Le parole e le cose - I luoghi della cultura e l'estate al tempo della pandemia

Radio radicale bentrovati a un nuovo appuntamento delle parole le cose continua il nostro viaggio all'interno dei luoghi della cultura degli spazi pubblici che rinascono si trasformano e rilanciano le proprie attività
Lei grandi nei piccoli centri dopo quello che dava un e attraversando questo tempo estivo di pandemia come sempre insieme a me
Lei gli operatori benvenuto ben trovato Lello grazie Alice Massimiliano Buongiorno astuti
Allora abbiamo una puntata ricca di ospiti di eccellenze come sempre abbiamo diciamo una carta geografica che è unita e tiene diciamo dal nord al sud con Alessandro bollo direttore del polo del Novecento di Torino Valentino Ligorio direttore del teste teatro Spada disabitati normanni e Cristiana Collu Presidente il demanio marittimo
Da Jesi Florinda sei Ieva dei far cultural parquet di Favara ecco le do io io enunciati attese come sempre il compito di metterli insieme
Bene grazie
Allora la la Nella puntata di oggi facciamo ancora una volta un viaggio come dicevi tu Massimiliano attraverso l'Italia e soprattutto chiamando in causa esperienze fra di loro molto diverso sette
La Teresa che del mondo della cultura del nostro Paese
A cui teniamo chi tutti in modo particolare
Sì incarna in un certo senso nell'esperienze che oggi ospitiamo tutte queste strutture hanno lavorato e stanno lavorando dopo densi di di di Blob di rock da un appello a riprendere
Lei appena riaperto altre lo stanno facendo purtroppo qualche evento come
Si poteva immaginare è saltato ma cercheremo di capire da loro direttamente cosa stanno facendo e come reagisce soprattutto la comunità il pubblico recita i luoghi dove operano io direi di cominciare scendendo per l'Italia come si dice
Danno ai Sandro Ball okay direttore come è stato ricordato nel Polo del Novecento a Torino dico solo due parole coi
Sentiamo Alessandro allora innanzitutto il polo del Novecento di Torino una istituzione una fondazione nata danno molti anni collocata all'Inter
I due palazzi i guardiani come ce ne sono
Comuni e altri molto importanti a Torino e dobbiamo o tuba una super enorme mila metri quadrati ed è un'esperienza unica nel suo genere
Ospita all'interno di questi due palazzi una serie di enti istituti culturali centri di ricerca che collaborano fra di loro oltre che sviluppare i propri simboli in frangenti mai dotata anche di una serie di luoghi che sono aperti alla città dal cinema al all'aria espositiva dove si fanno anche mostre
C'è una biblioteca molto importante uno spazio per i bambini allora Alessandro da qualche settimana il Polo ha riaperto in che modo vi siete organizzati per
Rendere possibile la realizzazione anche solo parziale del programma che avevate visto perché l'avete previsto per il due mila venti in che modo lecito organizzative come sta reagendo il pubblico perché questi sono i due elementi su cui cerchiamo di le quelle un po'per avere anche un quadro di quello che sta succedendo nel ritiene del Paese risposte brevi così proviamo a fare due giri
Indiane gravitando buongiorno tutte tutti grazie per l'invito del possibilità appunto di condividere l'esperienza come giustamente è stato anticipato o lo danno per cinque uno spazio polifunzionale in cui accadono cose diverse e quindi come dire propone anche di di servizi alla cittadinanza molto differenziati come è stato detto quindi non solo la casa di ventidue istituzioni dico però e attività ma un centro che è stato quanto va pensato proprio per essere aperti alla cittadinanza
Dico questo perché è importante per il ragionamento successivo dovete considerare del Polo è aperto dalle nove di mattina alle nove di sera trecento sessantatré giorni danno con una logica quella di totale gratuità anche i prezzi dei servizi quindi dell'utilità dell'Otello di nuovo che si apre a circa proponendo offerte diverse archivi Turandot in bottega un museo museo su su sulla storia della Resistenza ridotte
Ventotto Corato primo ma non solo attività espositive tantissimi incontri tante attività per le scuole monta didattica attività per formative come si diceva prima dalla carta al teatro un cinema chiuso cinema quindi poteva immaginare quanto anche come dire sia stato dalla bimba tante l'effetto di lo da perché come tutti anche noi fine febbraio siamo stati chiusi le avvocato dell'attività fisiche abbiamo mantenuto
Quelli digitali voi progressivamente proprio perché abbiamo tante cose diverse abbiamo come dire con una certa Alberizzi conta ha provato a implementare progressivamente tutti i protocolli colpi di colore c'erano richiesti
Se Lombardini con il prima di apertura è stata quella del museo in come dire in una logica concertata anche con la città è stata quella di riaprire abbiamo riaperto il due di luglio dodici giugno scusate simbolicamente però bisognerà una data
Importante in cui celebrare la pubblica riaprire il nostro museo parla anche di no
Una rete naturalmente gradito
Una logica riguarda il contingentamento della residenza iniziare il nostro museo
Sostanzialmente vicino con un percorso come dicevo che consente una logica in Brasile alcuni le persone entrano in questa stanza con le cuffie condita con il multimediale quindi anche logiche di integrazione hanno posto una serie di problemi quindi il museo aperto ma con dei numeri molto ridotti rispetto alla sua normalità allora importante ovviamente riaprirlo
