"Come cambia la politica, come cambiano i mass media"

Grazie ho già tempo influenza sempre le scelte culturali ninnoli romani
Benvenuti a Pietro Ingrao anche a me la pace a Walter Veltroni e Vincenzo vita che l'autore del libro di cui discuteremo oggi dopo i mass media
Non siamo in attesa di Sergio Zavoli io sono qui a rappresentare la Casa Editrice Edizioni Associate appunto che ha pubblicato il libro reame azione l'editore stando fuori Roma per ragioni di lavoro
Pochissimo pochissime parole vorrei soltanto affrontare un aspetto per quanto riguarda appunto noi che lavoriamo nell'editoria ossia quello che riguarda la scelta di un libro che credo sia una cosa che riguarda l'editoria ma riguarda poi è un problema che riguarda tutta l'industria culturale
Per quanto riguardano Edizioni Associate nella scelta del libro noi cerchiamo di mettere insieme di coniugare qualcosa divenuto difficile quindi da un lato la qualità nel prodotto e poi nello stesso tempo il cercare di vendere questo prodotto per quanto riguarda appunto le vendite non c'è niente da dire è una cosa che si può toccare con mano per quanto riguarda la qualità naturalmente ognuno ogni casa editrice fa una scelta diversa noi vorremmo soprattutto pubblicando un libro
Cercare
Tre cose innanzitutto che questo libro rispetti il pubblico l'intelligenza e la curiosità del pubblico
Non considerarlo o un virus Arbenz qualcuno che non capisce l'altra cosa è quello di cercare di usare un linguaggio semplice comprensibile ma non per questo superficiale
E il mondo soprattutto che quando si prende in mano un libro
Si affronta un argomento si abbia voglia di continuare e quindi di comprare un altro libro quindi non è una cultura in pillole oppure delle scorciatoie è un tentativo perché appunto sia l'inizio di un rapporto che l'amico della con la lettura che vada oltre quel libro
Per quanto riguarda dopo i mass media di Vincenzo vita io sono sono un po'intimidita parlare di un libro che sento anche come nostro quindi non mi vorrei soffermare più di tanto ma credo che libre di Vincenzo risponda a queste tre qualità innanzitutto lui ha invitato una questione che troppo spesso di cui troppo spesso si è dibattuto e soprattutto nella sinistra e cioè la televisione positiva o negativa
Lui ha scavalcato questo problema e ha cercato soprattutto di capire come la televisione ha cambiato in genere
La comunicazione ha cambiato la nostra vita e qui vengo a uno dei temi del dibattito di oggi come cambia la politica come cambiano i mass media e quindi come influenzato anche la politica
Io credo che ci sia riuscito
Poi loro deciderete voi e lo vedremo nel corso del dibattito
Infine e avviandomi alla conclusione poi passando la parola ai presentatori vorrei aggiungere un'altra cosa
La forza della televisione
è il fatto che la televisione arriva nelle nostre case arriva direttamente laddove nonostante tutti i malesseri che ci possono essere delle case più o meno forti più o meno evidenti noi siamo in una condizione di non difesa
Non come si dice a casa uno si mette in pantofole si toglie le corazze ecco questa è la vera forza del mezzo della televisione e quindi di conseguenza
Io credo che se sia importante continuare a lavorare in televisione per chi ci lavora alla radio nei giornali cercando appunto di coniugare la qualità con il prodotto con l'ascolto
E anche importante che in queste città
Che speriamo si siano realmente rinnovate anche dopo le elezioni del amministrative del dicembre ci sia con una specie di tanta e quello che noi stiamo cercando di fare oggi con quest'incontro con voi ossia una specie di passaparola un tentativo di parlare anche fuori di quelli che sono i Circuiti
E deputati alla pubblicizzazione del libro anche perché noi già tutto facciamo degli editori ci occupiamo delle parole e delle parole scritte vorremmo che ci fosse un grande rispetto non vorrei parlare di sacralità della parola ma come tutti noi sappiamo nei periodi più bui durante le dittature se sempre se cercato di censurare la parola però io vorrei sottolineare un altro aspetto che spesso la parola quando è troppo usata non è che sia migliore è un'illusione di comprensione l'illusione di capire ci ma di fatto finisce che tante parole diventa un semplice rumore e quindi di conseguenza ne usciamo più a capire il loro vero significato
Io spero che questo sia un dibattito proficuo ma credo che sia la la presenza appunto di presentatori sia la vostra presenza e sia la il tema che discuteremo Lloyd garantiscono e adesso passerei la parola Pietro Ingrao grazie
Questo questo
Ma giudizi
No
Diavoli della comunicazione
Si sente
E allora
Sì no
Punto uno
Oltre mezzo secolo di rito Tocci
Secondo me io lo trovo libro molto interessante
Rocco piatto forse l'analisi
Niente
Questioni che affrontano
Stimolante anche molto stimolante
E direi anche utile utile nel senso pratico di dare sempre più alla coscienza di grande fenomeno oramai ieri il mondo televisivo
Trovò vorrei segnalare un punto che abbiamo ha colpito dove vita ragiona molto nell'introduzione non puoi anche negli altri passaggi del libro e cioè il fuoco posto su una questione che secondo me sta diventato sempre più centrale per la democrazia vorrei dire non solo per la democrazia direi così super di una parola grossa scusate l'enfasi
Per la condizione umana
Non tocca a me adesso seguirne tutti i passaggi analitici
Su cui altre competenze presenti a questo tavolo in questa sala potranno parlare sono stati una forte delle linee
Io però vorrei mettere
In sottolineare alcuni nodi che emergono e porre qualche domanda
Trovo molto interessante che vita parta dalla segnalazione che siamo in una fase impetuosa di innovazione tecnologica cioè ci troviamo di fronte a un mezzo uno strumento come diciamo che sta subendo tutta una serie di rivoluzione accelerato che non è fisso al al all'accaduto come oggi
E da cui il rilievo secondo me molto chiaro vita ammette e che forse conduceva una coscienza diffusa
Che gli attuali sistemi di comunicazione televisiva sono oramai tutti quanti in discussione
Che noi ci teniamo arrivando no work in progress a un
Uno sviluppo comunicativo sei tutto quando Ina
Combinato anche mi pare vita sottolinea questo aspetto qui a una crisi acuta anche direi così di di di dislocazione finanze sui finanziari e industriali cardiopatie
Che sono tutte quante costretta a misurarsi con un altro titolo quindi non stiamo parlando di un fenomeno che
Mentre lo discutiamo ogni già è aperto a tutti quindi sviluppi di innovazioni tecnologiche possono cambiarne profondamente la portata è anche il punto d'arrivo mio Bari
Quindi le norme problema secondo me io ne ho discusso in un altro convegno che si è tenuto interessante qui a Roma
Via Lauretta dei gruppi promosso dal CRS del ruolo che stanno prendendo sempre più i grandi apparati che conoscenti vicini alla vita voglio dire sono la vita politica ma nella vita umana
E della dimensione oramai transnazionale della ricerca
Con le sue ricadute clamorose su tutta una serie di strumenti e di momenti dell'esistenza
A mio carico
Dico questo perché
Forse non siamo consapevoli abbastanza
Ottiene l'orizzonte di cui discutiamo ancora oggi probabilmente a distanza di pochi tre gli anni
Sunnita delle rivoluzioni profondo e e quindi ci sarà un problema grande
Di spostamenti anche di strumenti e di potere
Questo Giangiacomo mi pare che il libro di vita andrebbe fatto leggere molto per per
Chiusi puntare l'occhio con forza su quest'analisi
Vedere anche proprio come approfondirla come svilupparla
Analisi però qua non è schematiche perché da una parte emerge molto fortemente in tutto il discorso che fa vita il problema dalla trance nazionalizzazione delusa assume
E quindi delle grandi partite che sono aperte da questo punto di vista per ciò che riguarda anche il destino non solo del nostro Paese ma la collocazione dell'Europa
Vita mi sembra che fa l'ipotesi poi di due grandi protagonisti di questo di questo processo modi di trasmutazione di innovazione dice Stati Uniti
I Giappone
Contemporaneamente però vita come a dire mi pare che fa un analisi articolato e differenziata come si diceva un tempo perché mette in luce con molta forza che accanto a questo processo di transnazionali già azioni di scavalcamento proprio di grandi frontiere oramai mondiali
Però solleva molto fortemente l'accento anche sull'aspetto della Rete era Giulio radiotelevisiva locale quindi una mutazione che ha molte facce che non è unidirezionale
Credo che noi di questa ancora non abbiamo dato coscienza abbastanza sia all'opinione pubblica sia al mondo politico e culturale l'Italia va bene
E soprattutto non mi pare che c'è la consapevolezza in questo senso il libro di vita io vorrei molto invitare a farlo leggere
Che probabilmente ci insomma se dovessimo arrivare fra due anni cui come incontro che abbiamo oggi
Molte cose parecchie cose sarebbero i mutamenti
Quindi grande questione di comici influisce
Su queste mutazioni
Davvero strutturali profondi
Oggi per esempio ci tornerò poi dopo da noi c'è un discorso molto infiammato sull'oligopolio e sulla ro-ro ricaduta nella politica venti tutta la questione Berlusconi
A mio parere beh ecco io momento poi dirò ancora qualche parola su questa faccenda di Berlusconi
Vedo il rischio norme che noi ci resti bloccati in una rissa locale su una legge brutta e vetusta come quella marmitte a cambiare mentre intanto vanno avanti i processi sovranazionali
Che prima il ritmo dell'erano sempre di più il medico
Nella doppia direzione dei contenuti idee del mezzo spesso e dell'ascolto dell'utenza
In questo senso forse ceda a lanciare un allarme non solo per i ritardi italiani
Ma anche promuovere un ritardo europeo
Per non trova anche qui imboccare una una politica europea rispetto a a alle decisioni che stanno bene
Io sento una sproporzione tra il tipo di discussione per esempio che c'è oggi in Italia e sul mezzo televisivo e anche di scontro
E queste scelte grandi che riclassifiche ne hanno molto più di oggi la nozione concreta non solo di di medium televisivo ma di potere di potere Ticosa il potere quali sono le sedi del potere e di politica mio padre
E ci costringeranno tutti quanti al grammo discorsi sulla democrazia
Io voglio ricordare un altro libro Genova interessante che uscito questo pressappoco
Circa un anno fa un libro di Giolo molto pessimista molto crudo che concludeva poi a un'analisi del mezzo televisivo che sbloccava nella nella constatazione che va be'la Democrazia e in una crisi profonda non solo la democrazia come come come
Grande partecipazione politica di massa ma anche la poi la democrazia oligarchica insomma delle élite politiche alla alla
Perciò ecco è un libro ci fu perché io raccomanderei molto anche ai politici
Anche i politici da far leggere i politici
E mi domando adesso questo è un'idea che lancio qui
Ma non posso solo esprimere così un auspicio non abbiamo bisogno noi di un grande appuntamento non so cosa si vuol fare qui Mione si è informato di qualcosa di questo stia maturando
Nazionale e internazionale che abbia un carattere cognitivo e ricognitivo cognitivo che approfondisca appunto
La fase nuova cui sta andando la Rivoluzione d'invidia
E ricognitivo proprio anche per vedere come come si stanno sviluppando le forze che faccia il punto sullo stato dell'innovazione le questioni su cui vita sì
Si sofferma e della ricerca a mio parere beh insomma ecco non ha il tempo maturo per una conferenza nazionale sui media
E ragionando diciamo così
Su queste grandi correnti di fondo chi lo deve promuovere chili non lo so vedo qui Veltroni non ridurre il rumore Veltroni sappiamo spetta a noi ma non so se per esempio l'unità non potesse farsi portatrice di una proposta di questo genere sui
Perché poi perché appunto che nell'altro punto insomma
Io vedo già i mutamenti che questa televisione che pure in via di superamento perché io parlo di una televisione che sta cambiando sta mutando che
Beh ha indotto generato competizioni politiche italiane
Adesso qui nonno io voglio ragionare vitale analizzabile sta questo punto ben i fatti però anche dopo questo libro sono sono sono davvero impressionanti insomma
Beh io lascio da parte un tema che abita fronda che lo scavalcamento chiamiamolo così o del partito politico in quanto tale l'accelerazione della crisi del partito politico
E nel suo sistema culturale pedagogico diffuso su questo
Abbiamo scritto indiscusso anche altrove sappiamo che cosa che insorge Ganci insomma il sistema degli intellettuali no
Beh tutto questo oggi oramai è sconvolto
Cioè io prendo punto questo classico e su cui ci siamo formati tutti che erano
I Quaderni dal carcere l'analisi che si faceva liberamente il sistema degli intellettuali
Oggi invece c'è una chiave una grande chiave che resta valida
Però tutto tutto il quadro diciamo sì degli strumenti di creazione di un senso comune diffuso che lì sono il tema voi di grande parte dei Quaderni secondo me secondo me è
Forse forse anche qui i partiti dovrebbero fare una riflessione più profonda io voglio a questo punto di vista qui molto velocemente perché vedo che io mi sto congelando il mio tempo
Annoto poi un grande assente
Grande assente perché ancora a livello del partito politico queste questioni il libro di evitare una testimonianza vengono vissute affrontate ma per esempio io non lo capisco proprio il grande stupefacente Silenzio del sindacato su questa questione del sindacato
Questo non l'ho visto ho notato incisivo ma badate che in tutta la polemica la discussione la vicenda dei media io non mi ricordo pochissimo dal sedici Banca manchino ci siano carenze mie che ci sia ma tantomeno poi una presenza che assuma questo questo fatto qui
Tant'nel momento stesso in cui poi la presenza del sindacato nei minimi nel nel nel mezzo né inizia salvo proprio qualche frantumò che appare in qualche giornale televisivo
E nelle riflessioni che svolge la televisione
Beh insomma proprio non esiste assolutamente e non riesco a capire come il sindacato non si allarmi
