La visita del Presidente della Repubblica a Carpi in occasione del cinquantesimo anniversario delle deportazioni politiche e razziali in Italia da parte dei nazisti

Signor presidente autorità rappresentanti delle associazioni dei deportati
Delle comunità ebraiche delle associazioni partigiane combattentistiche della Resistenza invitati nel dare inizio a questa manifestazione celebrativa del cinquantesimo anniversario del Ministro delle deportazioni politiche razziali nei campi di sterminio nazisti rivolgo a tutti un cordiale saluto e un caldo benvenuto a Carpi
L'incontro di oggi promosso dall'Unione delle comunità ebraiche dall'associazione degli ex deportati politici nei campi di sterminio nazisti oltre che dal Comune di Carpi intende recare
Non mangio cinquant'anni di distanza alle vittime delle deportazioni italiana alle vittime di quell'orrendo sterminio che fu perpetrato dalle forze naziste
Anche
Con questa iniziativa Carpi intende mantenere fede all'impegno solenne che fu preso fin dal dopoguerra i vestiti di restituire memoria di quella barbarie che trovo
Nel campo di Fossoli un luogo materiale manifestazione e che oggi assume un significato massimamente simbolico voglio ringraziare tutti coloro che hanno collaborato a questa iniziativa cominciare dalla presidente dell'Unione delle comunità ebraiche in Italia Tullia Zevi
Dal presidente della dell'ambiente Gianfranco Maris
A tutte le altre associazioni che hanno contribuito a questa iniziativa che per noi anche il significato di ricordare il ventesimo anniversario della apertura del museo monumento al deportato ed è questa ancora un'occasione che mi è è grata per ringraziare i rappresentanti di tutte le organizzazioni ed associazioni che a quel tempo vent'anni fa consentirono collaborando col Comune di Carpi col comitato promotore presieduto da Bruno Losito e con il sindaco del tempo non recante rally di dare vita appunto al museo monumento voglio prima di dare corso al programma di questa manifestazione ringraziare anche tutte le personalità le autorità che hanno mandato telegrammi e messaggi
Di adesione ricordo in modo particolare il messaggio di adesione del Presidente del senato senatore Giovanni Spadolini
Ringrazio ancora il messaggio persone saggio di partecipazione il presidente della Camera i deputati onorevole Napolitano ringrazio il sindaco di Firenze Morales che ha inviato anche lì un messaggio di adesione
Bene questo punto procediamo con il programma dando la parola per un primo saluto a
Liliana
La signora Tullia Zevi presidente della unione delle comunità ebraiche in Italia
Signor presidente
Signor sindaco autorità
Cari carenti
La città di Carpi il vicino campo di Fossoli dove abbiamo te stesso stato in meditazione e preghiera
Sono luoghi simbolo delle deportazioni nazifasciste
E quindi giusto e importante che proprio qui ed ora confortati dalla significativa presenza del Capo dello Stato sicuro e coraggioso punto di riferimento
Il Comune di Carpi l'Unione delle comunità ebraiche e l'Associazione nazionale ex deportati insieme con meno Rino il cinquantesimo anniversario delle deportazioni dall'Italia
Verso luoghi da cui milioni di esseri umani non fecero ritorno
Siamo qui riuniti per rendere omaggio alla loro memoria e per onorare all'un tempo le donne e gli uomini che combatterono nella Resistenza
In quella lotta di popolo cui presero parte anche oltre due mila ebrei italiani
Fra di loro voglio ricordare il quattordicenne Franco Cesana figlio di questa Regione bolognese il più giovane partigiano caduto
E le cinque medaglie d'oro al valor militare attribuite alla memoria di altrettanti combattenti ebrei uccisi anche la nostra Unione delle comunità all'onore di fregiarsi della Medaglia d'Oro dell'esistenza
Onoriamo anche coloro che a rischio della propria vita osavano protegge e salvare i perseguitati sono coloro che Israele è perennemente ricorda come giusti fra le nazioni
Lascio a
Che in ebraico significa distruzione annientamento totale costringe noi i sopravvissuti approcci quotidianamente la domanda
Come dobbiamo vivere
Pensare agire nel dopo Shoah
Oltre agli zingari nostri fratelli di sventura
Gli ebrei sono l'unica collettività ad essere colpita in quanto tale unicamente a motivo della loro nascita
E di questo
Devono ammonire e ne è testimonianza
Cosa significa rendere testimonianza
Significa compiere una scelta fra due imperativi
Fra dimentica e ricorda il fra i due impegnativi scegliere il secondo
Si dà di bene questa scelta non nasce da spirito di rivalsa né da desiderio di vendetta la vendetta non ci interessa e non ci riguarda
Testimoniare ricordare significa opporsi a quanti e non sono pochi tentano invece di negare
E di cancellare il passato
L'Europa è squassata dalla caduta di regimi totalitari
Da guerre civili in atto o annunciate dal riemergere dell'antisemitismo e di nazionalismi esasperati che genera loro gli orrori delle pulizie tecniche
Ebbene in questa nostra Europa vi è chi si chiede
Fu davvero la Shoah una gigantesca ne morirà anomalia avulsa dal contesto storico
Fu davvero una barbara ma temporanea deviazione dalla via maestra del processo di civilizzazione
