Passaggio a Sud Est - Supplemento del giovedì

Buongiorno da radio radicale Buongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del supplemento settimanale di passaggio al suo terzo supplemento di giovedì ventisei novembre del due mila e venti
Venticinque anni fa nel novembre del mille novecentonovantacinque con l'accordo di Dayton veniva posta alla fine alla guerra in Bosnia Erzegovina
L'accordo quadro generale per la pace in Bosnia Erzegovina questo è il nome ufficiale detto anche protocollo di Parigi dove fu formalizzato il quattordici dicembre fu stipulato tra il primo e il ventuno novembre
Del mille novecento a novantacinque al termine di
Lunghe faticose trattative
L'accordo frutto fu sottoscritto fu voluto dall'Amministrazione statunitense di Bill Clinton e fu sottoscritto dagli allora presidenti
Di Bosnia Herzegovina Croazia e Serbia vale a dire Allia Isa dei tuoi Franjo Tudjman che Slobodan Milosevic
La conferenza di pace fu guidata dal mediatore statunitense Richard Holbrooke insieme all'inviato speciale dell'Unione Europea Carbini tutte al viceministro degli esteri della federazione russa Igor Ivanova
Ecco questa questa ricorrenza costa riversare questo venticinquesimo anniversario non ha avuto praticamente avuto scarsissima attenzione da parte della stampa italiana parte
I i giornalisti che se ne occupano ormai sono rimasti pochi e alcuni e i siti specializzati
Ed è comprensibile se volete visto le emergenze che dobbiamo fronteggiare sul piano internazionale ma anche sul piano interno
Però un è interessante e importante andare a riconsiderare
La il proprio la questione la Bosnia Erzegovina quegli accordi di pace anche perché questo chiama in ballo ruolo dell'Unione europea in una fase in cui l'Unione Europea sta bastano intendo
Veramente approva la prova la sua tenuta e sta provando a gettare anche delle basi concrete per immaginare un futuro un futuro che sia magari diverso da sì che si vada verso una costruzione europea più più solida il trattato che fu imposto da Bill Clinton ai rappresentanti bosniaci croati e serbi
Ufficializzo parliamo appunto dell'accordo di Dayton ufficializzo le divisioni sancite da un conflitto che era costato più di cento mila morti
Dall'ora nei Balcani non si combatte più c'è stata solo la parentesi del Kosovo però non ci sono nemmeno prospettive di sviluppo è la Bosnia cosa veramente particolare e difficile paradisi di prospettive di sviluppo e di progresso
Il tempo si è fermato e la Bosnia è rimasta un ibrido è quello che scrive Gigi Riva giornalista che segui come inviato di guerra le conflitti dei della jugoslavi dell'ex-Jugoslavia negli anni novanta
Quanto scrive in un articolo che è stato pubblicato il ventuno novembre sul sito internet di la Repubblica in cui si parla appunto dell'accordo di pace che cristallizza so la guerra nell'ex Jugoslavia
Quando il ventun novembre di venticinque anni fa dalla lontana Dayton in Ohio arrivò la notizia che un accordo di pace per la guerra nella ex Jugoslavia era stato raggiunto l'esultanza fu generale respirava Sarajevo dopo tre anni e mezzo di assedio
Respiravano le altre città martoriate l'urgenza di porre fine alla carneficina provocò un'euforia spontanea eppure effimera
Comincia così l'articolo di Gigi Riva che poi spiega come a mano a mano che venivano resi pubblici i termini del trattato firmato sotto gli occhi di Bill Clinton dei tre presidenti dell'UDC Tudjman e Milosevic
Fu chiaro che rimanevano inalterati i presupposti che avevano provocato il conflitto
Una farraginosa ingegneria istituzionale riconosceva di fatto le rivendicazioni delle etnie sanciva una partizione e dunque l'impossibilità di continuare a vivere insieme quanto in realtà a parole si sarebbe voluto evitare il Paese veniva diviso in due entità termine sufficientemente vago perché chiunque potesse di vestirlo di una proprio significato alla carta nascevano alla federazione croato musulmana