Il secondo grande tema della riapertura riguardanti invece tutto il tema degli archi pertiche diversa lettura siccome sapete un è un ambito di intervento culturale ancor più complicato per certi versi perché richiede libretto con gli ancora più stringenti per quanto riguarda la gestione ad esempio dei grumi dipinti
E quindi costruire ex novo un flusso ad esempio di restituzione di un prestito libri che consente a questi libri poi di essere come dire
Procure in un luogo incontaminato per dieci giorni sapete quante risorse necessità proprio in queste settimane su quanto dovesse essere protetti conservati in loco che contamina quindi questo per l'appunto di Investimenti
Cambiamento delle procedure e soprattutto un luogo che prima era aperta un'inchiesta della solidità e libertà adesso è Alberto mai aperto esclusivamente su prenotazione P. questo cambiato oltre all'asta più esotica
E allora modalità richiede adesso il polo le persone possano venire a studiare fra le tre grossi spazi qualora possono fare solo prenotando imposti sostanzialmente quindi agricola una modalità differente
L'ultimo poi gomitate lascio agli altri intervenire rende ingrandimenti gli eventi che anche questo come sapete o appunto criteri protocolli quindi ci stiamo attrezzando
Fortunatamente abbiamo il cortile e quindi questo ci consente di spostare molte delle attività all'aperto
Perché rispondendo raccomandabile do Prado uno degli secondo me che depresso ne avranno voglia e hanno voglia di litigi ritornare anche esperienze culturali ma non voglia che dista dalla Terra
Punto dicendo che su cui ci siamo interrogati se dopo tre mesi di reclusione domande alle persone avranno voglia di ritornare un museo chiuso di fare un'esperienza in uno spazio come dire di nuovo
Segregato chiuso per certi versi oppure non sia meglio in qualche modo esulta Massimo il fatto di stare all'aperto il cortile per noi diventa la nostra piazza imbuti tra giugno cioè tra luglio e settembre dovremmo proporre cultura iniziative bene grazie mi pare
Questa come dire un'esperienza che Conf conforta anche le altre esperienze che abbiamo sentito in queste settimane perché come dire conferma che c'è una risposta da parte del Pubblico si temeva non solo che non tornassero nei luoghi chiusi ma che proprio non tornassero nei luoghi della finitura
Per paura per timore ma anche perché in questo momento tutti noi molti noi sono ovviamente concentrati sulla ripresa delle attività lavorative e professionali eccetera
E invece c'è un'apertura importante cosa molto interessante e che spesso sono coinvolte famiglie con bambini proprio perché approfittano ci della
Senza in luoghi come quel livello polo del Novecento in cui ci sono cortili all'aperto allora questo tema della pena con degli eventi all'aperto ci porta a parlare con cristiana colleghe la presidente dell'associazione demanio marittimo chilometro duecentosettantotto io mi sono sempre
Chiesto perché questo chilometro duecentosettantotto voi cristiana mi ha spiegato che è esattamente il luogo dove loro fanno ormai da molti anni
Un'iniziativa molto bella credo che sia l'unica esperienza in Italia di questo tipo
Perché una sorta di di festival se posso dire dell'architettura all'aperto che
Durata diciamo un un'intera giornata preparata un intero anno mai un una grande esperienza molto importante anche di coinvolgimento della comunità delle comunità
Questo Festival si tiene sulla spiaggia in una frazione di Senigallia se ricordo bene
E le stato promosso appunto da cristiana Koelliker un'architetta fondato quest'associazione mi pare circa dieci anni fa se ricordo bene perché prima è andato all'evento e poi l'associazione allora quest'anno si fa o non si fa
Il demanio marittimo chilometro duecentosettantotto se non si fa perché se si fa come
Grazie lieto anch'io il suo moderata lei e a radio radicale perché è un privilegio essere qui soprattutto in questo
Palinsesto che voi avete inventato grande reputazione quindi che noi ci siamo entrati ci riempie di orgoglio allora innanzitutto la ringrazio per avere mediazione architetto io ricevo la posta come architetto ma io non sono un architetto sonoro in cui io che intendenti figata come epiteto perché dirigo una rivista di architettura ma in realtà una formazione più sociologica ENI economica curiosamente ma poi neanche tanto curiosamente provano a via dei perché
Demanio marittimo quest'anno si fa
E
Farà ma non si farà come si è sempre fatto o si farà in quel luogo si farà in una parte moda come si farà perché intanto è un piacere dirlo dopo mesi di riflessioni perché noi ci troviamo esattamente in un guado siamo purché molto penalizzati dall'Atac
Perché noi siamo stretti tra la necessità di farla il terzo venerdì di luglio nel cuore dell'estate perché deve essere torbida delle tre torri quel clima perché l'iniziativa inizia al tramonto e finisce all'alba
Sono dodici ore di tolti ininterrotti iniziative performances ogni cosa che succede compresa su una piattaforma i trecento metri con mediamente ottanta ospiti
Quindi se non è il caldo se non è caldissimo noi perdiamo noi siamo chiusi in uno spazio in un tempo ma siamo e aveva ma in definitiva almeno la nostra idea
Perché abbiamo una mappa in realtà aumentata che è diventato il nostro spazio virtuale dove tutti quelli che hanno a che fare con noi tutto il nostro il networking
Si trasporta e e stiamo accessibili da qualsiasi luogo
Diciamo anche e la parola demanio marittimo chilometro duecentosettantotto identifica perfettamente il consenso che è avvenuto una DC tre anni fa da nera Pippo Ciorra che cura comune il progetto e ed è che come dire è una sei questo nome
