Presentazione del libro «Il viaggio della speranza. Dagli stati di emergenza allo Stato di Diritto» (Reality Book)

Bene grazie intanto ringraziamo perché questo appuntamento occulte questi appuntamenti sanciscono ancora una volta le persone gruppi si ritrovano gli enti l'associazione si ritrovano sui temi importanti sui temi forti
Il tema mi piace pensare questo io intanto ringrazio
Sergio D'Elia Elisabetta Zamparutti Rita Bernardini presidente
Tesoriere segretario di Nessuno tocchi Caino per averci proposto avere fatto sì che anche la Camera penale Serafino Famà di Catania in ambito nel momento in cui dobbiamo parlare di diritti
Ci siamo e riusciamo ad avere crescere accanto a chi dei diritti si fa
Titolare della tutela della difesa della diffusione della conversazione della del dialogo e del confronto del serrato ed è drammaticamente fuori moda ma nello stesso tempo tra magicamente necessario presente è un po'le persone che ci aiuteranno a presentare gli atti del congresso raccolto in questo volume dal titolo emblematico il viaggio della speranza
C'è un concetto cioè penso che c'è un filo conduttore tra speranze e rieducazione che il valore costituzionale la rieducazione qualcosa che ci porta a qualcosa di nuovo di
Quali Palin genetico ma la speranza è qualcosa che diventa concreta se c'è la la buona volontà rimettere insieme queste cose
E non è un caso che accanto a me in questo momento oltre a Elisabetta Zamparutti Rita Bernardini ci si Enrico Trantino che avvocato qui a Catania e non è un caso che Enrico oltre che essere scritto l'uomo di punta di Nessuno tocchi Caino
Il mio past president c'è il mio predecessore al la presidenza della camera penale Serafino Famà di Catania e anche questo non è casuale secondo me nel senso che questo dimostra come l'impegno e la Camera Penale di Catania Serafino intitolata Serafino Famà sia un impegno concreto
Cioè riterranno insieme a riflettere Salvatore alle ordina il diritto penale criminologi dell'Università di Catania
Salvo Leo
Un uomo di diritto
E uomo di filosofia è un uomo di scienza
Del diritto ma e uomo soprattutto che ha
Avuto l'esperienza concreta
Della vita del carcere la vita degli uomini e delle donne che stanno nel carcere
E la sancito in un libro che non era soltanto una summa giudiziaria ma era sostanzialmente una storia di uomini è una storia di quello che dietro il carcere si vive e che ricca nel carcere si continua a soffrire
Abbiamo avremo anche la possibilità di sentire Walter Cerreti Walter Ceretti rappresentante la Comunità di Sant'Egidio di Catania
Con lui
Tocchiamo un tasto che secondo me appartiene molto al tema della speranza al tema dell'uomo al tema della rieducazione al tema della crescita
Perché la Comunità di Sant'Egidio molto vicine ai temi della condizione umana dei migranti a Catania anche un'attenzione per il carcere
Migrante cioè il carcere immigrato il carcere altro
E questo ce ne parlerà e siccome abbiamo
Ringrazio anche di
Il nome della stampa il governo nella stampa che abbiamo convocato di cui alcuni hanno già dato notizia di questa di questo incontro è un è un argomento cioè un momento surreale invece rendiamo conto facciamo un incontro che comunque grazie a radio radicale e ha la possibilità di divulgare attraverso anche la pagina Facebook della camera penale Serafino caricata che avremo modo di comunicare anche chi non è in questa stanza quindi le parole gli argomenti pensieri usciranno fuori da questa da da questa mozione e quindi avremo la possibilità di essere presenti e di trasmettere quello che il tema di di oggi do subito la parola Enrico Trantino che si occupa in quanto avvocato
In quanto uomo e quando anche presidente uno dei grandi scritte alla Camera penale di questi temi io vorrei dargli subito la parola
Io ringrazio il come già anticipato per Tondelli che anche la mia scorte sia nel dovermi allontanare dopo il mio intervento ma avendo
Come dico io assunto questa irresponsabilità di dedicarmi anche alla città sono purtroppo coinvolto in un altro tipo di iniziative che devono che vedono obbligato la mia presenza da qui a poco
Quando si parla di questi temi credo che
Noi appariamo come gli ultimi dei giapponesi sull'isola
Quasi fossimo sostenitori di un mondo oramai estinto perché rispetto a quella politica che parla solo dalla pancia della gente è molto più facile proporre la castrazione chimica per i condannati di abusi sessuali
Ella il carcere senza perdono per tutti gli altri detenuti
Ma come avvocati ne siamo anche come dico sempre i destinatari di un punto di non ritorno di una confessione di non ritorno cioè dire molto spesso nei nostri studi vengono ex sostenitori i tesi giustizialiste che avendo affrontato avendo patito
Un le conseguenze di una coinvolgimenti in giudizio del tutto ignoti firmato capiscono che cosa significhi il processo capiscono quale dramma sia il essere sottoposto al giudizio non parliamo poi di condanna eventualmente anche a pene gravi
Io l'altra volta considerando
Cosa possa significare il carcere
E qual patema io subisco l'imposta che va dal carcere sebbene ci vado da uomo libero sapendo che da lì a poco poi tornerò fuori
Mi rendo conto anche che vado in un mondo in cui i muri non hanno sostanzialmente tempo non hanno anni in cui si perde anche il piacere di cose banali
Il rumore della macchinetta del caffè pensava un'altra volta detenuti che per tanto tempo non possono sentire neanche quello
E andando a trovare una persona che Sabina sa a chi valuta
A mio avviso in degnamente condannata per un vicenda molto grato ventuno anni di carcere confesso che ho subito un forte lacerazione d'animo nei momenti in cui ci siamo avviati fuori dalla volata gli avvocati erano a caccia di Brucoli non certo punto passando davanti alla porta che conduce al cortile da cui noi usciamo
Alla quale ovviamente non possono accedere i detenuti mi ha guardato questo questo assistite m'ha detto come mi piacerebbe potere venire con lei e si è messa a piangere
E la comprende allora il senso dell'impotenza e cerchiamo anche di capire quale possa essere la soluzione
Perché da un lato si parla di certezza della pena sì ok la certezza della pena sicuramente un qualcosa che noi dobbiamo prendere in considerazione nel momento in cui la Ica mentre affrontiamo la questione
Perché probabilmente c'è forse sull'atteggiamento non lo so non voglio adesso affrontare questi aspetti qui
Però io credo che là dove si parla di certezza della pena prima ancora sia una prece stessa del diritto e soprattutto salvo in credo che bisognerebbe parlare anche di rigore della prova
Perché il problema che non stiamo vivendo in questa fase e una deriva volgare indegna
Valutativa da parte di alcuni magistrati che oramai si affidano non nacque libero convincimento che potrebbe anche essere un valore ma si affidano le loro sensazioni transitano si affidano nona cominci mento ma la convinzione io
Mi convinco preventivamente della colpevolezza e tacco appunto la motivazione solo una sorte di sintesi obbligata un esercizio retorico che serve esclusivamente a giustificare ciò di cui mi ero convinto prima ecco non posso dimenticare ovviamente tacciono che è stato il
I mittenti di questa informazione un certo un ottimo magistrato catanese Prato a me particolarmente da me particolarmente apprezzato
Il il quale doveva presiede un processo domicilio soggetto assolto in nel primo grado io notavo che nel processo di secondo grado guardava ICI scopo insistentemente in mio assistito
Basta viene condannato viene ribaltata la sentenza in viene condannato viene condannato tratto era stato assolto sulla base di una svalutazione della prova dichiarativa ritenendo che a seguito dei controesame infortunati della difesa
Fosse messa assoluti l'attendibilità del dell'unica fonte testimoniare mente ribaltata la sentenza dicendosi no la fonte di stimolare se contraddetta ma per colpa della difesa che l'ha messo in difficoltà quindi sostanzialmente questo è è stato il succo a un certo punto questa Corte in alto processo nomina un perito per una indagine georeferenziare
Aveva molta stima per questo perito casualmente questo delitto era anche mio consulente in una ipotesi di revisione per quel soggetto di cui parlavamo poc'anzi e questo mio consulente di perito dice la presidente
Per il per Tizio avete commesso un grazie ad un grave errore
Questo presidente che mi ha visto crescere un certo punto mi incontrò nel corridoio Errico mi ha detto il perito che il posto per i posso cliente abbiamo commesso un errore
Se è così mi auguro che presta venga accertato noi abbiamo giudicato colpevole in buona fede però ti devo dire ma quante brutte pochi ente ecco sostanzialmente la tesi non berlusconiana era prevalsa su tutta la valuta su tutto ogni altro tipo di valutazione ecco perché con lo sguardo insistito possono anche essere illazioni non lo so ma alla luce di quel che poi è accaduto e così pertanto io ritengo che quando si parla di pianeta carcere quando si parla di pena bisogna anche conoscere quali sono i coefficienti
Di valutazione per giungere a questo estremo rimedio e molte volte dissensi sono caratterizzati da approssimazioni su cui dovremmo lavorare Dupont dovremmo lavorare con l'Accademia dovremo lavorare anche con la con la magistratura perché quando si parla di separazione della carriere salvo sa che io sono su questo oramai disilluso
Per me salvo il Di Turi Riotta mentre stava volevo forse potrebbe essere investito della questione a momenti in cui dico che bisognerebbe abbattere morto su una comune formazione perché solo in questo modo si riescono a superare determinati schemi
Non c'è nulla di peggio
Quando io sento oppormi alla per abbassare il la separazione delle carriere è ma non c'entra perché abbiamo abbiamo la stessa cultura della giurisdizione ma gli inviti conto di quello che dite
Dire che Pubblico ministero i giudici hanno la stessa cultura della giurisdizione significa che il giudice già tendenzialmente ideologicamente piegato a sostenere la tesi del Pubblico Ministero nel momento in cui Pubblico ministero che una parte come difensore
