Emergenza da coronavirus nelle carceri. Collegamento in diretta da Roma con Rita Bernardini

Questa crisi ha avuto il suo effetto più drammatico lo avete sentito da radio radicale nelle carceri italiani lei facciamo il punto su tutto questo con Rita Bernardini che in collegamenti in diretta con orgoglio sera Rita
Buonasera Atene e a tutti gli ascoltatori e non so se tu hai sottomano una agenzia che si riferisce alle dichiarazioni fatte questo pomeriggio credo dalla il ministro della Giustizia buona fede e che fa riferimento esplicito ai braccialetti elettronici
Allora l'altra all'ospite che viene data in questo comunicato e che stanno predisponendo un decreto per quel che riguarda le carceri
E allora è chiara una cosa che ci sono più di sessanta mila persone circa sessantuno mila
è che in questo momento sono nelle mani dello Stato sono custodite dal nostro Stato
Sappiamo che ci sono iniziative che sono state messe in atto soprattutto per volontà dei direttori che stanno collaborando
Strettamente con la magistratura di sorveglianza per fare in modo che che a pene molto Brady da scontare soprattutto sotto l'anno e mezzo diciamo
Possa accedere velocemente alle e misura alternative in particolare alla detenzione domiciliare prevista dalla legge centonovantanove del due mila e dieci
Ora stanno facendo questi elenchi e stanno facendo preparare le domande alle istanze ai detenuti e questo però avvenendo
In modo sporadico non in tutti Italia perché non ci sono da questo punto di vista direttive precise
E e ecco perché un decreto è più che mai necessario
E poi capiamo che invece su cui incline a livello nazionale per esempio c'era stata una circolare da parte del direttore generale dei detenuti del trattamento del dottor Giulio Romano
Che fra l'altro è un ex magistrato di sorveglianza che ha assunto possiamo dire da pochi giorni in questo incarico che è stato vacante una e per molto tempo dopo che ha lasciato
Il conosciuto a radio radicale dottor Piscitello ecco accertata questa circolare
E che consulente e l'utilizzo di Sky anche ai detenuti dell'alta sorveglianza
Ora questo naturalmente importante dopo il fatto che sono state essendo stati i sospetti i colloqui sono state aumentate le telefonate per tutti e quindi anche per coloro e che si trovano in alta sorveglianza
Ecco cercherò insomma la cava l'argomento su cui riflettere ecco io sono contenta che per esempio il ministro si è mosso ritengo ritardo però rispetto a questi famosi braccialetti elettronici per qui
Perché è ovvio che il magistrato di sorveglianza si sente più propenso a concedere una misura alternativa alla detenzione in carcere
E ricetta che c'è un dispositivo che possa controllare
Il di alcuni detenuti quelli che magari non vanno maggiori certezze attraverso questo dispositivo
Che è collegato con le stazioni di polizia che possono fare un controllo minuzioso e tra l'altro liberano anche tutta tutti gli agenti della polizia penitenziaria e altre forze dell'ordine che invece sono costrette né quando c'è una detenzione domiciliare a fare controlli continui
E per verificare se effettivamente si il detenuto si trova presso la sua abitazione o altro luogo
Per esempio luoghi di cura comunità eccetera presso dove si sconta la detenzione domiciliare
Ecco detto proprio ho rivisto oggi un'e-mail che avevo mandato quindi in ordine emergenza coronavirus
Avevo mandato al ministro buona fede l'undici dicembre di quest'anno gli chiedevo di verificare perché il motivo per il quale ci fosse stata tutta questa inerzia da parte del Governo e in particolare da parte del ministero degli Interni nel poter collaudare i braccialetti elettronici che fa sul web dopo aver vinto la gara era pronta a produrre già da quindici mesi fa a ritmo di mille al mentre beh colpite ci fossero stati fossero stati
Già disponibili sarebbe stata ma una grandi e opportunità
Però io credo che occorra come avviene ha già detto il garante nazionale dei diritti dei detenuti occorra rendere omogeneo su tutto il territorio
