"Il potere logorato. La lunga fine della DC: cattolici e sinistra"

Sono cominciamo
Questa incontro è stato convocato come sapete per discutere di questo libro
Che ha intanto una singolarità che non lo trovate in il domani ma lo troverete spero nei prossimi giorni ecco
Ed è un membro o voglio dire straordinariamente attuale a mio avviso straordinariamente tempestivo anche se l'autrice mi ha confessato che lo ha scritto qualche mese fa non è stato scritto ieri
è vero
A rincorrere gli eventi che
Accadono giorno per giorno e ora per ora
Uno un libro intitolato il potere logorato la lunga a fine gara di circa tonici sinistra probabilmente erano concluderebbe mai
Perché ogni giorno ogni minuto ci sono delle novità e quindi finirebbe col non scriverci mai la parola fine comunque fatta anche a questa osservazione preliminare
Io invece ritengo che il libro nonostante tutte le vicende che si stanno svolgendo a una sua straordinaria attualità
Ed è un libro di per me è stato un libro così spero pensava per voi di straordinario interesse
Perché mi sembra che sono stati scritti parecchi libri anche recentemente sulla democrazia cristiana su alcuni uomini della democrazia cristiana e così via
Ma qui troviamo finalmente come dire un'analisi molto ricca dal punto di vista politico e culturale quindi fuori dell'aneddotica e della ricostruzione proprio storica delle varie vicende che mette a fuoco tenta di mettere a fuoco secondo una concezione dello stupore quali sono state le cause che hanno determinato appunto la fine della democrazia cristiana
E quindi immediatamente dopo tenta di mettere a fuoco il loro ruolo possibile dei cattolici democratici nella seconda Repubblica Repubblica che andremo
Alla quale andremo a dar vita con le prossime elezioni
Ventotto l'interpretazione i Paola Belli ottiche poi dirà qualcosa lei io mi limito soltanto proprio a indicare un filo conduttore
Si può essere d'accordo o meno ma mi sembra che l'interpretazione il della Iotti accueil la fine della democrazia cristiana questa lunghi la fine della democrazia cristiana come dice il suo sottotitolo
Comincia con il quattordicesimo congresso mi sembra quello del preambolo per intenderci
Quando o perché la sempre in estrema sintesi la conventio ad excludendum che aveva agito precedentemente nei decenni precedenti
Viene a perdere ogni sua giustificazione reale sul fianco politico e diventa uno fatto strumentale dico copertura bella gestione del potere di una gestione del potere che in realtà si realizza riesce a mantenersi in questo paese grazie al fatto che la DC stessa rinuncia
A un suo un ruolo centrale protagonista e diviene totalmente subalterna alla politica di Craxi
La fine della guerra fredda la fine delle ideologiche l'inizio anche del dibattito sulle riforme istituzionali
Dovrebbero aprire una strada nuove di una possibilità nuova sono già come dire
L'inizio il germe etnico quello che accadrà poi alla fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni Novanta
Ma la Democrazia Cristiana anziché cogliere questo diverso panorama politico italiano internazionale si arrocca e gestisce con Craxi quella che la Iotti chiama con una espressione a me è sembrata molto felice lo specifico modo
Nel quale
Mi sembrò specifico modo nel quale le si realizza in Italia con Craxi una svolta a destra
Che si sta realizzando a livello internazionali sarebbe il modo Party la governabilità craxiana sarebbe il modo specifico in cui in Italia si realizza questa svolta a destra
Laura c'è una seconda parte nella quale invece la Iotti tenta di disegnare di immaginare quale possa essere il ruolo dei cattolici democratici nella nuova fase della nostra vita nazionale
Non voglio dire altro perché proprio soltanto per indicare quali sono i temi del libro su quali del resto sono chiamati qui a discutere personaggi che non occorre presentare
E che sono i protagonisti in qualche modo di tutto questo processo il quello del passato e saranno anche i protagonisti di quello che avverrà domani
E quindi io passerò a loro la parola mi sembra doveroso obbligatorio dare per primo la parola
A Mazzarella non solo perché l'esponente di questo partito che e finito secondo le affermazioni secondo la tesi della Gaio tutti ma anche direi perché è stato ed è il protagonista
Della fondazione della nuova formazione politica che è nata che sta nascendo
Sulle ceneri della vecchia democrazia cristiana
Ed è quindi anche il più come dire esposto oggi come dirigente di questo partito alle buffet le che si stanno rovesciando sulla situazione politica italiana anche con le vicende
Di oggi
Darei subito dopo
La parola a Massimo D'Alema tra l'altro il libro in gran parte c'è una parte notevole del libro dedicata naturalmente al Partito Democratico della Sinistra
Il suo padre adesso io non mi sono soffermata e non credo che fosse necessario dopo vorrei che parlasse Giovanni Ferrara e per finire Pietro Scoppola
Non so ecco vediamo se ci sarà il tempo io spero che ci sarà il tempo eventualmente per qualche intervento oltre che per l'intervento della Iotti questo mi sembra ovvio
Ed eventualmente per un secondo giro di tavolo però vorrei vista la materia che è così complessa
E vorrei anche voglio dire interventi non possono essere ecco non è una di quelle tavole rotonde in cui si può dire cinque minuti cinque minuti e cinque minuti perché mi sembra che ci sia bisogno
Di un momento Matt no appunto qualcosina di più viaggio ecco Bacco va bene allora vediamo un pochino se ce la farà Sergio Mattarella parlare soltanto dodici minuti esprimendo un un po'il suo giudizio sul libro e sulla situazione e e sulle prospettive
Della della vita e del ruolo dei cattolici democratici in questo Paese
Allora la parola Sergio Mattarella nuovo che ecco
Limitone situazione un po'un po'
Difficile o meglio essendo verosimilmente l'unico tre il rapporto tra i partecipanti a tavola rotonda è atto tavolo
A sul
Sulla costruzione di gli esiti del libero forti riserve
So che parlando del primo mi espongo poi a una sorta di bombardamento basta
Sì ma io non non mi rifiuto esaminare a questa a questa sorte
Un
Voglio dire che il io ringrazio molto ora parlare Iotti per avermi dato l'occasione di esprimere ciò che pensa del
Del di questo suo libero
E ringrazio molto inchino organizzato per l'invito
E devo per primo una cosa esprimere una contraddittoria valutazione vi sono molte cose il libro che io condivido in pieno mi sono molte analisi molte ricostruzioni
Molte valutazioni su cui mi sento di concordare integralmente
Toccandosi
Veniva ricordato
La
Il preambolo la circostanza dell'inizio della fine della democrazia cristiana prepara Velotti lo ha ricordato come ricordava la Mafai nel congresso del preambolo del genere dell'ottante febbraio ottanta
Ed è questa cosa che è quello su cui concordo in pieno costi Comi sono delle cose tante altre valutazioni di prospettiva che su cui concordo alcune letture dell'evoluzione del nostro Paese
Mi sono totalmente anche molte cose a cui non concordo è proprio l'amicizia comparare Iotti e la stima sui confronti
Non può che indurmi a esprimerle
Altrimenti ma anche le anche al mio ruolo oltre che alle un dovere di sincerità e di e di amicizia
E comoda quello parti partirei per ben capito sul parquet sul preambolo questo questo lunga parte sulla fine lunga fine come è stato ricordato della democrazia cristiana
Che vede tra l'altro ben detto ben espresso un dubbio se vada ricollegata al preambolo o alla morte di Moro
Quella che Ottieri piega
Conclude con una presunzione di collocarli individuazione di questa data nel congresso del preambolo ma è difficile oggettivamente scindere nella sostanza
Legge i due avvenimenti e le due date
Non c'è dubbio che quello è stato il
L'inizio
Perché in realtà ha collocato la Democrazia Cristiana su un binario morto su una strada senza uscita che poteva durare come due opere per qualche tempo il Notturno letture molto attenta che fa Paroli Iotti nelle in questa parte del libro
Ma certamente senza esiti e senza possibilità di null'altro oltre il preambolo
E vaga tentativi generosi chi è ricorda che pagato il libro ricorda non vi fu infatti null'altro troppo
C'è qualche considerazione che va fatta conclude questa parte
I libri nelle parole dette a libro dicendo che in realtà
C'è da considerare tutta questa fase tutto questo itinerario di quegli anni
Il PC come poi PDS Eva in quella fase il PC come la vittima l'impressione che la vittima fosse popola democrazia cristiana per la verità con una lettura un po'più un po'più
Puntuale secondo quello che a me pare di potere ma di poter valutare
E c'è una come dire una considerazione ulteriore che si potrebbe fare
L'aiuti opportunamente collega il preambolo le sue evoluzioni vicende molti certamente ricordano io non ho vissuto quel congresso non mi occupavo ancora attività politica
Ma
