Golfo Persico, laici e riforma elettorale, rapporti Pci-Pr

Abbiamo i microfoni di Radio radicale Peppino Calderisi presidente del Gruppo federalista europeo a Montecitorio
Siamo ormai alla ripresa dell'attività politico istituzionale la prossima settimana ci sarà nuovamente una seduta dell'H la dei deputati saranno discussioni in parlamento bene colonne Calderisi vogliamo un po'fare il punto della situazione in particolare affrontare tre temi Anna l'agenda politica innanzitutto la questione del Golfo Persico e in particolare l'atteggiamento radicale sull'invio della flotta italiana ANA in quella regione il del secondo punto la riforma elettorale si parla di tavolo laico per la presentazione di una progetto di riforma elettorale qual è l'opinione dei radicali camper perlomeno dei deputati federalisti europei terzo punto i rapporti con i comunisti proprio stasera proprio oggi lo ricordiamo ci sarà incontro una discussione alla festival nazionale dell'Unità a Modena tra gli altri con Marco Pannella Claudio Petruccioli bene e vogliamo parlare innanzitutto con le candeline sì delle primo punto all'ordine del giorno e ha in questa nell'agenda politica che abbiamo or ora tracciato la questione del Golfo Persico perché i radicali
Hanno votato insieme al Governo la mozione di maggioranza sulla l'invio della flotta italiana nel Golfo innanzitutto io voglio ricordare
Che noi abbiamo posto nel dibattito il problema dell'Europa della necessità di
Senta
Del soggetto politico europeo degli Stati Uniti d'Europa come forzata politiche democratica economica e culturale che testi pezzi potete
Volgere appieno il suo ruolo assumerci tutte fino in fondo le proprie responsabilità che gli competono be'potrebbe essere quell'elemento capace di mutare alcuni dati di fondo do che poi portano a queste situazioni di crisi tentare di rimuovere quelle che sono le cause che minacciano la pace e la sicurezza nel mondo come i non violenti cerchiamo sempre di andare a venire quelli che sono gli elementi che possono mutare e anche rispetto alla situazione avvenire perché nella situazione data di crisi di questo tipo e di possibilità di minacce di questo ti pone esistono purtroppo non quella che abbiamo sotto gli occhi ma anche molte e molte altre e l'esistenza di un soggetto europeo sarebbe in indispensabile
A a questo fine quindi questo è il problema di fondo che noi abbiamo posto e io voglio anche ricordare qui che certamente non possiamo ripercorre tutti gli elementi del dibattito del confronto politico certamente quello che è accaduto pone l'esigenza di un confronto fra differenza di capire fino in fondo le differenze fra pacifismo e nonviolenza innanzitutto sicuramente della non violenta
Quella che la cultura dominante dei mezzi d'informazione riesce ieri diffida dare finora un'immagine che di confusione di di di notificazione con il pacifismo mentre e una costa diversa non violento e quello che ha e tenta di aggredire tutti i giorni tenta di prevenire di aggredire tutti i giorni con l'iniziativa con l'intervento quotidiano quelle che sono appunto le cause che minacciano la pace la sicurezza del mondo non è uno che sta inerte e rifiuta soltanto il la la la la la comunque la guerra come ipocriti
E ed è inerme rispetto a situazioni di questo tipo insomma un po'dobbiamo dire che essendo stata sconfitta nota politica di intervento contro lo sterminio per fame nel mondo e tutto quello che era connesso e essendo stata casco fitte le nostre i i iniziative tendenti a prefigurare assistenti devo degli indigenti divertiti della politica internazionale per l'affermazione dei diritti umani per l'affermazione democrazia politica B purtroppo la situazione che e che determinate a un po'il frutto di quelle che sono state le politiche messe in atto e quando si arriva agli estremi in cui si è arrivati di una situazione praticamente di guerra perché anziché Illiria che nei miei confronti è quella quel l'ha fatta l'ha vinta in poche in poche ore che a nessun altro Stato ha violato tutti i termini del diritto internazionale di fare di fronte a questo certamente il non violento e in qualche modo di Amato ma non per questo e non deve porsi il problema e di una scelta perché sia pure con le loro responsabilità hanno i loro colpe gravi
