Presentazione del X Rapporto sull'economia dell'immigrazione della Fondazione Leone Moressa

Grazie a voi che siete qui
Questa conferenza stampa e a chi ci sta seguendo da remoto attraverso il sito della Camera dei deputati
Per me è un è un piacere davvero avere contribuito a portare anche l'interno
Del Parlamento e della Camera dei deputati un'occasione di presentazione del rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione della fondazione Moressa
Questo perché come è noto non solamente a chi si occupa di questa materia da tempo la Fondazione fa un lavoro indispensabile di documentazione e di approfondimento di ricerca e anche di conoscenze e di informazione
Su sui temi dell'immigrazione in particolare appunto della presenza nel nostro Paese
Di cittadini stranieri di immigrati a quanto questo
Sia importante quale peso abbia all'interno del mercato del lavoro e all'interno delle dinamiche e economiche demografiche e sociali
L'importanza di avere questa occasione la Camera dei deputati anche legata al fatto che io ritengo che una conoscenza documentata e scientifica di questo fenomeno dovrebbe essere alla base dell'attività poi legislativa dico dovrebbe essere perché purtroppo invece diciamo negli ultimi anni in particolare noi abbiamo visto come sulle sui temi dell'immigrazione e della normativa relativa ai fenomeni migratori
Abbiamo avuto spesso uno scontro molto molto duro il che di per sé non è necessariamente sbagliato ma molto ideologico cioè fatto molto di pregiudizi e di scarsa conoscenza fattuale poi della realtà della realtà del nostro Paese
Prima di dare la parola appunto a a chi lo Strega
Nel dettaglio diciamo entrando un po'nel merito il rapporto volevo solo sottolineare ricordare cogliere questa occasione per ricordare altri due due cose
Il nostro Paese si distingue nonostante questa presenza importante che oggi verrà comunque di scritta di lavoratori stranieri e un ruolo importante all'interno dell'economia italiana fatta sia da lavoratori siano imprenditori stranieri
Sì distinguere per essere uno dei paesi forse probabilmente il paese in Europa che rilascia almeno permessi di soggiorno per motivi di lavoro
E questo quindi già ci dà idea come dire in qualche modo di una distorsione di uno sbilanciamento di una di una normativa a quella nazionale
Che e come se non volesse appunto prendere atto di una di una realtà che invece importante che non gli abbia avevamo a in questa legislatura all'inizio di questa legislatura
Avviato un dibattito su questi temi grazie al fatto che è iniziato l'esame di una proposta di legge di iniziativa popolare per modificare la normativa macho nazionale Sud ingressi nel nostro Paese per motivi di lavoro e Irle avrà la possibilità permanente di regolarizzazione a determinate condizioni
La quella proposta visto lunghissimo ciclo di audizioni a cui hanno preso parte anche la stessa Fondazione Moressa e molti altri soggetti istituzionali e non qualificati sul tema
E appunto e e questo è proprio il fatto che era emerso cioè uni inadeguatezza del nostro impianto normativo che meriterebbe quindi una revisione emerite ed è di essere riformato in modo da corrispondere di più alle necessità e ai fabbisogni del nostro sistema produttivo del nostro mercato del lavoro
Quelli Terlizzi è interrotto a causa della pandemia che evidentemente ma noi speriamo diciamo che nelle prossime settimane riprenda anche l'esame della proposta di legge ero straniero e e credo che in qualche modo anche i contenuti del rapporto della Fondazione Moressa che di cui ora sentiremo in qualche modo possano servire da strumento per il lavoro della prima Commissione poi nel Parlamento italiano lascio la parola Enrico Di Pasquale della fondazione leone Moressa
Grazie all'onorevole Maggi per a la disponibilità non solo per la collaborazione
Per organizzare questo incontro per la disponibilità insomma divenire in un'aula così prestigiosa a a portare questo questa testimonianza questi dati
Che stamattina abbiamo presentato con ospiti istituzionali ministeriali e di organizzazioni internazionali
Siamo giunti alla decima edizione del rapporto della Fondazione Leone Moressa sull'economia dell'immigrazione e vale la pena ricordare che la Fondazione Moressa è un istituto di ricerca nato e tuttora sostenuto dalla CGIA di Mestre associazione artigiani e piccole imprese
Quindi la fondazione da più di dieci anni studia l'economia dell'immigrazione
Portando avanti un approccio economico e tecnico sui fenomeni migratori un approccio che amiamo definire pragmatico nel senso che cerchiamo di uscire