è una femminista e che contiene molte verità in realtà è un aspetto la parola l'assemblaggio ma contiene la verità perché demanio marittimo è davvero il demanio marittimo noi siamo su una superficie mi spiaggia libera
E ci ha concesso in uso
Però chilometro duecentosettantotto è un chilometro ferroviario
è un chilometro ferroviario che parte dietro di noi chi conosce all'Adriatico la città adriatica sarà che la città adriatica una dire è una direttrice di direttrici orizzontali c'è una lunga linea che dialoga con un'altra lunga linea che quella rimarca mettiamo qualche modo s'come dire
Precisi su questi due inquinante ma infinite sono l'Adriatico da una parte della dimensione nazionale transfrontaliera e la spiaggia come ha culturale e quindi cosa succede che oggi in questo momento quella è una spiaggia libera essa sono sassi e sabbia
Dove si fanno i bar che quella sera dove le persone
Fanno il bagno fanno quello che vogliono dopodiché noi in questi dodici mesi che preparano le dodici ore facciamo urne facciamo un salto di scala un salto di prospettiva e quindi inventiamo contesti internazionali di progettazione e diamo la possibilità non agli architetti ma che ancora prima
A chi va a scuola in qualche modo quindi dialoghiamo le scuole di architettura nazionali e internazionali e chi vince vince a maggio un concorso che vedrà realizzato a luglio che è quasi un miracolo credo che siamo gli unici insieme agli atti perché ha inaugurato ieri peraltro ed è nostro partner non abbiamo una partnership strategica con il maxi siamo parto abbiamo affinato ritiene questo tipo di il processo per cui per noi la spiaggia e il luogo eletto di una dimensione legata alle memorie di luogo alla coscienza di luogo perché quella è la spiaggia minore e certi versi ma è anche una spiaggia estremamente contemporanea una spiaggia iper moderna non fosse altro perché il luogo preciso come accade in marmo marittimo e di fronte alla Madonnina del Pescatore che è uno dei luoghi multe
Dell'altissima ristorazione italiana e contiene a quelli frammento
Di innovazione e di attenzione allo spirito del tempo che per esempio all'inizio del Novecento Ubaldo fiorenti
Riuscì a interpretare costruendo i villini amare in marzo cancri furono un esempio di urbanizzazione in chiave turistica della media borghesia italiana
Fu un esempio questi villini e realizzati in bioarchitettura con una perfetta armonia tra lo spazio costruito e lo spazio vuoto con un impatto pari a zero su quello che era
E attende mi pare che diciamo la esperienza di demanio marittimo sia davvero un movie come nel nostro Paese
Beh questo progetto che ha comunque una dimensione internazionale fortemente ancorato alla realtà in cui si realizza
Quindi diciamo un classico esempio in cui anche un luogo non estremamente noto non estremamente riconosciuto non estremamente frequentato soprattutto perché è una frazione di Senigaglia non è neanche la città di Senigaglia Coming nota
Cotone una delle città peraltro più belle oltre che dal punto di vista
Turistico anche culturale e che invece è riuscita appunto grazie a questa iniziativa questa associazione a dialogare con il mondo un po'la stessa cosa
E sta succedendo è successo molti anni fa nell'ex fa da si chiama consigli check guarda perché è un ex stabilimento enologico che si trova all'ingresso o di San Vito dei Normanni che a sua volta e
Un piccolo centro mi pare il dieci dodici mila abitanti se ricordo bene che dista da Brindisi ma una cittadina molto bella con una antica tradizione questo stabilimento rimarranno ai molti anni abbandonato a se stesso poi un gruppo di visionari
Se ne sono occupati hanno cominciato con una fare entro una serie di iniziative occupano sarebbe di ex Padova Empoli
Qual è nominato molto interessante e il fatto che sia diciamo un tutto lo stabilimento è stato in gran parte risistemato ricostituito
Ristrutturato
Riprogrammato progettato interamente con dalla comunità di San Vito dei Normanni tutte le attività che sono molteplici che sono ospitate in questo luogo sono tutte condivise e gestite
Dalla comunità di San Vito qui nasce anche il progetto di cui ci parlerà Valentino Ligorio oggi nasce l'idea di realizzare un teatro ci provano modi hanno come tentato di trovare delle risorse per realizzarlo eccetera eccetera hanno avuto qualche problema qualche difficoltà che per diciamo aveva quel che serviva per mettere in piedi dopodiché che hanno fatto si sono tirati sulle maniche e hanno cominciato a far sono da soli e così Valentino
Esattamente grazie buongiorno vi ringrazio per l'invito noi siamo qui nella diciamo nel giardino dell'ex farmacia vicino a me c'è Vincenzo Gagliani Roberto Simone Maria Teresa Maricart stiamo lavorando insomma su questo progetto e su tutto quello che riguarda il tronco l'ecosistema
Ex Parma che come penso anche tutti gli altri non li faccio vedere se volete venire da questa parte come come tutti i centri culturale insomma a annosi sono bloccati durante il da Honda e che sono in parte riaperti da qualche settimana dopo insomma l'implementazione dei protocolli sì
Magari faccio una una piccola premessa sullo spaccio all'ex far dai diciamo un un ex centro di stabilimento enologico c'è un luogo in cui a cavallo fra Ottocento e Novecento sì produceva il suo cavallo il vino probabilmente il più grande della Puglia
