Openpolis: numeri alla mano. Intervista a Michele Vannucchi

Radio radicale buongiorno agli ascoltatori eccoci anche questa settimana questo nuovo appuntamento con opere Polisse numeri alla mano diciamo di nuovo con Michele Vannucchi che uno degli analisti di Opel Police innanzitutto
Ringraziamo Buongiorno Michele
Buongiorno buongiorno degli ascoltatori
Allora oggi con Michele Vannucchi parliamo di un certo tipo di numeri ogni settimana prendiamo di mira alcuni numeri quelli di metà settimana riguardano la questione che avionica le sentite affrontata spesso se no o molto spesso
Andrea villa un parleremo
Dei numeri che riguarda che riguardano le persone che si mettono in viaggio chiamiamo migranti di persone che si mettano in viaggio il fenomeno delle migrazioni vogliamo capire un po'dal punto di vista di open policy che cosa succede in particolare nel nostro paese nel sistema e di accoglienza in particolare dobbiamo parlare di e questi numeri intanto vi diciamo che il docente trovato a suo tempo disse e questo centri d'Italia il sistema a un bivio qui trovate l'approfondimento
Io per un polso allora dichiara che punto vogliamo partire da che numero vogliamo partire
Per parlare di questa questione
Allora sì partiamo da questo meno cinquantacinque virgola tre per cento che il la il calo delle presenze dei richiedenti asilo e rifugiati nei centri accoglienza italiani tra il due mila diciassette settembre due mila venti
Perché è andato in realtà molto semplice che si può ricavare dai dati che si trovano sul sul sito del ministero dell'Interno ma che ci fornisce un quadro di contesto
Noi infatti ci occupiamo di questa materia da alcuni anni in collaborazione con Action Aid
E quello che la ragione per cui abbiamo me commesso questo numero all'inizio è per evidenziare come se tra il due mila sedici giugno diciassette
In effetti il nostro Paese si è trovato a gestire un numero considerevole di arrivi nel nostro Paese dei richiedenti asilo
Anche se non si poteva parlare secondo me neanche allora di un'emergenza adesso i numeri di arrivi e quindi poi di presenza all'interno del sistema di accoglienza è molto ridotto e quindi dal due mila diciotto due mila diciannove sarebbe potuto lavorare a una sistematizzazione del sistema rende il sistema più strutturato e più orientato verso i centri di accoglienza
Di natura pubblica piuttosto che a quelli di accogliendo i centri accoglienza straordinari cosiddetti cassa di origine prefettizia è invece nel due mila più due mila diciotto il decreto sicurezza
Ha fatto proprio l'opposto a ridotto a il numero di persone che possono entrare nel sistema titolarità pubblica escludendo i richiedenti asilo e a reso in casa i centri accoglienza nell'aria una realtà in realtà ordinaria è obbligatoria per i richiedenti asilo escludendo però dai servizi di questi centri la di servizi di integrazione rendendoli quindi dei centri quelle persone restano sostanzialmente a pernottare inattesa
Delle esito della domanda di asilo senza intraprendere alcuna percorso di accoglienza
Allora Michele un altro dato che riporta nel dossier di cui stiamo parlando questa mattina
E riguarda le quote di import in messi a bando dalle tre pesci dalle prefetture del Nord Est e per i per i centri composti da singole unità abitative stato spieghiamo di che cosa si tratti è andata un po'complessa le diciamo che il Decreto Sicurezza aveva
Diviso i tipi di di centro di accoglienza i capitolati fare i contratti d'accoglienza in c'entri composti da singole unità abitative quindi centri piccoli centri collettivi di medie dimensioni fino a cinquanta posti e centri tra i trenta e i cinquanta e trecento posti ora con questo dato noi vogliamo dire
Non quale e l'effettiva realtà dei centri accoglienza ma quelle che sono state le intenzioni delle prefetture dopo il decreto sicurezza e vediamo come in tutto il centro nord e in particolare nel Nord Est all'intero settore hanno cercato
Di mantenere un modello più basato sui centri piccoli in accoglienza diffusa mentre nel Mezzogiorno
Dove questo tentativo non era non era iniziato neanche prima del decreto sicurezza si è andati in continuità mantenendo un approccio basato sui centri collettivi spesso di grandi dimensioni
Pure Michele parlate anche nelle prefetture il numero delle prefetture che hanno ripetuto il bar legato questo dato o no mondo visti esattamente questo punto perché appunto i i centri di accoglienza straordinaria vengono attivati tramite dei bandi messa
Un giorno in pretura