Nel momento in cui proprio inizia parlano chiaramente la televisione che noi viviamo ogni giorno
Di cambiamenti anche stravolgimenti
Straordinari nella formazione di identità collettiva CIRM vecchi modi con cui si formavano identità collettive
Direi che lo si vede solo lasciatemi dire una malignità persino quando si vede qualche dirigente sindacale che va alla televisione insomma ossessivo non lo so
Voglio essere diritti qua ci s'accorge proprio che sono disabituati o non abituati al mezzo e non credo che siano colpa solo
Insomma il mutamento è tale per cui la campagna elettorale oramai è altro
è in tv parliamoci chiaro che si lancia e si manifestano i leader
Che si crea con le grandi immagini
Con una nuova figura di padrini propagandisti e costruttore di immagini punto un buon sistema di comunicatori come statuti e in questo senso è dovere impressionante dobbiamo dirlo in fondo la tranquillità da straordinaria da ordinaria amministrazione con cui è stata colta all'irruzione del signor Berlusconi
Io qui si va be'sì se guardo a quella che è stata la reazione al fatto ho l'impressione che il siamo di fronte a qualche debole lamento lo chiamerei così
Però insomma se ci già in passato
E non solo è passato poi quando poi è passato nei sondaggi è andata avanti reso anche agevolato ma lo dico a me stesso lo dico per per mettere in guardia perché non sia compiuta così ma impone già è avvenuto
Questo innesto straordinario e diretto di un grande olio popolino nella comunicazione politica e poi generale
Diretta ma nella comunicazione politica
E come dire
La stessa discussione che ci fa sulla legge Mammì io andrò domani è un altro appuntamento nuovo per il referendum sulla legge Mammì che si tiene lì alla sede delle ACLI ma la stessa legge Mammì da questo punto di vista qui ha ricevuto solo qualche grazie qualche critico
Senza che ancora si veda chiaro dove quando come avverrà un processo profondo di revisione e che non sia solo un punto qualche mutamento sulle quote Masi sia il mutamento adeguato acqua i mutamenti che a quelle i cambiamenti profondi strutturali di cui vita parla nel suo libro
Non tantomeno è diventato un punto di questa campagna elettorale
Sì va be'ci sono qualche battuto non è che noi come a dire stiamo dicendo con forza almeno così sembra a me agli elettori badate che sta cambiando la Costituzione in politica di questo Paese
E non sono state avviando perché c'è stato il mutamento la legge elettorale ma perché oramai è diverso già da un anno fa da un anno e mezzo fa che cambia cambia il luogo dove si formano le grandi le grandi scelte
Di programma e così via
E qui io laico lo ripeto la mia convinzione il politico solo un'ultima cosa
Insisto a dire che in ogni modo una risposta a tutto questo che significa questo nuovo rapporto tra televisione politica costume senso della vita pratica della vita be'va be'come dire non si vince secondo me se non si mette in campo la una presenza degli utenti gli utenti sono adesso c'è una struttura degli operatori che comincia a essere presente nella battaglia però gli utenti cioè i funtori sostenitori sono in grande parte un mezzo insomma disorganizzato
Che non incide su
Ecco l'ultima osservazione ecco l'ultimo conservazione io ho detto che un libro vivo forte utilissimo proprio per come ragiona sulla prospettiva di fondo sulla mutazione vitale sulla rivoluzione comunicativa
Chiusi che quindi riguarda proprio tanto tiranni della visita ecco un po'su un punto semmai a umiliare soffermato un po'di più mi soffermerei un po'di più è un punto che avremmo sessione
Non ritrovo abbastanza libero questo è l'unico situazioni vorrei rifare a questo libro molto utile e molto intelligente
Il tema o forse io sono andato un po'distratto il tema del linguaggio televisivo di ciò che significa il linguaggio Gellish
E di come il mezzo il mezzo televisivo sposta quello che io chiamo le sue in termini un po'filosofici l'elemento riflessivo dalla comunicazione riflessivo della
Cioè l'elemento con cui comunicando elaboriamo una riflessione
Diciamo così quindi un sistema di di di codici i biglietti si
E questo mi pare che sia qualche almeno a me ma si l'Amour
Non solo per l'uso villa delle per il peso che nella televisione a il Tempo il fattore tempo
Che porta con sé una tendenza assertiva e semplificare di sicuro
Ho detto altrove che
Che significa questo o penso che questo mezzo cancella secondo me il dubitare
L'oscillare fra più significati
Quindi cercare direi la stessa ambiguità di grande esperienza proprio perché tu sei preso colto e devi indirei subito io ho fatto un'esperienza curiosa non so se sia successo a voi o quelli che stanno dietro a questo tavolo va be ti trovi ti trovi di fronte la camera da presa no che tipo rende indiretta
E subito immediatamente mi sorge un dubbio che che faccia devo fare che faccia devo fare
Perché qui la faccia e fotografata e resa come a dire e tutto quanto si svolge poi nell'ambito di trenta secondi quindi se il settore fai una faccia d'un cioè se no faccio un certo ma di un certo altro le parole che ha doveri prevedono un altro significato
Io mi sono domanda al se qualche volta proprio per rompere contro questo dominio che sentivo del mezzo suggerimento
Nome dove trenta anni naso ecco già quando a volte leader Veltroni dovete vassalli del Comitato cioè Savićević movimento annusare naso poi a metà fare boccaccesco
Per cercare di ribellarmi a questo inizio ad amento come
Perché non solo la risposta e Este netta nell'attimo
Ma spinge proprio perché stretta nell'attimo a un sì o un no
C'è poco da fare e io Moore qui poste sulla testimonianza concreta sembra io lo dico subito può darsi che sembra che io non sia convinto e che si tratti di libri letti subito la la cosa a a mio parere esalta quindi l'elemento escludente della risposta
Diventa tutto un po'bianche un po'nero
Un po'
E viene cancellata la problematicità la la non problematicità è un valore
A mio parere io sono del nonno e io non voglio esaltare la problematicità
Di Forlani però ricordata la televisione mi ricordo che di lo interroga lui diceva bega del ma credo che si o forse ma vincoli va bene però occupa di dire e da questo si passa una fissità
Proprio per loro
Mi impressiona anche proprio la rappresentazione per avrà mai tutti conosciamo a volte vedi questi poveri politici micio non più politico quindici metri pure a me che sono inseguiti da quelle da questi apparecchi etiche stanno captando la mezza parola istantanea e anche proprio Rollo lo sgranare degli occhi che è quello che tu fai come eccola
Essere problematici in quel caso Betti significa apparire deboli al mio paese
Quindi e un mezzo che contro l'incertezza l'incertezza nel senso buono
Contro l'approssimazione alla cosa l'avvicinarsi via via una cosa
Contro l'allusività diciamo così di un processo di scoperta perché invece io penso che ci sia tutto una parte grande del nostro essere la nostra vita umana in cui non è che capiamo subito che cosa è
E che cosa dire che cosa fare ma ci avviciniamo per approssimazione attraverso mille mille dubbi e io scendo quindi un impoverimento forte della discorsi vita
Del discorrere no del discorre che vuol dire dire ascoltare riflettere ritornare su visto grande strumento umano che la discorsi vita infatti il simbolo de della televisione poi il quiz quello in cui tu dici sì o no
Chionna
A mio parere
Di fronte a questo c'è la rendita attività l'accentuazione semplificante empatica a volte persino grottesca di certi messaggi pubblicitarie quelle un altro campo ittiche tutto asseverativo
Che crisi vita dice che forse siamo di fronte a una crisi della pubblicità attuale può darsi qui hanno sono dati però sento e io resto sempre impressionato
Anche lì dalla tecnica pubblicitaria in dando a questa tecnica per cui come a dire non si
Non c'è più un discorso logico
Si fa propaganda sugli occhiali non è che ti parla un degli occhiali ma dell'anno ed era una donna stupenda
Una donna stupenda che sta facendo le cose bellissime fare l'amore baciarsi incontrarsi così poi a un certo momento spuntano gli occhiali
Con forme di associazione che sono in questo modo qui impressionante dell'auto non si dice sì sì dicono le qualità ma soprattutto si vedono deserti paesaggi incredibili cose diverse
Di questo genere e così via
Con io mi sono mi sono domandato anche perché questo ultimo parti questa riflessione perché per esempio quando si fa la réclame della marmellata o del dei panini oppure del degli il così Findus eccetera eccetera
Tutte quelle brave massaie lasciatela chiamare così lo dicono non così come naturalmente c'è una quante borbonico quanto è buono e voglio dire
è tutto un linguaggio secondo me che subisce una deformazione evidentemente perché la ripetitività e l'insistenza proprio del del dello della fissazione dell'attimo gliene agisce come un deposito profondo un qualche eco che spero non me lo spiego
Alcune sono insopportabili di delle bravissime donne assai penso come parlava così del tandem Giare del del politica del fare insomma è è assurdo insomma si spiega solo nel senso che tu vuoi indurre qualche cosa che proprio per la sua diciamoci assurdità
Ti vuole chi vuole colpire lo dico perché mentre io sono come dire un grande appassionato incompetente naturalmente ho finito di questo nuovo strumento impressionante
Bene sono temo molto una monocultura
Non
E lo dico io in questo è diverso per esempio in questo senso già la fiction è un elemento di rottura
Mi piace io mi domandavo anche se pure i bisonti e sopra c'è un c'è anche se il cinema
Nella sua brevità condensata l'altra grande scoperta del cinema e sarà quella condensazione in un tempo rapidissimo del del dell'evento che prima si svolgeva nel romanzo
E così via però la fiction è quando è una cosa in cui entro una problematicità un farsi un trascolorare un'ambiguità poi sembra pensare se quel film dice una cosa oppure oppure un'altra vedo qui mio amico Gillo Pontecorvo insomma
Sa che cosa vuol dire poi alludere a molte cose nel film
Allora vuole quindi allora spezzo una lancia per il il cinema spezzo una lancia per il libro
A a mio mio pari e altri strumenti e per il modo di ricreare incontri pubblici in altre sedi
Cioè se l'agorà il luogo pubblico classico dei greci dove ci si incontra e si discorre ascoltandosi
Fosse ridotto solo al
Alla alla tv Baio avere una grande paura
Grande puro quindi se la tv alla morte del libro e la morte del saggio la morte dell'anche del del del cinema e così via beh allora avere una grande paura perché credo che invece specialmente in una mondo come quello di oggi quello moderno noi abbiamo bisogno non di un unirli induismo ma di un plurilinguismo di modi diversi di costruire linguaggi al plurale anche perché siamo in un mondo che non è riducibile più Como
Mai diventa sempre più un mondo plurale
Sono pensieri ma voglio dire ecco le cose interessanti come stimolato questo libro molto bello grazie
Bravo
Prova colto io
Basta
E altri piccoli incidenti
Del tempo
Riprendere alcune delle cose dette or ora da Pietro per rassicurarlo
Io per esempio uso questo trucco se si leva l'audio si vede subito che Formigoni mente
Cioè questo linguaggio siccome non parla le menti
Ma entra in noi attraverso gli occhi colpisce nello stomaco
Probabilmente ha anche una sua immediatezza di reazioni di coscienza non sarei così pessimista
Sul fatto che si perdono i luoghi classici del discorrere la cura non è stata mai via io facevo pettegolezzi al mercato essendo una donna
L'ancora non è stata mai il luogo in cui io potevo discorrere
Io sono la casalinga che deve stare in atteggiamento
Perpetuamente estatico di fronte al pannolino al detersivo a me disturba molto di più Bird insulto all'intelligenza media delle casalinghe che è molto elevata
Di quanto non mi disturbi un bel corpo femminile che veicola qualche altra cosa
Catturata così la vostra attenzione vengo a questo libero di Vincenzo vita che mi pare di grande interesse
Merita affettuoso solennità di questo incontrò in un giorno doppiamente disadattato appunto perché piove perché è l'ultimo di Carnevale
Il libro mi pare importante perché è un libro molteplice
Vincenzo Saccà costa all'oggetto della sua indagine da molti punti di vista cioè con una gara ottima attrezzatura tecnica
è una grande conoscenza giuridica è una storia politica rilevante
Credo che i libri molteplici siano oggi importanti
Non perché si debba temere lo specialismo ma perché si deve temere lo specialismo incapace di guardare oltre se stesso
E allora accostare un oggetto attraverso molti canali di comprensione
è una buona cosa qualche volta lo si sa facendo dei libri collettivi e singolare che lo possa fare una sola persona mi pare un pregio non da poco
Questa molteplicità degli atteggiamenti riguarda la capacità di tenere sotto controllo diciamo in modo diacronico noto sin cronico tutti gli eventi tutti
Considerati gli aspetti considerati ma quadri mi sembra che più interessante ancora sia la capacità di vedere la storia di questa vicenda operarono che su dei mezzi che sono così incollati all'attualità ci sia la capacità di affrontarli in modo diacronico nel tempo nel corso del tempo
Mettendo in in relazione la radio e una delle grandi crisi politiche economiche mondiali la televisione
Tenendo conto anche degli impatti che l'innovazione tecnologica come il mercato vi risponde la relazione sociale che si stabilisce attraverso questo tipo di innovazione tecnologica influisca in generale e sul mezzo e su chi lo usa questa attenzione non mi pare frequente nei libri che si occupano di questa materia e vorrei perciò sottolineare anche questa particolarità dell'opera
Che inserisce in una considerazione storica perseguono diciamo così questa presenza ma non come un nuovo genere letterario ecco l'atteggiamento non è quello adesso c'è anche un nuovo genere letterario ma proprio come un luogo di relazioni sociali diverse differente nuovo
Rispetto
