Tra gli argomenti discussi: Carcere, Costituzione, Diritti Umani, Diritto, Giustizia, Legge, Penale, Procedura.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 45 minuti.
Rubrica
Commissione
09:30
Che adesso no anche nella linea che argomentate adottate
L'animale qualcosa aggiungere a
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi Secondino secondi non è simpatica superiore
Una volta con l'italiano il tribunale
Cinque il codice di procedura penale già italiano Corte d'appello di Palermo seconda sezione
Cinque aprile del mille novecento
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di radio carcere da parte di
Ricardo Arena la come vi dicevo qualche giorno fa io abbiamo ricevuto davvero centinaia e centinaia di lettere che hanno scritto a noi
Le persone detenute quindi noi questa sera vogliamo un po'recuperare il tempo perduto e vogliamo dedicare tutta questa puntata di Radio Carcere proprio alla lettura di queste lettere dalle carceri lettera appunto scritte
Dalle persone detenute lettere che noi lo sapete riteniamo dei veri e propri documenti che testimoniano tanti a spenti
Di cui è composto il degrado che comprende tante troppe carceri italiane lettere che sono state scritte magari su fogli sgualciti improvvisati con una calligrafia
Incerta che ci raccontano di persone detenute che chiedono soltanto l'ottenimento dispetto di diritti fondamentali come quello della salute
Lettere scritte da persone detenute malate che non riescono a trovare una curando riescono a essere curate lettere di persone che vivono in un contesto detentivo
Degradato con magari soltanto un metro quadro a disposizione per poter vivere la loro giornata vissuta in una cella chiusa per venti
Ore al giorno lettere che ci parlano anche però della paura del terrore
Del Corrado virus della diffusione del coronavirus delle carceri fusione che per fortuna ringrazio il cielo non c'è stata come noi temevamo per fortuna non c'è stata ma che però bisogna tenere da guardia bisogna tenere alta la guardia perché purtroppo un'altra ondata potrebbe esserci giustamente in queste lettere le persone detenute ci raccontano della loro paura
Dell'impossibilità di attuale distanziamento sociale della mancanza di Geri IG Rizzante nelle carceri della mancanza di mascherine ci raccontano anche di un modo
Un po'strano bizzarro di porre in essere quell'isolamento a cui deve essere sottoposto ogni persona appena arrestata che appunto entra in carcere questo e altro
Ci diranno queste lettere che sono poco la voce di chi è il primo testimone della illegalità che regna sovrana purtroppo ancora oggi nelle carceri
Italiane qualcuno dei benpensanti dirà va bene ma qui si su criminali no è giusto che siano in galera
La certezza d'avena era subito lo accetto
Sì sì va bene ma io domando cosa succede quando lo Stato si comporta come per non dire peggio la persona che lui stesso ha condannato cosa succede quando lo Stato non risponde con giustizia ma risponde con crudeltà
Alla redazione di una legge a compimento di un crimine ed è questa
La domanda e sono queste le domande forse un po'fuori moda mi rendo conto che però dovremo porci sempre che sia valida ancora la regola dello stato di diritto
Allora ci scrive Mohammed insieme ai suoi compagni detenuti stranieri rinchiusi nel carcere di Vercelli ed afferma no cara radio carcere che ci siamo decisi a scriverti perché per noi
Detenuti stranieri ristretti nel carcere di Vercelli la situazione sa diventando davvero davvero drammatica
Pensa infatti che qui su un totale di circa duecentosettanta detenuti noi stranieri siamo circa in cento quaranta
E la cosa più assurda
E che anche se molti di noi hanno fatto richiesta per essere estradati e finire di scontare la pena nel nostro paese di origine
Da tempo nessuno riceve mai una risposta e di fatto noi detenuti stranieri restiamo qui
Mentre il ministero di una giustizia non decide e non ci risponde alle nostre richieste per essere estradati
Guarda critici scrivono ancora questi ragazzi detenuti stranieri nel casi di Vercelli che sembrano essere quasi la maggioranza guarda credici
Noi non non riusciamo proprio a capire
Ma perché perché il ministero della giustizia non si concede di espiare l'ultima parte della pena
Nei nostri Paesi d'origine si rendono conto unno che esse consentono noi detenuti stranieri di espiare l'ultima parte della pena dei nostri paesi d'origine aiuterebbero anche risolvere
Il problema del sovraffollamento
Tra l'altro scrivono ancora questi ragazzi detenuti stranieri
Nel carcere di Vercelli a cui è difficile berbero difficile dar torto tra l'altro che dobbiamo precisare che molti di noi detenuti stranieri in Italia non abbiamo nessun familiare con la conseguenza che in carcere
Non solo si patisce l'ozio per tutto il giorno come i detenuti italiani ma abbiamo difficoltà sia per sopravvivere
