L'intervista è stata registrata lunedì 10 giugno 1991 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Camera, Istituzioni, Legge Elettorale, Parlamento, Preferenza, Pri, Referendum, Riforme.
09:30
10:01 - SENATO
8:45 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
9:20 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
11:10 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Evento online
10:00 - Roma
professore
PRI
Manzella un giudizio sui risultati di questo referendum
Massaro risultati che confermano sia la voglia di riforme del
Al popolo italiano sia il
La volontà di teneva
Dalle proprie mani il potere finale di decisione a cui è giunta per ben il novantacinque per cento dei quelli che avesse una remota l'hanno votato sì una mutazione quasi bulgara si direbbe
No grazie a Dio la Bulgaria dell'Ontario
Da dal clima in cui si è svolto questo
Ora sarebbe stata una grande manifestazione di di libertà e e
Sì così grande misura ha coinciso con quelli che sono andati a votare perché quelli che sono andati a votare avevano questa volontà di cambiamento io credo che questo sia l'elemento poi il Comune unificante perché poi questo referendum
Pone una immediata necessità di lavorarci sopra di lavorarci su ecco quale riforma elettorale ora
Si prepara
Ma AE il momento appunto come si è detto che questo convegno di mettersi intorno ad un ad un tavolo il la riforma elettorale che più prevedibile dopo questo risultato e quella che corneo Kyle
Collegio uninominale con
Una un sistema un sistema proporzionale cioè il probabilmente più che a liste
Come quelle attuali e il con grande le circoscrizioni così grandi come quelle attuali si andrà a o Alliste
Più ridotte appunto con con la preferenza unica oppure a un sistema il collegio uninominale tipo Senato con recupero dei dei resti all'inizio
Presidente lì è un commento una valutazione su questi risultati del referendum ma non sono certo io che posso lamentarmi né avendo detto che andare a votare era un dovere morale e avendo fatto chiaramente intendere che io ritenevo una risposta positiva a questo referendum come un primo passo
Per arrivare a quella riduzione dell'Area dei Caldei delle circoscrizioni per la Camera che per me è un ma mezzo di moralizzazione della vita politica di riduzione delle spese elettorali ET miglior contatto tra eletti ed elettori e come io credo che anche il mio intervento di alcuni giorni fa che
Escludeva che l'esito del referendum dovesse portare per forza al collegio uninominale e maggioritario abbia modestamente contribuito a far convergere su questo voto o anche coloro che non erano d'accordo su questo risultato del dell'uninominale e che invece erano più propensi a mantenere la proporzionale con collegi più ridotti e quindi e debbo dire che e Varys Posta così massiccia così positiva indica volontà di autodeterminazione da parte del Paese da parte del corpo elettorale e suona monito forte alla classe politica perché riprenda come ante o il contatto con la terra e così la classe politica riprenda contatto con l'intero sentire del Paese e quindi si avvicina una riforma letto a me ma è quello che io mi auguro io mi auguro che si possa andare alle elezioni con nuove regole segrete
Carlo Fusaro esponente del Partito repubblicano una valutazione sui risulta di questo referendum
I risultati del referendum sono per un certo verso direi quasi entusiasmanti nel senso che confermano anzi confermano ci ci riportano un'opinione pubblica che di fronte a ciò The questioni vuole contare e decidere alle idee direi più che chiare peraltro verso mi sembra che confermi il distacco fra classe politica nel suo complesso e opinione pubblica perché anche considerato che coloro che in fondo erano rinnovo prevalentemente si sono schierati per l'astensione è tuttavia un risultato che supera il novanta per cento mi pare si colloca intorno al novantacinque e il segno che qui un intero popolo aveva le idee estremamente chiare volevo una cosa e non vedo come le forze politiche non abbiano prevenuto quest'ansia e questa desiderio della gente facendo una legge che perlomeno evitasse il famoso spreco dei settecento miliardi che evidentemente sprecati non erano oppure fossero sprecati al contrario o meglio per sport Rita contrarie a quelle che qualcuno ha voluto far credere nel sentiva habitué faceva arterie fa parte del comitato promotore di questi referendum se la Corte costituzionale non avesse Cassano gli altri due ma coi coi se non si fa nulla adesso riflettiamo tra le altre penso che l'
Forze politiche tengano conto che la corte ha detto che i referendum sulla legge tra le si possono fare come assolo criticato come erano state fatte le domande per esempio per quello sui Comuni basterebbe non metterci dentro il Palasciano c'è il referendum sarebbe cosa fatta quindi è un'arma che si può ancora usare tale riforma elettorale nel futuro questo io non lo so non faccio il quale autore la ma io insisto sul mi rifiuto di dare ricette la mia tesi e che vi sono più combinazioni possibili ed è anche importante che qui tra la gente lo comprenda perché le forze politiche non devono continuare a spacciare le proprie proposte come le uniche esistenti questo nasce dalla volontà in effetti non mettersi d'accordo siccome mettersi d'accordo debbono io credo che bisogna far capire che ci non molte combinazioni diverso di riforme istituzionali ed elettorali che portano la situazione profondamente diverso dall'attuale una situazione in cui i partiti continuo un po'meno l'elettorato parecchio di più grazie
Comunque
Dunque
Dunque
Comunque
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0