Ed è composto da due corpi di fabbrica un corpo di fabbrica e quello che est definito e tutti conoscono come laboratorio urbano ex fa dall'interno nel quale operano e annoverato nel tempo dal due mila e dieci circa
Ad oggi una sessantina di organizzazioni che ha insomma prima del da un a un a un volume d'ingresso di circa cinquecento persone a settimana
E all'interno del quale appunto si realizzano attività culturali e sociali
Di natura innovativa quali musica danza arte contemporanea architettura una sartoria una falegnameria sociale un ristorante sociale
E così via il secondo corpo di fabbrica invece che è quello che io chiamo teatro è una grande ampia sala di circa mille metri quadri
Finora praticamente in disuso o usata insomma in maniera molto saltuaria da dalla comunità ex guarda e se noi diciamo siamo riusciti dal due mila e quindici che la Culex quando si stava interrogando su come e ogni suo interno o all'interno di San Vito
Da provare a costruire un'esperienza di Pubblico spettacolo perché dal due mila e quattordici a San Vito dei Normanni anche l'ultimo cinema-teatro che però era di natura privata chiuso quindi dal due mila e quindici in poi tutta la comunità si comincia a interrogare su come colmare questo questo questo gatto e da allora sono cominciate a da maggiorare insomma ad attivare una serie di riflessioni si poi nel due mila diciotto con con la partecipazione al al bando al bando cultura avviliti che ci siamo aggiudicati abbiamo definitivamente deciso che il secondo corpo di fabbrica sarebbe diventato un teatro ho John quanto ve ne saranno grati perché comunque con cinquanta mila erano questa questa operazione e praticamente impossibile e niente
Un gendarme importante intorno parla parla Breve noi al a febbraio due mila e venti siamo riusciti a ottenere anche come posso dire i permessi che servono per per implementare i processi di di di attrezzaggio di file palco e strutture di apprendimento e il il il venti febbraio due mila e venti praticamente venti giorni dopo
Ed è scoppiato il knock down anche il in Puglia lunghi credo l'undici marzo quindi noi pronti tutta la comunità una gruppo di persone che non pari al quindici venti persone ragazzi che insieme a noi stavano insomma entusiasticamente provando ad attivare questa cosa ci siamo dovuti fermare e in attesa che le cose cambiassero
E poi un mese fa abbiamo detto va bene
Cosa facciamo se non facciamo niente siamo consapevoli di essere probabilmente l'unico teatro in Italia che apre in tempo di colpi d'abbiamo da tre settimane praticamente cominciato ad attivare tutto il processo il cantiere fondamentalmente partecipato di dividere il Thatcher attrezzaggio dello spazio da intanto ce lo dici nella seconda nel secondo giro
Ok ok va bene allora
Diamo nel cuore della Sicilia andiamo da Florinda assai elevate
Insieme ad Andrea Bartolini e suo marito e insieme alle due figlie perché ci tengono sembra sottolineare che è un progetto di famiglia quello che hanno messo in piedi a Favara con il Parma Tuturano parte che è nato anche questo diciamo ormai dieci anni fa nel due mila dieci
Nel corso del tempo si è arricchito anche di funzioni questo progetto tutto nasce dall'idea di restaurare per rendere un luogo attraente vivibile
Alcuni cortili del centro storico di parlare e da questa primo intervento sono nate e poi moltissime cose per cui Parma culturale parco oggi non è più solo un punto di riferimento un punto di osservazione un luogo dove uniche status inviato incaricato eccetera eccetera mi in Sicilia e in Italia è diventato anche un punto di riferimento a livello internazionale
Il il tema del rapporto con la comunità
è stato un tema Sempre vecchietti versi ma per non lineare se è così posso dire
Per cui tutta questa esperienza periodicamente si interroga macchine come relazionarsi con la comunità come rivedere le relazioni con la comunità
In questa fase che colori abbiamo vissuto tutti di pandemia di Locri da un eccetera anche Parma puntura ARPA immagino che si sia fermata
Ne ha fatti in occasione probabilmente anche per riflettere pensare il diciamo il percorso per riaprirsi alla a questa comunità di Favara
Diciamo più in generale coloro che visitano questi luoghi Florinda ci racconti come è andata anche qui se riusciamo a stare un po'nei tre minuti così poi ci ritorniamo una seconda per un secondo giro prego
Grazie Negro per questi inviti a salutare gli amici che sono diciamo commenta acido antologico Pasternak
Anzi ante è stato un momento di riflessione ma un momento in cui ci siamo fermati diciamo che già la crisi nel nostro Paese esiste va in maternità
Ed ecco mentre e noi come come farmaco rompe tempo Carlo io dobbiamo fu riflettuto su che valore stante per noi che sono che sono le persone
Quindi abbiamo cercato in qualche modo diventare come mettere Anzalone queste queste persone sicuramente un abbiamo e abbiamo dovuto rinviare tante attività di di apertura al pubblico ma a abbiamo stretto lavorato a stretto contatto con con la nostra tecnica
E quindi abbiamo sicuramente ripensato ai nostri dieci anni trascorsi diciamo ci siamo proiettati nei prossimi dieci anni e dove vorremmo creare un ecosistema un ecosistema con le comunità che comunque fino ad ora ci sono stati ci sono state vicine
E quindi partendo da perché sono alcuni progetti il più maturi di di Parma quali ad esempio il progetta la scuola di architettura ma anche tra il Ministero
Stiamo attivando diciamo Nando di Costella propone c'era attivare questi questi piccoli questi piccoli saltelli per quelli in questo periodo Palma ha invitato a presentarsi
