Rassegna delle riviste di politica e storia

Un saluto agli ascoltatori anche questa settimana torniamo a vedere insieme alcune delle riviste italiane di carattere storico di carattere e politico è anche questa settimana vedremo anche alcuni articoli tratti dei quotidiani
Che in realtà parlano di questi temi che non trovate immediatamente sulle prime pagine appunto
Dei giornali ma che in qualche modo dialogano con i temi trattati nelle riviste e spesso nel corso degli anni nel lavoro degli storici diventano elementi di studiosi di lavoro ecco gli strumenti
Che vengono utilizzati dagli storici sono anche questi oggetto ancora una volta di questo spazio della programmazione di Radio Radicale parleremo ancora una volta
Del meritate lavoro dello storico come lo storico si approccia
A questi materiali lo faremo attraverso alcuni articoli ma non facciamo un sommario o completo abbiamo direttamente gli argomenti poi le coordinate ve le daremo nel corso di questa registrazione guadagniamo così tempo andiamo immediatamente a un articolo che è comparso questa settimana nel numero del due luglio del Corriere della Sera
Un articolo interessante perché è una testimonianza anche per l'intervistatore l'intervistatore è Walter Veltroni
E interviste a Beppe Pisanu viene presentato così in questa intervista Beppe Pisanu è stato nel mille novecentosettantotto capo della segreteria politica di Benigno Zaccagnini e quindi un testimone privilegiato
Di quei mesi di Travaglio stiamo parlando del caso Moro mesi Travaglio e dolore vissuti a Piazza del Gesù
Il titolo
E quando Zaccagnini incontrò Craxi per salvare Moro ma fu deluso è un titolo tra virgolette ed è un argomento che francamente beh marginale rispetto all'interesse proprio di queste interviste anche perché questa sfumatura diciamo di questo incontro davvero molto difficile da cogliere ma vediamo il testo
Scrive Veltroni L'ex DC Pisanu ricorda quando Zaccagnini nel tentativo di salvare Aldo Moro decise di andare da Craxi per chiedergliele
Chiedergli che cosa esattamente si potesse proporre uscì dall'incontro piuttosto delusa e questa è la chiave scelta e presentare il testo ma appunto vediamo vediamo l'intervista
Che ricordo ai chiede Veltroni a Pisanu dei giorni del rapimento Moro
Li ho vissuti come un'unica interminabile giornata scandita paura incertezze tribolazione qualche barlume di speranza
Domanda Zaccagnini come attraversò quelle Periodo lo visse drammaticamente perché lacerato da un lato il desiderio di salvare la vita del suo più grande amico leader politico insomma Dio dall'altra l'esigenza di salvaguardare lo Stato e questa fu chi lo ricorda riconosce
Il caso Moro la impostazione di Zaccagnini e la sua democrazia di Krizia e di rispondere adeguatamente alla sfida sanguinosa delle Brigate Rosse e questo sarà il nostro osservazione
Risponde ancora Pisano un fenomeno che oggi cosa abbiamo inquadrato dopo tanti anni di analisi e ricerche e che allora sembrava militarmente organizzata capace di portare su attacchi in tutta Italia persino durante i cinquantacinque giorni è una forza sconosciuta che aveva consensi evidenti nelle fabbriche nel mondo la cultura nei giornali
Il tuo sedici marzo chiede Veltroni dovetti come se avessi dato notizie qui sono dati di carattere
Auto biografico più avanti perché le Brigate Rosse scelsero il sedici marzo ed ancora Veltroni risponde Pisanu
Risponde Pisanu io credo perché eravamo alla consacrazione parlamentare il progetto politico di Aldo Moro
Ed Enrico Berlinguer e quindi questa udienza hanno potuto credevi in quel progetto chiede Veltroni si ci credevo profondamente va ricordato che avevamo colpirci approcci diversi
E io ovviamente condividevo quello un modo Teo la solidarietà nazionale qui c'è la lettura di questo scenario Pisano andiamo più avanti
Mai mai avuto la sensazione che ci fosse la reale possibilità che Moro fosse liberato chiede Veltroni risponde e Pisano più che la sensazione la speranza al momento
Almeno per me più positivo fu la lettera di Paolo sesto agli uomini delle Brigate rosse mi illusi che avendo ottenuto una interlocuzione così alta e brigatisti potessero considerare raggiunti
I scopi politico colma dentistici errore imprese quindi desistere ad andare oltre però al di fuori di quel momento no non ci fu mai nulla di così convincente a far sperare nella sua Liberazione questa era l'orientamento