Alla certezza espressa nella P Dario mai più
Subentra il dubbio che potrebbe succedere ancora
Studiosi autorevoli vanno elaborando quelle stesse considerazioni
Che colmano d'angoscia gli ultimi anni di vita di Primo levi partito anche da Fossoli per Auschwitz stipato in un carro bestiame il ventidue febbraio mille novecentoquarantaquattro
Secondo il sociologo Zygmunt Bauman
La razionalizzazione e la burocratizzazione della civiltà occidentale hanno costituito la condizione necessaria del genocidio nazista
Sebbene precisa il Bauman tale intreccio sia stato unico nella sua tragicità
I fattori che furono alla sua base sono tuttora operanti e diffusi non riconoscerlo sarebbe il segno di una cecità pericolosa e suicida
La lezione si carica così conclude il Bauman di sconcertante attualità per il mondo contemporaneo travagliato da concitate trasformazioni ed ha rinnovato i problemi di convivenza fra culture e vie diverse
Come neutralizzare dunque il veleno ad azione ritardata contenuto nella perniciose evitate genocidio nazista
In primo luogo conto dei tentativi di revisione o peggio di negazione della storia occorre consolidare le fondamenta di quello che Agostino d'Ippona chiama il palazzo della memoria
Il poeta Iosif Brodsky premio Nobel per la letteratura afferma
Se una società perde o non coltiva la memoria diventa facile preda di un demagogo o di un tiranno il presente deve essere l'antidoto del passato
Occorre combattere l'indifferenza ricordando che nella Germania anni trenta accanto a una minoranza disposta la violenza di fuochi preferiti chiude occhi ed orecchie e tacere
Occorre fare appello all'energia morale di ciascuno di noi genitori educatori governanti richiamarci ai valori fondamentali del rispetto della tolleranza della solidarietà verso l'alto sia egli uguale o diverso
Occorre rafforzare il senso di appartenente sa alla grande comunità dei cittadini di una nazione che sarebbe un delitto di spiegare occorre ampliare consolidare le istituzioni comunitarie europea
Solo dunque se sapremo compie una rigenerazione etica dei nostri comportamenti pubblici e privati individuali e collettivi solo così
Ho nove Emo davvero la memoria di tante povere vite perdute
E potremmo operare insieme per una comunità umana più umana più sana
E più felice
Viene rivolgerà ora il suo saluto l'avvocato Gianfranco Maris presidente la stessa nazionale degli ex deportati politici nei campi nazisti
Signor presidente
Oggi nel quadro delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario della lotta di liberazione
Noi ci incontriamo qui a Carpi con la storia
Poche settimane fa lei e riconoscendo che vi sono sentimenti antichi di rispetto umano
Per i quali ha tutti i morti di qualunque parte deve essere rivolto uguale e pietà
Implicitamente affermava com'è nella sua cultura e nella sua morale
Che mai possono essere omologate le ragioni degli impiccati dei fucilati dei torturati e dei deportati con le ragioni di coloro che hanno impiccato
Hanno torturato
Hanno fucilato hanno deportato
Attribuita dunque ad ogni morto la pietà che Rispetto della morte stessa deve indurre il cuore di ogni uomo il resto è storia
Lei ha affermato
Ebbene qui a Carpi
Oggi noi scegliamo in una sede etica della storia del nostro Paese
I fucilati di Fossoli di Carpi i politici e gli ebrei da qui deportati per soli tour tumore e l'annientamento per fame lavoro di Aol milizie di Mauthausen-Gusen
Di Ravensbrück edita cavo sono qui tutti oggi
Ne abbiamo letti i nomi nella sala nella quale abbiamo insieme pregato
Sono qui tutti oggi con noi a ricordare al Paese intero
Una grande storia di dignità e di libertà
L'epopea di un popolo che nel dolore e nel sangue nel sacrificio della vita a aiutato tutti
A ritrovare la propria identità
A rifondare uno Stato nuovo aperto alla solidarietà all'uguaglianza alla promozione sociale I colori universali della democrazia
Questa storia non può essere archiviata
Massimamente quando nella dissoluzione di un vecchio sistema politico irrompono nella società di sorry nuttata senza regole
E talora senza un'adeguata consapevolezza di alcune istituzioni
Interessi forti ai quali si accompagnino dirittura manifestazioni criminali di nazismo di fascismo di razzismo di mafia e di criminalità
Che in una preoccupante convergenza a parole declamano rivoluzioni formali che lasciano intatti i vecchi sostanziali Cassetti
Quelli che hanno portato il Paese ad una devastazione civile senza precedenti
Qui a Carpi noi ritroviamo le nostre radici
Anche qui nelle baracche di Fossoli e nata la nostra Repubblica
Uomini Diversi per retroterra culturale e politico è vero pensieri uguali
Gli accenti regionali erano diversi
Ma i pensieri erano uguali e non parlavano di tre repubbliche federate ma di uguaglianza di libertà di giustizia in una sola Repubblica
Forse qui che ho sentito parlare per la prima volta dell'articolo tre della nostra Costituzione
Dell'impegno che la Repubblica deve dispiegare per che in ogni piega della società avvengano dissolte le ingiustizie
