Rassegna stampa estera

Voi giovani ascoltatori di radio radicale sabato sedici maggio questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta che oggi ci occuperemo prevalentemente della crisi legata al coronavirus partiremo dalle questioni economiche lo faremo con la copertina il principale editorialista l'Economist uscito ieri nelle edicole europea arrivederci globalizzazione
Il titolo l'interrogativo che si pone il settimanale britannico verso il Colvin diciannove abbia ucciso la globalizzazione i flussi di persone commercio capitale rallenteranno è questo
Non è positivo almeno per l'Economist il rischio è quello di ritardare la ripresa economica e ritrovarsi con un mondo molto più difficile da governare torneremo anche sulla guerra nazionalista dei vaccini lo faremo con
L'editoriale di oggi di l'Hammond che commenta lei polemiche per l'annuncio del colosso farmaceutico francese Sanofi
Di voler riservare i primi ordini dei vaccini se saranno trovati Agli Stati Uniti questa vicenda per essere di Lezzi Lione per l'Europa scrive tra l'altro le mondo
I giornali internazionali continuano a dibattere poi su quale sia il miglior modello per contenere la diffusione dell'epidemia il Financial Times ha si occupa di Svezia che sceglie una terza via sul coronavirus il Wall street journal parla invece della nuova dottrina della Germania con Berlino che tollererà a una maggiore diffusione del Compeed diciannove per il bene della riapertura per l'economia alcuni giornali continuano a tenere i riflettori puntati sull'Italia
Lo vedremo con il Wall Street Journal dopo la calma l'Italia torna a scontrarsi nel momento in cui riapre l'economia anche la tempesta politica italiana riemerge dal lo da un e poi chiuderemo con un articolo del giornale spagnolo El Confidence SIAL a proposito di un aspetto specifico al nostro paese al modo in cui è stata gestita tutta questa crisi
La pandemia è una cosa da uomini il compito d'diciannove riporta le donne italiane agli anni mille novecentocinquanta relegate in casa essenza voce scrive tra l'altro el confidenziale el partiamo però partiamo però dalla dall'Economist e dall'arrivederci alla globalizzazione questo il titolo sulla copertina del settimanale
Britannico e poi del principale editoriale
Scrive l'economista ancor prima della pandemia la globalizzazione era già nei guai il sistema aperto del commercio che aveva dominato l'economia mondiale negli ultimi decenni era stato danneggiato dal crac finanziario del due mila otto
E dalla guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti ora con il knock down che hanno sigillato le frontiere destabilizzato i flussi commerciali
Per l'urbanizzazione subisce il suo terzo colpo che la mette a terra in appena dodici anni il numero di passeggeri all'euro porto dietro è crollato del novantasette per cento su base annuale il principale aeroporto britannico
Le esportazioni di auto messicane del novanta per cento da aprile il ventuno per cento delle navi cargo è stato cancellato in maggio
Quando le economie riapriranno l'attività si riprenderà ma scrive l'Economist non aspettate di un rapido ritorno a un mondo felice di movimenti senza limiti e libero commercio
La pandemia politici Zerai viaggi le migrazioni e rafforzerà tendenze all'autosufficienza
Questa deriva verso l'introspezione indebolirà la ripresa lascerà l'economia vulnerabile e diffonderà instabilità geopolitica
Il mondo ricorda l'Economist ha avuto diverse epoche di integrazione ma il sistema commerciale emerso negli anni novanta
è andato al di là di ogni precedente la Cina è diventata la prima fabbrica del mondo e le frontiere sono state aperte a persone merci capitali informazioni
Dopo il collasso di Lehman Brothers nel due mila e otto gran parte delle banche alcune multinazionali hanno iniziato a ritirarsi
Gli investimenti il commercio hanno stagnata o rispetto al PIL in un processo che questo giornale aveva definito la Slow palizzata Simeone poi è arrivata la guerra commerciale di Donald Trump che ha mescolato i timori della classe media americana e il capitalismo autocratica o della Cina
Con un'agenda più ampia fatta di sciovinismo e disprezzo per le alleanze internazionali
Quando il virus ha iniziato a diffondersi a o hanno alla fine dello scorso anno i dazi dell'America sulle importazioni erano tornati i livelli più alti dal mille novecentonovantatré e sia l'America sia la Cina avevano iniziato a disaccoppiare le loro industrie tecnologica