Dall'ideologia del pro o contro l'immigrazione ad ogni costo cercando invece di a fare i conti numeri alla mano basandoci su fonti statistiche ufficiali cercare di capire qual è il vero contributo economico dell'immigrazione in Italia
La decima edizione del rapporto nell'occasione
Per
Tracciare una sorta di bilancio di questi dieci anni in questi dieci anni d'immigrazione diventata uno dei temi centrali dell'opinione dell'agenda politica dell'opinione pubblica e sembra che sia un fenomeno nato appunto in questi anni abbiamo tutti sotto gli occhi le immagini dei barconi
Degli sbarchi ma va ricordato che l'immigrazione invece un fenomeno molto più radicato nel nostro Paese
Ricordo solo che nel due mila undici quindi nella primo rapporto annuale
Scrivevamo che l'immigrazione è ormai una componente strutturale della nostra società ed economia
Dieci anni dopo sembra che la situazione la percezione della situazione sia rimasta ancora invece di una logica emergenziale e ancora quando si parla di immigrazione si sente spesso parlare di emergenza
Quindi cerchiamo di capire cosa è cambiato in questi dieci anni sia per quanto riguarda la popolazione stranieri in Italia
E sia per quanto riguarda le politiche migratorie che nel rapporto definiamo non politica nel senso che la logica emergenziale ha pervaso
Questo questo approccio a questo tema
Determinando di fatto una mancata gestione che poi ha portato come conseguenza la la crisi del del sistema di accoglienza e della gestione dell'asilo
Ovviamente facendo un bilancio di questi dieci anni abbiamo sullo sfondo l'emergenza copie d'che ha completamente sparigliato le carte e anche nell'immigrazione per quanto riguarda l'immigrazione avuto e a e avrà almeno nel breve periodo un impatto significativo
Nell'ultimo decennio per quanto riguarda l'immigrazione ci sono due fatti principali sono il calo degli arrivi per lavoro e l'aumento degli sbarchi di migranti che poi sono andate a confluire nel sistema di asilo e accoglienza
Quindi negli ultimi dieci anni la presenza straniera è aumentata passando da tre virgola sei milioni a cinque virgola tre milioni all'inizio del due mila venti
Quindi un aumento che sembrerebbe significativo anche in questo decennio ma se guardiamo la tendenza del decennio precedente notiamo che è stato dal due mila dieci al due mila
Dal due mila due mila dieci anzi al due mila quattordici
L'aumento più sostenuto della popolazione straniera nel due mila due infatti si contavano uno virgola tre milioni pari al due virgola quattro per cento della popolazione
Nel due mila dieci siamo arrivati al sei virgola due per cento e negli ultimi anni la popolazione straniera sia sostanzialmente stabilizzate intorno ai cinque milioni di presenze e ora è stabile
Da circa sette anni intorno a quella cifra
Ad oggi quindi all'inizio del due mila venti la popolazione straniera rappresenta l'otto virgola otto per cento della popolazione
A livello nazionale ma supera il dieci per cento in molte regioni in molte città soprattutto del centro nord
Quindi vediamo i motivi di questa tendenza
Alla stabilizzazione degli ultimi anni
In primo luogo negli ultimi dieci anni sono calati in maniera molto significativa i permessi di soggiorno rilasciati a cittadini non comunitari
Nel due mila dieci erano seicento mila nel due mila diciannove sono stati centosettantasei mila quindi un calo complessivo
Di permessi di soggiorno possiamo tradurlo di ingressi di stranieri extracomunitari meno settanta per cento
E questo è dovuto soprattutto al calo dei permessi per lavoro che sono diminuiti del novantasette per cento da trecentosessanta mila a undici mila
Nello stesso periodo i ricongiungimenti familiari sono rimasti sostanzialmente stabili circa cento mila all'anno
Ma se dieci anni fa rappresentavano meno di un terzo del totale oggi valgono più della metà del totale dei permessi di soggiorno
E sono aumentati anche gli ingressi per motivi umanitari e asilo che hanno avuto i picchi massimi tra il due mila sedici e il due mila diciotto
Con ovviamente la crisi degli sbarchi ma sono comunque rimasti sempre inferiori rispetto ai ricongiungimenti familiari
Quindi questo ci porta a dire che gli sbarchi fenomeno molto sentito sicuramente drammatico molto sentito dal dall'opinione pubblica
Che ha evidentemente anche ripercussioni sociali e culturali in realtà numericamente non ha avuto un grosso impatto sulla presenza straniere in Italia
Basti pensare che ad oggi immigranti Accolti nelle strutture di accoglienza sono circa ottanta mila
Vale a dire uno ogni sessantasette stranieri regolarmente residenti
