Alta sostenibilità - Il PNRR, quali proposte, quale futuro?

Appuntamento con alta sostenibilità la trasmissione che su Radio Radicale portiamo avanti con Altavista alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile che mi parla Valeria Manieri c'è in collegamento come sempre anche disse
Vi è tornare per parte altri messa giornalista buongiorno gli sponsor non sa Valeria
E questa gli abbiamo davvero degli degli ospiti graditissimi e abbiamo e gioca come sempre in casa Enrico Giovannini portavoce dell'altruismo giorno professore
Buongiorno un giorno abbiamo l'economista la professoressa Lucrezia Reichlin è un piacere averla con noi questa mattina Buongiorno
E c'è ecco noi anche Stefano Micossi direttore generale di Assonime associazione as l'associazione delle società di capitali venne trovato e grazie per aver accettato il nostro invito negli e il tema è molto importante tra l'altro andiamo in onda in ore in cui in teoria su questo tema
Si dovrebbe avere qualche informazione in più con il appunto le riunioni del governo in proposito al piano nazionale al così detto PN RR il piano
Nazionale di riprese resilienza vediamo che cosa quali sono le ultime novità glissare vediamo anche cosa suggeriscono i nostri ospiti perché ci sono diciamo delle proposte
In merito ovviamente durante questa puntata
Abbiati Zelig ma alcune delle proposte in campo il Periodo il difficilissimo e diciamo
Il governo in questo momento non sembra vero e proprio erede chiarissime si parla in queste ore delle cabine di regia suo Recovery Fund insomma
C'è grande c'è anche un po'di tensione per la verità a livello politico e disse
Tex attenzione a livello politico su quella che dovrà essere l'architettura per governare la gestione di questi fondi Nella puntata di oggi non entreremo tanto nel merito dei capitoli di spesa
Sono già circolate delle bozze per cui sembra che ci saranno sei diverse voci articolate in un numerose poi diciamo settori più specifici però non entreremo appunto nel merito della spesa ma piuttosto su come si dovrebbe architettata archi architettare sì la gestione di questi fondi la sfida è di portare a sistema
E il rilancio degli investimenti pubblici e privati che si prevede sostenere appunto con questo piano nazionale di riprese resilienza
Finanziato dall'iniziativa europea Next Generation IDV parliamo di fondi fino a duecentonove miliardi quindi servirà un'architettura istituzionale adeguata per non perdere questa occasione veramente irripetibile di rinnovamento del Paese
E il rischio alto perché non riuscire a organizzare una struttura operativa in grado di creare una questione politica ma anche istituzionale tra governo Parlamento amministrazioni centrali e periferiche
Il rischio è quello di non riuscire poi ad accedere a questi fondi veramente non ce lo potremmo permettere allora in questo senso su un'architettura di governance c'è il documento
Pubblicato e già presentato all'istituzione di Assonime e quale assetto istituzionale per l'impiego dei fondi Next Generation io articolato in tre livelli
Aspetto politico di coordinamento gestionale e operativo però lascerei la parola al direttore mi costi per illustrarci meglio la loro proposta
Sì grazie abbiamo cercato con questa proposta
Che il prodotto di un gruppo di lavoro pure al quale parteciparono importanti professore di diritto amministrativo Bassanini Torchia Clarence e Mattarella Claudio De vincenti
Andrea Montanino Vikas depositi e prestiti e nel team Assonime abbiamo pensato di mettere sul tavolo questa proposta per vedere di smuove del dibattito
Come sempre l'affetto è stato come una scossa elettrica sono partiti velocissimi ma adesso sembra che siamo di nuovo incastrati ma nostra proposta abbastanza se invece vince ci deve essere un livello politico
Delle decisioni formalizzata all'interno del consiglio dei ministri e discusse in Parlamento
Il merito del piano le grandi scelte sull'allocazione delle risorse solo scelte politica che vanno discusse in Parlamento sulla base di una dichiarazione esplicita chiara trasparente del Governo c'è anche un aspetto in questo caso di rapporto con le regioni sua conferenza unifica regioni autonomie locali
