione a questa società ha le sue regole e le sue istituzioni ovunque in Europa la crisi congiunta di capitalismo riformismo liberale destra
Forte popolari e soggetti sociali che non trovano più né una protezione sociale e nella speranza di un futuro diverso
Ma allora proprio un progressismo senza progresso
Ma occorre un riformismo senza riforme quale quello del PDS
è il miglior regalo che si può fare oggi alla reazione
Pensare ad esempio di rispondere alla demagogia fiscale di Bossi e Berlusconi con il rigore governista di Spaventa Visco e Cavazzuti
I nuovi rampolli della tecnocrazia progressista che promettono al popolo lacrime e sangue per sentirsi responsabili e moderni è semplicemente suicida
E su Ict saremmo noi se a tutto questo aprissimo copertura fosse pure parziale e fosse pure indiane
Si dice ancora
Dobbiamo imparare dalla storia dobbiamo imparare ad esempio d'alto gli atti di sole
è curioso se consentite questo riferimento perché quella storia di cui si è rifiutato sinora un bilancio come cosa dispersiva intellettuali spiega ora rientra nei nostri dibattiti informato Bignami
Per difendere un governo con Occhetto e Veneto
è curioso davvero se consentite curiosa ma se bisogna imparare dalla storia come è giusto allora preferisco francamente imparare da Gramsci
Dal Gramsci comunista e rivoluzionario che persino di fronte all'offensiva fascista accerto rivendico e giustamente l'unità d'azione del movimento operaio polemizzando con l'estremismo di Pardi
Ma al tempo stesso rifiuto
Di accedere al blocco progressista della convenzione anti denunciò la cosiddetta borghesia democratica e progressista alla sua inettitudine la sua ostilità verso le masse come responsabile della Cantata fasciste denuncia otturati
E la sua politica di blocco progressista come irresponsabile e suicidi
E questa critica di Gramsci al progressismo riformista ha trovato oltre tutto il conforto della storia
Perché sarà bene ricordare che non è esistito un solo caso dico uno solo
In cui un'alternanza progressista riformista si sia risolta in un successo per i lavoratori
Dal mille Randi Isma'del secolo scorso i fronti popolari degli anni Trenta sino a Mitterand ovunque Sempre i governi di alternanza non solo non hanno mai preparato la pena alternativa
Ma non l'hanno mai fermato la reazione anti spesso le hanno spianato la strada è ovunque sempre la partecipazione comunista o il sostegno comunista tali governi sia risolto in una disfatta per i comunisti e per i lavoratori
E si sta invece un caso uno solo
In cui un governo cosiddetto progressista e guidato da un cosiddetto socialista ha preceduto l'alternativa di sistema
Si trattava del governo Kerenskij nella Russia del diciassette verso cui Lenin e i comunisti russi manteniamo la più totale autonomia politica che poi nell'ottobre confessarlo
E a volte consentitemi di dire che sarebbe il caso che la rivoluzione d'ottobre venisse non solo citata e qua e là commemorata ma anche assunta come esperienza viva e come lezione storica ancora attuale per la rifondazione
Compagne e compagni vorrei dire che io credo che lo vuole del nostro partito è debba restare oggi il cuore per opposizione anche di fronte a un eventuale governo Confindustria al progressista
Perché solo un'opposizione comunista potrebbe capitalizzare a sinistra settori popolari e di massa che un falso progressismo regalerebbe al prime in più alla destra
La nostra esigenza semmai già oggi e di passare da una rivendicazione dall'opposizione è una pratica per l'opposizione del conflitto della lotta ha un'opposizione che non sia relegata al momento istituzionale all'interpellanza parlamentare la mozione sindacale o alla ricorso annuale a manifestazioni nazionali per quanto belli e importanti ma che sia invece costruita dei movimenti di massa
Nella tessitura faticosa dell'unità di lotta di operai disoccupati massa del nord del sud in un luogo polacco sociale alternativo che poi condizione di un'alternativa vera
Quella di sistema
E in questo quadro è decisivo l'impegno di noi comunisti per la costruzione e la prossima fase di un nuovo sindacato democratico e di classe
Che sappia colmare quel vuoto di rappresentanza di milioni e milioni di lavoratori capo e tra l'altro nuovi spazi alla destra
Un'esigenza non solo sindacale quindi ma politica un'esigenza da tempo matura e che non può essere sacrificata all'unità della sinistra e progressista
Certo compagne e compagni fare tutto questo è più difficile che andare al governo ma se consentite e anche un'ambizione più grande
Perché è più difficile ambizioso difendano i laboratori di Crotone della FIAT dell'Alfa indicarlo sbocco reale unificante la loro lotta ricostruirà con un luogo una resistenza sociale che ponga fine a una stagione di sconfitte che prepari le condizioni di un alternativa vera
Che non iscriversi all'alternanza progressista sostenuta da Eugenio Scalfari
è più difficile stare con i laboratori Olivetti che non accedere a un governo sostenuto dal loro padrone
E il nostro posto
è la non solo col cuore ma con la ragione
Capendo che incide di più sulla realtà concreta la più piccola delle conquiste sociali la più piccola vittoria di un'azione di resistenza di opposizione nel cuore della crisi che segnali la possibilità di una svolta
Di una ripresa di fiducia che aiuti uscirono nel lungo tunnel della demoralizzazione operaia
Che non avere un ministro o un sottosegretario
Nel prossimo governo progressista ostaggio e copertura della sua politica borghese
E incide molto di più nella realtà concreta
E sul futuro dei lavoratori la crescita di un partito comunista come forza radicale antisistema come forza alternativa al riformismo che si candidava con cui sto delle più larghe masse che noi
L'unità progressista sotto la guida di Occhetto e i suoi eventuali effimeri successi elettorali
Ma qui sta appunto lascia errando ingresso cui e qui sta il senso di una proposta alternativa netta e chiara che con altri compagni ho avanzato e non da oggi e che ha ripresento ringrazio
Molti compagni ci dicono
Carol che il fumo ormai in questa sala ha raggiunto livelli insopportabili che indice rivolgiamo alla vostra cortesia per
Attenuare
Questo pericolo comune
Volevo darvi e le altre due cose
Scusate accompagni un attimo gli iscritti al nostro dibattito congressuale
Sono ormai moltissimi
Di più forse di quelli che potranno prenderà la parola data questo momento sino alla fine del dibattito quindi a questo punto
Propongo al congresso la chiusura delle iscrizioni
Come
No ormai abbiamo cominciato con quindici non non non è assolutamente possibile questo quindi io propongo al congresso di chiudere a questo punto le iscrizioni al dibattito cioè non vi sono obiezioni ciò resta stabilito
L'altra richiesta che io sommessamente mi permetto di fare a chi si è già iscritto è questa se viene qualcuno disponibile a a rinunciare a prenda la parola perché come vi ho detto ormai il numero degli iscritti è altissimo l'altra comunicazione che intendo farvi è questa
Nell'atrio
Sono in distribuzione è in distribuzione un fascicolo relativo allo scadenziario degli adempimenti antecedenti il giorno della votazione
Un fascicolo che è stato compilato a cura della commissione enti locali
I capi delle delegazioni avrei giornali sono pregati di a ritirarlo perché le copie sono molto limitate
A questo punto dà la parola al compagno Rosania Gerardo di Salerno
Subito dopo daremo la parola al compagno cioè all'onorevole Claudio Fava il quale ci porterà il saluto del Giornale di Sicilia anni la parola al compagno Rosania
Compagne e compagni
A me non va ad iniziare il mio intervento al Congresso dicendo se sono d'accordo o meno con la relazione del compagno Lucio Malan
Io preferisco arrivarci a questo conclusione
Ragionando sulle questioni poste nella discussione ma che sono anche le questioni che io quotidianamente come consigliere comunale candidato a sindaco del mio paese
Ho vissuto nella mia realtà cioè una realtà meridionale
è una realtà ad alta densità di disoccupazione
è una realtà che per anni extra dominata dal Partito Socialista di Carmelo Conte
Piedi otteneva oltre il trentacinque per cento dei voti e che ora dopo le elezioni amministrative del giugno scorso svolte con il nuovo meccanismo dell'elezione diretta del sindaco
Ha visto quello di spostarsi pari pari alla Democrazia Cristiana
Li ha visti salire sulla zattera delle forze della conservazione moderate che hanno stravinto le elezioni e la nostra realtà
E la sinistra dove stava
Le forze del progresso che cosa faceva in quell'occasione
Beh la sinistra discuteva
La sinistra discuteva su se Rifondazione Comunista ci doveva essere se dovrà essere presente in modo ufficiale col simbolo senza il simbolo se il Partito democratico della sinistra e una forza spendibile
Come forza progressista visto fra l'altro che per anni aveva Cocco gestito col Partito socialista il potere se la Rete era una forza di sinistra umili alla fine siamo andati alle elezioni amministrative attivo Armata Brancaleone e ha vinto la Democrazia Cristiana
Il noi siamo il partito più forte per la sinistra abbiamo avuto il dodici virgola cinque per cento dei consensi abbiamo avuto un partito che è cresciuto in modo enorme durante la campagna elettorale coagulando intorno a sé giovani
E donne che mai si erano avvicinate all'esperienza di partito
Ma se mi consentite non mi basta
Non basta perché quello che conta è che lì dove si decidono le scelte di che cosa fare in quella città
Dove si decidono le priorità le risposte da dare alla crisi economica alla gente che chiede la casa alla gente che chiede ai servizi
Tu in quella realtà sei minoranza e non conti niente
E continui a non contare niente e gli interessi sociali quelli forti quelli benché prima si può auguravano intorno al Partito socialista oggi si può augurare intorno a democrazia cristiana e le scelte le fanno ancora una volta allo
E la gente
La gente vera quella che soffre
è incavolata e incavolata con la Democrazia Cristiana che fa certe scelte sui piani regolatori sulle scelte dei servizi ma incavolata anche con te e ci chiede ma perché non vi siete presentati uniti all'appuntamento elettorale
Non siamo stati capiti
E mi sembra che è uno degli interrogativi emergevano anche dalla relazione del compagno ma era proprio quello della comprensione da parte della gente di una sinistra non unità sul terreno programmatico e di proposta al prossimo appuntamento elettorale chi si capirebbe
Se rinunciassimo anche solo a provarci a questo grande appuntamento a proporre finalmente la sinistra le forze del progresso come forza di governo come forza che finalmente ha raggiunto la maturità politica programmatiche culturale per misurarsi con la grande sfida degli anni novanta
Il governo di un Paese come l'Italia che come molti compagni prima di me hanno già detto
Si sta avvitando una crisi che crisi organica
Qualcuno ha parlato di una scelta elettoralistica ed opportunistica legata o meglio ancora dettata dal meccanismo elettorale nuovo che vige nel nostro Paese e che spinge oggettivamente verso le tre forme di aggregazione politica
Io non credo che la questione sia proponibile in termini così bassi
Io piuttosto mi chiedo se l'obiettivo del governo del paese sia o meno un obiettivo che una forza che si definisce comunista debba oppure no corsi o se esiste qualche maledizione divina che ci relegano e ce sta realmente al ruolo di opposizione in questa società se questo obiettivo del governo insiste perché in fondo siamo un partito politico io penso che la questione diventi un'altra ed è la questione del come ci andiamo con quali discriminanti con quali priorità
Tutti abbiamo detto a partire dal compagno Mario e la sua relazione che stiamo vivendo una crisi di grande portata del sistema che coinvolge l'economia di questo Paese così come si è venuta configurando in questo dopoguerra
Ponendo con forza una questione prioritaria che la questione dell'occupazione e ad essa collegando quella grande irrisolta questione nazionale che la questione meridionale
Che coinvolge la politica con lo spappolamento di quei partiti che per un quarantennio hanno occupato
