"Il virus e la specie. Diffrazioni della vita informe": intervista all'autore Massimo Filippi

Radio radicale torniamo con la nostra si diamo le torniamo a parlare con una nuova puntata di anti specifici modi animalismo e oggi abbiamo come ospite il professor Massimo Filippi che ricordano i nostri ascoltatori ce n'è ordinario di Neurologia
Al San Raffaele di Milano dove anche primario e in parleremo con lui del suo ultimo libero del suo ultimo saggio intitolato il virus illa specie di France ogni della vita in forme dito dalla Mimesis io naturalmente passo la parola alla nostra figlia non tanto Benvenuti ad entrambi
Grazie
Un saluto a tutto e tutti innanzitutto e ricordo ancora brevemente che il profitto al massimo Filippi si occupa anche cani della questione animale
Da un punto di vista filosofico e politico collabora alla rivista di critica antisprechi liberazioni
Membro della cooperazione antifranchista oltre la Spectre iscritto da veramente tanti inutili saggi libri
Per cui posso ricordare crimini tempo di pacche questioni bistecche l'invenzione della Spectre natura infranta oggi motivi animali in collaborazione con il sociologo Dal Lago e hanno più volte ecco detto quello cominciamo subito con il nuovo libro il montaggio il virus e la benché dicono i loro della vita in forme ecco
Io io aspetto no sia gira per il mondo questo l'incipit del libro quindi io subito chiederei qual è l'incrocio
Chiaramente esplosione per la pandemia ricordi diciannove e la questione morale
Qualche ecco solido questi spettri
Bene innanzitutto grazie per la presentazione grazie l'invito e un saluto a tutto era tutti gli ascoltatori ascoltatrice
Grazie anche per la domanda la domanda ruota attorno a direi al concetto di specie che è un concetto su cui sto lavorando da parecchi anni come ho ricordato poco fa Silvia
Ed è ovviamente l'incipit del libro è facile riconoscerlo
Essa come dire
Richiama ovviamente libri molto più famoso che il Manifesto del partito comunista di marketing
E dove appunto c'era uno specchio rispetto del comunismo che si aggirava per l'Europa
Questo questo incidente ovviamente
Mescolato anche con una e nella rilettura di Marx da parte del filosofo francese Jacques Derrida ma anche appunto parla che lo spettro non è solo non sono più sostenibili
Che a questo punto di vista la pandemia di copie diciannove che hai ricordato non sentire la pipa lasciarono Pam per l'intero mondo
E i gli spettri che si aggirano credo che la pandemia tacco diciannove ha mostrato chiaramente ci sono almeno tre su modi esclusione apre piante e degli animali
Cioè la condizione degli animali nella nostra società e poi torna su questo tema più facile da comprendere la vulnerabilità umana credo che la pandemia in corso ci ha mostrato
Come diciamo tutt'altro che al centro del mondo allora in cima alla scala nature
Ma che hanno appunto vulnerabili come tutti gli altri viventi
E tutto questo nascondono interiore spettro oltre ad una serie di c'è no inviti indirizzati seguire scrutando gli animali la vulnerabilità umana e l'ha violentata penitente
Fin da lite materiale che percorre la nostra società che appunto la questione animale dovrebbe mettere particolarmente in primo piano
Quindi queste sono credo gli spettri che si incrociano a che vengano additati dalla dall'incrocio tra pandemia accordi diciannove e la questione del male
Forse a questo punto allora come già chiedergli diventa importante chiarire dove si realizza questo incrocio
Io credo che l'incrocio c'era il rischio a livello materiale credo che ci sono tante categorie tendiamo a semplificare l'articolazione come la pandemia raccordi diciannove fosse semplicemente una questione ideologica e anche una questione di rogge che è una questione anche più che biologica
Che mette in gioco tutta una serie di aspetti che sono