Cinquantun per cento del territorio della Repubblica serba di Bosnia quarantanove per cento ciascuna dotata di un Parlamento più una camera statale una presidenza tripartita con un servo un croato musulmano che si alternano al comando a turno ogni otto mesi
Un complesso meccanismo di veti già annunciava il blocco dei processi decisionali come puntualmente è avvenuto
Corpi di polizia e addirittura due eserciti separati erano la cartina di tornasole della delle diffidenze che aveva nominato il faticoso accordo raggiunto in teoria un unico paese in pratica tre perché anche la Federazione croato musulmana
Era un artifizio strappato dei mediatori americani
Ai due riottosi alleati nell'area quanto quando i rispettivi leader avrebbero preferito il distacco di quel trattino insomma Tudjman ESA dei capi si avrebbero preferito separare insomma crearne tre di entità gli va anche ricordato come il ponte di Mostar durante la guerra fu bombardato dai croati nonna dai non dei serbi
Ma torniamo all'articolo di Gigi Riva sul sito di Repubblica
La conseguenza fu la conseguenza punto di quell'accordo fu ed è ancora il dominio nella vita politica dei partiti etnici peraltro egemoni anche nelle prime elezioni libere che avevano preceduto la guerra costata più di cento mila morti
Tra l'altro di quelle elezioni libere
Parla molto bene spiega molto bene e e la la l'arrivo dei partiti etnici un articolo che stato pubblicato da Osservatorio Balcani Caucaso e che abbiamo ripreso sulla sulla pagina Facebook di passaggio a sud-est che abbiamo a cui abbia vi abbiamo letto nella supplemento settimanale de la settimana scorsa di passaggio a sud sta che era dedicato alle Lezioni locali del quindici
Novembre in Bosnia
Ma torniamo appunto all'Artico Gigi Riva che spiega come appunto la questa questo questo dominio della vita della vita politica dei partiti etnici ha creato un meccanismo di potere che se non obbliga però agevola il voto al gruppo di riferimento in cambio di prebende posti di lavoro e sussidi
E alimenta la corruzione di gruppi dirigenti rimasti pressoché inalterati con ricambi consentiti solo all'interno del clan familistico
Benché fosse evidente da subito che silenziato i fucili si sarebbe stato urgente necessità di una dei tour due nessuno ha mai osato toccare quel castello di carte nel timore che si potesse franare in un nuovo conflitto
Nella politica dei piccoli passi per riavvicinare i nemici ha prodotto risultati tangibili
La Repubblica serba di Bosnia continua a sognare l'annessione alla madrepatria Serbia e il suo capo Milorad odi che minaccia a ogni piè sospinto un referendum secessionista oltre a negare ovviamente le atrocità compiute dal suo popolo come il genocidio di Srebrenica
Mentre Radovan Karadzic e Ratko Mladić i leader politico e militare degli anni fatali vengono osannati come veri patrioti
I croati di Erzegovina dal canto loro non hanno abbandonato l'idea di unirsi a Zagabria e loro emblema è lo slogan per il quale mostre la più bella città croata quante Wozniacki o musulmani di Bosnia
Sentiti si traditi da un Occidente di cui pure si credevano parte hanno rivolto lo sguardo verso correligionari delle Pietro monarchia del Golfo e verso la Turchia di resetta i perdo Anna UNIFIL Cine garantire aiuti in cambio di un'influenza nella martoriata regione
Cristallizzata da Dayton come prigioniera di una fotografia immutabile la Bosnia rimasta un ibrido senza futuro un paese di fatto dipendente dalle elargizioni internazionali disoccupazione altissima economia allo stremo da dove i giovani cercano soltanto di emigrare
Quasi senza più nemmeno l'illusione di un ingresso nell'Unione Europea in tempi brevi nonostante la richiesta di adesione formulate nel due mila sedici
Troppo lontana da standard comunitari impossibili da raggiungere a causa dei troppi nodi irrisolti del suo stato su per parafrasare il titolo di un libro dello scrittore ceco Bohumil Hrabal
