La convention del "Patto per l'Italia"

La la mattinata stamattina si svolgerà come voi sapete con un intervento di Sergio D'Antoni uno di Saverio Vertone e infine con quello dell'onorevole Mario Segni quale aprirà ufficialmente la campagna elettorale del Patto per l'Italia io qualcuno di voi forse mi conosceranno i chiamo Paolo Guzzanti sono un giornalista un giornalista del quotidiano la Stampa
Grazie
No non era non era perché per chiedervi questa pausa operato fa molto piacere ma volevo dirle
Signor stato chiesto io accertato con molto batticuore di fare una cosa che in vita mia non ho mai fatto cioè guidare un'Assemblea o per lo meno dire quelle quattro parole introduttive che servono per scaldare o un mobile un pochino politicamente anche emotivamente questa riunione e ne approfitto per dire due parole sul sul fatto che ecco un giornalista molti molti giornalisti in questa circostanza in questa campagna elettorale hanno fatto una scelta che io considero meno per quello che mi riguarda molto sofferta e molto impegnativa perché un giornalista probabilmente non dovrebbe diventare una espressione politica di una parte politica di fatto una quantità enorme dei giornalisti in Italia fanno soltanto politica io sono uno di quelli che si è sempre sforzato di fare soltanto il giornalismo e quindi io considero per me stesso
Un elemento come dire di auto scandalo quello di essere sceso in campo però credo anche che questo sia il momento di agire e schierarsi anche perché non si tratta di schierarsi
Per delle ideologia e non si tratta di schierarsi per dei partiti così come riconoscevamo si tratta di schierarsi semplicemente e fondamentalmente per la ricostruzione del nostro Paese per la ricostruzione della nostra Repubblica
Questo è il senso quel patto
Così come noi lo conosciamo da quando Mario Segni ha cominciato a costruire una tela tessere una tela che molto più lunga molto più tessuta di altre tele
E che oggi diventa una realtà elettorale nel senso che si crea l'opzione che si offre all'elettorato italiano perché faccia una scelta di governo una scelta definitiva questo non è secondo me
Anzi io credo proprio che non sia il centro conservatore non è il centro dei moderati non è il centro della destra ma è il centro della riforma ora la riforma è a parer mio l'unica vera grande rivoluzione che è possibile fare in una libera democrazia occidentale
Dunque io credo che
Quando elementi della cosiddetta società civile dico così detta perché paghiamo scoprendo spessissimo che larghe fette di questa società
Civile è in realtà anche profondamente incivile ci dovrebbe essere anche un momento di grande autocritica nella società stessa e io ho il sospetto che siano proprio quelle fette di società meno civile che tanto gridato di essere la società civile che poi politicamente per sensi di colpa e anche per la coda di paglia tendono a schierarsi sulle estreme apparentemente iper rivoluzionaria di fatto noi oggi ci troviamo di fronte ad un rischio enorme io proprio in queste ore in questi giorni insieme a tutti voi tutti noi che osserviamo quello che accade
Vado scoprendo che il nostro Paese si avvia non verso il desiderato liberale occidentale bipartitismo perfetto per lo meno verso un cammino in quell'abitazione affinché i cittadini possano laicamente liberamente scegliere tra i cosiddetti fronte conservatore fronte progressista in realtà da non si sta preparando
Si sta preparando una spaccatura per critica la spaccatura in cui si sta indossando in una maniera che io trovo personalmente fittizia un'estrema destra che fra l'altro usando il sistema dei sondaggi come una forma di pulizia etnica sta facendo fuori o sta attentando di far fuori la posizione della liberaldemocrazia centrale che quella unica che ha tutti i titoli per contrapporsi al demagogico modi una sinistra vecchia che usurpa il nome di progressista e che la responsabile
Del disastro dal fallimento
E anche della perdita immagine di dignità della grande tradizione riformista
Questa grande tradizione delle riformista è nostra appartiene cioè all'Italia degli uomini liberi i quali tra l'altro ai quali tra l'altro viene proposta questa scelta un'altra scelta fittizia tra il liberismo il solidarismo come si
Come se si dovesse scegliere tra il mercato mammone il capitale il denaro il business da una parte e dall'altra invece le cose buone alla Bertinotti la solidarietà all'amicizia verso chiedevo le il il solidarismo fatto dalle comunità non è vero per niente
Perché noi siamo il centro delle riforme quindi la grande possibilità rivoluzionaria perché credo che in un paese liberale moderno retto da uomini dominati da una visione Etica guidati da una visione etica c'è la possibilità di costruire un sistema che produca ricchezza e un sistema fiscale come nelle intenzioni da sempre del patto che sia nelle condizioni di garantire equità fiscale redistribuzione della ricchezza proprio a favore dei soggetti deboli quali soggetti deboli sono quelli meno garantiti per i quali nulla si fa per i quali soccorre poi il solidarismo che è diventato un supporto di cattiva coscienza da parte di uno Stato che non è in grado non è in condizione di rispondere a queste esigenze ecco io credo di avere spiegato abbastanza le forse usura sparando del tempo che mi è stato dato letti i motivi per i per i quali io che sono un semplicissimo cittadino che fa un mestiere
Complicato delicato come quello di informare ho pensato di aiutare di dare quel che posso dare per questa campagna perché questa lotta adesso parleranno persone iscritte per primo
D'Antoni quale segretario della CISL uno dei dei primi sostenitori del patto al quale chiedo volentieri la parola seguita poi Saverio Vertone
Sergio D'Antoni
Ho accettato volentieri riportare
A questa Assemblea
Il contributo della mia esperienza
Di uomo impegnato su un versante dalla società
Quindi di uomo di parte ma convinto che senza un equilibrio senza una sintesi senza una forte capacità
Di governo
Noi non riusciremo a superare i nostri problemi la crisi che abbiamo davanti rischia di aggravarsi
Abbiamo bisogno tutti di lavorare concretamente assumendoci chiaramente le responsabilità del compito che ciascuno si è scelto per non solo ritrovare in vigore e forza passione ma per indicare una via un percorso un cammino per uscire da questa situazione
Per dare a tutti la possibilità di impegnarsi di militare per ricostruire questo Paese ricollocarlo nella sua giusta dimensione come un grande paese industriale è pronto ad accettare la sfida in Europa e nel mondo per questa ragione io penso che è fondamentale mettersi in una logica appena
Che è fondamentale accettare la sfida di quanti
In maniera pessimistiche avevano detto dopo le vicende dell'ottantanove che la storia era finita
Invece la storia ricomincia siamo in una fase di nuovo inizio siamo in una fase in cui è possibile ricostruire ridare forza tutele speranza ci vuole un grande cambiamento nel comportamento di ciascuno e di tutti i nei soggetti individuali e collettivi bisogna proprio riscoprire questa forza che sia tale da mettere insieme responsabilità equità e solidarietà ma individuale e collettiva
Non basta invocare la gli altri bisogna farlo bisogna assumersi questa responsabilità non bastano le ricette tradizionali
Di destra o di sinistra che siano non bastano più non ce la fanno ad affrontare a risolvere i problemi che abbiamo davanti per definire oggi un discorso del presidente degli Stati Uniti lo definiscono di regali Isma'liberale cioè quindi mettendo insieme filoni tradizionali di una parte confini Lone tradizionale dall'altra CEO si trova questa creatività questa forza o si dà una risposta nuova diversa da quella tradizionale di destra o di sinistra o non si esce da questa condizione