Ai tempi precedenti a questa invenzione un uomo di relazioni sociali lo strumento di relazioni sociali e quindi uno strumento che Montella viene modellato per i rapporti di forza dalle esigenze politiche dagli andamenti del mercato
E che naturalmente in questo modo si iscrive nella nostra storia
Io credo con un imprinting di tipo particolare forse non è ancora stato bene studiato perché avviene per lo più
Fu persone
Non è come l'imprinting insomma del Della nitro quello che segue lavorano essendo guarda non ha mai visto un'anitra uno cioè non è un imprinting di quel tipo avviene comunque su persone che già articolano parola
Che già si muovono con una qualche autonomia e tuttavia però probabilmente ha un carattere di iscrizione profonda
E lecco il rimando il rinvio
Il luogo del discorso della riflessione probabilmente si stabilisce dentro di noi non nel momento della immediata ricezione non so se questo sia vero sì una cosa fischiata a me pare così se ci penso anche un po'nella mia esperienza personale così è capitato io sono vecchi abbastanza da e se risulta prima che ci fosse la televisione quindi l'imprinting l'ho ricevuto che sapevo già leggere e scrivere da un pezzo come potete immaginare e quindi posso vedere nella mia storia il tipo di reazione che ha determinato come si è mescolata ad altri rapporti culturali ad altre forme di linguaggio d'espressione insomma non voglio ad andare alla nell'autobiografia
Ma laconicamente resta di più di gran lunga di più del libro per il quale ho voluto dire queste cose in relazione al tema specifico trattato
è che mi pare un contributo di primo ordine a una nuova teoria degli sugli intellettuali
Che di cui credo ci sia bisogno
Perché le forme di collocazione analoghi analisi funzione sociale storica e politica degli intellettuali che finora abbiamo in qualche modo accumulato forse non sono più utili
E il libro segnala una possibilità
Nuova diversa
Proprio perché
Gli intellettuali come soggetto esperto della comunicazione
Si trova proprio nel cuore di questo rapporto sociale attraverso il quale noi rappresentiamo e speriamo di poterlo fare anche in modo più interattivo
Noi rappresentiamo la realtà ora il rappresentare nella retorica antica era la funzione specifica della poesia far presente una cosa che non c'è re presentare
E quindi ha una funzione molto importante di traslazione di accumulo di per poi di comunicazione particolarmente significativa
Questa funzione potrebbe essere affidata potrebbe essere richiesta potrebbe essere assunta dagli intellettuali in quanto si prenda coscienza che oggi essere intellettuale significa essere esperto della comunicazione esperta della comunicazione
Questo supera vince va oltre dopo per adoperare ed è il titolo del libro le forme che non abbiamo conosciuto della presenza degli intellettuali se pensiamo alla presenza politica degli intellettuali
Di cui ancora è così intriso il Parlamento che non è dopo in media molto prima infatti non capisce quasi niente di quello che deve fare in proposito
Dicevo se guardiamo agli intellettuali politici noi ci accorgiamo che prima nel tempo della rappresentanza per censo l'intellettuale politico e soprattutto l'avvocato
Colossi esperto della comunicazione nel senso della retorica antica e capace di normare l'ordine pubblico quelle cose mi servivano allo stato culla rappresenterà per censo quando la rappresentante non è più per censo ma diventa del popolo
Noi abbiamo una altra figura di intellettuale che poi sostanzialmente l'intellettuale organico della classe operaia giù
Che ha una funzione di trasferimento della propria coscienza negli interessi di un'altra
Qualche una con l'altra da sé un altro soggetto
E questa operazione singolare significativa difficile importantissima consente a quella parte della popolazione che per motivi culturali o d'altro che non può accedere alla rappresentanza diretta
Di avere una rappresentanza non incapace di tener testa agli avvocati per l'appunto
Oggi io credo che siamo di fronte ad una esigenza assolutamente differente
Perché nella società si sono sedimentati ed espressi attraverso proprie culture politiche vari soggetti
Nessuno dei quali ha più bisogno di per sé né di avvocati né di intellettuali organici
Se qualche disturbo della comunicazione
Non si sente
Avessero a noi a bene cosa devo fare tacere
Ma quando
In quanto se mi dite che è saltato prendendo tra
Dobbiamo
A va bene
Va bene gravi affidato al Franchi
Allora dicevo questa nuova fase in cui soggetti
Sì auto organizzano esprimono una cultura politica
Proprio i modi di comunicazione me l'avvocato non serve più e però nemmeno l'intellettuale organico organi quattrini
I soggetti nuovi sono sufficientemente acculturati da potersi esprimere verbalmente spesso hanno prodotto loro la propria cultura appeso al femminismo al pacifismo all'ambientalismo
Di conseguenza a loro volta gli intellettuali diventano non soggetto politico di uno specifico momento o luogo decisivo e importante della rappresentazione
E della relazione sociale del rapporto sociale
E questo mi pare sia il punto che si intravede nel libro di Vincenzo vita lì dove appunto egli parla del rapporto tra intellettuali della comunicazione luogo dalla riproduzione sociale sono questi i temi che sono dei miti grande attuali dai molto dibattuti per esempio nel movimento delle donne c'è quindi una singolare
Concomitante consonanza in questo in questo caso
Se questo è vero io colgo l'occasione del libro per a ricevere moltissime informazioni che non conoscevo molte molti suggerimenti
Deduzioni non così immediato e quindi frutto di una buona riflessione Deborah aggiornamento ma mi rafforzo anche nei confronti del timore dell'invasività di questo mezzo militare che comincino a profilarsi anche le possibilità
Di una apprendimento degli alfabeti mediatici e l'apprendimento e l'alfabeto come è noto è la miglior forma di difesa rispetto all'ignoto
Il latinorum faceva paura Renzo naturalmente o il non saper scrivere colloca fuori dalla comunicazione dal consorzio civile che analfabeta
L'alfabetizzazione è un potentissimo strumento di autodifesa quindi bisognerebbe curare questo è un aspetto che forse le scuole potrebbero prendere in considerazione un'alfabetizzazione mediatica che sarebbe
La forma migliore di difesa invece di invocare le censure
Forse basta dire bambini che succedono tante ammazzamenti ho tanti amplessi perché un minuto costa tantissimo in televisione io siano molto sensibili a questa degradazione un po'plebea del
Degli eventi che si affastellano in televisione invece dire ovvio non guardate questo numero che quell'altro proprio succederà nel loro dei poli coscienza penso che sarebbe più facile trovare degli antidoti in una vuole razionale forma di disincanto di disvelamento attraverso l'alfabetizzazione che non attraverso censure codici di comportamento
Schermi che si possono accedere solo a certe ore insomma altre altri trucchi mi è sembrato di scarso significato la cosa che invece mi preoccupa molto in questo momento visto che è quasi impossibile non fare un riferimento proprio alla campagna elettorale è che noi siamo già il mezzo e non ci siamo accorti a tempo come qui ci si doveva al Fabretti Zare quindi siamo un po'analfabeti tutti quanti mi par di capire
Quello che mi fa paura è una specie di selezione mediatica dei temi
Ricordarmelo in questa forma così riassuntiva
A me non in non importa tanto chi occupa lo schermo ci può anche essere un effetto di indigestione in fin dei conti quindi non non mi questo non mi spaventa
Mi preoccupa il fatto che sia allo schermo televisivo a decidere che cose letteratura e che cosa in politica mi spiego la Bosnia e letteratura Raul Bova la portella telenovela dell'orrore
La disoccupazione letteratura è un evento come e le inondazioni terremoti gli incendi la faccia di Segni e politica
E questa la cosa che mi preoccupa perché questo accompagna un processo di autonomia del politico
Dentro cui siamo che non ci consente quasi più di relazionare richiedenti alle loro non vorrò dire cause ma insomma così a nella I do loro dintorni ecco
Li li racchiude in una specie di cornice l'isola
E pensate noi oggi a pochi giorni di distanza dall'ultimatum alla Bosnia abbiamo Repubblica che titola in prima a tutta pagina segni un tram del centro
Saccarola Walter Veltroni
Necessario distacco di questo libro di Vincenzo
Per il motivo che
In questo libro io ho ritrovato molte delle cose che nel corso di questi anni di di lavoro insieme Vincenzo io e altri
Compagni che sono qui e che hanno lavorato in questo settore
Hanno discusso sono tante volte confrontati come opinioni proprio hanno costruito attraverso il confronto di queste opinioni poi un'opinione collettivo
Dentro questo libro ed è per questo ripeto che non riesco a parlarne col necessario distacco cioè come dire dieci anni di di pratiche quotidiane insiemi di discussioni decisioni da prendere cose sulle quali si era d'accordo di cose sulle quali si discute Obama io credo di poter dire che raramente in un partito politico italiano è stato
Il libro di Vincenzo la testimonianza di previsto forse la migliore testimonianza di Cristo
C'è stato un collettivo così appassionato delle cose delle quali si occupa Vincenzo ha in questo libro racchiuso qualcosa di più di una sistemazione politico teorica racchiuso anche una passione culturale intellettuale
Coraggio una lotta politica
Per questo anch'io come in grado come Lidia Menapace ritengo in questo libro c'è un libro da da legge le da temere da consultare sia uno splendido strumento per per capire l'universo di problemi dei quali gran parte delle persone che sono qui si occupano che sono problemi che sono sotto i nostri occhi nella specie di un continuo mutamento eppure questo continuo mutamento nel libro di Vincenzo e ebbe a raccontare
D'altra parte anche questa occasione che la presentazione del libro di Vincenzo ci offre è un'occasione che ci consente di ragionare
Per un attimo sui problemi della televisione e lo abbiamo fatto l'hanno fatto in grado di Berna pace lo farò anch'io se è possibile non schiacciati dalla incombenza della polemica politica quotidiana
Verrebbe voglia di farlo per una parte non sotto la specie di polemica ma sottospecie di riflessione lo farò anch'io alla fine di questo ragionamento
Però penso sia importante sia il migliore o come dire migliorato di coerenza che ad un lavoro
Complesso come quello che Vincenzo vita ha fatto con questo libro chi lo deve presentare credo sia bene si attenga credo ripeto il miglior atto di coerenza e rispetto a questo volume sforzo
Si è partiti nella riflessione lo è stato detto in introducendo questa nostra discussione se partite nella riflessione da una cosa sulla quale la sinistra ha discusso per molto tempo purtroppo
Ogni tanto la sinistra si appassioni in discussioni che non so se siano giuste o sbagliate ma spesso sono del tutto in tutti
La discussione se la televisione sia buona o cattiva
Sia bella o brutta sia utile o dannosa sia produttivo improduttiva sia uno strumento del demonio una leva nelle mani del progresso è una discussione
Che fatta in questa forma fatta in questo modo appare oziosa inutile e che per un lungo periodo per un lungo tratto della storia della sinistra italiana
Ha impedito alla sinistra italiana di assumere ciò che la sinistra avrebbe dovuto avere cioè una cultura e una politica delle regole del gioco
Per molto tempo
La sinistra italiana si è divisa sulla questione della televisione
Lungo due linee di comportamento
Luna ritenendo che il problema fosse quello di occupare in posti di comando degli apparati di comunicazione
L'altra ritenendo che si dovesse combattere in qualche modo sostituire agli apparati istituzionali o tradizionali quella che veniva canti amata la controinformazione
Queste due culture hanno attraversato la storia dalla sinistra italiana e ambedue sono però figlie di una sostanziale subalternità rispetto all'universo del quale si sta parlando
E c'era rispetto alla al problema dei mezzi di comunicazione
Letti intese valutati nella loro ambiguità
Per troppo tempo si è pensato che i mezzi comunicazione fossero puramente e semplicemente uno strumento di persuasione
E che come tale dunque il problema fosse occuparli per poter persuadere o contrapporre agli strumenti dalla persuasione istituzionale degli strumenti di persuasione diversa
Io credo che oggi la cultura dalla sinistra dei progressisti abbia fatto dei passi importanti penso che il libro di Vincenzo sia ripeto una delle tracce migliori per capire questo
Questo campo credo che oggi ne possiamo considerare la cultura di questa parte della politica italiana come quella più abilitata ad affrontare il grande tema che oggi di fronte a nuovi e cioè il tema delle regole del gioco del governo delle comunicazioni di massa
Io vorrei cominciare però ragionamento sulla televisione
Partendo dalla Bosnia
Citando due cose concrete una una cosa assolutamente personale se volete del tutto incidentale
Mi è capitato domenica di vedere le mie due figlie piccole una sei anni l'altra treni
Che giocavano ad un gioco che non avevano mai fatto prima e cioè correvano per casa piegandosi
Parlandosi sottovoce poi richieste di capire quale gioco stessero facendo mi hanno raccontato che stavano giocando ai bambini che correvano per non farsi sparare dei circhi
Avevano visto in televisione evidentemente l'immagine di Sarajevo avevano visto
Questa cosa strana persino più strana della guerra
Nella guerra intesa come tradizionalmente la sentendo i bombardamenti
Le contraeree o quant'altro questa strana guerra di di di di proiettili sparati non si sa perché magari si sale o comunque sparati su persone che capitano
Senza incolpevoli vengono prese mentre attraversa una strada e questa cosa aveva in ha impressionato evidentemente la la retina della loro sensibilità i bambini mettono spesso sullo stesso piano cose anche di diverso peso il volo di una farfalla spesso pesa tanto quanto il colpo di fucile di un cecchino
