La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 24 minuti.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 24 minuti.
Rubrica
18:00
10:00
17:30
9:35 - CAMERA
15:30 - SENATO
9:30 - Parlamento
11:00 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
12:30 - Senato della Repubblica
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Senato della Repubblica
13:40 - Camera dei Deputati
giornalista
Carina gli ascoltatori di radio radicale benvenuti a stampa e regime oggi ventuno settembre io sono Alessandro Barbano vitro compagnia per tutta questa settimana siamo inattesa
Deve risultato delle dello spoglio che inizierà questo pomeriggio del voto per elezioni regionali è del referendum confermativo sul taglio dei parlamentari quindi questo il tema principale
Che presente nelle prime pagine dei quotidiani il mio lusso non ha fermato l'affluenza al voto
E ieri era stimata sul quaranta per cento alle ore ventitré tre quattro punti in più dove si vota per le regionali la previsione dell'affluenza finale e delle cinque e supera il cinquanta per cento
Cosa può succedere dopo si interrogano i quotidiani italiani vedremo
Con accenti diversi le prese di posizioni commenti degli editorialisti
Dei nostri giornali e poi c'è dibattito nei numeri MoVimento cinque Stelle sull'appello al voto disgiunto scontro aperto fra Alessandro Di Battista e il direttore del fatto quotidiano Marco Travaglio
Ancora l'annuncio di Gualtieri ha da Assisi tagliamo le tasse nel due mila e ventuno utilizzando anche i fondi del Recovery Fund e sì al messe questo
Il la la presa di posizione del ministro dell'economia anche questa questa valutazione suscita reazioni nei quotidiani italiani e poi ancora il virus in Europa accelera ma il contagio in Italia resta fermo e leale apertura degli stadi però divide il Pd e preoccupa gli scienziati
Ancora la morte di Rossana Rossanda comunista partigiana poi eretica del PC radiata nel sessantotto sa Santa nove fondatrice del manifesto voce autorevole della sinistra
E e poi il processo disciplinare
Nei confronti di Luca Palamara ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati con polemiche sui tempi di questo processo e un interessante editoriale del l'ex direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli che leggeremo
La l'anatema devi l'amministrazione USA sull'accordo del vaticano con la Cina
E il viaggio del Segretario di Stato Pompeo in Italia il quale dice è in gioco l'autorità morale della Chiesa e da ultimo parleremo anche dell'accordo con la Tunisia sul rimpatrio dei migranti
Firmato siglato dalla ministra la Morgese questi i temi
Delle delle presenti nelle prime pagine anche nelle pagine interne dei quotidiani italiani adesso andiamo a vedere i titoli di giornata il virus non ferma il voto titola il Corriere della Sera l'affluenza attorno al quaranta per cento vigili
Precettati
Dopo la fuga degli scrutatori poi c'è appunto la notizia della Rossanda
E il il al centro pagina all'Italia accerchiata dal contagio dei paesi vicini quasi un milione di morti nel mondo per il corridoio questo il Corriere della Sera la Repubblica il virus non frena il voto stesso titolo
Nel primo giorno buona l'affluenza alle urne alle ventitré di ieri votanti sfioravano il quaranta per cento
Scuola piano del ministro speranza cinque milioni di test rapidi in classe anche qui ovviamente la morte della Rossanda è un titolo di centro pagina con una grande foto dell'ex
Fondatrice del Manifesto la stampa
Il coniglio non ferma il voto titoli sono sostanzialmente fotocopia chiede l'affluenza alle urne e poi c'è la notizia nella prima colonna d'apertura Gualtieri annuncia il messe conviene e dal prossimo anno tagliamo le tasse
Poi il Messaggero commissari il no a raggi la sindaca puntava all'incarico per il completamento della metro C
Stop di Pd e Grillini egli un Messaggero in controtendenza nel giorno delle elezioni apre con la notizia diciamo di carattere
Capitolino per così dire libero
Se oggi vincono i sì bisogna andare al voto referendum
La riduzione dei parlamentari rappresenterebbe una modifica della Costituzione e renderebbe illegittimi le attuali camere questa la posizione espressa da un editoriale di Vittorio feltro e più Feltri e poi a centro pagina lite tra ultrà Grillini travaglio va contro il suo reporter Di Battista il fatto quotidiano
I giornali seminano il terrore ma gli italiani votano lo stesso affluenza oltre le attese quaranta per cento cinque
Circa e si vota anche oggi fino alle quindici
La verità
I magistrati indagati ci tutti
Le toghe non lottizzate si ribellano Acsm e Anm pensano di risolvere ogni cosa con l'esposizione del cattivo Palamara ma non affrontano il vero nodo si fa carriera esclusivamente per meriti di corrente
Questo il titolo della verità il tempo Zingaretti ha fatto fessi pure i terremotati ad Amatrice con le telecamere al seguito per consegnare le nuove case ma lo stabile era inagibile
E poi il mattino il coniglio non ferma il voto scoppia il caso dei malati buona l'affluenza soprattutto in Toscana
E il quotidiano del sud ecco perché i giovani non votano carenza d'istruzione disinteresse e sfiducia nei politici e nella politica considerata qualcosa di sporco tre ragazzi su dieci sono convinti che le elezioni
Servano eleggere il capo del governo non i parlamentari
Questo il titolo dell'inchiesta del quotidiano del sud
E di Roberto Napoletano e poi il giornale le urne non scaldano con vide disinteresse il referendum populista si ritrova senza popolo nel Sud grillino affluenza picco questo il titolo
Del quotidiano delle Sandro Sallusti da ultimo vediamo
Il nuovo giornale da pochi giorni in edicola il domani diretto da Stefano Feltri
Paura di votare ma il virus non ferma la democrazia e poi c'è un editoriale di Gianfranco Pasquino che leggeremo quanto peserà il doppio voto sul futuro del governo
Ma vi segnalo anche il foglio
Di Claudio Cerasa con un suo editoriale nell'edizione del lunedì un voto che pesa di più sul futuro di Salvini che sulla tenuta del governo invece il Sole ventiquattro Ore con il suo numero consueto del lunedì
Fa un'inchiesta Sully affetti della del provvedimento che consente li spirali fiscali al centodieci per cento sulla ristrutturazione delle case i conti del centodieci per cento doppio risparmio sul costo lavori
E sulla bolletta e stamattina sono anche in edicola le edizioni
Del degli inserti economici del Corriere della Sera l'economia
Della di affari finanza di Repubblica e anche l'edizione del lunedì del riformista che inaugura una edizione tutta dedicata all'economia con firme prestigiose che vanno da Sabino Cassese le riforme ecco come bisogna farle questo il titolo
Dell'articolo d'apertura del Riformista che presenta l'editoriale
Di Sabino Cassese si presenta anche una lettera aperta di Renato Brunetta alla Presidente del Consiglio
Giuseppe Conte lettera al Presidente del Consiglio la crisi è una grande opportunità poi ci sono articoli di Carpi al Carlo Padovan Franco Debenedetti Angelo Maria Petroni
Mario Baldassarri e poi ancora
C'è un interessante articolo di Carlo Altomonte Fabio Pammolli sulla guerra della fibra ottica la perderanno tutti la proprietà pubblica non funziona meglio affidare la struttura a un privato sotto il controllo dello Stato
Ne parleremo anche anche anche dopo perché mi interessa segnalare l'accento diciamo liberale che viene fuori da questi da questi vini
Inserti economici tutti i critici nei confronti di una svolta statalista che imputano al governo anche il Corriere della Sera con due articoli di Ferruccio de Bortoli
Che che Alberto Mingardi si muove dal nella stessa ottica
Ma ne parleremo se il tempo ce lo consentirà per ora andiamo subito al cuore delle notizie è ovviamente al tema della le le lezioni dell'election day che vedeva chi vede al voto gli italiani sul referendum confermativo sul taglio dei parlamentari e in sette regioni
Sul ricambio dei consigli regionali il virus vi dicevo non ha fermato il voto l'affluenza e del quaranta per cento
Potrebbe arrivare al cinquanta per cento nei nella fino alle quindici quando saranno chiusi gli scrutini inizieranno gli scrutini saranno chiusi i seggi
E siamo anche se ovviamente il silenzio elettorale impedisce
Di
Rivelare gli exit pochi però i quotidiani Gianna evidentemente ma un articolo della Repubblica pagine tre
E intitola nelle regioni chiave niente onde anomale sarà testa a testa questa la tendenza che segnala Annalisa Cuzzocrea nel suo articolo valutando un po'quelli che sono le analisi degli e Sperti sondaggisti già lavoro da giorni sarebbe solo un azzardo scrive Annalisa Cuzzocrea
Dice Alessandra Alessandra Ghisleri e la maggior parte dei sondaggisti sono d'accordo con lei dire in base ai dati dell'affluenza come hanno votato gli italiani alle elezioni soprattutto nelle regioni ancora considerati in bilico è impossibile per varie ragioni
Che è un ministro di lungo corso riassume così
Negli ultimi anni le abbiamo sbagliate tutte perché il voto è sempre più mobile perché quelle che un tempo erano considerati roccaforti dell'una o dell'altra parte non possono più essere considerate tali perché le variabili in un voto che mette insieme
Elezioni regionali
E referendum si svolge in un giorno e mezzo invece chi è uno solo sono talmente tante da far venire il mal di testa agli scienziati della politica