Tanto per usare uno può un uomo espressione berlingueriana lo Stato in tutte insieme a le istituzioni con la delegittimazione galoppante dei livelli istituzionali più alti dal Parlamento che in passato dagli inquisiti
Al governo che continua a menare fendenti sulle classi sociali più deboli e sulle componenti più emarginate di questa società e penso agli anziani e pensionati
Allo stesso Presidente da Repubblica ha posto sulla graticola da quegli stessi uomini politici da quelle stesse forze politiche che lo hanno eletto a quella carica
Se il quadro è questo e io credo che sia questo il problema del tipo di risposta che viene dato ha una tale situazione è un problema che mi tocca come forza politica ed è di investirmi come forza di sinistra che afferma e giustamente afferma di porsi a tutela delle classi subalterne in questa realtà in altri termini
Dalla crisi economica che è stata forte sarà epocale ma sicuramente non irreversibile e troppe volte anche nel passato si è parlato di crisi economica definitiva del sistema capitalistico
Da questa crisi il grande capitale in condizioni comunque di uscire di venirne fuori ristrutturando il suo sistema economico internazionale abbandonando a se stessi se mai i vari sud del mondo da questa crisi dicevo si può uscire con il Mezzogiorno o senza il Mezzogiorno
Dalla crisi istituzionale
A cui si è cercato di rispondere in questi ultimi anni
Un'operazione di ingegneria istituzionale tutte mirate al maggioritario alla personalizzazione della politica a svuotare di fatto di ogni potere i momenti assembleari di rappresentanza delle diverse istanze sociali
A vantaggio degli esecutivi
Si può uscire dalla crisi istituzionale in questa direzione rafforzando il potere degli esecutivi a danno dei momenti democrazia di base oppure rilanciando i livelli periferici istituzionali riconoscendo piena autonomia alle istanze di base delle istituzioni nazionali e penso ai Comuni e penso alle regioni che potrebbero finalmente decollare
Dando maggiore snellezza per esempio al Parlamento
Dalla crisi politica si può uscire
Rispondendo ancora
Accentuando la delegittimazione delle rappresentanze sociali e di parte che sono stati i partiti su cui per anni si è appoggiato questo sistema
E lanciando Dell'Atti di l'azione politica figure come i vari Berlusconi armati in televisione che quotidianamente minacciano di scendere in campo oppure si può uscire di dando credibilità ha istanze di partecipazione di base
Allora se non è indifferente il tipo di risposta che viene dato per governare questa crisi per uscire da questa crisi io come partito ci voglio stare
E ci voglio stare non solo per consentire ai partiti progressisti dipingere lo scontro elettorale con un accordo quello sì secondo me estremamente elettoralistico e di bassa lega e strumentale
Ma anche per decidere insieme agli altri come il polo progressista affronta queste questioni che sono all'ordine del giorno
Certo con la nostra cultura con la nostra visione delle cose con la nostra specificità con la nostra proposta programmatica e io credo che in questo per l'azione di madri sia stata altamente propositivo d'altro canto compagni
Qui si pone tutto
Un problema di egemonia dei rapporti anche interni alla sinistra e alle forze di progresso se è vero come è vero che lì dove siamo presenti in modo forte e visibile
Dove siamo legati alle stanze reali della società diventiamo il punto di riferimento delle altre forze con cui apribile un discorso di alleanze di tavolo di trattativa
Non a caso l'appello unitario dei sindaci delle forze di progresso eletti in Campania a favorire un polo progressista per il prossimo appuntamento elettorale
Il problema comunque e di non lasciare la costruzione del Polo delle forze progressiste
Come un qualcosa riservato alle segreterie dei partiti ma esso deve diventare un qualcosa
Su cui chiamare la gente a partecipare deve diventare un'esigenza sociale che cammina fra la gente che cammina fra coloro che veramente vogliono cambiare questa società
Sulla base di queste considerazioni io ritengo e la reazione che ha svolto il compagno lucido madri sia completamente da approvare la condivido in pieno e per quanto mi riguarda io ritengo anzi che essa sia un punto di riferimento con cui questo congresso deve fare i conti ritenendo addirittura che su questa secondo me bisogna esprimersi con una votazione da parte di questo congresso altrimenti probabilmente non si capisce che cosa quale sia il punto di riferimento politico su cui questo partito camminerà nei prossimi mesi
Rimane aperto a mio avviso tutta intera la questione del partito che si vuole costruire
Io ho una mia idea del partito di Rifondazione Comunista io non credo che negli anni Novanta abbia più senso un partito blindato non abbia più senso il partito dei professionisti della politica
Ma si debba andare verso un concetto di partito nuovo
Perbacco esso
Dalle varie stanze dalle esigenze della società un partito aperto un partito che quotidianamente si sporca le mani con la società civile
Si tratta di un partito organizzato in sezioni che non discutono più soltanto gli organigrammi e di tattica politica
Ma che posa le sue stanche sposare i suoi le le istanze della gente
Che di politica e di partito non sa niente e che niente vuole sapere
Nella nostra piccola realtà meridionale un esperimento in questo senso lo stiamo avviando
Introducendo a tutti i livelli figure indipendenti figure non iscritte negli organismi dirigenti del partito
H abbiamo dato la responsabilità della cassa della tesoreria del partito che sono presenti nei gruppi consiliari del nostro partito
Con quale risultato col risultato che durante la campagna e lento elettorale amministrativa di giugno associazioni culturali di volontariato associazioni cattoliche si sono schierati apertamente senza dubbio a favore di Rifondazione Comunista
Quadri all'ore su questo sono d'accordo col compagno mai quadri dirigenti che non si scrivano però direttamente la direzione del partito ma che vengono dalla gavetta che siano riconosciuti del mondo operaio dalla società civile
Quadri Gabbiano d'orgoglio di rivendicare il loro essere comunisti e l'umiltà e la forza di essere punto di riferimento di chi comunista non è ma che in questa società comunque ci sta male e vuole cambiarlo
Come già annunciato questa mattina ricordo le compagne e compagni che verso le diciannove e quindici diciannove e trenta si concluderà la seduta pubblica odierna dedicata al dibattito
Subito dopo inizierà una seduta per solite legati dove si discuterà e si deciderà su una prima questione statutaria
In vista delle votazioni che inizieranno appunto questa sera e che si succederanno nel prosieguo di questo congresso
La presidenza nomina per il conteggio dei voti le seguenti compagni di seguenti compagni come scrutatrice di e scrutatori
Fontana
Prima
Chiamo le compagne Fontana Lazzi
Occorrono più di
Sa occorra obblighi che e i compagni Basile Calianno Conte Gaetano Doni men che Tina
Tatti
Tullio
E rivoli
La responsabilità di questo gruppo di compagni e compagne viene affidata al compagno Angelo Muzio
Tutti i compagni che erano indicato prima compreso ovviamente Muzio sono pregati di venire subito al banco della presidenza
Un'altra
Notizia c'è una vettura un'automobile trasportare subito
Targata Roma otto nove uno nove tre PC proprietario è pregato di spostarla immediatamente
Camera dei che
Adesso non serve la torta
Va bene a questo punto diamo la parola all'onorevole Claudio Fava il quale ci porterà
Il saluto
Del giornale
E collettivi gli hanno
Nella lotta contro la mafia e le grandi converrebbe a fare
Ringrazio io vorrei provare a fare brevemente con voi due riflessioni molto laiche molto serene
Su due ragioni di grande passione che io ho ritrovato che credo in molti abbiamo ritrovato in questa stagione politica
La prima ragione di passione legata ad una parola
Che io ho riscoperto una parola nuova per me
Nuova perché oggi è piena ricca e carica di dignità e pure una parola antica antica carica di cicatrici carica di nobilitare la parola sinistra
La parola sinistra oggi nell'orgoglio con cui possiamo pronunciare questa parola voi mi direte abbiamo sempre vissuto l'orgoglio di questa parola abbiamo sempre vissuto una politica a sinistra con tutta la ricchezza di contenuti e le passioni
Che questa parola ci offriva io da Alarico vi dico che sto ritrovando oggi finalmente l'orgoglio di potere pronunciare assieme a voi assieme a tutti ciascuno con la propria cultura con il proprio linguaggio con la propria storia la parola sinistra restituita finalmente a tutta la sua dignità
Finalmente sottratta
Ai vecchi mercanti del voto finalmente
Emendata da tutte le umiliazioni che subito in questi anni
Ed è una parola che oggi non si somma
Con la parola governo ma che si può coniugare con la parola governo purché questa credo che sia la condizione che ci dobbiamo dare
Coniugarsi con la parola governo voglia rappresentare un arricchimento e non un limite
E sbaglia che ritiene di potere cercare a sinistra i voti per potere governare a destra questo Paese ebbene e lo sa
A proposito di destra
Io non credo che la discriminante è stata posta nei confronti del partito socialista italiana è un italiana discriminante posta nei confronti di un soggetto che sta a destra di questa coalizione che abbiamo costruito che stiamo costruendo
Ma i confronti di un soggetto che per la sua storia recente si è posto fuori rispetto a questa parola fuori rispetto alla parola sinistra la parola sinistra nell'accezione che noi immaginiamo debba avere una parola che richiede legalità
E non soltanto la legalità delegata i codici delle delegata ai giudici delegate tribunale ma la legalità sostanziale
La legalità che intrisa di valori e troppo spesso questi valori hanno subito da parte del Partito socialista aggettivazioni che si sono tradotte in sottrazione noi dobbiamo costruire questo polo di sinistra senza fare alcuno sconto senza consentirci alcun cedimento su alcuni valori che sono fondamentali perché questo Paese può salire una sua stagione di legalità sostanziale mi piace ricordare fra tutti i valori quello che qui ci ricordava ci rammentava ci ammoniva Melandri di tenere sempre a mente il valore della pace
Che per molto tempo è stato ritenuto soltanto una parola da contrapporre al termine opposta la cultura opposta a quella della guerra e che finalmente all'interno di questa coalizione di sinistra può diventare non soltanto sinonimo di pace
Ma soprattutto sinonimo di vita
Io credo che su questi valori che oggi rappresentano la cifra
Di questa coalizione di sinistra non sia possibile alcuna mediazione queste l'intransigenza di cui ci facciamo portatori non è settarismo l'intransigenza che è indispensabile perché ciascuno con la propria cultura con la propria storia con la preventiva offra a questa posizione una ragione di ricchezza e offra questo Paese una ragione di normalità
è un Paese normale ha bisogno di un'informazione normale il contributo che ma vorremmo offrire a un Paese normale un'informazione normale il quotidiano i siciliani
Io voglio dirvi qui poche cose su cosa non sarà questo quotidiano
Questo quotidiano non sarà il quotidiano di un pezzo di sinistra e non sarà il quotidiano della sinistra perché questo quotidiano non apparterrà perché è giusto che oggi un quotidiano un giornale un momento di informazione
Che a disposizione di tutta la società non appartenga non appartenga a nessuno
Questo quotidiano non ha anzi elettorali
Anzi elettorali che appartengono invece ad altre iniziative editoriali io mi chiedo a questo punto ragione per cui questa rottura che se consumata fra Montanelli e Berlusconi che ha sue ragioni
Sicuramente di grande dignità si sia immise Rita nel momento in cui ad ogni costo bisogna essere in edicola con questo nuovo quotidiano almeno venti giorni prima delle elezioni mi chiedo nel nome e per conto di chi primo giornale di Montanelli dovrà essere in edicola prima della scadenza elettorale siciliani non vogliono essere
E dico la prima di una scadenza elettorale siciliani vogliono misurarsi come a scadenze elettorali siciliane non vogliono appartenere i siciliani non vogliono essere