è un paese dove il tempo si è affermato non c'è guerra per fortuna ma la pace è un'altra cosa
E non molto molto netto l'articolo di Gigi Riva ma non di meno insomma fa o fa un ritratto che sarà impietoso ma è quello che comunque deriva dalla Borsa
S coordina di oggi una Bologna seconde che si trova tra revisionismo storico e venti riconciliazione a venticinque anni da Dayton e quanto scrive Andrea Zambelli il venti novembre su il Giornale punto net Andrea Zambelli uno pseudonimo che raccoglie non cedono collettivo della redazione di il giorno al punto net
L'articolo ricorda con gli accordi di Dayton e questa è la frase spesso citata
Misero fine alla guerra in Bosnia Erzegovina ma non prepararono il Paese alla pace venticinque anni dopo la Bosnia Erzegovina resta un Paese fragile
La cui entità maggioranza serve la Repubblica Srpska non ha mai messo da parte i disegni secessionisti in cui la frammentazione del potere politico delle forze di polizia crea potentati locali Proni alla corruzione
Nonostante la verità storica ormai ben stabilita anche la memoria resta divisa e continua a non esserci nel Paese alcuna come Morazzone congiunta nemmeno delle vittime civili del conflitto
La leadership politica serbo bosniaca guidata da Nicola dopodiché continua a negare la definizione di genocidio come riconosciuto da due diverse corti internazionali per il massacro di Srebrenica
Nel nell'agosto del due mila e diciotto a ridosso delle ultime elezioni politiche il Parlamento de La Repubblica Srpska ha votato per ripudiare la relazione del due mila e quattro
Dello stesso governo delle entità in cui riconoscevano i crimini commessi dalle milizie serbo bosniache durante il conflitto del mille novecentonovantadue mille novecentonovantacinque allo stesso tempo l'entità maggioranza serba decise di istituire due nuove Commissioni storiche
Internazionali sulla sofferenza dei serbi essere pensare a Sarajevo
A capo questa tra virgolette a capo di tali iniziative revisionista scrive lesione al punto net condannate da un gran numero di accademici la leadership politica di Banja Luka che gode di buoni rapporti con il Likud il partito di destra nazionalista israeliano il partito di dell'attuale premier Benjamin Netanyahu ha chiamato storici dell'Olocausto come gli israeliani Kilian Grace e Raffaele Israele già noti per aver pubblicamente espresso dubbi sulla natura genocidi area del massacro di Srebrenica
Lo scorso ventitré ottobre il premier della Repubblica sei Oscar Radovan Nabisco vice
Lui stesso da poco messo sotto inchiesta per crimini di guerra Srebrenica annunciato che la prima relazione storica d'sulla quella sui serbi di Sarajevo è stata consegnata al governo serbo bosniaco la data di pubblicazione resta però ignota
Secondo le indiscrezioni oltre a ripetere le note teoria del complotto sui massacri del marchio alle il rapporto revisionista sosterrebbe che durante il conflitto Sarajevo non fosse sotto assedio ma in una situazione di blocco marca nel mercato che fu colpito a più riprese
Da bombardamenti in cui morirono durante l'assedio decine di di persona
Nel frattempo prosegue l'articolo di giornale punto net
Il venticinque ottobre un gruppo di Sarajevo che si sia ritrovato presso la fiamma eterna dove è stata deposta una corona di fiori per ricordare e rendere omaggio e civili serbi uccisi presso casa anni sul monte Trebbio dice durante l'assedio
Un'iniziativa attuale della società civile che ha preso il via nel due mila e quindici nel novantadue
Durante l'assedio e la milizia di Musa Nanto Paolo dice inquadrato nell'esercito della Repubblica di Bosnia Erzegovina uccise brutalmente vari civili serbi presso le alture di casa
Per tale crimine di guerra quattordici soldati furono condannati a pene dai dieci mesi sei anni di carcere To palla dice rimase ucciso nel novantatré durante la fuga dopo l'arresto da parte della polizia e delle forze speciali bosniache
