Il 2 Giugno è di tutti

Prego
Possiamo andare
Possiamo andare
Andrea non si sente
Andrea Meneghin microfono
Sulle Clemente il microfono
Credo che adesso si senta
Credo grazie
Buongiorno a tutti e grazie di di questa occasione innanzitutto voglio ringraziare anticipare verrà per per ultimo l'intervento del nostro capodelegazione al governativo che del ministro Dario Franceschini
Questa è la seconda occasione in poche settimane in cui il partito democratico del Lazio sceglie nelle modalità digitali che sono quelle purtroppo consentite
Dalla situazione di dedicare uno spazio mattutino una celebrazione
Del di un evento di portata nazionale come in questo caso la la festa della Repubblica
E la prima occasione è stata poche settimane fa quella del venticinque aprile mi fa piacere cominciare da questo perché il punto essenziale di un di un legame tra queste due date sia storico ovviamente per la le radici della della Costituzione
Presenti alla vicenda della liberazione sia anche di significato politico perché sono due date il venticinque aprile del due giugno che entrambe diciamo nella loro accezione più piena esprimono una dedizione unitaria non banale verrà per questo Paese una volontà di di di unità nazionale intorno a a valori repubblicani e democratici
Appunto dicevo la il nesso di queste due dateci rappresenta secondo me anche un elemento di riflessione da cui partire oggi
Noi abbiamo proprio in questi minuti la l'alta testimonianza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che dopo le celebrazioni all'Altare della Patria si è recato proprio al nel luogo dove più gravemente e prima di di ogni altro momento ha colpito la l'epidemia del del corde ossia Codogno
E nel discorso di ieri ha ha rappresentato un punto di vista una una un monito fortissimo da un punto di vista politico e morale per tutta la la politica italiana intorno alla necessità di vivere in maniera unitaria questa questa data fa piacere almeno in particolare che o l'onere di aprire questa occasione di di discussione ricordare un il settennato del presidente Carlo Azeglio Ciampi che ha restituito al due giugno una dimensione popolare una dimensione di festa nazionale vissuta appieno purtroppo quest'anno senza la possibilità della celebrazione
Della parata della parata dei Fori e che però diciamo da da personalità della della cultura democratica azionista liberale e della della cultura europeista del nostro Paese
Ha ha rappresentato in quegli anni un messaggio da da ricordare tanto più dentro la situazione di oggi chiudo su questo perché imperativo per noi essere molto rapidi nei nostri interventi
Tanto più dentro una situazione che come si vede anche dall'attualità politica si vedrà oggi da quello che accade a Roma e è evidente che c'è una dei un tentativo costante nella vicenda repubblicana italiana di fare delle date
Che devono essere unificanti per il nostro popolo anche invece invece delle date di divisione di utilizzare le date che come quella del due giugno oggi come delle bandiere di parte
E quindi è un monito per tutti i democratici per tutti noni ricordare che queste occasioni vanno vissute invece con con uno spirito di di di realtà uno spirito di coesione e di e di senso di unità anche al di là della eccezionalità dell'appuntamento di quest'anno
Come Sempre nelle precedenti occasioni dove abbiamo avuto particolare cura di a vere
Diciamo nella parte di di dibattito della di questa occasione di celebrazione degli interventi dalle diverse federazioni del Lazio le interpretiamo anche come una maniera nostra di di vivere questa questa dimensione comunitaria del partito
E quindi io
Chiederei al intanto alzi delle Dario Dell'Angelo Caldarola interrotti perché lo vedo collegato al presidente la provincia di Viterbo
Siccome grazie vuole oggi non lo vedevo lo vedo adesso collegato penso l'abbiano stazione obliqui lo vedono la fasciatura collegato se Pietro si attiva prima di dare allora con gli anni la parola
Dare la parola dirlo perché lo vedo collegato
Sì può essere che invece quindi sia più compiuti più congeniale alle ai suoi tempi rispetto a quanto sapevamo all'inizio magari dietro pronto mi sentite che presidente la provincia di Viterbo
Ciao Bond buona giornata a tutti buona festa della Repubblica si grazie per questa opportunità è un modo ecco per sentirci più più vicini in questo momento in cui appunto dal tutte le manifestazioni che di solito eravamo abituati a organizzare nelle nostre comunità sono in qualche modo venute meno e hanno lasciato spazio magari solo a messaggi
Ecco questo che che vi voglio
Che vi voglio lasciare un messaggio insomma che viene da Viterbo dove abbiamo svolto la manifestazione informatori in formato ridotto abbiamo depositato la la corona
Non ora i caduti che sono qui vicino a me non lo vedete ma c'è una una fiamma che che che abbiamo acceso proprio per per ricordare che questi valori che abbiamo ottenuto settantaquattro anni fa i valori del anzi penso solamente a quel quel momento quando si è votato a suffragio universale uomini e donne alla conquista dei diritti a quel a quel momento di liberazione dal dal dalla dittatura e dalla dalla non libertà ecco io voglio voglio ringraziare perché
Questa opportunità e un'opportunità
Che spero di rivivere Jabra da dalle prossime manifestazioni insieme insieme a tutti voi
Noi come come sentivo in qualche modo se ci stiamo provando con la provincia di Viterbo