Da gennaio poi una nuova ondata di perturbazioni si è diffusa in Occidente dall'Asia industrie negozi uffici sono stati chiusi causando un crollo della domanda e impedendo alle forniture di arrivare i clienti
I danni non sono universali il cibo ha continuato a passare Apple dice di poter continuare a produrre i von le esportazioni della Cina sono cresciute in particolare grazie alla vendita di materiale sanitario
Ma l'effetto complessivo è stato devastante il commercio mondiale di merci si contrarrà del dieci trenta per cento quest'anno nei primi dieci giorni di maggio le esportazioni dalla Corea del Sud sono crollate del quarantasei per cento inoltre è venuta alla luce
L'Anarchia della governance globale che si è venuta sviluppare negli ultimi anni
Francia Regno Unito si sono messi a litigare sulle regole della quarantena
La Cina minaccia l'Australia di dazi punitivi per aver chiesto un'inchiesta sulle origini del virus
La Casa Bianca sul piede di guerra sul commercio malgrado alcuni tentativi di cooperazione durante la pandemia come i prestiti della Fed americana ad altre banche centrali
L'America è stata riluttante ad agire come leader del mondo
Il caos e le divisioni hanno danneggiato il prestigio americano la segretezza e la prepotenza della Cina hanno confermato che la Cina non è andata a prendere il testimone dall'America
In giro per il mondo le opinioni pubbliche sono diventate più restie rispetto alla globalizzazione
La gente frittata dal fatto di aver scoperto che la loro salute dipende da importazioni di mascherine cinesi e da migranti che lavorano lì loro campi come stagionali e questo è solo l'inizio scrive l'Economist
Ci saranno restrizioni alla libertà di movimento delle persone con la creazione di bolle di viaggio tra Paesi ci sarà una tendenza dei governi a privilegiare i prodotti nazionali con una rilocalizzazione delle catene del valore anche i flussi di capitale ne soffriranno ma non illudete dico un sistema commerciale con una rette instabile e di controlli nazionali
Sarà più umana e più umano e sicuro
Il modo per rendere le catene di approvvigionamento più resi gli enti non è di nazionalizzare un perché questo significa concentrare i rischi e rinunciare a economie di scala ma diversificato alle Di Fazi ficcare le catene di approvvigionamento
Inoltre un mondo fratturato renderà più difficile risolvere problemi globali incluso quello di trovare un vaccino o di assicurare la ripresa economica ma questo modo di pensare non è più di moda
Tragicamente dite arrivederci alla grande era della globalizzazione e iniziate a preoccuparvi di ciò che prenderà il suo posto così tra l'altro l'Economist in questo editoriale
A proposito dei vaccini vogliamo tornare anche sulla guerra nazionalista dei vaccini ve ne abbiamo parlato abbondantemente
Ieri oggi ci torniamo con l'editoriale di le mondo che parla di lezione per l'Europa si parte ovviamente
Dal caso Sanofi coloro che che che ha detto di voler riservare le prime consegne all'America perché l'America spende di più per la ricerca del vaccino contro il coronavirus
Chi prima arriva meglio alloggia l'adagio e la cosa non dovrebbe sorprendere si addice al presidente Trump fortemente sospettato di voler applicare la dottrina America first al vaccino contro il copy diciannove
Su cui diverse case farmaceutiche lavorano a pieno regime
Il ruolo il ruolo cruciale di questo ipotetico braccino unico vero strumento capace di permettere alle Società di rivivere e all'economia mondiale di ripartire
Nutre diversi timori dall'accaparramento da parte di un potere nazionalista a un gigante farmaceutico avido di profitti in questo contesto le dichiarazioni di Paul pazzo direttore generale di Sanofi sulla priorità per gli americani quando questo vaccino sarà messo appunto non potevano che infiammare le polemiche in particolare in Francia dato che Sanofi è francese
Giovedì mentre cresceva la polemica all'Eliseo ha detto che tutti i vaccini anticorpi d'devono essere un bene comune mondiale al di fuori delle regole di mercato in Maremma con convocato i dirigenti di Sanofi
Casa farmaceutica francese diventata internazionale
