Cerimonia di ringraziamento dei medici e infermieri della Task force della Protezione Civile

Al suo ingresso in una udita Mario ma in Presidente del Consiglio dei ministri
Allora buongiorno buongiorno a tutti prima di iniziare questa nostra cerimonia di prego di osservare un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del coronavirus
Grazie
Caro Presidente cari ministri caro commissario cari medici infermieri cari tutti
E per noi oggi una giornata veramente importante abbiamo alle spalle
Un periodo alcuni mesi di difficoltà e di fronte abbiamo un periodo nel quale noi dovremmo fare attenzione continuare a fare attenzione e dovremo dare il nostro massimo impegno affinché il virus possa essere fermato e non possa proseguire nella diffusione
E poi noi oggi vogliamo incominciare a dire grazie vogliamo dire grazie iniziando dai nostri medici e dei nostri infermieri delle nostre task force senza dimenticare gli operatori sociosanitari che sono ancora in servizio nelle carceri negli ospedali nelle RSA e tutto quanto il personale sanitario
Che continua a operare per la tutela della salute dei nostri concittadini
Oggi voi rappresentate
I tanti professionisti che hanno aderito alla nostra iniziativa la nostra chiamata e siete stati impegnati in prima linea negli ospedali
Ma non solo rappresentate anche i tanti che hanno risposto e hanno manifestato la propria disponibilità e non sono riusciti a partire perché signor Presidente la risposta che abbiamo avuto in occasione della il costituzione le nostre trasporti è stata una risposta eccezionale incredibile enorme proprio come il grande cuore dei nostri italiani tra un po'vedremo un breve video nel corso del quale ascolteremo quelle che sono le motivazioni che hanno spinto ognuno di voi a rispondere al nostro appello
Rivivo le il riepiloga eremo i numeri di coloro i quali hanno partecipato alla nostra iniziativa ma sono tanti tanti coloro i quali non hanno potuto partecipare voglio ricordare sono oltre otto mila medici
E nove mila infermieri che hanno risposto alla nostra chiamata a tutti voi a tutti loro
Va il nostro più sentito ringraziamento
In questi mesi tanti di voi mi hanno scritto con tanti di voi ci siamo sentiti al telefono
Abbiamo parlato
Eravate tutti quanti contenti di far parte da uno Stato task force molti di voi mi hanno manifestato il desiderio e la volontà di continuare
A rimanere nella grande famiglia della Protezione civile io sono fiero orgoglioso di questo
E abbiamo anche con voi immaginato come rimanere rimanere nella grande famiglia delle organizzazione di volontariato di Protezione civile quelle che si occupano del mondo sanitario e del sociale
Molti
In questa emergenza sono state impegnate le tante strutture operative come dicevo tra le strutture operative ha un ruolo fondamentale ha avuto il nostro volontariato di Protezione civile voglio ricordare oltre centocinquanta mila volontari e oltre un milione duecento mila giornate di presenza per le attività di protezione civile anche per loro organizzeremo nel prossimo futuro un momento di ringraziamento e voi come loro avete dimostrato che le emergenze si superano con l'impegno di tutti
La Protezione civile e fatta da tutti quanti i numeri
Avete lasciato le vostre città le vostre famiglie i vostri affetti
Il vostro lavoro e vi siete impegnati in prima linea negli ospedali avete fatto consapevoli dei rischi a cui andavate incontro e permettetemi in questa occasione di fare un sentito ringraziamento per tutti quanti medici
E gli infermieri che durante la loro attività della task force hanno contratto il Coleridge ed essendo che è presente alcuni di voi vi voglio ringraziare personalmente
Da Carla a Gianni Federico e Giacinto
Infine vorrei fare un ringraziamento ai miei colleghi del dipartimento e ai volontari
Volontari che altre amministrazioni che sono venute a sopportare la nostra struttura di supporto per fare sì che ognuno di voi non si sentisse abbandonate fosse assistito in nel periodo la vostra attività grazie grazie a Micelli grazie davvero
Grazie
Prende la parola alla dottoressa Rosa selvaggio in rappresentanza della task force dei nostri medici e infermieri
Buongiorno a tutti al ministro bar sa il nostro presidente del Consiglio ha al nostro capo del dipartimento alla Protezione civile
E al nostro Ministro della Salute speranza buongiorno a tutti vorrei farvi vedere questo questo è il nostro tesserino con cui s'identificavano ogni volta che eravamo arrivati nelle nostre regioni
