V Congresso del CORA; l'attività dell'Associazione vittime dell'ingiustizia; le critiche del quotidiano "Il Manifesto" per le scelte politiche del CORA; le iniziative per la lottta all'AIDS a Torino

Giacomo il segretario dell'associazione vittime dell'ingiustizia da Booth
Portare il suo saluto ma anche qualcos'altro a questo congresso dal ecco ora allora ci può spiegare la sua presenza sì io sono venuto per testimoniare per portare
Se volete la presenza di né i nostri otto mila associati che
Aderiscono
Sicuramente al coro in quanto riteniamo che la strada che sta perseguendo e sia valida e possa portare a delle soluzioni fattiva sul problema droga in particolare io mi occupo il carcere e la realtà carceraria e di quindici mila tossicodipendenti attualmente detenuti un terzo dei quali sono sieropositivi e di queste quindici mila persone non importa niente a nessuno li lasciano morire in carcere
Fassino lei ha fondato questa associazione qualche anno fa dopo che le è successo diciamo un guaio con la giustizia pori ricordarci brevemente come è venuta questa idea sì ho avuto un caso di ordinaria ingiustizia perché la
Giustizia credo che si sia persa nei meandri delle nostre leggi leggine decreti eccetera io subito novecento sette giorni di privazione della libertà e sono stato processato in quanto accusato perché è un pentito dichiarato d'aver sentito raccontare che io sarei stato le sue ore di un omicidio sono stato sempre assolto in primo grado in Appello e in Cassazione ma questa esperienza io facevo l'imprenditore nel settore informatica mi ha fondamenta è toccato anzi devo dire a mia aperto gli occhi e ho deciso di dedicarmi mi ci dedico a tempo pieno a far sì che queste cose non succedano più agli altri purtroppo il popolo italiano e tutto è libertà provvisoria come diceva Enzo Tortora ma la gente non se ne rende conto perché quando l'ingiustizia ti capita accomunate colata che ti prende mentre cammini per la strada tu non te l'aspetti e non sai che cosa fare
Noi attualmente abbiamo oltre cinquantaquattro mila detenuti in Italia e sono più di trentatré mila quelli in attesa di giudizio trentatré mila detenuti significa che un terzo di questi verranno assolti dal tribunale della nostra Repubblica e quindi noi abbiamo circa un ICI mila persone innocenti che attualmente stanno in carcere ecco queste sono le nostre realtà quelle che la stampa regolarmente non dice o ignora la stampa di regime ignora perché del problema del pianeta carcere in realtà non importa niente a nessuno ecco io dicevo prima al carcere deve essere un servì zio che si dà alla collettività questo servizio in Italia non esiste noi abbiamo dei Lager dove vengono stipate le persone messe stratificate addirittura in situazioni invivibili non c'è il diritto alla salute che è uno dei diritti costituisco scritto se non mente riconosce
Tutti e quindi una situazione veramente allucinante ma il tragico è che di questa situazione non importa niente a nessuno ribadisco l'indifferenza della gente secondo e perché cittadino diciamo qua dunque non si rende conto di determinate problematiche se non
Dopo quando ne viene toccato direttamente è un po'come quando si ha la salute no quando si è sani quando si è giovani non si pensava malattia quindi magari si fanno stravizi senza pensare che questo potrebbe comportare delle conseguenze con la giustizia la stessa cosa si pensa che queste cose succedano sempre agli altri e quindi c'è un pianeta di persone che gravitano intorno al carcere al mondo carcerario il pianeta dei degli emarginati perché poi l'anello più debole della catena sociale che finisce in kart tre sono queste cinquanta mila persone che il nostro Stato il nostro stato di pseudo diritto tiene obbligatoriamente in carcere perché queste cinquanta mila persone detenute mantengono in piedi un business incredibile lei pensi e ci sono oltre sessanta mila avvocati che vivono su questa cosa ci sono i tribunali ci sono i giudici cancellieri gli impiegati e quindi chi più ne ha più ne metta il carcere un business e credo che socialmente non ci sia la volontà di aiutare la gente a reinserirsi tant'è vero che io ho proposto di e cambiare il motto degli agenti di custodia loro moto e vigilando redimere io direi di cambiarlo in vigilando reprimere perché si tratta di a attualmente c'è una repressione in corso con dei pestaggi inumani che vengono fatti ma che la gente non non viene a sapere cioè i cattivi sono ghettizzati perché questa è la realtà vengono questo metanizzati vengono pestati a sangue e questo purtroppo la gente non lo sa l'indifferenza della gente il male più grosso di questa nostra società