Che deve essere pure
Il condotto Vendola sempre dal livello politico abbiamo detto serve una maggioranza larga perché stiamo parlando di impegni che vanno fino al due mila e ventisei
E quindi vanno oltre l'arco di una legislatura e quindi serve un ampio consenso per garantire le istituzioni
Europee sulla continuità di direzioni
E poi abbiamo identificato sostanzialmente due livelli tecnico-operativi uno dentro il governo
Noi proponiamo di istituire un ministero per il Recovery Fund con ampio ed elegante istruire la che e attuare le decisioni del parlamento e del governo per questo serve una foto segreteria tecnica di cui oggi non c'è neanche l'ombra
Non è un sostituto di queste scelte il continuo ricorso strutture straordinarie Unmanned Germiyan volanti e cose del genere noi sottolineano l'importanza di usare le amministrazioni esistenti editor varie Fendi dal piano alludendo all'amministrazione esistenti
E poi proponiamo sostanzialmente di creare una rete
Fra tutte le amministrazioni coinvolte indicando al loro interno una responsabilità del diamo domande
E una persona vieto il porto a carico dell'amministrazione e quindi Cervini anche economici e di carriera siano legati al successo una confezione del Gallucci che scenda giù Galliani attraverso i ministeri legioni di comuni il punto importante che facciamo che il Segretariato Tecnico
Deve diventare il luogo in cui le proposte sono firmate secondo i criteri indicati dalla Commissione e dunque il Malindi competono per i fondi presentando proposte
Che rispecchia nei criteri europei
Ecco volevo passare la parola a professor Giovannini per capire anche qual è la posizione della messe in questo frangente chiaramente su questo piano nazionale dicevamo prima all'inizio che c'è grande confusione politica appunto dottor Micozzi che ha spiegato grammi viene appunto quelle che sono le idee di Assonime ma ha mi pare evidente che
Le questioni da affrontare in Italia a livello di riforme e di emergenze sono fin troppe però bisognava anche avere il coraggio delle scelte cioè di destinare poi dei fondi importanti a pochi capitoli
Di spesa per essere davvero incisivi perché altrimenti impressione che si tenti di mettere una toppa
Ora qui ora lì per far contenti abbattuto separa politica né né decidere deve scegliere anche nelle priorità
Che tritura proposta da Assonime ha certamente una sua logica una sua consistenza secondo me ci sono però altri punti che bisogna considerare e quindi anche guardando altri piani per esempio quello spagnolo e quello francese possiamo imparare alcuni aspetti
Primo punto perché dobbiamo concentrarci soltanto sul piano nazionale di riprese resilienza o meglio sui fondi
Della ripresa resilienza dimenticando che ci sono circa settanta miliardi di fondi sempre
Punti in origine europea sulla sulle iniziative per esempio sulle disuguaglianze territoriali di fondo sociale europeo e così via
Cioè la scelta di concentrarsi su un pezzo della storia
A mio parere è sbagliata de almeno queste due parti dovrebbero andare insieme
Questo naturalmente aumenta la complessità ma almeno assicurerebbe la coerenza della spesa per il fondo il facility di riprese residenze duecentonove miliardi e questi altri settant'
Secondo punto la commissione le linee guida dice chiaramente che accanto ai progetti degli investimenti ci devono essere riforme
Non soltanto dunque proposte per spendere ma anche indicazione di quali riforme devono accompagnare questa trasformazione per esempio non si possono spendere settantasette miliardi sulla riconversione ecologica la trasformazione energetica senza pensare a cambiare il sistema della governa sta della del mercato dell'elettricità
Questo pezzo è dimenticato
E cosa vuol dire che a maggior ragione bisogna vere un forte impulso politico e credo che il Consiglio dei ministri si è il luogo in cui queste decisioni vadano prese proprio perché non è soltanto la parte di Investimenti ma anche
Di riforma