Che per potersi comprare anche dei semplici farmaci ora dei ringraziamo per quello che fate e per la voce che ci date e sappiate che vi ascoltiamo sempre nella speranza che qualcosa
Possa cambiare la lettera punto e firmato da Mohammed e insieme ai suoi compagni detenuti stranieri ristretti
Nel carcere di Vercelli e beh questo è un tema caldo un tema caldo un tema vecchio nel senso che
Ci avete fatto caso a ogni governo che si susseguono Italia ogni nuovo ministro della giustizia che si susseguono in Italia ogni volta dicono che i detenuti stranieri
Finisco di scontare le pene nel loro Paese d'origine ce ne fosse stato uno un ministro della giustizia in questi anni capace di realizzare questo progetto uno non ce n'è stato uno io me lo ricordo addirittura da Alfano ma ancora prima che si diceva i detenuti stranieri devono scontare la pena nel loro Paese d'origine non c'è stato un guardasigilli che è riuscito ad attuare
Questo questo intento che tra l'altro come sottolineavano giustamente questi ragazzi titoli stranieri aiuterebbe ad alleviare la piaga del sovraffollamento nelle carceri italiane non dico che sarebbe una soluzione ma sicuramente
Aiuterebbe ben ci sarà ancora da sperare ci sono ancora da aspettare temo grazie ragazzi comunque per questa vostra lettera mi raccomando scriveteci scriveteci ancora
Poi e ne siamo molto contenti ci arriva una rara rarissima Lettera da una Remus rendesse che lo ricordo per chi non lo sapesse
Hanno sostituito i famosi o PG ospedali psichiatrici giudiziari
Premi se dove vengono ricoverate quelle persone che al compimento del fatto reato sono stati dichiarate incapaci di intendere e di volere
Persone incapaci di intendere e di volere che vengono appunto internate in queste aree se proprio per essere curate ma attenzione perché su queste Renzo
Bisogna mantenere altissima altissima l'attenzione e qui sono soltanto perché ci sono pochi posti letto ma anche perché non è detto che tutte funzionino bene
Tuttavia ci arriva veramente una rara rarissima lettera da una di queste Lance in maniera più specifica ci arriva una lettera s'
Da da un gruppo di persone i internate nella RAI e missili Castiglione delle Stiviere lettera dove queste persone internate
Criticano in maniera abbastanza dura il modo in cui vengono
Vengono trattati lì
Non è chiaramente non possiamo avallare come vere queste affermazioni perché non abbiamo mai visitata
Quella rendesse però dobbiamo comunque darà atto seppur con le dovute cautele a quello che affermano queste persone internate aderenze dica silenzi vere in questa lettera lettera dove si afferma
Carissimo Arena
Anche se si è fatto un gran parlare della chiusura degli Oppi G. degli ospedali psichiatrici giudiziari ed è la conseguenza apertura
Delle cosiddette rendesse noi che siamo qui dentro ti possiamo dire che qui è come stare nel peggiore dei manicomi criminali
In primo luogo scrivono queste persone internate nella Renzi di Castiglione delle Stiviere in primo luogo infatti qui non viene garantita la presenza in reparto di figure mediche fondamentali per noi come psicologi o psichiatri
Una lacuna grave visto che tutti noi soffriamo di patologie psichiatriche e abbia un assoluto bisogno di questi medici proprio per la nostra condizione di malati e di internati
Ma attenzione scrivono queste persone internate RNC
Di Castiglione delle Stiviere ma attenzione qui non manca solo non mancano solo i medici mancano anche gli educatori educatori che non sono in numero sufficiente per seguire le esigenze di tutti noi internati nella rendesse
Di Castiglione delle Stiviere
Inoltre scrive ancora questi persone internate nella rendesse di Castiglione delle Stiviere inoltre alcuni reparti di questa Renzo sono molto sovraffollati
Visto che contano circa venti posti letto ma sono occupati dal doppio degli internati circa quaranta
Una situazione di sovraffollamento chiaramente grave che costringe alcuni di noi a dormire per terra a dormire per terra come si usa fare alla stazione Centrale di Milano
Ovviamente scrivono ancora queste persone internate nella Reims di Castiglione delle Stiviere ovviamente visto il gran numero di internati che ci sono qui
Anche il rispetto dell'igiene che sarebbe così importanti in questo momento di emergenza con la vita è per noi una mera chimera
E ti diciamo questo perché qui non solo abbiamo difficoltà per poterci lavare le mani
Ma essendoci pochi bagni e tanti internati anche andare fare i nostri bisogni diventa un incubo per la sporcizia che c'è in questi bagni
Insomma insomma concludono
Queste persone internate RNC e di Castiglione delle Stiviere insomma anche se hanno chiuso gli OPG
Noi pure essendo internati in una Remus ti possiamo dire che tra un vecchio manicomio criminale e dove ci troviamo adesso c'è poca differenze e per questo ti chiediamo di fare ascoltare questo nostro grido