Molti che lo hanno accompagnato quanto meno con la con l'informazione puramente sapranno immaginando a farlo congettura di interventi interni ed esterni su quel congresso perché si concludesse in un certo momento so che un certo
E viene sempre la la domanda pensano a quel congresso qua sarebbe avvenuto se malgrado il quadro internazionale che l'aiuti ricorda con molta puntualità di appesantimento tra Est ed Ovest sei frustato la divisa dei decisione cosa soprattutto avvenire
Credo che fosse poté avvenire
Tanti senz'altro sembrato possibile che si sviluppa astro diversamente le circostanze e la sorella ostro paese
E se vi fosse stata una scelta concorde a due
Di condurre in piena autonomia
Rispetto al quadro internazionale le sorti la vita del nostro Paese
E non posso fare a meno lo so che D'Alema non concorderà arma di ricordare che
Prima le coste del preambolo vi fu il disimpegno del PC
Dal Governo
Che è vero dopo la morte di Moro scontava ampiamente quell'esperienza una ben più ridotta visione oltre che gestione
Ma mancò evidentemente la forza la capacità o la possibilità di realizzare con un forte intesa più forte delle condizioni internazionali una strada autonoma
Perché si sviluppasse lo diversamente le vicende politiche del nostro Paese
Però non vuole passare interesse fedele dieci minuti alle cose che ho fatto l'esempio dire tante cose condivido lì per le cose che su cui invece voglio esprimere una riserva
Ed una
Tutti ad una all'obiezione perché preposta possa rispondere forse anche convincendo le parole Iotti ma doppia su alcune cose io possa essere o meglio forse la mia rete la mia testardaggine possa essere convinto
è vero quel che dice
Nel conclude la presentazione quindi la lettura del libro Paola che io che che potevo polare
Qualunque cosa sia non potrà mai essere nuovamente la democrazia cristiana e certamente vero
Ed è certamente
Indiscutibile che la DC appunto il termine si è conclusa ha concluso la sua storia
Questa vicenda questa e queste pillole collegato essenzialmente al preambolo
Oltre che ad altre vicende collegato anche certamente alla dottore una fase storica nel nostro Paese
E vero anche un che il
Quella condimento di considerazioni che lo ricordo ma che con cui Paolo avete accompagna l'evolversi di alcuni passaggi della strada della Dolce cristiana
Però io non sono d'accordo sinceramente con tutte le critiche le riserve che ho fatto tante volte nella vita del mio partito di quello che è stato fino all'altro ieri il mio partito
Che non abbia che abbia la responsabilità di una crescita della destra come si è visto in queste ultime elezioni di novembre non avendo fatto cresce il sentimento democratico
Io credo naturalmente con limite che a ogni convinzione personale ma credo fermamente
Che così come ogni forza politica nostro Paese Ammerti storce colpe storiche
Se un merito storico la democrazia cristiana e sia pur tra contraddizioni sia pure tra carenze avere fatto crescere invece misura con un contributo in misura determinante il sentimento democratico del nostro Paese
E a vere operato attivamente in tanti cose più felici per momenti e passaggi perché fosse intorno alle istituzioni un incontro delle forze popolari per affossarla democrazia del nostro Paese
Così come vorrei sottolineare
E qui Paola un punto debole che io devo non posso però che non posso non denoti rizzare
Che l'evento dell'altro ieri è partito polare non è un non evento come come viene indicato
Se non altro la costruzione molto interessante ripeto ne parlo anche criticamente perché l'ho letta con molto rispetto e con molto interesse
Rivoluzione che a parlare io che fa della della dicendo di nascite patio polare
Sconta i tempi evidentemente e quando parla della delle fittizio animismo con cui si arriva potevo polare evidentemente al momento della del libro non poteva sapere che invece non vi sarebbe stato questo questo FIT questo unanimismo questa fittizia concordia visto quel che si è verificato con il sorgere
Di una
Formazione politica di centrodestra che che a quel nome complicato che si che anche risponda CCT
E che dimostra e non è certamente l'unico elemento che non si è pensato di operazione cosmetica o di facciata ma di un'operazione sosta non soltanto autenticamente vissuta ma che è costata Intel molto e costata anche una
Evidenza di scelte e di e di spartiacque su cui ci si è divisi
Così come vorrei sottolineare l'importanza di una valutazione
Complessiva sulla nessuno in un
Su questo
Su questa scelta di che è stata compiuta che può darsi che sia una scelta guidata dal dal vertice del partito
Non è certamente una scelta oligarchica certamente è una scelta di une che nasce da una spinta realmente popolare interpretata semmai livelli di vertice
Ma il punto su cui volevo di più soffermarmi o i due punti lo faccio in pochissimi pochissimi istanti e da un lato la critica che viene fatta sulla arroccamento al centro che verrebbe se sulla rocca mento sonda ponte sono la cultura che verrebbe fatto a parti popolare
E dall'altra parte sulla scelta al centro definita come inattuale e come impossibile come una scelta
Tu che come dire
Che ostacola il ridisegno dalla mappa politica così dice parole gli occhi nel libro intorno due grandi soggetti
Sulla sull'alta vuole spendere una una parola brevissima e ho scelto queste parti più attuali perché come abbiate trova fa inizialmente l'attualità
Sì non ci travolge certamente ci condiziona ci incalza appunto ci ci costringe per fortuna misurarci con la costruzione l'avvenire che in queste settimane stiamo cercando ti quanto gli ho preso parte di fare con molta fatica
Circa l'arroccamento sulla cultura non si tratta di questo
Né si tratta del tentativo di ripristinare una sorta di appello all'unità politica dei cattolici credo che anche il modo misura attivissimo
E serio con cui è stato accolto da parte nostra la lettura la lettera del Papa dimostri che non vi è nessuna di queste strumentali in tensione
Cioè se mai un'altra cosa la convinzione che io ribadisco
Della importanza per il nostro Paese
E per la storia di un certo impegno culturale di un partito che professione esplicito ispirazione cristiana
E un partito e quindi abbia una collo di cui abbia una che non pretende di avere l'unità dei cattolici non c'è mai stata per il nostro Paese
Ma che poteva di interpretare grosse storica quello che è stato il bagaglio di esperienza di cultura decapodi democratici del nostro Paese sapendo che altri possono fare altri può fare altre scelte parimenti rispettate
Ma che nessuno possa contestare la legittimità e anche la serietà di un disegno di questo genere non è arroccamento e semmai la convinzione che da questa cultura partendo da questa anche ben consapevoli del valore di questa cultura e di ciò che sta propone e di ciò che presento sabaudo presentato come indicazioni programmatiche di scenario per il nostro Paese
Tanto più si è convinti di questa del varo di questa cultura tanto più si è convinti del bisogno di incontro di apertura di dialogo di sapere cioè che con gli altri stanno sulla scena politica siamo rapporto non da avversari ma da interlocutori
I marionettisti posso incontrare per contribuire insieme per concorrere
A definire le regole che videro reggono appunto la convivenza del nostro Paese
Non è arroccamento tutt'altro se scegliessimo arroccamenti faremo fatto anche altre scelte culturali programmatiche e politiche
Che non abbiamo fatto Popper questa convinzione e per questo per questa identità identificazione
è su un'altra cosa e chiudo è stata una cosa che è stata concerto ne già richiamata sulla destra e la sinistra io continuo a domandarmi
Ma in base a che cosa
Vi sarebbe un obbligo del nostro Paese
Di costituire a tavolino due schieramenti una destra l'altro a sinistra
E so che si dirà o si dice frequentemente la legge elettorale
Beh io un tantino conoscono legge elettorale sì
Il e che si possa dire che vi sia un obbligo discendente da questa che si coglie l'eco due schieramenti contesta l'altro a sinistra
Che si debba come a tavolino definire i ruoli e chi deve rivestire lì
E cosa che ne prepara abbastanza astrusa e anche piuttosto piuttosto impervia se non piuttosto presuntuosa perché decidano gli elettori quali poli quanti quali e di chi
E per essere ancora ulteriormente più chiari io non credo che nel nostro Paese vi sia fisiologicamente un po'di destra che abbia il trenta trentacinque quaranta per cento di elettorato non è mai stato così
Non è così nessun Paese democraticamente avanzato
E avvenuto così in queste ultime amministrative trasferì motivi anche comprensibile tutti conosciamo
Ma pensare di consolidare questo appiattire incolla sulla destra un così forte consenso elettorale e cosa che a me sembra una insensatezza
E non credo non credo davvero dato che non ci sia lo spazio notizie non ci sia un dovere gesticolano spaccio di cento nel nostro Paese e che si possa immaginare