In termini tecnici dal primo gennaio due mila ventuno il Comitato interministeriale per la programmazione economica su nostra proposta
Cambia nome e si chiama comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile
Da lì comunque passeranno tantissimi progetti infrastrutturali allora perché non usare questo strumento che già abbiamo che tra l'altro una segreteria tecnica condivisa tra presidenza del Consiglio e ministero dell'economia delle finanze
Quindi invece di inventare nuove cose potremmo credo usare meglio quelle che abbiamo e l'ultimo riferimento
Rispetto al monitoraggio ma soprattutto alla valutazione ex ante di questo piano
Non insistiamo nella vere una valutazione ex-ante secondo l'agenda due mila trenta per lo sviluppo sostenibile che d'altra parte e quella che guida anche l'Unione europea il ministro Amendola in alcuni interventi ha confermato che questa valutazione insieme quella per la parità di genere saranno parte della
Del piano
Bisogna però impostare un sistema di monitoraggio molto articolato perché deve coprire il livello nazionale livello regionale livello delle città perché alla fine molti fondi saranno spesi anche a livello locale quindi non è Rocket Science la scienza missilistica come direbbero i gli inglesi immaginare tutto questo ma capisco che sul piano politico ci sono tantissimi i nodi da sciogliere
Ecco professor Giovannini proprio tornando alla lezione che potremmo imparare
Dagli altri Paesi europei qualche settimana fa aveva colpito un suo articolo sull'Espresso in cui iniziava dicendo
Francia e Spagna diciotto Italia zero si riferiva al numero delle volte in cui appariva la parola futuro nei loro piani nazionali di riprese resilienza
Alla questa un aspetto più che altro forse culturale
Ma secondo lei il fatto che in Italia continuiamo a chiamare questo fondo ricoveri fa un invece di appellarlo come fanno negli altri paesi Next Generation TV secondo lei rispetto a quando sito con l'articolo è cambiato qualcosa nella sensibilità di quelli che stanno mettendo le mani in queste ore su questi temi
Non lo so lo vedremo conto oggi lo vedremo nei prossimi documenti ma un punto chiave emergeva da quell'analisi negli altri Paesi si parte nei loro piani da una visione del Paese al due mila tre e poi sì costruiscono i progetti per spiegare perché questi progetti sono funzionali alla visione
Non sono sicuro che dal piano italiano emergerà una visione al due mila trenta ho trovato una citazione di Antoine Saint-Exupéry e l'altro giorno che mi è piaciuta molto se devi costruire una nave dice
Non cominciare subito a far tagliare il legno a fare organizzare il lavoro comincia con lo stimola Reda Nostalgia del mare nelle persone
E una volta che le persone avranno questa Nostalgia vedrai che lavoreranno molto meglio e con la preoccupazione che in questi mesi ci siamo subito concentrare al il sui progetti e non su una visione al due mila tre
Sperto professoressa Reichlin appunto prendendo subito lo spunto dato da Enrico Giovannini sembra dei nostri Nostalgia di futuro ma l'Italia sembra ancora governare
Non proprio benissimo il presente e non riuscire a immaginare il proprio futuro perché appunto inizia la lotta per la la solita politica dei mille rivoli per questi fondi importanti Next Generation è un e appunto
Per il piano nazionale di riprese resilienza neanche che idea si è fatta
Per dire tanto una constatazione realistica siamo un Paese molto vecchio non so se avete visto gli ultimi numeri su gli andamenti demografici e soprattutto il compito ad alcun'altra volta questo prenda
Ineluttabile in qualche modo tutto questo si aggiunge una una immigrazione giovanile nuova anche non solo Chirivì persone a bassi livelli qualificazione ma anche soprattutto
Di laureati quindi non è così sorprendente che si parli poco di futuro
Però diciamo cerchiamo di essere ottimisti no visto che io credo che questa sia un'occasione per l'Italia è anche un'occasione per l'Europa e le due cose sono anche legate nel senso che l'Europa ha fatto un grande salto di ambizione nel mettere in comune delle risorse