Ed eravamo tutti tutti molto fieri anche perché il giorno in cui c'avete accumulato eravamo così tutti un po'spaesati
Ma devo dire molto chiari di aver fatto parte di di questa chiamata quindi il giorno in cui tutti quanti noi dovevamo fare il tampone ramo spaventatissima di per per via che qualcuno di noi non non sarebbe potuto partire
Ma così non è stato grazie a Dio siamo riusciti a partire tutti ci avete portato tutti a Pratica di Mare con l'aereo militare Sempre devo dire tutti un pochino spaventati ma insomma
Per quanto mi riguarda è stata un'esperienza bellissima e devo dire che anche i nostri infermieri sono stati per noi una grande forza e devo dire ragazzi che senza di voi io non ce l'avremmo mai fatta quindi
Poi siamo andati su un aereo militare e li abbiamo cominciato a capire che partivamo per la guerra vero ministro bozza
Partivamo per la guerra e quindi avevamo un titolo con noi donne almeno insieme alla collega Andreana Adreani al dottor Filippo Marini Balestra al dottor Raffaele Castaldo ha la dottoressa scarpini anestesista
Eravamo un gruppo insomma abbastanza
Corposo e noi eravamo destinati agli Spedali Civili di Brescia quindi indiana zona rossa
Ma schiera di aver di fatto parte
Peraltro quando siamo arrivati lì poi ognuno di noi arrivato al all'ospedale e lì sono cominciate le varie le varie i vari incarichi
Ma devo dire tutti molto molto soddisfatti e stanchi
Per quanto ci riguarda abbiamo poi capito che in ogni millimetro cubo diaria via era un'aria di morte
Quello che tutti quanti noi abbiamo abbiamo carpito era questo
Ma chiari di poter far qualcosa per queste persone perché di non avevamo tanta scelta dovevamo soltanto aiutare i pazienti sospetti Covip positivi
E l'unico modo per poter entrare a farne parte era questo tesserino perché ce lo chiedevano in continuazione
E quindi eravamo felici di questo
Per quanto ci riguarda ognuno di noi dava il massimo avevamo insomma devo dire un sacco di un sacco di notti da fare perché l'unica cosa che potevamo fare per i nostri colleghi
Degli Spedali Civili di Brescia era quello di aiutarli a superare il momento che che stavano anche loro che avevano passato quindi noi li sollevammo dalle notti e quindi ognuno di noi compresi i miei colleghi facevamo tutte le notti nei pronto soccorsi
Mi devo dire che non è stato molto facile
La notte nel nostro pronto soccorso funzionava così c'era un elicottero che si alzava in volo almeno per dieci dodici volte almeno io le contavo perché chiaramente noi non dormivamo mai
E e sapevamo che questi questo aereo quando partiva questo elicottero andava a prendere nelle valli le persone che non potevano essere prese con le ambulanze perché nelle valli non arrivavano le ambulanze
E questi pazienti arrivavano morti ma cercavamo tutti di farcene una ragione e io dicevo come è possibile che sono qui a fare una cosa del genere com'è possibile che c'è gente che muore né non possiamo far nulla
Però la cosa più più straziante almeno credo per me è anche per altri colleghi era quello di dovrebbe di dover vedere la notte
Delle mamme con i bambini in carrozzella autistici che non potevano essere accolti durante il giorno per via del covi dei e quindi non potevamo trattarli
Trattarli significava che questi bambini autistici sulla sedia a rotelle non avevano che solo le lacrime per far capire che avevano dolore
E io mi sentivo tanto fortunata
A quel punto abbiamo cercato di dare una mano effettiva questi colleghi e devo dire che ci hanno trattato come se fossimo degli eroi
Degli era mai arrivati chissà da dove e perché nessuno sapeva che arrivavamo quindi quando c'hanno visto erano tutti Straffi Vichy e dicevano meno male meno male che se d'arrivare non ci credevamo
Comunque il nostro gruppo si era sembrato molto bene è vero il vostro Balestra il dottor Castaldo tutto il resto della compagnia
E ogni tanto io cucinavo perché loro perché ogni no ognuno nelle sociale i turni impossibili quindi mangiavamo e ci sfogava MOI dicevamo agito che ha visto oggi tocca di fatto come stiamo eccetera eccetera aspettavamo alle diciotto il bollettino del dottor Borrelli che ci informava sulla sullo stato attuale della situazione e quindi ogni tanto eravamo un po'confortati ma anche un po'meno
Lavori che