Vuole spiegazioni la prossima settimana ma che cosa ha detto esattamente Azzone a Bloomberg ha detto che gli Stati Uniti hanno diritto al più importante pareva ordinativo di vaccini
Perché hanno investito nella presa di rischio
In effetti lo Stato federale americano attraverso una struttura dedicata alla lotta contro il bioterrorismo le pandemie il Barda
Ha investito un miliardo di dollari in una partnership pubblico-privata con diversi laboratori che lavorano su vaccini contro il copy diciannove tra cui sono fitti
La ricerca e lo sviluppo di vaccini costano cari soprattutto se poi il progetto si avvera un fallimento la partecipazione finanziaria del settore pubblico permette lavora laboratori farmaceutici di andare più lontano e più rapidamente occorre dunque riconoscere Tramper malgrado tutti i suoi errori in questa crisi il merito di aver compreso molto presto il valore del vaccino scrive le montagne
Che poi ricorda giovedì i manager di Sanofi hanno moltiplicato le marce indietro i chiarimenti
Non è mai stata questione di scegliere tra Stati Uniti Europa per la distribuzione dei vaccini assicurato Polo Azzolina
Se uno dei vaccini su cui lavora Sanofi sarà quello buono ha detto la società avrà bisogno di tutte le sue capacità di produzione
Comprese quelle in Francia dove ha beneficiato di centocinquanta milioni di crediti d'imposta per produrre abbastanza di fronte alla domanda mondiale
Azzolini ha anche ricordato di aver fatto invano campagna Bruxelles affinché l'Unione Europea crearsi l'equivalente del Barda americano ed è proprio qui che si situa la questione essenziale l'Europa sta scoprendo dolorosamente grazie questa pandemia che non si è data i mezzi della sua sovranità
Che si tratti dell'atto digitale per i tracciamenti per la quale si deve affidare al dominio ovunque il pollo o del vaccino l'Europa è ampiamente dipendente dall'esterno
Certo gli europei hanno lanciato tardivamente un appello alla raccolta di fondi mondiale per la ricerca sul vaccino e hanno raccolto sette virgola quattro miliardi di dollari
Hanno ragione a continuare a difendere il multilateralismo ma questo non deve impedire agli Europei di organizzarsi per difendere i loro interessi di fronte alla competizione sempre più rude tra Cina e Stati Uniti
Nella corsa al braccino mondiale questa competizione è solo l'ultima delle poste in gioco così del mondo spiega abbastanza bene
La lezione per l'Europa anche perché poi se un giorno l'Europa dovesse scoprire per prima il vaccino e sta finanziando un un un Progetto di una casa farmaceutica tedesca beh probabilmente come dire avrebbe la stessa attitudine degli Stati Uniti prima noi e poi naturalmente tutti gli altri in una logica multi laterale
Invece a proposito di Europa i giornali continuano a dibattere dei vari modelli per contenere mitigare o diffondere tra la popolazione la famosa teoria dell'immunità di gregge
Il covo il diciannove il Financial Times oggi in un editoriale parla della Svezia che sceglie una terza via sul coronavirus e spiega che si modello Svezia un esperimento alcuni dicono scommessa sulla popolazione
Non c'è stato un lo da un le regole sono lo smart working distanziamento sociale ma le scuole sono rimaste ampiamente aperte come i negozi ristoranti le fabbriche la terza via è tra
Corea del Sud e Taiwan che hanno sistemi di testa tracciamento trattamento le famose tre etti la Svezia non ce la e ovviamente i modelli come come quello italiano l'onda un totale la Svezia ha permesso al virus di diffondersi proteggendo anziani vulnerabili evitando la sommersione degli ospedali la senza una chiusura dell'economia
Il prezzo in termini di decessi è più alto dei paesi vicini eppure rimane inferiore al Regno Unito Francia Italia Belgio o Spagna che hanno imposto illo da una dal punto di vista economico i risultati
Su un'ambiguità che si c'è un calo profondo dell'economia ma questo è dovuto soprattutto ai problemi dell'H alla catena di approvvigionamento
Understanding nel l'epidemiologo che ha stabilito che ha scelto questo approccio per la Svezia dice che potrebbe dimostrare i suoi vantaggi in futuro i in futuro basandosi molto su modelli matematici ritiene che entro la fine di maggio circa il quaranta per cento dei residenti di Stoccolma
Avranno avuto il virus più alto sarà a livello di immunità più facilmente la Svezia potrà fronteggiare la seconda ondata di infezioni evitando futuri lo da un questo dipenderà poi se e quando ci sarà un vaccino