Che una alternativa sia tra una sinistra e un centro e d'altronde se non ricordo male prima del congresso del preambolo dalla Democrazia cristiana
Viero dopo nel nostro Paese
Che assorbiva non è la somma dei voti che ottenevo nel nostro le nostre otturato oltre il settanta per cento se non ricordo male ed errori partitici
E la democrazia cristiana di Aldo Moro che aveva prettamente un partito di destra o un partito che ha contribuito fortemente in quella fase alla tentativo di sviluppare la complessa democratica del nostro Paese ora questo è l'impegno patio polare
E per questo pur rispettando itinerari considerazioni e valutazioni che nel libro sono esposte rispettando Conde alterata stimare
E fiducia io son convinto che la sa che abbia un presa che diversa se una buona strada
Grazie
D'Alema naturalmente risponderà dirà quello che vuole comunque io volevo proporre è una questione che la Iotti sottolinea fortemente nel suo saggio e di cui prima non avevo parlato
La RAI io ti sostiene in più di una pagina che è una delle cause del carattere incompiuto se non sbaglio scrive della costruzione del PDS risiede nella mancata risposta
Cattolica alla svolta di Occhetto
Come vorrei sapere anche da D'Alema cosa pensa di questa affermazione se pensa di questa risposta cattolica sia indispensabile
Per la crescita del PDS come apporto dei cattolici all'interno del PDS o anche come possibile dialogo confronto invece con il nuovo Partito Popolare dialogo incontro qui adesso mi sembra Mattarella sottolineava come necessario
Speriamo ci sia il tempo dice non non del mio di aveva curare queste cose di cui parla Mattarella
Prima che arrivi la destra secondo me esiste invece un punto serio dissenso
Ma io vorrei partire da una considerazione che
Sul libro insomma nel senso che trovo che il libro è molto stimolante molto
Molto utile
E che in particolare ho trovato di di notevole livello
Tutta la prima parte che una Bozzo corposo robusto di storia politica degli anni ottanta
In questo senso diciamo questa parte del libro contiene anche un giudizio severo
Sulle responsabilità del picnic
Che diciamo nel nella vere favorito obiettivamente quella degenerazione della vita politica italiana
Che ha segnato gli anni Ottanta
E un giudizio che nel complesso io condivido
Nel senso cioè di individuare nella in mobilità del PC nella sua linea attendista e difensiva
Rispetto invece all'esigenza di assumere il grande tema dell'innovazione politica della costruzione della democrazia dell'alternanza
Una delle ragioni che hanno favorito il Successo di quel blocco di potere che ha dominato il Paese negli anni ottanta
Secondo me questo è giusto
Direi anzi che è stata la riflessione su questo è stata una molla fondamentale della svolta poi preparato la nascita del PDS
Probabilmente questo limite era diciamo così morfologicamente immanente al all'estero il PC
Grande Partito Comunista diciamo
Ma non c'è dubbio che mentre a destra maturava il preambolo noi siamo stati una forza priva di una grande politica
Qual era stata la politica della solidarietà nazionale al di là dei suoi esiti una grande strategia politica
Che guardava ad una prospettiva di sviluppo democratico del Paese
Noi siamo rimasti per
Io penso fino all'ottantasette cioè la svolta la svolta
L'inizio vero della svolta e alla fine del mille novecentottantasei
Non a caso con il mutamento della posizione nostra sul grande tema della riforma elettorale istituzionale che prepara poi
La nascita del PDS
Ciò non toglie naturalmente che a mio giudizio abbia ragione l'Aga Iotti quando dice che diciamo il PC fu vittima di quel sistema di potere
In senso oggettivo nel senso che quell'accordo di potere che ha avuto nel preambolo la sua fondamentale premessa politica e strategica è stato un accordo di potere volto a colpire innanzitutto le basi di consenso di forza all'insediamento sociale
Quello che si chiamava il potere di veto era però non era soltanto il potere di veto parlamentare ma era la forza di quelli in di quelle erano come dire le roccaforti della sinistra un certo potere del movimento sindacale
Il ruolo delle Autonomie locali diciamo gli anni ottanta sono stati anni nei quali diciamo l'attacco a questi punti di forza della sinistra
è stato il terreno concreto di un compromesso fra Craxi e la Democrazia Cristiana
Io non so se la DC nel suo complesso fu vittima
Se in sostanza diciamo la sola responsabilità del gruppo dirigente democristiano è stato quello di avere subito l'egemonia craxiano
Chi forse diciamo c'è in qualche passaggio del libro
Un residuo di amore verso la democrazia cristiana la sinistra democristiana furbetti
Questo sì
Fu schiacciata dentro quella politica
Ma l'incontro fra il rampanti Isma'craxiano della vecchia Democrazia cristiana aveva un terreno fertile
Cioè nel col compimento in tanta parte del Paese dei del rapporto fra il ceto politico democristiano
Della società
Nel sostituirsi di meccanismi clientelari e di potere diciamo ad altre forme di format di costruzione del consenso
E c'è stato qualcosa di reciproca convenienza
Anche se naturalmente diciamo il craxismo c'ha messo quel di più di arroganza di cinismo di esaltazione della illegalità come forma della modernità diciamo che invece a cui ceto politico democristiano non ha mai indugiato c'era un problema di forma diciamo come mi diceva una volta un imprenditore pugliese che non nomino diciamo sono vicende ormai che diceva accerto quando viene per il ministro democristiano poi lo so che io dovrò contribuire alla sua campagna elettorale ma quando viene quello la socialista se non riempio la borsa di monete da cento e non va via diciamo lei capisce onorevole non è la stessa cosa
Non era la stessa cosa
Anche se c'era qualcosa cioè c'era un processo di omologazione
Nel modo in cui un ceto politico costruiva i suoi rapporti di consenso sui rapporti con la società che
Ha creato un terreno fertile all'egemonia del craxismo
Io penso che sia utile tornare a ragionare sugli anni ottanta per blocchi proprio nella chiave di interpretazione che propone Paolo agrario che cioè il preambolo
E il pentapartito come la forma italiana
Di quella svolta a destra
Che in altri Paesi assume un segno fortemente neoliberista antistatalista
Chi ha diciamo così segnato la storia dell'Occidente capitalistico negli anni ottanta dall'America di Reagan all'Inghilterra della signora Thatcher
Io trovo che questa chiave di interpretazione sia molto convincente
E d'altro canto diciamo un osservatore a Couto anche se non non dico in mezzo a noi della realtà politica come Ralph Dahrendorf l'aveva pienamente anticipata
Parlando del craxismo come di una variante del italiana provinciale diceva così così ha scritto del thatcherismo
Ora noi ci dobbiamo interrogare diciamo
Sulla perché nella discussione attuale su come uscire dalla crisi italiana
Va molto di moda l'idea di cui si fanno portavoce anche autorevoli commentatori che in sostanza si la crisi italiana e crisi dell'AST dello statalismo
E che quindi e quello che si deve compiere una svolta in senso radicalmente neoliberista thatcheriano
Ora come ha potuto generarsi diciamo l'equivoco di una svolta a destra che però non ha avuto quel contenuto antistatalista che ha avuto in altri Paesi dell'Occidente
Io penso che qui c'è qualcosa su cui lavorare per capire più in profondità le peculiarità del nostro Paese
Davvero noi possiamo dire che questo Paese ha sofferto di un eccesso di statalismo
Io credo che dobbiamo cominciare a vedere meglio dentro che cosa intendiamo con questa parola
Se noi ci riferiamo sicuramente ad un'invadenza dello Stato nell'economia ad un'occupazione di posizioni di potere da parte dei partiti questo aspetto c'è stato indiscutibilmente
E tuttavia noi siamo anche una nazione che soffre drammaticamente di una debolezza dello Stato
Si potrebbe dire diciamo in Sicilia che c'è troppo Stato
A quelli che invece hanno giustamente chiamano anche l'esercito per potere garantire un minimo di di vita
Economica di vita associata
O noi non dobbiamo ragionare piuttosto su un modello molto originale che è stato un una forma originale di liberismo assistenziale
In cui certamente alle regole del mercato si è sostituito il mercato politico
E in cui l'uso privatistico dello Stato
Ha fatto le veci di quello che in altri Paesi capitalistici diciamo è stato invece il funzionamento selvaggio dell'economia di mercato
Cioè il darwinismo sociale italiano si è giocato sul mercato politico
Ma su un mercato politico
Non trasparente
Privatistico c'è una nozione molto interessante nel libro un certo punto si dice il dominio dei partiti si ma dei partiti non partiti degli anni al TAR cioè dei partiti che in qualche modo si erano svuotati della loro funzione di strumenti della partecipazione democratica dei cittadini erano ridotti a puro ceto politico