Subito dopo i politici naturalmente secondo lei nell'immediato che cosa si dovrebbe fare per cercare di risolvere almeno in parte i problemi che affliggono il mondo carcerario ma i problemi del mondo carcerario si possono risolvere intanto de penalizzando immediatamente reati minori quindi togliere di mezzo
Le pene detentive per i reati minori cambiarla per esempio il pene pecuniarie e poi soprattutto togliere dal carcere tossicodipendenti e dare atto a quella referendum ho polare che diceva che i tossicodipendenti non devono stare in carcere ma devono essere curati al di fuori il apposite strutture il ministro di Grazia e Giustizia mi ha detto in è uno dei vari colloqui che abbiamo avuto che non saprebbe dove metterli quindici mila detenuti ma questo non è il la soluzione del problema sta di fatto che non devono stare in carcere e poi soprattutto direi il ripristino della riforma carceraria della legge Gozzini lari applicazione immediata di tutti quei benefici che sono stati sospesi in nome di un decreto Scotti Martelli due galantuomini tutti sappiamo chi sono che hanno fatto più danno dalla grandine perché hanno tirato fuori un decreto che ha portato alla quarantuno bis che un un'arma incredibile in mano a gente che la usa a proprio insindacabile giudizio senza tenere conto effettivamente della necessità ci sono persone sono state messe in isolamento solamente per il titolo del reato ci sono persone che hanno avuto tre quattro volte la licenza dieci oltre trenta volte la licenza e improvvisano gli sono stati sospesi quei benefici dei quali già godeva semplicemente perché il titolo del reato non consente più a detta di questi signori il la concessione di questi benefici quindi direi un'immediata replicazione della riforma carceraria servirebbe ad alleggerire sicuramente
La situazione all'interno delle carceri un altro grossissimo problema e la differenza tra il vecchio Codice nuovo Codice chi è stato condannato a col vecchio Codice avrebbe diritto a uno sconto secco di un terzo di pena in quanto il nuovo Codice prevede il patteggiamento intatte cemento lei mi insegna prevede uno sconto di un terzo di pena quindi c'è disparità chi è stato condannato prima ha subito una condanna a dieci anni per esempio e chi viene condannato ora per lo stesso titolo di reato a un terzo di sconto quindi direi che bisognerebbe fare una specie di sanatoria o quanto meno scontare un terzo di pena ai detenuti che si trovano condannati con il vecchio Codice auspichiamo comunque con il nuovo governo una poderoso provvedimento di indulgenza un'amnistia o un condono generalizzato proprio per alleggerire questa situazione
Persino per concludere per tornare agli argomenti di questo congresso come ha maturato la convinzione che l'antiproibizionismo può essere la risposta ideale per risolvere questo problema droghe evita beh io vengo dall'informatica usi con un
Sola logica quindi la logica dice che a oggi lo Stato ha fallito la lotta contro la droga è stata un fallimento quindi la repressione è stato un fallimento quindi lo Stato è incapace e soprattutto non c'è la volontà di risolve il problema droga e allora facciamo un tentativo proviamo e se hanno ragione i ragazzi del Cora lo vedremo sarà il tempo che ce lo dirà io credo di sì Vincent inattesa delle iscrizione che annuncia sì certe
Grazie
Anche da presidente della provincia di Genova Marta Vincenzi ha potuto partecipare a questo congresso dell'accadimento radicale antiproibizionista