Time ed è una cosa sono le demo con la democrazia e il rispetto del diritto un'altra cosa evidentemente una situazione come quella creata da Saddam Hussein e su o suo regime e in questi campi e difficile imparino a scegliere e anche che da dire che l'invio delle navi de mi sembra che abbia rappresentato certamente un elemento di dissuasione ha rappresentato uno un elemento per l'attuazione delle delibere dell'uomo abbia non chiuso ma aperto se mai uno spazio di negoziazione di discussione tentativo almeno di soluzione pacifica diplomatica e politica della della situazione di crisi quindi credo che anche questi elementi Val hanno considerati no alla Camera ha accettato molti punti la nostra risoluzione che chiedevano un impegno sul fronte della costruzione europea per tentare di anche diciamo utilizzare quella che è la situazione di crisi nel Medioriente per portare la costituzione del soggetto politico europeo vista appunto la carenza il vuoto di Europa che
Viene avvertito e quindi la necessità di lavorare in in modo intensissimo in questa direzione questi i motivi che poi ripeto dovremmo molto a lungo forse discutere sul pacifismo non violenta antimilitarismo perché credo più che mai che
Si ha necessità di fare molta chiarezza di mettere molti puntini sulle i su quelle che sono differenze di fondo
Fra questo tipo di politiche credo che giustamente credo Gianfranco Spadaccia abbia ricordato anche che comportamenti di Gardini quando
Scelte comunque che Lugli fra alle democrazie che comunque erano responsabili del colonialismo e la minaccia dell'il fascismo ebbe anche Gandhi nonostante avesse nel suo movimento coloro che ritenevano che bisogna boicottare il Como happening lettera b invece a parte di Gandhi non si riesce ad un atteggiamento del genere e ci fu una scelta ben precisa di campo perché Gandhi comunque vedeva la grandissima differenza che
Correva fra Luna e l'altra ecco si può sostenere insomma la non violenza come programma politico per cercare di prevenire le esplosioni violente piuttosto che come atteggiamento passivo di fronte alle iniziative militari
Certamente certamente dibattito ripeto è da è un dibattito da approfondire perché gli elementi da portare
A confronto sono sono tanti
In particolare intorno al concetto del diritto che è la questione di fondo che è il l'opposto dalla violenta e il diritto a cui poi si aggancia il discorso della non violenza è un tutto una tematica del ripeto
Su cui credo sia bene ritornare perché purtroppo come dicevo poi quella che i mass media trasmettono hanno trasmesso nell'opinione pubblica e una in immani
E della non violenza identificata con il pacifismo e tenta riportare nulla dei contenuti effettivi che anni e anni annichiliti di esperienza
L'iniziativa politica di elaborazione teorica e pratica dei non violenti hanno prodotto ecco curati volevo porre una seconda do
Andrà sempre sulla questione un'ulteriore domanda sempre sulla questione dell'Europa del soggetto Europa della questione dell'organizzazione delle Nazioni Unite oggi in un'intervista all'Unità un esponente del labour Party britannico ha proposto ha affermato che bisognerebbe che l'euro OPA proprio come soggetto politico unitario sostituisse Francia e Gran Bretagna come membro permanente del Consiglio di sicurezza delle nazioni Unite affermate così sicurezza delle Nazioni Unite così come oggi organizzato il figlio della alla fine della seconda guerra mondiale invece bisogna un son sostanzialmente pensare alla fine della guerra fredda e bisogna pensare anche a un'organizzazione diversa del sistema internazionale fondato di più sugli organismi sovranazionali che
Cosa ne pensi io l'ho letto questo articolo ma mi dalle cose che mi dice mi sembra che abbia toccato uno dei punti diffondono un nervo scoperto
Sono d'accordissimo
Soggetto europee no gli Stati Uniti d'Europa dovrebbero moglie con unica politica anche nell'ambito del delle Nazioni Unite così come la situazione nuova che si è creata che non a caso ha comunque consentito loro di svolgere un ruolo che mi mai finora era stato svolto proprio per insistenza della situazione di contrapposizione dei blocchi del bipolarismo ebbe ma comunque da rivedere da rivitalizzare e da