Che impediscono oggi qui agli uomini di essere uguali e di partecipare tutti indistintamente alla direzione politica del nostro Paese
Solo queste radici oggi possono ancora unirci e possono proteggerci
Solo le ragioni ideali possono ex DS as di sostegno per una comunità che voglia vivere nella giustizia e nella libertà
Che voglia chiudere gli errori e aprire spazi nuovi per la democrazia
E tempo di recupero della nostra storia e dei suoi valori
E tempo di ricostruire le condizioni di una convivenza che consenta di tagliare il marcio senza distruggere i tessuti vivi della democrazia
E tempo di riprendere il cammino lungo le giuste coordinate indicata dalla nostra Costituzione
Che furono ci sono
E non possono essere che quelle segnate dal sacrificio delle generazioni
Che qui e in tutte le valli e le città e i borghi del nostro Paese in un tempo non lontano morendo diedero vita al sogno di un Paese unito libero e democratico
Bene ascoltiamo ora una testimonianza una testimonianza
Di una persona che giovanissima bambina fu deportata che fu tra i pochi che fecero ritorno scontiamo la testimonianza della significa della signora Liliana sempre
Signor presidente signori e signori mi chiamo Liliana Segre insomma una sopravvissuta dell'hacker di Auschwitz da qualche anno vada testimoniare nelle scuole nei circoli tra la gente comune
Finora ho avuto la forza di ricordare quello che successe a me a mio papà
Ma non sono mai riuscita a parlare dei miei nonni o regala offrì e Giuseppe Segre chiamato affettuosamente Pippo non ce la facevo era troppo doloroso parlavo della mia esperienza di bambina ebrea
E dagli otto ai tredici anni assiste all'escalation di una persecuzione che sfocerà nel genocidio che dapprima vede la sua famiglia
Fatta di buona gente tranquilla emittente spaventata intimidita umiliata
Poi deve lasciare la scuola deve scappare braccata con suo padre in fuga sulle montagne respinta dagli svizzeri arrestata al confine dalle guardie italiane
Poi sopporta il carcere a Como a Varese a San Vittore a Milano
Poi il viaggio nei vagoni bestiame e poi Auschwitz
In tutto il suo orrore la sua follia l'odore di morte sempre ovunque la perdita di identità alla perdita di tutti gli affetti più cari la solitudine
Il gelo la fame le botte lavoro da schiava
Oggi invece voglio riuscire a commemorare i miei nonni perché quelle care persone passarono e furono per due settimane circa nel campo di Fossoli prima di essere anche loro deportati ad Auschwitz Casati e bruciati
Sono solo due nomi Olga e Pippo ma come erano loro la vita quelle persone che entrarono nella macchina burocratica nazista di sterminio
Per un attimo ridiamo loro viso occhi cuore i gesti tendenze virtù e peccati
Diamo a mio nonno chiamato Pippo il suo sguardo azzurro e vivace ridiamo lì la sua gran voglia di lavorare
Per dare benessere alla sua famiglia l'orgoglio di avere due bravi figli valorosi ufficiali sul Piave nella guerra quindici diciotto
Vediamolo nella sua piccola fiorente azienda creata dal nulla riconosciamolo con la sua generosità tutta ambrosiana
Vediamolo poi con l'umiliazione della malattia gravissima che lo colpisce il morbo di Parkinson che lo rende un rottame fisicamente ma con il cervello intatto a soffrire della rovina intorno a sé
Ridiamo e lì la sua vita nella memoria facciamo rivivere Olga che andata sposa a diciassette anni mostra orgogliosa la sua fotografia nel salotto
Vestita da sera bella felice coi suoi due bambini ha un filo di perle intorno al collo una pettinatura elaborata dei primi del secolo
Ridiamo nella sua casa sua cucina le sue semplici amiche suo dialetto piemontese
Vediamo ora nel suo piccolo mondo con i suoi oggetti dermatite a riordinare ridiamo il suo profumo i suoi biscotti su ricamo una sono qui a Fossoli al nonno trema nel refrain abilmente tutti e quattro gli arti
E la testa è un invalido là non è diventata una piccola donna confuse fragile che troverà però la forza necessaria per sopportare fino in fondo quella tragedia
A nulla è servito un permesso della questura di Como
Che doveva dar loro la possibilità del vivere del comune dove erano sfollati perché così era scritto nel libro tratti burocratico attestato tra virgolette impossibilitati a nuocere al Grande Reich
Sono stati ugualmente arrestati increduli e smarriti
Una compagna di sventura sopravvissuta che forse qui stasera con noi la signora Enrica Ione di Asti descrive così in una lettera del mille novecentoquarantacinque una cugina
Gli ultimi giorni di quei poveretti i tuoi vi arrivarono a Fossoli pochi giorni dopo di me io li vidi scendere dall'auto Caro Romano li riconobbi erano tanti invecchiati
Tuo zio faceva estremamente pena aveva il volto tumefatto per essere stato malmenato da un tedesco
Fu portato a braccia in una delle baracche da altri internati adagiato su un pagliericcio non avevano con loro né vestiti né denaro tranne poche centinaia di lire che un amico aveva loro dato a San Vittore
Tutti si prodigarono per aiutare tua zia curare il marito tua zia mi raccontò di aver saputo in carcere della cattura del figlio e della nipote Liliana
