L'intervista è stata registrata giovedì 17 marzo 1994 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Ministeri, Poste, Privato, Radio, Telecomunicazioni, Televisione.
La registrazione audio ha una durata di 5 minuti.
Rubrica
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"NUOVE ANTENNE"
Radio radicale continuiamo a parlare di radiofonia e lo facciamo con Mario Albanesi del con lo ricordiamo coordinamento nazionale nuove antenne e con le vogliamo fare propria un po'il punto sulla situazione sicuramente avrete letto su alcuni giornali su alcuni periodici delle e polemiche che sono seguite al ventotto febbraio ricordiamo che era la falliti la fatidica data delle concessioni ecco quale è stata la situazione alla luce di quanto accaduto il ventotto e qual è la situazione ad oggi
Puntando opportuno parlare giusto en passant dei radiofonia perché proprio questa mattina sono stato in commissione al ministero delle Poste la commissione presieduta dalla dall'onorevole Fumagalli Carulli sottosegretario alle Poste per la prima volta si è cominciato a ragionare su quello che sarà il piano di assegnazione le frequenze
Cioè si appunto purtroppo si è cominciato dal tetto perché le fondamenta erano appunto il piano di assegnazione delle frequenze sono state quindi rilasciate delle delle concessioni che non hanno nessun valore perché tanto valeva prorogare il regime autorizzatorio che vigeva dal mille novecentonovanta invece si è voluto ad ogni costo rilasciate delle concessioni per sottoporre a pesanti pesantissime oneri finanziari e e burocratici
I titolari delle emittenti affinché cedessero le armi si è trattato di un modo neanche tanto elegante di effettuare una prima come definiscono loro scrematura
Ecco una prima scrematura ma adesso la situazione non è certamente Chiara quali saranno i prossimi passi e quale sarà lo scenario che si va dipingendo la luce appunto di quanto accaduto
è uno scenario nerissimo e non sto esagerando la questione di Umbria TV
Abbastanza indicativa anche se non è tutto anzi proprio noi
Come con nuove antenne abbiamo preso posizione proprio questa mattina con i lanci di agenzia dicendo attenti perché Umbria TV è riuscito a far parlare di sé
Ma Umbria TV non è tutto rischia di essere uno dei tanti diversivi come all'epoca del dell'approvazione della legge Mammì fu diversivo la questione degli spot inseriti nel film tutti parlavano di sport e nessuno dico nessuno uomo che contasse
Politico
Nessun giornale
Nessuna televisione entro nel merito della legge Mammì cercando di di di individuare i cento trabocchetti di cui era cosparsa ed era sufficiente leggerla la Mammì leggere il testo di legge
Per rendersi conto di quale mostro si trattasse alla Mammì poi ci sono sovrapposte altre leggine proprio leggine perverse
Abbastanza così come dire poco onorevoli dove si impongono dei fatti assolutamente incostituzionali come per esempio un minimo di dipendenti per ciascuna impresa quale se ore dell'industria del commercio ha mai avuto richieste di questo genere nessun industria nessun commerciante anche piccolissima ma è stato chiesto un numero minimo di dipendenti ma si è trattato appunto di una serie di espedienti volti finalizzati
Adoperare questa scrematura oltretutto oltretutto ci sia corti e ci si sta accorgendo in questi giorni che lo scenario assolutamente nero non solo per i non concessionari coloro che ne ma hanno avuto la concessione ma anche e per quelli che sono riuscite in qualche modo a figurare negli elenchi dei concessionari a Verona una concessione per una piccola emittente equivale oggi ad una sorta di maledizione perché voi pensate a un'emittente che ha scelto di esso una normale emittente televisiva liberano dovrà pagare come una cifra equivalente oltre a vantare i tre dipendenti a trentuno milioni di lire
Le FARC hanno vietasse più garantire tre trecento milioni di cauzione se non è soggetta il che non è indifferente
Se si tratterà di un'emittente invece che ha scelto praticamente di rinunciare a far pubblicità cento l'opzione al cinque per cento anche in questo caso dovrà far dare la bellezza di undici milioni vale a dire che fra i nostri scrive abbiamo dei dei referenti parroci oppure delle cooperative o delle emittenti che e così fanno cultura ora fanno informazione si divertano semplicemente a livello di Paese diverto gli ascoltatori che dovranno pagare la bellezza di undici milioni fra cammina tasse equivale alla loro morte noi chiediamo e penso che possiamo concluderemo noi chiedi amo la Presidenza del Consiglio dei Ministri l'emanazione urgente
Di un decreto legge che accolga
Ciò che noi abbiamo raccolto i sette punti diversi oltretutto c'è c'è il tentativo di di far riammettere coloro che al trenta novembre non erano assolutamente a conoscenza e sono tantissimi
Che era necessario presentare tutta una serie di doc complicata di documenti non chiediamo anche la loro riammissione perché non è giusto che mittenti operanti da circa vent'anni siano escluse per un una una semplice inadempienza di carattere burocratico
Bene ringraziamo albanesi lo ricordiamo questa la posizione del con coordinamento nazione alle nuove antenne torneremo ovviamente a parlare di radiofonia e ad approfondire questo argomento ma soprattutto questa realtà che ovviamente merita la nostra attenzione dunque appuntamento ai prossimi giorni per ulteriori approfondimenti
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