Repubblica, lavoro, donne, stranieri, compatibilità economiche...
Quanto hanno inciso la Costituzione e la giurisprudenza costituzionale in questi ed altri ambiti della nostra vita? Lo "speciale" racconto … dei Giudici.
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giudice della Corte Costituzionale
La corte costituzionale accompagna da più di sessanta anni le donne nel lungo cammino verso la parità promessa dalla Costituzione
Un cammino lento e non ha ancora compiuto fatto di passi avanti Rieti arresti di traguardi entusiasmanti di lunghe attese
La diseguaglianza per ragioni di sesso è la prima che la Costituzione nomina nell'Elenco delle possibili cause di discriminazione
Un elenco esemplificativo come sappiamo quello previsto nella Costituzione che nulle esaurisce
Dice l'articolo tre della Costituzione
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzioni di sesso
Ed è significativo che la disposizione inizi proprio con la parità di genere non dobbiamo dimenticare che quando la Costituzione fu scritta nel mille novecentoquarantasei quarantasette
Le donne avevano votato per la prima volta in Italia proprio allora proprio per l'Assemblea costituente
E non dobbiamo dimenticare che in quell'Assemblea per la prima volta sedevano delle donne
Non molte ventuno Madrid costituenti sul cinquecento cinquantasei componenti dell'Assemblea
Non molte ma molto attive e dobbiamo ricordare ancora che fino al mille novecentosettantacinque cioè fino alla riforma del diritto di famiglia il marito era il capo della famiglia
E aveva l'ultima parola su tutte le decisioni che la riguardavano che la donna sposandosi perdeva la propria cittadinanza se diversa da quella del marito
Che non esisteva il divorzio
Che abortire era in ogni caso un reato e così era l'outdoor Therion se commesso da una donna
Ricordiamoci che c'erano lavori vietati alle donne e i lavori per i quali non era nemmeno concepibile che di potesse svolgere una ci pare evidente oggi che tutto questo era inconciliabile con la regola costituzionale per cui tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge senza distinzioni di sesso
Ma più in generale ricordiamoci che anche al di là dei divieti e delle distinzioni formali la partecipazione delle donne alla vita sociale e politica ed economica del Paese era minima
E che il problema di superamento delle disuguaglianze che la Costituzione pone non è solo quello formale dell'uguaglianza davanti alla legge ma è quello sostanziale della disuguaglianza di fatto perché la Costituzione all'articolo tre che ho citato nella seconda parte assegna un compito alla Repubblica è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini
Impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese
Insomma per la Costituzione non è sufficiente che la legge non discrimini formalmente le donne trattandolo in modo diverso dagli uomini
Per esempio fissando diverse condizioni formali di accesso a una certa professione
Ma occorre che la legge tenga conto delle circostanze di fatto del contesto concreto dei condizionamenti che sulla base dell'esperienza sappiamo che le donne subiscono pensiamo a cosa significa in una società il lavoro di cura dei figli della famiglia degli anziani un lavoro che ricade ancora oggi prevalentemente sulle donne
O pensiamo ancora il fatto che a determinati ruoli e le donne non hanno accesso
Non perché sia l'accesso formalmente vietato ma perché i meccanismi di cooptazione
E i condizionamenti culturali spesso portano a far sì che siano scelti sempre o quasi sempre uomini ebbene tutto questo richiede che la legge si impegna a cambiare questi condizionamenti
E che lo faccia con azioni ad hoc con azioni che tengano conto della diversità dei punti di partenza e che favoriscono chi parte svantaggiato
Quelle azioni e che si chiamano oggi che si sarebbero poi chiamate azioni positiva le parole realizzare l'eguaglianza non è soltanto trattare in maniera uguale situazioni uguali ma anche prendere atto delle differenze fattuali e assumere le misure necessarie ecco questo è stato il lavoro della corte costituzionale nel valutare le leggi che nel tempo hanno riguardato la condizione della donna
