Alta sostenibilità - I goal per lo sviluppo sostenibile nel nuovo disordine mondiale

E bentrovati a un nuovo appuntamento con alta sostenibilità la rubrica che con la radio radicale e avvisa alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile portiamo avanti ormai da diverso tempo chi vi parla Valeria Manieri c'è in collegamento ed è davvero un piacere di averlo con noi come compagno di viaggio Ruggero col giornalista e buongiorno buongiorno
è un piacere essere ritornato sono stato assente per qualche mese ma spero che d'ora in poi i questo non succederà più
Con Marco
è un'arma siamo ovviamente coadiuvati dalle tecnologie di questo e tempo così strano
Ma insomma riprendiamo il nostro filo il filo del discorso sulle questioni che riguardano ovviamente la sostenibilità la sostenibilità anche a livello ambientale proprio di questo ci occupiamo perché ci occupiamo per stabilire il tema particolare la gestione dei rifiuti
Nel momento dato diciamo durante questa crisi
Pandemica perché cioè da una parte ovviamente
Festeggerà festeggiavano almeno diciamo misti tempi i muri e lei diminuzione di gas serra prodotti con minore inquinamento delle nostre città
Sua tutti un più o meno abbiamo ripreso da da a occuparci dell'essenziale e quindi anche a utilizzare e a consumare diversamente in questo periodo però c'è un grosso problema che il guarderà e riguarda già la gestione dei rifiuti più diciamo dei materiali più Woody grandi uso questa emergenza come per esempio le mascherine i guanti monouso
Che sono tutti diciamo anche elementi difficilmente smaltiva Rizzo
Diciamo che la filiera dei rifiuti sta venendo qualche intoppo cosa che non dovrebbe succedere in questi giorni siamo alla ripartenza siamo all'inizio della fase due
Ci rendiamo conto che tutto ciò che era stato programmato fino a febbraio e tutto da rivedere anche le politiche verso il due mila e trenta anche le politiche di sostenibilità ciò che si pensava andasse bene tre mesi fa va ancora bene ma ma va rimesso a posto e poi come giustamente dicevi tu Valeria cioè il grosso discorso dei nuovi rifiuti che sono le mascherine che sono in quanti quanti mono uso noi abbiamo visto già Hong Kong che sono arrivati prima l'hanno visto prima
Davanti alla baia di Hong Kong hanno trovato già centinaia di mascherine riportate sulla spiaggia dal mare ma la stessa cosa è successa anche ad Ancona la settimana scorsa anche se sono ancora poche decine però insomma è un segnale
Che non va bene noi
Barre di oggi abbiamo preparato per discuterne due ospiti due ospiti che ci aiuteranno a districarsi in questo tema così diciamo specifico elettro dura e abbiamo in collegamento Francesca Garaventa
Biologa marina ricercatrice presso la Cnr IAS
Istituto per lo studio degli impatti antropici e sostenibilità in ambiente Marino e tanto ben trovata
Grazie grazie vita buongiorno dottoressa che ora fermando erano giunte c'è anche Eleonora Rizzuto fondatrice e presidente di Hai secca Associazione Italiana per lo sviluppo dell'economia circolare coordinatrice
Del diciamo di un aspetto del gol numero dodici dell'agenda
Venti trenta produzione e consumo responsabili
Carlo insieme un giorno ancora grazie per avermi invitato a questo confronto Buongiorno dottoressa vs Valeria permette vorrei giocare proprio con
Eleonora rifiuto e fare il punto su quello che sarà questa ripartenza a che cosa dobbiamo stare attenti soprattutto come dobbiamo rimodulare le politiche di sostenibilità per evitare di fare un passo indietro quando già come diceva giustamente Valeria siamo arrivati a un buon punto e come implementare l'economia circolare
Ma dunque è un tema molto caldo e molto caro in questo periodo di di ripartenza tutti noi ci stiamo domandando in che modo continuare a a portare avanti questi temi fondamentali per il nostro sviluppo
E diciamo che in questa sede vorrei parlare di due aspetti diversi del fenomeno cioè quello di mettere in pratica da subito delle strategie a breve termine insieme coniugando il con quella medio termine nel perenne vediamo e avete fatto correttamente cui cenno
Il problema ancora non risolto dello smaltimento dei dispositivi di sicurezza allora dal nostro osservatorio come associazione
Per lo sviluppo dell'economia circolare ma che ha diciamo alla portata di tutti impauriti citato Barghouti c'è stato un Cong cito l'appello fatto dal WWF qualche ora fa
Affinché venga gestite in maniera responsabile la tra diciamo la lo smaltimento e recupero lo smaltimento dei dispositivi rappresenta quello che dobbiamo da subito mettere in pratica