Oggi si assume quindi la responsabilità di indicare prova oggi si assume quindi la responsabilità di praticarla oggi si assume quindi in concreto non Colleen grandi annunci
La pratica di questa impostazione o non si esce da queste condizioni per queste cose
Il patto nella nostra impegno prima per il movimento referendario e poi per la ricerca di una soluzione nuova e diversa e qui a testimoniare che stiamo la nostra autonomia impegnati
A trovare la risposta anche politica di novità di forza
Questi anni sono state difficili
Questi anni sono stati impegnativi ma tutti debbono mettersi in testa
Che non basta bocciare non basta gridare si tratta di costruire qualcosa di nuovo di diverso una sorta se mi è consentita la frase una sorta di società dall'armonia in cui ciascuno non cancellando le differenze di conflitti di interesse in cui ciascuno possa ritrovare però se stesso la sua comunità in cui possa ritrovare la conciliazione di quegli interessi in cui possa ritrovare la sintesi
Vale per il Nord per il sud di questo Paese
Che devono accettare la loro diversità
Con chiarezza con descrive con grande coscienza di questo ruolo il solo il Nord deve accettare la diversità del sud ed impegnarsi per esso perché senza sud da solo non ce la farà
Non allo spazio la possibilità per avere per ottenere un grande risultato il fondo d'altra parte il sogno d'altra parte deve capire che le logiche vecchie assistenziali quindi senza una grande alleanza con il Nord non risolverà mai i suoi problemi queste alla nuova vera unità Cannes non cancella le differenze perché la differenza non si possono cancellare ma li indica la strada per sintetizzarli permettano insieme per fare uno sforzo comune che fuggiva Georgiev complessivamente da queste condizioni
Noi l'abbiamo praticato in concreto questo significa pienamente rimettere in discussione se stessi le proprie scelte
L'edizione tradizionali
Noi abbiamo fatto raccordi quelli che passano per accordi di luglio due accordi di politica dei redditi in cui abbiamo in cui abbiamo cambiato il ruolo le scelte l'impostazione del sindacato tradizionale oggi tutti parlano dell'accordo di luglio novantatré
Perché quello è più facile Totti si scordano
Quello di luglio novantadue che fu il vero accordo difficile quello fatto dal governo Amato quello dalla sinistra anzi opposta con tutta la sua forza è Pettis si assunse la responsabilità
Di quell'accordo rischiò restio mise al bar rischia la propria bacia mise a rischio le proprie convinzioni mise a rischio esattamente la necessità di uscire da una condizione particolare da una condizione di stallo da una condizione in cui è necessario
Assumersi le responsabilità perché tutto questo perché c'è un circolo virtuoso per l'economia il circolo virtuoso è la bassa inflazione
I bassi tassi d'interesse
Ripresa dello sviluppo priorità per l'occupazione
E per questo in reti di tutti i redditi
Debbono essere messi sotto controllo tutti tutti quanti
Superando una visione egoistica di parte e lavorando in concreto invece per una visione più larga nel nostro Paese non c'è uno non c'è uno teorico studioso ma anche singolo cittadino che non sia del parere che la politica dei redditi è indispensabile c'è un piccolo particolare che ciascuno è convinto che si tratti del reddito all'altro
Che mai si tratti del suo e tutte le volte che si tratta del suo dice io che c'entro
Perché anch'io ma se non c'è questo sforzo questo sforzo di grande impegno di grande equità non si esce la queste condizioni per questo le visioni radicale Gianpi revisione estremistiche a destra a sinistra non servono assolutamente a niente
Allontanano la soluzione del problema illudono in maniera demagogica che c'è un'altra via d'uscita il debito cioè
L'unica strada è abbassare il servizio agli interessi per abbassarle bisogna tenere bassa l'inflazione altrimenti le altre soluzioni sono tutte più dura più drastiche
Sono tutte da lacrime e sangue tali da non essere sopportate complessivamente per questo Paese per questo è inutile
è inutile pensare che ci siano Strale diversa l'equilibrio bisogna ritrovarlo bisogna ritrovarlo con una pressione fiscale che sia Giostra equa soprattutto se tutti pagano le tasse e nessuno esploso
E se ciascuno le paga in rapporto a quello che guadagna al reddito che ha queste finalmente diventiamo su queste un paese civile necessariamente civile perché questa è la strada
Per diventarlo così possiamo fare anche grandi risparmi sulla spesa
Tutelando i deboli non dando tutto a tutti
Non dando tutto quello che non possiamo dare perché non abbiamo la possibilità di darlo sconfiggendo una vecchia logica di sinistra ESA che pretende invece
Con un caratterizzazione universalistica che è possibile dare tutto a tutti non c'è niente da fare
Quando letta non può fare la differenza se uno ha sessanta anni e deve avere le medicine gratis può un conto è se a sessant'anni ha un reddito dei milioni un conto estero sessant'anni ha un reddito alle centinaia di migliaia di lire queste o era chiaro venne impostazione nell'impostazione questo era chiaro nell'impostazione della riforma avviata
Sotto la presidenza Amato è stata pasticciata successivamente perché è tornato questa logica aberrante di nuovo di ricominciare da capo su quel versante che avevamo già risolto e questa
L'unica possibilità come sto nella riforma vera cui noi pensiamo nel rapporto tra entrata e uscita nel rapporto d'un fisco equo e dello stato sociale
Possibile tutto questo basterà non basterà tutto questo non basterà se non sarà accompagnato da una adeguata capacità di cambiamento complessivo
Nel settore economico negli assetti del nostro Paese
Perché se noi vogliamo dare priorità autentica al lavoro se vogliamo dare priorità paint dica
All'occupazione se non vogliamo Kanda Narracci a milioni di disoccupati ad un mondo in cui lavoreranno sempre di meno ma se lavoreranno sempre di meno e dovranno mantenere sempre più persone prima o dopo questo equilibrio si spezza
L'unica possibilità e aprire fare una politica rigorosa ma contemporaneamente capace di fornire questa risposta per farlo è indispensabile cambiare
E non bastano le vecchie ricette di destra o di sinistra non bastano e in discussione un aspetto del capitalismo che va rimesso
Qui in chiaro non si può continuare con un affetto che abbia queste caratteristiche non produce fantasia creatività qualità
Finisce con l'essere bloccato la nuova sfida una sfida manageriale di prodotto per competere
Devi competere sul prodotto se competiamo solo sui costi nel mondo ci sarà sempre qualcuno che produrrà a costi inferiori ai nostri bisogna competere sul prodotto
Perché altrimenti noi condanniamo questo Paese alla regressione
In Italia abbiamo poche nicchie poche nicchie di qualità ne abbiamo una le scarpe di rosso per signora dove siamo i primi nel mondo
E dove qualunque prezzo quelle scarpe si vendono si dà il caso che le signore di rosso nel mondo siano poche
E che in ogni caso hanno solo due clienti e non mille e quindi
Abbiamo poche dimensioni
Per dare questo in bolso bisogna trovare tanti tanti sedimenti per fare questo e se è così allora allora c'è una nuova sfida che è anche finanziaria che di allargamento dei mercati
Un nuovo ruolo del mercato finanziario delle banche a privatizzare tutte Malabar partecipare al capitale di rischio dei lavoratori dei lavoratori
Chiedevano partecipare al capitale di rischio perché solo così si identifica un anno e il loro conflitto di interesse troverà una composizione bisogna aprire una strada nuova diversa questo vale
