Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale giovedì ventisei marzo questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura i David Carretta edizione anche oggi integralmente dedicata alla crisi del Corona virus c'era strano dovremmo dalla stretta attualità
Per approfondire due questioni innanzitutto la reazione dell'Europa dell'Unione europea in particolare visto che oggi ci sarà un Consiglio europeo voi teleconferenza una riunione dei capi di Stato
E di governo sul tavolo diverse ipotesi soprattutto per limitare l'impatto economico di questa crisi si parla molto di Corona Bonds pari in particolare in Italia in Francia in Spagna vedremo
Attraverso diversi giornali anche se in realtà l'ipotesi su cui si sta lavorando di più a un ricorso al Meccanismo europeo di stabilità il famoso e famigerato in Italia messi in fondo salva-Stati leggeremo editoriale dall'opinione che si chiede se questo sia il momento Suez dell'unione europea come nel mille novecento cinquantasei con l'intervento fallito nel canale di suo ex da parte di Regno Unito Francia che mise a nudo soprattutto la Potenza decaduta dell'intero britannico vedremo editoriale del Paese che chiede
Eurobond subito il vertice dei ventisette deve aprire la strada a una risposta ambiziosa e decisa alla crisi del coronavirus
La figlia o ieri lo vedremo pubblicava un analisi di Berti Baia sull'economia mondiale che con questa crisi entra in terra Incognito tra molto più che le precedenti crisi quella finanziaria del due mila e otto quella del debito sovrano del due mila
Il dieci due mila il dodici tutto questo porterà secondo il figlio o a un rivoluzione in qualche modo dei paradigmi economici degli ultimi anni l'altro tema che cercheremo di approfondire quella che le mondi un'analisi di fili Braunau oggi definisce la nuova guerra fredda del coronavirus non tra Stati Uniti e Unione Sovietica unicamente ma tra Stati Uniti e Cina nel momento in cui l'economia europea
Precipita
E la gestione dicono al tanto di questa pandemia si rivela caotica Pechino dice di aver vinto la battaglia del virus e lancia la sua offensiva diplomatica per vantare il proprio modello a questo ieri dedicato l'editoriale anche il Guardian Cina Stati Uniti un mondo affranto senza leader
Questa pandemia ha messo in luce la necessità di cooperazione globale ma per ora il risultato è un fallimento da parte delle potenze
Maggiori scrive tra l'altro il Guardian cominciamo però dall'Europa e da un editoriale di uscito ieri sull'opinione quotidiano liberale francese in vista dell'appuntamento di oggi un Consiglio europeo
In teleconferenza capi di Stato e di governo che discuteranno via video di come reagire alla pandemia coronavirus in particolare dal punto di vista economico il momento Suez dell'Unione europea e l'interrogativo nel titolo dell'opinione che scrive in quale Stato uscirà l'Occidente dalla crisi del coronavirus la domanda non è prematura perché all'angoscia dovuta all'aumento statistico dei contarci
Si aggiunge la paura più diffusa di un'accelerazione del nostro declino rivelata dal fallimento nella gestione del caos epidemico
Insomma stiamo vivendo il nostro momento Suez come nel mille novecento cinquantasei con l'intervento fallito attorno al canale di Suez che mise a nudo la potenza dei caduta del Regno Unito secondo l'opinione è chiaro che gli Stati Uniti con la loro reazioni Interna lenta la chiusura delle frontiere non concertata con gli alleati europei
E il rifiuto di guidare la risposta mondiale confermano la perdita di leadership può o almeno la loro volontà di ripiegamento globale
E altrettanto evidente che la Cina approfitta di questo vuoto americano per avvantaggiarsene
All'origine della pandemia peggio responsabile della sua gravità per le menzogne iniziale la Cina sta mettendo in scena la sua volontà di cooperazione internazionale
