Soluzioni sull’immigrazione: no slogan, no urla. Il piano in sei punti del Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio

Ciò tutti la prima cosa che voglio dirvi oggi che il presidente Mattarella ha detto una cosa sacrosanta cioè che la libertà non è quella che fa ammalare gli altri
Parlare di libertà non significa avere la libertà di fare ammalare gli altri cittadini ed è per questo che bisogna USA mascherina rispettare le misure di sicurezza come stiamo chiedendo come governo
E che si deve assolutamente rispettare tutto l'impianto di norme che abbiamo creato per fare in modo
Che quello che abbiamo vissuto qualche mese fa non ritornino in più la seconda cosa che volevo dirvi che ieri sera sono stato a Napoli a salutare la famiglia di Mario Paciolla che il nostro connazionale trentaquattrenne
Che è morto in Colombia e molto in circostanze ancora da accertare
C'era una vecchia dove c'erano tutte le istituzioni c'era Roberto Fico il Presidente della Camera c'è il sindaco di Napoli De Magistris c'era Sandro Ruotolo c'erano tante istituzioni locali ma soprattutto c'erano gli amici di Mario
Non ci batteremo come governo perché si è fatta giustizia per Mario ciò va perché si raggiunga la verità il prima possibile come stiamo lavorando e battendosi per altri nostri connazionali per Giulio regge e per la verità pentito dei geni e situazioni non simili come quella di fico forti negli Stati Uniti per cui stiamo lavorando
Con il nostro ambasciatore degli Stati Uniti con il Governo degli Stati Uniti per riportarlo abbiamo in questi mesi
Riportato a casa nostri connazionali che erano stati rapiti abbiamo risolto delle questioni come quella dei marò risolveremo anche queste questioni sia per verità e giustizia per riportare qui ad esempio dico solo
Detto questo questa diretta io la faccio
Podio parlare tanti di voi perché siamo in un momento particolare nel nostro Paese in cui
Il rischio sanitario non è assolutamente
Calato dove non possiamo assolutamente abbassare la guardia sul rischio sanitario sulla condizione sanitaria nel nostro Paese
E a maggior ragione se vediamo scene come quella di Porto Empedocle come quella
Di Caltanissetta dove migranti che doveva stare in quarantena sono scappati dalla quarantena hanno lasciato la struttura in cui stavano in quarantena il tema non sono
I migranti il tema sono tutti coloro che devono rispettare regole perché se siamo in un'emergenza sanitaria le regole si rispettano
E le regole si rispettano anche in un momento in cui
Dai dati che stiamo guardando c'è un rischio di una nuova ondata di sbarchi
Un rischio enorme
Che dobbiamo affrontare col massimo della responsabilità e della concretezza è inutile fare slogan lo urla è inutile lanciare urla è inutile lanciare slogan il nostro obiettivo è molto semplice abbiano concreto per affrontare un'ondata per cui l'Italia non ce la farà da sola non potrà assolutamente mai sostenere tutti gli arrivi
Che in questo momento stiamo vedendo sulle coste italiane o che vedremo se non fermeremo le partenze lo dico perché l'Italia non può permettersi
Questi rischi sanitari d'Italia non può permettersi in un'emergenza sanitaria teniamo sotto controllo ma che sempre da tenere sotto controllo rispettando tutte quelle che sono le misure che abbiamo istituito con le nostre leggi l'Italia non può permettersi un rischio del genere ne va non solo della salute dei nostri cittadini che era prima cosa ma anche della sua credibilità internazionale
L'aumento dell'indice sanitari dell'indice
Delle infezioni non è assolutamente plausibile non lo possiamo non possiamo prenderci questo rischio non se lo possono permettere nostra impresa non se lo possono permettere i nostri cittadini che cosa sta succedendo in Tunisia
Abbiamo questo momento un flusso di migranti dalla Tunisia che