Per gli assetti manufatturiere vale soprattutto per i servizi se l'American Airlines ha venduto il quarantanove per cento del suo capitale azionario ai propri dipendenti facendogli una trattenuta
Sul salario per sei anni vuol dire che il mondo sta cambiando
Che bisogna aprire una nuova strada che le strade tradizionali del singolo ed è l'aspetto pose non servono più
Che l'unica strada è l'azionariato diffuso
Che sfida i manager che debbono essere giudicati proprio in rapporto a quello che fanno se ben opera vengono premiati se male opera vengono puniti e anziché un affetto che invece viene bloccato
Perché per anni non si tocca perché per anni hanno spesso ha stretto è una sfida nuova non facile
Perché è una cultura che deve cambiare
Chiedere a cambiare indotti che era cambiare a destra e a sinistra in cui invece ancora si pensi
Che siano possibile alla vecchia Ford mole ben chiaro che avverte Bertinotti bene era un lavoratore a progettare le azioni che partecipa ai consigli d'amministrazione
Ma anche no per Occhetto sarà faticosissimo
L'altro ieri un operaio ha detto in un'Assemblea io nella mia vita ho visto tutto ma vedere Bertinotti al governo sarà uno spettacolo
Se non capiamo
Se non capiamo è qui è in discussione qualcosa di più di più forte di più luogo se non capiamo che è in discussione un nuovo assetto una nuova possibilità reale
Questo insieme al vero punto dolente alle nostre condizioni di partenza che è la formazione la sua qualità
Per fare qualità dovunque nei servizi nella produzione nel pubblico c'è una sola possibilità che la testa venga responsabilizzata per essere responsabilizzata della funzione
Per funzionare deve studiare
Le media dell'OCSE ci condannano agli ultimi posti dei diplomati e dei laureati
Ogni cento che si scrivono la scuola elementare in Italia sono sorte si laureano i Paesi nostri concorrenti se ne laureano diciotto venti la Korea la Corea del Sud né Lauria ventidue
E c'è sempre qualcuno che spiega ai nostri giovani che la laurea non serve a niente ingegnere laureato cos'è sta tranquillo era meno competitori
E non capisce che invece tutto questo ci sta condannando le lentamente ma inesorabilmente a perdere punti la centralità della della da scuola la formazione e la ricerca
L'unico paese in Europa l'ancora ad avere la scuola quattordici anni d'obbligo il Marocco c'è la sedici e c'è un movimento l'hanno chiamato Jonas spaventato
Che di compravano le scuole che ha bloccato anche questi come li abbiamo visto di grande innovatore di sinistra come si sono bloccati in vita mia conosco tanti imprenditori
Ma cosa ILOR ci come le ho visto spezzare che si può proporre le scuole proprio faccio una fatica enorme
Cioè non esiste questa possibilità perché perché invece non capire che qui sta qui
Uno degli impegni e principale per chi si vuole candidare a governare questo Paese sta qui la necessità forte adeguata per rilanciare un assetto di valori
Che punti alla formazione il modello che riceviamo purtroppo è un modello contraddittorio è un modello assolutamente inadeguato i nostri giovani ricevono modello di scoraggiamento sullo studio ricevano modello che sostanziale allontanamento quello che gli viene fornito ogni giorno da questi messaggi radiotelevisivi sono autenticamente scoraggia c'è una vecchia frase di analoghi che è un sindacalista ceti Einaudi il mondo che sta cambiando una vecchia frase di analoghi è e diceva rispetto alla radio la diceva rispetto alla radio conosceva quella diceva sulla radio state attenti sentita per un'ora è sopportabile sesso para Lore va verso le due e tre se non siete imbecille cede ventate
E non aveva visto beautiful immaginatevi se l'avesse visto che cosa sarebbe successo dove dobbiamo spingere invece perché su questo terreno si vada più avanti e si possa come dire ottenere risultati spingere motivare il terzo la questione dell'orario no alla riduzione a parità di salario che non esiste perché non ci va a competere queste vecchie formule vecchie che non servono a nulla la questione degli orari è ben di più è una vera rivoluzione
Bisogna cambiare il regime degli orari in questo Paese
Di soggiorno orali strutturati in maniera tale da scoraggiare lì del l'efficienza
Sì c'è c'è una standardizzazione che non funziona più
Vi faccio un esempio banalissimo i barbieri continuano a chiudere il lunedì come negli anni Cinquanta perché i contadini andavano da andavano a lavorare tutta la settimana è andato dal barbiere la domenica è ancora tollerabile
C'è una distribuzione nuova da fare dovunque da diminuire per allargare diminuendo anche il salario per dare l'opportunità di farlo per non perdere capacità professionale per non fare assistenza che è quasi nell'avventura varata
Dalla cassa integrazione prepensionamenti ma è una nuova logica totalmente diversa che sfidano gli stessi i nostri usi i nostri costumi
Che non bastano più le vecchie stantie formule che da questo punto di vista sono necessari ci vuole molto di più
Bisogna far funzionare gli assetti pubblici per difendere lo Stato sociale la tutela dei deboli noi ci proviamo non è facile lo e ci proviamo ci siamo battuti per la privatizzazione del rapporto di lavoro
Proprio per innescare regole omogenee che fossero in grado di dare il polso all'efficienza la professionalità di non tutelare i furbi che ci sono dovunque di dargli un impulso autentico non ci viene un esempio dall'altro lato
C'è un Paese bloccato
Tutto questo è difficile e voi lo sapete perché la gente preferisce gli automatismi gli agganci fa sembra le prediche agli altri e poi su di sé preferisce invece stare tranquillo l'anzianità passa per Totti e sono tutti contenti pensate se andate in una scuola d'un insegnante di lettere scegliere tra la privatizzazione l'aggancio al ricercatore universitario ha già scelto
Scelte la sceglie l'aggancio ma perché esce dell'aggancio perché il grosso la meritocrazia di questo Paese agganciato perché il ricercatore universitario agganciato all'associato nell'associata agganciato all'ordinario nell'ordinaria s'è agganciato al direttore generale del ministero che si aggancia gli ambasciatori
Che si agganciano a loro volta i magistrati cui sono agganciati i parlamentari questo non è un Paese è un treno e non si capisce e non si capisce che a questa logica va spezzata se può introdurre il merito valutazione
Forza per determinare questi cambiamenti per questo io credo che l'azione deve continuare per questo in politica pensare che tutto si risolva con due polli ostelli qua o spediva
E se stare di qua o sparirà ai lasciapassare
E se io per sostenere queste cose in cui credo i valori in cui credo non me ne trovo né di qua né di là mi dicono deve scomparire facciamolo dire alla gente tesa ad agosto baritono facciamolo dire facciamolo giudicare facciamo gli dirà esattamente a come la pensa non a priori dice ma se non ti schieri tempi e se ne schierò con questa porta esternalizzate di qua e di là ho già perso per la mia visione di autonomia di forza dei rapporti per questa ragione io penso che sia importante
Creare un soggetto politico nuovo che nasca
Dalla grande tradizione del cattolicesimo democratico e del riformismo laico è un soggetto che è qui che è qui con tutti i partecipanti fui io voglio contribuire nella mia autonomia col mio sforzo e col mio impegno per questo penso che sia fondamentale che ciascuno creda in quello che fa nel ruolo che sia assolto e sia convento di assolvere ad un grande compito al compito che si è scelto al compito che vuole perseguire ha compiuto cui vuole sacrificare una parte del suo tempo una parte nella sua vita finisco ricordando a tutti
Un aneddoto c'era un abate medievale
Che aveva sempre una grande curiosità