Tra abbandono americano e perfusione cinese cosa può sperare l'Europa si chiede l'opinione sul piano nazionale la maggior parte dei suoi Stati membri a dimostrato che le società sofisticate e il Welfare State ipertrofici
Sono incapaci malgrado l'eroismo del personale sanitario di instaurare una catena profilattica efficace
Arroganza e imperizia hanno rinchiuso gli europei nella formula primitiva del confinamento quasi totale e questo nel momento in cui delle democrazie in Asia hanno saputo conciliare sicurezza sanitaria libertà individuali e attività economica aperta
Spinte dalle dimensioni del disastro alla fine almeno la Commissione europea e la Banca centrale europea hanno reagito mostrandosi un po'all'altezza del circostanze
Ora però secondo l'opinione bisogna fare di più
La creazione di Corona Bond completerebbe questa risposta solidale e permetterebbe di sperare che l'uscita da questa crisi non diventi l'inizio della fine così tra l'altro l'opinione in questo editoriale a proposito di Corona Bond prima di tornare alle questioni più geopolitiche
El Pais ieri avevo un editoriale dal titolo eurobond subito il vertice dei Ventisette deve aprire la strada una risposta ambiziose decisa
Scrive il quotidiano spagnolo una grave recessione attende l'Europa a causa della paralisi produttiva causata dal coronavirus
La reazione dei governi per evitare la recessione o almeno minimizzarne l'impatto deve essere molto più ambiziose decisa di quanto si è visto
Finora almeno se si vuole mantenere la fiducia dell'opinione pubblica nell'Unione Europea e evitare il suo totale discredito compresa la sua disintegrazione
Il vertice definire a quello che ci sarà oggi dovrebbe secondo El Pais aprire la strada all'attivazione di tutti i meccanismi disponibili compresa l'emissione urgente di debito pubblico europeo gli eurobond
Ad oggi le decisioni fiscali annunciate sono molteplici ma insufficienti e non coordinate
Numerosi Stati membri hanno provato garanzie per i prestiti bancari e le imprese ma la loro messa in opera deve essere accelerata e soprattutto le risorse per sovvenzioni per aiuti indiretti sono scarse
La Commissione ha promosso la sospensione delle regole del Patto di stabilità e crescita per facilitare una maggiore spesa pubblica in deficit
La commissione anche acconsentito a aiuti di Stato fino a ottocento mila euro per ciascuna impresa e sta cercando di garantire la libera circolazione delle merci in tutta l'Unione Europea
Ma la sua proposta di stanziare trentasette miliardi di euro riorganizzando le poste del bilancio comunitario
Non basta non c'è denaro fresco
La BCE per contro malgrado la battuta d'arresto grave iniziale da parte della sua Presidente Christine Lagarde il riferimento alla famosa frase
Non siamo qui per ridurre gli spread la bici e alla fine ha lanciato un pacchetto aggiuntivo di acquisto titoli pubblici e privati
Che porta il totale per quest'anno a un trilione di Europ
E ha reso le sue regole interne più flessibili per andare in soccorso i paesi più vulnerabili ancora una volta tocca la politica monetaria reagire con forza all'inizio di una crisi il problema è che questo ossigeno iniziale della BCE non è sufficiente
Perché occorre ossigenare tutti i polmoni dell'economia è in questo momento stanno aumentando i rischi di fallimento di prese in altre parole occorre sostenere i Paesi che adottano le misure di spesa necessari a mantenere in vita l'economia aumentando il debito pubblico e finanziare con sussidi diretti in settori strategici più danneggiati
In modo da garantire la sopravvivenza delle imprese per mettere la loro riattivazione appena finita la pandemia
Le conclusioni di El Pais la risposta deve essere di associare le politiche monetaria e fiscale
Il bilancio europeo ammonta un ridicolo uno per cento del PIL l'azione della BCE da sola non è sufficiente
è necessario uno strumento che abbia il potenziale di essere illimitato che sia di portata europea e che sia rapido da mettere in opera c'è un solo nome debito europeo eurobond