Dovesse eventualmente a versare qualche diceva difeso dovesse subire un'opposizione della difesa ecco perché io dico formazione comune ecco perché dico un nuovo corso pedagogico didattico anti ideologico se del caso
Perché altrimenti tutti quanti devono sapere come si diceva una volta di essere in libertà provvisoria perché certezze non ce n'è per nessuno
Grazie grazie
Beh Enrico incarna la passione per il diritto la passione per il diritto e la passione per la politica e non è soltanto un'eredità ma è veramente qualcosa che connaturata suo DNA e ciò ha dimostrato ancora una volta adesso io voglio dare la parola agli Sabetta Zamparutti trio vediamo se riesco a esprimere questo Fido conduttore partendo alla separazione delle carriere come si in questo momento oggi
La nostra società ha bisogno di diceva professorale o sangue ha bisogno di punizione
Ha bisogno di punizione per riaffermare una frustrazione per riaffermare uno stato di disagio di molti dei gruppi delle della società ha bisogno di punizione
E la punizione anche la necessità di affermare una sorta di regola moralistica non soltanto il diritto di vivere ma anche un modo di vivere che deve essere conforme a una visione comune a tutti quanto più è possibile
E questa visione della moralismo è una visione che guida per esempio l'operato spesso troppo spesso nel linguaggio nelle azioni nelle condotte ai pubblici ministeri che non sono soltanto alla ricerca di prove di fatti per trovare fatti ma sono alla ricerca di
Modi di esternare modi di essere di dover essere
Allora se tutto questo è finisce che il soggetto che entra nel carcere soggetto che viene condannato è un soggetto che prima di tutto è un soggetto che ha mancato moralmente nei confronti della società prima che fattivamente in maniera pragmatica maniera così allora di fronte a una società che vuole questo
La comune senza la giurisdizione e quella del pubblico ministero che oltre a dover inseguire i fatti come dice il codice e prove di quei fatti
Tende a indicare modi di essere un po'fuori dal suo compito e un giudice che utilizzo lo stesso linguaggio stesso per lo stesso pensiero che così acquieta una società e allora che spazio c'è
Per discussione come la nostra
Bene interessanti
Guarda io
No
Penso che ci sia il bisogno no della hai detto del sangue il bisogno della punizione
A cessa e mai un un accetto di potere e in questo senso importante aver posto la questione della separazione delle carriere
Ma lì a dire della contiguità tra a due figure rispetto alle quali una diventa necessariamente dominante il pubblico quella del Pubblico ministero
E non ci troviamo in un Paese che sostanzialmente è divenuta non dico neanche sta divenendo è divenuta la Repubblica dei pubblici ministeri
Perché sono pubblici ministeri coloro i quali ricoprono non dico soltanto all'interno dell'amministrazione penitenziaria
O del ministero della giustizia ma anche in molte altre posizioni di ricca di altri ministeri posizioni apicali e centrali il processo decisionale e e di conseguenza è proprio una assetto di potere che si è instaurato e che mi porta a dire come diceva Marco Pannella che noi non siamo più una Paese democratico noi siamo un regime e sempre più siamo un regime di pubblici ministeri e nel passare dei decenni nel consolidarsi di questo aspetto di potere e poi si
Anche
Di riflesso o o no
Tipo di informazione ed è un informazione che vada nel senso quasi indotto
Da questo prevaricare della figura del Pubblico ministero che vuol dire anche un certo modo di pensare non è ovviamente di tutti nel ovvio ci sono anche ottimi
Pubblici ministeri ottimi procuratori generali ma ha anche tra loro credo si stia ponendo un problema di chi Alfa la voce più grossa di chi e sempre di più si impone con
Questo modo di pensare ecco punitivo occhi chiede il sangue
E se poi l'informazione seconda questo assetto di potere purtroppo là dove non c'è democrazia anche i mezzi di informazione non si pongono in termini critici ma semplicemente assecondano il potente di turno ed è quello che sta accadendo
Nel nostro paese allora si può magari arrivare a pensare che è la gente che ha bisogno del sangue che è la gente che ha bisogno della punizione
Che è la gente che ha bisogno della certezza della pena che è uno stravolgimento proprio dei principi dello Stato di diritto perché e questo concetto della certezza della pena
E un concetto e rispetto ai principi dello Stato di diritto Ritter rispetto agli standard internazionali sugo anche la detenzione il carcere e come dire è è totalmente in contrasto perché la pena era resto in un ambito meramente teorico non vado a ad affrontare l'aspetto come dire pratico e reale di quello che sono le carceri
Ma non soltanto nel nostro Paese in tutto il mondo perché per quanto uno giri per quanto uno guardi visiti carceri io non ho visto mai carcere
Che corrisponda a quelli che sono i principi della rieducazione della riabilitazione il carcere eh punitivo concettualmente ma dicevo
Che ecco su un piano teorico la pena dovrebbe tendere alla rieducazione alla riabilitazione
Ed essendo questo un processo individuali e personali impegni in talco labile e imprevedibile
A non può la pena e sarei certa di per sé la cena la pena dovrebbe essere incerta ed evolvere con l'evoluzione della persona che che si trova detenuta
Altro è come aveva detto prima ricco la certezza del diritto questo e un altro aspetto ed è effettivamente quello che poi manca perché è un continuo anche quello che è accaduto in questo periodo di di di pandemia rispetto ad alcune giuste no e provvedimenti di concessione dei dei domiciliari poi revocati e poi decreti che si sono sovrapposte insomma noi
Assistiamo veramente a una confusione totali di quelli che sono i principi di quelli che sono i concetti fondanti uno uno Stato di diritto rispetto a questo un'auto si chiede ma che cosa fare
A per me e per noi
Non resta che continuare a mettere parole di segno diverso
E credo che anche nella giornata di oggi tuo Presidente
Nell'attuare i intervento iniziale ai più volte e detto che non è casuale che ci si trovi qui
Non è Carnevale hai fatto più volte riferimento alla non casualità io ricordo come Leonardo Sciascia
Dicesse che non c'è niente più incerto che le coincidenze io penso che non sia una coincidenza che in questa sala oggi ci sia sia tu ci sia ancora una volta stato Enrico Trantino ci siano molte persone che conoscono eletti alle quali sono legata non solo personalmente vale anche per Enrico Trantino
Ma posso dire familiarmente nel senso che e si attraversano generazioni che io ricordo come con Enzo Trantino abbiamo condiviso la battaglia
Per la moratoria delle esecuzioni capitani e in questo come dire attraversare le generazioni si attraversano anche i vissuti diversi di quelli di ciascuno di noi Maio credo comunemente orientati ha un senso di giustizia che possano anche cambiare
Che possa guardare al futuro
Senza dimenticare mai nulla del del passato ma ecco essere innovativa essere rinnovata e soprattutto essere Rick concilianti Eric conciliativa ieri eravamo Gela c'è stata una giornata veramente straordinaria c'è anche l'avvocato Maurizio
Circolo né e e Gela chiudo dicendo tornando alla non casualità
Degli eventi che ci ha portati a presentare questo libro che ha nella sua appendice conclusiva la lectio magistralis di Marta Cartabia che si intitola dalla maledizione all'Opus ma proprio da una giustizia vendicativa cattiva come dire con le parole in frammentate ha ha invece una giustizia più equa più giusta più riconcilia attiva e eravamo a Gela presentare questo libro quando gela è stata la città in cui ha vissuto gli ultimi anni della sua vita Eschilo questo drammaturgo dell'antica Grecia che ha scritto una tragedia l'Orestea a cui proprio Marta Cartabia sia ispirata era scrivere questa meravigliosa lectio magistralis ecco
Non è non c'è niente di di casuale e e ti ringrazio di avere organizzato insieme a Nessuno tocchi Caino questa presentazione Catania insieme anche a Gianmarco Ciccarelli e e grazie a tutti poiché siete presenti
Grazie
Il gancio
Dall'io ringrazio pure Giammarco perché è stato vero cuore e motore propulsivo di questa propulsore di questa iniziativa chiaramente
Il gancio che si dà con la lectio magistralis massa cartacea è un po'il gancio della tragedia greca
Che è un po'qui ci parleremo addosso per dire che noi siciliani in fondo su tutto non gli orientali abbiamo più greci rispetto coloro i quali sanno d'Occidente
E abbiamo questo senso della forte la tragedia ma nella tragedia in fondo c'è la rappresentazione di una società nella quale la società dei tempi il divino sfida degli dei all'interno del quale la forza la sentenza
La condanna o l'assoluzione è una questione di violenza di forza
Si imponeva con la forza perché il il devono il Dio non ha altro altro rimedio che far valere sembra soccorso nei confronti del cittadino del Sudan che cita subito dall'uomo
Allora il tema però qual è che all'interno però di questa dimensione violenta dove la passione e sentimenti il senso e la giustizia deve prevalere attraverso la violenza però tutto a basse
Dibattimentale c'è un confronto
E lì nasce la argomentazione oppositiva c'è la possibilità di contraddirsi e contraddire e provare e provarsi per arrivare a una ingiusta sentenza a un carcere che diventi nel suo momento genetico giusto quindi il l'aver richiamato l'avete richiamato il lavoro di Marta Cartabia l'interno di questo lavoro credo che e in questa riflessione comune sull'uomo credo che sia veramente qualcosa di non casuale di qualcosa di più fondamentale
Carcere e Salvatora Leo allora
Salvatore a Leo a il la colpa di avere tra virgolette educata
Avviato
Fatto incalzare generazioni di studenti nel senso che li ha portati a riflettere a parlare
Si potrebbe fare tante cose certamente difficilmente salvare si potrebbe come dire
