"Nel groviglio degli anni Ottanta. Politica e illusioni di una generazione nata troppo tardi" di Adolfo Scotto di Luzio

Direi forse si può iniziare
Ricordo punto ai ragazzi ai colleghi
Che eventualmente volessero intervenire di alzare la mano non so bene come si faccia ma cioè la funzione di alzare la mano si mettono in lista il foglio lì appunto
E gli verrà data la parola alla fine dopo
La presentazione il professor Scotto di Luzio che il nostro costante che direi quindi di iniziare allora il diciamo tutto il nostro ospite che presenta cioè questo libro molto bello nel groviglio degli anni Ottanta politica illusioni di una generazione di una troppo tardi che esattamente questo libro diventa Inaudi
Scotto di Luzio insegna al Dipartimento di Scienze umane sociali dell'Università di Bergamo
L'insegna Storia sociale dell'educazione storia del mondo contemporaneo mi pare di aver letto mille novecentosessantasette diciamo lo dico non per il mero dato anagrafico ma perché come dire ha un valore
Lo dice in
Diciamo in qualche passaggio ma s'intuisce anche come dire nel corso dell'opera che ha una rispondenza poi nella narrazione è un libro appunto molto bella vendi quali sono anche io diciamo di quella generazione ed è un libro che mi pare come dire c'era una volta
Oramai qualche anno fa su un bus
Chiude parlava di
Del periodo del terrore come di rapace nasce mozione del terrore dalla storia francese mi sembra che con gli anni Ottanta sia stato fatto più o meno l'ufficio questo libro invece provvedere a come dire inserire di nuovo gli anni ottanta nella storia Italia lo fa appunto
Mettendola in connessione in relazione con il periodo precedente ma anche un in qualche modo con il periodo che sede diciamo un'operazione importante io ho rivisto una vecchia storia d'Italia devo dire che io ho vissuto molto a quello di Lanaro
Che parlava era sulla storia dell'Italia repubblicana li aveva in mente soprattutto come dire la pressione dei partiti la crisi della rappresentanza parlava degli anni ottanta come il ritorno all'età normale no per dire che appunto la tutto era finito ci si poteva come accomodare nella comunità degli anni cosa che invece appunto mi sembra Scotto di Luzio
In qualche modo contenti ma nel senso di critica di massa critica del di quella generazione del rapporto con Plicato con un con le stagioni precedenti con le generazioni precedenti c'è un'immagine che lui usa rispetto appunto per definire in chiusura da un lato la questione nel rapporto tra le generazioni diciamo le generazioni precedenti stiamo parlando del sessantotto e del settantasette
Quelli che provavano a ad afferrare il alla saltare il cielo si ritrovarono con un pugno di mosche quando invece i giovani degli anni ottanta hanno sempre guardato e riguardato quel pugno di musica di Parma
E senza avere nessuna nessuna rappresentazione
Alternativa se non il confronto con le generazioni precedenti ci sono appunto è una storia che spazia sulla musica sul cinema
Un po'cose diciamo che mi sono venuto famiglia mi mi perché le ho vissute insomma sono è un libro molto molto bello quindi diciamo narrato un Gargo imprecisione il fiderei appunto a questo punto la parola Scotto di Luzio per parlarci per poi riservandoci di tutti di fare domande alla fine grazie intanto grati di aver partecipato
Insomma e vi ringrazio voi ti ringrazio te ci possiamo dare del tu Isola nostra colleganza accademica sono grato per questa occasione di di discussione come emergeva
Dalla presentazione di Alessandro Guerra queste un libro che nasce all'incrocio di due la traiettoria diciamo così convergenti ma che vanno tenute sicuramente distinte anche per Fini diciamo così meramente espositivi per un certo verso un personal e se c'è un saggio personale
Un scrittura che riflette cerca di dare voce ad un'esperienza vissuta ed è anche invece un vero e proprio tentativo scrivere una storia degli anni ottanta consapevole del fatto che gli anni Ottanta sono una materia diciamo così incandescente se volessimo utilizzare
Un categorie della linguistica di Emile Benveniste si raccontano al passato prossimo
E non al al passato remoto cioè si raccontano con quel tempo e mettere in risalto il legame diciamo così evidente
Con coloro che che che raccontano non so un evento accaduto una volta per tutte è un evento
Accaduto ma che intrattiene appunto un un rapporto molto forte con chi lo racconta questo naturalmente genera una quantità di interferenze
Perché appunto c'eravamo li abbiamo vissuti è il nostro punto di vista non è il punto di vista di chi
Affronta l'oggetto e la propria ricostruzione con il distacco che di solito si attribuisce si pretende
Dallo storico e poi c'è un altro elemento gli anni Ottanta sono diventati nel corso di questi ultimi anni l'oggetto di altre ricostruzioni storiografiche
Guerra faceva per il riferimento prima vasto at repubblicana di di danaro naturalmente si può citare anzi si deve citare Guido Crainz alla sua Trilogia sull'Italia Forza Italia repubblicana che diciamo così
In quanto lei non era molto forte
Il decennio perché il nuovo raccoglie le sotto un titolo che quello del Paese mancato che naturalmente il più che un titolo dell'operativo Tito fortemente
Connotativo che dice appunto di un di un giudizio
Che in qualche modo
Va incontro al lettore fin dalle soglie
Di quell'importante
Ho capito dalla storia d'Italia repubblicana quindi questo libro sta diciamo così all'incrocio di percorsi che vanno alla scrittura autobiografica alla vera e propria ricostruzione
Storiografiche naturalmente scontano
E in questi diciamo così queste queste circostanze possiamo dire che cosa ho scritto io io o provato anch'calare innanzitutto negli anni ottanta una catena Doria
Che gli storici ricevono dalla modernità e cioè quelli del Sic il sentimento della nascita tardiva che cosa vuol dire sentirsi nati troppo tardi perché dico
Questo è un sentimento e una categoria naturalmente quello interprete lo rende comprensibile che gli storici ricevono dall'amore trenta perché è una categoria che sorge
Con la rivoluzione francese guerra faceva prima
Riferimento a Fiore e naturalmente
I nascere troppo tardi e possibile sentirsi nati troppo tardi solo a partire dalla da una linea che nettamente tracciata nell'ordine della successione temporale cioè c'è un evento che è così forte da dividere il tempo in un prima e in un dopo quindi innati troppo tardi sono quelli che non hanno fatto in tempo a vivere l'epopea della rivoluzione che non hanno fatto in tempo a vivere la l'epopea che nasce la rivoluzione cioè lì la grande impresa napoleonica il grande diciamo sì cantore del sentimento e la nascita tardiva M nell'Ottocento sicuramente standard del suo meraviglioso romanzo che la Certosa di Parma no Fabrizio del Dongo arriva sulla scena della battaglia di qua batterlo e si chiede sesta nel mezzo della battaglia se quello che sta avvenendo
Fa su quelli che sta vedendo passa davanti a lui sono veramente i personaggi dell'epopea nel cui sogno tutta la sua adolescenza si è in qualche modo consumata a partire da questo diciamo così momento nell'Ottocento e il Novecento sono pieni e di pieni generazione generazioni che si sentono una troppo tardi i primi internazionalisti italiani volevano continuare le impresse risorgimentali Garibaldi è stato sicuramente un modello per molti di questi giovani che non avevano fatto in tempo
A partecipare alle battaglie Risorgimento soprattutto non ho fatto in tempo a partecipare alla guerra franco-prussiana partire con con con il corpo di spedizione garibaldino
Si nasce è troppo tardi per essere giovani sufficientemente giovane per partecipare ad un evento che sta accadendo con l'ha dovuto con il dovuto entusiasmo nel caso ad esempio di Renato Serra
Rispetto alla prima guerra mondiale
Si nasce troppo tardi rispetto alla marcia su Roma sì chi ha letto il garofano rosso di Elio Vittorini sa che questo sentimento di un'adolescenza bruciante inattesa della prova urgenti diciamo sì al fondo della pagina