A a lavorare pensando a quello che che oggi è la cosa più importante su quello non di ricostruire ricostruirlo insieme lo stiamo facendo abbiamo abbiamo iniziato a rifar pre partire tutte quelle che erano le nostre
Scusate
Scusate ma con
Il telefono arrivano telefonate quindi stiamo stiamo cercando di interpretare questo messaggio che che ha lanciato anche il Presidente della Repubblica ringrazio ringrazio il PD regionale per questa opportunità e insomma vi saluto e di lasciar con con con questa immagine della della della fiamma che abbiamo acceso in onore ai caduti che sono i caduti di tutte le guerre ma che sono anche tutte quelle persone che in questo periodo
Ci hanno lasciato e la cosa più brutta che ci hanno lasciato anche senza avere l'abbraccio dei propri familiari un summit grazie virgola grazie
Va e Andrea
Grazie grazie peraltro anche per aver voluto partecipare a questo nostro appuntamento né in presenza di celebrazioni istituzionali che una una situazione diciamo quella riempiono i nostri amministratori più anche peculiare rispetto a ciascuno di noi e quindici ci fa molto piacere
Darei adesso la parola Roccon organizza gregario del PD della Provincia di Roma
Grazie Andrea e grazie a tutti per questa bella iniziativa ricordato prima
Segue quella del venticinque aprile in
Necessità che comunque regionale dei palesato secondo me con grande sensibilità quella di e stare sul sul pezzo Ranieri ricorrenze che sono sul tanto rituali a maggior ragione questa
In questo momento il momento di difficoltà
Io credo che le istituzioni democratiche
Tanto i tempi di prosperità quanti in tempi di crisi anzi fa soprattutto in tempi di crisi
Vadano non soltanto rispettare
Ma bisogna aggrapparsi lezioni perché soltanto se dovesse arrivare a circa mi riconoscere appieno il valore che anche quando possono rappresentare un punto di riferimento su quanto Sellerio Chamot a renderlo effettivamente il punto di riferimento
Possiamo uscire anche la riguarda alcune Andrea nel quale ciclicamente specifica guardate maggiore è tanto più importante in questi periodi in questi giorni in questi momenti per quello che stiamo vedendo io considero le parole del nostro presidente della Repubblica parole alle quali dobbiamo dobbiamo capaci e dobbiamo afferrare il senso comprenderlo anche noi perché spesso
Noi facciamo l'errore di farci trascinare nel quadro di un dibattito sbagliato nei toni e nei contenuti
Quelle parole sono parole importanti e ci fanno capire che cosa significa essere persone dello Stato persone dell'istituzione in un momento in cui le istituzioni non soltanto in Italia troppo spesso vengono vilipeso simile da comportamenti che nell'anno una cifra francamente di finalista quello che il loro valore dare nomi
Siamo in una contingenza incredibile basta
Accendo la televisione e vedere quello che sta succedendo in America in questi giorni o quello che sta succedendo questa mattina in alcune piazze anche in alcuni casi vicino qui a Roma
E io non credo sia il caso di fare polemica il caso però di renderci conto di quella che è la responsabilità di una grande forza politica come la nostra
Vecchio adagio dice che triste il
Futuro di chi vive nel presente e senza ricordarsi del passato
Badate noi non è che fossimo meno divisi nel mille novecentoquarantaquattro quando
A partire da Salerno su una una svolta mise in campo da all'epoca da Palmiro Togliatti che in qualche modo rappresentò l'elemento dal quale nacque
Quel governo di unità nazionale dopo invece le mosse veramente quella comica interazione nazionale chi mise insieme persone che la pensavano diversamente sul tutto e che erano state però provate dal Ventennio e da quattro anni di guerra feroce i disastrosa e si misero insieme
I con la Commissione che in quel momento c'era un avversario più grande nei andava della nella nella vita del Paese
E qui il riferendo che il due giugno del mille novecentoquarantasei
Non è che non fosse
Stato curvoni divisioni perché ciascuno si portava dentro di sé una storia decisa
è una storia anche fatta di indicazioni di e di di sofferenza e di colore antidolorifico
Di miseria vera di rivelazioni
Però da quella da quel referendum no
E e naturalmente una delle costituzioni più belle del mondo perché ha rappresentato una condivisione sociale noi parliamo spesso della Costituzione italiana non ci e spesso non non inquiniamo avviene nel senso che le è stata forse la prima Costituzione sociale
Al mondo una Costituzione che che sanciva l'evoluzione dello stabile liberale allo stato sociale lo stato in cui oltre a garantire la libertà dei cittadini nella nordico dati neanche l'uguaglianza delle funzioni di fondo
In quella Costituzione è stata approvata da persone da forze che appartenevano a forze politiche che già avevano la consapevolezza di assegni mise dal mondo contrapposto dichiarata
Che di lì a poco avrebbe mancata unità da guerra fredda pure quelle persone che uscivano dal drammatico della guerra riuscì immagini delle quella Costituzione avendo un comune sentire la situazione perché c'era uno spessore uniti che umano diverso e noi abbiamo il dovere di preservare quello spessore politico umano a maggior ragione in questo periodo di crisi
Vuole essere questo il tentativo di chili mi sa dire sulle teorico sul patetico ma dobbiamo fare i tromboni dobbiamo però avere la percezione della gravità della fase che stiamo vivendo
Per questo è importante evocati ricordare erano apparse le nostre istituzioni tanta sofferenza hanno causato e chi rappresentano la dimostrazione plastica di come una classe dirigente