E questo richiede uno sforzo da parte di tutti i paesi membri noi siamo il Paese in qualche modo più fragile per tante ragioni quindi il nostro successo è legato anche al successo
Di questo nuova ambizione europea allora io naturalmente sono le meno dentro alle cose nazionali visto che vivo all'estero diciamo con un la distanza che quindi una persona come me guardie che però legge i giornali italiani tutti i giorni contribuisce al dibattito politico nazionale
Direi la prima constatazione che cosa è successo fino adesso o cioè non noi ci troviamo ora siamo già dicembre
So che il ministro avendo lavorato che i ministeri hanno espressi L'Espresso varie proposte però voglio dire non si è capito quasi nulla di quello che è successo fino adesso
Io ho partecipato a varie riunioni tecnico europee gli economisti un po'in tutti i Paesi europei effettivamente il punto interrogativo su cosa sta succedendo in Italia danesi che mi chiedono a me che tra l'altro ne so poco
Che sta succedendo in Italia che cosa si vuole fare
Improvvisamente c'è stata questa accelerazione
E quindi benvenuta l'accelerazione o naturalmente però o bisogna appunto stare attenti sono completamente d'accordo con quanto diceva Stefano
Non inventiamoci miliardi di altre strutture vita scorsa i tecnici il livello politico è molto importante perché si tratta
Di avere appunto una visione dell'Italia del futuro della sua trasformazione questa non può che non non passare dal livello politico
Naturalmente qui c'è una c'è un'attenzione io credo che sia stato un errore non coinvolgere la società civile fino adesso ad un dibattito nazionale sul da farsi
Naturalmente
E questo importante della legittimità anche democratica di questo processo visto che si tratta di di grandi risorse di una quantità ingenti di risorse ma naturalmente c'è un'attenzione noi non possiamo avere in con una cosa così complessa aprire un un un una procedura semplicemente botto ma no quindi cioè un'attenzione non parte di coinvolgimento nel dibattito nazionale
Della società civile e delle sue organizzazioni che vanno unto dal livello decentralizzato dei comuni ma anche le società ma anche alle organizzazioni ai sindacati eccetera
Poi la invece la la necessità appunto di essere efficienti ed efficaci e quindi questo doppio livello credo che sia colto dalla proposta di Assonime ed è una cosa che io condivido forse manca però credo che la che perché appunto lo scopo del rapporto era diverso appunto questa
Però allarme sul fatto che la società non è stata assolutamente coinvolta nel processo diciamo per lo meno di discussione insomma di che cosa vogliamo fare quindi in nessun contenuto ci sono le priorità europee d'accordo
Però noi sappiamo che in Italia qualsiasi cosa si voglia fare
Debba essere deve passare per una riforma di tutti i pezzi per esempio la pubblica amministrazione per esempio la formazione eccetera quindi all'interno delle priorità europee noi dobbiamo anche capire qual è questo aspetto trasversale delle delle necessità di riforma che possano dare le gambe
Appunto a queste priorità quindi non sono in realtà se siamo tutti d'accordo io scrivo ormai da mesi con allarme per esempio al fatto che c'è pochissima attenzione sul problema della scuola della formazione non è la priorità nelle nei in questo tranne alla linea verde e la digitalizzazione e ma è la condizione per così per far funzionare queste cose quindi credo che da questo punto di vista cioè il mio la mia preoccupazione mie preoccupazioni ora sono due la prima e che si perché questo piano si traduca il mille in cento imperiese intorno all'idea di industria quattro punto zero che ha sicuramente dei vantaggi ma non è la risposta ai mali nazionali e invece non si affrontino il provvedimento strutturali la seconda preoccupazione
Siccome non stiamo parlando di futuro però purtroppo e siamo ancora nel presente e nel mezzo di una seconda ondata pandemica
Che in realtà nella preoccupazione della calata del nostro PIL con le implicazioni anche per