Di di vittorie si nasce troppo tardi rispetto alla resistenza del sessantotto è fatto anche i giovani che hanno sognato la lotta partigiana e naturalmente si nasce troppo tardi rispetto al sessantotto a regione degli anni ottanta
Si sono sentiti nati troppo tardi Rispetto appunto quell'evento che hanno vissuto
Soltanto attraverso il racconto che hanno sentito dai dai fratelli maggiori dalla generazione più grande realtà il Sessantotto
Un un evento simbolo che si dilata fino ad occupare gli interi anni settanta il Sessantotto italiano sono gli anni sessantotto cioè quel lungo decennio che va appunto all'anno fatidico
Fino grosso modo al mille novecentosettantotto e vivono la il proprio tempo degli anni ottanta con il sentimento di chi è arrivato quando le cose sono già accadute e che qui e quindi insomma sperano nella propria buona stella attendono con impazienza
La propria occasione e attraverso l'intero decennio inattesa in questo evento della prova di qualcosa che appunto gli dia la possibilità di dimostrare il proprio valore di sentire quello che ritengono abbiano sentito le generazioni precedenti e cioè l'entusiasmo politico questa è un'altra categoria molto importante la nostra modernità e cioè l'entusiasmo l'idea di potersi sentire trascinati da una forza che prende le visite individuali li scaraventa pronto al fuoco
Della della storia
E e quindi tutti gli anni ottanta anni non sa acquistavo ciascun senso come tempo dell'attesa in attesa di cosa inattesa del proprio turno e Rocco una parte di quella generazione penso di a essere arrivato arrivati alla al alla propria occasione con il movimento delle occupazioni universitarie
Nell'inverno tra il mille novecentottantanove e il mille novecentonovanta e così ed è che anche il punto di approdo di questo libro che un viaggio lungo quella quel decennio ora
Questi anni ottanta vissuti in questa maniera contro se stessi possiamo dire così stanno al centro di una di un conflitto che è un conflitto simbolico se volete perché sono contesi da due narrazioni una molto forte ma molto potente
Il racconto che hanno vanno allestendo di i giovani non più giovani che provengono dal decennio precedente
E che entrano negli anni ottanta
Con come dire varcando la soglia della loro incipiente maturità sono ex ventenni che appunto entrano negli anni Ottanta in una fase ulteriore la loro esistenza è una fase di possiamo dire così di di ingresso nelle in carriere che hanno una certa stabilità anche il tempo esistenziale dell'assunzione delle responsabilità personali molti loro mettono su famiglia hanno figli
Insomma guardano a quello che è stato ora quello che si sta preparando da un punto di vista molto particolare
E poi c'è un'altra narrazione che invece narrazione in bozza possiamo dire così di quelli che gli anni Ottanta rivivono perché ci crescono negli anni Ottanta che devono fare i conti è un punto questa con questo racconto precedente qual è la caratteristica di questo racconto procione
E che in qualche modo gli anni Ottanta
Sono anni deludenti
Anni in cui finisce qualcosa e in cui si può stare soltanto o con un atteggiamento distaccato disincantato di chi è impegnato appunto a far soldi a far carriera
Deve mettere appunto sono gli anni del grande ripiegamento gli anni del cinismo insomma per dirla in una parola sola sono gli anni del riflusso ora io parto sono partito nel raccontare questa questa vicenda che la vicenda storica culturale oltre che sono dicendo anche psicologi non sicuro di arrivo gruppo nazionale sono partito da una certa diffidenza nei confronti di questa versione delle cose perché mi sono detto che esse erano anni di riflusso questo riflusso non riguardava sicuramente la generazione crescente ma semmai il riflusso era il sentimento con il quale la generazione che veniva punto dal sessantotto entrava nel decennio
Per chi invece cresceva negli anni ottanta semmai gli anni Ottanta erano gli anni di una sconfitta
Cioè di una battaglia ingaggiata e persa sul campo e alla generazione che cresceva appunto in quel decennio
In qualche modo toccava gestire if gli esiti di questa sconfitta fare i conti con quello che che ne derivava non era certo no non erano certo anni flusso perché al contrario
Sono stati anni caratterizzati da una forte partecipazione politica e così anche l'altra categoria che che va sempre compagna quella del riflusso c'è
Il ritorno al privato è uno è più una pretesa della generazione più invecchia che è una condizione effettiva della generazione più giovane perché perché non ci fu un ritorno al privato ci fu semmai il tentativo di mantenere aperti margini spazi di agibilità politica da dove essenzialmente nella nella scuola
La scuola e l'università negli anni ottanta conoscono diciamo così una serie di voi movimenti sociali molto intensi che sono legati in parte come dire agli ultimi colpi della guerra fredda pensate a che cosa fu appunto la il movimento pacifista
Contro l'installazione dei missili nucleari a a Copi son
Insomma quindi nello scenario dell'ultimo grande capitolo il confronto armato tra i due blocchi che si spartivano l'Europa appartiene alla fine
Della seconda guerra mondiale ma conoscono anche come dire temi che sono nuovi che sono propri all'orizzonte
Del tempo c'è innanzitutto come dire una recrudescenza criminale della questione meridionale aveva negli anni ottanta sono come scrivo nel libro per il sud dell'Italia
Una gigantesco
Quel terribile mattatoio sono anni di di efferati strabici mafiose e sono anche anni di una mobilitazione giovanile proprio sul terreno della lotta alla ma
Sono anche anni significativi perché stando dentro una bastare riconfigurazione dei rapporti mondiali e degli assetti impero geopolitici conoscono almeno l'Italia conosce per la prima volta in maniera significativa fenomeni di migrazione internazionale
Il mille novecentonovanta cioè il punto di approdo di questo decennio e del racconto del libro è anche l'anno della
Cosiddetta legge Martelli cioè di quella legge che ridefinisce i termini giuridici dell'accoglienza dell'assillo politico del diritto ad essere accolti perché sì proviene da regioni del mondo in cui la vita viene messa in pericolo è una un passaggio importante perché diciamo così modifica
Innanzitutto il corposo corpus dei motivi per i quali si può essere accolti
E va a partire dagli anni cinquanta e per tutta la seconda metà del Novecento erano stati fortemente legati alla alla al tipo dico confronto geopolitico allora dominante si poteva essere accolti per motivi politici i paesi ospiti soltanto se si può proveniva da da da da aree del blocco comunista del blocco sovietico invece e invece la legge Martelli allarga le maglie di questa di questa di questi criteri e perché perché è in corso una spinta che non viene più dal mondo all'estero ma una spinta demografica che proviene da quella quello che poi noi abbiamo imparato a definire il sud del mondo Africa a sia e così via
E l'Italia si sta ormai ormai a assunto il profilo di una società multietnica a cominciò allora ad assumere il profilo di una società multietnica in cui la presenza di quote di popolazione straniera comincia a diventare significativa
L'Italia arriva ben ultima diciamo così a questo approdo però quelli sono gli anni in cui emerge una nuova soggettività
Legata al letto mosso possiamo dire così quindi quei è stata dimensione dimensione importante e naturalmente sono gli anni anche della della lotta all'apartheid in Sudafrica
Che io richiamo nel libero perché costituisce un un capitolo importante quella mobilitazione giovanile
Che avviene su temi di natura etica cioè la domanda che i movimenti pacifisti che si battono in tutto il mondo contro l'apartheid pongono alle rispettive opinioni pubbliche
E in maniera particolare ai governi esse stesse giusto