Signor ricezione due cosa ne pensa di alcune opere proposto e che il coro dal performer porta avanti sì ma in questa mia presenza che ha la presidenza istituzionale no naturalmente c'è loro anche resa esplicita il riconoscimento del ruolo che kora ascolto in tutti questi anni e riconoscimento chiesto stati raggiunti grazie anche a questa azione del Cora risultati molto positivi l'esito del referendum sulla centosessantadue e e la capacità diciamo di tenere viva l'attenzione politica sul sul problema delle delle dipendenti e abuso di di sostanze non solo delle non solo delle droghe né sulle proposte io quindi sono qui per riconoscere questo e per dire che e a nome della della Giunta che rappresento che ha discusso di questa o dell'opportunità della mia partecipazione esiste la volontà intanto di riconoscere che questa è una posizione culturale politica degna di grande rispetto e con la quale occorre misurarsi che esistono spazi di intervento per gli enti locali che la Provincia e forse tra gli enti locali quello che ha meno evidente che ha meno spazio specifico ma può comunque intervenendo nella diciamo prevenzione dell'emarginazione giovanile e collegandosi fortemente alle politiche giovanili mi può comunque coordinandosi con Comune e Regione a bere un ruolo che
In qualche modo rivendichiamo vorremmo far giocare ho portato invece una valutazione personale perché non è frutto di elaborazioni di Giunta ovviamente rispetta le proposte di legge si e che sono avanzate dicendo che per quella di Café fare colleghi essi mi riconosco anche se la mia è una diciamo valutazioni ancora superficiale voglio dire stretta di discuterne in modo più serio sulla sull'altra sulla
Distribuzione diciamo sperimentale di eroina io dico la la cosa va vista in modo pragmatico all'interno di un po'accesso se per sperimentazione si intende diciamo una con cui ruolo concordato e di finito che spetta allo Stato oltreché agli Enti locali se non è un atteggiamento di rendita ma di diciamo sostiene apertura maggiore rispetto al problema
Fa discutere insomma ecco però ormai da tempo in Europa non so Europa si sostiene che determinate strategie finora adottate purtroppo non hanno dato risultati e quindi bisogna tentare astrale nuovi a queste dall'atteggiamento culturale interessanti con cui bisogna far
Vantaggi questo per cui sono qui no perché riconosco che è davvero un modo forse più produttivo comunque un modo nuovo di porsi di fronte al problema perché altri non hanno dato risultati Taveri come pensa di questa polemiche perché è stato
Sollevata in pratica sul giornale il Manifesto vaticana non è tanto è già da qualche giorno comunque va avanti tra l'antiproibizionismo che non può non essere di sinistra invece tra chi sostiene che atti proibizioni smog deve essere una delle tante lotte trasversali di questi ultimi anni io credo che questa seconda si era che cementa più laico anche rispetto ai dati pre bizze Misma deteneva la ringrazio
Carmelo Palma consigliere come reattori no è anche presidente della prima sottocommissione per la tossicodipendenza da qualche messe via Torino sull'argomento droga anti proibizionismo alza eccetera cosa si sta fa
Prendo in concreto abbiamo proposto all'amministrazione comunale che si è insediata ormai da sei mesi era giunta Castellani un progetto di Agenzia comunale sulle tossicodipendenze che si pone essenzialmente lo che tipo di coordinare gli interventi che adesso diversi soggetti con diverso grado di responsabilità effettuano sulle tossicodipendenze coordinandoli secondo un criterio che quello che poi Cova assume promuove che è quello della riduzione del danno questo progetto di agenzia cittadina sulle tossicodipendenze si concreta in una serie di interventi molto precisi molto efficaci riteniamo che vanno dall'installazione di una rete di distributori automatici selling sterili ad un sistema di unità da strade d'unità fisse di centro e di crisi riattivando l'intero corde amento dei servizi sulle tossicodipendenze del Comune di Torino delle Unità sanitarie locali in genere insomma ad assicurare un controllo ed un governo del fenomeno attraverso quegli strumenti che la legislazione italiana ci mette a disposizione una citazione che rimane ancora radicalmente proibizionista e all'interno di un quadro normativo estremamente rigido che non lascia le