Ristrutturare anche credo lo statuto stesso dello opere consentire in questa nuova situazione di poter svolgere quel ruolo che forse a questo punto le Nazioni Unite possono essere in grado di svolgere ma rispetto al quale e comunque necessaria l'esistenza del soggetto politico europeo come soggetto unico che come capace di dare una risposta di politica e di diritto alle questioni internazionali e più che mai appunto letterario costituì
E lei in tempi che devono essere ormai brevi inibitoria bucare ogni tappa impensabile rispetto a quello che sta accadendo muoversi con i tempi i colleghi intente
Corona le difese dei nazionalismi che ancora caratterizzano gran parte delle politiche dei la comunità europea degli Stati nazionali della Comunità europea insomma proposta appunto un volo europeo anche nell'o
In una il sinti per i mediterranei mediante ci sarebbe spazio per il presidente di turno della Comunità europea per un'azione internazionale di prestigio indubbiamente bisogna tentare molto molto in grande fare dei enormità alti
Di qualità nel concepire nel tentare iniziative che riescano appare esistere il soggetto politico europeo e affari assumere da quel ruolo e quelle responsabilità che sono necessarie
Secondo valgono ITO che volevamo devo trattare in questa intervista all'ordine del non è l'agenda politica ricompare anche in questi giorni una proposta peraltro specialmente del socialdemocratico per India ma anche di repubblicani e liberali di una sorta di tavolo laico per re lei riforme elettorali sostanzialmente si afferma i laico socialisti devono trovarsi insieme elaborare una proposta di riforma elettorale da Pres entrare poi alla democrazia cristiana tu cosa ne pensi questa iniziativa può avere effetti positivi o può avere effetti negativi ma
Ci sono varie considerazioni da fare ma innanzitutto volevo ricordare che
Negli anni ottantacinque ottantasei ottantasette fino alle lezioni e noi abbiamo lavorato amo anche costruito molto nella direzione nella tentativo di creare una grande forza laica socialista radicale ambientalista
E di intavolare rispetto a questa aggregazione che quanto mai sarebbe necessaria oggi rispetto alla situazione di crisi comunista di intavolare intorno a questa aggregazione anche una proposta di riforma elettorale non a caso nacque allora la lega per la riforma del sistema elettorale con la proposta del sistema uninominale purtroppo come sappiamo quella iniziativa data malata Monte proprio da Craxi Carpinteri do collezione dell'ottantasette ed è stato un atto criminale devo dire perché ripeto rispetto alla situazione attuale quella sarebbe stato allora la soluzione da per seguire
Non so quanto sia vederli perché qui dire
Perché essendo stati perché i treni politica difficile pensare di ricominciare di punto in bianco da lì e mi sembra che IPA ancora notevoli osta lì a pensare di ripercorre un cammino del genere ma dando comunque
Alla situazione attuale e questo tavolo laico per la riforma Clare non si capisce bene lo si capisce che
Qual è il tipo di riforma elettorale che dovrebbe essere discussa aveva però proporre i laici perché mi sembra sicuramente chi siamo lontanissimi da appunto da quella che è la proposta della lega per la riforma elettorale di allora che vide appunto la vita ai tantissimi laici certi temi sociali allora nell'ottantatré e nell'ottantasette di parlar sostanzialmente di una sorta di
Meccanismi che portino ad una potrei polarizzazione della sistema politico italiano
E rispetto alle ipotesi di di riforma elettorale del tipo ho Ruffilli quelle che stanno in qualche modo Kharja gran parte della sinistra democristiana e in qualche modo anche al Partito Comunista invece di una polarizzazione ha due corna la
Spingendo tutti gli altri a stabilizzarsi attorno alla diceria Partito Comunista che sarebbe una ipotesi di ha statalizzazione invece diciamo rispetto a tre soggetti ma non vedo in questo nessuna la riforma del sistema politico ripeteva di partiti soprattutto noi abbiamo posto il problema della riforma elettorale come problema di fondo per superare la crisi prima politico e dei partiti è questo l'abbiamo individuato nell'anno in tali superare il sistema proporzionale che la causa principale del sistema partitocratico e di arrivare ad un sistema maggioritario e uninominale e Quetta chiedo la strada di Puh do che deve essere perseguita non mi sembra che la parte di caviglie degli altri laici delle segreterie di questi partiti che sia l'intenzione di perseguire vantare viene se ci fosse questa intenzione credo che starebbe unica attiva ottima indispensabile e necessaria ma mi sembra che siamo lo tali e sia purtroppo ragionando intorno a meccanismi di tipo soglie apparentamento