Come dire fare affari con Paesi che praticano un regime questi odioso non come quello della segregazione razziale questo e è importante perché i giorni degli anni Ottanta continuano ad esprimersi in un linguaggio che il linguaggio delle ideologie novecentesca
Possiamo dire così il vocabolario della Terza Internazionale continua a essere ancora un vocabolario attivo
Nel medio e nel nella comunicazione giovanile i simboli sono ancora tutti quelli che vengono dal movimento comunista internazionale pensate semplicemente per fare un riferimento ad un movimento musicale degli anni Ottanta cioè l'orrendo Wedge cioè il Consorzio il collettivo di musicisti inglesi
Mobilitati dal partito laburista controllata Sciarra il re due legge il cuneo rosso cioè un simbolo della grafica bolscevica anche divulgato negli anni venti in Europa e in entrato a partire da quel momento nell'immaginario della sinistra
Rivoluzionarie nel mille novecentottantacinque cioè in quegli anni di riflusso e di ritorno al privato di cui prima si diceva
Nel cuneo rosso continua ad essere un simbolo dell'immaginario o dell'immaginario giovanile quindi
Il linguaggio in cui si esprimono questi giovani ancora un linguaggio che risente come dire della iper politicizzazione prodotta dal sessantotto e tuttavia questo linguaggio comincio a coprire una serie di temi
E anche una serie di categorie politica che non stanno più dentro quello schema che in realtà e poi lo schema classista tre
Si continua a parlare di lotta di classe si continua a parlare di proletariato si continua a parlare di classe operaia ma in realtà diciamo così in queste parole
Diventano sempre più vuota e cioè sempre più incapaci di afferrare le questioni che sono
Allora in gioco ed è interessante notare appunto questa tensione che si produce tra un un movimento giovanile che parla una lingua per descrive un mondo che tuttavia non sta più dentro le coordinate del linguaggio che pretende di di utilizzare e qui ci sono probabilmente anche tutti gli elementi per spiegare quella marginalità
Del movimento del degli anni ottanta in cui ma qui prima facevamo facevamo cento
E poi c'è la grande questione della scuola anche l'altro grande tema attorno al quale si organizzava la la partecipazione giovanile e che tra il mille novecentottantacinque nel mille novecentonovanta mobilità la parte più più più più vivace più attiva
Di quella generazione ecco perché la scuola è così importante per due ragioni un po'perché la scuola comincia ad essere impresa
In quella decennio all'interno di un di un movimento più ampio di riforma
Che investirà Alitalia negli anni Novanta e chi investe l'Italia Contu insieme a tutti i paesi occidentali che porta diciamo così ad una progressiva messa in discussione
Del compromesso democratico del dopoguerra e cioè l'idea di una scuola generalista che doveva servire innanzitutto agli al al agli obiettivi della qualificazione culturale
Ma della partecipazione politica essere cittadini e ed esserlo in maniera consapevole con un linguaggio culturale sofisticato che fosse in grado di avvitare nel singolo la capacità di partecipare attivamente
Al discorso pubblico a partire dagli anni ottanta e poi in maniera significativa dal mille novecentonovanta in poi la scuola viene sradicata da questa sua originaria Fondazione sul terreno del compromesso democratico collocata su un sulla base di altri presupposti
La politica diciamo così lascia il posto all'economia e i processi formativi ricavano la loro legittimazione essenzialmente in funzione della capacità di rispondere in maniera adeguata ed efficiente alle richieste
Del mercato del lavoro ma c'è un'altra con Carlo in questione secondo me ancora più importante che ha messo in evidenza in la scuola per questi giovani diventa così importante perché l'unico occasione che questi giovani hanno per pensassero un soggetto collettivo
Non ci sono altri altri luoghi
Ciò che dà forma alla giovinezza è la scuola cioè l'essere dentro un processo formativo è così qualche modo i giovani prendono corpo
E diventa un soggetto e prendono coscienza di se stessi allora su questo sfondo si comprende quel tentativo che la generazione compie divenire a capo di un problema esistenziale fondamentale e cioè qual è il proprio posto nella storia del mondo è questa domanda che oggi può sembrare banale che ognuno pensa di poter risolvere per sé era molto urgente in quel decennio perché in quel decennio viveva ancora di una illusione che era stata tipica del Novecento che in qualche modo novecento aveva ereditato dal movimento romantico del diciannovesimo secolo cioè la soggettività all'espressione di sé sia come soggetto individuale come soggetto collettivo trovava il proprio campo di applicazione
Nella storia
E ed è soltanto la prova della storia che questo soggetto assumeva o una suo profilo netto ecco quei giovani crescono con l'idea per quanto ormai piuttosto mal messa malconcia
Di dover trovare un senso alla propria al proprio transito nel mondo sul piano di un confronto diretto con la storia con libero che io ho scritto cerca di mettere un po'ordine in una in questa serie ditemi ed è un diciamo così risponde a questa ambizione cioè di scrivere una storia culturale di un decennio che quando viene raccontato viene raccontato dal punto di vista di quelli che pensano di aver perso qualcosa ma che in realtà proiettano in quel decennio soltanto delusione dalla propria giovinezza finita tramontata
Ma lui c'era un'altra generazione che invece ha giovinezza stava vivendo che aveva una forte carica ancora ideale e quindi una serie di domande da avanzare alla alla Società e e e al Complesso delle condizioni fa alla propria esperienza allora se voi siete d'accordo io mi fermerei qui e naturalmente mi piacerebbe molto poi discutere con voi delle questioni
E anche di altre questioni che probabilmente io in questo mio breve intervento hanno Momo affronta
Bene sì e allora ci sono se ci sono delle domande al punto che gli operai di
Alzare la mano di
Evidenziare l'intuito Antonio contro gli arabi intervenire
Intanto io ha dato al suo sulla scuola lavorato molto induce volume del due mila quindici del del Mulino sous senza educazione i rischi della scuola due punto zero che quindi parlare nella covare generazione quindi anche su questo appunto sarebbe interessante capire quindi una continuità con un quell'esperienza degli anni negli anni ottanta invece diciamo sono molto d'accordo su quanto dice lui nel libero
Come dire entra diciamo impossibile capire in quella studiando quella generazione appunto anche in qualche modo la crisi della storia oggi no perché sino il rapporto fra passato futuro perché appunto
Quella generazione della generazione precedente degli anni sessanta e settanta
Che in qualche modo secondo me si trincera ma anche dietro una sorta di irripetibilità di quello che avevano fatto loro rispetto a quello che avrebbero potuto fare non avevano fatto le nuove generazioni nate appunto che negli anni ottanta si affacciavano
Al mondo della politica al mondo della società è così interrompe volevamo si rifiutavano di essere in qualche modo Mystery dice e quindi diciamo sì in qualche modo come dire emerge quella crisi che adesso è palese sulla valore no sulla crisi dello statuto della storia lo storico
E
E poi ancora una domanda sulla pantera
Che questo grande movimento nato indù sull'onda chiamandosi così perché c'era durante nelle campagne romane sembra meno la di leggi che poi sparisce completamente sul quell'onda da da Palermo a Roma e poi a Mila eccetera eccetera si
Voglio dire
Parli sommovimento molto forte contesta insieme alla alla riforma come dire
Quello che appunto confondiamo secondo me molto giustamente la spinta anche umanista che quella riforma porta con sé e che avrebbe visto poi con la Gelmini secondo me come dire il trionfo no di questo
Come dire
Paradigma dispositivo anti umanistico e chiaramente la