Lo strumento può essere introdotto il modo di Diversi possono essere titoli emessi dalla commissione
Dai ministeri del Tesoro dall'Eurogruppo possono essere obbligazioni della Banca Europea per gli Investimenti sostenuta dal fondo salva Stati messe acquistate dalla BCE insomma esiste un ampio menu di possibili scelte l'unica cosa da non fare però di fingere di creare eurobond Arryn battezzando programmi di salvataggio del messo con le sue modeste linee di credito
Questo non onore avrebbe la promessa di fare tutto quanto è necessario per rispondere alla recessione così
E il Pais ha eppure al di là del nome proprio questo appare la soluzione al momento più realistica quella di attivare millimetri di credito del Meccanismo europeo di stabilita con un con un paradosso
Ci si trova come come era già accaduto in passato incastrati tra due populismi da una parte i populisti diciamo del del nord nonché dicono nome non vogliamo dare soldi a chi ha diaria sprecati negli scorsi anni non si è preparato non ha risparmiato per le crisi questa la posizione per esempio dell'Olanda nomi dice no ai ai Corona bond dice anche molta prudenza nell'utilizzo del fondo salva-Stati messo e dall'altra parte i polisti del Sud che dicono no però non vogliamo il Messia perché poi ci arriva la troika se ci danno degli aiuti europei anche se in realtà non è così si parla di condizionalità molto light molto
Legge le risultato risultato a rimetterci rischiano di essere tutti e naturalmente la colpa verrà data
All'Europa eppure ci vorrebbe un po'di fantasia di questi tempi anche dal punto di vista economico lo hanno quello scritto in interventi vari che non abbia avuto modo di leggere negli scorsi giorni diversi economisti sul Financial Times sul sul Wall Street Journal
E altrove
Le Figaro a proposito della situazione economica ieri avevo un'analisi di Bertini di baia dal titolo l'economia mondiale in terra incognita ecco ci interna incognite questa volta ci siamo
Davvero non come nel due mila otto o nel due mila e diciotto quando con il pretesto che il sistema bancario mondiale rischiava di crollare occorre i tassi
Di interesse negativi creavano un paesaggio finanziari assurdo
C'eravamo al avevamo fatto ricorso a questa espressione classica dell'analisi economica la vera terra incognita e oggi nel due mila e venti incontri UD due miliardi di persone
Confinante in modo più o meno rigoroso nel mondo Kohner Frosio Ryanair Emirates che non possono volare con le presente del se al McDonald crollate di più del quaranta per cento
Rispetto allo scorso anno i consumi di elettricità in Francia scesi del venti per cento in una settimana vengono riportati altri dati che dal punto di vista del PIL sono spaventosi perché indicano una un crollo del PIL molto più pesante del due mezzo del cinque per cento
Almeno nel secondo trimestre del di quest'anno
In questo contesto si tirano fuori le migliaia di miliardi lo ha fatto la Fender lo fa al Congresso americano lo ha fatto
La Banca centrale europea diversi governi compresa la Germania che che ha annunciato un piano da settecentocinquanta miliardi tra garanzie
E aiuti Diletti ce la Francia dove il presidente francese ha detto lo stato pagherà il problema è che non sappiamo ancora quanto dura e quali saranno le conseguenze reali
Di questa crisi se una parte dell'attività economica sarà recuperata se servirà un piano di rilancio di che dimensioni
Insomma non sappiamo fondamentalmente nulla di questa crisi economica che si aggiunge alla crisi sanitaria
Sul piano geopolitico invece
Emerge quella che nel mondo in un analisi commento di Philippe abbiamo una oggi definisce la nuova Guerra fredda del coronavirus tra chi tra Cina e Stati Uniti ne abbiamo già parlato negli scorsi giorni
Scrive le Monde è un fatto storico gli Stati Uniti e Chris Saronno l'egemonia dell'Europa sul mondo a partire dal loro ingresso nella prima guerra mondiale