Di aiuto ti salutiamo Constin ma la lettera appunto
è firmato da un gruppo di persone internate nera in sedi Castiglione delle Stiviere o una lettera e ve lo ripeto ma fatto invece ricevere perché è una delle poche che arrivano da Renzo anzi invito tutti coloro che sono internati era in sé
Di tutta Italia ascriverci perché è importante essere le cose tuttavia io pensavo sapevo Clarence di Castiglione delle Stiviere
Era una delle migliori d'Italia e francamente non no altri elementi di supporto e pure queste persone internate RNC cassinesi vere ci parlano di tutt'altro francamente adesso io non so veramente
Qual è la verità cercheremo di approfondirla perché se fossero confermate le notizie che ci riportano questi persone internate nera in sé di Castiglione delle Stiviere è chiaro che noi avremo un ulteriore problema da affrontare e a questo proposito ne approfitto per invitare chiunque lavorasse daremo se di Castiglione che si vere di contattarci perché se dovete darci un'altra versione dei fatti noi chiaramente siamo ben contenti di poter ricevere
Anche la vostra versione chiamate qui a radio radicale sarebbe certamente voi operatori voi responsabile a Reims
Di Cassino essi vere sede chiaramente ospitati
A radio carcere
Poi si scrive Fortunato che è persona detenuta nel calci Teramo Fortunato che nella sua lettera
Ci porta una brutta notizia anzi ci porta la conferma di una brutta notizie ovvero ci porta la conferma della morte edili circostanze in cui è morto in carcere Emanuele il Sorrentino che forse sottolineo forse poteva essere salvato scrive fortunato dal carcere di Teramo e ripropone il tema del rispetto del diritto alla salute delle persone detenute caro Riccardo ti voglio raccontare una
Delle tante morti che avvengono in carcere una morte che questa volta mi ha toccato da vicino visto che ha riguardato il mio compagno di cella che si chiamava Emmanuele Sorrentino
Una tragedia questa a mio avviso prevedibile e che quindi si doveva che si poteva
Evitare e ti dico questo scrive Fortunato dal calcite Eramo e ti dico questo perché Emanuele
Era da giorni e giorni che stava male
Era da giorni e giorni che lamentava dolori al petto e un malessere generale
Tanto che ha chiesto di essere visitato dei medici medici del carcere che però io credo non abbiano fatto tutti gli accertamenti necessari per salvare la vita ad Emanuele e ti dico questo perché per Emanuele non è stato preso nessun provvedimento d'urgenza
E guarda caso solo dopo la sua morte si è saputo che lo stesso giorno del suo decesso guarda un po'il caso era stata prenotata una visita
Cardiologica
Sta di fatto scrive ancora fortunato dal calci Teramo sta di fatto che Emanuele morto e mi ricordo ancora che mi diceva di avere picchi altissimi di pressione e che temeva teneva tanto per la sua vita
Ora domando come è possibile che in un luogo come le carceri dove non possiamo scegliere da quale medico andare non sia prioritaria la tutela della salute delle persone ristrette
Come è possibile morire così in un istituto dello Stato
Eppure scrive ancora fortunato dal carcere Caramel pure
Tutto ciò succede nel carcere Teramo
Riposa in pace Emanuele riposi in pace amico mio solo la morte solo lei c'ha separato la lettera e firmato da Fortunato persona detenuta nel carcere di Teramo
Beh insomma la questione è seria la questione riguarda la tempistica anzi il tempismo con cui i medici del carcere in genere intervengono per intercettare un malessere che può essere la premessa di un decesso e proprio questo
Ed è un problema che riguarda tante calci Tajani non dico tutte ma tante quante volte l'abbiamo parlato di questo tema quante vite si potevano salvare se si fosse intervenuti prima si fosse intervenuti in tempo
Ecco questo è un tema chiaramente conti affrontare con Radio Carcere perché è ovvio che una volta che uno va in carcere siti dopo la libertà ma è una follia pensare che di Togo anche la prospettiva se uno è malato di essere curato
Qui abbiamo un problema grande grandissimo ed vi dico questo perché ho la sensazione ma forse sbaglio
Che in Italia si è vero è stata eliminata la pena di morte però attenzione oggi per una pena si muore oggi a causa di una pena si muore e forse dico forse il caso di Emanuele e l'ennesima dimostrazione
Di questa sorta di pena di morte strisciante
Il legale strisciante che purtroppo c'è esistenti nelle carceri italiane Fortunato grazie per la tua lettera capisco la tua commozione si legge
Nelle due parole mi raccomando però coraggio e tieni sia aggiornato su quello che accade nel carcere di Teramo
Poi e ci fa tanto piacere ci scrive Mary che è una donna detenuta nel carcere di Lecce Mary che afferma
