Sono stati discussi i seguenti argomenti: Comunicazione, Cultura, Diritti Umani, Economia, Editoria, Esperanto, Formazione, Italia, Lingua, Museo, Psicologia, Usa.
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Allora
Ridurre la difesa dall'inglese
Ed è come quella di avvisi su grazie intanto che influenza io
Da oltre trent'anni siamo gli unici a denunciare come l'Italia e non solo l'Italia nel mondo ovviamente è sotto attacco psicologico
Dal dopoguerra
Per capire che cosa si intende per guerra psicologica nella quale siamo immersi da settantacinque anni
Bisogna far ricorso alla direttiva del Consiglio per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti d'America del dieci luglio mille novecentocinquanta dove la nozione di guerra psicologica e molto ben spiegata
La guerra psicologica
Si spiega quella direttiva consiste nell'uso pianificato dalla propaganda di altre attività diversi dal combattimento
Da parte di uno Stato per comunicare idee e informazioni come mezzo per esercitare influenza su opinioni atteggiamenti emozioni
E comportamenti di gruppi stranieri al fine di favorire il conseguimento di obiettivi nazionali
Ancora meglio il tipo di propaganda più efficace è quella in cui soggetta opera nella direzione richiesta per motivi che ritiene proprio
E mai come prima negli ultimi trent'anni in effetti noi abbiamo operato e operiamo nella direzione richiesta per motivi che ritenevamo riteniamo essere proprio esattamente come è spiegato in quella direttiva il risultato è il risultato è che da quarta potenza industriale del mondo siamo scesi in trent'anni all'ottavo posto
Ciò significa che stiamo diventando sempre più poveri terribilmente più poveri
Mentre contribuiamo a far diventare sempre più ricchi altri popoli quelli anglofoni in testa
Con gli Stati Uniti dai quali subiamo la colonizzazione a distanza da settantacinque anni per avere una seppur minima sintesi degli effetti deflagranti che ciò comporta persino sui bambini vi rimando alla dichiarazione
Che ho scritto che abbiamo presentato come a un'egida lecco sotto delle Nazioni Unite al Consiglio dei diritti umani di giugno
Per intenderci quella sulla tratta anglofona delle menti dei bambini nel caso del Museo della lingua italiana che abbiamo cominciato a trattare la scorsa settimana
Del quale il progetto governativo prevede l'apertura già a marzo del due mila ventuno ci troviamo di fronte al classico caso del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto
Mezzo vuoto nel senso che i quattro milioni e mezzo del Museo della lingua italiana sono poco più della metà di quanto la lingua italiana perde ogni anno solo al Politecnico di Milano e solo nell'editoria scientifica
Ne parlo
Di seguito nell'intervista che sarà oggetto fondamentale di questa puntata con Luca Serianni prestigiosa accademico nonché vicepresidente
Della Dante Alighieri
Di fatto dal due mila quattordici a Politecnico di Milano dove è vietato studiare in Italia
Sì avete capito bene lo ripeto è vietato studiare in lingua italiana per tutte le magistrali ossia non ci si laurea se non che studiando esclusivamente nella lingua occupante inglese
Per quanto riguarda le lauree magistrali ossia poi il vertice del lauree conseguibili del Politecnico di Milano
Ebbene dicevo dal due mila quattordici ad oggi
In effetti l'editoria italiana solo solo al Politecnico di Milano ha perso cinquanta milioni di euro ed è saltata ovviamente tutta l'alta formazione e le ricerche in italiano
Laddove proprio fino al due mila quattordici al Politecnico di Milano
Anche ingegneria aerospaziale era in italiano
La parte del bicchiere mezzo pieno
è la possibilità ma certamente non la probabilità che intorno a un centro indipendente da storico organizzazione per la lingua italiana finora sostanzialmente incapaci
Di assumere un ruolo propulsivo per la lingua e la cultura italiane questo possa cadere con un museo nazionale per l'italiano
Ma moltissimo ovviamente dipenderà dal direttore che ne avrà le responsabilità direttive
Certo non è un buon viatico notare che tra gli undici componenti associativi e a titolo personale dell'attuale Comitato lingua presso il Mibac non ci sia una sola organizzazione per i diritti umani linguistici ne usò l'esperto di economia linguistica e noi sappiamo bene quanto conta l'economia Della questione delle lingue è sempre lì a rammentare ce la quella frase
Dice ce l'ha dal sei settembre mille novecentoquarantatré aveva
La difesa dall'inglese
E come quella d'avvisi insomma grazie intanto che influenza io
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