I in un mondo impossibile divisa su tutto invece la capacità di stare insieme nell'interesse del Paese della inglesi e italiani noi in questo questa dimensione la dobbiamo recuperare dobbiamo recuperare una dimensione di un pensiero collettivo in un momento in cui i pensieri deboli
Scusami non conformismo culturale e quello che ci sta uccidendo e il conformismo non è la risposta in tempi di crisi
Perché coi dal conformismo scaturiscono fenomeni che oggi sembrano magie distici gomme quindi leggine arancioni
O di questi grassi impingere dal marasma di tutto che il marasma che niente
Ma quello che è atteso un segnale pericoloso anche in prospettiva se non in cerca di intercettare noi abbiamo la responsabilità del governo utile lasciando questa la Bahrami qua aggrappandosi ai nostri soluzioni e lavorando per onorarne appieno quindi io
Questo con la ringrazio insomma studentesco nell'iniziativa
Grazie Rocco dare la parola Andrea Casu il segretario del Pd di Roma e Gian Piero Badaloni che ci vuole fare un saluto Piero dopo ed Caso vorrei salutare
Ma è Andrea
Buongiorno a tutti buon buona festa della Repubblica tutte a tutti una bella emozione condividerla come abbiamo condiviso il venticinque aprile è la festa che viene prima non solo dal punto di vista da un punto di vista delle date ma anche da un punto di vista dei processi che ci hanno consentito di essere qui oggi e poter festeggiare questa pesta io
Penso che abbia detto tanto Andrea Rocco sentiremo gli interventi di Bruno di Dario Franceschini che voglio ringraziare per tutto il lavoro che insieme a tutta la nostra squadra di governo ha dato e sta andando per il paese anche per la nostra città di fronte alle difficoltà che stiamo attraversando
Alla crisi emergenze sanitarie ma anche l'emergenza economica sociale feroce che aggredisce soprattutto i più deboli i più fragili io vorrei aggiungere solamente una riflessione che figlia di un libro che avevo letto una decina d'anni fa
Di Emilio Gentile italiani senza meta né è stato nell'azione un libro che Emilio Gentile aveva dedicato ai centocinquanta anni dell'unità d'Italia adesso dopo dieci anni siamo perse centocinquant'anni di Roma capitale sentiremo nel due mila ventuno
Interroghiamoci e cerchiamo di capire un po'qual è il senso anche che ha una nazione ecco c'è una definizione molto bella dentro questo libro che all'inizio proprio dire in anche dice che la nazione una grande solidarietà costituito dal se il sentimento dei sacrifici che abbiamo compiuto e di quelli che siamo ancora disposti a compiere
Che presuppone un passato ma un fatto tangibile che la caratterizza nel presente il consenso chiaramente espresso di continuare a vivere e a sacrificarsi insieme
E io credo che questa definizione non l'abbiamo vissuta in queste ore in queste settimane perché abbiamo compiuto tanti sacrifici
E abbiamo scoperto e non era scontato e siamo ancora pronti a compierne altri insieme
Però allora si nutre sicuramente si nutre di memoria la nazione si nutre di memoria la nostra capacità di dare un futuro alla nostra Repubblica così come le generazioni che hanno fatto la Resistenza ci hanno dato la possibilità di viverla però non dobbiamo dimenticare che c'è l'altra faccia della memoria che in Italia si dimentica sempre che è l'oblio
Che la capacità non solo di ricordare ma anche dimenticare come dobbiamo dare come abbiamo dato in questa crisi una giusta priorità alle cose più importanti ci siamo resi conto di come la salute il lavoro la famiglia i rapporti più stretti fossero così importanti da difendere come tutti fossimo pronti a sacrificare anche tutto per difendere i più deboli i più fragili e i principi della nostra Costituzione
Ecco l'abbiamo capito cos'è più importante ecco cerchiamo di capire di portare negli anni che avremo di fronte a che cosa è più importante ricordare ricordare il due giugno è sicuramente importante ricordare il venticinque aprile seguente importante ma non dobbiamo dimenticare che per tanti anni in Italia la memoria è stato un fatto di divisione
Che ci ha portato a ricordare di più pensi di nostra storia che ci hanno visto di vigliacco noi dobbiamo invece essere capaci come tanti diciamo sanno anche ispirato né nella storia di dimenticare quelle piccole divisioni che poi gli anni hanno ingigantito ci hanno portato a a rendere impossibile una lettura condivisa della nostra storia io credo che invece una lettura sia possibile perché intorno ai grandi valori della costituzione grandi valori per cui abbiamo anche scelto la via del rigore dell'unità della responsabilità durante la tragedia dicono diciannove ecco intorno a questi valori si passa dall'Italia mancanza di tale capitale un grande futuro ma per questo dobbiamo ricordare
Quello che è veramente importante e dimenticare quelle divisioni che ci hanno fatto solo male e ci possono portare male possono inficiare ANCI momento grave ricordavate
Io aggiungo un elemento il sei giugno dicevamo pochi minuti fa io appena avuto notizia di ultras fascisti manifestano Circo Massimo dicendo siamo pronti a tutto ecco Roma già visto momenti in cui manifestanti pronti a tutto sono venuti in questa città sono pagine veramente gravi che non vogliamo che si pettina tanti stanno strumentalizzando il dolore e la sofferenza per cercare di veicolare messaggi politici che offendono quella che la storia condivisa delle nostre istituzioni democratiche della nostra Repubblica noi siamo e dobbiamo essere in questo momento capaci di tenere gli occhi aperti e lì volgere la funzione storica
