"La repubblica delle antenne"

Rituali comiziale interventi uno scambio di opinioni
Con il mondo dell'emittenza locale sottolineo locale perché ogni convegno ha una sua forma diciamo comunicativa questione dedicato esplicitamente all'emittenza locale quindi si parlerà pochissimo se non strali indiretti
In RAI e Fininvest si parlerà multe di emittenza locale ci sembrava non solo un atto dovuto alla storia dell'emittenza locale da un momento questo particolarmente delicato per l'emittenza locale alla vigilia delle previste concessioni che uno degli tanti decreti con esattezza col sancite crea
La relazione tutti opera svolta da Gloria Buffo che come sapete responsabile per Partito Democratico dalla sinistra
Proprio per l'emittenza privata
Nel dare la parola e ringraziando tutti davvero vorrei fare versamento particolare perché so che sono venuti con grandi problemi di tempi i ministri
Con noi
Il ministro Bari del ministro Pagani che ringrazio ciò che appunto i tempi stretti forse non consentivano loro di seguire tutti i nostri lavori
Quindi se diciamo si ritiene di prendere la parola riserve in convegno nel senso classico ripetuto il termine più agevole scambiarci idee di opinioni senza
Grazie non lo pensa anche vicepresidente della commissione parlamentare di vigilanza dell'undici ma sull'emittenza locale che però potrebbe diciamo in futuro riassetto del sistema
Questo percorso proposto un ruolo anche
Alessandra tutte le associazioni ragazzi sono sicuramente qualcuno così poi oggetto di polemiche Pugliese
Per cui do la parola sul palco del Blue
Il al conclusione della sua relazione io direi senza partiti appunto formalismi cominciamo il nostro lavoro di quell'intervento
Compresi ministri del costruttivismo parola e poi decidiamo un proprio percorso di natura concludono
No no no una volta che il PDS insiste sull'importanza delle
Durante la discussione avrà legge Mammì
Che ha importazioni punitiva adesso non fu da otto anni l'abbiamo fatto sulle singole scelte dei governi che sta in questi anni a partire da quella da noi molto criticata
Via terra rilasciato la concessione a televisioni nazionali e non ancora a quelle locali
Il Parlamento veniamo danno di fuoco in cui
è stato necessario a reiterare un decreto del governo moltissime volte per affermava con occhio diritto nazionale
Le concessioni alle televisioni locali alle radio le condizioni per far vivere questa ci è stato dato un po'di tutto per la nostra fissazione sull'utenza locale che eravamo nell'altra una concezione si attarda l'anno su una concezione vecchia nel mondo cattivo che la partita si gioca latta pubblico e privato
Bisogna stare oculare automatico del cubano insistito e secondo me abbiamo fatto bene perché la ragione di una democrazia aggiornata non stanno nell'amore esiste l'inizio di un comparto privato
Come dello Stato alle cinque esclude la presenza di un segno di un servizio pubblico ma invece nella rete distribuita di fonti dei sensi e comunicative luogo per la doppia condizione di pluralismo è anche espressione di una tendenza sociale
Che vuole che cronici sviare si esprima la funzione comunicativa ragioni democratica
Sui la questione dell'emittenza locale non per una ragione provinciale
Ora tutti i motivi di hanno mutilato un partito come il nostro in questo insistenza
Secondo noi danno aggiornare
La situazioni e cambiata veloce
Sì prima prendere le parti di radio tv locali era un modo per resistere alla logica del duopolio
Amo sui
Prendere queste parti ove ha un valore più consistente per tre ragioni
Per cui c'è una riforma elettorale è un sistema elettorale che dà un peso straordinario alle persone i mezzi di informazione luogo per luogo
In secondo luogo perché la crisi del sistema comunicativo italiano massimo un anno sembrano ancora scaricarsi essenzialmente
Di con chi ora investe tutti la RAI e la Fininvest la carta stampata le agenzie i giornalisti
E questo non solo per una crisi economica generale che si riflette sul settore ma anche perché vengono al pettine le debolezze strutturali il disastri di una politica in questo settore
In terzo luogo la novità è quella che vede Berlusconi gettare il potere acquisito
Grazie alle televisioni al suo scambio con il cosiddetto Caf nella competizione politica e questo fatto mette alla prova anche il ruolo e l'autonomia anche sapranno avere le emittenti locali
In questa vicenda ben sapendo che solo un settore dalla comunicazione esposto per la sua debolezza
Sono tre ragioni che mettono i mezzi locali in una posizione nevralgica più di quanto non sia accaduto fino adesso
Vi sono anche tre buone ragioni secondo me per porre una volta per tutte
Il problema del peso e del profilo che questo settore deve avere nel sistema comunicativo e nelle vicende italiane o ci e anche nell'immediato futuro visto che bisognerà mettere mano subito appena ci ci saranno sarà eletto il nuovo Parlamento alla legge che sostituisca la le diciamo quell'attuale e sulla quale io credo giustamente
E in campo anche un referendum che vuole sollecitare il Parlamento una riforma a sollecita veloci
Dunque io non rifaccio qui la storia della legge Mammì e nemmeno ricapitolo tutte le nostre proposte che abbiamo esposto a novembre
In una sede pubblica insieme al segretario Occhetto e che appunto molti di voi già conoscono
Ricordo solo che l'architettura del nostro sistema comunicativo è stata pensata da cattivi geometri di provincia
E e per ragioni tutt'altro che nobili i risultati sono sotto gli occhi di tutti paese arretrato nelle tecnologie
In un bene comune che quello che la comunicazione in poche mani e soprattutto io insisto oggi in questa brevissima introduzione e soprattutto un rapporto tra comunicazione e politica malato e distorto
Che minacce di peggiorare anziché di Migliara migliorare
Io credo che non si è esagerato dire che in Italia
Oggi la questione democratica si misura soprattutto rispetto alle grandi questioni da criminalità e rispetto al rapporto tra comunicazione di massa e politica
E il dopo Tangentopoli rischia di consegnarci un paese da questo punto di vista più squilibrato
Nel rapporto tra potere politico e potere giudiziario poteri dell'informazione quindi
Uno dei primissimi impegno
Delle forze progressiste e di sinistra sarà ed è quello di ridare alla politica la sua autonomia e la sua libertà lontana dalle gestioni ma anche alla comunicazione le certezze e l'indipendenza che in un paese democratico meritano su questo fronte è molto facile distinguere i moderati da i riformatori i progressisti perché non è lo statalismo che ci divide
Ma un'idea della libertà che vuole che la politica la comunicazione la magistratura non interferiscano reciprocamente impropriamente
E non siano oggetto di affari incrociati di favori una garanzia che secondo noi moderati e destra trascurano in favore di un liberismo che o ideologico e qualche volta furbesco
Da questo punto di vista io credo che anche il governo Ciampi che è stato il primo governo dopo il regime politico che tutti bene ricordiamo
Non ha fatto tutto quanto si poteva sperare perché sulla Rai
Nel decreto ben noto e anche a proposito di una vicenda che riguarda appunto un comparto privato quello della radiofonia
E del servizio rispetto ai lavori parlamentari su entrambe queste questioni questo governo ha più mostrato o l'ansia di accontentare ecco alcune parti politiche che non la forza pur nei limiti di un mandato che tutti conoscevamo che non la forza di avviare un processo di riforma
Quindi e poi passiamo alle cose diciamo più ravvicinati io non credo sia propagandistico dire che riformatori progressisti sinistra
Trattano la comunicazione come un bene comune moderati e destra quando non è un affare personale perché qualcuno diciamo così lo tratta come tale rischiano di considerarlo un feudo in cui va difeso chi ha ricevuto più favori ci sono le eccezioni anche naturalmente nello schieramento moderato e con questi non va interrotto il dialogo noi pensiamo a poche semplici regole nella riforma
Del sistema che consentano di ampliare le voci in campo
Che diano maggior peso i cittadini e valorizzino il lavoro e le professioni
Non mi soffermo sui particolari lo sapete ne vogliamo che ci siano più editori
Un limite alla raccolta pubblicitaria una riduzione del numero di reti consentite per Pilato più trasparenza oggi non si dice nemmeno sapere bene la composizione societaria di alcuni grandi gruppi misure antitrust degni di questo nome il tutto governato non più in modo centralistico ma con un forte decentramento anche alle regioni come vedete non c'è molto statalismo questo proposto detto questo una volta che noi riuscissimo anche a ridurre l'invadenza dei mezzi nazionali
Non tutti i problemi dell'emittenza locale sarebbero risolti anche se certo
Per esempio la distribuzione delle risorse già consentirebbe maggiori spazi perché il sistema dei mezzi locali potrebbe restare debole senza forma potrebbe comunque trattare
La sua collocazione con notabili che magari contribuisce in qualche luogo a fare leggere
Uno tra tanto appunto con l'impero delle televisioni nazionali
Che ne hanno bisogno e nello stesso tempo hanno la forza di fornire quei programmi che tanto faticosamente oggi
Questo settore produce perse ecco noi vediamo tre antidoti da introdurre in questa riforma
E che vanno al di là della riduzione del peso o dell'invadenza spropositate dei mezzi nazionale il primo che radio e televisioni vanno trattate su rispettando la specificità del mezzo hanno ragione sia i televisivi che radiofonici e dire che non non si può più andare avanti e fare leggi che dicono mettono la radio la televisione sempre sullo stesso piano perché sono mezzi che pretendono misure e politiche diverso in secondo luogo le regioni c'è anche una comunicazione scritta di Aldo Pacchiotti presidente del corretto Emiliano questo proposito le regioni debbono governare questa materia con poteri e autorevolezza cosa che oggi non viene la strozzatura il collo di bottiglia
Di decidere e analizzare tutto a Roma si sente pesantemente in terzo luogo bisogna ridurre tutte le curve improprie che l'insieme delle nostre leggi
Propinano soprattutto all'emittenti locali e che non sempre sono dettate da ragioni davvero di pluralismo penso tutti i vincoli sulle ore di programmazione cose che conoscete bene
E qui viene l'altro punto che a noi sta particolarmente a cuore e che può essere giocato in favore delle radio e delle tv locali e riguarda la loro autonomia
Il primo banco di prova sarà la campagna elettorale
Sulla delicatezza di questa competizione elettorale non occorre aggiungere altro il sistema uninominale con collegi piccoli accende i riflettori sui comportamenti delle radio delle televisioni e anche dei giornali locale
Ora il fatto che il padrone dell'etere privato si candidi io usi le sue reti comma un hamburger ora come una macchina gigantesca d'asporto
Getta complessivamente una luce poco rassicurante sulla campagna elettorale verso la quale andiamo anche se abbiamo delle norme oggi dei regolamenti che un po'più
Consentono di quanto non fosse prima consentono di star tranquilli rispetto a quanto non fosse prima però ecco quel fatto getta una luce poco rassicurante e ci fa tutti sentire un po'più vicini alla repubblica delle banane che non alla Repubblica delle ante allora su questo nonostante le norme già approvate noi pensiamo ci sia un problema irrisolto che andrà affrontato con garanzia all'americana
In queste oggi non ci sono e anche con la battaglia politica mostrando somma che la politica non è solo Spoto sentito che Santoro e Costanzo intendono in coppia a fare una proposta su diciamo così l'uso non violento della televisione
è molto importante che al di là dei grandi personaggi televisivi un po'tutti contribuiamo a dimostrare che la scena politica non è territorio solamente diciamo così della competizione tra di di e patron televisive questo un problema per detto questo quante sono le radio e le televisioni locali che rischiano di finire
Più che sulla scia di Cito di Taranto perché io spero che siano davvero poche quelle che rischiano quella deriva
Ma quante sono quelle che devi che rischiano quel piano più obliquo più ambiguo dello scambio di favori dove in cambio di programmi e pubblicità sia un occhio di favore per i candidati di qualcuno oppure insomma le conoscete bene le le possibilità per fare una campagna elettorale
Non proprio anglosassone
Ecco io non mi riferisco a qualche sciatteria o a qualche imprecisione nei tempi alle qual Time chi può naturalmente capitare a chiunque vista anche la complessità delle Nord parlo della vera e propria rinuncia all'autonomia
Io credo che questa campagna elettorale si anche nelle mani
Vostre vende diciamo degli editori degli operatori dei giornalisti delle televisione della radio locali
Noi ci sentiamo di chiedere anche se siamo consci delle difficoltà che questo settore della comunicazione dia in questo frangente prova
Della sua qualità rispettando le norme dando sì codici di autoregolamentazione serie
Sappiamo che non sia che non siete che in questo mondo non è fatto diciamo tutto da eguali però questa volta l'autorità l'autorevolezza delle associazioni la responsabilità dei protagonisti del settore va messa in campo
Noi facciamo ci sentiamo di fare questa richiesta perché crediamo che la qualificazione del settore anche dal suo interno sia una carta insostituibile e perché abbiamo creduto nella funzione di servizio
Della comunicazione locale non lo diciamo per paternalismo detto questo e vengo alle questioni di attualità stretta c'è una questione preliminare che va risolta che è quella delle concessioni
Io non so oggi per fortuna circolino il ministro Pagani e io spero che ci rassicuri
Non so se quello che dicono alcuni sia vero spero di no ed alcuni ci dicono che il ventotto febbraio difficilmente ci saranno le concessioni
Ecco ne vorremmo essere rassicurati che le cose non stia no così perché io vorrei ricordare che questa sarebbe la tredicesima competizione elettorale da quando nel settantasei
Ci fu una sentenza della Corte costituzionale sperava il monopolio sarebbe la tredicesima competizione elettorale in cui per esempio tutto il tessuto delle televisioni locali norme in qualche modo un ordinato da alcunché anche se certo esistono le norme tra sarebbe la terza competizione elettorale dall'approvazione della legge Mammì
In cui le emittenti locali non hanno le concessioni
Il decreto che doveva fare uscire dal tunnel come sapete è stato reiterato molte volte è stato dieci mesi in Parlamento adesso c'è è diventato legge
Ma mi stava per darle per fortuna non le ha date perché non mi pare che le condizioni allora ci fossero per un'operazione trasparente Vizzini disse che si sarebbe dimesso piuttosto che non dare le concessioni prima delle lezioni novantadue il ministro Pagani a si è impegnato e ha rinviato la scadenza a
Più di una volta ecco allora escludendo che si tratti di una maledizione perché non per cultura e formazione non penso che sia questo pone noi vorremmo su questo una spiegazione perché già c'è il buco nero del piano delle frequenze che appunto e la magistratura ecco adesso noi crediamo che impedimenti non ce ne siano più se se da questo punto di vista si potesse concludere quella vicenda onorevolmente sarebbe un bene altrimenti è un problema serio un'altra campagna elettorale di questa importanza
Senta e concisione televisioni locali oltre che secondo me ingiustizie un'angheria verso le televisioni sarebbe il venir meno anche di una garanzia siccome conosciamo bene questo mondo mi avvio a concludere io vorrei ricordare che c'è anche un'altra questione che bruciano
Giustamente brucia alle emittenti locali
Sempre con il sofferto decreto sì ottenuto che il venticinque per cento delle spese degli enti locali il quindici per cento delle spese degli enti amministrativi in materia di promozione propagande formazione
Ma dei mezzi locale ora questa legge viene disattesa è una legge dello Stato che viene disattesa
E il dottor Stefano Rolando che ha il ruolo che ha presso la presidenza del consiglio in questa materia ci risulta battersi apertamente contro queste norme contenute in una legge dello Stato
A noi questo sembra una situazione insostenibile a quella legge c'è va applicata non si possono applicare solo leggi che favoriscono alcuni non applicare quelle che favoriscono alta
E i dati della realtà sono molti altri la pubblicità che est già scarsa in questo hanno atteso ulteriormente a ridursi e questo è può essere strangolatore io per un settore già in difficoltà la situazione delle piccole emittenti che hanno molti obblighi pochissime risorse
Le corvée tutti i supplizi che già dicevo prima alcuni dei quali insensati proposti dalla legge Mammì
Ecco tutto questo ci presente però tutto questo si affronta con una politica mettere una pezza dietro l'altra come pure abbiamo giustamente cercato di fare anche in Parlamento in questi anni ormai regge poco non regge più
Per questo noi insistiamo sulle riforme abbiamo detto a radio e tv locali alla prova delle riforme intanto siccome non si vive di sole riforme che devono venire noi chiediamo e ci impegniamo per alcune cose subito quella del rispetto del venticinque per cento l'ho già detta sollecitiamo anche un'interpretazione estensiva
Di cosa si intenda per ore di informazioni obbligatorie perché così come un quotidiano locale vive
Dando le notizie nazionali ma anche quelle locali così le ore di informazione locale obbligatorie per un'emittente probabilmente non possono voler dire che non si parla
Di quello che accade in Bosnia o a Mostar ma vanno computate anche se nel c'è un così del carico nel lavoro di informazione
Su questo chiediamo interpretazione estensiva chiediamo un intervento immediato anche per liberalizzare l'accesso al satellite perché oggi le tariffe praticate da Telespazio sono spesso punitive rispetto alle emittenti
Infine ed è l'ultima cosa una notazione in discreta in discreta perché è fatta da un partito però è una notazione molto convinta
E riguarda le associazioni
In questo qua intanto salutiamo il professor Santaniello il Garante per l'editoria che arriva e riguarda le associazioni in questo quadro così movimentato tempestoso io mi domando vi domando se l'associazionismo delle radio e soprattutto quello delle televisioni locali
E davvero adeguato alle provenienze aspettano tutti quanti ci sono tante associazioni a fronte di un settore ancora debole che ha concorrenti nazionali agguerritissimi
Non è forse arrivato il momento di fare un salto sulle questioni associative non spetta a noi dire quale in che forma eccetera però vi assicuro che essendo diciamo così dalla parte di chi fa politica
E dovendo sì in Parlamento ma non solo in Parlamento occupare di queste cose si avverte come di fronte ai grandi interessi poi il mondo delle emittenza locale qualche volta si presenti un po'più scoordinato di quanto non potrete
Allora non spetta a noi dire come ma forse anche su questo si potrebbe metterà a frutto meglio le risorse che sia
Sull'informazione locale secondo me si gioca un tratto importante non solo del mondo la comunicazione mantella democrazia italiana noi vorremmo una repubblica delle antenne
Nel senso che vede davvero molte voci autonome diverse tra di loro Nonino invece dei feudi radiotelevisivi che equivarrebbe non solo diciamo così a una perdita
Per tutti i cittadini ma anche per un Paese che sarebbe meno forte e quindi meno autonomo nel panorama comunicativo che ormai è sempre più europeo internazionale
Grazie a Gloria Buffo salutiamo il professor Santaniello che come sapete del garante dell'editoria dall'atto di fusione che prenderà la parola ora
Direi nel i primi interventi ecco il ministro delle Poste Pagani il professor Santaniello credo che sia la cosa migliore per Monti anche problemi diciamo di tempo
Se il ministro polacco Morassi vorrei anche approfittarne per ringraziare qui della presenza uno degli membri del collegio sindacale della RAI Adamo Vecchi la RAI dicevo non è oggetto di questa discussione però ci fa piacere che sia presente attraverso Adamo Vecchi anche i comitati regionali o televisivi che noi abbiamo sentito prima di questa iniziativa sono qui presenti attraverso uno dei presidenti
Presidente della Toscana più grandi che ringrazio per essere qui ora ministro Pagani alla parola e poi presso Santa
Grazie caro Vincenzo io mi atterrò rigidamente a taglio che tu hai voluto dare all'inizio cioè non è un convegno nel quale esponiamo la storia
Le possibili evoluzioni di indirizzi
Dobbiamo ragionare a bocce ferme siamo a fine legislatura io devo dire devo fare solo una confessione che nei tre settori
Di cui il ministero delle Poste ha dovuto impegnarsi
Mentre sono abbastanza soddisfatto titolarità dei risultati raggiunti nel settore delle telecomunicazioni dove abbiamo fatto un riassetto delle telecomunicazioni abbiamo aperto il mercato diciamo che con Telecom Italia riusciremo a mettere
L'Italia
In linea con le altre nazionali mentre sulle Poste abbiamo attuato la riforma le poste sono i cittadini italiani non ce ne sono ancora accorti neanche i portali ma l'Ente Poste da funziona quindi il ministro delle Poste non è più neanche il ministro delle Poste è una grande realtà che destinata a cambiare notevolmente le cose nel settore delle televisioni invece si è fatto quello che si è potuto fare
Io insisto nel dire che purtroppo non abbiamo trovato le condizioni politiche siamo nel pieno della rivoluzione politica non abbiamo trovato le condizioni di sviluppo tecnologico perché abbiamo anche in atto lo sviluppo tecnologico che è destinato a cambiare totalmente sistema televisivo
E non si sono neanche trovate le condizioni interne l'amica Gloria ricordava prima i dieci mesi in Parlamento dei quest'ultimo decreto
Dieci ultimi mesi di di questo decreto sono stati dovuto anche a delle conflittualità interne al sistema ricordiamo tutti l'episodio dell'agosto scorso tante cose così
Quindi ciò detto però debbo dire che non è che non si sia fatto nulla
E credo di poter dire rispondo
Alla domanda principale che attraverso una politica dei piccoli passi
Assieme ad altre cose a mio parere importanti
E ci sono tenuto ad esempio nel campo delle televisioni locali un nuovo rapporto
Nuovo rapporto tra governo istituti televisioni locali
Quando un anno e mezzo fa c'era quasi una incomunicabilità oggi abbiamo un tavolo la Commissione di garanzia come la chiamo io che certo deve svolgere il suo lavoro oggi essenzialmente nel campo del rilascio delle concessioni
In forma istituzionale questo importante perché vuol dire riconoscimento ma dovrà poi continuamente essere e trasformarsi in un organismo di consultazione un tavolo istituzionale dove le televisioni locali il sistema delle televisioni locali farà sentire la sua la sua importanza e questo è un fatto importante così come il riconoscimento che il sistema delle televisioni locali ha avuto come servizio pubblico
Non è un fatto di poco conto fatto importante direi che il le provvidenze previste dall'articolo dieci eccetera al di là di quelle che saranno le ricadute economiche pure importanti ha un significato in quanto riconosce
La funzione delle televisioni locali come servizio pubblico questo è un fatto estremamente importante
E comunque io e qui rispondo ad una preoccupazione
Che è stata molto bene espressa da gloria da Gloria Buffo ma che è comune a tutti
Le concessioni
è stato ricordato Travaglio di queste concessioni