E questo ci fa capire come in realtà oggi Italia abbia bisogno per certi aspetti di più Stato
Di più istituzioni regole garanzie
Di uno Stato più autorevole nella sua capacità di guida
Di partiti rinnovati e veri come strumenti della partecipazione popolare
Perché questa è la condizione anche perché funzionino in modo virtuoso le regole fondamentali del mercato inteso come luogo della competizione della selezione delle qualità e come molla per lo sviluppo
Io nel dire questo dico che infatti io non sono affatto stupito che il nuovo scenario politico che si apre
Veda oramai venire avanti in modo piuttosto aggressivo
Una destra e non uso questo termine in senso spregiativo non penso che la destra in Italia coincida col Movimento Sociale
Che diciamo quel tipo di di forze che si vanno aggregando sull'asse tra la lega Berlusconi Segni che cosa sono se non uno schieramento di destra di centro destra
Che si presente
Con i segni di una forte rottura rispetto allo statalismo partitocratico del nuovo ma nello stesso tempo con il segno di una fortissima continuità rispetto alla cultura e agli interessi sociali che hanno dominato l'Italia degli anni ottanta
Fortissima continui
E
Nel riflettere ed è una riflessione che dovremmo fare insieme sul perché un uomo come segni possano approdare anche alla leadership di uno schieramento di questo genere
Cosa che io non trovo affatto stupefacente
Forse dovremmo riflettere insieme sulle ambiguità chi aveva in sé il motto di rinnovamento che ha scosso la politica italiana degli ultimi due
Cioè sulla sua trasversalità sul suo contenere in sé sia un possibile Progetto di rinnovamento della Società italiana di di organizzazione dello stato di un nuovo patto sociale
Sia una carica
Antipartito Crati Cai antistatalista che poteva come sta accadendo ragionevolmente sboccare nella formazione in questo Paese di una nuova destra
Qui non sono d'accordo con Mattarella
Non solo in Italia c'è una destra
Lasciamo stare il dato che può essere congiunturale del quarantasette per cento dei voti al Miss Roma
Può essere congiunturale ma congiunturale nel senso che quello spazio può essere rioccupato non dal Partito popolare
Ma da una forza di destra più presentabile del movimento sociale quale quella che si sta costruendo si vuole costruire
In Italia c'è una destra
E non solo perché la fine dell'anticomunismo diciamo toglie alla democrazia cristiana questa rendita di posizione anche questa straordinaria funzione democratica che ha svolto
E cioè di
Di raccogliere quell'elettorato e di portarlo sul terreno di un confronto democratico in questo senso piccine DC hanno specularmente svolto una grande funzione democratica
Ma perché la fine di quel modello di sviluppo di quel tipo di stato sociale che si è costruito intorno alla democrazia cristiana finito e
Diciamo la fine di quelle risorse che hanno consentito di alimentare quel rapporto con interessa eccetera crea le basi materiali di una destra
Nel momento in cui si impongono scelte radicali
Ecco io penso che la tendenza al bipolarismo non è un'invenzione di politologi astratti è qualcosa che è immanente alla crisi italiana
E sta nella radicalità delle scelte che si propongono cioè chi paga
Quali alleanze sociali sei tra la rendita il profitto o se tra l'imprenditoria e il mondo del lavoro
Si è ridotto lo spazio sociale di quella mediazione
Materiale ecco che la democrazia cristiana ha esercitato per quasi mezzo secolo
E qui si pone un grande interrogativo che io ripropongo tanto conteneva discutere che che pone il libro della Gaio che cioè quale progetto politico per i cattolici democratici quello del passato lo abbiamo visto anche con i suoi risultati De Gasperi Moro
Ma oggi intorno a quale progetto politico sia di organizzare una forza che pretende di andare sulla alle elezioni
Progetto politico non solo testimonianza di valori perché diciamo la forza della tradizione del cattolicesimo politico in Italia è stata qui di organizzare i cattolici intorno ad un progetto politico nazionale non solo per testimoniare diciamo
La un'autonomia ideale e culturale
Ecco io sento qui una debolezza
Tutta politica
Dell'operazione e il fatto che quest'operazione e drum in quanto è debole sotto questo profilo è drammaticamente esposto a rischio di essere risucchiata a destra
E anche se in questo momento paradossalmente io penso che il dobbiamo tutti sperare per il futuro democratico dell'Italia che Martinazzoli che i dirigenti del Partito popolare difendano la loro autonomia
Perché penso che sarebbe no non solo elettoralmente Repo elettoralmente si può vedere diciamo se si mettono tutti insieme ma questo non non si sommano Icc le patate poi deciderà l'elettorato diciamo e anche qui c'è un elemento illusorio ecco
Ma io dico proprio da un punto di vista democratico sarebbe gradese in questo momento diciamo il Partito popolare non difendesse la sua autonomia ai io penso a questa autonomia come ad un passaggio e penso ecco una riflessione più profonda sull'esperienza politica dei cattolici democratici e sulla prospettiva di questa esperienza
Porta alla risposta che da Paola Caglio
Che io definirei in modo diverso
Perché secondo me e questa risposta è molto legata ad un'esperienza di Paola e di altri del tutto legittima e importante cioè di cattolici democratici che militano nella sinistra e questo potrà riguardare una parte io al di là di questo penso che risponda Miriam Mafai al di là di questa parte
Ad una alleanza politica per il governo del Paese
Tra la sinistra è una forza di ispirazione cristiana che non cancelli non le ruolo di quei cattolici democratici che sono della sinistra in questo modo a mio giudizio aiutano e prepara una prospettiva di questo tipo ma questa è una prospettiva e se voi aveste il coraggio di indicare questa prospettiva oggi prima delle elezioni
Questo non solo non cancellerebbe le ragioni di una forza di ispirazione cristiana
Ma legherebbe la rifondazione
Di questa forza ad un progetto politico appunto quello che io invece non vento
Ferrara non ti pongo domande tanto dico penso che le questioni sollevate sono tante stagnante il tempo della domanda
Il mio punto di vista sul libro di Paola che gli ottimi non può che essere un po'diverso diciamo non tanto tanto nella sostanza perché questa sono varie analisi critiche che vedono a punti di vista diversi ovviamente
Quanto ad una prospettiva da io naturalmente non leggo come
Differenza dei di Mattarella enti D'Alema che tengono hanno vissuto nella vita l'esperienza
Il fare politica di studiare e di pensare nell'ambito di grandi forze politiche in qualche modo egemoni che del potere chi dell'opposizione e io vengo da per le azioni tutta la vita
Di forze politiche di minoranza numerica notevole
E per quanto mi riguarda personalmente poi in questo forse Paola che si ricorderà di quando avevamo vent'anni do sempre vissute queste cose con molta sul come intenso soggettività cioè io poi sono di quelli che fanno sempre minoranza dentro e minorati
Pur essendo nuova disciplina
E quindi io leggo come testimonianza del travaglio di una di una
Impostazione finalità impostazione politica religioso e culturale che vissuta condizionata da un mondo che era quello sì bipolare bipolarismo abbia avuto da questo punto di vista impoverito diciamo
Dei due campi quello occidentale e per l'altro quello del PC vecchio PC dei suoi reati più o meno
Ha vissuto in questo una esperienza
Che è stata insieme di adesione a un campo e quindi di partecipazione al potere ma sempre convinti che non era quello però quello che si voleva veramente fare
Io credo che verso naturalmente non posso fare questo discorso per altri ma in sostanza certamente c'è stato nel mondo cattolico nel modo democristiano diciamo anche cioè in quanto realizzato politicamente nel quadro
Per esempio i cosiddetti cattolici democratici solo fino a un certo punto coincidevano poi con aprire la democrazia cristiana per ciechi senza sopra
L'esperienza per data sono sempre esistite che hanno avuto il problema che non era quella l'orientamento politico cattolico democratico
Che a loro sembrava bacche era quanto si poteva realizzare nell'ambito di una condizione bloccata
In questo senso è una delle frasi chiave di questo libro mi pare cioè di quelli che ha ben sono sembrate particolarmente suggestive che naturalmente va i va intesa con una certa spiegazione
E quando dice che in senso dalla proposta e poi della nascita del Partito democratico della sinistra è sostanzialmente questo
Mettere finalmente a disposizione di quanti si sono sentiti in questi anni culturalmente moralmente all'opposizione
Senza avere un riferimento politico nell'opposizione per assenza di un'alternativa praticabile la più antica consolidata è radicata la forza politica di opposizione la forse più di altre è interessato a un mutamento politico
