Intervista a Gianmario Gazzi sul lavoro degli assistenti sociali nelle carceri

Con il dottor Gianmario grazie presidente dell'ordine degli assistenti sociali che ringraziamo dottor Gazzi ben trovato
Ben provata l'EPO buon ascolto tutti gli ascoltatori allora detto che anzi
Poi ovviamente con con lei che rappresenta agli assistenti sociali in Italia poi potremmo parlare di di quanto stava succedendo adesso in questo momento di emergenza coronavirus e sicuramente lo faremo anch'e partendo da quelle che sono state le vostre proposte al governo però prima le vorrei chiedere del di un altro aspetto che riguarda il vostro lavoro e cioè il lavoro in carcere
Sicuramente il mondo del carcere in questo momento è in grande sofferenza e i motivi qui da radio radicale che andiamo riparando non non da oggi
Il sovraffollamento rende impossibile il il rispetto di quelle regole che sono state date a tutti noi il resto a casa ovviamente per per le persone detenute non può funzionare e soprattutto il distanziamento sociale qual è XP e che cosa state facendo voi come assistenti sociali in carcere
A tante tante azioni sono in corso
Devo dire premettiamo questo bisogna garantire la professione dell'assistente sociale nasce per garantire i diritti delle persone illiriche alla clinica innanzitutto e i criteri fondamentali per l'uomo
Oggi la situazione carceraria ma già prima del coronavirus è noto a tutti
Era un chiedere una situazione molto pericolosa era una serie di motivi a cominciare dal sopra con l'ambito per continuare l'impossibilità dovuta anche al sovraffollamento di una di un distanziamento sociale ma non dimentichiamo anche che in molte situazioni abbiamo a che fare con diciamo dei carcerarie perché definire vetusti e inadeguati Coco
Ora in questa un mercato lui come assistenti sociali stiamo cercando al massimo di facilitare anche con un lavoro grosso del dipartimento
La l'accesso a alla detenzione domiciliare in particolare perché ha un residuo di pena ridotto dobbiamo e stiamo cercando di ma ho molte notizia di colleghi che tramite in canali come dire da remoto tramite Skype cercano di fare tutto quello che è necessario per facilitare l'uscita
Questo è quello che si sta facendo adesso di aggiornavamo poco poche ore fa rispetto a un numero di detenuti che stato ridotto dagli oltre sessantuno mila circa cinquantasei mila uno dice sono tanti non sono sufficienti evidentemente
Perché per le condizioni e degli istituti e delle armi
Dette l'intervento diciamo sappiamo che bisognerebbe scendere molto al di sotto e investire molto di più su quelle che sono misure alternative
Perché poi diventa un discorso generale laddove noi sappiamo che le misure alternative riducono di molto anche la recidiva
Poi c'è un problema nel problema che non può accedere ai domiciliari
E questo lo sappiamo abbiamo ampia popolazione carceraria che oggi non anche avendo i requisiti per una s'è messa a domicilio diciamo e arresti domiciliari
Per il il problema è che non ha un'applicazione su questo quello che posso dire io perché so che il Dipartimento ha già avviato un bando
Con realtà del terzo settore per dare un domicilio presso cui scontare la il residuo di pena
Ci vogliono dei tempi ma so che sono anche stati compressi e che tutti gli oltre mille quattrocento assistenti sociali che esercitano la professione nella giustizia si stanno adoperando al massimo Pera accelerare ulteriormente
Oltre a questo da quello che in astratto ha riferito che abbiamo c'è nell'investimento da parte della Cassa ammende circa cinque milioni però dovrebbero essere già di con le regioni per una chiamiamo la fase due
In modo tale da continuare a evitare il sopra o lamento soprattutto dare delle possibilità a queste persone diverse dalla detenzione in carcere
è chiaro non ci siamo sempre stati molto batteriche come professione questo e però il problema non è che lo si risolve nei non accade dell'Agenzia come questa
Ma bisogna come diciamo anche per quello che fuori no il territorio e servite
Bisogna garantire nell'emergenza una funzione di prospettiva di sicuro cioè facciamo solo degli interventi emergenziali non risolviamo il problema poi tra mentre siamo
Il nuovo a discutere le stesse cose
I radicali hanno hanno fatto un appello al Presidente della Repubblica però provvedimento di grazia generalizzato che poi Sasso per esempio fatto da predecessori come gran Gronchi Einaudi
