Forum Mediterraneo - Covid19 e inquinamento: la verità ignorata

Bentrovati a ben trovati a forma mediterranea la rubrica di radio radicale che prova de colonizzare l'informazione oggi proveremo a de colonizzare un argomento caldissimo e centrale nel nel nell'ultimo mese negli ultimi in ultimo mese e mezzo non solo per l'Italia ma per l'Europa il mondo intero parliamo di covi del diciannove
Sono ospiti qui a radio radicale ha forma mediterraneo
Tre docenti di tre università pubbliche italiane che hanno firmato insieme ad altri elencherà o poi tutti i nomi degli esperti che hanno firmato la ricerca di cui parliamo un position paper per la precisione
Chiede riguarda proprio le modalità di diffusione del Coming diciannove e che mette in discussione sia la strategia di contenimento la strategia di distanziamento sociale fino adesso attuata in Italia nel resto del mondo ma anche alle future scelte politiche di riavvio di tutte le attività perché perché hai position paper
Che di cui stiamo per parlare parla di come il Comité della relazione tra Comit diciannove e inquinamento ambientale
Ne parliamo con Leonardo Setti professore di biochimica dell'industria energie rinnovabili biocombustibili oltre che politiche energetiche
All'università di Bologna presso la Facoltà di Chimica industriale ed economia buonasera professore Setti volessero volessero ne parliamo anche con Alessandro Miani presidente della Società italiana di medicina ambientale la Sirma è docente presso l'Università Statale di Milano di prevenzione ambientale buonasera professore Miani dei nostri valori
è inoltre last but not least Gianluigi De Gennaro docente di chimica dell'ambiente presso l'Università Statale Aldo Moro di Bari buona sera professore De Gennaro
Buona sera era
Ecco o uno position paper che affatto discutere nel mondo
Ma tradotto in diverse lingue ma lo diciamo subito in gran parte inascoltato
Dai decisori politici ne parleremo nella nel corso della nostra puntata mi piace in questo momento elencare tutti i nomi degli Esperti degli scienziati che hanno firmato
Il documento di cui parliamo che si intitola relazione circa l'effetto dell'inquinamento da particolato atmosferico diffusione di virus nella popolazione e sono oltre ai nostri tre ospiti Fabrizio Passerini dell'Università di Bologna
Alessia Digilio dell'Università di Bari Jolanda pal Misani dell'Università di Bari Paolo buono dell'Università di Bari Gianna Fornari dell'Università di Bari
Maria Grazia Perrone dell'Università di Milano Andrea Piazzalunga
Un esperto di Milano Pier Luigi Barbieri dell'Università di Trieste Emmanuele a Rizzo della Società italiana di medicina ambientale Lassini ma allora io partirei con il professore si anni Alessandro mi Alessandro Miani mi scusi Presidente della Società italiana di medicina ambientale qual è il cuore del position paper che avete pubblicato
Ma il cuore fondamentalmente quello di avere messo in relazione quelli che sono stati invitati in un certo periodo di tempo una sorta di fotografia temporale
Dei dati del PM dieci registrate dalle centraline Arpa di tutte le province italiane e sono stati poi confronta che a quattordici giorni data ovvero sia il tempo medio di incubazione del coronavirus
Con i casi conclamati e pubblicati sul sito nazionale della protezione civile italiana
Ebbene da questo primo confronto è emerso che in quelle aree in quelle province in cui c'erano stati degli sforamenti anche importanti di PM dieci c'erano stati nelle stesso
Nello stesso periodo delle anomalie curve di incremento della diffusione della diciamo della dell'équipe Enia
Il fatto che in Lombardia come in Emilia Romagna e in altre diciamo aree del nord Italia ci fossero delle evidenti anomale curve è un fatto noto noi abbiamo cercato di dare una risposta con questo inizio di studio pubblicato nel position paper riportato nel position paper con lo studio che è tuttora in corso
E che riteniamo si possa concludere nel
Breve