Cara radio carcere come potete immaginare tutte noi detenute abbiamo vissuto mesi di terrore a causa dell'epidemia del covi del diciannove
Una grande paura a cui si è aggiunta la sospensione dei colloqui con i nostri familiari familiari che fortunatamente riusciamo a sentire per telefono
Io stessa scrive Mary dal carcere di Lecce io stessa parlo con il mio bambino gli dico
Stai tranquillo mamma mamma sta bene eppure eppure in cuor mio
Sia io che tante altre donne detenute abbiamo paura
Paura di contrarre il virus visto che qui di genico non c'è proprio nulla paura perché qui le celle sono piccolissime ed è impossibile attuare il famoso distanziamento sociale
Paura perché in queste piccole celle c'è il lavandino del bagno se bagno si può chiamare dove ci si deve fare di tutto ora perché nelle docce
Che sono situate lungo il corridoio del carcere c'è una grande promiscuità docce dove
Forse per farci compagnia ci sono dei simpatici Bernetti e da dove l'acqua esce gialla paura sì paura perché qui le mascherine
Sono una rarità paura perché il medico lo vediamo raramente e si già prima del corride la sanità lasciava a dir poco a desiderare ora e ancora maggiormente peggiorata se possibile
Sì io scrive neri dal carcere invece sì io come tante altre donne detenute qui a Lecce ho paura paura perché non solo io ma anche altre donne detenute
Sono malate oppure sono anziane
E nonostante ciò ci sentiamo abbandonate sia dei medici che dagli psicologi
Questa scrive Mary dal carcere invece questa è la realtà che stanno cercando questa è la realtà che stanno cercando tutti di nascondere Massa Pisa Piquet
Continuano a resistere e che vi scriverò ancora un grandissimo a braccio la lettera appunto è firmato da Mary persona detenuta don detenuta nel carcere di Lecce paura paura paura
E già ha ragione Mary come una ragione tante altre persone detenute che hanno paura paura perché la struttura carceraria non è adeguata a una realtà così complicata come l'emergenza della SARS corride
Diciannove questo è il nome e non è corretto
Per fortuna è andata bene nemesi più difficili temevamo anche noi un contatto più grave che ringraziando il cielo
Non c'è stato però guai guai ad abbassare la guardia guai ad abbassare la guardia fino a novembre dicembre fino a che non si capirà l'andamento della diffusione di questo virus io capisco bene la paura
Di Mary e anzi apprezzo tantissimo la tua e la vostra quel delle tue compagne detenute capacità di resistenza brave eh mi raccomando fateci sapere come vedete lì voi donne e tenute nel carcere di Lecce perché noi vi daremo sempre sempre voce poi ce ne andiamo nella bella Sardegna perché Skin ci scrive concetto che persona detenuta nel carcere
Massa ma di Oristano il carcere massima di Oristano lo ricordo ai nostri ascoltatori
è il nuovo carcere di Oristano prima c'è un vecchio degradato carcere ci hanno messo un po'di tempo hanno speso centinaia e centinaia di milioni di euro e hanno realizzato a nella periferia di Oristano
Nella frazione di massa ma appunto questo nuovo carcere il carcere di massima peccato che hanno speso tanti soldi ma poi il trattamento è rimasto un più o meno lo stesso dispetto al vecchio carcere c'è da chiedersi
Quando progettano queste nuove carceri quando spendono centinaia e centinaia di milioni di euro dei contribuenti cosa c'abbiano in testa sta di fatto che il cachet di massa ma è una specie di grande frigorifero
Dove si mettono persone che arrivano magari dal continente persone che arrivano dalla Campania e la Sicilia dalla Calabria lontano dalle proprie famiglie che vivono quindi ma anche una doppia punizione persone detenute a Massa ma che sono condannate come tante altre in Italia all'ozio più totale ecco concetto che è persona detenuta nel carcere di massa ma pone l'accento nella sua lettera tra poco l'ascolterete proprio su questi a specchio vero una detenzione una lunga detenzione magari fatta però senza
Rieducazione e con cento pone l'accento anche su quella che lo denuncia essere una assenza del direttore in altre parole il direttore non incontra i detenuti e i casi di massa ma
Perché così capisca i piccoli grandi problemi che devono affrontare scrive comunque concetto che persona detenuta nel carcere Massa ma di Oristano carissimo a vera pur essendo questo un carcere nuove costato centinaia e centinaia di milioni di euro
Noi detenuti e come se vivessimo all'interno di celle frigorifere che poi sono le nostre celle e ti dico questo perché come ho avuto modo di segnalare anche al presidente della corte d'appello di Cagliari qui noi detenuti di fatto non possiamo fare nulla per tutto il giorno
E pensare scrive Concetto dal carcere Massa ma di Oristano e pensare che nel nuove costoso carcere di Oristano non mancano certo gli spazi tutt'altro pensa che qui non solo non entrano i volontari che sono l'anima di qualsiasi iniziativa