All'interno della democrazia Krizia spiega Pisanu
Chiede ancora Veltroni
La prospettiva di Moro e quella di Berlinguer non piacevano né agli americani né ai sovietici risponde Pisano questo era un dato consolidato del resto Berlinguer e Moro avevano ricevuto entrambi pressioni veementi persino minacce l'uno da Mosca l'altro da Washington
E da almeno altre due capitali dell'Alleanza atlantica quell'operazione politica faceva saltare a gambe all'aria la logica di Jalta secondo Pisano che aveva retto fino ad allora gli equilibri mondiali quindi c'erano interessi fortissimi contro quest'operazione
Dal punto di vista di Mosca avrebbe accreditato l'euro comuni
O meglio l'idea berlingueriana del socialismo nella libertà affrancando definitivamente da Mosca il più grande partito comunista dell'Occidente mette da parte americana si intravedeva il rischio che i comunisti si avvicinassero pericolosamente ai centri
Di decisione della NATO
E da questo punto di vista il lago della Duchessa che segnale era qui Pisano fa una in non fa un'osservazione importante proprio per e gli argomenti di cui dicevamo prima sul lago della Duchessa ci chiedemmo un po'tutti perché era ritenuto un esito possibile almeno noi Piazza del Gesù altri non so
Poi si poi si scoprì che era un bluff ma qui parliamo col senno di poi io sto cercando di parlare di quel momento col senno di allora perché poi si scoprì dopo che appunto il comunicato numero sette era una strana operazione
Era una versione orchestrata dice Pisanu è stata rivendicata come un espediente per stanare le Brigate Rosse Mai lecito dubitare sia delle intenzioni che ed dell'efficacia ecco fare un'altra osservazione
Di Pisanu chiede Veltroni che presiede detti fa che comitato che indagava attorno a Cossiga fosse composto per la stragrande maggioranza da iscritti alla P due che in quel giorno si aggirasse questo singolare consulente americano che sembra avere a cuore solo il desiderio di vedere il Moro morto così legge la cosa Veltroni risponde Pisano la scoperta successiva di questi due elementi a me ha provocato grandi inquietudine sapevo della ostilità diffusa che c'era in certi ambienti nei confronti della segreteria Zaccagnini e di Moro morirò ce l'ha trasmesso la percezione chiara che nel Paese
C'era una destra profonda annidata negli angoli Buy della Società e delle istituzioni contraria ad ogni forma di rinnovamento e pronta ad intervenire con ogni mezzo
Cossiga era un amico di Moro non aveva nulla da spartire con quel molto certamente fece degli errori Fogu
Lou il primo e a riconoscervi quando si dimise da ministro all'interno e assumendosi la responsabilità politica di errori e limiti non suoi come quelli degli apparati di sicurezza ma qui a gettare ombra sulla sua rettitudine ne corre ci tiene a dire Pisano e venne lo si per i grandi elettori che sette anni dopo lo elessero Presidente della Repubblica la prima votazione chiede ancora Veltroni le lettere di Moro fin dall'inizio vengono fatte versare passare come torta me totalmente storto invece a leggerle c'è tutto il filo del modo di ragionare
Della visione del mondo di Moro perché fu fatta questa operazione di cordone di muro attorno quelle lettere qui permette dice ancora un inciso
Marco Pannella fin dall'inizio fu tra quelli che appunto
Ritenevano che invece occorreva dare Effeti alle lettere
Di Aldo Moro ecco torniamo a risposta di Pisanu parlando sempre col senno di allora noi avemmo la sensazione che fosse in corso un'azione subdola volto a screditare l'immagine
Morale e politica di Aldo Moro poi certo la rilettura critica fatta inserì storiografiche degne di rispetto ha dimostrato che questa operazione le Brigate Rossella fece ero veramente mentendo ripetutamente Morrison Ando anche testi
Quel questa era allora la nostra preoccupazione ma oggi penso
Che tra i disorientamento di quei giorni questa sia stato uno dei più dolorosi perché in realtà Moro a parte i condizionamenti delle Brigate rosse sta facendo vivere esattamente le idee che aveva sempre sostenuto sul primato della persona umana
E sul suo io rinunziabile valore
Ecco Veltroni qui entra nei particolari vediamo se riusciamo
Ma perché ecco qui ci sono appunto di particolari che forse potranno servire sui quali duramente già si è scritto sia studiato molto ma torniamo sui c'è una frase nelle lettere di Moro che mi ha colpito molto dice