Professore De Gennaro Gianluigi De Gennaro docente di chimica dell'ambiente presso l'Università Statale di Bari
La ricerca ancora in corso
Serbe ancora un po'un po'di tempo ma voi avete fatto una ricognizione che parte da lontano di tutti gli studi pubblicati dal due mila sette ad oggi
Sulla correlazione tra la diffusione dei virus come la SARS per esempio è l'inquinamento ambientale perché c'è questa stretta correlazione
Già approvata da oltre vent'anni di pubblicazioni scientifiche
Che e
E la vibrazione cicche sono evidenziate diverse correlazioni una quella che noi stiamo mettendo in evidenza ciò la possibilità che il Venus viaggi insieme con il particolato e quindi alla possibilità ma questo di stabilizzarsi di giungere anche oltre i dieci metri come qualcuno invece ha suggerito in questi giorni
E e le altre invece sole relazione tra il danno diretto che il particolato fa sui soggetti e che quindi dispone meglio se vogliamo ad essere contagiati
Circa la diffusione del virus per via aerea
Benché l'organizzazione mondiale della sanità non abbia evidenziato quest'aspetto è opportuno evidenziare che ci sono numerosi studi che fanno notare che in corrispondenza degli starnuti o dell'arte osseo anche soltanto parlando cantando
Oltre che le goccioline grossolane si por mano anche delle minutissimi noccioline sotto i cinque micron che possano viaggiare nell'aria
Beh se questi si trovano in condizioni di stabilità atmosferica di alta umidità ma soprattutto in condizioni di alte concentrazioni di particolato atmosferico
Possono condensare colpa particolato atmosferico e viaggiare di più
E questo e potrebbe essere gialla una un segnale del fatto che il coronavirus si sia diffuso soprattutto nella pianura padana
E così
Cioè in zone dove più più alto l'inquinamento ambientale per tutta una serie di di attività produttive presenti nella zona
Certo Satan ante così in vuole zone dove le concentrazioni di particolato
Aldo sono maggiori nel caso del nostro paese nella pianura padana
Ne abbiamo delle curve di contare su particolarmente pendenti particolarmente l'esperienza di queste curve sono particolarmente elevati per cui abbiamo avuto un numero di contatti nel tempo molto molto maggiore in relazione ad elevate concentrazioni di polveri condizioni di stabilità atmosferica
Quindi altre zone del nostro Paese e questo non è avvenuto pensiamo al Sud dove il virus comunque non sfonda PRA perché non abbiamo avuto superamenti significativi nel periodo di febbraio ma ne stiamo avendo nemmeno adesso in quelle di marzo e quindi evidente che nelle zone dove queste concentrazioni sono state elevate sono le zone che adesso stanno pagando
Più il costo di questa epidemia
Professore Settis se il il vostro così Jean perdere la vostra ricerca andrà avanti è dimostrerà questa inequivocabile relazione tra o la presenza di coronavirus la la maggiore presenza di coronavirus nelle zone in cui maggiore vi è la concentrazione di inquinamento ambientale sarebbe la dimostrazione che una strategia di distanziamento sociale così come è stata attuata finora non è sufficiente
E così
Ma diciamo che la strategia di distanziamento sociale è indispensabile cioè il quello che sognante De Gennaro è stata illustrando il proprio questo cioè era da noi sappiamo che al le attuali misure
Esotico allorché la distanza di sicurezza tra una persona infettata e una persona non infettati ricerche ciò che inizialmente potrà già essere infettata subentra nel presenza
Quando invece noi sappiamo già perché questo è noto dai virus centosei che le performance sono cioè il fatto che le funzioni che possono viaggiare nel nell'aria
Forza a infettare FERS anche un po'più a distanza di quattro cinque metri
Quello che succede con il particolato è che in realtà questa distanza non non diventa solo quattro cinque metri ma può addirittura diventare sei sette dieci metri cioè può diventare ancora più distante cosa vuol dire vuol dire che noi non è che in sentiamo se siamo infettati soltanto le persone più prossime a nuovi