L'antropizzazione del pianeta l'inquinamento la questione ecologica il modo in cui perché non gli altri animali ma il modo in cui produciamo distribuiamo le merci e le politiche sanitarie eccetera eccetera eccetera quindi una situazione che Aurelia finirebbe natural culturale di dove non è facile stabilire dove finiscano cosiddetto naturalmente la cosiddetta cultura
E sta dicendo la sicuramente quell'aspetto materiale non possiamo riassumere in tre parole che sono capitalismo antropizzazione
E che globalizzazione del pianeta no certamente carnale sistema di trattamento dei corpi sepolture di corpi animali e queste l'esclusione piante di cui parlavo prima
Come quello realizzato portata a termine a compimento del capitalismo se non avessimo una progressiva riduzione dell'Eastpak i cosiddetti naturali con una vicinanza estrema un alibi per uscire tra gli umani e animali selvatici Edolo virus con i quali precedente non eravamo arrivati a contatto
Se non ci fosse una globalizzazione un sistema di trasporti capillare rammentare il che porta immediatamente un agente patogeno da un capo all'altro del mondo
Probabilmente non avremmo non vedremmo questo ripetersi continua di Pandev due giovanotti che cioè pandemia in cui il agenti patogeni passano a da una specie all'altra compresa la nostra
Quindi questo è il primo aspetto l'altro aspetto dove le due questioni io credo si incrociano
è nella nozione di specie quindi riprende il concetto che ricordavo prima perché sicuramente la pandemia
Che che abbiamo che che abbiamo vissuto cristiano in parte ancora ridendo
Nette e da un lato rafforza dall'altro indebolisce il concetto di specie di specie
Lo rafforza perché per la prima volta ci scopriamo a differenza delle finzioni di diritto
Ed è la legge per la prima volta ci saremmo di fronte ad una come dire umanità unita fermo pur con grandi doti differenti perché ovviamente poi ci sono come sappiamo bene tornare
Come si vede molto bene negli Stati Uniti dove gli afroamericani sono decisamente più colpiti dei bianchi però diciamo così
A priori tutta la specie umana e resa vulnerabile di fronte a questa famiglia quindi come dire abbiamo scoperto una sorta di anti razzismo biologico
Che non avevamo conosciuto con una appunto il cosiddetto antirazzismo culturale
Quindi ci riconosciamo come specie in quanto ci riconosciamo vulnerabili tutti
Non parimenti ma potenzialmente parimenti doganali
Dall'altra parte il concetto di specie se segno indebolisce perché nonostante le sciabole che ci raccontiamo per cui queste ci sarebbero separate isolate impermeabili che poi milligrammi per dire che la specie umana eccezionale tutte le altre
Sono al suo servizio
Dicevo nonostante invecchiano queste realtà il virus famoso salto di specie questa Campedelli utilizzo un oceano cioè le malattie trasmesse
Da quelli che abbiamo animale quelli che chiamiamo umane come se il mare non fossero anche terminali
Il e questo è accaduto e sta accadendo sempre più frequentemente questa volta con appunto un connotato planetaria importante dice dovrebbe far riflettere
Se e ancora pensano che sia ancora sostenibile una organizzazione economico politica come quella che attualmente regola regola lungo quindi credo che questione navale è questione di specie e e siano ampiamente messa in gioco ossia da vedette
Simbolico caraffe Congedo di specie sia materiale per il tipo di organizzazione sociale
Che regola gran parte del mondo mancano in gioco questi queste spetti ci presentiamo con chiarezza che qualcosa cambiamenti invivibilità dato che appunto non è l'esclusione degli animali la cui nella vita umana e la violenza sistemica
E a chi percorre la nostra società suppongo degli spettri che continuano ad aggirarsi per il mondo
Qualcuno
Ora io no ecco e gli ho detto
è un capitolo del libro davvero molto toccante anche tutto sui missili eletto implicazione la morte senta spazio e nel frattempo ecco potresti entrare un po'più nel dettaglio
Sì grazie tricicli un un paragrafo del secondo capitolo del libro
Dove appunto che prendo degli appunti su su alcune riflessioni quinto scatenante dalla nel nel perito più più Calderón de la pandemia tra marzo e aprile