amministrazioni comunali e alle istituzioni locali direi tanto politica quanto sta in Italia alcun margine di autonomia di vera sperimentazione quando però si potrà effettivamente fa qualcosa ma si sta già facendo qualcosa per la prima oltre a Torino è uno scandalo dopo le amministrazioni precedenti due macchinette distribuzione è automatica delle siringhe sterili sono state installate nel quartiere più popolare di Torino a Mirafiori Sud subito suscitando di fronte ad un allarme sociale inesistente le attenzioni allarmistiche da parte della stampa dico poco Dellas tampa di Torino questo progetto sta iniziando a partire in questa forma partirà sicuramente meglio in seguito entro la prima va bene all'Impero Progetto così come è stato configurate già assunto dall'amministrazione comunale dovrebbe essere realizzato noi abbiamo il concorso d'aiuto in questo di numerose organizzazioni del privato sociale dell'associazionismo e le comunità e le agenzie formali e informali di accoglienza noi dobbiamo riattivare un tessuto di culture di interventi e di conoscenza che fino a questo momento è stato radicalmente inutilizzate un'impresa difficile non è un'impresa impossibile e mi pare che dalle città tutto questo debba partire perché le città i consigli comunali le giunte comunali sono le istituzioni più atto tentativi e più vicini anche i più legati ai problemi concreti dei cittadini qual è la tua opinione su questo polemiche per molti artificiosi artificiali strumentale che si sono avute sul luogo dei antiproibizionista ma io barriere ai fatti io mi ricordo due anni fa di avere raccolto conto al PDS che non voleva questo referendum settecento mila firme insieme agli altri compagni antiproibizionista del Coordinamento radicale antiproibizionista settecento mila firme sul referendum abrogativo della legge Jervolino Vassalli il PDS non voleva questo referendum ha subito questo referendum gli abbiamo imposto questo referendum questo polo progressista attentissimo alle riflessioni e ai dibattiti e allegro pubblicazioni sul problema ha fatto zero iniziativa politica su questi argomenti tanto è vero che tutte le amministrazioni comunali che oggi sono partiti con progetti di minima riconversione delle politiche almeno sanitarie sulla tossicodipendenza Go ho dovuto dell'appoggio godono del contributo godono della concretezza politica che gli antiproibizionisti radicali hanno saputo assicurare e tutto il resto mi pare nulla l'unità della cultura della sinistra sui valori libertari è una cosa che sta nel libro dei sogni io conosco una sinistra che a quella che si opponeva e non voleva i vari referendum sui diritti civili ho conosciuto una sinistra a cui abbiamo imposto il referendum contro le Jervolino Vassalli e che poi è stata costretta ovviamente a votare per non perdere contro i propri stessi elettori quel referendum Emilio Vesce consigliere regionale antiproibizionista in Veneto Emilio innanzitutto
Ho su questa storia anche predizioni snodi sinistra progressista non progressista
Qual è l'atto quindi e la mia è una visione aveva opinione è che chi ha voluto lanciare la nuova campagna di demonizzazione confronto i nostri e te pure stupido perché si venda questa sì divisione tra anti professionismo di sinistra di destra che non sta né certamente a parte il fatto che io ritengo che ogni volta la che la sinistra e con l'acqua alla gola e mai come in questo momento è con l'acqua alla gola perché incapace di programmare incapace di progettare si trova forse di fronte una possibilità di essere esposta apertamente a dover governare allora si devono inventare del del nemico di turno e siccome loro per governare sono disponibile ad andare anche con Fini come hanno fatto già in altre occasioni allora evidente mente devono trovare un nemico allora il nemico oggi può essere Patella ma è un nemico per loro reale perché non c'è una persona in Italia che con coerenza abbia riproposto i temi della sinistra dove pessimista si intenda trasformazione riforma
