Le ricerche del Prof. Mario Morcellini sulle trasmissioni della Rai e della Fininvest in questo periodo elettorale per le politiche '94

Il microfoni professor Mario Morcellini coordinatore del corso di laurea di scienza della comunicazione giusto la dizione dell'Università la Sapienza di Roma che sta facendo una serie di ricerche sulle trasmissioni Fininvest e RAI allora innanzitutto di che tipo di ricerche si tratta e quali programmi avete scelto per questo ti questo dice si
Abbiamo scelto più che programmi un'area e cioè i programmi periodici informazione periodica i talkshow i contenitori di infotainment quindi a metà tra l'informazione e l'intrattenimento
Suo Rossi richiamati Zardi dalla campagna elettorale cioè solo quelli in cui c'era la presenza significativa di soggetti ottenni di divisione in campagna elettorale perché questi programmi non i telegiornali perché
E i telegiornali sono stati a tappeto sono a tappeto studiati da altre due iniziative di ricerca consimili una
A piuttosto grossa come ricerca affidata Franco Rosi dell'Università di Pavia di cui i giornali hanno parlato è un'altra
Affidata in questa stessa facoltà dal CNR professor sapere quindi c'era un problema di sovrapposizione di isolarci anche uno specifico c'era però anche una ragione di principio che in qualche modo emersa nelle conclusioni di Alberto Abruzzese cioè quest'area comunicativa a nostro parere è quella che Happy è interessante per capire le tendenze eventuali alla trasformazione o alla stabilità negli studi della comunicazione politica ovvero
Ovvero riteniamo che mentre il minutaggio dia risultati esasperanti sul taleggio tale e e si destinate a essere quasi illeggibile incomprensibile sul piano culturale e scientifico e a nostro parere anche della battaglia politica
Nel caso dei rotocalchi e cioè nel caso di di o comunque di programmi più l'
Indi la rappresentazione del pluralismo può essere meglio indagata a livelli di lungo periodo e cioè non
Il nell'ossessivo ricorse a vedere ogni giorno se esse sono stati dati due minuti e la sinistra e due a Berlusconi ma sui trend di rappresentazione da collezione insomma che avete scoperto da queste dati che periodo hanno interessato questa ricerca tutto il mese
Sta alle nostre spalle quindi dal dieci di febbraio al nove di marzo forse risultati contenutistici essenziali sono questi dal punto di vista degli stili di rappresentazione politica il primo risultato che c'è un eccesso di avvitamento del sistema duopolistico sui due principali attori della scena politica
Produco liste sarebbero ai delfini resterai Fininvest i i due principali attori politici sono ovviamente di nuovo Berlusconi e RAI questo secondo voi una stortura cioè si è determinato un eccesso di contrapposizione io un eccesso anche di comportamento reattivo tra la RAI e la Fininvest molto spesso i due segmenti sia Uto correggono reciprocamente però finiscono per costruire la stessa mappa di valorizzazioni politica che che che fa il il dirimpettaio questo è il primo effetto perverso c'è il cinema duopolistico produce una comunicazione politica troppo eccessivamente fondato su due poli questo significa anche eccesso di scomparsa del centro non è pensabile che in un paese siano i mezzi di comunicazione di massa ad aver deciso che il centro abbia già perso la lezione devono essere gli elettori riconosce questo pool di recupero con
Cosa significa questo
Fininvest gioca su Berlusconi e la RAI sul schieramento residente in diciamo che guardando
Do in prima battuta i dati queste risultato finale cioè anche se nelle settimane ci sono stati cambiamenti di ruoli nel complesso delle venti dei ventotto giorni studiati emerge una lieve prevalenza dei progressisti sulla RAI in una pre
Valenza un po'meno lieve quindi è più marcata di Berlusconi e la Fininvest e già questo annoia appunto fa problema nel senso che sarebbe desiderabile una rappresentazione più pluralisti più pluralistica delle forze in campo
Un secondo elemento è inquietante e cioè la spalla e spettacolarizzazione dei personaggi e dei protagonisti
Se si vede alla luce dell'indice di presenza dei protagonisti soprattutto dei media protagonisti la scena politica elettorale ci si accorge che la comunicazione politica ancora una volta non è riuscita a dare conto dello schieramento complessivo delle forze si concentra su pochi nomi
Questo intanto finisce ancora una volta per rafforzare ulteriormente Berlusconi perché è vero che Berlusconi è forte quasi quanto la RAI nella somma del sistema però se si passa un'analisi dell'indice di personalizzazione ci si accorge che lui dice
La sinistra non altrettanta capacità di produrre leaders o almeno la comunicazione non riesce a riscontrarle secondo elemento importante noi abbiamo la sensazione per il momento stiamo parlando di sensazioni perché qui si sta saltando dal discorso dei tempi di Rapp tentazione quello dei contenuti che la personalizzazione e la spettacolarizzazione vadano a danno dei temi veri che la campagna elettorale cioè i problemi su cui la gente avrebbe diritto di dividersi
E di scegliere immergono ancora troppo poco rispetto ai bisogni della di informazione della società acutizza dire al cambiamento politica sulla troppo cento secondo il vostro studio sul il cara sugli personalità e sul particolare su alcune persone personalità senso alcune personalità anche lì e curioso la sinistra sembra avere una scarsa appeal dal punto di vista delle personalità la sinistra intende progressisti