Più raffinati ci sono alcune cose però che si possono dire da subito scrive Annalisa Cuzzocrea la prima e che i dati dell'affluenza scorporati per regioni e province
E non si vede uno d'che dà i dati del
Dell'affluenza scorporati per regioni e province non si vede un'onda una mobilitazione simile a quella che in Emilia Romagna favorito Stefano Bonaccini contro la sfidante leghista Lucia Borgonzoni
Portandolo non solo a vincere ma staccarla di quasi otto punti questo fenomeno non c'è scrive
La Cuzzocrea spiega Giovanni forti di io trend che in Toscana una delle regioni in bilico non si vede rispetto alle europee del due mila diciannove una differenza di influenza che posso in qualche modo dare indicazioni sulla scelta dei cittadini
Perché il calo è differenziato più o meno ovunque non è spiegabile in base a un voto politico passato per dirla ancora con più precisione e vero che Firenze è stata finora tra le città con l'affluenza più alta che che conforta un po'il PD
E il candidato del centrosinistra Eugenio Giani ma è anche vero che l'affluenza cala meno rispetto alle europee in posti come la provincia di Pisa e dintorni di Cascina
E do da dove arriva la candidata della lega Susanna Ceccardi e certo lì c'è un numero minore di aventi diritto al voto ma Firenze il suo contado non bastano a dare alcuna certezza
Le le indicazioni comunque dei dei sondaggisti sulla base di questo dato stabile l'affluenza e che sarà nelle regioni chiave come sappiamo
Toscana e Marche e forse anche Puglia dove i risultati sono più incerti sarà un testa a testa
Alle ventitré di ieri la media dei votanti per il referendum nelle sette regioni dove ci sono le regionali e di circa il quarantasei per cento mentre la media di tutte e il trentanove C
In scrive un messaggio sulla nostra Melo un lettore
Vuol dire che nelle regioni senza regionali la media dei votanti per referendum e circa il trentacinque undici punti sotto questa la valutazione che fa il nostro lettore i quotidiani invece
Segnalano un effettuo referendum più modesto sul voto
Sull'affluenza al voto
E che cosa succederà dopo si interrogano ovviamente i
Direttori dei quotidiani gli opinionisti
Ci sono diversi diversi articoli vene leggo qualcuno perché ci danno un po'il clima di questa vigilia
Dello spoglio elettorale Francesco Verderami sul Corriere della Sera
A pagina cinque scrive un articolo intitolato dai rapporti di forza e regolamenti di conti cosa può succedere dopo lo scrutinio
Probabilmente una sconfitta per quattro due
Con la perdita della Puglia ma non della Toscana consentirebbe alla coalizione di governo di resistere alla spallata scrive Verderami ma la costringerebbe ad affrontare problemi politici di non poco conto
Con le regioni guidati a grande maggioranza dal centrodestra infatti
L'esecutivo sarebbe chiamato a gestire una fase di maggiore conflittualità sia nel rapporto con i territori sia nell'attività alle Camere e la pressione si farebbe sentire
Su materie come l'autonomia regionale ma soprattutto sulle decisioni da assumere per l'emergenza virus e sulle scelte di indirizzo
Per le risorse europee del Recovery Fund
Un risultato di parità garantirebbe invece acconti alla permanenza a Palazzo Chigi pur senza sciogliere il nodo legato la capacità dell'esecutivo
Di saper affrontare e risolvere i problemi del Paese
Sarebbe insomma la vittoria del premier che pure non si è speso nel test elettorale
Ma non assicurerebbe automaticamente la stabilità perché la sopravvivenza di Conte finirebbe comunque per gravare sulle spalle delle forze che lo sorreggono e che mostrano un forte in grado di logoramento
I cinque Stelle per esempio fuorigioco nelle regionali potrebbero trarre temporaneo giovamento da un successo convincente del sì al referendum
Che da solo però non basterebbe al movimento per avviare la spinta propulsiva persa da tempo e che potrebbe non risultare sufficiente ad arrestare il processo di balcanizzazione in atto
Provocato dalla necessità di decidere cosa fare del proprio futuro sul tema degli assetti interni e su quello degli alleanze sono gli stessi problemi scrive ancora Francesco Verderami del PD perché arrestare le destre in Toscana e Puglia non basterebbe per trovare la quadratura del cerchio negli equilibri di partito
Anzi l'eventuale vittoria di deroghe in campagna
Dopo il successo di Bonaccina Emilia già prefigura una nuova stagione dei governatori che vorranno contare a Roma sugli assetti di vertice sulla linea nazionale
Sono questioni che inevitabilmente finiranno per scaricarsi sulla politica di governo sui rapporti col Movimento cinque Stelle e il premier
Cartina di tornasole di questo confronto sarà la legge elettorale dice Verderami puntare sul proporzionale vorrà dire mettere anzitempo tra parentesi la premiership di Conte
Con le conseguenze che questa scelta potrà avere anche sul governo perciò il premier sta operando una resistenza passiva trovandosi però ora Renzi com'era alleato
Ma se la maggioranza è destinato a fare brillare nel centrodestra è prevista un'intensa attività Bra disistima mica
Non è sfuggito come Salvini durante la campagna elettorale in ogni comizio abbia ripetuto quando diventerò premier
E qua è stato un modo per sottolineare un primato che oggi esposto a una fase di logoramento e che un'affermazione in Toscana potrebbe se non interrompere
Almeno rallentare si rivela così la fragilità scrive Verderami dell'intero quadro politico la verità è che nessuno è pronto e che solo un pareggio offrirebbe agli attuali protagonisti di maggioranza e opposizione
Quel tempo di cui hanno estremamente bisogno questa l'analisi di Verderami sul Corriere della Sera e un po'combacia con quella
Delle altre degli altri opinionisti cioè tutti con accenti diversi sono convinti che il voto non determinerà conseguenze immediate sulla sulla stabilità dell'esecutivo che e ancorato ovviamente
A ad alcuni principi alcuni obiettivi come quello di sbarrare la strada a Salvini
Questa è una delle ragioni dell'alleanza giallorossa ma alla quale si aggiungono anche l'obiettivo di difendere la permanenza parlamentare del quadro politico attuale e da ultimo anche quello
Di distribuire le risorse del Recovery Fund che sono in arrivo
Dall'Europa e questi tre
Punti fermi questi tre ancoraggi inducono gli opinionisti a pensare che comunque il risultato elettorale
Determinerà delle conseguenze ma non tali da giustificare una crisi lo dice espressamente anzi più esperti più chiaramente di
Di di Verderami lo dice Gianfranco Pasquino sul domani politologo come sappiamo scrive l'editoriale
Che vi leggiamo il referendum dice Pasquino costituzionale non riguarda il governo se non in minima è trascurabile parte se vincesse il sì gli unici che potranno effettivamente rallegrarsi meglio se lo faranno senza ballare scomposta mente su un balcone saranno i Cinquestelle
No il referendum costituzionale non riguarda il presidente del Consiglio
Contro il suo governo hanno il diritto costituzionale di rimanere in carica fintanto che godono della fiducia delle due Camere
No neppure significative vittorie del centrodestra alle elezioni regionali secondo Pasquino possono essere brandita contro il Governo i cittadini italiani sanno che cosa votano e anche se il voto di un certo numero di loro improntato anche all'insoddisfazione proprio per l'azione di governo non può in nessun modo essere utilizzato per condurre automaticamente a una crisi dell'esecutivo
Nel referendum nelle elezioni regionali se i risultati fossero molto negativi in nessun modo dovrebbero essere utilizzati contro Nicola Zingaretti per sostituirlo dice Pasquino
Comunque imperativo
Che il partito democratico funzioni secondo il suo statuto e le regole che richiedono la messa in moto della procedura che implica ricorso alle primarie e lo svolgimento no nessuna crisi di governo e giustificabile e certamente non la sarebbe per il presidente Sergio Mattarella nella delicatissima fase in cui il governo ha l'obbligo di formulare progetti fattibili limpidi né i costi né i tempi
Per ottenere i sussidi prestiti del piano Next Generation EU
Nessuno può credere che le autorità europee sarebbero disponibili a trattare con Matteo Salvini amico del dittatore bielorusso Lukashenko appena censurato dal Parlamento europeo ma senza i voti della Lega
E dopo il referendum le e le votazioni regionali sarà dunque tutto come prima si chiede Pasquino evidentemente no conteranno i numeri le interpretazioni ma ancora una volta saranno da evitare
Terribili semplificazioni questa la lettura che dà il politologo sul domani
E poi c'è e Ezio Mauro sulla Repubblica che si esercita anche in un articolo in prima pagina che si chiama che intitolato Prima che il gallo canti in cui fa appunto delle valutazioni
Post elettorali
Ovviamente
Prevedendo quello che accadrà
E dice sostanzialmente alcune cose
Dice che questo voto
Oggi consapevoli che quella spinta la spinta del del populismo si sta prosciugando al punto che molti cittadini favorevoli alla riduzione del numero di parlamentari votano no proprio contro quello spirito qualunquista
Hanno cambiato tono e questi cinque stelle dalle urla s'a dalle urla sono passati al bemolle quasi sparendo dalla scena cercando di compiere il salto mortale di una gestione istituzionale per una campagna anti istituzionale