Un giornale siciliano nel senso antico nel senso deteriore del termine vogliono tentare di essere un giornale europeo che sappia fare finalmente della Sicilia del Sud non più Kharja ma laboratorio laboratorio politico laboratori informazione
I siciliani vogliono soprattutto offrire un contributo a un processo di liberazione che è in corso e che ci ha consentito che ci ha consentito di archiviare importanti Vittorio
Ma stiamo liberando questo Paese e quando penso ai processi di liberazione in corsa l'editore che abbiamo già conseguito non penso soltanto alla vittoria di Palermo penso alla vittoria non pensa che pochi forse di voi conoscono che si chiama Priolo
E che è un Paese
è un punto in fondo alla carta geografica in fondo alla Sicilia in fondo al sud
Un paese in cui sul ricatto bisogno lavoro è stato costruito per molto tempo un dominio assoluto
Della democrazia cristiana che aveva l'ottanta per cento dei seggi in consiglio comunale ottanta per cento dei consensi in tutte le tornate elettorali un paese è offerto il proprio contributo drammatico la devastazione dell'ambiente alla devastazione del territorio
In cui oggi la Democrazia cristiana del suo ottanta del suo vecchio ottanta per cento e finalmente all'opposizione io penso a questi processi di liberazione anche lontani periferici marginali e siamo riusciti a portare avanti
In questi mesi queste stagioni e penso che questo è il punto di collegamento di contatto profondo ideale e sostanziale fra un giornale che non vuole appartenere ma che a parte era soltanto i suoi lettori perché offrirà la proprietà della testata ai propri lettori
è un processo di liberazione politica che in corso che sta avanzando che sta conquistando riconquistando terre territori città paesi che fino a ieri erano riserve di caccia della vecchia politica penso
Che in comune fra queste due tensioni queste due aspirazioni questi due bisogni ci sia una parola fondamentale nella politica e fondamentale dell'informazione della parola libertà io credo profondamente nella libertà del mio mestiere politico credo profondamente la libertà del mio mestiere di giornalista in un po'di un momento in un contesto in cui libertà informazione si collegano sempre più raramente
Il momento in cui l'informazione sempre più private sempre più apparterà padroni a pochi padroni e mai la parola padrone è stata significative piena come nel caso in cui la riferiamo all'informazione
Nel momento in cui l'informazione spesso tre si tramuta in un informazione di Botteghe di partito pensate a quanti giornali partito nel senso deteriore del termine camuffati
Dire esistono in questo momento in Italia pensate Repubblica pensata la voce pensata al giornale pensate all'Indipendente nel momento in cui l'informazione diventa merce
Baratto scambio lo rivendico il mio dovere il nostro diritto di costruire uno strumento che non appartenga uno strumento di libertà di dignità uno strumento per liberare questo Paese assieme a tutti coloro che nella politica dentro le istituzioni
Voglio liberare questo Paese questa la battaglia importante soprattutto al Sud soprattutto in un Sud che ha vissuto sotto il peso
Un'informazione che non informava sull'informazione che non vedeva che non ascoltava appieno scriveva
Allora noi vogliamo offrire al Sud da questa nazione un'informazione che ascolta che veda e senta che racconti l'informazione libera
E offrire il nostro contributo a un processo di liberazione e credo che viva oggi in questo Paese la sua stagione più delicate e più importante
Credo che sia un contributo importante per fare in modo che la nostra democrazia come ricordava poco fa un compagno non sia più una democrazia malata ma sia finalmente quale Lucrezia sana piena grazie
Rivolgiamo un caldo ringraziamento a Claudio Fava per il suo impegnato saluto e formuliamo l'augurio più fervido per il prossimo quotidiano dei siciliani
Devo dire che il compagno Sandro atta alla di Arezzo ha perso la sua delega
Se qualcuno la rintracciate pregato di portarla qui alla Presidenza
Diamo ora la parola al compagno rinvio ma intanto il Comitato politico nazionale si prepara il compagno Giovanni Russo Spena
Giovanni
Uomo su questo
Non aveva ancora cominciato
Devo dire
Che per parte mia non mi appassiona troppo il dibattito sulla questione se l'azione della direzione le ultime settimane corrispondono alla sua ispirazione delle tesi votata del mediocre dottore
Indipendentemente da questo dobbiamo constatare un un un cambiamento nell'orientamento nostro abbastanza netto
Sui due terreni
Sul terreno analitico e sul terreno dall'orientamento della prospettiva sul terreno analitico pensavamo di essere in una fase estremamente difficile in cui per un periodo diciamo abbastanza lungo mai era stato possibile definire chiaro ci sarà aperta per rapporti di forza grossomodo sfavorevoli al movimento operaio permettete quindi di usare ancora questa espressione che molti considerano desueta
Ora ed è se ne ricava la conseguenza che la nostra prospettiva strategica per tutta una fase sarebbe stata quella di un partito di opposizione sottolineo per tutta una fase non per l'eternità dei tempi evidentemente
Ora non è più questo il nostro orientamento è mutato
Tutti sanno solo resi conto da quello che hanno che sentito dire da quello che avevo letto nelle ultime settimane
Cerchiamo di vedere se questo mutamento prima di tutto eh obiettivamente giustificato
Ci sono io credo che ci siano due elementi oggettivamente favorevoli dal punto di vista del padre del movimento operaio
E primo
è il l'aggravarsi dell'indebolimento strutturale della classe dominante ed è la sua spina dorsale che è stata presentata insisto dalla borghesia industriale
Legata più o meno strettamente al capitale finanziario credo che dobbiamo ancora una volta che dobbiamo respingere questa pretesa di giunto ovvia tra capitale finanziario e capitale industria
A maggior ragione basare la nostra politica su una presunta
De differenza di schieramenti politici tra questi due settori dal grande capitale
Ora io credo che le dopo il minuto del capitalismo italiano è estremamente profondo e che oggi è molto meno in grado che in passato di esercitare l'egemonia irrealtà cioè troviamo in una situazione di disgregazione
E se voi prendete in considerazione anche il quadro politico coll'apparire di questi personaggi più o meno pittoreschi di questi tre padroni improvvisate
Alla base di tutto questo non è tanto una debolezza delle persone che pure esiste senz'altro
Ma è l'Ice nella dai intrinseca debolezza della classe dominante e della sua incapacità ripeto di esercitare l'egemonia
Questo dunque il primo elemento favorevole
Il secondo elemento favorevole per noi
è quello della emettere si spera di notte di massa e dopo i venti di massa su questo luglio insisto perché vari compagni ne hanno già parla
Ora tutto questo però è andato di pari passo l'abbiamo visto
Con lei si è creato alzarsi di tendenze di estrema destra fasciste o leghista
E questo credo che lo dobbiamo tenere in considerazione
Però la domanda che ci dobbiamo porre e questa fase a breve termine alle scadenze elettorali
Esiste la possibilità esiste la possibilità che Diego di una vittoria e dico lo imposizione di egemonia da parte di formazioni politiche neofasciste o leghisti io dico di no
Che nonostante la loro espansione nove hanno ancora la capacità di esercitare una egemonia politica a livello nazionale e mi chiedo se l'avranno mai ma oggi noi o non esiste verificheremo chi ha avuto ragione in questa frase
Il punto di partenza per noi non può essere soltanto queste dentati che io schematicamente ricordato
Il punto di partenza per noi è la crisi del blocco sociale dominante
Che quale si è configurato nell'arco di cinquant'anni
Composto dalla borghesia industriale dalla borghesia finanziaria da e commerciale e dagli schietti venti piano ho avuto un relativo arricchimento nell'arco di decenni
Questo club oggi è in profonda crisi e questo è il punto di partenza
è per noi in cui il punto di partenza è strategico non può non essere la costruzione di un blocco sociale alternativo
Età Keter essere composto è un blocco sociale alternativo tutt'altro che ristretto tutt'altro che concepito in termini sanitari
Perché composti i e ricca la classe lavoratrice i lavoratori salariati nelle varie articolazioni vecchie e nuove e cioè Isetta it ecco anche la popolazione attiva del Paese
E tutti quegli strati di ceti medi che sono a loro volta investiti dalla crisi
Se noi riusciamo a costruire un blocco sociale di questo genere e darli un'espressione politica grande parte dei nostri problemi saranno risolti e ci avvieremo veramente verso un movimento un cambio radicale dalla situazione
Questo è il punto di partenza da cui dobbiamo de dicendo che da cui non possiamo assolutamente prescindere e quei viene una prima ideologica è ed ha e ed è pura irrilevante ancora
Differenza col PDS e PDS e compagni per favore leggete l'Unità leggetela tutti i giorni leggete l'intervista di Occhetto
Forse è settario dire che Occhetto vuole emularlo sociale con settori della classe dominante settario forse lo immagino io olandesi o peggio è una domanda che mi pongo e spero che qualcuno risponderà se è così è quello che noi dobbiamo partire da questo che do io abbiamo una prospettiva strategica cioè diverge dal punto di partenza cioè per quale blocco sociale noi vogliamo combattere
Questo mi pare un punto essenziale ora qui compagni non voglio entrare su tutte le divergenze cadiamo col PDS
Perciò ben oltre moltissime nella pratica dell'azione molti compagni vi hanno accennato e non ritornerò
Però penso che noi abbiamo il dovere senza dubbio deposita una serie di problemi io non penso che benché lombardo di Forza chi siano favorevoli ed è che io non credo che ha realisticamente possiamo avere a breve termine la prospettiva di un governo
Possiamo dire a noi non ci interessa è un problema che non ci riguarda sarebbe assolutamente mio
Ma noi dobbiamo dire in questo contesto quali sono le soluzioni che sarebbero necessari per uscire da una crisi cioè una crisi globale e cioè economica sociale e politica questo lo dobbiamo dire con chiarezza
No a tempo purtroppo il tempo di di di dire a tutti quelli punti programmatici che sarebbe ospite Sadr necessario discutere
Compagno mai avuto il privilegio di ballare due ore quindi ne ha parlato ha parlato di molte cose io credo Company
Ed è anche lo conto e mi rendo conto delle difficoltà e le difficoltà sono di due ordini
E cioè dell'ordine diciamo se volete oggettivo
Perché se voi riflettete bene
Le leggi connessione oggi di tutti i problemi economici e sociali a livello nazionale e internazionale non è facile trovare questa le soluzioni questa è una difficoltà oggettiva in cui siamo consapevoli l'altra difficoltà e se volete oggettiva perché noi non fissiamo degli obiettivi strutturali io ho sperato ma in collegamento con le possibilità di mobilitare dei settori del movimento di massa in questa direzione e qui c'è il rom ci scontriamo con un ostacolo della delle delle ripiegamento serio del livello di coscienza anticapitalistica in larghi settori di va queste sono le difficoltà però nonostante le difficoltà ci sono alcune indicazioni che dobbiamo dar e io credo che noi dobbiamo partire siamo tutti d'accordo vuole le dal problema dell'occupazione ma questi hanno piani compare siamo chiari quali sono le possibilità
è un problema di sedici estremamente difficile però l'unica possibilità che esiste
è quella di una riduzione
Dell'orario di lavoro senza riduzione dei salari non ce ne sono altre e Danilo prospettano nell'immediato non come dice Achille Occhetto Abete il Duemila qua nel due mila quanti milioni di disoccupati si saranno nel due mila se non agiamo cari compagni e compagne
Oggi dobbiamo dire che anche le trentacinque ore possono essere un obiettivo oggettivamente limitato e quindi legge trentacinque ore come anche si badi non rendano la vita più profonda e più
Ci si dice
E che cosa avverrà negli altri Paesi
Ebbene o cadiamo nel fatalismo e diciamoci promesse non si muove nessuno non ci muoviamo oppure depuratori oppure abbiamo una visione audace che consiste in questa concezione