Vede un fenomeno senza precedenti cioè piccole imbarcazioni Barchi e gommoni per un numero considerevole che arrivano sulle nostre coste
La Tunisia è un paese sicuro per noi cioè noi lo abbiamo messo nel decreto ministeriale che ha sancito l'elenco dei Paesi sicuri ad ottobre che cosa vuol dire vuol dire che non è un Paese in guerra non è un Paese dove si scappa le persecuzioni per questa ragione
La fine lei sito di questi sbarchi sono il rimpatrio lo voglio dire a tutti i cittadini tunisini
Non ci sono possibilità di avere un permesso di soggiorno perché non si scappa dalla guerra non si scappa da un Paese che non è sicuro
E questo lo dico perché noi adesso abbiamo potenziato i rimpatri da quaranta si passa ottanta io voglio ringraziare la ministra Morgese il ministro Guerini il Presidente del Consiglio stiamo lavorando su questa vicenda
E il numero di rimpatri passa da quaranta a ottanta settima però dovremmo fare molto di più e ci aspettiamo molto di più per quanto riguarda i rimpatri
Sicuramente sono un problema
Dice abilità del governo tunisino in questo momento più la crisi economica a proposito voglio ringraziare il primo ministro tunisino che ha detto che garantisce il massimo sforzo il massimo sforzo per riuscire ad affrontare il fenomeno però allo stesso tempo noi ci aspettiamo risposte concrete eccetera
Risposte concrete certe che passano per rimpatri con numeri più alti
E allo stesso tempo abbiamo avuto rassicurazioni e sta succedendo che il governo tunisino metterà a Sfax
Dei pattugliatori in mare Sfax è la parte la Tunisia qui partono principalmente i migranti per sorvegliare i flussi
Basta questo quello che risolverà il tema delle migrazioni dalla Tunisia no e io lo dico perché per affrontare questo tema serve un piano concreto serve un piano a trecentosessanta gradi per la Tunisia che non si concentri esclusivamente sul tema sicuri Dario ma che guardi al suo insieme
Che cosa significa piano concreto
La prima cosa un piano concreto non prevede urla slogan e operazioni mediatiche noi qui stiamo parlando di affrontare un fenomeno che deriva dall'instabilità politica e allo stesso tempo deriva
Dalla crisi economica che sta dietro guidando che sta vivendo in questo momento la polizia
Uno punto numero uno di questo piano concreto prevenire non gestire noi non dobbiamo fermare gli sbarchi dobbiamo fermare le partenze come vi ho detto
Il governo tunisino a Sfax ci ha assicurato di schierare due pattugliatori in mare
Dobbiamo fare di più
Un accordo un nuovo accordo di cooperazione migratoria quindi questo è il punto numero due
Che ci consenta di seguire anche il modello albanese degli anni novanta l'Italia con l'Albania negli anni alla fine degli anni Novanta inizio anni due mila ha raggiunto degli accordi con l'Albania che hanno portato
A
Fermare sequestrare e affondare le banche
Che si utilizzavano per la traversata intervenire in Italia e quello è stato un punto di svolta per il fenomeno migratorio all'Albania
Bene quello che noi chiediamo se vogliamo essere ascoltati comitale su cui stiamo lavorando è un nuovo accordo di cooperazione migratoria che parta da questo affondare le imbarcazioni sequestrarle e poi distruggerlo
Questo è molto importante per fermare le organizzazioni criminali che organizzano questi viaggi per persone che spera divenire in Italia e trovare il permesso di soggiorno cosa che non c'è cosa che non è possibile cambiato niente nella disciplina i permessi di soggiorno in Italia
Terzo punto rimpatri più veloci
Che cosa significa rimpatri più veloce che non possiamo farne solo con gli aerei
Non ci aspettiamo una collaborazione per permettere rimpatri attraverso le imbarcazioni su questo ci stiamo lavorando proprio per riuscire a raggiungere un accordo su questo è tra le nostre richieste
Che il nostro ambasciatore ringrazio ambasciatore Fanara inoltrerà al e ha inoltrato al governo tunisino