Alla fine la missione eravamo sì tutti stanchi ma soddisfatti di aver va svolto un ruolo principale cioè quello di aver potuto aiutare oltre che ai colleghi ma le persone poco l'italiano perché alla fine non è dieci
Siamo così lo facciamo per le lo facciamo per missione questo lavoro almeno io
L'ho sempre fatto per missione
Devo dire tutti Dino Tutino e abbiamo lasciato gli affetti e chi ha lasciato con le mogli in stato interessante di gravidanza che ha lasciato tre figlie femmine come metti ha lasciato le compagne
Che ha lasciato il proprio posto di lavoro o addirittura gli studi privati per poter fare la Protezione civile
Questo mi riempie d'orgoglio e quindi devo dire grazie a a tutti i nostri colleghi a tutti noi italiani che siamo così coraggiosi
Devo dire che per quanto riguarda il dottor Borrelli e stava persone eccezionale ci ha aiutato e supportato in tutto e per tutto qualsiasi cosa di cui noi avevamo bisogno mi era sempre pronto a darci una mano anche perché per il nostro ritorno non era stato previsto nulla dovevamo soltanto prendere dei treni ma non tutti partivano e quindi c'era un po'di confusione generale ma lui ci ha messo a disposizione tutti i mezzi anche quelli della Croce Rossa
Per poter fare rientro quasi tutti alle nostre famiglie perché poi alla fine tutti
Eravamo stanchi ma volevamo rientrare alle nostre famiglie
E quindi lo ringrazio
Ma il mio ringraziamento maggiore va al dottor Antonio Brizzi questo lo voglio lo voglio rimarcare così come tutti i colleghi che hanno preso il colibrì
Il dottor Brizzi è un dottore sardo mio conterraneo tra l'altro che ha preso il Co-lead e che era di fronte alla mia stanza della dal Bergo e quando alle diciannove e trenta ci hanno comunicato che lui era Covip positivo che quindi era già in isolamento
Abbiamo avuto un momento di sconforto questo sconforto
è stato quello di cominciare a a dire guarda non ti preoccupare siamo tutti qui contenne domani mattina faremo di tutto per farti per darti una mano per aiutarti dopodiché lui veniva mandato raccolto al Policlinico Gemelli di Roma per fare la famosa quarantena
E ognuno di noi in quel momento aveva le lacrime agli occhi e pensava a quanto era stato fortunato non aver preso il Koring e che comunque a lui alla sua famiglia andavano i nostri ringraziamenti più sentiti
Ma eravamo quasi tutti sconvolti
Sto finendo sono molto emozionata mis mi mi scuso ma sono emozionatissima
Volete volete sapere il corrida ha cambiato molte cose ha cambiato molte persone ha cambiato i nostri affetti le nostre vite giornaliere
Ma il fatto di dover aver fatto parte di un'ammissione così importante arricchito spiritualmente molti di noi e pensare che nella vita la cosa più importante e la salute
E e poi soprattutto gli affetti gli affetti più cari quelli vere
Eravamo in guerra nessuno sapeva se sarebbe tornato quindi siamo partiti per una guerra senza le armi perché comunque non le avevamo però abbiamo dimostrato credo alla nazione intera che il nostro contributo si può dare ognuno di noi lo può dare contributo personale almeno nove medici questo l'abbiamo fatto
E anche i nostri infermieri lo hanno dimostrato stando ci vicino supportando ci perché anche loro sono assicura importantissima per il nostro mondo
Sono fiera di essere tra di voi tra tutti quanti voi e fiera di essere italiana
E credo che di aver dimostrato le insidie che sono tre che si può dare veramente tanto alla nostra Italia e alle persone che hanno bisogno semplicemente facendo il nostro dovere noi di medici e voi di infermieri grazie a tutti
Segue un video con altre testimonianze di medici e infermieri se può partire il video
Mi chiamo Giovanna Russo e sono infermiera chiamo Pietro Zaccagnino sono un radiologo titoli dei soggetti quarantaquattro anni infermiere per sono Ezio splendori medico chirurgo
Gli imballi mi chiamo ancora umorismo ammette provengo da Firenze di origine somalo mi chiamo cioè in Bianca vengo da L'Aquila attualmente sono le intenzioni da qualche anno sono un subito risolta sugo ha escluso il giorno in più giudice su pronto soccorso sono chirurgo d'urgenza da quello dal silenzio del noi in termini conosciamo il nostro lavoro e sappiamo che c'è quando c'era bisogno di aiuto ho pensato subito ai miei colleghi che sicuramente hanno bisogno di questo forse mi sono sentita in dovere di aiutare i colleghi in difficoltà in titoli quel famoso sabato ho avuto quasi un impeto non ho resistito rimane sui posti di lavoro mi sembrava doveroso farlo dare il nostro piccolo contributo rendermi utile in questo momento di difficoltà non solo per l'Italia ma per tutto il mondo un surplus distinto quanto ho lavorato a Milano Nord ed era giusto secondo me ringraziarlo per quello che mi hanno dato ma aiutare in tutti i sensi non solo come medico o ma anche dal punto di vista umano ordinamento pulizia che stanno per fare qualche cosa che non è corre il volo spero di poter dare tanto riceve tanto da questo questo glielo dissero esito devo dire che è un grande onore l'ho fatto con il curdi per ridare insomma una speranza di un abbraccio in niente