Quindi abbiamo capito che in questo momento non c'è alcuna informazione su questo aspetto quindi auspichiamo che anche da una parte diciamo delle delle delle istituzioni avvenga un parallelamente al indossare all'obbligo dell'indossa diciamo nella delle di indossare punto mascherine e guanti anche come o intrattabile una multa
Consumati sappiamo che la durabilità e molto Bradley per cui bisogna predisporre ambienti pubblici supermercati cestini ad hoc
In cui appunto
Dei sì depositarie di dispositivi usati sappiano che imprese in più in alcune aziende potrei fare anche degli esempi già da qualche settimana ci si è organizzati per farlo all'interno sia dei siti produttivi che degli uffici
Vogliamo che vorremmo e auspichiamo che questo tipo di informazione e di gestione particolare venga da subito messa in pratica da comuni e da Enti locali che aiutino in questo e soprattutto informare i cittadini noi cittadini di come gestire noi a casa dove le buttiamo le mascherine io reputo nell'indifferenziato sono sincero non so dove allora è corretto perché sono considerati rifiuti speciali al pari di quelli che si usano negli ospedali per cui ad oggi l'unico modo per trattarli è l'incenerimento in quanto speciali potenzialmente infettati
Ma il discorso è che poi diventeranno sempre di più anche ci aspettiamo tutti presto quando sarà sconfitto questo virus e verranno coi faranno parte del nostro abbigliamento nel come la ricco come qualsiasi altro oggetto del nostro modo di imporci in in in società per cui andava gestito in maniera continuativa il trattamento di questi dispositivi che sono altamente inquinanti
Ecco e questo è una strategia che mi mi sento di di di di di appunto avallare sin da subito che deve essere immediata poi ci sono quelli a medio termine non dobbiamo abbandonare il buono buon corso che abbiamo avviato a fatica negli ultimi diciamo almeno due anni grazie anche a un posizionamento dell'Unione Europea sui temi dell'economia circolare l'undici marzo
è stato un avviato dall'Unione europea certamente vomito interessati ad altre questioni quindi forse il più è sfuggito il nuovo piano di applicazione dell'economia circolare
Da subito quindi venti venti il venti ventuno
E tra l'altro prevede una cosa importante anche per quanto riguarda e il nostro tema delle delle mascherine quello dei attivare da subito misure specifiche in cui si riduca la produzione di materiali nuovi quindi la dematerializzazione quella che in gergo si chiama così
Va continua Tanzi va aumentata in tempi di crisi anche industriali come queste
Ecco diciamo interni come vedete sono intersecati importanti anche se appunto questa emergenza Ciampi ha messo di fronte anche tutte questi dispositivi che prima di ora insomma
Difficilmente utilizzavamo nel nostro quotidiano volevo passare la parola alla dottoressa Francesca Garaventa appunto biologa marina ricercatrice presso il CNR l'Istituto
Entro studio degli impatti antropici e sostenibilità in ambiente marino perché tra l'altro appunto anche Ruggero Po all'inizio ci diceva quanto il mare sia appunto coi destinatario purtroppo di una gran parte di questi rifiuti e quest'anno fino alle isole di plastica che già esistente esattamente quindi siamo e ci saranno nuovi flussi da questo punto di vista che il nostro ambiente marino dovrà probabilmente se agiremo in modo irresponsabile sopportare quali sono le vostre previsioni
Ma allora intanto i numeri ex non vorrei che ci inquieta molto nel senso c'è uno studio del Politecnico di Torino che ha ipotizzato che ha stimato che nella fase due solo in Italia verranno utilizzate un miliardo di mascherine al mese
Mascherine chirurgiche quelle che noi verranno per lo più utilizzate sono fatte soprattutto di polietilene polipropilene quindi polimeri
E sicuramente andranno a sommarsi a tutti quelli che già programmare nel senso che è indubbio fuoco ha citato il caso di dei ritrovamenti Agon Kongo quello capitato cita con lei sul nelle zone di Ancona
Sicuramente succederà purtroppo
Le mascherine in questo momento sarebbe
Auspicabile che potessero rientrare in un ragionamento di economia circolare però M il l'emergenza letters cozza con i tempi che sono necessari per accordare dei piani corretti per lo smaltimento il problema non è soltanto quelle che finiranno in mare perché molte finiranno in mare ma ricordiamoci comunque anche in qualora i rifiuti vadano a finire