Lavorativa o rieducativa
Ma c'è ad esempio un teatro bellissimo che però non viene mai usato
E non pensare che sia colpa del virus il fatto è che questo teatro non è stato mai utilizzato stile concerto dal carcere mass media distanza
Ebbene scrive ancora concetto è bene in questo contesto di ozio forzato che contraddistingue anche il carcere di Oristano da un po'di tempo si sta creando un clima non facile con il direttore del carcere
Un clima non facile che di certo non ci voleva proprio
E ti dico questo perché ogni nostra richiesta avanzata alla direzione del cancello di sano ci viene rigettata e quando proponiamo ricorso alla magistratura di sorveglianza riceviamo identici rigetti con motivazioni per noi discutibili
Morale scrive Concetto dal carcere massima di Oristano morale nel caso di Oristano
Non solo i diritti sono diventati concessioni
Ma ciò che prevede l'ordinamento penitenziario sembra essere considerato come aria fritta ora domando noi detenuti acché ci dobbiamo rivolgere se non al direttore Angelo
Sta di fatto che qui scrive ancora concetto dal carcere massimo di Oristano sta di fatto che qui a nel carcere di Oristano da quando è stata aperta la sezione a essere uno
Il direttore non ha effettuato un nuovo e dico un solo colloquio con un detenuto
E tutto sembra essere lasciato al caso anzi al caos
Mentre noi detenuti marciamo letteralmente in cella senza poter fare nulla per tutto il giorno vi sembra normale tutto questo di saluto con stima e affetto la lettera appunto
è firmato da Concetto persona detenuta nel carcere in massa maggiori stanno locato concetto non è soltanto anormale anzi guardando recarci tagliare e normale però guardando la legge anormale equilibri ti dico questo perché chiaramente come tu ben sai
Questo trattamento
La detenzione senza dell'educazione di ora non soltanto articolo ventisette della Costituzione ma anche diverse norme importanti norme dell'ordinamento penitenziario e di conseguenza una detenzione che non si può neanche chiamare vera dobbiamo chiamarla in un'altra maniera
Rimaniamo anche noi con l'amaro in bocca quando scopriamo che hanno speso centinaia e centinaia di milioni di euro per costruire un nuovo carcere
Ad Oristano e vediamo che il trattamento è rimasto come quello che
Si poneva in essere in un carcere
Dell'Ottocento ecco qua si gioca
Si gioca con i soldi dei contribuenti e poi si lamentano che non c'erano soldi però i soldi per buttarli nelle nuove gallerie tutte uguali tutte inutili
Tutte illegali quello invece dei soldi ce l'hanno sempre comunque caro concetto grazie per questa tua lente mi raccomando teneteci aggiornati su quello che succede nel carcere di Oristano come in tutte le carceri della Sardegna
Poi ce ne andiamo nel profondo Nord perché ci scrive Davide che è persona ristretta nel carcere delle Vallette di Torino Davide che nella sua lettera a firma caro Riccardo è la prima volta che ti scrivo e questo perché da poco sono stato arrestato e sono stato portato qui nel carcere di Torino ebbene scrive Davide nella sua lettera al calcitonina e bene
Anche se ho poca esperienza detentiva da quello che ho visto che adesso ti posso dire che una volta che è una persona entra qui dentro perde ogni diritto e soprattutto perde la dignità di essere umano perché non è poco
Ad esempio scrive ancora David recarci Torino ad esempio io ora mi trovo nella cosiddetta sezione nuovi giunti
Ovvero quella destinata ai detenuti che sono stati appena arrestati e in cui le celle sono sporchi Issime
Mi fanno dormire senza un cuscino e non mi danno neanche uno straccio per pulire per terra
Inoltre visto che mi hanno arrestato all'improvviso non Ornette istidina e biancheria di ricambio
E anche suo fatto un'apposita richiesta ancora nessuno mi ha risposto ma non finisce qui scrive ancora
Davide
Persona detenuta nel carcere le Vallette di Torino ma non finisce qui
Devi sapere che come tanti altri detenuti che vengono dall'esterno anche io sono stato messo in quarantena per quattordici giorni per verificare ciò i sintomi o meno
Del covi del una precoce Simone in teoria che potrebbe essere anche giusta ma che da quello col visto viene gestita in modo un po'strano in modo un po'bizzarro ad esempio scrive ancora Davide dal carcere Torino ad esempio la temperatura c'è la misurano a volte sì a volte no
Mentre è capitato che è un detenuto che era in isolamento precauzionale si è ritrovato in cella un altro detenuto che rientrava da un permesso ma i paradossi non finiscono qui scrive Davide dal carcere di Torino
Pochi giorni fa
Un detenuto lavorante che rientrava in carcere da un permesso invece di mettere in quarantena l'hanno rimesso a lavorare con libero accesso ai corridoi dove si affacciano le celle
E alle cucine del carcere