Ma possiamo rischiare di infettare persone anche un po'più distanti quindi per esempio quando andiamo in metropolitana piuttosto che andiamo al supermercato piuttosto che di che ci mettiamo in fila
Eccetera il rischio è che se siamo a distanze non sufficientemente distanti e allora il il rischio può essere quello che aumentiamo la probabilità di contagio allora il punto è che è necessario distanziarsi ma siccome nelle nostre società nel momento in cui ci muoviamo non è possibile pensare che stiamo tutti e dieci metri di distanza allora dobbiamo aggiungere una bandiera
Come via del tra il nostro la nostra bocca l sterno ciò in modo tale da potersi FIAT perdere
Dalle goccioline che possono arrivare attraverso altri particolato sia evitare che le nostre goccioline possano contaminare gli altri
C'è quindi quello che noi abbiamo sostenuto e stiamo che sostenendo adesso che la mascherina per esempio è indispensabile dobbiamo necessariamente averlo obbligatoria
E il fatto che invece noi abbiamo perso un po'di tempo nel decidere se era giusto o non giusto che le mascherine ecco questo probabilmente a tempo perso questo sì il distanziamento invece necessario perché è chiaro che più siamo distanti
Più questa probabilità di poterci contaminare comunque
Si riduce quindi il distanziamento è fondamentale
Dobbiamo pensare e ha come potere teneva un buon equilibrio in termini di probabilità di contagio un aggiungendo veramente un separatore come dire un una barriera che dici che si riduca la proprietà di contato
Professore Miani Alessandro Miani presidente della Società italiana di medicina ambientali l'asino
Professore il distanziamento sociale tutti tutte le barriere le mascherine necessarie per diminuire le probabilità di conta aggio bastano da sole se poi non sia applica anche una politica di riduzione delle emissioni in atmosfera cioè si chiudono tutti i negozi si chiudono i centri commerciali si chiudono le scuole per evitare le occasioni di contagio ma poi le grandi industria che continuano ad emettere emissioni nocive in atmosfera quindi la concentrazione di PM dieci
Di fatto rimane invariata non non è un no controsenso
Non è concettualmente lo sarà
Ebbe il problema è che le principali sorgenti emissive di particolato comunque il che creano l'inquinamento atmosferico non sono le industrie ma sono al primo posto dico a livello statistico generale il primo posto troviamo i riscaldamenti
Non è quindi i processi di combustione per il riscaldamento poi variano a seconda da regione a regione questa chiamiamo la classifica al secondo posto abbiamo gli allevamenti intensivi
Poi a seguire c'è il traffico veicolare tra particolato primario e secondario
E e solo al quarto posto troviamo le industrie e in ultima posizione le attività agricole
E quindi se bisogna fare qualcosa l'approccio dovrebbe essere verso una rinascita sono realmente sostenibile che vada però ad affrontare non con azioni a sport come si è fatto fino ad oggi per esempio con il blocco del traffico che come sappiamo serve ma fino a un certo punto proprio per quello che le dicevo poco fa
Ma bisognerebbe cercare ad agire principalmente e soprattutto all'inizio su quelle che sono le principali sorgenti di emissione
Oggi abbiamo disponibile una tecnologia o comunque delle tecnologie che ci consentono di abbattere di molto questo tipo di emissioni
E poi non bisogna però dimenticare un altro ovviamente investire magari un pochettino di più nella ricerca scientifica in Italia sarebbe sarebbe una buona cosa come anche quello mi permetta di togliermi un sassolino
Spero di parlare anche a nome dei colleghi di credere un pochettino di più alla scienza italiana e non dare credito solamente a notizia un position paper avori certe scientifiche che vengono dall'estero perché se no poi uno si domanda come mai né buoni menti italiane se ne vanno dall'Italia e la risposta è facile da un lato sono sottopagato sotto finanziate e dall'altro lato quando scoprono o comunque introducono qualcosa nel dibattito non vengono nemmeno ascoltate nemmeno prese in considerazione Massarini anni quando dice Meneghini più si riferisce a qualcosa di preciso no
