Critica e militanti

Buongiorno da radio radicale qui e Matteo Marchesini perché mitica militanti la dissoluzione del mondo mitteleuropeo nel primo Novecento
C'è stata raccontata prima di tutto da due grandi scrittori agli antipodi da una parte Rover Musil
Con la sua prosa saggistica intellettuali Istica anche se piena di materia brutta ottusa e dall'altra parte José frotte che invece ha un piglio da narratore puro velocissimo le vicende lui scorrono si direbbe quasi in Time Lapse
Leggendo la nuova edizione Adelphiana uscita da poco di Pase nodo o il romanticismo cioè il primo libro della trilogia I sonnambuli
Si direbbe che a inizio degli anni trenta lo scrittore pure austriaco Herman Broch abbia trovato un punto di equilibrio tra le due
Prospettive infatti i suoi presupposti sono evidentemente saggisti ci mandi scorso saggistico è assorbito
In una narrazione che invece procede rapidissimamente Broch si potrebbe dire fa quello che fa musica ma con il ritmo di Rocks
Come annota Milan Kundera nella postfazione Kundera ha preso esplicitamente spesso Brocca modello L'Unità né della trilogia dei sonnambuli non dipende mente la continuità dell'azione
Ne darla biografia di qualche personaggio che che ritorna bensì da un tema da un motivo
Come in senso musicale
Non a caso è uno di quei romanzi che vengono traditi non soltanto da un'esposizione anche accurata della trama ma persino da ampie citazioni delle loro scene principali perché la storia né i sonnambuli
è uno scheletro convenzionale che riflette adeguatamente il vuoto esistenziale dei protagonisti
E d'altra parte non viene come dire recuperata da uno stile irridente mente accentuato
A contare piuttosto il tono in cui si fondono
Una sorta di indifferenza cupa e un'ironia molto dolorosa il narratore dei sonnambuli descrive ogni evento come se fosse ineluttabile ma al tempo stesso anche immotivato si ha l'impressione che il suo sguardo posso a posarsi ovunque senza cambiare espressione un dettaglio anche minuscolo la cornice invece monumentale di un'epoca
Ho un dialogo romantico abbastanza mediocre anche per questo
Sembra di sprofondare in un incubo leggero ma dal quale è impossibile svegliarsi e questo senso di realtà
Deriva dalla mancanza di una visione del mondo solida e condivisa nei personaggi infatti il tema il motivo vero che hanno è la metamorfosi dell'uomo di fronte al processo di disgregazione dei valori
Io Achim von Pase non può uno Junker terrorizzato da una complessità sociale che non riesce a comprendere raggiunge una pace relativa soltanto in quella parodia del sacerdozio che l'esercito chiuso nella sua uniforme dimentica di Cerbero gli indumenti che stanno sotto e l'incertezza della vita anzi la vita stessa si fa remota perizia una uniforme
Così le manifestazioni più comuni di questa vita gli appaiono ripugnanti e vergognose la ricerca di amore e di armonia è per Pase no inconciliabile con ad esempio il nudo corpo umano la prima notte di nozze vorrebbe addirittura montare la guardia
Alla camera da letto di sua moglie Elisabetta che gli piace immaginare come una Madonna o anche come una Biancaneve e pure io Hakim
Secondo la classica dicotomia dell'amore occidentale oltre a quello platonico con Elisabeth conosce un rapporto molto carnale con un'entrée negli USA c'è caro Zena
Ma nemmeno lo Zena sa assegnare il giusto ruolo della propria esistenza Pase non va è un prussiano siamo nel mondo prussiano in quella parte di mondo mitteleuropeo
è un prussiano rigido e insieme infantile e non è in grado di collegare in maniera attendibile le proprie percezioni e conoscenze perciò come osserva Kundera prova a interpretare ciò che accade
Costruendo una specie di sistema paranoico di somiglianze tra persone e situazioni
E questo tentativo che al tempo stesso il bisogno di liberarsi dalla fatica estremamente che gli costa e lo inducono poi anche a individuare una guida Esterna infatti io a chi me ossessionato da Bertrando un ex commilitone
Che si è spogliato dell'uniforme diventando un uomo d'affari che entrando così in quella borghesia cosmopolita che ai suoi occhi rappresenta un caos senza gerarchia ogni intervento di Bertrand appare apparse no mefistofelico
Eppure non smette di sperare nel suo consiglio anche riguardo alle vicende più private più imbarazzanti è come se lo credesse onnipotente immagino addirittura che fini misteriosi leghino l'amico Elisabeth e Aron Siena ma in realtà questi figli sarà proprio io Hakki Matteo Serli presentandolo
Alle due donne io a chi me cieco si direbbe invece Bertrand vede tutto che sono due condizioni in cui comunque non si può vivere
In modo pieno e sereno entrambi i giovani sono incapaci infine di rendere significativo il mondo perché l'alternativa al delirio simbolico di base non non è
La concretezza astratta della ragione ma piuttosto sarebbe la vitalità di simboli cioè valori
Fortemente sentiti da una comunità e al tempo stesso non accecanti che è quello
Che manca e del tema di Brocchi i simboli non devono Coulthard e ciò che non possono chiarire ma nemmeno dissolversi completamente altrimenti Kundera notarlo
Dove una realtà rimane simbolicamente muta noi la rimuoviamo oppure settanta invasiva da costringerci a reagire
Siccome non sappiamo interpretare la l'affrontiamo appunto in modo delirante invio Hakim è proprio il vuoto di simboli di simboli credibile condivisi a produrre un pieno di simboli incredibili e idiosincrasia ICI
Qualunque incontro diventa per lui un segno oscuro inspiegabile dunque spiegato con una fantasia folle una fantasia in cui sospetto del complotto si alterna alle UFO Ria di chi pensa di avere invece trovato improvvisamente la chiave
Di tutti i segreti del mondo ed è una situazione che conosciamo bene noi che forse siamo sonnambuli
I sonnambuli Prima parte Pase troppo romanticismo Herman Broch rielezione di Adelphi di questo libro di inizio anni trenta un capolavoro a risentirci venerdì prossimo