Oppure Successo che un detenuto che stava finendo la quarantena servisse arrivare insieme a un nuovo arrestato e di fatto ha dovuto allungare i suoi giorni d'isolamento finché non avessi finiti in Nuova arrivato la fatti ventotto se ho capito bene
Ora domando scrive Davide dal calcio di Torino è così che si rispetta la quarantena e il distanziamento sociale in carcere è così che si rispettano i nostri diritti
Tornando alla mia situazione ti voglio precisare che quando ero libero mi trovavo da anni in cura al SerT Sir perché grazie anca dei farmaci che mi davano mi ha aiutato a uscire dalla terribile dipendenza della droga ebbene appena mi hanno portato qui dentro ho chiesto di poter assumere i farmaci che prendevo quand'ero libero
Ma nonostante le mie numerose richieste ancora oggi presso senza la mia terapia che mi sento sempre peggio infine scrive ancora Davide dal carcere Torino infine di voglio segnalare che con la scusa dell'emergenza del Corano virus qui in carcere sono sparite le figure importanti come volontari e associazioni e l'impressione che abbiamo noi detenuti
è che con la scusa del Codice si vogliono eliminare occhi e orecchie indiscrete e si voglia di fatto trasformare il carcere in un luogo ancora più chiuso rispetto a prima
Anche per questo scrive ancora Davide Percassi Torino anche per questo vi dico
Tenete duro con radio carcere perché senza di voi i cittadini non saprebbero quello che succede qui dentro a risentirci presso la lettera appunto è firmata da David persona detenuta sì sì e nuovi giunti
Del carcere
Le Vallette di Torino a braccetto insomma se gestiscono la quarantena in carcere in questa maniera è un miracolo che il Covi denunzia entrato nelle carcere nelle carceri italiane e poi ha ragione Davide nel dire ma insomma io da libero venivo curato seguito dal SerT che mi dava una medicina specifica
Per aiutarmi a combattere la dipendenza da droga entrato in carcere chiedo quella medicina che mi dava il sette un altro servizio pubblico
E tu non me la dai ma che senso ha che senso ha tutto questo forse lo Stato vuole che Davide si trovi la droga in carcere questa è l'intenzione non capisco neanche uno non trovo una logica non riesco a trovare altre spiegazioni dalle grazie per la tua lettera
Presumo
Che tu a questo punto si è stato trasferito in un'altra sezione Caci Torino quindi ti invito a scriverci ancora invece se se è uscito come mi auguro per te chiamaci zero sei quattro otto otto sette otto uno così ci racconti
Proprio quello che è vissuto lì a Torino
Poi al nostro indirizzo di posta elettronica radio carcere chiocciola radio radicale punto it di ci scrive Marco che è persona detenuta nel vecchio e sono affollato carcere Regina Coeli di Roma
Un vecchio convento del Seicento che sta poco al centro di Roma nel quartiere Trastevere al centro di Roma il degrado il degrado al centro di Roma si chiama Regina Coeli scrive Marco perché appunto persona detenuta proprio lì
Nel carceri Regina Coeli
Cara radio carcere descrivo una breve lettera per descriverti vi alcuni aspetti che rendono la nostra carcerazione in questo vecchio carcere davvero una crudeltà
Devi sapere che per me è la mia prima carcerazione e ti assicuro che non pensavo proprio che al centro di Roma nel quartiere Trastevere dove tanto spesso sono stato ci fosse tanto degrado
Ad esempio scrive ancora Marco dal carcere di Regina Coeli ad esempio siamo costretti a vivere in celle sovraffollate vecchie e rovinate
Celle dove il caldo soffocante che sta facendo a Roma ci rende davvero la vita impossibile inoltre il vitto che ci danno qui è a dir poco di scarsa qualità
Io ad esempio prima di capire come funzionava quel meccanismo del cibo che ti possono portare i familiari attraverso il famoso pacco settimanale
Quel vitto del carcere di Regina Coeli l'ho dovuto mangiare per un mese e ti confesso che dopo averlo mangiato stavo malissimo tanto che poi vomitavo tutti i giorni
Per non dire tipo vestiva ancora Marco dal carcere di Regina Coeli per un diritti poi dei materassi vecchie puzzolenti dove siamo costretti a dormire delle lenzuola sporche o strappate e di un degrado generale che ti spezza l'anima
Ecco ecco in questo contesto noto che dal carcere c'è una certa disponibilità per non dire altro a imbottire i cd psicofarmaci psicofarmaci che ci fanno dormire per tutto il giorno e che ci riducono degli zombie
Beh io mi rifiuto di prendere quelle voce mi rifiuto di pelle quei psicofarmaci ma vedo che qui in tanti si arrendono e porvi sopportare questo degrado preferiscono dormire preferiscono non pensare
Guarda scrive ancora Marco Percassi di Regina Coeli
Guarda io non ero mai stato in carcere e ormai esso qui dal dieci marzo e ti posso dire che vivere in queste condizioni è davvero difficile e questo perché noi non siamo animali ma delle persone