Iscrivere nella forza delle istituzioni o nel regime delle istituzioni salvo le aveva un un uomo che pensa ed è un uomo che si approccia al diritto e ha sempre avuto questa questa
Particolarità
Lui a un certo punto studia il diritto e ne studia ripeto come potremmo dire da secondo l'etimologia greca teorico della teoria no a un certo punto lui entra nel carcere e quella esperienza concreta diventa libro
E quando li presenta quel libro non parla soltanto di aspetti giuridici parlo soprattutto delle storie gli uomini e le donne che ha incontrato dietro quelle sbarre
Uomini e allora io lui faccio questa riflessione abbiamo parlato di una punizione certo la sentenza di condanna e punizione il ripristino della legalità quello che vogliamo ma il carcere è soltanto esclusione c'è soltanto l'esclusione dalla Società dei dei giusti
Dei bravi degli uomini buoni delle donne buone della società civile la città migliore e quindi l'esclusione il calcio è soltanto una pattumiera o è anche un percorso di inclusione o leggessi embargo sui un milione perché dentro ci sono uomini domanda retorica
Io
Ho fatto sessantasette anni
Nel mio due mila e quindici ho chiesto primo polo pensavo di farmi arrestare
Cioè annuncia mi sono corto via di che insegnavo Diritto penale da quanti anni
Quaranta trentacinque trentotto
Ho cominciato nel settantasei quindi da da quasi quarant'anni primo giorno di servizio il primo giugno settantasei nel due mila e quindici erano trentanove anni che insegnavo Diritto penale e parlavo delle cose di cui avete parlato finora
Pubblico Ministero Giustizia separazione delle carriere azione penale obbligatoria discrezionale
Ma io il carcere non l'avevo visto mai se nonno perché andavo a fare esami da da assistente più che altro quando c'erano i quando c'erano in qualche terrorista quei detenuti politici quando ero assistente negli anni ottanta sono andato e poi ci andava a giocare a pallone ma il carcere non l'avevo visto mai
Ed era un feroce oppositore di Lombroso e delle teorie di Lombroso
Allora ho detto io devo andare in carcere perché non è possibile che un professore di diritto penale
Che parla tutto il giorno di diritto penale non sappia nulla del carcere
E io ho detto come faccio prima ho pensato di farmi arrestare poi ho detto va be non me lo fanno girare il carcere se mi faccio arrestare mi rovino mi rovinò la carriera tanta non sto scherzando poi sono riuscito perché io sono testardo il tignoso
Solo uscito a farmi autorizzare a stare in carcere a fare quello che volevo cioè io in carcere decidevo io quello che volevo fare giravo come vuole però mi registravano ogni volta che passavo
I rumori i rumori il il la luce e solo artificiale perché uno le cose non se le può inventare
Le cose o le conosce lei viste oppure un dello può inventare nel carcere la luce solo artificiale il panorama è del muro di fronte del a tre metri
E e il rumore il rumore dei cancelli e dei carrelli di ferro che scorrono in questi grandi locali che fanno eco quindi è un posto dove tu se non sei pazzo ci diventi
E sono stato cinque mesi tutti i giorni quando i primi giorni quando uscivo avevo la stessa sensazione ma più importante che ho provato
Quando sono uscito dalla miniera di Cracovia dalla miniera di sale che finalmente ho visto la luce l'aria i primi due giorni prima di tre giorni che uscivo da da Biko sostata Bicocca piazza Lanza uscendo da Bicocca provavo questa sensazione di o guarda c'è il sole c'è la luce il respiro non sento quei rumori
E poi ho proceduto Random cioè giravo incontravo uno lei non sapevo chi era risultava che era detenuta impiegata
Faceva fotocopie scusi io sono Salvatore Leo faccio questo mestiere forse lei non han difficoltà vorrei parlare con lei un pochino di questo suo
Ex è un fatto questa cosa
Ho scritto il venti per cento di quello che ho visto di quello che ho provato e l'ottanta per cento non lo scritte non ve lo racconto
Per rispetto nei confronti dei detenuti e di quelli che lavorano in carcere perché io ho scritto il venti per cento di quello che ho visto che ho provato
O o ho fatto ho preso appunti gruppo Ongaro ho garantito io che non avrei introdotto mezzi di riproduzione fotografica o o sonora
E ho preso appunti di tutto quello che succedeva minuto per minuto perché caso mai potevo essere in grado di dire ma no guardi che è successo in tale momento
E ho scritto solo quello che mi è sembrato indispensabile
E ho scoperto che il cartoon scoperto alcune cose che potevo campare tre vite a studiare altri trenta mila libri
Non avrei capito mai ho scoperto che il carcere è una vergogna cioè una vergogna è una una vergogna vergogna non è che ci puoi girare attorno a questo concetto
è un giorno scriveremo quelli ancora c'avevo nel carcere
Oggi un giorno scriveremo scriveranno quello che noi scriviamo della tortura della pena di morte della scorti cattura della fustigazione un giorno scriveranno questo del carcere
E poi ho scoperto che in carcere ci sono gli sconclusionati
Che in carcere ci sono quelli spostati non ci sono quelli no non sono precisi quelli che sono in grado che ma questo è è questo uno pericoloso di mafia facevo io cioè i più o il più corretto quelli che che mi sembrava che ragionasse ero meglio cinque mesi numeri grossi Bicocca piazza Lanza tutte le mattine nove quattordici è un'esperienza importante
Quelli che mi sono sembrati più normali avevano fatto in due una una una rapina con una pistola giocattolo
Non sto scherzando ho visto cose che non le posso raccontare perché non è giusto nei confronti delle persone che riguardano queste queste queste vicende e quindi ho detto ma allora forse ho sbagliato io essere così critico nei confronti della visione di Lombroso perché se sei preciso
Anche dico paradossalmente nella strada del della della illegalità probabilmente in carcere non ci finisci perché c'hai un avvocato che ti difende perché perché perché ti Saiti saio organizzare la difesa allaccerà gente che l'avvocato non sa che cos'è che ha che ha avuto l'avvocato l'avvocato di fiducia avesse scordato di fare non avete idea
La sedia del giudice di sorveglianza misere distano chissà cosa finisce era era era piena di polvere è il computer per il collegamento la sedia del giudice di sorveglianza era piena di polvere
E il computer per il collegamento a distanza del giudice di sorveglianza era di venticinque anni fa se vede quei quelle cose mastodontiche vincevamo all'università quando sono usciti i primi computer quel quelle specie di televisori bianchi grandi grandi
Quindi non era in grado neanche di tutti funzionare secondo me
Obbligato delle cose che non sono stato querelato da nessuno perché sono cose drammaticamente vere
Da qualche parte c'è cioè la Corte di Strasburgo ha fatto una sentenza pesantissime nei confronti dell'Italia col i cui toni sono offensivi io come italiano mi sono disturbato del porno che usa la Corte di Strasburgo nei confronti del nostro Paese
L'Europa pretende otto metri quadrati per ciascun maiale da monta negli allevamenti per i finanziamenti della Comunità europea otto metri quadrati
E invece la Corte di Strasburgo si accontenta di tre metri quadrati per ciascun detenuto tre
Io ho pubblicato la circolare del ministero del dato che dice va be tre metri quadrati però tenete conto che c'è il tavolino
Se dire la bilancetta quindi tre metri quadrati lordi vuole dire non non esageriamo
Dalla dalla branda alla branda superiore ci sono tre Palmi miei
Così tre
Tra Paltrinieri che sono settantadue centimetri può stare solo supino non puoi stare seduto a mezzo letto a leggere o a si legge si legge
Si legge per regalarli al al detenuto per regalarli al detenuto non il mio libro perché il mio libro m'hanno detto Dino dei delitti e delle pene di un signore che si chiamava Cesare Beccaria
Quello quindici giorni di trattativa corno con l'amministrazione poi quello ha scritto chiedo di poter ricevere in omaggio dal professore Leo grande grande il libro dice essere Beccaria grande grande dei delitti e delle pene in omaggio gliel'hanno cancellato che hanno cancellato in omaggio poi si vede però il Maggio glielo nega e così entro dopo quindici giorni di trattativa
Dei delitti e delle pene poi ho pubblicato una sentenza uno un provvedimento del tribunale di sorveglianza di Palermo
Da qualche parte nell'ordinamento c'è scritto che il permesso premio ricorribile entro ventiquattro ore nell'interesse del detenuto perché il permesso premio si chiama premio ma è perché gli è morto il padre il funerale no
Per emergenze familiari di questo tipo
Il il permesso c'ha questo termine di ventiquattro ore per essere per per per ricorre al Tribunale di sorveglianza il giudice di sorveglianza gliel'ha negato io c'ho il provvedimento lo pubblicato cioè il PDS e lo pubblicato e gli hanno detto li ha fatto gli hanno notificato all'Ucciardone di sabato pomeriggio alle diciannove del pomeriggio tutti immagina di che cos'è l'Ucciardone non uno se non l'ha visto non lo può immaginare che così all'Ucciardone
I nodi fino al provvedimento di sabato pomeriggio alle diciannove non si capisce come che l'avvocato alle nove e un quarto di lunedì mattina ha presentato subito
Alle nove e un quarto del lunedì mattina presentato subito l'opposizione al tribunale di sorveglianza il quale ha risposto sì
Ti sarebbe spettato però
Ha ripresentato dell'opposizione dopo entrò in vigore ci sono sei pagine
Di giurisprudenza per dimostrare che la domenica liti e i ricordi continua a decorrere cassazione cose azioni unite pensa che scende degli scienziati del diritto e lo
Sapete dopo quanto tempo gli hanno notificato questo provvedimento del Tribunale di sorveglianza dopo quattro mesi dopo quattro al mese
Mi dovete dare uno strapuntino per forza perché me lo prendo con la forza
Perché mi racconta un'altra storia di ordinaria giustizia che e la metafora della giustizia e quello che in bilico tra un attimo
Quanti sono i detenuti in Italia cinquantotto mila