Grazie prende la parola l'onorevole Francesco Boccia dal ministro per gli Affari regionali l autonomia
Grazie al capo Protezione civile Borrelli
Poche parole
Per dirvi grazie
Ringraziare e per il lavoro straordinario che avete fatto dal primo giorno in cui presidente appena abbiamo chiamato la risposta è stata immediata eravamo qui
In queste stanze con Telco nel ministro speranza con il commissario Arcuri con il capo la Protezione civile
Quando abbiamo chiesto a tutte le regioni italiane di darci un contributo
Anche fisico nel senso che
Erano i giorni più drammatici che Rosa ricordato
A mani nude la Protezione civile provava a spostare alcuni pazienti dalle terapie intensive soprattutto lombarde
In altre regioni italiane che mettevano a disposizione i loro posti liberi in terapia intensiva che però diminuivano quel sistema si chiama cross come voi sapete ed è stato ha funzionato
Fino a quando è arrivato il colpite a mani nude cioè con le telefonate che il capo Protezione civile faceva i presidenti delle Regioni a volte con le mie telefonate con questa del ministro speranza dipendeva in quei momenti difficile che si trovava perché questa era la condizione nella quale eravamo
Ci siamo guardati in faccia in quelle ore
In una Conferenza Stato-Regioni in una delle tante che abbiamo dovuto di fatto convocare seduta permanente abbiamo chiesto a alle regioni di darci la disponibilità dei propri medici perché molti di voi sono dipendenti delle aziende sanitarie locali molti sono dipendenti di aziende sanitarie private
E e la risposta è stata una risposta difficile drammatica c'erano arrivate presidente quaranta disponibilità
I medici
Perché hanno messo anche i presidenti delle Regioni che le loro burocrazie erano riuscite a fare questo sforzo
Quando di fronte a questo numero che non sarebbe stato sufficiente per la drammaticità delle condizioni comunque eravamo Brescia Bergamo lo odia Cremona Piacenza ma poi anche Genova Bologna
Stiamo parlando di metà marzo
Ho chiesto ai presidenti di regione di condividere con voi questa che è stata una prima volta non era mai successo nemmeno nella storia della protezione civile
Abbiamo mosso scavalcato tutte le procedure
Con l'autorizzazione al Presidente del Consiglio ci siamo rivolti direttamente a voi
E siamo stati travolti piacevolmente travolti e devo dire che presidenti Regent tutti hanno ammesso
In quella stessa settimana dopo il primo bando primo bando è durato quarantotto ore le otto mila risposte sono arrivate in quarantotto ore devono ringraziare i mezzi d'informazione la RAI che ci ha consentito di saltare tutte le procedure solite insomma abbiamo fatto una cosa all'italiana nel senso che all'italiana quando in emergenza in emergenza in quarantotto ore la Protezione civile ha fatto il bando i mezzi di informazione hanno hanno diffuso
E voi avete risposto
Dopo meno di una settimana eravate in corsia
Non è mai accaduto la stessa cosa l'abbiam fatta con infermieri hanno risposto in nove mila cinquecento infermieri e poi insomma un mese e mezzo dopo quando abbiamo avuto anche problemi con le carceri lo abbiamo fatto per gli operatori socio sanitari che saranno ringraziati dal capo Protezione civile quando finiranno il loro percorso perché ce ne sono oltre mille nelle carceri italiane
E e c'avete dato un la grande lezione
L'avete data anche alle regioni e devo vi ringrazio anche a nome dei presidenti che hanno per la prima volta la loro vita autorizzato chiudendo gli occhi nel senso che non sì sono impegnati a dire sì semplicemente perché voi dicevate sì non dovevate passare attraverso nessuna procedura amministrativa
Io penso che sia la la la lezione
Che ne vien fuori quella che ha richiamato rossa di un Paese che si è tenuto per mano di medici che c'hanno
Spigliato colleghi infermieri che basta avere un camice e basta un trolley ai ai primi di voi
