Carceri / coronavirus: il Partito Radicale denuncia il Ministro Bonafede e il Capo del Dap Basentini per procurata epidemia colposa mediante omissione. Intervista a Giuseppe Rossodivita

Con l'avvocato Giuseppe Rossodivita membro del consiglio generale del Partito Radicale transnazionale tra spartito parliamo della denuncia Rossodivita che avete inviato a tutte le procure della Repubblica nei confronti del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede del capo del Dipartimento dell'amministrazione l'evidenza e Francesco Basentini il reato ipotizzato è quello di procurata epidemia colposa mediante omissione
Sì la denuncia come ho detto è stata nominativamente
Inoltrata con i nominativi del ministro buona fede mercato del DAC dottor Basentini ma è rivolta evidentemente anche a tutti gli altri che con varie responsabilità
Troppo potranno essere ritenuti responsabili qualora evidentemente
Trovassimo uno Pubblico ministero
Che appunto dia seguito a questa a questa denuncia
Per una questione molto banale molto semplice innanzitutto al tema dell'omissione va spiegato
Il nostro codice penale prevede che una persona che ha un obbligo giuridico di impedire un determinato fatto un determinato evento non lo impedisce neo responsabile allora qui non dobbiamo spiegare il periodo che stiamo vivendo agli ascoltatori di radio radicale dobbiamo semplicemente capire una determinata cosa
Per tutta la popolazione civile che e libera
Si stanno giustamente nel merito nella sostanza post forme lasciamo stare imponendo l'unica misura che la comunità scientifica internazionale atti individuato per contenere virus e cioè è il
Distanziamento sociale
E mantenere le distanze tra le persone bene
Mentre a tutto il mondo libero e civile vengono imposte queste regole
Nella mondo penitenziaria e questo vale per tutti per i detenuti per gli agenti di polizia penitenziaria per i direttori per tutti coloro che frequentano l'ambiente penitenziario vale la regola diversa cioè l'assembramento
Hanno un'immigrata obbligano a rima a a mantenere giustamente le distanze e contenere il virus
Mentre lì in quelle zone di territorio italiano vale la regola opposto cioè quello dell'assembramento tutto questo non potrà far altro che portare ad una diffusione del virus anche diciamo atto poi le carceri non sono tenuta stagna quindi questo virus una volta che gira gira dentro il carcere ma rigira anche fuori quindi va a colpire anche la popolazione civile e e mentre appunto
Sono giorni e giorni che ci si preoccupa di disciplinare qualsiasi aspetto della nostra vita da liberi del carcere sul carcere di fatto non si sta facendo si sta facendo niente cioè c'è una inerzia che vale come omissione posso che tutti i provvedimenti che sono stati adottati fino ad ora per contenere virus sono totalmente inefficaci e inadeguati sappiamo che ci sono sessantun mila detenuti in sparsi che ne potrebbero contenere quarantasette mila quindi appunto assembramenti e mentre i carabinieri vanno per le strade a come dire dispiegare gli assembramenti che si formano in carcere invece ce li abbiamo istituzionalmente
Questo determina evidentemente il pericolo della diffusione dell'epidemia sappiano cioè abito da Rabat
Che dieci positivi già ci sono né vari istituti italiani e questo non è ammissibile anche perché o
Bisogna ribadire con forza una cosa non è che una persona privato della propria libertà non è più una persona e la tutela del diritto alla vita e del diritto alla salute anche di una persona privata della libertà anche se si è macchiato di un reato
Vale esattamente come quella di una qualsiasi altra persona almeno se vogliamo considerare di lire ancora in uno stato di diritto con la Costituzione come quelle italiane
Ringraziamo l'avvocato Giuseppe Rossodivita membro del consiglio generale del Partito Radicale transnazionale tra spartito grazie ancora