La destra che ad Alleanza nazionale che era quella che aveva cominciato forte nelle settimane finali per esempio delle reti Fininvest e lascia il posto a una quasi tutto totale scomparsa e cioè l'accentuazione della rappresentazione di Berlusconi va anche a danno degli stessi all'
I dati del Polo ho detto moderato e mente appunto la sinistra non è in grado presenterebbe leaders una leadership chiara identificabile sulla personalità di un alto ecco un'altra un'altra questione vuole capire se i gli strateghi della comunicazione non riescono a produrre leadership dalla sinistra o se non sia proprio una debolezza ahinoi comunicativa della sinistra c'è una debolezza bella
Loro della cosiddetti progressisti di produrre un'effettiva leadership questo sistema delle comunicazioni elogiativa ovviamente leadership nella comunicazione ecco complessivamente quindi lei dice c'è un grosso deficit di pluralismo mi sembra di capire per quel che riguarda l'applicazione delle regole del Garante che cosa
Le a nostro giudizio le regole sono state
Troppo esili poco tempestive ed inizia e lì certo non per colpa del garante ma per colpa di una serie di lacci e lacciuoli che anch'sto Paese Parnasi che prima arrivi la realtà e poi arrivano le regole e questo l'abbiamo scoperto già in televisione in tanti altri settori del mercato culturale
Il secondo elemento quando si è passati alle regole della grammatica della regola il nostro giudizio è è troppo poco fatta tenendo conto che la professionalità comunicativa e degli stessi specialisti di comunicazione è la solita vecchia lamentela sono regole inventate dei politici con qualche eccesso di giurisdizionali Isma'e con una scarsa conoscenza dei bisogni deformati della comunicazione rinvio alla Consulta dopo ma non è un problema di essere consultato perché non credo che questo risolverebbe il problema certo è che detto dall'esterno sembrano regole costruite da terzo
Pone o da entità professionali che hanno scarsa familiarità con la comunicazione e con il bisogno di innovazione che la comunicazione porta con sé un altro come dove sembra sia emerso che nel corso di questo seminario il fatto che ieri
In ogni spettatore gli ascoltatori insomma i cittadini non conoscono le regole del meccanismo del passato questo superbo peraltro non c'era anche la Marco Pannella ecco vero queste che cosa significa questo sulla consulta
E è sconvolgente mente vero nel senso che secondo me questo era il primo punto da cui lei emittenti dovevano partire per lanciare la comunicazione politica cioè prima occorreva chiarire le regole e poi come dire sottolineare la centralità il tutto tu uno dei protagonisti perché l'informazione sulla scelte politiche sono successive a quelle dei meccanismi evidentemente c'è però un elemento conservatore da questo punto di vista alcune ricerche all'inizio della campagna elettorale dicevano che il livello di pressione disinformati era sul ed era l'ottanta per cento ricerche più recenti non condotta dagli stessi attori quindi lei sa che è difficile accostare il ma il senso comune fa capire che non sono in in plausibili sembrano invece fa scendere a questo livello di scarsa conoscenza della tecnicalità del difficile campagna elettorale della prova elettorale sotto il cinquanta per cento anche se di poco è sempre come dire a un buon risultato rispetto a un mese fa e assolutamente deludente rispetto al compito dei media ecco ma di cittadini del cosa capiscono c'è un sistema un in un
Ale corretto in senso proporzionale c'è un sistema sull'uninominale
Le tutti cosa capiscono secondo me c'è una curiosa distorsione che la comunicazione lancia una competizione nazionale quindi di tipo proporzionalista dico
E che invece la la consultazione la distribuzione dei seggi privilegia ovviamente la dimensione del locale dei college e dei collegi questo riproponendo dalla solita contraddizione italiana e cioè
La comunicazione nonostante i cambiamenti negli anni Ottanta verso il locale
Non ha ancora ritrovato una formula soddisfacente in un equilibrio di tipo nazionale in un equilibrio dicono locale non c'è questo
X di ricca interazione tra comunicazione locale come i casi nazionali concluso questo sistema di informazione non pare molto
Ho adatto al
Un meccanismo di tipo uninominale
Ma non è questo secondo me il problema da porre se questo sistema la comunicazione è adatto alle aspettative comunicative della gente e quindi alla all'acquisizione di una competenza sempre più penetrante sui processi politici la mia
A diagnosi finale ma qui sto parlando di una diagnosi che io conduco come persona non quindi con la responsabilità di un corso di laurea o di un gruppo di ricerca che ovviamente sta valutando questa riflessione è che il sistema
Così poco misto italiano il sistema bipolare sia troppo indietro rispetto ai bisogni di pluralismo
Di apertura e di informazione sempre più analitica sui cambiamenti della società e sui cambiamenti tra politica e con voi quando fa versato questa cifra è stata succo tutte di queste i numeri di queste trasmissioni cioè inventario considerata la denunzia date tutte tutte tutte ovviamente quelle comprese quelle che abbiamo perso l'abbiamo recuperata in corsa
Tutte quelle di cui dicevo all'inizio cioè quelle in cui c'era una ricco riconoscibile presenza di un attore politico presente in campagna elettorale oggi un tema che era talmente legato
Quello che faceva diventare con la trasmissione coerente con il campione la ringrazio ma che siamo Mario Morcellini coordinatore del corso di Scienza della comunicazione alla Sapienza di Roma