Il come dire dilagare nella dello scientismo della tecnica eccetera allora
Intanto c'è una domanda che facciamo a Marianna sono prego
E Simone omonimo
Una domanda
Ad avere agito una considerazione vegliando comunque libero Miani anima richiamarli indovinare un ponte le ampie
Gli animali
Qualcosa di un'occasione non arriva mai Nunzio mancano i comuni camminare centoquaranta
Farà climaticamente periodo temporale
L'ennesima mia domanda riguardava boh distoniche insomma io sono concentrata molto sulla cooperazione allo sviluppo e negli anni ottanta ricchissima emanazione che è fatta la maggio dovrà indicare allo alla volevo chiedergli un conclusivo negava
Non una considerazione pensano
Di consegnarci cambia stampo con Caporetto vi sarà una mozione dei deputati sessantotto
Montinaro istituzionale come si coniugano giovani
Gioia
Invece prima consumarsi rimane viene questo movimento ora nazionale
Grazie
Non rispondo adesso io intanto prendono coraggioso va be'
Va bene allora dispone anzitutto proprio che gente tutù effettivamente questo è un libro che si nutre della mia esperienza di ricerca nel campo la storia e la scuola
E anche di interventi militanti sulle questioni che sono aperti
Sul fronte appunto e la scuola e più in generale il punto in questo meccanismo che così
Centrale
Nella riproduzione riproduzione socia perché incontri in fondo insomma noi oggi facciamo i conti con una crisi che si produce per
Soprattutto nella sfera della riproduzione sociale famiglia punto educazione il rapporto tra le generazioni
E io seguendo il filo del rapporto tra le generazioni appunto ho provato a cercare di dare una risposta
Al alla questione
Della crisi della storia di dei saperi di tipo storico e quindi anche l'insegnamento storico insomma la bisturi Cizio azione dell'esperienza e tu questore è un tema
Io noto una cosa e che non lo so
Cioè qui si indulge a mio avviso in maniera eccessiva su in un'immagine del Sessantotto come conflitto edipico no
Per cui il sessantotto è la rivolta dei figli contro i padri e questo comporta una distruzione del passato una una interruzione della tradizione così vi ora
Naturalmente
Negare l'ovvio è un esercizio piuttosto sterile
Tuttavia si può provare a problematiche Zare questo ovvio nel senso che se è indiscutibile che che il sessantotto è stato anche un dei dantesca eruzione ivi ribellismo giovanile che si può spiegare sicuramente secondo nei termini
Sì canali ITC conflitto edipico è anche vero che questa cosa rischia
Se virosi eccessivamente dilatata di nascondere quello che invece è un'altra cosa dimensioni importanti sia già il sessantotto per intriso di passato intriso di legami generazionali il sessantotto non si spiega senza i maestri che il Sessantotto steso a un certo punto decide di mandare in soffitta insomma in in se non ci fossero stati non ci sarebbe stato neanche un oggetto del contendere questo legame prima di essere distrutto e un legame significativo per comprendere poi anche il cervello pensante della rivoluzione se vogliamo utilizzare questa espressione un po'Lirosi enfatica senza che pensiamo può l'opera Isma'italiano si spiega innanzitutto sul terreno di un legame intergenerazionale
Fortissimo intenso da generazioni di come dire Mario Tronti l'odore di operai e Capitale e Alberto Asor Rosa l'autore
Gli scrittori e popolo sono due giovani intellettuali ma non sono così giovani dal sentirsi Bizet da sentirsi parte della del movimento degli studenti a cui guarderanno con simpatia ma anche un certo scetticismo
Ora se non ci fossero stati loro non ci sarebbe stato un gran parte l'apparato teorico della rivolta balla una volta Tronti
E Asor Rosa
Avevano si erano formate come dire al alla al magistero di una serie intellettuali
Che erano come gli insofferenti dell'ortodossia togliattiana della versione che del marxismo aveva fornito l'apparato culturale e dottrinario del partito comunista italiano tutto quello che ne abbiamo anche in forma un po'parodistica a imparato a considerare proprio del sessantotto il seminario il dibattito il cineforum erano forme istituzionalizzate in cui il legame tra i vecchi e i giovani si allacciava
Diventava oggetto sicuramente di conflitto ma intanto persisteva
Noi viviamo invece in un'epoca che ha voluto spacciare per rivoluzionario il l'assenza di qualsiasi rapporto al passato e in realtà questa assolutizzazione del presente questo pregiudizio
Del presente il modo con il quale in qualche modo degenerazioni vengono disarmate dal punto di vista intellettuale perché io so se no no qualcosa da rigettare non ha neanche un oggetto consistente contro il quale rivolgermi qua quindi sa la l'assolutizzazione del presente sul modo per sottrarre progressivamente ai giovani
Il terreno di confronto polemico e quindi anche
Il terreno su cui prendere coscienza di sé come soggetto alternativo
E naturalmente questo vale a maggior ragione per la scuola la crisi della scuola e la crisi del vincolo
Generazionale io posso insegnare a qualcuno che è più giovane di me se innanzitutto conserva una qualche fiducia nelle cose che io so
E quindi nel in ciò che ho ricevuto dal passato e dalla tradizione Pai posso farne l'oggetto ancora una volta di una di una disamina critica lo posso smontare
Decostruire ma in qualche modo valere qualcosa appunto da smontare e la crisi dei processi formativi è la l'idea risiede diciamo sì
Nel sul sul terreno di un del di un'idea di tutto ciò che abbiamo ricevuto il passato dal passato in qualche modo
Sostanzialmente inservibile e qui vengo a questa osservazione tu facevi a proposito dell'ampia riforma Ruberti che all'inizio effettivamente di un ciclo
Che è caratterizzato da un ampio fastidio da un disprezzo crescente nei confronti dei cosiddetti del cosiddetto sapere umanistico no a vantaggio di questi delusione che il mondo si lasci comprendere termini tecnico-scientifici ecco anche questo è un grandissimo equivoco la tecnologia fondamentalmente serve a mettere le persone al lavoro non a comprendere il mondo
Quindi sono forme sono sei sono dispositivi dello sfruttamento non sono Formentini comprensione del mondo per comprendere il mondo è necessaria un'altra cosa è necessario il linguaggio necessaria
La grammatica e quanto più è ricco il linguaggio tanto più è ricca di maggio del mondo che non siamo in grado di restituire sì io impoveriscono le fonti linguistica e quindi culturali
Letterarie della comprensione del mondo faccio in modo che l'immagine del mondo sia un Marion sostanzialmente opaca generica
E appunto sostanzialmente
Banale
E e quindi questo in qualche modo risponde anche a quella tuo osservazione naturalmente Lin qual è l'inizio sì o di queste di queste vicende quella appunto transizione che gli anni Ottanta rappresentano quel sta quell'essere un decennio ponte appunto tra una parte del Novecento il suo ultimo la sua coda possiamo dire così che apre verso gli orizzonti della globalizzazione perché gli anni Ottanta
Diciamo portano con sé questa ridefinizione dei rapporti di forza a livello planetario e in questa ridefinizione rapporti forza di manovra in Italia c'è anche la preparazione al mercato unico al Trattato di Maastricht
In vista del quale ad esempio la riforma Ruberti si giustificava
Che riteneva di ricavare le ragioni della propria sussistenza l'idea che l'Università dovesse preparare ad un mercato del lavoro che stava
Per essere investito da una profonda trasformazione da qui l'idea che tutto il ciclo formativo dovesse essere sottomesso quanto più è possibile alle ragioni
Dell'economia che non sono naturalmente ragioni oggettive ma sono il risultato di rapporti di forza e nel terreno dell'ideologia è nel terreno
Della società che si sono rovesciati a vantaggio di qualcuno e a scapito di di qualcun altro
Ora
La la fame nel mondo certo quello è un un tema l'esperienza di quella generazione un'esperienza compiutamente internazionale