E cose del genere tenta superare il proporzionalismo quindi tutti i partiti si presenterebbero ciascuno con la propria bandierina con la logica degli apparentamenti verrebbero portate delle aggregazioni attorno ai tre partiti maggiori ma ecco mica armati come ritengo che la cosa principale da riformare appunto i tre partiti maggiori il questo modo di rafforzarne il ruolo partitocratico mi sembra che vada esattamente nella direzione opposta di quella che è necessaria
Toh di questa nostra intervista i rapporti fra comunisti e radicale cosa ne pensa che stadio sono questi rapporti fra poco vi sarà la convenzione Program
Del Partito Comunista cosa si sa della proposta del seminario di due giorni tra comunisti radicali ma io mi auguro che questo confronto innanzitutto anche appunto a livello di segreterie
E ci possono essere possono essere cominciati a dipanare una serie di problemi nei rapporti fra radicale comunisti che che parlato sempre di
Da molto tempo non sempre da parecchio tempo di parlare a possibilità di talvolta ma mi sembra che siamo ancora affrontare dal determinare questa svolta io mi auguro che ci sia un confronto che consenta di incardinare
Questo rapporto suonare strada diversa e di arrivare quindi a dei risultati è un confronto molto difficile
Mai estremamente necessario siamo di fronte a la crisi radicale ma c'è anche la crisi comuni perché purtroppo una crisi di tutti i soggetti nos il sistema politico perché c'è una crisi dei precari che c'è una crisi dei verbi che una crisi dei laici quanto mai forse anche la più grave in certo qual modo e possibilità io credo che queste crisi si possono risolvere ciascuna proprio così per proprio conto credo che non esistano possono si può pensare di risolverle soltanto momento in cui queste crisi diciamo si mettono a confronto tentano di arrivare alla costruzione e di un soggetti politici nuovi di un soggetto politico
Democratico di un partito democratico e sarebbe più che mai necessario la palla pare tanta e difficile i termini del confronto sono moltissime
Appartiene innanzitutto forse dal tema di fondo che la concezione del diritto fra radicali e comunisti e per l'attualità innanzitutto quello sulla riforma elettorale abbiamo fatto dei referendum in qualche modo insieme poi appunto dall'altra parte comunista sembra che in testa
Su ipotesi di riforma appunto del tipo di quelle Ruffilli col mantenimento dalla proporzionale e con proposte che sono molto distanti da quelle che e il contenuto invece della quesiti referendari della referendum determinato e in modo particolare io credo che qui si giochi una partita di fondo rispetto anche a quella che sarà la sorte di questi referendum e della legislatura rafforzeranno efferato determinante perché quello referendum ma viene fatto fuori della corte costituzionale e baby neanche ha dedicato tutta l'iniziativa referendaria quel referendum ponendo il problema della
Riforma in senso maggioritario nominale pone il problema di fondo per superare la crisi del sistema politico e parte ocra Rimini su questo mi auguro che in modo particolare PD Lupi
Il confronto oltre che sulle nostre e proposte della vita di Negri Europa è quella del federalismo non soltanto del federalismo europeo e di tutti i problemi che poi sono ormai d'attualità con la situazione di crisi internazionale che è sotto gli occhi mi auguro che questo confronto ripeto ci possa essere sarebbe indispensabile tanto all'evolversi della costa quanto la possibilità di soluzione della crisi
I radicale e mi auguro che questo avvenga ma non mi nascondo difficoltà e problemi in questa direzione bene ringraziamo Peppino Calderisi presidente del Gruppo Federalista Europeo alla Camera dei deputati per questa intervistava
Intervista per così dire di subito prima di riaprire l'attività della l'apertura della attività politica istituzionale della Parlamento della Repubblica italiana