E la riprova è data anche dal fatto che se guardiamo la popolazione straniera presente oggi in Italia le principali nazionalità non sono quelle coinvolti negli coinvolte negli sbarchi quindi Nigeria Tunisia sommarie toh Etiopia Eritrea ma sono comunità ormai radicate in Italia da oltre quindici anni quindi Romania Albania Marocco Cina Ucraina sono le prime cinque nazionalità
Peraltro il cinquanta per cento degli stranieri viene da un Paese europeo
E il trenta per cento viene da un Paese comunitario
Inoltre vi è una prevalenza di donne
Pari al cinquantadue per cento dalla popolazione straniera che ovviamente è più accentuata tra le nazionalità dell'est Europa
Soprattutto legate al al lavoro domestico
E inoltre la popolazione straniera in Italia ha caratteristiche molto diverse rispetto alla popolazione autoctona
In particolare a partire dalla struttura demografica che poi come vedremo a ripercussioni anche economiche e fiscali infatti tra gli stranieri meno del cinque per cento ha più di sessantacinque anni mentre tra gli italiani gli over sessantacinque sono un quarto della popolazione
Quindi il l'età media è molto più bassa tra gli stranieri trentaquattro virgola otto contro quarantasei virgola due per gli italiani
E questo appunto avrà vedremo ripercussioni economiche fiscali
Abbiamo parlato poi della gestione emergenziale dell'immigrazione
Basti pensare che la legge di riferimento sull'immigrazione risale al due mila due che come abbiamo visto che in cui come abbiamo visto la la il quadro dell'immigrazione era molto diverso da quello attuale
Negli ultimi trent'anni oltre i decreti flussi il principale strumento di politica migratoria è stata la regolarizzazione a posteriori la cosiddetta sanatoria
Quindi i permessi di soggiorno che abbiamo visto poco fa i numeri sui permessi di soggiorno in realtà non sono sempre nuovi ingressi ma sono stati influenzati dalle sanatorie quindi di persone che erano già presenti sul territorio
Nel due mila venti questo strumento è stato utilizzato nuovamente
Limitatamente al lavoro domestico e all'agricoltura
E come vedremo ha portato circa duecentoventi mila domande
In realtà appunto questa è stata l'ultima di una serie lunga di di provvedimenti che negli ultimi trent'anni ha portato ha coinvolto oltre due milioni di stranieri
E e quindi va a dimostrare l'approccio assolutamente emergenziale a posteriori
Del del legislatore
Un altro fenomeno rilevante è quello delle naturalizzazione di stranieri
Principalmente dopo dieci anni di residenza continuativa in Italia
Negli ultimi dieci anni sono quasi uno virgola due milioni gli stranieri naturalizzati
Tra questi una parte a sua volta emigrata all'estero quindi rientra nei negli Italiani all'Estero ma una parte rimasta sul territorio e quindi va ad aggiungersi ai cinque virgola tre milioni di stranieri residenti inoltre via circa un milione di minori stranieri
Nati in Italia di cui circa ottocento mila
Avrebbe i requisiti per beneficiare della proposta di riforma
Dello ius soli e io sculture
Quindi potenziali nuovi italiani
Infine
Il contributo dell'immigrazione della componente stranieri in Italia
Va anche sul fronte della demografia
L'il nostro Paese sta attraversando un inverno demografico preoccupante
Dato da
Contemporaneo calo delle nascite e aumento della popolazione anziana
Solo per dare due dati il numero medio di figli per donna e ormai sceso sotto quota uno virgola tre quando ovviamente la soglia per il ricambio generazionale due
E
La popolazione con oltre sessant'anni
è ormai ha raggiunto il ventinove virgola sette per cento e un importante demografo Antonio Golini ha fissato al trenta per cento il punto di non ritorno demografico quindi siamo vicini alla soglia di non ritorno cioè in cui la nostra curva demografica sarà irreversibile quindi anche avendo un forte incremento della natalità non riusciremmo a riportare il saldo naturale impositivo
Quindi la componente straniera ha avuto un ruolo nel rallentare questa a questo declino quest'inverno demografico soprattutto negli anni nei primi anni Duemila ma ora anche quel contributo è diminuito
E in particolare le famiglie straniere si stanno allineando sulle sui numeri di quelle italiane quindi tendono a fare anch'esse
Meno figli oltre naturalmente a invecchiare anche loro quindi a alzare l'età media
Quindi queste sono alcune delle sfide che presenta l'immigrazione
In Italia ad oggi oltre alla grande sfida della ripresa economica del posto coprì d'e l'immigrazione naturalmente non può essere considerata come la soluzione a tutti i problemi che abbiamo elencato ma sicuramente non è neanche il problema è una componente che può contribuire dal punto di vista demografico e vedremo ora sociale ed economico