Dice Veltroni in una delle lettere non consegnate poi ritrovate a Monte nevoso qui appunto operazione Brigate Rosse a un certo punto lui dice
Te la cito testualmente dice spero che l'ottimo Giacovazzo si sia inteso congiunti
E chi sono Giacovazzo di Giunchi erano i due medici che Louise si era portato in America e che lo curarono dopo che lui ebbe quel drammatico incontro con Kissinger
Quindi è come se lui stesse dicendo alla moglie che quella era una chiave
è una interpretazione corretta la mia chiede Veltroni risponde Pisanu non so se corretta però è degna di ascolto i due
Non si intendevano Kissinger manifestava rudemente l'insofferenza per mormorò lo considerava un maleducato per uno come lui che era sempre sorvegliato Gentile a me suona come un giudizio severissimo
Luigi raccontò mai di quell'incontro chiede ancora Veltroni Pisanu risponde no però ne ha sentito parlare dei suoi stretti collaboratori Corrado Guerzoni ha lasciato testimonianze scritte
Inequivocabili furono incontri virtù ride quali Moro uscì provato soprattutto quello del G7 di Santo Domingo quando non sono gli americani ma gli europei soprattutto i tedeschi i fecero capire chiaramente e con la solidarietà nazionale sarebbe venuto meno il sostegno dell'Europa all'economia italiana il Paese era in gravissime difficoltà Pilla meno
Quattro inflazione che marciava al verso il venti per cento le strade insanguinate dal terrorismo all'Italia allora mi fecero capire
Che gli aiuti sarebbero arrivati solo se lui avesse desistito dal progetto politico e stava coltivando muro Moro fu talmente impressionato che sotto i suoi collaboratori e fa sapere
Che stava pensando seriamente di lasciare la politica tu credi chiede ancora Veltroni
Allora versione delle BR sull'assassinio di Moro in quel garage di via Montalcini ecco Veltroni e Pisanu si di vincono verso questi territori di lettura della vicenda Moro vent'di vediamo
Pisanu cosa risponde
Io credo molto poco a tutto quello che hanno detto i brigatisti rossi ho sempre avuto ancora l'impressione che abbiano concordato tra di loro una versione comune dell'intera vicenda tacendo
Più spesso e altre volte mantenendo ma dopo aver concordato silenzi e menzogne anche con loro referenti Esterni quindi esistevano chiede Veltroni
Mi sovviene qui la mia esperienza politica complessiva come fa un fenomeno come quello delle Brigate Rosse passare inosservato agli occhi
Dei servizi segreti o curatissimi e presenti in Italia massicciamente fin dall'inizio della guerra fredda se osservazioni
Di Pisanu su l'efficacia dei servizi formazione italiani non ho nessuna elemento concreto per accampare sospetti penso però che non sia casuale il fatto e terroristi italiani potessero tranquillamente
Viaggiare da Roma a Parigi da Parigi al Nordafrica al Nordafrica magari Nicora qua
E che dire di quel l'opaca dottrina Mitterand è che consentì approvi assassini per essere tranquillamente per esuli in Francia
E qui c'è questa opinione che Mitterand però lo ricordiamo questo nostro osservazione spiegava in un altro modo relativamente appunto alle leggi di emergenza che erano state adottate dal nostro paese andiamo avanti perché è un
Perché appunto e ancora
Interessante
Sulla posizione chiesi sta maturando alla l'all'interno
Della DC lì leone disposto a firmare una grazia così su tutti i temi di tweet a liti avete e già sentito per chi si è occupato del caso Moro perché il seguito
La tesa verso una posizione di Fanfani ecco dice ma sapevi chiede
Chiede Veltroni che Fanfani stava per fare un discorso di tipo insomma aperturista spieghiamo diciamo in termini semplificative
Rispondimi sono io almeno non lo sapevo può darsi che lo sapesse Zaccagnini però negli anni successivi non me ne ha mai parlato per la verità la dieta o difficilissimo parla di quelle vicende tra di noi perché la ferita faceva male davvero in molti rimarremmo
Rimanemmo
Feriti ma Zaccagnini fu ferito a morte
Poi ecco c'è una domanda poco più avanti è vero che del due mila e sei quando è risultato deduzioni era incerto Foschi sollecitato come ministro all'interno a dichiararle non valide e quindi difficile
Coglierei il e messo con il tema poco trattato ma
Vediamo la risposta di Pisa o diciamo che ci furono chiacchiere molto confuse da parte di gente che non sapeva che il ministro all'interno non aveva alcun potere per interferire sulle procedure elettorali