Finora dalla faida di casa anni sono stati riesumati resti di ventitré persone quindici delle quali sono state identificate si tratta di cinque donne e dieci uomini di cui due vittime ucraine due croato bosniaco dieci serbi
L'Associazione per la ricerca sociale la comunicazione ha rinnovato l'invito le autorità cittadina ESE erigere un monumento alle vittime di Casali
Il monumento e dovrebbe essere un esempio di confronto autocritico con i propri crimini nonché un esempio dell'obbligo morale dei cittadini di Sarajevo
Di rendere omaggio ai loro concittadini uccisi a casa secondo hudna Camber dice professore all'Università di Sarajevo affrontare queste pagine del nostro passato non è un segno di tradimento nazionale ma di eroismo e umanità
In questo modo difendiamo ancora di più ciò che abbiamo combattuto nella guerra possiamo rimuovere questa macchina dell'esercito
Punta l'esercito bosniaco
Dimostrando che non eravamo tutti eguali
L'allora presidente di turno alla Bosnia Erzegovina parchi riserve dodici aveva visitato casa nel due mila e sedici una prima volta per un leader politico bosniaco la città di Sarajevo eredità della federazione hanno approvato il per il due mila ventuno la sistemazione del sito oggi inaccessibile a nel Mondiale
Questo l'articolo firmato da Andrea Zambelli pseudonimo collettivo
Nella redazione di questo giornale punto net che ha venticinque anni ed ha detto non ha con fa raccolto muto come la Bosé sia stia tra revisionismo storico di riconciliazione
La pace in perfetta quella di Dayton quella di detto fu una pace imperfetta che oggi rischia di offuscare la realtà questo è quanto scrive invece Leonard Cohen giornalista e scrittore nel suo blog sul sito del fatto quotidiano
L'articolo cento punto di di come scrive che più che altrove in Bosnia e rapporti con il passato uno spaventoso recente passato continuano ad essere ambigui gli odi continuano a scavare fossati le divisioni etniche religiose sono sempre più marcate
Nonostante la pace imposta da Washington un quarto di secolo fa un quinto della popolazione secondo un recente censimento emigrato sono rimasti tre mi tre milioni settecento mila abitanti la metà dei quali musulmani il trentasei per cento serbi ortodossi quattordici per cento croati cattolici
Lo spaventoso caso del calo demografico
è frutto di un lungo difficile dopoguerra contrassegnato da narrazioni che rovesciano i fatti la comunità internazionale da tempo sollecita la Bosnia Erzegovina a varare una legge contro il negazionismo come esiste in certi paesi europei per la Shoah
Senza successo il Paese troppo diviso troppe fratture nella c'erano lo scheletro perché tale legge venga varato correrebbe il consenso delle tre comunità in cui suddiviso cioè Mosè Bianchi serbi e croati mai movimenti nazionalisti delle tre comunità praticano tutti sia pure con sfumature diverse una sorta di riscrittura del conflitto
Forse prosegue Leonardo Corinna
E l'unico momento in cui la Bosnia cerca di esibire un'identità nazionale quando scende in campo la nazionale di calcio guidata dall'ex juventino Appiani c'è da romanista Geco come è successo mercoledì diciotto novembre a Sarajevo quando è stata sconfitta con l'Italia dall'Italia
L'tre giorni questo tre giorni prima di celebrare il ventuno novembre un anniversario ormai ingombrante cioè quello punto degli accordi di pace ne venne anniversario ma ingombrante
E mal vissuto sia dal punto di vista storico che da quello diplomatico la firma obtorto collo più laboriose contorto accordo di pace voluto venticinque anni fa nel novantacinque dall'amministrazione Clinton
Che costrinse dopo venti giorni di astio si colloqui tre riluttanti nemici a stringersi la mano
E fu così che Slobodan Milosevic presidente serbo Franjo Tudjman presidente croato e a Lia Isabelle govies presidente bosniaco firmarono un protocollo di intesa che stabiliva la fine delle ostilità e circoscriverla le aree etniche della Bosnia Erzegovina