Che che che ha sentiamo tutti sulle nostre spalle io vi ringrazio di questa occasione grazie veramente a Bruno Dario a tutti e gli altri segretari e le altre segretarie
Buona festa
Della Repubblica a tutti noi
Grazie Andrea come diceva giustamente Bruno
Sicuramente Piero Badaloni può comportare un un contributo di di non poco conto questa nostra discussione dare la parola a lui dopo di lui a Nicoletta Pirozzi dal Presidente dell'associazione Mondo dando
Un Walter non so se se ci sono i premi microfono di non non è collegato
Ecco che adesso si penso allora sì
Va bene io non lo ringrazio ringrazio della nella considerazione
Mi sento soltanto uno dei dei tanti che sono collegati
E attendo con un forte interesse l'intervento del nostro capo delegazione al governo oltre che tutti gli altri che ho appena sentito
Lo dico perché mi aspetto da lui una risposta
A allettante ai tanti messaggi che stanno emergendo un po'dagli interventi che ho ascoltato finora l'ultimo quello di andare a caso quando dice bisogna ricordarsi della memoria
E così come quello di Rocco che ci ricordava l'intervento del Presidente della Repubblica alla l'invito alla coesione l'invito all'unità
Ma credo che questo invito alla coesione questo invito alla lotta all'unità non è rivolta tanto Annoni contro quelli che in questo momento presento stanno marciando per le strade del centro di Roma
Tanto coloro che qualche giorno fa si sono ritrovati con con la diciamo l'etichetta della marcia su Roma in piazza del Popolo sono porci per fortuna
Però rischiano di diventare tant'è questo è legato soprattutto che cosa Andrea al fatto che quella memoria che tu citi come importante c'è assolutamente condivisibile in realtà rischia di essere manipolata se già non lo è
Cioè il rischio di una manipolazione nella nostra memoria come sempre più forte grazia anche all'aiuto purtroppo dei sociale
Che diffondono in questo senso dei messaggi fuorvianti che spargono disinformazione
Chiamatela come vi pare chiamiamo rese news però questo questo disco è molto forte
Quei cinque fortuna pochi che si sono ritrovati a Milano dietro quel quel matto sfasciato degno del del generale ex generale Pappalardo com'è che si sono riuniti lì dinanzi ad un tam tam
Digitale che li ha portati e soprattutto quello che mamme dà fastidio sinceramente adatto a Stilo da un punto di vista proprio di cittadino
Il lo stravolgimento nel rispetto delle regole anche quelli che stanno marciando adesso a Roma sta marciando permetta senza mascherina ma soprattutto il distanziamento sociale chiamatelo come vi pare distanziamento fisico
Perché poi in realtà il fisico non è sociale
Non lo stanno rispettando allora noi siamo qui giustamente ricordare quella memoria a ricordare l'importanza di quel giorno ma c'è chi in questo momento sta cercando di sciamanici
Questo questo appuntamento così importante questo anniversario no costa siamo vinti né in questo momento di un grosso tentativo di manipolazione dell'importanza di questa festa
Io mi auguro che tutti insieme oltre che ritrovarci oggi per ricordare quell'appuntamento così importante ci ritroveremo presto anche per evitare questo rischioso tentativo di manipolazione della nostra memoria comune
Che però adesso vedremo sembra vissuta come memoria comune perché opera manifestazione è in corso e non sappiamo quali sono i messaggi che usciranno poi alla fine di questa manifestazione mi auguro che sia una risposta
Civile politica matura al messaggio di Mattarella ma o qualche paura che non sia così comunque restiamo ottimisti
Grazie o la parola a Nicoletta Pirozzi come anticipato purtroppo temo che non riusciremo a prendere l'intervento del segretario Pd Lovadina Claudio Moscardelli per problemi tecnici se ma anche con Walter Casini che ringrazio per la regia di queste occasioni se ci sono novità da questo punto di vista spegniamo algidi passiamo la parola dopo Nicoletta
Altrimenti andiamo concludendo
Grazie Andrea grazie al Pd Lazio per questa bellissima occasioni ENI celebrazione ma anche dibattito aggiungo qualche elemento a i messaggi molto importanti che sono stati già lanciati
Il due giugno noi abbiamo fatto l'Italia e l'Italia che abbiamo creato non era un'azione isolata
Era una nazione già inserita in un contesto internazionale ed europeo come è stato poi riconosciuto nella nostra Costituzione particolari nell'articolo undici
Però a differenza del caso italiano nel caso europeo la visioni che avevamo in mente non è stata accostata a compimento
Adesso credo che di fronte alle sfide epocali a cui ci troviamo di fronte è necessario fare un balzo in avanti realizzare pienamente quella pensioni
Una visione che abbiamo visto non è stata ancora realizzata appieno e la questione della terribile emergenza in cui ci troviamo ce l'ha dimostrato perché è stata carente sotto molti livelli a livello europeo
Adesso colgo l'occasione anche della presenza del ministro Franceschini uso della cultura per porre il tema della battaglia culturale a cui tutti siamo chiamati in questo momento per l'Unione europea
Una battaglia che rischiamo di perdere di fronte all'avanzata populismi e nazionalismi tant'è vero che l'Italia che trasformato da il Paese più euro Cristina sul mento a uno dei paesi più grosse artici a livello europeo