Però nonostante le prefetture del Nord Est abbiamo cercato di mantenere il modello di accoglienza diffusa hanno incontrato molte difficoltà oltreché del decreto sicurezza e noi attraverso un'analisi dei contratti pubblici dalla banca dati Diana che abbiamo salvato come almeno trentaquattro prefetture si siano effettivamente trovati in difficoltà nell'assegnare i contratti questo perché perché i gestori dell'accoglienza molti piccoli gestori che avevano seguito il sistema in questi anni si sono infilati indietro non hanno partecipato alle gare
E quindi questa è una gara sono andate deserte oppure sono stati assegnati un numero molto ridotto di posti perché perché da una parte il decreto sicurezza
Riduce gli importi per la gestione di centri in tutte le categorie
Ma in particolare l'effetto più forte sia proprio sulle unità abitative cioè sui di centri modalità diffusa che diventano a questo punto difficilmente gestibili con gli importi che metà ma a disposizione la Prefettura
Quindi molte molte piccole realtà
Tra la difficoltà economica e il fatto che il decreto sicurezza non prevedeva più insistendo i meccanismi di integrazione hanno deciso di non partecipare il sistema e le avventure sono entrate in difficoltà
è comica è un altro dato lo ricordiamo agli ascoltatori stiamo parlando del dossier stiamo presentando questa settimana presenta il suo bel poi tra gli altri naturalmente trovate molti altri centri Italia il sistema a un miglio il numero successivo termine entro il quale riguarda la Sicilia ecco di cosa parli
Sì perché diciamo serio il primo capitolo del rapporto abbiamo o guardato a un dato nazionale a una nuova un contesto nazionale
Poi abbiamo cercato di calare questi questi numeri all'interno di realtà specifiche la Sicilia influente sono due regioni molto diverse ma entrambe le regioni di confine
E il dato che riguarda la Sicilia sono questi due mila seicentosessanta posti previsti in accoglienza in strutture di grandi dimensioni che si tratti di casa o di centri governati
Come abbiamo detto prima infatti nel Mezzogiorno è molto più frequente Giarda attimo insiste del decreto sicurezza che il sistema sia oggi su strutture di grandi dimensioni
E così è stato confermato anche dopo il decreto sicurezza in questo osserviamo in Sicilia quindi decreto sicurezza nelle regioni mezzogiorno in Sicilia non era
Inciso tanto sulla struttura del sistema ma certamente sui servizi erogati all'interno dei centri sì
E comunque in un momento di crisi sanitaria non abbiamo sempre ritenuto che i grandi centri fossero un problema ma in un momento come questo diventa ancora lampante diciamo
La quota dei posti assegnati dalla Prefettura di Trieste ecco che qui non saltiamo un po'in tutto il Paese per avere un quadro come che è interessante perché ci consente di vedere un po'la situazione globale dalle
E qui torniamo al problema delle mancate assegnazioni contratte all'apertura di Trieste è stato assegnato solo l'uno per cento dei posti in accoglienza che aveva previsto inizialmente la Prefettura
Questo appunto dovuto come abbiamo detto prima al fatto che
I gestori si sono opposti alle nuove regole Ilaria la il Friuli è una regione in cui l'accoglienza diffusa si era molto sviluppata negli ultimi anni con le nuove regole però entra per chiaramente in crisi e molti gestori si sono rifiutati di partecipare ai bandi facendo attivando anche azioni legali
Che e decidendo di conto estivi rifiutarsi di aderire al sistema di accoglienza con queste regole
Diciamo che a ad oggi il sistema in transizione noi l'anno è stato approvato il nuovo decreto
E quindi per noi diciamo oggi racchiusa tra giornali su questa cifra importante perché comunque il Parlamento dovrà ancora esprimersi sul nuovo decreto avrà la possibilità di proporre degli emendamenti quindi secondo noi è un momento utile riflettere su questo tema
E per eventualmente pensare a come come migliorare il sistema
è comica dei fatti se guardiamo poi in chiusura al Complesso dei dati ecco questi ultimi due anni sono stati diversi dagli altri forse l'intento si doveva essere quello di chi ha proposto enorme che poiché hutu sono state riviste è stato raggiunto valido spunto al di là delle intenzioni
Sì da una parte uno degli obiettivi politici fremente sono tagliente raggiunti però bisogna dire che le prefetture sono andati in effettiva difficoltà quindi quell'al di là di quale fosse poi l'obiettivo politico c'è stato poi un una unica
Un problema di tipo strettamente amministrativo o le fratture sono cose c'è un trovata ad affrontare
Ringraziamo anche per questa mattina Michele Vannucchi lo ricordiamo è uno degli analisti di open Police la puntata di oggi dopo il pollice numeri alla mano riguarda il sistema riversa sistema italiano di accoglienza centri in Italia il sistema a undici grazie ancora Michele grazie alla prossima