Nello stesso tempo il declino del populismo anti e confermato dalla latitanza del Movimento cinque Stelle alle elezioni regionali scrive Mauro
Corrono dovunque naturalmente mai nessuna regione corno per vincere questo paradosso meriterebbe un vero dibattito in streaming trasparenti aperto per spiegare cosa ha prosciugato non solo il consenso ma la forza del movimento che governa il Paese del Po dal Palazzo
Senza la possibilità e l'ambizione di governare il suo territorio
Una sorta di inedito sovrano senza terra come Giovanni d'Inghilterra
Per i grillini evidentemente
Il referendum è un'occasione straordinaria
Sia perché consente di nascondere operare questo vuoto di presenza politica mantenendo comunque la presenza elettorale e poi perché permette al movimento di dare battaglia sui sui temi più classici identitari
In una sorta di calendario parallelo monotematico da forza di opposizione più che di governo
Nel momento in cui le regionali dimostrano che il Movimento cinque Stelle non riesce a far politica il referendum viene in soccorso aiutandolo almeno a fare antipolitica sia pure ormai a bassa intensità questa l'analisi sui cinque stelle
Dice però Mauro la la contro politica sta declinando ma non il populismo in difficoltà per gli scandali che circondano il suo cerchio scuro e per una campagna elettorale
Perenne che consuma tematiche leadership e consenso Salvini
E qui viene all'analisi del centrodestra ha tuttavia un insediamento popolare robusto che investe spaesamento rabbia delusione di rivincita sociale ricerca di riconoscimento smarrimento indigeno
Nella sua carica antisistema nel ribellismo degli egoismi nella critica tutte le élites
Questo risentimento nazionalistico e diventato politica quando da Salvini dal ministro dell'Interno lo ha indirizzato contro la disperazione di migranti ma oggi segna il passo attende una nuova interpretazione e in ogni caso non riesce a diventare la cultura dominante unificante della destra italiana
Anche la crescita elettorale continua di Giorgia Meloni può insidiare il premiato Salvini hanno ma non crea il sistema di idee mancante per una destra conservatrice moderna
Che non porti l'Italia fuori dalla geografia politica dell'Occidente nel Gruppo di Visegrad e Berlusconi che per necessità gregaria si accoda dal palco elettorale di due contendenti registra l'impotenza finale della sua avventura politica
Predicare da liberale agire da Uto create produce infatti un'eredità politica ambigua e per questo fragile
Col risultato che nelle tre destre italiane nessuna cultura
E egemone e il disegno risulta incompiuta dunque instabile
Resta il PD
Conclude Mauro talmente immobile che l'unico suo messaggio sembra quello di un partito spina dorsale del sistema garante delle istituzioni
Fedele alla Costituzione unica vera forza di contrasto alle destre sopra miste
Non è poco ma non basta la responsabilità spesso consiglia compromessi toni bassi mediazioni col rischio di una prassi democristiana senza la teoria di governo della DC e senza il suo senso dell'eternità
Anche qui serve un chiarimento di fondo l'alleanza con il Movimento cinque Stelle ancora soltanto un patto tra sordi e ciechi imposto dalla necessità o può diventare un percorso strategico
Con programmi uomini obiettivi e ambizioni conseguenti questa la domanda che si pone Ezio Mauro la questione dice va risolta in una pubblica discussione definendo un orizzonte culturale di riferimento perché va bene al di là delle invenzioni estemporanee e delle giravolte contingenti di personaggi che vivono
Di improvvisazioni continue si tratta addirittura di capire così la moderna sinistra del nuovo secolo S a ancora un senso secondo l'ex direttore della Repubblica
Questo questo quesito cioè il quesito sul destino dell'alleanza giallorossa meriterebbe un dibattito per capire dove può approdare beh insomma
Un anno di governo qualcosa però già lo ha messo in campo e le asimmetrie di questa alleanza e sono abbastanza visibili anche evidentemente nel dibattito che precede preferendo e nella mancata alleanza
Sul
Sul voto per le regionali sui candidati
Da eleggere bene
Da ultimo ce n'è Claudio Cerasa sul foglio che si esercita invece su Salvini
Con un editoriale
Che analizza un po'quello che il punto di vista ma anche il il destino il significato
Di questo voto per il leader della Lega un voto che pesa di più sul futuro di Salvini chi è sulla tenuta del governo scrive Claudio Cerasa
Non ci vuole molto a capire che con una pandemia in corso e con duecento miliardi dell'Europa da gestire nei prossimi mesi comunque andranno a finire le elezioni sarà difficile che queste possono avere un grande impatto sul futuro del governo
Può a marcarsi la leadership di Nicola Zingaretti forse posta la celarsi la reggenza di Vito Crimi forse può ridimensionarsi il progetto di Matteo Renzi forse ma nulla di più Ciocchi invece promette di essere messo in discussione
Con forza all'interno di questa tornata elettorale è qualcosa che riguarda un leader che con la maggioranza non c'entra e che risponde al nome di Matteo Salvini scrive Cerasa e per quanto possa sembrare difficile
Immaginarlo oggi
Ci sono diverse ragioni per cui queste questa due giorni elettorale penserà sul futuro del leader dell'opposizione più che sul futuro del governo
La prima ragione a che fare con la natura delle sfide delle regionali e per quanto ci si possa girare attorno Matteo Salvini assoluzione per vedere rafforzata la sua leadership una vittoria in Toscana
Unica regione ad avere come front runner quel del centrodestra una Salvini a una pura come Susanna Ceccardi
Che però ha scelto negli ultimi giorni di campagna elettorale di acquistare pagine a pagamento sui giornali della Toscana senza inserire alcun riferimento grafico i simboli della lega di Salvini
Qualsiasi altro risultato nelle altre Reggio fra le regioni rischia di essere un boomerang per il leader del centrodestra
Un boomerang sarebbe una vittoria mostruosa di Luca Zaia in Veneto leghista non Salvini hanno che si presenta alle elezioni con una lista personale con cui potrebbe prendere più voti della lega di Salvini
Un boomerang potrebbe essere una vittoria rotondo di Raffaele Fitto in Puglia candidato espressione di Fratelli d'Italia di Francesco Acquaroli nelle Marche candidato espressioni di Fratelli d'Italia
Di Giovanni Toti in Liguria candidato fino a qualche tempo fa espressione di Forza Italia e su molti temi distanti anni luce da Salvini vedi alla foce alla voce messo e e Stefano Caldoro in campagna candidato espressione di Forza Italia perché ognuna di queste vittorie potrebbe suggerire al centrodestra di spostare il baricentro sempre più lontano dal metodo Salvini hanno viceversa una sconfitta del centrodestra in Puglia in campagna delle Marche difficilmente verrebbe attribuita al tipo di candidato e presumibilmente verrebbe attribuita a chi come Matteo Salvini in questo momento rappresenta il punto di sintesi della coalizione di centrodestra
Insomma in tutto questo ragionamento conclude ancora Cerasa non si può non non va non notare come anche sul referendum costituzionale
La situazione non sia delle più semplici per il leader del centrodestra e quale che sia l'esito elettorale per Matteo Salvini rischiano di esserci molti guai
Una vittoria del sì al taglio del numero dei parlamentari sì che Salvini ha voluto a tal punto nel corso di questa legislatura da averlo fatto votare quattro volte su quattro al suo partito tre volte in più del PD
Sarebbe una vittoria attribuibile più ai partiti di maggioranza che i partiti d'opposizione
E anche l'eventuale vittoria del no difficilmente potrebbe essere rivendicato da Salvini con uno schiaffo al Governo e come la vittoria dell'opposizione Salvini eh come detto per il sì
Come lo è Giorgia Meloni mentre Silvio Berlusconi ha scelto con più prudenza la strada degli inizi
Pur avendo fatto votare in Parlamento il suo partito a favore del taglio è una eventuale vittoria del non sarebbe una bocciatura anche della sua leadership oltre che un riconoscimento anche all'interno della lega della bontà delle tesi di non Salvini anni già Giancarlo Giorgetti ricorda Cerasa e per il no
Dunque anche qui come sul resto Salvini si ritrova in questa tornata elettorale in mezzo a una trappola
E se si aggiungono alle molte trappole elettorali i guai giudiziari che promettono di cadere sulla testa della lega nei prossimi mesi non è un azzardo dire che queste elezioni per quanti guai possono creare i leader della maggioranza
Alla fine per Salvini rischiano incredibilmente di essere un referendum più sul suo futuro che sul futuro del governo questa la lettura chieda Claudio Cerasa
Sulla significato di questo vuoto
Va bene oggi poi dopo le quindici davanti alla tv assisteremo alle mamme maratone elettorali di RAI Mediaset la sette e e chi più ne ha più ne metta e ci faremo un'idea anche sulla base dei risultati che finalmente arriveranno per intanto senta la la nella vigilia vi segnalo questo
Scontro al fulmicotone fra il le reti con il ribelle del Movimento cinque Stelle Alessandro Di Battista è il V del movimento
Il Marco Travaglio
Che dalle colonne del fatto quotidiano euro lo ha criticato di che cosa di che cosa si parlava si parlava del voto disgiunto nelle elezioni regionali che per Travaglio dovrebbe indurre i gli elettori dei cinquestelle a sostenere Emiliano e per Di Battista invece