Questo significa che tu hai una nave cui rimpatriare trecento quattrocento persone e questo è molto importante perché i rimpatri devono seguire il ritmo degli arrivi altrimenti non riusciremo a fare abbastanza ridicola
Quattro una comunicazione molto chiara in Tunisia perché c'è la percezione che si ha cambiato qualcosa la disciplina e permessi di soggiorno che c'è una regolarizzazione automatica di chi arriva qui
Falso
è propaganda che stanno utilizzando le organizzazioni che vendono i viaggi della speranza e quindi il nostro ambasciatore
Ma anche la ministra Morgese quando è stata a Tunisi ma anche noi come Farnesina porteremo avanti una campagna di comunicazione contando anche sulle nostra autorità tunisine amiche attori autorità amiche tunisine per riuscire a raggiungere l'obiettivo di comunicare che quello che si sta di fare in Tunisia non è vero quinto la redistribuzione delle europee
Io capisco che durante il Covini si siano fermate le distribuzioni anche perché non arrivavano se non arriva sostanzialmente nessuno sulle nostre coste però adesso redistribuzione devono partire
Devono ripartire abbiamo fatto un accordo Malta settembre scorso quell'accordo prevedeva la ridistribuzione in molti paesi europei adesso con la redistribuzione si deve fare
Come si fa sono contento che prima amministrarli interno abbia chiamato la commissaria l'immigrazione europea
Il lavoro che noi chiediamo europea e di reagire subito li attivando le ridistribuzione e nelle prossime ore interloquire mo'con i vari attori internazionali europei per riuscire a sbloccare questa cosa e poi la questione dei fondi oggi come avete visto
Su molti quotidiani cioè la notizia che noi abbiamo affermato l'erogazione di alcuni fondi alla Tunisia inattesa sia di diamo generalizzato in cooperazione allo sviluppo che possa anche aiutare il più i giovani tunisini a trovare lavoro in Tunisia
Anche in attesa di risposte certe sull'immigrazione il mio non è assolutamente
Un atto irreversibile
Io chiedo semplicemente e chiediamo semplicemente spiegarlo a voi ovviamente lo chiederemo con le alle autorità preposte con i canali istituzionali preposti
Ciò che stiamo facendo è prima di erogare sei milioni e mezzo di euro di cooperazione allo sviluppo alla Tunisia
Ci aspettiamo una risposta
Su quelli che sono il potenziamento dei rimpatri e
L'accordo per quanto riguarda ad esempio la il me mettere fuori uso i balconi mettere fuori uso i comuni e quindi soprattutto monitorare la parte di Sfax
Che è la parte la Tunisia controllarla da dove partono i migranti
Ora io non credo che sia un dibattito ideologico questo
L'Italia ha sempre aiutato gli altri popoli siamo tra i Paesi insieme all'unione europea che erogano
Più fondi alla cooperazione allo sviluppo abbiamo impresa in Tunisia siamo amici della Tunisia ringrazio il Presidente della Repubblica tunisino sempre per l'interlocuzione istituzionale che assicura tra Italia e Tunisia ringrazio il primo ministro ringrazio il governo uscente faccio gli auguri per costruire un nuovo governo istituire e insediare un nuovo governo prima possibile però in questo momento non stiamo parlando di ideologia noi stiamo parlando momenti in cui tutto il mondo in particolare l'Italia è stato il primo Paese l'Occidente
E ad entrarci è in una situazione delicatissima dal punto di vista sanitario
E quindi
è giusto che per una questione sanitario di sicurezza nazionale si affronti con un piano concreto quello che dobbiamo fare
Noi abbiamo le idee ben chiare i prossimi giorni grazie al nostro ambasciatore a Tunisi ma anche grazie al lavoro delle nostre agenzie e grazie al lavoro dei nostri ministeri
Faremo tutto quello che si deve fare per giungere a nuovi accordi con la Tunisia per fermare questi flussi perché questi flussi non sono sostenibili soprattutto in un momento di crisi sanitaria
Grazie