Per ora però molti stati membri dell'Unione europea stanno spostandosi verso una situazione molto simile a quella in cui era la Svezia a marzo
Per molti paesi che avevano perso il controllo del virus sin dall'inizio il modello svedese non è mai stato un'opzione realistica
Ma alla fine l'espletamento Svezia se ha funzionato o meno lo diranno licenziati del futuro così tra l'altro il Financial Times mentre Wall Street Journal
A parla del nuovo modello la nuova visione
Coronavirus della Germania Berlino tollererà una maggiore diffusione del copie diciannove per il bene della riapertura economica e questo secondo il giornale è positivo altri modelli farebbero bene a guardare a cosa sta accadendo in Germania dove è accaduto una cosa strana i corvi diciannove iniziato diffondersi un po'più rapidamente malgoverno all'opinione pubblica sono rimasti tranquilli
Per chiudere però vogliamo tornare ad occuparci anche dell'Italia come viene vista dall'estero partendo dalla politica
E la politica viene raccontata abbastanza bene
Dal Wall Street Journal in una lunga analisi di Marcus Walker
Dopo la calma l'Italia ritrova lo scontro nel momento in cui riapre la sua economia anche la tempestosa politica italiana
Riemerge dallo da un ponendo fine a una tregua durante le peggiori settimane della pandemia
La complicata coalizione di governo litiga sui passi successivi da fare
Le sue divisioni gettano dubbi sulla capacità di evitare una depressione economica l'opposizione di centrodestra torna all'attacco sul migranti e unione europea così vuol stringere nel tra l'altro se avete modo recuperato su recuperate su internet questa intervista ci sono interventi Santi dichiarazioni di Giancarlo Giorgetti che adottò una linea molto più moderata rispetto a Matteo Salvini
Sulla questione
Europa per chiudere però vogliamo affrontare una questione che è davvero importante almeno a parere di chi cura questa rubrica e riguarda come è stata gestita e come viene gestita ancora oggi questa crisi dal Governo Conte e riguarda le donne
Prendiamo il confidenziale un giornale spagnolo Irene Savio l'autore di autrice di questo articolo la pandemia è una cosa da uomini il covi del riporta le donne italiane agli anni mille novecentocinquanta cioè relegate in casa e senza voce si parte dal fatto che i comitati messi in piedi dal governo del primo ministro Giuseppe Conte avevano poche donne se non nulla
Ma non solo nessuna delle organizzazioni che si occupa della pandemia guidata da donne e questo non è cambiato
Allo stesso modo nessuna donna è stata incaricata delle conferenze stampa quotidiana e per spiegare alla popolazione
L'evoluzione della crisi sanitaria e tutto questo nonostante il fatto che le donne siano in prima linea in Italia nella lotta contro il virus in particolare negli ospedali nelle case
Per anziani cinquantasei per cento di medici donne il settantasette per cento di infermieri donne ricorda Paola ero Magnani professore di nefrologia all'Università di Firenze
Ma alla crisi del coronavirus non sta solo mettendo in luce il divario cronico di genere in Italia uno dei Paesi europei con il peggior tasso di occupazione femminile solo il cinquantasei per cento secondo il Censis
Anche mettendo a repentaglio i progressi delle donne che hanno impiegato così tanto tempo costruire la loro capacità di carriera
Nome lo mostrano i primi dati del post confinamento un'analisi della Bocconi dei due virgola sette milioni di italiani che sono tornati al lavoro il quattro maggio
Oltre il settanta per cento sono uomini
E questo peggiorerà perché perché le scuole sono chiuse scrive il confidenziale del le donne in un momento della cruciale della loro vita lavorativa vengono danneggiate dalle chiusura delle scuole dell'assenza di alternative credibili per far fronte alla gestione diretta del lavoro e del lavoro domestico
Insomma quali sono le conseguenze di non avere donne nelle Commissioni tecniche
Che sono rappresentati solo i bisogni della vita della popolazione
Figurati funghi ma questo articolo è davvero importante una questione che si continua a dimenticare assunto valutare nel momento in cui si riapre l'economia con la fase due
Metà del paese viene sostanzialmente dimenticato ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale