Congresso straordinario di unificazione del PDUP e del MLS

Rapidamente il posto
E diamo inizio
Alla seduta di questa mattina di questo nostro congresso straordinario
Io invito i compagni che intervengono a rispettare l'indicazione già data ieri di limitarsi per quanto è possibile ai quindici minuti
Una precauzione ovvia che può consentire a tutti gli iscritti di prendere la parola senza fare gli straordinari
Quanto riguarda tutti i partecipanti
Il primo iscritto a parlare per la seduta di questa mattina e il compagno umilia insiste segretario della federazione milanese del Movimento lavoratori per il socialismo si prepara intanto il compagno Parietti
Voglio partire
Da una riflessione
Sui risultati referendari non perseguire non traccia d'obbligo impostata dalla relazione giustamente
Ma perché credo che questo sia il una momenti centrali che deve per così dire a riempire la nostra discussione
Credo che siamo
Sul punto
Di un processo di accentuazione dell'inizio di un processo di accentuazione molto rilevante
Di tutti gli aspetti della situazione politica
Del nostro Paese
Della crisi che danni percorre queste società
E forse si può dire magari un tantino estremizzando che è finito
Finita la fase della crisi della democrazia cristiana inizia la fase vera e propria
Della fine della DC
Cioè non è più semplicemente
Un momento in cui difficoltà già presente
E che noi da anni abbiamo rilevato nella Democrazia cristiana si accentuano ma credo siamo di fronte a un processo che richiede per poter essere in qualche modo sanate risolto radicali cambiamenti
Il referendum al di là di cose già segnalate dei compagni intervenuti prima di me
Hanno detto questo credo
Che la Democrazia Cristiana non è più in grado
Di realizzare mediazione politica tra il mondo cattolico e lo stato per quegli elementi ancora di separatezza che rimangono tra mondo cattolico allo Stato
Che anzi
Se scende in campo in una battaglia
Rilevante che questi elementi mette in gioco perché la questione della legge nel centonovantaquattro della sua difeso dall'attacco alla legge stessa metteva in gioco questo si accentuano e le sue contraddizioni interne e le sue contraddizioni con il mondo le forze cattoliche la stessa
Chiesa e quindi salta uno dei cardini su cui la democrazia cristiana aveva costruito
Il proprio sistema politico
Che le difficoltà con i partiti laici le rotture de divaricazioni l'allontanamento dell'area laica il centro gli ha costituito uno degli elementi fondamentali del sistema politico democristiano
Sì evidenzia in maniera irreversibile e così è stato durante il la campagna referendaria
Che infine
La stessa democrazia cristiana
Nella sua identità
Di partito che in qualche modo compendiano richiamava sintetizzava assetti fondamentale dello Stato mostra in maniera probabilmente definitiva probabilmente irreversibile anche se questo non è un processo lento immediato destinata a risolversi in questa settimana mostra la corda
Segni in questo senso vengono anche dal contesto internazionale ed europeo non voglio dilungarmi su questo elemento ma è evidente
Che le forze
Legate
A componenti analoga la democrazia cristiana blocchi sociali ipotesi politiche analoghe a quelle per la Democrazia cristiana nel nostro Paese in Europa hanno un livello di protagonismo politico sempre più bassi
L'unica situazioni in cui mi pare questo ossa non verificarsi in qualche modo la democrazia cristiana possa essere rimessa in gioco è la situazione tedesca è la democrazia cristiana
Tedesca Marie credo che si sconti più che altro la crisi della socialdemocrazia della Spd
Le difficoltà della DC appaiono anche se esaminiamo
E quel segno di irreversibilità di fine
Di tendenza alla fine di un regime politico se esaminiamo gli altri fatti che nella relazione sono stati evidenziare
La stessa questione P due al di là degli aspetti scatta l'istrice intollerabili credo possa essere letta in questo modo da qualche anno nel Paese ci sono forze settori importanti di assoluto rilievo nel mondo finanziaria del mondo industriale
Di quei settori che determinano il governo dei grandi organi di stampa dell'amministrazione pubblica delle forze armate dei servizi segreti
Che si sono in qualche forma certo pur mantenendo collegamenti con la stessa democrazia cristiana ma per così dire autorganizzati per giocare la battaglia attorno
Alle leve di potere del paese oggettivamente mettendo in discussione in crisi il livello oggettivamente dico al di là di una scusa per corretto soggettivi il livello di mediazione politica che per questi stessi gruppi e per queste stesse forze la Democrazia Cristiana
Aveva nel passato
Era stata nel passato
A tal punto che quando all'interno disco questi settori si determinano contraddizioni rilevanti salta per aria tutto lo scandalo viene alla luce con le conseguenze che sono ben sotto i nostri occhi mette in discussione il governo gli assetti politici complessivi così anche la questione Montedison poi forse essere letta in questo modo negli anni Sessanta avevamo assistito a un'operazione politica
Indifferente per la Fanfani di vasto respiro che vide radici impegnata nel tentativo di allargare l'arco delle alleanze politiche di allargare i blocchi sociali su cui poter sviluppare insediare la propria egemonia anche varare l'operazione delle partecipazioni statali oggi al di là del segno pesantemente negativo che la privatizzazione della Montedison
Pone propone evidenzia credo dobbiamo dire chiaramente che
Questo è un aspetto di restringimento della capacità della stessa legge di essere elemento di egemonia su settori pasti sugli interessi contrastanti che sono tutti magari all'interno della dimensione imprenditoriale
E borghese ma che non si non si muovono immediatamente sulla stessa
Se questi cenni di analisi oltre a quanto già altre compagnie hanno detto
Sono hanno senso credo che su questo noi dobbiamo fondare oggi la realisti cita la realizzabilità politica di fare in una prospettiva di alternativa complessiva quelle che abbiamo chiamato mi sembra un'alternativa consiste anche il clima del Paese chiede ciò
Per chi in questi in questa campagna referendaria
Prego tutti comprendono autorganizzazione larga parte
Ha fatto campagna referendaria farà la campagna sui referendum infatti dibattiti comizi ha discusso con la gente ecco credo che tutti abbiamo rilevato che un clima per così dire
Magari dire anti democristiana è troppo forte però un clima che non vede più come traumatico e tragico
Il fatto che la DC sia emarginata dagli assetti di poter ecco questo clima si va rapidamente diffondendo puntata forze e aree spiegare sempre più ampia e diventa per così dire elemento di senso politico comune del termine più forte che al senso comune moderno
Ora se questi elementi sono vedo che su questi su queste tendenze
Noi possiamo fondare realisticamente quella che i giornali che commentavano oggi il nostro apertura del nostro lavori congressuali hanno chiamato riproposizione di una proposta di alternativa dobbiamo chiederci perché la sinistra
Mostri ancora le menti di adeguatezza rilevanti perché immediatamente l'erede
L'erede naturale
Per
Del regime dello Stato della società che la democrazia cristiana costruito non riesca a impugnare ne
Quindi a me la verità a dare far fare un passo avanti decisivo al processo di trasformazione del paese di ricambio dei gruppi politici le classi dirigenti dei partiti che sono al potere dei blocchi sociali e ha innestare con maggior forza un processo di trasformazione di trend
Ma io credo che qui a sinistra e anche questo elemento era interno all'analisi che abbiamo fatto dei risultati referendari credo che la sinistra sconti una incapacità una difficoltà di programma politico
Secondo me sempre di più in questa fase per la sinistra si deve porre il problema di una immediata consequenzialità degli schieramenti e dei programmi questo si è evidenziato nell'esito dei tre referendum per così dire istituzionali con rigore che riguardavano le leggi sull'ordine pubblico sulla sicurezza sul rapporto Stato cittadino li paradossalmente possiamo dire che la gente non ha dato indicazioni contrari
A quelle che i partiti avevano dato certo è vero la legge sull'ergastolo ha avuto un numero di voti molto inferiore alla somma elettorale dei socialisti dei comunisti alla nostra di Garibaldi
Ma questo mi ostino logica molto precisa che già altri richiamava in tutti questi anni dalla metà del decennio Settanta in poi la sinistra lavorato per sedimentare nelle coscienza un'idea di Stato necessariamente forte e autoritario necessariamente repressivo e su questo fondare addirittura una propria partecipazione costruire un'ondata di consenso che permettesse le stesse forze
Di sinistra di accedere alle leve del governo
Quindi maniera un tantino paradossale possiamo dire che l'esito dei no positivo per i no ai tre referendum istituzionale a parzialmente
Seguito con tutto l'impostazione politica che è stata per la sinistra negli anni della sua vedere solidarietà nazionale e anche oltre fino alle ultime battaglia parlamentare che non è per lo meno abbiamo fatto sui decreti pungente di Cossiga e su questo si sono poi raccolti oggetti o ovviamente
Esiti per la sinistra nega
Allora davvero se questa analisi a qualche senso credo dobbiamo dire che sia un problema rilevante di
Coessenziale ITA tra programmi e schieramenti politici per la sinistra oggi
Non è infatti credibile un'ipotesi qualsiasi
Via alternativa che non faccio i conti con i punti centrare gli avanzi di crisi del paese dello stato e che non metta la sinistra non legittimi il complesso delle forte della sinistra come forte di governo su questo terreni
Il minimalismo programmatico un segno di destra e moderato che ha caratterizzato primi governi della solidarietà nazionale e più recentemente in maniera ancor più pesante negativa con una frattura tra le due maggiori forze della sinistra la fase dell'alternanza era appunto il contrario di tutto ciò
Oggi uno dei problemi rilevanti che si pone agli occhi di tutti è indubbiamente oltre a quanto già e compagni dicevano delle questioni che magari nella dotazione poneva la questione dello Stato
Da qui credo che occorra una riflessione molto ampia
E è evidente agli occhi di tutti che gli assetti istituzionali e costituzionali quindi di governo
Dei rapporti fra dei vari poteri all'interno dello Stato degli dei vari corpi dei ministeri della burocrazia evidente che tutto questo sta saltando non tiene più
Che le queste strutture faticano sempre di più rispondere alle loro funzioni
Perdono legittimità concreta di fronte agli occhi della gente allora credo che qui abbiamo come sinistra
Un'occasione molto rilevante per fare i conti con tutto questo
Per comincerà a costruire spezzoni di un progetto complessivo che siano in grado io non la proposte concrete da fare panico
Perché dobbiamo misurarci con questo problema che la sinistra con questo ci si debba misurare diversamente da quanto negli ultimi due anni anche stato fatto dove Craxi ha proposto la grande riforma che conosciamo il PC non è riuscito a far altro che arroccarsi su una linea di difesa pura e semplice
Delle funzioni e dei principi previsti dalla
Questo dobbiamo fare su questo è possibile allora un'egemonia
Molto rilevante poterlo sviluppare un consenso di massa reale possibile credo anche per la sinistra ricucire e ricostruire un rapporto politico con le forte del mondo cattolico che il referendum ha dimostrato essere in così rilevante
Agitazione rispetta le quale un'azione politica positiva
E consegna progressivo e assolutamente praticate Mitterrand qualcosa insegna su questo terreno credo
La sinistra in Francia affrontato con forte spregiudicatamente esplicitamente il problema di una riforma istituzionale mitra hanno avuto la capacità di servirsi delle leve istituzionali date per costruire un programma un blocco un embrione di blocco politiche sociali anche qui bisogna andare blindati quelli che sono i dati reali
Di porre attraverso questi il problema di una riforma profonda dello Stato delle istituzioni nei suoi modi di essere e di funzionale quindi sulla base di questo a contenere e sviluppare consensi ed elementi di avanzamenti con questo allora anche noi grosso modo uno schema di questo tipo ci dobbiamo
Concretamente
Misurare
Un altro degli elementi che vorrei brevemente toccare anche perché credo che il tempo
Riguarda
Noi da vicino come
Io credo che mi prima parlava di occasione storica di
Apertura di un processo politico che sei novità rilevante per tutto il Paese
Ecco credo che noi proprio in questo abbiamo carte rilevanti da giocare e per così dire identità politica da costruire
Un altro dei dati che mi sembra emergere dalle tendenze che in Europa si stanno pur condonati contraddittoriamente sviluppando è di un processo di rimescolamento complessivo delle carte nella sinistra di un ampliamento tendenziale delle prospettive su cui la sinistra si muove delle aree politiche che la sinistra riesce a coprire non è casuale che in Francia alla sinistra del partito comunista del Partito socialista si siano sviluppate abbia avuto un certo consenso formazioni minori che la perdita di voti
Per i socialdemocratici tedeschi non abbia come scopo risposto immediatamente a un travaso a destra ma abbia visto crescere la lista dei termini che in altre situazioni in Olanda e in altre si sviluppino tendenza di questo ecco allora se siamo come credo
Si possa dire anche nel nostro Paese
In una fase in cui possibilità più anche per la sinistra si stanno determinando
In cui consensi più vasti pur nelle difficoltà che ci sono delle difficoltà molto evidente molto lampante il movimento sindacare tenuta politica di protagonismo di assetto interno di unità su questo
Non credo ci sia da farsi
Credo
Ci si debba illudere che possono essere sciolti rapidamente o che non abbiano ampio spessore però se una tessera tendenza generale alcune tendenze generale che nel Paese si delineano mostrano la possibilità di un'espansione reale della capacità della sinistra di essere forza di trasformazione politica di rottura degli assetti dati di attacco al sistema politico sociale messo in piedi dalla Democrazia cristiana credo che proprio in questa dinamica generale noi come dunque all'interno di quella controtendenza
Alla frammentazione con l'unificazione stiamo cercando di sviluppare possiamo trovare un posto molto rilevante il sessantotto è stato una frattura nel sistema credo che non abbiamo il dovere-diritto proprio perché proveniamo fondamentalmente da quell'area che da quell'epoca storica
E perché poi in questo decennio abbiamo trovato radicamento sedimentazione presentare anni fondamentali movimenti di massa del paese e abbiamo trovato anche capacità in qualche modo di essere punto di riferimento non dico di direzione politica perché troppo
Ambizioso ma in qualche modo di riferimento nella battaglia che il movimento delle donne ha fatto in questi ultimi questi ultimi mesi e anche lì
Possiamo credo trovare come partito spazi di lavoro più ampi
Ecco l'anno abbiamo il dovere e il diritto di allargare la frattura del Sessantotto allargarne le aree politiche di essere nella sinistra moltiplicatore di forze di idee di battaglie politiche di protagonismo
Diretto e su questo possiamo giocare
In maniera rilevante i destini dell'organizzazione che andiamo a costruire
In sintesi
Mantenermi strettamente dentro i tempi determinanti
E lo si debba dire questo la proposta che
Emersa dall'inizio i nostri lavori congressuali di
Una sinistra unita
Che ponga su basi programmatiche precise e a questi spezzoni a questo programma dobbiamo dare un qualche contributo concreto dobbiamo essere in grado di porre qualche elemento di riflessione e di valutazione precisa
Una scelta di questo tipo
Che
Cerca un'interlocuzione indiretta con le forze laiche che assegna un ruolo concreto a quei settori sociali che dal mondo dalla dall'aria borghese si stanno dall'altra le forze imprenditoriali e le porta a forza di classe che non sono immediatamente quelle la sinistra storica si stanno in qualche modo Scotland o e occhio fra queste collocazione ruoli processo di trasformazione una sinistra di questo tipo può oggi fare una battaglia unità per rompere
Gli assetti stessi di governo per candidarsi come forza di governo per partire dall'opposizione per andare a costruire a ricostruire il tessuto su cui innestare nel Paese un processo
Rilevante di trasformazione se è possibile fare una citazione che già meglio parafrasare una citazione che già compagni martiri riprendeva in un'occasione analoga
Si può dire credo che
Occorre che anche noi ci mettiamo sanare la terra
Perché altrimenti il terreno che può essere secondo di una trasformazione del Paese rischia di essere troppo largamente insipido
Ha la parola al compagno Carlo Parietti gruppo membro della CGIL nazionale si prepara il compagno abbiano
Io solo tra i compagni
Che hanno avuto delle forti perplessità
Sulla scelta che abbiamo compiuto di definirci area comunista
Credo che queste perplessità siano superate
Dall'elaborazione del documento congressuale dalla relazione ieri mattina del compagno ma
E la votazione che ci definisce se ho capito bene come una componente di quell'area comunista che complessivamente contraddittoriamente in evoluzione
Una componente che agisce tanto sui contenuti che di volta in volta appaiono prioritari e anche in questi mesi in queste settimane l'abbiamo dimostrato
Quanto in termini anche organizzativi sua colti sociali sedimentazione di identità memoria vanno uno cercando di indurre un'alternativa nell'area comunista e nell'insieme della sinistra
Prima ancora i più che auto proporsi come alternativa
Questioni come l'aggressione alla centralità democristiana anche in termini di blocco sociale o come la competizione per chi detiene le bandiere dello sviluppo economico e sociale dell'innovazione
Sono infatti contenuti su cui si misurano da un lato Rifondazione ristrutturazione della sinistra
E dall'altro la possibilità di conquistare
A una nuova cultura e pratica comunista e quindi alla sinistra
Forze sociali individualità frammenti di antagonismo che in questi anni si sono espressi fuori e talvolta contro le organizzazioni storiche partitiche e sindacali
Del movimento operaio
In sostanza una concezione di area comunista come ipotesi di allargamento e non di delimitazione della sinistra
Una collocazione un utile alla sinistra e non subalterna
Proprio perché la lotta politica e culturale in corso nella componente maggiore più consistente il più importante dell'area comunista e cioè il Partito comunista
La lotta politica in questo partito mi pare che comprenda ancora sia un superamento a sinistra della Terza Internazionale
Sia l'arroccamento fatto supposizioni di operai Simone statalismo sia infine il ritorno ancora scelte di accomodamento subalterno alla Democrazia Cristiana
In sintesi che sia ancora da superare una concezione di terza via come soluzione mediana per la socialdemocrazia ed esperienza sovietica
Nel contempo l'evoluzione l'involuzione neo laburista e decisionista del Partito Socialista Italiano
Rende questi limiti dell'aria comunista non meno ma più gravi e urgenti in quanto proprio l'assenza di un'alternativa posta da una sinistra politicamente e socialmente unità
Lascia spazio alla Democrazia Cristiana per gestire la propria crisi sia sul terreno istituzionale
Sia su quello sociale tentando di rovesciare dal basso ragioni obiettivi di ampi settori di massa
Tentando di rovesciare sulla sinistra la crisi dello stato sociale ed è questa una manovra della quale sente in modo particolarmente acuto e grave il movimento sindacale
Io abbiamo avuto
Un importante impegnato intervento del compagno Marinetti
Che ho ascoltato con piacere lasciatemelo dire come militante sindacale anche con orgoglio in quanto il nostro congresso era occasione di un intervento della Federazione unitaria in un momento e sappiamo così difficile e pericoloso per l'unità sindacale
E ancora con piacere per il suo individuati ci come militanti appunto della Federazione unitaria
Giacché essere componente politica dell'insieme del sindacato e appunto il nostro ambizioso Obiettivo
Con totale dissenso
Ho ascoltato però alcune delle indicazioni concrete che compagno Marinetti dava qui
E mi pare che il punto più grave in questo dissenso
Stia nell'idea in pratica di democrazia che il sindacato dovrebbe avvenire secondo cui l'intervento
Un'idea troppo riduttiva è soprattutto piena e sfiducia nei confronti dei protagonisti di quella democrazia dei lavoratori chiamati solo ad accettare o a respingere non a discutere a decidere a modificare anche a mediare tra culture ipotesi diverse
Il che è ben strano se si pensa che quel tanto di unità vera che esistere che costituisce il patrimonio di CGIL CISL e UIL
è stato fatto solo dai lavoratori nei polmoni consigli di dei delegati che esistono certo
Ragione marionette ci sarebbe da fare e sicuramente c'è da fare una battaglia politica
Contro chi volesse andare a una conta
Ma più incerto ancora è che il sindacato non può continuare nell'attuale situazione di paralisi
Perché l'intera democrazia italiana che rischia di restarne menomata
E non c'è proprio da stupirsi quando magari e noi ma soprattutto molti lavoratori
Dicono che il sindacato rischia di snaturarsi
Perché sono i fatti a dirlo
Il sindacato non riesce ad analizzare e controllare i processi di ristrutturazione dopo anni di durissime lotte per gli investimenti si torva di fronte ad alti livelli di Investimenti ma tutti di trascinamento del vecchio modello di accumulazione che regge con surplus complessivamente alti ma senza sviluppo
Nonostante la crescita numerica dei livelli sindacalizzazione abbiamo intere fasce di produzione i produttori sottratti alla tutela e al controllo sindacale
Gli strumenti tradizionali di controllo macroeconomico non funzionano più nel nostro Paese la vita del controllo monetario si è sbandata
Gli interventi finanziari servono solo finanzia rizzare il capitale e per sostituirli con interventi reali nell'economia ci vorrebbe non solo un governo diverso ma addirittura una ristrutturazione del concetto stesso di governo e di governare
Inflazione ai livelli attuali rende impossibile una programmazione dello sviluppo ma contemporaneamente è diventata una fonte di rendita per alcuni strati sociali privilegiati
E l'attesa di alti prezzi non è una perversione psicologica da combattere appunto con strumenti psicologici di attesa ma un fondamento sottinteso dell'economia italiana negli ultimi cinque anni
Tutto questo ci fa dire che ancora aperto l'antagonismo per il governo dell'economia e della società per il senso da dare agli anni che ci stanno alle spalle
E a quelli che ci stanno di fronte ancor più naturalmente
Ma c'è un fatto nuovo che sarebbe il responsabile questo Sire responsabile rimuove oggi da almeno un anno
Siamo andati a una stretta dopo anni di fronteggiamento sui livelli di reddito e di occupazione i padroni pensano e dicono e agiscono pensano di avere la forza per esigere una rivincita una rivincita complessiva di un decennio
E nel sindacato e nell'insieme del movimento operaio c'è una lotta politica sul modo di rispondere a questo a questa esigenza di rivincita
Siamo tutti consapevoli che c'è molto da rinnovare nell'impianto rivendicativo del sindacato anzi
Quando dicevamo contrastati
Che c'era e c'è una crisi del sindacato
Questo volevamo e vogliamo dire che bisogna cambiare che riconoscere la crisi è la condizione per cambiare
Ma anche qui bisogna dire che certe modernizzazione rischiano di portarci in realtà molto indietro
Per esempio non possiamo dire che il referendum è stato una grande vittoria delle donne voi istituzionalizzare il part-time e come forma dominante dell'occupazione femminile
Ne possiamo scoprire oggi un po'in ritardo anche ai nuovi bisogni
Confondendo per la flessibilità dell'orario di lavoro e part-time di un'organizzazione del lavoro che resti uguale a se stessa
Oppure su un altro terreno non possiamo perdere la battaglia
Sul ruolo della classe operaia non contrastando il tentativo che solo apparentemente marginale
Di inserire nell'articolo due mila e novantacinque del codice civile quello che suddivide il lavoro dipendente in varie categorie anche la categoria dei quadri
Anziché chiedere noi come battaglia civile sindacale e politica l'abolizione della distinzione tra operai e impiegati
Per tentare di assumere i termini
Nuovi della questione dei tecnici dei tecnici dello sviluppo degli intellettuali e la funzione di cui parlava ieri anche compagno Paolo Degli Espinosa
Nel Codice e nell'inquadramento sindacale
Come allargamento come battaglia di allargamento e non di restrizione della classe operaia perché questo è uno dei temi centrali io credo della lotta culturale in corso nel nostro paese
E allora
è vero che non ci sono buoni e cattivi nel sindacato anzi
C'è una confusione anche tra le diverse ipotesi
Che si confrontano e si fronteggiano
Ma in sostanza per venire ai fatti di queste settimane
Si tratta oggi di decidere se vogliamo fare della lotta all'inflazione una tappa del controllo democratico sull'economia
Ottenendo più potere sui meccanismi di formazione dei prezzi dei tassi d'interesse per il fisco di intervento dello Stato appunto in economia e contemporaneamente governando dalla nostra parte con la nostra logica un processo di ristrutturazione del salario
Oppure se anche in Italia come in tutto l'Occidente e non solo in Occidente in questi anni
Dovranno essere i lavoratori a pagare l'inflazione e la crisi ma con la specificità italiana che dovranno essere i lavoratori a pagarla in modo non selvaggio
Ma in un modo governato dal sindacato questa è una delle proposte che si agitano
Sindacato che proprio per questo si trasformerebbe in un'istituzione più o meno come le altre o come altri sindacati in altri Paesi
Appunto cambiando natura e allora non c'è da scandalizzarsi se si dice che questo il pericolo
Allora nuovi non vediamo la scala mobile come un feticcio
La scala mobile non vale due mila trecentottantanove lire ma vale come strumento da migliorare per sapere chi governa le gerarchie salariali
Che a loro volta non sono solo potere d'acquisto
Ma la base del potere nei processi produttivi nel nostro Paese
Devo dire per concludere su questo punto che considerò la proposta ultima della CGIL un passo avanti non di semplice resistenza
Anche se ancora in una logica tutta difensiva pericolosamente tutta difensiva
A questo punto bisogna decidere la segreteria della Federazione unitaria
Deve decidere se vuole continuare nella paralisi di quest'ultimo mese e mezzo di questi ultimi due mesi
Oppure se si consegna il tutto al dibattito tra i lavoratori non per chiedere il via cioè dare un respinge ma appunto per chiedergli di discutono
Io non credo
Che la nostra o altre forze politiche possano o debbano appoggiare una o l'altra delle ipotesi che sono presenti nel dibattito certo noi dobbiamo avvenire l'agilità di afferrare ogni passo avanti
Ogni spiraglio che in questa situazione difficile nonostante questa situazione difficile si riesce ad aprire per cercare di forzarlo verso una controffensiva che vede appoggiarsi mi pare che Marinetti fosse d'accordo con noi su ciò che il sindacato unitario ha rappresentato e continua a rappresentare
Del resto rispetto a questi pericoli di divisioni
Del resto sappiamo bene
Che la complessità della rappresentanza politica istituzionale e sociale
Del sistema italiano non può essere compressa un semplificata né da decreti di riforma istituzionale netta rotture da contrapposizioni verticali nel mondo del lavoro
E che quindi l'unità sindacale per restare a questo tema appare oggi molto lontana molto più lontana di qualche anno fa
Ma è anche tuttora un obiettivo obbligato per chiunque grande o piccolo che sia voglia far politica dalla parte dei lavoratori
Questo nuovo dunque
Nella sua nella nostra esiguità incarna nei suoi militanti e nella sua cultura questo Obiettivo
Anche per questo
Oltre ai tanti motivi denti dalla relazione ed altri compagni io vedo per noi un futuro molto faticoso ma che vale la pena di vivere
E già siamo impegnati a ipotecare spendere questo futuro su scadenze che vanno dalle prossime elezioni amministrative alla lotta contro la possibile cristallizzazione delle divisioni nei congressi confederali
Io vorrei proporre qui altri due temi che sono molto più interni ma secondo me è ugualmente importanti
Da consegnare alla prima riunione del nuovo comitato centrale il primo e la convocazione in tempi ragionevoli di un congresso meno straordinario di quello importantissimo positivo che stiamo facendo
Il secondo più ambizioso e di arrivarci di arrivare a questo congresso avendo costruito un organo di stampa quotidiano
Senta al quale anche nostro dibattito diventa più difficile
E senta al quale soprattutto si disperde rende il nostro potenziale più prezioso
Quello di essere attraversati dalle tensioni e dalle contraddizioni di tutta la sinistra e quindi di poterle dare un contributo almeno di anticipazione
Alla parola il compagno Massimo Bianchi della segreteria nazionale delle maîtresse si prepara il compagno Cerquetti
Vorrei partire da una considerazione
Questo nostro congresso
Cade in un momento particolare
Per il Paese per la sinistra
E per noi stessi
Un momento caratterizzato da una crisi di governo
Che non può essere assimilata alle precedenti crisi
E che invece configura qualche cosa di molto più ampio di molto più esteso
Quella che si è aperta pochi giorni or sono con le dimissioni di Forlani
è una crisi di regime
Una crisi riassetto politico e istituzionale
Una crisi che non ha travolto soltanto un precario equilibrio politico
Ma chi ha in qualche modo vanificato ogni residua base di legittimità dell'attuale direzione politica del Paese del sistema di potere che da più di trent'anni ci governa
Sembra che la società italiana si spacchi potremmo dire ripetendo oggi ciò che Antonio Labriola diceva nel penultimo decennio del secolo scorso
Commentando per un giornale straniero la situazione che si era creata in Italia a seguito della crisi profonda della direzione Crespina
E dei ricorrenti scandali come quello enorme per quei tempi della banca romana
Oggi l'emergere dello scandalo della loggia P due non è che il punto culminante
Di una più generale crisi del sistema di potere democristiano un sistema di potere che negli anni della sua costruzione ed il suo sviluppo ha permesso anzi ha prodotto la creazione di un vero e proprio governo punto come quello che faceva capo a Licio Gelli
Non voglio soffermarmi oltre nella denuncia di questo scandalo
E delle sue implicazioni sul quale e sulle quali già la relazione ed altri interventi si sono soffermati
Voglio soltanto a partire da qui per svolgere qualche considerazione su quelli che oggi mi sembrano
I nostri compiti più urgenti
E i compiti più urgenti per tutta quanta la sinistra
In fondo il fatto spesso che lo scandalo P due si sia manifestato in tutta la sua portata se da un lato evidenzia in grado di perversa corruzione che è proprio che il sistema di potere democristiano
Dall'altro lato evidenzia certamente la crisi di questo stesso sistema di potere il suo sbandamento la sua incapacità di continuare ad assicurarsi e garantirsi pienamente le proprie basi di consenso
E con queste basi di consenso anche la propria impunità credo che si possa dire che lo scoppio di questo scandalo contribuisca fortemente a mettere in forse i meccanismi stessi di riproduzione di questo sistema di potere
Al fondo di tutto ciò c'è la crisi della Democrazia Cristiana
La crisi della sua capacità di mediazione politica che si è tradotta e continuamente si traduce in crisi istituzionale
E questo mite mi sembra l'arco dei problemi con cui la sinistra e noi come parte della sinistra dobbiamo misurarci
L'esito del referendum sull'aborto costituisce come molti compagni hanno già fatto notare una grande vittoria del movimento delle donne e della parte progressista di questo Paese
Ma questo suo carattere di grande vittoria e a mio avviso strettamente connesso con il fatto che questo risultato dimostra tangibilmente i con la forza delle cifre di che ha ampiezza sia la crisi dell'egemonia democristiana nonostante il vento neoliberista conservatore nell'Atlantico che soffia e continua certamente a soffiare nell'Occidente capitalistico
Si tratta i verdetti di una crisi di blocco storico
Una crisi che si registra quando chi ha diretto e ha plasmato l'assetto complessivo di un'intera società non è più in grado materialmente e ideologicamente di riprodurre le condizioni per la riconferma e la continuità della propria egemonia e del proprio dominio
L'elemento veramente decisivo
è che oggi in Italia questa crisi del sistema di potere democristiano questa crisi del blocco storico coincide con la crisi che ha investito il modello occidentale
Con la crisi degli stati assistenziali dell'Occidente
Questa crisi del blocco storico a direzione democristiana
E in un certo qual senso la crisi della forma specifica che il welfare che il modello di Stato assistenziale ha assunto storicamente nel nostro Paese
Come si può far fronte a questo stato di cose
Pone questa domanda significa in fondo chiedersi quale sia lo stato di salute della sinistra italiana
A questo tipo di domanda credo si possa rispondere dicendo che oggi la sinistra italiana nelle sue diverse componenti non è all'altezza dei problemi che realmente sono posti dalla crisi dal blocco storico
Problemi che richiedono la capacità di indicare un nuovo possibile asse eletto della Società italiana di disegnare un nuovo profilo del blocco storico di delineare nel concreto una via di superamento in avanti della crisi dei modelli assistenziali
Dell'Occidente che al tempo spesso non percorra i tracciati fallimentari
Del socialismo così in petto realizzato
Oggi questa capacità di Progetto e di strategia della transizione che sono una sinistra unita e rinnovata nella sua cultura e nella sua pratica politica potrebbe avere difettano ancora e parecchio nella sinistra italiana
Compromesso storico e alternanza erano due strategie che non facevano entrambi i conti con il contenuto reale della crisi del Paese
Che non si ponevano all'altezza dei problemi posti dalla crisi del blocco storico
Erano entrambe strategie che in modi diversi presupponeva non comunque la continuità di un assetto politico e sociale la continuità del blocco storico costruito attorno alla mediazione della Democrazia Cristiana
E infatti il primo il compromesso storico chiedeva un allargamento del blocco di potere e di governo da realizzarsi altra verso la caduta della pregiudiziale anticomunista mentre la seconda l'alternanza chiedeva e chiede un'alternanza alla guida di quel blocco che rimaneva tale nelle sue componenti e nei suoi meccanismi fondamentali e che finiva per ridursi a una sorta di magia a una sorta di svecchiamento di questi meccanismi
Ora se il Partito Comunista ha dovuto liquidare tardivamente è vero ma Proust
Talmente è che come la profonda crisi dello Stato e della sua direzione evidenziata sì all'epoca del terremoto indusse il Partito comunista a compiere una svolta di enorme importanza con l'assunzione della prospettiva dell'alternativa democratica oggi gli effetti della crisi lacerante e conseguente allo scoppio dello scandalo P due obblighino in qualche modo lo stesso gruppo dirigente socialista arrivederci la propria politica
Ma quelli che ci si può augurare in politica conta fino a un certo punto
Gli affetti per quel che riguarda la questione socialista credo che occorra prendere le mosse dal terreno di analisi e di discussione che è stato proposto dalla relazione del compagno Mario
Occorre cioè domandarsi
E domandare ai compagni socialisti quale ruolo l'area socialista possa giocare effettivamente nella crisi italiana
Un ruolo di fiancheggiamento nei confronti della Democrazia Cristiana
Oppure di ricerca di sostituzione della Democrazia Cristiana alla guida di assenti che comunque oggi iscritti all'anno quando non crollano
Sinceramente non riesco a vedere nessun altro ruolo effettivo per quest'area socialista
Se non all'interno di un discorso strategico comune della sinistra che parta dalla crisi reale di oggi e dai problemi e sapone
L'attualità dell'alternativa il suo carattere non utopico o da relegare in uno scenario storico di là da venire sta tutto qui
Nella necessità che una sinistra unita sia in grado di fungere da forza capace di unificare le diverse spinte centrifughe che si sprigionano dalla crisi del blocco storico costruito dalla DC
Di saperle coagulare incanalare partono dare in direzione di un'alternativa di governo e di potere
Ciò pur rimanendo anzi proprio perché sono convinto della indispensabilità di una specifica e autonoma presenza socialista
Di una legittimità dell'esistenza di un'area socialista per la costruzione di un'alternativa di sinistra in Italia
Ma non credo che ha tutto ciò serva proporre una politica come quella che più volte in passato è stata proposta dall'attuale gruppo dirigente del partito socialista
Una politica che in più di un'occasione è sembrata riprodurre qui da noi sia pure in modo rovesciato e simmetricamente opposto lo schema della politica di Marché in Francia
Vale a dire una politica che muove dalla convinzione dell'assoluta indispensabilità di un mutamento del rapporto quantitativo tra i partiti della SIP della sinistra per un'affermazione della prospettiva dell'alternativa
Non credo che ciò serva perché come l'esperienza ci ha dimostrato per il PC è in Francia e per i socialisti italiani in Italia questa convinzione porta ad accantonare quella prospettiva e a seguire altre strade
Veniamo per concludere hanno
Quale può essere in questa situazione la funzione di una forza politica come la nostra
Nel nostro dibattito precongressuale abbiamo spesso discusso ci siamo spesso posti la domanda della nostra identità
Non credo che oggi noi siamo in una situazione di andare a cercare chissà quali legittimità bionico politiche per giustificare la nostra esiti esistenza
Né credo le abbiamo bisogno di dire che il produttore e lei ne lesse ed ora il nuovo group costituiscano l'inizio per una nuova tradizione per la nuova esperienza storica concordo pienamente con il giudizio che invece a questo riguardo è stato espresso nella relazione del compagno mali
La nostra è una forza che costitutivamente direi programmaticamente si fonda su una contraddizione permanente la sua funzione non può infatti che essere quella propria di una forza in qualche modo lavora per la sua estinzione
Lavora perché si creino le condizioni che rendano in qualche modo superflua la sua esistenza che oggi invece fortemente resa assolutamente necessaria e indispensabile
Questo orizzonte e quello che noi abbiamo indicato nella rifondazione strategica della sinistra a partire dal rinnovamento dell'area e della tradizione comunista
All'interno delle quali non ci collochiamo e direi di più se mi è consentito a partire
Dalla rinnovamento profondo della tradizione comunista italiana quale punto più alto di sviluppo e di elaborazione del comunismo della tradizione comunista in Occidente
Rifondazione della sinistra che cosa significa infatti se non farsi e in questo mi riallaccio al discorso iniziale
Se non far sì che la sinistra
Nel suo insieme esca dal tunnel in cui finora si è trovata e si ponga finalmente all'altezza dei problemi posti dalla crisi del blocco storico del nostro Paese e all'altezza dei problemi posti dalla crisi dei modelli assistenziali nell'Occidente
E qui che si fonda quella ricerca che la terza via che noi abbiamo indicato con il documento congressuale
Una ricerca che non può costituire certamente la prospettiva del solo produttore ne direi la prospettiva della sola sinistra italiana ma che si deve necessariamente allargare fino a diventare la prospettiva dell'intera sinistra dell'Europa occidentale
Sono giunti ai lavori di questo congresso numerosi telegrammi di cui darò lettura tra i diversi interventi il primo è il seguente
Cari compagni i vostri lavori saranno di grande interesse duttilità perché si trarranno dei fatti conferma non solo delle tesi unitaria della sinistra da voi sostenute ma anche della validità di una lotta coerente per una reale alternativa politica
Tutti gli elementi della situazione da quelli economici a quelli politici e morali dimostrano che occorre rapidamente concludere
Un'epoca della nostra storia nazionale il cui dato fondamentale politico è costituito dal predominio della DC e quindi della formazione di un sistema di potere intorno alla Democrazia Cristiana
Sarebbe ingiusto dire che tutto quel che è avvenuto in quest'epoca sia negativo è che tutto sia da respingere e condannare
Ma sarebbe molto pericoloso per tutti se si coltivasse l'illusione che i problemi italiani divenuti così allarmanti si possano risolvere nell'ambito di un tale sistema
Un compito di importanza decisiva spetta a tutta la sinistra unirsi per un reale e profondo mutamento che renda possibile sostituire i tratti del capitalismo che hanno fatto il loro tempo nuove strutture di istituzioni per andare verso il socialismo
Il vostro contributo in questo senso e quel che in molti ci attendiamo dal vostro congresso firmato Francesco De Martino
Alla parola il compagno Sandro Cerquetti della segreteria nazionale delle maîtresse si prepara la compagna ma
Credo compagni che
Dobbiamo evitare
Per cercare di superare
Una difficoltà che riguarda noi
Ma che forse riguarda l'insieme della sinistra
A misurarci con
Gli elementi di novità
Per la situazione politica Terna e internazionale
Che in queste settimane in questi ultimi
Giorni ci sono
Presenta
In sostanza credo
Che bisogna evitare una sorta di schizofrenia
Tra
Un ritorno
E un peso che ha avuto nella nostra discussione in quella di tutta la sinistra
Nei programmi di una sconfitta
Si annunciava pesante
Alle porte
Rispetto alla quale appunto l'atteggiamento di molti
Rischiava di essere
L'accentuazione di un ruolo per la sinistra sostanzialmente difensivo dalla fondata reazionaria che
Si faceva avanti
E dall'altro canto la vittoria di Mitterrand
Il referendum
L'oggettiva
Messa più accelerata in discussione della centralità e della legittimità della democrazia cristiana alla guida del Paese dovrebbe invece costituire in qualche modo il versante
Di una ripresa di una atteggiamento anche psicologico sostanzialmente di vittoria alle porte di cancellazione forse delle difficoltà e dei problemi che invece abbiamo davanti e per questo io credo che
Non possiamo
Pare riferimento al primo io giudico molto importante
Dei fatti nuovi e positivi che in queste settimane in questi mesi ci sono
Venuti davanti
L'attenzione di Mitterrand nella vittoria del sinistre in Francia
Esclusivamente interpretandolo come una sorta
Di
Vento che sollecita
A ricopiare la Avi tradurla
Quasi che fosse l'analogia delle vittorie della sinistra nei diversi paesi ad essere l'elemento scatenante
Di un avanzamento anche davanti a noi io credo invece
Che forse giustamente bisogna guardare più concretamente
A limiti
E
Ad aspetti positivi della vittoria di Mitterand e al segno concreto che essa sostanzialmente a ha avuto io credo terza la si possa in qualche modo tradurre
Su questo terrore
Mitterrand
Prendere atto
Della radicalità della crisi del blocco moderato Giscard diano
Che eredita quello gollista
Cambiando la e della incapacità di mantenere aggregata questo blocco nella situazione nuova di difficile
Della crisi degli anni settanta del mondo occidentale soprattutto diciamo della ultima base dell'aggravarsi del accelerarsi della crisi economico internazionale ed interna il sociale in particolare
Infatti grande
Vince sul cambiamento
A questo cambiamento però da
Contenuto
Precisi io credo non necessariamente noi dobbiamo dire che si siano Giusti perfetti che costituiscono il programma
Nel programma Berno io credo che la dobbiamo fare attenzione a un fatto
Il contenuto
Di questo cambiamento che Mitterrand ha proposto
Toglie
I temi e i problemi reali
Per il modo con cui si presenta la crisi del blocco
Francese e io credo in generale forse anche i beni della crisi per blocco dell'insieme dei Paesi occidentali in questo avendo parecchie analogia con l'
Situazione italiani
E proprio sostanzialmente a dirle
Due cose
Il segno del cambiamento
Oltre ad una forte valenza del carattere
Alternativa
E del carattere di sinistra della Scelta Mitterrand Diana
è parte
E ha però come uno dei contenuti rilevante decisivi
Il fare i conti
Con il dato della disgregazione del blocco dominante si accompagna ha un problema di
Disgregazione crisi dell'assetto istituzionale che in qualche modo gli aveva
Dato corpo quadro politico
E strumenti di
Organizzazione statale
E istituzionale io credo che sia importante il fatto che
Il riequilibrio tra poteri centrali e poteri periferici
Sia sostanzialmente accompagnato dalla individuazione di modifiche
Da innescare sull'assetto istituzionale più ampio della Francia anche in modo da essere funzionale a problemi il cambiamento dei rapporti sociali e dell'organizzazione delle condizioni in generale della vita sociale
E che ciò contemporaneamente si
Realizza o si propone di realizzare non con la via classica
Della
Riduzione dell'intervento pubblico statale sull'organizzazione della società
Dell'economia mal contrario un un
Tentativo di elevare
Gli strumenti alle condizioni nuove
Vengono messe intanto
E questo porta immediatamente bonsai un fatto
Lo stesso sistema politico
Francese in qualche modo viene
Cambiato
E modificato è vero che Mitterand utilizzata tutta la strumentazione istituzionale statale che gli deriva dalla setto
Gollista e dalla sua crisi è vero però
Che c'è
L'esigenza permetterà esteso di
Innescare e valorizzare nuovi strumenti di aggregazione politica
Di aggregazione sociale
Per la frana
Io per esempio credo che notarile anni oggi sul manifesto
Quando dice che noi non facciamo forse anziché la relazione non faceva cose a sufficienza i conti col fatto che Mitterand era l'espressione della crisi
Di quel sistema
Politico
E anzi della crisi della stessa forma partito e da questo
Tra Eva forza per l'operazione
Di costruzione di questi lunghi anni in cui si è preparata questa vittoria in Francia
Beh forse non tiene conto che proprio
I primi interventi
Di Mitterand
Nel parare la realizzazione iniziale del suo programma
Sono
Una rivalutazione di fatto
Dell'organizzazione politico partitica
L'esistenza in Francia
Una cosa di rilievo storico da un certo punto di vista per la Francia il fatto appunto che ci sia una sorta di incontro con le centrali sindacali deve riparare
E per confrontarsi non tanto o soltanto su l'aumento la salario
Minimo garantito ma anche su
I processi da innescare per esempio attorno al tema
Della riduzione dell'orario delle rischio dell'orario di lavoro e per le questioni
Occupazionali e di politica sociale
Ecco il secondo punto mi pare rilevante anche qui non tanto e soltanto per le soluzioni che Mitterrand profondi
Ma in qualche modo per i problemi che evoca
E anche una forte valenza sicuramente la sua vittoria ha avuto attorno al tema
Innescare nuovi condizioni per una crescita e per un'espansione economica
Della Francia rovesciando
Mi pare radicalmente l'impostazione questa sì neoliberista dica
Giscard Diana
Che era
Il controllo del governo
Della riduzione dei della domanda e dei consumi per poter fare politiche di intervento
Nella cosiddetta tematica dell'offerta della
Politica industriale che peraltro costituisce una tradizione molto forte molto significativa della Francia spesso
Il problema è
Al disappunto forse della risposta
Quali sono le condizioni oggi
Per garantire e per mettere in atto processi di nuova espansione economica che sia anche lo strumento per una battaglia sostanzialmente anti
Inflazionistica
E di controllo del processo di inflazione e che garantisca al contempo
Espansione
Dei consumi e capacità di intervento nelle politiche produttive
E industriale
Ecco credo che bisogna stare attenti su questo qui non siamo di fronte
Al fatto che Giscard in qualche modo proponeva l'abbandono delle vecchie politiche keynesiane
Mentre invece Mitterand in qualche modo le
Riproduce le reintroduce
Io credo invece che il problema
Che è stato posto che poiché giocare forte sul terreno per le nuove occasioni di carattere internazionale
Che sono condizione per il processo di espansione io rinnovamento delle condizioni di sviluppo e dunque in primo luogo Europa nord sud moratoria dei paesi indebitati del terzo mondo modifica degli assetti internazionali degli strumenti del governo dell'economia e dal governo
Monetario
E tutto ciò non con una riduzione sostanzialmente dell'intervento pubblico statale
E nemmeno con un puro governo di Bilancio
Tra appunto trasferimenti consumi Investimenti
Io credo che si possa dire per esempio se ne traiamo una conseguenza immediata nella situazione italiana
Che il programma di Cesca
Assomiglia al piano la marcia
Perché il programma di Mitterrand epoca dei problemi
Che in movimento sindacale italiano per esempio
E ne abbiamo avuto una dimostrazione ieri bravo ad evocare
Quando si afferma
Che non c'è oggi problema di moderatismo sulle rivendicazioni c'è mutamento da fare dell'assetto rivendicativo ma soprattutto collocazione dell'iniziativa del sindacato sul terreno della utilizzazione del
Risorse
Dunque accumulazione piano d'impresa controllo in generale dei
Processi economici
E indicativo però
E l'evocazione di questi problemi da parte del sindacato
Che certo non sono espressione di moderatismo
E però attengono su un contenuto
Profondamente da questo punto di vista sì moderato che sfiora l'accettazione di fatto della logica di fondo del piano la Malfa e giunge inevitabilmente
Ad affermare primo la centralità
Come valenza della crisi economica della sola questione del
Inflazione in secondo
Livello
Assegnare come ruolo alla sindacato quella del Governo di fatto
Della moderazione del trasferimento
Dai consumi
Operaio e popolari anche pagando nel Belgio della riduzione del potere d'acquisto perché quindi non si può a mistificare
Dicendo che c'è una riduzione del reddito da lavoro è vero che questa non è indifferenziata
Rispetto a tutti i settori però non si può mistificare dicendo che con una riduzione complessiva dei redditi da lavoro sia la capacità comunque di garantire il reddito operaio
Dipendente da qui
Inevitabile
Coerente in questa logica la questione delle disponibilità o sulla scala mobile o sulla politica del costo del lavoro nel suo complesso per altre forme
Invece la rinuncia come è stata fatta al misurarsi davvero attorno ai problemi quale strategia generale
Per l'intervento del sindacato e dell'insieme dei lavoratori nella situazione italiana si con le tradizioni
Della il modo con cui è organizzato
La il sindacato l'esperienza del movimento operaio italiano attorno ai problemi appunto
Della
Governo
Ed è l'intervento sui processi economici sulla controllo degli stessi
Ecco
A me pare che
Questi problemi evocati
Dall'impostazione di Mitterrand dicono un fatto che il carattere di alternatività
Della sua impostazione
Non stava tanto i soltanto
Negli schieramenti politici
Sì scontravano eterno antagonisti l'un l'altro ma io credo che il carattere di alternatività stava nel fatto
Si sollevavano problemi chiesto che afferiscono ai processi di disgregazione del blocco
Antagonista e alternativo e rispetto al quale sì forzata e si qualificava d'iniziativa dello schieramento appunto alternativo che si andava a costruire
Ecco
Quali in condizioni
E non solo quali insegnamenti quali condizioni perché non vi è dubbio
Che una vittoria della sinistra in Francia tende e può cambiare lo schieramento
E le possibilità della stessa dello stesso schieramento
Nell'insieme della Europa dove io credo non bisogna nascondersi il fatto che anche qui ci sono punti di caduta molto significativi e rilevanti
Ma contemporaneamente anche possibilità e occasioni sul quale
è utile necessario
Sostanzialmente operare per la costruzione su questo terreno della
Realizzazione reale pratica concreta della alternativa sempre meno
Il problema che si restringe altre situazioni interne dei singoli
Paese
E beh io credo che il piccolo esempio si pone un problema subito di quale qualificazione una proposta di alternativa in Italia c'è attorno alle questioni mi pare che fossero elencate bene nella relazione introduttiva
E di quale iniziativa in una condizione nuova in e però difficile della Europa può giocare uno schieramento di sinistra
E di alternativa in Italia
Ecco se noi guardiamo alla situazione europea c'è un fatto nuovo per il fatto della Francia e c'è un fatto grave mi pare
Che smette
Bah a uno scontro forse anche all'interno dello schieramento del suo stesso partito e sulla base
Della su accordo dia il suo appoggio a
La continuità sostanzialmente di una politica sia economica sia internazionale
Che
Certo vada ricavi a chiedere un abbassamento dei tassi
Per non strangolare col sistema monetarie la crescita del dollaro le economie europee e non riceve
Che schiaffoni e dall'altro per accetta
In un panorama europeo peraltro sempre più quaranta Rizzato da un rifiuto delle politiche te li dell'installazione degli euromissili perché non è solo l'Olanda ma mi pare che lo stesso fatto che
La Francia stessa ieri abbia annunciato la sospensione dei suoi
Esperimenti nucleare va sostanzialmente nella medesima situazione e quando un singolare l'accettazione appunto Smith di questi
Vista l'azione degli euromissili
E chiede l'apertura di un dialogo colle
Sostanzialmente trova anche qui rifiuto secco
L'interlocutore americani
Ecco
A me pare che un'alternativa in Italia che sappia cogliere
Questi elementi
Sappia
Costruire un altro però dentro questa Europa
Che gli sforzi su quella violazione è questa sì che cresce secondo me rende impossibile anche un allargamento del suo consenso ed è la costruzione del
Blocco alternativo
Che non vi è dubbio che è il problema centrale della costruzione dell'alternativa in Italia perché io sono convinto di questo conta anche forse noi sbagliamo quando diciamo
O siamo in perfetta
Quando diciamo descriviamo la crisi della Democrazia Cristiana di oggi e del suo sistema di governo e di poter tempo come una crisi di regime da tanti
Come una crisi di regime io credo che noi dobbiamo valorizzare fino in fondo il fatto che questa è una crisi di blocco è una crisi di blocco che liberare interforze e che non le rivela solo in una condizione di corpo latinizzazione dei diversi settori dei diversi strati e che dunque
Nella crisi di blocco va costruita la alternativa
E allora a me pare
Che è molto importante questo fatto
E la condizione dell'alternativa non è
Tutta e soltanto
Di schieramento politico le condizioni dell'alternativa sono oggi per esempio valorizzare le articolazioni anche sociali importanti e utili
In primo luogo
Dire al sindacato e la costruzione di un suo problema
Che sappia togliere quelle condizioni di nuovo di innesco di condizioni nuove Dini sviluppati dunque dentro essa poter collocare
Il rinnovamento della stessa politica rivendicativa
In pratica l'iniziativa del sindacato sulla determinazione di condizioni politiche
Nuove
E diverse e dunque anche qui
Che non fa come anche per certi versi giusto ma qui non fa esclusivamente soltanto i conti con i governi che ci sono ma riesce a determinare provenzale gli sviluppi
Della avanzamento dalla situazione politica ecco io credo
Che tutto ciò
E il problema
Solo esemplificando il problema per la costruzione delle condizioni vere reali dell'alternativa in un solo programma nel senso
Delle cose da fare
Credo che sono programma nel senso dell'iniziativa politica
Che costantemente tutti i giorni rispetto a questo
Ventaglio di possibilità offerte dalla disgregazione del blocco e dalla necessità di ricostruirli impongono una iniziativa politica che non sia ridotta irriducibile alle questioni
Politicismo della
L'intervento sugli assetti istituzionali e statali ridotti soltanto al problema della rappresentanza e invece fortemente allargati ai problemi degli istituti del governo complessivo
Dell'economia
Della società ecco
Io sono convinto di queste in mezzo a una crisi i cui esiti
Non sono né facili ne ha scontati
Non certamente la questione dell'altra Italia quella non coinvolta dagli scandali è un punto decisivo
Rilevante ma che pur tuttavia non consente
Io mi stringimento dall'alternativa al mutamento soltanto
E ceti politici
Della direzione
Politica degli assetti istituzionali ma pone problemi di penne più alto livello beh credo che dentro una strategia politica di questo tipo
Che non si riduca in qualche modo a cercare
Chi può impersonare Mitterand in Italia
E dunque paia tallonato
Ci si dà la capacità la possibilità l'esigenza io credo di un'iniziativa politica nostra
Che vada anche nel senso
Di porre sui piedi veri sulle gambe vere
Il cambiamento e la ristrutturazione e la trasformazione dell'intero assetto
Della sinistra
Io credo che se guardiamo questo troviamo i compiti troviamo i terreni di lavoro
Troviamo
Non le scorciatoie
Ma i livelli reali dell'iniziativa politica
Che questo partito deve saper assicurare svolgere
E allora compagni io dico
Questa iniziativa è rivolta
Come diceva il compagno Macrì
Al cielo
E dunque
Sarebbe profondamente sbagliato oltre che stupido
Dimenticare il cielo per guardare soltanto il diritto
Io sono però anche convinto
E oltre che a guardare il cielo dobbiamo costruire una grande melodia
è una grande sinfonia
E allora credo
Anche questo Mauti insegna personale il piano ci vogliono dieci dita
Fanelli
è indispensabile che i compagni rispettino più fermamente possibili tempi previsti altrimenti rischiamo poi di penalizzare alcuni degli iscritti per cui rinnovo l'invito ai compagni che seguono a intervenire nel nei quindici minuti previsto
Do lettura di un altro telegramma arrivato al Congresso il cui testo è il seguente
Data concomitanza congresso qui una Washington non potrò essere presente vostri lavori che auguro siano ricchi di nuovi punti per affermazione obiettivi democrazia e crescita sociale e politica al nostro Paese firmato Franco Bentivogli segretario generale Fim Cisl
Si prepara il compagno Serafini interviene la compagna Elisabetta D'Amato e del produttore della segreteria nazionale dell'Arci
Compagne e compagni io credo che tra i nuovi terreni negli ultimi vorticose gli avvenimenti di queste settimane propongono rendono maturi da affrontare oggi più che ieri c'è il nodo politico dal rapporto le ha Pubblico e privato nell'economia e nella vita politica del Paese
Se pensiamo alle cose che sono state citate già dalla relazione dal dibattito e in particolare alla vicenda della P due che come sapete investe profondamente il settore della informazione ne proponiamo implica che privati centri ed evitiamo di girare per lasciare la Canon è mi pare un atteggiamento molto coraggio
E se pensiamo anche all'aspetto della privatizzazione della Montedison ci rendiamo conto di quanto questo nodo oggi sia più centrale
Per toccarlo però voglio partire da un breve discorso sui referendum perché sì secondo me indicano dei contenuti su cui possiamo e dobbiamo dare forza al nostro progetto politico
Unico mi pare agli organismi di massa lanci all'indomani dei risultati referendari ai spesso insieme alla soddisfazione profonda per la grande vittoria della legge centonovantaquattro
Anche l'esigenza di riprendere subito in mano le questioni come quella dell'ergastolo sulle quali ci ha avuto invece un risultato non positivo
Giusto il metodo perché siamo consapevoli che è un modo per valorizzare la vittoria è quello di fare i conti anche con le sconfitte per marginali che siano ma credo tutto da approfondire
Il discorso di merito in quanto per esempio io non condivido il ragionamento che quest'oggi sul manifesto
Fa Menduni Presidente della mia associazione che identifica un unico filo conduttore Pera il tipo di risultato sulle sulla centonovantaquattro e quello che invece si è avuto sulla sulla rinascono in generale sulla tematica della giustizia e dell'ordine pubblico
Io intendo spiegare questi risultati in un altro modo e cioè dicendo che la sinistra è stata vincente laddove c'è stato uno scontro di culture e di valori sì ma intrecciato ad uno scontro sociale
Uno scontro soprattutto dove c'era un soggetto politico trainante le donne capace di legare i due termini quello di valore culturale quello sociale della questione
Invece sulla Gaston sull'ordine pubblico i risultati sono stati anche inferiori al previsto
Oltre che per tutte le ragioni già dette anche perché si è trattato di uno scontro più ideologico e di principio e soprattutto rispetto al quale non si è trovato questo soggetto trainante
I motivi per cui quel soggetto non c'è solo più profondi del semplice ritardo della sinistra nell'affrontare le questioni del rapporto tra delitto e pena questione delle carceri questioni della democrazia
Si tratta mi pare del fatto che le forze progressiste e di sinistra
Hanno dimostrato scarsa attitudine a misurarsi con Penny ormai e Nancy Dall'esistenziale e impegnati nel politico temi che coinvolgono i valori l'entità i comportamenti di massa
Non è nuovo cento dire che la sinistra deve fare leva sul sociale per dominare la centralità del politico
Ma la ricollocazione di questo problema oggi consiste nel fare i conti con la preferenza possibile e già in atto parzialmente in Italia di nuovi venti etico politici i quali se manca una decisa azione della sinistra
Diventano assai più facilmente regressivi che progressivi
Allora occorre mi pare
Lavorare al recupero di quell'identità tra soggetti sociali valori culturali di trasformazione che ha un tempo era quasi automatica ed oggi invece non lo è più
A partire dalla dimostrazione di peso politico dato dalle donne peso politico che sta proprio nel nesso tra questo soggetto e il valore universale di piena umanizzazione dei rapporti naturali come diceva il compagno ma anche nella sua relazione
Possiamo pensare di rimettere in gioco altri messi come ad esempio quello operaio egualitarismo
Pongo giovani solidarietà internazionale quello sfruttati nuova direzione dello Stato
A mio avviso ci sono oggi nelle cose
Tematiche intorno alle quali si può riaprire il processo di costruzione di questa identità politico-culturale collegata precisamente alle figure che compongono il blocco sociale che vogliamo costruire
Alcune di queste tematiche sono schematicamente la qualità del lavoro l'ambiente la comunicazione di massa la pace come vedete le cito alla rinfusa
E voglio fare poche osservazioni specifiche su alcuni di questi temi la prima è che la loro attualità oggi
Segna un cambio di fase in atto già da qualche tempo reso evidente dal fatto che la parola d'ordine
Tradizionale della sinistra della partecipazione del contare di più assenso ormai solo se diventa la forma attraverso la quale tali temi sia lontano e si risolvono
E non può più essere posta soltanto come un valore in sé se è vero cioè che l'unità del blocco sociale
E sempre meno costruibile sugli interessi immediati e spesso anzi prendono direzioni di mercanti l'ora è ancor meno sulla metodologia dell'esercizio della democrazia sulle regole del gioco
Proprio perché siamo in presenza di una frammentazione corporativa per far oscillare alcune importanti forze politiche sociali per tentativo di rappresentare questa frammentazione o di ignorarla
E quindi anche l'irruzione delle masse dell'amministrazione dello Stato si deve motivare su alcuni punti politici chiari e importanti
Su una sorta di nuova pratica dell'obiettivo
Cioè su cosa su quali contenuti si vogliono occupare questi spazi non solo nelle piccole scelte ma nelle grandi scelte che trasformano in modo Conte
E le aspirazioni ideali della gente
Al contrario mi pare che solo nella capacità di proporre contenuti alti
E non minuzie
Contenuti alti che siano ben concreti che si attivi iniziano le masse
La seconda considerazione investe le forze che possono farsi carico di praticare quegli obiettivi
A mio avviso sono innanzitutto le organizzazioni di massa ma proprio tutte quante
La qualità del lavoro per esempio non è problema anche il solo al sindacato
Può affrontare e né d'altra parte il sindacato spesso può affrontarlo in termini tradizionalmente suoi puramente sindacali perché nuova qualità del lavoro vuol dire anche far saltare la separazione tra produzione e riproduzione
Entrano dunque in campo con specificità diverse tutte le forze di soggetti culturali dagli studenti all'associazionismo e vale evidentemente la stessa impostazione per ciò che riguarda l'ambiente per ciò che riguarda gli altri argomenti che dicevo per ciò che riguarda la produzione culturale
Voglio esemplificare concretamente con tutte le reciproche autonomia da salvaguardare
Io credo che valga la pena di costruire un movimento sull'ambiente ad esempio che ricomponga settori sociali diversi intorno a un progetto politico
Quello della valorizzazione in chiave collettiva non privatistica né burocratica cioè beh apporto uomo ambiente che comprende la questione del territorio la questione delle fonti energetiche l'assetto delle città e così via
Un secondo esempio che voglio fare
Si riferisce
Come quello che ho appena fatto ma forse anche più da vicino a una tematica che sarà al centro del dibattito congressuale dell'ANCI
La ci stanno dando al suo congresso nazionale ai primi di luglio
Io credo che rispetto a questo l'obiettivo prioritario per noi a cui lavorare e rendere questa organizzazione consapevole dall'esigenza di trasformare la produzione culturale e cioè l'industria il mercato e consumo culturale
Se pensiamo che la promozione culturale destinata ad essere uno dei nuovi principali settori trainanti
Insieme dell'economia e dei modelli di comportamento di massa cogliamo il valore di questo obiettivo
Coerentemente con le nostre scelte politiche generali noi pensiamo che si debba in questo campo costruire un terzo settore
Chiamiamolo del sociale organizzato chiamiamolo in qualche modo che richiami la tematica dell'autogestione un terzo settore basato su altre capacità produttive sulla rottura di una serie di intermediazioni di mercato su uno stretto legame con i fruitori
In questo modo
Cioè dando vita a questa realtà nel Paese si può operare contro l'offensiva privatistica
Che è in atto nel campo della cultura dell'informazione e per una rifondazione del settore pubblico la cui degradazione è oggi del tutto occorresse iniziale agli oligopoli dell'informazione e della cultura
Stiamo tentando
Noi compagni del dunque insieme agli altri dell'Arci
Alcune esperienze concrete in questa direzione non a caso partendo dalle zone terremotate perché davvero noi abbiamo accolto anche sul versante culturale le potenzialità di trasformazione che lì si sono aperti
Partendo da questa esperienza materiale di intervento da situazioni terremotate sul versante della cultura dell'informazione immediatamente si è posto il problema del collegamento con il sindacato
Con la cooperazione per far vivere questo popolo produttivo di informazione e di cultura
In quelle zone in quelle realtà
C'era bisogno di competenze di una molteplicità i punti di vista e di però oggi DiVersi alla questione e non c'è neanche da vergognarsi a dirlo c'era e c'è bisogno di mezzi e di persone
A questo punto noi confidiamo che si arrivi a concretizzare l'impegno preso per dare vita a questo polo produttivo
Ed è un esempio questo per dire anche come all'interno di un'organizzazione di massa quale che sia Florida Group possiamo agire
Per dialetti dare prevalgono le diverse espressioni in campi diversi del movimento operaio
Qui si tocca in positivo il problema dell'alternativa altre alla modernizzazione e la fuoruscita dalle compatibilità esistenti
La modernizzazione che vogliamo noi compagni e quella del rapporto costruttivo tra i vari politici sinistra della vita politica e sociale per falsa saltare appunto quelle compatibilità e se ci pensate è una grande modernizzazione a me pare che sia addirittura rivoluzionaria
Abbiamo altri messaggi
Rivolte al congresso primo telegramma è firmato da Luigi scricciolo responsabile Ufficio internazionale umile da Paola Elia economia internazionale UIL un altro firmato dal direttore della terza rete radiofonica Into Porcellana
Do la parola al compagno Massimo Serafini responsabile della commissione operaia del produttore si prepara la compagnia Castellina
Compagne e compagni
Io ho ascoltato e anche apprezzato per il suo impegno
L'intervento del compagno Marianne piano me delle tre confederazioni
Ma sempre senza diploma ismi
Penso di non condividerne i punti essenziali
Io credo compagni siamo tutti consapevoli che questo nostro congresso
Opera nel vivo di uno scontro generale
Dal quale dipendono i rapporti di forza fra le classi
Per lunghi periodi
E in cui perciò lo sforzo e far compiere alle lotte operaie un'uscita dalla routine facendole assumere una ben definita dimensione politica
Ciò che rende drammatico lo scontro sociale
E il fatto che all'attacco non dimentichiamolo sono i padroni come forza organizzata
Che puntano alla distruzione
Della forza e della consapevolezza raggiunta dai lavoratori
E dal loro sindacato unitario
L'unico sindacato ammesso dal patronato dalle forze conservatrici e ormai è un ritorno a quel sindacato che organizza le lotte dei lavoratori
In corrispondenza all'andamento del ciclo
E cioè quando le cose vanno bene si lotta e quando vanno male non si lotta più e sappiamo dobbiamo esserne consapevoli che anche nel movimento operaio ci sono interlocutori a questo tipo di sindacato
La posta in gioco dunque e quel movimento sindacale
Che dal mille novecentosessantanove ha rotto questa corrispondenza col ciclo costruendo quella grande conquista da parte dei lavoratori di autonomia culturale che si è tradotto in quella grande forza materiale della classe operaia
Di cui il compagno Mariani ieri parlato
E vero è questo io credo più che la sua combinazione con l'assistenzialismo
Quello che ha permesso a questo Paese di respingere o di fare ottenere sono risultati parziali all'attacco padronale contrariamente a tanti altri Paesi Kappel capitalistici
Ma contemporaneamente l'attacco capitalistico ci ammonisce
A capire che se non si va avanti
Se non si traduce questa Sforza in uno stabile conquista sociale e in un mutamento sostanziale del quadro politico saremo costretti ad arretrare perché la profondità e l'acutizzazione della crisi sociale con nomi che morale del Paese non consentono compagni di un soluzioni neutre o trattati senza vinti dei vincitori
Io credo che spesso è rimossa nel dibattito del movimento sindacale che la vicenda dell'Appia
Quel drammatico è straordinario scontro di classe sia stata da questo punto di vista emblematica e segni d'insieme dell'evolversi della vicenda dello scontro sociale nel nostro Paese
Siamo convinti tutti
Che il nodo strategico per spingere in avanti un processo di trasformazione è quello di restituire ai lavoratori un movimento operaio forze politiche è un sindacato unitario capaci di intervenire organizzare il potere della classe operaia sui grandi processi di accumulazione
Ed è altrettanto vero che se questa è la partita e la posta in gioco bisogna prendere atto che le due versioni maggioritari su cui questo sforzo si è concentrato la politica delle cioè la definizione più organica cui era approdato in movimento sindacale come soggettive intervento sulla politica economica
E l'altrettanta politica della programmazione dal basso
Attraverso i contratti e la combinazione delle rivendicazioni di potere dell'Inter marpione con un controllo e una contrattazione nella dinamica ed è la valorizzazione di tutti gli aspetti della forza lavoro sono state sconfitte io credo e battute sono scampo
E non penso siano state sconfitte per quello che il compagno Marianne ieri diceva
E cioè una visione catastrofica della crisi l'avere cioè pensato che la crisi di sistema producesse un impoverimento generale e disoccupazione di massa
Ma io penso perché la dinamica su cui queste linee strategiche sia ancoravano erano una sottovalutazione della portate dalla natura della crisi
Cosa che io credo come Partito abbiamo spesso rimproverato ho tentato di portare spunti di dibattito nell'insieme del movimento operaio
Insomma che il nodo di fondo su cui si sono scontrate questi due modi specifici del movimento sindacale
E delle forze politiche maggioritaria della sinistra di concepire l'intervento sui processi di accumulazione in realtà sottolineavano un elemento dici
Di sottovalutazione della portata della crisi perché l'elemento centrare una convinzione che fosse praticabile una politica di graduale riformismo nel nostro Paese
Se vogliamo prendere atto di questo Ra impossessarsi di una ricerca su cui nessuno io credo oggi a soluzioni prefabbricate
Io credo che il dato è che dobbiamo affrontare siano nodi di fondo
E contemporaneamente devono non soltanto affrontare in modo nuovo la questione nella politica economica
Ma anche da inventare l'omogenea politica rivendicativa che deve stare alla base di questo intervento sulla politica economica
Certo anche qui siamo tutti convinti
La politica di programmazione che vogliamo una politica di grande esaltazione della partecipazione di massa nell'intervento di massa
Anche qui siamo convinti che non perderemo per strada
Quella grande intuizione Pietralata articolata c'ha portato a capire che dentro i processi per come l'azione della grande fabbrica che deve partire un processo generale di intervento sulla politica economica
E certo abbiamo apprezzato l'asporto complessivo delle tre organizzazioni di farsi carico di questo tipo di terreno attraverso l'elaborazione del piano d'impresa
Attraverso un insieme di dati che dal movimento sindacale sono avvenuti il passaggio dalla contrattazione e dall'informazione al piano d'impresa da qui il controllo della politica economica
Ma i nodi di fondo io credo oggi siano presso il quale il movimento sindacale le forze politiche devono sviluppare dicono loro confronto
Il prima questione il primo nodo è il dato del Governo
E vero compagni
Forse i governi sono quelli che sono
E sono definitiva i rapporti di forza parlamentare
Però compagni c'è dietro questo tipo di indicazione ed è vero che il movimento sindacale sulla base di una sua autonoma proposta generale deve predisporsi alla trattativa strappare i suoi punti di mediazione
Anche se sarebbe meglio io credo perché quando il senso di certi segnali che parlano che partono dal movimento sindacale
Ricevono risultati come questo ultimo della scala mobile
Forse sarebbe meglio pensare
Opera dispositivo a quanto s'intende concedere in cambio di ponti o di una trattativa supposti della propria proposta generale
Fatti ad un governo come quello Forlani forse sarebbe meglio chiedere soltanto
Organizzando da subito conto una linea di politica economica che da subito vera organica le scelte complessive del padronato un grande movimento di lotta magari organizzando più che i cedimenti sulla scala mobile
Quello sciopero generale che da mesi è matura nella coscienza e nei comportamenti delle maschere lavora
Qui compagni scambi il corridoio prego
In quella specifica mediazione sindacale che maturate in questi mesi
E cioè a nostro parere l'esperienza ce lo dimostra
Lo spazio reale per imporre una svolta di politica economica per organizzare un reale non marginale intervento sui processi di accumulazione da parte di un movimento sindacale unitaria autonomo
Se non ottiene e contemporaneamente si pronuncia su quale schieramento politico
Su quale schieramento di forze in grado di offrire a livello di governo lo spazio per poter offrire di stabilità e rapporti di forza
Che consentano a questa politica economica l'intervento organizzato e i lavoratori
Di trovare degli sbocchi concreti io credo il movimento sindacale costretto a patire fino in fondo la logica dei due tempi
Non è vero che i governi sono uno uguale all'altro con il quale si va alla trattativa
Ci sono governi coi quali l'unico argomento che conta è quello che una volta si chiamava contropotere cioè l'organizzazione dato del sociale rispetto al quale strappare alcuni risultati consistenti ma che oggi il nodo della crisi ci spinge per potere consolidare questo salto di qualità di potere delle classi lavoratrici impone anche un pronunciamento esplicito
Dell'insieme del processo di unità sindacale rispetta uno schieramento di forze se è vero quello che ieri diceva la relazione dalla crisi morale di questo Stato dal precipitare una crisi complessiva senza uno sbocco di governo io credo oggi la scelta complessiva sui processi di accumulazione sia destinata alla sconfitta
E secondo dato sono i contenuti compagni
Sui quali a nostro parere occorre certa una ricerca unitaria ma un salto di qualità nella sua lavorazione
Abbiamo avuto in questi anni ce lo ricordava ieri il compagno Maria netti dall'esperienza dell'elenco delle riforme richieste
Grandi lotte aziendali e sono costate tanto ai lavoratori ma che esprimevano un punto di coscienza che non aveva un ritorno nelle grandi masse lavoratrici grandi lotte aziendali che hanno strappato impegni precisi di investimento nel Mezzogiorno e sappiamo quasi tutti disattesi
Non si tratta io credo di Madrid via da parte dell'imprenditoria
Non si tratta di malizia ma di una connessione logica compagno
Finché affideremo allo sviluppo e gli interventi sui processi di accumulazione all'impresa capitalistica o al mercato come si usa oggi dire nel linguaggio moderno all'imprenditorialità ne segue che l'impresa non investe se non c'è mercato
Si tratta allora di pompiere di assumere fino in fondo la portata della crisi attraverso quella grande svolta sull'intervento pubblico che ieri la relazione indicava
Attraverso una pratica concreta di quel nuovo modello di sviluppo
Quei piani obiettivi al centro la priorità dell'occupazione della qualità del lavoro come metro di misura sui quali oggi organizzare una nuova processo di potere ai lavoratori sui processi di accumulazione
E non è compagni nella vicenda del terremoto che si è persa una straordinaria occasione per sperimentare un salto di qualità e una nuova un'unificazione sociale
Non solo lì presenti tutti i grandi temi della trasformazione non sono ancorati nella coscienza e nel modo di furto in cui si è reagire la tragedia del terremoto
Dalla questione energetica attraverso una politica organica di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti alternative
Per contrapporsi all'iniziativa che sappiamo sai avanti sul terreno energetica che ieri degli sprinter USA ci ricordava una politica energetica video finalizzate allo sviluppo dico la vertenza agroalimentare a una nuova concezione urbana
Attraverso l'investimento in nuovi settori trainanti insomma organizzandosi il tipo di svolta di politica economica il sia un salto al di fuori della logica del mercato e che sappia sviluppare di i processi di unificazione sociale
Non è qui compagnie lavoratori delle forze vive delineavano una strada su cui organizzare rotte movimenti di massa in cui i nuovi soggetti sociali io rompevano sulla scena dalla battaglia nel Mezzogiorno
Quale straordinaria occasione ha perso il movimento sindacale unitario
Dopo la Conferenza di Montesilvano a non avere assunto i comitati di base
Con lo stesso spirito la stessa volontà ricostruzione che si ebbe quando si assunzioni tube si trasforma sia nel movimento sindacale
Ancorandola ai consiglieri delegati anche il Pubblico nera una straordinaria cosa all'inizio ma ci fu un movimento sindacale permeabile alla svolta che si proponevano
Non c'era in quei comitati di base la volontà di andare propongo un sindacato e sapesse essere non il sindacato dalla classe operaia occupata ma il sindacato dei soggetti sociali emergenti
Si è persa l'i compagni e la legge è lì che ci dice tutto
E oggi noi non possiamo che apprezzare anche le dimissioni del compagno D'Antoni dal consiglio comunale perché dobbiamo gettare questo livello di discussione riscontro
Perché lì si perdono le grandi battaglie per una ridefinizione strategica del movimento sindacale
è una svolta di politica economica compagni certo presuppone alla sua base una diffusione dei poteri d'intervento e controllo dell'economia dell'impresa ma anche qui i compagni
Gli apprezzabili sforzi di elaborazione
Ricordiamocelo sono tragicamente naufragati nello scontro la Fia
Io mi chiedo più che discutere con i lavoratori e dopo trentacinque giorni di presidi si trovavano quel tipo d'accordo
Se era legittimo no forse era giusto no articolare o no chiediamoci se quello sforzo di ricerca
è stato buttato con tutto il suo peso nello scontro della figlia
Se la logica dei piani di impresa dei piani di settore se l'unificazione d'un movimento attorno a quella vicenda emblematica è stato fatto con tutta la ricchezza di elaborazione del movimento operaio aveva siamo ritmi invece non soltanto in un'accettazione di quella che era la logica del movimento spontaneamente e giustamente veniva proponendo ma siamo dei fluidi su una trattativa
In cui l'organicità è stata l'organicità e cene accorpiamo in questi giorni e la filosofia dell'impresa veniva proponendo e che ha portato a quelle organiche elaborazione che oggi la Confindustria butta di fronte al movimento sindacale
E la reintroduzione del cottimo il pieno controllo dei comportamenti della classe operaia in fabbrica
Non si tratta la cui compagni
Di portare fino in fondo elaborazione dandogli nuova qualità su piani di settore piani di impresa fatta qui la sperimentazione di una nuova politica rivendicativa
Da una contrattazione dei nuovi decine di migliaia di orario un salto di qualità sul terreno dell'inquadramento unico esaltando le conoscenze con l'attive e i processi di ristrutturazione impongono nei comportamenti operai in fabbrica
E come stupirsi dei quaranta mila non si misura al limite di una stagione rivendicativa articolata fatta di rincorse salariali
Non c'è analisi compagni io credo il nodo di fondo se questi strati sociali sono recuperabili rincorrendo risulterebbe o corporativo statali viale o ridefinendo essere capaci noi e non il padrone
Ridefinire il ruolo all'interno della fabbrica ricollocando quindi il problema della gerarchia riassumendo e da qui quel processo di elaborazione che sappiamo è cominciato con inquadramento unico ma che deve confrontarsi con profondi processi di ristrutturazione
In cui il padrone a questa gente la rincorsa salariale la fa meglio di noi e soprattutto sappiamo l'unico ruolo a cui vi sottopone nuovamente e ruolo di gerarchia etica pezzi non c'era qui una straordinaria occasione per questo salto e non era quindi anche la sperimentazione e il processo che la lotta dei lavoratori della FIAT poteva trovare un momento di unificazione
Non sottoponendo ci alla deriva e oggi al suo punto di arrivo in una quasi taciuta disponibilità sulla privatizzazione della Montedison e la sconfitta di una delle esperienze più straordinarie
E dobbiamo assumere anche noi con più concretezza
Come quella della Montello di Castellanza
Con quella che è il dato di fondo sui quali noi poniamo i nostri obiettivi e cioè i problemi della ricerca di un modo concreto da parte dei lavoratori riorganizzare il nostro loro potere in fabbrica
Ecco compagni io credo che da qui già ci sono compiti immediati
Perché già la vicenda della figlia dell'atteggiamento padronale in queste fasi trattativa ci spinge a capire che dobbiamo batterci per riaprire fino in fondo questo capitolo collegandolo al capitolo generale e alle priorità generali che dicevo
Ricollocando nel pieno della discussione sindacale
Quel ventitré mila lavoratori e ancora forse attendono al di là dei dibattiti sulla democrazia sindacale di sapere se sono delegati a tutti gli effetti del movimento sindacale ossidi devono chiamare sono cassintegrati tempo per favore
E insieme tracciare da qui la strada per i rinnovi contrattuali certo questa ricerca comporta un ripensamento anche del sindacato prendendo forse alto che sempre più gente la sua trasformazione in movimento politico di marzo
Attraverso il superamento della categoria per una verticalità e competere a vita nuova
E vengo all'ultimo punto due minuti democrazia unità sindacale la voglio affrontare dal punto di vista della scala mobile
Forse è vero che la nostra mila unità ci spinge a demonizzare spesso ma io credo compagna Maria neri e questa volta ad avere capito male le proposte dei compagni della CISL siano stati i rimborsi e con noi la grande maggioranza dei consigli di fabbrica cioè la struttura portante del sindacato
Noi riteniamo non ci interessa l'unità delle maggioranze
Ad avere nella lotta per l'alternativa all'unità sindacale organica questo sindacato costruito in questi anni
Ma il problema non è la mediazione
è rifiutare una mediazione di vertice troviamo un accordo nelle segreterie per poi andare alla consultazione dei lavoratori no troviamo un accordo fra le masse fra i lavoratori
Crediamo fino in fondo che non esista oggi una confederazione che da sola possa offrire una sintesi unitaria
C'è una ricchezza e una ricchezza complessiva ci siamo predisposti a capirla così dallo zero cinquanta una volontà di andare avanti tutti su questa strada
E non solo per quanto ci si va sarà possibile vi aiuteremo a difendere ma che costituisce l'appare immensa dei nostri comportamenti politici e sindacali
E per questo che non crediamo pongo al patto federativo e che ci battiamo per una sinistra sindacale per una nuova sinistra sindacale che rompa le componenti passivi dentro tutte e tre le organizzazioni per riprodurre questo salto di qualità
Quando si parla di democrazia di sindacale il ritorno al Sessantotto e radicale ricordiamo che effetto straordinario ebbe quale benevola influenza ebbe sul sindacato la ribellione di massa quando fu revocato lo sciopero generale sulle pensioni
Democrazia sindacale oggi anche l'elezione rotazione dei Telegatti unità organica svolgo dei comitati di zona a partire dalla vicenda dei comitati di base al Mezzogiorno
Dobbiamo sapere compagni e forse i tempi non sono quelli dei congressi sindacali ma quelli dello scontro sociale e ci richiede da norme urgenti discetta di mobilitazione noi con questa ispirazione andremo ai congressi delle tre confederazioni
Con questo nostro modo non diplomatico perché non può estremista e soprattutto per la nostra ispirazione di fondo e come mi diceva ieri un compagno perse integrato di Torino si spiega assume in questa sua frase
Mi spiego questo nuovo partito per quello che c'è scritto nel simbolo per il comunismo e non per meno
Mentre si prepara a intervenire
Compagno ancora c'è la lega dei comunisti jugoslavi alla parola la compagna Luciana Castellina
Debbo confessarvi compagni
Che da un po'di tempo andando in giro per l'Europa
Lo sapete
Proprio io che come tutti noi
Sono una l'attività della peculiarità italiana
Intendendo per caso italiano quella particolare potenzialità di rottura anticapitalista esistente nella situazione italiana
Ebbene proprio io mi trovo in grande imbarazzo diciamo la verità mortificata
Perché sebbene la sinistra italiana appaiati e più consapevole del peso delle tensioni internazionali del vero e proprio rischio di guerra
Non e poi il Paese ma questa sua destra sinistra appare ben più sorda della sinistra degli altri paesi europei ad ogni appello alla mobilitazione su questa tematica anzi gli appelli neppure ci sono sicché possiamo ben dire che stiamo tutti facendo poco o niente che non c'è in Italia praticamente traccia di un movimento per la pace e contro l'installazione di missili che ne rappresenta la prima concreta scadenza mortificata dicevo alla ricorrente domanda di compagni e amici stranieri
Ma come mai questo per fare
Proprio in Italia dove pure la tradizione anche recente
Del movimento imparai meglio è così Tata intessuta di lotte per la pace perché no
Perché no è una constatazione che deve allarmarci
E che invece mi pare che non ci allarmi a sufficienza
Che ci dovrebbe indurre ad una più attenta riflessione per capirne le ragioni e per cercare di venirne a capo
Io credo che una parte non irrilevante di responsabilità per questo stato di cose spiegano i meccanismi che ci sono prodotti durante i nefasti anni settantasei settantanove
Durante i quali l'appiattimento indotto dall'unità nazionale ha finito per avvallare la panna ossia nell'ipotesi di un mondo felicemente cui esistente
E per offuscare quella coscienza turco di netta nel movimento operaio italiano del ruolo dell'imperialismo e del suo strumento militare la NATO
Qui si è aggiunto il pericoloso contributo di che pure l'unità nazionale registrano io intendo dire i radicali
Con la loro campagna contro la fame magari ingenerosa
E che però anche in vista finito per annebbiare i dati strutturali di sistema di questo sistema di latte
Che configurano lo sfruttamento su scala mondiale
Ne importazioni purtroppo diciamo la verità anche buona parte della sinistra e penso a Lilla criminose risoluzioni votate in proposito nel Parlamento italiano ed europeo è rimasta subalterno
Ma penso soprattutto alle infelici risoluzioni di politica estera votate alla quasi unanimità vale a dire anche dai due partiti tra i due grandi partiti della sinistra
E questo anche dopo il settantanove un'ipotesi insomma
In cui alla facoltatività preda di distanza dall'Unione Sovietica di etica finiva per corrispondere solo l'avvicinamento alla NATO e agli Stati Uniti e non come avrebbe dovuto essere una posizione più combattiva e più di sinistra
E tuttavia sento che pensano arrendere difficile un impegno sull'ipotesi che abbiamo tracciato le nostre tesi
Quelli di un'Europa autonoma per le due grandi potenze quindi non pedana di missili NATO
E di un'Europa come terzo polo punto di riferimento attivo e positivo nei confronti del Terzo Mondo capace cioè di trovare nel rapporto con i non allineati
La forza necessaria a reggere lo scontro
Che pretendere di essere autonomi non può che indurre sebbene il peso dicevo contro questa ipotesi anche fra noi di due diversi tipi di obiezione la prima che questa ipotesi sarebbe utopica fantasiosa non realistica
Non solo per il peso che tuttora in Europa il potere borghese un potere spinge certamente in altra direzione
Ma anche perché la sinistra europea prevalente egemonia socialdemocratica sarebbe tale da non consentire nemmeno di pensare
La seconda e diverse ipotesi invece che proprio questa Europa
Non proprio diciamo questa Europa qui ma almeno la sua linea indiana sarebbe già di per sé sufficiente a configurare una contraddizione Europa Frattini destinato ad approfondirsi e tale quindi di per sé da costituire il terreno su quindi eliminare un positivo ed autonomo ruolo della comunità sulla prima abitazione vorrei dire che forse la sinistra italiana allungo e hanno ragione diffidente nei confronti della socialdemocrazia europea
Appare oggi scarsamente consapevole dei processi in modi che stanno oggi percorrendo questa così decisiva forza politica un dibattito senza precedenti compagni si è aperto e dentro lo stadio dando luogo a nuovi comportamenti relativamente di massa
Intanto sul medesimo terreno della lotta contro l'Inpdap l'azione dei missili NATO
è un comportamento particolarmente corposo soprattutto nel Nord dell'Europa in Paesi come la Gran Bretagna dove c'era quel riflesso premeditato della importantissima svolta a sinistra del partito laburista
Ma anche nei Paesi scandinavi dove sebbene anche qui uno spostamento ci sia stato esso appare certamente del meno radicale di quello che si è verificato in Inghilterra
Ma anche tutto questo avviene in Paesi come l'Olanda dove mobilitate non sono peraltro solo le porte socialiste ma anche quelle cristiane
Tanto da poter dire che nelle ultime elezioni tre olandesi su quattro si sono pronunciati contro l'installazione di missili nel loro Paese
Sicché questi dall'azione a questo punto appare dunque largamente impraticabile
Ma non si tratta solo del Nord no dell'Europa estrema ma della Germania
E anzi direi che anche per la centralità di questo Paese è proprio qui che sono destinate verificarsi le cose più importanti
E basti pensare al lo scontro che su questo punto si è aperto nella Spd e che coinvolge non solo una pattuglia dice sostare avvisa i nostri vecchi amici di sempre ma una fetta consistente del partito anche del suo establishment
Voglio citare fra i due due soli esempi fra i tanti significativi
L'ultimo congresso regionale delle spese quello del Baden-Württemberg dove con il decisivo appoggio di brande la sinistra ha vinto contro Schmitt su una piattaforma di aperta critica alla politica estera del cancelliere
E poi le elezioni recenti di Berlino dove lei spetterebbe
Ma cede solo qualche punto alla fede e uno mentre il grosso l'otto per cento dei voti e badate tanto è più che due volte il Partito repubblicano
Va alla libertà alternativa
E ad una lista alternativa che ben purché altrove qui a Berlino si è presentata su una piattaforma non puramente birre
Ma fortemente caratterizzata sulla politica internazionale tanto da includere nella sua piattaforma la proposta inusitata badate in Germania fino a pochi anni fa
Di una neutralizzazione delle due Germania
Su questa linea si sono mobilitate nella stessa Germania proprio in quelle disciplinate e tranquille città tedesche c'è da arrossire pensando alle nostre consistenti manifestazioni contro l'installazione di missili
E che si sono peraltro intrecciate con altre mobilitazioni su altre tematiche certo espressione anche di generica ribellioni disagio giovanile Magnum io credo regali nella categoria
Di una moderna endemica conflittualità sociale senza incidenza sulla sfera politica
Se è vero che fine hanno fatto breccia nello stesso dibattito ufficiale delle perché che comincia ad esser percorso da ipocriti che esplicitamente si propongono il superamento del modello di sviluppo attuale
Che toccano per costruire tabù perfino vinta pure un tabù storico in Germania del mercato che in qualche modo cominciano ad affrontare in questo contesto il problema nord sud non pur nei termini della spesso un insignificante filosofica degli aiuti ma in quella ben più pregnante delle trasformazioni che è necessario introdurre nel nostro spesso modello di società il occidentale se si vuole validamente pensare a risolvere i problemi del Sud dicevo scherzando qualche settimana fa i compagni ritornando da un seminario socialista europeo per noi citati in Germania che quando sono entrato e ho assistito a quel dibattito da per certi versi mi sembrava che stessero discutendo le tesi del produttore
Ora non voglio per carità esagerare né apparire trionfalistica voglio solo dire che noi non siamo dei pazzi isolati
Ma che le ipotesi su cui lavoriamo cominciano a percorrere la testa socialdemocrazia europea sia pure con limiti ambiguità incinta
E che si rischia di di vecchi chi rischia di diventare isolato compagni oggi e caso mai il compagno Craxi e non solo lui nella sinistra italiana badate
Nella misura in cui la socialdemocrazia europea che viene in mente e quel vorrebbe omologare la pioggia la sinistra italiana bene non esiste più
E ormai è altra cosa più lunghi certo e insieme però più vitale Magnum nel ma in senso opposto a quello che egli ritiene sì che spesso Craxi finisce per somigliare accerti vetero comunisti che vagheggiano di un socialismo che non c'è più
C'è un vetero comunismo ma c'è anche un vetro socialismo
Ecco dunque la risposta alla prima obiezione questa non siamo poi così minoritari quanto diciamo a un è
Lottare e non solo discutere nei seminari di queste tematiche è possibile perché già politica in senso pieno e non mera testimonianza
Di una pattuglia dei giapponesi che non hanno saputo che la guerra è finita
Giapponesi sono coloro che pensano che non ci sia altro da fare che allinearsi sotto l'ombrello atlantico perché questa sarebbe ormai la pendenza che tira
Detto questo però e arriviamo ai problemi posti perché invece nuove quella che dicevo la seconda obiezione opposta vale a dire quella che dice
Basta Schmitt e la oggettiva vocazione persa forzista europea a garantire un più autonomo ruolo dell'Europa
Lasciamo da parte gli europei purché che qui non ci interessa no non ci riguardano ci interessano sì per carità non ci riguardano
Neppure quando si mostrano badate aperti al problema nord-sud e alle velleità di un'Europa più autonoma
Da loro politica penso innanzitutto a quella Giscard Diana fortunatamente seppellita
E inutilizzabili Gretto spirito bottegaio un po'di petrolio e di affari contro qualche dichiarazione disse limiti favore nei confronti dello europee
Ingegnosi badate non dico mica di no adesso ne hanno appena inventata un'altra chiedere la costituzione di un fondo triangolare che dovrebbe servire a canalizzare i petrodollari dei Paesi OPEC per verso i Paesi in via di sviluppo più poveri e in cui il terzo lato vale a dire l'Europa non si capisce bene che cosa ci dovrebbe mettere in questo fondo se non forse i propri servizi bancari
Sicché ben legittimo
L'interrogativo degli altri due partner i quali chiedono perplessi ma scusate perché mai non dovremmo metterci d'accordo fra di noi senza bisogno di passare attraverso la vostra gentile intermediazione fare solo questo siete capace di dare lasciamo dunque perdere i bottegai e veniamo alle cose più si Erie diciamo alla linea Schmitt perché accerto il cancelliere
Che l'impersonale con più chiarezza e autorevolezza io non nego affatto
Che anche questa linea esprima qualcosa di rilevante
Intanto un diffuso e crescente fastidio antiamericano
Che si manifesta ormai in ogni occasione in sede internazionale soprattutto in quelle in cui si ha a che fare col Terzo Mondo e questo per l'ottusa reazionaria a Roberta chiusura degli Stati Uniti
Lucio citava a questo proposito nella sua relazione l'organizzazione sanitaria montagna viale
Si riferiva all'ultima Assemblea di questo organismo dove sono dovuta andare qualche giorno fa per conto del Parlamento europeo
E domenica nemmeno si discuteva che sul punto relativo all'arte per libero
Che non è bastata una cosa marginale ma uno dei grandi business attuali e uno dei più micidiali meccanismi omicidi che dei civili multinazionali occidentali hanno messo in moto ai danni dei bambini del Terzo Mondo
Ebbene c'è stato lì ma questo non è che un ennesimo caso un voto che ha visto l'Europa il Terzo Mondo uniti contro un'America assolutamente isolata
Ed è indicativo cogliere anche sul piano psicologico e al di là delle posizioni ufficialmente assunte neanche troppo efficaci
Lo stato d'animo di tecnici funzionaria scienziati europei
Proprio anti americano
Non nego questo dato dunque anche che varrebbe la pena ma non ne ho il tempo di entrare nel merito della politica sui piani europea dentro la comunità in rapporto al Sud sul piano della politica di difesa quel che quindi interessa dire e che si però bravissima sul terreno di una incerta e velleitaria linea di autonomia dell'Europa
Che continuamente alla fine è costretta a muoversi in modo tale da ricercare in favore di Washington e vedi anche la recente vicenda dei ministri di il viaggio a Washington D.C. mite e così via
Ebbene se l'Europa affronta solo l Italia mente il rapporto nord-sud ma non ha il coraggio di compiere davvero le operazioni necessarie a cambiarlo
Pure compiendo all'interno della comunità il salto necessario a farli assolvere prevale il ruolo che badate non è solo il salto di diventare formalmente riuniti ma sostanzialmente e perciò di eliminare all'interno della comunità
Questo non avviene conseguente saranno solo un ritardo un eccessivo gradualismo dalle USA ma ben peggio l'innesco di una reazione contraria e negativa all'interno intanto dove rischiano di indurre già inducano in settori importanti pietra di molti Paesi europei una reazione di rigetto e un ripiegamento su posizioni di neo protezionismo no quando non di isolamento nazionalismo ognuno prive di giustificazione non si può dimenticare che controlla cioè oggi non c'è ci sono il Partito comunista francese ma il più grande partito socialista d'Europa il partito laburista britannico
E allora come combattere
La
Tenace volontà degli inglesi di abbandonare la comunità quando per come è fatta la CEE essa induce effettivamente in quel Paese una serie di pesanti guai
Vista la grande forza
Delle multinazionali britanniche che l'Europa la scavalcano ma l'estrema fragilità qui è giunto il suo apparato industriale complessivo che ha già prodotto tre milioni di disoccupati
Dieci per cento ben più che l'Italia e dove il meccanismo cioè tutto questo lo aggrava
Come evitare che l'ostilità al riarmo nucleare anziché crescere fino a diventare strategia di costituzione terzo polo europeo si rovesci richiesta
Di chiamarsi fuori vale a dire di un neutralismo di marca svizzera una tendenza che già affiora soprattutto dove è più possibile nel nord Europa
Il che non sarebbe neppure tanto male badate una bella zona denuclearizzata anche a pure Svizzera se questo non significa
Ove non sia accompagnata da una politica attiva intesa ad ottenere la forza per sostenere una propria reale autonomia
Mera finalizzazione vale a dire sostanziale subalternità invecchiamento non indipendenza rispetto alle due superpotenze e dunque alla fine Ring nucleari d'azione vale a dire soprattutto recupero da parte del e far recupero fatale da parte delle pendenze neo atlantiche
E vista la cosa dall'alto del terzo mondo badate le iniziali simpatie dei paesi in via di sviluppo per l'Europa in cui essi avevano visto un potenziale punto di riferimento importante
Si stanno rapidamente logorando
Mi dicono sempre più spesso coi compagni africani che incontro nelle riunioni della Comunità europea badate che se questi cioè di questa qualità non quantità come dicono i radicali
Debbono essere i vostri aiuti meglio Vito gli atenei Pini
Preferiamo le durezze del far da soli anche qui dati e venticinque sarebbero molti non ne parliamo mai di queste questioni ebbene nata solo dubito
Far da soli separarci definita veramente rinunciare io credo che sarebbe una catastrofe compagni per loro e per noi ma certo far qualcosa insieme
Per fare qualcosa insieme occorre che l'Europa il Terzo Mondo l'apri innanzitutto perché più vicina siano in grado di costituire un insieme organico
Prevalentemente oggi come oggi rivolto al proprio interno anche al prezzo di un Comune protezionismo nel quadro di uno sviluppo integrato negoziato che però comporta
L'abbandono da parte dell'Europa di una strategia che punta a giocare sul mercato mondiale nel contesto dell'economia del dollaro perché questo fatalmente induce l'Europa ricercare in Africa non un partner non guardano a un tappetino vale a dire le condizioni di subalternità e le possano consentire di concorrere a condizioni di vantaggio con gli Stati Uniti
Anche qui
L'altro perdere per via di tempo in conclusione quanto voglio dire compagni e che se queste Europa resta così come e anche solo se si limita ad allinearsi sulle posizioni di Schmitt sarà fatale entro breve tempo la sua disgregazione interna e lo scavarsi di una frattura grave incolmabile col Terzo Mondo
Dico questo compagni per sottolineare
Come se da un lato sarebbe sbagliato apparati paralizzare nel nostro impegno dalla considerazione che siamo isolati nella specie la sinistra europea
Dall'altro sarebbe fatale allinearsi magari per realismo sulle posizioni di Schmitt
Questo è il cosiddetto buonsenso la cosiddetta prudenza molto cari al Partito Comunista ma che come per tante altre vicende sono prudente e poi alla fine si rivela no come fatali imprudenze
Su quella linea non si vince è fatale che finisca per riprenda le era un recupero Atlantico anche perché il ricambio purtroppo per fronteggiarlo occorrono scelte molto più radicali e innanzitutto un'autonomia che non è ormai impossibile
Ricercarla soltanto attraverso un'impossibile mediazione quei principe imperiale
Ma che può essere trovata soltanto in una netta presa di distanza dall'Unione Sovietica così come nella NATO in una nota efficace in un grande movimento per la pace e contro i missili che arrivano prima di concludere compagni voglio dire due parole per spiegare la scelta che abbiamo compiuto negli inviti ai partiti e ammonimenti di altri paesi una scelta purtroppo limitata che tanti amici e compagni abbiamo nel mondo e tutti gli avremmo voluti insieme a noi non solo ad assistere ma partecipare i nostri lavori
Il carattere particolare di questo nostro congresso un congresso straordinario di Trezzo soli giorni stretto come è stato fra l'impegno nella battaglia referendaria appena terminate quella per le imminenti elezioni amministrative non ci consentiva di dare nel dibattito lo spazio dovuto ai rappresentanti di tutti i partiti e i movimenti fratelli ed amici
Per questo abbiamo compiuto una scelta molto ristretta che in qualche modo però intende simboleggiare riassumere i tratti essenziali della nostra opzioni di politica internazionale
Per questo dunque abbiamo chiesto che al nostro congresso fosse pretende la lega dei comunisti jugoslavi il partito che dirige l'esperienza di costruzione del socialismo più autonoma e coraggiosa dell'Europa anche più ricca d'inventiva aggiungerei
Rappresenta il Paese che dando di chiudersi in una comoda ma provinciale autosufficienza
Si affonda impegnato nel mirino spiega il piano internazionale ed è oggi il solo Paese europeo che parte dello schieramento dei non allineati una collocazione che vorremmo anche noi
In secondo luogo abbiamo voluto al nostro collo ingresso i compagni dello è il petto non solo perché la storia della resistenza palestinese per tutta una generazione quella della maggioranza dei militanti del dunque delle Melette una storia vissuta
Con una partecipazione del tutto particolare ma perché in un momento in cui ancora più acuta drammatica sanguinosa si fa la tensione nel Medioriente noi vogliamo riaffermare
Che consideriamo il diritto pieno del popolo palestinese all'autodeterminazione nazionale la predetta della
Pacchi
Non credo Qualcomm Pagni di dovere spendere parole per dire perché abbiamo voluto i compagni del Salvador tanto bici
Lei
Al nostro cuore vicini al nostro cuore alla nostra mente perché siamo consapevoli che la rinnovata aggressività dell'imperialismo americano
Se questo dovesse condurre a schiacciare la loro lotte attraverso questa il significativo processo di liberazione che si sviluppa in un punto vitale del terzo mondo l'America Latina
E se questo non dovesse trovare nel movimento operaio internazionale ma anche nell'Europa in quanto tale una porta capace di impedirlo se questo avvenisse
Le conseguenze sarebbero molto pesanti per tutti ed è grave e compagni che noi tutti non siamo stati capaci fino ad ora di fare pagare alla Democrazia Cristiana italiana il pezzo del suo indecente appoggio alla DC Salvador Allende
Nell'agenda fascista di questo Paese che non è questione badate solo di principio ma concreta perché questo appoggio è una delle condizioni della sopravvivenza di quella Giunta o almeno le consente pesanti omertà internazionale
In quale compagnia abbiamo voluto con noi il compagno che incontri
Espressione del rinnovamento laburista il laburismo vero non di quello di cui vanno a parlare
Particolare perché è l'animatore il presidente di un documento il movimento per il disarmo nucleare europeo che in Gran Bretagna mobilitato centinaia di migliaia di persone
E quindi noi compagni io credo solennemente in questo congresso dobbiamo impegnarci di contribuire di dare tutto il nostro contributo militante per Non arrossire più quando andiamo in giro e ci chiedono perché qui da noi non si fa niente
Mentre si prepara a intervenire il compagno che è in corso del partito laburista inglese diamo la parola al compagno Miladinko ora ci membro del comitato centrale della lei che avete
Care compagne e cari campagne
Prigioniero stona S-Bahn metti Italians melodici negli asili sono molto dispiaciuto di non essere alla conoscenza della bellissime melodica la lingua italiana
Passiamo ora una pista al PD
Morì potranno recita Ferrier secondi per questi
A scrivere il mio saluto in lingua serba
Sì siamo lì a Sandro Parenzo che vogliamo da prevede i sfuma e sto bene farcita
Su vuol proporre ho pregato la compagna Iuliana di tradurre di leggere dei cedimenti questo verso il mare
Care compagne cari compagni o il grande piacere di trasmettere i saluti della Lega dei comunisti di Jugoslavia ed i migliori auguri per il successo dello svolgimento proficuo dei lavori del vostro congresso tonificazione
Vorrei sottolineare che noi NewCo Slavia apprezziamo molto i rapporti amichevoli e la cooperazione pari nei diritti tra i nostri due partiti
Che ne siamo convinti contribuirà allo sviluppo ulteriore della cooperazione pari nel movimento operaio del mondo
Come pure all'ulteriore sviluppo dei rapporti amichevoli di buon vicinato tra i nostri popoli e Paesi inoltre i due partiti sono caratterizzati dalla comune convinzione che l'attuale complessa e preoccupante situazione internazionale che caratterizzata dalla competizione tra i blocchi dalla corsa all'armamento dalle minacce con l'uso della forza e dalla sua applicazione
Dalle ingerenze militari ed altre negli affari interni di Paesi sovrani
E degli altri problemi che gravano sul mondo
Richiede un completa ingaggio ed una cooperazione completa di tutte le forze progressiste democratiche del mondo nell'interesse della pace del progresso e della democrazia
Nella ricerca di una risposta ai problemi del mondo del mondo d'oggi nessuno di noi dispone di una piena verità e delle soluzioni e risposte già pronte
Proprio per queste ragione la lega dei comunisti di Jugoslavia dalla grande importanza alla cooperazione internazionale
Ed è petto ha praticamente un continuo scambio di idee e delle esperienze con numerosi partiti comunisti socialisti ed altri partiti progressisti di tutto il mondo
La Jugoslavia come un paese socialista e non allineato vede il suo orientamento permanente nella determinazione della lotta per l'indipendenza e parità di diritti di tutti i Paesi per il ritagli di me ristabilimento dei nuovi rapporti democratici politici ed economici nel mondo
La crisi dei rapporti internazionali che il mondo sta attraversando nel momento attuale a nostro parere conferma Limp
Stanza del movimento e della politica di non allineamento come un fattore indipendente e fuori blocchi dei rapporti internazionali
Compagne e compagni già da più di tre decenni i lavoratori e dei comunisti di Jugoslavia guidati dalla lega dei comunisti di Jugoslavia ed ispirati dalle o idee e dall'opera del compagno Tito
Costruiscono una comunità socialista d'autogestione delle nazioni e nazionalità pari nei diritti
Nella nostra lotta per il socialismo che conduciamo nelle condizioni particolari citiamo i contratti con le difficoltà e con gli ostacoli che sono dovuti all'eredità storica al grado del nostro sviluppo
Ed alla complessa situazione economica e politica internazionale
Ci confrontiamo ancora oggi con le numerose difficoltà economiche e politiche
Però siamo impegnati nella soluzione dei problemi del nostro ulteriore sviluppo socialista nel rafforzamento e nell'approfondimento della fratellanza e dell'unità dei nostri popoli ed è nostra nazionalità
Nella democratizzazione della complessità dei rapporti socioeconomici e politici della nostra società
Nel rafforzamento dell'indipendenza e nell'attuazione conseguente della politica di non allineamento della Jugoslavia nella sua collaborazione internazionale con i partiti comunisti e socialisti e con altri partiti e movimenti progressisti democratici
La lega dei comunisti di Jugoslavia parte dei principi di parità di diritti e del diritto spesso di ogni partito e di ogni movimento discendere e da attuare in dipende indipendentemente ai sensi delle condizioni del proprio Paese la propria politica e di rispondere per le per essa davanti alla propria classe operaia e dal proprio popolo
Madame sede su i principi zaini skipper in siti strani nasce le parti ministro preme da soli temi Venezia sia non potrà in data c'è il gusto salato a secco compressa ieri cast prove Genie o Ducato accettazione
Vada avanti digitali
Sono convinto che questi principi rappresentano la base comune della collaborazione reciproca tra i nostri due partiti
Permettetemi di inviare ancora una volta gli auguri per il lavoro proficuo del vostro congresso di unificazione come pure l'efficacia attuazione delle decisioni del congresso auguri e grazie
Rafa Barbara Spano il contributo che ha voluto dare al nostro congresso diamo subito la parola al compagno cancro del partito laburista inglese presidente del Movimento europeo antinucleare
Perché come
Al presidio quindici pronto all'altro Fund esce al fronte campane foiolo happening reti Saman
Enti o inerenti accedeste camminava case quindi dall'apparente provato io ora von quando Jenna
Lei in people Enti affrancato un sorriso che ora luogo è che due cifre com obbligatorio nei centri a Continent dopo Vacca un tridente Flaminio McManus
Compagni porto a questo vostro congresso il saluto della Fondazione Russel
E della Campagna per il disarmo nucleare europeo che è conosciuta con la sigla gli enti e che si è sviluppata da un anno a questa parte
Collegando rappresentanti di diversi Paesi europei che lavorano per liberare l'intero continente dagli armamenti nucleari
Perché abbiamo scelto questo obiettivo e come pensiamo di affrontarlo nel mille novecentosettantotto si è riunita la sessione speciale dell'ONU sul disarmo una sessione che si concluse con un atto finale in cui le Nazioni Unite lanciavano un appello per passi concreti in direzione del disarmo su scala mondiale l'ONU indicò altresì vari obiettivi intermedi obiettivi che hanno grandemente influenzato la nostra campagna
Ma mentre le Nazioni Unite varava nel loro programma le spese militari mondiale salivano a quattrocentocinquanta miliardi di dollari all'anno
Il che vuol dire qualcosa come uno virgola due miliardi di dollari al giorno
Questa spesa colossale non rende il mondo più sicuro lo rende soltanto più povero come è stato anche affermato nel rapporto Brandi sulle relazioni tra il Nord industrializzato
Arretrati
Ma dal momento in cui diplomatici delle Nazioni Unite hanno concluso il loro lavoro il costo della preparazione della guerra su scala mondiale lungi dal diminuire è andato crescendo anno dopo anno
E so ha già superato i cinquecento miliardi all'anno
Uno virgola tre miliardi di dollari al giorno in un breve lasso di tempo
Si prevede di superare i seicento miliardi di dollari all'anno uno virgola sei miliardi al giorno insomma non solo non stiamo andando verso il disarmo
Ma siamo ormai coinvolti in una corsa agli armamenti che non concede conosce nel regole né limitazioni nel frattempo le politiche di distensione est-ovest sono in pezzi
Non solo è stato invaso l'Afghanistan e minacce analoghe crescono continuamente per il salvato ma il Medioriente in subbuglio Iraq e Iran sono in guerra
E in tutto il mondo le super potenza si fronteggiano lungo territori di altri popoli e in una situazione di Prevert
è in questo quadro allora che la componente nucleare della corsa agli armamenti si è sviluppata anche più rapidamente addirittura potremmo dire freneticamente rispetto al resto
Essa include un investimento di qualcosa come un migliaio di miliardi di dollari secondo alcune stime nel nuovo sistema di missili m x negli Stati Uniti
Un sistema che userà più cemento di quanto non sia stato necessario per l'intera rete autostradale del Paese
Comprende programmi di pronto intervento da entrambe le parti nuovi sistemi di lancio nuove tecnologie laser per distruggere i missili avversari mentre sono ancora in corso
Lo sforzo bellico combinato delle scopo delle due superpotenze procede dunque ormai a tutta forza
Ed è a questo punto che i dirigenti della NATO hanno deciso di installare missili incluse persi in due mentre l'Unione Sovietica intensificato i programmi per l'installazione degli SS venti per il teatro europeo
Tutte queste armi interessano il territorio europeo
In questo modo si aggiungono tra le dieci mila e le quindici mila nuove testate nucleari localizzate nel nostro continente che sta diventando così la zona più intensamente militarizzata e letale per la storia
E tuttavia in Europa non vi sono motivi per scatenare una guerra le chiavi di questo arsenale nucleari non sono le nostre mani e non possiamo quasi in nessun modo decidere se e quando utilizzarlo
Tutto questo arsenale viene installato nel corso della preparazione di un conflitto fra superpotenze che potrebbe nascere ben lontano dall'Europa e poi rivolgersi alla distruzione del nostro continente
Come zona principale dello scontro serbatoio delle installazioni fondamentali per praticare la cosiddetta guerra nucleare limitato
Molta gente ancora sostiene che tutte queste armi sono state installate apposti incredibili per difendere una qualche schieramento di armi di mutua deterrenza
Per appoggiarci cioè gli uni con gli altri in un comune disegno di salvezza e di sopravvivenza
Questa teoria della deterrenza ha tuttavia subito una profonda modifica in conseguenza dell'introduzione di nuove tecnologie belli ed è la formazione di nuove dottrine strategiche
Oggi la NATO fa riferimento alla dottrina della risposta flessibile e questo è stato ufficialmente riaffermato nella direttiva presidenziale numero cinquantanove di cui la stampa è venuta a conoscenza durante la campagna elettorale americana dello scorso anno
Secondo le le venti dichiarazioni dalla mila dell'ammiraglio Larocca questi cambiamenti di impostazione di dottrina si aggiungono un tentativo deliberato di condurre un eventuale prossima guerra fuori dal territorio delle superpotenze
Abbiamo combattuto la prima guerra mondiale in Europa ha detto questa ammiraglia
E abbiamo combattuto l'ultima guerra mondiale in Europa se ce lo lasciate fare combatteremo la prossima guerra mondiale numero
Gli strateghi militari sovietici non sono tanto espliciti e loquaci quanto gli americani
Ma tutto ciò che si sa sulla portata e sugli obiettivi dei missili SS venti indica che il loro disegno coincide esattamente con il tipo di guerra che ha in mente l'ammiraglio l'anno
I preparativi per una guerra limitate in Europa sono parecchio avanza
E per questo irrealistica sia la prospettiva che la prossima fine possa essere contenuta entro i limiti di quello che chiamiamo il teatro europeo
Dobbiamo essere certi di una cosa una guerra nucleare in Europa
Potrebbe o forse non potrebbe riuscire a limitare parti degli appetiti distruzione sui territori delle superpotenze ma senza dubbio alcuno comporterebbe disastri immensi per i popoli che vivono qui in euro
Dobbiamo quindi respinge il ruolo che ci viene prevista ripulito dobbiamo invitare le superpotenze se insistono nel continuare la corsa agli armamenti nucleari appuntarsi i loro missili tra di loro
Dieci o quindici mila testate nucleari in Europa sono dieci o quindici mila obiettivi obiettivi legittimi per gli avversari
Ma ciò significa distruzione anche per tutti i centri abitati che si trovano nelle vicinanze delle basi missilistiche dato che non vi sono in Europa in generale regioni sufficientemente disabitate entro cui i nostri paesi possano confinare assorbire in qualche modo una guerra nucleare limitato
Ecco perché noi proponiamo che ogni testata sia rimossa dalla Polonia al Portogallo da tutto il territorio politico europeo ecco perché noi cerchiamo come inquini dell'Antartico di avere il diritto a una garanzia da parte di ogni potenza nucleare
E che il nostro status di zone senza armi nucleari sia rispettato secondo chiari accordi e garanzie
Ed è anche per questo che noi cerchiamo di coordinare l'opposizione
Spontanea la nuova generazione di missili che ha già portato al cambiamento del governo olandese e ha provocato movimenti di massa in Belgio in Scandinavia e nel nostro stesso paese in Gran Bretagna la nostra opposizione deve unirsi con quella dei Paesi neutrali quale la Jugoslavia non allineata e con le lotte dei socialisti e dei comunisti di Grecia e Spagna contro l'ingresso del proprio Paese nella NATO
Essa deve raggiungere anche all'Est europeo per unire le forze al fine di allontanare la minaccia nucleare
Noi desideriamo fortemente unirci in ciò con voi nelle nelle lotte del vostro partito nelle alleanze che saranno create con le forze comuniste socialiste e cristiani
Il problema
La danno proprio ora causando San Giorgio il falso USA spericolati ogni ente annuncia issues
Al pregi e non so se sarebbero no accetti dei SquarePants dai quello no gioielli vessilli non si è c'era offrono quindi io vogliamo Ambra s'lui nei io saprò Forrest Norman
Scivolone intenzione dei Guccione da
Chi c'è invece dei forse Voces bensì soci poi dato Giovanna oplà nei di apra Hitchens cioè incito dispone il sequestro comunque Francesco da che Urbe Camemi Romanus a chi ci impedisce
Darsi guai quella sua en a terra
Cari compagni
In tutto il Nord Europa centinaia di migliaia di persone ci sono ormai unite in un grande movimento contro queste nuove armi nucleari
Certamente ne sono convinto cari amici l'Italia si unirà a questo movimento
Le chiavi per la politica militare è stata che sono in mano a coloro che stanno ora verificando dove e quando installare queste nuove armi velenosi
Diverranno queste chiavi nelle vostre mani le chiavi per una nuova politica di pace abbiamo bisogno del vostro aiuto compagni
Ringraziamo ancora al compagno che ancora per il contributo che ha dato do ora lettura di un messaggio di un appello al congresso a nome del Frente amplio dell'Uruguay cari compagni
Vogliamo salutare calorosamente il vostro congresso di unificazione
Consapevole di combattere una stessa battaglia per la pace e la libertà per il progresso sociale per l'eliminazione di ogni ingiustizia sentiamo le vostre lotte le vostre vittorie come nostre questo il testo dell'appello
è riuscito costituzionale del trenta novembre mille novecentottanta il popolo Rujano si pronunciò per un'autentica apertura democratica per il ripristino della libertà e per un processo di ricostruzione nazionale
Nonostante le difficili condizioni in cui si svolse plebiscito il cinquantotto per cento dei cittadini si pronunciò contro la continuità del regime militare che governa il Paese dal colpo di Stato del ventisette giugno mille novecentosettantatré oggi è possibile conquistare un'autentica apertura democratica in Uruguay
La forza la coscienza civile degli uruguaiani la solidarietà di tutte le forze democratiche possono trasformare la vittoria del trenta novembre in una tappa storica per la riconquista della libertà e della democrazia
Invitiamo tutte le forze democratiche ad un grande movimento di solidarietà per il rispetto della volontà democratica del popolo uruguaiano al per la libertà del generale di per sé regni presidente del Frente amplio simbolo di tutti i prigionieri politico e più politici dell'Uruguay
Credo che il Congresso debba aderire fermamente all'appello che qui viene fatto dei compagni del Frente amplio dell'Uruguay
Interviene adesso il compagno Carlo latini della segreteria del prodotto e si prepara intervenire l'onorevole tutto del partito repubblicano
Al centro di questo congresso come per fortuna anche della situazione reale politica esterna questo congresso
è ritornato di attualità il problema il connesso anche il discorso politico dell'alternativa
Ecco io vorrei te non ripetere cose già dette opera un portare insomma fra occorre evitare ancora il movimento il sale soprattutto facciamo silenzio
Così come per non portare qui in modo affrettato approssimativo approfondimenti di analisi e di proposta richiamare l'attenzione su un aspetto
Specifico di questo ritorno di questa nuova per qualità dell'alternativa cioè a una specie di paradosso
Che è questo che proprio le due questioni
Che in passato hanno fatto abortire sul nascere ho dato della proposta di alternativa un'immagine impoverendo e riduttiva
Oggi invece quelle stesse questioni non solo ridanno attualità questo discorso ma ci offrono anche dei materiali in questo senso
Mi riferisco alla questione cattolica la questione democristiana e quindi qualche notazione non tanto di analisi del merito quanto con quest'ottica per essere consapevoli nel momento in cui rilanciamo questo discorso che in questi anni dell'alternativa o non c'è stata un'immagine o c'è stato un immagine povera ente e quindi nel momento in cui ritorna uguale su questa proposta su questa opzione al di là poi di tutti i limiti di programma e di strategia che ancora dobbiamo verificare ci sia un massimo di enfatizzazioni sottolineatura
Perché proprio su questo si è seminata in un certo senso uno scetticismo una non credibilità
Di questo porzione di questa ipotesi dicevo appunto proprio le due questioni che oggi la rendono invece di nuovo attuale
La questione cattolica la questione democristiana perché in passato che cosa è avvenuto
Tendendo spesso a identificare o comunque a bere in modo troppo Company entrato questione cattolica questione democristiana o lo si è vista
Nei termini per cui un'alleanza con la Democrazia Cristiana dava fiato e permetteva anche una liberazione delle potenzialità post può quelle positive del mondo cattolico o viceversa
Un buono rapporto una strategia dell'attenzione nei confronti del mondo cattolico poteva facilitare fluidificare un'alleanza e un rapporto con la Democrazia Cristiana per cui presupposto è conseguenza di questo ragionamento era la negazione di un'ipotesi di alternativa l'obiettivo strategico dell'alternativa veniva negato a priori
Si era talmente complete coscienti della complessità della difficoltà si coglieva giustamente in queste due realtà delle potenzialità positive
E se coglieva anche la complessità di liberare queste potenzialità positive per cui si giungeva annegare
Il discorso è l'alternativa non è tutto il compromesso storico ma è stato un pezzo del compromesso storico e questo è in questi anni ha sedimentato anche un atteggiamento una coscienza di non credibilità di difficoltà quasi di impossibilità solo a mettere mano a un discorso di alternativa
E quindi in questo momento in cui emerge questa necessità dobbiamo enfatizzarlo sottolinearla per recuperare anche questo ritardo così come da un altro lato c'era chi preleva allo stesso questo intreccio di queste due questioni cattolica democristiana ma venendone solo gli aspetti negativi
Pendeva assaltare queste realtà e a fare un discorso di alternativa genericamente anti democristiana e laicista
Ad esempio quando il partito radicale ha tentato di fare una proposta ha fatto questo tipo di proposta e quindi anche questo
A contribuito a dare di queste ipotesi un'immagine riduttiva non credibile troppo povera
Ecco quindi oggi quando proprio su questi due terreni non tanto delle analisi teoriche più giuste ma degli eloquenti processi reali
Rende ci richiama la necessità di un'alternativa e ci fa anche individuare meglio le potenzialità che la crisi di queste due realtà ci offre dobbiamo impegnarci in questo senso accompagnando questo discorso anche con una critica una esplicitazione di ciò che invece abbiamo seminato meglio altre forze hanno seminato
Di sbagliato su questo piano perché noi in questi anni abbiamo cercato invece di fare questo discorso articolato
Che cogliesse la distinzione soprattutto che individuasse da una parte le riforma abilità nel sistema di potere la democrazia cristiana e allo stesso tempo però le potenzialità
Non solo della sua crisi ma
Del mondo e della realtà cattolica ma che è un discorso che purtroppo rimasto politicamente minoritario anche se culturalmente argomentato e giustificato oggi quando invece anche i processi reali gli offre questa possibilità
Dobbiamo lanciare la politica e l'alternativa con questa coscienza e con questo
Discorso lo diceva molto bene la relazione del compagno Mario e quindi non lo riprendono l'approfondisco nel modo proprio evidente dunque che in avanti questo processo di divaricazione
Tra una DC come partito moderato macchina di potere è un mondo cattolico che riconosce che sta perdendo l'egemonia sociale cioè che la maggioranza della gente in questo Paese non si muove più e non si comporta più secondo i valori cattolici e nello stesso tempo sulla propria pelle a a verificato con questo referendum che questa egemonia sociale non si può recuperare
Col più rozzo
Integralismo questa divaricazione che per renderla evidente userei l'esempio
Quale mi sento sempre legato la mia regione ad esempio i tre deputati democristiani coinvolti nella loggia P due
Quindi di una cosa anticattolica laicista di pura corruzione nello stesso tempo questi tre deputati democristiani proprio in queste settimane
Ci sono caratterizzati due per essere capofila del movimento per la vita e l'altro finché è stato ministro del lavoro nello scrivere grandi articoli sul Corriere della Sera sui valori sociali cristiani cioè questo
Questa vicenda di questi tre persone quest'esplosione quasi materializzare rende quasi personale questa scomposizione questa divaricazione fra
La DC come partito di potere e la realtà cattolica con i suoi
Valori e pone quindi c'è questa divaricazione che viene avanti la Democrazia Cristiana
Come partito di potere perde qualsiasi identità culturale l'unico elemento il principio costitutivo di unificazione diventati il puro esercizio dal potere quando il potere scotta ed è soggetto a delle sollecitazioni devastanti e quindi porrei il problema
Di governare senza la Democrazia Cristiana non è più così assurdo minoritario non credibile come invece è stato detto e anche nella coscienza di massa sia andato se diventando in tutti questi anni dall'altro appunto il mondo cattolico che dovendosi misurare con i valori pagani
Provocatoriamente
Dell'immediatezza della parzialità della laicità appunto o fasce tale referendum man mano paga oppure porta avanti un'opposizione sociale ai valori della sosta dominanti della società confrontandosi con altre critiche pratiche reali a questi valori dominanti
E quindi ecco un'ispirazione da terza via
Come un'ispirazione culturale e politica che può parlare a questo mondo pensiamo alla battaglia futura per l'applicazione il miglioramento dalla legge centonovantaquattro come un terreno appunto sociale in cui stanare e portare a un confronto non solo politico ma di valori di cultura proprio questa contraddittorietà che percorre il mondo cattolico portare il medico cattolico che fa l'obiezione a misurarsi a dare una risposta pratica e non solo ideologica la salvaguardia della vita
Così come su altri problemi chiamare no
Questa realtà in consultori pubblici non conta contrapposti a consultori integralisti
A misurarsi insieme e partecipe così una dialettica quindi questa opzione questa ispirazione può trovare da domani mattina dei terreni concreti reali in quel far politica minuto quotidiano in quei presidi sociali che pure abbiamo conquistato in questi anni quindi proprio l'eccezionalità oggi della ripresa del discorso su questione cattolica e questo ne democristiane proprio nella sua estrema concretezza immediatezza quotidianità
Proprio le analisi che su queste realtà con tenace abbiamo portato in questi anni ritrovano oggi
Nella realtà immediata non solo una loro verifica ma loro una buona possibilità di essere comprese essere portata avanti da Grandi masse quindi voleva portare questo accento quindi non tanto dire le cose nuove nel merito nelle analisi ma quanto richiamare questa attenzione politica
Cioè che sottolineare fino in fondo l'elemento di credibilità che oggi da ala politica dell'alternativa
Le contraddizioni i processi le potenzialità che percorrono queste due realtà
Un'ultima considerazione una seconda considerazione ugualmente schematica con una preoccupazione con una vocazione specifica senza la presunzione di fare un'analisi organica riguardasse
Invece un altro aspetto dell'alternativa come ad esempio le regioni i comuni governati dalla sinistra possono in questa fase dare un contributo a una politica d'alternativa
A me pare che questo contributo oggi non può possa essere qualcosa di più
Non solo di quello che è stato fino adesso cioè il fatto che nei comuni e nelle regioni dove le sinistre Governo hanno utilizzano gli strumenti di potere che effettivamente quelle istituzioni hanno per organizzare la convivenza sociale per fare una politica dei servizi di tipo diverso e non solo rinnovando quei programmi e quelle modalità dell'intervento che proprio la crisi capitalistica la crisi della metropoli la crisi dello stato assistenziale inutile che riprendo questi temi sollecita rende rendono necessari
Ma anche sotto un altro aspetto e a mio parere è stato un po'sottovalutato in questi anni e che invece acquista sempre un
Sempre più un significato ed è un po'questo cioè quello che negli anni Ottanta e già nei prossimi mesi dobbiamo valorizzare anche il ruolo nazionale statale
Di queste realtà regionali e locali gestite dalla sinistra cioè dobbiamo
Tener presente
Non solo la dialettica accentramento decentramento per cui abbiamo valorizzato di queste istituzioni l'elemento di decentramento di diffusione del potere ma dobbiamo tener presente e tirò dopo perché molto brevemente
Anche la dialettica unità articolazione dello Stato
Cioè nel senso di come queste istituzioni questi istituti questi strumenti di governo stanno il rapporto con un disegno unitario o di politica economica o di politica dei servizi
E lo dico questo non per una questione di principio istituzionale ma tutta politica tutta di merito delle scelte che poi questi istituti possono oppure non possono fare se non c'è questo rapporto
Pensiamo alla Coppa
Al tema della programmazione regionale di cui tanto si è parlato per uscire dalle parole ormai logore intendendo per programmazione regionale la capacità di una regione o di un comune di fare delle politiche strutturali
A livello territoriale
Ad esempio se queste politiche strutturali di un comune o di una regione
Non vengono fatte mi riferisco all'Energia ai giovani
All'ambiente
Alla crisi i settori produttivi non vengono fatte o come articolazione
Di una programmazione nazionale o come l'articolazione di una battaglia perché ci sia una programmazione nazionale perché fino ad oggi non c'è stata questa stessa possibilità di utilizzare le regioni comuni risulta molto più difficile
E questo lo si è visto nell'esperienza di questi dieci anni dove essendoci a livello nazionale una politica economica tutta caratterizzata da una manovra di tipo centralistico o monetario finanziaria adesso le regioni ha svuotato le Regioni e Comuni delle loro capacità di programmazione la tratta la trasformati in una specie di agenzia di spesa ma senza l'agilità di un'agenzia di spesa perché quando una Regione deve fare tutta una serie di provvedimenti per spendere ma ci sono i partiti il consiglio la dialettica la maggioranza e l'opposizione i documenti contro documenti è chiaro
Che se poi il contenuto reale di quel governo dell'istituzione
E solo spendere più o meno meccanicamente la dialettica politica si presenta come un intralcio come un bizantinismo
E quindi anche il distacco tra queste istituzione la gente cresce perché gli spunti il contenuto reale di quel rapporto di quella iniziativa
Mentre invece se c'è una politica economica per fare interventi strutturali e che poi è la sua attuazione valorizza la dimensione prevalentemente regionale come esecuzione lo stesso tempo traduzione pensiamo ai piani energetici ai piani di tutela dell'ambiente pensiamo ai piani giovani come leva intersettoriale
L'intervento all'interno della crisi
Ma libri scorso fra la Regione e la gente che su quei programmi materialmente e concretamente li capisce e può intervenire ecco allora
Il senso oggi e in prospettiva
Di un ruolo nazionale e statale di queste realtà cioè di una battaglia delle iniziative in cui già nei loro programmi anche parziali prefigurano una svolta di politica economica nazionale nel momento stesso in cui la prefigurano rafforzava l'argano lo schieramento che sul piano nazionale complessivo porta avanti la battaglia per un'alternativa e per una svolta senza quindi mortificare la specificità la peculiarità di queste istituzioni ma in un certo senso spremendo nel fino in fondo non solo le possibilità di intervento specifico in queste in quella zona ma la loro capacità di incidere sulle insieme delle scelte e dei programmi di governo ecco quindi anche qua
Il discorso dell'alternativa cioè del fatto
Di una realtà che si è consolidata che mostra delle contraddizioni perché le Regioni e Comuni mostrano delle contraddizioni può essere se opportunamente Diretta utilizzata diciamo criticata e recuperata per l'alternativa e non pesce per un'offensiva neo centralistica su questo terreno o per una bensì a neutro autoritario quanti sindacale su altri terreni che riguardano la politica industriale la politica economica
Cogliendo quindi tutta la potenzialità contraddittorietà anche di ciò che abbiamo conquistato che altra Porziano conquistate deve essere il rapporto che dobbiamo avere in sostanza e chiudo l'alternativa
Per le dobbiamo essere coscienti che ancora messo poche radici sociali culturali istituzionali in questo Paese ma ci sono delle contrade zioni delle potenzialità io ne ho accennato solo alcune che posto i materiali per una sua rapida maturazione
Così come per fare un'analogia è il ruolo del dunque il Po dunque questa piccola forzano una non ci nascondiamo dietro trionfalismi senza credibilità non ha radici sociali estesi in questo Paese non è profondamente entrato nella società italiana a livello di massa come sua capacità di organizzazione di collegamento ma e il Po dunque è una forza una cultura un'ispirazione dei quadri una tradizione un il modo di essere nella società nelle istituzioni e movimenti di massa e ci permette invece si questo di comunicare ed interagire
Con una realtà molto più vasta anch'essa ricca di contraddizioni di potenzialità e permette al nostro discorso a questa realtà di crescere ecco perché compagni penso riecheggiando la conclusione di Magri che guardare in alto per noi non è solo intelligente ma è anche irrealistico
Pongo che se i contorni ancora con due interventi tanto che si prepara il compagno Lanzone per quello ultimo della mattinata do la parola l'onorevole tutto per il Partito Repubblicano Italiano
Amici del Po dubbio porto questo vostro congresso di unificazione
Il saluto del Partito Repubblicano Italiano e ricambio il saluto che dal vostro partito avvenuto al nostro recente congresso dell'Eur
Questo mio saluto vuole essere la testimonianza
Un segno di attenzione grande e di stima profonda per il vostro capito
Devo dire di stima e di attenzione profonda anche per l'attività
Che il gruppo per parlamentare del prodotto
Ha portato nell'attività della Camera dei deputati
In termini di serietà di caparbietà di tenacia
In termini di grande coerenza
Forse un disegno strategico diverso dal nostro
Ma caratterizzato da una grande serietà che ha permesso anche su molte leggi di produrre dei punti di avanzamento nella legislazione italiana di questi
Un quadro quello ribadito dal da Lucio Magri ieri mattina
Nel quale noi troviamo una grande diversità strategica rispetto a quelli che sono i nostri obiettivi
Ma troviamo anche
Delle analisi profonde e serie e consideriamo gli stimoli tra i più importanti che sono venuti al dibattito politico nella fase recente
Ed è per questo e con le nostre diversità credo che possiamo continuare a mantenere un dialogo sui problemi nella vita politica italiana
In una situazione che è di grande crisi
Bensì di governo l'ultimo di una troppo lunga catena di scandali che ha avuto in questo in tra il mille novecentottanta e l'ottantuno una recrudescenza senza pari
Nel momento in cui ci apprestiamo alle elezioni amministrative sotto la minaccia di una nuova consente consultazione politica generale
Una situazione di crisi che il Paese vive in maniera palese
E che noi interpretiamo anche
Sotto il segno di uno slogan che è stato quello slogan del nostro congresso emergenza senza solidarietà
Una solida solidarietà che si è andata perdendo non soltanto nelle alleanze politiche nei rapporti tra i partiti
Ma anche nella vita dei cittadini nella vita della comunità italiane
Che ha prodotto
Una recrudescenza di corporativismi di raggruppamenti di categoria
La perdita di una unità sindacale che si andava perseguendo nel passato
E che poi produce a sua volta nei partiti
Alimenta una spinta elettoralistica che non è caratterizzata dal segno dell'interesse generale della trasformazione
Ma dalla volontà di portare anche in termini pubblicitari propagandistici
Dei colpi di forza al sistema dei meccanismi di attenzione verso l'opinione pubblica
E che produce poi a sua volta degenerazioni sempre più larga
Io credo che l'analisi di ma anche dei
Sulla situazione della società italiana possa essere da noi raccolta per i molti spunti che offre e tra questi
Quello di una rigenerazione dell'apparato pubblico dello Stato
Però da Rizzato come lo ha definito
Ricattato da interessi corporativi
Su questa battaglia noi possiamo produrre uno sforzo comune
Così come riteniamo che questo sforzo
Debba essere portato al di là delle strategie di fondo su una politica di risanamento da fare
Noi auspichiamo
Che questa crisi di governo si risolva
Con una soluzione
Che non a Rocchi il governo su una posizione di preclusione verso le forze della sinistra
Ma che produca attraverso un confronto sui problemi la più larga collaborazione possibile nelle forme possibili
E mi pare che dalla relazione di macchie su questo ieri emerso un dato di novità
Che dovrà essere preso in considerazione dalle forze politiche in questi giorni
Crediamo che questa collaborazione abbia però pervase
Uno sforzo collettivo delle forze più sane del Paese
Per produrre una politica di risanamento economico
Che è l'obiettivo prioritario che abbiamo di fronte agli occhi
Una politica di risanamento che non sia restrittiva ma che si basi sullo sviluppo e il piano a medio termine è un'occasione di confronto
Tra le forze politiche con la sinistra
Perché non richiede
Rispetta la politica degli anni sessanta di quella programmazione una mole di sacrifici
Ma porta invece intorno a una politica di sviluppo
Anche un mutamento strutturale di quelle zone della nostra economia che non sono in grado di muoversi su tassi di produttività
A livelli accettabili
E da questo punto di vista il confronto con la sinistra e nella sinistra deve essere sui contenuti e non sui fatti di schieramento o sulle possibili dislocazioni governative delle forze politiche
Credo questo
Anche tenendo conto
Di quello che è stato il messaggio di Giorgio Amendola
Il mondo operaio i lavoratori non possono alimentarsi di una cultura della crisi ma devono essere i protagonisti dello sviluppo
E in questo senso
Credo che proprio questo meccanismo
Di trasformazione anche dell'azione economica debba essere maturato è vissuto nel mondo operaio
Così come credo che sono giustissime le osservazioni sulla giustizia fiscale
E sull'economia sommersa che sono state oggetto anche di un dibattito approfondito nel nostro congresso che ho visto riprese nella relazione di Mario
Ma credo anche che questo sforzo
Che deve collegarci forse di più e anche da parte nostra deve richiedere uno sforzo maggiore
Non può essere la condizione per la produzione lo sviluppo di una politica economica che rimetta in sesto il Paese
Ultimo aspetto
Credo
Che tutte le forze del Paese sane debbano raccogliersi intorno a un progetto di rigenerazione la presenza politica nel Paese e su questo voglio soffermarmi un attimo sulla sulla vicenda della P due
Primo
Non mi pare che la vicenda P due sia da collegare alla Massoneria credo ne sarebbe l'alimentazione
E su questo credo magre abbia espresso anche delle valutazioni estremamente precise
Credo che la connessione della P due sia con la politica
Il burattinaio Gelli è un burattino ha creato una struttura
Di affarismo e di potere
E al di là di quelle che possono essere le annotazioni di un giornalismo da romanzo
è stata al centro di tutta
La vicenda eversiva di questi anni
Basta ricordare il processo di piazza Fontana personaggi che sono nella P due
Il ruolo di Maletti e la bruna in quella vicenda
L'oscura soluzione di quella vicenda
Tutto
La tutta l'attività
Del terrorismo nero
E poi non si possono trovare nel momento in cui si leggono certi nomi
Elenco della P due
Nella quale sicuramente ci sono anche alcuni nomi dico di copertura io credo non lo so spero che presto la magistratura si possa dare lumi maggiori su questo argomento
Non non si può non identificare una connessione tra la vicenda della P due e la successione degli scandali che ha portato continuamente delle mutazioni nella politica italiana
Ricordo la successione lo scandalo Caltagirone lo scandalo ENI Petra Omen lo scandalo dei petroli lo scandalo Pecorelli
Intorno a questo la caduta dell'astro Andreotti portato chiamato in Parlamento a parlare dal capogruppo comunista di Giulio
Che si è eclissato invece con una dichiarazione che nulla diceva
La caduta dell'astro Andreotti seguita nel mondo democristiano dall'ascesa dell'ultimo cavallo di razza Fanfani
Battuto anche esso però da una carta di Gelli la carta trovata
Dalla polizia che parlava appunto del caso Sindona
Non posso fare altro che illustrare questa successione di fatti le connessioni non sono possibile possibili perché non ci sono prove che testimonino il legame tra queste due vicende
Che sono quelli appunto della cronaca della vita politica ai vertici del maggior del partito di maggioranza relativa italiano e le vicende della P due ma credo
Che come forze politiche coscienti
Che hanno voglia di rigenerare la vita politica italiana
Di riportarla sui grandi problemi sui grandi fenomeni di risanamento sulla crescita di una coscienza civile non possiamo accettare che qualcuno produca questo schema di palazzo fatto di tranelli
I filtri di veleni
Che è di palazzo che non è vita politica della comunità perché sul palazzo poi produce situazioni che si trasformarsi che si portano sul Paese
Non su questo dobbiamo avere il massimo di certezze dobbiamo avere dobbiamo spingere affinché si sappia di più dobbiamo creare le condizioni affinché queste situazioni non si producono nuovamente e questo avviene soltanto attraverso un dialogo aperto attraverso la collaborazione sui punti possibili e sugli aspetti possibili
Di una ripresa del grande sviluppo del paese nel quale il mondo operaio ha forse
Le responsabilità maggiori perché può svolgere un ruolo di protagonista e condizionare anche coloro che frenano questa situazione servendosi magari di quelli che sono i dubbi e le incertezze del mondo operaio
Io sono convinto che su molti punti della vostra strategia potremo trovare dei momenti di collaborazione sono sicuro che questi momenti di collaborazione produrranno dei punti di avanzamento della vita politica italiana
L'ultimo intervento della mattina
A parola Giovanni Lanzone segretario della federazione milanese
Compagne e compagni
Noi abbiamo dibattuto a lungo
E compassione di quale fosse la tendenza prevalente nella situazione internazionale e quali fossero per noi le conseguenze
A volte siamo state pessimisti oggi stiamo meglio se il Manifesto può titolare il prodotto propone imiterà antismog
Io credo però che nessuno di questi fatti che abbiamo discusso possa essere risolutivo se non si risponde a quella domanda che anche Magris si è posto come può oggi la coscienza politica trascendere il conflitto
Su questa risposta è stato bene riconoscerlo siamo
In un certo ritardo
Perché posta la molteplicità dei soggetti sociali gli operai giù domani le donne assunta l'eguaglianza delle loro ragioni ci siamo pochi interessati del sistema che produce questa eguaglianza è come se avessimo trovato in una manifattura il contadino espropriato l'artigiano e non ci fossimo domandati qual è la natura profonda e di sistema che scaglia queste forte contro lo Stato delle cose presenti
Bisogna dunque andare più in profondità anche perché se il nostro ragionamento non autorevolezza non si articola in un sistema di valori in una comprensione profonda di questi fatti io credo che gli operai daranno ragione alle donne Solas era in cui si vince il referendum ma non saranno disponibili poi a portare questa convinzione questa battaglia dentro le sedi proprie in comunque do conflitto avviene la famiglia la fabbrica i luoghi in cui tutti i giorni questa difficile battaglia si combatte io credo allora
Che altro che dobbiamo chiederci
Dobbiamo chiederci diversamente dall'opera Isma'ma non con meno radicalità perché il settore della comunicazione e diventato a pieno titolo un fattore produttivo
Nel ciclo produttivo la comunicazione cambia titolo e da fattore succedaneo della produzione ne diventa il fattore principale l'invenzione lacci Bernie
Dica le telecomunicazioni la nuova organizzazione del lavoro tutto quello che serve a ridurre il tempo e lo spazio che separano capitale da capitale capitale dalla può si apre oggi la strada dentro la fabbrica in modo irrefrenabile e violento il solo affacciarsi sulla scena alla fine degli anni sessanta di questi fenomeni l'inizio della comunicazione elettronica aperto problemi e no
Mi per la comunicazione umana e allo stesso tempo ha passato alla comunicazione umana alla società il testimone dello scontro politico badate bene la trasformazione profonda dei mezzi di comunicazione la contestazione persiste
Ma formativo la crisi della riproduzione sociale la famiglia il ruolo della donna sono i risultati di questa dialettica che determina una profonda modificazione strisciante ecco
In creta però del processo produttivo in cui la scienza la comunicazione prendono peso e chiede alla società di adeguarsi combattere rispondere a questo tipo di processo
I mass media sono il primo livello e quello più specifico in cui questo accade specchio degli avvenimenti osservatorio privilegiato come nella prima grande rivoluzione industriale lo erano i rapporti giuridici perché di questo i loro che si parla proprio del meccanismo della comunicazione di come questo diventa produttivo di comincino dentro il corpo vivo della fabbrica tutto questo in breve il mille novecentosessantotto lo aveva anticipato una rivoluzione profonda della comunità Simone che risponderà mi anticipava una rivoluzione profonda della produzione che oggi comincia a prendere forma io non ho tempo qui dilungarmi su questo ma bisogna fare una riflessione ampia su come la fabbrica è cambiata sulla crisi dalla con la mia di scala sull'accelerazione delle nuove tecnologie su tutti i temi della professionalità e della identità del lavoro perché se i lavoratori non fanno questo io credo che rimarranno al palo di partenza dello scontro politico se noi non andiamo a te vive come questo ha modificato la fabbrica come oggi bisogna impostare su nuovi base molto più realistica e concreti che di quelle che noi pensavamo nel sessantotto il rapporto tra operai tecnici e quadri io credo che questa parte della fabbrica finirà per sfuggirle esempi ci sono state nelle rotti recenti ad esempio in quella della FIAT penso che su questo noi dobbiamo portare avanti una discussione che punti ad una riunificazione ai livelli alti in cui lo scontro e con il capitalismo passa dentro la fabbrica e parate questo è importante
Portante decisivo perché noi abbiamo elencato i soggetti abbiamo parlato della loro titolarità Abarth a fare la battaglia per il progresso però non dobbiamo dimenticare che se non ci poniamo nuovamente alla luce dalla lotta delle donne e dei giovani alla luce delle lotte sociali in ruolo del
Classe operaia dentro questo processo la il titolo che ha la classe operaia non per riunificare in un'egemonia forzosa ma per discutere per domandarsi disse e domandarsi degli altri se non ce li domandiamo questo problema allora tutto ci fu gira intorno ricomincerà a girare come in una giostra di cui non si riesce più a prendere il bandolo questo tema della unità della fabbrica della qualificazione della fabbrica nello scontro con le nuove tecnologie con i le concezioni di ristrutturazione che passano nel capitalismo maturo è il più
Dopo da cui noi come una forza politica comunista dobbiamo ricostruire interni in diversi che nel passato come una diversa idea dell'egemonia però se non facciamo questo io credo che scarso successo avrà il nostro lavoro per cercare di costruire un vasto fronte e si batte per la trasformazione di questa società e dunque oggi noi dobbiamo porci con urgenza i problemi dei tecnici e dei quadri perché su questi argomenti sulla professionalità sul luogo del lavoro la fabbrica in qualche modo si sta scomponendo la fabbrica non si riesce a riunificare non riusciamo a tenere lo scontro che il capitalismo ci propone una seconda parte del mio intervento come vedete condotto per grandi titoli e per sommi capi lo volevo invece dedicare alla politica
Le conseguenze enormi e questi fatti che proprio il trasformarsi della comunicazione sociale hanno avuto sulla politica la crescita di un livello orizzontale della politica che assume una qualità diversa e più grande
La trasformazione dei movimenti di massa di cui si deve prendere atto si deve prendere atto della nuova titolarità dei soggetti che avendo una ragione profonda resistono anche alla dispersione e bisogna dire affermare che ogni piccolo gesto di cosce senza nel privato ogni lacerazione vera e sofferta della propria condizione e poi precipitata in questo voto realizzando il successo delle sinistre per la battaglia della Bortot cioè che non era vero che i movimenti erano spariti semplice nei e si erano messi in una nuova dimensione e noi dobbiamo chiederci se questa dimensione non corrisponda alla sfida che in qualche modo questa società ci lancia alla determinazione dei rapporti sociali che il capitalismo importi cioè se l'allargarsi dei movimenti nelle sedi orizzontali del società la crescita del ruolo del decentramento il prevalere di molte iniziative spontanee se questo non sia un punto su cui noi dobbiamo riflettere è un punto su cui dobbiamo riorganizzarci non solo questo ma anche la riscoperta della in l'entità del sindacato connessi indagato riesce oggi a trasferire fuori dalla fabbrica la sua identità senza perdere la sua specificità non con l'idea astratta e fuori luogo dell'operaio sociale che poi vinse realizzata e di cui parlavano gli operai i rischi perché età invece la società sia frammentata in diversi interessi ma qual è il contributo che cosa porta oggi il sindacato qual è l'identità che riesce a portare fuori
Nella società nella battaglia per la trasformazione per un nuovo e diverso Governo per la società questo è il secondo punto su cui secondo me noi dobbiamo
Interrogarci e allora io vedo una certa contraddizione tra la complessa la consapevolezza che abbiamo della complessità sociale
Siamo in ritardo ma su questo punto ci siamo è un punto forte della nostra identità irrinunciabile è la proposta di una riforma istituzionale
Noi non possiamo corrispondere io credo alla tendenza generale che si dispone alla riduzione della complessità sociale io non credo a un processo di riduzione forzosa della rappresentanza politica perché anche questa idea e nel secondo turno per prendere il caso italiano il Partito socialista dovrebbe decidere forzosamente
Se scegliere la strada dell'unificazione con il maggiore partito del mole del movimento operaio o se scegliere l'unificazione con la Democrazia Cristiana io credo che questa sia una scelta è una proposta improponibile credo che noi non la faremmo avremmo più Bubba farla se Craxi fosse la componente maggioritaria e più forte della sinistra non vi è riforma istituzionale compagni che possa risolvere quello che la politica non riesce a mettere assieme e guardate bene questa esperienza della Francia è più complessa anche di quel che sembra perché non a caso mitra sta cercando nelle forze centriste radicali gli strumenti di un governo che gli consentono di uscire da questo vincolo strettissimo che il meccanismo istituzionale mette in campo il pranzo io credo allora che su questa cosa bisogna riflettere mi sembra un passo troppo oltre non i compiti che andrebbe bene se non fosse in qualche modo anche troppo oltre la nostra cultura come ultimo tema voglio discutere della forma partito noi abbiamo lavorato come tutto in una contraddizione perenne di essere forza transitoria
Ma anche abbiamo lavorato con un'altra contraddizione quella di sapere e praticare una nuova doppiezza della politica quella che riconosce la necessità delle riforme e delle istituzioni e però anche cerca sviluppa la capacità di trasgredire di col where ogni occasione dalla riunione all'Assemblea per andare oltre queste forme personam comunicazione politica reale Hürrem
Ad avanzamento del ragionamento politico io allora ho qualche perplessità ed è giusto che le dica sulla pratica della nostra unificazione
Segnala la difficoltà con cui ragionare insieme diventa ragionare collettivo la difficoltà delle strutture qualche Rinascente formalismo vedete quando abbiamo subito negli anni recenti settantasette settantotto la critica e spesso l'irrisione di quelli che sostenevano il nuovo modo di fare politica contro la forma del partito abbiamo resistito e vinto perché la nostra cultura politica la nostra stessa idea di fare politica
Erano più ricche e storicamente adeguate di quanto pensassero di più le leghe del Manifesto gli avversari e quanti col sorriso sulle labbra si attendevano ci attendevano alla verifica
E questo perché rinnovata con una ragione nuova la nostra idea il nostro modo di fare politica portavano il segno di quel grande movimento della società che al cura certifica oggi avendo quelle radici il tutto non ha mai rinunciato alla ricerca politica e alla ricerca sulla politica
Nel momento in cui affrontiamo
Una fase difficile per le nostre idee e per la stessa nostra pratica politica ogni unificazione d'altra parte lo è
Io credo che di questo dobbiamo ricordarci di questa battaglia che dubbi ha condotto evinto in questa direzione io una citazione allora che dice questa cosa
E ve la voglio offrire a conclusione di questo mio intervento
Hugo von Hofmannsthal scrittore della decadenza viennese in un libro per gli amici
Si domanda dove trovare se stessi e risponde si risponde sempre nell'incantesimo più profondo che ciascuno ha subito
E quindi ci si si riunisce il coordinamento nazionale energia
Ma è l'appuntamento e davanti all'ufficio stampa ora siccome oggi abbiamo un pomeriggio molto intenso dei lavori prevedendo oltre a numerose i delegati che sono iscritti a parlare anche l'intervento di tutte le altre forze politiche che sono presenti al nostro congresso propongo che lavora iniziano puntualmente e puntualmente sottolinea alle ore quindici e trenta
Scusate compagni
Purtroppo
Se
La forma che ci siamo dati
Per questo congresso
Certamente letta con tubazioni i punti di tensione viola due
E anche per mettere diciamo di fare emergere qualche positivo abbiamo fatto in questi anni a livello dell'articolazione
Purtuttavia proprio il carattere più di conferenza per il congresso
Che ci siamo dati
Non permette
Di definire con una maggiore rigore propri punti
Più i vasti sospese Dall'Orto elaborazione e anche di questa fase di unificazione
Ora dire che tutto va bene che tutto è andato bene in questi anni ovviamente di qualcosa di falso
Che tutto ciò è scontato a livello della relazione dunque estremamente interessante che ha fatto il nostro segretario anche questo che certamente non è vero
Non sappiamo non soltanto per il divario che può esserci fra
La competenza la dignità con cui si presentava l'idea generale di questo partito e quella che è la pratica della nostra organizzazione di anche un organizzazione che diventa un unico partito
Non è semplicemente questo è che questo salto riflette
In realtà problemi politici
Di rapporto fra teoria e prassi e quindi definizione proprio dalla vita politica
E nello stesso tempo riflette anche alcuni bengalese e incertezze proprio su alcuni dei punti più interessante toccati dall'analisi che la relazione stessa toccato
Vediamo poco alcuni degli elementi che sono stati toccati in questi in questa relazione
Uno dei punti era nell'analisi del referendum
Il referendum che fa emergere un livello di politicità di coscienza diffusa qualcuno ha parlato un livello orizzontale della politica
Che in qualche modo le forze politiche raccolgo non indirizzano ma che M
In appuntamenti in situazioni come quelle che sono chiamati in questo momento tipo quello del referendum bene
Questo in parte questo tipo di giudizio in parte riflette quello che molte altre volte hanno definito come crisi della forma partito e abbiamo definito in questo senso
Nel patto diciamo della estensione della recita di questa società rispetta mitologie
E anche se vogliamo di una certa caduta dell'indirizzo generale di trasformazione della società nel senso che veniva crea essere emerge che una coscienza più diffusa più matura ma che non diventava mai vera potenziale politico L'Espresso che desse luogo a organizzazioni avvenimenti perché quando questi anzi prendeva un orco degeneravano subito in fantomatici una serie di corporativismi cioè nel particolare in via generale