No dico semplicemente che come risaputo questo position paper alzato un dibattito interessante importante a livello mondiale nel mondo scientifico
Ha avuto un riscontro di interesse a livello internazionale
Ma come diceva lei e come dicevano i colleghi in prima è stato fosse non ascoltato poco ascoltato da quello che il decisore ecco idea di uscire con un position paper un'occasione di discussione costruttiva e di confronto costruttivo con il mondo scientifico ma in questo caso voleva esserci dato anche l'emergenza in corso
Anche una una sorta di alert per il decisore dire tieni presente che potrebbe esserci anche questa cosa l'indagine è ancora in corso però c'è una robusta rete natura scientifica che ci dice che un virus può avere questo tipo di caratteristiche di sopravvivenza in chat per condizioni in atmosfera
Perché non il corridoio visto che abbiamo anche registrato queste curve anomale in corrispondenza di alto tasso d'inquinamento ovviamente sempre a certe condizioni abbiamo usato il condizionale
Però siamo stati fermi nel nostro dire ecco forse ci aspettavamo un minimo più di presa in considerazione di diciamo di questi dati ovviamente gli step successivi potrebbero darci completamente ragione come non darcela solo questione di tempo per per arrivare ad affermare qualcosa ma qui non si tratta di una gara tra la scienza e il decisore era potere dare un contributo
Dal nostro punto di vista dalla nostra esperienza dal nostro lavoro in un'emergenza in corso che non stanno mettendo dei feriti ma sta mietendo moltissimi morte soprattutto nel nord e un danno in termini di sociali e anche economici impressionante e quindi anche sapere
E fare uso di conoscenze che vengono sviluppate in Italia può essere secondo me è un'occasione importante se queste hanno un senso come noi riteniamo abbia senso quello che abbiamo detto e quello che abbiamo scritto
Posso essere un'occasione per costruire ripeto dei tasselli e raggiungere più rapidamente un punto per proteggere meglio la popolazione da un lato ridurre il numero dei contagiati e il numero dei morti dall'altro
E contemporaneamente anche potere preservare al meglio quelle che sono le attività produttive oggi che si parla di una possibile riapertura seppure per grandi ecco che l'utilizzo ripeto di una mascherina protettiva io dico che offre il massimo grado di protezione sicuramente un elemento in più da tenere presente perché posto e sì
La rotazione Miani mi faccia mi faccia rimanere ancora sul può della della del da della ricezione da parte del decisore politico del vostro position paper perché voi
Noi non siete stati chiamati a far parte della task force per voi chiamo intendo esperto di questioni ambientali
Medici ampio tavolini non siete stati chiamati a far parte della task force piacere andare immaginare una strategia veri riavvio delle attività produttive
Sì questo è vero però non è che io lo considero un Minus nel senso che il Governo fa le sue scelte e sono tutte rispettabili ecco io non mi aspettavo nemmeno che ci fosse una chiamata in tal senso devo essere sincero
Non importa essere possedere in una commissione in una task force piuttosto che in un comitato scientifico per a vere un ruolo io penso che ognuno di noi col lavoro che fa tutti i giorni e se riesce a dare un contributo è anche semplicemente un suggerimento attraverso un position paper attraverso una nota stampa attraverso un articolo scientifico
Chi era il l'incarico di essere suggeritore del governo e chi ha l'incarico di decidere ossia il Governo stesso il Parlamento dovrebbero secondo me prendere in considerazione tutte le ipotesi sul tavolo
Quando si tratta come in questo caso di un ipotesi che volta a una tutela della salute della popolazione ma proprio una tutela
