Elezioni politiche '94: presentazione dei candidati di AD

Con la stampa no
No
Dopo comunque
Va be facciamo dopo i fondi
Allora cominciamo
Questo incontro ringraziamo i colleghi che sono
Qui intervenuti
Abbiamo fatto all'assemblea nazionale dei candidati
Se se se se lasciate libero lo sguardo almeno
Lasciate libero sguardo per cortesia
Allora
Sembler
Nazionale dei candidati
Che si riconoscono nel progetto di Alleanza democratica assemblea alla quale hanno partecipato adesso non li deve fare qui tra noi perché uno degli impegni professor Luigi Spaventa conclude il professor Bruno Visentini
E hanno partecipato a una sorpreso dei migranti grande tensione gravi va bene grazie una la sa dei candidati nazionali gli altri che non erano presenti stanotte evidentemente lavorando nei collegi
E abbiamo espresso la particolare soddisfazione sia per la presenza di Spaventa di Visentini anche perché il dato che non esitiamo &
Intorno all'ottanta novanta per cento di candidati che sono alla loro prima esperienza politico parlamentare e che insieme rappresentano un'alta un alto tasso di competenza e quindi di rappresentanza civile
Del del paese esattamente la linea che avevamo indicato fin dalla nascita del nostro movimento abbiamo svolto io qui le ripeto brevemente tre o quattro considerazioni sulla campagna elettorale la prima
Ma nostra campagna elettorale precedente era intorno alla parola d'ordine ragione Italia
Che riteniamo che
Questa campagna elettorale in modo particolare non abbia bisogno di emotività di demagogia di slogan siamo stufi di avere che battaglie ideologiche non vogliamo ricrederci proprio oggi in queste prime elezioni col nuovo sistemi non voteremo nessuna comunismo né sul fascismo potremo sui programmi e sui valori necessari per far uscire il Paese che arrivato ad un passo dall'infarto economico civile istituzionale
Da questo punto di vista denunciammo un proporzionalismo di ritorno presente in molte forze politiche che badano sembra più ai voti del canale proporzionale che a quelli del maggioritario ovvero si interessano del venticinque per cento dei problemi del Paese
Bossi Fini Bertinotti Orlando tutto sulle dichiarazioni lasciano presupporre una ricerca affannosa di identità e di distinzione anche dell'alleanza e cui partecipano
Per aumentare la proporzionale
E questa è la prima denuncia che abbiamo fatto la seconda denuncia dal punto di vista del ragiona Italia
Chi promette miracoli
Non sono possibili miracoli in questo Paese
Si può anche rischiare di perdere qualche voto non essendo demagogici ma noi vogliamo correre questo rischio perché questo Paese preferiamo lanciare il messaggio della verità
Questo Paese ha bisogno di una politica severa di rigore perché è stato distrutto dal partito unico della spesa pubblica e non è facile ricostruire contestiamo chi
Promette miracoli anche perché non fa altro che ripristinare i metodi politici di prima e cioè chiedere una delega in bianco per quarantacinque anni ci hanno chiesto questa belle che i partiti
Quante volte l'ho detto ripromettiamo facciamo diciamo poi i cittadini sono sempre rimasti delusi da questo ora che invece che un partito che l'arte sia un video aperte la cosa non cambia assolutamente per i cittadini
Un milione di posti di lavoro se così fosse il problema allora noi proponiamo un milione di posti lavoro più uno
E proponiamo anche che si facciano spot gratis nelle tv commerciali
Non so possiamo continuare ma è evidente che questo è un modo di prendere in giro gli elettori
Mentre problema e mutare il sistema delle decisioni e il rapporto tra cittadino è stata
Il secondo elemento che abbiamo messo in risalto e che non è vero che a nostro avviso si confrontino destra e sinistra come blocchi univoci ideologici frontisti
La cultura politica italiana per fortuna è più complessa di così
Esistono posizioni diverse articolate anche all'interno dell'alleanza
E allora bisogna saper ascoltare dialogare parlare
E quindi rifiutare i toni minacciosi da ultima spiaggia queste elezioni non sono l'ultima spiaggia della democrazia italiana sono la prima invece di una nuova faticosa fase di transizione che appena cominciato
Da questo punto di vista noi vorremmo dire che mentre Berlusconi dice che se vincono i progressisti lui se ne va ho tanti imprenditori se ne andrebbero noi invece diciamo che se vince la destra noi restiamo in Italia perché il nostro Paese