è una uno scandalo
Ne parla come vi dicevo il Corriere della Sera ma ne parla anche libero ne parla anche il fatto devo dire segnalando correttamente la lo scambio di posizioni diverse tra Di Battista che fra l'altro un collaboratore del fatto scrive i suoi reportage in giro per il mondo
E e il direttore Marco Travaglio lite tra ultrà Grillini questo l'articolo di
Di Mattei Renato Farina su Libero botte da orbi piatti spaccati in cucina lancio di vasellame tra Marco Travaglio e Alessandro Di Battista
Il primo oltre ad essere il vero Rasputin dello zar Giuseppe Conte
Altro che Grillo Casalino è anche il direttore del bollettino di Minculpop il fatto peraltro ormai strafatto cui grillini sono tenuti alla reverenza salvo anatema non risparmia critiche Farina come vedete col tono
Notoriamente sarcastico e caricaturale della sua prosa
Alessandro Di Battista scrive non essendo più deputato ed essendosi accorto
Dopo qualche tentativo che il mestiere del falegname pur sempre un lavoro approvato da alcuni a anni in travaglio il suo elargito ore di con quibus venendo pagato per reportage commenti di politica internazionale
Di cui nessuna ricorda neanche un aggettivo
Capiamo dunque chi al marco visti i risultati dell'esborso pronta non le mani mi rendo conto non bisognerebbe mai terremo qui dito tra moglie e marito nei litigi di un'altra famiglia aziendale
Non sta bene ma siccome costoro hanno esibito mutande relativi io Lezzi in pubblico
Disquisendo né come se si trattasse delle Magdalene di Proust e degli odori connesse al famoso biscotto
Non possiamo sfuggire dal trascrivere questo bisticcio ad uso degli storici della letteratura insomma va bene
Qui c'è tutta la la cronaca del di quello che è accaduto lo scontro come vi dicevo e e legato al voto disgiunto Di Battista come ci segnala in maniera più o rigorosa il Corriere della Sera e contro l'appello al voto disgiunto fatto dal direttore del fatto quotidiano
Marco Travaglio che apprezza il governo
I cinque stelle e il dialogo con il Pd Alessandro Di Battista simbolo di Cinquestelle prima maniera barricaderi intransigenti invece no lo scontro vero e tra due modelli del movimento scrive Alessandro Trocino sul Corriere della Sera
Con Di Battista isolate avverso dagli altri big a cominciare da Luigi Di Maio una sfida che si riproporrà agli stati generali quando verranno convocati
L'occasione il voto in Puglia a fronte di una candidata Cinquestelle debole
Antonella Laricchia Travaglio chiede agli elettori del Movimento cinque Stelle di turarsi il naso e votare disgiunto mettere una croce sulla lista ma scegliere il governatore edemi Michele Emiliano la risposta di Di Battista Bari e poco diplomatica turarsi il naso che cos'è la cabina elettorale un cesso pubblico sembrava finita lì
Ma Travaglio non apprezza ieri pubblica un editoriale nel quale dice che Di Battista mette tristezza e ricorda il compagno Antonio
Il comunista di Avanzi che nel mille novecentonovantatré si risvegliano dal coma e non ritrovava nulla del suo piccolo mondo antico tranne il PUC
Ma è sul piano identitario che la critica si fa più interessante perché scrive Travaglio Di Battista scomunica le alleanze che distruggono i Progetti dimenticando che i risultati ottenuti dal Movimento cinque Stelle sono dovuti alle alleanza
La risposta di Battistelli sempre fare percorrenza ribadisce che per lui fitto di Emiliano pari sono entrambi campioni di politica clientelare insomma è un dibattito che
Continuerà evidentemente a a ad accendere la dialettica interna al momento Cinquestelle che chiamato fra l'altro a una riflessione sul suo futuro come sappiamo fin qui il referendum
Restiamo su un fronte prettamente economico perché diciamo più più rilevante e quello che dice
Di questo chiacchiericcio più rilevante quello che dice Gualtieri ad Assisi
Dove il ministro della dell'economia tra annuncia il taglio delle tasse dal due mila undici con i fondi della Cavani Faranda
E e poi annuncia anche la volontà di ricorre ai fondi del messa ora il taglio delle tasse fa discutere perché l'utilizzo di un contributo una tantum peraltro in prestito quindi
Esca scaricato sui costi delle generazioni future per tagliare le tasse è un modo di spostare le poste di debito tra una generazione e l'altra moltiplicando le peraltro l'Europa
Non dovrebbe consentire un utilizzo di questo tipo
Ma
Gualtieri spiega come un po'aggirare l'ostacolo
E lo fa appunto vi dicevo ha ad Assisi dove ha partecipato
Al farla fa pagina otto la stampa
Dove vi dicevo
Ha partecipato a un dibattito
Intervistato dall'Est Massimo Giannini direttore della Stampa l'anno prossimo ridurre interpretasse lo farete anche grazie ai fondi europei
La risposta è sì ma dirlo apertamente nell'ora del vuoto sola fassona facile scriva Alessandro Barbera inviato della Stampa ad Assisi
Più dell'intelligenza degli elettori sono in gioco gli equilibri della maggioranza e con i partner europei dopo averla spuntata luglio a Bruxelles e il governo giallorosso attende l'esito delle urne per misurare i rapporti di forze sapere chi darà la linea tra Pde Cinquestelle Roberto Gualtieri intervistato da Assisi da Massimo Giannini
Ammette che la strada è lunga sulle Coveri Fund non siamo in ritardo solo la Francia già presentato un paio un piano con numeri precisi
Non vorrei deludere nessuno ma il Next Generation EU il nome del piano posto Covi d'ancora non esiste e vero i progetti nazionali verranno vagliati dal primo gennaio
Scrive Alessandro Barbera Palazzo Chigi ha messo le mani avanti con le linee guida un modo per sperare nella clemenza degli elettori ancora per qualche mese il ventotto ventinove settembre anticipa Gualtieri
Il governo presenterà la nota di aggiornamento dei conti pubblici di lì in poi le risposte dovranno farsi precise primo problema chiedere a Bruxelles di tagliare l'IRPEF con il recovery non si può glielo ricorda il giornalista de la Stampa
Non sarebbe un bel segnale finanziare riduzioni strutturali con fondi che finiscono nel due mila ventisei ma se l'Italia fa le riforme soldi europee possono servire a ridurre comunque la pressione fiscale il ministro del Tesoro fa un esempio
L'incentivo fiscale i pagamenti elettronici su cui l'Italia è molto indietro per questa ragione dice Gualtieri nel due mila ventuno proseguiremo sulla strada della riduzione delle tasse sul lavoro e l'impresa
Il ministro non può dirlo ma una delle concessioni già garantite all'Italia e di usare il recovery per la decontribuzione a tempo delle assunzioni cioè i bonus su alle imprese secondo il problema secondo problema il messe che senso ha attendere i soldi del Recovery nella migliore delle ipotesi
Primavera
Se nel frattempo possiamo tenere trentasei miliardi a tasso quasi zero dal fondo salva Stati
Gualtieri annuisce a Giannini in effetti potremmo risparmiare cinque virgola cinque miliardi in quindici anni buttarli via
E ancora non potremmo risparmiare qualche miliardo togliendo di mezzo quota cento la norma che permette a troppi dipendenti pubblici di andare a riposo con sessantaquattro anni e trentasei di contributi
Introdurrà non è stata una scelta saggia la sperimentazione scade nel due mila ventuno stiamo discutendo con i sindacati come evitare l'ennesimo scalone previdenziale
E che cosa accadrà al reddito dei tanti che oggi sopravvivono con la cassa integrazione nel due mila ventuno non ci potrà essere il sussidio gratis per tutti
Gualtieri ammette che il welfare pubblico è un colabrodo soprattutto quando è chiamato a trovare un lavoro a giovani donne cinquantenni bisognosi di riqualificazione professionale
La parte più deficitaria del reddito di cittadinanza e nelle politiche attive i centri per l'impiego dovrebbero essere un luogo da frequentare abitualmente insomma taglieremo le tasse con il Recovery Fund ma
Come esattamente non si capisce poi che non è poi pensabili di utilizzare
Fondi una tantum per una misura di casa di carattere strutturale che pesa ogni anno e e l'Europa non ce lo consentirebbe ma l'ostacolo può essere aggirato attraverso dei contribuzioni fiscali
Espresse in bonus per esempio sulle assunzioni da parte alle imprese
Dovremmo utilizzare i miliardi del Mes sì dice quartieri ma il suo presidente del Consiglio non la pensa così almeno finora dovremmo modificare quota cento che è stato un errore
Ma intanto scadrà nel due mila ventuno e vedremo poi si si avrà il coraggio di modificarlo e il reddito di cittadinanza non ha funzionato lo sappiamo bene ma chi lo tocca nessuno
E intanto le finanze pubbliche sono un colabrodo Gualtieri lo ammette insomma i problemi esistono e il rischio che i fondi dell'Europa servono a coprirli e non ad affrontarli e presente e propaga molti opinionisti
Tra questi Tito Boeri che con il coraggio che gli è proprio
Polemizza nella pagina a fianco con il di il attuale presidente dell'INPS Tridico ricordandogli che il reddito di cittadinanza e arrivato a un milione
E mezzo di evasori totali lo ribadisce dice Tridico deve saperlo
Non capisco davvero la sua reazione scomposta io mi sono limitato a riferire che ci sono stime attendibili svolte dall'INPS secondo cui la metà dei tre milioni di persone che percepiscono il sussidio sono evasori
E questo
Il la denuncia gravissima