Vi ringrazio per quello che fate e vi saluto con tanta stima la lettera appunto è firmata da Marco persona detenuta nel vecchio e sovraffollato carcere Regina Coeli situato nel quartiere Trastevere
Al centro di Roma
Dicevamo al centro di Roma il degrado nel centro di Roma il carcere
Di Regina Coeli un carcere
Vecchio sovraffollato degradato che ci costa milioni di euro all'anno solo per l'ordinaria manutenzione noi spendiamo milioni di euro all'anno per mantenere al centro di Roma
Il degrado ditemi voi tutto questo che senso ha
Poi si scrive Domenico dal blocco venticinque del carceri Caltagirone entra giù in Sicilia carissimo Arena
Per prima cosa
Sia io che i miei compagni che volevamo fare presente che in questi mesi di emergenza corride abbiamo vissuto davvero dei momenti di grande paura per non direttivi terrore una paura giustificata visto che qui ci sono stati ben sette detenuti che sono stati messi per quindici giorni nel più totale isolamento un isolamento certamente giustificato ma che forse poteva essere gestito con un po'più di umanità
E ti dico questo scrive ancora Domenico dai calci di Caltagirone e ti dico questo perché questi ragazzi sono stati chiusi da soli in cella
Con la porta del doppio blindato chiusa tanto che potevano guardare fuori solo grazie allo spioncino della porta della cella
Immaginati a vivere così sembravano davvero dei cani chiusi in gabbia
Privati di ogni cosa persone vi si vedevano aprire la porta della cella solo per avere da mangiare veramente veramente un trattamento che mi ha lasciato
Amareggiato e credimi e credimi che in questi anni di galera ne ho viste tante
Però però attenzione perché è stato questo anche un trattamento che a tutti noi detenuti del blocco venticinque Decca cd Cardilli Caltagirone ci ha lasciato perplessi anche perché tutti nomi siamo privi d'sia di mascherine che del genere IG iniziante allora ci domandiamo che senso ha tutto questo che senso a chiudere
Dei ragazzi col doppio blindato in celle da soli denudati prima di tutto se poi fanno i detenuti che siamo nelle celle non ci date
Quegli strumenti per evitare la diffusione del corridoio
Ma le stranezze in questo carcere non finiscono qui scrive ancora Domenico dal carcere di Caltagirone
Penso infatti che una mattina di aprile sono arrivati nelle nostre celle eccola saldatrice hanno fissato a terra i letti a castello alti tre piani
E di conseguenza siamo costretti a vivere in tre persone in celle che hanno uno spazio disponibile di circa quattro metri quadri
Mentre chi dorme all'ultimo piano del letto a castello ha praticamente il viso appiccicato al soffitto della cella
Ti rendi conto ed ancora scrive Domenico dal cachet di Caltagirone ed ancora il magistrato di sorveglianza non provvede a rispondere circa i nostri richieste per ottenere i giorni di sconto della liberazione anticipata
Tanto che qui ci sono persone che nonostante i numerosi solleciti aspetto da mesi e mesi questo benedetto sconto di pena
Chiaramente si tratta di una piccola riduzione di pena
Chi parla per noi è importante al fine di poter chiedere le famose misure alternative morale scrive ancora Domenico dal carcere di Caltagirone morale anche se qui
Non abbiamo fatto rivolte e ci comportiamo bene la risposta è che si continuano a trattare peggio dei cani ti sembra giusto
Ma ecco ma ecco che qui c'è la ciliegina sulla torta scrive Domenico Kakashi Caltagirone infatti come sebbene
Per averli misure alternative abbiamo bisogno dell'educatore educatore che invia al magistrato di sorveglianza la relazione sulla nostra condotta ebbene scrive Domenico dai il carceri Caltagirone bene qui noi non abbiamo nessuna educatore dieci segue e pertanto domando che ormai informerà il magistrato di sorveglianza su ora anche a nome dei miei compagni di Mann una forte stretta di mano e sa perché appena esco ti chiamerò per poter raccontare a Radio Carcere
Tutto quello che ho subito qui dentro la lettera appunto e firmarla Domenico persona detenuta il blocco venticinque
Del carcere di Caltagirone ma come non ce ne dell'educatore è chiaro che il magistrato sorveglianza
Potrebbe provvedere forse anche senza mai chiaro che senza educatore e difficile magistrati sorveglianza si assume la responsabilità
Di provvedere dovrebbe venire in carcere conoscervi Vito dovrebbe un po'lavorare le sa è la verità cosa che non fanno ma insomma però diteci aggiorna aggiornarmi e Domenico
Se questo educatore ancora manca nella blocco venticinque del carcere Caltagirone oppure no perché questo è veramente un fatto un fatto importante
Poi si scrive un gruppo di persone detenute nel carcere di Brindisi che afferma caro Riccardo ti scriviamo dal vecchio e sovraffollato cacce di Brindisi dove noi come prima del coprite esattamente come prima
Continuiamo a vivere nelle celle ammassati