Perché i risultati delle elezioni si programmano soltanto nelle appositi sezioni della corte d'appello
Non a caso il nostro ordinamento affida alla magistratura e non al ministero dell'Interno la gestione dei processi elettorali ci mancherebbe altro se e fosse così saremmo
In una in una dittatura saremmo in una dittature e questo passaggio sulle elezioni del due mila e sei riporta anche un po'a delle voci che circolarono in quella occasione Schisano
Poi essere ritornerà
A parlare e poi in conclusione V una valutazione subito sulla figura di Zaccagnini come dire appunto sull'incontro di crac con Craxi c'è un passaggio
E basta punto relativo alla alla prospettive di dialogo ma niente niente di più che quindi interessante il quadro e anche le dichiarazioni passiamo ora ad alcune segnalazioni dalle riviste esibiamo letto quasi integralmente questa intervista perché può essere utile
Appunto per il lavoro di ricostruzione oggi vi voglio parlare del numero di aprile giugno del due mila e venti della rivista trimestrale dell'Istituto Gramsci studi storici delle numero due e quindi anche nel numerazione delle pagine procede su la numerazione avviata negli altri numeri nell'altro quel numero questi numeri sono delicati all'opera di Rosario Villari
Storiografia e politica nel secondo dopoguerra anche diciamo ci sono riflessioni interessanti sul famoso manuale di Villari che in molti abbiamo usato nelle scuole
Superiori e ci sono interessanti riflessioni su un carattere
Diciamo di questo manuale
Che è stato anche oggetto di polemiche di tipo politico non del tutto infondata veramente l'esperienza di Rosario Villari all'interno del Partito Comunista italiano è raccontata bene in questo numero del della rivista rimedia trimestrale dell'istituto
Dell'istituto Gramsci non vi vogliamo segnalare pochissime righe di alcuni articoli innanzitutto
Un passaggio dell'intervento di Luigi Masella che dell'università di Bari il rapporto con il Partito comunista
Italiano il luogo della maturità cioè della lettura di quanto avveniva nel mondo che era figlio
Della rivoluzione il diciassette diciamo così nuovo della maturità
Per Villari che vedeva con occhi non
Non più con gli occhi dell'illusione dell'utopia quel mondo
Il disagio crebbe in Villari fino al marzo del mille novecentottantanove Villari e procace contro studioso di questo orientamento e chiesero alla commissione elettorale del Partito comunista italiano di non essere più proposti per l'elezione del Comitato centrale cosa che era stata usuale negli anni precedenti si chiuse la licenza la vicenda del militante
E dello studioso nel marzo dell'ottantanove
Dello studioso Villari torna al suo seicento questo
Ancora un dato interessante lo studio del per seicento quella secolo barocco scrive Marsella di rivoluzioni e di crisi dove si percepiva negli splendori abbaglianti di quei decenni la possibile fine
Di un errore di un sistema economico anche ma non si riusciva a intravedere il mondo nuovo un secolo che forse anche per questo Villari sentiva sempre più vicino a riflessione
Perché suggestiva questa di Masella sulla prospettiva dello storico dello storico Rosario Villari
Nella parte e finale conclusiva della vicenda
Dei partiti comunisti e degli scarichi dittatura comuni
Del secolo scorso Silvio Pons della scuola normale superiore
Firma un intervento dal titolo la riflessione sul socialismo reale che appunto uno gli argomenti su cui Villari in realtà intervenne molto nel suo un ruolo anche di militante all'interno del partito comuniste come ente nel gennaio del mille novecento settantasette ad esempio Villari figura tra i firmatari di una dichiarazione
Di intellettuali vicini al pc che appoggia però i dissidenti cecoslovacchi di carta settantasette la carta settantasette
Vicenda interessante i nostri ascoltatori
Sicuramente sanno di che cosa parliamo il documento riceve in realtà il consenso dei dirigenti del PC ma la questione del dissenso all'interno del mondo del dell'Est
Si fa controversa c'è una
Iniziativa di una ben Biennale di Venezia dedicata al tema proprio del dissenso nel S suscita forti polemiche cresciute dalle e proteste ufficiali di Mosca
Comunisti e socialisti si scambiano come sempre accuse di strumentalizzazione politica e di censura su un tema Haskovo scomodo ma questa è la testimonianza