Che sia un Paese come l'Italia con le sue potenzialità consolatorie l'operaio che non le stampe tutto nuovo anche il tutto fa passare le trentacinque ore
Questa prova che la un'ondata indotto i Paesi parlo meno europei nella stessa direzione e con la stessa dinamica e quindi noi poniamo il problema non solo dall'angolo di visuale italiano ma d'angolo di visuale internazionale
E qui siamo a una stretta decisiva
Perché anche da questo da questa tribuna ho sentito delle tonalità estremamente allarmanti quando si parla del problema della disoccupazione
Ci sono ecco protezionistiche con tutte le illusioni choc dal protezionismo cioè l'idea che
Bisogna strutturista ottuagenario
Per avere maggiore compatibilità sui mercati internazionali
Questo è estremamente pericoloso è una battaglia perduta in partenza in cui si scateneranno dalle lotte tra i diversi settori del proletariato europeo se accettiamo questa visione
E ci sono dei sindacalisti voi lo sapete è una specie di maniglia
Che quello che rimprovero all'industria invece che criticare quelli che sono i meccanismi il fondo del capitalismo che hanno generato questa situazione
Riguardo agli industriali di non saper bere fare i loro affari di lo usa per nazionalizzare abbastanza
E allora
Ma vedete qui una battuta facciamo una verifica
Se prendente uno dei portatori di questa tesi
Facciamo come i giocatori di calcio prestiamo l'olio gruppo industriale per due o tre anni eh vedremo i risultati speriamo temprato interni alla Confindustria lo steso sul pavimento che ha provocato tra i lavoratori
Allora
L'altro tema che volevo bonariamente toccare perché il tempo purtroppo passa è quello delle
Privatizzazione
Io ho letto lo so compagno Cossutta se hanno riferito bene il tuo pensiero c'era una così meglio e Loca ci sarà e tu pensi che siamo contro le privatizzazioni selvagge bene potrei rispondere e tutto il capitalismo è selvaggio oggi come adesso alloggiava nascita quindi tu non fa non parlare di questo nuovi ora io dico che non ci caliamo del non superiamo difficoltà combattute anche felici in un comizio si possono e si devono fare pure io le faccio pellicole rimprovero al compagno Armando Cossutta
Però qual è il problema oggi nazionali le le privatizzazioni annunciate dimissioni una dimensione ideologica e cioè l'animalità fino al privato e del capitalismo come unica organizzazione sociale delle con un possibile dell'economia secondo come strategia beh economica in questa fase
E terzo in casi certi casi specifici
Ora vi pongo una domanda noi possiamo essere d'accordo
Io dico di no sulle solo di questi tempi possiamo essere d'accordo questo non significa che noi siamo per le socializzazione immediate il giorno in cui fossimo al governo questa sarebbe una cosa poi
Però la linea strategica non può essere questo e queste la discriminante di fondo
La politica delle tasse delle imposizioni dall'alto credo che sarà distribuita una mozione in cui questi temi saranno e saranno trattate sono basi fondamentali è lecito un'altra
Perché non possiamo non paghiamo noi l'iniziativa dell'abolizione del segreto bancario
Oggi oggi come oggi come oggi credo che questo avrebbe un ecco favorevole dopo tutti gli scandali i larghi strati della popolazione
E se il problema degli alloggi
Le banche grandi ente dell'urbanistica
Io vi chiedo
Dopo trent'anni quarant'anni e più discussione al Movimento per l'Italia pensate che si possa contare senza questo problema senza
Un malore e l'altro il rinnovo nuziale
Che è ancora la proprietà privata dei terreni pensate che sia possibile la mia risposta è no São settario arcaico ma la mia risposta allo mi si deve dimostrare e ci sono altre risposte più moderne e credo e glielo setta
Bene i compagni Causio quasi mai Gianni scusami sono passati quindici come gli altri obbligo
Ora io credo che queste e noi se vogliamo
La prospettiva di alternativa dobbiamo affrontare questo problema
E oggi realisticamente dobbiamo constatare
E su questa base non esiste la possibilità
Di un patto strategico di sinistra cento infinite la possibilità di accordi elettorali ma non di un blocco stradale di codici di lista e ancora meno di un governo di sinistra che non sia qualche cosa qualche cosa
Dell'ottantuno è oblys prevista per i porno rispetto a è un estremista pericoloso e vediamo come quasi compagni salvo altre cose che avrei voluto sollevare
Se noi siamo nati
Con un'ambizione troppo grande
Però era legittima e necessaria
Rifondare partendo dal punto più basso
Non lasciamoci trarre in inganno
Da contratture analitiche da un gran balzo impressionistica dalla tentazione di soluzioni di minore resistenza virgola nove
Forse qualcuno scriverà il futuro che Rifondazione comunista e Santa troppo tardi per capovolgere le tendenze negative nazionali e internazionali guidato da dieci o quindici anni
Ma quei rompiamo un compendio di storia qui siamo una ventina di militanti urliamo la pure questa parola militanti
Ha fatti avvenuti a Papini la Libardi dal
I militanti comunisti
E dobbiamo impegnarci il volontario riccamente per rimpinguare con la lucidità necessaria
Ecco sfruttare tutte le quote potenzialità ti ancora oggettivamente esistono facciamo senta risparmiare le nostre emerge
Rileggo compagni con qualche variazione data l'indisponibilità di qualcuno l'elenco delle scruta attrici degli scrutatori
è il seguente non consiglio Basile Susani costa Conte Fontana
Che la Doni Lazzi ma anche di occorre Tatti
Tullio e Livori questi compagni sono pregati di venire immediatamente qui vicino alla presidenza alla sinistra
Alla sinistra del palco
Ricordo ancora che dietro la platea degli invitati si sta riunendo il gruppo di lavoro sull'immigrazione compagno Luigino Fioravanti delegato della federazione di per nelle Marche salutando il congresso lieto di comunicarci che nei due anni dalla nascita di liberazione avendo già diffuso dal suo ruolo ben sei mila e cinquecento copie del giornale
Si prefigge
Di arrivare nel mille novecentonovantaquattro a dieci mila copie un vivo applauso il compagno più avanti
Io voglio ricordare fin da ora i compagni che domani mattina
La seduta ma il congresso inizierà alle ore nove e precise indipendentemente dalla presenza dei delegati in sala perché altrimenti occorrerà tagliare molti interventi quindi siete siamo vivamente pregati
Di essere puntuali alle ore nove ma procediamo con il nostro dibattito diamo la parola al compagno Giovanni Russo Spena si prepari il compagno Arcangelo leone de Castris
Sì in quindici minuti
Compagni e compagne
Non posso fare altro che esporre suggestioni dubbi e problemi differenti punti di vista
Rispetto ad una relazione certamente alte di impegnative
Lo farò in modo settoriale molto pacato non demagogico credo infatti che ci occorre in questo momento una ragionamento ed una ricerca collettivi e aperto fra noi un confronto serio sui problemi finalmente non più ingabbiato nel bunker delle componenti d'origine
Io credo farà altro che la proposta che la direzione nazionale fa al congresso del compagno Cossutta presidente del compagno Bertinotti segretario sappia garantire l'equilibrio del confronto
E spero che quella che si considera la maggioranza virtuale di questo congresso
Non si blinda i non si arrocchi sappia comprendere i dubbi Taddei sappia ascoltare chi non è convinto individua individuando il nocciolo di verità che vi è sempre in ogni gruppo di criticità
Siamo ad un passaggio stretto
Il mio non vuole essere un appello da profeta disarmato ma una precisa domanda politica di ascolto reciproco
Un primo punto
è da maggio tra l'altro lo sapete che dico e scrivo che dico e scrivo che nella fase successiva al referendum segni abbiamo marchiato un ritardo di analisi e di proposte che ci avrebbe portato ad una stretta
Ci avrebbe portato a decidere su un puro alle anzi Isma'istituzionale parente povero una strategia frontista potenzialmente avventurista in una fase in cui margini riformisti sono estremamente ridotti ed erosi dalla crisi
Ogni progettuali progettualità alternativa oggi oggi noi ieri non può che incidere profondamente infatti su tipi e forme dello sviluppo un vero e proprio passaggio necessariamente radicale che non vuol dire estremista a forme di critica dell'economia politica alla ricostruzione dell'autonomia di classe
Alla società sostenibile dentro la rivoluzione concettuale e culturale dalla differenza di genere
Vi è chi a sinistra esprime ottimismo trionfalismo un po'Perrotta su un corto circuito tutto politicista
Io non vorrei fare la mala curante Cassandra evocando il mille novecentotrentasei francese o la Repubblica di Weimar o anche settantasei italiano con le giunte rosse strette in una morsa a tenaglia di tipo cileno
Più semplicemente però si potrebbe riflettere a fondo sui risultati amministrativi ultimi di Roma e di Napoli
Dove tecnici trentennale di rapporto di masse l'omologazione delle sinistre ha favorito la costruzione confuse torbida di una forza reazionario di massa
O riflettere anche solo sul primo difficile mese e sulle contraddizioni del compagno Cacciari e del mio compagno ed amico Antonio Bassolino qui vi è forse un punto di dissenso reale culturale prima che politico a sinistra
La maggioritaria aiuta forse un cartello di governo delle sinistre nell'accettazione dello schema Della democrazia dell'alternanza abbiamo sbagliato noi ad opporsi ad essa io credo di no
E oggi possiamo prescindere dalla chiusura di spazi democratici che è in atto per antagonismo sociale nella formazione la rappresentanza e dalla costruzione primaria del blocco sociale
Badate non stop ponendo il problema un po'ingenuo da la politica dei due tempi o dell'opposizione sociale come destino eterno il punto è un altro
Mi sto chiedendo ad esempio ed è un punto che io ritengo fondamentale
Quanto al così detto nuovismo progressista
Con il referendum Segni abbia contribuito e anzi abbia attivato il suo pessimismo delle classi dominanti la governabilità autoritaria ammantata dalla tecnicità presuntamente neutra dice ampi o di Dematté
Non dovremmo né i comunisti a questo punto alzare il tiro rilanciando la concezione di una nuova statualità valorizzando l'attualità della carica libertaria del nostro marxismo contro ogni torsione privatistico statalista del pensiero gramsciano
Ritornando alla sua impostazione del rapporto fra istituzioni e società alla sua concezione la rivoluzione sociale
E parlo qui sia ancora di democrazia diretta di esperienza consiliare di autorganizzazione di controllo operaio e sociale non credo che siano compagni ferri vecchi da mettere nella soffitta della storia
Io continuo ad essere convinto che la democrazia della Seconda Repubblica non è la nostra democrazia ma che rassomiglia molto di più a quella di Eltsin che prende a cannonate il Parlamento insomma non possiamo non essere inquieti rispetto al fatto che per l'implosione del regime il governo rischia di cadere nelle nostre mani senza nessuna possibilità per reale di una rottura programmatica di un'alternativa reale
In una situazione in cui il conflitto sociale subisce una tendenza all'americanizzazione tipica di una fase di evoluzione fa passiva
Quando è l'autonomia l'identità a soggettività stessa e la classe operaia che ha devastato dalla ristrutturazione dal governo padronale dei tempi e dell'organizzazione del lavoro
Dal lavoro interinale pensati lavoratori in affitto dalla reintroduzione delle gabbie salariali dalla frantumazione settoriale regionale e nazionale
Non è che non veda anche le potenzialità e i tentativi di aggregazione sociale di cui arresto Rifondazione Comunista il sale principale ma dobbiamo avere la consapevolezza della fase della durezza dei tempi presenti e futuri
Non possiamo consolarci con le chiacchiere noi riusciremo a tenere aperta nella società la questione comunista l'azzardo comunista per cui siamo nati
Solo evitando la doppia deriva dalla ricerca politicista di alleanze elettorali da un lato e la ricerca arroccata testimoniale dell'identità dall'altro
L'identità e l'autonomia dei comunisti nel mille novecentonovantaquattro non sono il ghetto consolatorio la riserva indiana
Il parla tanto di Marx soltanto nelle frasi scarlatte roboanti del comizio domenicale con i vecchi socialisti massimalisti