Dunque l'altro posso diventare oggetto di gioco eppure nella qualità di questi Giochi viene una qualità di impressione assolutamente diversa
E l'altra cosa che la televisione è sostanzialmente l'ultima forma insieme al volontariato e non è neanche un caso Chris mette insieme in questo caso e l'ultima forma di presenza del mondo in Bosnia
Non saremmo oggi alle prese con i dilemmi della nostra coscienza e anche gli interrogativi delle nostre politiche perché io invidio chiunque abbia certezze sulle soluzioni da dare al conflitto dalla Bosnia
Non saremo alle prese con tutto questo se nel corso di questi mesi l'ultima cosa che ha fatto sentire i cittadini di Sarajevo non del tutto dimenticati dal mondo avesse funzionato
Se cioè quelle telecamere quelli satelliti e quegli studi televisivi improvvisati non ci avessero fatto vedere ciò che ci hanno fatto vedere per non la Bosnia non esistere
Non ci sarebbe né nostra coscienza neanche come problema neanche come rovello e magari neanche come suggestione dalla quale far discendere decisioni opposizioni politiche le più diverse
La televisione acquisto
La televisione è la più straordinaria e meravigliosa delle ambiguità possibili nell'universo della comunicazione
La televisione con lo strumento che può annullare lo spazio e il tempo
E l'unico strumento di comunicazione che può annullare lo spazio il tempo che può fare sentire quella straordinaria sensazione di magia che è costituita dal fatto di essere seduti in casa propria nel proprio universo nella propria
La propria Saccà e al tempo stesso di essere appunto a Sarajevo o a New York
L'ambiguità della televisione naturalmente sta tutta nel fatto che e se insieme strumento di omologazione
Culturale di linguaggi e di sensibilità di di di modi di ragionare persino ma è anche al tempo stesso straordinario strumento di diffusione delle consapevolezze di allargamento degli universi di conoscenza
Io credo che questo Paese negli anni Sessanta sia molto cresciuto e si sia come dire secolarizzato grazie alla scolarizzazione di massa e grazie alla televisione che questi siano stati due fattori principali di modernizzazione
Ora
Questa ambiguità è stato oggetto di molte riflessioni teoriche io ne cito solo tre molto diverso e però ecco se dovessi dire
Tre testi utili per capire nel bene e nel male il bello il brutto il diavolo e l'angelo che ci sono dentro la televisione
Il vero ebbero da citare certe riflessioni finali di Pasolini circa i processi di omologazione linguistica e culturale
Mi verrebbe da citare
Il lavoro straordinario fatto dal cardinal Martini sul tema della televisione
Il suo lavoro di ricerca di sistemazione
Persino etica dei problemi di relazione tra le coscienze e l'universo comunicativo
E per quanto attiene invece la cultura più tradizionalmente dalla sinistra della sinistra marxista
Mi verrebbe da citare un testo di Emilio Sereni su critica marxista mio centosessantotto che esse la memoria non mi inganna si chiamava l'allusione scientifico-tecnologica il movimento studentesco nella quale Emilio Sereni spiegava le ragioni per le quali accadeva improvvisamente che Zenga correndo i giapponesi gli studenti italiani gli studenti poco polacchi e quelli dalla Sorbona
Allo stesso momento nello stesso modo con le stesse forme gli stessi linguaggi scegliesse
Di raccontare come fecero nel sessantotto il loro disagio e sereni ragionava sull'influsso che su questa analogia di comportamenti aveva avuto il processo di di restringimento delle dimensioni del mondo comportato dalla rivoluzione scientifico-tecnologica
E ora questo processo è andato avanti la Rete delle comunicazioni ci dà un'apparenza di onnipotenza io ho sentito squillare qui mentre la discussione perveniva dei telefonini che sono uno dello strumento è uno degli strumenti attraverso i quali ciascuno di noi ha la sensazione di essere costantemente al centro del mondo perché il mondo può raggiungere un può raggiungere il mondo e e tutto questo però se come dire coniugato al complesso delle reti di comunicazione con la quale la nostra vita quotidiana integrazione cita anche una sensazione però di come dire di di costante solitudine sarebbe bello ragionare sul rapporto tra la sensazione o la
Ho la coscienza di solitudine dell'uomo moderno a disse e la molteplicità delle reti comunicative di cui dispone
E tuttavia io credo che ora dobbiamo
Collocare chi di noi ha l'ambizione di porsi il problema di sciogliere questa ambiguità nel senso positivo cioè di valorizzare anche se naturalmente e e dentro il mezzo l'ambiguità di valorizzare gli elementi innovativi e positivi chi di noi si vuole far carico del problema delle regole del gioco la comunicazione deve io credo portare il ragionamento un po'oltre la discussione che si sta facendo adesso
E io dico la mia opinione è la mia opinione coincide con quella che Pietro Ingrao ha detto nel suo intervento e cioè credo anch'io che si sia chiusa un'altra fase della storia della televisione gratificazioni Italia
Che si sia chiusa la seconda fase della storia televisione gratificazioni
Io faccio due periodi storici che durano ambedue vent'anni il primo va dalla metà degli anni Cinquanta alla metà degli anni Settanta
In quel periodo c'era una televisione a monopolio statale
Una televisione in cui qualcuno si preoccupava di garantirci quello che riteneva essere il giusto mix tra informazione educazione spettacolo in modo tale che l'uomo italiano fosse informato aggiornato al tempo stesso fosse
Divertito quanto bisognava
La televisione è uno strumento tecnologico sostanzialmente arretrato era in bianco e nero abbisognava alzarsi per cambiare il canale come si faceva con i vecchi all'occhio Bacchini quando erano delle manopole pesantissime da girare
Queste cose stavano tutte insieme il monopolio statale equilibrio dei generi
Diciamo arretratezza tecnologica
A metà degli anni Settanta questa prima fase dalla strada la televisione si chiude
Perché cambiano tutti e tre i parametri
Primo si rompe il monopolio statale e arriva i privati privati si trasformeranno rapidamente nel privato
Secondo legato al primo cambia
Cambiano le discipline dell'Offerta che non sono più l'equilibrio dei tre generi
Quelle che ci consentivano vi ricordate negli anni sessanta di avere il lunedì e il martedì nel film il giovedì il quiz il sabato il varietà e la nostra settimana era costruita sapendo che
L'organizzazione del tempo libero viveva in ragione di questi equilibri che erano in sostanza informati da quella televisione per la quale nessuno di noi ha bisogna dirlo tutte le volte a nessuna forma di nostalgie
Alla metà degli anni Settanta appunto cambia lo scenario proprietario e cambiano anche i palinsesti la grande rivoluzione di Berlusconi è la rottura dei generi e la trasformazione tra televisioni in un palinsesto
E la trasformazione che la centralità della televisione dal prodotto programma al prodotto palinsesto
La trasformazione e la televisione in una funzione strettamente legata ad un mercato pubblicitario finanziario la trasformazione del pubblico
Da spettatore al consumatore
E questo si accompagna anche ecco il terzo elemento che torna ad una mutazione tecnologica che coincide esattamente con la metà degli anni Settanta arrivate decisioni economiche soprattutto arriva il telecomando
Che è il vero strumento di trasformazione dell'apparato delle forme di trasmissioni di fruizione del consumo televisivo
Tanto da diventare persino elemento ideologico oggi quando si fanno dei delle discussioni sulla qualità dell'informazione trovi sempre qualche bel tomo il quale dice a valle ma che problema c'è basta spingere il telecomando e si cambia canale
E quella macchinetta viene nell'ideologia diciamo di questo tipo di di
Di di di filosofia evocata come lo strumento di libertà io ho il telecomando e dunque ho la libertà perché non sono il che è un'assoluta finzione perché il telecomando
Agisce dentro a selezioni che vengono fatte secondo un criterio unico
E dunque quel telecomando come dire
Va a caccia di cose che alla fine rischierà di trovare sostanzialmente uguale
Se si è chiusa anche questa seconda fase probabilmente
E si è chiusa lo dicono tutti gli indicatori lo dicono non solo le stanchezze del pubblico lo dicono le gli afflosciamento i pubblicitari lo dice il fatto che nuove mutazioni tecnologiche stanno arrivando e che saranno dall'alta definizione a
Alla televisione interattiva che già è qualcosa di comincia a funzionare alle diversificazioni tecnologiche il cavolate iper più eccetera
Forse probabilmente stiamo entrando in una terza fase
Che cosa sarà la terza fase dal punto di vista dell'assetto delle proprietà
Io credo che sarà la
Rottura del duopolio pubblico privato
Nel senso che il pubblico dovrà riscoprire con maggiore decisione la propria vocazione naturale
Che è quella che ne definisce la ragione stessa dell'esistenza che poi si è dovuta trasformare anche per ragioni di sopravvivenza in una guerra senza quartiere nei confronti del privato delle sue strategie aggressive
Il privato dovranno diventare i privati
Il privato dovranno diventare i privati
Ma vorrei dire che persino la dimensione dei problemi aziendali con i quali il privato si trova le migliaia di miliardi di debito dovrebbero spingere ad accelerare il processo di
Come dire di di riorganizzazione proprietario del sistema
E qui sta un idea del pluralismo vedete me è capitato qualche giorno fa di partecipare ad una discussione al rosso e nero in cui c'era Berlusconi e l'idea del pluralismo di Berlusconi e per quanto mi riguarda sostanzialmente inaccettabile Berlusconi dice quei sono pluralista perché è vero che nelle mie reti o
Non faccio nomi
Qualche direttori telegiornale qualche commentatore diciamo che usano le bocche da fuoco delle quali ho bisogno però poi ho anche gli altri
Ecco e questa concezione del pluralismo che vale per la Rai vale per la Fininvest è inaccettabile il pluralismo come concessione
Io sono pluralista perché decido di essere pluralista
Il probabilismo è ragione delle mie scelte
No il pluralismo deve essere qualcosa che sta nella struttura degli apparati di comunicazione
Non deve essere affidato all'arbitrarietà delle scelte del singolo imprenditore imprenditore tanto più quando poi questo imprenditore decise di decide di mettersi in politica
L'unico pluralismo immaginabile e il pluralismo di tanti proprietari di tanti mezzi tra di loro diversi nella condizione di farsi ciò che in un mercato deve essere definita come la concorrenza perché solo da una concorrenza regolata può venire un mercato che sia
Pura distico e diversificato assunte
Assumere questa come consapevolezza significa allora come dire
Lui plasmare la chiave di lettura con la quale si guarda ai problemi di comunicazione
Io non credo che il pluralismo possa essere la somma di un pluralismo interno e detti Berlusconi ammesso che vi sia e di un pluralismo interno alle reti della RAI ha ammesso che vi sia non è la somma di questi due non fa il pluralismo perlomeno quel pluralismo del quale noi parliamo che credo ragionevolmente si debba
Si debba intendere
Tanto più questo lo dico solo incidentalmente quando io oggi ho provato diciamo una certa quindi un certo stupore
Nel leggere la dichiarazione di Berlusconi che dice e inaudito che la RAI usi adesso anche qui non dico quale telegiornale ma è facile immaginare come uno strumento contro di noi quando io nelle mie reti non attacco mai nessuno
Ora
Oh io sono stato su un altro pianeta nel corso di queste settimane oppure ogni giorno che accendo la televisione vedo rovesciare valanghe diciamo di accuse nei confronti di questo o di quello cioè
E viene persino da chiedersi perché ci sia questo attacco così violento alla RAI oggi
Alla RAI certo dello straniero di di di di tante cose che ci sia stato un attacco alla RAI che certo non era meno oggetto di come dire di amorosi sensi da parte dei partiti politici
All'inizio alla metà degli anni ottanta perfino anche dopo quando Andrea Barbato fu cacciato dal TG due perché le sue idee non collimavano con quelli del Partito socialista di allora io non sentivo molte voci ribellarsi
Molte voci gridare alla censura o a regime mi sento tanti adesso perché sentito ieri sera Gianni Riotta veniva definito un Abbatino comunista
Siamo tornati ai tempi del del senatore McCarthy diciamo così ecco
Tutto questo anche per dire del clima orrendo in cui questo Paese sta precipitando in questa campagna elettorale ho usato questa espressione la riconferma del clima ormai di una campagna elettorale che doveva essere fatta per vedere chi doveva
Governare questo Paese i cittadini dovevano poter scegliere su le cose che gli uni e gli altri avevano da proporre al Paese che si trova precipitato primo in una grottesca campagna elettorale
Sul comunismo
Francamente diciamo non non si immaginava fosse tema all'ordine del giorno di questa consultazione elettorale si tornano a vedere cosacchi che si abbinano a San Pietro i comunisti che mangiano i bambini eccetera eccetera
Oppure si torna a essere precipitati in qualcosa di ancora più grottesco
La campagna elettorale dell'Italia che ha vissuto puro che ha vissuto di questo Paese con due milioni miliardi di debiti con la disoccupazione con la questione morale aperta diventa la campagna elettorale tra RAI e Fininvest
Votate Forza Italia o votante ormai hanno detto che a Domenica In e Domenica hanno fatto vedere delle bandiere della quindi andiamo avanti così chiediamo all'Italia di pronunciarsi se è meglio la RAI la firma non è questo
Non è questo
Ciò che un sistema democratico maturo dovrebbe attribuire a se stessi
E questo chiama in causa la questione delle regole del gioco che si faranno e delle garanzie democratiche di un confronto aveva ragione Pietro Ingrao
Ragionando sul sul libro di di Vincenzo vita
A citare a declinare diciamo le
Come dire i sintomi di disagio e di malessere che ci sono dentro l'attuale universo che la comunicazione quando è applicato alla politica
Intanto la grande semplificazione