Appunto dalla pandemia espressa la morte di tutto nasce da una osservazione è molto semplice drammatica al contempo che è stata quella di ieri e le bare credo che se ne ricordino tutti perché qualcosa di assolutamente indimenticabile delle dare che lasciavano sciur su camion militare e la città di Bergamo perché per erano non c'era più neppure alla modalità di più filiere che i cadaveri e degradano con un'adeguata se cultura attraverso riti nei rituali di tutto
Credo che ci ricordiamo tutti le fosse comuni del cimitero da Island a New York è un'altra scena credo scolpite nelle nostre memorie
E sostanzialmente la morte riunito parla di quindi una sorta di morte interminabile che quella morte che si realizza nel momento in cui si mettono le mafie Giscone alle pratiche velluto ninfe vittime i rituali di compianto
Che che che tutti ben conosciamo e Conte cioè una dissociazione tra la morte e il dottor Conti alcuni siamo almeno noi occidentali preparati
E viceversa questa dissociazione però la morte di tutto accade quotidianamente accade quotidianamente ad esempio nel Mediterraneo dove appunto anche recentemente è una quantità incredibile di migranti no senta per grazie alle nostre politiche da fortezza europea muore pensate un po'il compianto offre in frassino vite direbbe Bach non considerate non dei neri
Ecco quando quando vediamo costerà dissociazione capiamo cioè contento la Cagnano fra le due morti che richiamo più volte nel libero in cui ma molti Monti Mario sicuramente l'altra grandissima maggioranza degli animali vivono quotidianamente cioè tra la morte decretata sul piano sociale e politico
E la morte reale poiché la morte biologica non alcune ditte d'infiniti ritiene di maniera Minali che vivono già destinati alla morte poiché ritengo che la mia mica rivisitazione del concerto la determinano maniera politica e del Tel tra le due morti
Oralmente però le morti sono tra i cargo la morte interminabile che quella che viene a realizzarsi nel momento in cui mancano quei quei rituali di non più di compianto di cui abbiamo detto e in cui appunto i soggetti paradossalmente non muoiono mai perché la loro morte non si è mai concretizzato in un riconoscimento sociale anche della loro vita e se ci sono soggetti addirittura neppure degni di morire credo che l'espressione più tipica
è quella che è quella della condizione attuale dei migranti
Infatti il concetto è preso da un avvocato saggio di Sayad che appunto in più che li grande proprio perché è l'immigrato e denigrato a è una una morte indefinita come dicevi tu sempre attento al tempo proprio perché non Moretti Acri quella oppure che contemporaneamente non muore nel in cui nella perché la morte non mi sono fatto melodico manca comunque come ho cercato di dire anche fatto sociale
E quindi potete una corda utile questa pandemia prove portate spero che s'è quella che l'opinione pubblica comincia a capire ricorda si prova a morire conferito che corre Philip però va a a morire in maniera che il carattere riconosciuti
Peccato conforme a monte i politici comprendenti lo considera una condizione normale
Persino nel più mentale che questo non accada non a un passo corteo europeo o nordamericano ora che purtroppo è capitato anche a nome di tra virgolette
Forse dovremmo cominciare a capire come un altro atteggiamento avevano perso la vita e verso la morte è assolutamente necessaria
Qualche io che è la parola che che l'Ecopass
La sedia grazie il professore è stato molto esauriente speriamo presto di di tornare ad averlo
Col nostro ospite a radio radicale io ringrazio naturalmente il professor Massimo filippica ricordiamo ancora una volta i nostri ascoltatori ordinario di Neurologia al San Raffaele di i mila no primario di Neurologia ancora al sempre al San Raffaele di Milano e naturalmente ringraziamo la nostra si rinviamo le dell'associazione radicale anti specificità parte in causa grazie
Grazie a voi giornalista
E al caldo