Ma la costruzione quotidiana di un movimento politico di massa che forzi continuamente le compatibilità le vecchie menu alienazioni la qualità del prodotto
Si è rotto il nesso fra capitale e sviluppo il sud irrompe sempre più profondamente nel Nord interi continenti sono percorsi da esso di disperate di massa vi è un salto di qualità nella una chimismo che unifica l'intero pianeta
è lo stesso capitale che qui vuole chiudere l'altra è che dinanzi a un piscine centinaia di donne e uomini incarcerati al lavoro nei nomi delle fabbriche della morte
Ha ragione Raniero la Valle che domenica scriveva
Quanto sia strano e forse non casuale è stato già notato accompagna lo spunto da Melandri oggi che vi sia un silenzio assoluto sui temi internazionale della pace al tavolo dei progressisti e giustamente spiega sono temi che pure attengono non agli strumenti ma affine ed alla forma dell'organizzazione la società umana
La verità e che la guerra del Golfo è stato uno spartiacque storico
Il nuovo ordine mondiale si caratterizza per una colossale processo dirigono l'inflazione come è stato ricordato malato elitarismo le spedizioni militari gli embarghi i blocchi economici non sono fini a se stessi
Come la rivolta di Los Angeles l'anno scorso la ribellione del Chapare non sono sussulti romantici e tragici del passato ma guizzi della modernità contro la ristrutturazione capitalista
Si armano economica queste punto Company
Nel tentativo di mantenere un ordine che è e sarà sempre più fondato sull'apartheid planetario sulle gerarchie sociali sul dominio delle contraddizioni che lo stesso sistema alimenta a tutti i livelli della società
E sta nascendo
No no me lo diamo a questo punto un nuovo governo mondiale di fatto che sta prendendo la forma nella moneta imperiale il Fondo Monetario Internazionale e la Banca mondiale il G7
Dobbiamo chiederci quale futuro prepara l'umanità come dice Chomsky nel suo ultimo libro un'iniziativa privata le grandi banche società transnazionali
Che fa accorrere intorno al mondo ogni giorno tre mila miliardi tre mila miliardi compagni di dollari di capitale
Valida
Da di circolazione che è un feticcio del profitto vale solo per i capitali
L'autoritarismo il nuovo ordine mondiale anche questo la necessità per il capitale dopo averla rapinata delle risorse strangolata con il debito estero illusa con le ricette liberiste debolezze di Chicago
Di fermare le masse in movimento attratte dalla merce
Donne uomini queste la nuova teoria dei muri la nuova scienza delle frontiere a cui partecipa pienamente l'Italia dei progressisti dentro l'Europa dei mass di Maastricht
Con sopra un consociativismo guardate che in politica estera è pressoché unanime
Lo sa bene il compagno fa
La circolazione delle merci è libera
Ma va bloccata con gli eserciti i nuovi modelli di difesa con il trattato di Schengen la circolazione delle masse cioè delle donne e degli uomini che si spostano misere dietro i bagliori della merce
Inseguendo il miraggio che la stessa società opulente consumista del capitale alimentato orribile si sta costruendo una vera e propria teoria una politica dell'esclusione
E cittadelle del benessere verranno difesa con le armi dalle orde dei normali della miseria che tremano le azioni alle sue porte
La crisi del capitale questo dobbiamo comprende l'analitica mente genera un meccanismo economico e sociale planetario che sarà sempre più matto sia nell'orizzonte futuro compagni altro che riformismo porte non vi sono new di e neppure piani Marshall ma il Governo mondiale autoritario militare per controllare la crescente esclusione
Non ha tempo di articoli di articolare approfondire l'analisi
Ma chi può negare forse solo il compagno di strada del tu
Che la stessa lotta salariale per il lavoro dei lavoratori dell'altro ad esempio della FIAT di Crotone sia strettamente intrecciata perfino sul piano dell'efficacia di vendicativa con la lotta dei popoli per la loro liberazione
Che c'è un nesso perfino strutturale fa l'operaio FIAT il minatore lusso operai di Danzica il campesino Maya il popolo cubano il giovane indicato di Gaza
Sono troppo come dire mono mai Miracco curioso o poco dialettico se chiedo quale programma di governo riuscirò io voi noi militanti internazionalisti contro la guerra
Sulla politica internazionale sulla politica di difesa sui flussi di immigrazione eccetera a concordare non so faccio un nome a caso con la Malfa e i tanti suoi amici che sono stati e sono arrampicati sulle colline del Carso del più Gretto bellicismo della sacralità del capitale globale che volevano più bombe intelligenti su Baghdad contro i bambini le donne e gli uomini o son Mogadiscio perché pensavano così cito documenti ufficiali perché pensavano di Gobbi costi di conquistare un posto più alto per l'Italia nella gerarchia delle potenze imperiali
Insomma compagni mi appello è questo il mio dubbio è questo non facciamo una troppo facile non eroghiamo Problemi nodi di strategie che non sono ideologismi ciò che oggi ma che sono politiche quotidiane scelte quotidiane
Badate sul valore dell'unità a sinistra costruita soprattutto a basso ma anche dell'unità politica siamo tutti d'accordo credo per sconfiggere vecchie e nuove destre ma questo è il punto
Ed è un punto che mi permetto
Di citare di offrire alla riflessione non siamo io credo qui l'analisi forse diverge al Comitato di liberazione nazionale contro il fascismo con la lotta partigiana ancora in piedi
Siamo nell'epoca invece della lotta contro la democrazia oligarchica ed elitaria al tentativo di egemonia delega di destra anche nel campo delle sinistre allora è qui che dobbiamo riuscire a separare i problemi
E ad esercitare la nostra egemonia
Perciò sono nettamente contrario all'identificazione della ricerca unitaria paziente a sinistra e alla costruzione del blocco sociale
Appiattita sul problema del Governo prescindendo dall'attuazione
Rachid prescindendo dall'attuazione di quelle politiche sociali che ci permettono di ricostruire la soggettività sociale e il ruolo dei comunisti
Come rappresentanza politica come partito presente in maniera militante a costruire il movimento dei luoghi di lavoro
Comunisti che in questo caso si sarebbero visto soltanto se non facessimo questo come ruota discosta di scorta di un governo in cui non hanno nessuna egemonia
Voglio dire che un accordo di governo brutto è impossibile
Ci farebbe fortemente cadere cedere su punti come quelli che ho citato che per me non sono negoziabili soprattutto oggi in questa fase della crisi
Permettetemi compagni di chiudere questo intervento con una proposta al Congresso visto che dobbiamo parlare anche di iniziative
Affinché esso assume ufficialmente un'iniziativa da più parti già ventilata
Propongo che questo congresso decida di organizzare a Napoli in luglio in occasione del vertice del G7 cioè l'incontro dei Sette Grandi del mondo un incontro al G7
Una grossa ed Enza manifestazione internazionale internazionalista contro le spedizioni militari imperialisti continuo i modelli di difesa contro gli embarghi ai blocchi economici a partire da quello contro il popolo cubano contro il popolo iracheno contro il popolo che per anni
Una iniziativa sto internazionale con grande pluralismo politica di movimento che egli afferma in maniera non settaria come abbiamo fatto il venticinque settembre un senso di sé
Collettivo dei comunisti un punto di vista una visione del mondo in maniera non settarie ma pluralista insomma quella che Gramsci chiamava lo spirito di scissione
E propongo anche in un congresso che sta giustamente dedicando
Dedicando Rifondazione comunista all'indimenticabile compagno libertini di dedicare la manifestazione di luglio accompagnò Guido bulletti che troppo spesso anche noi dimentichiamo
Che troppo spesso anche noi dimentichiamo ucciso mentre silenziosamente tentava di salvare dalla pulizia etnica delle donne e gli uomini dei bambini in Bosnia
Quando gli dicevamo spesso a Brescia negli incontri
Di come dire di diradare i suoi pericolosi viaggi di stare attento
Guido Poletti ci rispondeva sempre tranquillo ma compagni io sono un militante contro la guerra e soprattutto io sono un comunista questo gli errori
Il coordinamento delle quattro federazioni in Svizzera il nostro partito
Mettono a disposizione di questo congresso la somma di mille e cinquecento franchi svizzeri pari a circa un milione e settecento cinquanta miliardi all'Italia
Circoli di Città Sant'Angelo federazione di pescare dopo il brillante successo delle feste di liberazione versano al nostro giornale lire due milioni
Comunico
Che
Seguenti compagne rinunciano a parlare nel dibattito e consegneranno l'intervento scritto per la pubblicazione
Luigi Abate a presidente del collegio di verifica nazionale e Nedo Barzanti che è responsabile della commissione agricoltura del partito
Devo devo leggere
Con
Piacere un messaggio che i lavoratori della contrada S. mandano al nostro congresso i lavoratori contrarsi aderenti alla Federazione lavoratori metalmeccanici uniti
La MV curvo riuniti in assemblee in data ventuno uno novantaquattro hanno deciso Vincent intensificare le iniziative di lotta per contrastare la collocazione in cassintegrazione di ulteriori ottantatré lavoratori
Per scongiurare la successiva messi in mobilità di centonovanta lavoratori
Per respingere la logica padronale che negli ultimi due anni ha già cancellato cinquecento dei mille posti di lavoro
Per impedire che altri ne vengono cancellati i lavoratori rivendicano l'applicazione dei contratti di solidarietà la riduzione dell'orario di lavoro ed in modo particolare la riconversione produttiva dal militare al civile
I lavoratori contrari spiegano le forze politiche di sostenere le iniziative di lotta e di accelerare l'approvazione della legge che favorisce la riconversione dell'industria militare
Per difendere l'occupazione e non disperdere il patrimonio tecnologico e professionale esistente con l'occasione porgono l'augurio di buon lavoro e compagni impegnati nel secondo congresso del partito
Della rifondazione comunista ringraziamo per la l'augurio e assicuriamo la nostra militante solidarietà la loro battaglia
No ora la parola al compagno Arcangelo leone de Castris si prepari il compagno Pino Greco operaio di Crotone
Compagne e compagni meglio
Non vorrei proprio che questo mio tentativo di discorso sembrasse a qualcuno di noi
Una interruzione del dibattito politico
Nelle mie intenzioni e precisamente il contrario
Ho incontrato in ascensore poco fa un compagno che mi ha ricordato
Con molta emozione
Quella grandiosa assemblea dell'Eur del maggio novantuno
Quando la nostra Rifondazione cominciava a crescere
E i noi cresceva il bisogno di pensare
Al lavoro di Antonio Gramsci
Questo Gramsci nostro con lo chiamammo
Trascurato e incompreso da altri
Sembrava suggerire analisi e idee per un progetto ancora aperto di trasformazione della società italiana
Io penso compagni che proprio il travaglio
L'importanza della difficoltà della scelta unitaria
Che dobbiamo fare ci impegna no come non mai a sviluppare la nostra riflessione politica
In uno scorcio di chiarezza di conoscenza criticata la realtà complessa che abbiamo davanti
Tanto più insostituibile può essere il contributo nostro alla battaglia unitaria della sinistra
Quanto più concorde riconoscibile figlia l'identità del nostro progetto
Quanto più il partito intellettuale collettivo conosce i processi i bisogni la realtà di classe le articolazioni del mondo sfruttato
Quanto più conoscere i meccanismi sottili e cangianti del dominio capitalistico
Le modalità differenziate dello sfruttamento
E i soggetti sì figurati
Della l'inazione
Quali che debbano essere compagne e compagni le tappe di questo processo unitario e certo che il nostro anticapitalismo darà l'assenso alle attese che crescono nella società ma a condizione che non sia
Una formula
O che non sia una parola riduttiva
E che non sia una difesa generica è perdente
A condizione che innovi diventi sempre più chiara
La sostanza multiforme
Del capitalismo di oggi
Perché a questo capitalismo è uno e molteplice come tutti diciamo è un modo di produzione ma garantito da una concezione del mondo
E allora compagne e compagni io mi chiedo ce lo chiediamo tutti credo