E interrotto per questo c'è la marcia di tale qua una marcia virtuale che si svolgerà dalle nostra emittente a partire dalle undici di domenica
Ogni cosa e può rendere umana ed ogni cosa la ditta di una cui ognuno di noi
Va perseguita come come professione di secolo siamo accanto alla richiesta di ogni intervento si allarga persino piuttosto tutto ciò che può
Aiutare le persone a non doveva rimanere in contesti che appunto minano profondamente la dignità delle persone possono essere anche degradanti
Ricordo di questi anni una battaglia bellissima alla fine ha portato alla chiusura degli uffici no
Quindi anche oggi noi dobbiamo essere tutti uniti nel trovare quella forza nella società civile e nelle istituzioni per avere un atto di grazia Rudi indulto ma soprattutto evitare di far ricadere nella stessa situazione e abbiamo visto fino adesso
Senta auditor Gazzi voi avete avete fatto delle proposte al governo ce le quale illustrare avete trovato una certa rispondenza
Noi abbiamo fatto delle proposte che tra l'altro si collegano bene quello che stavamo dicendo anche sul mondo nascerà perché noi continuiamo a insistere sul fatto che questa crisi colpisce no sì era già in difficoltà in modo maggiore non è un virus la penso di averlo detto anche nella scorsa intervista non è democratico questo questa situazione per cui c'è chi è più esposto dalla dalla crisi sanitaria alla crisi economica la crisi sociale
Cioè noi quello che noi chiediamo è che vengano adeguati gli strumenti di sostegno al reddito anche per chi ha reddito non c'era è avvenuto situazioni che l'impegno
Scarcerazione ad esempio di una persona che esce dal carcere unti e magari rientra al domicilio non possiamo pensare ad esempio in un contesto di crisi economica generalizzata o comunque di lock out
Possa trovare un reddito in questo momento quindi ci devono essere gli strumenti adeguati di sostegno al reddito ma altrettanti servizi
Per accompagnare le persone
Perché
Ce lo diciamo quello che non continuiamo a dire servono sapete che non vuol dire solo assistenti sociali servono gli educatori servono sarebbe un terzo settore vitale e oggi viene ammesso comunque noi sappiamo sia nell'ambito diciamo della vita quotidiana di tutti noi ma anche all'interno delle delle strutture carcerarie quanto è importante l'apporto di volontariato cooperazione in altre realtà
Tutto questo oggi con la crisi appunto economico-finanziaria derivante da quella sanitaria molte di queste realtà se non vengono sostenute adesso rischiamo che tra un mese chiudano
E quindi sarà ancora più difficile aiutare chi è in difficoltà ecco su questo Recco tre rivalità nazionali integrazione socio sanitaria e alle reti di servizi sociali intergalattico sanitario sul territorio noi abbiamo fatto delle proposte che sono state inviate al Governo al Parlamento
A nelle interlocuzioni c'è un grande interesse una consapevolezza del problema e nasce però dall'altra la questione delle risorse
Il conto è trovare le risorse l'anticipo delle risorse già presenti per questi temi ma altre risorse per poter garantire a tutti
Di essere innanzitutto delle persone con delle opportunità in una condizione così prescrizione che rischiano di creare solo italiani Sarubbi tra coloro che già avevano delle frecce
E quindi non fare in modo che quella sonora stende altro rimanga alla frase
Noi abbiamo tanta paura che a portarmi slogan rimandano degli astanti a fini a se stessi solo per fare della comunicazione o della rassicurazione
Noi che assenza alcuni interventi indicati facciamo veramente fatica a pensare a come si potrà affrontare serenamente il futuro le tensioni sociali e possono derivare
Da questa crisi
Sono enormi
Sono Emma enorme soprattutto se le persone verranno lasciate senza uno spazio di confronto e di vuoto
Gli otto dico un ultimo dato noi abbiamo un Paese che spende il welfare locale più o meno come la media europea circa ventinove miliardi di euro l'anno
Di questi ventinove miliardi lo diciamo chiaramente in questo Paese se ne spendono solo se per servizi ventidue sono i vari bonus va escusso interventi una tantum che in realtà se al meglio le persone hanno delle competenze
Possono essere utilizzati di fatto se invece una persona e già in condizioni di fragilità il bonus spesso no non risolverà rischia solo di far sentire
Isolato è ancora più difficoltà una persona
Non è la ringraziamo dottor Gazzi presidente dell'ordine degli assistenti sociali grazie a risentirci presto
Grazie a voi buona Pasqua