E io posso confermare quel che entro il ventotto febbraio le concessioni ci saranno non è un'affermazione vana e io sto lavorando e abbiamo stiamo facendo lavorare il ministero in una forma che io credo meriti un encomio per essere chiari il ministero del delle Poste
Al ministero delle Poste la struttura è stata rafforzata il quasi tutta concentrata in questa operazione lavorano dodici ore al giorno ivi compreso il sabato
Per arrivare a questo risultato che è un risultato che direi che interessa più ancora del settore delle televisioni locali interessa lo stesso funzionamento della democrazia
Immaginate se noi non avessimo le concessioni entro il ventotto febbraio non avremmo neppure di soggetti a cui applicare una disciplina voluto dalla legge
Il garante professor Santaniello non so a chi potrebbe applicare le sanzioni qualora non vi fossero le concessioni saremmo ancora completamente nel far West e quindi ecco perché l'impegno del ventotto di rilasciare le concessioni entro il ventotto febbraio è un impegno prioritario non del ministro delle Poste ma del governo
E credo che l'amico quindi visto il collega professor Barile ora se se interverrà riconfermare come il governo si è impegnato su questo punto
Dicevo che riusciremo a dare queste concessioni anche se vorrei approfittare dell'occasione per dare qualche dato di esporre qualche difficoltà che cercheremo di superare quelle domande di concessioni che sono in istruttoria sono novecento
E già questo un loro risultato rispetti parlo solo delle televisioni al momento sono novecento
Di queste circa settanta sono state è stato accertato per circa settanta che non hanno i requisiti fondamentali e quindi possiamo considerarle già scartate
Ve ne sono circa trecento grosso modo il trentacinque per cento
Che hanno presentato una documentazione incompleta
Sono incomplete soprattutto per l'attestazione del la le cause dell'incompleto incompletezza sono l'attestazione o meglio la mancata attestazione del capitale sociale trecento milioni
Sono la mancata tentazione della presenza del personale i tre
Dipendenti
In parecchi casi manca la fotocopia della domanda ecco io qui vorrei ricordare che uno dei motivi per i quali si è tardato dare queste concessioni
è stato dovuto all'intervento della magistratura
Voi ricordate che mentre stavamo procedendo e io ero sicuro di poterle dare entro il settembre dello scorso anno
Tutta la documentazione
Sia per le televisioni che delle radio che poi le radio non centravano proprio per nulla è stata bloccata cioè sono stati sigillati i famosi settantadue armadio non ricordo quante fossero
E in un primo tempo si è cercato di sbloccare la situazione pensando di procedere alla fotocopiatura ma avremmo dovuto fare seicento mila fotocopie
Ma già al numero di seicento mila fotocopie spaventa ma ogni fotocopia avrebbe o ovviamente essere dovuta si sarebbe dovuta fare
Con l'assistenza e la certificazione de dei delegati del tribunale di notai eccetera per cui siamo riusciti a superare questo ostacolo introducendo nella legge
Nel decreto e poi nella legge quattrocentoventidue introducendo la possibilità di reiterare già di riproporre la domanda però molte televisioni molte società avevano perso la domanda originale
E quindi ne abbiamo molti sono circa una settantina per le quali vedremo di ricorrere alla procedura di fotocopiatura naturalmente con l'assistenza e la sorveglianza dei delegati del tribunale
Ora noi avremmo potuto essere tranciante e dire quelli che non alla documentazione vengono esclusi tra ci rendiamo conto dell'estrema delicatezza della questione per cui abbiamo richiesto a queste circa per cento televisioni
Una integrazione della documentazione parallelamente a questo a questo lavoro che viene fatto d'ufficio
Ha cominciato a funzionare con la Commissione di garanzia il giorno otto ci sarà la seconda riunione sottoporremo i casi sottoporremo i modelli di rilascio delle concessioni perché sono diverse tipologie di concessioni
E ritengo che dal giorno quindici il ministro delle Poste possa cominciare a firmare le concessioni che saranno terminate entro il ventotto febbraio
Questo l'impegno che assumo a nome del governo perché e il Governo preoccupatissimo di queste situazioni ma ritengo se il diavolo non ci mette la coda di riuscire a a farvi fronte anche con uno sforzo ripeto dei funzionari non indifferente
Il Gloria tu hai detto giustamente sono state tante promesse
Diciamo che anche il Parlamento oltre mi ha detto che le successioni televisive hanno portato avanti i loro interessi anche il Parlamento è stato
Siglato da questo problema
è stato difficilissimo trovare una soluzione io vorrei ricordare che però non tutti i mali sono venuti per nuocere
Nel senso che quando si è partiti afa al per dare queste concessioni si era partiti sulla scorta della legge Mammì e quindi il modello che noi volevamo proporre era il modello teorico di quel famoso gli hanno di assegnazione delle frequenze che al di là delle vicende nei nelle quali è stato coinvolto era uno strumento che non avrebbe assolutamente portato a nessuna conclusione perché perché la procedura qual era era quella di forzare la realtà la realtà che si era formata entro un modello teorico vogliamo discutere in questo momento se il modello era buono e cattivo però era un modello teorico e quindi noi tentavamo di forzare la realtà in questo modello teorico e questo non sarebbe mai stato possibile perché il balletto che si sarebbe originato dalla necessità di far sì che ogni emittente cambiasse le antenne cambiasse le frequenze vertebra era così complesso che fatalmente si sarebbe bloccato al momento in cui un'emittente per una ragione qualsiasi
Non avesse seguito le indicazioni cosa pressoché impossibile
Allora il salto di qualità che noi abbiamo fatto cioè
Il salto logico che abbiamo fatto
Proprio durante la discussione parlamentare è stato molto importante perché anziché cercare di forzare la realtà in un modello teorico si è preso invece atto della realtà noi rilasciamo delle concessioni le quali concessioni sono in buona sostanza la fotografia dell'esistente
E poi cercheremo di razionalizzare la realtà questo è un fatto molto importante
Tornando agli altri adempimenti
Io vorrei ricordare che oltre al rilascio delle concessioni che è l'atto fondamentale
Il ministero il governo sono impegnati anche in altri atti fondamentali che riguardano il mondo delle televisioni locali
Il primo riguarda il regolamento quello che è stato già ricordato articolo dieci per cui il settantacinque per cento delle entrate erariali con connesse ai canoni di concessione RAI devono essere redistribuite
Nel mondo delle televisioni locali e questo come accennavo prima Enrico prima è il riconoscimento è stato una lunga battaglia devo darle atto che non ha sempre trovato il ministro favorevole e che il ministro delle Poste è preoccupato
Che il mondo delle televisioni locali non nasca e non si sviluppi come industria assistita ecco non vogliamo creare un altro momento di assistenzialismo
Questo però è un riconoscimento di un servizio pubblico che viene svolto comunque è stata definita e non è cosa di poco conto adesso si tratta di fare il Regolamento può Regolamento che noi faremo come sempre con l'intesa del Garante che io vorrei ringraziare pubblicamente che per il contributo che sta dando e credo professore che si possa dire che vi è stata un'ottima collaborazione tra l'ufficio del garante il ministero delle Poste in questo periodo di tempo e questa è stata al di là dei consigli che abbiamo avuto in ogni operazione questa collaborazione è stata utile così come lo sarà in un momento termino sul Regolamento questo Regolamento sia ben chiaro non potrà essere approvato da questo Parlamento perché la procedura prevede secondo la legge quattrocento l'articolo diciassette se non sbaglio prevede un passaggio alle commissioni parlamentari ad esempio che non ci sono
Prevede il passaggio al Consiglio di Stato però io credo che questo governo è intenzionato anzi posso dirlo a portare il Regolamento che poi verrà definitivamente approvato dalla prossima dalla prossimo Parlamento ma che comunque come atto di governo deve essere fatto
E c'è un altro momento importante
Che impegna il ministero delle Poste
Ed è il l'assistenza che il ministero delle Poste dovrà fare ai comitati regionali ma soprattutto il garante
Per la campagna per il controllo della campagna elettorale
Tra l'altro il nuovo ministero delle Poste si sta formando perché a seguito della dell'autonomia della trasformazione dell'azienda posti in ente pubblico economico
Vi è la ristrutturazione del ministero viste o delle Poste che sarà un ministero snello di mille cinquecento persone non sarà il residuato del vecchio ministero delle Poste ma sarà una struttura assolutamente nuova aperto al pubblico
Avrà la funzione di Authority e se permette di garante anch'esso nel nei rapporti tra i concessionari e quindi a una nuova struttura che viene la cui organizzazione viene a sovrapporsi a questo momento di particolare impegno
La comunque il la funzione che il ministero delle Poste attraverso i suoi organi periferici dovrà svolgere sarà di particolare rilevanza perché dovrà collaborare come con i Comuni con i comitati regionali per la verifica
Delle condizioni di accesso
E delle tariffe dei candidati dovrà collaborare con l'ufficio del Garante per la denuncia delle infrazioni gravi dovrà collaborare con i comitati ancora per la vigilanza del rispetto della legge
Stiamo elaborando un piano una task force usiamo un termine scarafaggi viene perché mentre oggi il monitoraggio sulla pubblicità che già fa il ministero delle Poste viene fatto per campioni
Il
Per la pubblicità elettorale e per il momento elettorale non si potrà pensare di procedere a campioni ma bisognerà fatto fare una registrazione completa
Sono cose Vincenzo che sembrano facili a dirsi ma sono abbastanza complesse compresse a farsi quindi io però credo di potere dare garanzia che il sito delle Poste riuscirà a rivolgere questi compiti non facili rese più difficili dal momento di profonda trasformazione che stiamo attraversando parlo della trasformazione dal ministero ma comunque dovrebbero è troppo importante e la responsabilità che abbiamo è troppo importante l'opera di supporto che dobbiamo dare al Garante perché ci si spero che si possa pensare di non riuscirà quindi speriamo in bene e credo di avere quindi dato una risposta limitatamente a quelli che sono quesiti specifici sugli argomenti generale invece
Accetto l'invito di Vincenzo vita avremo altri mobilitano ecco no ministro posso fare una domanda no è una cosa un po'il rituale però visto l'oggetto
Mi pare duo può anche chiuso motori sollecitati numerosissime volte come PDS
Dalle riviste per i periodici locali che hanno provato le tariffe
Proprio a lei dall'Aci sì Corriere ci hanno detto che avrebbero avuto un incontro col ministro non è l'oggetto di questo convegno rivolto l'emittenza locale però
No no le tariffe postali le tariffe possente mortale per il periodo emittenza emittenza comprende radio e tv diciamo
E i però vorrei fare questa domanda perché un settore particolarmente delicato e importante per la democrazia diciamo dell'informazione quindi
Se ministri così gentile lo rubo tempo posso dare una qualche indicazione
Qui è capitato che una cosa abbastanza strana
Quando in occasione di una certa manovra io credo che una certa manovra finanziaria che fu fatta nel maggio dello scorso anno furono messi a bilancio quattrocento miliardi in entrata per la l'aumento delle tariffe postali le quali sono nel loro complesso
Scandalosamente basse ma all'interno di questo di questo complesso vi sono delle ingiustizie e delle sperequazioni enormi
Non abbiamo dovuto faticare per cercare di dare un equilibrio ma la casistica è talmente vasta per cui mentre in generale attraverso tutta una serie di incontri si è trovata una soluzione
Una soluzione equilibrata sono rimasti fuori dò atto certi particolari settori ecco il oggi c'è questo incontro
Abbiamo delle proposte da fare
Vorrei dire che abbiamo anche studiato un sistema per far sì che attraverso un certo certe modalità
Di consegna del prodotto vengano ad essere diminuiti gli oneri delle Poste che ricordo ancora una volta sono diventati ente pubblico economico autonomo
E quindi non è più solo il ministro che deve decidere ma c'è anche un consiglio di amministrazione del Bilancio chiedo che tra io credo di poter dire senza andare fare delle promesse penso di poter dire che un correttivo questo sistema lo possiamo trova
La
Ecco
Nell'ambito
Tutto il sistema dei mezzi di informazione e chiamato a un banco di prova difficile arduo impegnativo
Trattandosi di fare fronte alle esigenze del momento più rilevante nella vita democratica del Paese
Quale la consultazione elettorale specialmente quando questa si inserisce in una fase di cambiamento di ciclo storico che deve mirare alla rigenerazione politica e morale alla ricostruzione dell'Italia
Su questo scenario complesso emerge chiaro un primo profilo quella emittenza locale che la legge Mammì che aveva relegato in uno spazio marginale anzi soffocante oggi si colloca in una posizione di netta centralità il riferimento alla comunicazione politico elettorale
La dinamica del sistema maggioritario uninominale e una più spinta personalizzazione della rappresentanza politica
Fanno convergere l'attenzione di tutti i protagonisti della competizione elettorale
Partiti movimenti politici candidati elettori
Sulla comunicazione politica che negli ambiti locali trova la sua efficace forma di espressione in maniera capillare della dialettica politica del confronto fra le idee le tesi il programma
In tale visuale l'emittenza locale che la legge Mammì aveva mortificata diviso in vita
Togliendo l'espansione slancio si porta sul piano di dignità dell'assenza emittenza nazionale
Sulla linea sulla medesima linea di compiti fondamentali
Vorrei ricordare che la legge cinquecentoquindici del novantatré la legge che disciplina le campagne elettorali
Ha tracciato due grandi livelli territoriali
Quello nazionale nel quale trova campo di esplicazione la comunicazione politico-elettorale riservata ai grandi soggetti di sintesi politica i partiti i movimenti politici
E poi la vasta area della comunicazione locale riservata ai candidati e i gruppi di Camera mi pare su questo punto una legge davvero equilibrata che ha diviso in due grandi aree territoriali la prima quella di livello nazionale
Riservata ai soggetti che rappresentano direi il vertice
Delle formazioni politiche delle tesi della progettualità che riguarda tutta l'area nazionale
E poi a livello locale invece la il contatto diretto fra i cittadini i soggetti da che partecipano alla competizione elettorale
Evidente come la capillarità delle fonti dell'audiovisivo locale
Il loro radicamento in ogni punto del territorio la loro articolazione quantitativa qualità
Nel quadro dei principi e delle regole generali per tutti i soggetti e anche il Codice di autoregolamentazione
è inquadrato in questo concetto unitario
Però serve naturalmente a dare a ogni emittente tutta ogni anno intensa ogni emittente
Quelle quadro di possibilità di adattare di plasmare le regole generali ai propri bisogni in redazione un determinato luogo
Quindi il codice di autoregolamentazione
Otto discipline alle regole alle direttive recate e dalla legge cinquecentoquindici ed al mio Regolamento
Ed era vorrei dire una forma proprio di responsabilità democratica noi abbiamo inteso responsabilizzare i media per un corretto adempimento della loro funzione
Se fortemente impegnativo il ruolo che spetta alle fonti di radio diffusione locale
Non possiamo non rilevare che in gran parte il sei operano con gravi difficoltà di mezzi materiali ed una scarsità di risorse economiche
Il che l'effetto soprattutto delle carenze di un sistema distorto che ha privilegiato gli interessi forti e di carattere oligarchico alterando gli equilibri del mercato ed ogni criterio di proporzionalità tra i vari tipi di me
Ed è evidente come le condizioni di difficoltà e di disagio di talune emittenti possano favorire manovre di asservimento da parte di soggetti o di gruppi incapaci di accettare le regole del libero e corretta confronti
Manovre di tale genere si sono verificate nella tornata elettorale del novembre scorso
Antesi desidero riconosciuto obiettivamente i casi di abusi di anomalie sono stati molto limitato
Specialmente se si tiene conto del numero stragrande di emittenti radiofoniche in televisione
Inoltre le situazioni verificatesi
In quella tornata sono state rese agevoli da una normativa come quella della legge ottantuno del marzo novantatré che dettava norme incomplete sull'uso dei media
Con dei poteri sanzionatori del tutto inefficienti di pura facciata il che non è invece nella legge cinquecentoquindici e nel regolamento che io detta
Si sono lieto di apprendere dal ministro Pagani che i mezzi di rilevazione che circostanze saranno potenziati e rafforzati in questo momento
Comunque io devo dire che l'ufficio e in grado di fronteggiare tutti tropico
E di intervenire
Con non la obiettività ma anche condivise il rigore necessario
Per evitare che questa competizione elettorale che una competizione di rigenerazione del Paese del sistema venga alterata o inquinata perché tristi
Tuttavia noi confidiamo che l'emittenza locale
Il cui tessuto sociale umano e in grande parte in massima parte sana e trasparente
Immune da perverse logiche delle concentrazioni delle posizioni dominanti saprà attuali valori indicati sia nella legge di principio dicembre novantatré sia della normativa di dettaglio racchiusa nel regolamento un tempo emanato
Indispensabile dunque che i mezzi di informazione locale
Operino con spirito di servizio
In modo che i cittadini abbiano a disposizione il massimo di strumenti e di pluralità di voci per essere correttamente informati
Senza che si verifichino alterazioni delle regole della libera formazione del consenso degli elettori
è necessario che i media agiscono responsabilmente consapevoli del reale diritto del cittadino elettore ad essere soggetto e non oggetto delle scelte elettorali
Come chiede una democrazia matura
L'obiettivo segnato della legge sulla disciplina delle campagne elettorali
E quello di contare è un tipo di messaggio elettorale che sappia stimolare gli elettori alla riflessione ragionamento indurre alla consapevolezza decrescente evitando una inaccettabile concezione consumistica del voto
è stato già detto in un recente convegno del novembre scorso proprio in questa sede
Che vi è un nesso stretto tra informazione e democrazia tra sviluppo dell'uno e crescita dell'altro
La domanda dei cittadini specialmente durante le campagne elettorali e domanda di trasparenza
Di acquisizioni conoscitive intorno alle dinamiche reali del Paese intorno al quadro delle scelte più congrua per il futuro di progresso individuale e collettivo dei cittadini
La democrazia ha un bisogno vitale di informazione
A tal fine l'informazione non deve mai piegarsi
Specialmente durante le campagne elettorali
A strumenti di asservimento
Di condizionamento
O ad interessi di carattere spurio e non coincidenti con quelli della generalità
La qualità della democrazia dipende anche dalla qualità dell'informazione
Il mio auspicio il nostro auspicio e che la campagna elettorale in atto si sacrifica a questo principio che rappresenta una forza propulsiva dello sviluppo democratico
Ecco allora ringraziamo il professor Santaniello
Che salutare il nostro convegno tra poco sarà costretto per altri impegni ad andare
Non c'è un uno schema definito a priori gli interventi se manteniamo questo ordine un po'diciamo da convegno di lavoro dal seminario piuttosto che da grande Rizzo diciamo assembleare
Ti ho preso così
Benissimo litri venti ecco c'è il ministro Barile
Invitiamo a prendere la parola sì
Vorrei che lei vorrei fare un cenno semplicemente a una osservazione
Che nasce dalla da quello che è stato detto da l'onorevole Grazia buffo a proposito del rispetto delle norme in campagna elettorale in relazione anche a quello che abbiamo sentito dal collega D'Amico Pagani
Ed all'amico carissimo garante Petra ereditaria
Dunque ci è stato detto dalla grazia buffo e quello che interessa che avvenga che avvenga anche sul piano locale oltre che sul piano delle televisioni nazionali
E il rispetto delle norme contenute nella cinque della legge cinquecentoquindici del novantatré c'è quella poiché ha disciplinato la le campagne elettorali
Nei vari tornei vari aspetti
E stato anche accennato al fatto che le concessioni alle locali avverranno verranno verranno sentite
Nella data prevista del ventotto febbraio è stato peraltro anche accennato dal ministro Pagani che molte televisioni non sono in regola ad oggi tanto è vero che è stato chiesto di regolarizzarsi prima del ventotto febbraio potete ottenere anche loro
Quindi potrà capitare che dopo il ventotto febbraio non tutte le televisioni locali saranno in regola cioè avranno avuto ha sentite le concessioni
In questo caso nella ipotesi che dall'Asia un un inadempimento allena quello che le norme dispongono da parte di queste televisioni locali le quali siano ancora in regime di autorizzazione ex articolo trentadue della Rete
Io non abbiano ancora ricevuto le concessioni per motivi che ora si dicevano in questo caso il garante porta esplicare la sua azione sanzionatoria anche nei confronti di queste oppure queste dovranno essere ritenute legibus solutus cioè cioè non so non assoggettabili a quelle sanzioni che i concessionari cioè quelli che sono in regola ormai con la legge viceversa se sono son possono essere oggetto di cui possono essere oggetto
Ecco tra il
Ecco allora la domanda e forse è una domanda retorica
Mi fa piacere
Perché dal punto di vista governativo non c'è alcun dubbio che questo possa e debba avvenire dal punto di vista concreta se ne è parlato con l garante
Il garante è un'autorità indipendente sia ben chiaro
Il Garante fa quello che la legge gli impone di fare non quello che il governo gli impone di fare di questo gli dobbiamo dare atto una volta per tutte ecco latte presenza
Quindi farà quello che riterrà opportuno
L'opinione del Governo e nel senso che ci debba essere il rispetto di queste regole anche da parte delle delle locali degli emittenti locali le quali siano ancora in regime di autorizzazione
Il meccanismo giuridico se ne è parlato già con il cori garante potrebbe essere quello per arrivare alla disattivazione quindi all'oscuramento sanzione massima prevista
Oltre a quelle alle sanzioni di carattere di carattere patrimoniale
Per arrivare a questo probabilmente il meccanismo se ne parlava appunto che sarà quello del passaggio attraversa per poter utilizzare i circostanti
Che dei sono uguali dichiarante non ha una potestà diretta sarà quello di passare attraverso il ministro attraverso il ministro evidentemente
Una denuncia sede del garante il ministro può portare poi alla disattivazione attraverso circostanti dipenderà dal ministero delle Poste ecco questo era il solo il punto sul quale volevo attirare l'attenzione dei presenti grazie
Bene grazie al ministro barile
Va bene
Va bene ci mancherebbe spero che questo scambio di battute no però non
Illumini più di una luce un po'sinistra questo nostro seminario convegno credo che vada anche un po'traumatizzato improba perché se ho capito bene non lo dico perché è un'antica querelle questa se ho capito bene dal ministro paga al di là di quelle che proprio non hanno i requisiti ma verso quelle emittenti che hanno dei requisiti insufficienti l'accusa delle fotocopie eccetera c'è un atteggiamento mi pare collaborativo da parte se ho capito bene dal ministro Pagani da parte del ministro