Ma in Italia
Euroscettica è un'Italia che perdere i suoi amici quindi credo che adesso sia veramente il momento del rilancio
Prendendo spunto dall'importanti proposte che sono arrivate anche a livello europeo sono state avanzate dalla Commissione europea
Tra cui anche le cover i fan perché realizzano quella unione amico e variabile il Progetto forse più ambizioso a livello europeo che abbiamo in Italia credo che il partito democratico ossia l'unico che può farti compiutamente interprete di questa dizione e portare avanti questa battaglia
Ma per farlo dobbiamo puntare in particolare su due obiettivi in primo luogo cercare in ogni modo di cambiare la Carta la questo è stato
Ricordato anche in precedenza non dire mai più nemmeno quando siamo al governo ce lo chiede l'Europa ma queste sono cose che fanno bene all'Italia e l'Europa ci aiuta a farle e allo stesso tempo evitare mi schiacciarsi sugli slogan supera misti che cerchiamo di contestare
Ma diciamo in alcuni casi rischiano di rilanciare amplificare
Il secondo passo importante cercare di accompagnare i cittadini e gli scritti passo passo in questo processo di riappropriazione della dimensione europea e abbiamo l'occasione di fronte a noi che fa proprio al caso nostro quella sulla è quella della conferenza sul futuro dell'Europa
Che è un progetto che sarà avviato a settembre sotto presidenza tedesca e si concluderà tra un paio d'anni acqueo credo che il Partito democratico insieme a tutte le forze progressiste europee potrei inserire un protagonista di questo processo se però a livello territoriale come a livello nazionale transnazionale
Sarà in grado di offrire non soltanto una corretta informazione ma anche degli spazzini mobilitazione permanente per i cittadini
Ecco credo che questo sia uno dei modi di migliori per celebrare in quel giugno e pensare all'Italia del futuro nel contesto europeo
Grazie
Ho grazie Nicoletta
Io dopo la parola Claudio Moscardelli misto del siamo riusciti tecnicamente a rimettere a posto la domanda entravano in azione legga l'audio
Grazie un saluto a tutti ringrazio Dario Franceschini una sua disponibilità e il segretario regionale fastidiosa una storia questa bella iniziativa
Non ho potuto ascoltare tutti i problemi tecnici medici da una mia breve riflessione noi oggi festeggiamo questo due giugno come la festa de la Repubblica che nasce da questo referendum Lavino centoquarantasei cui tutta le donne a tutti i cittadini hanno votato e hanno scelto questa a forma cioè la forma repubblicana perché lì c'è un collegamento ideale nella del due giugno col venticinque aprile cioè abbiamo vissuto un dramma abbiamo vissuto una fase tragica del nostro Paese e hanno scelto la forma si pubblicano è stata la risposta naturale alla lotta di Resistenza alla superare una a casa reale una monarchia che arriva legato al prodissima quello del fascismo quindi l'aveva accompagnato alla la presa del potere e l'aveva seguito fino alle leggi razziali e quant'altro quindi questo vorrei momento forte ideale e oggi non con il due giugno in molti diciamo che ha un significato particolare perché in questo due giugno con un nuovo inizio l'Italia esce fu speriamo di uscire da una fase molto drammatiche in cui del tema della vita delle persone
C'ha toccato da vicino con situazioni drammatiche tragiche e dobbiamo ancora affrontare un nuovo inizio perché le conseguenze linguista
Lamento senza precedenti di merito ha creato condizionerà la nostra i dati forse cambiando la in maniera molto profonda
Allora questo nome inizio su cosa si fonda qual è il legame ideale che abbiamo visto per il passato il due giugno con venticinque mila e oggi se parliamo di Maurizio verso dove stiamo
Rivolti dodici inizia attribuendo un legame ideale sia proprio attraverso un nuovo inizio che non ci vede da soli
Ma in una solidarietà per la prima volta tra europei che ci può far fare una cambio di passo senza precedenti in fumo come se noi oggi si rinnova riuscisse davvero a ad approvare a ad accettare le proposte della commissione quindi tutto quello che c'accompagnato fino a oggi noi avremmo oggi un nuovo atto fondativo dell'Europa come se oggi in questo due giugno
O un'altra decideremo domani all'indomani dell'approvazione del Consiglio europeo
Della decisione indoeuropei sono solidali con gli europei che loro va a un comune destino li abbiamo comuni valori ecco allora come se noi oggi
Sì sì Moggi tanto le fa le le basi dell'uomo due giugno non è più solo dell'Italia ma dell'Europa in tinta
E con una un'espressione di di valori l'idea di solidarietà di locali fra i cittadini di comune lo Stato si approccia prudenti nove cittadini in una situazione così drammatica che è diversa rispetto a tante altre parti
Del mondo che fa anche di noi europei
Una esperienza con una sua unicità in una sua originalità ecco io credo che oggi perlomeno a me ha suscitato questo tipo di riflessioni la fase che stiamo vivendo una fase di comunque buona fama di città accompagnata anche da una straordinarietà
Ma con tanti opportunità chi fino a ieri sembravano impossibili compreso quella di diventare per la prima volta europei davvero ad essere una unione europea finalmente invita un soggetto politico che può affacciarsi al mondo ormai nuova prospettiva grazie a tutti
Grazie a Claudio sono contento del suo che anche così PDD gradino ha potuto diciamo essere rappresentato in questa nostra discussione visto che avevamo problemi tecnici ringraziando tutti i presenti membri della segreteria