Ha ragione in grado o sì o no e come la struttura del computer
O sì o no se non vai avanti
Senti viene fatta una domanda certo fa ci sono gli estremi opposti del Forlanini sono
Però se viene fatta una domanda
Tu non hai né il tempo di ragionare ma sono le sto facendo come dire una considerazione astratte le faccio una molto concreta nel tempo di ragionare né la televisione annulla la possibilità non solo di parlare ma soprattutto di ascoltare
In televisione darsi ragione
Non fa spettacolo
Io non posso in un dibattito dà ragione ad un altro perché sono stato chiamato Little litiga
E quindi sono fuori parte
E come uno che deve fare il il cowboy che si presenta vestito da antico romano non non viene richiamato la volta dopo c'è poco da fare
In televisione
Lo spazio della contaminazione dell'intero
Della disponibilità all'ascolto reciproco della voglia di confrontarsi viene annullato ma è roba degli ultimi mesi
è un'accelerazione terribile che la televisione ha avuto negli ultimi mesi tutto viene tirato con un colpo di spugna tutti gli spazi intermedi tutti i dubbi tutte le incertezze tutte le approssimazioni
Alla propria convinzione vengono saltate con grande rapidità in una sarabanda di usura
Noi abbiamo fatto ci credo ci sarà domani sul giornale un'inchiesta devo telefonato a tutti i signori Bianchi dell'elenco del telefono per sapere cosa pensavano della televisione rissa la risposta di tutti quanti e che non hanno capito
Non hanno capito di che cosa stiamo parlando
Poi sì certo si presenteranno dei sondaggi perché poi adesso siamo arrivati al paradosso che diciamo uno è in politica è proprietario delle televisioni è proprietario degli istituti di Dondi sondaggi quali dicono ogni giorno che al trentacinque quaranta cinquantadue al sessantasei le televisioni rimandano questi ma è una specie di circuito orribile
Che è il contrario di quello che dovrebbe essere un sistema informativo decongestionare
Dei congestionato e naturalmente collocato in una posizione quindi la semplificazione estrema e la riduzione del di spazio il linguaggio
E abbiamo messo a confronto sempre sull'Unità
Il modo in cui parlava il Moro il modo in cui parlava Bossi
Lo abbiamo messo a confronto per fare un confronto gli estremi c'è persino la metodo famoso discorso inconcepibile indecifrabile di di Moro di una richiesta al capo ufficio stampa della democrazia iniziale di allora di quale fosse il significato
Di quella frase e della rispose capo ufficio stampa lo stiamo ancora decidendo
Quello è lo diciamo l'estremo
L'estremo di un tempo poi c'è Bossi la Bonamassa ai e tutto il resto che sappiano diciamo così l'armamentario di cose che il linguaggio politico italiano ha preso il linguaggio delle parole ma persino il linguaggio estetico
Abbiamo scoperto che la politica italiana entrata persino la calza che viene messa di fronte all'obiettivo della telecamera allo scopo di dare di questo o di quel candidato un'immagine più Flou più
Tutto questo appartiene a qualcosa che come dire tanto più si raffinati questa macchina
E tanto più si scolora nei contenuti si dice l'americanizzazione non è vero non è vero
In America
Quando si fanno i confronti elettorali
Il problema sì certo poi candidati stanno attenti a loro immagine ma devono rispondere su che cosa diavolo vogliono fare per la sanità
Per il fisco per le pensioni devono rispondere le cose concrete i congressi dei partiti americani
Si svolgono sulle issues politiche sulle soluzioni che ciascuno intende dare ai problemi del proprio Paese quello che avviene in Italia non è l'americanizzazione è la Sud americanizzazione
Del sistema politico
è la trasformazione della competizione elettorale in una sorta di telenovela nella quale ci sono gli eroi contro noi cattivi e i buoni quelli che sparano per primi e quelli che vengono uccisi per ultimo
Il tutto però ecco francamente molto lontano da ciò che dovrebbe esserlo una competizione elettorale moderna in un paese molte
Di qui l'ultima questione
Le regole del gioco come si faranno
Io credo che
Io credo che sia del tutto impensabile lo abbiamo detto lo abbiamo ripetuto e lo voglio dire ancora io qui stasera penso che sia del tutto inimmaginabile che dopo le elezioni di possano essere regolamenti di conti
Vinco io e paghi tu o viceversa
Diciamo così questo sicuramente non vale per per la cultura politica della quale non siamo espressione che diciamo e raccolta nel nel lavoro di Vincenzo io credo che dopo le elezioni
Si dovrà aprire una frase una fase costituente delle nuove regole della comunicazione una fase costituente
Una fase costituente la si fa mettendo attorno a un tavolo tutti i protagonisti del settore
E trovando attraverso cui la fatica della politica che Lassana opera di mediazione
Anche tra gli interessi esistenti
Si deve trovare il punto di equilibrio più avanzato
Andando verso una legge di sistema o meglio verso una normativa di sistema che metta dentro televisione radio giornali cinema industria culturale complessivamente che veda tutti gli elementi di relazione tra questi vari comparti
Andando verso un'adesione della normativa italiana alle normative europee
Andando verso uno strumento di intervento del Governo in questo campo che sia uno strumento bello
E però capace di orientare diciamo le politica del settore
E andando verso un sistema che abbia come regola fondamentale la capacità produttiva il pluralismo reale l'autonomia degli operatori queste tre cose sono le tre cose sulle quali bisognerà lavorare
Bisognerà lavorare cercando un punto di equilibrio tra gli interessi vorrei dire persino le posizioni che fin qui si son definite sapendo però che questi tre parametri sono come dire indisponibili in quanto sono quelli che presidiano un'idea di pluralismo
Questo naturalmente richiede un governo neutrale
L'altra
Richiede un Governo che possa essere uno dei temi
Di uno dei saggi di Vincenzo che possano essere fuori dalla mischia
E che non abbia interessi in campo da questo punto di vista l'Italia rischia di fare un un serio passo indietro
Non abbiamo avuto partiti politici uomini di governo che parteggiavano per questo o quel contendente il sistema di comunicazione
Ci potremmo trovare la condizione che uno di questi contendenti diventa la politica cioè diventa la decisione governativa io l'ho già detto non capisco come si potrebbe pensare ad una revisione dalla legge Mammì avendo Presidente del Consiglio il proprietario del più grande gruppo imprenditoriale della televisione credo che non succede in nessun Paese del mondo che si è immaginabile una cosa di questo genere nessun Paese sarebbe un passo nella direzione esattamente opposta a quella che un Paese moderno deve assumere e questo come dire questa acquisizione che in Italia non è stata fatta ma che noi dobbiamo fare è la neutralità di chi governa che non deve avere imprenditori amici imprenditori nemici che deve avere di vista solo gli interessi della nazione in questo caso gli interessi in azione
Nel campo dei mezzi di comunicazione si chiamano
Produttività pluralismo e autonomia sono le cose
Racchiuse non sono gli scritti male il lavoro di Vincenzo vita che anch'io come hanno fatto Pietro Ingrao Lidia Menapace coincidere uno dei testi più importanti tra nostra elaborazione dalla sinistra e forza anche non solo che la sinistra nel campo delle comunicazioni
Erano
Presenti aderente delle ditte letterarie diffusione una litania di presentazione passati
Io mi limito a un intervento molto breve anche perché nei precedenti interventi
Abbiamo potuto cogliere delle riflessioni talmente approfondite su questo tema
E in particolare sul volume di grande pregio e di grande interesse di Vincenzo vita che in verità io non avrei nulla da aggiungere o soltanto poco da aggiungere
Vorrei però rilevare che e ogni libro che abbiamo una rilevanza culturale sociale e possibile cogliere il punto fondamentale il profilo fondamentale
Direi il pareggio preminente
Qual è il pregio preminente del volume dopo i mass media
Io ritengo che il pareggio
Sì la chiudo in questo ha proseguito
Che il volume di vita da un lato e in una denuncia motivata lucida dei mali dei malesseri che firmano inficiano il sistema
Detta informazione del nostro Paese
Ma dall'altro lato non è solamente una denuncia è un libro che contiene tutti i materiali di costruzione
Di un del futuro di un immediato futuro di assetto di ridisegno integrale radicale del sistema radiotelevisivo
Beh io credo che vi è anche una chiave di lettura che va sottolineata
Del libro diritta
La chiave di lettura io
L'avviso in questo punto di apertura del sinistro
Quando egli afferma i media sono e divengono potere in quanto mettono in circuito elementi di conoscenza emozioni sentimenti
Le ricchezze straordinarie perché siete anche culturali opprimente che veicolano
Sono parte integrante dell'evoluzione storica e in particolare della storia della cultura di massa
Prima ancora di domandarci quali siano caratteri e novità della comunicazione dei suoi apparati nella sua tecnicità
Ebbene partire da una verifica delle problema sociale dei media per definirne gli aspetti penali
Ecco il mio apparire la chiave di lettura del libro
Cioè il vita inquadrato esattamente
Tutto il nucleo tematico dei media e in particolare della televisione in questo fatto che la televisione
Vista naturalmente nella giusta dimensione e un potere sociale
Un ampio un capillare Totti nel sociale
Questo e la bella cifra
La vera essenza della televisione io Indymedia
Studio ogni medium quella di concretare di sostanziare un potere sociale
E qui però
Vi è un punto di fusione tra la denuncia del libro di vita
E la costruzione immateriale di costruzione del futuro sector
Cioè questo potere sociale
Nel nostro Paese purtroppo non è regolamentato
Un potere di tanto rilievo di tanta importanza
Che appartiene alla collettività e carente il io ho ascoltato con grande interesse la storicizzazione che hanno fatto l'onorevole Ingrao
In maniera veramente impeccabile cioè come pensato per indirizzato lo svolgimento della televisione nelle sue varie fasi
E l'onorevole Veltroni ugualmente con tanta nitidezza ha disegnato questo sviluppo storico
Noi siamo quindi alla televisione di terza generazione
Però quando ai tempi delle regole a mio parere siamo all'arresto
Questo è il paradosso il drammatico paradosso che caratterizza il sistema
Delle informazioni in particolare il sistema televisivo del nostro Paese
E qui trova radice e trova naturalmente piena validità
La denuncia dei malesseri
Che viene svolta con molta documentazione nel libro di cui non ci occupiamo e allora io ritengo che il punto fondamentale ecco la chiave di lettura è il problema di regolamentare questo potere sociale
Lo sino a oggi abbiamo soltanto una legge che non è affatto una legge organica ma è una legge disorganica la legge Mammì la legge duecentoventitré
Abbiamo poi dei brandelli legislazione perché soltanto negli ultimi nell'ultima sax nel corso del mille novecentonovantadue
Pochi noti più del mille novecentonovantatré abbiamo avuto dei sentimenti legislativi
Vi è stato qualche apporto innovativo che ha un tantino rettificato migliorato il sistema delle concessioni
Vi è stato qualche nucleo di norme
In materia definite dei programmi codificati e bissato poi finalmente dopo tanto affanno un nucleo di regole in materia di sponsorizzazioni e di telepromozioni
In ordine al quale mi sia consentito ricordare che tra l'altro questo evento legislativo certa di portata limitata di portata circoscritta terrazzo però a risultato notevole
Cioè che il procedimento di infrazione
Iniziato dalla Comunità europea nei confronti del nostro Paese per quello che riguarda invece il tema delle sponsorizzazioni e delle telepromozioni la comunità europea ha constatato che non vi è materia del contendere
Mentre l'esito a questa materia che poiché l'oggetto dell'eventuale procedimento d'infrazione
Per gli altri problemi per gli altri temi della pubblicità
E allora e indubbiamente giusto quello che io ho letto di un articolo che ha colpito alla mia attenzione il problema della Costituente Tetris
Ecco quindi bisogna porre questa regola come ricordava così nitidamente con tanta documentazione l'onorevole Veltroni cioè
Effettivamente il punto di ancoraggio per il paese italiano sarà quando
Una volta esaurita la campagna elettorale finalmente si potrà dare un corso completo compiuto a una regolamentazione di sistema
E una regolamentazione che appunto perché racchiudere tutti i media
In una in un dette il millimetro operativo normativo organico concreto non si era limitato a però soltanto a quello che oggi direi il più
L'importante è il più capillare
Dei media ma riguardi anche la radiofonia riguardi anche la stampa e vanta introdurre i rapporti di uditorio che consentono un'armonica compresenza un'armonica convivenza
Di tutti e tre invecchia fondamentali
Ora su questo punto direi l'analisi che ha svolto il volume di Vincenzo vita è una nave si completa egli si sofferma compiutamente su tutte le varie componenti di questo problema di questo passetto da comporre
E cioè il problema delle regole il problema di definire finalmente nelle norme che consentono il pluralismo
Consentano l'ingresso del mercato consentano un mercato autentico e non un mercato fittizio
Ecco consentono l'ingresso di nuovi soggetti di nuovi competitori e quindi realizzare effettivamente il pluralismo
Ecco questo analizzato molto bene come un altro punto fondamentale sul quale io vorrei richiamare l'attenzione perché è uno dei passaggi più importanti direi uno dei punti dei capitoli più attenti delle volume di cui ci occupiamo il tema del innovazione tecnologica non è soltanto un problema di innovazione profonda radicale delle norme
Ma è un problema anche di poter finalmente realizzare introdurre anche nel nostro sistema quelle componenti tecnologiche avanzate e il progresso tecnologico non è solamente i livelli un progresso parto progresso strumentale tecnico e vuol dire ampliamento della tematica