Che fa
Il l'ex presidente dell'IST le l'INPS economista bocconiano il quale aggiunge che oltre a raggiungere molti falsi poveri il reddito di cittadinanza
Non raggiunge molti veri poveri e questo è forse il problema più serio perché il sussidio congegnato spiega in modo tale da concedere poco le famiglie numerose e troppo il singolo soprattutto al Sud dove la soglia di povertà
E più bassa in più disincentiva il lavoro se mi viene offerto un posto ogni euro del salario sottratto il sussidio e questo è come una tassa del cento per cento
Non ci guadagna nulla a lavorare lo sapevamo tutto questo adesso lo stiamo per toccando drammaticamente con mano ciononostante nessuno oserebbe mettere in discussione il reddito di cittadinanza così come nessuno ha osato mettere in discussione il voto al taglio dei parlamentari all'interno del PD o meglio qualcuno ci ha provato anche ma poi c'ha pensato Zingaretti a confermare la linea dell'alleanza
Il tema però c'è
Il tema c'è e riguarda il lavoro
Marco Bentivogli uno dei più prolifici editorialisti opinionisti presenti sulle pagine dei giornali soprattutto da quando non è più segretario dei metalmeccanici Cise evidentemente ha più tempo per scrivere oggi si produce pensati in due in due commenti tutti e due interessanti che ci tocca leggere perché sono meritano uno sulla repubblica che riguarda il
Il lavoro e l'altro sul riformista che riguarda la spessa dei fondi europei e il confronto fra link le incertezze italiane e invece la chiarezza di idee della Francia e della Germania
Vediamo il primo il tema del lavoro l'avevamo già segnalato questo
Questo tema il da i dati dell'occupazione occupazione scrive Bentivogli solo molto propri occupanti non solo non solo sono alti numeri ma la qualità della nuova disoccupazione drammatica
Con il blocco dei licenziamenti e la proroga della cassa integrazione Covi d'aver perso quasi un milione di posti di lavoro fa riflettere
La puntuale elaborazione di Francesco Seghezzi di Adapt sui dati del secondo trimestre del due mila e venti scrive Bentivogli fa vedere che ammortizzatori sociali e blocco dei licenziamenti hanno lasciato scoperti alcune tipologie contrattuali
Diverse da lavoro a tempo indeterminato
Dipendente ma e quindi che riguardano i giovani e le donne c'è abbiamo fermato dice Bentivogli i licenziamenti
E abbiamo esteso la cassa integrazione protetto le fasce già garantite
I giovani le donne invece non sono stati protetti e il danno ormai è fatto se non fosse ancora chiaro non esistono tamponi polpa causa dell'irrigidimento delle norme
Operato dal governo Gialloverde confermato da quello giallorosso esiste un solo vaccino dice Bentivogli l'abolizione del decreto dignità
Perché non aiuta le conversioni lavoro a tempo indeterminato e nel frattempo fa strage di lavori a termine
Cioè e
Chi sono i danneggiati i giovani che non vedono confermato il loro lavoro dopo la scadenza del contratti a tempo determinato per le causali previste dal decreto dignità
E e non vedono neanche convertite i loro contratti di somministrazione incontrati più stabili
La parte anti delocalizzazioni ha rasentato il grottesco ricordate la vicenda Unipol di Napoli siamo passati dal chiedere indietro i soldi del finanziamento pubblico per la chiusura del sito a offrire altri diciotto milioni di euro per restare
E l'ennesima prova che il Paese ha bisogno di mettere al centro la questione del lavoro lo si fa innanzitutto mettendo al bando grandi patti che non impegnano nessuno a far nulla di impegnativo
E ed ennesimi leggi di mercato sul lavoro vuole per rifornire la salme via della propaganda da un lato e per lo scontro dall'altro
Noi rischiamo dice
Bentivoglio il corno coniando un termine molto suggestivo di diventare un sussidi Stan
Cioè la terra dei sussidi in cui puntare solo su Guelfa nelle elettorale per creare lavoro il centro della nostra iniziativa si chiama persona
Non dobbiamo in alcun modo consentire la rassegnazione di due milioni di nuovi disoccupati che prevede l'unione europea questa è la sfida
E l'abbiamo detto anche nel corso di precedenti rassegne stampe disancorare le politiche del welfare dalla ricerca del consenso questo è il e l'obiettivo di una politica non populista ma finora nessuno è stato in grado di intestarsela e soprattutto di praticare di farla valere
E poi Bentivogli ci racconta invece sul sull'inserto economico del Riformista che vi ho già segnalato
Ma e veramente interessante oggi leggere
Ci racconta quale la differenza fra l'improvvisazione programmatica bell'Italia nella
Suggestione lei del Recovery Fund e invece la chiarezza di idee messa già in campo dalla Francia e dalla Germania l'articolo che Marco Bentivogli A pagina
E a pagina sei i vicini penso al futuro noi ne saremo capaci insomma ci sono
Ci sono
E molto lungo l'articolo però interessante leggere una parte
Derby fumus Big Bang e questo il termine con cui il governo della grande coalizione guidato da Angela Merkel ha definito la maxi manovra di stimolo da centotrenta miliardi
Pari al quattro per cento del PIL per rilanciare l'economia con ottimismo ma sulla quale pesa per quest'anno la più violenta recessione dal dopoguerra provocata dalla pandemia da coronavirus
Un governo che senza valorizzare i rimbalzi IMI palla di crisi senza precedenti e dell'arrivo di uno dei periodi più difficili della storia
Il pacchetto per la congiuntura scrive Bentivogli che parte nella seconda metà del due mila venti e si estende al due mila ventuno è infatti composto da cinquantasette interventi in quindici pagine
L'obiettivo è rafforzare i consumi scuotendo la psicologia del consumatore impaurito dalla pandemia per potenziare gli investimenti delle autolettighe dalle Authority che alle ferrovie
Dalla Gidi gita di terzi a zero digitalizzazione all'alta tecnologia per sostenere ancora le impresse anche i comuni più indebitati colpiti da blocchi o rallentamenti chiusure provocati dal copie di diciannove
Con qualche contraddizione sul sostegno alle sole auto elettriche
E ibride comunque con incentivi che arrivano fino assi mila euro a cui aggiungere i tre mila e solo Pera aiuto con un prezzo sotto i quaranta mila
Anche la lì la guerra al diesel pulito come le euro sei di tempo nona alcun senso sta creando problemi da mantici all'occupazione senza alcun vantaggio sul piano ambientale va bene e qui poi scende nei dettagli
Poi ci racconta della Francia la Francia appena reso pubblico il piano di rilancio economico finanziato al quaranta per cento dal Next Generation Euro
Un Piano da cento miliardi articolato in settanta misure suddivise in tre grandi capitoli transizione ecologica competitività e coesione sociale i termini di Macron anche
Nella presentazione del piano sono diversi e si delinea un orizzonte che arriva al due mila e trenta con l'obiettivo esplicito di avere una Francia più indipendente più verde più competitiva e più attrattiva
I cento miliardi sono suddivisi in trenta miliardi per la transizione ecologica trentacinque per le politiche industriali
E altri trentacinque per coesione sanità a differenza di quello tedesco che si occupa di rilanciare anche la domanda interna il piano francese e interamente indirizzato sull'offerta rafforzare e rilanciare gli investimenti
La capacità produttiva tutto l'aereo compassione spingere sull'innovazione
Leggendo le trecento pagine che compongono il piano si intravede
Un grande sforzo di progettazione
Si riconosce la lunga e solida tradizione transalpina dello Stato pianificatore
Questo il la valutazione che fa Bentivogli con questi assunti dice conclude
L'Italia può far tutto tranne che sommare i progetti sulle scrivanie ministeriali dopo il catalogo primavera estate di bonus bisogna recuperare una visione del Paese e costruire politiche coerenti
Se non abbiamo la forza in politica estera per filoni europei di utilizzo del Next Generation Eur non possiamo trascurare ancora una volta i nostri deficit strutturali alla crescita
Servono politiche utile a costruiti per costruire habitat più favorevoli Allo sviluppo delle persone e delle impresse
Abbiamo troppe imprese piccolissime sole bisogna mettere insieme due piani strategici sulla ricerca il piano Amaldi e il piano per uno Fraunhofer Italia Francia e Germania hanno già queste infrastrutture guardate le somme che spenderanno Oltralpe sul sul intelligenza artificiale Cloud Big Data chessò per e supercomputer il piano Italia deve tener conto che in Italia si assottiglia
Il tessuto industriale e rischiamo di diventare un paese unicamente fornitori di componentistica e beni intermedi
A differenza di Germania e Francia abbiamo anche grave inadeguatezza della pubblica amministrazione su questo serve un progetto serio di riorganizzazione ed efficientamento Egidi digitalizzazione e formazione
Mentre tutto il mondo sta discutendo sui nuovi modelli ad attimi di apprendimento in Italia il dibattito è fermo ai banchi con o senza rotelle questi alcuni passaggi dell'articolo di Marco Bentivogli tutto molto interessante che di segnalo
Come vi dicevo
Il il tema economico il tema economico
Suscita molto molto interesse
Da da da parte degli opinionisti lo stesso approccio liberale si coglie nelle colonne dell'inserto del Corriere della Sera dove Ferruccio de Bortoli