E ma a diventare potersi prendere cura dei bambini potersi prendere cura dei dei giovani ma anche delle organizzazioni culturali che ci sono state è stata vicine
Peraltro non è il ventuno marzo avremmo dovuto costituire Fabre società per azioni buone
E devo dire un'altra un'altra porterà Utopia sostiene dal centro stavolta oltre alla comunità proprio rigida anime oggi di fatto qui sicuramente è stato un momento di tensione ma un momento anche di di grande crescita è il più grande salto nel nel processo
Di farlo perché palme non me ed era un progetto familiare però diciamo che questa famiglia Russell attacca la nostra alla nostra comunità
Esca qualcosa quando cercando di di avere anche un brand crassa quindi un gruppo internazionale
Composta dalle persone che hanno e ci sono state vicine in gesso Jesse Giuntini dieci anni e cioè in cui stiamo cercando alibi pensare costituire i giovani Palma naturalmente ma parco solo le diciamo il presidio sto sì Pavana
Che naturalmente si arricchisce sempre di tante altre attività
Però allo stesso tempo ci siamo stancati
Come dire che esportare alcune pone belle esperienze anche in tutta Italia in maniera tale da poter conseguiranno spreca sono un po'come si danno da sinistra possa mettere al centro le persone la cultura per ripartire il futuro del nostro Paese
Bene grazie Florinda pare un punto dentro una conclude ennesima sfida su cui varrà la pena diciamo risentirsi anche più avanti per cercare di capire le tappe come diciamo si stanno percorrendo e i risultati che si stanno aggiungendo
Tornerei verticalmente da Alessandro bollo per perché dire se attraverso una fondazione come il polo del Novecento sì o immaginare
Di costruire cioè torna un attimo indietro il ragionamento che ha fatto Clorinda a un certo punto più o meno le è stato questo o per lo meno questo aspetto lo ha messo a fuoco cioè l'idea che si debba costruire reti non è più tempo diciamo in cui ognuno se o
Addirittura diciamo si alimenta
Le relazioni si alimentano attraverso le competizioni è il tempo della collaborazione della della coprogettazione della coprogrammazione perché le sfide di fronte alle quali ci troviamo sono sfide inedite
E quindi questo richiede un grande impegno da parte di ecco una fondazione come il polo del Novecento quindi una fondazione strutturata con dei soci anche importanti istituzionali fondazione bancaria Compagnia San Paolo di Torino
E può essere uno strumento attorno al quale o con il quale immaginare un processo direte da realizzare non solo nella città di Torino ma anche diciamo su una scala più ampia invero che il Parma
Un pura parquet sefardita eccetera sono ovviamente esperienze diverse eccetera valore o se il tempo in cui ciascuno porta il suo per diventare tutti non solo più capaci ma anche più i cacicchi nelle politiche culturali delle nostre città
Ma se ci sono totalmente d'accordo nel senso che oggi è veramente il tempo della collaborazione dell'integrazione sono due parole quindi non cito a caso perché sono proprio due elementi se vogliamo cinici divise ognuno istituzionale progettuale o come giustamente di si diceva collocandosi in partecipazione pubblico-privato quindi la pratica regolazione soggetti pubblici la città di Torino Regione Piemonte soggetto privato
Una fondazione bancaria Compagnia di San Paolo
Provvide subito come diceva è stato pensato intanto adesso interno per favorire delle logiche di tipo collaborativo integrazione prima ventidue realtà culturali che erano come dire sparpagliate sulla città e sul sul territorio non solo non trova una casa comune e quindi non è nato su una questione di condominio quanto proprio questione di iniziare a lavorare in modo integrato
Il degrado delle medesime risorse competenze omicidi in qualche modo contendere e quindi da questo punto di vista nel nostro piccolo già come dire facciamo la collaborazione dell'integrazione tratto distintivo
Spesso come dire dal punto di vista dell'ecologia Elide la visione politica la cultura bisogno sempre di più ricostruiti i sistemi di natura collaborativa
Questo dovrebbe venire perlomeno la scala urbana passa la metropolitana di penso chiedendo un territorio come già in parte Centorino
Anche in questa fase filmando emergenziale e basso citare ritardi contesti in cui le istituzioni culturali si mettono in gioco uscendo anche un po'da quella per la loro terra comporta formale c'è quindi proprio provando a coprogettare insieme agli altri io penso che sia molto salutare costruire il libro cessi
E libero docente in cui come dire anche la tipologia dei compagni di viaggio che dice inizia il più possibile variegate eroici a questo rafforza ed è il motivo per cui voi ad esempio noi abbiamo fatto negli ultimi due anni ventinove protocolli d'intesa col ventinove realtà il territorio della città pensateci Malpensa altre attività culturali quindi istituzioni perché oltre come dire inventarci delle cose nuove ci siamo detti andiamo a rafforzare e come dire a guardare anche in casa nostra già esigui iniziative esistenti in molti festival restandovi non le so anche a al Polo hanno come di una loro casa arricchiti accoglienza
Sì questo venisse alla Sala dei territori più ampi ovviamente consentirebbe due cose uno un'economia di scala sulle competenze fondamentale e l'altro di ammende
A parità di risorse degli imbattibili gli impatti più forti
Penso ad esempio anni prima del coinvolgimento dei pubblici nuovi molto spesso singole istituzioni varie difficoltà