No io non vorrei che lancia Assimoco un messaggio
Va be va adesso
Bene adesso sentiamo gli altri interventi questa nostra occasione di confronto serve anche a chiarire questi argomenti
Momento
Tredici
Agli interventi sono tanti
Il primo a prendere la parola
E Sergio Natucci
Che peraltro ha consegnato i nostri lavori anche buongiorno
Questa è una sola non felicissima diciamo convenience
Ecco che ha consigliato anche ai nostri lavori una una comunicazione Sergio Natucci Edoardo tutti voi troppo noto richiedere presentazioni
Grazie sottaceti
La il ministro
Era convinto che fosse un convegno televisivo io invece sono convinto che sia un convegno no no è la battuta che ci siamo scambiati quando tornato in platea in sala ne era convinto fosse un convegno solo televisivo
Scambiando due battute con noi assicurato che quello che vale per la televisione vale anche per la radio
Beh speriamo che sia stata solo un problema di comunicazione tra voi e il ministro perché in questi anni di fra intesi
Di uso improprio di questa maledetta in via di del sistema radiotelevisivo ci ha veramente portato ad un degrado nel settore radiofonico che ormai è diventato intollerabile anche se una volta tanto qualche segnale positivo si può leggere anche in questo settore anzi spesso si è pensato che la giungla dell'etere fosse solo una giungla radiofonica
L'intreccio
Non indagabile non in nessun modo regolamentarle sembra fosse quello radiofonico si è detto numeri si sono pronunciati
Decine di di numeri sul entità del sistema del sistema radiofonico finalmente siamo arrivati a capire dopo l'ultimo decreto che le emittenti radiofoniche in questo Paese sono verrebbe da dire solo anche se il numero è ancora molto elevato
Intorno a due mila quattrocento soggetti ben lontani dai quattro mila che in qualche modo ci aveva lasciato in eredità il sistema precedente alla legge Mammì finalmente dicevo il sistema si sta decantando ma la possibilità di arrivare ad una regolamentazione di questo mondo permette un uso corretto della radio mi pare che abbia anche altri segna altri indicatori
Un altro indicatore viene proprio ieri sono stati presentati i dati sull'ascolto della radio in Italia la radio sta crescendo in termini d'ascolto in cinque anni
A aumentato quasi del trenta per cento i suoi ascoltatori nel nostro Paese il nostro è un Paese è un po'arretrato dal punto di vista radiofonico proprio per la situazione organizzativa del sistema in cinque anni è un balzo in avanti molto importante
Così importante d'aver fatto arrivare ad superato la soglia dei trenta milioni quotidiani di ascoltatori per questo mezzo ma ho di radio ieri ci ha consegnato anche un'altra fotografia dell'emittenza radiofonica italiana
Ha in sostanza identificato quattrocento soggetti non due mila quattrocento e di questi quattrocento soggetti praticamente duecentoquarantaquattro hanno un penetrazione in ambito provinciale significativa hanno dei dati sull'ascolto costituiscono in sostanza il nocciolo dell'emittenza su cui credo si debba in qualche modo intervenire nei prossimi anni quando il Parlamento turnaround nei prossimi mesi il Parlamento tornerà ad occuparsi dell'emittenza dell'emittenza radiotelevisiva
L'altro aspetto che mi piano mi preme sottolineare proprio in questa sede anche perché il PDS è stato un uno dei promotori forse il maggiore promotore di incontri sui temi radiotelevisivi
Tra i pochi partiti chi ha sostenuto con
Se me lo consentite con ostinazione il mezzo radiofonico perché non venisse spazzato via nella logica del televisivo e soprattutto del televisivo nazionale
Uno dei nodi che stavano che in qualche modo impedivano anche un modo di avanzamento della regolamentazione più corretto era il rapporto fra emittenza privata ed emittenza pubblica
Si dice sempre così visto se n'è andato sarebbe stato interessante domandati e così via
Il problema è che circola una bozza di revisione lo dico a vita buffo una bozza di revisione della concessione ci sono voluti quattro anni perché il ministro arrivasse a di in qualche modo a dare anche dei confini all'emittenza radiofonica pubblica
è un passo molto importante perché la radiofonia lo abbiamo detto dal tolte da guardare al futuro non deve guardare alle spalle non è un mezzo che ha solo un grande avvenire ma dietro le spalle lo anche di fronte questo nuova articolato l'articolato molto interessante perché riconosce finalmente un ruolo diverso della concessionarie radiofonica pubblica ed un impegno della radiofonia pubblica per un servizio corretto ai cittadini e non semplicemente non vorrei offendere nessuno una sorta di scimmiottando lento dell'emittenza privata ognuno ha un suo ambito ha un suo pubblico ha un suo modo di comunicare finalmente ci stiamo arrivando c'è un solo problema e quindi lo segnalo e mi sembra un problema interessante da affrontare che abbiamo scoperto in base alla bozza che il ministro ha preparato che l'emittenza radiotelevisivo emittenza televisiva scusate radiofonica pubblica è diventato l'emittenza nazionale e locale
La cosa ci turba un po'perché nella nuova convenzione tutte e tre le reti radiofoniche pubbliche avrebbero la possibilità di fare informazione e programmi locali
Non solo ma per un numero esagerato di ore per cinque ore al giorno poco meno di cinque ore al giorno un quinto delle ventiquattro ore
Per le televisioni è solo su una rete passetto in onda su tre reti è incredibile che la radiofonia sì
Pubblica non trova più adesso non so sembrava riorganizzata da Grasso adesso si scopre invece come dei criteri diciamo più nazionali con dei criteri più di servizi adesso si scopre una vocazione locale che indubbiamente turbe era un po'il radiofonici radiofonici privati però il fronte di collaborazione
Fra radiofonia pubblica radiofonia privata sembra definitivamente compattarsi e quindi aprire per questo mezzo delle prospettive
Io non la faccio molto lunga spesso in questi convegni facciamo un'analisi di quella che è stata la legge Mammì e dei disastri della legge Mammì
Questa volta se mi se mi è concesso partendo ormai dal presupposto che siamo tutti d'accordo che questa è una legge ormai solo da abrogare non più da in qualche modo modificare mi pare che la volontà vada in questo senso di una revisione completa e definitiva di questa di questa norma allora per il mezzo radiofonico bisogna individuare alcuni aspetti peculiari
La voglia e quella di tornare indietro però e pensare come la pensavamo il PDS la pensava così come la stragrande maggioranza dei fonici che sarebbe opportuno avere una legge per la radio la Nostalgia di questa legge per la radio è molto forte in tanti di noi perché perché il rapporto fra radio e televisione lo diceva anche prima è sempre sciaguratamente negativo per la per la radio
Se si è parlato pochi istanti fa della legge cinquecentoquindici sulle la disciplina le campagne elettorali
E del Regolamento
Ebbene si dice sempre che la radio mezzo diverso che la radio
E poi molto radicata che ha bisogno di norme diverse si è fatto un Regolamento in cui la radio è praticamente e sistematicamente trattato guarda la televisione l'unica eccezione concedetemelo
Anche se sono in una sede impropria per dirlo perché è una sede di partito c'è un manifestazione di partito l'unica eccezione si fa per le radio di partito nasceranno nei prossimi giorni centinaia di emittenti di partito che potranno non rispettare alcuna norma
Fare la propaganda per chi gli pare saranno emittenti di partito per trenta giorni il ventotto notte scopriremo che l'emittenza radiofonica di partito non ci sarà più
Beh queste eccezioni CTC fanno dispiacere come per esempio ci fa dispiacere che ancora una volta si tratti il mezzo radiofonico come mezzo televisivo nazionale mi sembra che è assolutamente indispensabile per il nostro sistema un'equità nel uso dei mezzi di comunicazione mi sembra assolutamente impossibile arrivare ad una corretta applicazione della legge cinquecentoquindici e del suo regolamento attuativo allora che cosa faranno e questo è una sorta di segnale che io vi lancio
Ieri ho fatto una riunione con radiofonici nazionali altri colleghi amici parlano con radiofonici locali sapete che cosa succederà e le emittenti radiofoniche non faranno la campagna elettorale
Quindi di fronte alla necessità alla prossima alla opportunità di regolamentare correttamente questa accesso si è voluto si è andati oltre arrivando a emanare un gruppo di norme che impedirà sistematicamente alle emittenti di fare campagna elettorale tutti faranno campagna elettorale fino alle grande a mezzanotte del ventiquattro febbraio dopodiché sarà finito tutto
è impensabile ad esempio che a livello locale si possa per legge sancire il diritto eguale di accesso ai partiti benissimo siamo d'accordo
Alle alle e ai movimenti politici e non si capisce più già comincia a essere una mare abbastanza sterminata a tutti i candidati
Io vi domando ma come è possibile con l'emittente che trasmette su quattro cinque collegi elettorali cosa possibilissimo è frequente come farà a rispettare l'impegno di dare accesso eguale a tutti i candidati ma la radiofonia è un sistema semplicissimo ma anche un po'complicato scusatemi la contraddizione
Radiofonia è un mezzo di intrattenimento si ascolta mentre si lavora mentre si fanno altre attività è fatta di musica disservizi non può essere non si può trasformare solo in propaganda elettorale e dare l'accesso a tutti
Significherà questo io non sono tra coloro che sostiene che non bisogna non vorrei essere frainteso non bisogna vivere un accesso regolamentato assolutamente perché i casi televisivi delle recede delle recenti
Elezioni amministrative in Puglia mi sembra che abbiano torto dubbia a chiunque però ancora una volta c'è bisogno di leggi un pochino più semplici che blocchino determinati grandi fenomeni ma non è pensabile di regolamentare nello stesso modo tutti i soggetti ultima cosa su cui vorrei attirare l'attenzione si parla tante volte di un intervento per l'emittenza più debole l'emittenza più debole ormai o settori comunicativi più deboli sia chiaro che sono le televisioni locali e tutto il mondo radiofonico il locale e nazionale le percentuali di pubblicità il tre virgola cinque
Per la pubblicità italiana va alla radio una miseria tre mi trecentocinquanta miliardi una cosa che credo il gruppo Berlusconi fattura con il cronometro e ci vuole un cronometro anche ben bene efficiente per fissare il tempo in cui il gruppo fattura trecento miliardi
Beh però non si tratta di macinare norme di sostegno o norme di assistenzialismo
Nell'ultimo decreto e soprattutto non si tratta più di fare delle promesse che poi non vengono mantenute anche qui mi dispiace che il ministro se n'è andato
Perché è inutile mettere in legge che ci che c'è una percentuale del cannone
Per il possesso dei degli apparecchi radiotelevisivi questo una percentuale questo carnevale emittenza radiotelevisiva poi si scopre che per avere il Regolamento attuativo ci vorranno due anni
Perché non solo il direttore del Servizio editoria sta dall'altra parte non si capisce perché all'interno di un sistema pubblico c'è chi gioca per una squadra che gioca per un'altra gabbia giocare tutti per quello che il parlamento ha scritte la Gazzetta Ufficiale a contiene quindi il regolamento deve essere fatto e deve essere attuato se ci vogliono Nesi per avere un regolamento inquilini praticamente si obbliga
Gli enti pubblici economici a utilizzare questi mezzi sì faccio Regolamento transitorio si faccia un intervento legislativo ad hoc ma siamo già a febbraio questo tipo di sostegno per l'emittenza non può essere attuato fra cinque anni deve essere attuato al più il più presto possibile questo vale per il fondo per il canale questo vale per la pubblicità degli enti locali altrimenti non servirà più a niente
E allora se questo se questo è l'obiettivo io credo che la la legge se vogliamo riscriverla al di là che sia la legge radiotelevisiva Ostuni semplicemente radiofonica e televisiva io preferisco questa seconda ipotesi
Dovrà contenere delle norme che si pongono l'obiettivo solo per noi che è quello di arrivare da qui al due mila due fatturato radiofonico che sia uguale al resto d'Europa che sia uguale all'otto per cento della Francia che sia uguale
Alla maggioranza dei Paesi europei dove questo mezzo non è stato distrutto dalla televisione
In che modo semplicemente impostando delle delle norme che diano sviluppo a mezzo radiofonica mezzo televisivo locale ma l'obiettivo non è più il numero delle emittenti non è più qui e delle emittenti che siano in grado di rappresentare un tessuto aziendale comunicativo serio e professionale
Audiradio ha detto che siamo su questa strada e con questo concludo la RAI
A un rapporto ormai paritario in termini di ascolto solo al per alcune per alcuni quarto d'ora del mattino tra alle sei e le sette e mezzo la RAI superiore all'emittenza privata ma ormai sono vicine
Questo è un dato per noi positivo ma non voglio leggerlo
In termini di competizione calcistica è un dato importante perché significa che l'emittenza radiofonica privata ormai fa servizi informativi e una programmazione professionale ed attendibile significa che i cittadini in questo Paese la mattina possono essere anche informati essere informati e soddisfatti di quell'informazione
Chi proviene dall'emittenza dall'emittenza locale
Il passo che noi chiediamo eh
Appunto quello di trasformare definitivamente di far sì che in questo senso l'emittenza pubblica e privata radiofonica trovino definitivamente questo spazio e si attestino non non più il con tendenze regressive ma con tendenze positive in avanti su questo livello
Grazie a Natucci vorrei anzi tranquillizzare Natucci che non avevo mai immaginato questo incontro come solo televisivo ne abbiamo parlato di emittenza locale che complessiva e di radio e di tv
E non è casuale tra l'altro che avevo voluto anche nella cartellina mettere proprio un contributo radiofonico per dare un segno di attenzione specifica a questa parte fondamentale del sistema dei media un altro segno è prossimo intervento l'avvocato Lussignoli che presidente dell'Associazione editori radiofonici
Ecco poi naturalmente spiegherà Rossignoli l'estensione della sospensione non è mio compito una sola preghiera più niente a che vedere ora né con l'associazione nel coro signori medesimo avviso in tutti i convegni si deve fare questa perorazione a tenere i tempi molto stretti
Per un motivo molto concreto che da qui a non molto sono certi tocchi per impegni chi per incontri approfittato lustro Mara si allontanerà per cui per non finire in cinque se stringiamo tutti il tempo ci otto regolamentiamo grazie
Ringrazio vita del
Dello spazio questo intervento
L'intervento si affronterà molte delle problematiche radiofoniche anche perché seguo un po'quello che la traccia delle delineata anche l'anno da Natucci
Cioè
Credo che anche Natucci non si potesse rivolgere tanto allora organizzazione del del del contenuto dell'iniziativa quanto a quello causato un po'l'intervento del ministro sul aver non aver affrontato quelle che lo sono le problematiche radiofoniche per il rilascio delle delle concessioni
Come A.R. che tra l'altro come dicevo prima da da da poco che si è trasformata e quindi oggi
Granata come nell'ottantaquattro come situazioni Rizzoli radiofonici oggi hai assunto nuova denominazione dia era suo insolito in radio televisivi accogliendo adesione di un certo numero di emittenti anche televisive di tipo di tipo commerciale
Com'era riteniamo che ad oggi occorre muoversi in due direzioni cioè
Due direzioni che noi vediamo sono in primo luogo quella piena e immediata applicazione delle leggi quattrocentoventidue c'è l'ultima legge per radiotelevisiva e della legge quattro ottantadue dello scorso del del mille novecentonovantadue che specificatamente prevedeva e le problematiche per rilascio delle concessioni radiofoniche
L'altra direttrice su cui ci si deve muovere è quello di avviare il dibattito per la riforma globale della legge duecentoventitré cioè della legge Mammì su quale credo che mai si è detto e ripetuto si è tutti d'accordo
E di oggi il tema centrale del del mio intervento vuole affrontare le problematiche della piena applicazione
Della della dalla normativa delle due normative appunto per il rilascio delle delle concessioni riservando poi magari ad altre sedi quelli che può essere il il dibattito della riforma globale della Mammì com'era
Riteniamo che la strada dei nata prima dalla legge quattro ottantadue dal novantadue per le emittenti radiofoniche ed è la legge quattro e ventidue dello scorso anno in particolare per le emittenti televisive pur avendo introdotto qualche correttivo anche per quanto riguarda il comparto radiofonico in tema di rilascio delle concessioni abbia già portato a concreti rilevanti risultati
Cioè attraverso queste due normative è stato avviato
Un quel processo di razionalizzazione quantitativa del settore fondato sull'accertamento di requisiti soggettivi in capo ai soggetti richiedenti la concessione e quindi di criteri certi e non discrezionale
Come diversamente erano discrezionale invece i criteri oggettivi previsti per la formulazione delle graduatorie televisive
Che erano state origine di tanto contenzioso cioè in sostanza a seguito dell'emanazione dei dei decreto due nel noto decreto ministeriale il dodici agosto del novantadue istitutivo delle delle graduatorie e del cosiddetto elenco degli aventi titolo rilascio delle concessioni televisive
Si era generato un enorme contenzioso contenzioso che poi sfociato in in altrettanti ricorsi sia in sede amministrativa che in sede giurisdizionale tant'è che da una parte a sé e con provvedimenti la magistratura l'altro poi con stessi provvedimenti a amministrative Dio tutto di autotutela che hanno provvedimenti che hanno sostituito quelli precedentemente emanati e infine
La la legislazione è intervenuta per porre nel nulla tutto questo sistema di rilascio delle concessioni
Cioè in sostanza la legge sia per il il Parlamento si è posto il problema che dopo venti anni che gli operatori sia radiofonici e televisivi
Esistevano i trasmettevano non potevano essere affidate il rilascio delle concessioni sulla base di criteri di criteri assolutamente discrezionale come con i posti a fondamento delle graduatorie si tratta di avviare quel un processo di razionalizzazione progressiva del settore per giungere a un assetto equilibrato un numero di soggetti operanti sia in ambito televisivo che in ambito radiofonico
Tale che con una scrematura Progress progressiva si potesse giungere quindi prima rilascio delle concessioni e poi anche a un'ulteriore selezione successiva
Il dicevo che la strada dei nata dalla legge apporto al giocatore a concrete rilevante risultati perché come sapete le domande di concessione del nel mille novecentonovanta furono circa mille quattrocento per il comparto televisivo locale
Furono tre mila novecento circa per il comparto radiofonico locale oltre una ventina le domande di concessione per il comparto radiofonico nazionale
Oggi al trenta novembre del mille novecentonovantatré i soggetti che hanno provveduto a inviare la documentazione integrativa per il rilascio delle concessioni sono sulla base dei dati forniti dal ministro delle Poste in sede di di Commissione con consultiva appunto per per le procedure amministrative preveda cioè concessione circa due mila cinquecento soggetti radiofonici locali circa novecento emittenti televisive locali questo nato confermata anche dal ministro in questa sede
Quindici emittenti radiofoniche nazionali
è un risultato molto già importante perché senza che anch'che si si è ancora arrivati al rilascio delle concessioni già c'è stata
Una notevole selezione del del settore a tre a un anno una notevole scrematura attraverso l'iniezione di quei soggetti che poi in realtà di fatto non esistevano perché questi dati poi noi riscontravamo già presso altri organismi come l'Ufficio del Garante dove da fino al mille novecentonovantuno data del trenta luglio novantuno il primo termine di scadenza tra il deposito dei dei dei bilanci già risultavano dati di questo genere in corrispondenti al numero delle emittenti che avevano ottemperato agli obblighi di legge di deposito del bilancio quindi di SOGEI avevamo dei dati di questo genere di come soggetti effettivamente esistenti gli operanti c'è un dato
Totalmente diverso da quello che invece risulta risultava dalle carte come soggetti che hanno richiesto le concessioni
Ora però città ora però è importante giungere al rilascio delle concessioni nei termini stabiliti dalla legge cioè entro il ventotto di febbraio di quest'anno i tempi tecnici in effetti sono molto stretti
Nonostante le assicurazioni che anche il ministro ha ha dato in questa sede assicurazioni in effetti che abbiamo sentito
Esclusivamente per il settore televisivo ma che poi ci ha detto separatamente che riguarderebbero anche il settore radiofonico riteniamo comunque che i tempi essendo molto stretti potrebbero senza dubbio ingenerare delle difficoltà
Non deve però certamente a cadere che entro il ventotto febbraio novantaquattro ricevono le concessione solo alcuni soggetti e non altri cioè non è possibile certamente che ricevono ad esempio le concessioni solo emittenti radiofoniche nazionali
E non anche le radio e le tv locali così come non può accadere che ricevano le concessioni soltanto ad esempio le le radio o solo le tv locali e non anche gli altri soggetti
Cioè infatti in genere creerebbe una un'ulteriore disequilibrio del settore
Creerebbe una ingiustificata disparità di trattamento sia in senso positivo sia in senso negativo cioè coloro che diverrebbero concessionari avrebbero uno status giuridico riconosciuto e quindi un vantaggio rispetto a coloro che continuerebbero a operare
Con lo status di soggetti Autorizzati mentre invece diversamente si troverebbero tutto aspetto negativo dover affrontare oneri tipici del concessionario mentre gli altri continuerebbero questi oneri o a non averli o non averli in parte devo precisa
Devo devo precisare che il devo precisare che non non condivido il l'impostazione secondo cui i soggetti che e per quelli che non bisogna distinguere tra i soggetti che hanno i requisiti per avere le concessioni che le possono avere subito posso i soggetti che non hanno i requisiti ai quali deve essere dato il diniego di concessione
I soggetti per i quali non è possibile in questo momento ancora accertare qua se sono o non sono in possesso di requisiti mi sembra il ministro preture ai si indica di trecento di questo questo questi specie per questi soggetti non errato come da parte di qualcuno magari si è detto che se non si arriverà a dimostrare l'accertamento dei requisiti andamento da febbraio si debba andare al diniego bisognerà che invece il ministero si attivi fin da subito affinché venga portata a termine l'istruttoria necessaria per per
Rilascio per il rilascio delle concessioni
Se questo non sarà possibile nei tempi tecnici entro ventotto febbraio perché riteniamo che correttamente si abbastanza sia abbastanza difficile necessitano
è necessario che rilascia le concessioni se ritardasse tra cui i soggetti oltre quella data comunque poco proceda senza soluzione di continuità fino al termine dell'iter procedimentale perché diversamente
Si avrebbe un un quel disequilibrio del settore di cui abbiamo abbiamo parlato riteniamo inoltre che le istruttorie pur dovendo ovviamente essere improntate alla alla massima snellezza e celerità e quindi pur dovendo pur dovendo basarsi in molti casi sulle autocertificazioni degli interessati salvo verifiche successive non possono prescindere dal