Ancora
Di Villari della sua presenza della sua lettura di quanto punto
Fosse diciamo in controluce la sua capacità di legge il salto di qualità
Che era avvenuto in Lugli è quando si era fatta strada alla persuasione che il problema il complesso di problemi accumulati dal socialismo reale non poteva essere affrontato senza la condizione preliminare della libertà è questa la riduzione la riflessione dello storico dello storico
Rosario Villari qui Villari spiega Silvio Pons vede il nesso Colle Pilo go
Ma anche con la premessa secondo noi con l'epilogo della storia d'Europa del Secolo decimo nono di Benedetto Croce risalente al mille novecentotrentadue e con il suo giudizio sul socialismo reale del tempo incentrato sulla constatazione che e qui aperte virgolette
E sono parole di Benedetto Croce il punto d'incontro dell'utopia con tra lealtà con la realtà era stata la negazione della libertà chiuse virgolette metodo crociano
Basato su una comprensione storica rivolta alla libertà come problema fondamentale della convivenza umana gli appare lungimirante e attuale questo è villa Villari non io non ignora la critica gramsciana di quella concezione né rimarca insufficiente rilievo dato i contrasti allestita alle difficoltà tuttavia ribadisce l'importanza di quel punto fermo ne ricorda la distinzione dell'armamento dall'Arma dall'armamentario anti socialista dell'ideologismo liberale
Del suo tempo cioè la capacità di riconoscere il valore del socialismo nella formazione del mondo moderno a questa la lettura
Di Benedetto Croce del mondo a luglio a Luís contemporaneo molto interessante per capire quali poi possono essere di elementi gli strumenti
Di critica naturalmente di quello che è stato
Uno dei balordi ma dei manuali di storia moderna di storia contemporaneo su cui i monti
Abbiamo abbiamo ho studiato passiamo
Alla in vista testimonianze rivista fondata da Ernesto Balducci di impostazione
Cattolica
Vario modo storia conosciuta quella di questa riviste non
Vi riassumiamo perché manca il tempo sul numero cinquecentoventotto cinquecentoventinove che non è che non è diciamo l'ultimissimo però dello segnaliamo perché appunto interessante
Si ritorna sull'argomento di cui abbiamo detto sulla lotta politica sulla ricostruzione sulla rilettura sulla revisione della storia la verità separata dai fatti questo il titolo
Del numero noi di leggiamo qualche passaggio dell'intervento di Gabriele parenti
Dal titolo il falso il vero e il verosimile nella ricostruzione della storia ma tutto il numero dedicato a questi argomenti con trovate in libreria ci sono davvero contenuti
Interessanti per tornare su la questione di cui stiamo cercando di parlare di in queste trasmissioni
Manipolazioni e distorsioni prospettiche scrive Gabriele parenti riscrivere la storia consente di cogliere manipolazioni e distruzioni prospettive quindi sul lavoro da fare
Talora si tratta di veri e propri falsi come ad esempio la donazione di Costantino di reti costituiti appositamente per mistificare come l'incendio del Reichstag appiccato azionisti
Per scatenare la repressione contro gli oppositori o o altre volte c'è l'interpretazione
L'evento reale che viene alterata infine il contesto storico può indurre a valutazioni tendenziose anche involontarie un esempio di questa distruzione giudizio Cesare Borgia considerato ai suoi contemporanei Volpe e leone paradigma dell'uomo astuto spregiudicato in cui si riconosce
Per antonomasia il principe di Machiavelli viceversa quando voi suo padre padre il papa Alessandro sesto tutte le sue conquiste si vanificano seguito di una ulteriore mossa incauta
Perse anche la libertà
Personale ma il Valentino copilota continua ad avere fama di conduttore di condottiero astuto e valorose nota
Noto poiché Maria Antonietta non fu l'autrice della famosa espressione sulle brioches
Frase che le viene è tradizionalmente attribuita perché si accorda bene con i caratteri frivolo della regina di Francia che nell'oasi dorata
In cui era si era isolata dei problemi da entrambi del Paese russi sono al settimo capitolo delle confessioni afferma e questa frase era già proverbiale del mille e settecentoquarantuno
E che veniva attribuita una non meglio identificata nobildonna anche perché Maria Antonietta come sappiamo nacque nel mille e settecento cinquanta no cinquantacinque