Per conto il debito il deficit pubblico o una parte ingente di questi fondi sicuramente quelli che hanno a che fare con i prestiti vengano utilizzati per progetti già messi in campo invece sottraendoli quindi a quei Ambrogetti diciamo che ambiziosi più di medio-lungo perché
E sicuramente professoressa la mancanza di trasparenza in questi processi non aiuta ecco da questo punto di vista e come esperta di cose europee volevo chiederle
E CDA dal suo punto di vista ecco sulla coerenza delle politiche europee
Ed efficienza dell'azione dell'unione europea secondo lei è possibile è sostenibile che interi piani strategici
Un'intera visione dettata dalla Commissione venga poi sempre rimessa escussione ogni volta che non si raggiunge l'unanimità
E vedi ad esempio ora il caso dell'approvazione del Budget settennale su quale Polonia Ungheria hanno avanzato alcuni malumori no in questa architettura europea
E quale secondo lei una sua opinione come dovrebbe essere ridisegnata se c'è la necessità
La diciamo la domanda mi sembra molto molto grande generale concessa ha detto non io credo primo attento data ma da riconoscere è che a differenza che nella crisi del due mila dieci due mila undici l'Europa
Ha reagito reagito in modo rapidamente diciamo che ed in modo anche coordinato nel senso che l'intervento alla Banca centrale europea in qualche modo eh implicitamente coordinato con un intervento a livello
Invece dei governi e della Commissione che appunto partorito questo questo ricoveri la non esprime Rachel mio
E
Per la prima volta si accetta l'idea di fare il debito comune
C'è un principio di redistribuzione quindi questo e anche questo è un principio giusto nuovo nel senso che le risorse cioè in in in Intini in ingenti risorse insomma non solo per per la coesione territoriale ma appunto per il rilancio o dell'Europa quindi noi siamo beneficiari in questo senso quindi ci sono delle grandi novità naturalmente l'equilibrio è molto fragile
E quindi è molto fragile su fronti vari cioè sul fronte nord sud con i Paesi frugali verso ho verso i paesi non mi non sono a cento e non prendere si dice della periferia ma è una parola che non mi piace insomma comunque dei paesi presagi però con un grande importante spostamento dell'atteggiamento della Germania che è una grande novità
E l'altro un fronte quello est ove esterno
Che stiamo purtroppo o guardando subendo insomma in questo in questo momento un grande scontro sulla principio fondamentale del del quali sono i valori che accomunano il progetto europeo io credo che dentro però non è solo un progetto economico è un progetto che anche in passato su su certi valori
Effettivamente insolita presenza di Paesi non democratici dentro l'Unione con in più il problema del e questo postumi colposa costruzione che si basa
Sul voto e sulle nel suo sull'unanimità
Rendono molto più lento il processo qui è di
Da questo punto di vista ci sarà c'è sicuramente un tema di riforma su quali debbano essere i processi decisionali c'è una simmetria fondamentale per come procede la banca centrale
E come procede invece il Consiglio all'unanimità da una parte mentre invece per me per quanto riguarda le decisioni del governo in calze della BCE e non c'è bisogno di una limita questo questo quindi è una delle ragioni per cui la velocità di decisione molto diversa
Dal punto di vista delle gestioni unitarie rispetta Pelé diciamo di tipo o
E secondo lei professoressa è ancora forte in Europa proprio per fare questo cosiddetto sopra Nismo che poi porta ai venti punto e a bloccare delle decisioni su temi importanti perché l'Europa appunto è uno strano equilibrio che però abbiamo capito stare in piedi solo facendo e perché
Stranamente appunto impara
Negli anni proprio perché fa
Beh sicuramente lo stiamo vedendo in questi giorni c'è la trattativa non è ancora sblocca quindi sicuramente in paesi come la Polonia e l'Ungheria i Paesi del insomma della il problema c'è ma questo è un problema in qualche modo endemico anche in altri Paesi insomma il ora bisogna vedere che cosa si dicessero che cosa vuol dire superministro io credo insomma che noi dobbiamo accettare diverse posizioni esso