Io facevo riferimento prima alla al all'affermarsi di una società multietnica all'interesse ad essere più per per il per il il Sudafrica dell'apartheid si potrebbe fare un riferimento alla all'America latina Nicaragua sandinista
E è il vecchio internazionalismo in parte ma solo in parte perché non sta più all'interno di una Teoria dell'imperialismo ma sta all'interno
In una visione del mondo in cui non è tanto la lotta di classe riprodotta a livello internazionale ad essere
Il vero argomento quanto appunto quella grande contrapposizione etica
A cui facevo riferimento prima che sta alla base dell'interrogativo che gli studenti americani fanno ai direttori delle rispettive università che sono impegnati in rapporti di affari con il Governo e il Sudafrica
E gli chiedono se sia giusto questa è una domanda che il Sessantotto considerava ingenua perché naturalmente in per un marxista diciamo così classico i la critica del capitale non si fa in termini morali ma si fa in termini di scienza di economia politica diciamo così ecco invece quella era una generazione che poneva una domanda in natura etica e naturalmente in questa
Prevalenza dell'etica sulla vecchia filosofia politica marxista
C'era anche questa sensibilità per temi come appunto la fame del mondo nel mondo ora però oltre allora al al maturare sul terreno dell'ideologia questa cosa nasce maturava anche sul tema di una nuova esperienza della mobilità
Che quella generazione faceva quella reazione Simone Moro gruppo comincia a muoversi molto ha preso l'abbrivio diciamo così nei decenni precedenti ma gli anni ottanta sono ad esempio gli anni dell'Inter Rail e cioè di questa un nuovo opportunità
Che si produce a livello diciamo così dei noli nel sistema di trasporto per cui si può viaggiare da un capo all'altro dall'Europa con una certa o a un livello abbiamo sì ha un prezzo
Piuttosto conveniente e questo facilita molto facilita molto gli incontri rende le l'esperienza giovanile riuscì permeabile sul piano appunto dei rapporti internazionale e questo dai cambia cambia possiamo dire così
A apre la mente di quella generazione che ha appunto occasioni di di parlare in una per la prima volta in una lingua che non è nella sua
E di incontrare persone che appartengono ad altri mondi ad altre culture e su sul terreno di questa esperienza oggi si parla molto la generazione Erasmus però insomma generazione InterRail non ha niente da invidiare a Generazione Erasmus
E sul terreno di quell'esperienza
Si apre la mente dei giovani si apre al all'incontro non solo con la differenza culturale ma anche con una serie di questioni che fino a quel momento non erano sembra atei così
Urgenti insomma si incontra la sofferenza del mondo ecco questa è una una questione se non è molto importante per la prima volta questa sofferenza del mondo non viene interpretata in termini
Di furore ideologico cominciano ignorare quel tratto diciamo così raggiungo elitaria che poi sarebbe diventato fin troppo invadente negli anni
Successi
Grazie ragazzi domande
Ragazzi e ragazze
Prego
Prego Aurora
Aspetta
Per cui prego
Ho
Sentendola parlare della squadra né nata andava
In modo così istantanea anche la alcun questa questo dibattito e dall'altro che un anno fa sarebbe stato impensabile prima quello ha detto da che già tenete Nadia cavalli del nuovo millennio è caratterizzato da un da un e impronta individualità
Quanto a causa di una casa ed in questa perdita di nuovi entro come diceva la gioventù poppe
Pennetta
Non ci sente benissimo allora
C'erano nulla
Fino e
Danza se lui decidesse di lei e non la sento più no io purtroppo ho sentito solo la prima la domanda mi è sfuggita completamente
Aurora Mancini
Perché pene
E non abbiamo capito Lorenzin preleverà le persone idea e e
Non è perché tra
The presenta individualistica Adele
Allora ora scontata ascolta non si sente Oprandi era riuscire a rientrare poi alzi la mano e ovviamente avrà il subito la parola perché non si sente assolutamente nulla
Ok
Mi spiace aveva
Ok
E altre domande
Studenti dottorandi
Dottoranda
Cioè così ritagli entro prego
Ieri brasiliani sentita liberissimo io abbiano un paio di domande nel senso che se noi generazioni hanno intanto aveva vissuto un in un riflesso diciamo passato quanto invece la generazione del due mila
Non vi viene riflesso del mito degli anni ottanta c'è come è scemato quindi questo tipo di attaccamento al passato sentirlo otto quello che è iniziato con il decreto napoleonico
Pavimentati questa generazione ha piegata su se stessa in un clima diciamo di una percezione di fallimento paragonando sì arminiani antenati
Però in effetti giorni nostri molto spesso ci si riferisce agli anni Ottanta inizio anni novanta come gli ultimi anni delle grandi produzioni così durante penso ad esempio alla letteratura italiana cinema italiano spesso si parla degli ultimi periodi dei grandi registi e grandi scrittori nonostante la produzione culturale sanno comunque cambiano Anzalone che non ci sono più produzioni culturali rilevanti
Grazie Frida può vediamo allora allora ci sei l'ornata
Scusa cinema
Prego o no e cosa l'atto primo
Cioè Saccà non ho la non mi niente
Ma pesci
Giuseppe a loro non so che dire non esiste
Lo Sri agile e comunque non è no per vedere si imposta ieri già tra
Prova a scrivere una
Però io Rocca io ho capito la genuinità e nasce a cavallo del millennio causa individualista e quindi questo possiamo considerare sia Ida e poi eventualmente non volevo rispondere Frida e ieri o in perché azione bisogna distinguere più la come dire la produzione di massa della Nostalgia
Dalla dalla costruzione legami intergenerazionali qui sono due cose se naturalmente che possono sempre soli per certi versi sono complanari
Ma per altri versi sono invece due operazioni molto distinte per esempio io ricordò che negli anni Ottanta hanno inaugurato una vera e propria industria della Nostalgia
La generazione degli anni Ottanta è cresciuta dentro quell'atmosfera soffusa di malinconia
Disegnata da film come American graffiti ad esempio poi la serie televisiva che in qualche modo nasce da quel film cioè Fidelis
Sono agli anni Griese fa dell'impianto degli anni degli anni cinquanta e poi si sa chi si ricorda i giornali
Nessuno culturale di Gianni Minà appunto ricorda questa celebrazione
Degli anni Sessanta insomma
Quelli sono anni rivolti all'indietro
Con questa idea di una innocenza perduta che sta sempre diciamo così aldilà dell'ostacolo rappresentato dal Sessantotto onore questa cosa l'ha capita
Come ha capito molte altre cose l'ha detta con grande alcune e Moretti in punto quando non mi ricordo più se andassi in Bianca
Vai in quella scuola che la scuola Marilyn Monroe dove appunto com'era bello il mondo prima del del sessantotto e con quelli sono anni che hanno prodotto questo atteggiamento però
Io eviterei di di di di corre nel nel nel rischio nel di scambiare questo tema con il tema del rapporto con il passato che invece non è mai un rapporto nostalgico
Ma è un rapporto se mariti può ermeneutico critico interpretativo che vuol dire vuol dire che in qualche modo il passato
è presente non come qualcosa che è avvenuto ma come una continua domanda
Con una sfida che sollecita la risposta di chi vive nel proprio tempo e che definisce il proprio orizzonte esperienziali e quindi anche il proprio orizzonte morale
In relazione al modo con il quale si dispone nei confronti di questo passato ed sono due cose molto diverse perché da un lato
Il c'è un prodotto culturale e cioè confezionato secondo tutte le regole dell'industria culturale che in intimidire che
Contiene già ed è grado già di offrire una risposta e orienta la risposta dello spettatore dall'altra parte invece c'è un campo di tensioni c'è una già punto cioè una domanda c'è un punto interrogativo
Che sollecita
Delle risposte per adesione o per per rifiuto per trasformazione cioè il passato è un oggetto in qualche modo a disposizione