Perché siamo italiani riteniamo che quelle dichiarazioni di Berlusconi rappresentano una posizione antinazionale
Antidemocratica contro il sistema maggioritario che abbiamo voluto se noi perderemo resteremo al nostro posto facendo un'opposizione
Intransigente finalmente come questo Paese non c'è mai stato grazie al sistema maggioritario lo si può fare
E restando qui a lavorare e anche i nostri imprenditori resteranno qui a lavorare perché questo è il nostro Paese anzi aggiungiamo una cosa di più i nostri candidati se vengono eletti
Si impegnano a rappresentare come è giusto in un sistema maggioritario a
Anche la parte di elettorato che non li ha votati
Terzo punto c'è grande incertezza e grande confusione
Crediamo che gli elettori abbiano ragione perché non è stata proposta un'offerta politica positiva di coerenza tra programmi e schieramenti da nessuna parte diciamo la verità
Però
Grazie al maggioritario il voto degli elettori ha un peso a un potere gli elettori italiani possono decidere il Governo del paese
Su questo non c'è incertezza
Lo scontro di queste elezioni non si fa sulle dichiarazioni di Bertinotti di Orlando di Bossi e di Fini
Lo scontro di queste elezioni ha sul governo del paese e simbolicamente non è rappresentato da quelle dichiarazioni ma simbolicamente alla dato dallo scontro che c'è nel collegio uno di Roma è da una parte Silvio Berlusconi dall'altra un ministro del governo Ciampi
Queste sono le due opzioni proposte dei due schieramenti agli italiani su questo nonostante l'incertezza e la confusione che ci sono perché l'alleanza non sono convincenti gli italiani devono sapere che questo ragionando che questo è il vero scontro di queste elezioni e il loro voto e decisivo finalmente per scegliere il Governo
Altro punto
Non si tratta di scegliere tra liberismo è statalismo anche su questo ne diciamo ragiona Italia
Perché per fortuna lo statalismo non è più presente in nessuno dei programmi di quasi tutte le forze politiche
Allora la domanda anche qui molto netta sulla quale
L'italiani devono scegliere a ragionando è quale libero mercato non se o no il libero mercato non è più questa la questione a a me ma particolarmente in queste elezioni quale libero mercato e un mercato inteso come restituzione allo Stato e all'impresa di norme di trasparenza e di concorrenza o un mercato concepito come asse sa di regole a tutto vantaggio dei ceti più forti questa la questione mercato regolato o mercato senza regole da questo punto di vista noi diciamo che le proposte della destra di un mercato senza regole non farebbero che esasperare la situazione che già avevamo prima l'Italia è stata finora un paese senza regole nel mercato non solo perché c'è chi ha tre televisioni ma proprio perché le imprese e i partiti
Operando fuori
Dalle regole che in tanti settori non esistevano proprio
Hanno a proprio per questo sono entrate nella illegalità cosa vuol dire illegalità se non superare le regole inesistenza diretto da questo punto di vista andare un mercato senza regole sarebbe tra l'altro dopo le devastazioni del partito unico della spesa pubblica una mannaia sull'equilibrio sociale
Le tensioni sociali anche fino alle possibilità di rivolte diventerebbero una possibilità reale in questo paese e verrebbe data all'Europa un messaggio di chiusura di diffidenza e non quel messaggio di cui questo Paese questa Europa di
Sacra queste questioni della Bosnia anche tra un'incertezza sul suo futuro dopo l'ottantanove non un messaggio di unità di cooperazione di federalismo come l'Europa avrebbe bisogna
Altro punto rispetto a questa destra sbagliata aggressiva che non ragiona che promette miracoli
Il polo di centro non esiste
Il polo di centro non può essere un argine
Per questo tipo di destro in realtà non può essere un argine se qualcuno lo volesse anche per i progressisti
Semplicemente il polo di centro non esiste nella competizione politica perché una possibilità di influire sugli esiti della competizione politica esistono in quel polo culture importanti con le quali voi sapete
Noi abbiamo dialogato e continueremo a dialogare
Ma in questa campagna elettorale bisogna riconoscere queste
No hanno rifiutato il bipolarismo che gli italiani vogliono ormai a viva voce anche questo bipolarismo rozzo che si sta costruendo sa sogno degli anni per costruirne uno migliore