è accompagnato a Bergamo e Brescia quando gli ho chiesto come mai per venti giorni bastavano uno zainetto controllo mi avete spiegato ma quando si vive in camice bastano due tre tutte sotto si lavano ogni ogni giorno basta del ricambio per il giorno dopo e sentito giovani nonni è giovane non lasciare i nipoti figli
Stata una grande lezione per tutti noi ci siamo tenuti per mano
Con alcuni abbiamo anche pianto insieme ad Orio al Serio dove la situazione era spettrale drammatica
Ora a fine giugno essere qui con voi Cardilli grazie per fare questa cosa che diciamo la Protezione civile molto opportunamente
Fa Traverso voi a tutti gli oltre mille settantuno tra medici e infermieri che hanno fisicamente dato una mano
Agli ospedali italiani in difficoltà è una cosa che ci ci riempie d'orgoglio stato
Stato davvero l'insegnamento per tutti noi io penso ricco presidente il consiglio è questo modello debba andare avanti debba essere Rizzato ogni volta che il Paese in difficoltà ovviamente
Io penso che la testimonianza di oggi debba anche farci dire a chi è fuori di qui
Che il copy ancora tra noi che non bisogna abbassare la guardia
Che gli assembramenti che vediamo sono uno schiaffo tutti voi i vostri colleghi che non ci sono più i tanti e trentaquattro mila italiani che non ci sono più
E che che ricordiamo ogni giorno fino a quando il ministro speranza non ci dirà che è finito non sarà finita
Come le ho detto quando siete partiti
Speriamo di non chiedervelo mai più ma sapere che ci siete sempre
Ci tranquillizzava in ogni regione
E il mio grazie al nome di tutte le regioni italiane grazie di cuore grazie ancora
Prende la parola al dottor Domenico Arcuri commissario straordinario
Buongiorno
Grazie davvero di
Esserci io ricordo di avervi accompagnato con il ministro boccia
In una serata di tregenda a Bergamo
Con questo aereo erano
I giorni più duri della corsa contro il tempo che tutti insieme stavamo facendo per cercare di contrastare questo drammatico e imprevisto nemico e ricordo che poi non siamo tornati da soli con l'aereo vuoto
E
Io poi son tornato qui e ho pensato che in fondo voci stavate davvero aiutando anche
Più di quello che pensavate voi ci stavate aiutando non sentirci soli e non sto scherzando neanche un po'
E ci stavate aiutando a guadagnare tempo noi all'inizio eravamo disarmati
Come qualsiasi altra nazione del mondo
E dopo soli tre mesi oggi possiamo dire
Di essere statista ordinati degli siete serviti anche a me Silenzio
Quando io son tornato qui quella sera ho pensato che eravamo un Paese straordinario che delle persone
Soltanto con un come diceva Francesco con un trolley e poco preavviso
E solo per il la fierezza e l'orgoglio di fare del bene agli altri si erano messe in cammino come stavamo facendo noi
In questi tre mesi ne abbiamo fatto tutti io per ultimo un lavoro straordinario potrei dirvi che abbiamo distribuito alle regioni il novanta per cento dei degli strumenti per la Terapia intensiva che erano stati distribuiti dal dopoguerra fino a febbraio potrei dirvi che abbiamo raggiunto la vetta dei grandi Paesi
Del mondo che riescono a fare tamponi per numero di abitante potrei dirvi che abbiamo distribuito cinquecentododici milioni mascherine
E quant'altro non è il caso che vi dica un po'perché lo sapete un po'perché svanisce rispetto a quello che avete fatto voi
E quindi mi fermo qua vi ringrazio e vi faccio due raccomandazioni la prima la faccio a voi non soltanto voi Covito non è ancora finito
Finirà quando in alcuni miliardi di dosi sarà possibile somministrare il vaccino a tutti i cittadini del mondo che saranno nella necessità di doverlo assumere però sappiate che grazie al presidente Conte grazie ministri grazie al dottor Borrelli buon ultimo grazie al commissario noi siamo molto più forti e molto più attrezzati di come eravamo tre mesi fa
E questo è dovuto all'impegno di molti di voi e soprattutto di voi e questo ci conforta mentre pensiamo di dover continuare a essere allerta pensiamo anche sappiamo anche quelle drammatiche notti come quella che abbiamo fatto dovrà ad Orio al Serio in questo aeroporto vuoto
Non devi verremo più
La seconda e ultima raccomandazione voi sì dovette essere davvero fieri ed orgogliosi come diceva lei di voi stessi e se posso aggiungo una cosa non vi dovete dimenticare niente
La memoria di quello che si fa per sé e per gli altri è un fondamentale collante che tiene insieme