Dall'accertamento complete completa immediato dei requisiti più importanti come ad esempio quello del deposito dei bilanci dei termini dei dipendenti al capitale sociale e per le emittenti radiofoniche anche dell'impegno del venti per cento di formazioni locali tali requisiti
Peraltro possono essere verificati in modo completo con la stessa celerità necessaria per la verifica delle autocertificazioni
Cioè ad esempio l'ufficio del Garante può fornire gli elenchi di coloro che hanno presentato i bilanci l'impasse coloro che sono iscritte agli studi previdenziali
Ma in questo modo si si eviterebbe ovviamente rilasciare concessioni a soggetti non meritevoli di ottenerla cosa che invece accadrebbe se ci si basasse esclusivamente sul criterio delle autocertificazioni
Questo il punto fondamentali quello che volevo affrontare per i per il discorso concludendo
Voglio solo dire che deve essere avviato fin
Fin da subito anche il il dibattito per arrivare nell'immediato l'emanazione dei dei regolamenti di attuazione
Per quelle iniziative di incentivo incentivazione di sostegno dell'emittenza e in questo caso
Parliamo di emittenza televisiva locale ma anche di emittenza radiofonica locale nazionale così come deve essere avviato immediatamente la l'arrivo la revisione del regolamento di attuazione relativamente alle alle norme
Per il alle norme per la l'investimento pubblicitario degli degli enti pubblici su emittenti televisive locali su emittenti radiofoniche locali e nazionali
Grazie
Rendiamo il problema dei tempi per le concessioni ma anche nella nostra discussione perché abbiamo molte richieste di intervento allora Cesare Rattazzi nel terzo no no poi Piero Bassetti poi credo voglio dire qualcosa a D'Alema
Nel mezzo della discussione
Questo già acceso senza acceso
Ma io credo che sia stato giusto sottolineare come il settore radiofonico che pregno di grande rispetto e attenzione
Subisca una sua vocazione che ha però è una sua vocazione di settore nel caso nostro noi siamo un'associazione di televisioni locali
E subiamo invece no soffocazione dentro il settore perché il motivo per cui forse c'è più attenzione e rispetto le televisioni particolare tredici locali soprattutto oggi che si trova di fronte una campagna elettorale con i collegi uninominali
E perché nel nostro caso c'è qualcosa di diverso e Radio cioè noi abbiamo Berlusconi dico
E e quindi è evidente che anche se è passato alla politica
La Fininvest che ancora e i giuristi dicono che esiste la prorogatio affezioni s'che in un latino comprensibile significa che sia una continuità di interesse rispetto all'ambiente dal quale si proviene dico
E l'ora è evidente che questa è una preoccupazione importante ed è abbastanza ormai i ritenuto normale che quando si parla di televisione si parla anche di politica non dico di partiti ricco ma di qualcosa che attiene alla allo stesso sviluppo della democrazia e per questo che noi siamo favorevoli al referendum per le variazioni cambiamenti
Della Mammì e per questo che noi diciamo che i progressisti in Italia non sono soltanto quelli del patto progressista ma tutti quelli che non sono con Berlusconi e dico ma queste cose bisogna vincere diciamo ricco perché evidentemente sono e sono elementi che vanno tenuti presenti e e e noi da questo punto di vista e chiudo questa parte che può essere ritenuta eccessivamente politica per io normalmente sono accusato di occuparmi troppo poco di imprenditoria troppo di politica
E e ma con penso di aver indovinato nell'atteggiamento dell'associazione mantenere questo tipo di e di comportamento noi inauguriamo Berlusconi che dopo essere rimasto orfano di Craxi nel suo rapporto con la politica riesca ad essere anche orfano di se stesso
E comunque lì mi pare che il il ragionamento fatto dalla dalla pur fuori da solo su questo che voglio intervenire introduco un concetto forte rispetto al sistema radio per italiano e al ruolo che possono avere le televisioni locali
Che rispetto le radio solo più importanti in questo momento per i motivi che ho detto ma anche perché sono più pericolose
E la televisione come mezzo in genere e per gli influssi che che può vere perché è stato sottolineato la Buffo il concetto di esigenza di autonomia ecco a noi pare che in questo momento
Esistono due occasioni due secondi rispetto ai quali questo discorso può essere e tenuto presente perché l'attenzione
Rispetto al televisivo in particolare trilocali non riguarda solo i trenta giorni della campagna elettorale
Ma dovrebbe riguardare e tutti si accorgono come purtroppo non è così
Dovrebbe riguardare anche i momenti precedenti e allora queste due occasioni sono la prima quella del sostegno pubblico che deve essere introdotto attraverso soprattutto il venticinque per cento l'editoria ma soprattutto attraverso l'articolo dieci
Della della legge quattrocentoventidue che rispetto al quale però noi dobbiamo anche dire che è un fatto importante che deve essere portato avanti più sollecitamente possibile
Perché non è assistenzialismo perché è un riconoscimento di un ruolo di valenza pubblica dell'emittenza locale il pubblico televisivo Italia in due settori la RAI a livello nazionale le televisioni locali dello Cadalora
Ne de se ne deducono due conseguenze la prima e quella che nelle televisioni locali allora questi incentivazioni questi fondi pubblici devono essere dati a chi svolge funzione pubblica quindi bisogna rispettare innanzitutto il primo punto non l'abbiamo già scritto al ministro e al garante e dobbiamo darci da fare rispettare il pluralismo il quale pluralismo e perché se no vanno i soldi anche Accito dico e allora evidentemente noi su questo non siamo d'accordo
Il e il quindi sul ci sono tanti criteri l'audience l'orografia tanti aspetti dico ma il primo aspetti di trovare i modi attraverso i quali sia rispettato il pluralismo che a delle e successioni di modalità di rispetto che sono in generale quello del rispetto del pluralismo di settore quindi l'equilibrio tra l'articolo ventuno della Costituzione l'articolo quarantuno cioè la libertà d'informazione e la libertà di mercato
Che non chiede che devono essere equilibrati in maniera tale che i settori a pieno tutto delle possibilità di risorse non è che si tratta di dirigismo ma di possibilità di vita dei vari settori delle mezzi di comunicazione di massa
Il secondo aspetto è quello della proprietà plurale all'interno dei singoli settori nei mezzi di comunicazione il terzo è quello che deve essere assunto dalle stesse televisioni compreso le televisioni locali che il pluralismo interno la televisione ha possibilità di scambio di opinioni di dibattito di confronto che avviene dentro che deve avvenire sempre a questo in questo modo possono arrivare i fondi pubblici ma altrimenti non devono arrivare
Dico perché e il pluralismo deve essere qualcosa che va osservato all'interno dello stessa della stessa azienda televisiva quindi se le condizioni di vivibilità
Oggi passano anche da un finanziamento pubblico come giusto perché le risorse non devono essere solo quelle del mercato ma anche quelle per cui si svolge ruoli pubblici anche come risorse pubbliche
Però e tutto questo è stato ottenuto per la prima volta ma a questo punto va bisogna trovare anche le regole perché questo possa essere attivato in termini corretti per quel il secondo aspetto invece e lo accenno solo come capitolo
E quello dell'occasione e che quindi è un'occasione di qualificazione di sviluppo nello stesso tempo questo per le televisioni locali oggi l'altro è quello del rapporto con l'ambiente della RAI
Dove c'è un discorso di decentramento che noi vediamo soprattutto come decentramento di funzioni nazionali
Anche non a Roma
Ma che non deve essere una forma di invadenza eccessivamente regionalizzata dice di quella che la possibilità di lavoro che deve essere svolta anche dalla televisione locale
E quindi qui è tutto un discorso di di raccordo che deve essere attivato perché la legge Mammì tra le poche cose con accendo la televisione locale che peraltro è stata completamente disattese che c'è
E quella dell'articolo sette dove si prevede la convenzione RAI regioni e televisioni locali
Convenzioni che non sono state messe in atto ma che evidentemente è un discorso che può essere ripreso quindi c'è un problema di collaborazione con la RAI da parte del televisivo locale
Che può indubbiamente anche questo essere attivate anche questo discorso di collegamento tra qualificazione e sviluppo
Sulle concessioni a me pare che che avviata finalmente questa Commissione sulla quale noi ci siamo tanto battuti
E di controllo sociale la prima volta che dentro il ministero dai ricchi avvenuto la prima riunione c'è qualcuno che va a vedere e e a confrontarsi con gli ambienti interni del ministero le associazioni e le regioni perché si possa constatare quello che sta
Che sta succedendo certo
Ci sono ancora delle reticenze la mentalità è quella che è per avere gli elenchi delle novecento domande io ieri sono passato al ministero non la riunione era l'altro ieri
E ho trovato il funzionario che mi ha detto sì ma deve fare l'istanza scritta per avere gli elenchi in oltre cento delle novecento
Domande di televisioni che non ho capito perché quando lo stesso Presidente della Commissione il ministro in verità lo confermato adesso
Ha detto che non possono non essere a disposizione rilasciò le pubblico l'elenco di chi ha fatto la domanda che conosciamo l'ingresso di pubblico la dovevo andare a fare e chiede di permesso dopo essere membri una commissione che deve praticamente come ha detto il ministro prima e sopra Commission di garanzia io di qua che di controllo di quello che sta facendo il ministero
Su questo sfondo evidentemente si colloca anche un discorso di raccordo e finisco subito quindi sto ai tempi del dell'associazionismo televisivo e radiofonico e in particolare di quello televisivo che a mio parere deve tendere a ricompattarsi ad avere maggiori elementi di unitarietà arrivare ti Justine sullo sfondo di questa nuova sensibilità che emerge rispetto al televisivo locali anche in collegamento
Alla a questa l'accordo con con il momento elettorale e alla nuova legge elettorale questa nuova sensibilità del portare anche a un così da un ulteriore coerenza operativa di insieme a convergente d'importazione per cercare di arrivare a a uno dei motivi di fondo delle variazioni della mia si interrompevano intervenire la legge
Che è quello di arrivare a un riequilibrio del sistema televisivo italiano così anomalo nel quale ci si arriva soltanto attraverso il rispetto lo sviluppo il potenziamento dell'emittenza locale
Pende ora la parola Piero Bassetti
Presidente dello sforzo che le emittenti locale del trio dura della Ferretti
Considerando
Questo è un convegno
Precisamente di lavoro mi pare colgo diritto parla
Proprio
Alcuni titoli gli argomenti sui cuori più il per niente oggi possiamo dare
Una prima impostazione ma sui quale citerete occorrerà riflettere anche nei tempi successivi
D'altra parte sia quanto è stato detto prima ai ministri per garantire sia il tempo stesso in cui cadono caso esteso implicate questo convegno quello è l'inizio di una campagna elettorale che esalta la funzione dell'emittenza locale ci impone di approfondire appunto una riflessione tentare di arrivare a delle conclusioni che consente materialmente di uscire fuori dalla fumosità dell'enunciazione per arrivare poi a problemi concreti
Colgo subito un esempio che Cipro eccolo con la provocazione che è stata fatta da chi mi ha preceduto colgo subito l'esempio dell'associazionismo
Cioè noi Contu possiamo continuare a dire dobbiamo fare unità dobbiamo il settore abbia questa
è un'esigenza che tutti noi sentiamo dalla per la quale scarsamente operiamo diciamocelo molto autocriticamente
Ma che deve costringerci a una riflessione
Come dire più franca più leale più corretta
Ci consenta nelle sedi che poi insieme possiamo riterrà opportuno di sfuggire a cose che sono accadute anche recentemente
Per le quali per esempio si va composizione unitaria davanti a una commissione di vigilanza e poi all'interno la stessa commissione vigilanza ci si preoccupa subito diritti Ripoldi riproporle distinguo che consentono di caratterizzare la proposizione sparpagliato
Sono realtà queste che gli operatori poiché toccano con mano che sentono in modo drammatica ma che poi pagano sulla loro pelle la divisione che c'è nell'aria nel deserto
Io credo che fatta questo primo è stato questo primo titolo annunciato questo primo titolo
Su quelle che sono le prime estremamente interni alla categoria ma che oggi ci consentono però di di verificare la debolezza della nostra azione perché non riusciamo a creare un fronte di fronte a fronte invece che sono ben presenti e che alla fine poi condizionano tutte le la la la norma blocca la capacità operativa nel nostro settore
Un altro esempio un altro titolo
Che fino ad ora non è stato toccato io cerco di non andare a ripetere cose che sono state dette dei colleghi precedenti
Strappo non possiamo anche se questo è un convegno dedicato esplicitamente all'emittenza locale televisiva e radiofonica non possiamo prescindere in questo convegno dal rapporto che deve esserci fra l'emittenza locale la RAI eviterebbe referente pubblico
Io ho l'impressione lo dico qui non c'è un titolo detto prima ho l'impressione che ci sia una specie una sorta di abbandono da parte dell'ente pubblico di quello che è il rapporto con l'emittenza locale
Le difficoltà economiche la difficoltà strutturale c'è tutta una serie di problemi che ci sono che sono reali che nessuno sottovaluta ma che non trovano poi come modo una un'alternativa una capacità di equilibrio nella volontà di ricco tentare di andare avanti in un processo di rapporto con l'emittenza pubblica anzi se le notizie perché corro sono quelle corrette mi pare proprio che ci sia una rinuncia a una qualsiasi tipo di riflessione di lavorazione in questo senso questo è un altro titolo che noi dobbiamo proporci che noi dobbiamo proporre al di là di quelle che sono le posizioni di ciascuno di voi all'interno della
Per venire poi invece quelli che sono i problemi
Perché sono stati come dire accennati
Dal discorso dai discorsi interventi delle dei miglioristi del Pci dalla stessa introduzione di Gloria Buffo io credo che voi dobbiamo prendere atto che anche qui dobbiamo rendere più incisiva sia l'azione del partito ai partiti che hanno a cuore fare altre realtà locali sia le le future azioni del Parlamento che vogliono salvaguardare il pluralismo
C'è una situazione di crisi vera reale in qualche sembra che in qualche misura addirittura drammatica per quanto riguarda il mercato nei confronti del locale
Ci sono caduta dei fatturati verranno che era già raggiungono in qualche occasione anche il quaranta cinquanta sessanta per cento
C'è quindi la necessità di capire
Che il quale tipo di intervento e di misure devono essere prese io non sono soddisfatto di quello che ha detto prima sopra
Non sono soddisfatto perché quello che ha detto su questo vagone è un rinvio sine die
Di quelle che sono le conquiste
No ottenute con intenti diversi con impegni di di di di livelli a livelli è anche qualche volta
Molto contrastati però solo conquiste che avevano che gettano una base di prospettiva di sostegno dell'emittenza locale nelle le risposte che abbiamo nell'enunciazione che hanno sentito dal ministro Pagani riguardano la assoluta incertezza per quanto riguarda il discorso delle legge di riforma editoria è qui
Io vi prego di accantonare il discorso dell'aggettivo di assistito perché se assistita se dovesse essere sentito alla televisione e la la la radio locale non capisco perché le stesse se stesso provvidenze danni vanno a favore dell'editoria della carta stampata
Che nessuno si è sognato di Delfina assistita almeno offrono nomina no non ho avuto occasione sette stadio non capisco perché divenga poi sentita un altro settore dell'informazione
Assoluta assolute assoluta incertezza al punto che tra ministero delle Poste sottosegretario sottosegratario distrutto sottosegretariato alla presidenza del Consiglio dei ministri
Commissione la presidenza del consiglio dei ministri ancora si sta discutendo di chi siano le competenze per affrontare questo problema
No
Quale sarà la ricorre la la la decorrenza dei termini
Perché fra l'altro la legge la legge Mammì già prevedeva nel mille novecento novanta novantuno la consueta crede di avere questo tipo di di assistenza oggi siamo nel novantaquattro e ancora si sta discutendo di chi saranno di competenza perché si dovrà stabilire la documentazione dovete sulla storia e tutto
Il discorso poi addirittura allucinata dell'ATO riguarda il canone se riparata dovranno probabilmente perché per quanto l'aveva pagata nel afferente al Canone
Della RAI è un discorso che ormai per andare alle connessioni del futuro Parlamento sulla al passato attraverso lei tra i pareri diversi ministeri e quindi se ne riparlerà probabilmente traduca
Si arriva anche Abel assurdità che riguardano ecco il discorso dell'associazionismo che riguardo al nostro modo di essere
Fra le cose che finalmente siamo riusciti a portare in porto c'è il regolamento sulle sponsorizzazione sulle promozioni
Si può essere d'accordo d'accordo serve questo che questo questa sede mi interessa oggi
Credo che anche qui siamo andati giù con l'accetta e si è fatto tutto nerbo faccio ponendo le l'emittenza nazionale l'emittenza locale allo stesso livello per cui certi limiti che valgono per l'emittenza nazionale Earnhardt potevano valere per l'emittenza locale si sono completamente cancellati
La discorso è che addirittura poi si chiede da una parte e dall'altra associazionismo senza nemmeno un confronto globale su questo
Violare quello stesso della rete appena fatta per consentire a una parte dell'emittenza televisiva quella cosiddetta nazionale minore
Di poter fare di poter sfondare il tetto dell'ora e dodici minuti delle telepromozioni andando a incidere un mercato che è l'unico mercato rimasto a disposizione locale
E su questo io spero speravo e anche il collega Lattanzi desse qualche informazione non la data dato nessuna spiegazione della sua adesione a questo tipo di convegno vuol dire che poi magari privatamente
Di uscire la velatura voglio sapere qual è il nesso per quelle vite le associazioni dell'utenza locale vanno a sostenere l'interesse di tutti notate che comunque concorrente
Per quanto ci riguarda
Un primo
Ceca berlusconiano inoltre arraffati fantocci
Berlinese ha spiegato il perché perché lui dovrebbe avere la concorrenza d'Italia dirette e per la quale occorre potrebbe non fare più ore dodici minuti ma potrebbe fare dodici euro di pubblici d'Riad d'iniziativa promozionale spiega di questo perché voi avete chiesto questo non non facciamo evitiamo questo tipo
Di di di non l'avete capito nove vederli
Va be'vada vada vada dove vada
Ultimo problema che io voglio proporre
Il discorso sul mercato
Si allaccia strettamente a questo quanto dicevo prima cioè anche qui che tipo di marcato o vogliamo sul piano dell'informazione delle
Io credo che non abbiamo commesso lo dico molto francamente andando sul piano personale andando al di là di quelle che sono lavorazione fin qui avvenuta l'interruzione credo che l'abbiamo commesso un errore fondamentale come associazione
E dobbiamo dirlo dobbiamo far prendevate probabilmente arrivare poi a dalla discussione sulla nuova legge in modo molto abbiamo come sullo fondamentale quando abbiamo escluso dalla televisione la qualifica del della ditta
L'eco delle emittenti comunitarie lo dovevamo sostenere dovevamo sostenere l'emittente la la la la qualifica di detenzione dalle però ma molta una precisa condizione
E chi vorrei deve stare fuori dal discorso del mercato perché fa un discorso di volontariato un discorso di presenza di associata già in agenda benestare poi dal mercato
Cioè non può avere nel cinque per cento del tre per cento del sei per cento deve stare fuori dal mercato così come si può fare come esistono questo tipo di editoria ai livelli diversi
C'è la Tridente via commerciale c'è ed editoriali a tutti
E chi non può rispettare la al delitto regionale spetterebbe perché ha un altro tipo le possibilità le regole sul lavoro e vengo su sulla previdenza per regole regole esiste una legge dello Stato nelle leggi dello Stato ecco vedete
Vedete vedete che c'è problemi probabilmente di verifica fra di noi su quello che vogliamo tenere su quelle vogliamo raggiungere invece di lasciare invece di lasciare campo libero alla discussione nazionali al discorso la concorrenza e ci sta schiacciando
Perché ci sono molti problemi
Però questo è la è la la posizione io gli ho sospeso
Ultimo elemento e il rapporto con la nuova legge
Non lo dobbiamo considerare la situazione che si è determinata con la riforma elettorale col col col Paese che si sta rinnovando con le istituzioni che si stanno radicalmente modificando dobbiamo considerare questo per arrivare a portare in avanti un discorso che sia quello di una legge che sia non in lingua come l'abbiamo sempre considerata come l'attuale per l'emittenza locale Massi anzi la legge che considera l'emittenza locale come altri hanno già detto come il vero Polo ora l'istituto e altri delle comparire di ricomporre di complimenti di completamento del discorso di formazione dell'informazione televisiva e radiofonica e su questo però noi dobbiamo lavorare e che avete visto appena alcuni accenni di reazione che che che contrastanti che ci sono dobbiamo lavorare perché se fra di noi
Non riusciamo a trovare dei punti di incontro evidentemente sarà molto difficile potete chiedere ai partiti alle forze politiche al parla al futuro Parlamento di farsi carico di questa di questa esigenza l'esempio molto pratico è stato che abbiamo lasciato passare senza dire una parola
L'occasione della conferenza nazionale l'informazione che il Governo si era impegnato a fare e che avrebbe dovuto essere il punto di partenza per la nuova legge così come acqua sul marmo senza senza nemmeno obiettare senza rilevare multe e abbiamo consentito al punto che mira pertanto il Governo
Dice se non sappiamo parlavamo prima comparire non sappiamo perché abbiamo rinunciato e questa è una delle delle condizioni sulle quali poi dobbiamo cominciare a riflettere perché altrimenti continueremo a parlare fra di noi di cose che certamente sono molto interessanti ma senza mai riuscire ad arrivare ad alcuna conclusione grazie
Ringrazio e Pasetti
Volevo dire che è arrivato Carlo Rognoni coordinatore come sapete dei gruppi parlamentari del PDS nella tematica della comunicazione di massa se Carlo poiché riterrà di prendere la parola ci farà un cenno
Ora dovrebbe intervenire Massimo D'Alema che ha poi impegni di lavoro c'è una richiesta
Con
C'è un problema c'è un problema però di tempi di D'Alema non vorrei fare parti come dire che neanche caratterialmente mi mi piacciono però
Albanesi io faccio una proposta secca se viene ecco
Ecco se e è un flash cioè c'è l'intervento lo scambio e intervenire subito ma un flash no se non c'è un voleva proprio
Due minuti due albanesi con
Semmai
Io credo che gli organizzatori dei convegni noi compresi intanto dovranno probabilmente a dar luogo a un incontro nazionale perché
Ritengo che le parti istituzionali non possono cavarsela ogni volta che che partecipano ad una riunione con una loro esibizione non sentendo poi gli altri che cosa hanno da dire