Cinquantaquattro mila cinquantaquattro adesso dopo sono cinquanta quasi io sono sussulto
Prego dopo alla se no no ricezione
Dopo la sentenza di Strasburgo quanti sono i detenuti che hanno fatto azione contro lo Stato sono andate all'avvocato per dire quindi ognuno di questi c'è e detenuto che va dall'avvocato l'avvocato che presenta un e c'è il il DAP che chiede a tutti cioè il magistrato che chiede al DAP di sapere dove sei stato tu detenuto a Leo
E dato che manda le tette in tutte le carceri dove è stato a Leo che è stata Novara Brescia che è in ognuna di queste Bossi c'è qualcuno che dice a Leo è stato da tale giornata le giornate tutte immagina di questa cosa
Per almeno trenta mila detenuti a occhio dico io
Così stanno lavorando tutti un pochino
Io c'ho un provvedimento che è di cinquantaquattro pagine
Cioè il processo di omicidio uno scrive cinquanta quattro maggio
Mi moltiplicazioni e divisioni sottrazioni e addizioni da dalle posso tale posto in dalle stanza conditio con gare poi ha cambiato stanza Cetti viene il mal di testa leggerlo figura di ascriverlo al provvedimento cinquantaquattro pagine
Con cui li levano un mese di reclusione e gli danno ottanta euro di risarcimento danni
Se questa è la giustizia io propongo di farla diventare un poco più sommaria un poco più più elastica un poco meno meno strutturata perché qua stiamo morendo di strutture di strutture logiche cioè l'Italia sta morendo di strutture formali l'Italia sta morendo di strutture forma che non c'entra niente col fatto che il carcere una vergogna il carcere una vergogna
Ma l'Italia sta morendo vi vi BBB viso vi vi prego di riflettere tornando a casa come diceva Papa il Papa Giovanni quando volete con stemma quando vedrete vostri bambini pensate che saranno sommersi
Da un mare di strutture formali Italia sta morendo in strutture formali vi abbraccio e vi ringrazio per l'handicap vi ringrazio
Vi ringrazio di quello che state facendo di di vi ringrazio di di quello che state facendo per questo Paese in via di di disfacimento per per ragioni che bio sottoposto
Grazie a voi
Bene io ho detto
Con Consalvo Leuzzi riflette pezzi ragiona
Fortunatamente anche un po'sanamente ci si grazie
Allora una è la prima volta che sono andato in carcere per motivi professionali
Su questi polverosi tavoli c'era una rivista e la polizia penitenziaria che si chiamava dove si chiama ancora l'altra città
Che e le due città le due città nelle città riduce che presuppone un nell'altro
E la considerazione che facevo e che queste due città no la città il luogo dove vivono le persone
Dove normalmente persone se fissare loro a fare i loro interessi si divertono si si muovono lavorano producono si riproducono tutto quello che poi
Però a questo punto c'è un'altra concezione c'è un altro c'è un muro che divide queste due cose e allora io mi chiedo Rita Bernardini presidente di Nessuno tocchi Caino allora ma in
Dove ci poniamo noi qual è la città una città due l'altra città perché altra perché occuparsi dell'altra città
Ma io credo che sia come partito radicale che come Nessuno tocchi Caino in quest'altra città abbiamo cercato di entrarci ci siamo entrati
A volte anche come
Come detenuti
Per le disobbedienza civile infatti da Marco Pannella e dagli altri esponenti
Del Partito Radicale
Ma dal da quando è stato approvato il nuovo ordinamento penitenziario cioè l'ordinamento penitenziario deprime evidentemente non c'era quello del mille novecentosettantacinque
E i parlamentari radicali hanno cominciato ad usare un articolo
L'articolo sessantanove che consente ai parlamentari e consiglieri regionali di potere entrare in carcere senza l'autorizzazione delle ministero della giustizia quindi di poterci andare all'improvviso anche di notte
A me è capitato di recarmi la sera tardi con non essendo abituati con quelli che stanno le guardie che stanno all'ingresso che ti dicono no guardi non non si può anche lettore non c'è no forse non ha capito io devo entrare
Posso entrare me lo consente la legge insomma
Quindi in carcere
Dalla
Da quando sono entrati i primi quattro radicali in parlamento
Si è cominciato poi abbiamo organizzato qualcuno di voi se ero ricorderai Ferragosto in carcere
A metà degli anni ottanta ebbe c'è stata
C'è stato il caso Tortora anche lì si fece una grande campagna sul carcere per svelarne
La e il mancato rispetto di quello che prevedono le norme lo stesso ordinamento penitenziario Play professore affaticato a fare entrare in carcere dei delitti e delle pene ebbene noi abbiamo faticato per fare entrare in carcere l'ordinamento penitenziario rotto nel senso proprio il testo il testo perché pur essendoci scritto che deve essere a disposizione dei detenuti così come il Regolamento interno del carcere dentro il carcere spesso non cioè e quindi i detenuti non sanno e che il regolamento del carcere è la regola la vita interna di quell'istituto
E il fatto che non sia a disposizione dei detenuti e consente evidentemente molto arbitrio gli ordini quotidiani sono orali ci sono
Oggi succede che che ne so si mangia da un un'ora un'altra un'ora o si può andare al passeggio in queste condizioni quindi consente molto arbitrio avvenire
A disposizione il Regolamento interno di un carcere è già un ma c'è scritto nell'ordinamento che il detenuto lo deve avvenire addirittura e nelle norme di attuazione addirittura lo dovrebbe avere sei straniero tradotto nella sua lingua ecco tutto questo non accade tutto questo non c'è e abbiamo avuto ieri come Nessuno tocchi Caino come partito radicale un grande successo lo sa perché
Professore ci tengo perché ho capito
Che lei è stato nell'altra città e l'ha potuta dividere il grande successo e che abbiamo consentito
Ad un detenuto che abbiamo incontrato nei nostri laboratori spesso contrastanti nel carcere di Voghera
Di potere essere trasferito in un carcere dunque possa prendere la licenza elementare
Cioè lo stop parlando di università scuole superiori c'è il
No perché nel carcere di Voghera è possibile iscriversi alla scuola in lei mentale
E questo detenuto lo voleva fare soprattutto per imparare a leggere e scrivere per potere scrivere ai suoi figli minori
Ora in sono in questa cosa che vi ho raccontato ci sono non so quante violazioni dell'ordinamento penitenziario
Perché de lo strumento dello studio e del lavoro deve essere uno degli strumenti principali del trattamento
Perché il trattamento deve essere individualizzato
E quindi quelle Tizio che da quattro anni stava dentro il carcere di Voghera che non è potuto andare a fare le elementari evidentemente nessuno lo ha seguito probabilmente l'educatore
Non si è occupato di Luís niente cioè era un numero dentro quel carcere
E quindi le violazioni sono tantissime sono tantissime e costanti ha citato il magistrato di sorveglianza io decido insieme al magistrato di sorveglianza il direttore legge dell'ordinamento penitenziario noi troviamo che il magistrato di sorveglianza dovrebbe andare d'accordo il computer non i collegamenti
No dovrebbe andare favolosa sconta dovrebbe andare frequentemente non genericamente in carcere ma nelle celle di detenzione per verificare non solo per verificare le condizioni di detenzione
Non avremmo avuto se le avesse verificate la sentenza Torreggiani perché andrebbe agitavano
E ma per consentire alle ritenuto di avanzare delle istanze anche orali
Va bene
Spesso compito anzi ancora più frequente dovrebbe avere il direttore cioè quello di frequentemente recarsi dei reparti entrare nelle celle vedere quali sono i problemi eccetera eccetera
E qui c'è Giammarco Ciccarelli non abbiamo visitato più volte tutte allora erano ventisette si ricorda Presidente poi sono stati chiusi alcuni istituti adesso mi pare che siano ventitré
E più volte abbiamo visitato le carceri della
Della Sicilia
E io mi nella legislatura in cui sono stata parlamentare insieme a Elisabetta Sergio ero stata eletta proprio in questa in Sicilia orientale anzi io dico onestamente non fui eletta ma fui nominata
Perché le le
Però sono stata qui io ho cercato di onorare per quanto possibile il il mio mandato deve abbiamo visto in queste queste visite che duravano a lungo non era
Quante volte abbiamo nulli presentato ai detenuti il direttore
Cioè non sa nulla avevano mai visto
Preferita non l'aveva mai visto
Io ho parlato no che non conosce Presidente del Tribunale di sorveglianza bene
E va bene ecco questa però io non conosco nell'uno e nell'altro i detenuti per esempio spesso non sanno nemmeno da quale educatore sono seguite erano dichiarò
Allora però c'è un'ulteriore riflessione da fare
Attualmente ma vale anche per il passato
Chi è il capo del DAP
Chi è il vicecapo Ras al di là della loro bravura del fatto che siano irreprensibili eccetera eccetera sono due pieno ex pm
Il dottor Bernardo Petralia dottor Roberto part-time
Mi piacerebbe sapere quante volte non adesso da quando sono stati eletti quante volte
Hanno messo piede in carcere
Ma visti i pubblici ministeri veloce non c'è Bonucci ma
Dentro il carcere non c'era carcere ma mai mai ma è pure consentito sempre da quell'articolo nessuno no nessuno ancora esatto però insomma visto che poteva fare il capocordata magari visto che tu condanni visto che tu chiedi una cabina dovrai riavere un minimo di idea di che in che cosa consiste in che cosa consista quella pena
E allora la situazione questa e guardate non abbiamo parlato muto
Di carcere
Però grazie con Nessuno tocchi Caino ci occupiamo anche di tutto quell'altro armamentario per esempio dell'antimafia
E chi non è carcere è però distrugge le vite delle persone
Allora parliamo delle misure di prevenzione e dei sequestri preventivi delle interdittive antimafia dello scioglimento dei comuni per mafia cioè parliamo perché giustamente il il nostro presidente ha parlato della necessità delle dibattimento del confronto
E in tutte queste questo armamentario dell'antimafia non esiste che ci sia confronto cioè la persona che è sottoposta a queste misure non ha alla morte la morte esatto non ha alcuna possibile paradossalmente forse è più tutelato chi è sottoposto a un processo penale che non e chi subisce queste misure