La l'accordo quadro per la pace in base a seconda portava in grembo grandiosa speranze ma partorì una creatura fragile abbiamo già visto il perché insomma nella complicatissimo assetto istituzionale la partizione dovuta di fatto alle con la conquiste o perdite territoriali alla polizia dico lo stesso Holbrooke scrive Leonardo Coen
Dubitava che resiste se più di tanto l'accordo per fortuna se sbaglio tuttavia venticinque anni dopo il suo ambizioso progetto rimasto incompiuto infatti non si ha sviluppato una coscienza nazionale né tanto meno una coscienza federale
Sono invece cresciute le identità ancorate le appartenenze etniche religiose quelle cristallizzate dall'accordo di Dayton che traevano sostanza giuridica dalla nuova Costituzione
Dagli accordi di Dayton conclude Leonardo Coen sul sito sul nel suo blog sul sito del foglio io scusate del fatto quotidiano dagli accordi di Dayton è scaturita una democrazia etnica non una democrazia e che questa democrazia greca fosse in perfette lo dimostra il celebre caso sei dice Finzi nel due mila e nove Dargaud sedici rappresentasse la cometa Roma Jacopo Finzi quella ebraica
Rivide ricorso alla Corte Suprema di Strasburgo per denunciare il mancato rispetto delle minoranze da parte dello Stato bosniaco ed ebbero ragione
Già nel mille altre le minoranze che non sono ricomprese nelle tre di tre popoli costituenti
In ultima analisi scrive Cohen ma fu una narrazione violentemente Ernica che incendia i Balcani negli anni Novanta e chi negò la responsabilità delle pubblicazioni etnica oggi persegue la strategia della negazione intendendo la pace come tregua allora l'ideologia de la sopraffazione permetteva di andare ad uccidere il vicino diventato nemico di inferiore più lenta nella moglie per rubargli la casa oggi la mistificazione offusca la realtà storica servizio politico di coloro che vogliono essere sicuri
Che un avvenire pacifico il Comune non vedrà mai la luce i conti con la storia son dolorosi
Amaro anche qua anche questo è una questione di Leonardo con sul sito del fatto quotidiano nel suo blog è un articolo molto crudo molto molto scusa senza grandi prospettive però dovremmo anche a volte avere la capacità di raccontare anche una società civile che comunque c'è forse piccola forse ma insomma non non non tutto è diviso a né in base negli altri paesi dei dei Balcani
Dovremo raccontarlo di più some non raccontare solo insomma non vedere solo lato negativo ma anche i lati l'aspetti positivi
I problemi comunque ci sono
Poi basta leggere l'articolo di il dire Yuki ci Mui che ci sua sito Interview Osservatorio Balcani e Caucaso che fa un po'un ritratto della Bosnia a venticinque anni dagli accordi di dei torna e parte da una domanda quell'accordo fu successo secondo alcuni analisti sia evitato per un quarto di secolo che ci fosse la guerra è questo però non significa che la vostra stessa sia un Paese di successo e allora scrive
Il dirà agli occhi c'è Mujkic da Sarajevo
Comincia spiegando che l'accordo di pace che mise fine alla guerra fu fa ancora ancora oggi viene considerata come successo dalla comunità internazionale quanto la Bosnia Erzegovina di oggi possa essere considerato quasi successo però è tutto altra questione piuttosto complessa se da un lato le posizioni delle parti coinvolte nel conflitto degli anni novanta su alcune questioni storiche politiche chiave non sono cambiate considerevolmente
Negli ultimi venticinque anni dall'altro lato il carattere l'intensità della presenza degli attori internazionali in base al secondo ma nel frattempo sono cambiati
Così come è cambiata per molti versi anche la situazione degli negli Stati Uniti in Europa e anche nella stessa base Herzegovina e nei paesi vicini
La Bosnia Erzegovina ancora oggi un'importante oggetto di studio che attira l'interesse di politologi sociologi