E noi crediamo che sia il ministro che al garante al Garante per esempio volevo volevo ribadire un concetto già espresso in Commissione quando siamo stati invitati dal dal segretario generale del garante
è inutile invitare le associazioni a cose fatte a a operazioni svolte la legge cinquecentoquindici
Che governa le questioni elettorali in rapporto alle emittenti radiotelevisive estremamente carente
Se noi fossimo stati interpellati per tempo avevo detto chiaramente che la legge che governa le le questioni elettorali doveva immediatamente mostrare all'atto dello scioglimento delle Camere un governo ferreo sull'emittenza immediato inutile inutile arrivare ad un mese prima delle elezioni quando la campagna elettorale è praticamente fatta allo stato attuale delle cose con un illustre privato nel nostro Paese che sta abusando dei mezzi d'informazione che ha strappato alla collettività
Ebbene possiamo solo contare su una cosa sull'intelligenza degli italiani non credo che gli italiani facendo vedere lo zuccherino ossia possibile ecco ma solo se in tutta affidata all'intelligenza di italiani
Poi mentre non so in Berlusconi negli Stati Uniti i quali cosa potrebbe raccogliere accoglierebbe probabilmente l'intero piatto
Il mese il mese finale insufficiente ma certamente
Tante cose non da da da rammentare al garante una è stata in particolare tenuta presente una nostra richiesta abbiamo detto
Un controllo efficace lo si può effettuare non attraverso i Comitati radiotelevisivi che sono disorganizzati praticamente inesistenti
Ma attraverso un elemento del Garante supportata dagli organi decentrati del ministero delle Poste ovvero i circostanti hanno raccolto per fortuna questo nostro suggerimento di carattere soprattutto tecnico
Per quanto riguarda l'emittenza e voglio chiudere rapidamente come ho promesso per quanto riguarda l'emittenza anni che noi governiamo l'emittenza locale la più piccola meno organizzati dalla più sprovveduta
Devo dire che è stata gravemente rischia di essere gravemente penalizzata rischia di sparire di scomparire perché vedete
Cenni densa locale emittenza locale c'è un tipo di emittenza locale che asservita alla Fininvest riceve pubblicità e programmi è un emittenza relativamente ricca benestante
Ci sono poi quell'anno ci sono quelle emittenti poi di piccoli centri che sono liberi centri possibili di coagulo delle forze culturali e sociali sparsi per l'intero Paese che non hanno potuto crescere
In questi diciotto anni di insolvenza governativo di ma l'applicazione della legge
Che se avessero avuto una parte dei tre mila miliardi incitati da un solo privato avrebbero potuto costituire un tessuto democratico insostituibile un tessuto democratico informativo insostituibile nel nostro Paese
Purtroppo l'emittenza locale rischia di scomparire durante l'ultimo nell'ultimo decreto trasformato in legge quattrocentoventidue vengono previste
Tutta una serie di tagliole tutta una serie di limitazioni di carattere burocratico ed economico attraverso le quali l'emittenza locale difficilmente potrà resistere la Fiera emittenza locale difficilmente potrà sopravvivere
A questo punto noi chiediamo intanto ma voi pensate che addirittura la legge quattrocentoventidue imposto un solo mese
Di preavviso alla presentazione di una serie importantissima di documenti
Molte emittenti molti titolari di emittenti continuano a telefonare al nostro con coordinamento nazionale novantenni dicendo che non lo sapevano chi era all'estero tira malato chiediamo semplicemente disorganizzato
Noi chiediamo pertanto in quanto associazione la riapertura dei termini della presentazione di documenti l'abbattimento di canoni e cauzioni altissimi cannoni altissime cauzione
Cui le piccole emittenti non possono far fronte e un riesame dei tempi informativi che deve essere commisurato alla vera capacità informativa delle emittenti mi spiego rapidamente
Un'emittente in un piccolo centro non può coprire oltre due ore
Di programmazione
Dedicata all'informazione perché semplicemente perché non sa dove attingere lo sa dove attingere notizie in un piccolo centro quindi ogni emittente aveva vere un termine un limite commisurato alle proprie capacità ecco
Voglio rispettare assolutamente l'impegno che mi ero preso
La parola ora Massimo D'Alema
Io vi chiedo scusa ma effettivamente diciamo è in corso la seduta del parlamento e quindi
D'altro canto cercato di
Di non venire a soltanto così per una breve apparizione ma di potere ascoltare almeno una parte degli interventi
Pure tenendo conto come è naturale che questo appuntamento di oggi
E per noi un momento di un dialogo che ha aperto da molto tempo che continuerà nel quale abbiamo cercato di raccogliere tante esigenze suggerimenti
E ritengo che questo dialogo avrà poi un momento molto importante
Nel nella fase di
Ridefinizione di un assetto del sistema radiotelevisivo e dell'informazione
Che io penso che questo debba essere considerato anche in relazione a tutta la questione della carta stampata
Nel quale noi abbiamo indicato qui
Già da prima
Diciamo i criteri fondamentali ai quali riteniamo di doverci spirare ma io aggiungo che fra questi criteri ce n'è uno di metodo cioè noi vogliamo costruire una nuova normativa dialogo con gli operatori
Sia con le imprese
Sia con gli operatori dell'informazione
Giornalisti
Perché come è stato ricordato non c'è dubbio che in questo campo
Diciamo l'ascolto insufficiente
Delle competenze e degli interessi che ci sono ha portato il legislatore a compiere degli errori
In una certa fase perché l'ascolto era unidirezionale c'era un solo grande interessa diciamo che era ascoltato dal legislatore
Ma appare abbastanza chiaro che la legge Mammì
è stata fatta un po'come un abito su misura
Invece di andare negozi si va dal sarto sarto prende le misure poi viene confezionato diciamo sulla base del del fisico del cliente comprese le gobbe le deformazioni dice ancora
Ecco
E si sa anche chi era il sarto si sa tutto
Oramai si sa tutto di Libero
Grazie alla microbico tutto è noto oramai speriamo che gli italiani se lo ricordino
Mentre invece è evidente che in un settore come questo l'esigenza di tenere conto di un complesso pluralistico di interessi e naturalmente di collocarli nel quadro di un preminente interesse generale
è l'unico modo in cui si possono fare delle leggi efficaci veduti
Noi muoviamo da un convincimento
Che non è nuovo per noi
Diciamo ma che è stato anzi chi ha molti momenti illuminato la nostra azione e che oggi assume un'importanza particolarissima cioè noi riteniamo che lo sviluppo il potenziamento il rispetto del ruolo
Della emittenza locale
è una scelta fondamentale sia sotto il profilo della libertà si parla molto diciamo del del Popolo della Libertà
Già questa è una cosa che mi spaventa un po'perché io penso diciamo che la libertà dovrebbe essere un grande valore condiviso dovrebbe appartenere andar ad alcun pollo
Non dovrebbe essere tutta da una parte lesa dovrebbe essere uno di quei grandi valori condivisi in un Paese democratico
Entro i quali si sviluppa una dialettica già quando c'è qualcuno che pretende di avere tutto per sé il valore della libertà secondo me
è un elemento di deformazione in senso ideologico e regressivo di un grande confronto civile come dovrebbe essere il confronto elettorale allora per qui siamo di fronte ad una grande questione di libertà
E nello stesso tempo siamo di fronte ad una grande questione che attiene allo sviluppo civile culturale ma anche economico del nostro Paese
E non c'è dubbio che il Complesso di interessi
Che ruotano intorno alla funzione del sistema radiotelevisivo
E le norme potere che si concentra in questo sistema sotto il profilo della promozione interessi imprenditoriali grandi e piccoli o del loro soffocamento e lega molto strettamente la crescita di un sistema equilibrato
Della comunicazione
Con le esigenze di uno sviluppo economico e sociale equilibrato
E io vedo qui veramente un grandissimo tema che forse abbiamo lasciato un pochino in ombra diciamo nel passato
Che a mio giudizio collega la questione della emittenza cosiddetta locale alla grande questione dello sviluppo e del peso che ha nel nostro Paese la piccola e la media impresa
Che è una delle realtà più vitali
Più significative del nostro Paese e cruciali se noi guardiamo al grande problema dell'occupazione la sfida con la quale ci dovremo misurare nei prossimi
Ora
La prima questione che noi poniamo e quella di come salvaguardare le condizioni di sviluppo dell'emittenza locale l'autonomia
Anche come premessa della difesa di un pluralismo
Delle idee delle culture
Delle opinioni politiche
E ed è evidente che
Questo comporta una battaglia contro un duplice rischio di condizionamento
Il rischio di un condizionamento politico
Che è stato molto forte
E cioè diciamo anche in modo diffuso parcellizzato no faceva riferimento anche Gloria Buffo nella sua relazione cioè in una situazione di incertezza giuridica di dipendenza dalle decisioni governative
Molto spesso di dipendenza da decisioni che in un quadro normativo incerto erano ampiamente discrezionali
è una tipica storia italiana diciamo che che riguarda il sistema delle imprese non solo in questo campo ecco no
La ricerca di di di protezioni
è stato un modo in cui si è esercitato un condizionamento politico
Più forte poi forse una certa area del Paese che è più tradizionalmente dipendente del Mezzogiorno santo in paradiso quello che mi garantisce che mi daranno la concessione dice ecco che c'ha i rapporti col ministero che amico dell'amico
Ora e per questo che noi insistiamo
Perché si arrivi si rispettino le date il ministro offre questa garanzia per quanto attiene alle concessioni
E per potere andare non dico soltanto ad una campagna elettorale per quanto questo sarà un momento molto delicato
Ma Pep perché post possano essere gli operatori del settore in una condizione di certezza
Di garanzia
Di non ricattabilità
E il secondo punto è quella dell'autonomia rispetto ad un predominio monopolistico
Che attraverso il controllo preponderante del mercato pubblicitario
Del mercato dei programmi
Eccetera finisce per
Costruire come qui è stato ricordato diciamo così intorno all'imperatore
Tutto un sistema di tipo feudale di di vassalli valvassori
Ora voi capite bene io non voglio diciamo andare o vorrei essere misurato su questo tema perché sarebbero talmente tante cose da dire che ora voi capite bene che nel momento in cui
Condizionamento politico
E
Predominio economico di tipo monopolistico
Tendono a coincidere
Cioè fanno capo
Non sono lo stesso gruppo di interessi ma direi persino fisicamente la stessa persona
Questo determina un rischio altissimo
Altro che il libero mercato
Altro che popolo delle libertà
E oggi noi stiamo vivendo queste esperienze
è vero noi dobbiamo affidarci molto alla alla coscienza democratica la maturità di questo Paese
Ma è del tutto evidente che la penetrazione diciamo di questo un raggruppamento politico imprenditoriale
Cammina sulle gambe di di di uno strapotere economico
E oggi ci rendiamo conto di quali rischi fossero insiti in questa situazione
Rischi che potevano sembrare in qualche modo latenti ecco oggi ci rendiamo conto qual è la forza di un imprenditore che diventa partito
E che può dire al medio imprenditore di una regione del Mezzogiorno se stai con me
Ti porto con le mie televisioni sul mercato nazionale
Vendo i tuoi prodotti nei miei supermercati
E allora tu mi mette a disposizione la tua forza locale
Il tuo peso economico il tuo sistema di relazioni
Perché così sta crescendo non sull'onda di un grande moto ideale delle libertà
Il partito politico Fininvest
E ci rendiamo conto veramente di come e qui sia determinata una situazione che aveva un potenziale antidemocratico
Che oggi comincia dispiegarsi pienamente io credo con dei rischi molto serio
E che devono essere fronteggiati oramai quasi esclusivamente sul terreno di un confronto politico io non credo nessuno può pensare diciamo norme coattive
Nessuno ha proposto commissariamenti
Anche se ci rendiamo conto di come risulti insufficiente la normativa
Vessatorie vincolistica per tante piccole emittenti radiofoniche
A volte inutilmente diciamo ma totalmente insufficiente di fronte alla grande potenza
Ogni giorno il partito Forza Italia
Scarica nelle case degli italiani
Un valore commerciale di seicento milioni di pubblicità
Ha superato già tutti i tetti di letti per le spese elettorali di tutti i partiti
Sì esattamente il vincolo ai sono i trenta giorni quando arriveremo all'entrata in vigore dei vincoli la gente sarà già stata rimproverata
C'è solo da contare sul fatto che il cattivo gusto della barbarie culturale sia tale che il popolo italiano reagisca secondo diciamo così
Una sua saggezza democratica di fondo lo stesso si può solo sperare su questo diciamo ma non c'è dubbio che noi siamo già in una condizione gravemente alterata dei del confronto democratico non sarebbe tollerata in nessuna grande democrazia occidentale
Questo noi dobbiamo dirlo insomma
Le condizioni sono già gravemente alterato
Penso che questo possa essere anche un motivo di riflessione per il governo
Non per misure straordinarie di tipo coercitivo per atti di imperio ma insomma diciamo
Una qualche anticipazione dell'entrata in vigore di quella normativa diciamo almeno questo credo sarebbe un fatto di saggezza in fondo nel momento in cui quella legge fu fatta nelle condizioni in cui fu fatta forse nessuno poteva esattamente prevedere che
Un grande monopolio televisivo diventava partito che chiaramente cambia un po'dei termini della situazione
E ma io voglio tornare sul sul lato
Che riguarda diciamo più propriamente il sistema dell'informazione
La produzione e la promozione di cultura e di forze economiche diceva
E che qui c'è un grande fronte di battaglia
Che riguarda un po'l'idea di paese abbiamo si si parla molto in questo momento di federalismo di valorizzazione delle autonomie dell'autogoverno
è un grande tema di questo ora parliamoci chiaro
Se noi vogliamo ricostruire la Repubblica sulla base di una in impianto un'impostazione non centralistica
Valorizzando un sistema di Autonomie
La forza delle comunità locali
Una ricchezza di culture e di tradizioni storiche di cui è ricco al nostro Paese non nel senso della Padania dell'Etruria e del sud quella è un'invenzione e Charlie qualche dottor Stranamore
Ma nel senso di quel ricco pluralismo di storie di culture badate che il tema dell'informazione decisi
Come si possa copiare
Federalismo
Quello della lega
A questa grande macchina di omologazione di sradicamento culturale
Che è un sistema dell'informi dell'informazione diciamo del tipo di quello che si va costruendo che soffoca la voce delle nostre comunità
E che diventa un grande veicolo innanzitutto di cultura straniera di produzioni culturali di modelli di vita eccetera e poi di di omologazione
E di sradicamento
E questo ci fa capire bene io lo dico anche ne parlo anche proprio come un uomo del Sud se mi consentite diciamo voglio fare razzismo alla rovescia diciamo a questo ci fa capire poi di quale federalismo ci parla Bossi
E semplicemente un modo di costruire un predominio degli interessi forti di una parte del Paese su tutto il resto del Paese questa è la verità
E quindi su questa frontiera si gioca una parte importante della costruzione non solo delle regole democratiche ma io direi dal punto di vista della vita civile della vita economica di una nuova fase della vita della rete
Ora voi conoscete diciamo le le
Diciamo l'impianto delle nostre proposte
Cioè l'esigenza di una normativa antitrust più efficace
Anche che sia a mio giudizio aperta
Ad esperienze di multimedialità
Io ritengo da questo punto di vista che in questo senso una legge così poco rigida dice attivo come la legge Mammì contenga un elemento di rigidità oggi culturalmente non giusto
Paradossale cioè che la legge che ha consentito la formazione del grande monopolio ma poi contiene un vincolo per certi aspetti paradossale
Quindi una romani normativa antitrust ripensata anche in una chiave multimediale che comunque apra lo spazio ad un maggiore pluralismo
Efficace
Non se ne può più di un Paese nel quale soltanto la povera gente debba rispettare le leggi
E debba assistere diciamo così all'aggiramento irridente delle leggi dello Stato
E non voglio parlare soltanto di Berlusconi il quale non è proprietario del giornale del quale ha licenziato il direttore diceva
Sotto gli occhi e tutto il Paese
Irridente
La legge dello Stato l'aggiramento come dire ti faccio quello che lo
Ma siccome dicono ci abbiamo sempre con Berlusconi ma io ho sempre in mente anche l'avvocato Agnelli quale ha convocato a casa sua ha nominato il direttore del Corriere della Sera giornale che non possiede
E che non può possedere per legge
Catodico per dire perché diciamo i casi diciamo sono vari
E di diciamo così di
E comunque
Riguardano giornale che non possiede perché il tribunale ha stabilito che non c'è primi non è superato il limite antitrust perché hanno detto che lui non lo possiede salvo che lui ne nomina del direttore pur non possedendo mi piacerebbe anche a me diciamo disporre di questi Poteri rispecchia
Quindi questo è qualcosa che veramente ci
Comporta dice e questo è un problema anche più generale di come funziona nel nostro Paese una normativa anche in altri settori della efficacia dei controlli della capacità di penetrazione in tutti i campi e che questa esigenza di trasparenza nella vita economica e fondamentale
Se noi voi vogliamo
Un'economia di mercato vira un capitalismo più moderno le privatizzazioni tema se noi non offriamo queste garanzie diciamo al risparmiatore
Di un sistema regolato e trasparente
E quindi noi vogliamo e poi c'è la questione essenziale di una diversa organizzazione del mercato pubblicitario che offra degli spazi veri
Alla presenza della emittenza locale e una possibilità di crescita non subalterna e non condiziona
In questo quadro io vedo quindi l'esigenza di promuovere non lo smantellamento noi non vogliamo distruggere la figlia
Credo che abbiamo dimostrato anche in passaggi recenti diciamo una saggezza una duttilità
Che qualcuno ha considerato anche eccessiva dice
Nel senso di
Favorire soluzioni transitorie tempi di adeguamento penso alla vicenda e delle promozioni o quando poi si è parlato delle concessioni di evitare che ci potessero essere rischi interpretativi di quel decreto
Che mettessero in forse le concessioni dice
Sì io voglio come dire noi ci siamo comportati al Senato alla Camera con grande senso della misura
Considerando non di fare un favore a Berlusconi ma una grande realtà economica migliaia di dipendenti verso la quale non vogliamo avere un atteggiamento penalizzante dice io sono un po'come dire
Colpito ma va be ipocrisia
è una carta d'identità dal fatto che
Chi oggi mi dipinge a me personalmente o noi comunque con una specie di diavolo contro il quale bisogna mobilitare le forze Della libertà il cinismo la cattiveria eccetera
Qualche settimana fa diciamo dirigenti della Fininvest sono venuti nel mio ufficio a Montecitorio per ringraziarci del senso della misura che avevamo dimostrato
Quattro la Camera si accede lasciando il documento ringraziarci del senso della misura che avevamo dimostrato in quel passaggio in cui si fosse avessimo voluto avere un atteggiamento punitivo potevamo organizzare qualche scherzo ma siccome noi siamo una grande forza democratica che non vuole fare lo sgambetto
Che vuole riorganizzare questo sento
Che vuole concordare regole che consentano un maggiore pluralismo ma che non vuole fare sgambetti può colpire a tradimento l'imprenditore nemico per favorire quello amico questo fa parte di un vecchio modo di concepire il rapporto tra politica imprenditoria quindi diciamo mi colpisce oggi è il diavolo perché evidentemente ma ancora qualche settimana fa c'era prezzo amento per il senso della misura non per la complicità senso della misura dimostrato in certi passaggi parlamentari
Ma evidentemente qui non basta il senso della misura si vuole altro si vuole essere padroni di un potere politico che per tanti aspetti è stato supporto essenziale
Della crescita di questo corpo
Perché ha costruito le regole del gioco in funzione di questo perché ha aperto gli sportelli delle banche pubbliche
Salvo che poi naturalmente questo viene pagato in Italia dalla piccola impresa
L'artigiano da non mi stancherò mai di ripeterlo
Dal commerciante chiamare a chiedere i soldi in banca e pagano un tasso di interesse che sconta l'enorme rischio diciamo che il sistema bancario pubblico ancora con con i grandi imprenditori privati i quali hanno avuto libero accesso grazie alle protezioni politiche
Questa è la verità
No l'ideologia sulla libertà
E allora io dico
Siccome a voi sono note queste cose
Sono ragionamenti sull'Italia vera di oggi
Non non c'è un problema di schieramento c'è bisogno di essere progressisti o di simpatizzare per un partito
Un operatore economico che vive nel vostro settore sa che questa è la verità
La vive sulla propria pelle
E allora in in questo passaggio
Noi non non non non ci siamo incontrati per chiedervi di stare dalla parte del PDS perché io sono ognuno è libero decisa
Spero che lo siano anche i dipendenti della Fininvest della Standa votare come lo e di pensare quello che vuole però voi avete una funzione molto importante
Perché al di là di tutto diciamo
Questo sistema elettorale vedete come a volte come direbbero i latini ex malo bonum perché l'alto numero dei parlamentari è sicuramente un male e lo abbiamo cercato di Totti di rimediare questa ma paradossalmente diciamo
Funziona in modo positivo
Perché la frammentazione dei collegi diciamo
Attribuisce un peso ai sistemi informativi locali tra i quali io mi consentirete per antica vocazione colloco in al primo posto diciamo la comunicazione umana
Che resta lo strumento principe no
E poi naturalmente i sistemi informativi locali avranno un peso grandissimo
Io non dico nel formare una propaganda avversa a quella che verrà dall'alto
Ma nel garantire le condizioni tempo pluralismo democrazia
Io vi chiedo questo cioè voi avete una grande funzione nel garantire le condizioni di un confronto civile e democratico
Invitate i candidati della Fininvest nelle vostre vi invito a farlo diciamo
Sì però non facendovi mandare una cassetta
Ma invitandoli di persona a confrontare le loro ragioni con le ragioni degli altri con le ragioni degli altri queste la democrazia
E voi in questo momento avete una grande funzione democratica e difendendo la democrazia difendete anche voi stessi
Come imprenditori e come espressione di un Paese civile che vuole crescere che vuole essere più libero e che vuole possibilmente lasciarsi alle spalle le brutture di questi anni grazie
Badate che non abbiamo finito e
Adesso vita
Spiegherà credo che poi interpretano anche il pensiero di D'Alema non lo dico se il petrolio l'argomento
Lo sull'emittenza anti abbiamo discusso varie volte
Ora abbiamo diversi interventi che io vi prego di rimarrà naturalmente senza quell'eccitazione ma insomma un invito a non slabbrata e l'iniziativa
Che non vorremmo protrarre comunque molto al più in là diciamo delle tredici e trenta di RAI allora sono darei la parola a Aldo batti ottiche il presidente del comitato regionale radiotelevisivo due mila Romagna sì comitato regionale la televisione via Romagna servirà Rocco Monaco che risiede una delle associazioni molto combattiva di emittenti io
Però
Cercherò di tenere conto del punto al quale è arrivata alla nostra discussione
E cercherò di conseguenza di essere molto essenziale credo che uno dei punti significativi della della della iniziativa culturale e politica del PDS in questi anni