Del presente che lo plasma in funzione non del proprio capriccio del proprio arbitro ma in funzione dei bisogni morali e il presente l'orizzonte fino quasi sempre avanzante del presente
Formula e riformula in una in continuazione vi sono due secondo me operazioni diverse cos'è successo
è successa o no che la forma educativa degli anni hanno i più recenti si costituisce sulla base del pregiudizio per il quale quest'operazione di interrogazione
Pone di definizione di sé in rapporto al passato smette di essere un'operazione culturalmente interessante
E tutto ciò che stimolante invece sta in un orizzonte futuribile verso il quale noi ci siamo sparati
A velocità supersonica salvo il fatto che poi scopriamo puntualmente che ci trasciniamo dietro cose nodi non sciolti e il passato ritorna nelle sue forme anche più più imbarazzanti proprio perché non è oggetto di una vera e propria
Critica oggetto di un'assunzione consapevole ma riesce persiste come come oggetto al tempo stesso rimosso ed incombente avete non è mai non viene mai
Viene mai l'oggetto di una di una vera e propria riflessione ecco direi però che non bisogna confondere le due cose un conto è l'operazione
Nostalgica che un'operazione di solito mano
All'industria culturale uso questa categoria allor Miano e Franco Cortese un po'vecchia
Ma che rende bene perché siamo di siamo in un'epoca di Stone i termini cioè siamo in un'epoca di comunicazione su base narrativa e c'è qualcuno che affronta il copione di questa di questa narrazione io la chiamo industria culturale
Non ha i tratti diciamo musiche aveva gli occhi di Adorno al a metà del Novecento forme più più più Angeli più leggere ma resta comunque in qualche modo una produzione di massa di immagini culturali e l'altra parte invece il lavoro più più faticoso più ingrato ma dal mio punto di vista più produttivo e quella dell'interrogazione del passato il punto è che questa interrogazione del passato
Sembra essere diventata irrilevante come se noi potessimo fare a meno di interrogare il passato per definire negli stessi
E
Mi il costo di questa che non è una smemorati
Partenza ma è proprio una inconsapevolezza culturale è il fatto che in via di fatto non stiamo andando a nessuna parte come società neanche condividi siamo persi dentro le nostre vite private
Ma il il abbiamo ma grandi difficoltà a concepire Progetti collettivi come comunità
E così via
Domande
C'era entrato nel maggio comunque c'è un'immagine diciamo in questo libro è pieno di immagini ma immagini raccontate c'è quella Vinicio appunto nella foto nella dei fatti di via Indipendenza è quella della
Il giocatore parco Omo di Mila no ora scusate io non l'ho vista
è una funivia eccetera
C'è un'immagine che secondo dei racchiude gli anni Ottanta aumenta i voti non i
No Gaetano così come il credito per dirne riferire rinnovo
Lui si parlava prima c'è la morte di Jerry Maslow che da io no no al protagonismo dei giovani del Sud delle stragi appunto il infatti di di di Palermo la strage
Di
Di più autorevole qui finisce e il suo autista Andrea rifarlo eccetera c'è un'immagine inoltre questa quindi una cabina telefonica alcuni gettoni che un
Molti dei ragazzi presenti forse non hanno mai visto e
Immagini che si collega chiude allora sì questa è la domanda che mi sono fatto che mi è stata fatta alla quale ti confesso di non saper rispondere nel senso che secondo me non c'è un'immagine o almeno a me
Non viene un'immagine che in grado di riassumere gli anni Ottanta ci sono molte immagini degli anni ottanta
Che in qualche modo dicono che quelli di quel decennio in decennio come dire profondamente stratificato porta dentro di sé un sacco di cose porta dentro in sé
La sguaiate sa ai lustrini e paillettes luci stroboscopiche la pista da ballo evidenzi Indesit di cui ha scritto un giornalista come Paolo Morando
Certa dove la febbre del sabato sera che e diventerà l'oggetto di un desiderio entra il settantanove nell'ottanta e l'oggetto di un fortissimo investimenti biologico per convincere Re di giovani che il mondo è cambiato e che adesso un tempo si sparava o si andava in un ai cortei invece adesso è arrivato il momento del ballo
Però sono anche gli anni appunto dell'attenzione civile dei funerali di Pio la Torre a Palermo nel maggio del mille novecento
Ottanta su chi avesse io nel nelle note del libro c'è il link al alla alla al filmato c'è il filmato integrale i funerali furono trasmessi integralmente dal TG due quel giorno andarli a rivedere interessante perché far vedere che cos'era
La Sicilia Palermo in quell'anno fra l'altro e fa impressione vedere la differenza tra quei funerali funerali ad esempio della di Borsellino o con il forcone
Mentre i funerali di Borsellino soprattutto sono funerali sono Funari di un tumulto no di un'indignazione popolare che nessuno riesce più a contenere i funerali
Di di Pio la Torre sono i funerali di una tensione politica che però molto forte che si esprime anche morti in maniera molto dura ma non certo punto prende la parola in quella piazza Politeama che la piazza solenne
Con la musica di Beethoven ma con l'Internazionale con il presidente Mario Punkt pubblica il presidente del Consiglio tutto il gruppo dirigente del partito comunista schierato dietro enormi bandiere rosse insomma sono gli anni anche quelli sono gli anni Ottanta ecco questa è una cosa che va che va detto e poi ci sono c'è una gli anni ecco presepio Fanfani pressione parlare di questo libro in questa circostanza mai siamo qui a ognuno a casa propria ognuno al riparo da uno schermo dietro lo schermo di un computer non ci possiamo toccare non ci possiamo imbracciare non ci possiamo salutare quelli invece sono gli anni di una grande fiducia
Nella nella possibilità che il mondo è dell'idea che il mondo sia sia uno spazio agibile
Non solo le piazze le strade della vecchia tradizione rivoluzionaria otto novecentesca ma il mondo è agibile se può lo si può visitare no si può andare in Oriente si può andare in Medio Oriente
Si può andare in Egitto senza paura di essere sgozzati senza poi tradì saltare in aria e senza paura di essere contagiati
Ecco questa è un'altra forse in questo caso il tono diventa un po'troppo nostalgico e malinconico visto il tempo che ci è toccato però è abbastanza singolare discutere di questo libro
Che in fondo parla di una certa al gioiosa fiducia giovanile la possibilità di muoversi liberamente per il mondo
Ci sono domande
Prego Piergiorgio
Prego ogni giorno
Mi chiedeva e perfettamente ok
Salve buonasera volevo fare una domanda abbiamo detto non parlato anche diciamo regionalmente li precedono sugli anni Ottanta secondo lei invece qual è un po'l'evento che cambia le sorti diciamo italiane degli anni Ottanta nel senso mio marito mai appagata indiani cinquant'anni sessanta mila settanta
Però come diceva prima diciamo non è che si può parlare di sessantotto ma si parla di un decennio congrua dal sessantotto fino al settantotto
Quando ritiene che finiscano di Ennio tanta c'è un evento che vuol dire ok questo assegno una diciamo uno spartiacque
Oppure magari ad esempio non so già agli anni Novanta hanno segnato questa spartiacque abbiamo prima di apartheid e non so magari nel nel novanta un domande Alonso viene liberato oppure c'è la morte io non osa una figura importanti comunque grassa negli anni Ottanta che mi settant'anni ottanta come Pertini
Non lo so no magari anche una leggera comunque riprese colonica che c'era stata in Italia a fine anni ottanta il sembrava forse dal mio punto di vista avere come suo apice appunto l'Italia novanta che doveva svolge quel quel senso di progresso di far vedere che l'Italia era ancora viva era forte
Invece diciamo da quell'evento noi ma
è stato dice un militare in una sorta di disastro economico con lavori fatti ma le corruzione e quant'altro ci vendere appunto in onda compendio aveva dato come bensì è un po'ovviamente importanti per l'Italia che è stata quindi l'area novanta