Voleva conoscere tutto quello che avveniva
Nel mondo è un giorno gli dicono che è in costruzione una cattedrale in un posto lontano
Ma la sua curiosità era troppo forte
Decidendo di andare a vedere con i suoi oggi come costruivano la cattedrale fa un lungo viaggio finalmente arriva e trova dei lavoratori che stavano
Battendo le pietre preparavano le pietre per la costruzione alla cattedrale
Si ferma e domanda al primo che fai
E quello gli risponde non lo vedi va costruendo sto battendo la pietra preparò Lettieri
E al secondo gli dice tu che fai
Io faccio questo lavoro e guadagno da vivere mantengo la mia famiglia profili e al terzo ecco invece che fai
Quello lo guarda intensamente gli dice io costruisco la cattedrale
Ecco noi siamo nella stessa condizione battiamo Lapi
Ci manteniamo e facciamo lavoro e aspiriamo a farlo per chi non lo fa per avere una prospettiva e un impegno ma contemporaneamente contemporaneamente vogliamo costruire
La cattedrale ci vogliamo costruire un'Italia nuova e diversa
Un Paese democratico in cui sia possibile un progresso civile sociale senza estremismi ma nella convinzione che questa è l'unica carta per uscire
Da questo pantano da questa palude si può fare si deve fare se tutti quelli che ci credono se tutti quelli che lo sostengono appena esso si battono per adesso con determinazione spendono una gran parte del loro tempo grazie
Bene il vostro applauso credo che sia stato assolutamente proporzionato al grande calore grande contributo che ha portato D'Antoni ricordandoci che
Il nostro è un Paese di agganciati come un treno appunto questa mi sembra uno dei più fulminanti delle più fulminanti immagini di ciò che c'è da disinnescare anche da distruggere per ricostruire un paese che sta ancora indietro rispetto alla Corea
Per quello che riguarda la scuola e che non ha fatto non ha saputo fare
Della scuola e dell'istruzione anche il centro della sua identità la parola adesso a Saverio Vertone
Il quale parlerà prima di Mario Segni che concluderà questa mattinata Saverio Vertone
Devo riconoscere che
Devo riconoscere che la mia presenza qui stupisce non credo soltanto voi ma soprattutto me che non sono un politico sono un giornalista come Guzzanti
Non ho intenzione di dedicarmi alla politica ma di rimanere un giornalista partecipò a una grande Assemblea
Alla quale credo sia affidato gran parte del futuro di questo Paese l'allora devo giustificarmi come mai un pool politico un non politico un giornalista uno che deve per professione astenersi dalla partecipazione ai movimenti politici è finito in un assemblea di questo genere e da qualche mese si occupa disperatamente di politica in senso diretto non per osservarla ma per farla
E allora io devo spiegare credo che la cosa possa interessare io sono qui per manifestare la mia testimonianza
A un tentativo che ritengo il solo in grado di salvare questo Paese da una prospettiva che purtroppo Grava sul
Futuro vostro nostro dell'Italia
Che consiste in parole povere in una radicalizzazione dello sconto
Noi siamo passati da una democrazia bloccata come si diceva
A una democrazia che tende perché abbiamo scelto una lettera legge elettorale che punta a questo all'alternanza
Il problema è che rischiamo di passare a una democrazia della frattura
Se le forze che scavalcando qualsiasi contrapposizione ideologica e mettendo in moto la mobilità dell'intelligenza ed è la ragione soccombono in questo processo che tende a polarizzare agli estremi le opzioni dell'elettorato ecco sono qui per dimostrare che è indispensabile rafforzare il movimento che segni ha messo in modo in ha messo in pista da qualche mese per sconfiggere questa prospettiva che deleteria per il Paese allora posso raccontarvi in che modo io sono entrato in questo in questo processo
Voi vi ricordate l'estate scorsa era crollato un intero sistema politico le qui poco
In cui cd battevamo tutti e che sembrava avallato dagli stessi giornali era che fosse crollato non un sistema politico ma un governo e che secondo la dialettica normale della politica
Il governo dovesse essere rimpiazzato da quella che formalmente era stata all'opposizione fino a quel momento
Io
In quel momento
Notai
Che l'opinione pubblica aveva capito meglio dei giornali e di tanti protagonisti politici che il problema non era riducibile a un avvicendamento tra un governo fallito e un'opposizione non coinvolta nel suo fallimento
Ma era in realtà l'espressione di che il problema era fondato sulla percezione che era crollato un intero sistema politico quello dei partiti che avevano dominato consociativa mente negli ultimi
Negli ultimi vent'anni
Proprio per questo da Torino dove abito da una associazione di amici di una fondazione culturale come la Fondazione Rosselli scrissi a Segni chiedendogli di prendere posizione perché ritenevo che solo lui dista la vittoria che aveva riportato così clamorosamente nel referendum essendo lui un uno dei grandi fattori che avevano demolito il sistema politico che non era più in grado di assicurare un futuro al Paese solo lui potesse prendere la direzione di questo processo di rinnovamento per la salvezza
Mi ricordo che nella lettera che egli scrisse dissi anche che Luís e Amato erano le persone in grado di garantire una prospettiva di salvezza questo Paese e mi fa molto piacere vedere questo oggi accanto a altri rappresentanti laici che si sono confluite in questo modo movimento in cui abbondano certamente cattolici anche Amato oltre all'onorevole la Malfa
E allora l'onorevole
Giannone
Mi sembra che la compresenza di queste persone oggi dopo mesi di travagli di discussioni di disorientamento di di perdite anche della strada sia il disegno migliore che questo lavoro è stato fatto e che la prospettiva di una soluzione non radicale ai problemi di questo Paese sia stata tenuta aperta dico non radicale nel senso di non estremistica
Perché c'è anche un altro UNESCO oltre agli estremismi della sinistra e della destra c'è anche un estremismo del centro c'è stato anche un estremismo del centro uno estremismo dell'inazione ecco questo è qua quello che bisogna allontanare dal nostro fru futuro la situazione economica politica la situazione del mondo e così grave che sarebbe un delitto persistere nell'incapacità delle scene
Il Paese ci propone delle scelte drammatiche e in questo momento bisogna scegliere per
Avviare l'economia la politica estera del Paese in direzioni che non ci allontanino dall'Europa mi sembra che in questo momento l'unico movimento che garantisce una rotta sicura verso l'Europa sia questo è ecco perché sono qui ecco perché sono venuto stamattina non essendo un politico non volendo continuare a fare politica ma sentendo il dovere di testimoniare la mia adesione alla assegni Amato ha Zanone a la Malfa tutti quelli che si propongono di riprendere il Paese nelle situazione difficile in cui si è trovato e di traghettando verso un futuro non disastroso
Devo dire che in questi ultimi mesi ho partecipato anche a un tentativo che ritenevo molto importante per eliminare un pericolo di frantumazione che grava su questo Paese ho partecipato alle trattative che avrebbero inserito se avessero avuto successo questo movimento strano della lega che al nord dove io risiedo rappresenta un un fatto di cui non si può non tenere conto in un circuito nazionale e civile il fallimento di questo tentativo dimostra un
Dimostra che
Un gruppo
Di persone
Che hanno una cultura politica scarsa che hanno
Un'ispirazione localistica accenti aggredita sia delle dei problemi economici sia dei problemi nazionali tiene prigioniero da cinque anni da cinque anni