Parlando del sistema locale
è stata quella di cercare non senza fatica anche all'interno del PDS
Di sottolineare come la riqualificazione e la ricostruzione del ruolo delle regioni
Debba
Prendere in considerazione
La possibilità che proprio per sostenere in modo chiaro e trasparente
Il locale nel mondo della informazione radiotelevisiva
è necessario che ci sia una svolta netta rispetto all'impostazione del
La potenzialità del ruolo regionale
In questi anni molto difficili
Per tutte le cose che anche da ultimo D'Alema ha messo in evidenza
Io credo che si possa sottolineare però che mentre il ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni
Ha operato
In modo scandaloso
Per esempio per tutto quello che attiene alla pianificazione delle radio frequenza
Che mi sia consentito di dire l'ho detto l'altro giorno nella riunione della Commissione e
Il dottor Albanese se lo ricorderà
Anche questa Commissione sta operando secondo una logica centralistica
Disattendendo completamente lo spirito della norma che appunto a livello parlamentare è stata istituita
Invece il garante
Ha cercato
In tutte le occasioni a partire dalle relazioni che ha inviato al Parlamento
E nelle normative che di volta in volta a
E messo di cercare di interpretare in modo estensivo
Quel poco che la normativa di consentiva proprio per qualificare la dimensione regionale sia sul versante regione istituzione sia sul versante comitati regionali per i servizi radiotelevisivi
E noi siamo di fronte oggi a un quadro normativo
Che nella comunicazione che ho presentato e che nella cartella messo in evidenza offre molti spunti
Perché quando il nuovo Parlamento dovrà affrontare la questione della costruzione dello Stato
Regionale d'ispirazione federalista Possa cercare di incorporare
Nelle competenze regionali anche il problema
Per certi aspetti del governo del sistema radiotelevisivo sia sul versante pianificatorio
Sia sull'altro importantissimo versante del problema chiamiamolo così del governo della pubblicità
Probabilmente la stessa legge sull'editoria
Dovrà essere rivista assegnando alle nuove regioni
Probabilmente anche ripensando al ruolo dei comitati regionali per i servizi radiotelevisivi ancelle marginali fino ad ora ma che io mi permetto di dire anche qui ci sono esperienze differenziate ovviamente tra realtà e realtà
Per riuscire a creare una situazione della quale gli imprenditori locali
Possano valere un riferimento visibile ravvicinato
Credibile per affrontare e questa questa battaglia di democrazia
E per appunto fare in modo che il problema della libertà di impresa assuma un valore forte un valore forte
Per quello che riguarda e molto brevemente il problema delle concessioni e la scadenza del ventotto io mi auguro che il ministro
Crei le condizioni e io credo che ci siano le condizioni per riuscire non tanto e non solo a rispettare il termine del ventotto ma siccome come è noto la campagna elettorale comincia mi pare il venti di febbraio
E i codici di autoregolamentazione devono essere depositati cinque giorni prima trentacinque giorni prima del ventisette di marzo bisogna che questa questione delle concessioni sia affrontata per tempo e possibilmente entro il quindici di questo mese
Mi auguro anche che il ministro dia disposizione
Perché l'articolo diciannove comma quinto della deliberato del garante che prevede una collaborazione tra Circosta ENEL e per quello che riguarda il monitoraggio e regioni
Venga utilizzato con disposizioni precise
Utilizzando i dicendo le cose che sono scritte nella relazione nel regolamento del garante
Per quello che riguarda la pianificazione delle frequenze
Credo che anche qui c'è un problema
Da affrontare con molta ancor con molto anticipo perché entro il maggio del novantaquattro il ministero dovrebbe creare le condizioni per un procedimento di pianificazione per quello che riguarda la radiofonia mettendo nelle condizioni ovviamente le regioni di interloquire
E per affrontare la questione radiofonica uscendo appunto dalle incertezze di adesso noi sappiamo anche che entro l'ottobre del picco del novantaquattro bisogna rifare il piano delle frequenze delle frequenze televisive
Noi siamo in grado come Emilia Romagna di dimostrare che l'attuale piano delle frequenze televisive attualmente in vigore e che è stato sequestrato dalla magistratura
Privilegia e abbiamo la documentazione precisa privilegia in modo esorbitante le stazioni le postazioni Fininvest
Stiamo facendo una ricognizione analitica e cartografica delle situazioni possono determinante renderemo pubblica questa documentazione per cercare di fornire elementi istruttori
Al nuovo Parlamento e speriamo anche alla nuova compagine governativa in modo tale da creare situazioni che siano e credibili per evitare tutto quello che si verifica per concludere un accenno al problema diciamo così decentramento Rai
Questioni che sono state poste nella relazione del consiglio di amministrazione rapporto con le regioni
Fino ad ora non c'è stata nessuna possibilità di dialogo tra il consiglio di amministrazione della RAI e le Regioni le quali attraverso la Conferenza dei presidenti delle giunte regionali
Attraverso la Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali
Attraverso il coordinamento dei Comitati radiotelevisivi hanno chiesto di confrontarsi su questa materia
Del convegno che noi abbiamo tenuto il PDS tenuto il nove novembre scorso sia Gloria Buffo che Vincenzo vita hanno posto delle questioni su questa materia
Ci risulta che ci sarà una visita frettolosa l'Emilia in Toscana del presidente Dematté martedì prossimo
Vedremo cosa succederà però voglio dire non c'è stata nessuna prese nessuna nessun dialogo nessuna possibilità di confronto
E credo che questa questione della della ristrutturazione del servizio pubblico
A livello Rizzo diciamo di un nuovo decentramento non possano con essere affrontata con una dialogo tra il momento istituzionale regionale
Le emittenti locali e la stessa RAI ovviamente
Per costruire una proposta che mi sento di fare è che fino ad ora il nostro dibattito sulle inadempienze della legge Mammì e i problemi che dovremo affrontare per una sua riscrittura
In qualche modo sono rimasti un po'diciamo confinati in un ambito solo nazionale
Io credo che noi dovremo creare le condizioni per una istruttoria europea
Per riuscire a affrontare questa materia
Nel nostro Paese
Acquisendo il meglio della esperienza europea
Probabilmente io mi rendo conto che il parlamento ha fatto anche troppo diciamo così con la legge sulla disciplina elettorale
Però per esempio questa questione e si è posta a suo tempo con la legge sull'elezione diretta dei sindaci trenta giorni è chiaro che solo una cosa risibile in Francia c'è un anno
Un anno prima
Scattano tutta una serie di meccanismi quella legge cinquecentoquindici in qualche modo ha come sponda di riferimento la legislazione francese
Faccio questo esempio però in materia appunto di pubblicità in materia di pianificazione delle frequenze e cioè uno spazio europeo che deve essere sicuri non parliamo dell'Antitrust eccetera eccetera
E di conseguenza questa è una proposta che credono e dovremmo cercare di costruire perché ormai le condizioni ci sono
Dopo il trattato di me di Maastricht come
Dovrebbe essere istituito addirittura a livello proprio istituzionale il Comitato delle Regioni come organismo di accettazione del Parlamento e della Commissione
Credo che il Parlamento europeo potrebbe essere molto sensibile ad affrontare questa materia come si conviene
Di conseguenza cercando di irrobustire il versante regionale da questo punto di vista io so bene che quando si parla di Regioni ed i Comitati radiotelevisivi è in sala un un valoroso e professionalmente qualificatissimo commentatore
Di questa materia c'è sempre molta diffidenza
I partiti la lottizzazione eccetera eccetera
La preghiera che io mi sento di fare è possibilmente di cercare di evitare diciamo giudizi sommari e generici cercare di fare verifiche sul campo
Per cercare di estrarre il meglio che c'è nelle esperienze per fare certe delle riforme per cercare di migliorare questa situazione
Per concludere io
In estrema sintesi credo che il problema diciamo della riforma della Mammì debba pre vedere diciamo così per quello che riguarda il processo di pianificazione un concerto effettivo peraltro la Corte Costituzionale lancia anche sottolineato tra momento centrale e dimensione regionale
E per quello che riguarda il ruolo del garante
E per certi aspetti anche del ministero delle Poste a livello di organismi decentrati forme effettive di decentramento per cui sia sulla dimensione regionale un riferimento qualificato in grado di cercare di creare delle condizioni di par condicio che fino ad ora sono state disattese nell'esperienza di questi ultimi quattro anni grazie
Chiave dunque mi sembra che ci mancano quattro interventi
Che sono comanda no canine fra chi è che però non vedo più
Montrone di Telenorba e Pieralli presidente del comitato regionale televisiva dalla Toscana
Ce l'ho vista allora vista la presenza che si consuma pregherei di fare diciamo così per essere tutti più efficace ascolta Cece negli interventi brevissimi Rocco Monaco
Sarò velocissimo
Mi chiamo Rocco Monaco coordinatore nazionale del CNT
Per la gloria del mille novecentonovantadue quando iniziammo la grande battaglia ci definirono disperato dell'etere oggi del mille quattrocento domande del mille novecentonovantadue praticamente siamo arrivati a circa novecento domande di cui trecento domande sono incomplete
A mio giudizio sicuramente a distanza di pochissimo tempo noi arriveremo chiaramente a quattrocento cinque cioè
Tutto concessioni che potranno essere data e e io prevede chiaramente che nel giro ancora di qualche nostro mese praticamente le televisioni in Italia
Ed erano i sospetti che avevo già dal mille novecentonovantadue secondo me rimarranno soltanto trecento televisione
Io penso alla grande televisione regionale ma devo pensare anche principalmente alla televisione provinciale cara Gloria la televisione provinciale che io mi chiedo con l'ultimo decreto approvato praticamente come fa affidare fosse questi signori non si sono resi conti perché chiaramente per reggere una struttura fra tasse fra dipendenti e così via
Una televisione regionale ha bisogno esattamente di mezzo miliardo all'anno allora io mi chiedo effettivamente se questo mezzo miliardo all'anno queste televisioni provinciale le possono tirare fuori
Allora che cosa succederà o alla televisione provinciale chiuderà praticamente oppure la televisione provinciale si deve rivolgere o al politico di turno o all'imprenditore di pubblico di turno
Questo è praticamente alla mia grande preoccupazione
Molto strano l'altro fatto cioè praticamente quando si cerca di dare qualcosa alle piccole televisioni locali diventa sempre difficilissimo quanto per il governo cerca praticamente può risolve un problema
Tipo i dieci miliardi dato dai radicali questo decreto si fa in trenta secondi e chiaramente si risolve va be'si assumessero chiaramente loro la responsabilità io mi auguro che appunto questo questo sistema sta cambiando
Mi corre l'obbligo veramente a nome dibattito e precisa nome personale di ringraziare molto il PDS per la battaglia che ha condotto a favore delle televisioni locali
Senatore Rognoni lo disturbavano duecentocinquanta mila volte se oggi noi siamo in piedi ripulito e grazie alla alla al PDS poi chiaramente al garante lui è andato via ma io le volevo dire di adottare quei provvedimenti disciplinari nei confronti degli amministratori degli enti pubblici inadempienti innervositi destinazione dalla pubblicità locale
Come per un altro aspetto molto importante l'ultimo decreto praticamente approvata approvato ci sono delle norme ben precise di agevolazione tipo l'ENEL e la scritta le chiaramente nel Hennessy questa televisione costoro possono usufruire di queste di queste agevolazione
Questo era quanto perché tutte le altre cose sono state dette io mi auguro appunto che il nuovo Parlamento veramente
Venite il suo ruolo che svolge con le televisioni
Locali le televisioni provinciali ripeto rispetto alla grande televisione alla Telenorba rispetto però anche le televisioni a carattere provinciali fanno vanno tutelate e vanno rispettate grazie
Allora Carmine su e poi controlli
Ma
Sono state dette moltissime cose quindi
Nel titolo
Poche essenziali
La prima che
Sono
Massimo D'Alema è andato via ma tanto la mia posizione in merito la conosce
Io penso che effettivamente
A sinistra del PDS i progressisti abbiano avuto un atteggiamento eccessivamente docile nei confronti di Berlusconi e del della Fininvest
Io credo che
Si è per troppo tempo immaginato che si trattasse di una partita
Che si giocava con
Diciamo le regole
Scritte
Ovviamente io capisco che una forza politica che ha dei rappresentanti in Parlamento che soprattutto in questa fase svolge una funzione essenziale che si propone di governare il Paese non debba apparire come una forza che vuole penalizzare
Un imprenditore in particolare
Quindi io non ho da fare delle critiche
All'atteggiamento tenuto dai gruppi parlamentari o nel momento in cui si facevano le leggi però se mi consentite o da fare una critica più che altro diciamo a
Un messaggio
Che è stato fatto pervenire alla Fininvest e anche al Paese
Non è emerso con sufficiente chiarezza
Che la sinistra dei progressisti
Considerata il
Monopolio che si era creato nel mondo dell'informazione televisiva privata come quella di oggi diciamo cioè un dischi un reale
Per la nostra democrazia e non solo per il sistema dell'informazione
Io trovo abbastanza
Bizzarro che tutti gli italiani
Usino le stesse parole che ha scelto Berlusconi per definire il suo ingresso diretto in politica e cioè scende in campo è sceso in campo questa è la prova diciamo di quanto tutti noi
Siamo o Stati costretti non siamo subalterni al linguaggio alle priorità alle gerarchie che impone il dominio della Fininvest di Berlusconi non solo il mondo dei media ma nella determinazione stesse dell'agenda politica del Paese addirittura del lessico politico
Dire oggi Berlusconi è sceso in campo è una prova che non va detta perché Berlusconi oggi traduce in partito politico una sua presenza nel sistema politico italiano che dura da anni che era in simbiosi con il vecchio regime e che è stata soffocante
Di molte dico la libertà che adesso vuole vorrebbe metterlo al suo popolo
Allora dico
Voglio dire questo perché secondo me comunque è un bene
Che in questo momento la questione
Dell'informazione sia così centrale dentro questa campagna elettorale prossima perché
Io credo che attorno ad essa si misurano i livelli di civiltà di democrazia di un paese e quindi è giusto che di fronte a una abnormità come quelle italiana questa abnormità venga finalmente giudicata dai giudici che ormai possono farlo tra gli elettori
Paradossalmente io penso che l'entrata diretta in politica di Berlusconi sciolga un equivoco
Che ci consegni finalmente questa questione come una questione di primaria importanza della politica italiana non degli addetti ai lavori
Questo
E molto importante aggiungo che secondo me noi non dovremmo avere remore
A affermare già dentro la campagna elettorale
Che
Raccoglieremo subito dopo appena sarà possibile le firme
Sotto un referendum per abrogare la legge Mammì
Questo non deve essere secondo me è usato come facciamo noi di solito se il Parlamento non approverà
Noi dobbiamo avviare referendum poi il Parlamento si adegui al referendum cioè arrivi prima del referendum
Perché dico questo dico questo perché
Questa
Idea
E quando io sento in continuazione parlare del mercato
Delle libertà in questo campo francamente mi sembra del tutto fuori luogo
Noi non possiamo parlare in Italia di un mercato dell'informazione nel mondo l'informazione tanto meno possiamo farlo nel mondo della emittenza radiotelevisiva locale
Tanto meno li possiamo farlo
Non possiamo accettare cioè che si parli di un mercato che non esiste che non c'è
Quando si dice ognuno deve stare sul mercato
Io rispondo ben volentieri se ci fosse un mercato ben volentieri tutti devono stare sul mercato a purché ci sia questo mercato questo mercato non c'è non esistono le regole fondamentali di questo mercato
Io ho letto
Anche qui stamattina delle analisi sul mondo della radiofonia che
Mi pare mi sembrano eccessivamente ottimistiche
Io non io inviterei a leggere un po'sotto i macro le macro cifre magro dati
Delle rilevazioni Audiradio
La situazione reale
Dell'emittenza che produce informazione in Italia delle mete azzera di Fauré produce informazione Italia e drammatica questo non riguarda soltanto l'emittente che io ti dico cioè Italia Radio ma riguarda
Le emittenti che producono informazione in Italia e le decine di emittenti che producono informazione a livello locale che stanno chiudendo o che sono lì lì per chiudere
Se questo è come questo possa corrispondere alle magnifiche e progressive sorti
Per la radiofonia io non lo so non lo capisco come ciò è possibile
E anche in questo caso che cosa si fa concretamente
Noi abbiamo denunciato ha sollevato uno scandalo
Che era uno scandalo di dimensioni che nessuno finora aveva sollevato ma che era uno scandalo
Quote che era quello dei miliardi a Radio Radicale
E anche su questo vorrei chiarire
Che è possibile
Che
L'emittente che io ti dico
Se dovesse passare la nostra linea
Che è quella di non dare in esclusiva
I finanziamenti a radio radicale possa decidere che per il suo palinsesto
Non possono andare in onda cinque o sei o sette otto ore di trasmissioni parlamentari Riccio
Quindi la questione che è stata posta non era una questione che riguardasse
Un interesse particolare era una questione che riguardava o anche qui una distorsione nel mercato
Non è possibile
Che in un mercato in cui tutte le emittenti che producono informazione sul serio non quella che mettono un GR ogni tanto ma quelle che producono informazione sul serio che fanno
Dieci undici dodici ore al giorno di informazione sono penalizzate sul mercato
Sono penalizzate per statuto non solo radio radicale che trasmette diretta dal Parlamento
Tra loro giustificazione e perché prendiamo questi soldi perché non rinunciamo alla pubblicità perché mandiamo gli atti del Parlamento ma se uno mandati alla Santa Messa anche quello rinuncia alla pubblicità abbiate pazienza usa uno manda la diretta di un'altra se uno fa informazione
Oggi per come è fatto il mercato della radiofonia privata e penalizzato d'accordo questo vale per tutti
Allora di questo ne vogliamo tenere conto nello stabilire delle regole questa prova che abbiamo voluto porre noi sollevando la questione che poi come è stato detto
Anche prima quella era una questione è evidente che era un mercato delle vacche politico
E cioè che Pannella scambiava il referendum contro la RAI con i soldi per radio radicale ma la questione abbiamo avuto sollevare nuovi era una questione più generale
Anzitutto che cessi questo scandalo
Poiché si smetta di misurare soltanto con i dati
Diciamo così di rilevazioni abbastanza su cui ci sarebbe molto da discutere
Per esempio io voglio capire che senso hanno delle rilevazioni fatte
Su radio radicale dei mesi nei quali ha fatto radio parolaccia
Cioè secondo voi
Quello testimonia l'audience effettiva di radio radicale chiunque di voi andava in giro per il bar di Thalia
E trovava radio radicale accesa perché se c'era un fiume di parolacce ora se uno fa la Repubblica
E per tre giorni ci mette come inserto un giornale pornografico
Non credo che si possa misurare poi i rettori di Repubblica sulla base delle venti e di quei giorni quindi anche qui dobbiamo restaurare se vogliamo parlare del mercato dei sistemi di rilevazione dell'ascolto più attendibili
D'accordo altrimenti non devono non valgono
Allora che a che cosa penso io io penso a
Un intervento
Sul sistema radiofonico
Da Radio fonia privata
In cui
Sia stabilito
Un bonus
Per le radio che producono informazioni
Un bonus che può essere equiparato ai vantaggi dalle per le radio comunitaria
Naturalmente lì io chiedo o tetto molto alto
Di informazione non mi basta il venticinque per cento
Cioè se è una radio decide che l'Ama disastrati grande maggioranza del suo palinsesto
E dedicato all'informazione
E anche qui io credo che bisogna dire informazione pluralista
Deve essere un requisito
Ma se è un'emittente radiofonica
E guardate che a livello locale
E importantissimo
Cioè l'esistenza di emittenti locali radiofoniche che in fornire che mettono per esempio in relazione
I cittadini con il Mont con le istituzioni locali per esempio e fondamentale e importantissimo quasi uno dei pochissimi come fa in una grande città come Roma come può
Il Comune ha io sto facendo esperienza di consigliere comunale come può il Comune di Roma
Comunicare con i cittadini ma io dico anche ma perché non pensare all'idea che il Comune di Roma
Possa diffondere le informazioni sul traffico attraverso una convenzione con il sistema della telefonia locale
Cioè perché appunto che non legge nessuno
Allora perché non pensare immaginare un pacchetto di misure di questo genere perché in questo caso parlare del mercato non in Italia purtroppo non è matura per questo purtroppo noi non siamo la Francia dove esiste
Un certo tipo di
Tiraggio che fa informazione ventiquattr'ore su ventiquattro in un certo modo eppure eppure RadioRai RadioRai
Stava andando verso il modello che hanno aperto le rate d'informazioni private
La ristrutturazione di RAI uno
E tutta col modello gli USA e sostanzialmente questo significa un rincorre naturalmente con più strumenti con maggior risorse finanziarie con maggiore professionalità probabilmente ma la strada aperta è quella che è stata aperta dalle radio d'informazioni private
Il tipo di palinsesto che pensano il rapporto continuo con le notizie allora io dico che anche in Italia è venuto il momento di sostenere un'evoluzione di questo genere del nostro mercato
Del nostro sistema della radiofonia privata
Che è dominato dalle radio commerciali in senso proprio
E che secondo me invece in cui il problema di un qualcosa che non sia diciamo perché la divisione di radio comunitaria è una definizione che generalmente tende a dire la radio che non vuole stare sul mercato no
Io credo che occorra per trovare una via di mezzo e una definizione di mezzo
Per le radio che vogliono stare sul mercato ma producendo informazione sapendo che per come è fatto il mercato della pubblicità per come è fatto il mercato italiano oggi questo è penalizzante vogliamo porcelo questo problema e io non chiedo solo io chiedo bonus in servizio in riduzione delle tariffe in agevolazioni
Insomma guardate finisco su io finisco su questo ma c'è un problema molto serio
Noi rischiamo di andare non soltanto nel mondo della radiofonia ma se mettiamo insieme a quello che succede nel mondo
Dell'informazione scritta con l'aumento delle tariffe postali
Su cui mi pare si sta intervenendo ma il segnale che da animali era chiaro cioè tutto ciò che viene prodotto dal mondo del volontariato dell'associazionismo dei cittadini organizzati in qualsiasi forma
Non ha diritti Non ce ne importa nulla non ha diritto di cittadinanza mettiamo insieme il fatto che le televisioni locali sono strozzato dal controllo
Monopolistico dalla pubblicità da parte del gruppo Fininvest e mettiamoci insieme radio che fanno informazione sono
In fortissima crisi noi rischiamo di arrivare a ridisegnare le regole tutto il sistema soltanto nei rami alti come imponibile un po'il godimento enorme della democrazia perché se non c'è un sistema diffuso