Qual è lo strumento con cui
Il capitalismo concilia la sua cosiddetta civiltà del progresso
Con una progressiva frantumazione del corpo sociale
E con un progressiva moltiplicazione dei modi dello sfruttamento
Con cui cioè riesce a ricomporre le sue contraddizioni sino a renderle invisibili occorre CPT e cioè riesce a separare i bisogni
Dalla coscienza politica dei bisogni con cui riesce a illudere di benessere e di progresso i ceti intermedi della società
Con cui riesce a rendere docile persino rassegnata
Come a un destino più forte tanta parte del mondo del lavoro
Qual è lo strumento per il quale il capitalismo opera e si nasconde in tante funzioni diverse e della vita sociale
In tante istituzioni in tanti soggetti politici
Moderati e anche progressisti
In tanti metodi di repressione e insieme in tante illusioni di autonomia e di libertà
Qual è il punto di fondo
Che unifica tante autonomie e tante diversità
E giustifica la violenza e la fame
Come
Prezzi necessari di questo progresso e di questa democrazia
Perché l'umanità offesa non si è mai unificata in una lotta contro il soggetto che la divide e la priva della vera libertà
Perché l'anticomunismo
Funzione
Come fondamento di tanta mentalità
I tanto senso comune
Di tanti atteggiamenti intellettuali
Non solo a livello della consapevolezza e delle scelte ideali e politiche ma anche a livello dello stato d'animo del comportamento automatico della educazione del linguaggio spontaneo della grammatica elementare
La nostra vita
Ganci
Aveva analizzato
Questo problema
Ragionava
Del consenso
Rispetto alla Società degli anni Trenta
Rispetto alle forme culturali
Fiori aiutavano allora il pensiero e l'azione dei gruppi politici e dei soggetti sociali
Non c'era la televisione allora
Neppure la pubblicità avvolgente di oggi nello sviluppo pluralista de la Stampa né tanta editoria diffusa e tante altre cose ma quello che c'era
L'Ulivo analizzata con un puntiglio particolare
Giornali e riviste editoria istituzione culturale di collane di letteratura popolare ideologia diffuse
Analizzava Alda organizzazione culturale della società e scopriva che tutto questo complesse
Di canali e di strumenti portava alla società
E riproduceva in termini di opinione e di comportamento e dunque nella vita pratica nella vita di ogni giorno
Un universo di idee
Di valori di principi cioè un'organizzazione non visibile dei modelli di pensiero e di vita
E parlava di egemonia
Nella critica di queste a egemonia indicava
Il modo di costruzione
Della egemonia alternativa e pensava che la critica politica della cultura borghese
Non significava affatto la condanna o il rifiuto tutto quello che essa aveva realizzato di conoscenze parziali
E di produzione di ideologia anche progressive
Ma diceva che le Moggi regioni a nuova
Che la la parte operaia doveva costruire doveva partire da una verificarne nelle cose
E non rispetta valori astratti ma nelle cose una verifica della parzialità
Di quel patrimonio di consenso
E dei suoi effetti nella vita pratica e cioè parlava della impossibilità di usarla di usare quella cultura quella liberale
Ho liberaldemocratica che fosse come se fosse neutra neutrale superiore alle parti Lori non credeva che in una società divisa
Potesse mai essersi prodotto il miracolo di una cosa superiore alle parti
Quella era stata una grande cultura di parte perciò una grande egemonia e continuano ad esserlo e anzi dopo la costruzione dello Stato unitario allo stato borghese quando le masse si sono sviluppate
Verso e svegliate verso un progetto di trasformazione per dotarsi di uno strumento culturale e politico per la loro azione cosciente
Quella parzialità storicamente vittoriosa era diventata sempre più in modi diversi e tutti da analizzare una parzialità difensiva
Paura ossa delle masse pronta anche a governare a limitare a deformare i progetti dei partiti di massa
Una grande resistenza attiva al cambiamento una grande Apologia della coscienza
Separata dalle spinte della vita materiale una grande fabbrica di riproduzione dei valori
Per la conservazione di quel mondo nel quale le masse
Non avevano faccia nel poco c'è non avevano il diritto di conoscere e di trasformare il mondo ebbene
Ebbene compagno credo che coprire
La parzialità di questa cultura
Dichiarandola valida per sempre o portando sarà dentro conservando sarà segretamente
Selezionando alcuni valori rispetto ad altri
Nella selezione di qualche sua parte ciò che è vivo e ciò che è morto è l'asse fondamentale lì per la cultura ebbene al di là delle intenzioni e chiunque lo faccia significa per Gramsci averne capitolato
Significa mettere le brache al Monte
Sto per concludere questa è stata dunque la dimensione produttiva della storia degli intellettuali in Italia
Questa che è oggetto di analisi dei Quaderni del carcere
E che continua ancora e resiste tra noi perché noi intellettuali
E noi dirigenti ovviamente che siamo intellettuali non abbiano porte avuto l'umiltà e la opportunità di accettare di capire la semplicità
E la grandezza di questo discorso conoscitivo e perciò politico nel senso più alto
Oggi credo
Che dovremmo capire che questo terreno di crescita politica
Il terreno sul quale maturare
Una grande capacità di individuare
Anche dentro le loro forme di coscienza che li dividono
In molti è pari soggetti dell'antagonismo
Che non si conoscono e non si chiamano tra loro perché non vedono distintamente l'avversario e non vedono nuovi distintamente
Non pane compra capiremmo intanto guarda caso per i soggetti più vicini alle professioni culturali
Dico per esempio le masse che lavorano nella scuola
Sono stati per tradizione i soggetti meno sfiorati dal sospetto del comunismo
O almeno dalla spinta sindacabilità
Capiremmo anche che le masse studentesche non possono guardare a noi
O tornare alle loro radici sociali se noi non arriviamo una battaglia consapevole
Che non escluda accerto altri aspetti più immediatamente economici o più immediatamente politici
Macché puniti sul bersaglio grosso
Che riempie di contenuto anche gli altri aspetti regione sulla formazione delle loro soggettività lavorative e poi
E cioè sui contenuti dalla formazione sugli assi culturali della scuola che oggi ancora produce presto a scuola
Figure ruoli sociali subalterni al mercato
Ma che lei unifica lontano da noi attraverso un apparato di modelli ideali sottratti alla storia creature senza classe e senza coscienza dei club
Anche rispetto a questo compagne e compagni ho finito potremmo capire
Che le nostre stesse contraddizioni
La monomandatario delle appartenente
La diffidenza per le idee degli altri diffidenza che si difende
Talvolta nella grossolanità dei personalismi e delle invidie
è così il burocratismi
è così il settarismo mi che imitano il burocratismi e li giustificano
Tutti questi non sono vittima ora
Sono residui culturale che si conservano e si riproducono quando il vuoto della elaborazione politica non si colmi ostenta colmarsi e quando il nostro individualismo
E il nostro roccoli di cinismo non riescano ancora a incontrare la civiltà e la solidarietà di massa
Quando diciamo che Gramsci al nostro compagni non pensavamo o un modello da attualizzare
Entrano a queste cose
Che vanno portate avanti
Pensavamo alla sua sfida
Era sorretta
Da un'analisi formidabile
Lui sapeva
Che la sua scommessa
L'avrebbero chiamata
Utopia
Tutti quelli che hanno paura
Dell'orizzonte del Progetto
Noi non ci vergogniamo
Di sognare il futuro
Perché intanto lo stiamo costruendo
Non sappiamo come sarà ma intanto questa nostra lotta
Contro tutto quello che intende uccidere il futuro questa lotta
Ci riempie di idea così nascono i nostri ideali
I bisogni
Sono i nostri ideali e questa è la nostra utopia
Compagni intenderemmo far svolgere ancora tre interventi nella comandiamo e compagni interverranno rispetto rigoroso che il tempo diamo la parola adesso al compagno Pino Greco operaio Pertusola di Crotone
Si prepari il compagno Pestalozza Luigi
Compagne e compagni
Nera la relazione del compagno Lucio Magri
Cioè l'affermazione non secondaria e condivido pienamente e che d'altronde le lotte che si sono sviluppate in Calabria Crotone lo testimoniano se ce ne fosse ancora bisogno
E cioè che oggi più che mai la questione meridionale è anzitutto questione del lavoro dei diritti al lavoro del diritto al lavoro
E questo nostro congresso secondo me deve avviare una riflessione attenta
Che dovrà essere sicuramente approfondita
Ma che non può non prescindere da un confronto tra quelle forze politiche che pure essendo diverse tra loro anni in comune lo sforzo e l'impegno quotidiano nella battaglia per il lavoro lo sviluppo la difesa della democrazia
Questo confronto però deve essere vero senza formalismi neodiplomati ismi
Cercando di cogliere appieno la necessità di mettere in campo una proposta un progetto che unifichi le varie realtà in crisi unisca finalmente il mondo del lavoro
In quella che dovrà sempre più caratterizzarsi soprattutto nel Sud in Calabria come una battaglia autenticamente di progresso e di modernità
E rompendo definitivamente con il passato distrugga un'immagine artefatta di un meridionalismo straccione fatto di assistenza e di clientele
Per fare questo con bagni dobbiamo però soffermare la nostra attenzione di ciò che è accaduto e sta accadendo nel nostro paese sul versante delle politiche economiche e di come se poi si trasformano in attacchi duri al mondo del lavoro
Se andiamo a rileggere i documenti economici principali elaborati da coloro che stanno ancora guidando l'economia italiana ci facciamo subito un'idea verso quale direzione ci si è mossi e continua a muoversi
Ciampi quando annunciava il programma del suo governo partiva dai dati dal debito pubblico per richiedere una drastica riduzione del deficit attraverso tagli sulla sanità pensioni enti locali e pubblico impiego
Annunciava inoltre di volere continuare con il piano delle privatizzazioni e ringraziava i sindacati per aver accettato di tagliare nel luglio mille novecentonovantadue la scala mobile e di avere accettato tagli reali sul salario
E gli faceva eco il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio e nella relazione annuale del trentuno maggio scorso ammetteva di come ci si trovava in un circuito involutivo costituite da bassa produzione caduta degli investimenti consumi stagnanti
Caduta dell'occupazione però salutava anch'esso la decisione di abolire la scala mobile
E andava oltre asserendo che nel piano di ristrutturazione dell'organizzazione produttiva ci sarebbe stata una riallocazione della produzione a livello mondiale
Che tradotto significa
La chiusura delle fabbriche da noi per riaprirla là dove la manodopera costa quasi niente
E infine l'altro soggetto Luigi Abete presidente dalla Confindustria anche lui a sua volta salutate in una relazione del ventisette maggio la decisione dei sindacati di abolire scala mobile e infatti Zandonà come contributo principale al mantenimento al contenimento dell'inflazione
Però subito dopo nella stessa relazione andava giù su altre possibili azioni per tagliare ulteriormente il costo del lavoro e minacciando apertamente attraverso l'Inter naturalizzazione produttiva di portare capitale fabbriche altrove
Dunque lacrime e sangue
Ho voluto dare questa veloce carrellata di interventi perché secondo me i nostri ragionamenti devono essere ben incastonati in quello che è lo scenario complessivo
Dopodiché dobbiamo verificare se abbiamo la capacità di riuscire a vincere questa prospezione forsennata sulle forze del lavoro
Che a fronte di nulla produrrà se non lo sta già facendo e d'altronde il caso protone con i suoi fuochi lo dimostra
Inevitabilmente un'esplosione sociale
In una situazione di progressivo aggravamento della depressione economica
Ecco perché secondo me è alla base di tutto è stato ed è pericoloso l'accordo siglato a luglio del novantatré gli affetti cari compagni li abbiamo vissuti nel settembre scorso e stiamo continuando a viverle sulla nostra pelle intanto perché quell'accordo contiene una decisione coattive centralizzata
