Primo decesso in un carcere italiano per Covid 19. Collegamento con Irene Testa

Un detenuto dunque è risultato positivo al covi del diciannove è morto ieri all'ospedale Sant'Orsola di Bologna la prima morte correlata alla coronavirus credetemi oggi dopo quelle di due agenti della polizia penitenziaria il detenuto si chiamava Vincenzo succhiato aveva settantasei anni era stato arrestato in lavorazione antimafia
Denominata cupola due punto zero ed era considerato il reggente della famiglia mafiosa di Misilmeri di Palermo l'uomo era ricoverato da giorni l'ospedale bolognese dove si trovava ai domiciliari ieri il partito radicale rinnovato l'invito al Presidente della Repubblica magistrati ad intervenire prefetti monitorare
L'applicazione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri per prevenire il rischio di epidemia nelle carceri italiani che già soffro per il sovraffollamento su tutto questo sentiamo in diretta l'atteso via del partito radicale Irene Testa che abbiamo in collegamento al telefono buon giorno Irene
Buongiorno Michele saluto agli ascoltatori B quanto è successo ieri era come dire prevedibile da settimane
Da oltre un mese che denunciamo con il partito radicale questa situazione delle carceri avendo e lo abbiamo fatto in tutti i modi possibili e immaginabili appellandoci al Presidente della Repubblica al Ministro della del della della giustizia addirittura con una denuncia formale presentata dal segretario del partito radicale Maurizio Turco dall'avvocato Giuseppe Rossodivita e da Rita Bernardini è dove abbiamo chiesto di occuparci di questa situazione e anche perché riteniamo che il ministro della giustizia in tutta questa vicenda dimostra non solo poca conoscenza delle carceri ma anche l'inerzia
Che non ci spiega perché da tutto il mondo
Carcerario della giustizia e non solo arrivano appelli richieste di ogni tipo rispetto appunto a questa emergenza e alla gravità di quanto può accadere all'interno delle carceri
è e continua continuiamo ad avere un ministro della Giustizia completamente sordo perché è stato chiesto dall'Associazione nazionale magistrati stato chiesta dai presidenti dei tribunali
Dei magistrati di sorveglianza è stato chiesto dai garanti dei diritti di chi lo ha ucciso dalle associazioni in ultimo da papa Francesco
Ma assolutamente non non non non si prende nessuna decisione a riguardo se non quella di a aver fatto un provvedimento dove le persone Croma che potrebbero uscire non si mette mano a questo provvedimento
Sono ho pochissime però c'è anche da riflettere e che cosa può voler dire se questo conta Gio nelle carceri dilaga così come prevedibile che può far scendere
E che le carceri diventino dei veri e propri Lazzaretti tra l'altro in questo momento anche in condizioni come dire probabilmente più gravi di quella che storicamente la gravità del carcere perché abbiamo gli istituti che non possono essere evitati dai parenti i detenuti che erano costretti anche a vivere da un punto di vista psicologico una fissazione
Drammatica sappiamo che nelle carceri nell'orbitaria amministrazione nonostante le persone che si tolgono la vita appariamo cinquanta
Cinquanta o sessanta persone ogni anno parliamo di Autolib chiedermi che sappiamo sono sempre anti quindi proviamo a immaginare che cosa significa stare in una cella dovevi fare figli
Non ci sono cioè parliamo non di un metro di distanza l'uno dall'altro ma dice in chimica di distanza da un detenuto all'altro uomo in una cella a volte ci sono quattro lettere a volte ce ne sono che i letti a castello cioè persone che non hanno neppure le lenzuola in carcere oppure dovessi cucina
C'è affianco il il Walter cioè e ci sono odori su dove c'è di tutto negli istituti non ci sono il capo ogni non ci sono gli ausili non ci sono le mascherine proprio ieri al partito replica radicale abbiamo denunciato ci è pervenuta una mascherina
Dal carcere di Opera si tratta di una bava Aglietta trasparente dove cioè non non è di come dire
Una mascherina che porta a proteggere eventualmente i detenuti c'è capiamo di interi reparti in quarantena ad esempio Parma dove e cioè Coco feat
Cioè non è così difficile immaginare che cosa può favorire dire ritrovare che anche da parte dei detenuti ma della stessa polizia penitenziaria a a vivere una situazione di questo tipo all'interno del carcere diciamo spaventati all'esterno che abbiamo la possibilità di proteggersi immaginiamo che cosa possa voler dire dentro una cella il sindacato di polizia penitenziaria veramente il segretario del Fascio della UIL papà e parla di oscurantismo anche da parte della appunto del del ministero della giustizia che non vengono forniti
I tempi reali e anche qui non abbiamo un piano straordinario non fissata in carcere sono stati attuati dei protocolli e io dubito fortemente perché scritta che anche in alcuni ospedali esterni si fa fatica ad avere dei protocolli figuriamoci all'interno e di un istituto quindi insomma rispetto a tutto questo
Noi crediamo che evidentemente non bastano più neanche gli appelli alla al ministro alla Giustizia infatti già tre settimane fa con Maurizio Turco abbiamo inviato al presidente Mattarella una lettera dove chiedevamo di esercitare il suo potere esclusivo incondizionato che è quello di grazia sappiamo anche che in passato ovviamente ci sono stati dei predecessori che hanno ho utilizzato questo strumento
Soprattutto in periodi in diciamo emergenziali parliamo del secondo dopoguerra Einaudi Gronchi ad esempio adottarono centinaia di decreti cumulativi dichiarata capiamo poiché negli anni questo potere di grazia
è diventato più come un potere esclusivo di grazia
Singola non sappiamo anche che il presidente La Repubblica lo può esercitare quindi e ci appelliamo al Luini sparando appunto che e qualcuno può fare in qualche modo intervenire ma ne in maniera seria e concreta rispetto a questa situazione così come credo che anche che che anche garantiti anche le associazioni che a questo punto tutto il mondo penitenziario non si limiti più solo agli appelli ma arrivi a magari enunciare
E i responsabili di questa situazione è forse il solo così qualcosa si muoverà cari per scongiurare diciamo il peggio