Un movimento liberale che si è sviluppato legittimamente nell'Italia settentrionale ed ecco e questo è un problema gravissimo
Del nostro del del del nostro attuale momento politico
Come mai in un Paese civile sviluppato avanzato come l'Italia un homo come
Bossi
Riesce a tenere in cantina incatenato assente
Incatenata se e ha imprigionare una spinta così importante
Un homo come Bossi che probabilmente per la volgarità del suo linguaggio per la scarsa cultura politica di cui dà prova quotidianamente non reggerebbe
Non reggerebbe due settimane in Guatemala e qui è da cinque anni sulla scena politica come un protagonista
Bisogna chiedersi perché
E direi questo
Concorre
A definire il problema di questo Paese ora questo Paese ha fatto negli ultimi cinquant'anni progressi enormi sul terreno politico sociale culturale democratico e soprattutto economico bene
Arriva questa svolta
Con una malattia sicura perché è un Paese malato che io non definirei fisica somatica tutti i problemi economici che ci stanno di fronte sono risolvibili ma una cara con una grave malattia
Sì che psicosomatica
Non è malato il corpo del Paese che ha dei mali certamente da curare ma non sono mortali
è malata la testa del Paese questo è un Paese con una cultura politica diffusa sia nei protagonisti della politica sia nella società civile
Assolutamente inadeguata i suoi problemi
E allora io vi dico se una persona
A un raffreddore
Ho una polmonite
E quindi una malattia che si può curare ed è sana di mente Beba dal medico si fa dare alla le medicine sicura e guarisce se la stessa persona alla stessa malattia anche una malattia da niente ma non è sana di mente
Non va dal medico non ha la non prende la decisione che occorre per affrontare questa sua malattia magari fa un tuffo nel fiume in pieno inverno e muore allora la malattia di questo paese è
Mentale riguarda la cultura politica naturalmente ci sono anche dei mali fisici che bisogna affrontare
Una rivoluzione culturale e indispensabile perché questo Paese esca dal frangente non mortale in cui si trova ma che potrebbe diventare mortale se non ci fosse questo scatto nella cultura nazionale
Io ritengo che questo ha assemblea di oggi e Possa come dire costituire una premessa per una rivoluzione culturale
Del paese e quindi per mettere a punto gli strumenti che serviranno a salvare l'economia l'unità del Paese la sua fisionomia occidentale
E tutto ciò che occorre per rimanere legate le alle grandi correnti della civiltà contemporaneo vi ringrazio
Allora ringraziamo Bertone non avevamo dubbi te l'intervento di Vertone fosse improntato ad una grande amarezza e per la forma di pessimismo propulsivo attivo che serve per
Per come dire per smarcarsi dai peccati originali se D'Antoni ha parlato della della territorio dall'agganciamento pare correlandoci avvertendo ci che eravamo sotto la Corea per quanta distruzione abbiamo imparato che siamo anche sotto al Guatemala
Quanto a
Villania del del del di un certo protagonismo che fa parte appunto dalla cultura leghista ma quello che mi ha molto colpito per la sua efficacia l'avete notato tutti e le diede un grande movimento liberale qual è quello contenuto all'interno della lega che resta prigioniero
Ed è
Inespresso in un vicolo cieco e sarebbe invece il naturale naturale aggancio buono per potere costruire tutti quanti in Italia liberale
Anche il l'idea di alle centrismo che è il luogo di un antico vizio il vizio dell'inazione per cui centrismo è diventata una di quelle espressioni infamanti perché non sarebbe anche me
Possibile creare inventare dare propulsione ad una posizione solo per il fatto che il centrale in realtà sappiamo proprio qui è il contrario l'Italia porta scritto sui suoi cromosomi
Una malattia genetica che è quella della in azione del centrismo guai secondo me questa è la mia personale opinione guai a chi pensasse di fare politica semplicemente soltanto dichiarandosi centrista e cioè in una posizione in cui tutte quante respinte
Sì
A nulla non si compensano
In una dispersione di identità e di politica
Quindi a questo punto credo che non resti altro visto che di argomenti ne abbiamo si è poco tantissimi e l'attesa grande diamo la parola a Mario Segni il quale
Manca
Come
Ringraziamo Tomaioli succede vede applaudire dopo essere piace quello che dico
Il diciotto aprile dell'anno scorso
Il referendum sulla legge elettorale chiudeva la storia della Prima Repubblica
Iniziano una marcia lunga e difficile verso la Nuova Italia
Mentre il vento della protesta contro quella parte della classe dirigente che si era rivelata corrotta inefficiente continuava a soffiare con forza
Il Paese cominciava a interrogarsi sul modo di dare soluzione alla crisi economica e sociale
Sulle aggregazioni politiche che avrebbero dovuto portare l'Italia fuori dal guado
In questa stagione di ricerca approfittando della crisi dei partiti tradizionali e della loro difficoltà ad inserirsi nella logica bipolare del nuovo sistema
Il PDS dava al via nelle elezioni amministrative ad una iniziativa diretta ad aggregare attorno a sé tutte le forze collocate alla sinistra dei partiti di governo
Una iniziativa spregiudicati fondata ora sull'arco della sinistra tradizionale ora su un arco più ampio
In ogni caso una iniziativa guidata da una esplicita intenzione egemonica
Grazie alla sopravvivenza e la forza del vecchio apparato relegata a tutti gli altri in posizione subalterna
Una iniziativa caratterizzata dal rifiuto di ogni come Fini a sinistra fondata innanzitutto sulla ricostituzione della unità dell'indimenticabile Partito Comunista
Un'iniziativa che riconduceva indebitamenti ad un disegno di un significato unitario alleanze stipulate comporta diverse e diversamente motivate nel rispetto della diversità dei contesti locali
Nonostante la spregiudicatezza del disegno che la guidava nonostante la sua infondatezza politica e così è successo che la sicura sconfitta dei partiti tradizionali si è tradotta per una corrotta azione di propaganda in un apparente trionfo
Come dimenticare Achille Occhetto che abbandonando la sua pretesa di discontinuità col passato
Re indossati i panni di segretario del Partito comunista rivendicava le ultime amministrative un primato sulla stessa vittoria del settantacinque
Di fronte alla pretesa di novità di quello che è senza dubbio il più vecchio dei partiti della Prima Repubblica
E paradossale
E la bandiera della protesta sia stata impugnata dalle forze contro le quali la Repubblica è stata fondata
Come se cinquant'anni fossero passati invano
L'Italia ha dovuto assistere ad una competizione nella quale la nipotina di Mussolini si è trovata di fronte ad una coalizione segnata da molti nipotini di Stalin
Su questo sfondo un gruppo di intellettuali laici e cattolici di grande valore sentiva il dovere di rivolgere un appello al Paese per esprimere la preoccupazione circa la possibilità che il risultato delle amministrative si ripetesse nelle prossime elezioni politiche
Due scenari si prospettavano di fronte all'Italia
Due scenari oggi ancora più attuale
Se la coalizione guidata dal PDS raggiungesse una maggioranza davanti a un'opposizione composta dalla lega al Nord e dal Movimento sociale al centro sud avremo di nuovo un sistema politico bloccato e senza alternanza
Nella lettera nel Movimento Sociale punitivo division raccordati da un Berlusconi di turno
Possono credibilmente candidarsi alla guida del Paese
Senza un'opposizione credibile capace di diventare alternativa di governo il governo delle sinistre si trasformerebbe in un regime
Se invece la coalizione guidata dal PDS non raggiungesse la maggioranza avremmo una condizione di ingovernabilità