E altri scienziati sociali focalizzati sui temi legati ai conflitti alla giustizia di transizione alle relazioni internazionali tuttavia molti problemi che ostacolano il progresso restano irrisolti per mancanza di volontà politica
Nel frattempo per centinaia di migliaia di cittadini bosniaco Dzeko lesi la la Bosnia Erzegovina è diventata un luogo tutt'altro che piacevole in cui vivere
Le posizioni scrive lira Yuki c'è muniti ce le posizioni dei rappresentati le tre parti contraenti degli accordi di di Dayton cioè dei tre principali gruppi a non nazionali presenti basate codina non sono sostanzialmente cambiate negli ultimi venticinque anni ciò che è cambiato sono i mezzi usati dai leader politici per raggiungere i loro scopi quindi in qualche modo sì si crea una in collegamento un po'con l'articolo precedente quello di Leonardo con il l'ostruzionismo il condizionamento politico una retorica incendiaria nazionalista l'insistenza sulle divisioni sono alcuni dei mezzi di lotta a cui oggi ricorrono i rappresentati del potere politico in Bosnia Erzegovina
La funzionalità del Paese la qualità della vita dei suoi cittadini non sono questioni prioritarie per la maggior parte di quelli che sono alla guida delle istituzioni statali anche a livello locale
La campagna elettorale per le elezioni amministrative tenutosi lo scorso quindici novembre ne abbiamo parlato
Nella puntata di domenica scorsa di basato su D'Aste anche nel supplemento di una settimana fa
è stata contrassegnata dalla promozione delle politiche che guardano al passato
Degli dagli inviti all'unità delle comunità e nazionali ed è la rievocazione delle divisioni belliche nonché dalla tendenza di molti candidati alle elezioni a ricordare loro contributo eroico alla difesa del proprio popolo
Ma un dibattito razionale e quello di cui c'è bisogno scrive di Ryu che Cimoli kitsch e per assicurare una migliore qualità di vita ai cittadini della Bosnia Erzegovina
Dov'è ancora in corso un processo di normalizzazione post bellica sorvegliato dalla comunità internazionale mentre mancano un sistema è un dialogo politico maturo
Le circostanze politiche sociali in Croazia serve sono per molti versi a cambiate rispetto al novantacinque anni in cui furono firmati gli accordi e oggi la Croazia l'assediano altre priorità
Negli ultimi venticinque anni libanese domina sono cresciute le nuove generazioni nate in tempo di pace sono state adottate diverse politiche volte a favorire l'integrazione euro-atlantica del Paese sono apparentemente cambiate le relazioni tra i Paesi dei Balcani occidentali e le potenze mondiali
Ma il miglioramento della situazione generale in Bosnia Erzegovina e lento e molte persone hanno deciso di lasciare il Paese
E qui arriviamo al punto anche degli interessi internazionali nel corso degli anni l'intensità della presenza degli attori internazionali in base anzi economica è cambiata ed è progressivamente diminuita
Gli Stati Uniti hanno svolto un ruolo importante in Bosnia Erzegovina nell'immediato dopoguerra per quella Share spazio all'Unione Europea
E agli altri attori internazionali
La Bosnia Erzegovina
Scrive il dirà agli occhi c'è un wiki cioè non rappresenta più una minaccia per la sicurezza nel senso che non c'è il rischio di una nuova guerra o di una nuova ondata di rifugiati e questo aspetto secondo molti analisti e ciò che conta di più per gli Stati Uniti per l'Unione Europea che quindi non sentono la necessità di impegnarsi più attivamente per favorire i cambiamenti in un Paese dei Balcani occidentali
Che ha intrapreso la strada delle riforme dell'integrazione europea
Tuttavia negli ultimi anni gli Stati Uniti l'Unione europea e la Gran Bretagna sembrano aver focalizzato i loro sforzi sul rafforzamento della pubblica amministrazione in vacanza corvina
Nel tentativo di imporre alcuni principi inerente lo Stato di diritto sulla promozione dell'idea del di uguaglianza di diritti delle minoranze