Per cui io che sono non so se sono un po'maligna
Giustamente Elisabetta ma questa è l'analisi storica fatta dal Partito radicale ha parlato di origine che ha perso il senso della democrazia
Io Scò cerco di insinuare anche il sospetto perché ci siano profitti di regime nel senso che quando tu dai un potere così grande hai lì prefetti anche i eh tribunali cioè e per cui io ti posso sequestrare io posso mettere gli amministratori giudiziari li scelgo io chi sono gli amministratori giudiziari senza dover rispondere anni su
Quando io dopo questo questo armamentario di potere
Io incidendo direttamente nell'economia di un Paese io posso decidere quali sono le impresa che devono per esempio lavorare con la pubblica amministrazione e quali no cioè io
Cioè
Profitti di regime qualcosa è venuto fuori con il caso saputo ma secondo me il link pianto si presta a questo tipo
Di
Di violazioni si presta è fatto in modo a meno che pensiamo che i prefetti
O i giudici o i le procure di tribù chi presiede i tribunali insomma si si tratti in questo caso di persone che sono immuni
Avendo tutto questo potere da qualsiasi tentazione
Questo ci tengo a dirlo perché Marco ce lo diceva quando parlavamo della partitocrazia Marco diceva e quindi dei profitti di regime Marco ci dicevano ma che noi siamo meglio degli altri siamo più buoni siamo più corretti eccetera eccetera no
Noi ci siamo dati delle regole molto semplici
Che ci consentono di non cadere in quel tipo di errori che a volte sono reati
E reati anche gravi perché tolgono
La possibilità di vita e la libertà
Alle persone quindi
Stiamo attenti se uno fa un analisi senza andrebbe perché poi tutte queste questo armamentario non ha possibilità di non è trasparente non ha possibilità di controllo da parte del cittadino
Cioè gli amministratori giudiziari chi sono
Qui quanto guadagnano per quanto tempo gli viene quali impresa egli sono affidate vera è che che esito ha avuto la loro amministrazione tutto questo non si sa quant'è l'importo del capitale
Che hanno amministrato
Quindi stiamo attenti anche a questo io credo che la strada e concludo che abbiamo scelto sia ne sul tema della giustizia sia sul tema dell'appendice carceraria
Di tentare sempre di più
Di trovare le strade delle giurisdizioni superiori e questo libro è un po'anche io credo un insuccesso perché il re questo libro racconti per esempio la sentenza viola che c'è stata la Corte europea dei diritti dell'uomo
In merito all'ergastolo ostativo ma la racconta sulla pelle delle persone perché ci sono le loro testimonianze insuccesso alla corte costituzionale quindi a dire alle a dire lei giurisdizioni
Superiori questo è il il sentiero stretto che al momento ci ha consentito poi se si apriranno come noi cerchiamo di trovarle delle contraddizioni
In questo parigine e noi siamo pronti a cogliere ma al momento
Mi pare che contraddizioni in questa violazione dello Stato di diritto non ce ne siano e quindi ci rimane in questo pertugio stretto delle giurisdizioni superiori grazie
Perdonatemi
Alcuni ringraziamenti un po'da cogliere a picco padrone di casa ringrazio Tommaso Tamburino e letizia Galati che sono segretario vicepresidente della della camera penale perché per esempio quindi e siamo un po'sono un po'anche come dire i nostri ospiti
Adesso io do la parola Walter politici adesso do la parola Walter Cerreti allora Innella organizzazione di questa giornata
Il nome di Walter Cerreti e forse il mio contributo nel senso che ho contribuito ad avere accanto a noi lui ci siamo conosciuti adesso quindi non c'è nessun come dire nessun familismo nessun nepotismo del ringrazio presenta Luca Mirone
Avvocato al foro di Catania grande stilista
Walter Cerreti perché perché nasce da una da queste piccola intuizione
Rita Bernardini già parla del potere
Potere che nasce dalle nomine guardate che ha tracciato un po'il tema scioglimento dei comuni esercizio della democrazia sottrazione democrazia alle comunità
Interdittiva antimafia e amministratore giudiziario non è un caso che il Codice antimafia nel momento in cui parlava della gestione dei beni
Che dovrebbe essere a gestione dinamica perché si presuppone che potrebbero essere restituito comunque eseguiti o lo stesso proprietario si riesce a passare indenne dalle forche caudine del processo le misure di prevenzione o comunque alla società
Eppure il codice antimafia
Oramai è strutturato come una legge fallimentare che invece accompagna alla decozione e all'annullamento i di gli organismi economicamente non più produttivi c'è questa logica però dico quindi economia
Democrazia
Sono sinonimo di libertà parla di un percorso politico che si intreccia fortemente con questo tipo di giurisdizione questo tipo di legislazione
Torniamo adesso a Walter Cerreti perché torniamo a Walter Cerretti perché Walter Cerreti rappresentante qui della Comunità di Sant'Egidio a Catania
La Comunità di Sant'Egidio per noi bigotti ha questa grande capacità di coniugare di coniugare
In senso dannatamente laico in senso dannatamente concreto all'umano quell'esercizio della carità che sembra essere se no una Eteria affermazione di chi vola negli anni celesti e allora
Rita Bernardini parlava di potere la convivente Giglio a Catania come in tutta la nostra comunità tutto il mondo si occupa dei poveri o si occupa ecco il potere e i poveri di spirito perché Walter Cerreti qui oggi a parlare di carcere a Catania
In quanto rappresentando la comunità di Sant'Egidio ce lo dirà lui stesso
Caro duri grazie scusa mi permetto di darti del tu anche se ci siamo conosciuti poco fa
Io che cosa dirvi diciamo questa mattina non sono un esperto di diritto Hercules la prima cosa che ci tenevo a dire
Ho ascoltato con molta attenzione
Le cose che sono state dette prima però ci devono dire non sono un esperto di diritto
Ma insieme alla Comunità di Sant'Egidio provo diciamo cerco DS mi sforzo dev'essere un esperto che dovremmo fine delle virgolette il di umanità
Perché quando noi parliamo di carcerati guardiamo di più insomma
Di uomini e di donne di minori
Primo al professor Romeo ha citato poco Giovanni mi permetto di citare
La frase del Vangelo che tutti conosciamo
Ero carcerato e mi avete visitato
Una piccola frase se vogliamo un piccolo una piccola frase del Vangelo di Matteo che ci riguarda molto ci riguarda la l'importanza della visita quella che il professore ha descritto quel venti quella parte del venti per cento degli avuto nove di ascoltare qualche anno fa a Scienze politiche mi ricordo
Ecco il venti per cento il fatto di un incontro concreto con delle persone concrete con delle storie concrete con delle povertà concrete
E che cosa ha fatto mi permetto di dire professorale o ma tutti coloro che diciamo come volontari penso ai volontari di Sant'Egidio che visitano i carcerati
Credo che la cosa fondamentale il bisogno fondamentale di ciascuno dell'ascolto
Io credo che tante queste persone questi persone che incontriamo hanno un grande bisogno di ascolto quanto parlano quanto ci raccontano
Quanto è importante che ci sia qualcuno al di fuori diciamo della cerchia dove vive che ti ascolta che prende sul serio
Le parole tutte le parole che tu che loro che loro dicono allora direi che come prima come come prima qualità diciamo di un esperto di umanità scusate il gioco di parole è proprio quello dell'ascolto del mettersi davanti alla persona
E ascoltarlo attentamente dico questo perché ha avuto anche dell'esperienza posso raccontare delle esperienze se volete diciamo
Durante lo da un una cosa che ci ha colpito qui a Catania
Ripensare presso la sede della Comunità di Sant'Egidio
Nell'ex monastero di Santa Chiara durante lo che danno
Hanno cominciato a bussare alle porte diciamo della dell'ex monastero centinaia di persone per il problema alimentare
Non eravamo passati da siamo passati brevemente tra una distribuzione di cento nuclei familiari cari improvviso ci siamo trovati con oltre mille cinquecento nuclei familiari e chi erano questi queste persone chi sono queste persone
Molte persone erano familiari di gente che avevano chi aveva il marito in carcere chi la madre in carcere eccetera
Questa visita al carcerato poi alla fine riguarda prende in carico l'insieme del nucleo familiare
Perché ci sono persone ci sono famiglie che nella mancanza diciamo capo famiglia eccetera che versano in condizioni chi pensa ai figli per esempio
Tante persone di San Cristoforo conosciamo bene
I nostri quartieri San Cristoforo diciamo i quartieri più storico che bussavano per chiedere
Per chiedere da mangiare
Allora credo che l'importanza quando mi è stato proposto di venire diciamo il il titolo mi mi è piaciuto molto questo titolano il il viaggio della speranza
Ecco io credo che quando pensato al viaggio della speranza ovviamente non ho potuto fare a meno che pensare al viaggio della speranza che tanti migranti tante persone migranti da al Nord Africa
Giungono fin da nuovi facendo viaggi appunto della speranza nel deserto Mare e negli anni precedenti particolarmente abbiamo assistito sappiamo benissimo quanti a un numero enorme
Di persone aggiunge da noi no
Dicevo che cosa c'entra come che cosa può centrare con il mondo del carcere
Ecco io credo che
Anche fino chiamo i nostri amici carcerati cioè quelli che noi conosciamo personalmente con il quale abbiamo costruito un rapporto di anche di amicizia perché quando due incontri una persona voi a un certo punto devi anche rispondere a all'esigenza le domande che ti vengono può poste ripeto la domanda principale è una domanda di amicizia e io credo che anche queste persone questi nostri amici possono
Se aiutati
Riprenderò a fare un viaggio della speranza cioè possono attraverso le nostre modeste persone trovare come dire un appiglio per poter
Cambiare diciamo la la propria umanità perché voglio dire