Che va ancora di più è ancora più stringente rispetto a quelle che sono stati diciamo le le distanze minime
Il distanziamento minimo piuttosto che l'uso non l'uso della mascherina è un qualcosa che
A mio a mio vedere andrebbe andrebbe preso in seria considerazione poi ripeto a noi è stato detto a me in particolare che in in alcuni diciamo
Tra virgolette metto tra virgolette attacchi ossia contestazioni ecco
Che questo non è uno studio ancora scientifico vero e proprio perché non è stato revisionato da pari eccetera eccetera l'abbiamo detto noi che ha un position paper e un position paper
E di base ripetiamo un documento
Con il quale si cerca di creare un coinvolgimento una piattaforma di discussione nazionale internazionale aperta ai contributi di tutti quello che abbiamo visto almeno che io personalmente ho visto
E che mentre dall'estero c'è stato un coinvolgimento anche di interesse e di gruppi di ricerca
Per potere dare un loro contributo dall'Italia c'è stato anche questo ma c'è stato ci sono state anche delle prese di posizioni pregiudiziali Andromeda a mio parere che non hanno dato nessun contributo sono state semplicemente un dire no non è vero
Perché non è stato ancora diciamo il documento non è ancora stato rivisto da pareri io dico che c'entra è una piattaforma di discussione
E siccome c'è un'emergenza in corso ogni elemento della discussione deve essere preso a mio va a mio vedere in maniera importante e analizzato ed eventualmente studiato in un in un contesto chiamiamolo così di normalità
Posso aggiungere che magari qualche duro avrebbe potuto dire caspita vediamo se è vero pigliamo anche magari un po'd'aiuto un contributo questo uno studio peraltro no profit non finanziato
Per accelerare per capire dove sta la verità ecco questo non è avvenuto questa è l'unica cosa elemento diciamo che che posso aggiungere alla discussione però l'ottimismo resta la gioia in quello che facciamo resta e siamo qui adesso a parlarne tra dieci minuti di nuovo al lavoro
Gianluigi De Gennaro professore di chimica dell'ambiente presso l'università di Bari
Che cosa è necessario secondo lei sì e che cosa è necessario fare in questo momento per rendere ancora più efficace questo monitoraggio ambientale voi avete fatto qualcosa
Alla fine di
Straordinario perché avete utilizzato una base dati
Disponibile on line su tutto il territorio nazionale avete preso i dati delle centraline Arpa è gli avete analizzati quindi questo sistema di top monitoraggio teoricamente se in letto è utilizzato in maniera coerente
Consente una lettura intelligente dello stato dell'arte della qualità dell'aria in Italia e quindi potrebbe già indirizzare le le scelte future le strategie politiche future per un miglioramento della qualità dell'aria e quindi della qualità dell'ambiente della qualità della vita
Che cosa si potrebbe fare per andare continuare verso questa direzione
Sì certamente come dice il problema è che come stavano dicendo i colleghi non sempre gli stessi dati vengono letti nello stesso modo e quindi se lei di guarda come si sono espressi sistema nazionale delle ARPA vede bene che per loro un aumento o una diminuzione è legato a fattori qualche volta mettere in cui Matthew climatici qualche altra di emissione quindi purtroppo non c'è una visione univoca di questi dati benché nel nome esso in campo del un metodo scientifico delle correlazioni quello che adesso noi stiamo facendo provando a trovare il virus nell'aria la conferma di questo dato sarà certamente importante sono sicuro che farà riflettere tanti
Sul sul su quello che abbiamo pentono su un position paper la conferma la presenza di questo virus nell'aria vuol dire che circola e quindi metterà tutti quanti più in allerta tutti quanti come ha detto anche il professoresse netti cominceranno ad indossare le mascherine che sono indispensabili in questo periodo