Famoso ovviamente per di cui tutti parliamo ampliare la base sociale della propria partecipazione non solo numericamente ma anche dal punto di vista proprio dalla composizione dei soggetti che dovrebbero entrare tutto perimetro di relazione allora è molto difficile da solo riesca in questa operazione così ambiziosa di ampliamento culturale DOCUP
Le alleanze partecipe ed eredi fanno anche parte di questo tipo di strategia
Provasoli pubblici oggi di ibridazione dei linguaggi dei luoghi fondamentale diceva dominante nell'esperienza in tutte previsti prima sono anche storie significazione o disfarsi dei luoghi in qualità di linguaggi quello avviene quando tu ricettiva rendere partecipe le reti e quindi degli ecosistemi come ci diceva prima più o meno stabile così importante l'importante e e costruire come dire una tensione progettuale che già fin dall'inizio del suo concepimento
Preveda una una collaborazione quindi l'allargamento delle alleanze come condizione della sostenibilità
Questo invece l'inglese da sempre richiesto detto grazie
Diciamo sarà una di quelle questa sarà una delle sfide più importanti in questa terza fase di cui cominciamo a parlare sempre più come dire continuativamente perché come dire non credo affronteremo una fase in cui le risorse saranno poche non non saranno come dire non sono sempre state poche
A favore della cultura però in questo momento ancora di più come sappiamo quindi l'esigenza di percorrere strade
Per costruire ecosistemi e anche economie di scala il piace molto quest'idea
Una concetto di economie di scala che mette dentro anche il tema delle competenze e quindi non solamente un approccio diciamo economicistico al tema della collaborazione della Rete ma anche questo aspetto dello scambio delle conoscenze e delle competenze
Che possono essere molto molto utili questa dimensione di dirette probabilmente resisteva giacobita anche cristiana colpo poco fa ci raccontava in un'esperienza che dialoga dall'altra parte dell'Adriatico si muove all'interno di un contesto internazionale c'è secondo diciamo questa nuova prospettiva che cos'è che dovrebbero potrebbe cambiare
Rendere anche più soli e alcune esperienze e aprirle
A questo scusate a questo regime in collaborazione coprogettazione coprogrammazione a cui abbiamo detto
Io mi sono preso appunti mentre le persone raccontavano storie molto tutte molto belle quello che lei dice è lento è un tubo quello che noi abbiamo sempre cercato di fare cioè l'associazione demanio marittimo in realtà nasce per dare sostanza apportando infrastruttura di relazioni che era inevitabile per potere realizzare demanio marittimo ma non solo demanio marittimo tant'è vero che quando io scrivevo lo statuto in realtà poi rivisto dal punto di vista giuridico ma insomma la strategia dello Statuto immaginavo che questa esperienza quelle che e i nostri colleghi papà chiamano competente dentro il sistema potessero essere funzionali senz'altro demanio marittimo ma anche a uno sviluppo del territorio appaiono culturale le faccio un esempio su tutti noi
Due anni fa siamo stati i partner di riferimento di un progetto della Soprintendenza guidata allora Carlo di Rozzano supplente niente
Davvero illuminato che sono state delle committenze fotografiche
Artistiche nei luoghi del sisma or per uscire dall'idea che il sisma era solamente la fan bianche distruggeva ma era per provare a a tradurre con il con il linguaggio dell'arte contemporanea un'esperienza di rigenerazione anche linguistica di quel paesaggio terre in movimento è stato un progetto gestito dall'Associazione demanio marittimo e paradossali e siamo andati nelle montagne e cerchiamo corno del mare ma questo cosa significa che il networking e di cui tutti stiamo parlando in realtà è un asset uno di quei beni collettivi competitivi che definiscono quando e se come i territori sono interessanti sono appealing
Tutti noi credo che stiamo realizzando dell'etere utopia ognuno a modo proprio sta facendo questo
L'utopia una parola troppo grossa forse per quello di cui parliamo lettere utopia anche a che fare con un'umanità anche con la cura
Che in qualche modo ci portammo è il far diverso più ampio uno è far professionalizzato e umanitari inclusivo io sono emiliana sono cresciuta negli anni settanta e l'irruenza argute significava che turgori cittadino doveva vere impianto del Duce la mobilità ma anche la cultura il teatro era un servizio essenziale e cioè adesso noi ora il più diciamo come se fosse una novità una conquista ma ci sono stati i territori dove era normale ragionare in questo modo
Allora cosa voglio dire voglio dire che la costruzione del rito perché ognuno di noi qui costruisce delle chiese laiche nel quale la comunità delle comunità perché non ce n'è una sola come non c'è un solo turismo ma ci sono i turismi
Si riconosce in quell'appartenenza anche se un'appartenenza temporanea non ha nessuna importanza la comunità se riconosce per i legami fondativi che fanno sentire di essere nel posto giusto con le modalità e la missione morale anche giusta
Ecco credo che questo tentativo
Che non può fare a meno del Progetto del Progetto contemporaneo che non è la non è l'architettura o l'arte ultimato mai tutte queste cose insieme questi sono i dispositivi che attivano il senso di una cittadinanza culturale che secondo me è la premesse del presupposto per una comunità emancipata ora e una comunità del valore