Raccogliendo finalmente messo le diverse culture ed esigenze vive nel Paese evidentemente Paola è profonda tanto convinta di questo che addirittura entrata nel PDS
E naturalmente volevo dire prima rispiegare qui certamente lei non intende il fatto che il grande evento del la nascita del Partito Democratico a sinistra significa che questo partito si metteva a disposizione di alcuni amici
Per dare loro dice affidabile una piattaforma dalla quale guidare il Paese
O al tempo stesso che queste persone finalmente trovava una casa dove si trovano più comodo
No ma che evidentemente la sensazione è stata io me lo ricordo a Bologna non sono stata dei meno armi ricordo come spettatore a Bologna
Ma che era successa una grandissima cosa
Ed era accaduto che si era sbloccata almeno è in linea di principio politico la praticabilità di questo era tutta quanta da vedere
Si era sbloccata una citazione storica era cambiata
Cambiavano le la natura delle forze in campo e quindi ne cambiava la possibilità delle scelte e in certo modo tutti avrebbero dovuto ridiscutere da quel momento poco tutto questo poteva essere più noti limiti lo è poi insomma noi siamo stati anche addestrati diciamo a sacrificare la storia non è ma
Ma l'attuazione di un piano ma evidentemente qualcosa in cui l'elemento della la dura materia così degli uomini e degli interessi e dei pregiudizi soprattutto opera in modo molto forte vediamo ancora adesso
Come potente il richiamo della parola d'ordine anticomunista oggi che è un questo è un esempio classico cioè non esiste più comunista sulla parte forse il padre della figlia di di di Castro ancora scusate il gioco di parole ritiene che vi sia nel suo Paese ma sosta o forse non lo so nella Corea del Nord ma in sostanza non esiste più sulla parte tuttavia insiste
Ma dice Berlusconi il problema di impedire che l'Italia va dalle mani dei neocomunisti
Vista la potenza dei pregiudizi davanti che esso il pregressi che durano secoli quando c'è stata la rivoluzione
è questo del resto ancora oggi ci sono quelli che rimpiangono antico regime addirittura rispetto alla rivoluzione francese
è inutile
Ecco quindi questo libro è e l'asta è ma è una storia Kadima itinerario ed è la storia di una problematica che certamente e in certa misura quantitativamente secondaria all'interno diciamo dei grandi avvenimenti della storia italiana anche se vissuta alla Vergottini
Con il con partecipazione politica piena
La parte iniziale la parte storica diciamo così cioè la storia della la caduta del potere logorato che si è logorato cioè la sanzione del principio che il potere logora chi ce la perché chi non ce l'ha tenuto fuori eterno sta male ma chi ce l'ha prima o poi in qualche misura scorta al potere che ha dottor è una parte molto bella io condivido il giudizio restano dato mi rendo conto che Mattarella De Felice mi parrebbe giusto non solo per motivi politici ma
Società ammissione diverso ricorso ecco io penso che forse qualcosa che ha detto D'Alema che c'è richiamata dei dati più concreti in fondo
Sarebbe utile da aggiungere a questa analisi nel senso che questa analisi si arricchirebbe
Diverse che ha molto ricca e complessa soprattutto consapevole
Se si guardasse un pochino di più a quello che è stato il modo concreto non tanto in astratto della DC ritenere di esercitare il potere CIR dei socialisti l'accertamento impone Barbaro concreto di governare il Paese
Cioè come queste forze politiche a un certo punto non sono state più in grado di perseguire parallelamente influenzando essendone influenzato lo sviluppo economico e sociale del Paese ma sono diventate forse lo hanno governato in modo da portarlo ai limiti della crisi
La resa dei conti oggi io sono sempre stato convinto che gli ultimi due governi Andreotti sono stati da resa dei conti del Paese una democrazia cristiana
Cioè il momento della intollerabilità è scattato
C'è chi pensa addirittura naturalmente perché insomma a forza di dove fu sforzarsi di capire si capisce volere paradossi ma c'è chi seriamente pensa che Andreotti e alcuni suoi collaboratori in materia economica abbiano lucidamente i cinicamente pensato che essendo chiaramente alla fine il potere democristiano abbisognasse lasciare hanno future sinistre la terra bruciata e che quindi il Paese l'economia il Paese andasse dovesse essere lasciata andare otto questo è un paradosso che indica però come il in fondo il vero problema uno o almeno un problema estremamente importante come fu che la classe dirigente democristiana nel suo complesso che era riuscita a tutto sommato a seguire lo sviluppo economico del Paese a sollecitarlo
In qualche misura guidarlo o lasciando se ne guidare a certo punto ha perso le redini
E si è squalificato come classe di governo questo è caro Mattarella il problema che uno una qualsiasi come me ha di fronte al Partito popolare italiano
E condito con grande dolore perché non faccio questioni sulle persone
Perché lì c'è un sacco di gente di primo ordine che avrei voluto vedere schierata in un rinnovato schieramento politico italiano che non riprendesse in mano la componente cristiano cattolica per specificare se stessa
Ma prendesse invece la sua storia laica per andare tutti perché tutti insieme per un'Italia migliore ma comunque così sono andate per ora le cose io la rispetto
Il problema è che il Partito Popolare Italiano ancora oggi nella gran parte del suo personale politico nel quale c'è naturalmente anche chi non ha mai voluto certe cose fa parte è è diciamo l'erede di quelle forze politiche che non hanno saputo più governabilità
Anche essendoci dentro gente che si è opposto a quel modo di governare ma probabilmente è così
E se si spaccano oggi anche altre forze politiche che hanno fatto parte di quel mondo è perché esse stesse in qualche misura ci sono dimenticate ad avere contribuito a a a non saper più governare l'Italia è oggi tentano di fare il corpo insieme a quelli che appunto anche se se lo sono dimenticato
La salvezza di un nucleo storico del cattolicesimo retro italiano secondo me andava spostata più avanti ancora
Nel riconoscimento che non è più possibile per queste porte gestire in proprio
Il potere di governo ma devono passare attraverso diciamo di crivello di un cambiamento profondo che ne trasformi anche in qualche misura le basi culturali certamente vivi di ma da un modo di governare ma e non mi riferisco agli aspetti più deteriori
Quindi previsto proprio al modo come si governa il Bilancio governante Giorgio verso la finanza ci governa Pubblica istruzione cittadine lasciamo da parte i fenomeni tragici terrificante
Piatto degenerazione dove invece la reazione è stata molto più forte che pagata evidentemente anche molto caro
In questo senso la parte storica secondo me andrebbe un po'completata
Da una visione appunto più da una più chiara consapevolezza del fatto che discetta va trattato anche del fallimento di una classe politica
Come qualsiasi altra sua Puglia il mondo a prescindere possono cattolica recepimento effetto con carretto più come non resse la classe dirigente liberale all'impatto dalla prima guerra mondiale all'avvento delle masse e di grandi problemi sociali che questo posto non ce la fecero più che il Paese
Entro in crisi
Nella parte successiva io invece trovo molti molti moltissime suggestioni moltissime giusto il molto interessanti circa circa quelli che debbono essere capisco che questo possa perché misura coinvolgere meno mattarello D'Alema ma perché come me può avere esso stesso un problema di come fare a contribuire nel limite del possibile
Come dire a tutta questa critica autocritica rinascita rielaborazione dell'idea stessa della sinistra delle forze c'è prendendo o da un'altra parte ma avendo vissuto in questa strana situazione questo libro da questo punto di vista mi mi mi ha dato una quantità enorme di stimoli
Anche proprio per quanto riguarda tutto un mondo che oggi è coinvolto in un modo molto strana drammatico in questa scritta crisi e che in qualche misura me e qui copio che sta frase quando lui dice ma si può essere solo spettatori della maturazione della cultura di sinistra rinunciando ad animate dall'interno giocabile proprie potenzialità alle proprie suggestioni
E tutta la critica che fa Paolo che io ti andai nazional piccoli nazionalisti di partito di sette che oggi vi operano a livello nazionale come nazionalismi opera a livello mondiale
Nell'Orfeo era critica secondo me molto penetrante e che secondo me riguarda molto più che non le grande forza politica del PDS che tutto sommato ha scontato una grande palco tenuto una scissione
E poi in questo travaglio c'è e che conserva indubbiamente degli aspetti del vecchio partito ma questo semplicemente perché poi certe cose hanno chiedono tempi che arma funzionante quel Fondaco modo con cui resiste all'impatto violento delle discriminazioni che sono in corso da per tutto