Con un articolo molto interessante intitolato la fine della concorrenza pensate quanto è forte
Il messaggio
Inviato dall'ex direttore del Corriere della Sera la pandemia scrive ha reso necessarie aiuti statali erogazioni a fondo perduto garanzie pubbliche oltre inevitabili interruzioni nei già tormentati processi di liberalizzazione
Venderemo mai l'attuazione di quelle che riguardano il gas e l'elettricità o le professioni
Dalle concessioni balneare condoni gli interessi corporativi sono tornati alla ribalta ora bisognerebbe ricordare che stare sul mercato premia il merito e sradicare la convinzione che si può vivere di diritti acquisiti senza fastidiosi doveri
A meno che non vogliamo diventare un Paese condannato all'immobilismo gli fa eco Alberto Mingardi
Con un articolo a pagina quattro il capitalismo assediato tutti fermi ci pensa lo Stato queste le preoccupazioni del del gli editorialisti del Corriere della Sera che sono in linea con quelle espresse dal riformista
E poi
E poi qui si conclude diciamo il dibattito politico e
Vi segnalo un un tema più legato alla al rischio sanitario e cioè quello della riapertura degli Stati che come sappiamo ha trovato l'altro giorno un punto d'intesa fra il Governo e le Regioni dopo che le regioni si erano portati avanti
Aprendo la possibilità di mille persone per le competizioni sportive già nel partite della prima giornata di campionato il governo poi ha ha ha esteso a ha dato a legittimarlo questa posizione per non restare scoperto ma lo scontro e è in atto e divide anche le forze politiche oggi si segnalano le perplessità i dubbi del PD
Il calcio evidentemente considerato inessenziale e quindi un certo modo di intendere
Le priorità lo condanna a ad essere l'ultima ruota del carro
E così le preoccupazioni
Del di alcuni esponenti del Pd si proprio si indirizzano verso questa decisione che suscita dubbi tanto da parte di Gentiloni
E ovviamente trova la dizione critica delle dei delle di virologi del Comitato tecnico scientifico che se potessero lascerebbero tutto chiuso il giorno dopo aver imposto la sua linea sugli stadi scrive
Maria Teresa Meli sul Corriere della Sera
Al governo nonostante la contrarietà di alcuni pezzi grossi del suo partito come Nicola Zingaretti e Paolo Gentiloni Stefano Bonaccini che il governatore dell'Emilia che per primo ha aperto ai mille sugli spalti
Spiega le motivazioni che non lo hanno spinto a riaprire almeno parzialmente il calcio al pubblico esisteva dice Bonaccini già un DPCM in cui veniva fissato a mille il numero delle persone nei luoghi aperti e gli stadi sono per l'appunto luoghi all'aperto
Poi il presidente dell'Emilia Romagna continua così non abbiamo mai chiusi supermercati e i negozi di alimentari abbiamo riaperto il quattro maggio ancora in piena pandemia fabbriche cantieri poche settimane dopo abbiamo fatto lo stesso con negozi bar e ristoranti
Poi con gli stabilimenti balneari ora finalmente abbiamo riaperto le scuole i primi centri estivi gli assiri non vedo come si possono avere timore
Per mille presenze negli stadi che di spettatori ne possono ospitare decine di migliaia
E ovvio che poi si debba
Pretendere buona organizzazione controlli utilizzo di dispositivi prodezze di protezione individuale di stanziamento che in luoghi come gli Stati dove sono già previste le sedute ed entra solo chi dici di prima e ancora più facile da garantire
Per una ulteriore dimostrazione della giustezza del suo ragionamento Bonaccini che ieri era a Misano per seguire il Gran Premio di MotoGP osserva qui dove entrano centocinquanta mila persone
Ne sono entrati dieci mila e per il secondo weekend consecutivo tutto si è svolto regolarmente essenza alcun problema ma l'attivismo del governatore sembra non riuscire gradito Nicola Zingaretti Elbing ed Emma
Che lo sostengono c'è la convinzione che Bonaccini stia costruendo le condizioni per lanciare un'OPA sulla leadership del Pd
Per il perfino pensate l'apertura degli stadi
E un elemento di lettura politica nel nel
Dialettica nella competizione che si è aperta per la guida del partito democratico così nei giorni scorsi
Scrive ancora Maria Teresa Meli
Sul Corriere Goffredo Bettini lo ha criticato per una sua affermazione per il messo farei saltare l'alleanza con i cinque Stelle poi sulla scia delle ultime vicende del calcio pur senza nominare ma il presidente dell'Emilia Romagna sia Zingaretti che Gentiloni hanno criticato la decisione di riaprire
Seppur parzialmente gli stati
Il segretario del Pd
Dopo che il governo aveva fatto sulla linea di Bonaccini l'altro ieri aveva lanciato un tweet agrodolce ci adeguiamo ma per noi la priorità e difendere e tutelare la scuola e l'Università ecco questa frase rivela proprio
L'alba Gia
Della classe dirigente di questo Paese ma che cosa c'entra la scuola con gli Stati
Cioè le o con la la priorità e la scuola ma su questo non c'è dubbio ma questo non vuol dire che un Paese organizzato e una democrazia in grado di garantire spazi di libertà e soprattutto libertà economica anche
Possa il con in maniera efficiente garantire in questo momento di convivere con il virus anche l'attività che non sono necessariamente quelle essenziali come per esempio il calcio che voglio ricordarlo oltre a essere la fabbrica della più grande passione del paese per i milioni di italiani è una delle economie Zingaretti e Gentiloni lo dimenticano importanti che sostiene evidentemente il PIL perché con i suoi
Investimenti con i suoi bilanci con i suoi ricavi e un fattore di ricchezza del Paese però siccome il calcio porta questo stigma
Evidentemente ludico che contraddice una visione un po'virologi del moralistica del
Dell'economia della società e della vita il calcio deve pagare pegno questo mi sembra di poter leggere da quest'atteggiamento che
E anche perché noi dal primo di giugno siamo tranquillamente nei cinema
Chiusi e e non possiamo andare sugli spalti dove voglio ricordarlo
Un uno stadio come San Siro
Ha una capienza di ottanta mila persone e anche il venti o il trenta per cento consentirebbe un distanziamento assolutamente sicuro
Per garantire lo spettacolo e salvaguardare la salute ma non è questa la linea del comitato tecnico scientifico presieduto da
Medico della protezione civile
Mio fan costino Miozzo che ancora una volta ritorna su questo tema per dire come la pensa e mettere in mora il governo come abitualmente ha fatto in questi mesi il Comitato tecnico scientifico
Assumendo posizioni che di scientifico avevano poco e di politico invece avevano morto
A chi preme per riapre gli stadi vorrei ricordare le conseguenze drammatiche
Che ha avuto Atalanta Valencia del diciannove febbraio scorso in questo momento abbiamo altre priorità pensare di aprire gli spalti sarebbe una follia dice Miozzo
E ignorando che Atalanta Valencia è stata gestita come una partita Precorvi del quindi senza nessun distanziamento e chiaro che è stato fonte di pericolo come qualunque assembramento ma oggi non si parla di questo
Ma Miozzo non lo ricorda e poi dice chiaramente
Noi questa è la nostra posizione naturalmente la politica faccia quello che vuole e quindi mette in mora il governo
Dalla dalla tribù una del del comitato tecnico-scientifico questo il clima che si respira ovviamente mentre il compito torna
E accrescere in tutta Europa preoccupando non solo i virologi ma anche le classi dirigenti assai più nelle aree nelle nelle nazioni come la Spagna e la Francia dove i contagi sono oltre il livello di guardia l'Italia per ora e stabile proteste a Madrid nelle zone delle restrizioni si aggravano Belgio Olanda Repubblica Ceca nel mondo ci ricorda il Corriere della Sera i morti sono ormai quasi un milione
Questo il il bilancio del Copeland
E dal covi di ci spostiamo alla morte di Rossana Rossanda comunista partigiana eretica del PC come vi dicevo radiata nel sessantanove
E ci sono molti profili sulle pagine dei quotidiani da parte di giornalisti intellettuali che hanno lavorato con lei
Ma anche di di giornalisti che la raccontano con dei medaglioni completi come quello di Maurizio Caprara sul Corriere della Sera che che vi segnalo
La ragazze retica intitolato l'articolo ma Rossana oggi c'è era questa la domanda che si poneva più d'uno nella redazione del manifesto verso la fine degli anni Sessanta scrive Caprara
Se aveva in mente di proporre in quel determinato momento al giornale qualcosa che considerava importante perché un conto era che il collettivo di redazione allora si chiamava così
Ossia la quotidiana riunione plenaria dei giornalisti di Poligrafici tenuta esprimersi sul numero del quotidiano del giorno dopo dovesse decidere un orientamento su fatti di cronaca quelle erano questioni di routine
Anche se dirompente attualità altra cosa invece se l'argomento richiedesse scelte in qualche modo strategiche una valutazione politica culturale più complessiva
Sì è rientrano in quest'ultima categoria senza Rossana Rossanda Rossanda non è il caso di parlarne meglio aspettare che tornasse da fuori in genere da Milano da Parigi
Citare le quali incontrava intellettuali sindacalisti operai il più delle volte viaggiando con il suo compagno
Carollo uomo dai capelli argentati con una tipica fisionomia della Mitteleuropa un polacco ci si raccontava riferendosi su problemi di vista che aveva perso un occhio nella battaglia di Stalingrado