Valentina Grippo e mica Califano consiglieri regionali hanno partecipato al nostro dibattito io do la parola a Bruno Astorre il nostro segretario regionale e poi al ministro Franceschini
Grazie grazie Andrea e grazie a tutti coloro i quali insieme abbiamo pensato questa iniziativa in occasione del due giugno quindi un saluto a tutti gli amici e i compagni della comunità del partito democratico
Che ci ascoltano anche gli altri per ecco ricordo che siamo indiretta anche la parte del PD Lazio sulle varie pagine anche del Pd
Regionale
Perché abbiamo voluto in particolare oggi Dario Franceschini che naturalmente ringrazio per la sua immediata disponibilità
Perché Dario dall'inizio di questa crisi che ricordo ricordo spesso anche Dario Lisi più dura
Papista nella storia della repubblica
Dario a ricordato spesso spesso lo spirito costituente
Dario è stato abbastanza netto sin dall'inizio
Fino ad oggi abbastanza inascoltato debbo dire però insomma è stato quello che più di tutti ci ha ricordato quegli anni a cui rimanda il due giugno ricordo due giugno del quarantasei
Gli italiani furono chiara elegge l'Assemblea costituente quindi quella Costituzione che ha ricordato Rocco
Fu fatta con il concorso di tutte le forze politiche a prescindere dal livello di governo in cui si trovarono resse lo spirito costituente
Anche la crisi di governo da cui furono estromessi i comunisti da parte di De Gasperi e arresta lo spirito costituente
Quindi due giù quarantasei peraltro ricordo che fu la prima volta che le donne ho detto ruotare Ida
Quindi la dice lunga sulla fragilità derivante anche dalla brevità
Della nostra pienezza di diritti spesso pensiamo di essere una democrazia secolare insomma il due giugno quanta se uno la prima volta che le donne sono chiamata a votare si scese dalle pubbliche Monet e anche se la Repubblica non vinse in maniera molto molto netta poi fu accettato da tutti il risultato esile se l'Assemblea costituente
Quindi Dario soprattutto per ricordarci per sottolineare quanto sarebbe utile
Alla nazione gli italiani recuperare quello spirito in questo frangente io li Gore tutti che la caduta del PIL del prodotto interno lordo della ricchezza prodotta dal Paese quest'anno si stima intorno al dieci per cento perché l'ultima volta
Che cadde in maniera così disastrosa crudeltà robusto proprio il mio centoquarantacinque cioè l'anno della fine della guerra precedente al due giugno del quarantasei quindi e dare un idea della crisi durissima
In cui ci troviamo e poi come ricordato anche Claudio Moscardelli lo spirito europeo quello spirito che nacque proprio in un'isola laziale
Peraltro insomma speriamo che adesso Silvia Costa insomma tra commissario di interventi Ventotene
Riusciamo a portare in cui poderosi finanza e che pure sono stati indirizzati all'uovo alla culla nascere l'idea l'Europa purtroppo un Europa incompiuta l'Europa di stati non Europa dei popoli una nuova che aveva ragione Claudio questo è proprio il momento per il quale possiamo capire e possiamo da vedere se farà quel salto di qualità che la può portare a essere veramente un'unità europea vera
Perché da una crisi di questo genere
O se ne esce rafforzati o se ne esce definitivamente frantumati
Credo che tutti possano capire e vedere quando da soli avremmo fatto peggio rispetto alla situazione attuale
E però naturalmente c'è da capire quanto la solidarietà europea per il momento la Commissione europea il Parlamento europeo egregiamente e supinamente guidato da Davide Sassoli sa imprimendo a questa direzione ricordo nella crisi del due mila otto loro la cinese tre o quattro anni prima di intervenire
Quindi tre in meno cita i vari strumenti messi in campo rosso per ricordare sembra che ci sia una risposta importante puramente capire se gli egoismi dei vari Stati
L'ultimo è stato ieri la Repubblica Ceca
Che ha bollato come insostenibile regolari fa un non so a citare gli altri di altri stati bisogna veramente capire se questa nuova che purtroppo oggi abbiamo voluto crepe penale
Di più dell'Europa del rimane fino ad oggi non si è creata forse il momento veramente l'importante per farla diventare Europa dei popoli quindi il ma capire l'unità nazionale lo spirito costituente che andrebbe recuperata in questa fase se fosse possibile naturalmente e naturalmente capire che l'Europa potrebbe essere una valvola e veramente una base di lancio vera in questo momento perché questo è un momento credo il più brutto che abbiamo passato e se riuscissimo tutti quanti insieme a superarlo
Avendo ulteriore slancio di unità europea potrebbe essere un servizio per tutti è proprio per questi motivi in particolare per la mente
Dario parlerà di quello che vuole la ringrazio ancora della sua disponibilità
E abbiamo proprio voluto invitare a questa nostra manifestazioni ricordo di questa giornata importante che oggi si è aperta con le immagini Sergio Mattarella l'Altare della Patria
Giovane dopo pugno ricordo stasera sette sarà l'ospedale
Sale Anzani qui a Roma
Una giornata importante naturalmente molto particolare nessun abbiamo visto presidente la provincia di Viterbo Pierotti come la celebravano pure a Viterbo e però l'abbiamo da ricordare in questo momento con una solennità particolare quindi ringraziando era sul letto e ringrazio tutti quanti che ridono pappa via per poi dare le conclusioni a Dario Franceschini