Una situazione superabile solo con governi privi di legittimazione democratica ho fondati su pratiche trasformisti che consociativi
Una prospettiva rischiosa per la stabilità istituzionale ed economica un tradimento della domanda di avanzamento espressa dal movimento referendario
L'unico modo per sfuggire al dilemma l'unica via di salvezza era ed è la nascita di una forza politica alternativa al Partito democratico della sinistra
E al tempo stesso capace di essere forza di governo
Non si tratta di fondare un nuovo partito
Nel nuovo sistema elettorale i partiti continuano assolvere da una preziosa funzione di elaborazione culturale che dà voce alle tradizioni che hanno alimentato la democrazia
Allo spirito referendario esclude che possano continuare a interpretare il voto dei cittadini come una delega in bianco
Devono perciò confluire in un'alleanza che indica gli elettori prima e non dopo le elezioni le priorità che guideranno durante la legislatura l'azione di governo
Il fondamento di questa alleanza di un'alleanza alternativa al PDS e capace di interpretare e fare evolvere la domanda di cambiamento che finora si è rivolta alla lega
Non può essere trovato che in una grande ripresa del dialogo tra la cultura cattolica e la cultura laica
Attorno al comune riconoscimento delle istituzioni liberali e democratiche dei valori del mercato e della solidarietà
Venivano così poste le premesse del Patto per l'Italia
L'appello muove dalla convinzione che la nuova sua necessità fosse già sentita dal
Ma la risposta dell'elettorato faticava a manifestarsi
La disuniti Oneta il personale politico
E per i e i vecchi partiti non avevano ancora compiutamente preso le distanze dal loro passato di compromissione
A due mesi di distanza da quell'appello siamo qui oggi per dire che di cammino ne abbiamo fatto è molto
Mentre dalle parti più diverse del paese giungevano risposte positive di singoli cittadini e di gruppi
Anche tra le forze politiche organizzate e cresciuta l'urgenza della costituzione di questa nuova grande alleanze innanzitutto dalle forze cattoliche liberali e socialiste che si erano già riunite nel Patto di rinascita nazionale
Poi dal Partito Popolare Italiano ora infine dal partito repubblicano
Che porta nella nostra alleanza il risultato di un lungo itinerante
Quello che più conta e tuttavia il cammino di ricerca e di elaborazione programmatica portato avanti in comune
Mentre la costruzione della nostra alleanza avanza
Quella che rischia di afflosciarsi come un soufflé è andato a male e la supponente costruzione annunciata e celebrata da Occhetto
Forse con troppa precipitazione
Saremo anche tentativi gode inutilità partigiana di questa soufflé che sia Flo
Ma il nostro senso di responsabilità ci insegna invece che la dialettica politica in una democrazia bipolare non può fondarsi su un confronto squilibrato
Una coalizione di governo può crescere solo si può si propone come alternativa ad un'altra coalizione di governo ma tutto quello che di questa coalizione alternativa sappiamo non ci consente per ora di considerarla nulla di più di un mero cartello elettorale
Una gorgo di convenienze finalizzato a massimizzare il numero dei sei
Uno scambio di seggi considerati sicuri di fronte alla promessa di obbedienza e probabile
Cos'altro potrebbe essere un'alleanza che vada Cossutta al Visentini
Dai cantori della felicità dello sciopero come Bertinotti apprendista persone come Adornato i corrieri che si rifiutano di soggiacere alle tentazioni dell'opera ISMU
Non sorprende allora che io chiedo pretenda di far passare per Praga mai governo che Luis quello che lui stesso definisce programma geometria variabile
Con alcune forze che partecipano all'accordo al cento per cento altre all'ottanta altre al sessanta
Né ci può scandalizzare che il problema del premier sia all'ora ridotto a un problema di ambizione personale io ho rinviato per dirla ancora con le parole di Occhetto ad un futuro imprecisa
Lo stesso si può dire per quanto riguarda l'unità della coalizione le cui divisioni vengono riconosciute come un dato c'è
Occhetto ha parlato di una gioiosa macchina da guerra
A me francamente pare una in nuova incarnazione dell'Armata Brancaleone
Ma in ogni caso anche di fronte ad un PDS che ritrovasse più coerenza noi saremmo un'altra cosa sono
Abbiamo un'altra storia un'altra cultura un'altra tradizione
Il partito democratico della sinistra è l'erede di una storia di una tradizione che ha posto lo Statuto al di sopra dell'uomo e il partito al di sopra dello Stato
Ci vorranno decenni prima che questi sia tutto questo sia completamente dimenticato
Noi siamo i rappresentanti di una tradizione che vede invece lo Stato al servizio dell'uomo e il partito in funzione dello Stato
Siamo con orgoglio i rappresentanti della tradizione liberaldemocratica
Per questo non solo per le prossime elezioni e per il prossimo governo
Ma in una visione strategica a lungo raggio noi siamo e lo dichiaro apertamente a chiare lettere alternativi al Polo delle sinistre
Ed anzi
Ed anche questo lo dico a chiare lettere
Nove siamo l'unica alternativa seria e credibile al cartello delle sinistre
Non saremo credibili se non avessimo dei chiari confini a destra
Non ci vuole molto a ricordare che cosa ci rende inconciliabili confini
Non basta dire che il fascismo e Fini
Lo sanno tutti nella scoperta
Bisogna anche dire qual è il giudizio la concezione che sia del fascismo
Sinché siano dentro il partito gli eredi di quella storia di cui gli uomini non si è un partito liberaldemocratico
E forse non si è neppure un partito democratico
Abbiamo verificato con mano l'attendibilità della Lega
Non ho nulla da rimproverarmi su uno degli episodi più discussi di questi giorni
Il nuovo sistema elettorale richiede che le maggioranze siano costituite prima non dopo il voto
Lo spirito del referendum è quello di porre il cittadino in condizione di scegliere tra le varie alternative di governo non di affidare deleghe in bianco ai partiti
Dopo avere predisposto
A nome del Patto per l'Italia
Una bozza di programma
Mi sono assunto la responsabilità di verificare
Se fossero attendibili le diverse profferte di Bossi e di altri dirigenti di avere rinunziato al sogno federalista Allegretti chiusure localistiche che l'hanno contraddistinto sino
Avrei potuto incontrare Bossi Maroni o altri segretamente
L'ho voluto incontrare alla luce del sole
Ho preferito farlo apertamente
Raccogliendo le firme dei rappresentanti della lega su un documento che conteneva tutti e i punti essenziali del nostro programma e niente più di questi
L'accordo è durato ventiquattro
La verità non è solo che Bossi è inaffidabile
La verità è che messa di fronte alla scelta tra un accordo che l'avrebbe inserita in un programma liberaldemocratico ma la costringeva a rinunziare alla sua protesta folle i sterile la lega ha scelto la seconda strada
è rimasta con il suo zoccolo duro con le sue minacce variopinte con la sua incapacità proporre cose costruttive
Un enorme elettorato moderato e ancora paralizzato e congelato da un gruppetto dirigente estremista
So quanto sarebbe importante recuperare a una normale vita democratica quell'elettorato del no
Ma solo quando quegli elettori moderati capiranno che il pericoloso voler fare le il problema sarà risolto
Ma il fenomeno più variopinto oggi si chiama Berlusconi
Sarebbe facile ricordargli
Proprio a lui che si presenta come il nuovo
Quanta parte della sua avventura economica è stata costruita con i favori del vecchio regime
O la disinvoltura con la quale arruola i riciclati in quel sistema
Ma vi è qualcosa di più profondo
Una concezione liberaldemocratica dello Stato richiede come prima cosa il rispetto di regole fondamentali della vita democratica