Vuol dire ampliamento degli orizzonti vuol dire finalmente poter porre il nostro Paese a passo di tutti gli altri partner e della unione europea
E di quello che criticamente l'universo dei media
Ecco e anche quindi analizzato molto bene con un altro punto fondamentale che io rilevo e il tema della pubblicità
C'è viene un'analisi molto fine e molto attuale molto moderna indubbiamente il tema della pubblicità non è un tema che si possa cristallizzare unitamente dei moventi economici anche la pubblicità è una componente ormai delle messaggio
Una componente fondamentale e allora anche essa deve rientrare nelle regole del gioco in un'analisi molto attenta delle Censis l'ultimo rapporto viene posto in rilievo un fatto
Non vi è una modificazione soltanto nelle tecnologie non mi è una modificazione soltanto nel patto comunicativo trattenere spettatori destra sentiti
Vi è una profonda modificazione anche in quello direi che la logica mercantile dello spettatore identificato come consumatore
Che veniva rilevata in questo rapporto molto documentato come oggi vi è indubbiamente una maturazione una maturazione del telespettatore anche come il consumatore qual è questa maturazione
E la maturazione del Buy finalmente cominciano a prevalere
Quindi prodotti detti i consumi di cittadinanza i beni di cittadinanza
Non è più soltanto il prodotto come valore mercantile
Ma dire anche quei prodotti e aiutano la collettività aiutano la persona a vivere in un contesto nel quale anche la produzione
E soggiace e guidata da alcune regole che fanno dividere in tutta la loro e senza la partecipazione di cittadinanza
Per esempio i prodotti che lega nord
Il telespettatore l'individuo il consumatore a determinati temi dell'accusa prodotto culturale
Ecco questo effettivamente e il nuovo orientamento di fronte a quello che e il tema della pubblicità
Io vorrei nel chiudere mi avvio alla conclusione
Ricordando come a mio parere questa tematica
Molto bene sviluppata del volume
Trova dei riscontri autorevoli ecco perché questo importante un volume da valutato non solo per quello che dicevo le chiavi di lettura i pregi intrinseci al volume
No un volume dato adottato anche pietrisco Bustric troppo in altre fonti io mi limito e poi ho concluso a indicare due fonti fondamentale
Molto
Congrua mi è parsa questa chiave di lettura del della televisione come potere sociale potere sociale da regolare
è chiaro mentre purtroppo non è affatto regolamentato
E allora io trovo un riscontro quantomai autorevole di una riflessione
Di grande sapienza giuridica sociale del presidente della Corte costituzionale casa-scuola
Quindi dice questo
Che i poteri sociali e degli annovera la televisioni invece in generale tra i poteri sociali
Leggo il brano noi non li possiamo lasciare soltanto all'iniziativa libera dei privati
Perché i privati tendono ad accumulare il potere non ha distribuito
Guardate di quanta sapienza giuridica e sociale sia denso questa riflessione del Presidente della corte costituzionale
Ecco dunque che dove troviamo un riscontro in quello che è l'inquadramento fatto David nel suo volume
Un ultimo punto e o terminato e troviamo un altro punto di riscontro perché dobbiamo saggia la validità o mito del impostazione delle
Io lo trovo ugualmente di un documento molto recente
Venti gennaio mille novecentonovantaquattro
La risoluzione del Parlamento europea a Strasburgo
In tema
Sono delle grandi enunciati di principio che traggono spunto dal libro verde e dagli ulteriori riflessi del libro verde in materia di concentrazioni dei media
Ma in verità vi sono delle illustrazioni che valgono proprio come regole generali
Inutile con tanta documentazione organi oggi su questo tema
Disse la risoluzione del Parlamento europeo deve essere coperto l'intero settore dei mezzi di comunicazione
Vale a dire la stampa oltre ai mezzi di comunicazione audiovisivi
Solo in questo modo sarà possibile valutare effettivamente illimitate la concentrazione multimediale punto primo
Punto secondo
Non si deve tener conto delle sole condizioni formali di proprietà
Ma occorre Tevere
Conto delle condizioni degli assetti effettivo sostanziale non solamente di quelli formati poi dice i centri di acquisto di spazi pubblicitari
Devono essere soggetti a rigorose disposizioni nazionali e comunitarie in materia di concorrenza affinché non possano influire né direttamente né indirettamente sulle linee editoriali dei diversi media
Deve essere applicato il principio dell'assoluta trasparenza delle condizioni di proprietà
A mio parere dunque
La linea di inquadramento del libro direi la base delitto
La televisione come potere sociale da regolamentare trova dunque degli autoveicoli riscontri di queste fonti piglio cita e io concludo direi riprendendo con la prospettiva tracciata dai precedenti interventori che direi Intermite Breve brevissimo
Concluso la campagna elettorale
Finalmente realizzato quello che tutti auspichiamo c'è un rinnovamento rinnovamento del Paese rinnovamento del suo assetto una rigenerazione del Paese in questo quadro rigenerativo trovi piena collocazione anche il problema dei media
Non dimenticando mai
Che la qualità della democrazia dipende anche dalla qualità della informazioni
In quel dibattito se ci sarà aperto
Non sarà un intervento state tranquilli non era previsto non ero preparato non sono preparato
Ma non mi sottraggo all'invito che così cortesemente Vincenzo vita Walter Veltroni mi hanno rivolto perché non vorrei rispondere con un gesto scortese a tanta cortesia che ho apprezzato quindi il mio è un semplice saluto una testimonianza
Della volontà suicide di dialogo e di confronto e non mi spingo oltre questa testimonianza anche perché non vorrei rovinare a Vincenzo la bella festa che gli è stata preparata con il concorso di tanti
E così illustri personalità che vedo al di qua e al di là del tavolo
D'altro canto di gente lo sa
Che in questo libro che come giustamente ha detto Veltroni raccoglie non soltanto la sua fatica il suo impegno le sue idee la sua filosofia
Su questo mondo della comunicazione nel quale lavora da tanto tempo ma anche la sua passione sa Vincenzo vita che ci siamo mille volte confrontati
Valter dice spesso che potremmo citare
Con un numero i passi di repertorio dei nostri confronti quindi se mi sottraggo questa volta è solo perché non voglio rovinare questa festa anche perché l'inchiesta ha ricordato all'inizio provvedere carnevale
E per fortuna che l'ha fatta
Perché altrimenti assentire
Tanti bei discorsi veniva il dubbio che fossimo alla vigilia di Natale perché ho sentito tante buone intenzioni come quelle che si mettono sempre nella letterina di Natale
E per fortuna che va che Vincenzo vita mi aveva chiarito poco prima di questo dibattito
La reale portata Disetti
Articoli ventisette cattive interpretazioni che sono proprio sui giornali di stamattina perché se no sarei stato tentato di dare un'interpretazione
Diversa alle parole che invece molto responsabilmente e credo molto sinceramente ancora una volta qui questa sera ha ripetuto Walter Veltroni quando ha detto che dopo le elezioni non ci saranno non si dovranno regolamenti di conti
Non ci dovranno essere vende che io credo che deciderò che ci si esce allora come adesso un serene civile responsabile confronto per riflettere
Su tanti di quei problemi che stasera sono stati riposti che nel libro di vita sono ampiamente trattati che certamente esistono
Ma vorrei che quella riflessione
Oltre che con responsabilità e con serenità venisse fatta liberi tutti
Da certi luoghi comuni che ci accompagnano in maniera così ossessiva
Per far credere a tutti che quella sia la realtà e la realtà non è bella è un'altra anche noi che ci stiamo in mezzo siamo talmente vittima di questi luoghi comuni decidiamo per convincersi che le cose stanno così e non è così
Ancora una volta per esempio sarà solo per fare un esempio tra i tanti che potrei fare e non voglio fare tardi perché non voglio entrare nel merito delle cose che ci dividerà che ci porterebbero a polemizzare
Ancora una volta stasera ho sentito dire così
Come ritornello ricorrente che questo è un Paese senza regole
Che questo è un Paese che a differenza di ciò che succede negli altri Paesi del mondo dagli Stati Uniti alla Franza è un paese dove c'è il far West selvaggio dove solo grazie a questa assenza di regole qualcuno
Legge Berlusconi può
Conquistare e dominare precedente io credo che in nessun Paese
Ci siano tante regole e così rigide vincolistiche incredibili da apparire quasi volgare tanto che poi non vengono non possono essere attuati cioè il garante dell'editoria che proprio stasera ha ricevuto un ieri sera il nostro codice di autoregolamentazione
Adottato per le elezioni in base al Regolamento di attuazione che lui ha pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del ventisei di gennaio Regolamento adottato in base alla legge cinquecentoquindici
Del dieci dicembre del mille novecentonovantasei
Che porta e lei lo sa che alla RAI dello steso anche se la fonte normativa irriverenza perché la Commissione parlamentare di vigilanza che porta tardi tante indicazioni di comportamento
Sulla appunto della televisione anche della carta stampata e questa volta in campagna elettorale che crescendo non trova l'eguale
In nessun Paese altro che Sudamerica Veltroni in nessun Paese non potremo fare quasi niente e allora me lo dici tu anche se prego il pluralismo che tu giustamente rivendicato nel quale Toussaint io profondamente credo
Ma voi sapete per esempio
Non vedo professor Santaniello e mi dispiace che sia andato via
Ma voi sapete che è stata nel regolamento dal Garante che deve costituire la norma di comportamento per il nostro codice e quella norma abbiamo rispettato in quel codice così abbiamo redatto
Si distinguono tre momenti
La pubblicità sono gli spot elettorali che grazie a Dio sono vietati a partire dal trentesimo giorno prima delle elezioni quindi tra pochi giorni è un problema chiuso che non si pone
La propaganda elettorale all'interno della propaganda si dividono due sezioni la propaganda a pagamento cioè lo spazio televisivo o di carta stampata offerto ai partiti a pagamento
E la propaganda gratuita per intendersi le tribune elettorali o le tante trasmissioni televisive espressamente dedicate all'inizio cioè i confronti elettorali i dibattiti
Le conferenze stampa vegetali ripartito
E poi c'è l'informazione cosiddetta
All'interno alla quale peraltro quando si fa informazione elettorale sui litigi per esempio quando si fa informazione elettorale
Bisogna farlo garantendo il principio della pari opportunità ed evitando che l'informazione diventi propaganda
Ora voi mi insegnate qui vedo tanti illustri bravissimi giornalisti quanto sia difficile individuare Bertolini denti lo pose dovrebbe individuare facciamo un esempio per capirci perché il Regolamento molto complessa e e nell'astrusità di un linguaggio giuridico quasi ermetico diventa quasi difficile stato quanto difficile capire che cosa si voleva dire evento sai che cosa si è voluto dire e che cosa dovremmo fare caro Walter
Che se qualcheduno della televisione avesse stasera per un telegiornale
Fossimo già al trentesimo giorno ovviamente stasera siamo ancora fuori regola avesse dato conto di questo dibattito avesse riprendo il tavolo dalla presidenza e i singoli interventi e poi come spesso fanno i nostri colleghi al termine o prima com'era fatto condita poco prima della trasmissione
Dico con un microfono ti chiedo qualcosa
Se tu
Forse ventuno sei candidato non lo so ti faccio gli auguri da Walter che certamente candidato se quella domanda fosse stata fatta Walter nell'ambito di un servizio informativo di cronaca in un telegiornale di un avvenimento di cronaca
E Walter avesse detto
Ma il PDS dopo le elezioni farà una legge poesie vola quella diventa propaganda sarebbe vietata ma vi rendete conto e questo sarebbe un paese senza regole diciamo che è un Paese con le regole sbagliate
è un Paese forse senza memoria non senza regole perché ancora una volta qui stasera ho sentito lanciare strali contro questa vituperati insinua legge Nanni
Che sarà certamente una legge da rifare che sarà certamente una leggenda da correggere che certamente quando è stata fatta non sarà stata la migliore legge possibile ma così fu voluta no
O non solo taroccate
Perché allora lo ricordo alla memoria vigile e onesta di Walter Veltroni
L'oggetto l'obiettivo principale di chi oggi
Attacca la legge Mammì su altri fronti o per altri versi perché per esempio e obiettivi diversi allora l'obiettivo principale era quello della concentrazione guardata sub specie interconnessione tra mezzi perché perché l'obiettivo immediato era quello di sciogliere
Il nodo Mondadori Espresso Repubblica non interessava niente altro all'opposizione a parte la meritoria campagna di Veltroni sul cinema vedo qui Scola al quale rende omaggio e quindi ma tolto l'episodio cinema pubblicità
Interruzione delle bottiglie di Veltroni
La legge Mammì è nata così perché perseguiva un solo obiettivo
E io vedendo Concita De Gregorio Liggio giornalista di Repubblica voglio ricordare a lei e ai presenti
Che quando la legge Galli fu pubblicata sulla gazzetta ufficiale fu approvata al Senato Repubblica titolo attiene a pagina con questo titolo grazie Mammì
Non Berlusconi Repubblica
Perché grazie alla legge Merli
Berlusconi dovette retrocedere Repubblica Espresso giornali locali mi dispiace che sia andato via Caracciolo perché quella fu una battaglia che dall'opposizione si combatte perché quello era è soltanto quello era l'obiettivo che si voleva la legge Mammì sarebbe potuta essere molto diventa anche allora avrebbe potuto guardare a tanti degli affetti e dei fenomeni che Vincenzo vita giustamente racchiude nel libro tratta nel libro ma l'interesse prioritario allora era quella
Oggi l'interesse prioritario è un altro l'obiettivo è un altro è quello di ridimensionare un soggetto che è cresciuto e allora si demonizza quel soggetto e la legge perché perché evidente allora