Ad avere questa soggezione reverenziale verso il prestigio quasi mai formalizzato di Rossana Rossanda
Erano soprattutto le donne lei di fatto risultava per tutti un direttore del manifesto sia che il suo nome in quel periodo comparisse nella Jeremy sa della testata oppure no ma non erano le sole le giornaliste
E di certo la redazione abituata a riunirsi ad ora di colazione in una stanza piena di fumo al quinto piano del centoquarantasei di via Tomacelli a Roma non era formata da soggetti inibiti
Anche se non conoscevano il proprio futuro poco più che ragazzini facevano parte tra gli altri Gianni Riotta che titolava gli articoli di un collaboratore di nome Umberto Eco
Sul Manifesto firmava con lo pseudonimo Dedalus
E sarebbe divenuto direttore di sole ventiquattrore e TG uno Stefano Bonilli che avrebbe inventato il Gambero Rosso Lucia Annunziata che avrebbe occupato per decenni schermi della TV di Stato Tiziana Maiolo che sarebbe stata eletta deputata
Prime Rifondazione comunista e poi in Forza Italia
In prevalenza persone poco timide per niente remissiva di canto infame intanto si affacciava in trasferta da Bologna
Stefano Benni chiamato solo beni Autore non ancora di bestseller bensì di brevi racconti satirici da quotidiano come La giù nel week-end una descrizione oscillante
The all'iperrealisti quello onirico di un interminabili ingorgo agostano su un'autostrada
Nel quale c'era chi per sopravvivere si nutriva di mentine
Era l'originalità di punti di vista che era in grado di fornire oltre ai capelli bianco grigi che le erano venuti nel cinquantasei
Durante l'invasione sovietica dell'Ungheria ad assegnare a Rossanda quel prestigio e quel carisma mai tribù inizio un carisma tanto impalpabile quanto presente percepito tacitamente dalla redazione come se lei vedesse sapesse qualcosa
Che noi senza di lei non saremmo riusciti a capire
Questo
Il racconto di Maurizio Caprara che ricorda
Appunto la storia di questa comuniste partigiana chi fu espulso dal Pd poi il fondo il Manifesto e prese posizioni
Molto molto anche coraggiose come quando a proposito delle Brigate Rosse ci parlo parlo di album di famiglia su questo su questa polemica su questa
Questo dibattito che ha impegnato per anni la sinistra e ci racconta con un bellissimo articolo
Luigi Manconi sulla stampa a pagina ventisette un articolo che voglio leggervi perché segna un punto cruciale della nostra storia repubblicana il rapporto fra i comunisti e l'eversione rossa
La pagina più scandalosa scrive Luigi Manconi che le sia capitato di scrivere Rossana Rossanda donna che detestava gli scandali disse di averla composta di getto era il ventotto marzo del mille novecentosettantotto
E Aldo Moro si trovava nelle mani delle Brigate Rosse ormai da dodici giorni quando il manifesto pubblico un articolo a firma di Rossana
Dove si leggeva
Chiunque sia stato comunista negli anni Cinquanta riconosce di colpo il nuovo linguaggio delle BR sembra di sfogliare l'album di famiglia ci sono tutti gli ingredienti che ci vengono propinati nei corsi su Stalin e Zambrotta
Di felice memoria vecchio giovane che si è il tizio che maneggia la famosa IBM il suo schema e vetro comunismo puro si aprì una polemica violentissima che vide il manifesto come bersaglio sia di chi il Partito Comunista innanzitutto riteneva provocatorio evidenziare quella parentela ideologica sia di chi esponenti della Democrazia Cristiana che di ambienti conservatori trovava in quelle parole una sorta di condiscendenza
Nei confronti dei terroristi
Nella risposta alle critiche il due aprile del settantotto Rossanda ribadiva nitidamente l'analisi sulla derivazione dell'apparato concettuale linguistico delle Brigate Rosse
Da una cultura cultura aperta terzi internazionalista egemone nel PC del secondo dopoguerra
E soprattutto argomentava come il discorso sulla DC prodotto da quella cultura e abbandonato nei successivi due decenni fosse stato ripreso dalle BR dunque quella rinuncia
Del PC all'analisi di classe della DC come partito della borghesia del neocapitalismo avrebbe lasciato un vuoto di mobilitazione delle masse avrebbe favorito il tentativo terroristico
Di agire all'interno di quello spazio politico non più presidiato dei partiti del movimento operaio fu una discussione furiosa e tuttavia Fertile che ebbe un ulteriore conseguenza nella storia intellettuale di Rossanda
La volontà di andare oltre la demonizzazione dei terroristi la indusse a continuare a indagare nel profondo delle biografie delle avventure umane per come esse possano precipitare nell'oscurità del male e farsi violenza e Fini efferatezza
Proprio lui fu dando la mostra di ficcarsi ore di terroristi e la loro assegnazione alle categorie della psicopatologia se ne scoprirà la dimensione umana troppo umana restano i crimini con tutti i loro orrore
Ma l'individuo colpevole mai va identificato col suo reato scrive Luigi Manconi questa lettura umanistica è una delle radici del garantismo di Rossanda
Che rapporto lei che fino all'ultimo si è detta comunista ad apprezzare l'idea di una democrazia libertaria e radicale
Ed ancora quella passione per l'uomo che solo gli sciocchi potevano scambiare per indulgenza verso il delitto politico
A motivare il lavoro di studio che produsse tra l'altro l'importante intervista condotta insieme a Carla Mosca il Mario Moretti già leader delle Brigate Rosse
Una storia italiana Baldini Castoldi poi Mondadori e anche da qui che nasce tra il mille novecentottantacinque e il mille novecentottantasei l'esperienza della rivista Antigone bimestrale di critica dell'emergenza promossa dalla stessa Rossanda da Massimo Cacciari e da chi scrive
E amministrata da Tommaso Di Francesco da decenni colonna del quotidiano comunista
La rivista e BreBeMi ebbe breve a vita in un'Italia dove le ragioni del garantismo del rispetto incondizionato delle forme
E delle regole del processo penale della netta distinzione tra peccato e reato ovvero i principi dello Stato di diritto erano ancora più neglette e impopolari di quanto siano oggi e tali erano anche a sinistra scrive Manconi sole eccezioni il partito radicale alcune voci regolari del PC e delle formazioni alla sua sinistra qualche socialista e pochi liberali
La rivista ospito articoli di questa minoranza dei vota un'idea garantista del diritto e tra essi Giovanni Palombarini Luigi ferraioli Clara Gallini Sergio Givone Giorgio Agamben
Stefano Rodotà
La loro riflessione teorica e la loro attività pubblica hanno contribuito nei decenni successivi apportare all'interno della cultura di sinistra italiana così spesso tentata dal sostanziali Isma'giuridico dal populismo penale
Il seme del dubbio della critica
Prodotta
Scusate Rossana Rossanda sul manifesto così come Rodotà su Repubblica hanno rappresentato per settori diversi della sinistra un essenziale punto di riferimento per questo ne sentiamo
Oggi così vivamente l'assenza questo il saluto
Addolorato che e grato che fa Luigi Manconi falla
Storica fondatrice del manifesto scomparsa ieri
E poi e poi ci resta di da raccontare il caso Palamara dove con una singolare fretta scrive il sul Corriere della Sera
Il ex direttore Paolo Mieli si sta procedendo al a chiudere il procedimento disciplinare nei confronti dell'ex Presidente dell'Associazione nazionale magistrati
Prima della data del venti ottobre quando il uno dei componenti della Commissione disciplinare
Per Camillo D'Amico andrà in pensione e presumibilmente non avrebbe più titolo per farne parte e quindi la sua presenza in Commissione potrebbe essere impugnata dalla
Dall'imputato Palamara per viziare per dimostrare che il procedimento e viziato questa fretta dice Mieli però è una fretta interessata e che fa discutere e che suscita non poche perplessità
Per quel che riguarda l'annunciata riforma di purificazione della magistratura che dopo la scoperta di quel verminaio cioè il verminaio di del CSM sembrava improcrastinabile pulizia che fu sollecitata ricorda Nieri in più occasioni persino dal capo dello Stato se ne sono perse le tracce quindi il procedimento disciplinare va a velocità della luce
E invece il il il procedimento politico di riforma del CSM è stato quasi dimenticato
Nel procedere contro Palamara gli ex colleghi del CSM per un bel po'di tempo se la sono presa comoda più che comoda schinieri adesso invece all'improvviso mostrano di avere fretta e di voler aggiungere
Rapidissimamente alla sentenza che segnerà la conclusione del procedimento disciplinare contro di lui
Si tratterà quasi sicuramente di un verdetto di condanna che porterà con identica probabilità alle espulsioni di Palamara
Dall'ordine giudiziario allo stesso modo con cui è stato cacciato dall'Associazione nazionale dei magistrati
Palamara per difendersi avrebbe voluto poter provare che non era il solo a compiere quel genere di manovre in effetti ancora oggi non è chiaro dove si conducono dove si collochino i confini tra l'operato suo e quello dei suoi colleghi
Possibile che Palamara decidesse da solo gli incarichi delle procure di mezza Italia
E che il suo modo di trattare con i vertici della politica fosse sconosciuto agli altri magistrati
Palamara ritiene di poter dimostrare che tutti o quasi sapevano e si comportavano come lui sarebbe stato interessante poter assistere a una pubblica discussione su questi temi avendo a disposizione il tempo necessario