Grazie Segretario grazie che ancora grazie a tutti a questo punto la parola da Dario Franceschini che ringraziamo ancora della mattinata spesa con noi
Grazie Andrea grazie Bruno veramente una iniziativa giusta intelligente e anche un dibattito
Che ha mostrato credo molta sintonia sulle cose che dobbiamo in queste ore in questi giorni
Trasmette
Nel partito ben fuori dal partito rimane pubblica io credo veramente che questa non sia una ricorrenza un po'particolare perché ci consente di ragionare non soltanto aveva per il ricordo di cosa è stato il due giugno con è stata prima la liberazione poiché ferendo la proporzione della Repubblica ma per riflettere cosa è successo dopo quelle date cioè qual è stato l'ingrediente
Positivo che ha consentito a un Paese distrutto dalla dittatura distrutto dalla guerra con le famiglie attraversate Dell'Utri dal dolore con la povertà che arrivava dappertutto la miseria che aveva perduto cosa ha consentito a quel paese di trasformarsi trovare un'energia positiva e in pochissimi anni diventare da un Paese sconfitto e povero
Trasformarsi in una delle potenze l'industriale più forti del mondo negli anni del boom economico gli anni prima della ricostruzione poi del boom economico
Qual è stato il mille l'ingrediente che ha consentito ai nostri genitori o i nostri nonni per il più giovane di compiere quel miracolo
Sicuramente non è stata un'unità politica
Perché le divisioni è stato ricordato a volte gli interventi allora c'erano eccome il mondo era diviso in blocchi c'erano le ideologie la durezza dello scontro politico era superiore a quella di oggi anche se sembra impossibile
In modo più civile magari ma è una c'era uno scontro totale che non era solo in Parlamento ma anche nel Paese
In discussione l'equilibrio democratico spesso il sistema di alleanze internazionali eppure quei gruppi dirigenti sapevano dove fermare lo scontro
E quando mettersi a difendere insieme un tessuto di valori condiviso su cui dovevano ricostruire il Paese sapevano perché avevano fatto insieme la resistenza perché avevano scritto la Costituzione
Perché sapevano che lo scontro politico si doveva e si poteva svolgere su un tessuto di valori condiviso anche da avversari politici che attraversavano uno scontro durissimo quotidianamente e quell'ingrediente è quello che ha consentito a tutti di riconoscersi in una stessa comunità nazionale e di ricostruire il Paese ognuno facendo la propria parte con grande sacrificio
Con un con grande senso di appartenere alla stessa comunità ed io credo che questa sia la lezione più grande che deve venirci
Indicarci la strada in questo che potremmo chiamare il terzo dopoguerra
Certo una guerra diversa perché non non è stata una guerra fatta con le armi ma è stato comunque un momento di rotture norme che è arrivato nel mondo e arrivati in Europa è arrivata in Italia arrivata alle nostre vite collettiva nelle vostre vite individuale
Lo davanti ci ha fatto davvero riflettere ci ha fatto probabilmente anche mentre renne in ordine le gerarchie dei valori della nostra delle nostre vite le nostre famiglie ci ha fatto riscoprire delle cose e capire quanto erano superflue
Ho ho anche dannose altre cose
E quindi questi DOS questa rottura
Può chiudersi con una parentesi è un grande rischio
E la voglia di tornare a vivere tutto come prima
Ci faccia chiudere la parentesi dimentichiamo in fretta sempre che il contagio nel dato epidemiologico consenta evidentemente dobbiamo sperare che sia così ma ci fa chiudere la parentesi torna tutto come prima con gli stessi errori politici pregi ma anche con gli stessi errore con le stesse distorsione in realtà questo questa drammatica vicenda del del del coronavirus può rimettere invece in ordine le cose non chiuderla come una parentesi questa fase ma trarne insegnamento per cambiare molto cambiare il mondo
Non è retorica abbiamo visto che la globalizzazione è una cosa reale che entra nelle nostre vite abbiamo visto quanto la velocità
Di fenomeni anche dell'epidemia che qualche decennio un secolo fa arrivavano in mesi di distanza avesse arrivano in poche ore in pochi minuti quanto le frontiere non contino più nulla di fronte non soltanto all'epidemia di fronte ai dati ambientali di fronte ai dati
Economici ormai tutto interdipendente le frontiere sono fragili sono quasi inesistenti rispetto ai fenomeni questo tempo abbiamo capito quante cose non si possono che decide a livello sovranazionale
Non a livello nazionale dobbiamo capire anziché il paradosso è che mentre nelle NI livelli nazionali pretendiamo giustamente che essi valgano i valori democratici no nei principi della democrazia come principi universali quando andiamo a livello sovranazionale non si sa perché
Devono ancora valere i principi più primitivi la forza del denaro e la forza delle armi ci regoliamo anche da anche nei G7 G ventuno in base al PIL
La forse quella che ci dà nei paesi la posa dei singoli Paesi è dato dall'economia o dalla forza militare quanto su quanto ci vorrà perché il principio che vale per il suffragio universale una ogni persona vale per per cento non si pone misurare diversamente il peso delle persone quanto ci vorrà perché un abitante del mondo occidentale abbia nel mondo lo stesso peso da un abitante dell'Africa
Quando capì quanto ci vorrà perché nel Nazioni Unite non c'è il diritto di rete la forza delle del Potenza dell'economico militare delle dei singoli Paesi ma il principio una testa un voto
