Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale venerdì ventisette novembre questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta due i temi che cercheremo di approfondire
Quest'oggi innanzitutto partiremo dall'elezione di Giuba interna alla Casa Bianca le ripercussioni per il il resto del mondo
Ieri avevamo parlato di come possono no cambiare i rapporti tra l'America
E l'Europa oggi ci concentreremo sul Medioriente a partire da un incontro che c'è stato domenica
Scorsa in Arabia saudita tra il principe erede al trono Mohammed Bin Salman nel primo ministro Benyamin Netanyahu su questo leggeremo commento di dedicare dal Financial Times
Mossa ambigua ma tempistiche a evidente fondamentalmente l'incontro serve a preparare una sorta di strategia comune in vista dell'arrivo di Jo by Derna alla Casa Bianca e così la vede anche alle fra Shoghi del mondo oggi la nuova amministrazione by del vuole una relazione più equilibrata con l'Arabia Saudita se gli Stati Uniti appoggiano il fronte israelo arabo di cui Riad è uno dei pilastri
La stretta partnership tra Mohammed ben Salman e Donald Trump tra finirà scrive tra l'altro l'Hammond poi torneremo sul fa nasce un Times per parlare di Etiopia del conflitto lanciato dal Governo centrale nella regione del tigre deve impellenti spiega molto bene in un commento
Qual è la la posta in gioco e qual è anche la ragione di questo conflitto la questione costituzionale e al cuore dei combattimenti nel tigre in Etiopia alcuni vedono il federalismo etnico e la nazione delle nazioni come la salvezza per il Paese altri invece come la sua dannazione sottolinea tra l'altro peeling
Di Etiopia si occupa anche l'Economist di questa settimana con un editoriale dal titolo prevenire crimini di guerra l'Africa il mondo devono agire subito per fermare il massacro in corso nel tigre
Vi segnaliamo anche la copertina il principale editoriale dell'Economist c'è la statua della libertà con la fiamma accesa uno scudo in mano un po'ammaccato
Quanto è resi niente la democrazia e l'interrogativo e nell'editoriale il l'Economist partendo ovviamente dal caso americano
Scrive che anche se recessione da un po'di tempo la democrazia contiene i semi della sua ripresa
Editoriale lungo e dunque per loro proporremmo domani che che Salvatore
Avremo il tempo di leggerlo anche perché come abbiamo detto oggi ci vogliamo concentrare su come cambiano i rapporti tra l'America e il Medio Oriente dopo l'elezione di John by then alla Casa Bianca e lo facciamo con David Gardner del Financial Times il principe erede al trono saudita il premier israeliano si incontrano dopo la vittoria di by della scrive
Il quotidiano
Della City l'incontro quasi clandestino domenica scorsa in Arabia Saudita tra il principe erede al trono Mohammed Bin Salman
E il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è una prima probabilmente prematuro definirlo storico
Il re Hussein di Giordania ottenne quarantacinque incontri segreti con gli israeliani nel corso di tre decenni prima di firmare
Un trattato di pace nel mille novecentonovantaquattro che fu davvero storico
Ma l'avventura di poche ore tra il principe Mohammed Bin Salman Netanyahu e comunque sorprendenti
E lo è anche se l'Arabia Saudita alla fine dovesse mia zia agli altri Paesi del Golfo che hanno normalizzato le loro relazioni con Israele
& entrambe
Le parti sono state prudenti su questo incontro Netanyahu ha evitato di confermare l'evento anche se probabilmente autorizzato la fuga di notizie
Sulla stampa il principio Faisal Bin faranno ministro degli Esteri esaudito a negato l'incontro ma fondamentalmente per reiterare la posizione ufficiale dell'Arabia Saudita sulla questione israelo palestinese
Cioè l'iniziativa di pace araba del due mila che offriva la piena normalizzazione con Israele ma dopo il ritiro da tutti i territori occupati e la creazione di uno Stato palestinese
Nella Cisgiordania con
Gerusalemme Est come capitale opzione che Israele ha sempre considerato come impossibile da negoziare ad ogni modo scrive scrive David Gardner la distensione con l'araba a saudita cioè il principale la principale potenza araba sunnita
Sarebbe comunque un enorme colpo diplomatico per Israele in Medio Oriente
Molto di più in termini qualitativi delle svolte che ci sono state quest'anno con gli Emirati Arabi Uniti Bahrain e il Sudan l'Arabia Saudita il luogo di nascita dell'Islanda il più grande esportatore di petrolio al mondo insomma sarebbe un un una grossa conquista per Israele una sette incalcolabile
è un'assenza avrebbe la la normalizzazione anche per l'Arabia Saudita perché questo permetterebbe di fare molto più commercio con Israele che è una potenza economica