Del padronato del sindacato dal governo che svuotano i patti ogni contrattazione articolata e quindi le vertenze che si sono chiuse nelle varie realtà o stanno Pierre per chiudersi indipendentemente dalle lotte che sono state fatte non sono altro che il frutto di quell'accordo la cui filosofia si basa e lo possiamo dire senza smentita sul patto che la recessione in Italia si combatte restringendo gli spazi dei lavoratori i salari e lo smantellamento di interi siti
Quindi è necessario a mio avviso che soprattutto in Calabria
Dobbiamo respingere questo disegno e c'è bisogno di un'attenzione maggiore
Del partito a tutti i livelli proporre il rilancio dello sviluppo secondo modelli che riqualificano le produzioni rispettino l'ambiente intervengono al sud al nord secondo un disegno nazionale evitando divisione guerre tra poveri
Vedete la rivendicazione per una sanità pubblica efficiente per un giusto al sistema pensionistico per la democrazia sui luoghi di lavoro
Da noi diventa una battaglia per l'affermazione dei diritti in una regione dove molto spesso il diritto diventa un'opzione al in una regione dove addirittura Bettino Craxi può ancora permettersi di trovare un collegio per candidarsi
Ecco perché è necessario partire da questi contenuti per dare continuità a quelle lotte dei lavoratori consentitemi il termine a quel ribellismo delle coscienze che si è sviluppato in quei giorni a Crotone
Valorizzare quindi quelle lotte e impedire soprattutto l'isolamento delle varie vertenze
Lavorare insieme contemporaneamente per una politica economica nuova più giusta che tenga ben presente che l'Italia è una ecco non esistono più arie porti del Paese che possono sostenere aree deboli
Problematiche queste che dovremo pure affrontare non lo può fare certamente una classe politica dirigente ormai completamente screditata e chiari
Diventa quindi indispensabile soprattutto nel Mezzogiorno soprattutto in Calabria
I lavoratori dell'Omega di Reggio Calabria di Castrovillari del polo tessile del Tirreno di Vibo del Cosentino con le loro questione ancora tutte aperte eccolo Rizzo ecco all'orizzonte scenari tutt'altro che tranquilli
Vedete compagni non devono più essere lasciati soli semplicemente questo e se è vero che dobbiamo andare oltre la resistenza ciò diventa possibile soltanto se siamo capaci di unire le lotte di lavoratori con i disoccupati gli studenti i precari della scuola del Pubblico impiego della sanità
E vedete in questo contesto regionale diventato eclatante il caso il caso proporre forse ci ha fatto capire meglio quello che si stava muovendo in Calabria si sta ancora muovendo in Calabria
Rispetto anche alle scelte di carattere di politica nazionale inerente a processi di reindustrializzazione più volte sbandierata e comunque non se mentre quindi rilancio dell'economia calabrese dell'occupazione mentre in realtà si facevano affari con la mafia con la massoneria con i poteri occulti
La neo provincia di Crotone rappresenta oggi in questo versante una delle realtà più contraddittorie dell'intero
Scenario nazionale e presenta aspetti che definirei drammatici in termini sociali economici ed occupazionali
Nei decenni passati la grande industria nazionale ha creato a Crotone uno dei pochi significativi poli industriale del Sud tale da far classificare questa zona tra le sole sette Area sviluppo diffuso del Mezzogiorno quindi non ci provano a Bagni di fare un po'di silenzio
Non ci trovavamo di fronte a quelle fantomatiche cattedrale nel deserto però questa anomalia si è andata man mano per te perdendo innanzitutto per colpa di quelle politiche regionali
Che in definitiva non fu un altro che scelte dettate per lo più da ristretti comitati d'affare
Che non tenevano conto ter del chiaramente delle reali esigenze mirante al consolidamento del rilancio dello sviluppo in Calabria ne compra emettevano resistente e alla lunga hanno messo in discussione l'intero tessuto industriale calabrese quindi altro che andare a spaccare il capello in quattro dividersi su analisi come possibile di parlare di rilancio se si continua a giocare demagogicamente sull'asta sulla pelle della nostra gente sui lavoratori
La conclusione compagni è che non si mantengono negli impegni per gli ammodernare l'esistente nessi avvio l'ONU i processi e la verità e che si chiudono fabbriche produttive e l'arroganza di questa classe politica
Di questo di di questi imprenditori ero che venivano comma otto con molto candore su oppure si fermavano Accordino che a fronte della chiusura di settori strategici per la chimica nazionale di proponevano accordi truffaldini me la fabbrica delle racchette da tennis da fare al posto dell'Enichem di Crotone
Dopodiché gli imprenditori sono finiti in galera la fabbrica è stata dichiarata l'accordo è stato dichiarato una truffa oppure per quanto riguarda la questione della centrale di della centrale di Gioia Tauro
Quindi compagne questo l'inganno che lo dobbiamo sconfiggere questo l'inganno che si sta cercando ancora di compiere sulla sulle spalle dei lavoratori e vedete la rabbia dei lavoratori dell'Enichem di Crotone sposasse sempre eh voglio ribadirlo anche in questa sede ancora una volta altro non era che la consapevolezza che stava per compiersi un'altra beffa oltre al danno su quell'intera città non soltanto sulle fabbriche
E guardate non è stata una lotta disperata e ma un movimento di uomini e di donne e non soltanto della fabbrica finalmente rialzava la testa e osava diventare protagonista del proprio destino
Partendo da una cosa molto semplice il lavoro il mantenimento del posto di lavoro
E mi rendo conto che questo protagonismo delle masse ha fatto molta paura però in questa vertenza si inserito qualcosa di nuovo che va approfondite ancora non è stato analizzato fino in fondo e quindi deve essere oggetto di riflessione per tutto il movimento
Al di là del risultato ottenuto nell'agosto nell'accordo del sedici settembre che ha per il quale abbiamo già espresso il nostro giudizio negativo noi riteniamo che su Crotone su quella vertenza se ho giocato una partita
Che ancora tutta aperta su quello che potrebbe essere un nuovo blocco sociale politico nel nostro Paese con la scelta quindi di conseguenza
Di tutti i termini di politica industriale ed economica nel nostro Paese
In quella vertenza per la prima volta sono scesi in campo e sono intervenuti i leaders politici dalla lega nord a Martinazzoli ad altri
Mentre il i sindacati non si avvicinavano a quella fabbrica lasciando solo i lavoratori sono intervenuti opinionisti come Massimo Riva Panebianco gruppi di pressione hanno esercitato anche su Scalfaro
Pressione affinché grazie quella timida solidarietà che era stata data nei primi giorni della rivolta
Dall'altra c'erano i lavoratori la città il consiglio di fabbrica che tenacemente nel portare avanti la lotta in quindici giorni cercava di rendere chiaro che quella è una battaglia di modernità e non di assistenza
E ancora oggi si parla di Crotone dell'ENI che mi molti tempi in molti termini ma una cosa è certa e qualcosa no fu non ha funzionato
Sarà perché il sindacato ha lasciato soli lavoratori e non è stato proclamato per esempio nemmeno un'ora di sciopero regionale dico Teoria e questo ha influito sul negoziato
è vero comunque che la partita ancora tutta aperta e quando ci dicevano che l'Enichem di Crotone scusa compatti
Io vi invito nuovamente a stare in silenzio per consentire a quelli che vogliono ascoltare di seguire l'intervento nel corso
Ancora due minuti è quando ci vigevano
Che un'altra Enichem quell'esempio non sarebbe stato più tollerato allora voleva dire che stava andando del giusto e quindi secondo me bisogna valorizzare il giusto e dal giusto peso a quell'esperienza
Coglie soprattutto la sera l'aspetto che su questioni come lavoro ci si trova unita al nord come a sud
E quando in quella fabbrica si sono riuniti i consigli del Nord con i consigli di fabbrica del sud abbiamo avuto la sensazione che ce la potevamo fare e la manifestazione del diciotto di dicembre che si è svolto in contemporanea a Crotone e ad Arese
Beh ha ridato legittimità quelle lotte arredata autorevolezza quei lavoratori e al vento leghista di Bossi si è risposto con l'unità dei lavoratori da Milano da Arese a Crotone
Ora compagni rispetto alla questione dell'alleanza di un possibile Governo di sinistra delle sinistre beh io la voglio dire così e concludo l'altro giorno ho partecipato all'ennesimo incontro a Palazzo Chigi
Sulla Pertusola altra fabbrica nell'occhio del ciclone bene erano presenti tutti
Però ho avuto una strana sensazione che i vari Ardillo nobili ENI Sud cioè i boiardi di Stato per intenderci avevano perso la loro sicurezza
Non guardavano più a noi come a coloro che sono costretti nuovamente a subire ma come a coloro che forse potrebbero anche cominciare a vincere
E siamo riusciti a cambiare orientamento e posizioni che in altri tempi appena tre mesi fa sarebbero state necessarie nuovamente barricate fosforo
Beh allora consentitemi compagni che la tentazione di mandare finalmente a casa quei boiardi di Stato e quei ministri che tanto tanti danni hanno provocato beh è un'attenzione molto molto grande
Anche per questo io sono completamente d'accordo con la relazione del compagno Magri
Sulle questioni che lo poneva come lavoro il fisco delle zone la redistribuzione del reddito all'ambiente che diventa uno punti discriminante per qualsiasi alleanza a sinistra e per un nuovo modo di governare questo Paese
Allora compagni facciamo un ultimo intervento
Io quindi invito sin dall'origine legati a rimanere in sale perché come gli avevo preannunciato poc'anzi vi sarà poi una seduta riservata ai delegati per decidere
Su un'importante questione statutaria invito ancora i compagni scruta teoria presentarsi alla sinistra del palco per c'è avere le indicazioni necessarie al loro lavoro allora per l'ultimo incarico intervento la compagna la parola al compagno Luigi Pestalozza
Non pago io apro il mio intervento
Con il richiamo a due punti a due
Scadenze importanti
Ringrazio la Presidenza di avermi invitato a farlo
Lo faccio con la mente col cuore di tutti noi comunisti
Di nuovo ancora ricordando che l'anniversario
Settantesimo anniversario della morte di levi
Lo dobbiamo fare in maniera formale
Perché le forme hanno la loro sostanziale
Capacità di dire le cose
Lei ne è stato l'uomo della rivoluzione bolscevica fredde la svolta radicale della storia del mondo
Con la rivoluzione bolscevica il mondo ha cessato di essere o pietà di una sola parte dell'Europa
Dell'Occidente è diventato il mondo dei popoli che insorgono che pongono la questione della loro identità della loro di libertà e la loro emancipazione
In questa maniera la lotta di classe divenne la lotta totale dell'umanità che vuole essere uguale libera
Ed emancipate
Demi però è stato anche l'uomo del grande pensiero
Della critica al populismo oggi così attuale essendo il populismo un fenomeno incalzante della destra guarda stato l'uomo il pensiero critico
Di empirismo diventino feticismo è stato l'uomo del che fare è stato il grande pensatore di Stato e rivoluzione
Della critica le minicar all'idealismo della riflessione sulle che gli Smoke mentre faceva la rivoluzione
Ed è per questo compagni
Che lei mi nella sua terra oggi in Russia
Subisce subisce l'attacco che subisce anche simbolico
Io credo giusto questo brevissimo accenno
Dire due cose
Nel comitato internazionale per la difesa di legni né ci segnale di dieci chiede l'adesione alla sua iniziativa di difesa della Museo legni un patrimonio immenso di sapere che viene ceduto
Mante lato offerto al migliore offerente
Bene noi siamo o la proposta che se ne faccia carico l'UNESCO che trova una sede adatta per questo patrimonio indispensabile all'umanità di oggi
E poi i compagni
Io qui voglio accennare chiudere questa mia rapidissima memoria
Una cosa delicata
Ma di grande importanza ancora simbolica
Riguarda il mausoleo di legno
Che verrà spostato
è un giornale ha chiesto pochi giorni fa che cosa ne pensassero
Degli intellettuali degli esponenti della politica e io qui voglio e capirete perché
Leggere la risposta che ha dato un nostro grande compagna intellettuale un grande scrittore italiano Paolo Volponi che oggi non può essere per impedimenti
Fra di voi