Sussurrò il rispetto diciamo a a quello che si pensa del legame tra tra nazione tra livello nazionale livello federale però quello che non possiamo accettare
Il rifiuto di alcuni valori fondamentali come quello dei diritti umani come quello della regola
Per una loro eccetera
E quindi nell'ambito diciamo di un pluralismo che sicuramente auspico ci sono comunque dei paletti che che bisogna difendere
Che questo è un è sicuramente un progetto molto ambizioso non scordiamoci che appunto polvere tutte queste cose mettere insieme tutti questi Paesi con tradizioni politiche diverso
Nello stesso tempo basarsi su o appunto su un su valori fondamentali e nello stesso tempo mettere sul piano un progetto economico che implica la messa in comune di risorse quindi una grande fiducia che ci si fa tra Paesi è una cosa per ambizione incredibile quindi bisogna stare molto attenti
Le cose non che per troppa ambizione non finiscano non finiscono male su quei da questo punto di vista l'Italia ha un suo peso di responsabilità
Ed è molto importante
Che queste risorse vengano utilizzate bene importante per noi ma è anche importante per persone per dare solidarietà questa micro pena
Ecco rimanendo solo l'importanza del ruolo che può avere l'Italia sul piano internazionale volevo chiedere al professor Giovannini al direttore Micossi
Allora l'Italia ha rinviato di un anno la presentazione della strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile che verrà presentata quindi nel luglio due mila ventidue
E sul piano internazionale è partita la settimana scorsa la presidenza italiana del G venti ecco l'Italia alla testa di questo vertice
Come dovrebbe in un certo qual modo dettare la linea sullo sviluppo sostenibile e in che modo dovrebbero essere coerenti questi due appuntamenti di programmazione economica allora Giovannini
Evidente che non è possibile fare un piano nazionale di riprese resilienza nei prossimi dieci anni senza allinearli alla agenda per lo sviluppo sostenibile da questo punto di vista è chiaro che c'è un disallineamento
Mi tempistica ma anche direi
I concezione ed è qualcosa che noi come ha smesso abbiamo segnalato da molti mesi il G venti è un altro discorso è un discorso più politico
Chiaramente però noi ci presentiamo nota a tutt'oggi il venti quanto alla Coppa ventisei
Cioè l'incontro di Blasco di fine anno sul cambiamento climatico senza un piano nazionale integrato energie clima coerente
E anche quello dovrebbe emersi essere messo in linea con il piano nazionale di riprese resilienza senza un piano l'adattamento ai cambiamenti climatici e così via
Quindi non c'è dubbio che la nostra incapacità di programmare a medio e lungo termine sta emergendo chiaramente per questo anche rispetto alla proposta di Assonime
Noi proponiamo la creazione di un istituto gli studi sul futuro e la programmazione strategica che sia di supporto al Governo e al Parlamento perché la programmazione non finisce con la presentazione del PNR tre ma avrà spero visto che il futuro appunto non finisce dopodomani una necessità di programmare il proprio futuro anche dopo le il Next Generation i
Mi costi
Quello che ancora una volta sta emergendo
Avevate giustamente sottolineato che il documento sono in si riferiva solo al come fare e non entrano nel merito di che cosa fa
Documento esteso che entra nel merito di che cosa fare è stato pubblicato ieri sera
Dalla School di cui Luis di cui sono il presidente della scudo chi dobbiam politica dei condomini
è firmato da basta Cindy Vismara di Bordignon De Nardis dei vincenti medici anni Messori Micossi padovane Antonio Noto quindi un gruppo di economisti come dire tolto me abbastanza notti e che cosa propone propone esattamente di cercare di impostare questo piano con una visione a dieci anni
Siamo perfettamente d'accordo con quello che dicevano i colleghi che prima di tutto serve una visione e prima di tutto andando comma come dire mobilitati gli attori della società
Il ridicolo vento degli stati generali non c'è riuscito
è ovvio che noi abbiamo nella presidenza