Vengono conferite a terra in discariche comunque anche lì se non sono ben trattati invece a quinta iniziano dei concessigli rilascio di sostanze tossiche che potranno sicuramente anche finire nell'ambiente
E molte delle mascherine che stanno di cui lo lo status approvvigionando
Molte non non rientrano quelli anche dei parametri di sicurezza e quindi facciamoci molte domande su quali saranno coi i molteplici problemi ambientali che deriva certo
Devono fare le volevo fare una domanda secondo lei per esempio a livello italiano tutte le regioni da questo punto di vista sono attrezzate allo stesso modo cioè o meglio sono in attrezzate allo stesso modo
Quali impatti avremo tra il nord e il sud chiaramente tutti i mari sono importanti ma sappiamo anche che c'è una porzione del nostro Paese ovviamente quella meridionale
Che molto vive anche a livello turistico anche se sarà una stagione difficilissima per la la bellezza anche la purezza dei dei loro mai
Ma allora non riesco personalmente a stimare la griffe anni identificare una differenza tra Nord e Sud riguarda questa problematica cioè
Saranno eventualmente autorità locali a contenere a contare i microgrammi di raccolta perlomeno questo tipo di rifiuto di istituire dei bidoni per il conferimento di questo tipo di rifiuto che non è un rifiuto plastico non è un imballaggio quindi non rientra in tutte le filiere di raccolta e riciclo attualmente in essere
E ricordiamoci anche che in questo momento a meno che la
La situazione non cambia breve e me lo auguro sono anche fermi molti degli impianti di riciclaggio e l'esportazione di materie plastiche in altri Paesi fino al riciclaggio e quindi diciamo che il lupo potrebbe anche un po'
Diciamo non solo le mascherine ma ci sarà un ulteriore apporto delle normali tra virgolette materie plastiche di solito rimane un ambiente
Aggiungo anche al problema delle mascherine da una tematica e anche con porgere un o l'avevamo avuto modo di affrontare
Laici grosso è in questo momento avrà dei picchi di produzione di uso enormi che ad oggi in Italia diciamo viene Generali meno che non sia un l'impianto industriale che segue dei percorsi di trattamento
E del rifiuto normalmente finisce nel secco quindi abbiamo diverse emergenze che si stanno mettendo in atto
E la viene da scherzare visto l'inutilizzo del petrolio che almeno si utilizzerà un po'di petrolio in eccesso in questa fase per i plessi grazie
Come consolazione a Bascapè la maglia verde però
No perché non sanno che farle in questi periodi dei barili di petrolio come abbiamo sentito
Il problema è che vanno ad aggiungere si ad altri problemi che esistono da decenni che riguardano la discarica storica chiamiamola così
Dei rifiuti elettronici noi nel mondo siamo arrivati a produrre più dei cinquanta milioni di tonnellate di rifiuti elettronici ogni anno e solo il venti per cento
Viene riciclato io so che da ne parliamo proprio qui ad alta sostenibilità un po'di tempo fa
Si prevedeva che i rifiuti elettronici possano raggiungere i centoventi milioni di tonnellate nel due mila e cinquanta probabilmente tutto cambierà e anche queste stime saranno da rivedere
A dottoressa Rizzuto qual è lo stato dell'arte
Dello smaltimento per forni a microonde delle lavatrici ma anche degli smart phone di tutto il resto
Dunque questo è un tema caldo e lo è in epoca pre Copeland durante il comando lo sarà sempre di più anche dopo visto l'uso o anche percentualmente a due cifre in cui ci troviamo tutti noi
A utilizzare appunto dispositivi elettronici per anche per per corsi di studio nei nostri figli e per lavoro
Allora il riferimento al punto è lui conto ci speriamo anche nella nel nell'analisi dei dati uno studio realizzato rapporto anzi realizzato da Greenpeace in banda che cronico che sta per base action sua e dal titolo buchi nell'economia circolare in cui già un anno fa diamo del due mila diciannove un'epoca a un'era fa documentata
Come da una parte dell'Europa Italia incluso il tasso di raccolta e quindi ricicloni di quello che chiamiamo in gergo oramai quindi Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche sia appunto il più alto al mondo ma chi la cui borsone più di trentacinque per cento di questi che all'epoca
Stan parlando di numeri corrispondevano a trecentocinquanta mila tonnellate venivano esportati illegalmente
Allora e su questo la filiera ex senza controllo