Ecco consenta anche a me di dire una cosa su quello che si è detto sul nostro position paper tanti hanno detto che era a un position paper irresponsabile perché diceva la gente va bene l'aria e quindi che vi mettete al quale le mascherine nel dicevamo l'esatto contrario
Può leggere nostre interviste già del giorno dopo l'abbiamo detto che il distanziamento è fondamentale
Che metterne mascherina fondamentale abbiamo detto che quello che indicava l'organizzazione mondiale della sanità poteva non essere sufficiente quindi abbiamo utilizzato un'indicazione che più conservativa di quella governati
IVA allo stato e non solo abbiamo anche detto come lei ha ha fatto riferimento che bisogna fare attenzione
A ridurre le emissioni in atmosfera ma queste non soltanto per questa pandemia ma per quelle che potranno venire più in generale per lo stato di salute degli italiani per questo io ritengo che il nostro position perché c'è stato tutt'altro che il responsabile anzi abbia posto in evidenza quanto Rile davanti aveva un approccio sistemico ai problemi ambientali
Quanto i problemi della medicina e della salute della delle persone
Sono molto legati a quelli ambientali quindi abbiamo riproposto una visione sistemica del problema e non specialistica di qua proposto ieri parrocchia questo probabilmente Orso avrà dato fastidio il Polo sarà distrutto antipatico invece
La le
Delle posizioni assolutamente specialistiche quindi non è riuscito a vedere diciamo un po'oltre come Mellon provato a fare anche attraverso l'istituzione di un gruppo di lavoro che multidisciplinare italiani sono medici c'erano chimici licenza di dell'ambiente
Professore Setti professore di biochimica dell'industria alla all'università di di Bologna l'Università Statale di Bologna le insegna anche energie rinnovabili biocombustibili e politica energetica ma il Italia l'Europa ancora ferma sulla produzione di Energia da fonti non rinnovabili
L'ha ancora il gas centrale in tutta la strategia energetica italiana ed europea il gas e ovviamente fossile non è rinnovabile
Quindi di come come come si fa a progettare si parla tanto di rinnovamento tutti immaginano dopo il virus dopo il coronavirus un uno sguardo nuovo verso la realtà
Come si fa ad ad avere uno sguardo no nuovo se non partendo da una nuova politica energetica
Ma mi stavo che è imperdibile ad Arcore ci insegna questo coronavirus c'è questa esperienza qua secondo credo che seguitando a livello mondiale lordo insegna perché quando ne parliamo di cambiamenti climatici per esempio
Coronavirus è sta dentro anche i cambiamenti climatici
Quando noi parliamo di cambiamenti climatici spesso sottovalutiamo il problema perché in questo momento noi diciamo sì va bene
C'è qualche evento estremo che sta accadendo ma questi eventi estremi ancora non sono così diffusi eccetera eccetera siamo a com'è partita la storia del coronavirus
Che per noi inizialmente una semplice influenza poi dopo si qualcuno
Moriero a va be'insomma però quei pensiamo all'immunità di gregge cerchiamo insomma di risolvere il problema coi sì ma non possiamo pensare di chiudere tutto eccetera eccetera
Poi ogni settimana ogni giorno che passa da questo problema diventa sempre più grave perché era di tipo esponenziale cioè tutti i fenomeni naturali sono di tipo esponenziali nisseno piccoli quindi mentre enormi in tempi brevissimi no è quello che ci ha insegnato è che due dopo qualche settimana ci siamo trovati tutti separati tutti chiusi in casa
Su un qualche cosa che sembrava praticamente impensabile due mesi fa nessuno avrebbe creduto a una cosa di questo tipo no
Ora quei cambiamenti climatici abbiamo lo stesso problema vediamo alcuni esistenti avvertiamo che questi effetti stanno aumentando probabilmente tra dieci anni questo effetti saranno talmente devastanti
No che noi avremo lo stesso fenomeno del coronavirus ci ritroveremo a un'emergenza terribile che dovremo risolvere con un costo economico
Incredibile voi immaginate che costo economico adesso questo coronavirus