Ma anch'io credo scusami finisco subito ma ma invece interessa molto questa rinunzia ai piccoli nazionaliste la ricetta acqua a tutte quante le altre forze sparse che in qualche misura devono fare questo proprio se vogliono continuare a esercitare una funzione o o una nuova funzione
Una vecchia funzione e infine vorrei concludere dicendo che io
Questo per questo libro pone un problema la misura quello pone la sua autrice
Questo non è un libro del cattolico democratico che parla il senso critico di stimolo alle analisi e alle sinistre eh libro scritto dalla persona che viene al mondo cattolico
E che è entrato nel PDS perché questo coi fra
Cioè qui c'è una scelta politica fatta dopodiché c'è una critica di questo mondo c'è una tentativo d'andare avanti di fare una serie di proposte ma dopo verrà scelta politica è stata fatta a conclusione che ha diciamo e a nuova partenza
Di una scelta politica fatta
Questo è tra l'altro vorrei dire secondo me è diverso da che fare una scelta politica negli anni novanta
Rispetto a chi ha fatto analoga cattolici hanno fatto analoga scelta politica negli anni Cinquanta negli anni Sessanta è profondamente diversa perché non si tratta di una diversità di qualità Hitachi Data università storica
Quella in fondo era una scelta politica dei cattolici di allora che scontava certi contenuti in fondo non cristiani non accettabile del mondo comunista ma ne vedeva diciamo la grande potenza rivoluzionaria in questo si inseriva come qui invece c'è una scelta fatta dopo la fiaba democrazie tra liberalizzazione adesso non voglio usare parole troppo altre forti per del PDS cioè un cambiamento tardivo amento del partito comunista alla storia del nostro Paese
E quindi ha ragione Paola quando in fondo M. mi pare di capire che nel libro c'è il senso di una contiguità io sono profondamente convinto anche di questo
Cioè che qui senza andare naturalmente fare trionfalismi del suo genere per carità non ebbe epoca e poi Cherchi che ha sbagliato comunque pagare escono però
Che oggi che doppi PDS costituisca una nuova occasione per la democrazia italiana quell'occasione gas annegata quarant'anni fa
è questo io credo che sia un fatto ed è la conseguenza di un processo storico che c'è stato in questo Paese
Che alla fine maturato
E quindi non si tratta per niente di riprodurre il fenomeno di chi andava verso il Partito comunista per anche per disperazione diciamo controlla l'egemonia che certe periodo era clericale oscurantista
Ma si tratta di constatare il fatto che in Italia sono cambiate alcuni dati politici e culturale di fondo
E che quindi proprio chi vedeva nel problema deve deve sia comunista il dramma di un Paese che non potevo conquistarla piena pace della propria democrazia
E oggi questo problema che in sostanza diciotto
Il che provoca il problema della reazione
Queste naturale
Il momento in cui si realizzerà la democratizzazione di tutto lo spazio del sinistro la piena democratizzazione nel senso occidentale con le sue ricette particolari ovviamente con la sua natura particolare di sinistra
In quel momento gli altri il mondo restata si accorge che è sorto un nuovo nemico che il nemico riformatore progressista e quindi sia e questa è la dialettica scusate un po'facile ma praticamente la constatazione di eletti è nato questo libro porta un grosso contributo alle idee
Della lotta che si prepara grazie
Ferrara io ultima cosa che diceva atterrerà mi sembra interessante forse Scoppola può aiutarci anche a dare una risposta a quel punto quando ci diceva il PDS una nuova occasione per la democrazia italiana e allora mi piacerebbe
Conoscere il parere di Scoppola su una questione in particolare se condivide questo giudizio e a suo avviso quali condizioni e in che modo di i cattolici democratici possono non solo collaborare con il PDS non è tanto questo che mi interessa ma quanto piuttosto contribuire a fare del PDS una formazione che abbia inserire anche alcuni dei valori dei cattolici democratici
Grazie venire a me io verrò a questo tema ma consentitemi prima di dire una parola certo sul libro e anche perché questo libro io che hanno l'ho sentito
Ciò c'ho sentito dentro lecco di tanti incontri di tante conversazioni questo Ribot possiamo dirlo Paola è nato un po'dagli incontri redazionali degli appunti di culture di politica non voglio togliere nessun nessun merito a a Paola che ha fatto un lavoro di sintesi eccellente ma c'è dietro una riflessione di un gruppo e che qui viene diciamo riproposta con molta lucidità e con molta molto i governi Paola forse con troppa umidità dice un libro scritto sul filo Della memoria quasi per togliere valore al contributo storico che ha dato cioè di ci sono c'è modo e modo di scrivere sul filo della memoria quando si scrive sul filo della memoria degli eventi
Gli studiosi di storia sono sempre in sospetto
Perché contano i diari dei protagonisti la memoria degli eventi sempre sospetta questa viceversa è scritto sul filo dalla memoria di una riflessione critica
Che è molto più interessante dell'evento qui c'è lo sviluppo di una riflessione che Maturana tie negli anni attraverso un dialogo attraverso un confronto e direi c'è una Bosso mi pare che l'ha detto D'Alema
Ma anche la Miriam Mafai introducendo c'è una bozza della sta dovuta Bozzo della storia degli anni ottanta
Che è di estrema lucidità e di estremo interesse è un contributo alla storia più vicina
Della nostra Repubblica e credo che ci sarebbe da lavorare a come dire a dare carne e muscoli all'ossatura lucida che c'è in questa analisi di Paola Caio che al centro di questa analisi c'è un concetto che io voglia appena di sfuggita riprende lo ha già detto Miriam Mafai nelle sue parole introduttive
Il preambolo
Il preambolo e non solo perché apre la destra una quella che sarà negli anni ottanta la destra italiana con le sue caratteristiche tutto quanto è stato poi sottolineato da D'Alema perché con il preambolo finisce storicamente la funzione del centro
Il preambolo è la fine della funzione del centro nel senso alto
Che questo questa questa parola questa realtà politica aveva svolto in passato
Dobbiamo stare attenti oggi nell'antipatico che si va facendo sulla necessità della bobina bipolari già azioni a seguito del riforma elettorale al non svalutare quello che storicamente è stato il centro
Intanto perché viene da una grande tradizione che è quella della democrazia tedesca con la sua difficile drammatica vicenda e viene importata in Italia all'inizio del nostro secolo dai cattolici democratici guardando e studiando la vicenda della Germania
Poi perché elaborata da De Gasperi nel famoso scritto del ventotto e diventa poi l'asse portante della sua politica con uno sviluppo coerente fino al preambolo
Perché possiamo dire che grosso modo fino a quella data il centro funziona nel senso positivo per la democrazia
Di punto di appoggio di forza per una espansione della democrazia italiana e a partire dal preambolo che questa funzione ascesso
Diceva Mattarella mi ha colpito la sua riflessione
E davvero il preambolo la causa o è la morte di Moro non dobbiamo retrodatare di due anni dal Gender al febbraio dell'ottanta a quel tragico marzo maggio del mille novecentosettantotto
Può darsi Sergio può darsi che sia vero con una conseguenza che è drammatica per la democrazia cristiana che è l'accentuazione della solitudine di Aldo
Perché se davvero la scomparsa del leader ha significato la fine del ruolo politico alto di un partito allora il senso di questa solitudine si accentua fino alla scomparsa del ruolo del partito in quanto tale questa io credo la conseguenza dell'ipotesi che per il fatto può darsi che sia vero ma non è un elemento che dia spazio direi a una funzione autonoma del partito comunque sia su questo punto
Certamente a quel momento la crisi delle della del centro
E e evidente la fine della funzione del cd
Ci sono dei riconosciuto con questo che ho cercato di dire brevemente il valore anche dal punto di vista storico del contributo di parodia Iotti rimangono degli gli spazi dei punti dei passaggi ovviamente discutibili
Io dubito che ci fosse già in Aldo Moro la visione lucida come appare dalla intervista postuma rilasciata Scalfari pubblicata da Repubblica
Del processo verso la democrazia dell'alternanza noi sappiamo ricordiamo iscritti di Roberto Ruffilli alcuni dei quali proprio sulla rivista appunti di cultura di politica in cui approfondito questo tema della terza fase
C'è una zona di incertezza certamente modo intuiva che una fase conclusa e che se ne apriva una nuova ma guardava con estrema preoccupazione mentre affrontò il passaggio dal centrismo al centrosinistra
Con fiducia con profonda fiducia con entusiasmo basta rilegge i suoi discorsi viceversa mormorò vive questo passaggio verso la terza fase come un passaggio del buio