E hanno scelto la strada di un puro soggetto di testimonianza una scelta astratta e illuminista
Tra l'altro questo polo di centro si presenta già diviso in due già di polarizzate perché sono mette le propensioni di forza che andranno con la destra e abbastanza mette seppure espresse timidamente per ovvi motivi le propensioni di forze che guardano con più favore ai progressisti
Da questo punto di vista mai abbiamo detto oggi un no molto netto e chiaro alle ipotesi di governo costituente
Per un motivo semplice
Non abbiamo voluto il referendum e non vogliamo andare elezioni col sistema maggioritario ritornando al vecchio giochino di prima di politici o forze politiche che fanno i governi prima che i cittadini abbiano votato
Questa pratica deve smettere e siccome la pratica politica a de deve rispettare le volontà dei cittadini e della democrazia la pratica di comporre i governi pubblicamente in dibattiti immaginando perfino i leader di questi governi e predico
E una pratica antidemocratica
Gli schieramenti hanno indicato una chiara propensione di leadership sulla destra per Berlusconi progressisti per una continuità dell'opera di Sant'su queste due questioni come ho normale in un Paese democratico oggi ci si confronta
Quello che verrà dopo può darsi si chiamino modo può darsi si chiami un altro ma lo si deciderà sulla base delle scelte degli elettori
In più il modo in cui è stata formulata questa proposta
Il tono con cui è stata formulata ricorda molto da vicino le ipotesi di governi consociativi tra Partito popolare e PDS con al centro un garante istituzionale che non stanno più nella logica politico non dovrebbero essere più una logica politica di questo nuovo sistema concludendo
Abbiamo riconosciuto che anche il polo progressista e voi lo sapete le posizioni di Alleanza democratica non sono note
A al suo interno delle incoerenze politico-programmatica
Ma noi
Stiamo con i progressisti perché nella scelta di governo e partecipiamo a questa alleanza con i nostri candidati perché nella scelta di governo in quel cuore simbolico che il collegio uno di Roma noi stiamo
Col ministro spalle
E quindi con la continuità dell'opera vice questo spavento e come dicevo ha parlato anche qui stamane e naturalmente troverete il suo discorso nelle agenzie se perché non era presente è qualora le nostre indicazioni
Italiani devono esprimere due voti il voto più importante e quello nel maggioritario
Con i progressisti per continuare l'opera diciamo
Poi
Alla Camera e al Senato poi esista il voto nella proporzionale
Noi diciamo con Alleanza democratica per continuare l'opera dei referendum e per superare i vecchi partiti
Del costruire in Italia e dare la forza a questo movimento per costruire in Italia un grande partito democratico di tutti i riformisti Italia
Noi non abbiamo l'ossessione del quattro per cento il nostro progetto e più ampio di quello di fare un partiti
Chiediamo la forza anche la proporzionale sia pure lo consideriamo secondaria rispetto al primo canale perché questo progetto posso andare più avanti velocemente
Ma noi continueremo a questo progetto che non riguarda dunque solo Alleanza democratica sia nell'un caso sia nell'altro nel caso Alleanza Democratica sopra il quattro per cento probabilmente questo progetto potrà andare avanti più velocemente per caso lo sopra
Gravanti comunque in altre forme e noi continueremo ad avere quello come nostro orientamento non un partitino che si chiama a di ma di lavoro tenace e paziente che già ha dato i suoi frutti in Alleanza democratica di costruzione di un grande partito democratico di tutti
Due voti ci sono il primo e più importante con i progressisti per continuare l'opera di Ciampi il secondo meno importante decisivo per quest'altro progetto
Con Alleanza democratica per continuare l'opera dei referendum perché la bandiera del referendum è stata tradite da tutti innanzitutto dal suo leader principale
E per superare i vecchi partiti perché questo Paese non può più sopportare formazioni politiche costruite con apparati e come titolo GE che fanno ormai parte della archeologia di questo Paese
Bene
Ieri intervenire
Prego
Nel verbale di arresto copiare pare che del bisogno ulteriori specificazioni vi ringrazio
Quindi
Cioè
Per
Uno
Però
Allora