Nazionale le disposizioni quindi anche attraverso un decreto legge perché non possiamo esclusivamente affidarci alla buona volontà e alla disponibilità di lavoro
Dunque direttori provveditori magistrali sorveglianza
E tra l'altro ci tengo a dire che andrebbero rafforzate
Le strutture e della magistratura di sorveglianza che sarà chiamata ed è chiamata a a un lavoro ancora più intenso di quello che volgevano in regime normale
In un numero veramente limitato di organico poco più di duecento sono i magistrati di sorveglianza in tutta Italia e con recare ente di organico amministrativo che sono veramente spaventosa così come occorre dare un sollievo a tutte le forze che lavorano dentro il carcere anche una Solmi Argo
Di natura psicologica perché sono offerti al loro quei presidi sanitari
Che sono evidentemente necessarie anche per assicurare al tutta la popolazione detenuta che il virus non entri e in carcere
Così come l'altro sforzo che deve essere fatto
è per coloro che devono rimanere in carcere di dare tutti gli strumenti per protegge azioni e anche per la sanificazione dei luoghi
Un'altra preoccupazione che dovrebbe occupare il ministro della giustizia che ha seguito delle rivolte che ci sono state molti posti quindi oltre punti trendy Moonlight settecento già rilevati come inagibili molti Tosti sono nel frattempo divenuti
E inagibili e con tra ferimenti di bassa che sono stati effettuati
Da parte dei detenuti dei detenuti che hanno partecipato alle rivolte quindi anche qui ecco perché occorrono misure straordinarie
E un'altra misura che abbiamo suggerito e non siamo certo i soli è quella della liberazione anticipata speciale
E alla quale alla liberazione anticipata accendono già tutti i detenuti
Che si comportano bene in carcere e hanno diritto ad uno sconto di pena di quarantacinque giorni ogni semestre ecco come era in vigore quindi c'è già diciamo lo strumento di legge
Perfino al due mila e quindici fino al dicembre del due mila e quindici bisognerebbe farli vivere in questo momento di emergenza quella normativa e consentiva
Mentre per i detenuti che hanno un ottimo curriculum nei penitenziali e di poter avere settantacinque giorni di liberazione anticipata ogni semestre quel provvedimento fu fatto a seguito della sentenza Torregiani ma ripeto a finito di svolgere i suoi pettini nel dicembre del due mila e quindici ma è l'altra cosa che deve essere fatta il immaginatevi anche le difficoltà di lavoro che hanno gli avvocati difensori ma qualcosa che bah fatta urgentemente so che alcuni direttori stanno lavorando su questo è di consentire alle persone alle detenute che sono gravemente malate e di potere e che in carcere non possono stare anche perché e se c'è un'emergenza sanitaria di questo tipo sono quelli più fragili no quelle che non potrebbero reggere nel caso in cui fossero colpite
Dal coronavirus
Ecco dunque per queste persone prevedere o il differimento della pena quindi uscire e poi riprendere la pena una volta che la situazione sia sistemata
Oppure prevedere altre forme detenzione presso carcere di cultura insomma non possiamo certamente abbandonare alla disperazione
Persone che già di per sé sono gravemente malate
Quante volte degli ascoltatori di radio radicale c'hanno sentito parlare di situazioni incompatibili
Quanto assolute con in regime di detenzione in carcere e malati di tumori terminale ma anche a pezzi
Giada malattie infettive
Come l'HIV che pure presente in carcere oppure l'epatite insomma secondo me
Della mente anche da questo punto di vista occorre agire immediatamente
Istanza che il Governo Chimenti il governo tutto e il ministro della giustizia Ghimenton tutti che e ci sono queste persone
E detenuti che i due tenenti che solo ma soprattutto i detenuti perché non possono uscire immediatamente e sono nelle sue umani
E che Livorno è un obbligo tutelare quindi in una emergenza paritaria che ci vede un po'tutti reclusi ai domiciliare questo era quello che volevo dire e magari ci risentiamo domani con un altro aggiornamento
Grazie grazie dunque a Rita Bernardini in collegamento in diretta con noi sono le venti e cinquantuno minuti proseguì