Non c'è dubbio non c'è dubbio mi pare che stia posto ma dolce acido esserci contesti una però io io credo che questi riferimenti siano molto utili questo io credo che sia il tempo in cui noi dobbiamo avete sempre con noi un paniere e man mano che raccogliamo idee Progetti immetterli in questo paniere per poterli Lucchini iniziare riguardando li ripassando li li rivivendo il per poter organizzare una fase nuova molte delle cose che abbiamo fatto negli ultimi anni contengono dei segni di innovazione
Che adesso è il momento diciamo di curare di coltivare perché crescano non è vero che partiamo da zero perché anche le cose
Voglio dire esperienza del Polo del Novecento che mette insieme ventidue istituzioni ok comincia a farlo quattro anni fa non quarant'anni fa questa storia recente del nostro Paese in questo settore
Non è una storia di cui dobbiamo vergognarci è una storia di ricerca di innovazione di profondi cambiamenti che sono venuti però avvenuti però quasi direi sottotraccia in alcune realtà sono diventate visibili hanno avuto un impatto importante però siamo ancora molto lontani per esempio da un sistema di istituzioni pubbliche che hanno e diciamo i si aprano all'innovazione siamo ancora ancorati al progresso della concessione dei servizi nel sito che parla una lingua piuttosto che al punto di vista delle istituzioni culturali la strada da fare ancora tanta ma al di fuori del sistema istituzionale non voglio generalizzare
Per carità però dico in parte in gran parte fuori dalle istituzioni pubbliche sono avvenute molte cose importanti il problema adesso è ottenere un riconoscimento di tutto quello che ha ben punto e farlo diventare patrimonio di tutti perché se vogliamo provare a cambiare questo Paese non possiamo pensare che le nostre singole esperienze meravigliose
Straordinarie riescano appare diciamo a produrre quei processi di cambiamento
I paradigmi che hanno in qualche modo condizionato le politiche culturali il nostro Paese direi che in un certo senso dipenderà molto da noi o se mi permettete da voi che rappresentate
Gli avamposti di questa innovazione e che adesso deve diventare appunto devono diventare patrimonio di tutti
Allora
Torno a Valentino e vi chiedo scusa Silvio portato via un po'di tempo ma mi sembrava come dire necessario provare come dire ammettere
Qualche fascina da parte ecco per non perderci le cose diciamo torno rapidamente da Valentino per chi ci stava raccontando la nascita di Cristo che altro
Di comunità come tutte le iniziative che ha ricordato sono processi di comunità ma questo tema delle delle relazioni del coinvolgimento delle comunità che opposto
A Florinda perché no ricoprire questo tema del rapporto con la comunità di Favara non è mai stato diciamo tutto rose e fiori dicessi c'è stata una base come dire molto complicata in cui ma chi sono questi che vengono adesso tornano da Marini Janeczek vogliono insegnarci a noi quello che fanno eccetera cioè a San Vito dei Normanni questa cosa come percepita e soprattutto questo benedetto teatro senta io spero si faccia e e si inauguri quanto prima sì da una missione in questo senso è un altro collante
Del tessuto associativo dell'ex Panda ma anche un collante di comunità rispetto a San Vito stesso
Beh certamente io ascoltavo ascoltavo i contributi della signora Colli di tutti quanti che mi sembra veramente preziosissime io stavo per la valle delle riflessioni per andare subito sulla domandato al dico due cose noi nasciamo esattamente come un luogo un processo un progetto collaborativo
Solo pensiamo soltanto che all'interno di questo processo
Stanno nascendo e sono nate da un anno a questa parte ad esempio due start-up Checco contribuiscono a ingrandire poi la Rete delle delle organizzazioni ma quindi delle persone poiché sono i veri protagonisti di questo per la costruzione di questo di questo teatro e e che quindi composto con adora circa da una dodici dalle organizzazioni di cui tre quattro storiche delle sfalda le due start-up nate da due ragazzi di ventiquattro anni che hanno vinto un contributo regionale uno per fare un processo di programmazione cinematografica all'interno e l'altro per al costruire l'impianto di correzione acustica del teatro ragazzi giovanissimi ma e composto anche da le associazioni facciamo l'esempio no e le classiche associazioni di teatro locale il tarlo vernacolare che dal gennaio
Fino poi alla fine di febbraio a voi dal da voi guardarmi arrivino ad oggi sono intorno a lui de stanno contribuendo capo anche tecnicamente manualmente a lungo costruire fondare questa questa questa esperienza e un po'questo mi sembrava un sogno per dire un per prendere un concerto di della signora con l'atto fondativo del nostro teatro esattamente perché l'abbiamo voluto diciamo rappresentare attraverso una serie di assemblee ma e le assemblee sono quelle che diamo comunicato fuori
Tra le assemblee e si è contemporaneamente attivato un processo di cantiere l'atto fondativo del teatro sono propri cantieri Park vaticana dopo o da una parte di popolazione sanvitese chiaramente a il storiche che sono i cantieri quegli autocostruzione
Un po'diverso l'autocostruzione insomma quella a quella che l'ex Fadda ha ha implementato diciamo all'inizio del due mila dodici quando diciamo è nata do dal due mila dieci al Duemila dodici un po'diversa perché chiaramente il nostro tema e un po'la vita la mission diciamo del progetto è quello di restituire a San Vito dei Normanni un teatro per i Comuni uno spazio per il Pubblico spettacolo quindi dobbiamo stare molto attenta a stare dentro i paletti che sono dei decreti diciamo così per il Pubblico spettacolo che c'è quindi non possiamo proprio parlare di autocostruzione piuttosto che no dovrà passare molto cauti perché nostro tentativo è quello di dire a questa comunità sanvitese che sta e ma non solo