Ad ascoltare un consistente numero di testimoni qualificati quei però si è fortuitamente inserito il caso Davigo
Che c'entra Davigo l'ex pm di Mani pulite dal due mila e diciotto consigliere del CSM è entrato a far parte del corpo Leggio disciplinare
Che si occupa del caso in questione ma il venti ottobre prossimo Davigo compirà settant'anni né a norma di legge quel giorno stesso dovrebbe essere collocato a riposo
Lasciando anche il CSM neanche per idea e la sua risposta
Il posto che si è conquistato il CSM ha una durata di quattro anni perciò pensione o non pensione l'UE ha intenzione di restare in carica fino al due mila ventidue
La corrente di sinistra Magistratura democratica per voci di un suo rappresentante Nello Rossi ha criticato la posizione di Davigo
Critiche a cui Davigo ha risposto con un'alzata di spalle è vero ha riconosciuto che il magistrato deve essere in funzione nel momento in cui eletto al CSM ma ha poi aggiunto non è detto da nessuna parte che se
Dopo qualche tempo va in pensione debba contestualmente Rick rinunciare alla carica conquistata
Rossi e quelli del di Magistratura democratica gli hanno fatto osservare che nel caso da ex Ascom commettesse scorrettezze non sarebbe esercitabile nei suoi confronti alcuna azione per violazione del codice disciplinare
Ma nessuno ai vertici del CSM ha raccolto queste obiezioni
Certo è curioso scrive Mieli che è un caso del genere si affacci per la prima volta nella storia della magistratura italiana prova d'esso tra l'altro che potesse sorgere questa complicazione
Non era imprevedibile il dottor Davigo nel momento in cui è entrato nell'organismo ristretto che si occupa di Palamara era evidentemente a conoscenza del fatto
Che il prossimo venti ottobre avrebbe compiuto settanta anni talché
Come tutti i suoi colleghi sarebbe stato collocato a riposo considerati i pro e i contro di questo singolare intrico avrebbe potuto cedere il passo a un collega con meno anni di Luís e in questo modo il problema non si sarebbe neanche posto mai di evidentemente da Nico ha preferito essere presente di persona a Palazzo dei Marescialli in questo delicato frangente della vita della magistratura italiana
Desidera poter assistere direttamente al confronto con Palamara ed essere tra coloro che valuteranno le decisioni da assumere contro di lui anche a costo di sfidare la legge dell'età a questo punto però scrive Nieri si pone un problema Palamara che tra l'altro aveva cercato senza successo
Di portare Davigo sul banco degli imputati testimoni potrebbe approfittare di questo garbuglio per provare a mandare a gambe all'aria l'intero procedimento a suo carico sollevando dopo il venti ottobre
Eccezioni sulla presenza tra i suoi giudici dell'ex pm di Mani pulite ed ecco allora che si escogitata una soluzione
L'uomo della scena dell'hotel champagne dopo essere rimasto a bagnomaria per un anno e mezzo per adesso giudicato in un lampo veloci veloci veloci si cercherà di giungere alla sua più che probabile decapitazione prima che sia scoccata l'ora del compleanno di Davigo non c'è spazio per i centotrenta testimoni di cui parla male aveva chiesto la prova vocazione del resto
E di gli erano già stati tutti legati quasi diciamo pure quelli quasi tutti quelli almeno per quel che riguarda i magistrati il processo interno al CSM deve essere rapidissimo
Gli altri magistrati pizzicati dal trojan verranno trattati in tempi successivi quando ormai nessuno presterà attenzione a questa torbida vicenda
Così dice Nieri
Funzionano
Ancora le cose della nostra magistratura e queste procedure dispiace dirlo gettano discredito nei confronti dell'intero ordine giudiziario e grave che anche i vertici
Della magistratura e quel che resta delle correnti
Non riesce a ad esprimere posizioni di garanzia e accetta un processo sommario finalizzato a a trovare un capro espiatorio e chiudere la vicenda sapendo che però questo questo questo esito avrebbe contraccolpi ulteriori sull'immagine e la credibilità di un corpo dello stato che esercita una delle tre funzioni costituzionalmente
Primarie della della repubblica e infatti qualcuno devo dire protesta lo fanno i magistrati di un di un sito che si chiama
Un blog rischiamo uguale per tutti un luogo di dibattito dei magistrati irregolari quelli che combattono da anni le correnti eguali ovviamente criticano questa questa impostazione e dici ora indagati ci tutti
Lo segnala la verità in un articolo Di Giacomo Amadori a pagina due vedremo come andrà a finire
Un breve accenno a due notizie di carattere internazionale la prima è la critica
Che l'Amministrazione Trump rivolge all'accordo del Vaticano con la Cina che si presta a essere rinnovato il segretario di Stato Pompeo
Segnala che questa è una questione che può mettere in discussione l'autorità morale della chiesa
E e la repubblica con un retroscena di Claudio Tito Tito ci spiega qual è la strategia dell'amministrazione Trump
E che sarà resa visibile
In un viaggio che il sotto il segretario di Stato si appresta a compiere in Italia
Forse non è un caso non è un caso che quella che dovrebbe essere l'ultima missione diplomatica in Europa dell'amministrazione Trump prima delle elezioni sia proprio a Roma entro il tre novembre infatti scrive Claudio Tito
La Casa Bianca vuole dirimere alcune alcuni noti la Rete
Cinque g e il ruolo di Huawei
Le nuove dislocazione delle truppe americane dopo l'addio la Germania e poi il Vaticano perché il soglio di Pietro sta rivestendo un ruolo fondamentale nelle geografie nell'Egeo strategie statunitensi in particolare quel se quelle verso il Medioriente
E l'Estremo Oriente la visita di Mack Pompeo
Potentissimo segretario di Stato della gestione tram piana fissata per il prossimo ventinove trenta settembre nasce dall'invito della Santa Sede a partecipare a un convegno sulla libertà di religione ma è l'occasione per incontrare il Papa
E per fare il punto con il governo italiano vedrà in due appuntamenti separati il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio
Non si tratta di un'agenda casuale scrive Tito o priva di logica rispetto alla scadenza elettorale negli States già un anno fa pompe era venuto a Roma per un simposio analogo anche stavolta
Nell'aula vecchia del Sinodo interloquirà con il segretario di Stato vaticano paroline con l'arcivescovo Paul Gallagher
Segretario per i rapporti con gli stati e soprattutto il vero ambasciatore nelle relazioni colla se Cina di Xi
Ci sarà l'ambasciatrice americana presso la Santa Sede Callista Gingrich moglie di mio mio Gingrich ossia uno dei pesi massimi del Partito Repubblicano convertitosi al cattolicesimo dopo il matrimonio la libertà di scelta religiosa sta diventando infatti uno degli elementi cruciali delle politiche di Stati Uniti Europa verso Medioriente
E Cina il Vaticano ne sta facendo un pezzo fondamentale della sua diplomazia è una condicio sine qua non nel giudizio d'esprimersi sui Paesi se possibile usare questa ricognizione per la Chiesa alleati
L'ultimo episodio che si è consumato in Turchia con la conversione in moschea della basilica di Santa Sofia del resto ha fatto riscattare l'allarme sulle scrivanie di Washington e del Soglio Pietrino da tempo spiccano alcuni dossier da cui si evince ad esempio che diciannove dei paesi del Medioriente favoriscono una religione
E dice in diciassette di questi l'Islam e la religione di Stato le discriminazioni e le persecuzioni religiose anche nei confronti dei cristiani sono particolarmente alte in molte di queste nazioni il tutto si sta trasferendo rapidamente anche nell'Asia centrale
Senza dimenticare le profonde difficoltà che il Vaticano sta incontrando con Pechino nel rendere più libere e autonome le diocesi cinesi anche per questo
Pompeo ieri ha aspramente criticato proprio l'accordo riservato nei contenuti tra Santa Sede e Cina la politica diciamo di mediazione che Papa Francesco inaugurato con la Cina sulle sulle questioni religiose suscita
Forti perplessità da parte dell'amministrazione Trump e anche nel mondo cristiano come sappiamo non è la prima volta che si sollevano critiche a questo esito diplomatico delle relazioni tra la Santa Sede
L'Impero cinese
E poi da ultimo l'ultima notizia con cui chiudiamo questa rassegna stampa il raccordo
Della Tunisia con è il ministro dell'interno italiano per i i rimpatri
Firmato dalla dalla Morgese ce ne dà conto la stampa a pagina undici è un accordo il primo degli accordi degli accordi di rimpatrio che dovrebbe poi essere seguito anche
Da intese con altri Paesi da ottobre raddoppiano i rimpatri trovata l'intesa previsti ogni settimana scrive Francesco Grigna ci sulla stampa due voli charter e straordinaria aggiuntivi oltre ai due attuali e ora la la Morgese ci racconta Grigne ti tratta con l'Algeria prima apertura del governo locale presto la riunione dei tecnici finalmente la questione mila mediorientale
Insufflata la questione nordafricana
è sotto l'attenzione del Governo
Dopo l'allarme sui nuovi sbarchi e con questo noi chiudiamo la nostra rassegna stampa
Io vi saluto vi auguro una buona giornata e una giornata in cui scopriremo qual è l'esito delle elezioni domani alle sette e trentacinque su stampa e regime vedremo come saranno commentate sulle pagine dei quotidiani di nuovo buongiorno a tutti
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0