E lei aveva creduti al sicuro in Svizzera e tale notizia e l'aveva accasciata tuttavia aveva saputo tenere nascosta la cosa al marito
Quando si seppe che stavamo per essere trasportati in Germania pare per un momento che Lin trasportabili come il signor Pippo sarebbero rimasti in Italia invece poi tutti dovettero partire
Signora Olga ben lontana dal pensare che cosa l'aspettava in Germania quasi si conforto perché era atterrita all'idea di lasciar solo il merito io lividi fino al momento di salire in treno
Poi fummo messi in vagoni separati eviti un attimo il signor Pippo all'arrivo al campo di Auschwitz che veniva deposto sulla scarpata della ferrovia
Poi io con altre fummo affiliate all'interno del campo degli altri se il primo dopo cos'era avvenuto e credo inutile raccontarcelo qui
è una descrizione ghiacciate ogni volta che la leggo mi sembra di non poterla sopportare eravamo in quattro intorno a quella semplice accogliente tavola della mia casa di un tempo quattro persone unite buone che non avevano mai fatto nulla di male la nostra colpa
Era solo quella di essere ebrei
Solo io sono scampate al buio di quegli anni solo io per testimoniare ricordare e ora che quella bambina di tredici anni diventata a sua volta nonna
Il grido si fa più forte perché oltre ai miei amati figli anche i nipoti devono sapere ricordare e devono diventare testimoni
Quello che è più importante e che diventino testimoni di vita e non di morte di speranza e non di vita
Di luce e non di buio si moltiplicano invece gli appelli a dimenticare a chiudere con un perdono facile generalizzato una storia che sembra sempre più lontana
Io credo invece che solo trasmettendo la memoria di ciò che è stato solo con manifestazioni come questa possiamo impedire che si compia quel disegno diabolico che voleva trasformare Oricchio Giuseppe seguire e i tanti come loro in fitto il che Pezzi pezzi lavorati implacabilmente dalla grande macchina della morte nazista pratiche evase
Archiviate cancellate
La memoria dei loro tener invisi delle loro dolci voce delle loro belle anime ci restituisce le persone ci ricorda il valore assoluto della persona umana
Che il valore più grande che possiamo trasmettere a quelle che verranno dopo di noi perché costruiscano un mondo in cui valga la pena di vivere
Grazie grazie piena Segre per questa toccante testimonianza
Diamola per la parola professor Carlo Ghisalberti che farà la relazione storica sulla sull'argomento
Signor Presidente dalla Repubblica autorità signore e signori poc'anzi nel visitare i resti del campo di Fossoli abbiamo voluto rendere omaggio a quanti i cinquant'anni fa
In un movimento in un momento di totale smarrimento della coscienza e di barbarie
Vi furono concentrati e detenuti inattesa di un trasferimento in quei lager nazisti che altro non erano se non autentiche e spietate fabbriche di morte
Omaggio doveroso questo che noi gli abbiamo recato in un luogo che appare come una delle stazioni della Via dolorosa
Per corsa da tanti prima di raggiungere l'ultima di quelle il vero calvario nelle camere a gas e nei crematori di Auschwitz e degli altri luoghi dell'Olocausto soprattutto ebraico e la seconda guerra mondiale
Erano veramente molti gli ebrei che transitarono per il campo di Fossoli inattesa che si compisse il loro destino almeno due mila quattrocento quarantacinque
Secondo gli ordini di partenza per addetto porta azione finale nella gara d'Oltralpe
Un numero però che pur nella sua grandezza rappresenta un quinto appena del totale di undici mila seicentoventinove delle vittime della persecuzione antiebraica in Italia e ne do ricami solo italiano
E che nell'immensità sconfinata dell'intero martirologio Debray Ismail europeo appare limitato quantitativamente
Non tale però da consentire chicchessia di sottovalutare la tragica portata e di significato più utenti che ho dell'Olocausto dell'ebraismo italiano che durante l'occupazione tedesca di due terzi del Rapid isole dell'Egeo
Ha conosciuto l'annientamento di quasi un trenta un terzo dei suoi componenti ed ha vissuto esperienze di atroci dolori disse forense inenarrabile e spesso di tragica morte
Via dolorosa e calvario
Sono toponimi che rievocano i luoghi ove si consumo nella Gerusalemme ebraica dominata dai romani al tempo di Tiberio la passione e venne eseguita la condanna a morte di Gesù di Nazareth
Termini più appropriati non esistono per ricordare l'iter della deportazione sue differenti tappe una delle quali è stata Fossoli presso Carpi
Iter culminato con la morte di Lager di tanti fratelli di Gesù perché ebrei e figlio di madre ebrea come egli era colpevoli solo secondo l'aberrante ideologia antisemita
E la versione razziste elaborate professata dal nazismo di essere venuti al mondo e di vivere
La nascita e la vita di un ebreo in quanto tale solo in quanto tale giova ripeterlo in quei tempi caratterizzati dall'aberrazione hitleriana
Costituiva motivo e insieme giustificazione sufficiente all'esecuzione di una sentenza di morte nei suoi confronti
Ho detto motivo giustificazione