Stimiamo che questo numero purtroppo ogni sia anche aumentato in questa epoca di corpi del in quanto si è naturalmente un un prestata attenzione ad altri fenomeni di illegalità e e quindi questo sia un po'sfuggito dal controllo i paesi interessati attenzioni sono i paesi in via di sviluppo parliamo di Nigeria parliamo di garbata demoni
Tra l'altro di realtà in cui già c'è una uno smaltimento delle dei rifiuti drammatico e in cui la plastica non viene trattata per cui se si va in questi Paesi si assiste a a mucchi di plastica ai lati della strada
Quindi ecco questo è un altro argomento
Assolutamente da riprendere per poter insieme il nostro autorità un in coordinamento con l'Unione europea porre un freno e combattere il le il l'alto tasso di legalità che cede l'esportazione di questi rifiuti
Certamente Ruggero non so se avrei un'altra domanda o per la dottoressa Rizzuto per la dottoressa Garaventa io poi me ne tengo una ultima Armani
Allora tutelare sparare la domanda arriva infatti volevo con entrambe riprendere il discorso della componente umana del ruolo
Che avrà che avremo noi perché stavo riflettendo su una cosa insomma sono stati anni iper globalizzati sono stati anni ipertecnologico Zatti Noè vent'anni fa
Ci aspettavamo la minaccia più grossa ce l'aspettavamo da un virus informatico
Si spesero miliardi di miliardi per combattere il famoso baco del millennio poi siamo stati fregati da un virus biologico da un virus naturale come nella storia dell'umanità quindi insomma alla fine
E il nocciolo duro e questo siamo noi siamo quelli più vulnerabili quale ruolo avrà dottoressa vissuto coi vorrei chiederò anche allagata paventa la componente umana in tutto questo in tutta questa ripartenza
La componente umana è un la componente fondamentale in questa ripartenza possiamo essere i più bravi del mondo a definire prassi proposte di legge e misure che limitino la diciamo impatti ambientali di quello che facciamo visto che stiamo parlando di questo
Ma non riusciremo mai
A con compiere il il passaggio finale se non ci rendiamo conto di quanto una componente individuale di vulnerabilità sia fondamentale facciamo un esempio molto pratico tutti noi ci siamo trovati davanti per questo virus e tutti noi abbiamo anche approfittato per renderci quello più attori protagonisti delle nostre vite in termini di resilienza bene la la stragrande maggioranza il diciamo che le i protagonisti se vuole Suma tipiche di parliamo di economia circolare
Authority progetti in questo senso parallelamente hanno iniziato a svolgere qualcosa che non gli altri per auspichiamo da sempre cioè quello di non disgiungere mai e quindi di non lasciare il distinto la parte l'impatto ambientale delle nostre attività sia personali che industriali
Dai posti di lavoro dall'occupazione dalla e dalla dal dal dal mantenere l'uomo al centro anche in questo e soprattutto in questo la vulnerabilità che ci ha propria in quanto colpiti direttamente negli affetti negli atti e nei comportamenti
Ci può insegnare anche un metodo di lavoro diverso rispetto a quello
Avuto fino ad oggi
Ecco non so se anche la dottoressa Caranta vuole rispondere alla stessa domanda d'essere guardare anche il mentre l'uomo al centro da un punto di vista più biologico ecologico nel senso che siccome si è messo di
In maniera imponente al centro della dell'andamento dei piani del sistema Terra infatti da un po'di anni si sta parlando di questa nuova era geologica nella quale noi ci troviamo a vivere l'altro con cene
In cui praticamente le azioni umane sono diventati i principale driver di tutti i cambiamenti ambientali
A questo proposito è fondamentale sicuramente mettere l'uomo al centro da un punto di vista sociale etico per quello che riguarda i paesi in via di sviluppo eccetera però forse l'uomo dovrebbe farsi fare un passo indietro dall'essere al centro del sistema una uno scienziato molto
Diciamo famoso siano rozzo ma identificato dei limiti del nostro pianeta
Molto precisi
Chiese se venissero tutti superati idealità renderebbe incontro opera alla rovina questi planetarie banda ritengono chiamati in questo momento ce ne sono tre sono stati superati in maniera probabilmente irreversibile sono la perdita di mia diversità
Il flusso dei nutrimento i cambiamenti climatici
Ecco tutto questo andare oltre questi limiti ci riporta a vedere che l'uomo non è più questo furgone può essere questo attore unico in questo sistema e questo quello che sta accadendo la pandemia le risposte nell'ambiente così eccessive dipendono proprio dal superamento di questi limiti inquinanti
