I cronisti minacciati: la FNSI incontra il Ministro dell'Interno Luciano Lamorgese. Intervista al Presidente della FNSI, Giuseppe Giulietti

Radio radicale siamo in collegamento con Giuseppe Giulietti presidente della Federazione nazionale della stampa italiana innanzitutto ben
Tornato a Radio Radicale Giulietti grazie a voi sempre allora Giulietti c'è stato un incontro con Luciana la Morgese il ministro
Dell'ente Herno
Innanzitutto che cosa avete parlato
Era la Regione a formare l'Osservatorio cronisti minacciati al quale partecipano la ministra e il viceministro Mauri capo dello polizia Gabrielli funzionari di tutte le armi
L'ordine nazionale dei giornalisti c'hanno dati i dati dati allarmanti sui cronisti minacciati sono ottantasei dall'inizio dell'anno oltre
Ed era no sono ottantatré dall'inizio dell'anno ed erano ottantasette in tutto il due mila e diciannove dato definito preoccupato dalla stessa
Quindi fa la Morgese di questi ottantatré trentatré vengono dal fronte delle a
La delegazione diciamo così particolare neofascista venti dall'ambito della criminalità trentasette hanno facciamo natura diverta e le regioni più colpite sono Lazio Campania Sicilia Calabria e Lombardia
Questo reclamo è un'agiografia tutt'altro che rassicurante eh sì Giletti tra l'altro questo tema ecco del l'esposizione dei giornalisti a questo tipo di fatti è un tema complessa e difficile da far passare perché c'è anche una vittoria ormai contro quindi lavoro dei giornalisti
Peccato che previste per le aggressioni siano nei confronti di quella miste croniste molti dei quali precari Santagati
Che lei da che anno su mafia camorra e malaffare i cronisti che spesso stanno nel mirino non solo di casi di mala informazione di volgarità o di pressappochismo o di sciatteria
Ma solo in casi di coraggio civile
Anzi a questo proposito abbiamo detto al ministero che noi ci teniamo alla correttezza e alla ferita
E se dovessero esserci caldi di cronisti poco seri di chi fa esibizione Terim minacciò di chi si inventa le minacce
Sì venga immediatamente segnalato noi ci costituiremo parte civile perché è un oltraggio alla credibilità di chi davvero agghiacciato e al diritto dei cittadini ad essere informati
E abbiamo anche chiesto al ministero di organizzare delle riunioni nelle regioni più colpite a cominciare dalla provincia di Caserta per incontrare i cronisti ascoltarne le ragioni studiare le forme migliori di tutela
Anche perché è del tutto evidente diciamo che questi i cronisti vengono colpiti per impedire ai cittadini di essere informati è devo dire che tutti gli interventi oggi da parte del ministero ma anche da parte del capo della polizia della ministra del viceministro Mauri
Hanno concordato sulla necessità di salvaguardare
La trasparenza delle informazioni come presidio democratico sotto questo profilo è stato un incontro assolutamente importante ed essenziale ecco questo incontro con ministro la morte se è comunque un segnale davvero importante da questo punto di vista cioè rincuora un po'anche diciamo la vicinanza del del Governo sicuramente poi dopo adesso vedremo altre possibilità sicuramente l'osservatorio che fu voluto dal ministro Minniti all'unica in Europa
Oggi abbiamo tenuto anche che ogni mese uscirà un bollettino che spiegherà i numeri ma dal punto di vista quantitativo e qualitativo
Abbiamo anche concordato un incontro in particolare con la polizia postale perché oltre il quaranta per cento delle minacce vengono dai soci al sono particolarmente aggressive nei confronti delle colleghe
Con forme di aggressione che ovviamente poi contengono sempre volgari tatticismo minacce
Abbiamo chiesto un incontro per capire proprio la provenienza delle minacce per capire come noi possiamo segnalare anche come ho coordinare i diversi osservatori contro il linguaggio dell'odio e della violenza
Naturalmente nega però che il governo faccia molto di più invece sul fronte delle querele bavaglio mentre che la legge approvato in Commissione giustizia continua a lasciare troppi bavagli e troppi ostacoli
Per essere dalla parte dei coloni qui non basta dare loro le scorte bisogna liberare i cronisti e da una serie di leggi
Dal carcere tuttora previsto alle querele bavaglio che invece ostacolano quotidianamente in modo costante lavoro dei cronisti e per ora non arrivano segnali confortanti neanche da questo Parlamento questo per dirla tutta senza
Giulietti
Molti contenuti anche se in pochi minuti di cui stiamo parlando ritorniamo però su un fatto che è importante ricordarlo è comunque con questi eventi questi episodi di cui vi siete occupati in questo incontro formale come ci ha spiegato
Mandano un costo testo importante cioè l'importanza della informazione professionale Prodi in questo momento quando le risorse del Web sono straordinarie risorse però espongono anche il rischio di essere e se diciamo in un contesto di notizie non verificate
è assolutamente fondamentale quello che stai dicendo perché c'è un attacco a livello internazionale e quindi anche in Italia da parte delle forze ti estreme del sovrani ritmo
Che vedono proprio del principio di autorevolezza di competenza di certificazione di mediazione scientifica e culturale quindi anche giornalistica il nemico da abbattere questo è pericolosissimo e questo tentativo di far credere
Che tutti possono fare tutto
E questo tentativo di fare sparire ogni tipo di mediazione ogni tipo di domanda ogni tipo di spazio critico questo oggi è il principale nemico di un'informazione libera di questo c'è scarsa coscienza
E su questo dobbiamo lavorare di più perché quando si riduce lo spirito critico quando la domanda diventa un elemento di fastidio
Non è a rischio il cronista non sarebbe poca cosa esaurisca l'ordinamento democratico che francamente mi sembra cosa un po'più seria
Grazie grazie molte davvero sempre a voi grazie a Giuseppe Giulietti grazie volavo