Una di queste e il pluralismo dei mezzi d'informazione
Di pluralismo venne poco troppo poco oggi in Italia
Nella televisione
Sia nel settore pubblico dominato da una cultura di sinistra sia in quello privato
Quando una grande parte della informazione radiotelevisiva privata si identifica in un partito politico si crea qualcosa in contrasto con le regole fondamentali della democrazia
Qualcosa che in Paesi come gli Stati Uniti non sarebbe nemmeno ammissibile
Non possiamo quindi ammettere un fatto del genere né dire che l'area liberaldemocratica si fa partendo da queste premesse non ci stiamo
Siamo una cosa diverso
Ed è per questo che senza preoccuparci molto delle lusinghe dei sondaggi che del resto cambiano ogni giorno noi andiamo per la nostra strada
Gli andiamo in ogni caso su quali che siano gli accordi che ogni giorno si stanno o forse si disfa ma che sono una cosa che a noi non interessa
Del resto rispetto a queste avventure noi abbiamo un orgoglio
Quello delle nostre origini lontane ed è la nostra storia
Nel Patto per l'Italia raccogliamo l'eredità di tre grandi culture
Quella RAI quella cattolica quella socialista
La fine di un sistema non significa che mi siano morti i valori non è morta l'eredità politica disturbi odierna odio di Turandot
Sono scomparsi dalla scena politica gli ultimi di uomini che negli ultimi anni mi avevano disatteso i valori mai valori vi sono e a questo punto ne vogliamo essere noi ieri
Rispetta un'avventura come quella di Berlusconi basata su un uomo e un azienda noi veniamo da lontano e ci proiettiamo nei prossimi decenni ben oltre le nostre persone
Quando ci si rifà alle vecchie culture
La paura è che ci si rinfaccia anche ai vecchi uomini
Che tornino anche se sotto nuovi simboli
Gli attori e i responsabili dei guasti della partitocrazia
è una paura che abbiamo tutti i giorni
Una paura che rischia di allenarci simpatia una paura che sta soprattutto dentro noi che abbiamo promosso il disegno referendario la più forte iniziativa di rinnovamento che l'Italia abbia conosciuto in questi anni
è un dovere pretendere che questo non accada
Ma non accadrà
Il patto non avrà nelle sue liste persone legate alle tristi vicende tangentisti e di cui tutti i giorni sentiamo fa
Sì
Si impegna un radicale cambiamento della rappresentanza parlamentare
Ricerche Rai lo stiamo già facendo in gran parte dei suoi candidati tra persone nuove che vengano dalla società civile
Si è ben chiaro che non esprimo giudizi
Se è sacrosanto che disonesti vengano allontanati dalla politica
In un momento come questo
Si chiede anche a onesti di farsi da parte
Ma il cambiamento epocale che stiamo attraversando l'ansia di rinnovamento che sale dal Paese impongono una disponibilità particolare che si giustifica proprio per la eccezionalità del momento
Del resto persone che hanno rinunziato alla candidatura come Giorgio la Malfa e Giuliano Amato con il loro gesto
Dimostrano che in politica si può compiere un servizio anche facendo un passo indietro
Vogliamo quindi essere nuove
Ma essere nuovi non significa solo creare una nuova classe dirigente non significa solo sostituire politici colpiti da Tangentopoli
Significa capire le enormi trasformazioni che il mondo moderno sta vivendo a porre le basi di una società moderna è migliore
Se bastasse cambiare le persone cambiamento sarebbe già stato fatto dai giudici di Mani pulite
All'opera dei giudici è fondamentale uno strumento essenziale ma non basta
Mani pulite ha contribuito a far crollare il vecchio mondo
Costruire nuove adesso convivono
è compito della politica
Per capire sul serio la crisi della vecchia politica
Dobbiamo interpretare affondò quelle che sono state le vicende della Prima Repubblica
Il ventesimo secolo è stato il secolo di un confronto ideologico e radicale la politica è stata schiacciata ridotto a una scelta di campo
Le scelte di progetto e di programmare non ridotti o addirittura cancellate dalla ricerca ad alleanze possibili e democraticamente pratica
Ne quindi conseguito un progressivo scadimento nella qualità della rappresentanza
La impossibilità dell'alternanza determinato un processo di mummificazione della polis
Il ricambio era semplicemente un gioco dei quattro cantoni dentro la maggioranza
Una periodica spartizione di potere
Nell'opposizione il ricambio ora affidato a forme costruite dall'altro
E solo quando cause naturali facevano scomparire i campi
Tutta la piramide muoveva dei passi avanti
Conseguenza naturale di questo grande stagno della politica è stato l'emergere del virus del consociativismo
Che dilagando nei gangli vitali del Paese sia diffuso quell'epidemia statalista che nei fatti ha stravolto la Costituzione
Facendo assumere al nostro Paese a un certo punto il carattere sostanziale
Di un socialismo reale
Il dilagare dello Stato in economia soffocato le potenzialità di sviluppo
Un assistenzialismo statalista trasformato sacrosante esigenze di solidarietà
In protezione di aree di privilegio
La spartizione del potere assegnava il quartiere generale alla maggioranza di governo
Le casematte distribuite sul territorio
Alle forze di opposizione
Il Paese ha smesso di progettare il proprio futuro si è chiuso in un gioco in cui si
è esploso in una crescita pur del debito pubblico incontrollate
Chi è e ha caricato sui giovani
Il peso insostenibile di un benessere egoistico
Dove tutti prendono e nessuno varia
In realtà pagano i veri polveri everyday
Indifesi da uno stato sociale che dilaga nei boschi e nelle stesse
Ma non ce la fa più andare veramente servizi effettivi e di qualità
Questo statalismo diffuso questo sistema consente attivo sono la vera causa della corruzione del sistema
Dobbiamo ricordarlo queste
Perché non si tratta solo di debolezze umane
Un sistema perverso ha consentito ai politici ai partiti di usufruire senza controlli di disponibilità gigantesche
Se non si cambia il sistema
La corruzione riprenderà appena sarà conclusa l'ultima inchiesta di Mani pulite
E forse non è neanche questo il peccato più grave
Ma è colpa di un profonda è quella di avere minato le basi dello sviluppo del Paese consumato il suo capitale fisso sociale disperso il suo capitale umano
Tolto le molle della speranza ed il gusto della sfida il gioco
Una classe dirigente di anziani non lo so non anagrafica ma mentale e culturale
Si è arroccata nei propri egoismi generazionali chiudendo gli spazi entro i quali far crescere le speranze dei giocatori
E per salvarsi la coscienza
Ha garantito magari ai propri figli
Laude paria settimanali
Automobili sportive
Vacanze discoteche
Ma tolto tante volte loro il gusto di essere protagonisti della loro vita del loro presente del loro futuro
Quello che stiamo vivendo quindi non è solo un passaggio difficile
Non si tratta solo di cambiare una classe politica bocciata dalla storia si tratta di ricostruire tutta l'organizzazione della società
Un sistema che ha accumulato debiti e fiaccato risorse
Noi accettiamo la sfida della storia
Sappiamo di affrontare molto più di un passaggio complesso
Si tratta di decidere oggi in quale Italia vogliamo vivere nei prossimi dieci o quindici anni
Quale Italia consegniamo ai nostri figli o ai nostri nipoti quale spazio concreto offriamo subito ai Giochi
Non è quindi soltanto un programma di governo il nostro non è una semplice manutenzione ordinaria del motore
è qualcosa di più
E uno sforzo di sintesi tra idee progetti e programmi che è necessario per ricostruire l'età
E una vera e grande sfida riformista per realizzare l'Italia libera democratica prospera e giusto
Noi siamo il nuovo noi siamo la forza che vuole costruire il progresso dell'Italia
Non basta a definirsi progressisti