Per ribadire la peculiarità e la differenza dell'Olocausto ebraico rispetto al sacrificio di tanti che vennero variamente barbaramente sterminati nel corso della seconda guerra mondiale dalla ferocia nazista
Costoro infatti
E fra essi erano anche donne vecchi bambini
Caddero uccisi dalla violenza hitleriana perché considerati nemici
O comunque assimilati a questi nel corso spietato di una lotta orrenda per le sue finalità e per le sue modalità con le quali venivano conventicole quale veniva condotta in conto con le quali veniva condotta in contrasto in dispregio a molti tra i più elementari diritti dell'uomo pur codificati da accordi e convenzioni internazionali
Generalmente riconosciuti ma calpestati dalle dittature totalitarie del nostro tempo
Gli ebrei invece dovevano sparire tutti di loro non doveva rimanere più traccia alcuna perché la loro presenza rappresentava la negazione di quel mondo razzi al mente puro che l'ideologia folle del nazismo avrebbe voluto creare il nemico soldato regolatore coglievo guerrigliero doveva essere vinto catturato o se del caso ucciso perché Piuro nuoce S e non opponesse resistenza l'egemonia israeliana
La sua gente se sopravviveva la brutalità dei conquistatori doveva essere assoggettata e messa in condizione di non ostacolare più disegni imperiali del futuro Reich millenario
Collaborando anzi e lavorando per la sua prosperità e per la sua grandezza imperiale in un ruolo politicamente e socialmente subalterno determinato dal valore attribuito secondo l'ideologia la nazione o alla razza cui apparteneva il popolo ebraico era questa sorta era del tutto escluso e per coloro che ne facevano parte non vera né salvezza né sopravvivenza in quanto razzia mente destinato all'annientamento e alla distruzione totale
Di qui l'impossibilità di confondere la condizione degli ebrei con quella di altri Empirio nazista
E la era unita delle tesi di chi pone sullo stesso piano il comportamento dei nazisti verso di loro e l'atteggiamento più violento e sanguinario verso altri popoli colpevoli di aver opposto resistenza l'espansione hitleriana
La stessa spietata brutalità manifestata verso talune popolazioni slava
Come i russi e polacchi che più ne hanno sofferto e che assai spesso viene confusa con quello usato contro gli ebrei aveva in realtà motivazioni e Fini differenti
Se quell'infatti erano destinati a diventare una sorta di schiavi della superiora Ferran classe tedesca desiderosa di colonizzare i grandi spazi di oriente europeo tra le visto nel Volga
Questi invece non dovevano in alcun modo sopravvivere e più nulla doveva rimanere della loro religione Galloro civiltà delle loro culture
Il termine pulizia etnica oggi in auge allora non era di moda
Anche se trasferimenti coatti di popolazioni ed operazioni di forzoso sgombro di territori da parte di queste vennero largamente praticate in Europa centrorientale durante la seconda guerra mondiale dai nazisti e dopo la fine di questa dai sovietici
Nei confronti del comportamento nazista verso gli ebrei però il termine non può essere utilizzato
Perché il trasferimento e lo sgombero impliciti nelle operazioni di pulizia etnica contro le quali oggi il mondo civile giustamente manifesta quello sdegno che purtroppo non manifestò negli anni che videro genocidio nazista
Non implicano il necessario sterminio di quanti abitano le terre da liberare la popolare
Con Genti della propria etnia
Il che invece fu fatto dei nazisti quando espulsi gli ebrei dai luoghi di residenza e concentrati in ghetti o campi detenzione
Consideravano queste operazioni come prime fasi della soluzione finale da loro progettata e Criminal mente eseguita grazie ad un apparato di morte scientificamente attrezzato lo scopo posso lì deve essere considerato alla stregua di quei ghetti o campi di detenzione per il trasferimento la concentrazione nei suoi recinti soprattutto degli ebrei rastrellati altrove in Italia tra l'autunno quarantatré state quarantaquattro
Da lì infatti e essi poi partirono per il lungo viaggio senza ritorno stipati in massa entro quattro convogli ferroviari verso Auschwitz
E in tre altre due treni carichi di un più piccolo numero di individui nazionalità straniera o anche libica ebbero come destinazione Bergen-Belsen
Da cui per circostanze incredibilmente più fortunate o per l'eccezionale intervento rarissimo caso della Croce Rossa internazionale parecchi di loro poterono salvarsi Fossoli però non fu il solo luogo del concentramento dalla detenzione di quanti sarebbero stati trasferiti poi ai campi di sterminio
Che purtroppo nel ricordare quei luoghi non possiamo dimenticare Trieste
Borgo San Dalmazzo Bolzano oltre naturalmente i tanti carceri ed edifici di altre città nei quali furono raccolti custoditi gli ebrei italiani prima di partire per la deportazione
Ma rievocando queste terribili fasi abbiamo anche l'obbligo di ricordare come fu fin dal mille novecentotrentotto un legittimo governo italiano avesse avviato una politica di discriminazione di persecuzione loro confronti
Ponendo in essere quella vergognosa legislazione antiebraica di tipo razzista
La cui abrogazione venne dettata ripeto sottolineo venne dettata ai vincitori anglo americani a Badoglio che dopo il venticinque luglio nulla verrà fatto per cancellarla