Un popolo una comunità ed una nazione quindi non vi dimenticate quello che avete fatto siatene orgogliosi e raccontate loro a chiunque potete raccontarlo anche qualche volta pensando che non vi credono grazie davvero
Prende la parola l'onorevole Roberto Speranza ministro della salute
Sì poche parole ancora sono stati i giorni più difficili della nostra vita
Credo che a ciascuno
Di voi a ciascuno di noi vengano ancora i brividi quando pensiamo a quei momenti a quei passaggi a quelle
Giornate quelle notti in quelle ore incredibili
Io penso che se restituzioni repubblicane ce l'hanno fatta perché questo ad oggi possiamo dirlo era un'onda tremende eravamo il primo Paese occidentale ad essere colpito le istituzioni repubblicane però hanno retto
E anche grazie al vostro impegno
E un grazie quindi che vi faccio
Veramente uno per uno perché in quelle ore più difficili
Ciascuno di voi quando partiva ciascuno di quei voli quando arrivavano i posti destinati Simone dava una mano a quel pezzo di territorio e questo è senz'altro vero ma dava un'iniezione di fiducia a tutto il Paese
Non importa se l'aereo atterrava a Brescia Bergamo o se qualcuno di voi andava a Piacenza o a Rimini o in qualsiasi altra parte del nostro paese ma il messaggio
Di voglia di combattere di voglia di vincere questa sfida arrivava dappertutto anche a centinaia e centinaia di chilometri di distanza
Io credo che questo sia il messaggio più bello che dobbiamo portare con noi
Mi sia permesso anche di ringraziare oggi
Tutta la protezione civile per il lavoro straordinario che ha fatto partire chiaramente
Dal commissario Borrelli
Il lavoro incredibile ha svolto anche dal commissario Arcuri in queste settimane
Le regioni il governo
Guardate con umiltà perché l'umiltà è una dote che dobbiamo io penso sempre coltivare con grandissima forza però l'Italia c'è stata
E non era facile non era scontato
E io penso che dobbiamo continuare a coltivare questo sentimento anche di grande unità
Di capacità di superare confini limiti barriere ed essere all'altezza delle aspettative dei nostri cittadini
E io penso che i medici gli infermieri e il personale sanitario ci abbiano dato anche questo straordinario messaggio e di questo vi siamo veramente grati
Oggi io vi chiedo un'ultima cosa
E quella di aiutarci a coltivare la memoria
Io vivo con una certa ansia ancora queste giornate in cui ho la percezione che un pezzo di paese pensi che la battaglia sia già vinta
E invece siamo ancora dentro questa battaglia vero che stiamo messi meglio rispetto alle settimane passate perché le misure
Che abbiamo disposto i comportamenti delle persone ci hanno aiutato a piegare la curva dal lato giusto ma ancora la partita
E in campo quindi guai a pensare che sia già vinta
Io ritengo che una delle chiavi
Esattamente coltivare la memoria
E spesso il Paese dimentica velocemente
Che invece i furti segnati dei nostri medici dei nostri infermieri del personale sanitario le immagini indimenticabili di quelle giornate dovremmo conservarle dentro e condividerle
E voi che le avete vissute più di altri potete raccontare che abbiamo affrontato veramente
Un nemico difficilissimo e quanta sofferenza quanta difficoltà avete incrociato persone che hanno perso la vita in un numero che è sempre troppo alto
E allora io penso che dobbiamo continuare a valorizzare questa linea che c'ha tenuto insieme
Dovremmo tenere viva la memoria
E soprattutto come ha detto io penso meglio
Di ogni altro e concludo papa Francesco
Non disperdere questa lezione straordinaria
Papa Francesco ha detto una parola Popper amente poche parole ma di una profondità incredibile
Peggio di questo dramma c'è solo il rischio peggio di questa crisi c'è solo il rischio di sprecarla
Noi non dobbiamo sprecarla
Questo significherà investire sul nostro servizio sanitario nazionale sulle donne e gli uomini che ne fanno parte ricominciare ad investire ma sono cose che abbiamo già iniziato a fare su cui in primis il Presidente del Consiglio ha dimostrato in questi mesi di saper mettere una priorità assoluta sull'importanza del servizio sanitario nazionale
E voi dovrete con noi svolgere e vincere questa battaglia perché con medici e infermieri
Messi nelle condizioni di poter essere diciamo fino in fondo al servizio dei cittadini tutto il paese e davvero più forte grazie grazie grazie
Prende la parola il professore Giuseppe Conte presidente del consiglio dei ministri