Buongiorno a tutti
Se non che era per un team di ricercatori della Fondazione Leone Moressa e appunto adesso piglio vi illustrerò l'impatto economico la Fondazione Leone Moressa ormai da anni
Analizza l'immigrazione dal punto a un particolare punto di vista l'impatto economico che produce
Allora la prima domanda da farsi è perché gli stranieri hanno un impatto economico producono incidono a livello economico
Essenzialmente perché la in grande maggioranza degli immigrati si sposta per motivi di lavoro
Cinquant'anni fa erano gli italiani che per la mancanza di lavoro lasciavano l'Italia a favore della Germania per l'America è un fenomeno che riguarda anche oggi i nostri giovani che cercano opportuni nuove opportunità all'estero
E riguarda anche gli stranieri che arrivano nel nostro Paese
I numeri ci danno la conferma su cento residenti stranieri nel due mila e dieci cinquantadue risultavano occupati
E si arrivava a cinquantanove per cento nel caso considerassimo anche i disoccupati italiani nello stesso periodo erano pari solo a trentasei con trentasette occupati su cento
Abbiamo visto prima che negli ultimi dieci anni sono diminuiti gli ingressi per lavoro
Ma aumentando invece congiungimento i familiari e questo ha fatto un po'abbassare la percentuale arriviamo però in ogni caso la maggior parte quasi la metà della popolazione straniera residente nel nostro Paese lavora
Quindi non stupisce che producono un impatto economico
Chi sono questi occupati si tratta di due virgola cinque milioni l'undici per cento del totale degli occupati
Italiani si tratta di un'occupazione complementare italiani e stranieri non fanno gli stessi lavori la maggior parte degli occupati stranieri svolge lavori poco qualificati
Per dare un esempio i lavori più frequenti per gli stranieri sono la badante idolo lavoratori domestici
Gli occupati si collocano imposizioni medio-alte
Sì abbiamo cinque cinque prime cinque nazionalità comprendono il cinquanta per cento degli occupati stranieri abbiamo ventisei per cento degli occupati stranieri sono rumeni l'otto per cento albanesi
Vedete che rispecchiano le nazionalità che abbiamo visto a livello di popolazione
Non sono solo dipendenti abbiamo anche il fenomeno dell'immigrazione nel due mila e dieci erano cinquecentoquarantacinque mila gli imprenditori nati all'estero dieci anni dopo sono arrivati a settecentoventitré mila il dieci per cento quindi oggi un imprenditori su dieci è nato all'estero
Le principali paesi di nascita sono la Cina Normanni al Marocco e l'incidenza è ancora maggiore arriva il quindici per cento nel caso delle costruzioni e al tredici nel commercio
Ovviamente non si tratta di imprese particolarmente strutturate ma di piccoli in paese nella maggior parte dei casi oppure dell'operaio che si evolve si mette in proprio
è un'imprenditoria molto localizzata il sessanta per cento degli imprenditori si colloca in cinque regioni e per alcuni territori e molto importante basta pensare alla Provincia di Prato dove un imprenditore su quattro è nato all'estero
Questi lavoratori dipendenti e imprenditori producono ricchezza ed esattamente producono centoquarantasette miliardi di euro l'anno
Quasi il dieci per cento del PIL italiano
Questo PIL dell'immigrazione è prigioni Vello numerico collocato nei servizi dove via un maggior numero di occupati stranieri
Però incide in misura maggiore arrivando al diciotto per cento nell'agricoltura e negli alberghi e ristoranti
Abbiamo anche a livello territoriale quattro regioni che superano il dieci per cento di incidenza quindi la Lombardia l'Emilia Romagna il Lazio e il bagnetto dove quindi via un maggior numero di occupati stranieri
Tra occupazione che produce anche benefici finché incide anche a livello fiscale allora è opinione comune che gli stranieri abbiano un maggior numero di servizi rispetto a quanto riescono a contribuire con le tasse
La Fondazione Leone Moressa ha cercato di quantificare quanti sono le entrate fiscali degli stranieri e quante sono le uscite attraverso didattico oggettivi
A bisogna fare però due premesse la prima è che noi consideriamo come targhetta gli stranieri residenti nel nostro Paese si tratta di oltre cinque mila persone
La seconda è che misuriamo ovviamente gli effetti diretti
Monetari quindi non misuriamo gli effetti indiretti tra gli effetti di indiretti ci possono essere dei benefici
Come ad esempio la presenza delle badanti per gestire i nostri anziani o il fatto che il dieci per cento degli alunni italiani è straniero e quindi alcune scuole alcuni professori hanno modo di esistere