Regionale ma secondo David Gardner è difficile capire perché principe Mohammed
Abbia voluto fare questa mossa
Ora si è parlato anche in passato di un incontro con Netanyahu
Qual è il punto secondo secondo Gaber
Probabilmente il principe Mohammed Bin Salman vedendo i sondaggi in caduta libera di Donald Trump ha voluto evitare un gesto che sarebbe apparso durante la campagna elettorale con un gesto soprattutto a favore di tram tra alimentando dunque l'inimicizia di un'eventuale amministrazione guidata da Gio by then Job Weiden aveva già Espresso il suo risentimento nei confronti di Bin Salman e definendo l'Arabia Saudita un paria dopo l'assassinio
Del giornalista Jamal cacciò di nel due mila e diciotto temeva giù by the neanche annunciato una revisione una rivisitazione dell'alleanza degli Stati Uniti con la rabbia saudita
Insomma l'ambiguità che che che c'è stata in questo incontro potrebbe voler dire una cosa
E cioè che Riyād sta rinviando mosse diplomatiche più definitive fino a quando by del non sarà incarica detto questo l'incontro è stato organizzato da Mike Pompeo il segretario di stato di Trump che era anche presente che è considerato nel campo by idem come più un accendi Tore di fuochi un incendiario geopolitico che un diplomatico nel suo recente tour in Medioriente Pompeo
Sembra è sembrato soprattutto intento a rendere più difficile per Baj del di cambiare la politica americana nella regione il presidente eletto vuole tornare nell'accordo nucleare
Con l'Iran del due mila e quindici vuole anche fermare a mettere un freno all'annessione unilaterale di Israele di territorio palestinese Netanyahu
Sotto processo per corruzione e che probabilmente dovrà fronteggiare nuove elezioni il prossimo anno
Potrebbe essere ancora meno cauto del suo impetuoso amico saudita nel due mila e quindici dopotutto
Aveva chiesto il congresso di ripudiare l'accordo nucleare con l'Iran uno dei principali risultati diplomatici
Dell'ex boss di Bai del cioè Barack Obama per il momento i piani di Baj Del per il Medioriente equivalgono un ritorno alle precedenti politiche
Ma un premier israeliano in difficoltà e un principe saudita che alimenta antagonismo bipartisan al Congresso
Hanno scommesso massicciamente sul Trump e ora secondo Gardner sembrano voler sfidare il suo successore con una sorta di fronte israelo arabo sunnita
Per dirvi che non si può tornare allo status quo ante su cosa sull'Iran
Il principe Mohammed dicono fonti saudite
Potrebbe pensare che Netanyahu può agire come suo avvocato a Washington in particolare
Al congresso l'amministrazione Obama dopotutto aveva evitato uno scontro sugli insediamenti illegali in Cisgiordania con il primo ministro israeliano così come sulla Siria e su altre sfide degli Stati Uniti fin Medioriente
By the all'epoca vicepresidente era considerato come un pro israeliano potrebbe fare la stessa cosa ma rimane comunque una scommessa rischiosa conclude tra l'altro per il Garda sul farà Chantal ex cose scrive simile scrive anche sulle mondo oggi alla Fraktion la nuova amministrazione by del vuole una relazione più equilibrata con la rabbia saudita come fare per contrarre Giuba idem in Medioriente domenica si è tenuto un conciliabolo sul prima del Mar Rosso
La città che ancora non è una città si chiama né ombra nel nord-ovest dell'Arabia Saudita e il principe ereditario Mohammed Ben Salman ha promesso che diventerà una megalopoli al cento per cento digitale
La a credere nel sito israeliano qual Mus-e tre uomini si sono brevemente incontrati senza dubbio per discutere della catastrofe strategica che gli è caduta sulla testa
La sconfitta di un padrino Donal Trump e l'arrivo del democratico John by della Casa Bianca mancano poche settimane prima che quest'ultimo assume il suo incarico ma ormai non ci sono più dubbi
Si sono dunque riuniti in questo luogo il principe
Mohammed Ben Salman il segretario di Stato Trump pista mai Pompeo e il capo del governo israeliano Benjamin Netanyahu
Il primo è accusato dalla CIA di aver ordinato l'assassinio del giornalista dissidente saudita Ciamarca Shoghi americano è uno dei capifila della destra fondamentalista repubblicana convinto che la politica mediorientale di Trump sia dettato da Dio
Israeliano eterno capo della destra nazionalista nel suo Paese accumula le accuse
Per corruzione di scandali giudiziari e i sondaggi sono in caduta libera per la sua gestione miserevole dell'epidemia colpì diciannove
Di qui al venti gennaio due mila ventuno occorre rafforzare fare in fretta
Da vecchio professionista dalla politica Netanyahu è passato all'azione per primo il suo governo ha precipitato l'apertura e la chiusura di un appalto per la costruzione di una nuova colonia