Io sono un cristiano e credo dove vedere nella conversione e chiara e chiaro della conversione hanno non è chiesta soltanto me ma che sta Mino Dinoi cristiani e non cristiani cioè quando parlo di convenzione parlo di cambiamento di direzione dove la mia vita mi ha portato i nostri amici queste persone carcerare i nostri amici carcerati sono persone povere per la stragrande maggioranza credo adesso non alle statistiche ma provengono tutti da storie molto dure
Che
Per tale motivo hanno fatto hanno compiuto delle scelte che è chiaro che noi non condividiamo
Ma come dire e responsabilità nostra della società e singolarmente
Poter dare loro una seconda opportunità
Questo credo che sia molto importante proprio in questi giorni concludo solo faccio un esempio
Assieme a Sant'Egidio a Catania stiamo abbiamo aderito a un progetto
Che riguarda
Che riguarda i minori diciamo del carcere di Bicocca
Che una volta a settimana prepareranno
I panini
Le persone che vivono per strada nella città
Abbiamo voluto dare questa opportunità perché anche in chi è carcerato
Può vive può confrontarsi con la realtà magari anche più che loro hanno vissuto e in questo modo contribuire in contribuire in qualche modo anche attraverso il panino a alleviare le sofferenze di chi vive per strada e questo è un grande
Aiuto perché ti ai ti porta diciamo
A non vivere quelle egocentrismo diciamo soffocante che il carcere di è chiaro il carcere la vita
Che ha portato a vivere ma come dire c'è anche qualcun altro io posso aiutare qualcun altro ad uscire fuori ed evitare in qualche modo che magari si compiono le scelte che personalmente io compiuto no allora credo che questo Andrea Riccardi dice sempre il fondatore di Sant'Egidio diceva dall'inizio non c'è povero che non posso aiutare un altro un altro povero però credo che questo sia importante valga per tutti vale per tutti vale per me che non sono povero ma vale anche per chi è più povero per cui voglio dire questo questa esperienza
Che già è stata fatta compito in altre città che inizieremo proprio dalla prossima settimana
A compiere a vivere anche a Catania sia diciamo come dire un segnale che ci porti che ci porta insieme scrivere nostre mici carcerati a fare quel viaggio della speranza
E quel viaggio anche di cambiamento che tutti ce lo spieghiamo nella nostra sul Società soprattutto in questo momento così difficile così complicato
Per cui tutti che questo lavoriamo grazie
Io
Ringrazio Walter perché
Ci ha dato
Tracce accentrato roseo non è quello che poi è stato il lavoro
Io faccio un altro riferimento perso ho scoperto tra gli atti del congresso di Opera l'intervento di Maria brucare Maria Brookhaven è una nostra collega una collega siciliana
Di Caltanissetta Agrigento Caltanissetta
Che è una splendida piccola grande donna piccola nel fisico grande nel cuore nell'esperienza con questa grande capacità dia attraversare giuridicamente umanamente i temi del carcere dalla scuola radicale grande con lei abbiamo fatto esperienza elettorale senza l'Unione camere penali eravamo una proposta di Giunta che poi non venne ovviamente ovviamente accettate però abbiamo fatto questa grande azione il suo intervento di Maria fu Sergio vediamo il valore del tempo il grande scultore stratega ripetevo sono ancora martedì faccio un piccolo riferimento personale mio odio però dico dobbiamo farlo
Discuterò un processo come parte civile assistendo alla famiglia
Di un detenuto
Condannato all'ergastolo che è molto in un carcere Sicilia
Ed è morto
Per una pensavamo Shogo dalla fame Epilessia problema e morto perché questa è la
Per le emorroidi
Cioè nel senso che ha avuto una retto regia
Non
Curata
Ed è morto con una sorta di calvario che fissa i valori pressori uno che sono numeri che così perché fissa i valori pressori a scendere da da cento a ottanta a settanta a sessanta nel tempo
Nei giorni
E muore perché il provvedimento di trasferimento presso un carcere con strutture arrivato tardi o meglio è stato eseguito mai
E muore perché la struttura formale salvo ha imposto agli operatori sanitari di non avvalersi della facoltà data loro di intervenire in tempo con i provvedimenti d'urgenza
Per buttare in un in un ospedale ordinario questo soggetto per essere curato chiaro quindi struttura formale il tempo che passa il varo del tempo inviando scultore Maria è ovvio ottimista il grande scultore quello che fa una nuova opera la rieducazione lo so ma Sergio D'Elia tutto questo tempo che voi avete dato a questi temi a queste cose la ci sbatte la testa tanto tempo
Ne vale la pena
Sergio D'Elia beh il valore del tempo il grande scultore vale anche per
Per noi le cose che abbiamo scolpito nella storia
Io credo di questo Paese non voglio essere eccessivo e dire
Ma potrei anche se del mondo qui c'è la Comunità di Sant'Egidio che ci ha accompagnato una grande battaglia per la moratoria universale delle esecuzioni capitali
Alle Nazioni Unite parliamo del due mila sette ma il due mila sette sono
Oltre dodici anni quindici anni del dalla nascita di Nessuno tocchi Caino
E quindi il tempo che noi abbiamo animato perché il tempo può scorrere inesorabilmente verso un destino
Ma io credo che il valore creativo del tempo sta nell'ambito che cosa il fatto che poi gli uomini lo impiegano non vivono soltanto nel passatempo
Ma vivono nel creare né dare al tempo una forza creativa
Quindi le battaglie che noi abbiamo conquistato i vicino vale la pena sì nel senso che noi abbiamo letteralmente nel valsa la pena di morte che ha subito una moratoria grazie al tempo che noi abbiamo dedicato a quella a quella battaglia
Quindi vale per le organizzazioni politiche vale per di organismi sociali umani vale soprattutto per gli individui e per le persone
Quel titolo alla l'intervento di Maria l'ho dato io richiamando una citazione perché il senso del suo intervento
La situazione chiamava ripetere soprattutto quando parlava dei carcerati
Soprattutto dei carcerati senza speranza cioè all'ergastolo ostativo che Luís
Non ha conosciuto personalmente norme non ho avuto tempo di conoscere personalmente ma li ha visti come dire raffigurati nel docu-film bello straordinario di Ambrogio Crespi
Spesso contrasta in liberi dentro quando lo abbiamo proiettato nel carcere di secondo piano
Parlo di un grande filosofo che ci ha lasciato qualche mese fa Aldo Masullo guardando quel film
E ascoltando le parole di quei protagonisti soprattutto dei detenuti condannati alla pena senza speranza Aldo messo ma sulla tomba il tempo il grande scultore
Si vede come sui loro volti se lui guardava presi primo piano il tempo abbia segnato il suo passare eccolo ogni ruga
Una svolta un un momento cruciale nella vita delle persone
Quante più rughe ci sono tanto più è stato scolpito dal tempo
Il divenire di quella persone cosa vuol dire questo
Vuol dire che l'uomo della pena
L'uomo che sta in carcere per due tre cinque dieci quindici
Poi rinviamo a venti trentacinque quarant'anni perché ci sono detenuti che sono in carcere da quarant'anni nonostante la la pena edittale massima il nostro Paese a parte dopo l'ergastolo so
Sono trenta ecco nel corso della pena sono diventate persone diverse da quelle bello debutto
Quindi persone nuove rinnovate rinate a una nuova a una nuova
Il tempo ha scolpito l'anima di queste persone mutando né il senso
D'facendolo diventare al periodico innocenti pur colpevoli
Diede infatti gli hanno commesso innocenti perché il tempo li ha fatti rinascere ad una nuova
Io sono veramente emozionato quando incontro persone che
Da ragazzini perché abbiamo in linea di massima i protagonisti del docu-film di Ambrogio
Anche di questo libro che del docu-film di Ambrogio io lo definisco il seguito letterario la versione in letteratura
Grazie alle parole di Antonio Coniglio alla cura che ha ha dedicato a questo libro Sabrina Sabina Reno alle immagini alle immagini si può vedere nei volti
Che il tempo ha scolpito no di Lorenzo Ceva Valla il fotografo ufficiale diciamo del nostro beh non solo di cornee mozione
In alcuni che posso dire mi appassiono al punto mi innamoro del vissuto di queste persone
Causa del mare origine del male che hanno arrecato
L'UPI insanabili irreparabile una ditta che si toglie non non è mai ripristinare rimediabile non c'è una riparazione possibile a quella a quello che si è che si è tolto l'unico modo e che si ripara in una maniera diversa e dopo dieci quindici venti trent'anni queste persone sono diventati costruttori da Caino che erano sono diventati come nella leggenda carino diventato cioè costruttore di città
Guarda siamo a Catania e qui io considero Corrado Favara
Mio fratello
Per come lo sconosciuto per come
L'ho visto mutare nel tempo
Lo conosco da cinque anni
Ma il suo mutamento è originata molto prima però io ne sono testimone negli ultimi cinque anni
Lugli
Persona che
All'inizio lo incontriamo una volta al mese nel carcere di Opera insieme ad altri detenuti condannati
Al all'Alta sicurezza
Raramente prende la parola poiché ho tentato di incoraggiarlo dicono raccontati racconta e e i suoi interventi sono quelli più
Diciamo autentici mi posso definire che testimoniò dell'autenticità di una persona divenuta diverso nel corso della pena rispetto a quella del tempo in cui voglio
Di solito è questo se non chiedo mai cos'hai fatto percorsa idee
Mi interessa l'attualità la persona il vissuto nel momento in cui si è Volpe nel tempo il tempo scava a tal punto da cambiare il viso rivolto l'anima di quel
Di quelle persone
Lui interviene al congresso di Nessuno tocchi Caino lo potete leggere in questo libro intervento brevissimo
Dice
In realtà cosa accade
Quando si rompe qualcosa
Bisognerebbe tentare di essere artisti come di quell'arte giapponese di quella tecnica giapponese
Per cui se il rom più in basso
Nel ripararlo nel rimettere insieme i pezzi di quello che hai rotto tu in realtà è ai creato un'altra cosa altrettanto preziosa di quella che tu hai torto la vita che tu hai tolto
Tu puoi riparare
In un mani non era totalmente diversa allora ripristinando l'ordine l'armonia che si è pro
Parlo di Corrado perché la persona