E sull'esistenza sull'importanza di elezioni eque sulla lotta alla corruzione questo dimostra che la Bosnia-Erzegovina non è lasciato solo nelle mani dei leader politici locali
Oltre direi i governi diversi paesi anche molti scienziati e molti studiosi si interessano alla Bosnia Erzegovina
E questo interesse deriva dal fatto che quello della Bosnia Erzegovina un caso emblematico di come porre fine a una guerra poi qui di Ryu che yuppismo e che dice cita diversi di questi studiosi
E poi arriva al punto appunto invece perché un po'anche altri articoli citano ed è quello dell'emigrazione c'è il problema insomma del calo
De de de il dei tanti che decidono di lasciare la Bosnia andare a cercare fortuna da un'altra parte
Le statistiche dicono che tra il due mila e tredici e il due mila diciannove dalla Bosnia Erzegovina sono emigrate circa cinquecentotrenta mila persone che secondo alcune stime attualmente la Bosnia Erzegovina conta meno di tre milioni di abitanti di fronte alla pessima situazione economica la corruzione
Le politiche non nazionali e la mancanza di prospettive negli ultimi anni intere famiglie
Hanno deciso di lasciare il Paese
E a partire sono state sono soprattutto le persone giovani e istruite
Insomma è questo problema grosso l'emigrazione c'è sempre stata anche durante l'epoca jugoslava non è certo fenomeno nuovo ma ora il Paese non può più sopportare tutte queste migrazioni le conseguenze dell'immigrazione di massa dei cittadini bosniaco Dzeko Casey devono ancora arrivare con così si chiude questo articolo di Elvira Hughes che c'è in lui che c'è da Sarajevo pubblicato da Osservatorio Balcani nel Caucaso
Che trovate come tutti quelli appunto che stiamo citando tra le ritrovate linkati anche sulla pagina Facebook Scortescu di passaggio Sud-Est per chiudere questa rassegna a che abbiamo voluto fare a venticinque anni dalla degli accordi di pace di Dayton che posero fine alla quelle presenze Godina torniamo un articolo di un anno fa su affari internazionali punto it nel sito internet il dello IAI sito Affari internazionali
Un articolo di Michele Collazzo che parlava appunto delle incompiute del dopo Dayton leggiamo la parte finale sulle specificità del caso bosniaco il problema principale scrive scriveva Collazzo che negli anni a venire metterà a dura prova la stabilità dell'istruzione vuol dire che è rappresentato dalla ripartizione dei poteri tra le istituzioni comuni
E quelle dei due soggetti Hawthorne il decentramento estremamente elevato essendo affidata all'entità una forte autonomia in ambiti delicatissimi quali la difesa e le forze di polizia
E ancora nell'Inter nell'intessere relazioni speciali con gli Stati vicini
Malgrado la loro natura non statuale in entrambe le entità sono state create strutture istituzionali che assomigliano a vere strutture statali la presidenza il governo organi legislativi giurisdizionali
Le competenze delle istituzioni centrali si limitano conseguentemente alla politica estera Manonera porti con gli Stati confinanti al commercio estero la politica doganale alla politica monetaria alla gestione dei movimenti di popolazioni che alla regolamentazione delle comunicazioni e dei trasporti
Tutte le altre funzioni e competenze sono soggette
A negozi assistita negoziati fra le due entità alle quali sono perfino responsabili del bilancio delle istituzioni statali determinando così la totale dipendenza politica ed economica del governo centrale
Tale impianto che sancisce il legame tra territori e comunità etnica finisce con il creare un sistema politico istituzionale ed elettorale fondato sull'oggi che etno territoriali ci torniamo
Cioè il problema torna sempre il principio è reso ancora più penetrante per la previsione di una presidenza attrice farà composta da un bosniaco è un croato ognuno direttamente eletto dalla Federazione e un serbo direttamente eletto dal territorio della Repubblica Srpska