Certo la giovane sovrana potrebbe alle l'ad opera ironicamente in segno di disprezzo ma questo non si accorda con la sua personalità superficiale ma non cinica né insolente scrive pare e più semplice pensare che stesse terre ritagliata sullo stereotipo della sua distaccata non lascia setter denigrare l'Ancien Régime questo è
Un passaggio di questa riflessione capacità di Corviale senza mentire al titolo di un altro capoverso nel corso della storia ci sono anche tanti casi in cui prove concrete sono state sopravanzare da postulati poi rivelatosi rivelatesi ingannevoli si fa l'esempio di alcuni passaggi
Dell'affare Dreyfuss le Biografia il problema delle biografie alterati dalle ideologia molto difficile questo campo vi leggiamo con la conclusione che perché è finito il tempo
Se raggiungere la verità e arduo perché ai pregiudizi del passato si aggiungono o sì sostituiscono quelli del presente
E ai vari condizionamenti culturali il tentativo
Del avvicinarsi alla verità storica deve essere perseguito con metodo e rigore scientifico e l'unica possibilità solo così dal passato possiamo davvero trovare le radici del presente in questa l'opinione di Gabriele parenti sulla significato del lavoro
Dello storico in chiusura vi segnaliamo un intervento dalla rivista
Giacobine Italia e che
Finita in questo periodo la lasci nell'estate
Del due mila e venti il numero sette quindi regolarmente in edicola di segnaliamo ci sono molti interventi con la consueta chiave di lettura di questa di di rivista
Un intervento di Georgia se lunghi ti che è una ricercatrice dell'Università di Milano Bicocca il perturbante lavoro domestico si parla di politica in realtà è politica del lavoro
Di questi mesi si parla dello spazio di casa
Da sempre rimosso dalle relazioni pubbliche nei giorni della quarantena e diventato centrale mettendo in crisi dice
Serughetti interessante la divisione fittizia spesso violenta tra privato e pubblico che nasconde il lavoro di cura riflessioni
In è questo senso scrive ancora distinzione privato pubblico con l'assegnazione delle donne al primo ambito e dei degli omini alla secondo osserva osserva Giorgia
Serughetti è stata ed è ancora e in gran parte un caposaldo della costruzione patriarcale della cittadinanza è stata inoltre funzionale alle economie capitaliste
Diciamo tradizionali si dipartono da queste riflessioni alcune riflessioni una di fronte al pericolo della commissione tra virgolette tra le sfere mira riprese nel mare e sorvegliare questo confine con ampie come avviene quando si separano artificialmente le regioni della produzione della riproduzione
Ma insomma la strada è quella di cogliere l'opportunità data all'offuscamento della separazione dalla
Delle due sfere
La stretta continuità interdipendenza tra vita e lavoro svela le fondamenti del mito liberale scrive qui
L'autrice dell'autonomia del cittadino lavoratore ma insomma coglie queste interessanti contraddizioni e né suggerisce
Le soluzioni da quel punto di vista prima di chiudere torniamo rapidissimamente con l'assegnazione dei quotidiani vi segnaliamo anche alternative per il socialismo che il trimestrale diretto a Fausto Bertinotti su come radio radicale
Di solito organizzata delle interviste specifiche vi segnaliamo in particolare un pezzo
Sul Corriere della Sera ancora in questa settimana su sui fatti di di
Di Genova del mille novecentosessanta ne scrive Giovanni
Bianconi Tambroni spacco il Paese un'estate sul filo del Rasori Giovanni Bianconi ripercorre i temi di quei momenti molto molto interessante
E poi la risposta in chiusura di Aldo Cazzullo alle parole di Franca Valeri che ha compiuto Centanni
Pochi giorni fa parole su su piazzale Loreto voi non c'eravate non potete giudicare spiega Cazzullo lei c'era
In quanto figlia di padre ebreo
Aveva dovuto lasciare la scuola cambiare nome e nascondersi aveva rischiato di finire ad Auschwitz la ragazza con cui si era nascosta
Fu portata da e-learning Adr enorme mai tornata giudicare oggi nel nostro salotto di casa la sua reazione di allora e molto difficile
Diciamo
Che è possibile criticare piazzale Loreto come fecero molti antifascisti a partire da Ferruccio Parri Leo Valiani senza sentenziare sui sentimenti di chi c'era spiega Aldo Cazzullo ecco questo ci fermiamo e vi salutiamo ancora