E che ne sono state sottoposte dichiarare incostituzionali leggi che discriminano le donne
Direttamente o indirettamente non tenendo conto degli ostacoli che di fatto limitano la loro uguaglianza
Valutare la ragionevolezza delle norme che cercano di superare il gatto di genere prevedendo trattamenti differenziati
Che quando è necessario richiamare il Parlamento al suo impegno con quell'altro strumento di cui la corte costituzionale dispone cioè il monito
Un modo in cui si rivolge direttamente al legislatore sollecitandolo a intervenire a tutela dei diritti la corte dunque ha accompagnato il cammino delle donne
E lo ha fatto talvolta prendendo atto di traguardi già raggiunti nella società e trasferendoli sul piano giuridico formale talvolta anche anticipando sviluppi in atto
Nella società e talvolta ancora lanciando essa stessa in avanti obiettivi da raggiungere
Insieme la corte è stata coraggiosa
Ha espresso il sentire della parte della società più attenta alle istanze di parità e di emancipazione delle donne
Ma anche essa naturalmente vive nella storia
è a sua volta lo specchio del sentire sociale
Talvolta anche nelle sue l'incertezza è difficile immaginare oggi che fino agli anni Sessanta il Codice Penale considerasse reato l'adulterio femminile
Solo quello femminile mentre non riservava lo stesso trattamento a quello maschile
La corte fu chiamata ad occuparsi di questo diverso trattamento nel mille novecentosessantuno
E concluse che la norma non era incostituzionale perché la disparità di trattamento che era innegabile
Sarebbe stata Diretta proteggere un altro valore costituzionale quello della famiglia e della sua unità
L'adulterio femminile sarebbe stato in altre parole per l'unità familiare più grave di quello maschile
E quindi non sarebbe stato il ragionevole nel bilanciamento operato dal legislatore considerare reato l'adulterio della donna e non quello dell'uomo
Pochi anni dopo tuttavia la questione fu riportata alla Corte costituzionale si era arrivati nel frattempo al mille novecentosessantotto
Vi voglio leggere quel brano di sentenza
Ritiene la Corte alla stregua dell'attuale realtà sociale
Che la discriminazione lungi dall'essere utile è di grave nocumento alla concordia e all'unità famigliare
Insomma la corte aveva cambiato idea
Aveva registrato un mutamento della società è nella sua pronuncia era arrivata alla conclusione che questo diverso trattamento della donna non favoriva affatto l'unità familiare
E anzi nuoce va ad essa e produceva comunque una discriminazione costituzionalmente intollerabile
Una conclusione che sarebbe stata poi seguita parecchi anni dopo dalla riforma del diritto di famiglia
E dal riconoscimento della piena parità dei coniugi all'interno di essa è alla corte costituzionale poiché le donne devono di essere state ammesse nel corso degli anni sessanta
Alla carriera prefettizia prima e subito dopo alla magistratura
Con una sentenza che ruppe un tabù che nemmeno in Assemblea costituente si era riusciti completamente a infrangere e questo nonostante un'altra previsione costituzionale
L'articolo cinquantuno prevede espressamente che tutti i cittadini dell'uno e dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive
In condizioni di eguaglianza secondo i requisiti stabiliti dalla legge da allora le cose sono lentamente molto cambiate
Se ci pensiamo solo nel mille novecento novantasei una donna Fernanda Contri è diventata giudice costituzionale
E solo nel due mila e diciannove un'altra donna Marta Cartabia finalmente è diventata presidente
In tutto nella storia della Corte costituzionale ci sono state solo cinque donne giudici costituzionali e tre di loro si vedono oggi finalmente insieme nel collegio
Un quinto dei quindici giudici una presenza a che se non rispecchia ancora del tutto la società e la proporzione immessa dei due generi
Però fa sentire la sua voce una voce non solo di giurista e quali siamo ma anche di donne e dunque un punto di vista diverso
Negli anni la Corte si è pronunciata su tante questioni che riguardano la vita delle donne