Perché di Catania
Poi capita spesso medici agli dico incontrate qui c'ha sono due splendide figlie di Corrado una splendida compagna moglie di di Corrado poi c'è un ragazzo che se non è qui oggi
E perché uno che ha dedicato la sua vita al lavoro e continua lavorare e mandare avanti l'azienda cerca
Ecco come si fa dire che Corrado per persona che non merita un ritorno a casa
Un ritorno nella società
Per come è diventato per come è mutato per come è cambiato non costituisce nessun pericolo
Io sono pronto a testimoniare in qualsiasi sede se ci fosse la possibile un tribunale di sorveglianza
Ti accettasse gli amicus curiae no sulle decisioni da prendere in merito alla concessione di un permesso premio di una semilibertà Audi una liberazione condizionale
Io sarei amico ma non di Corrado ma della Curia cioè del del tribunale in quel in quel caso perché potrei dire io lo conosco
E l'ho ho imparato a conoscere e posso dire che questa persona ritornando a casa ecco il figliol prodigo semmai bisogna fare festa perché è ritornato nella comunità Ria e potrebbe essere una risorsa per questa come prendo Corrado l'esempio che ma Roberto Cannavò siamo sempre in questa zona lo stesso anche lui interviene in al nostro al nostro congresso
Roberto non lavora fuori gli hanno dato la liberazione condizionale sì agli obblighi eccetera erano già stavano ostativo quando girammo il film con Ambrogio Crespi nel due mila e quindici in cinque anni
Prima i permessi il primo permesso l'ottenuto proprio nel congresso
Del due mila quindici quando lui
Aveva appena girato lei suo racconto con la nel film di Ambrogio Crespi
Era il giorno dopo della realizzazione delle delle immagini di questo di questo fine poi c'è voluto tempo per montarlo eccetera
Ma già il fatto solo di aver detto le cose che ho detto in quel film il giorno dopo lui
Chiede la passeggio urgenza di parlare mia madre non toccate ora non farmi ma si mette a piangere al sul palco
Cos'era successo che il magistrato di sorveglianza gli aveva dato dieci ore di permesso
Ma io
Siccome io credo che il mutamento il cambiare se stessi e contagioso e cambia anche il mondo in cui vivi le persone con cui anche anche il potere con il quale che affare
E accaduto l'apparente miracolo del gandhiano si innanzitutto tu il cambiamento che vuoi vedere negli altri che vorrebbero nel mondo
Ma tu ce ne sono altri Filippo Rigano che si è laureato inni giurisprudenza con una bellissima e poi sono stati lì ad ascoltarlo quando esponeva la sua tesi di laurea nel carcere di Rebibbia
Parlo di persone di questi luoghi Rocco Ferrara catanesi magari a voi che conoscete la città la storia di questa idea biscottini origano oggi io Favara oddio Cannavò
Io vi dico che il tempo scavato
è stato creatore di nuova vita di nuovo
Essenza di nuova natura di queste di queste persone noi dobbiamo
Io sono d'accordo con saldo
Quando presentammo chiude il film tu c'eri non so se la qui a Bicocca o a Palermo all'Out USA produzione lui fece un intervento più radicale di noi che siamo radicali il senso di quelle intervento qual era
Il carcere e dannoso e quindi va abolito questa ammaccata forma è un luogo mortifero un luogo di di di di non solo non serva a niente ma crea sofferenza concludo dicendo questo io lo ripeto in tutte le cose perché credo che questo forse in questi termini siete
Noi non possiamo tollerare ancora l'esistenza di luoghi
Più sono chiamati Tiberina istituti di Belinda istituti penitenziari ma vi rendete conto siamo ancora in un mondo nel quale abbiamo l'istituto in cui si deve usufruire
Per decisione non perché io sto male non perché io vado in ospedale dove più sono malattie incurabili Assofood luoghi di sofferenza noi io ti condanno astronavi in un borgo di sofferenza di pre
Aldo Moro vida Aldo Moro quando concepì
E Dio perdoni quelli come me o pur non io essendo responsabile ma per quella cultura ideale di rivoluzione del fine che giustifica i mezzi che hanno carcere del popolo tribunale del popolo sentenza capitale ucciso quell'uomo
Che aveva detto
Imboccato non un diritto penale migliore ma qualcosa di meglio del diritto penale la seconda parte di questo libro la seconda parte di questo libro è un manuale
Che ci può guidare verso un'esistenza
Che ci faccia ritornare all'antico
Verso un futuro ci passa ritornare letti
All'antico l'Antico Testamento
Nessuno tocchi Caino perché calino diventi costruttore di città
No questa
Quanto civiltà c'era in quel passo Nessuno tocchi terrina ora un Presidente ha stabilito il col tollerato la settima esecuzione federale in pochissime settimane
Quando erano ferme le esecuzioni da diciassette anni
Negli Stati Uniti
Lo perdoni
Io lo perdoni in base a quale legge magari ispirato dall'Antico Testamento per un bel bar quella versione dell'occhio per occhio dente per dente
Fuori dal mondo fuori dal tempo con la pena di morte io credo sempre più fuori dal mondo fuori dal tempo gli istituti di pena dobbiamo liberarci
Lo facciamo fissare
Grazie
Ha toccato il tasto giusto sul tempo
Sul valore del tempo
Allora adesso diamo la parola e concludiamo
Ai due curatori del di questi atti di questo libro di questo viaggio della speranza
Sabrina Renna e Antonio Golini
L'ultima mia indicazione autobiografica Antonio quanti anni fa ci siamo conosciuti
Insultando i dieci anni fa dieci anni fa
E guardate che prendo un attimo a a prestito le le parole riferimento ad Aldo Moro
Beh in realtà dodici anni fa in fondo curandone ci siamo ritrovati in un ambiente nel quale si respirava veramente fortemente ma più che le idee le parole l'influenza del modo di di far politica di Aldo Moro ecco diciamo che adesso ritrovarlo qui dopo tanti anni non sono una grande e bella cosa e con Sabrina provengo da Acireale entrambi splendida città e con Sabrina sono un po'come dire ho capito di essere un po'i responsabili
Di questo lavoro e allora loro le parole finali di questo nostro incontro io ritengo che questo nostro incontro avrà vita e avrà riflessione e sarà ascoltato al di là delle nostre presenze qui attraverso i nostri sistemi di comunicazione attraverso Radio Radicale sulla pagina Facebook della camera penale
Andrà da domani e quindi sarà possibile ripercorro come tutte le cose che si possono ripercorrere però credo che come quei piccoli semi quei piccoli semi saranno lì a essere coltivati da chi vorrà
Grazie e io intanto vi ringrazio così lascio la parola a loro che concluderanno tutto
Grazie grazie
Per averci dato questa opportunità io oggi sono emozionate lo sono più del solito perché
Quando Elisabetta parla di Sciascia dicendo che il caso non esista che le coincidenze non esistono io mi ritrovo qui dopo due anni
Nel luogo in cui io conosciuta Rita Bernardini Gianmarco Ciccarelli che mi hanno introdotta
Al partito radicale Nessuno tocchi Caino queste splendide realtà che hanno mi hanno dato l'opportunità di fare un viaggio introspettivo
Cosa dire io non so se questo è un bel libro se il viaggio della speranza è un bel libro sono che però questo libero e autentico so che questo libro è testimonianza sulla carne so che questo libro racconta emozioni anzi è attese speranze
E i protagonisti indiscussi di questo libro non possono che essere i detenuti quei detenuti che in questo momento storico si venga si vedono additati come tutti ben sappiamo da una certa stampa che continua a fomentare ai citare per così dire le erinni con buttiamo le chiavi lasciamoli marcire in galera
E quindi abbiamo avuto una grande responsabilità che c'è stata consegnata da Rita da Sergio da Elisabetta e speriamo di essere me anche all'altezza
Ne siamo abituati ed è una nostra visione a pensare che il destino degli uomini sia già segnato
Sia già ereditato ma dimentichiamo molto spesso che la forza propulsiva
Della vita
Quella visione anche Sergio spesso ci ricorda era che l'ITEA non ci si bagna mai nella stessa acqua ci consegna distanza di anni a distanza di tempo degli uomini autenticamente DiVersi
Io non voglio parlarvi del libro perché è veramente corposo sono quattrocentoquaranta pagine dedicate a Marco Pannella e quindi sarebbe davvero impegnativo ma di un detenuto Orazio Paolella o noi abbiamo sentito il dovere di scrivere era un boss non è un boss
E per questa
Nostra affermazione
Lui c'ha consegnato una sua riflessione che sente dentro di sé una grande responsabilità nei nostri confronti e nei confronti della società in generale
Ecco diceva Ignazio Silone il destino è un'invenzione della gente fiacca e disperata ed è fiacco e disperato un Paese che si ostina ad ignorare la realtà
Delle nostre carceri delle carceri italiane
Quello Stato che non tiene conto non solo dell'articolo ventisette della Costituzione ma che lo ignora praticamente ma non tiene conto neanche di un altro diritto importante che il diritto alla speranza che deve essere consentito
E concesso a qualunque uomo aperta prescindere dal percorso che lo stesso Abbas abbia potuto fare compiere nell'arco
Della vita infatti proprio nel mio intervento al congresso di Nessuno tocchi Caino che si è tenuto ad opera il diciannove il venti e il ventuno dicembre del due mila e diciannove
Dicevo in carcere non entra il reato entra l'uomo ed è per questo che Sergio D'Elia
Non ha mai chiesto i detenuti quale fosse il loro reato perché li detenuti devono essere prima di tutto considerati esteri umani
E quindi crediamo fortemente nella speranza ma soprattutto nella redenzione nel percorso che abbiamo più volte invitato insomma
Che abbiamo più volte cercato di esortare anche all'esterno di sensibilizzare in tal senso e che quindi nulla irredimibile che tutto può essere cambiato
E però cioè un isolamento che può essere può divenire riflessione ed è un isolamento in cui i detenuti possono riflettere sul percorso sugli errori commessi e poi c'è un altro isolamento e dell'isolamento il buio del quarantuno disse
In cui la parola viene frustrata in cui l'uomo viene frustrato perché tutti sappiamo che l'uomo è un animale sociale che ha bisogno di comunicare che ha bisogno di stare insieme agli altri