Il dettato avvenne con le clausole del lungo armistizio del ventinove settembre quarantatré in quel trentesimo in quel tristissimo quinquennio si videro ragazzi ed insegnanti Brain cacciati dalle scuole dalle università
Impiegati e funzionari restituiti professionisti impediti di esercitare un'attività in una parola sola famiglie intere ridotti alla miseria o costrette ad emigrare verso lidi meno ospitali
Si videro anche persone internate confinate costretta a lavoro brigata Orio come nemici di Unitalia
Nella quale vivevano da secoli e che nel Risorgimento aveva dato loro emancipazione parità totale i diritti civili e politici ottenendone riconoscenza e fedeltà imperitura
Il loro arresto e la loro detenzione furono per lo più opera degli occupanti tedeschi e dei reparti speciali a ciò adibiti è ben triste però dover ricordare come a fronte di due mila quattrocentottantanove arresti eseguiti da questi ben mille ottocentonovantotto vennero effettuati da italiani poliziotti o militi della Repubblica sociale mentre altri trecento dodici furono compiuti insieme da tedeschi e italiani non abbiamo dati certi sugli autori di ulteriori due mila trecentoquattordici arresti che completano il quadro di questa mostruose aberrante operazione
Sappiamo però che intorno ai luoghi di concentramento di detenzione via talvolta in uomini indossante in uniforme delle SS naziste talaltra individui indivisi tali Jana
E che questi in qualche caso consapevolmente in altri vorremmo sperare forse inconsciamente hanno partecipato attivamente alle tratte preliminari della deportazione e quindi dello sterminio
Il popolo ebraico che più di ogni altro ha vissuto e sofferto una lunga storia attratto dalla Bibbia che ne ricorda le vicende più antiche l'obbligo della memoria delle cose passate
Ad Israele infatti viene ingiunto di non dimenticare perché la memoria è un elemento essenziale della sua esistenza storica
Queste cose tu le racconterà ai ai cui figli è un'affermazione che suona inderogabile comandamento
Per servire a definire a consolidare la sua identità della quale parte integrante sono la schiavitù in Egitto
Lei esodo le persecuzioni susseguitesi dei tempi del faraone di a male del perfido ministro persiano Amanda fino a quelle più recenti delle quali il ricordo trova altre fonti
Il rispetto di questa tradizione
Insieme di religione di storia impone quindi a tutti il dovere la memoria ossia l'obbligo di non dimenticare ciò che anche gli ebrei italiani subirono per le leggi razziali prima poi senza soluzione di continuità per l'Olocausto
Si parla spesso oggi di un'opportuna pacificazione tra i combattenti delle due parti in lotta come sembra naturale dato il lungo decorso del tempo dalla fine della guerra civile che si è svolta tra il quarantatré e il quarantacinque in Italia al lato del conflitto tra eserciti stranieri
La pacificazione dopo un cinquantennio può anche Avvenire nel mutamento del clima politico che oggi si è verificato e ne ricaduta di tante mura a cui abbiamo assistito può anzi darsi che possa essere utile al Paese
E sa però non può significare oblio di ciò che è di allora di orrendo venne compiuto né tanto più può avere il senso il valore di una soluzione generale dei diritti delle colpe che in quegli anni vennero commessi specie se a danno di indecenti colpevoli solo come gli ebrei transitati per posto di di esistere
Soltanto le vittime che hanno subito il male possono concedere il perdono a chi quel male ha fatto loro nessun'altro qua tribune si questa facoltà
Per questo i crimini orrendi compiuti contro gli ebrei nelle diverse tappe culminate ad Auschwitz debbono restare in prescrittivi
Crimini orrendi ho detto che la loro immensa atrocità e le loro smisurata grandezza hanno portato qualcuno a disperare per il silenzio di Dio di fronte alla bestialità e all'orrore
Ed altri addirittura a negarne l'esistenza per il male che ha consentito fosse compiuta da Auschwitz da uomini contro altri uomini
Stato d'animo tragico e insieme privo d'ogni speranza che in qualche momento forse molti hanno potuto condividere qualche anno fa a Gerusalemme
Agli atti Hashem il sacrario consacrato alla memoria dello lo causato nel leggere nei dettagli le cifre del martirio del popolo d'Israele
Nello scorrere nei documenti nel guardarne le prove fotografiche le altre agghiaccianti testimonianze
Quella bestialità e quell'orrore per un momento mi hanno indotto alla disperazione facendomi condividere quei dubbi che altri nelle loro diverse esperienze hanno avuto di fronte ad Auschwitz
Uscendo fuori dal sacrario ho visto però una serie di alberi ciascuno dei quali aveva un'etichetta con un nome
Era in nomi dei giusti che avevano operato e talvolta presso dalla propria vita per la salvezza di ebrei allora perseguitati
Ho compreso in quel momento che proprio per quei giusti bisognava non disperare conservare cioè una speranza nell'uomo la fede
Rivolgo un ringraziamento ai ai relatori hanno
Allora presidente della società nell'associazione degli ex deportati avvocato mansarda presidente