Do un passaggio in una galleria che non si sa dove porta questo è l'aspetto direi anche esistenziale che non va dimenticato non c'è la lucidità
Del progetto della costruzione della democrazia dell'alternanza perché non ce n'erano le condizioni non ce n'erano le condizioni internazionali le condizioni le condizioni anche culturali del nostro Paese perché non c'erano le condizioni di l'abbiamo visto anche nella Commissione Bozzi non c'era ancora la cultura dell'alternanza nei due grandi tematiche è stata una faticosissima conquista io ricordo io lo dico qui per poter polemica un discorso di un autorevolissimo esponente del partito comunista italiano di allora il quale giunse a teorizzare
Che solo la proporzionale e democratica dichiarando così implicitamente che le più grandi più antiche democrazie del mondo non solo democratica
Mi ha divertito notare che negli atti della commissione Bozzi questa fase questo passaggio è stata eliminata e me ne sono l'allegato emerso nell'allegato per l'autore
Non me ne sono fregato per la storia aglio infatti lo ricordo prefestivo ritratto
Nazionale della memoria
Altre osservazioni marginali ma non tanto marginali
è giusto quello che ha detto Sergio Mattarella non è vero che deve essere oggetto perché ha parlato per primo rappresenta qui solo il Partito popolare di un bombardamento
è giusto quello che ha detto sulla responsabilità del Partito comunista di allora nell'essersi defilato dal proseguimento di quell'esperienza che Moro aveva aperto quando non aveva ancora dato i suoi frutti possibili
Perché io sono convinto che l'esperienza la solidarietà nazionale è stata un'esperienza incompiuta e alla fine
Alimentare o quasi parlamentare perché incompiuta
E i certamente Partito Comunista si è defilato per ragioni sue secondo una certa logica io ricordo una frase che mi disse Zaccagnini
E che ancora era segretario fino alla era febbraio dell'ottanta siamo disposti a ricontrattare tutto programmi governi uomini ma avvenne come una mannaia
La decisione del Partito comunista sul non a caso su problemi di politica estera che erano SME e che era l'installazione dei missili se non se noi non un po'troppo nel o anche dal magazine sulla figura ci fu un'amicizia però alla prima la prima la prima successo operativa Soliman tre per cento se nessuna il problema dello SME
Non c'è nessuna era bene e comunque di queste cose si può si può discutere in sede storica sottolineo questi aspetti per dire quanto quanti spunti gli può può fruire di approfondimento critico
E veniamo al significato di attualità
Oggi attestare anzi al centro questa è la riflessione che io vorrei proporre a quanto c'ha detto all'inizio in apertura Sergio Mattarella rischia di a vere un effetto diametralmente opposto
A quello che il cento ha svolto oggettivamente e positivamente della Democrazia Cristiana da De Gasperi ad Aldo Moro e che allora il centro è stato cardine
Per questa estensione espansione della democrazia della democrazia italiana
E quindi rafforzamento delle sue basi oggi attestarsi al cento vuol dire di fatto in un sistema elettorale nuovo e in un quadro nuovo che è quello che risulta che deriva dalla caduta del comunismo con tutti gli affetti ai quali lucidamente accennava momento fa Giovanni farà significa spingere dancehall e gli estremi
La destra e la sinistra
Oggi attestarsi al cento a f un effetto distruttivo rispetto all'opera che la Democrazia Cristiana ha svolto e della quale gli va dato garante merito storico
Questo è e credo il punto sul quale non si è ancora approfondito approfondita adeguatamente la riflessione e che viene viceversa affrontato nel dibattito
Con questo argomento ma perché dobbiamo essere a destra
Ma dico intanto questa paura della parola fa etimologicamente ma vogliamo dirlo etimologicamente destro vuol dire
Abile
Capace vuol dire qualcosa di positivo il sinistro e l'incidente stradale gol sinistro all'incidente stradale e noi sappiamo che storicamente è stata assunta polemicamente il significato negativo di sinistra polemicamente cosa contro le classi dirigenti ma finiamola di demonizzare le parole Mussolini è nato a sinistra polemica nata Zehst Mussolini come forma cercavo è nato a destra
Voglio dire se ci libera Massimo
Da questo incubo delle parole
Che sono tutte ambigue perfino poco adesso in bilico quando si parla di polo progressista ma la esposizione progresso è quella che usa che che usa Agostino Depretis quando enuncia il programma del trasformismo i due partiti si devono unire all'insegna del progresso
La dico e noi abbiamo il coraggio di un telaio fa una parola che è stata logorata da tutta la prassi del trasformismo
Tutte le parole sono logore ma vi segnaliamo anche un altro meno fiducia nel progresso in quanto anche il coraggio di ritrovarle nello il significato originario significato originale quello che nasce della storia del parlamentarismo inglese perché a dispetto lo speaker rispettati presiedeva
Un gruppo sedeva da una parte un gruppo sedeva dall'altra ossia esprimevano l'esigenza di un confronto che rendeva possibile la dialettica rendeva possibile la scelta da parte dell'elettorato nel quadro di un sistema elettorale che è quello che viene dal modello inglese ora rispetto a tutto questo io credo che il Partito Popolare a questa grande responsabilità
Evitare
è una sua tante perché non si può assegnare a tutti gli uomini del partito popolare questo questo compito buona parte evitare che la destra
Diventi una cattiva destra una destra sbagliata come va diventando e dall'altra arricchire la sinistra di un'esperienza questo se vogliamo è la distinzione fra i cattolici moderati e cattolici democratici quelli che svolgono che hanno svolto storicamente il ruolo di
Garanzia d'ordine quelli che hanno svolto il ruolo della corruzione del oggi non ci sono più le condizioni perché queste due funzioni avvengano dentro lo stesso partito
Questa è la convinzione che noi abbiamo maturato io qui condivido l'analisi di Paola nella sua nella seconda parte del libro attraverso un'osservazione critica dell'accaduto non sulla base di modelli politologi Shasta
Ma sulla base della storia di questo Paese
La testimonianza io vorrei ricordare
L'ultimo discorso di Aldo Moro quello del ventotto febbraio del settantotto quando si pone e pone l'alternativa
Fra una posizione di testimonianza in questa situazione era alla vigilia della aperture della solidarietà nazionale
Vogliamo fare della testimonianza cioè una cosa idealmente apprezzabile rendendo omaggio alla verità in cui crediamo oppure vogliamo promuovere un'iniziativa coraggiosa
Appropriata alla situazione perché la politica non è testimonianza
Ma poi suppone una testimonianza che deve diventare iniziativa coraggiosa di non vogliamo fare sono testimonianza di Crema
Questo nell'arco di ecco se voi volete se il polo di centro alternativo alla sinistra questa è una scelta ma non è una scelta a mio giudizio del tutto coerente con la ricchezza della tradizione cattolico democratica qui per inciso noto vogliono sottolineare che Paola molto efficacemente definito questo concetto del cattolicesimo democratico che non è identificabile con la dottrina sociale della Chiesa non è identificabile con un partito ma è un prodotto della storia che in Italia si presenta con connotazioni specifiche sue parole
Vengo alla fine brevemente pochissimi minuti ancora alla domanda che mi ha posto Miriam Mafai il rapporto rispetto al PDS ecco io non sono d'accordo questo il punto del dissenso col libro di Paola è un punto di dissenso che poi si è espresso di scelte di vita
Per usare un'espressione troppo solenne non sono d'accordo che allora nel quando è nel novantuno ci fossero le condizioni
Direi condizioni oggettive condizioni verificabili in tavola ci sono state condizioni soggettive che io rispetto e di fronte alle quali mi inchino
Ma non c'erano le condizioni oggettive per una confluenza il rimprovero al mondo cattolico di non aver aiutato la nascita del nuovo partito di sinistra non è fondata
Perché la continuità con il passato puro ottanta quella scelta coraggiosa dalla quale va dato atto ad Occhetto al gruppo dirigente dell'allora Partito comunista
Non poteva cancellare la continuità appunto la continuità e ai esisteva rimaste rimasta visibile
Non esistevano le condizioni per questo inserimento perché non c'ero le condizioni di questo partito abdica al mentre nuovo che molte scelte successive hanno dimostrato i folti figli di questa continuità e il peso di una scelta continuità viceversa io sono d'accordo che con D'Alema paradossalmente esistono oggi le condizioni per una alleanza fra artisti e questo mi pare che sia il punto giusto di equilibrio oggi esistono a differenza di allora le condizioni di una alleanza tra distinti
Che presuppone certamente una ridefinizione del ruolo del cattolicesimo democratico nel nostro Paese o perlomeno un articolazione supposizioni anche partitiche distinte supposizioni