Giustizia sociale e non tutela di interessi forti come avvenuto per lunghi anni in questo Paese quindi è un po'su cui e mi dispiace che alcune persone di cui ho stima abbiano scelto questo momento così inopportuno ma così opportunistico per elevare la bandiera e gli scheletri ideologici che hanno tenuto nascosto fino ad ora io credo che essere anche BBC significa essere su un terreno di una trasformazione nella quale sono contemplate libertà umanità tutela dei interessi deboli e Apu do e lotta contro uno Stato che oltre a essere stataliste spettanze le spendaccione e custodiale protettivo paternalistico e padre
Ecco ma chi ha avanzato queste critiche e sostiene che appunto da destra non sono mai venute indicazioni
Ogni nel senso delle cose che ti stai dicendo adesso sai se per loro destra Sivieri intendono tutto ciò che è fuori del PDS evidentemente hanno perso il senso della geografia perché allora bisogna mentre sul braccio sinistro il suo il suo solito come si fa con le regole stupide da militare diametri fazzoletto bianco per fargli capire qual è la veste come la sinistra se invece non si è in questa alloggi che ha stupide schematica allora loro devono prendere atto che in tutto il Paese in tutto il mondo sul terreno della proibizione della non proibizione abbiamo visto sempre pose presso persone le più disparate che hanno portato avanti magari emotivi conservatori su alcuni temi ma che su questi sono intelligente venti pronti a capire che legalizzare le droghe e la vi
Migliore per combattere il fenomeno quindi che significato a destra a sinistra e pretestuoso torniamo ai temi di questo congresso è stato detto anche era ministro Contri per esempio che comunque ne settore delle strategie cosiddette antidroga qualcosa si sta muovendo in positivo e si sta riconoscendo avvolta mezza parola volte con un fatti più concreti che un determinato modo di condurre diciamo questa lotta è fallito o comunque sta fallendo agirà però delle dichiarazioni però coi in concreto che cosa accade l'esempio nato a regione cosa che la mia regione noi abbiamo fatto da una serie di atti sia regionali
Su queste cose e io devo riconoscere che a oltre a gente di sinistra che si è schierata sulla nostra battaglia c'è stata tanta gente che erano di sinistra non è manco per niente che ha portato avanti gli stessi temi nostri partendo da angolature culturale tipo diverso quindi porre questo problema in una regione come la nostra se stessi a sinistra sarebbe come affossare le battaglie che abbiamo fatto fino ad ora voi non lo fanno perché sono abbastanza sensati quelli che hanno combattuto con noi su questo tema per cui io credo che con queste persone andremo avanti a portare avanti
Diciamo i temi terzo dalla dalla creazione appunto come già ricordato anche un altro intervenuto nel comma il Congresso qui ancora che le uniche città che hanno affrontato strumenti per avviare la così se la strategia della riduzione del da non sono Padova Bologna mi pare Milano un'altra città quindi con questi io credo che non avremo problemi i problemi del etichetta nascono per i tifosi per quelli che voi che non vanno nella curva su do perché hanno pure Naselli all'insù capisce o cose come si vuole la puzza sotto il naso chi invece lavora realmente su questo terreno io fino a questo momento con queste persone ho avuto nessuna difficoltà sterile
No
Ma
Come
Va in
Poi
Al
Ma
Ma
Poi
Va bene
Ma
Abbia
No
La
Ma
Allora
No
Ma
Però
Ma
Ho
No
A
Ma
Una
Gli altri
Ma
Il
Ogni
No
Anche
Grazie
Proprio
No
E
Ma
A
A
La
Dico
Ora
Va be'
Va
Ho
Ma
No
Ma
Ma
Va
Non ha
Però
Ed era
No
No
Ecco
Per
A
Tale
Ma
La
Capita
Va
Ma
No
No
Una
In realtà
La
Credo
Va
In quanto
Ma
Però
Però
La
No
No
No
E
Ma
è un
No
No
Ma
Ma
Abbiamo
Ma
La
Va be'
Non
Tanto
Però
No
Danno
Ed è
Ma
Allora
Ma
Va be'
La
Però
Poi
Quello
Ma
Ora
Ma
Quello che
No
Io
La prima
La
Ma
Ecco
No
Allora
Allora
A
Va
No
Dal
D'altra
Ne ha
Però
La
La
Come
L'altro
Allora
Ma
No
No
No
Ma
Come
No
Allora
Non
Oltre
Va
No
No
Da
E
Ma
Anche
La parola
La
A
Va
Ancora
A
Quanto
Ecco
Ma
Tale
La
Da
Da
L'Italia
La
Non
Però
Muoiono
Un
No
Ma
Ma
Mi ha
Io
Allora
Il problema
Allora
Uno
Ma
Ma
Nuova
Dove
Intanto
Dico
Per
Va be'
Da
Ma
Walter
No
Però
Ma
Abbiamo
Poi
La
A
Non
Allora
Ma
Ma
Io
No
Come
Va be'
Il quale
Dal
Allora
No
Tarda
Quindi
Replica
Ma
Va be'
Ma
Comunque
La
Non