Con il quale quale fu il parole coraggiose perché è delicata la questione di un museo coraggiose dice no non sposteremo sì mulino di lei museo mausoleo di Lenin anzi lo Guarin molto attenta mente
La rivoluzione del diciassette Elayne insomma oltre alle ricchezze culturali sociali e politiche del nostro secolo
E non solo il che fare un problema ancora attuale non nel senso che esiste una ricetta già pronta ma che la soluzione va trovata nel dibattito democratico libero sia dal ricatto economico che da rancori o pendente
Viva il Mausoleo di beni
Perché
Allora perché finché resta dove e un segno di tolleranza e di capacità di andare avanti
Io credo che se la parola
Sui temi che noi possiamo fare nostre
Nello voci a un atto così insensato
E così ricco di simboli
Ma oggi anche andare avanti noi andiamo avanti compagni
Quando abbiamo rifondato
Non tanto il Partito Comunista ma abbiamo dato vita a un partito comunista per la rifondazione del comunismo noi abbiamo ripreso ad andare avanti dico ripreso perché compagni
Oggi è l'anniversario settantatreesimo a riversare io della Fondazione il Partito comunista d'Italia
Con grande emozione
Il proprio amore
Ricordo questa data fondante
Vogliamo
Pensiero è l'acqua
Comunismo
E non ho da dire niente
Perché non c'è bisogno di dire niente su questa data che è parte organica della nostra vita di singoli
E collettiva dei comunisti di Rifondazione ma slitta o lontano dal nostro Paese dall'Europa
Perché mi ha colpito oggi una notizia che ci riguarda
In Honduras nell'America latina è stato eletto Presidente eletto dal voto popolare caro Roberto Olivero
Un democratico della sinistra dell'opposizione latinoamericana che come primi atti ha fatto due cose compagni ha riconosciuto Cuba e ha rotto l'alleanza militare Collis
Allora compagni
Questo fatto vuol dire che nel mondo di oggi si può cambiare che cambiano i rapporti
Che nonostante le apparenze c'è spazio che l'Ordine Nuovo dell'imperialismo è un ordine che apre varchi di contraddizione perfino in Paesi così difficili così Astrid così oppressi come l'Honduras
E adesso entra nel merito intra dell'intervento
Cercando di stare nei tempi
Le dico che a mio parere la questione oggi ineludibile dico ineludibile
Dell'alleanza elettorale nella prospettiva strategica di un cambiamento di fase di un ribaltamento deciso del processo di privatizzazione capitalistica dello Stato e della società con quel che ciò implica di produzione strategica di disoccupazione di ma sta senza ritorno e di povertà come fatto che organico dello sviluppo nel segno del capitale finanziario internazionale e nazionale ebbene io credo che questo fatto metta al centro due temi
Questioni appunto quella della privatizzazione e quella della formazione del sapere individuale e collettivo come fattore determinante della democrazia e di una nostra stessa
Poi elezione teorica e pratica verso una trasformazione socialista della società e dello stato esteso
Bene io questi due punti queste due questioni le ho trovate presenti e segnatamente presenti nella redazione del compagnia ma ma io ritengo anche centrali per come devono essere posti al centro del nostro rapporto con le altre forze dello schieramento che si lista che andiamo promuovendo e formando nel corso dei nostri rapporti con le altre forze appunto il col PDS per prima
E però partire a partire compagni per quanto ci riguarda delle nostre tesi di cui non si è parlato molto ma che io sento come una base fondamentale
Una punto di riferimento indispensabile da Schio sumera e dunque esplicitamente come punto di riferimento teorico e pratico per quanto riguarda il nostro modo definire
I comunisti oggi è verso il domani ovvero per quanto riguarda il nostro comportamento intellettuale politico pochi nel processo di formazione dell'alleanza letteraria
Che dunque non è tanto è soltanto un'alleanza elettorale compagni
Ma è un punto decisivo a via Appia apparire del nostra della nostra strategia di cambiamento e privatizzazioni ecco che già nella nel nella stessa relazione del compagno Magri è venuto fuori un punto importante
Il nostro no le polverizzazione non è statizzazione dell'economia mai proposizione del governo pubblico dell'economia dove il privato diventa in de relato alla priorità che non è soltanto proposta da noi ma da noi viene ripreso ripresentata Enrico fondata usare questa parola che è nostra
A partire da una è un fatto importante da qualcosa d'importante da quella parte della nostra Costituzione
Dei rapporti economici quarantuno quarantadue quarantatré quarantaquattro credo di ricordare bene
Dove il rapporto fra pubblico e privato vede il privato non subalterno ma organico alla propria priorità di ciò che significa
Il governo pubblico dell'economia la risposta ai bisogni la risposta al
Alla formazione al bisogno di uno stato sociale che non sia tanto è soltanto anziché non sia affatto subalterno o derivato da un capitalismo intelligente ma che sia fondante di un governo pubblico non solo dell'economia
Quella parte della Costituzione voglio dire l'oggi
Mille novecentonovantaquattro hanno che precede il cinquantennale della Resistenza o viene anch'esso come tutta la nostra Costituzione compagni da ciò che è stata davvero la nostra esistenza don soltanto una lotta armata di popolo insorto contro l'oppressione ma qualcosa di più
Una rottura storica della storia nazionale nel senso che per la prima volta con la Resistenza dall'Unità compiuta dalla borghesia liberale conto fra l'altro la borghesia democratica
E poi gettata sei fino alla fine del fascismo per la prima volta e grazie alle e per la forma della Resistenza
Le classi popolari hanno acquisito il diritto al Governo della nazione
All'appropriazione della storia nazionale
Questa è stata la base non Thomas tante soltanto della nostra Costituzione ma del movimento operaio italiano della sua grande forza della sua grande forza culturale oltreché combattiva sociale eccetera
Ecco che allora
Il pubbliche privato posto così come Bono e compagni la questione del salario
De de de delle del della riduzione delle ore di lavoro a parità di salario noi abbiamo compagnia Macrì
Ieri la ha precisato no compagni a proiettarlo al a parità di valore d'acquisto che implica una rifondazione una ricongiunzione dallo stesso sarà stato sociale come detto appunto ancora delle nostre stretti sì
Ma se cresceva se questo
è vero come io credo che che sia vero allora vuol dire che è una questione non tanto o soltanto di conflitto sociale ed economico ma di modo di vedere le cose di sentire di partecipare le e di farne parte organiche principale della nostra lotta cioè di pensare cioè un modo di pensare è un modo di pensare la storia
E il modo di viverla di farle è un fatto culturale badate che
I nostri avversari nostro pensare di classe
Il capitale questo capitale della privatizzazione che non basta dire selvaggia produttrice di povertà organizzata
Di disoccupazione senza ritorno lo ha capito benissimo la sua strategia sui problemi della formazione dello studio e quindi del lavoro
E andata avanti andata avanti grazie ai governi e Ciampi è grazie anche ai voti di Killua sostituì Astor sostenuti su questioni che per esempio così fonti importanti come quella della scuola
Questioni che noi abbiamo affrontato credo anche con un certo orgoglio la questione dello studio del sapere
Prima di ogni altra forza sia politica che culturale ponendo la questione e la privatizzazione del sapere al centro della questione sociale economica materiale e istituzionale
Nostro congresso stesso convegno spesso di Bologna fu formazione studio dopo lo cito per il riferimento che adesso capirete
Si è posto la questione anzi è stata al suo centro
Che il nuovo è indicato e addirittura il risparmio la cintura lo deposto presso la la la la la presidenza in occasione di una biografia ed è caduta una a ha votato un un un documento che è una raccomandazione al all'intero partito di farsi sempre più carico e compartecipe della questione dello studio
Della questione del sapere di una questione compagni che ha posto in maniera intelligente avanzata dai dialettica poco nel senso che non si è chiusa soltanto in sé prima di tutto il movimento degli studenti nei quali noi siamo stati presenti e che i compagni dobbiamo sapere che all'indomani per questo Nestor nostro spesso al congresso riprende a vivere è opera e perché fa dico questo e chiudo con due sole osservazioni perché compagni della trattativa che io reputo indispensabile e ineludibile come ho detto e mente del Congo convengo pienamente con la relazione del compagno ma magari su come è stata impostata nella creativa trattativa appena una una un'alleanza elettorale ma non solo è letterale questo tema della scuola del sapere deve essere al centro anche perché e legislativamente sospeso
E noi gli abbiamo dobbiamo avere il e dare l'impegno che per anni Solto della sinistra nella direzione di quello che chiamiamo un uso pubblico della scuola pubblica
Seconda cosa grande impegno teorico certi attente io cito soltanto due temi uno che cos'è cosa vuol dire oggi anticapitalismo
E l'altro cosa vuol dire oggi quello che si legge nelle nostre tesi giustamente che il riformismo è finito compagni non vuol diretta tu e soltanto che non dobbiamo essere una forza riformisti Cano non vuol dire questo vuol dire che noi poniamo il problema delle riforme è un problema che come quello del governo d'aspetto qui in avanti tutte le forze rivoluzionarie sono poste non ce lo poniamo Conca con con tanta maggior forza in cui proprio quel problema del governo ce lo poniamo che cosa vuol dire essere per le riforme delle riforme di struttura delle riforme che blocchino l'offensiva capitalistica c'è bisogno come debole porta avanti un partito comunista con quale capacità dialettica con la in piene forze da sinistra come capace questo è un grande problema che noi coscientemente già fondiamo in questi giorni come capace di pone come d'grande questione della sinistra per una rifondazione della sinistra alle altre forze no compagni non c'è da avere paura noi andiamo a un nulla ad un'alleanza letterale non volgarmente tattica andiamo per portare avanti la nostra strategia di cambiamento
A conclusione dea nasca la seduta pubblica
Io vi sottopongo per l'approvazione il seguente comunicato a proposito dello sciopero della FIAT abbia Dallas dello sciopero a Mirafiori
Ve lo leggo le norme riuscita dello sciopero a Mirafiori è uno straordinario fatto nuovo che interviene nell'arte di queste settimane dei lavoratori della FIAT dell'Alfa e della sete
Questo latte pongono a tutte le forze sindacali
E alla sinistra l'esigenza di dare ad essa continuità per portarle ad un risultato finalmente positivo per i lavoratori
Il congresso di Rifondazione Comunista invita tutti i suoi militanti e tutti i lavoratori a proseguire nella mobilitazione
Domani ventidue gennaio una manifestazione promossa da Ecopass aderenti al Sindacato lavoratori autorganizzati si svolgerà a Roma contro la legge io li chiudono gli stabilimenti della Sevel di Pomigliano e dell'Alfa di Arese e contro il drastico ridimensionamento di Mirafiori
Una manifestazione nazionale di tutti i lavoratori del gruppo FIAT indetta da CGIL CISL e UIL
è impreparazione il congresso nazionale
Del partito della Rifondazione comunista esprime solidarietà e il sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici in lotta per la difesa del proprio posto di lavoro siamo raccordi un applauso
Comunico ho già detto che i delegati devono trattenersi perché ci sarà subito una seduta a loro riservata domani mattina alle ore nove in punto prosegue il dibattito la seduta riservata verrà dopo i primi tre iscritti a parlare sono i seguenti Company
Bruno piombo Federazione della Germania a nome dei gruppi di Rifondazione Comunista all'estero
Compagno Leonardo Masella di Bologna il compagno Ricci di Ascoli Piceno
C'è una Golf rossa fuori che deve essere spostato immediatamente la targa errore ma quattro e sette cinque sette sei le tre Commissioni del Congresso si riuniranno questa sera alle ore ventuno ringraziamo tutti gli invitati che hanno seguito
Alle ventuno e trenta dei correggono
Ringraziamo gli invitati che hanno seguito i nostri lavori e per i delegati inizierà subito la seduta a loro riservata