La sovranità cessa di appartenere all'individuo per trovare suo punto di riferimento dell'appartenenza ad un gruppo d'un territorio un cenno merita infine la Corte costituzionale alla quale demandato non solo il rispetto della Costituzione ma anche di risolvere qualsiasi disputa che sorge a causa di questa Costituzione tra l'entità potrà la Bosnia Erzegovina o anche tra le istituzioni della Bosnia Erzegovina questa agitazione
La Corte organo di chiusura del sistema è composta da nove giudici sei bosniaci di cui due nominati dal Parlamento la Repubblica Sears Ca'e quattro dalla federazione di base gonna
E tre giudici internazionali ad affiancarla fu istituita la figura dell'Alto rappresentante della comunità internazionale Acquaro non fu nel quale furono affidati compiti di monitoraggio coordinamento interpretazione definitiva e promozione attiva dell'accordo di pace nel suo complesso
La guerra terminava così fra dubbi e incertezze
Gli accordi di Dayton avevano messo la parola fine ad un conflitto che sembrava dovesse durare in eterno ma lasciavano dietro di loro una lunga scia di malumori inoltre marcano il completo fallimento dell'Europa nella gestione della crisi resa evidente dal ruolo
Al quale furono relegati gli attori dell'Unione Europea nei colloqui di pace da parte degli Stati Uniti forti di numerosi successi diplomatici e allora come fare a guardare il futuro
Finiamo la conclusione di questo articolo pubblicato un anno fa da Michele Collazzo suo fare interzonali punto it
Nel uno dall'accordo di pace la Bosnia Erzegovina gemiti di geneticamente ereditato un federalismo etnico orientato più a garantire l'autonomia
Delle comunità costitutivi dell'unità costitutive che l'integrazione o l'efficienza dello Stato federale
Ciò pone tuttora la Bosnia Erzegovina in una situazione di stallo continuo sia per quanto riguarda la politica interna che per quella estera sottoposta a quest'ultima alle costanti pressioni esterne anche di Paesi come Russia e Cina
L'immobilismo buone Sarajevo in una situazione di incapacità politica che non permette di creare politiche strutturali di lungo periodo che possano garantire la crescita né rispettare i cosiddetti criteri di Copenaghen per l'adesione all'unione europea
Un'adesione che resta un miraggio per la Bosnia Szego Rinaker resta indietro nel processo di Terre d'integrazione rispetto agli altri Paesi dei Balcani occidentali così si concludeva questo articolo pubblicato un anno fa adeguati Michele Collazzo pubblicato un anno fa su affari internazionali punto it
Che però fotografava abbiamo voluto chiudere con questo proprio per fotografare bene la situazione tutte e torniamo sempre di alla al contenuto agli a quella a quegli accordi di pace di Dayton e torniamo a quanto scriveva Gigi Riva nel suo nel suo articolo si sarebbe dovuto vedere dare dare corpo perché fosse evidente da subito che si pensati Puccini ci sarebbe stato urgente necessità di una Dayton due nessuno ha mai osato toccare quel castello di carte nel timore che si potesse franare in un nuovo conflitto
Probabilmente adesso il rischio di un conflitto non c'è io credo che non ci sia non come condimenti cinque anni fa ma è certo che non non si esce se non si tocca la gli accordi di pace di Dayton se non si corre si tocca appunto
La Quaglio che uscirà quegli accorda cos'era la Bosnia è sicuro che la Bosnia resterà questa è stato incompiuto questo cosa è stato non funzionante che tratteggiano un po'tutti gli articoli che abbiamo voluto citare in questo supplemento di passaggio a sud-est
Di giovedì ventisei novembre del due mila venti che termina qui articoli che naturalmente come non ha già detto trovate linkati sulla pagina Facebook di passaggio a sud est
In onda nel e allora ci risentiamo domenica sera domenica ventinove novembre come sembra ventuno per una nuova puntata nella quale parleremo anche del dei venticinque anni dagli accordi di pace di detto grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli è una buona giornata in compagnia di radio radicale