Ma secondo lei c'è un evento che segna appunto non ce ne sono alcune che l'intesa da azienda questa cosa lei dice e molto mi faceva sorridere perché in realtà per esempio gli anni Ottanta hanno fretta di finire ovvero quella generazione che vive negli anni Ottanta spetta agli attacca finiscano
Nei cortili delle università occupate meno centonovanta ci saranno molti striscioni che ripetono la stessa identica frase qui finiscono gli anni Ottanta
La a a un nell'autunno del mille novecentottantanove novanta nel giugno del mille centonovanta scusatemi durante delle le grandi manifestazioni metalmeccanica che sono manifestazioni molto partecipate allora
Appunto L'Unità titola qui finiscono agli anni Ottanta perché perché gli anni Ottanta erano cominciati con una con un ago evento estremamente significativo che era la marcia dei quaranta mila io all'inizio ho detto agli anni Ottanta non sono anni diffuso svanì di sconfitta sono inquadrati incorniciati
Da una sconfitta e questa sconfitta è sicuramente o meglio una sconfitta diciamo così
Una evento che segna un ribaltamento la prospettiva è sicuramente Sipra sancisce un avvenuto ormai rovesciamento e rapporti di forza politici e sociali
Appunto la fine la sconfitta degli operai della FIAT che se coi est al termine di un ciclo che era cominciato diciotto anni prima con i fatti piazza Statuto a Torino nel luglio del mille novecento
Sessantadue che erano stati ben prima del sessantotto la scintilla o la o l'annuncio di una nuova soggettività operaia ribelle indisciplinata irriducibile appunto alla alla disciplina
Politico sindacale e che dallo che si espresse in quell'occasione una forma clamorosa che lascio tutti spiazzati mi novecentottanta chiude questo questa questa vicenda perché appunto uscendo in piazza no gli operai ma impiegati e al comuni operai di alcuni operai della FIAT ma molti molte le fabbriche dell'indotto FIAT perché chiedono che lo sciopero finisca
Gli operai liberino i cancelli che sciolgano i picchetti e quella è una cosa sicuramente clamorosa
Degli anni ottanta non sono tutti uguali naturalmente che un decennio dura tanto
Sono gli anni del terremoto il terremoto in Irpinia il mio centottanta una catastrofe
Non solo perché la cara Sofia umanitaria muoiono migliaia
Di persone ma perché l'Italia si scopre arretrati si arretrati stima di fronte a quella a quella tragedia i soccorsi arrivano Remo ritardo ci sono paesini dell'Irpinia e per giorni sono irraggiungibili
Il Papa ha della terra al Partenio di Avellino dopo aver visto dall'elicottero la devastazione Pertini
Andrà in televisione facendo un discorso che ha la retorica tesa dei comunicati del CLN dicendo che il prefetto di Avellino che si è reso colpevole ne erano dato l'allarme con la giusta consapevolezza la gravità di quello che era accaduto
Della rimosso sì linee per
Un presidente un ministro degli Interni insomma poiché è un evento molto importante però gli anni Ottanta non so ma man mano che ci si allontana dall'inizio questi anni Ottanta assumono un tono più lieve un tono diminuisce anche significativa significativamente la violenza politica questa è un'altra cosa va a detta il terrorismo che è un fenomeno degli anni settanta in realtà è un favore sia cavallo negli anni settanta ottanta
A delle code ancora nell'ottantacinque a man mano che ci si allontana dall'origine di quel decennio gli anni Ottanta acquisiscono una gioiosa fiducia in se stessi
Che sembra essere il segno di un riconquistata fiducia del Paese insiste sì sì sì sì si torna a uscire
Si sta si vive con una certa tranquilla sembra anche che il quadro politico debba evolvere diciamo così
In una direzione che non è più quella del blocco comunista cattolico i socialisti sembrano i radicali centigradi visto che siamo abbiamo parlato prima del partito radicale non si può
Diciamo così non tener conto del fatto che gli anni Ottanta sono annunciati sulla soglia nel mille novecentosettantanove la clamorosa affermazione
Del partito radicale che diventa un soggetto protagonista della lotta politica in quel in quel decennio il partito socialista le forze laiche appunto socialisti laici scusatemi radicali
E repubblicani per certi versi sembra sembrano annunciare la Costituzione di un'area intermedia forte capace di disarticolare questo gioco delle due chiese
Insomma quindi gli anni ottanta vanno considerati come un decennio molto complesso che non si può ridurre all'immagine unitaria
A Corini
Non la sera grazie alle due domande la seconda ce lo prendo spunto da da Piergiorgio che mi ha preceduto la prima domanda è quanto la gestione del debito pubblico ha inciso sul sui comportamenti sulle che ha sulla ottanta degli anni ottanta sono punto di vista economico e non solo sono anni in cui il debito pubblico italiano esploso quindici in quanto la gestione del debito pubblico ha inciso sulla care alta per i soci mercato del lavoro
Abbiamo perso Marco Pini mi sento
Scusi abbiamo senza arrivato fino al dico poi dopo un anno dicevo quanto il debito
Pubblico il nuovo capitolo almeno il sulla società sul mercato per lavoro sulla a sulla politico che qui sulla caratterizzazione degli anni ottanta
La seconda domanda prendendo spunto da Piergiorgio se Trattato di Maastricht ed è
Uno di quei momenti che segnano la fine degli anni ottanta
Allora anzi gli anni ottanta sono gli anni è appunto una grande espansione dell'indebitamento dello Stato era cominciato già prima per la verità
Il giardino dopo il sessantotto per tutti gli anni settanta cresce la spesa pubblica perché diciamo così come cresce quella
Caratteristica per la quale lo spazio pubblico diventa un'arena dove vari soggetti sono in competizione per accaparrarsi una quota consistente del bilancio la famiglia pubblica
Dico che uso questa espressione perché mi riferisco a un capitolo di un libro molto importante è un libro di un sociologo americano danni al bel che nel mille novecentosettantasei
Sei pubblica appunto questo un libro che si intitola Cultural controlli somma capitalism le contraddizioni culturali del capitalismo
Che ha un capitolo che si intitola appunto il rilancio e la famiglia pubblica che la Fondazione Einaudi pubblicherà credo nel mille novecentosettantasette come capitolo parte introduzione italiani libro imbelle non è stato mai tradotto integralmente ma quel capitolo di bilancio la famiglia pubblica è stato tradotto ed è un test importantissimo Bell era un sociologo americano diciamo così Next trotskista
Chi diventa uno dei maestri del pensiero neoconservatore americano
Uno degli editori una lista molto importante schiappa Bric Interest Sbai sul vorrei confondendo credo proprio di sì
E almeno fino o a a un a un certo punto e e con quelli di Baroš e mania particolare con quel capitolo sul bilancio Foligno pubblica
Belle riprende dal punto di vista neo conservatore le tematiche che erano state prima i Schumpeter e poi di di Vincenzo Connor sulla crisi fiscale
Dello Stato e mostra come in qualche modo la la democrazia
Di incentivi la pressione dei soggetti particolaristici sulle strutture dello Stato per accaparrarsi appunto
O benefici sotto forma di elargizioni dirette
O indirette che appesantiscono molto il bilancio dello Stato io direi si Maastricht sicuramente un passaggio importante però non dimentichiamo che il novantadue novantatré novantaquattro soglia grandi inchieste giudiziarie
Insomma gli anni Ottanta che culminano forse in quel all'inizio di quel decennio coi naufragano proprio poco in Italia quell'Italia
Perché diciamo di artigiani intanto sono anche il decennio insomma di una grande posta così ad una grande scommessa
E cioè in qualche modo l'Italia è uscita appunto esce possiamo dire così a metà degli anni Ottanta dal lungo ciclo della sua trasformazione una trasformazione che era cominciata trent'anni prima era cominciata agli inizi degli anni Cinquanta quando i Paesi ormai ha chiuso la fase della ricostruzione post bellica e avvia quel processo di trasformazione economica che va almeno fino a metà degli anni Sessanta