Colonia che Barack Obama al rispetto la quale Barack Obama si era opposto otto anni fa tra Gerusalemme la città palestinese di Betlemme questa colonia chiamata ci vada Battles
Interromperà ancor di più la continuità territoriale della Cisgiordania insomma secondo pensavo porterà un colpo mortale alla possibilità di uno Stato palestinese al fianco di Israele la squadra Trump non ha niente da dire vuole legittimare la colonizzazione israeliana in Cisgiordania
Ha manifestato un ostilità radicale nei confronti dei palestinesi by then ha detto che non tornerà indietro sull'ambasciata americana a Gerusalemme ma denuncerà la colonizzazione israeliana e intende riallacciare i rapporti con i palestinesi insomma disfare l'eredità di Trump prosegue le monde il presidente eletto by interna a salutato la decisione di due Paesi arabi gli immigrati arabi uniti al Bahrain di normalizzare le relazioni con Israele
Forse a né ombra la possibilità di una normalizzazione tra Israele Israele Arabia Saudita è stata evocata
Ma è più probabile che i tre uomini attorno caffè amaro quello del lutto abbiano parlato di altro cioè di Iran
Perché se gli Stati Uniti appoggiano il fronte israelo arabo di cui Riad e uno dei pilastri
Questo è perché far fronte alla Repubblica islamica
Che si tratti della guerra in Yemen o di coprire l'assassinio di un dissidente by the nel suo Segretario di stato designato Antony Blinken saranno meno tolleranti con l'uomo forte di Riad
La nuova la nuova amministrazione vuole anche una relazione più equilibrata con l'Arabia Saudita in linea con quella che aveva Obama gli iraniani ritenendo si liberati dai loro obblighi nucleari oggi hanno superato le soglie di arricchimento dell'uranio non hanno rinunciato al loro arsenale missilistico balistico
Le agli interventi politico-militari in Iraq Siria e Libano
Morale
Ma interno offre una via d'uscita a tutto ciò gli Stati Uniti sono pronti a sospendere le sanzioni
Alcune sanzioni di Trump e ritornare nell'accordo sul nucleare
Con l'Iran mettono una condizione
L'Iran deve rispettare di nuovo i suoi impegni
La speranza è quella di una ripresa di un dialogo con Teheran la prospettiva a medio termine quella di una distensione diranno saudita chiave di un eventuale appeasement regionale
Da questo punto di vista il compito di Anthony Blinken sarà immenso questo scenario però non piace all'amministrazione Trump che dispone ancora di qualche leva per complicare un la realizzazione se Trump ha rinunciato secondo il New York Times a bombardare alcune installazioni nucleare iraniano si appresterebbe adottare nuove sanzioni contro la Repubblica islamica una misura che l'amministrazione democratica
Farebbe fatica a disfare di fronte all'Egitto sul sulla frontiera tra Israele e la Giordania neon potrebbe essere un luogo di pace la domanda e questa domenica ventidue novembre lo è stato così tra l'altro le Mondin questa in questa analisi di allora Fraktion
Causa un raffreddore
Abbiamo abbiamo perso troppo tempo e dunque rapidamente vogliamo chiudere sull'Etiopia segnalandovi un commento di David peeling sul farà Shawn Times di oggi che spiega bene quanto sta accadendo nel conflitto del Tigre
è una questione costituzionale al cuore di questa guerra alcuni vedono il federalismo etnico e la nazione delle nazioni come la salvezza dell'Etiopia altri invece come la sua
Dannazione si parte dalla storia del dell'impero ASCO Mita oggi il tigre una delle quattro grandi civilizzazioni nel duecento dopo Cristo insieme a Roma Persia
Cina si racconta resto dalla storia dell'Etiopia
E difficilmente si può comprendere il conflitto la tragedia in corso senza questa storia molte delle ragioni che fanno l'Europa l'Etiopia moderna incluso il tigre o mia anche amara
Mi si considerano come nazioni o popoli distinti parte di un'entità chiamata
Etiopia solo perché hanno scelto di esserlo tutto ciò è stato sintetizzato in una costituzione del mille novecentonovantacinque introdotta dal fronte deliberazione popolare del Tigrè che ha governato l'Etiopia terror quasi tre decenni fino all'arrivo del primo ministro Abdi acme d'il preambolo di cui la Costituzione dice siamo le Nazioni le nazionalità e i popoli dell'Etiopia con ampi diritti autonomia in termini etnici
Il linguistico CIA in teoria la possibilità di fare successione e e peeling spiega che alla fine al cuore di questo conflitto cioè quella costituzione
C'è il fatto che il fronte di liberazione del Tigrè abbia governato reprimendo altre altre etnie per tre decenni e fino a quando questa questione non sarà risolta è difficile vedere come ritornare una pace stabile ci fermiamo però oggi per David Carretta una buona giornata radio radicale