Dico un po'più di serenità un po'più di memoria
Per ricordare eventi che sono molto vicini nel tempo e che nessuno può dimenticare se vuole costante discutere per migliorare il sistema della comunicazione in Italia e allora ecco
Rischiamo di far polemica non la voglio fare il progetto che facevo saluto quindi mi fermo mi fermo e mi limito a due sole considerazioni ho molto apprezzato
Le considerazioni che l'onorevole Ingrao affatto sul linguaggio della televisione
Sono considerazioni che debbono certamente indurre alla riflessione vorrei dire alla meditazione chiunque opera in questo settore cosa che del resto lui
Ha fatto già in più occasioni nell'ultimo tempo perché ho visto che è diventato un bene attento studioso dei fenomeni della televisione forse perché come ha detto un attento telespettatore
E l'altra considerazione che vorrei raccogliere in modo da Fini presenta polemica ma in chiave positiva
è quella sì Veltroni oltre che vita hanno rilanciato quella cioè di una sorta di costituente è stata chiamata
Della comunicazione in Italia cioè mettere allo stesso tavolo tutti i soggetti ha detto Walter giustamente tutti gli interessi rappresenta per la discussione
Serena responsabile
Che tenga conto di certe realtà aziendali perché caro vita se fosse stato vero ciò che oggi alcuni giornali hanno pubblicato e che fortunatamente è vero non è perché tu mi dici che non è quello il tuo pensiero
Beh non si possono smantellare delle realtà e delle aziende nelle quali ha lavorato al progetto non voglio fare ricatti occupazionali come qualcuno spesso dice
Solo per inseguire dei modelli che rimangono magari attratti perché poi ci sono in questo Paese in questa fase storica
I soggetti che possono dare vita a quel sistema così articolato pluralista perché magari non ci sta chi possa rilevare quelle reti che vengono tolte a qualcuno opposta moltiplicare le reti
Di fronte a una realtà di mercato che nessuno può modificare con la bacchetta magica cioè allora benissimo attorno allo stesso tavolo tutti i soggetti da quelli della televisione pubblica e privata a quelli della carta stampata
Per togliere alcune delle anomalie del nostro sistema ma per cercare insieme non un modello astratto punitivo per qualcuno ma un affetto
Che nell'equilibrio tra pubblico e privato possa garantire il pluralismo che valore al quale tutti teniamo
Ed è un valore che nella campagna elettorale certamente riaffermiamo con il comportamento del terrorismo lo abbiamo fatto nelle elezioni amministrative che si sono concluse
E mi piace dire che a differenza di altre emittenti anche pubbliche
Verso le nostre terre in quella occasione non c'è stata non solo nessuna denuncia nessuna lamentela nessuna censura negli autorità pubbliche nei soggetti privati ma abbiamo avuto da tutti i soggetti partecipanti alla competizione elettorale un riconoscimento convinto è unanime per il lavoro che abbiamo fatto
Vogliamo procedere
Con lo stesso criterio con gli stessi principi per tenere lo stesso comportamento per dare concretamente dimostrazione
Che il pluralismo quale crediamo per il quale lavoriamo non è un'affermazione astratta o di principio va bene la regola del nostro comportamento edotti che vediamo un tavolo
Magari presieduti da Walter Veltroni che nel frattempo era diventato il ministro della comunicazione e della cultura per vedere insieme come regolare questo sistema come migliorare le regole del sistema
Perché non è vero che le regole non ci sono
Le regole ci sono possono come tutte le cose di questo mondo essere migliorate e io per primo mi auguro che vengano migliorate grazie
Ma io intanto ringrazio appositamente tutti voi
Siete intervenuti a questa discussione che è andato un po'al di là della presentazione canonica volume questo mi fa molto piacere perché siamo senso era un autore in questo caso Cantone politico scrive attorno a questi argomenti è di dare coi luogo a una discussione
Di cui diciamo la traccia scritta è solo l'occasione strumentali
Quindi ho apprezzato molto
La presenza di tanti
Operatori di tante persone
Che hanno credo con un testimonial un interesse costante per una battaglia culturale lui ho cercato e cerco di
Dare un contributo ringrazio moltissimo lo dico senza e fasi ma con molta attenzione molta convinzione coloro che hanno trattato stasera qui del volume Pietro Ingrao Lidia Menapace Walter Veltroni
Devo scusare tra l'altro Sergio Zavoli che ha mandato un messaggio sono trattenuto da un impegno privato si scusa molto
E io ringrazio anche professor Santaniello Gianni Letta per gli interventi
Che hanno fatto
Credo attinente nella discussione io volevo ringraziare molto
Tanto se mi è consentito unicamente pace perché come ho scritto anche nella introduzione della volume
Per molti degli argomenti trattati è stata non solamente una occasione di confronto la persona con cui ho avuto motivi di discussione per tanto tempo ma di alcuni spunti diciamo pure è stata un po'
La madre in un certo senso perché penso in particolare alcuni punto inerenti alla tipologia dell'offerta radiotelevisiva
La mutazione della Della struttura comunicativa dei questi partiti che appartengono una storia politica che io non rimpiango che ritengo molto importante
è stato davvero parte attivissima
Attualmente
Credo che vada raccolta tutta quanta l'impostazione che ha dato quindi al dibattito Pietro Ingrao perché costo sfratto punto di limite del volume
Prova assolutamente concorde cioè il volume in verità è un po'una storia
Di politica nei media è una storia di approfondimento sulle politiche
è pressoché assente questo non solo per scelta
Tematica anche
Il insomma l'autore una parte che io considero essenziale chi accenno come problema ecco sento come una difficoltà per la sinistra
E cioè quella cosa che diciamo in termini aggiornate se non vuole vedo più una presenza
Importante di sociologi operatori non voglio adesso addentrarmi in territorio molto specialistico quella cosa che chiamerei l'analisi del contenuto aggiornata però nostri tempi di un'analisi del contenuto nel senso più vetusto nella ricerca comunicativa ma nel senso del contenuto di oggi questa comunicazione integrata diversificata in tanti mezzi
Con dei linguaggi che cambiano i aiutano a cambiare anche i linguaggi comuni questo un punto molto importante grazie Ingrao e tra l'altro è davvero un un elemento costitutivo di una ridefinizione della sinistra italiana di una sua logica interna
Alla comunicazione non esterna come startupper
Tanti anni
E
Credo anche che diciamo che
Tutto ciò che apre
Walter Veltroni
Da me condiviso non boutique ritualità perché come credo tutti voi sappiate ho avuto modo di lavorare per tanto tempo con Walter Veltroni
Posso dire sinceramente che
Questo libro è stato
Frutto di parto collettivo
Io ricordo
Un'esperienza devo dire
Davvero molto bella che credo capiti raramente poi nei grandi collettivi né grandi apparati cioè quando per una serie di occasioni anche del tutto
Così
Diverse
Ci siamo trovati a lavorare in un gruppo
Walter Veltroni che era allora diciamo il responsabile Piero De Chiara che qui che ringrazio di essere qui Roberto Monteforte arrivata
Una compagna verrà
Nostra commissione femminile Gloria Buffo abbiamo provenienti diciamo da esperienze diverse costituito un gruppo
Che sostanzialmente ha prodotto un'elaborazione che io ritengo tuttora valida e fondamentalmente
Permette di dire con una punta di narcisismo collettivo ha fatto fare un certo passo avanti al nostro partito nella iniziativa nel campo dei media quindi devo dire quello che ha detto se sarà Veltroni mi ricorda un po'
Le discussioni che ha già fatto fino all'altro ieri quindi mi pare si possa considerare questa una base di una discussione che dovrà continuare seriamente però proprio per non tediare voi dato anche tempo diciamo
Allora vorrei dire solo due cose sul senso del volume poi invece una di attualità perché l'intervento professor Santaniello di Gianni Letta naturalmente costringono anche bere a uscire un po'dalla ritualità della dibattito sul volume ma sul libro vorrei solo dire due cose guardato oltre a quelle che sono state dette
Io intendevo e intendo
Portare due argomenti
Fondamentalmente con questo scritto
Un due argomenti uno di carattere passatemi teorico e uno invece di politica nelle comunicazioni quello teorico è sostanzialmente questo
Sono un pochettino
Grezzo e veloce da talora ma in sostanza la sinistra si è costituita per tanti anni o come
Parte totalmente estranea alla logica della comunicazione la teoria cospirativa l'idea che i media fossero il male la sinistra avesse invece in sera chiuso il bene della conoscenza diciamo collettiva
Oppure e passo così rapidamente agli ultimi anni un'idea totalmente subalterna alla logica dei media intesi invece come una sorta di grande corpo
Quasi perfetto nella sua fisionomia la televisione come centro di questo nuovo universo la video Croazia qui in questo senso
E la politica subalterna diventata politica spettacolo diventato scritta dell'informazione tutte quante terminologie
Io lo dico in questo volume osando un po'anche nella teoria che sono state scarsamente peraltro problematico Zarate assunte come degli assiomi assolutamente ciao generici e peraltro privi di senso semine permesso perché politica spettacolo fu un'antica diciamo discussione che oggi secondo me non ha più molto significato la stessa concezione di società dell'informazione è ormai un po'travolta anche dagli eventi tecnologici per come fu immaginata quindi io suggerisco in questo volume di fare un passo avanti lo dico un po'nella conclusione cioè una sinistra che va oggi ripensata rimodellata
Non abbiamo farla Tuccia o delle politiche generali io credo che la sinistra nel suo insieme l'Italia sta vivendo una fase di transizione anch'essa non solo l'Italia ma anche la sinistra che debba essere ripensate rimodellata anche nelle sue forme di organizzazione di partito
Deve finalmente capire che non si sta né fuori ne dentro i media ma bisogna convivere con i media accettandone le ambiguità come ricordano anche Walter Veltroni accettandone il valore accettandone i limiti una sinistra si trasforma
Si riprende si rilancia anche culturalmente non contropotere ma insieme al sistema dei media che oggi sono parte della naturale come dire fisionomia di una società complessa e molto
Questo vuol dire quindi tentare di rompere appunto un vecchio dibattito che ha avuto momenti e pagine bellissime gli apocalittici e integrati cioè
Da Umberto Eco ad Angelo Guglielmi
A dibattiti un po'meno diciamo brillanti di fase più recenti penso alcune cose
Del Partito socialista degli anni Ottanta e oggi invece finalmente richiede una esposizione culturale diversa in questa chiave anche il rapporto con l'evoluzione tecnologica io cerco di fare un appello alla sinistra
Deve finalmente cambiare di
Disegno culturale
L'evoluzione tecnologica non è una cosa conquistare o contro cui stare c'è io trovo abbastanza stupefacente che ancora oggi nei nostri dibattiti politici
Talvolta anche tra persone che si occupano di questi argomenti si dica ancora e poi un giorno ci saranno tanti canali il caldo il satellite poi se andate appena al di là delle Alpi
No negli Stati Uniti e nell'autostrada di diciamo
Clinton Gore ma basta passare diciamo reati e incontrati un giovane di parla del capo
Deserta di come di una cosa ovvia come di una cosa normale cioè dobbiamo sostanzialmente capo
Capire che questi processi vanno governati che vanno accompagnati nelle loro
Diciamo evoluzioni come fenomeni
Interni alla stessa
Diciamo evoluzione democratica allo stesso sistema democratico questo mi pare un altro punto fondamentale l'Italia da recuperare un ritardo di almeno un quindicennio rispetto agli altri Paesi europei
L'Italia è un Paese dipendente tecnologicamente e culturalmente l'Italia non ha ancora fatto scelte minime come satellite italiano il cablaggio del territorio tutte cose che ci arrivo tra un attimo poi nella discussione sull'attualità non ha profonde implicazione sui problemi politici di oggi quindi questo è
Un primo grande argomento i ritardi culturali un secondo che mi consente di arrivare per chiudere alla parte politica di questo mio contributo è questo libro un tentativo di dire
Basta con le logiche separate proprio perché i mezzi io sfido diciamo un po'la logica in nel percorso il volume può apparire un paradosso però perché io credo che i mezzi siano tra loro profondamente diversi
Anzi io ci tengo studiarlo qui io dedico in questo libro un capitolo alla radio che considero
Forse il mezzo più importante
Perché quello che quando non so nella immagine
Così che ognuno di noi si può fare del futuro cosa sarà tra cinque ad accentuare io credo che la televisione così come oggi non ci sarà più ci sarà un terminale multiuso che avrà anche la televisione come la consideriamo oggi ma tante altre cose
I giornali saranno probabilmente
Vi do impaginato e giungeranno attraverso il video
Ci saranno diciamo sale multiuso con io mi auguro che il rilancio del cinema che secondo me è un punto cruciale per una società San democratica ma avranno spero le sale finalmente anche delle offerto ai più
Moderne e accurati di oggi
Sono convinto che anche in quel futuro diciamo tecnologico invece la radio sarà la radio di oggi io credo che la radio piccolo strumento che si può sentire in macchina che si può sentire la mattina quando ci si rade che ci si può che si può sentire la sera che si può sentire mentre si lavora
Sarà quello strumento fondamentale come ci insegnò Bertold Brecht
Prefiguro tante cose che rimarrà e quindi cerco di dire c'è la radio ci sono gli altri mezzi anche quelli minori tra virgolette che coi migliori non sono un tessuto di emittenza di vittoria locale che cerca cittadinanza tutto questo deve essere valutato per bloccare
Sottolineando le differenze ma proprio per questa complessità e autonomia dei mezzi quella stessa autonomia che io rivendico per il cinema se no il cinema viene ucciso e distrutto da una integrazione semplificata con il mezzo più forte la televisione proprio per questo non dobbiamo andare finalmente a una nuova legge di sistema in cui vengono pur