Nelle presidenze internazionale che si aprono l'anno prossimo avremmo una grande opportunità per affermare una visione ma il nostro problema e che in realtà noi lanciano slogan ma non abbiamo nessuna visione
Quando Enrico dice che dobbiamo solo usare degli apparati esistente mi trova perfettamente d'accordo
Ma il governo ha bisogno di una sede interministeriale in cui fare queste scelte nell'ambito di un'unica strategia vi voglio solo citare ho perso tempo prescrive questo documento insieme ai colleghi della Luiss pubblicato ieri sera
Dire che si intende avviare un programma strategico di apprezzamento delle competenze della capaci cito il documento del governo le settanta pagine che per ora è tutto quello che sappiamo delle intenzioni del governo
E della capacità amministrativa della pubblica amministrazione che lecco mutamento sarà Rizzato con procedure innovative completamente digitali e lo sviluppo della capacità amministrativa sarà condotto attraverso interventi radicali Rizzati attraverso piani triennali beneficenza concreta della pubblica amministrazione
Il fisco una riforma finalizzate a realizzare un fisco equo semplice e trasparente
Che induca la pressione fiscale sui ceti medi ed acceleri la transizione verso una maggiore sostenibilità ambientale e sociale e poi la giustizia e il lavoro
Diciamo questi documenti non sono documenti di scelta sono chiacchiere
In poche parole si misurano essenzialmente rispetto all'obiettivo di non creare conflitti politici
Quindi noi stiamo arrivando al nodo che l'Europa ci chiede di decidere gli appuntamenti internazionali ci chiedono di decidere e noi non abbiamo semplicemente la materia concreta su cui decidere
Non è che manchino le idee in questo Paese il lavoro straordinario di Ico per la società sostenibile
Gli editori e autori Lucrezia con mille buone idee sul Corriere della Sera e gli economisti che lavorano da tutte le parti semplicemente la sensazione che abbiamo tutti e che non ci sia alcun ascolto
Come dire parlano fra di loro per trovare evanescente equilibri politici che il giorno dopo sono già superati così non ci arriviamo
No assolutamente vorrei vorrei perché purtroppo una riunione come vi avevo detto voi dice una una prego
Siamo forse un po'un governo che si regge con una fragilissima maggioranza che sembra non avere diciamo la maggioranza del Paese difficile che possano a produrre qualche cosa o di ambizioso e di trasparente proprio perché in qualche modo
La mancanza di trasparenza è probabilmente dovuta a questa difficoltà
Io credo che quindi si è molto importante che da parte nostra che siamo appunto la società civile a ritenere diciamo brillanti il ferro caldo insomma in qualche modo di di di esige una discussione nazionale
Su sul sul da farsi e credo che si è molto importante perché come avevo detto prima Stefano noi dobbiamo avere dei progetti che durerà fino al due mila ventisei quindi ad un
Non sono solo per vanno al di là del ciclo elettorale quindi è molto importante che siano condivisi da larghe fasce della della popolazione anche trasversali dal punto di vista dello spettro politico
E tra l'altro proprio ieri sul Corriere della Sera su radio radicale abbiamo parlato in diretta RAI streaming del tema donne per la salvezza che rientra tra l'altro in questo in questo non è non solo inutile
Se diciamo che finora sono state poco in più infatti dovremo dovremo insistere a proposito di coinvolgimento della società civile perché davvero davvero le idee non mancano però c'è poco ascolto e tra l'altro si parla di cabine di regia chiese se anche lì si sarà diciamo come dire democrazia paritaria grazie Dallera Lucrezia Reichlin dobbiamo fermarsi qui grazie a Stefano Micossi appunto di Assonime grazie al professor Enrico Giovannini portavoce di altri sei grazie ai visibile toner per la conduzione del giornalista per parte
Anzi mi sembra che a radio radicale agli amici appunto dell'alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile questo radio radicale l'appuntamento alla prossima settimana
Grazie ciao