Sempre ispirandosi a quelle regole di uguaglianza di diritti e a quel vincolo posto in capo alla Repubblica di rimuovere gli ostacoli che tale eguaglianza limitano di fatto
La Corte ha registrato come un termometro gli andamenti della società e ha contribuito a cambiarla
A volte anche dando la sostanza e la forza di una sentenza costituzionale a soluzioni che erano nell'aria
Così ha sollecitato il legislatore a prenderne atto quando per varie ragioni esso faticava a vederli questi cambiamenti insomma la Corte costituzionale ha cambiato la vita delle donne
Ha riaffermato la loro pari dignità sociale
E ha contribuito a garantire le condizioni sostanziali perché questa si realizzi
è intervenuta in ambito familiare affermando il valore della parità coniugale
E questo ha fatto come ricordavo già prima che la riforma del diritto di famiglia la ponesse al centro del nuovo sistema delle relazioni familiari
Ha dichiarato illegittimo il divieto di propaganda di pratiche contraccettiva
Si è pronunciata sull'interruzione volontaria della gravidanza
Dichiarando incostituzionale la norma che la puniva nella parte in cui non prevedeva che la gravidanza potesse essere interrotta
Quando l'ulteriore gestazione avesse implicato danno o pericolo grave e non altrimenti evitabile per la salute della madre
Ha contribuito a definire il sistema di tutela della salute della madre del bambino con importanti sentenze anche sui diritti dei figli di madri detenute
In attesa di una riforma legislativa sollecitata da molte parti anche in sede sovranazionale si è pronunciata sul diritto della madre
A trasmettere anche il suo cognome e questo non solo nel suo interesse ma anche nell'interesse del figlio e del suo diritto al poiché veramente imponente l'intervento della corte in materia di tutela del lavoro femminile con le sue sentenze la Corte costituzionale non si è limitata a eliminare quelle norme che discriminava non le donne rispetto agli uomini nell'accesso al lavoro nel salario nelle condizioni lavorative e via dicendo
Ma è intervenuta a tutela delle madri lavoratrici e nel difficile campo della conciliazione fra lavoro e cura dei figli
Dopo che il legislatore aveva introdotto un sistema di garanzia a favore della lavoratrice madre
Con un'operazione che non è solo giuridica e sociale ma vorrei dire anche culturale la Corte ha allargato l'orizzonte
E con alcune importanti sentenze che si sono succedute nel corso degli anni ottanta ha esteso ai padri molti degli istituti apprestati da legislatore a tutela delle lavoratrici madri
Faccio per tutti l'esempio dei permessi per l'allattamento
La Corte ha riconosciuto anche al padre la possibilità di accedere a questo beneficio
E così facendo ha affermato una verità importante e cioè che anche il padre ha il diritto e il dovere di prendersi cura dei figli
Anche il padre ha il diritto di curare quel rapporto per il quale i permessi per l'allattamento che ovviamente non può fare il padre
Sono dati perché si tratta di permessi che sono dirette a consentire all'instaurarsi di un rapporto fra il figlio e i genitori le e così piano piano molte altre tutele originariamente pensate dal legislatore solo per la madre
Sono state estese con sentenza della Corte Costituzionale anche al padre e come diceva agli inizi o con questo la corte non ha soltanto eliminato leggi che discriminano formalmente le donne
Ma a anche costruito una cultura nella quale dei fini non si devono occupare solo le donne nella quale anche i padri sono coinvolti nella responsabilità genitoriale con i suoi diritti e ai suoi doveri
E con ciò a in qualche modo consentito alle donne di vivere meglio questo grande problema che ancora ci affligge che è la difficoltà di conciliare il lavoro con la cura della famiglia
E in definitiva la possibilità stessa per le donne di lavora insomma il nostro mondo non è ancora un mondo facile per le donne
Ma possiamo dire che quella promessa della Costituzione contenuta all'articolo tre è stata almeno in parte mantenuta e che è una grande parte nella sua realizzazione l'ammontare fusti
O
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