Quant'è lontana che è un'utopia dobbiamo cominciare a lavorarci queste bile mi ha già fatto capire che è indispensabile l'Europa
Ha cambiato linea importi
Settimane passato dalla linea del rigore dello Stato la linea del sostegno dell'intervento della solidarietà perché è un veramente una svolta enorme che questa operazione delle favorite falsi chiami Next Generation
Vuol dire che si comincia a guardare al futuro che si comincia a capire che l'Europa deve sostenere deve è una specie di piano Marshall
Questa volta che si arriva dall'Europa non dalle gli Stati Uniti ma la stessa potenza che può avere sviluppare oggi in questa ricostruzione che che ha sviluppato il Piano Marshall nella ricostruzione del secondo dopoguerra
E in Italia
Quando il quale insegnamento possiamo trarre da dalla storia e dalla memoria come diceva Piero è un insegnamento enorme possiamo fare come loro certe più difficile
Perché siamo in una società che non è intermediazioni nona la forza dei partiti dei sindacati dell'organizzazione quasi privata della potente la potenza del filtro dei corpi intermedi e in questi il passaggio del del dalla Rete direttamente alla coscienza delle persone
Va governato in modo intelligente va mediato perché non crei soltanto ondate emotive che possono essere positive come abbiamo visto nei giorni di Laudano possono diventare improvvisamente negative ci si va a ondate non non accompagnate dalla riflessione dalla mediazione
Dalla capacità di intermediazione quindi tante cose possiamo imparare io credo che non possiamo dire
Che nella parete Logan abbiamo visto l'Italia migliore
Pensavamo che non sarebbero state rispettate le regole in un Paese che tendenzialmente rispetto ad altri un po'riottoso vengono delle regole invece state comportamenti disciplinati rispetto delle regole grande fatica pratica delle famiglie fatica delle persone e-mail nei giorni dell'onda un totale
Pensiamo quanto più drammatico per le famiglie o le persone che avevano che avevano in quei giorni che hanno ancora problemi economici un conto è pronta una serie difficoltà quando hai sosta di mezzi per affrontano conto quando non è neanche i mezzi per aiutare i con il figlio la tua famiglia
A comprare da mangiare o a pagare l'affitto quindi una prova davvero di grandissima maturità collettiva e di grandissima solidarietà come abbiamo visto in tutti i campi
Da quello sociale a quello della cultura io penso per esempio a quanto la cultura momenti cui non è stato possibile vederla affrontarla nelle sale nei teatri cinema si è manifestata sulla Rete sui terrazzi sui balconi dalle finestre veramente una grandissima prova di maturità collettiva io vorrei che adesso questa spero e dobbiamo lavorare perché questa grande prova di responsabilità di maturità collettiva Contini in questa fase che sarà diversa
Potrebbe continuare o potrebbe interrompersi
E tornare il momento della litigiosità del tutti contro tutti degli egoismi territoriali degli egoismi sociali gli egoismi individuali questa grande rischio per questo abbiamo bisogno di veramente di lo dico per tutti ma in particolare per per i partiti non soltanto per il nostro ci sarebbe bisogno quello che ci ha richiamato il Presidente della Repubblica di imparare dalle generazioni del sito del della nel secondo dopoguerra qualche cosa anche quell'equilibrio dico mettere come dire dei dei confini intelligenti tra la normalità
Dello scontro politico e le esigenze però devi costruire tutti insieme non di strumentalizzare non di cavalcare dare soprattutto prova di comportamenti maturi non dei comportamenti
Sbaglia che e la manifestazione di questa mattina qualche dubbio lo fa venire non perché non sia legittimo
Per carità ci mancherebbe altro fare manifestazioni politiche di opposizione anzi vanno tutelate vanno difese però anche in questo caso prudenza dovrebbe essere la mente forte soprattutto in chi chi guida in chi ha responsabilità quindi vediamo di lasciare spazio vitale migliore ci sono tutte le condizioni io sono molto contento questa mattina di avere due giugno davvero diverso io ve l'ho iniziato aprendo il portone della Mostra della grandissima mostra di Raffaello delle Scuderie del Quirinale e accogliere i primi visitatori mentre in cielo passavano le Frecce Tricolore mi pare che ci sia molto dell'Italia in quest'anno di per questa ricostruzione dobbiamo costruirla attorno alla cultura attorno alla bellezza
Attorno a ciò che fa l'Italia unica nel mondo che rende migliore che la rende invidiate che la rende la meta desiderata di viaggio per qualsiasi abitante di qualsiasi parte del mondo la prima il primo sogno venire in Italia provare a vivere italiana mi immergersi erano stampelle essa ecco io credo che dovremo farla in questa fase con quella mascherina guardando i quadri di Raffaello mi è venuto spontaneo dei delle che le mascherine lasciano liberi gli occhi
E in fondo è così le mascherine lascio liberi gli occhi
Anche agli italiani che vorranno riscopre la bellezza che il motore di tutto ciò che dobbiamo fare
E anche lei gli stranieri che vorranno tornare in Italia in condizioni di sicurezza ma per immergersi nella bellezza Egwene viviamo tutti i giorni molto spesso rischiano proprio perché viviamo tutti i giorni mensili di non vederla più quindi pongo giugno a tutte
E ce la faremo
Grazie grazie grazie Dario grazie grazie a tutti ma è Andrea Chiodi io grazie grazie a tutti non penso non ci sia molto da aggiungere quando in giugno a tutti
Grazie grazie a tutti grazie e grazie
E a