Purtroppo la nuova frontiera che oggi ci troviamo a dover insomma attraversare la nuova sfida di quest'anno è quella della morte per tema perché in carcere dobbiamo sapere che non si muore solo per patologie
Che non vengono identificate
Immediatamente ma si muore anche per pena soprattutto per pena
Infatti come diceva Sergio non a caso istituti di Bena perché diventano istituti di afflizione istituti in cui lo stato diventa Stato vendicatore
E poi potremmo dire tanto altro perché Rita Bernardini c'ha insegnato a me ad Antonio insomma che l'ordinamento il nostro ordinamento penitenziario
E certamente non applicato non applicato nella sua interezza non applicato quasi per nulla perché proprio negli ultimi e mesi insomma in cui il detenuto si ritrova in condizioni di ristrettezza dovrebbe essere accompagnato R. inserito nel tessuto
Società cosa che molto spesso o stroppo spesso purtroppo non accadeva ci sarebbero tante cosa su cui soffermare su cui soffermarci
La certezza della pena come diceva giustamente Elisabetta quando considerare la certezza della pena un grande contenitore con le pareti elastiche entro il quale inserire qualunque forma dimenticando che il percorso
Di un detenuto non è lo stesso non è il medesimo di un altro e quindi non si può parlare di certezza della pena ma di certezza del diritto e siamo qui oggi per affermarlo per affermarlo
A gran voce
Io voglio concludere questo mio intervento intervento sperando che saranno in molti insomma volersi rendere partecipi e protagonisti di questo nostro percorso attraverso l'iscrizione a Nessuno tocchi Caino
E che avranno anche l'opportunità di leggere questo libro perché come Sergio ha ben detto ad ogni tappa ad ogni incontro di questo di questo percorso che non inizia e non finisce oggi intitolato il viaggio della speranza ciascuno che ha deciso di intervenire di prenderne parte ha aggiunto un qualcosa di importante quindi questo libro non è rimasto lettera morta ma e in continua evoluzione in continua e incostante crescita io voglio concludere dicendo che il Papa Papa Francesco ha fatto la via Crucis con i detenuti allora mi viene in mente che per
Per arrivare all'alba altra via non c'è che superare la notte e per dirla come De Filippo
La notte dell'emergenza la notte delle carceri la notte del quarantuno bis a da passa grazie a tutti
Ma
Sarà perché
Puri
Mi ha riportato indietro di dodici o tredici anni io non ero neanche maggiorenne quando
Luglio era maggiorenne
Ma provate ad immaginare un momento politico nel quale ciò che restava di quella Prima Repubblica era finita sotto i i massi anche qui a Catania della della giustizia
E quindi viene gli eretici prima ancora della celebrazione come uomo e anche come politico che Sebastiano Ardita ne fece il suo primo libro
Lui in un intervento politico a livello nazionale cito Rino Nicolosi
Certo
Promuovendo l'attuale
Citare Rino Nicolosi significava citare quasi un urlo al quarantuno bis dall'acido come esempio di politico lungimirante non dico altro di politico lungimirante nella nostra Sicilia ecco questo era il diciassettenne Antonio Coniglio
Grazie Turi
E proprio perché tu hai citato Aldo Moro
Io vorrei iniziare un ragionamento brevissimo parlando di Aldo Moro
Perché il sedici marzo dal settantotto quella giornata terribile
Quando Moro venne rapito
In quella macchina
La macchina della scorta trovarono la borsa di Aldo Moro
Ed entro quella borsa perché professore Aldo Moro insegnava c'erano delle tesi di laurea
In una di queste tesi si parlava dello stesso Moro dei lavori della Costituente
E ci fu un dibattito in Costituente bellissimo tra Moro e Togliatti
Sull'ergastolo
Togliatti diceva all'ergastolo lo dobbiamo superare e dobbiamo metterlo in Costituzione
Moro rispose anche io sono d'accordo con te
E però lasciamo la questione al legislatore ordinario ma è certo chioso Moro
Che la segregazione mono cellulare e incompatibile con la nostra Costituzione lo disse in costituente
E allora noi ci dobbiamo chiedere come abbiamo fatto come siamo passati da quelle parole all'elogio del quarantuno bis
All'elogio alla soddisfazione per il quarantuno bis dispregio alle Mandela russe dispregio a tutti i principi che abbiamo conquistato in questi cinquanta
E poi un altro fatto Elisabetta che del nord del profondo Nord e qui siamo nel profondo Sud cita spesso Leonardo Sciascia
Quando Pannella si catapulta o da Sciascia e lo confidò convinse a candidarsi a scegliere il partito radicale
Sciascia raccontò una telefonata alla telefonata tra Stalin e Pasternak
C'era stato un poeta che era stato messo a morte da da Stalin
E Pasternak era intervenuto per in intercedere in suo favore salviamo ad un certo punto Stalin sorprende Pasternak perché gli telefonai telefona a casa
E risponde sono Stalin
Di che cosa mi vuole parlare chiede Stalin Pasternak risponde voglio parlarle della vita e della morte in questo Paese
Sciascia disse io mi candido io scendo in campo per parlare della vita e della morte
Di Eschilo Elisabetta e allora ci dobbiamo chiedere come abbiamo fatto a passare da queste parole
Alla telecamera che va dietro il boss o l'ex boss ottantacinquenne malato terminale che viene scarcerato ce lo dobbiamo chiedere
E viene scarcerato badate
In virtù di una norma che è contenuta nonno nel Codice delle libertà nel codice Rocco una norma partorita da regime dunque noi siamo stati in grado di andare oltre quella in base all'impostazione come abbiamo fatto a ridurci così questo è il grande tema il tema nell'agenda politica
E vedete
In questo libro
Noi non parliamo di tutto ciò che sappiamo
Del museo degli orrori della politica penale e penitenziario che ha raggiunto il suo apogeo
L'estremizzazione dell'obbligazione per dell'obbligatorietà l'azione penale che è diventata un feticcio e che va abolita dobbiamo avere il coraggio nuovamente di porre questo tema
A colpi di Tamoil Anna a colpi di eliminazione della prescrizione accorpati da colpi di tutto questo
Ma noi non parliamo di questo nel libro noi raccontiamo un'altra storia raccontiamo un'altra città raccontiamo un altro mondo
E devo dire che la prima volta che io mi sono ritrovato a Opera
Forse perché venivo dalla Sicilia e quindici l'abbiamo un grosso problema che l'antimafia io ho parlato controllo antimafia e Sergio D'Elia
Non mi ha detto che non era d'accordo frontalmente ma ha fatto un intervento dove ha detto Marco Pannella ci ha insegnato che noi non siamo contro qualcosa noi non siamo avanti noi siamo per in questo libro noi non parliamo contro qualcuno noi parliamo per qualcosa e perché cosa parliamo parliamo della nostra identità
Guardate noi spesso e non è un fatto di destra di sinistra ci riempiamo la bocca di vendita natura identità l'identità l'identità ma che cos'è l'identità l'identità l'identità che ci accomuna tutti professore e Montesquieu la separazione dei poteri che viene costantemente trucidata
La identità che ci accomuna tutti è Verdi e Beccaria e l'idea di stare lontano dalle passioni morbose
L'identità che ci accomuna tutti è Mandela che cosa sarebbe successo in Sudafrica se una volta che Mandela arriva al potere avesse massacrato quelli che lo avevano massacrato secondo la legge del taglione
Questa è la nostra identità l'identità dalla quale ci allontaniamo costantemente ed è un'identità che non può fare a meno del cristianesimo Pannella che ad un certo punto viene identificato da taluni come l'Anticristo citando che a voce dice perché non possiamo non dirci cristiani
Perché c'è quel messaggio culturale
Che prima di essere un atto di fede è un messaggio laico che parla all'house al popolo e in questo messaggio ci sta la speranza che caro Turi come dicevi in premessa non è soltanto legata alla rieducazione è legata al pensiero
è legata al pensiero che è l'aspetto centrale della nostra identità noi pensiamo e pensando viviamo Lattes che la dimensione straordinaria che ci consente di vivere il presente immaginando il domani
E invece nel momento in cui noi abbiamo un ergastolo ostativo noi pensiamo al quarantuno bis se pensiamo al carcere cimitero dei vivi noi neghiamo questo sentimento neghiamo l'uomo
In questo libro c'è la lezione classica di Terenzio
Io sono un uomo e tutto ciò che è umano non è a me estraneo sa oltre il manicheismo i buoni e i cattivi come se fossero estraibili da una realtà contraddittoria e complessa ma come si fa
Come siamo arrivati a questo punto le storie di questi volti poema veniva citato Corrado Favara
Io sono testimone
Essendomi confrontato colui non lo conoscevo prima
Ma testimone della sua nuova sensibilità ma potrei raccontare la storia di tutti questi detenuti oltre il manicheismo
Con il tempo che ha cambiato perché noi quelli di allora non saremo più gli stessi perché noi siamo un fiume era clipeo non ci bagna amò mai nella stessa acqua
E però l'attesa deve essere riconquistata deve esser riconquistato il pensiero
E dobbiamo dare la speranza ai detenuti ma hanno gli stessi di poterla vivere questa altezza e di non restarne prigionieri di non fare la fine del Deserto dei Tartari di Dino Buzzati
Prima quando il professore parlava io l'ho citato ad opera l'ultima volta io li pensavo al sarto di Ulm di Bertolt Brecht il professore diceva
Un giorno diranno che tutto quest'armamentario che noi ci siamo inventati e come la tortura come nella strega e il capitano di Sciascia Elisabetta ad un certo punto è il sarto di Ulmo noi abbiamo questo vescovo l'autorità costituita e abbiamo questo povero sarto che si era messo in testa di poter volare
E badate da dal potere al podere costituite Idice io posso volare
Il vescovo sorride dimostrarmi che essa che sei capace di volare vuole mettere la mano nel nel costato dimostrarmi che sapevo la
Il
Il il povero sarto si affaccia dalla Cindy finestra e si schianta sul selciato ma alla fine a che cosa è servito tutto questo
Ce lo insegna a Brecht molti anni dopo gli uomini riuscirono a volare grazie
Anche lui
Grazie grazie