Ma anche degli effetti indiretti come ad esempio la presenza di stranieri in determinati quartieri e quindi la percezione di di insicurezza nella nel popolo italiano questi sono infetti che non si riescono a quantificare in maniera oggettiva o quanto meno è molto difficile quindi questi valori che vedremo sono invece gli effetti diretti Moretta
Allora la prima voce come entrata fiscale è data dai contributi previdenziali sociali questo contatto in chissà si tratta di quattordici miliardi di euro in questa voce entrano tutti i contributi dei due virgola cinque milioni di lavoratori stranieri
Alla prima perplessità che di solito ci dicono anche ovviamente questo è un accantonamento per la pensione futura degli stranieri però oggi il sistema italiano sì funziona che quello che oggi metto da parte i realtà viene utilizzato lo stesso anno per le pensioni in secondo luogo gli stranieri sono un po'come i giovani hanno un sistema contributivo e di conseguenza verseranno più di quanto riceveranno poi la fine del periodo lavorativo
La seconda voce data dall'IRPEF quattro miliardi poi diamo consumi tasse permessi di soggiorno cinque virgola quattro miliardi era passa Sully
Tre virgola tre miliardi arriviamo a un totale di ventisei virgola sei miliardi
Ma vediamo anche le uscite della popolazione straniera la prima voce sempre previdenza e trasferimenti in questa voce non ci sono perciò ho incidono in minima parte le pensioni degli stranieri perché sono ancora giovani
Mentre troviamo la cassa integrazione gli assegni familiari la disoccupazione poi diamo la voce la sanità la scuola l'accoglienza quindi i costi per la gestione dei profughi e i costi per la giustizia e i servizi sociali locali
Arriviamo a
Un totale di ventisei virgola un miliardo quindi facendo un salto tra i costi e i benefici dell'immigrazione abbiamo un attivo di cinquecento milioni
Quindi oggi gli stranieri pur facendo lavori poco qualificati riescono a livello di spesa pubblica ad avere un saldo positivo
Non sono è però in realtà un potenziale un po'limitato e a limitarlo non è solo il fatto che fanno lavori poco qualificati ma il fatto che molti di loro sono irregolari quindi nel momento in cui lavorano in modo irregolare non producono tasse
Se ci fosse la possibilità di regolarizzarli avremo comunque anche degli effetti invece sul nostro sistema questi sono i dati un esempio che abbiamo fatto dell'ultima sanatoria due mila venti che ha visto la presentazione di duecentoventi mila domande la maggior parte riguardava i lavoratori domestici in abbiamo calcolato che c'è stato un impatto immediato dato solo dalle spese amministrative di trenta milioni di euro
Ma l'impatto futuro che questi lavoratori potrebbero dare se rimanessero almeno un anno regolarizzati sarebbe di trecentosessantatré milioni di euro quindi capite che nel momento in cui si regolarizza l'immigrazione sia un beneficio
L'INPS ha fatto anche un passaggio in più
Analizzando quanti lavoratori sono rimasti del mercato fermale nelle ultime due sanatorie
Il l'ottanta per cento ha continuato a cinque anni di distanza a rimanere nel mercato formale e quindi una volta regolarizzati rimangono all'interno del del lavoro
Prego
Quindi possiamo concludere attraverso questo rapporto che l'immigrazione se regolata può essere una risorsa per il nostro Paese
Paese che deve far fronte ad un saldo tra entrate contributive ed uscite relative alle prestazioni erogate negativo s'per gli italiani e meno novanta miliardi di euro
La popolazione straniera è giovane e per questo ha un basso impatto sulla spesa pubblica
Sono due virgola cinque milioni di lavoratori stranieri presenti nel nostro Paese e producono il dieci per cento del PIL questo potenziale però frenato da lavoro nero e poca mobilità sociale e presenze regolari
Quindi sostenere la regolarità integrazione non è solo un beneficio per straniero ma è un beneficio per l'intero nostro sistema
Qualcosa che Enrico Colle aggiungere o qualche aspetto particolare altrimenti
Non ci sono solo di ringrazierei ringraziare ancora una volta dalla Fondazione Moressa è a nell'auspicio che
Che questo rapporto possa essere utilizzato anche come strumento e come base di discussione nella sede legislativa e l'auspicio che questi temi possano essere presto trattati non solo come i temi che riguardano la sicurezza ma che possano essere effettivamente presi in considerazioni tutta la complessità degli aspetti sociali economici demografici eccetera che abbiamo
Ascoltato grazie a tutti