Oggi mi ha fatto impressione ritornare qui perché ho cercato di contare i giorni in cui sono mancato che ho ricordato anche tutti i giorni passati qui sin dall'inizio dalla prima sera
Quando dopo un vertice notturno perché delle volte la a Bruxelles il consiglio che finisco molto tardi mi precipitai qui per avere un aggiornamento diretto ricordo con ministro speranza ad altri ministri presenti cercammo iniziammo a misurarci con questa emergenza cercando di capire cosa stava succedendo
Ricordo quindi il confronto col dottor Borrelli costante
Ore drammatiche discussioni confronti intensi ore febbrili ricerche febbrili
Cercare di capire dove poterci approvvigionare in quale luogo del mondo per approvvigionarsi per le attrezzature mediche che scoprimmo subito insufficienti
Per i dispositivi di protezione individuale
Poi si aggiunsero altri compagni di viaggio con il commissario Arcuri
E cercando di razionalizzare nell'intervento di renderlo ancora più potente e più efficaci
Ieri nel confronto e sono stati abbiamo come sapete ha avuto una consultazione generale ecco tutto tutte le componenti della società per cercare di mettere a punto un piano per far ripartire il Paese nel modo più efficace
E più celere possibile
C'è stato anche un confronto con alcuni esponenti del mondo la cultura e gli ho già citato Alessandro Baricco
Lo scrittore causato dalle belle parole che dico subito rubato le ho parafrasato delle loro batte
Abbiamo vissuto un'emergenza
Così inaspettata che ci ha costretto ad aprire all'impossibile il panorama della nostra mente
C'ha costretto ad allargare all'impensabile il raggio della nostra azione
Le assicuro che né io né i ministri che mi hanno affiancato avremmo mai pensato
Di poter dove assumere le decisioni che abbiamo preso
Io sfido qualunque presidente del Consiglio a pensare
Di poter disporre dopo un intenso Consiglio dei ministri molto sofferto molto con una discussione molto intensa per tutte le implicazioni che comportava disporre per la prima volta dal dopoguerra a oggi
In uno Stato democratico
Una zona rossa per dieci comuni del lodigiano un comune del Della Valle Hogan il
E così la decisione ma mano che si presentava la necessità di dire prima i cittadini alcuni territori poi ai cittadini tutta la comunità nazionale voi non uscire più di casa se non per comprovate ragioni voi dovete rispettare delle misure di stanziamento dovette
Ricorrendo alcune circostanze utilizzare quello che stiamo ancora utilizzando verso dispositivi di protezione individuale
Sfidando anche regole basilari principi fondamentali del nostro ordinamento democratico con tutte le implicazioni non solo politiche giuridiche sociali economiche
Siamo stati tutti costretti ad affrontare una prova difficilissima impegnativa inaspettata
Ricordo sempre la triste contabilità
Dei nostri morti che non sono numeri abbiam detto sin dall'inizio
Ieri abbiamo raggiunto la cifra di trentaquattro mila seicentotrentaquattro decessi
Non so dobbiamo dimenticare sono carenti persone genitori
Padri madri parenti conoscente
Per lo più ciò San detti le statistiche lo dico non sono persone anche molto anziane anche se non sempre è stato così
Io stesso sapete ho perso uno della scorta che era molto giovane
E sono persone abbiamo scoperto anche un linguaggio per esempio per me nuovo io non conoscevo la parola comorbilità
Come a dire che spesso il virus aggredito persone che avevano patologie pregresse
Però quelle persone anche se anziane anche se con altre patologie sono quelli che hanno costruito l'Italia ci hanno consentito di uscire dal dopoguerra di edificare questo meravigliosa nazione hanno affrontato ci hanno consentito di lanciare il miracolo di affrontare di realizzare il miracolo economico hanno reso grande il made in Italy italiano nel mondo
L'ultima volta che ho avuto al consiglio europeo ho ricordato
Anzi no nell'ultimo Consiglio nel preconsiglio che abbiam fatto quindi una decina di giorni fa ho dato anche il numero di questi decessi aggiornato alla sempre e spiegare ai miei colleghi Piero veri che non è solo quando noi affrontiamo i problemi anche in Europa non possiamo solo tener presente una prospettiva politica
Giuridica ma c'è anche una prospettiva morale che mi muove e ci deve muovere quando assumiamo le decisioni lo dobbiamo fare per loro che sono venuti a mancare
Ieri abbiamo sfinito terminato la consultazione nazionale
A villa Pamphili