Di schieramento parlamentare vorrei dire distinte in quello spirito molto civile che Sergio Mattarella ha evocato a conclusione del suo discorso
Svolge per lo stesso e per gli stessi valori e con una base comune dice vita di tolleranza di nazionalità che sono anche valori laici per carità anzi sono essenzialmente valori laici svolge un ruolo da cristiani coerenti a determinati valori con scelte politiche differenziate per dobbiamo a preparare questo Paese
A questa che è la realtà livelli con la condizione nuova che arriva e mi ha fatto piacere di leggere di sentire oggi di una dichiarazione del Papa in cui ha interpretato il suo la sua lettera nel senso più alto che a mio avviso è l'unico possibile e legittimo che non è quello dell'unità partitica e quello dell'unità su valori
Unità su valori unità su un modo di concepire la politica che il limite della politica che il rispetto dell'altro e la ragionevolezza e la temperanza dello scontro politico tutte cose che rischiano di andare perduti
E allora si deve restare uniti non solo fra cattolici ma fra cattolici e tutta la gente
Jeune vuole per fortuna ce n'è ancora tanta nel nostro Paese per salutare la politica da questo degrado a qui esposta che il degrado dalla volgarità il degrado della rissa
Quando si fa politica con gesti osceni come abbiamo visto abbiamo sentito con l'aggressione a base di parolacce veramente la democrazia con lady gravi rischi
Ma dentro questa civiltà comune
Nella quale non solo è possibile ma è auspicabile uno stretto rapporto con gli amici del Partito popolare vuole dire in una sorta di patto costituente comune
è lecito è necessario per il progresso della nostra democrazia che ci distinguiamo e che andiamo avanti ognuno lealmente secondo le proprie convinzioni grazie
Grazie
Ma la favola a cavalcarla poiché perché purtroppo Mattarella veranda controllato annoverano voglia Paolo Pombeni ecco acciaio un posto alla continuiamo
Ma naturalmente io ringrazio moltissimo
In primo luogo per aver accettato di essere qui a parlare di questo lavoretto poi per le cose che hanno vinto forniti gli amici che sono intervenuti naturalmente sì qualche precisazione per rifare intanto ringrazio anche in particolare
Delle notazioni di alcuni e di alcune i limiti che sono anzi perfino troppo benevole
E non c'è dubbio diceva Giovanni Ferrara tutta la parte del governo reale detto esplicitamente non c'è dubbio anche notazioni che faceva Scoppola sulle necessità di integrare il mio voleva essere in fondo
Un lavoro diciamo così giornalistico legato all'attualità non certo un'analisi completa non avrei detto nel tempo
Ne intesa probabilmente tutte le capacità si trattava però di rendere in modo esplicito quella riflessione sul decennio senza la quale secondo me le scelte di ora non possono maturare chili alcuni cenni da questo punto di vista sul merito delle cose che sono state dette richiamo anch'io alcune delle cose che ha detto Mattarella
La Vitti la la questione di chi è stato la vittima D'Alema già notato io
Pronto anche il problema dei limiti per certi versi oggettivi per altri soggettivi della azione politica del partito comunista italiano negli anni ottanta
Però non mi sentirei sono d'accordo che il cattolicesimo democratico come tale è stato vittima non la Democrazia Cristiana il suo complesso e soprattutto non il mondo cattolico nel suo complesso io qui faccio riferimento almeno attrezzi
Piloni di responsabilità pesante per la qualità degli anni ottanta
Sui quali una riflessione seria esser fatto prima di tutto la gabbia il ricatto dell'unità dei cattolici che ha impedito l'emergere di un'iniziativa politica altra di una prospettiva politica
In secondo luogo il legame molto forte strutturale vorrei dire che sia andato stabilendo fra le reazioni integraliste alla secolarizzazione l'opportunismo della Realpolitik dei gruppi dirigenti della Democrazia Cristiana
Che mi pare uno dei caratteri che spiegano in qualche modo anche queste strane alleanze fra integralismo cattolico Taxis mo'per certi versi degli anni degli anni ottanta
In terzo luogo una responsabilità più remota certamente non addebitabili a singoli dei ritardi
Per l'educazione etico civile cattolica nel nostro Paese che eccetera certamente restare lo sfondo dentro il cui una certa spregiudicatezza craxiana ha potuto ha potuto cresce tant'è vero che la DC poi no alla fine non è stata vittima della strategia del potere craxiano alce per certi versi Sanna io o meno questa è la tesi che sostengo se ne è avvantaggiata più dello stesso craxismo la produttività politica in termini di consenso
Della occupazione partito partitocratica persiana è stata certamente molto minore di quella in vita passione dello stesso che ha accelerato invece la corruzione dentro la Democrazia Cristiana quindi illa la la DC non è la vittima degli anni ottanta è largamente responsabile sia pure attraverso questi processi
Difficilmente addebitabili Assin e non sono nemmeno d'accordo con la riserva che faceva Mattarella io butto lì ho buttato lì una battuta che in fondo dietro la la fortuna della destra c'è la diseducazione civile operata nel decennio dalla democristiana ma le due città simbolo sono le sono lo confermano Roma e Napoli Roma e Napoli sono quelli dove davvero la presenza politica della Democrazia cristiana è stata in qualche modo un incremento alla corruzione collettiva anche e poi certo ecco solo che a Palermo lamenta la destra insomma ma comunque sovente
è quindi e quindi ci sono state delle responsabilità nello consumare quella patrimonio di cultura democratica e di crescita democratica dei grandi partiti Avano svolto nel periodo precedente
La ancora fra responsabilità del Partito comunista in quel periodo permacultura della solidarietà nazionale io cito non a caso un discorso di Berlinguer sulla questione morale dove mi sembra emerga come dietro la rottura sullo smetti fosse altro ci fosse la consapevolezza che la solidarietà nazionale di Andreotti
Era altra cosa dalla solidarietà nazionale senza Moro e che quindi ci fosse dietro questo un tentativo altro che era quello della cattura dentro la lottizzazione partitocratica e che quindi a questo ci si sottraesse non ha un grande disegno politico solida roccia
Certo la storia ancora tutta da scrivere queste sono passaggi battute tentativi di interpretazione ma
Questi sono ritenta
Secondo corteo ultimo o ordine di considerazioni
Il problema dell'arroccamento al centro che fa tutt'uno con la questione del partito di ispirazione cristiana
Ecco io posso capire che D'Alema Prodi in qualche modo per certi versi più logico questo soluzione che comunque oggi è nelle cose e su questa oggi bisogna operare come giustamente suggeriscono D'Alema e Scoppola io però personalmente difendo la mia scelta
Io non so se mi pare astratta la discussione se ci fossero nel novantuno le condizioni oggettive o no per aderire al Partito Democratico della Sinistra io dico che le condizioni oggettive si creano prassi contribuiscono a creare non si aspetta la mia impressione in qualche modo che questo mondo cattolico in tutto questo periodo siano preso da una doppia sindrome una quella della fierezza dell'orgoglio del mantenimento della propria tradizione come la tradizione alta non in crisi come quella del
Dei partiti marxisti e per certi versi questa anche giusto ma contemporaneamente un complesso di inferiorità che gli faceva teme ieri di spenderla dentro un organismo altro
Un asse una sorta di preoccupazione di versarla dei ora dentro un partito in cui male o bene D'Alema non credo che se ne avrà la cui cultura tradizionale qui agganci tradizionali erano in crisi
Una cultura forte consapevole di se stessa a mio avviso aveva tutti i vantaggi tutto interessi spendersi senza pretendere di di
Di scavalcare di forzare nulla ma sapendo che lì si trattava di costruire una nuova cultura politica di superare la ghettizzazione delle culture di questo Paese ora probabilmente noi andremo ancora la costruzione di un polo progressista per soggetti
Come dire culturalmente differenziati ma io credo che questo debba essere un passaggio una transizione che non significa non accettare la visibilità del cattolicesimo democratico
Io credo che significhi però dire di questa visibilità si spende non per trattative diplomatiche di vertici di soggetti separati
Ma debba spendersi dentro complotto politico a tutto campo giorno per giorno nella costruzione di soggetti nuovi anche nuovi come forma perché la forma partito superata ma radicalmente diversi dal passato e non somma di vecchi soggetti
Signori vogliamo considerare concluso
L'incontro no qualcuno vuole assolutamente a trenta panoramico vale più nessuno
Senza vendetta così
Non è molto incoraggiante per quelli che voi va bene e allora consideriamo chiusa in quattro anni ringrazia