Che comunque ci sta intorno in questo momento senza grandi opposizioni come diciamo diversamente da quello che comunque storicamente lenzuola comunque ha prodotto nel tempo è chiaro che un centro culturale presidiata sul territorio produce assensi
Consensi ma anche opposizioni no
Quindi a me sembra che in questo momento la comunità sapere far sardo da partecipandoci più chi meno no a questo grande processo un processo che noi pensiamo o che abbiamo progettato di terminali quelli da augurare ad ottobre
Nella speranza che non ci sia un secondo lo da un e da ottobre inaugurale quindi con una programmazione poi e artistica e culturale che tiene dentro si esperienze professionali
E che sono le territorio e intorno quindi diciamo le compagnie professionali che stanno a Brindisi piuttosto che perché la giovane Provincia di Brindisi piuttosto che Ceglie Messapica Ostuni Paesi insomma che hanno già un'esperienza teatrale consolidata nel tempo di natura professionale che sia compagnie locali che e portano e noi vogliamo difendere un'esperienza diciamo di teatro locale diciamo identitari Aldo questo
In intendevo per autocostruzione cioè non solamente il fatto che voi state prova bello inchiodò lì
A sistemare il teatro Cerbo esaurito un processo di comunità che dal basso costruita condivide progetta un nuovo teatro grazie Valentino torniamo l'ho vista
Serve
Chiudere questo nostro
Questa nostra puntata
E eccomi pare che molte delle questioni che abbiamo detto poi trovano un riferimento nell'esperienza di far mo'cultural Park
Prima facevi riferimento al fatto che Parma una serie di collegamenti anche di natura internazionale ma voi avete molto lavorato anche
O la Sicilia nella nella regione in cui
C'è Favara forse probabilmente avete ottenuto più interesse attenzione relazioni collaborazioni fuori dalla Sicilia che in Sicilia
Però e volevo capire dal tuo punto di vista che punto siamo cioè le contraddizioni con cui abbiamo fatto i conti in questi anni che sono stati gli anni chiamati
Anche se ci sono stanze sono una faccia della medaglia perché l'altra invece sono le innovazioni secondo te
In a Favara e in Sicilia a che punto siamo ci sono raggi Oli Peppe pare che si possa aprire una fase nuova oppure ancora molto molto difficile
Come dice Rocco farà cristiana ci sono delle comunità c'era della comunità dove tanti anni fa una cultura era era normale
E probabilmente negli anni valore della cultura un po'scemato è stata investita la scala dei valori abbiamo rincorso solamente dei valori economici anche nella pittura abbiamo fatto
Prodotto campestre essere scambiato dietro un valore valore economico
Sicuramente questi sono dei consensi molto molto lunghi
Che richiedono dei tempi e devo dire che già sono passati dieci anni poco pace nato a società per azioni buone eh e per mai per lei la la dimostrazione
Che comunque nella comunità pacifista in questo in questo momento pronta per per fare un altro passo di racconto brevemente cosa in società per azioni buone
è una società per azioni quindi lo strumento diciamo ed economia per per eccellenza piegato però a degli sfondi sociali quindi costituiremo con la nostra comunità
Una società per azioni impresa sociale anche compito di prendersi cura dello sviluppo economico culturale e sociale della della propria città
Sicuramente c'è ancora tanto da fare
E si possono attivare ancora tante tante altre dinamiche e tante altre collaborazioni però secondo me da un punto di vista il generale è il momento di di smetterla di considerare persone non più esperienze come delle eccezioni
Come delle buone pratiche e iniziare a fare sistema
è e devo dire che questa vendute lei nazionale
Un po'lo si sta aprendo tant'è che sta nascendo la Rete dello stato dei luoghi che darete degli spazi rigenerati abbattere a base culturale
E soprattutto dobbiamo smettere come dicevi tu odi
Di considerarci dei combattenti probabilmente siamo tutti andando verso l'unica direzione condiviso obiettivo e dobbiamo iniziare a ad attivare ed M
Delle politiche però e non contro l'uno con l'altro sapendo che nessuno toglie niente all'altro ma quello che prodotto da ex fa dalla dalla fondazione del potere novecento e da tutti gli altri attori perché in Italia ce ne sono tanti non poche avvantaggiare e noi stessi soprattutto dobbiamo imparare diciamo Sunday Express all'epoca tecnica spalleggiato accedono con capo all'altro sapendo che nelle il nostro futuro dipende la futura di tutti gli altri probabilmente dal nostro futura dipende anche il futuro della nostra nazione
Grazie mi sembra una conclusione Massimiliano
Che non ha bisogno di ulteriori commenti anche perché anche oggi abbiamo sforato il tempo a nostra disposizione io ringrazio tutti voi grazie per i vostri contributi
Faccio ovviamente
Più grandi calorosi auguri per il vostro lavoro o di gravissima altro grazie abbiamo marginale terrore so che ci riusciremo che ci riuscirà grazie che arriverebbe fino in fondo perché di questo noi abbiamo bisogno Grazia e Massimiliano
Grazie veramente a tutti buon lavoro ebbe un proseguimento e grazie a chi ci ha ascoltato fino a questo momento rimane devono perché continuano le trasmissioni su Radio Radicale