Come dei conigli in gabbia
E ti diciamo questo perché restiamo qui dentro i chiusi perché venti ore al giorno all'interno di piccole celle sovraffollate ovvero celle occupare da quattro detenuti celle dove noi abbiamo di fatto soltanto o un metro quadro a testa per poterci muovere un metro quadro a testa per poterci muovere
Provate a contare un metro quadro quante per terra Boy lista dei libri voi che chiedete certezza della pena
Voi che state lì a cercare l'assassino prima che si pronunci un giudice contato un metro quadro Conte
Credimi scrivono queste persone detenute ristrette nel cachet di Brindisi carcere chiamiamo l'altra maniera
Credimi qui tutti noi viviamo letteralmente uno sull'altro alla faccia alla faccia del dissenso amento sociale
Inoltre scrivono ancora questi ragazzi ristretti nei casi di Brindisi inoltre di volontari qui non è vediamo neanche l'ombra mentre molti dei detenuti del carcere di Brindisi il famoso educatore non l'hanno mai e poi mai conosciuto
Di fatto qui passiamo tutte le nostre giornate o a stare nelle celle o andando in cortile per l'ora d'aria o passando qualche ora in salette che loro chiamano per la socialità ma che di fatto sono soltanto delle celle un po'più grandi
Ma arriviamo così al famoso curano virus che oltre a terrorizzare ci ha ulteriormente peggiorato le nostre condizioni di vent'detentive ed infatti scrivono queste sue ristrette
Nei casi di Brindisi ed infatti mentre si fa un gran parlare di distanziamento sociale e di misure di sicurezza per evitare il contagio ti possiamo dire che qui non esiste nulla nulla di tutto questo
Ad esempio molti agenti della polizia penitenziaria le mascherine non le indossano proprio ma le usano con un braccialetto
Mentre i condizionatori degli uffici del carcere dove ci dobbiamo recare anche noi detenuti invece di essere spenti per evitare la diffusione del virus sono accesi a manetta
Insomma scrivono questi ragazzi detenuti nei casi di Brindisi insomma invece di tenere alta la guardia per evitare che il coronavirus entri in carcere tutti noi abbiamo la netta sensazione che regni un grande lassismo e una grande superficialità e non ti nascondiamo i nostri più profondi timori
Ma poi scrive ancora questi ragazzi detenuti a Brindisi ma poi la cosa
Che non capiamo come perché di fatto Civitate di abbracciare i nostri cari se poi tutte le altre precauzioni anticorpi d'non vengono rispettate
Si rendono conto di come si trattano ora caro Riccardo non ci resta che inviati i nostri più sinceri saluti e con la speranza che almeno tu posso dar voce alle nostre urla inascoltate ti salutiamo con tanta tanta stima la lettera punto
è firmato da un gruppo di persone detenute
Nel carcere di Brindisi una delle carceri più illegali più sovraffollate più brutali più crudeli d Italia
E allora come al solito prima di salutarci ecco i nostri recapiti ovvero come entra in contatto con noi di radio carcere perduto il numero di telefono di qui di radio radicale ovvero zero sei
Quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei quattro otto otto sette otto uno chiamateci se siete da poco uscito dal carcere e volete raccontare la vostra esperienza
Detentiva è chiamato dice anche se come vittime del reato non siete riusciti ad ottenere giustizia ripeto zero sei quattro otto otto sette otto uno e il numero da fare per parlare con noi
Di radio carcere e per raccontare
La vostra esperienza sia di mala giustizia sia per raccontare tutti gli aspetti della vostra esperienza passata in carcere ma oltre a telefonare ci potete scriverci via e-mail nostro indirizzo di posta elettronica ovvero radio carcere chiocciola
Radio radicale
Punto uniti oppure chiaramente ci potete contattare su Twitter o su Facebook e poi ricordo alle persone detenute
L'indirizzo dove inviare le vostre lettere dal carcere lettere che leggiamo ogni giovedì questo è l'indirizzo per scrivere le vostre lettere dalle carceri
Radio radicale
Rubrica radio carcere via Principe Amedeo V due zero zero uno otto cinque Roma lo ripeto sempre scrivete scrivete scrivete non lasciate che le ingiustizie che subite siano protette non soltanto da quelle quattro sporche mura ma anche
Dalla
Silenzio che forse fa danni peggiori bene io ringrazio per l'assistenza Indre gira ed infine grazie grazie grazie di vero cuore a tutti voi che anche questa sera
Da una casa da una macchina da un camion e dalla cella sporche sovraffollata avete acceso la radio per ascoltare una piccola voce la voce
Di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi davvero a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Popolo italiano il tribunale
Dopo il comma cinque del codice di procedura penale italiane raccolte d'appello di Palermo seconda sezione
Cinque aprile del mille novecento
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