Nuova legge di sistema
Questo mi consente anche di chiarire meglio per qualche affermazione che oggi è apparsa su qualche quotidiana diciamo
In merito alle proposta del PDS da mai veicolati in questo caso sul nuovo sistema dell'informazione una legge di sistema che va concepita non
Sono nel contenuto ma anche nella forma molto diversa da quella legge Mammì che abbiamo qui criticato
Io penso a una legge più semplice i principi
Chiari definiti
Che non lascino quindi dubbio sull'intenzione
E che preveda tra gli altri punti finalmente la istituzioni in Italia Dino una autorità che assomiglia a lei sì sì degli Stati Uniti al Consiglio divisivo in Francia
Una lei direi della Gran Bretagna c'è un'autorità Piaggio poteri effettivi
Poteri regolamentari
Innovando anche nella vecchia cultura giuridica applicata in media che non si offendano i giuristi
è come diciamo andare a prendere no la un gatto diciamo con una un elastico che sfugge perché si può dire tutto quello sì che si vuole Gianni Letta rivendica la rigidità delle della griglia della legge elettorale
Approvata a dicembre ma è del tutto chiaro che approvato una legge anche quell'apparentemente più rigorosa più precisa l'evoluzione del sistema e più forte e più veloce di qualsiasi legge che non riesce a contenere
Il
Senso diciamo della comunicazione espresse nel mezzo tant'è vero che siccome si illude Gianni Letta quando si tratterà di arrivare agli ultimi trenta giorni e voglio vedere le interpretazioni decorreranno che correranno tra le emittenti tra diciamo Daria avvocati delle emittenti sul concetto disposto sono curioso di vedere quale sarà la nuova casistica che si aprirà su cosa è permesso e cosa non è permesso questo non è per fare critiche a una legge che noi stessi abbiamo anche se volevamo emendarlo in tanti punti anticipare l'entrata in vigore eccetera a chiunque abbia contribuito a fare ma per dire che la nuova resisteva dovrà prevedere un'Authority che abbia forti poteri regolamentari
Come nella sì sì dagli Stati Uniti perché dobbiamo prendere dagli Stati Uniti solo il cascame e la parte deteriore premiamo perlomeno punti migliori per loro
Lavoro e in questo caso hanno fatto perché prima di noi hanno sperimentato le concentrazioni in epoche assai lontane hanno fatto una scelta molto netta
Poche leggi e un'autorità
Dotata di forti potere di intervento regolamentare perché questo è un sistema che si evolve
Mese per mese di sei mesi in sei mesi non si può immaginare in un corpo scritto definito targati una volta per tutte che poi porta dei blocchi di sistema per anni
Questo quindi è il punto che io cerco di suggerire c'è una riforma complessiva che passa da qua anche a interventi specifici Sussi questo o quell'altro punto niente vieta
Su questioni inerenti agli enti del CIPE faccio degli esempi o la musica ma un corpo di polizia che sia improntato a un sistema di libertà di democrazia e di pluralismo effettivi
Con un'autorità che abbia dalla sua l'esperienza importante del garante professor Santaniello che ringrazio per essere intervenuto
Ma che la integri esuberi superando proprio il concetto di un garante monocratico con scarsi poteri attribuiti dalle leggi attuali per andare invece un'altra fisionomia di sistema
Rispetto alla polemica di queste ultime giornate
Non ho da aggiungere niente condivido totalmente a quello che ci ha detto che ha detto Pietro Ingrao
All'inizio su Berlusconi politico
Mi permetto solo di dire
E questo volume ne è una testimonianza di fede oggettiva perché scritto ormai parecchio tempo fa che finisse così stava un po'scritto negli eventi perché quando si è consentito complice
Il governo di pentapartito e poi i quadri partito e Craxi presidente del Consiglio che salta sull'aereo e viene a tutelare l'amico Berlusconi
Parlo dell'ottantacinque la legge dieci quella che passò alla storia come legge Berlusconi che prefigura una legge Mammì cinque anni dopo quando questo avviene quando si consente a un unico imprenditore
Bravo quanto vogliamo non voglio su contraddire questa replica che in genere viene saltata a questo punto no del dibattito siamo bravissimo
è il più bravo forse di altri ma ciò non toglie appoggiato come nessun altro
Tutelato s'in caso di liberismo assistito cerco di dire nel libro cioè questa evita scritto degli anni ottanta
Quindi la diciamo proprio la parte del Berlusconi politico stato detto abbiamo
Solo ribadito in queste ultime giornate che regole e principi trasparenza sono assolutamente indispensabili quella legge dicendo appunto è insufficiente perché è vero su questo punto ha ragione letta
E tiene di difficoltà è irta di ostacoli però non coglie il punto principale e cioè che la campagna elettorale non si fa più con i mezzi elettronici
E questo punto ragione proprio Ingrao questa Spal stortura qua e di tempi trenta giorni finali andavano bene
Negli anni dei primi del Novecento quando c'è l'unico vizi e poi nel dopoguerra quelle campagne elettorali in cui c'era questa enfasi prima dell'ultima fase poi negli ultimi trenta giorni c'erano i comizi elettorali confronti e la tribuna politica so se avete visto qualche volta due schegge alcune bellissime tra l'altro detti personaggi noti di epoca ero tribune politiche uno po'degli eventi delle anomalie mai e poi mai Mike Bongiorno sarebbe sognato durante diciamo una delle sue famose trasmissioni di aggirare la normativa elettorale invece è un altro mondo
Oggi trenta giorni finali solo sostanzialmente come ci hanno insegnato appunto i sociologi rispetto agli effettivi sono pressoché irrilevanti
Mi corregga se sbaglio c'hanno più che altro quello che chiamato diciamo un effetto di coltivazione giusto cioè ribadiscono ciò che è già stato detto
Certo per gli incerti poi effettivamente contro però questo è un punto quindi cosa fare da qui al voto ecco io sono per l'autoregolamentazione
E quando non ci sono leggi adeguate bene invitare i soggetti a tenere in conto nel modo più
Realistico e credibile possibile il problema
Delle regole del gioco della correttezza del confronto per ridare civiltà una campagna elettorale che sta cominciando su un binario che cominciata su un binario assolutamente poco civile
Per tanti versi
Per chiudere dicevo la questione invece della legge di sistema ecco
Io vorrei che non si tira su un equivoco perché noi dobbiamo
Contemperare due esigenze
Assolutamente indiscutibile
Fare una legge
Di tipo effettivamente nuovo anche nel nello stile la sua filosofia ispiratrice
Però fare anche una legge che abbia dei principi
Che assomiglino quanto più al dibattito che si è sviluppato in Europa negli ultimi anni
Non credo che noi come
Il PDS come progressisti dobbiamo chiedere
Legislazioni particolarmente acide perso nessuno si tratta di riallineare un po'l'Italia a un tragitto
Diciamo di ordinamenti che in Europa simpatico stia ma questo sia del tutto ovvio detto persino così imbarazzante talmente ovvio
Per fare questo io credo che si tratti di immaginare ecco così forse si chiarisce un piccole più perché L'Indipendente questa mattina dice che il sottoscritto
Vuole
Ha svelato i piani ieri con una piccola intervista sinora un giornale Milano Finanza
Peraltro dato per telefono
Ha svelato i piani della tra virgolette soluzione finale
Cioè quindi da come dire la patente che non ha non mi appartiene anche caratterialmente oltre che politicamente diciamo
Nessuno vuole uccidere nessuno tanto meno le aziende il problema qual è che una un corpo di norme antitrust io credo debba prevedere un'evoluzione per grazie
Diciamo il disastro latino della televisione come l'ha chiamato
Alain benché in un libro recente sulla diciamo situazione della sezione in Europa peraltro
Molto inquietante anche rispetto ai suoi giudizi sulla situazione italiana e su quello che sta accadendo anche in altri paesi
Per copiare alcuni pezzi negativi della situazione italiana ecco
Per passi perché non possiamo tutto compiere diciamo ovviamente se non fasi
Confronto tra i diversi soggetti operatori si tratta diciamo di cominciare però sul versante giusto qual è il primo passaggio limitare la pubblicità in televisione che la molla
Dello squilibrio del sistema imitarlo abbassando gli indici di affollamento
A diversi gradini RAI committenza privata nazionale committenza locale
E individuando un limite di raccolta di pubblicità nel sistema ricordo a letta che questa proposta di limiti di raccolta in cui sta nel sistema cioè il venticinque per cento come tetto di raccolta di pubblicità fu uno degli emendamenti quando ci fu la discussione parlamentare della legge Mammì
Che fu virtualmente maggioranza senza poter essere messo ai voti ricorderà sicuramente letta perché credo abbia seguito per filo e per segno tutti i passaggi quell'emendamento che ha solo sottoscritto da settori della sinistra democristiana l'allora Partito comunista e varia altri numerosi altri aveva un numero di firme
Ma maggioritario al Senato
Il ruolo delle firme era
Oltre diciamo la metà più uno
Fu un fatto simbolico perché non poteva essere presentato perché il Governo Andreotti allora mise la fiducia per cui decadono tutti gli emendamenti
Se non ci fosse stata la fiducia quell'emendamento sarebbe passato e oggi esisterebbe e oggi il gruppo Fininvest
Non so voglio accendere polemiche che ha circa il trentasette per cento della raccolta citare il sistema dovrebbe scendere al venticinque per cento
è grave e tutto questo no guardate non è grave perché quando si lo si racconta ad alcuni diciamo operatori stranieri il venticinque per cento ed è una soglia altissima non è una soglia bassa
Voi pensate che il governo Balladur conservatore
Ha fatto una svolta conservatrice né i media portando la quota di proprietà dal venticinque per cento di una rete al quarantanove per cento sempre di una rete qui il governo Balladur come svolta diciamo conservatrici era in Italia abbia tre reti più tre venti diciamo così qui non voglio fisse le prime tele più amiche
E poi un giornale già di Montanelli che è stato ceduto però è stato ceduto
E come sappiamo insomma in modo molto familiare diciamo
Si può immaginare ad esse comunque Silvio Berlusconi una forma di controllo se poi abbiamo assistito bene quasi indiretta diciamo all'andata i Silvio Berlusconi dai redattori a spiegare perché e per come Montanelli poteva rimanere andare via questo per dire quindi che
Una norma antitrust sia pure a gradini è indispensabile primo passo la pubblicità ecco poi
Questi intendevo dire e intendo dire
La limitazione del numero delle reti nessuno pensa a diciamo soluzioni autoritarie confische
Sono stato detto qui questa sera durante mentre nessuno vuole minimamente assolutamente non noi pensare a colpi diciamo di vendette o cose simili però forme di atti quindi di rientro nella normali normalità europea si come
Disincentivando l'interesse ad avere tre reti abbassando la quota implicita via via sì disincentiva l'interesse ad avere ben tre contenitori
Quindi per arrivare a un passaggio a due reti e qui è il punto che vorrei sottolineare introducendo un principio fondamentale per i prossimi anni
Io ho indicato cinque anni perché cinque anni pensando alla fine delle concessioni attuali notata nell'agosto del
Dell'ottantadue quindi diciamo
Immaginando un futuro per l'Italia questo è una cosa qui dovrebbero guardare con interesse tifando tutti compresa la Fininvest Rai emittenti locali tutti noi
Che in Italia nell'arco di un quinquennio posso finalmente a diventare più concreta rivoluzione tecnologica che fin qui è stata bloccata
E io credo che uno dei grandi compiti di un governo diciamo progressista dovrebbe essere quello innanzitutto di rilanciare con l'industria culturale lo sviluppo tecnologico satelliti italiani il cavo
Nelle forme anche più avanzate che si sono determinate sdrammatizza anche il problema del numero delle reti così che ha ora possono a quel punto diventare anche
Non è una boutade
X non è più un problema numero delle reti basta che non siano tutte via etere perché lettere il punto essendo limitato diciamo potesse le risorse il punto critico sotto il profilo dell'Antitrust ma anzi incavo attraverso la tv del futuro quella specializzata ben venga che tutti i gruppi pubblici privati investano comporta questo per dire quindi che la diversificazione tecnologica è da considerare la molla per arrivare a una equa soluzione
Anche dell'assetto antitrust
Questo è un po'il senso delle cose che stiamo dicendo quindi una soluzione
Seria rigorosa che abbia un chiaro obiettivo un chiaro principio ecco Antitrust aggiunta aperta
Questo non sdrammatizza le polemiche male chiarisce però le mette
In una finestra più illuminata e precisa vorrei poi dire ecco alletta mi consenta solo una cosa che quell'obiettivo che ora sembra un po'Letta ricorda
I evitare che il gruppo Fininvest avesse anche L'Espresso i giornali del della Finegil
Insieme alla Mondadori ricorderete quel momento della vita dei media italiani
Per quell'obiettivo né contribuivo cioè evitare questo beh non è poca cosa perché ora anche qui è la posizione di un libro mi scoccia fare ma cosa sarebbe oggi c'è oltre a
Una simpatica Emilio Fede se oltre a Italia uno solo e cinque panorama e poi che ci fossero anche L'Espresso il Tirreno la Nuova Sardegna il centro tutti insieme no mi chiedo se quel piccolo obiettivo limitato non fu già
Qualche cosa no no lo dico per ecco questi sono gli argomenti che cercato di contribuire
Arriva a portare alla discussione del libro io ho concluso vi ringrazio molto
Spero che questo volume contribuisca a quella cosa che abbiamo accennato
E cioè a davvero costituire una aggregazione una costituente cercato di chiamarla sulla comunicazione che veda questo polo progressista trovare anche qui una forma di identità ancora grazie
Io me ne debba ingiustamente pretendendo l'attività quindi le domanda se ne apre un'altra volta