Per esserlo ad avere
Senza progetti senza programmi senza indicare un Governo non si realizza il programma del progresso del Paese si realizzano sono operazioni di facciata
Abbiamo tre punti fondamentale
Su cui insiste il nostro programma
Il primo è quello internazionale
Abbiamo nuove responsabilità dopo la fine dei blocchi in Europa e nel mondo
I nostri compiti sono più pesanti oggi certamente più difficile
Se prima potevamo restare tranquilli e protetti nel nostro Puccio la pace oggi ce la dobbiamo conquistare e un po'pagare
Negli Stati Uniti nella Russia sono più in grado di fare i gendarmi del mondo
Occorre lo ma uno non rafforza
Al quale siamo pronti a dare un uomo mini e mezzo
Un uomo che si è in grado di offrire intervenire anche militarmente laddove necessario
Siamo pronti politicamente e culturalmente a questo atteggiamento
Non mi pare
O almeno non mi pare spesso se è vero che ogni volta che il problema si pone concretamente le egoisti ma mio figlio El ma millesimo finiscono per prevalere
Ma il mondo di oggi è questo
E se vogliamo non venir meno ai nostri doveri oltre che ai nostri interessi dobbiamo per ricordo
Il secondo problema
E l'ho e l'Europa unito
Da Maastricht non verrà fuori gli Stati Uniti devono
Per un disegno come questo non bastano Calboli interessa
Composizioni di
Categorie
Ci vogliono emozione idea
Più che sul carbone sull'acciaio sul Trattato l'Europa è nata su vide è nata su speranza è nata su valori
Ne vedo pochi però ora in Italia di valori pronti a rilanciare questi grandi temi e questi grandi obiettivi
Secondo punto il riassetto istituzionale
Con il referendum abbiamo vinto molte battaglie
Ma non abbiamo ancora vinto la guerra
Se per due volte l'Italia ha già visto eleggere direttamente i sindaci
Il ventisette marzo non voteremo per eleggere direttamente il governo ma un parlamento in cui ancora una volta i giochi saranno complesse
Il vero potere di scelta del cittadino non è ancora raggiunto
La riforma costituzionale per raggiungere questo obiettivo è necessario
Fa parte del programma di governo giacché nessuna commissione bicamerale potrà raggiungere
E vi è infine
Ma forse il più importante di tutti
Il riassetto di un'economia che disegni con chiarezza i rapporti tra Stato famiglie e impresa
è finita l'epoca dello Stato industriale che interviene negli acciaio fa il panettone
Il compito dello Stato è stabilire con chiarezza e far rispettare le regole dell'economia di mercato competitivo
Lo Stato deve essere arbitro
Non pretendendo di fare il calciatore
Ma garantendo in tutto lo stadio una partita corretta e leale
Uno Stato capace di guidare la modernità del Paese creando le condizioni per la stabilità monetaria lo sviluppo dell'occupazione del reddito e capace di progettare e costruire il futuro
In un rapporto tra risorse pubbliche e private nella garanzia di solito il con condizioni finanziarie di bilancio
E non posso non dire qualcosa sul tema fiscale
Che è diventato un nodo cruciale dei rapporti tra Stato e cittadino
Negli ultimi dieci anni la pressione fiscale in Italia aumentata dal trenta al quarantatré per cento del PIL e nonostante questo ci ritroviamo con due milioni di miliardi di debito pubblico
La strada di ulteriori aumenti delle tasse impercorribile
Rasenta Remo condizione di esproprio del reddito da parte dello Stato
Dobbiamo invece raggiungere un limite al porno al quaranta per cento del prodotto interno lordo
Questo significa non facili e riduzioni di tasse che sarebbe demagogico promette
Ma nel breve termine un blocco della pressione fiscale ai livelli attuali
Per ottenere poi a medio termine facendo finalmente pagare tutti come ricordava prima D'Antoni
Una più giusta ripartizione del carico fiscale
E consolidando le prospettive di una crescita del Paese
E un altro impegno
E allo sfoltimento della giungla fiscale
Abbiamo duecento imposti trattasse contributi e balzelli vari
Dobbiamo averne al massimo otto dieci
Le altre centonovanta del resto non danno quasi niente
Qualche volta costano allo Stato più di quello che Dante
E sono un ente dire vessazione del contributo
E ancora
Non possiamo dimenticare che l'Italia e il mondo
Vivono una delle più grandi crisi occupazionali di questi temi
Ma come diceva Luigi una di bisogna capire conoscere per combattere
La nostra attuale disoccupazione ha raggiunto livelli gravi anche perché si sono venute a sommare contemporaneamente ragione diverso
Una la crisi internazionale
Dall'altro
La specifica crisi strutturale di alcuni settori caratterizzati dalla presenza di grandi impresa
E l'emersione dirompente di crisi strutturali in grandi pezzi del sistema delle partecipazioni statali
Infine le le rigidità estrema all'accesso sul mercato del lavoro
Che spesso impedisce di fatto l'inserimento nel mondo del lavoro di tanti giovani soprattutto nelle regioni meridionali
Dobbiamo agire e quindi su tutte e tre il settore
Dobbiamo agire con regole di concorrenza
Rompendo la rigidità l'ingresso nel lavoro
E penalizza fortemente in gioco
Privatizzando al massimo liberalizzando laddove possibile del regolamentando
Operando all'opposto di tutto quel processo di statalizzazione di appesantimento di burocratizzazione e per oltre vent'anni abbiamo seguito quasi ininterrottamente
Modernizzare vuol dire questo
Vuol dire capire che il corso profondo degli ultimi anni va invertito
Vuol dire che oggi bisogna puntare fortemente sulla validazione delle risorse umane e sulla libera esplicazione dei diritti dei cittadini
E consentitemi di dire una parola
Su un tema che tante volte assente dai nostri dibattiti
La cultura
Abbiamo avuto
Adesioni importanti di personalità della cultura
Promuoveremo azioni legislative in questo senso
Per tutti i settori di questo caso
Per rilanciare i vari punti di Krizia
Per dare professionalità
E garantire i veri valori di questo caso
Garantendo anche qui
Nuova e qualificata occupazione
E anche questo consentitemi e modernità
Ma c'è un'ultima annotazione
C'è un obiettivo di fondo nel nostro programma che non è soltanto un obiettivo politico non è soltanto un obiettivo sociale non è soltanto un obiettivo dicono
è una responsabilità morale
Un impegno profondo che la nostra generazione
Dopo gli anni degli sprechi di un benessere il mio vede egoistico che ha rinviato i conti i conti al futuro ha il dovere di assumere
E la responsabilità di dare ai nostri giovani un mondo un'Italia in cui si possa ancora sperare dove si possa ancora sognare dove si possa dire ai nostri ragazzi andate costruite voi il vostro futuro
Dobbiamo fare questo potendoli guardare negli occhi
E non abolendo li abbassare perché gli diremmo menzogne
Dopo avere spento i loro sogni
Dopo avere consumato il loro futuro firmando per troppi anni cambiali che loro dovremmo paga
Occorre il frutto del lavoro lavoro Pergine avrà fortunosamente conquistatore
O con le frustrazioni della loro condizione di disoccupato
Questa risposta morale questa scelta di campo il vero nocciolo duro del nostro programma
E la nostra nuova frontiera
E l'obiettivo permette di lanciare la mostra grande sfida liberaldemocratica per costruire subito l'Italia del due mila
Una società e prospera
Una società è giusta
Una società e moderna solo se è capace di progettare il futuro
Il futuro è sempre in mezzo a noi sono i giovani che ci circondano
Sono i nostri figli
Sono i veri mattoni viventi che costruiscono con noi la casa comune
Sono la grande miniera del Paese
Il capitale umano che la vera risorsa del nostro futuro
E al loro che dobbiamo pensare
E ai nostri giovani
E dobbiamo restituire il gusto dell'impegno
La voglia del rischio
E ai nostri giovani che dobbiamo ridare la speranza di vincere