O all'inizio degli anni Sessanta assunto il nome di miracolo economico d'allora Nikon italiana cresce ad un ritmo molto più basso ma in qualche modo
Si muove sulla stima su cui sulla stessa traiettoria cioè
Grandi spostamenti di popolazione dal Sud al Nord donando alla periferia al centro dalle zone interne e montante montuose alle pianure
Costiere dai paesini dell'Appennino ai grandi nodi urbani
Questo comporta una serie di problemi legati all'inurbamento alla trasformazione dei codici morali che sono tipici di questi di questi processi ora questo ecco e naturalmente le le scosse prodotta da questa trasformazione sono state enormi violente impetuose lo stesso sessantotto gli stessi anni settanta si possono considerare da questo punto di vista quindi non soltanto come l'Effetto di una iper la politicizzazione dei gruppi
Giovanili e quindi per ideologizzazione di questi stessi gruppi ma come in Effetto del fatto che i codici morali della società tradizionale si stanno disgregando
E una nuova moralità urbana individualistica
Sta prendendo il posto di del del del bene dalla vecchia morale
Gli anni li i settanta sono gli anni davanti alla scolarizzazione di massa ricordate dichiarare la scuola media unificata nasce nel sessantatré con compie il suo primo ciclo nel sessantasei alla fine del sessantasei quindi immediatamente prima nel sessantotto a partire da lì comincia una stagione di di di scolarizzazione di massa con tutte le conseguenze aumento dei conflitti innanzitutto in questa questo processo comporta ora alla Fit vita negli anni a centottantacinque in qualche modo si può dire che l'Italia ha compiuto il circolo sotto sto non siamo a quel punto dovrebbe come dire attrezzarsi
Per darsi dei nuovi delle nuove regole a livello istituzionale a livello di funzionamento la macchina dello Stato a livello anche di di di codici culturali
E e gli anni Ottanta non riescono compiere questa operazione premette la grande riforma per utilizzare questa formula
Che andò per la maggiore in quel periodo non si farà se come dire stiamo ancora a discutere di riforma della Costituzione viviamo gli affetti della della Fidel de il berbero dalla sconfitta di Renzi al al referendum del due mila e sei C che era ancora un un tentativo di di fare la grande riforma non ci sono riusciti non c'è riuscito Berlusconi inciucio D'Alema insomma comunque gli anni Ottanta questa cosa non riescono a fare
E sono anche gli anni in cui appunto
Questo grande rimescolamento delle carte sociali ha prodotto può anche una o allentamento dei vincoli della morale tradizionale che rendono possibile anche i fenomeni corruttivi cioè i fenomeni corruttivi non sono soltanto frutto di un generico male politico sono anche frutto del fatto che arrivano in posizioni di comando dell'amministrazione pubblica personaggi dalla dubbia moralità perché vengono da storie insomma di di miseria di arricchimento veloce che si è costruito su basi ben poco solide naturalmente questo far sì che i costumi che entravano pubbliche amministrazioni sull'onda di questa gigantesca questo gigantesco processo di democratizzazione siano tali da non costruire una cintura protettiva attorno alle spinte respinte corruttive
è insomma l'Italia l'Italia non si dà una scuola anche il grande luogo in cui insomma il grande luogo per mezzo del quale il grande strumento per mezzo del quale democrazie moderne provano a risolvere questo tipo di problemi Daria
L'Italia non si dà una scuola nuova ma comincia a sgretolare la vecchia scuola pensate a Milano centottantacinque che nell'anno che inaugura il ciclo la riforma della scuola elementare mille novecentottantacinque mille novecentonovanta
Fino al mille centottantacinque per trent'anni per trent'anni i progressi rami elementari erano rimasti sempre gli stessi erano stati promulgati nel mille novecentocinquantacinque
E resta ed resteranno in modificati sostanzialmente fino a metà degli anni ottanta e a quel punto si cerca IVA aree appunto nuovi programmi si inventano i moduli da compresenze pensate all'università sessantanove era stato l'ambra liberalizzazione degli accessi universitari del prolungamento dei bienni e dei trienni delle scuole professionali che con permettono agli studenti conseguì una qualche forma di maturità
E da l'accesso all'università riesca resta la stessa ma gli studenti sono altri
E naturalmente questo genera delle profondissime forti tensioni tutto questo noi lo paghiamo oggi
Cioè parliamo di decisione la mancanza di prospettiva di una classe dirigente che allora manca la sua grande occasione
Leone
Temo che dice un'ultima domanda voi e ignote via allora
Che contesto internazionale
Come è stato diciamo condizionato il mondo
L'Europa con la fine della guerra tenda
Diciamo l'avanzata neoliberista in quegli anni
Grazie grazie io nel libro finito scusatemi facendo un buon volume la mia libreria cito questo non so se si vede sì
Questo libro che è un un dialogo tra due autori molto importanti come Ralph Dahrendorf che tutti voi conoscete l'altro e Theodore Sorensen Theodore Sorensen è un cioè cioè Barrymore bucato
Legato a politiche era stato autore di discorsi ritenne di due si confrontano solo un tema e Whiting Atlantic c'è un Atlantico che si sta allargando le sponde si stanno allontanando
E il tema sotto questo titolo dovesse Cengio in Forin poi si sa cambiamenti interni e politica estera perché quelli sono effetti
Veramente gli anni in cui possiamo dire così l'alleanza atlantica ai rapporti all'Europa e quell'altra Europa fuori dall'Europa come la chiamava fermammo rudere che sono gli Stati Uniti sono gli Stati Uniti d'America come dire rivedono radicalmente i rapporti con quel mondo che era sembrava destinato a essere un'unica cosa
Dopo la fine della seconda guerra mondiale in realtà è attraversato da spinte e controspinte che essendo ammettono appunto come dicono i due autori
In discussione le ragioni dell'alleanza tuttavia tuttavia sollecitano fortissimi Mania molto forte
Le basi di questa stessa alleanza il mille novecentottantasei e mila centottantasette sono anni della ridefinizione dei trattati del patto di Roma e annunciano il il Trattato di Maastricht e cioè sono o anni caratterizzati da una americanizzazione dell'America e da una europeizzazione dell'Europa come si esprimono appunto in questo di cui si esprime Dahrendorf
In questo libro cioè di una più netta definizione dei profili politico strategici dei due delle due parti di questa famosa Alleanza quindi sicuramente siamo al al mio cuore di processi di ridefinizione geopolitica che porteranno di lì a poco appunto la nascita dell'Unione europea e poi anche a questa difficoltà americana di interpretare il proprio ruolo rispetto all'Europa nel quadro la fine
Della guerra della guerra fredda
Non mi rimane che ringraziare
Adolphus Scotto di Luzio diciamo invitarlo una volta che sarà ripristinata
Un minimo di normalità Roma molto volentieri diciamo con più agio ecco di queste cose lo ringrazio naturalmente della presenza della ciò beh la relazione anche nel libro azzurrina
Confortarmi ecco nella lettura anche di un mio passaggio
Quindi sormontano intento Craxi tutti e aggressori venirci grazie a voi e buona serata grazie a tutti grazie per averlo
Arrivederci abile artigiano
Arrivederci rivisti Aldo bolle d'aria
Praticamente
Dunque per per visto che siamo in poi per i ragazzi della tuttora ingiuria questo è un compito didattico quindi diciamo quando mimando le cose che facili ci dovrebbe essere una vostra comandare con poi ovviamente come volete però insomma sarebbe sarebbe un compito didattico ecco
Poi ovviamente diciamolo esplicitare perché non non va non me ne frega nulla insomma però se è riuscito a fare una domanda sarebbe medici
Ma comunque va bene più grazie arrivederci