E ecco i ministeri sul giusto suggerimento del ministro speranza in particolare abbiamo ascoltato per ultimi
Dando loro tutto il tempo necessario per esporre le rispettive posizioni le associazioni in rappresentanza delle varie professioni sanitarie ci è sembrata la cosa più giusta per terminare questo ampio affresco
Di quelle che sono le istanze
Le ragioni le richieste di tutti di tutte le componenti della società italiana
L'Italia questo la nota assolutamente positiva
Ha dato una grande prova di sé
La comunità nazionale ha dato grande prova disse
La data quando era tutto inaspettato
L'hanno data i singoli cittadini perché sono una riusciti nella maggior parte dei casi a rispettare le regole anche molto restrittive che abbiamo introdotto
A cambiare abitudini di vita dall'oggi al domani
Stravolgendo le e comprendendo che era uno sforzo che andava fatto Spurs sul piano individuale poteva risultare molto pesante perché soltanto con questo scorso solidaristico ciascuno rispetta la regola né potevamo uscire in qualche modo contenendo la diffusione del disagio ne siamo usciti dalla fase acuta è stato detto ovviamente il virus corre ancora come quindi dobbiamo ancora continuare a rispettare le regole anche se abbiamo riaperto quasi tutte le attività ma una prova ancora più bella rete da tra voi
Nell'ambito di questa di questa prova difficilissima di queste ore drammatiche anche tragiche
Vi assicuro che quando avete risposto all'appello abbiamo visto i numeri io credo che tutta la comunità nazionale
Ne abbia tratto conforto
Motivo di fiducia
Abbia apprezzato tantissimo vostro coraggio non solo per voi stessi perché abbiamo capito che c'era una resilienza della comunità nazionale un coraggio una determinazione
A non lasciarsi sopraffare da questo nemico invisibile
Forse non siete degli eroi qualcuno di voi lo ha detto anzi ha rivendicato non ci chiama terrò io ho preso alla lettera questo invito quindi non mi chiamo eroi però siete dei grandi professionisti
Di grande vi grande cuore
E devo dire chi è abbiamo parlato anche il presidente Repubblica siamo detti che non c'era possibilità quest'anno di riconosce delle attribuire onorificenze
Dell'ordine al merito della Repubblica perché non era avevamo i tempi e non c'erano non c'era la possibilità tanto data anche la situazione
Abbiamo rinviato al cenone al ventisette dicembre abbiamo chiesto a tutti i prefetti di segnalare in particolare le persone che gli sono tra cui anche nelle professioni sanitarie che si sono particolarmente distinte
E ovviamente questo riguarda tutte le componenti la Protezione civile
In primis ma riguarda anche le forze dell'ordine
Dalla polizia ai carabinieri Guardia di Finanza ero nautica esercito vigili del fuoco tutti gli operatori della Protezione Civile a tutti i livelli
Indicare singole categorie sicuramente non lo dimentica qualcuno immagino
E pressoché impossibile ma devo dire che il Paese in tutte le sue componenti e voi per primi ha reagito benissimo essi oggi siamo qui a parlarci in questo modo e perché ci siete stati anche voi
Grandi professionisti con un grande cuore siccome avete dimostrato un grande cuore io so che ciascuno di voi
Nel proprio il profondo
Sa che se dovesse andare a effettuare quella spiccia della contabilità del dare a bere
Io credo che voi siate convinti di aver ricevuto ricevuto di più di quanto avete dato grazie
Allora procediamo con la consegna degli attestati di ringraziamento
Ci possiamo
Ha inizio la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione
Signora Alessandra Adamo infermieri
Signora Cristiana Laura Andreani medico
Signor Federico Bizzarrini medico
Signor Giacinto Caramia medico
Signor Raffaele Castaldo medico
Signora Milena Cesarini infermiera
Signora Antonella diamanti medico
Signora Martina Di Campli infermiera
Signor Filippo Maria Marini Balestra medico
Signor Massimiliano magro infermiere
Signora rosa selvaggio medico
Carlo Carla Mauro
All'Ama
Signor Fabrizio mondani fermi chiamo io
Filippo Maria Marini Balestra che ha preso che ha preso come quell'altro Perfect
Va bene prendiamo che noi vogliamo
Fabrizio Mongelli
Barbara
La Platania
Marco Ricci
Laura Rossi
Patrizia scarse letta
Signor Giovanni Sergio medico
Signor Filiberto Sir Raynaud medico
Signora Ramona spagnole nello infermiera
Signor Luca Esone infermiere
Signora Lucia bachiano infermiera
Signora Carmela vera in infermiera
Signor Pietro Zaccagnino medico
A termine la consegna degli attestati di partecipazione