Torniamo a tentare di trovare un un modo di relazionarsi con il sistema per più equilibrato quello diciamo che era prima della rivoluzione industriale capisco che è molto utopico però
Cioè qualcuno ha parlato di di decrescita felice e quant'altro sono più che altro dobbiamo ridurre sempre coloro circa sul ecco e chissà se appunto questa pandemia si insegnerà qualcosa io volevo fare un'ultima domanda veramente molto brutale devo dire la dottoressa Garaventa perché ci sono grandi aspettative ovviamente sulla fase due su una sorta di ripartenza si va incontro all'estate si è molto parlato di spiagge di Marie anche la presenza del covi delle acque reflue sono usciti un sacco di articoli ed era la prima partita questa segnalazione da Parigi per la pulizia delle strade e l'ho trovato Colizzi tracce dico colmi d'nelle acque reflue c'è un grande adesso un grande controllo anche per parametrare un popolare l'aderenza della pandemia appunto su a quale acque reflue
E ovviamente cioè che non riguarda chiaramente la nostra rete idrica però sappiamo che molto di queste cose che si producono poi finiscono in qualche modo se pur con tutta i depuratori del caso
Nei nostri mari abbiamo già accennato appunto al fatto del che dovremo capire se saremo bravi anca gestire questi rifiuti speciali guanti mascherina insomma
Non è non è impensabile che qualcuna di queste mascherine guanti neri troveremo probabilmente sulle nostre spiagge ci sono pericoli per la sicurezza di noi tutti
Ma allora per quello che riguarda le mascherine in pericolo di igiene sanitaria nel momento in cui la mascherina arriva alla alla spiaggia quello questo legati di Vivaldi che hanno stimato in rinviare l'esistenza di altri coronavirus su materiali diversi non lo ritengo un pericolo per quando la mascherina sarà in mare potrebbe essere più un pericolo nel momento in cui la mascherina viene gettata a terra
Sul marciapiede
E quindi a quel punto è appena stata usate potrebbe essere ancora potenzialmente camminando e sulle acque reflue senatori noi uno molti studi
Che stanno indicando sì la presidenza del Coni degli acquerelli pure addirittura può essere anche un utile indicatore sempre gli Stati Uniti rimasta dimostrano
Utilizzato la presidenza dicono vive nelle acque un indicatore per andare a stimare la reale
Presidenza di persone malate in cioè nella città quindi un parametro in aggiunta ai campioni alla ricerca epidemiologica secondo lei ci ci sarà bisogno di fare nuovi investimenti anche sui depuratori
Nel novanta io penso a zone di come Roma e Ostia per esempio che già non è che godono di Marie bellissimi insomma ma diciamo che a Milano incoming questo sarebbe auspicabile perché appunto
Ancora non è stato da nessuno ha dimostrato che in copia eventualmente ritrovato nelle acque dei che possa avere una abbastanza intanto però incerto che ad esempio delle acque reflue di moltissimi impianti
Quindi escono ad esempio i farmaci sostanze che hanno delle norme potenzialità inquinanti che si riversa in mare in continuazione in questura anche record indubbiamente e tutto questa tipologia di contaminanti che arriva nelle nostre acque attraverso gli impianti di depurazione e sicuramente deve sicuramente diventare l'interesse lo sviluppo tecnologico
Degli impianti deve andare di pari passo tutta questa serie di diciamo contaminanti emergenti che minacciano la qualità del nostro ambiente marino e grazie anche per questa risposta le dobbiamo andare in chiusura Ruggiero
Ci sarebbero tante altre cose da dire ma io credo che abbiamo messo a fuoco abbiamo messo a fuoco bene i le questioni importanti proprio per per questa ripartenza e l'attenzione che dobbiamo porre a questi nuovi rifiuti ci salutiamo quintale
Davvero grazie a Ruggero Po Splendido compagno di viaggio l'ha ritrovato questo radio radicale è grave Non lasciamoci più allora no Francesca Garaventa nostra ospite biologa marina ricercatrice presso il CNR IAS Istituto per lo studio degli Impact i antropici e sostenibilità in ambiente marino grazie lunghi
Grazie ancora grazie a Eleonora Rizzotto fondatrice e presidente di AJ secca Associazione Italiana per lo sviluppo dell'economia circolare speriamo che saremo bravi questa economia circolare anche in questa difficile fase appunto coordinatrice del gol numero dodici l'Agenda venti trenta per quanto riguarda produzione e consumo
Responsabili grazie ancora per voi grazie a tutti
Ci fermiamo qui con alta sostenibilità un buon proseguimento con i programmi di radio radicale