Non esiste una democrazia nel mondo dell'informazione questo problema molto serio che secondo me noi ancora non affrontiamo con la dovuta
Fermezza a cui non diamo ancora la dovuta centralità né secondo me questo è
Il uno dei problemi decisivi a cui soprattutto i progressisti dovrebbero stare attenti grazie
Parola Montrone per il penultimo intervento
Patron si può dire patron di Telenorba
Camera e Senato approvarono due ordini del giorno
Esce
Camera e Senato dicevo se mi fate parlare
Vi sarei grato se mi faccio se ne facesse parlare ammontano
Dicevo approvarono
è un ordine del giorno
In base a quale si prendeva atto
Che il sistema attualmente duopolistico
Era da ridimensionare era da riequilibrare
Al fine di dare spazio ad un terzo polo forte di televisioni locali ritenuto indispensabile per garantire la libertà di espressione e soprattutto e su questo punto il suo socio fermato prima all'onorevole D'Alema perché c'è stretta correlazione fra lo sviluppo delle televisioni locali e lo sviluppo della piccola e media industria
Io credo che ecco prendo a volo l'intervento di D'Alema credo che sarà opportuno approfondire questa seconda parte
Sarà opportuno approfondire prova
Approfondire questo argomento anche perché parallelamente si potrà dimostrare che in questi quindici anni Berlusconi ha creato disoccupazione e debito pubblico
Una buona parte di quel debito pubblico e della disoccupazione che c'è in Italia e di peso da Berlusconi e io mi auguro che questo partito farsa Italia
Non diventi non riesca ulteriormente ad appesantire
Il Governo sul sull'ulteriore decisione e mi auguro che questo appesentimento dell'occupazione del debito pubblico non cresca ulteriormente
Perché
Berlusconi ha creato disoccupazione debito pubblico contrariamente a quello che lui afferma lui dice ma io ho creato quaranta mila posti dipendente poi si va a vedere che non sono vero che le ma sono venticinque trenta mila poi dice venticinque trenta ma se andiamo a vedere effettivamente ne ha tirati su due tre mila per il settore televisivo ma ne ha licenziato in altri tre quattro mila del settore tra stand gli altri ce l'ha con le ha ereditate dalla Standa
Ma se andiamo a vedere invece il risultato dei posti di lavoro creati dalle televisioni locali in questi anni troverete che mediamente l'incremento sulle aziende che hanno investito in pubblicità l'incremento dell'occupazione sin dal mille novecentottantadue o in poi e oscillato dall'uno virgola sette per cento al dodici per cento ci sono dati di indagini statistiche
C'è un campione di duecentoquaranta aziende che viene seguito con continuità e questi sono i risultati
Perché c'è disoccupazione perché c'è il debito pubblico
Mi hanno invitato qualche tempo fa otto Groucho
Su Telemontecarlo e in quell'occasione mi sono riscontrato contro con Rocco centrale Caligaris che Forza Italia e poi Augias mi diceva a me lo dimostri io credo che sarà opportuno che le nostre televisioni locali
Per un problema di difesa di libertà e dell'economia del proprio territorio non possono non far conoscere alla agli italiani questa situazione non posso non affrontare il problema anche politico certamente ha ragione da lei ma tutti devono parlare ma ciascuno di noi deve anche esprimere ha il dovere di esprimere il proprio pensiero
Il seguito e quei decreti Berlusconi la legge Mammì che io poi definisco legge Berlusconi
In effetti in Italia si sono sono state create dodici reti
Dicevo in quell'intervento
Su Telemontecarlo dodici reti sono equivalenti a dodici autostrade di velico di pubblicità
Le aziende straniere hanno dodici Autostrade per venire in Italia le nostre aziende ne hanno tre o quattro per andare in Europa
La pubblicità in Italia costa un terzo quindi le nostre aziende nazionali non riescono a confrontarsi con le aziende europee
E quindi si è creata una situazione di Africa dell'Europa a livello di aziende nazionali siamo all'ultimo posto la di lì per terra ne avrà ventuno aziende la Francia ne avrà diciotto Agerola Swissair la la Germania ne ha diciassette l'Italia e cinque
Di cui due sono pubbliche
E sappiamo come sono accorciate tre private che vanno avanti e con i contributi dallo Stato
Si passa che i dipendenti di che si fa di tutto in Italia purtroppo questa è la situazione ma in questi quindici anni
Che cos'è successo è successo che poi i prodotti stranieri sono entrati hanno invaso l'Italia quando un'azienda straniera paga un terzo di pubblicità e qui va sulla rete Fininvest spendi sedici miliardi seicento miliardi Cassola stante investe ottanta cento miliardi all'anno se abbia un'idea del degli investimenti è ovvio che poi le porte dalla Standa si aprono per ricevere questi prodotti
Ma la Standa attutisce scaffali pieni o che in ogni volta che arriva un nuovo prodotto devo uscire a qualcun altro chi esce
Esce il prodotto italiano
Esce il prodotto locale
E quindi minore consumo di prodotti italiano minore consumo di prodotto locale
E se c'è minore consumo c'è minore produzione se c'è minore produzione c'è minore occupazione
è lo stato risolto in questi anni il problema dell'occupazione caricandosi di dipendente del settore pubblica quindi il debito pubblico è cresciuto
Ma se c'è pure
Più disoccupazione vuol dire che anche le entrate per lo Stato sono definite perché le il reddito Rosazza settantacinque per cento e prelevato guarda caso dagli stipendi vedete come complessivamente questi quindici anni di sofferenza di dominanza
Hanno creato debito pubblico disoccupazione repressione la libertà di pensiero
Lei ci auguriamo che
Non si continui su questa strada ma di fatto adesso dei segnali forti ci sono stati attraverso la legge ma si continua ci si continua a prenderci in giro
Sta di fatto che quel famoso venticinque per cento non si applica noi stiamo avviando procedure legali
Per esempio stiamo per entrare in causa con l'Enalotto con l'agenzia che ha distribuito il Budget e credo che sarà opportuno cercare di incastrare anche Rolando costringerlo a dimettersi perché non è giusto che ci siano delle leggi che non vengono applicate
E quando alla Camera si diceva ecco di qui vi arriveranno a centocinquanta miliardi quindici per cento si relazionano ma dove stanno
Non si applica la legge se ne fregano noi abbiamo messo su pure i tipi legale quindi se da voi che avete bisogno e a disposizione che sanno e baci così costano partendo questa azione legale
Quindi dalla parte c'è questo problema di questo venticinque per cento locale quindici per cento nazionale dall'altra parte c'è il problema dell'articolo dieci il ministro ha il dovere di andare a fare il Regolamento sono passati già tre mesi sta aspettando che poi i tempi tecnici non ci siano più quando arriverà il nuovo Governo i sei mesi saranno già passati
Non è che bisogna fare un'altra legge c'è solo da fare un Regolamento lui deve solo sentire le commissioni deve solo sentire il ministro del Tesoro il Regolamento può fare in pochi giorni
Ma continua a perdere tempo perché non condivideva e allora continua a creare ostacoli io credo che le televisioni locali i partiti chi ci crede alla libertà di espressione che ci creda lo stretto collegamento che c'era fra lo sviluppo dell'economia e lo sviluppo delle televisioni locali deve battersi e deve battersi esprimendo sulla propria televisione facendo editoriali come stiamo facendo noi
Esprimendo il proprio pensiero fermo restando il fatto che tutti devono anche dare loro il loro contributo grazie
Ecco grazie Montrone
L'ultimo intervento priva di quelle che chiamiamo conclusioni per motivi di di forma ma saranno una cosa assai più modesta che farò io Pieralli presidente del comitato regionale radiotelevisivo toscano
Forse la messa ecco forse il quaranta per quindi non so come il ministro abbia tirato fuori queste cifre complessive
Ma anche se si prendono per buone
Le cifre complessive Just dal ministro noi ci troveremo veri su settecentotrentasei divisioni che avrebbero i requisiti fondamentali le altre centosettanta
No trecento circa la metà dovrebbero in questo mese K è ancora molto di più il loro mondo hanno detto dovrebbero produrre la documentazione mancante
Quindi io ho fatto alla riunione dell'alla primaria della commissione una proposta che supera questa situazione nel senso ma volta stabilito e tolte quelle che non hanno i requisiti fondamentali
Per le altre le concessioni il ventotto si danno a tutti tanto più che il loro vanno poi successivamente a ricontrollare le autocertifica certificazioni anche a quelle che sono in regola col vale per vedere se hanno detto il falso e quindi impiegheranno poi altro tempo per togliere eventuali mente la concessione già in tasca
Lo stesso trattamento può essere fatte a quelle che sono oggi carenti di documenti
Nel senso che hanno i requisiti ma gli mancano alcuni documenti
E se si fa così si è vista uno sconquasso io ho visto che qualche assenso a questa mia proposta a quella Commissione l'ho sentito mi auguro che vengano seguiti questa la prima cosa l'altra cosa sì
Esatto esatto
Tu mi ha interrotto il suddetto quali erano e fa bene però bisogna
Bisogna che il ventotto queste concessioni siamo pazzia se non si mette a rischio
L'intervento su battaglia elettorale e si crea uno sconquasso incomprensibile nella situazione attuale quindi credo che alla prossima l'omissione bisognerà che si imponga a chi egli di attuare quest'anno l'altra cosa sempre per le concessioni in questo per le per le notizie e le informazioni noi la richiesta di di tipici quali sono le radio e le televisioni e la Toscana e hanno rinnovato la domanda il trenta novembre l'abbiamo già fatta al ministro
Ci hanno detto dalla Direzione centrale dei servizi radioelettrici però sarebbe fatta per tutte le regioni poi noi non siamo in grado di darvi veloce il che secondo poi siamo arrivati lì e abbiamo firmato la richiesta di stanza tutti insieme
Ma io vorrei sapere
Come si fa accreditare un'opinione se non sappiamo nemmeno i nomi delle televisioni e delle radio che loro dichiarano gli al ministero di
De di aver riproposto la domanda nei termini al trenta e lode
Ora qui bisogna uscire da quest'andazzo perché nel novanta provato nessun dato alle Regioni e negli anni successivi novità nemmeno il garante da questo punto di vista Polygram Circosta ognuno di noi se arrangiato come poteva sulla base delle realtà locali alla cosa importante perché è insomma noi dobbiamo sapere no io in Toscana noi abbiamo una cinquantina
Intorno a cinquanta televisioni locali e molte radio che dimostra una crescita veramente forte di responsabilità civile hanno fatto il quarantasei un talk show a reti unificate su per tre ore sulla mafia in Toscana cinquantuno hanno dato al nuovo i dati su i telegiornali
è ultima la campagna elettorale di giugno si sono comportate tutte le televisioni e le radio con estrema correttezza non vorremmo test si trovassero in difficoltà proprio quelle che dimostrano invece di avere questo senso civile
Quindi questi dati li voglia ultima cosa sul molo sulla campagna elettorale
Io
Credo che ci dobbiamo basare molto sull'autoregolamentazione
E sul rispetto dell'autoregolamentazione perché lo hanno già fatto spero faccia ancora certo un po'di monitoraggio lo vogliamo noi lo faremo poi monitoraggio coi mezzi nostri e sono mezzi col piuttosto limitato
Lo faremo
Perché non sud sulla propaganda elettorale stretta perché disse la fanno tra loro i tanti casi interisti il controllo
Invece la faremo su le trasmissioni che vanno al di fuori cioè sui telegiornali e su altre però siccome vi è stato detto anche lui ministro secondo me ha fatto delle promesse che se non sono per quanto ne so io difficilmente controllabili perché Ishida Costello lo potrebbero fare
Noi col Circosta e l'abbiamo un ottimo rapporto ci danno ora le aree di servizio in cui operano appunto in maniera che non è facile le scompaiano per i collegi elettorali per poter fare controllo necessario
Però c'hanno detto anche che sono a corto Titti di personale
E io non lo so
Stalle misure dice il ministro c'è Zinzi io ho la crescita del personale che può trasformare quei segnali radioelettrici Indie
In visione di e l'ascolto di ciò che si dice e di ciò che si vede perché se no è inutile venire qui ad
Non è zero io concludo dicendo io mi auguro secondo visto che c'è questa felicità sia nelle radio sia nelle televisioni
è augurabile l'abbiamo già sperimentata a giugno che le televisioni locali delle radio locali faranno il loro dovere di rispetto delle leggi quindi della fatica della trasparenza e delle possibilità da FIAT tutti nella stessa maniera
Credo che ci possiamo anche contare per la stragrande maggioranza dei casi gli altri cercheremo di seguire che cosa fare gridare che ci sia una trasgressione che colpisce formalismo nell'informazione
Non ci sono altri iscritti quindi possiamo concludere i lavori a mio giudizio molto utili di questa mattina
Vi annunciato non saranno le mie delle conclusioni canoniche con finale in crescendo diciamo emozionale non non avranno questo il carattere sono piuttosto
Conclusioni di un dibattito che
Da considerare l'ha detto
Molto bene
D'Alema intervenendo per noi un confronto aperto con gli operatori è una delle caratteristiche a cui teniamo di più
Con chi è più vicino chi è meno vicino al di là
Del colore politico-culturale hanno interesse per un rapporto costante con il mondo dell'emittenza
Perché è da anni che ci sembra importante non abbiamo scoperto solo alla vigilia del voto perché lo riteniamo
Per una considerazione di fondo che
Io riprendo qui anche se è stata parte
Consistente ecco dell'approccio che ha dato più condivido completamente ecco per questo sono anche sollevato da molti problemi di tempo Gloria Buffo introducendo perché poi riprendeva appunto D'Alema cioè il tema dell'emittenza locale
Motore se ne è andato per una volta volevo dire vero molto d'accordo con quello che ha detto
L'emittenza locale è anche un problema di qualità dello sviluppo non è solo un problema di Democrazia astrattamente intesa del sistema informativo e anche e questo ovviamente questa è la base fondamentale del nostro approccio ma è anche un problema di liberazione di forze di mercato che oggi sono compressi
E che sono state compresse danni di concentrazione
E di sviluppo ineguale
In un mondo che invece per sua intrinseca dirò tra un attimo qualcosa su questo
Caratteristica tecnologica questa almeno è la tendenza verso la quale si muovono i grandi sistemi delle telecomunicazioni dovrebbe prevedere i rovesci rovesciamento dell'approccio
Cioè il sistema dalla comunicazione fondamentalmente un sistema locale
Che eccezionalmente questa è la verità anche tecnologicamente credo si possa dire questo che eccezionalmente ha un carattere nazionale ma la sua fisionomia locale
La sua base è locale la sua struttura anche fisica locale
E credo che questo approccio quindi di modello di sviluppo e poi anche di modello economico umano ritorno su cose che qui sono state dette bene
Sull'indotto importante in chiave locale che la radio la televisione può consentire di
Incentivare
Cose per dire che il problema che noi ci poniamo è oggi quello di rimettere nel cuore della riforma del sistema il problema della comunicazione di massa a partire proprio dal locale dal locale inteso questo valore
Profondo che io credo possa e debba avere aggiungo
Non per una fissa anche se un pochettino perché di fronte diciamo alle
Alle ingiustizie
Profonde io credo e spero con tanti di voi tutti e non solo i qui presenti credo o degli elementi di indignazione cioè
Con la questione che abbiamo accettato su cui il ministro Pagani però vorrei che voi siate buoni testimoni insieme a me lo dobbiamo prendere in parola e oggi pomeriggio verificare se poi l'incontro che ha annunciato andato così la questura delle tariffe postali per periodici locali
Badate il senso di dichiarazione mi è venuto ed è cresciuto in queste ultime giornate non perché non fosse già da tempo noto come tema un po'come il tema dell'emittenza locale
Che danni diciamo si trascina eravamo anche stati pronti Carlo Rognoni che ora c'ha salutato aveva anche prenotati emendamento per le riviste locali nel decreto sulla RAI si potrebbe dire non c'entra niente ma siccome c'era Radio Radicale che Visco cui respirare cosa proprio centrava abbiam detto B mettiamoci un emendamento per i periodici locali almeno facciamo diciamo così un'opera
Di bene come si dice ma l'indignazione no era una cosa ironica di giustizia avente l'indicazione che è venuta per il fatto che davvero
Davvero c'è una sproporzione gigantesca e
Tale da mettere a disagio anche le nostre coscienze di conteso tra quello che sta accadendo attorno alla Fininvest e in virtù del ruolo politico assunto da Berlusconi con la complicità profonda di un pezzo
Non piccolo
Del vecchio sistema politico
Complicità intesa come superamento leggiadro di forme di illegalità preannunciate esibite
è stato detto anche quindi io voglio ripetere
Berlusconi riesce
A violare persino la legge che fu condizionata per lui e la la vicenda del giornale diretto prima da Montanelli ora diciamo
Con alterne sorti insomma dal nuovo direttore
Ma non è mio compito dare qui giudizi diciamo
Di valore in questo caso contenuto il
Il modo esibito e plateale con cui Berlusconi ha violato la stessa legge Mammì che peraltro aveva voluto così confezionata perché io ricordo quel momento del dibattito
è una parentesi ma serve sempre ricordarlo io assistevo i lavori
Delle Camere
Proprio in quei giorni molto caldi anche sul profilo puramente diciamo
Così climatico di Roma dell'agosto del novanta la sola dell'emittenza la sono dell'emittenza è sempre stato una storia di Agostino umani caldi insomma
Questo fa parte delle nostre micro biografie diciamo il ricordo di quegli arbusti con le novantadue le concessioni eccetera ma io ricordo che la questione no perché bene anche dirlo per massimo di di trasparenza della polemica la questione del
Della
L'articolo quindici quello sulle norme antitrust presunte diciamo e l'inserimento
Della
Ricorderete allora si chiamava opzione zero con un termine purtroppo diciamo
Sì impegnativo di l'inserimento del divieto di avere un giornale quotidiano
Perché le altre reti televisive in realtà no fu no no e questo è bene che lo si dica perché è una grande tecnica che ha sempre avuto Berlusconi con la sua grande lobby parlamentare
Cosa faceva sempre Berlusconi io ricordo questi passaggi allora
Faceva
Un piagnisteo mandando Gianni Letta con qualche altra tutti gruppi come ci ha raccontato anche stamattina dalle dice qui si vuole comprimere la libertà
Perché ci si vuole togliere un pezzo importante del nostro mondo editoriale che abbiamo costruito con grande fatica grazie a nuovi a Milano
L'occupazione è cresciuta insorga un un ritornello molto noto diciamo per gli addetti ai lavori che asseconda poiché le occasioni veniva ribadito quota l'uno dall'altro qual è stato l'obiettivo raggiunto con quella lunga diciamo
No non solo quello di avere avuto le tre reti quella già conseguito prima ancora perché Craxi aveva promesso come dire questo risultato no fu un un sub obiettivo di far togliere dal computo dell'Antitrust i periodici
Cioè oggi nel confronto tra dell'Antitrust c'è un quotidiano ma non c'è panorama non c'è epoca non c'è TV Sorrisi e Canzoni quindi l'obiettivo fu raggiunto venne fatto un grande fuoco di fila contro
Diciamo questa ingiustizia profonda veniva recata al gruppo Fininvest in quanto doveva comunque immaginare di liberarsi privo poi nei due anni no previsti se Nicola
Del giornale e questo fece passare sotto silenzio il fatto vero e cioè che i periodici come sapete sono non piccolo veicolo anche
Nel caso che la Mondadori pubblicità
Erano invece considerati al di fuori delle norme antitrust con una logica che qualcuno
Dovrà spiegare cioè non esiste logico Clemente cioè quale sia la differenza per l'Antitrust vi rivolgo ai giuristi diciamo presenti in questa sala tra l'essere un settimanale ad essere un quotidiano c'è qualcuno deve spiegare quale oscuro motivo porta diversa
E la vicenda del giornale
Ha reso ancora più plateale latin giustizia profonda ecco perché accennavo con insistenza al tema delle tariffe postali per l'editoria locale e perché non è davvero incredibile che in un paese
Che vuole essere costituzionalmente democratico si possa consentire a un grande potentato radiotelevisivo editoriale di fare quello che mi pare fondamentale
Dodici anni di totale diciamo
Libertà non senso dell'articolo della Costituzione ma libertà di calpestare i diritti di chiunque e si taccia invece una indirizzata verso delle pubblicazioni che porteranno grazie al rincaro calcolavamo con Piero De Chiara che conoscete si occupa di questo settore che non è qui oggi
Un altro impegno porteranno alle casse dello Stato una manciata di milioni cioè tutto questo bailamme no con chiusura di testate prossima ventura perché sono testate che non hanno i soldi
Porterà alle casse dello Stato una manciata di milioni che al di sotto io credo di un decimo del compenso di uno dei divi diciamo della Fininvest che si sta schierando con Forza Italia ora Berlusconi dicevo ha violato palesemente sulla questione del giovane Montanelli è stato giustamente sollevato qui io ribadisco spero che la procedura aperta dal Garante arrivi in tempi certi e brevi a delle
Conclusioni non vedo più quale un vulnus che va chiarito anche per
La correttezza democratica del Paese cristata davvero di una
Esibizione
Di viola di peccato ecco che oggi rende il peccato persino peggiore poi c'è un altro buco nero
Il piano delle frequenze io credo che sia diciamo parafrasando un
Un signore che diamo critici mentali hanno combattuto in la madre di tutte le porcherie il piano delle frequenze Annita dentro di sé ora è sotto sequestro
La magistratura chissà che finché avrà anche in questo procedimento ipocriti in quei settantadue quanti sono ormai dissequestrati
Non invidio impoverì Maggi strati devono spogliarsi tutte le le carte
Si annidano
Pezzi credo molto rilevanti della vicenda insomma radiotelevisiva italiana nella nell'attribuzione delle frequenze il ruolo che ebbe la Fininvest e tutto quello che sa
Però dentro quella grande Buconero su cui gli abbiamo dobbiamo solo augurarci che ai tempi della magistratura siano veloci e ci diano finalmente un pezzo di verità
Della Sala delle licenze di questi anni c'è un punto specifico che è riaffiorato
E che è stato oggetto di una lettera opportunamente inviata al Garante da Carlo Rognoni e da Franco Bassanini la questione delle tele più
Che è l'altra plateale violazione della legge Mammì sia in quanto nate dopo l'approvazione della legge almeno due su tre e come essa con voi sapete meglio di me procedere alla mia memoria
è una violazione della legge stessa
Ma anche per un'altra considerazione che è emerso ultimamente che Bassanini Rognoni hanno sottolineato in quella lettera cioè di chi è la la proprietà del delle tele più
C'è una strana società lussemburghese che non fa altro se non detenere il pacchetto azionario delle tele più anche questo è curioso che una società ciò mondo capitalistico chiaro pur opinabili vada le sue regole cioè quella esistita solo per detenere il pacchetto societario internet più
Costituita ad hoc in Lussemburgo
Che non si capisce quale altra ragione sociale abbia
Mi rivolgo diciamo anche appunto gli avvocati presenti è stato aperto questo problema perché è vero un caso plateale ulteriore di violazione della stessa legge Mammì che come sapete consente a un soggetto di avere tre reti che già è un assurdo
Mondiali
Ma di fatto