E se come dico spesso dicono dagli ex è figlio anche del nostro sistema energetico perché il particolato perché l'inquinamento sono figli del nostro sistema energetico è chiaro che la natura ci fa capire con questo come può farsi pagare un prezzo carissimo se non stiamo attenti proprio al problema ambientale ecco che allora qui dobbiamo secondo me cogliere un'opportunità perché la crisi che ne stiamo vivendo in questo momento è una crisi mondiale mondiale abbiamo come dire quasi toccato il fondo del nostro ministero
Abbiamo due possibilità di ripartire poi partiamo cercando di ricostruire quello che avevamo prima
Cioè rimetterci esattamente come prima c'è qualcuno che sta dicendo in questo momento ah be'abbiamo ripulito l'aria quindi e quindi possiamo inquinanti quanto vogliamo in questo modo però c'è qualcuno che stavo dicendo questo per far ripartire l'economia togliamo tutti i vincoli ambientali e riportiamo alla gente in macchina riportiamo fare esattamente quello per anzi di più
No oppure possiamo progettare il proprio del fatto che abbiamo fallito in un certo senso già che siamo proprio in fondo abbiamo toccato il fondo e cerchiamo di ripartire invece con nuove opportunità quindi con una transizione energetica più accelerata
Per esempio verso le energie rinnovabili magnati accelerata verso i trasporti elettrici in maniera perciò errata
Cioè acceleriamo tutto quello che avremmo dovuto fare probabilmente in trenta quaranta anni cerchiamo di farlo
Fin da subito come dire in un modo diciamo più soltanto dobbiamo metà dei soldi in questo momento ne sappiamo che economicamente parlando noi dobbiamo investire nelle nuove sistemi industriali dobbiamo rimettere denaro all'interno
Del delle attività produttive bene approfittiamo di mettere questo denaro lì dove ci porta diciamo un miglioramento del sistema
Come diceva Estella non si può risolvere un problema con gli strumenti che ci hanno portato al problema
Quindi pensiamo a nuovi strumenti io farei così cioè io in questo momento se fosse la politica comincerei a mettere il timone di questa barca molto orientato verso un nuovo sistema
In questo caso energetico perché questo ci dà una grande opportunità pro perché dovremo mettere dentro dei soldi ecco
Ieri questo io credo che sia grande insediamento che ci deve dare questo coronavirus
Proprio come
Come dire come risultato finale dobbiamo fare molto attenti quei tempi
Don dobbiamo sbagliare in quei tempi adesso se non sono in linea masse se possibile in questo momento nella mia maglietta c'è una frase che hanno detto il al nel firma Polo per Apollo tredici quando dovevano salvare gli astronauti no di suo la famosa fase Chiara queste inglese
Cioè i loro il nostro no Jean cioè sbagliare non è un'opzione possibile in questo momento non possiamo sbagliare ecco l'onda anche a quello che diceva dico solo una cosa ritorna conoscere già prima Miani cioè
Il l'intento anche del nostro position paper era proprio quello di dare uno spunto di riflessione affinché gli scienziati cominciassero a dibattere questo problema
E questo è un risultato credo con i miei colleghi che abbiamo raggiunto e io sono molto contento di questo
Bene io mi auguro che il vostro position paper sia presa in considerazione anche dai decisori politici dal governo che è davvero si si prenda coscienza che non si può più sbagliare una rinascita deve partire
Da una nuova visione di di di imposte in una nuovo modo di impostare il rapporto tra l'uomo e l'ambiente siamo in chiusura io vi ringrazio ringrazio Leonardo Setti professore di biochimica dell'industria energia rinnovabili biocombustibili e politica energetica
Presso l'Università Statale di Bologna
Ringrazio Alessandro Miani presidente della Società italiana di medicina ambientale dal sisma e docente di prevenzione ambientale presso l'Università Statale di Milano e ringrazio Gianluigi De Gennaro
Professore di chimica dell'ambiente presso l'Università Statale Aldo Moro di Bari
Ai ragazzi alla prassi Maranzana di fare una minicar a un'azienda dare Ian a