Della unione delle comunità ebraica in Italia Tullia Zevi che ci hanno dato la chiave di lettura
Politico culturale e questa iniziativa oltre che la riproposizione del significato di omaggio alle vittime ringrazio Liliana Segre che ci ha portato una testimonianza
Toccante e di grande autenticità ringrazio il professor Calò gli episodi aperti che ci ha dato un affresco storico della vicenda ma non con come devo dire la freddezza del dello studioso soltanto bensì senza togliere nulla al rigore nulla rigore con a passione chi fa della professione di storico anche l'occasione per un'autentica vocazione morale e di civiltà
Ringrazio tutti e poi mi comprenderete se però rivoglio rivolgere un saluto e un ringraziamento del tutto particolare
Al Presidente da Repubblica a non le vuole Oscar Luigi Scalfaro che ha voluto presenziare questa nostra iniziativa
Il quale con la sua presenza a attribuito a questa stessa iniziativa un significato di grande valore di grande importanza un significato
Non soltanto appunto culturale morale ma anche un significato di impegno per l'attualità e per il futuro l'impegno che noi prendiamo come anche esito di questo nostro incontro l'impegno a continuare questo lavoro di trasmissione della memoria e come azione perché i valori di tolleranza di rispetto all'uomo
Il rispetto delle diversità possano essere con possano essere vincenti possono essere il fondamento del futuro dell'Italia dell'Europa sconfiggendo le i pericoli che in questo senso vediamo all'orizzonte
Grazie presidente
Non mi è apparso
Giusto di vivere soltanto qui presente in silenzio
Anche se
Non credo di aver
Altri collaudi argomenti se non una parola di gratitudine
Perché mi avete fatto parte
Che questo memoriale di sofferenza di tragedie
Ti morte di eroismo
Quando
All'ingresso
Del grande monumento che ricordo c'è il museo
Avete avuto la bontà di Fanny
Una spiegazione di questo piano che voi volete
Organizzare in modo che sia un richiamo solenne umano vivo
Ritornava alla memoria una cosa molto piccola
Quando ero studente liceale poi universitario
Si solleva andare a trovare della povera gente
Fu un'epoca in cui io raccolsi molte lezioni umane
E fra le visite si andava al sanatorio
Liceo da questa terribile malattia che allora la scienza non riusciva a vincere
E andando una volta dieci venti
Mi accorsi di un fatto che al due mila tredici a rabbrividire
Che i malati secondo Caravita passavano da un re paletot un alto fino a quando spenta ogni speranza aggiunge ponendo un reparto
Che vanno ultimo
Era anche l'ultimo quadrato cosine alla costruzione questa distribuzione mi fece tale un senso di in umanità però forse non c'è l'altro mezzo altra strada
E mi colpì maggiormente quando andando trovato un amico Giovanni e non trovandolo doveva in genere lo ritrovai
In questo grande stanzone mi disse
Tu sai che questa e l'anticamera del cimitero
Non ho mai dimenticato quel momento
Che mi è ritornato vivo mentre mi facevate vedere
Queste casupole
Che ospitarono che termine terribile
Un numero indefinito di persone che quanto passarlo Dini
Sapevano di essere si potrebbe dire oggi in lista di attese
Perché se la tragedia e terribile quando si Presidente
Quando la Guzzi sino la fa anticipare quasi pari costante lentamente
Credo che sia una colonia impensabile
Lei professore ci ha ricordato
Il cammino del Calvario
Ma ce l'ho detto io oggi nel silenzio delle vostre preghiere e quindi ad ascoltarli uno per uno è uno più ad uno ringrazio
Continuavo a pensare a Coco a che cosa bolliva e ti chiede
Pure in un lumicino vince rotto
Fu umiliante di speranza
Cara signora comunque il suo incantevole terribile ricordo
Di questi nonni
Dove la speranza dell'affetto si intrecciano in un modo tale che persino la partenza per la Germania dove ormai era nell'aria che voleva dire andare a spegnersi
Però il potere dal TIR insieme manteneva ACSM manteneva Cesio queste ultimo aggancio di possibilità di vita umana e chi appoggia nel dolore
E allora a questo punto chiedo
Comprensione al rabbino Elia
Monsignor riesco e al Pastore
Li ho ascoltati molto pose più che le parole che ho ascoltato il senso della loro preghiera
Io avevo raccolto a pensare e lei ne ha fatto cenno professore a quelli che non idonei per il nel protesta nei capitoli
Oppure che nella sofferenza che superava i limiti dell'umana sopportazione
Un signore debbano io che mi disse lei signor ministro ha avuto il coraggio di vederlo sì l'ho visto tutto
Mi disse ci sono stato
Forse aveva anche peggio
E venuto riusciti a concepire che cosa potesse sentire peggio
Anch'io
Della mia opera edizione dicevo battuti io
Dove i decreti e poi soltanto un pensiero che è servito per me in altre giornate della mia vita quando sembrava spegnersi la luce
Il pensiero che Dio si uno vi crede non può che pensavo come amore altrimenti è inutile che pensi che vieti io
Rimasi fermo di fronte a queste sofferenze rimanenti innocenti
Un motivo che amore pessimistiche almeno un veniva chiesto di capire
Vive mira soltanto chiesto
Di piegare il capo in un quintale di sappiamo raccogliere parole ti amo
Ebbene in quel momento mentre voi ci aiuta a parte a pregare io ho pensato quasi soltanto a quelli che non volevano non poteva qualità a quelli che non riuscirono a pensare a nulla di amore di Dio eterno ho pensato a loro più che ogni altro perché ho pensato che in quel momento però godono sottrarre Enza che non avendo un aggancio un appoggio una speranza
Una interpretazione una comprensione Fossella più guarnita dal più arrotonda da più to run da più inumana
E meritasse anche se porterà per gli apparecchi anch'essi e umile il mio Craxi
Eppure signori
Io che sono solito dire che spero di morire prima che mai io venga aggredito
Dal pessimismo che lo ritengo antiumano prima anche antireligioso
Io sono tra quelli che pensa
Che si signori
Tutto questo può torna sì
E meglio che ce lo diciamo in tempo utile
E meglio che ce lo diciamo alle soglie di un'Europa che vuol fabbricare degli Stati su basi etniche sì
Può tornare dipende da ciascuno di noi che possano tornare dipende da ciascuno di noi che non torni mai più
Intende da ciascuno di noi che non torni mai più da ciascuno
Da ciascuno ovunque sia
Qualunque responsabilità in qualunque impegno in qualunque sofferenza dipende da ciascuno di noi
Sì siamo capaci di fratellanza sì siamo capaci di partecipazione
Se siamo capaci di amore
Traggo quale travasi incredibile iscritte
Sulle mura di quel museo che pare un tempio che un tempio
Qualche pensiero
Che purtroppo non sono di pietra di con le stesse parole
Non usciva volti qua
C'è scritto su un muro
Secondo me non ne sceglieranno gli altri duecento nel novantanove
Non uscire oggi qua
Che è un'affermazione di pensare agli altri non perse
Primo gravante male di tormento che può portarci alla ripete a Bossi delle tragedie nel mondo
Primo
Il pensare assente e non agli altri
è uno sforzo che dobbiamo fare ciascuno a cominciare da chi parla
è il segno primo di sentirci comunicati esseri umani
Lo so dice un'altra scritta
Che Bello morire sulle barricate
Forse non è bello
Morrione appesi a un cappio
Ma io so comunque che non mi sono arreso
è un altro principio non cedere ai valori fondamentali mai a qualsiasi costo
Non cedere mai
Sui valori dell'uomo
Non avevo paura
Il pilota e noi con loro
Che questi valori aggredisco
La tragedia dell'ultima guerra nacque
Da un mondo diplomatico e politico
Che che avrebbe cedendo alla prova il Potenza
Spietata del dittatore tedesco
Di accontentarlo
Quasi sì esiste nei secoli esempio di un prepotente che accorgendosi della pavidità degli altri rinunci alla sua prepotenza
E da questa specie di furbizia diplomatica che metteva dei cerotti agli oggi preparando la tragedia di domani
Qualche cosa si appunta impara
Il no alla violenza il no
Alle capacità di razzismo rinnova letti Sting Sironi il no a mettere in un angolo colui che è diverso il no ad essa ha detto subito è sempre e deve essere pagato da ciascuno ad ogni costo
Altro evidenti
I ritorni sono fatali
Perché nascondo dalla crisi dei valori dell'uomo
Le chiedo scusa ad aver fatto questa Giunta
Ritorno a dire grazie
Grazie perché mi avete ritenuto idoneo come uomo non conta in questo momento
La responsabilità sia di destra
Di essere partecipe dei dolori e le sofferenze non perché io li abbia vissuti
Ma perché sia capace almeno il contraente
Sia capace almeno
Di assorbirne i valori di ricordare
Lei signora Zevi con solita
Sua efficace di parole ci ha messo in questo crinale che non è facile ma è chiarissimo
Sala memoria e ogni sentimento e e la vendetta
Non dimenticare le radici di sofferenza di dolore e di sangue
Non crediamo che dimenticando le siamo capaci di unione di pacificazione
Perché l'Unione rappacificazione parte da Rispetto della vera vita
Da allora dispetto della dea Rita che è la storia
Da questo parte
Ma se in un momento delicato come questo tutti comunque schierati
Comunque schierati politicamente comunque andremo a votare comunque vincitori vinti il comunque non sentiamo prima la forza della nostra tradizione DC vita umana non sentiamo prima rafforza della nostra tradizione di valori umani non sentiamo la forza di Assad capaci di Yamaguchi perché la patria comune ovvi sorga
E allora avremmo gettato la spugna
Ma se torneremo a leggere quelle due frasi
Se non esterno i duecentonovantanove non esco
E più bello morire sulla barricata
Ma anche al cappio l'importante non dar rendersi sono due otto appelli agli atterrita e al d'amore
Sono la strada
Per la ripresa grazie
Cioè
Concludiamo questo nostro incontro raccogliendo la colla l'appello appassionato del presidente da un impegno personale e collettivo grazie
La
Ma
Da
Ora
Uomo
Auguri il
Ma
Allora
Va
In
Lui
No Ronchi
Farà
Ma uno
Gli
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Allora
Www
Ma
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Mi fu
è un
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Nicola a
Io
Quindi
Quindi
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Ridurre
Fare
Vorrei
Quindi
Ma
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Allora
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Io
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A etnie