La Fininvest diciamo a un controllo assai amichevole di altre tre reti
Lette le più
Possedute
Solo formalmente in minima parte dalla Fininvest essa ma in realtà controllate dalla stessa
Diciamo casa-madre di Segrate come peraltro chiunque si occupi di questo mondo sa perché che la Fininvest
Controlli di fatto quartetto di fatto sottolineato le tre tele più è noto a tutti cioè è del tutto naturale parlarne in questi termini loro stessi ne parlano così
Quando
Berlusconi ebbe ricorderete no
Ci fu la la polemica
Che Berlusconi
Come tutti i doni potenti che si rispetti lo ama molto lo sport e il calcio particolari quindi
Quando ricorderete quando Berlusconi decise di aprire l'unica sportiva con Aldo Biscardi
E decise perché gli piaceva portare via dalla RAI dunque conduttore diciamo di qualche successo
I giornalisti e i lavoratori delle tele più
Per protestare contro il fatto che un estraneo come dire violava loro carriera attende consiglia
Non scrissero al simpatico Mario Zanone Poma ministro delegato ripete le più ma scrissero a Silvio Berlusconi come ovvio proprietario la loro diciamo televisione della loro attività
E così come qualcuno deve spiegare quando mi ricordo in un qualche dibattito ci vengono a dire che il capitale sociale era molto basso perché le tele più con grande fatica stavo incrementando gli abbonamenti com'è possibile che te le più due si prende atto
Buona parte delle esclusive sportive chiunque si occupi un po'di televisione sa che sono i diritti sportivi le esclusive sono costosissimi
E chi dà i soldi a Telepiù due da questo per aggiunge un altro argomento ai tanti noti è strano per dire quindi che ci auguriamo che anche sulla questione delle più
Si faccia chiarezza ma noi del gusto di polemica o di
Appunto
Azione distruttiva nei riguardi della finestra ma perché davvero c'è di mezzo un principio democratico essenziale e nel caso le tele più consentiti Ricciardi un problema vostro
Perché le frequenze o Lea tizio o le hyo
E quindi
La natura del problema Telepiù riguarda da vicino il mondo anche dell'emittenza ma quindi il caso Berlusconi
Berlusconi politico ma anche Berlusconi concentratore varia aperto non me ne vogliano i bravissimi Michele Santoro Santoro e Maurizio Costanzo che io stimo diciamo
Poi con Michele Santoro c'è un antico rapporto
Anche di amicizia
Che hanno lanciato l'idea che non deve esserci nessuna velleità punitiva da parte di nessuno ma giustissimo io sottolineo tre volte
Questa loro richiesta
Però una vertenza perché non vi siano di Baku GE per non cadere anch'io e lui ci arriva un po'in confusione nelle
Qualche piccola demagogia che stamattina Pagani ci ha consegnato qui
Però è opportuno che si dica con chiarezza è proprio con estrema linearità che c'è nessuna volontà di distruggere nessuno però la normativa anti tanti Trust nei termini Gloria Buffo ha indicato che indicavano già iniziativa che facemmo Giusto appunto come ci ha ricordato il garante
Qui qualche mese fa
Una normativa antitrust essenziale perché nessun Paese del mondo stima comunicativo può reggersi in questo stato di cose
Se vinceranno i progressisti diciamo facendola gli scongiuri del caso
E sarà di un tipo più marcata è otto diciamo alle esigenze locali se vincerà il fronte avverso dovete sapere questo non per captatio benevolentiae non ce n'è bisogno
Che con Berlusconi con un ruolo di comando ma Ombretta Fumagalli Carulli poi via di questo passo perché il fronte cioè moderato si connota molto in questo settore
E ha scelto questo settore comunque ha più campo d'iniziativa
Se vincerà quell'altro fronte certo i problemi di saranno e non piccoli comunque un sistema di
Comunicazione più
E Wo plurale
E con un mercato vero non fittizio è essenziale quindi una normativa antitrust andrà comunque
Messa in campo ripeto con delle fasi di transizione nessuno vuole uccidere nessuno ma insomma la serietà vuole che ci si incammini verso questa strada ora che fare subito
Proprio perché riteniamo come ha detto la Buffo che molti dei problemi oggi aperti per l'emittenza locale per le syndication in generale per l'emittenza sia
Siano da risolvere l'interno di un quadro normativo nuovo anche di un quadro di riforma che oggi non c'è una riforma della legge Mammì essenziale essenziale rivedere l'insieme delle leggi sull'informazione penso anche a quella dell'editoria che
Ricordato anche
Qui
Pasetti tra l'altro ha consegnato un certo tipo di Jacob vecchia ottica né i finanziamenti delle testate che altro pure essa diciamo merita un'altra
Una nuova filosofia
Ben altro diciamo impegno
Culturale di di di riforma
Ecco quindi sempre che ci intendiamo sul fatto che la battaglia è lunga e complessa che sarà uno dei punti di maggiore scontro politico e culturale dei prossimi mesi essendo chiaro a tutti che la comunicazione di massa oggi è
Uno dei punti di transito essenziali del nuovo potere politico economico italiano questo mi pare che possiamo darlo per acquisito che fare subito ecco dicevo di Pagani
Ma mi ha un po'colpito ottimismo di Paganini ministro Pagani sulle concessioni abbia colpito guardate non perché
Pagani poi si offre che cosa poi dice
No no no ve lo dico con
Ironia perché ogni volta Giaccon Pogliani è sempre la stessa storia cioè come se si ripetesse un film
Pagani fa delle dichiarazioni alcune anche impegnative dopodiché non accadono infantile alla poi pure costretto perché uno nell'attività politica deve anche poi prendere atto delle posizioni quando il giorno x statistico non accade quello che mi è stato detto di chiedere conto a Pagani del suo operato di ripagare se lei continua così sterili mentre perché non si dà anche un ministro e lì si offende paga
Dicendo un colpo basso è un fatto personale no
è un problema questa volta anche più delicato perché
Le concessioni lungamente annuncia hanno avuto un iter tortuosi essi allora a questo punto il parere che abbiamo espresso
Questa mattina e vuole semplicemente ribadirlo riprendendo un lo spunto statisticamente da diva perché le concessioni bardata il ministro le via
Nella misura più ampia possibile
E mi pare ecco che Pieralli diciamo illustrato anche una via mi pare di grande bus
Parlavamo con Rattazzi
E mi pare questa è la cosa
Su cui si può ragionevolmente attestare una linea di saggezza questo punto non mi chiedete se tutto ciò che sto per dirvi è logico ma non dove di buttarlo a noi
Un piccolo difetto di logica che è come quando uno si trova a dover diciamo
Arrabattarsi nel mare in tempesta con un salvagente che perde anche se e che deve fare la non può avere come dire l'eleganza di un tuffatore all'Olimpia funzionante non può avere qui sta ciò che sto per dirvi non è proprio perfetto ecco però è quanto di più ragionevole noi immaginiamo sì posso fare oggi cioè le concessioni salvo i casi di può mancanza assoluta degli inquisiti questo va da sé possono aver basta buonsenso
Venga carte e si chiuda questa partita perché se no diventa una sorta di storia infinita che oltretutto non porta a nulla dal punto di vista delle nuove regole di sistema io questo vorrei dire perché sulla
Ci convincesse ricordo alcune polemiche anche ogni tanto così tra di noi nel senso con il mondo dell'emittenza
Non si possono avere in Italia tante televisioni tante radio bisogna semplificare a se qualcuno oggi fosse in grado di portare una ricetta in cui si dice allora i soggetti nazionali non possono avere tre reti e non le hanno però di fatto sul serio da Roma
Dice il cui Gigli syndication diventano il punto di evoluzione diciamo per l'emittenza locale l'emittenza locale si riduce di numero in questo quadro benché dal sistema
Sia più democratico plurale così come nulla c'è di tutto questo
Ed è un percorso lungo e complesso in cui le soluzioni le troveremo assieme strada facendo anche secondo diciamo la condizione reale in cui si può operare
Oggi il problema è evitare che l'unico soggetto colpito
In questo quindicennio diciamo di assenza di regole sia il mondo dell'emittenza locale questo poi appunto
Di diventerebbe davvero uno squilibrio profondo nel sistema sia la fine di tutto
Dopo che fu fatta addirittura una norma nell'ottantacinque per tutelare Berlusconi dai pretori che volevano poi la legge Mammì
Tutti i tempietti entrate in vigore le lesioni Funo congegnati sui problemi specifici anche minuti di Berlusconi i suoi magazzini i suoi diritti civili cioè fu tutto congegnati in questo qua
Viene fatto un decreto a fine dicembre che non risolve granché però da una ma boccata d'ossigeno alla RAI qui anche servizio pubblico sia pure pomposamente conforto e quant'partito anti diciamo avuto
Viene immaginato discutibile parentesi quadra l'abbia detto stamattina anche al ministro barile questo perché sia chiaro tutte tra l'altro è un insigne giurista fra i più importanti d'Italia
Quel decreto forse verrà reiterato perché il Senato non è neanche cominciato di Fatah discute o sia chiaro e netto quell'articolo su Radio Radicale ha tolto
E non lo dico perché
Oggi particolarmente radio radicale ma qui per una questione di equità cioè o viene tolto ribadendo un concetto che la stessa Manni famosa
Aveva sottolineato cioè che quel servizio devi farmi primo luogo la RAI il servizio pubblico radiotelevisivo quella sarebbe la via maestra oppure si fa un altro testo che non favorisce un'emittente rispetto ad un'altra ma introduce un criterio pura
Che dia spazio e ruolo all'emittente di formazione non così come quel testo è davvero un insulto un insulto anche insomma alla ragione del mercato che non può vivere come ha detto Natucci questa mattina è non può vivere
Un mercato che tutti intero a poco più di trecento miliardi
Tra tutti le famose tre mila emittenti a destra
Più o meno poi sulla carta e dopodiché una emittente ha avuto la legge nell'agosto la regina nell'agosto del novanta il giorno stesso in cui il Senato a votare in seconda lettura la legge Mammì purtroppo diciamo poi
L'andare avanti negli anni porta quindi prive acciacchi fisici però poi anche qualche esperienza in più qualche memoria in più quel giorno stesso la commissione del Senato segni legislativa
Ecco l'ottava
Coperto l'appalto perché oggi nell'attendevano nel Transatlantico io ero lì come osservatore per lavarmi i lo scandalo alcuni altri invece è entusiasta quindi questo prima diciamo surreale dal mercato no della dell'arrivo al porto d'armi io l'ho letta
Dal Senato la commissione lavori pubblici in sede deliberante
Ottava la regina fatta su misura per radio radicale che dava i soldi come ricorderanno qui presenti a radio radicale in aggiunta a questo ora viene nel decreto un articolo riga
Allora non può eh no non può
Marco Pannella ecco
Avere l'atteggiamento che ha avuto che mi ha anche qui devo dire molto colpito segnato contro il direttore Italia Radio Carmine Fotia che si è permesso io sono d'accordo puntualmente con quello che lui ha detto in quella trasmissione
Perché si è permesso dice una cosa che nel senso comune e cioè che non era ecco che scrisse fatto un articolo ad hoc per un'emittente rispetto alle altre
Si tratta di riaprire questo tema seriamente
Quindi la RAI Radio Radicale quindi alla fine di tutto questo ecco verrebbe fuori che gli unici a pagare delle conseguenze dell'assenza diciamo di regolamentazione per motivi scambio di potere
Diciamo di ridefinizione di un blocco di potere anche in virtù di quello che successe nella comunicazione di massa in particolare nel campo cioè radiotelevisivo
Pongo solo alcune facili emittenti questo non vuol dire lassismo ecco non vorrei che neanche tra di noi si aprissero di nuovo discussione si tratta di buonsenso quindi decorate le concessioni magari con riserva a quelle che presentano degli elementi
Di incompletezza ripeto non esso non voglio dare la stura a una polemica che se no quindi non è il caso mi pare anzi abbiamo avuto dei momenti di forte unita questa mattina
Da sottolineare ma un pacco di cornice la piroga alla fine cioè dopodiché certo certo ma senza i requisiti essenziali è una cosa degli aspetti invece minori possono essere poi
Sanati col dei tempi di verifica insomma l'importante è chiudere questa partita per il bene di tutti e per poter fare ciò che il garante qui annunciato
Una verifica finalmente puntuale dalla campagna elettorale io vorrei proprio per concludere
Su questi argomenti su questo argomento
Per farli poi in conclusione una proposta proprio post scriptum di proposta politica
A mo'di slogan ma questo le campagne elettorale io lo ripeto cose che sono state dette qui produzione da Buffon poi diversi interventi anche banale
Io credo questo che la campagna elettorale è un banco di prova guardate per tutti questo quinto non solo per e la politica e la sua riforma necessaria
Cambiamento del sistema politico italiano il rinnovamento profondo
Ma se mi consentite anche per l'emittenza
Segnatamente per l'emittenza locale
Io credo che sia un banco di prova e siccome io credo certo insomma contratti entra in contraddizione con fermezza credo crediamo tutti alla normativa che è stata fatta a dicembre al regolamento del Garante che badate bene è un buon Regolamento
Non è un Regolamento oppressivo regolamento che dà anche dei margini diciamo all'attività di informazione
No io credo io credo molto anche a una vostra autoregolamentazione come lo stesso regolamento del garante prescrive
E cioè proprio perché sono convinto che non si possono avere
Diciamo gli stessi tesi tra quello che saranno RAI e Fininvest molte le Montecarlo
E quello che fa la radio di un Paese cioè mi pare del tutto evidente ma proprio per questo io credo che sia un compito specifico delle associazioni
E mi permetto di lanciarvi una uno spirito unitario se voi proposte diciamo interessati a raccogliere senza annacquare i punti di vista e non voglio assolutamente ora apparire
Stupidamente ecumenico no però su questo punto si può solo associazioni a garantire
Forme di autoregolamentazione regolamentazione effettiva che in qualche maniera togliesse di mezzo
Il campo dell'emittenza locale dalle polemiche che comunque ci sarà
Che riguarderanno però soprattutto la RAI e la Fininvest tre volte l'anno cioè fare site in sostanza l'emittenza locale e scale dal confronto elettorale bene
E scatena e anche con un ruolo un prestigio una un'immagine di emittente di emittenza indipendente e libera
Che naturalmente non sempre potrà essere
Messa in campo ma
Che fondamentalmente poi potrebbe diventare anche
L'avvio poi di una rivendicazione di nuovo riformare il sistema che è indispensabile portare al termine in tempi brevissimi su cui ci impegniamo casi come quello di Taranto Cito
Guardate consentite sono figli no sono finiti tre di tre peccati
L'assenza di leggi
La scarsa attività diciamo di controllo democratico da parte delle forze democratiche ci metto anch'io cerchiamo anche noi con iscritti però permettetemi terzo peccatore e il mondo associati
Lo dico senza polemica ma come pura registrazione di un problema
Perché di fronte ad una cosa così
Clamorosa per chi abbia conosciuti il personaggio diciamo
Non c'era neanche un problema di studi come dire comportamentali c'è solo il problema ecco
Come dire di prendere atto prendere atto che talvolta all'apparenza non inganna per niente cioè è effettivamente ognuno di noi ciò che appare
Allora lì davvero un intervento delle associazioni anche perché le associazioni adesso non so all'esito l'evoluzione quale sarà ma devono favorito provare un protagonismo
Soggettivo come è stato in qualche momento
E come tra l'altro devo dire il mondo radiofonico anche un po'insegnato al mondo televisivo perché radiofonia avuto la capacità di aggregarsi anche successivamente con maggiore come posso dire
Comunanza tra le varie associazioni anche con una certa forza contrattuale mondo
Ecco non c'è Berlusconi nella radiofonia ed è un motivo molto c'è c'è per via un poi diretto
Ecco però non bastare nel senso che c'è comunque una
Ripeto passate di questa cosa
Questa critica che anche un invito a tutti noi anche una certa sottovalutazione del problema dell'associazionismo nel campo televisivo
Quindi il monitoraggio la verifica paga elettorale il ruolo del garante
Anche qui voglio credere al ministro Pagani sul fatto ma però ciò che hanno detto bacche occhi e Pieralli va sottolineato c'è un problema molto serio molto delicato di verifica degli strumenti tra l'altro il problema dei comitati regionali
è un problema molto serio io saluto con molta
Come molto utile la presenza qui di due presidenti di contagio però non per fare
Devo dire
Ride povero tedesco in questo caso diciamo a quest'ora presente rispetta ciò mettere po'di campanilismo però non è casuale che sia vedi e la Toscana
Ci sono nove regioni d'Italia nove Regioni che non hanno ancora i comitati regionali e cinque regioni se non ricordo male Crown è anche la legge istitutiva allora voi mi dite
Come è possibile
Controllare adeguatamente e la legge regolamento dicono il Garante ai comitati regionali laddove non c'è neanche la legge istitutiva o dove non c'è neanche il comitato regionale
Io credo che qui sia molto opportuna la presenza qui ti Pacchiotti è piena io credo che però da parte vostra se posso senza ingerenze da un suggerimento questo trovano sollevato con molta forza
Cioè comitati regionali Radovici hanno lo stesso problema chiaro razionalmente il Garante devono avere strumenti devono avere forme possibili di intervento adeguate e soprattutto i conti comitati la parte loro attiva di loro attiva deve porre la questione seria che dove stanno i presidenti delle regioni dove non ci sono in comitato dove non ci sono neppure le leggi
è una cosa seria
Che in questa campagna elettorale tra l'altro porrà un problema
Questo
Da forza a un accenno che io condivido che è stato poi oggetto fuori regione
Distrito diciamo dibattito quando
I giornalisti giustamente l'accenno di D'Alema
Quando ha invitato il governo a
Fare un intervento anche per via di decreto
I problemi sono due
Uno è quello della durata trenta giorni che effettivamente
Troppo scarse limitata a tutti sarà non c'è bisogno di essere dei sociologi insigni diciamo perso
Sapere che
Penta giorni sono la la parte conclusiva quella cosa che i sociologi dicono l'effetto come organo di coltivazione cioè il campo già quello che poi si ara un po'per tenere le piante ma non serve di più
Quindi il problema è di tempi ma c'è un'altra considerazione la considerazione dei poteri reali questo forse
Nemmeno eh per questo è necessario un decreto
Basterebbe
Un provvedimento amministrativo per rendere più adeguato l'ufficio del garante ai compiti
Di controllo che ha bisogno di mettere in atto comunque il governo che ha posto dalle io credo vada ribadito rilanciato perché
Proprio la presenza di Paganica il barile stamattina credo ci dia anche
Con la speranza che su questo argomento vi sia almeno una presa di posizione
Tata molto amica così
è stata dettata scontata fatta
Proprio non resiste soldati solo trenta secondi subì to perché problema molto serio per dire a che punto è però una questione democratica nessuno di noi si è mai sognato di dire né impudico né in privato
Neppure al bar diciamo per battuta commissariando la Finest anzi
In privato in genere una anche più cauto perché poi pensa che se no chissà quali poi voci corrono quindi figuriamoci
Come è nata la questione rovinata su un punto cui nessun aggancio reale che però mi chiedo come potessero essere diciamo a conoscenza di chi ha fatto questa polemica
E che effettivamente il Governo ha preso in esame prova non del commissari campetto per tutti Valli
Terza quarta quinta sesta mano sarà arrivato commissariamento no
Che quando l'editore entra in politica
Un'ipotesi diciamo
Quanto entri in politica
Lascia per il tempo in cui sta politica sì possiamo mettere la politica come una sfera otto diciamo ecco scolasticamente
Lascia la gestione dell'impero editoriale
Viene in qualche modo punto lasciato ad altre persone quindi esce di scena per quella fase
E qualcuno ventilò l'idea di introdurre diciamo quello che viene chiamato nel gergo giuridico un commissario ad acta che non è il commissariamento quindi qualche vulgata poi portato diciamo a questa non c'è nulla di tutto questo nessuno chiede niente di tutto questo noi chiediamo molto semplicemente il rispetto delle regole
E chiediamo concretamente che i poteri di intervento del Garante siano poteri reali
Così come il garante aperto le procedure sulla persona del giornale delle tele più
E come però questo lo spaccato preoccupante che ci torna in mente
Come ha aperto anche un procedimento contro Cito ma con il già sindaco i procedimenti ancora in corso aperto sul garante quando dico che legislativo aperto subito duecento
Ho chiesto le cassette al circo step Cinque Terre Amanda ho dovuto aprire il contenzioso intanto quelle letto sindaco penso potrebbe ecco quindi io credo che il problema sia su questo punto diceva una battuta per
Post scriptum
Il Chievo della comunicazione troppo rilevante ormai per
Poter essere diciamo un oggetto secondario avviene
Interesse
Gli enti iniziativa io credo che debba diventare un punto qualificante di questo famoso tavolo progressista che in queste ore sta dibattendo disse del futuro dell'Italia
Sta cercando di introdurre punti programmatici nonché culti ai punti programmatici per
La proposta che ho mio prato Compay sale lo dico quindi anche col suo consenso Pansac dovuto andar via crea questa come sapete le col povero
Io propongo proponiamo faccio anche a nome di palissandro
Che il gruppo che il tavolo progressista si incontri rapidamente su questi e che la questione della riforma del sistema comunicativo diventi uno dei punti programmatici essenziali all'intera alleanza progressista
Io propongo anche che
Proprio per l'importanza che ha questo ma sì faccio un'iniziativa dell'alleanza progressista in campagna elettorale in cui si faccia una sorta di decalogo ciò che noi vorremmo che accade si in Italia le proposte al Paese nel campo della comunicazione
Ciò che Italia Radio ha già di fatto aperto una campagna attorno a questo argomento credo che transita la radio possa anche essere come posso dire un veicolo
Per
A fare di questa materia una materia essenziale
Lo dico anche perché non non per caso ma c'è questa cioè letale radio ritengo che Italia Radio vada sostenuta e sollecitata
Diciamo come radio importante di informazione il PDS deve fare la sua parte PDS non può venir meno
Agli impegni che si è preso con Italease lo dico molta convinzione credo il gruppo dirigente del PDS debba essere coerente con le dichiarazioni che ha fatto credo anche però che il futuro Italia radio stia in un mondo più vasto
Che riguardi l'intera area cioè progressista e di sinistra quindi credo che ci possa essere come un banco di prova in questi giorni
Per lanciare quest'idea di un'iniziativa sulla comunicazione di massa
Ho non vorrei essere frainteso lo dico con molta schiettezza un'iniziativa della della dell'alleanza progressista
Quel mondo progressista ma non rivolta solo a quelli che la pensano così
Ci mancherebbe altro ma semmai un surplus di impegno programmatico per proporre a tutti quanti gli operatori a cui nessuno mai si sognerebbe di chiedere né opinioni politiche e ne opinioni
Diciamo neanche culturale in senso lato non ci rivolgiamo all'intero mondo della comunicazione lo rispettiamo la sua indipendenza come tale per parte nostra possiamo immaginare di avere qualcosa da dire per il governo del Paese anche su questo
Settore
Con questo o brevi finito vi ringrazio per la pazienza per l'attenzione che ci avete
Rivolto e credo che potremmo rivederci possibilmente forse con un'acustica migliore una prossima occasione