La domanda è se gli storici di domani ricorderanno la pandemia colpì del diciannove
Come l'evento che ha accelerato l'emergere della Cina come leader del pianeta detrimento dell'America per ora impossibile rispondere con certezza perché siamo ancora in piena crisi sanitaria
E non sappiamo nulla né sulla durata né sull'ampiezza reale dei danni ma il semplice fatto che questa domanda venga evocata senza provocare ironie dà l'idea della rivoluzione planetaria che stiamo vivendo
Dopo la crisi finanziaria del due mila e otto spiega lo storico americano Albans
La percezione di una perdita di prestigio di potenza degli americani aveva già incitato lista la Cina sfidare gli Stati Uniti oggi il Paese che pretende guidare il mondo gestisce in modo deludente parliamo degli Stati Uniti la più grande crisi mondiale di questo secolo
Nessuno dubita che il coronavirus incerto in Cina inciderà di nuovo la Cina screditare soppiantare il dominio americano sugli affari del mondo
C'è poi l'Unione europea che aveva inviato tonnellate di aiuti in Cina a febbraio ma è molto meno efficace della Cina nel valorizzare la sua amicizia oggi tutti parlano invece da ieri cinesi che trasportano materiale sanitario in Europa il messaggio di Pechino è chiaro efficacia superiore di un sistema capace di confinare sorvegliare milioni di persone
Generosità di una superpotenza la domanda per le monde se le democrazie siano diventati incapaci di essere all'altezza della pandemia in realtà Corea del Sud un come Taiwan e Singapore smentiscono questa ipotesi una combinazione di elementi materiali risposta rapida con teste di massa l'isolamento delle persone contaminate controllo degli ingressi sorveglianza degli spostamenti uso delle mascherine ed i fattori culturali valore dell'obbedienza al confucianesimo rispetto dello Stato sale sulla comunità hanno permesso a questi Paesi di frenare l'epidemia senza un conto un confinamento generalizzato senza senza bloccare tutto come da noi
L'esperienza di un'altra epidemia virale la SARS nel due mila e tre ha portato politiche sanitarie riflessi civici che sono stati riattivati con efficacia
Più vicino a voi altri Paesi democratici come la Finlandia e la Svezia hanno sviluppato per ragioni legate alla guerra fredda le tensioni con la Russia strategie di difesa civica e di educazione che preparano le popolazioni alle catastrofi
Le democrazie inoltre non hanno ancora detto l'ultima parola sull'equilibrio tra qualità delle cure sostegno all'economia preservazione delle libertà pubbliche
Tuttavia è chiaro che l'offensiva di charme dei cinesi attrezzata dall'assenza impressionante degli Stati Uniti in termini di solidarietà internazionale
E dalla gestione caotica della pandemia sotto tanto il crollo dell'economia americana ed europea nel momento in cui ripartono le fabbriche cinesi aggrava questa frattura
Pechino approfitta del disimpegno dell'amministrazione Trump in Europa e si infila nel vuoto lasciato da Washington risultato il coronavirus fa soffiare un vento da guerra fredda tra Stati Uniti e Cina inedito dal massacro di Tienanmen e in questa guerra per ora di parole
La Cina non manca di Artù
Controlla una parte delle catene di approvvigionamento del mondo occidentale in particolare per i medicinali il novantasette per cento degli antibiotici usati negli Stati Uniti vengono dalla Cina ricorda le monde insomma
La guerra rischia di non essere il solo in termini di propaganda organi di Anna in un editoriale di ieri evidenziano un aspetto che abbastanza drammatico rispetto al due mila e otto quando ci fu una forte mobilitazione un multilaterale una reazione del G venti ecco Cina e Stati Uniti un mondo affranto e senza leader questa pandemia messo soprattutto in luce la necessità di cooperazione globale ma da questo punto di vista il risultato è il fallimento delle potenze
Maggiori così e ci fermiamo per oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale