Le concessioni radiotelevisive (legge Mammì) org. dal PDS, PRC, Verdi, La Rete

Perché si può cominciare
Sarà una conferenza stampa
Non lunga perché c'è un itinerario quindi scadenze giusto concitato
Vedete che c'è una presidenza anche articolata geopoliticamente sta conferenza stampa e promossa dai Gruppi PDS
Della rete Verdi Rifondazione Comunista
Non i nomi dei presenti io faccio adesso propriamente questa parte Nando Dalla Chiesa della Rete io credo di essere conosciuto alcuni di voi mi chiamo Vincenzo vita poi c'è Antonio Bassolino
La segreteria del PDS Mauro Paissan gruppo verde Nichi Vendola
Infine solo infine perché la Rifondazione Comunista la come nella stampa e sul tema delicatissimo delle concessioni radiotelevisive che sei scottanti all'ordine del giorno è introdotta basta Antonio Bassolino bene senz'altro
Ebbene vorrei brevemente innanzitutto anch'io sottolineare l'importanza di questa iniziativa unitaria delle forze che siamo qui rappresentata
Sia per il tema che affrontiamo sia per questo schieramento che pensiamo possa essere
Nelle prossime ore nei prossimi giorni ancora più largo di quelli che siamo qui
è noto che
Sembra dico sembra corre voce che il Consiglio dei ministri dovrebbe discuto nella giornata di domani della questione dell'emittenza privata nazionale
Abbiamo già chiamato in causa nella Commissione competente della Camera il ministro perché venga urgentemente a differire i di discutere non si è avuto ancora risposta perché ma almeno questa l'informazione che è stata data alle parlamentari ai parlamentari
Perché pare che il ministro non si è rintracciabile sembra disperso in queste ore si e deciso allora stamattina di chiamare in causa urgentemente il Presidente del Consiglio data la delicatezza e l'urgenza estrema della della della questione
Noi siamo nettamente contrari quale dicono intendo Solomon il PDS le forze che siamo qui nettamente contraria una decisione del Governo Presa come si non fosse accaduto nulla
Prese cioè secondo i criteri
Politici vecchi del vecchio quadri partito
Fra l'altro proprio ieri e vorrei sottolinearlo
è intervenuto autorevolmente al a difesa dei più del pluralismo il presidente della Repubblica Scalfaro e questo non lo vogliamo sottolinearlo perché ci sembra molto significativo
Il problema vero è che il guado entro cui bisogna dibattere affrontare i problemi radio televisivi eh profondamente mutato rispetto a qualche tempo fa
Per esempio è rientrata sulla scena il vigorosamente la federazione degli editori con posizioni critiche su cui vale la pena di ritornare vorrei anche aggiungere che non è credibile oltre che profondamente ingenuo i sbagliato irrigidire il sistema secondo i termini della legge della legge Mammì
Messa ormai da diverse parti in discussione quella legge come tutti sanno fu il frutto di un accordo possiamo anche dire più apertamente di una spartizione tra DC e PSI
E di una spartizione fondato sulla permanenza del duopolio RAI Fininvest fu una legge sbagliata che noi abbiamo fortemente combattuto
Che passò soltanto grazie a un continuo e massiccio ricorso a voti di fiducia in parlamento
Ora siamo alla vigilia immediata il ventitré agosto vale a dire la data ultima consentite da quella legge pelle concessioni dadi oggi televisive
Ricordiamo infatti che entro due anni dall'entrata in vigore della legge le concessioni andrebbero rilasciata e che per tale
Periodo le emittenti possono continuare a trasmettere in base all'autorizzazione per provvisoria che prevista dalla legge
A questo punto ci sono dunque fondamentalmente due strade
Una è quella più conservatrice che noi respingiamo vale a dire la semplice ratifiche dello status quo
Utilizzando una procedura scorretta
Quale sarebbe il rinvio formale delle concessioni che il ministro ha annunciato rinvio preceduto però dalla pubblicazione di una graduatoria che sancisce già chi sono e di esclusi
Il trucco mi sembra evidente
Le emittenti locali verrebbero in questo modo assoggettati a una selezione discutibile e non verificabile in base ad una procedura di finiti IVA
Le le graduatorie cioè sarebbero una anticipazione non formalizzata che impedirebbe l'eventuale protesta spessa da parte dei soggetti esclusi
Davvero mi sembra che siamo in presenza di una assurdità
Per di più vorrei aggiungere dati i criteri contenuti nel decreto governativo emanato nel giugno scorso dal ministro di allora di Bpb delle Poste
Ai e criteri che privilegiavano la potenza economica la selezione sarebbe molto molto opinabile molto discutibile
La definizione delle concessioni nazionali sarebbe in realtà in questo modo una conforme copia delle decisioni prese a suo tempo e in tal senso avremmo tre reti nazionali direttamente controllate dalla Fininvest e altre due le tele più legate sì al sì alla sua sfera di influenza d'altra parte invece l'altra strada invece pone in modo del tutto differente l'insieme di queste questioni
In primo luogo ed è la posizione nostra questa va rivisto la questione delle concessioni nazionale
Vanno prese in considerazione innanzitutto le posizioni del garante dell'editoria e della radio di diffusione
è noto che le grande ha criticato aspramente la concentrazione per pubblicitaria nello s'nello scorso mese Di Maggio
Inoltre vorrei aggiungere la federazione degli editori ha introdotto ricordando quindi creazione della corte costituzionale in difesa del pluralismo una interpretazione della medesima legge Mammì sul numero massimo di reti che ha consentito ad un singolo soggetto privato
Dodici reti sono state pianificate
Il tetto del venticinque per cento di reti va calcolato su nove e non su dodici perché le tre reti della RAI come è noto sono soggette a undici a a a concessione apposita
Per noi che sosteniamo queste posizioni cioè non più di due reti da tempo
Lei posizioni espresse sulla conferma di quello che sosteniamo da lungo tempo infine le tre tele più poi solo al giudizio nostro una tipologia differente di televisione
Che ha bisogno di una disciplina specifica prima di parlare di concessioni ma le risposte che il ministro sta dando sul loro rapporto con Berlusconi sono assolutamente de insufficiente quindi noi diciamo con nettezza che l'insieme delle concessioni nazionali questo vorrei sottolinearlo richiede un ulteriore approfondimento
La stessa richiesta viene da un arco di parlamentari piuttosto ampio non solo da quelli che siamo qui attorno a questo tavolo
Il pr i vorrei infatti aggiungere apposto un quesito sulle pay TV
E nella stessa maggioranza governativa non c'è compattezza come dimostrano le posizioni di questi giorni di queste ore di esponente della stessa dici
Da da da Casini ha Ciliberti adatte Publio Fiori che anche sottosegretario alle Poste
Che significa tutto questo
Un rinvio sine die no
Può significare una proroga limitata nel tempo tale da consentire un definitivo accertamento sulla quantità e sulla natura delle coppe concessione
Una proroga in ogni caso è stata annunciata del resto dal ministro delle Poste della radio tra l'altro è indispensabile dello stadio arretrato della pianificazione delle frequenza
Quindi il ministro ha già ammesso di non essere pronto
Allora la posizione nostra che il tempo di proroga serva quantomeno arrendere
Possibile
La soluzione dei dubbi molto forti sulle proprietà e sulla interpretazione della legge proponiamo dunque
Che non vi siano una graduatoria che non vi siano ora le in graduatoria lesive di diritti di interessi legittimi delle emittenti
Le graduatorie da costruire invece con il concorso delle associazioni dei mittenti devono essere contestuali all'atto di concessione senza i due tempi non solo il recente decreto sulle privatizzazioni
Metterà in discussione la fisionomia della parte pubblica del sistema e dunque non ha senso fare graduatorie nazionali senza una ridiscussione sia del sistema pubblico che di quello che ha privato è un po'vorrei dire come vede i vasi comunicanti non si può mettere in causa un polo un sistema limitandosi a fotografare il resto
Cresciuto quest'ultimo proprio come contraltare a quella RAI
Proroga significa ovviamente
Slittamento di alcuni tempi e scadenze previste dal ma mi in particolare la scadenza della raccolta pubblicitaria per le tv locali
Per le concessionarie che operano per tre reti Sipra e Publitalia
è un'esigenza che prospettano proprio lì emittenza locale sulla pubblicità infine è indispensabile a nostro avviso ottemperare all'articolo della legge Mammì che impone entro la fine del mille novecentonovantadue
Di superare il criterio vecchio del tetto monetario del servizio pubblico secondo le indicazioni che il grande ha dato anche su questo domandiamo voi insistiamo che cosa intende fare il governo attuale infine e concludo
Vorrei dire che noi stiamo come PDS per depositare una proposta in Parlamento fondata su due scelte di bassa l'abolizione del tetto del tetto monetario della RAI e l'abbassamento degli indici di affollamento orario
Per tutti la proposta nostra intende più in generale riaprire il dibattito e un dibattito di fondo sul sistema radiotelevisivo pubblico e privato ma io mi fermerei qui perché penso che su questo avremo modo nelle settimane prossime di ritornare compiuto ampiezza e calma
Credo che Mauro Paissan anche fare offre io mi scuso colleghi giornalisti esodo
Allontanarmi un po'prima da la conferenza stampa perché sono relatore di qualche caso nella in aula sulle autorizzazioni a procedere
Io dico solamente due parole perché su moltissime cose dette da Bassolino mi ritrovo e anche il senso di questa conferenza stampa plurima organizzata al nome di quattro gruppi parlamentari che non esauriscono lo schieramento sulla questione delle assegnazione delle concessioni perché noi abbiamo va ricordato anche Bassolino
Pare che i deputati del partito repubblicano e della democrazia cristiana che su questa questione specifica delle concessioni hanno adottato stanno adottando la nostra stessa posizione non sono perché lì non si tratti di azione di gruppi parlamentari ma di singoli anche se numerosi parlamentare mentre le quattro forze presente sono rappresentative dei gruppi parlamentari
Noi su questa questione dell'informazione e anche l'esenzione delle concessioni sistema secondo noi giocando una partita decisiva per la democrazia nel nostro Paese
Voi sapete che la legge Mammì sancito un duopolio RAI Fininvest
Per quanto riguarda le televisioni e per di più ha permesso l'ulteriore fatto ab norme del contemporaneo possesso da parte della Fininvest del di buona parte della carta stampata
Anche se non per quanto riguarda i quotidiani ma voi sapete che la Fininvest controlla
Un enorme fetta sia dell'editoria libraria sia dei tra via dei settimanali e e dimensioni
Ecco noi consideriamo che tutto ciò sia intollerabile
Proprio dal punto di vista della libertà di informazione
E bene ha fatto la federazione degli editori la FIEG a lanciare l'allarme riguardo alla questione della pubblicità
Che è squilibrata in modo insopportabile dal predominio della Fininvest e può agire sia sulle emittenti radio televisive sia succo questa grossa fetta del mercato editoriale della carta stampata
I verbi sono per una drastica revisione della legge Mammì
Oltre che per una profonda riforma della RAI magari della RAI parleremo in altra occasione
E non è detto ad esempio che queste quattro forze sulla RAI sullo stato attuale della RAI sulle prospettive sì debbano o possono ritrovarsi esposizione comuni
Promettere liberava provvedendo a però la le collocazioni testé forse riguardo all'azienda sono diverse su un altro come compresenza a pieno titolo da una parte e totale estraneo Colaci per altre oggi Peraza detrazione non solo per il futuro comunque di questa parleremo a tempo debito per quanto riguarda la Mammì noi consideriamo non tollera abile che un singolo signore una singola società
Privata abbia a disposizione tre reti nazionali e tre reti della pay tv
E inattesa di una modifica legislativa
Che proporremo noi nel frattempo aderiamo alla tesi della FIEG la Federazione editori che chiedono per l'appunto di conteggiare il venticinque per cento
Come Massimo designazione di un singolo soggetta se non sulle nove non sue dodici reti ma sulle nove c'è tirando via le tre reti RAI che sono assegnate
In altro modo al servizio pubblico televisivo
E comunque
Mi limito a dire questo comunque noi aderiamo alla proposta avanzata da Bassolino su una Comacchio alla pausa una fase di riflessione su politica sulla intera questione prima
Dell'assegnazione delle concessioni qui noi chiediamo anche che prima del rilascio delle concessioni avvenga un dibattito parlamentare
Sulla sull'intera questione che riprenda in esame i criteri i criteri delle assegnazioni i criteri della graduatoria e definisca anche lo stato di attuazione della legge Mammì
Perciò siamo perché venga saltato il termine ormai prossimo e che adesso al al fa al decreto di Conte delle concessioni si faccia precedere questo dibattito parlamentare
Come voglia procedere bis microfoni sono quattro i siamesi desiderio qualche domanda rispondono dediti pur se non ci sono parlano lo stesso Demitri e non
Va be'due rapide fosse per cento diciamo ragionamenti turco nominativo quelle domande che in modo che fondi Tucson il rumore che pone domande sì sì va be'ma forse è meglio che dicono biografi del caso Nichi Vendola Nichi Vendola
Io sono completamente d'accordo con le cose che ha detto Bassolino penso che la prima cosa da fare sia quella di spendere di un giudizio sul ministro delle Poste Pagani che oggi splende per la sua latitanza
Che complessivamente diciamo dimostra di essere una sorta di protuberanza del pessimo ministro vicini
Che l'ha preceduto che
E che in Commissione in Commissione parlamentare
Diciamo ha detto delle cose e il giorno dopo sulla stampa detto altre cose che il contrario il che la dice lunga sulla sua affidabilità e che su un punto molto delicato che è quello
Del rapporto tra le tele più e Berlusconi non solo ha dato delle risposte insufficienti ma ha dato delle risposte comiche
E cioè il fatto che fossero stati fatti tutti gli accertamenti del caso dalla Guardia di Finanza tutti coloro che operano nel settore delle emittenti radio televisive sanno diciamo qual è il grado di comicità di questa risposta
Lo scenario sul quale
Diciamo questa vicenda si inserisse quello della legge Mammì e Rifondazione Comunista condivide un giudizio drastico su quello sull'operazione politica
Spartitoria di regime e che c'era dietro alla sanzione formale del duopolio RAI Fininvest e credo che tutti quanti abbiamo interesse a cominciare un'autentica riflessione
Critica su quella legge e sugli scenari possibili di una riforma radiotelevisiva
Da questo punto di vista gli schieramenti possibili sono molto ampi la Coffa che diciamo fa sperare che rende la nostra una battaglia non minoritaria e la quantità di soggetti che sono interessati al per motivi professionali per vocazione politica e culturale che sono interessati a una vera battaglia di difesa della libertà d'informazione e delle gare di difesa delle garanzie di pluralismo la federazione degli editori
Il ruolo che credo debba pubblicamente elogiare del garante per l'editoria
E poi diciamo tutto quel patrimonio spesso di appunto di professionalità di esperienze sul campo l'ultima cosa è quella di concordare sul bisogno credo che sia o una scelta assolutamente di buonsenso responsabile quella di concordare una pausa di riflessione prima del rilascio delle concessioni io credo che l'atteggiamento su questa nostra richiesta sui possa essere come dire assolutamente indicativo di quali sono le intenzioni in generale sul problema
Della della libertà del pluralismo nel mondo dell'informazione
L'appello e a quelle forse anche dentro i partiti di governo che comunque hanno mostrato sensibilità a alla battaglia contro i monopoli e c'è un allarme oggi che noi sentiamo particolarmente l'allarme che ad agosto chiudano molte emittenti locali che sono un patrimonio non solo di cultura ma con un patrimonio di democrazia e che chiudano
Come dire nella opacità più totale dei criteri rispetto ai quali sono state chiuse allora su questo allarme credo che qui lancia oggi questo schieramento ma che che i boschi e possa stare a cuore a uno schieramento molto più ampio penso che questo allarme possiamo francamente riuscire a influenzare questo governo che questa potrà essere una battaglia
In generale entrano per la prima battaglia che si possa vincere vincerla significa mettersi sulla sul punto un buon cammino righe riguardo alle sorti del sistema radiotelevisivo italiano
Ma al di là delle osservazioni che sono state fatte
In precedenza mi interessa
Fare un paio di integrazioni una è più attinente
Diciamo un problema che è stato posto alla Rete non e alcuni ambienti una volta saputo dall'opposizione prego sul
Sull'emittenza radiotelevisiva
Perché come rete come gruppo che doveva superare la barriera istituzionale durante l'ultima competizione elettorale
Noi abbiamo avuto una chiusura molto rigida da parte della televisione pubblica e abbiamo avuto invece un accesso moderatamente agevole la televisione privata
Sembra quasi che non teniamo conto di avere sperimentato direttamente il maggiore grado di libertà che la televisione privata in certe situazioni offerto rispetto la televisione pubblica
Ecco quello che vorrei dire è che personalmente non mi sfugge il significato di quello che è accaduto durante la campagna elettorale
Né di quello che è accaduto dopo
Nelle vicende palermitane e cioè che la televisione pubblica per lo meno nel primo nella prima e alla seconda rete abbia mostrato una chiusura
E una capacità censoria di gran lunga superiore a quelle che sono esercitate nelle televisioni private
Ma il problema è pubbliche scuse ma il problema è e di regole non è un problema di qualità della produzione televisiva non è il problema della qualità o dell'apertura democratica di una retto
Una un produttore coca un buon prodotto sul mercato a con un per questo al diritto al monopolio su quel mercato quindi credo che ci sia da
Proporre in linea generale
Un atto è un'esigenza di affermare regole di concorrenza innanzitutto su tutti i settori del mercato stesso in secondo luogo e a maggior ragione sul mercato dell'informazione la qual è una risorsa strategica per qualsiasi democrazia
Ed è l'ultimo rappresenta l'ultimo dei settori in cui la concorrenza può essere ridotta
Credo che siano compatibili con lo sviluppo la democrazia delle situazioni di oligopolio in alcuni settori la vicenda economica dei Paesi europei lo dimostra alcuni settori c'è per esigenze obiettive di sviluppo e di ricerca tecnologica
A un proliferare di posizioni di oligopolio in alcuni settori ma meno che mai questo può accadere nel mercato dell'informazione
La seconda considerazione che vorrei fare si riaggancia sempre al problema delle regole al di là delle valutazioni di qualità sulla produzione offerta da questo o da quell'altro concorrente sul grado di libertà interno a questo a quella retta riguarda la ricaduta sulla diffusione della pubblicità o della quota di pubblicità
Spettante di fatto
All'informazione stampata l'informazione scritta
Perché uno dei problemi che viene sollevato con forza dalla Federazione degli editori di giornali anche queste mi sembra un problema da valutare con la massima attenzione
Nel senso che la previsione di dodici reti nazionali non fa che drenare la pubblicità verso lo strumento televisivo e toglierlo allo strumento la carta stampata
Siccome il nostro gruppo allo studio
Un disegno di legge che riguarda la difesa e lo sviluppo dell'editoria di base ritenendo che già in queste condizioni si sufficiente la libertà di informazione
Ci mancherebbe anche che in questo contesto già gracile in termini di libertà d'informazione venisse tolta ulteriore pubblicità la carta stampata
Queste dunque è la seconda ragione per la quale oltre a quelle che sono state citati in precedenza
Il nostro gruppo si schiera con questa proposta ripetendo era una volta ancora che si tratta di affermare regole e non di schierarsi conto o a favore
Di quella di quell'imprenditore televisivo ecco io non vorrei che questa però almeno per quello che mi riguarda per quello che riguarda il gruppo che questa proposta identifica sono Schio amento antiberlusconiano anti Fininvest perché qui non si tratta di far la guerra a questo o quell'altro editore ecco si tratta proprio di affermare delle regole condivisibili per tutti
A occupa assorbimento di aggiungere trenta secondi una osservazione più politiche generale dopo le cose che abbiamo detto e che questa mi sembra evidente che la posizione che noi esprimiamo è molto responsabile avere una pausa di riflessione per un serio approfondimento aggiungo
Che poi che abbiamo chiamato in Commissione il ministro a riferire il ministro è latitante disperso in queste ore
Questa mattina abbiamo chiamato in causa il presidente del Consiglio ma mi sembra evidente che se domani il Consiglio dei ministri valanghe procede lo stesso senza questo elementare necessario passaggio in Parlamento in Commissione che abbiamo chiesto è evidente che ci avremmo di fronte a un colpo di mano
Gravi osservazione che non so quando si può andare avanti a procedere
Su questioni importantissime queste altre di colpo di mano in colpo di mano questa è l'osservazione che mi permettevo di aggiungere riferimento alla vicenda recenti cautelare in ricerca recente
Parola a voi
Ma
Sì questa non la domanda complicata
Nel donne contiene
La categoria a cui autorevolmente granchi appartiene
Segnalato no no no granchi granchi rispondo io credo a nome collettivo
La fonte è esattamente proveniente dal diciamo dal mondo a cui tu autorevolmente appartiene se perché ieri insistentemente veniva dato per acclarato che il Consiglio dei ministri domani
Discutesse del capitolo concessioni nazionali non è fonte nostra come dire quindi noi non ci siamo che
Attenuti a una voce ricorrente
Come però a te non sfugge questo settore tante volte voci ricorrenti hanno fatto la storia del settore medesimo quindi con molta preoccupazione abbiamo pensato di replicare devo anche aggiungere per correttezza
Nei vostri riguardi che non avremmo fatto questa conferenza stampa anche se domani non vi fosse stato questo rischio e quindi facendo si può benissimo di questa come già stampa come dire persino accogliere questa parte come dire rimane la sostanza
Cioè se lo ringrazio prego
Solo il PDS ma anche le altre forte su
Sì la risposta è sì
Profonda radicale il promontorio fondersi radicale amo lavorando
Concretamente attorno a questo
Se serve qualche aggettivo ancora più forte siamo disponibili a metro non c'è nessun problema sino a Nichi Vendola è perfetta cinque aggettivare giù
Semplice no
No cioè no al momento no no no no c'è un problema le deputate
Pollastrini Betty di Prisco il in questo caso deputato Bassolino e altri hanno fatto una richiesta esplicita con un'interrogazione e urgente a cui il ministro era tenuto a rispondere
Questo per dire che la preoccupazione no per tornare a quella
Osservazione di granchi Val di Laura delle date domani un domani questo concitarsi a fare ritorno dietrologia davvero c'è un punto delicato siccome il ministro delle Poste Pagani annunciato in una recente intervista a un settimanale
Che comunque vi sarà una proroga
E ha poi articolato i caratteri della proroga in modo perlomeno bizzarro vale a dire una proroga con tutte consta di due tempi diversi graduatorie sostanzialmente conclusive
In quanto e qui però vorrei capire perché abbia finito anche dei pareri giuridici
Che hanno trovato la cosa quanto meno strana
Addirittura graduatorie esclusive e poi dei di coloro che vi sono inseriti cui pericoli sono inseriti per cui chi non vi è dentro viene addirittura spento perché non avrebbe possibilità di accedere al decreto di proroga dell'autorizzazione provvisoria rientri in qualche dettaglio ma vedo molti volti
Diciamo ha dentro al set al settore quindi delle graduatorie sostanzialmente definitoria del sistema a cui però non corrisponde contestualmente l'atto formale di concessione
E quindi per l'emittente X esclusa non vi è la possibilità all'indomani di quella graduatoria di fare nemmeno quella cosa che è un diritto soggettivo di chiunque cioè di ricorrere per essere stato escluso
Conoscete la posizione diciamo
Nostra molto critica sul decreto con il quale Vizzini sia come atto dalle stanze del ministero quello sui punteggi e sui criteri
Decreto che richiederebbe poi ecco questo qualche pezzo giornalistico a parte perché modificò un decreto mai firmato dallo stesso ministro Vizzini di due mesi prima
Che a criteri diversi cioè i punteggi dei assegnati ai singoli paragrafi dei criteri erano diversi per cui alcuni criteri sono passati come dire
In alto altri sono scesi l'importanza quello che ha assunto prevalenza il criterio diciamo economico con le conseguenze qui parlo dall'emittenza locale che potete ben immaginare ecco quindi un po'il il problema diciamo della proroga se ancora vi deve essere perché lo stesso ministro ha annunciato che proroga vi sarà allora noi diciamo che non sia una proroga fittizia o tra virgolette
Un'astuzia neanche tanto poi articolata che sicura proroga vera che serva a per le nazionali cosa che abbiamo detto che ha detto Bassolino e gli altri
Deputati e per quanto riguarda le locali serve invece di concerto con le associazioni se con un lavoro che fu fatto per una certa fase dello stesso ministro precedente che poi improvvisamente venuto meno
Questo lavoro di consultazione delle associazioni delle regioni arrivare invece delle graduatorie rispettose della realtà effettiva dell'emittenza locale ecco per quanto riguarda la view fonia poi c'è una particolare no no no ma lo dico perché c'è una particolare gravità perché poi nessuno dice mai con la forza dovuta ma c'è un campo previsto dalla legge Mammì allo stesso titolo della televisione la radiofonia che senza tanti scandali poi in realtà non è nemmeno stato pianificato cioè a distanza di due anni dall'approvazione della legge c'è una inadempienza gravissima dei ministeri
Del ministro del gol dei ministri che gli sono già un succeduti sul fatto che un pezzo importante non è stato pianificato qui ora la proroga Prato per la radio è inesorabile persino perché proprio non c'è di che non è stata fatta la pianificazione questo si intendeva dire polveri pressore cioè una proroga seria la nostra proposta contro una proroga poco serie fittizia che viene proposta invece dal ministro cose
No ci sono altre
Siccome c'è un problema di Yahoo la di voti
Siete va benissimo vi ringraziamo per la presenza e ci si oppone a una prossima occasione