Delle compagnie dobbiamo riuscire a capire un po'meglio a questo punto perché altrimenti quello che il nostro rapporto come partito rispetto alla massa in questo momento non viene definito non è definito qual è la nostra pratica non ha definito neanche effettivamente con quali forse con sotto che forma e si manifesteranno queste forze se vogliamo portare una politica dell'alternativa cioè di un cambiamento profondo che ci porti appunto oltre al modello di sviluppo quelle attuale
Ed ha capito in primo luogo che questo livello di coscienza che certamente è vero cioè che quello che è stato seminato nel sessantotto come politicità del quotidiano sembrato non soltanto quando Coppoli state anche non intellettuali
Non soltanto dei residui cioè né di sbandati del sessantotto borsinista ma in tutta la nostra società
Ma anche e soprattutto perché questo livello politico del quotidiano emerge proprio dalla crisi della società stessa e dei vecchi modelli sviluppato
La crisi che ha carattere talmente profondo da tradurre fatti di quotidianità in fatti politici cioè che ne necessitano esse stesse premesse modificato montanti balcanizzazione diversa del costume nuovi equilibri nuova cultura
Ma proprio della riorganizzazione complessiva dalla società e anche in interventi di modifica della società stessa cioè in una programmazione a livello superiore
Bene questo qui questo riflessione e certamente raccolto e diciamo rappresenta un livello di coscienza estremo in modo estremamente estremamente espulso se vogliamo uno delle dei punti su cui è emerge più chiaramente più frequentemente sono quando si dibatte nelle varie forme u c c mobilizza mobili pizza proprio sulle questioni dell'energia e dell'ambiente vediamo soltanto portare una forma di protesta rispetto all'attuale società ma la coscienza direttamente che fatti che toccano da vicino che riguardo quello che ci sta attorno
Hanno carattere politico ed eccessi tanto in corso cambiamento politico di organizzazione società e vediamo di questo ragionamento che fa passare
Data livello della coscienza o il livello di richiesta politica complessiva fatto diffuso facile avviene un certo vita anche in sterrati che naturalmente si dicono difficili in termini di rapporto coi partiti
Di rapporto con le istituzioni
Però questo cosa vuol dire vuol dire che esiste una disponibilità in senso positivo effettivamente per tre due a questo livello di coscienza in nuove spinte che siano rivoluziona e cioè che vanno a modificare profondamente questa società
Noi sappiamo quanto è difficile il passaggio dalla politica dei no alla politica di essi cioè dalla denuncia delle strutture di questa società all'organizzazione di processi politici che vadano a modificare questa scelta
Perché perché questi implicano non soltanto organizzazione non soltanto avere la credibilità di uno schieramento politico di forte che oppure da questo cambiamento
Ma implicano anche un'idea della Società dello Stato una elaborazione di cultura di competenze
Che non sono acquisite naturalmente ma rappresenta un lungo pro cesso e specialmente una combinazione particolarmente difficile rincorsa
Proprio questo rende difficile il passare dalla denuncia di una centrale nucleare un patto d'inquinamento al fatto che facciano veramente una centrale fatta in un certo modo che si mette un impianto di teleriscaldamento e via di seguito
Pur essendo estremamente diffuso questa coscienza che bisogna fa questo salto non parte naturalmente cioè non diventa forza di governo la protesta e la coscienza politica e quindi non trova non si riversa come domanda politica nelle organizzazioni come accertamento rende sarebbe importato necessario
Si ha quindi in qualche modo un paga lungo i muri plesso di quello che
Duccio diceva secondo me contrizione
Molto interessante che la ventata di destra reazionaria che noi certamente abbiamo avuto in questi anni
è forte nel momento che contesta il Welfare State ma molto molto debole dal momento che ci propone essa stessa come forza di governo e che quindi certo mento vuole diventare diventi potere recessivo per l'intera società e quindi che lo spinga verso modelli di sviluppo arretrati
Questo avviene anche e naturalmente proprio a livello dei movimenti avanzati
E questo limite che danno un senso di non governabilità
Storica di questa di questa società
Implica il patto che noi dobbiamo avvenne stare attenti a conquistare a considerare di aver conquistato certi obiettivi nel momento che le abbiamo enunciati
Che dobbiamo considerare le svolte avvenute nel momento che sono state dette cose in corrispondenza cioè nella direzione della svolta va bene che noi abbiamo proposto
E non semplicemente perché fra il dire e il fare in mezzo la denuncia il mare ma c'è la politica pene ma perché questo tipo di politica implica un progetto concreto che traduca non soltanto il rapporto che c'è fra
Le direttive le linee in cui operare il cambiamento invece il programma effettivo che vuol dire un pacchetto concreto e preciso di provvedimenti che portino fuori dalla quale modello di sviluppo
Ma perché implica anche quell'organizzazione di massa che è necessario sostenere un tale processo e quindi deve realizzarsi effettivamente prende delle forze politiche cioè quello che vali studiato e va guardato con profondità e il problema inverso che si diceva indissolubile tra teoria e prassi che quella che non mi pare sa adesso e che noi dobbiamo
Pretendiamo per noi stessi e pretendere ovviamente anche per misurare l'intervento alle maturità degli altri
Ecco ma in primo luogo per voi stessi perché qui scusate compagni che casca l'asino
Quando noi diciamo che un manifesto arriva tre o quattro giorni dopo che dovrebbe essere attaccato questa qui è la parte quotidiana
Non semplicemente diamo una caricatura descrizione della caricatura delle nostre organizzazioni
Vuol dire che qui ci si preoccupa molto ovviamente di denigrare gli elementi teorici della nostra vita politica ma non si riesce a capire che l'Ina politiche praticati
Ho una concezione di tempi già di intervento politico preciso Song adesso unico definiscono la linea politica definiscono l'identità quanto e più perché la teoria stessa
Questo va detto perché altrimenti non riusciamo a capire cosa ci sta dietro a quella famosa contraddizione permanente lì la contraddizione tra l'essere e non essere posta politica autonoma ma nel sapere esattamente qual è il livello di pratica politica sporca corrisponda la nostra organizzazione al tipo di progetto in cui ci incamminiamo e quello lì sul e quello su cui dobbiamo misurare e non per mandarci poi a piangere a lamentarsi perché nel quadro politico attuale venticinque
Non sì consente magagna presentazione autonoma rende in qualche elezione politico amministrativa perché non sono i patti politici ma è complesso degli interventi politici che anche noi stessi dobbiamo fare che misurano direttamente dovrà essere valutato rispetto ben alle sette pole pratiche della nostra della nostra organizzazione
E allora ti compagni noi dobbiamo riuscire a immaginare che la nostra apposta politica per poter andare avanti per poter essere legittimata deve corrispondere a un programma preciso che implica non solo la struttura dei partiti non solo il processo compositivo nel senso di riflessione ma quell'altra parte del processo conoscitivo che il modo con cui voi andiamo modificare questa scelta perché è certamente vero che un punto centrale di questo fase storica è quella di incidere nel rinnovamento del partito comunista nel modificando ad acquisirlo veramente su una lista di Alternativa però è anche vero che questo non avviene semplicemente presentandoli dei documenti o facendo ridere competente o dei dibattiti avviene prendendo in prima persona nuovi compito di fare pratica politica secondo quella che è la nostra linea politica
Perché qui misuriamo la completezza di quello che diciamo non misuriamo non solo ma capiamo anche dove sbagliamo perché c'è un nesso vero indissolubile tra pratica e teoria
Bene perché se no allora non facciamo discorsi teorici a posteriori quelle sull'avventata di testo che ci sono magari nelle giovani generazioni bene o su questa difficoltà di andare un impatto organizzato quelle con le masse
Paesi con questo livello di coscienza così avventato
A livello da Cosenza va così arretrato della capacità di fare oggetto politico di cambiamento ed efficace di misurarci imputato di potere
Perché è teorico estratto perché quel livello lì non viene praticato in contemporanea ed è questo che dalla debolezza dei nostri documenti questo nesso fino in un quiz costruiamo allora il compagno la nostra scelta istituzionale che non l'abbia fatto e dico abbiam fatto bene appare perfettamente abbia siamo avanzati come cultura come capacità di commozione effettivamente questo questa società
Deve essere legata a un tipo di prassi che permetta bene veramente il massimo utilizzo delle posizioni che noi abbiamo raggiunto e conquistato che è stata prolungare quello che facciamo a livello di movimento si diceva cioè a livello di società civile
Con l'intervento che facciamo nelle istituzioni non per giustificare il fatto che stiamo a sedere nelle istituzioni ma perché soltanto non possiamo far marciare istituzioni su oggetti così Forti di cambiamento solamente se riusciamo animali quei processi politici che sostengono venne che quindi sostengono i nostri iniziativa lì dentro che sappia un certo metodo addurre non gli interventi
Dopo i primi interventi puramente formali cominciati denunciati ma che diventano essi stessi
Forte di cambiamento della della società allora intervenire sulla metropoli non vuol dire avere soltanto un'idea avanzata delle metropoli ma vuol dire sapere legare attorno a queste idee partendo dal livello di maturità di Cosenza che c'è in questo senso
Quelle forze politiche che vadano a modificare la città la metropoli organizzazione e allora si che vedremo che è possibile usare anche le istituzioni per andare oltre al modello di sviluppo altrimenti useremo le istituzioni per parlare di andare oltre al duca di sviluppo ma non di più
La parola al compagno mandò Serafini della segreteria nazionale
E l'hanno eletta
Si prepari campagnoli vanno di German segretario regionale
Dell'attivo dottor
Ci troviamo ad un efficace a costruire una nuova forza politica compito che se è già difficile
In una situazione molto complessa e contraddittoria il che evidentemente non credo semplifichi serto le cose
Sulla complessità e sulla difficoltà della situazione sociale e politica credo non ci siano dubbi come pure sul fatto
Che emergano all'interno di questa situazione tendenze contraddittorie
Vi sono cause generali e specifiche che determinano questa situazione
Le cause generali sono da ricercarsi all'interno di quel fenomeno che abbiamo già ampiamente definito e analizzato come lo sfaldarsi di un affetto sociale ed economico a livello mondiale e come lo sfasciarsi
Dell'edificio costruito in questa fase storica il che questo fenomeno libera certamente forte diverse e contraddittori
Infatti noi abbiamo assistito alla vittoria americana in America
Che abbiamo definito essere il segno di un tentativo di ripresa da parte dell'imperialismo americano in particolare in riferimento alle questioni che riguardano l'autonomia
Dell'Europa che seguiva già una politica impostata all'interno del vertice di Venezia
Ma abbiamo assistito sempre in Europa appunto
Alla fermarsi di Mitterrand
Abbiamo visto in Italia di fronte a una situazione dove l'offensiva padronale e moderata è molto forte dove assistiamo a un attacco incredibile al movimento operaio che in questo periodo fa perno ed è centrato sul problema
Anche del costo del lavoro e dunque diciamo sull'attacco alla scala mobile attacchi che mettono in discussione la stessa politica che ha portato e ed è riuscita a conservare a rinsaldare L'Unità sindacale vediamo
Un insieme di attacchi sul problema dell'occupazione però all'interno nonostante tutto ciò all'interno di questa situazione noi siamo riusciti ad ottenere la vittoria sui referendum della Porto
Allora il problema credo sia quello di tentare una lettura omogenea di questi dati
Una lettura tesa non a semplificare la complessità ma per cercare per provare di troppo per provare a trovare un filo conduttore capace anche di darci una guida però nostra azione politica per vedere le cose che sono da fare ci sono state interpretazioni molto diverse anche a sinistra sull'esito dell'insieme dei referendum addirittura c'è stato chi ha parlato di sconfitta
A noi credo
Serva per meglio capire specificare invece cosa vuol dire la giusta affermazione che non le abbiamo fatte che facciamo che invece è stata una vittoria ed in particolare è stata una vittoria del movimento delle donne
Certo che è stata la vittoria del movimento delle donne ma in che senso
Credo sarebbe limitativo e probabilmente neppure rispondente alla realtà affermare che questa vittoria è stata conseguita a partire dal terreno d'iniziativa pratica
Che all'interno di questo anno e in particolare all'interno alla campagna referendaria cioè in realtà infatti all'interno di questo scontro vi è stato un grosso impegno delle donne dei partiti del comitato per la centonovantaquattro e dei partiti nel loro insieme in particolare noi e Partito Comunista la vittoria del movimento delle donne allora è stata piena in quanto c'è stata anche la capacità da parte dello stesso di far assumere ai partiti le tematiche profonde che il movimento è riuscito a esprimere nel corso di questi anni
E ciò ha fatto sì che la battaglia politica che si è svolta fosse portata sul terreno dei valori contribuendo così a fare sì che lo scontro mettesse a confronto i diversi valori in campo
Ed è credo
Questa battaglia di valore di contenuti alternativi
Sostanziata da uno schieramento di forze ampio e credibile
E tendenzialmente alternativa la Democrazia Cristiana che è stato una delle chiavi di volta del successo referendario
E credo anche che da questo punto di vista questo successo ma solo per questo aspetto si possa paragonare effettivamente alla vittoria di Mitterrand in Francia
Ed è cogliendo questo terreno questo insegnamento che si può fare
In questa fase si può avere un esito positivo sia per quel che riguarda la costruzione e l'affermazione di questa forza che stiamo costruendo a partire da questo processo di unificazione
Sia per quel che riguarda la capacità delle sinistre di dar corpo alle possibilità di trasformazione per riuscire a cogliere queste contro pendente che pur si aprono e continuano a permanere all'interno di un quadro internazionale che però continua purtroppo ad essere caratterizzato
Dal permanere dell'iniziativa offensiva dell'avversario
L'utilità dunque vera nostra forza politica può essere davvero misurata voglio usare anche questo linguaggio improprio dal tipo di valori di cui è portatrice e dalla sua capacità di traduzione
Di questi in spostamenti di rapporti di classe
Di modificazioni di posizioni di capacità di movimento
Per questo e in relazione ad una nostra più precisa identità che credo sia necessario e decisivo affrontare le tematiche che di volta in volta diventano l'oggetto dello scontro con la massima chiarezza
Con la precisa consapevolezza di correre magari il rischio di semplificazioni in omaggio però a tentativi necessari però di cogliere le possibilità di alternativa sapendo dunque
Ed essendo capaci di andare anche controcorrente
E qui
Di problemi che richiedono un immediato confronto e un'immediata qualificazione ve ne sono
Ne voglio già sono stati trattati ne voglio accennare a quelli che più importanti probabilmente sono
A partire da problematiche alte e qualificanti quali i problemi e i temi della politica economica
Ma E proprio vero che i problemi di politica economica questa è una domanda e viene spontanea e lo sviluppo sono altra cosa dalle questioni riguardanti le condizioni di vita della gente
E che questi temi i temi che riguardano la difesa delle condizioni di vita
Siano per usare questo linguaggio
Possano essere relegati in basso io credo che non sia possibile che non sia così anzi
Che ci sia necessità di affermare che lo sviluppo che noi vogliamo che lo sviluppo che risponde realmente alle necessità della gente debba vere
Pura all'interno delle difficoltà di reperimento di utilizzo delle risorse come punto di riferimento però la difesa reale delle condizioni di vita e dunque anche di consumo
Magari di un certo consumo di vastissima settori di lavoratori
Questo per dire
Che non tanto e solo per la nostra qualificazione ma soprattutto per la capacità di operare
Per i botti Previti credibili alla crisi noi non possiamo fare iniziativa accettando per buone ed obiettive le leggi di economia di mercato
Certo e questa è una strada difficile implica immediatamente
La necessità di porsi e risolvere la domanda di che tipo di politica economica e finanziaria debba fare lo Stato per garantire la realizzazione di ciò ed evitare di ricadere all'interno dell'assistenzialismo
In altri termini quello che
Ci si pone davanti eh
Un'aspra battaglia tesa a determinare che non è vero che ci sono regole universali e naturali
In politica economica verso le quali si deve rispetto e contro le quali non si potrebbe fare altro che una bassa il mio per battaglia in difesa di interessi magari della classe
Ma sostanzialmente corporativi perché non capaci di tenere conto dell'interesse più generale tra in pratica si tratta di avere la capacità e anche il coraggio di sostanziare il vecchio principio che non è vero che anche in una situazione di crisi siamo tutti nella stessa barca
La necessità poi di andare contro quel che sembra affermarsi come senso comune emerge anche su un'altra serie di problemi decisivi uno per tutti il tema delli qualità ritmo
Dopo i quaranta mila della FIAT si dice che l'egualitarismo non tiene più che in realtà è necessario a questo punto affrontare una politica capace di premiare la professionalità qui mi sorge spontanea una domanda ma E proprio vero che le condizioni per le quali l'egualitarismo non tiene più sono date principalmente dal fatto che qui fa il lavoro manuale guadagna come l'impiegato e cioè questo punto di vista tutto il patrimonio ideale di lotte che avevano costituito il terreno di ricomposizione interna la classe
Centrato sulla possibilità di impossessamento del ciclo produttivo e la capacità di fare i conti con l'India Pacchioni del lavoro introdotti dei nuovi tecnologie all'interno della fabbrica
Tutto compreso all'interno della problematica della ricomposizione anche verticale delle mansioni è andato disperso
Certo sicuramente parte di questo patrimonio è andato disperso ma mi chiedo se saremmo in questa situazione di frattura interna la classe se ad esempio avessimo avuto nel Paese da quattro cinque anni a questa parte una politica diversa capace ad esempio sul terreno salariale
Non tanto di non fare appiattire in assoluto i salari ma di non farmi appiattire verso il basso modificando in negativo il potere di interi settori Estrada
Mi chiedo seguente se la contraddizione principale sia quella che non ci sia più spazio per egualitarismo pensieri alta
Queste condizioni non siano state determinate da un'incapacità di gestire sul terreno pratico ideale discorso all'inquadramento unico di fare i conti con la modificazione dell'organizzazione del lavoro e tutte queste questioni trovino
Una causa scatenante all'interno di un appiattimento salariale
Verso il basso
Si potrebbe continuare
Voglio dire
Che non è possibile
Di fronte allo scopo di corporativismi e dal Rispetto al fiorire dei sindacati autonomi
Che non è possibile affrontare come cosa più logica e sensata quello di rispondere a questo insieme di situazioni ad esempio quella limitazione del diritto di sciopero senza porsi in realtà il problema di recuperare egemonia e capacità
Di risoluzioni dei problemi che pure vi sono e e da queste lotte anche emergono
Se questo dettaglio
E credo che questo fosse quello che emergeva anche all'interno del dibattito che sulle insieme delle questioni ci proponiamo di averne
Se le cose che siamo in grado ma soprattutto vogliamo fare vivere tra la gente
Sono tese ad affermare il concetto che in questa situazione non vi sarebbe nulla di più disastrosa per le sinistre per le masse
Che una politica moderata influenzata magari dall'avversario borghese allora credo che la nostra collocazione su quel terreno contraddittorio che molti ancora
Vogliono vedere come ambiguo sì esattamente il terreno su quei crescere anche come forza organizzata svolgendo una funzione importante per la prospettiva di un'alternativa di sinistra nel Paese
Ha la parola il compagno Ivano Di Cerbo segretario regionale Lazio si prepari compagna Giovanni Cominelli
Vi do lettura di altri telegrammi che sono giunti un telegramma del compagno Giorgio Benvenuto segretario generale della UIL impossibilitato a presenziare direttamente vostro congresso per impegni congressuali UIL devi però pare di giungere ugualmente i miei più fervidi auguri di buon lavoro la UIL sarà rappresentata dal compagno Walter Galbusera segretario confederale fraterni saluti Giorgio
Benvenuto
Anche se il succedersi rapido precipitare gli avvenimenti
Di grande rilevanza politica
Quali la vittoria di Mitterand in Francia
E dei no al referendum sulla porta in Italia
La vicenda Della Loggia P due la conseguente crisi di governo lo stesso taglio della relazione introduttiva del compagno Mark sollecitano un aggiornamento dell'analisi di base dalla quale far scaturire scelte immediate io credo compagni che non dobbiamo perdere questa occasione di riflessione comune per approfondire per quanto ne siamo capaci
I temi più vasti di una strategia comunista capace di dare risposte non solo di Fatah ma la crisi di valori e di sviluppo del mondo capitalistico e quello dei paesi di socialismo reale
Fare questo non significa essere scartamenti sensibile ai problemi dell'immediatezza e della tattica politica che tutti riteniamo importantissimo
Pare questa contrario significa avere coscienza del fatto che qualsiasi tattica non può contrastare con l'obiettivo di fondo
E che a questo obiettivo di fondo vanno rapportati il significato e l'utilità dei singoli parte dei singoli compromessi delle diverse date
Ma compagni una strategia River alternativa una strategia che abbia chiare le idee sulla base di transizione una strategia proponibile per i suoi contenuti programmatici e di lotta all'intero movimento operaio
Non può essere elaborati in astratto ma molto concretamente molto realisticamente deve riferirsi ai rapporti sociali Ina
Deve scaturire cioè da un'analisi seria scientifica di questi rapporti sociali e più in generale di tutta la situazione strutturale soprattutto tra
Personalmente sono convinto che la nuova forza politica che intendiamo costruire il partito nuovo che nasce da questo mitigazione si giocherò proprio su questo terreno la propria autonomia o la propria subalternità
Per questo penso che dovremo impegnarci fino in fondo nel lavoro di ricerca di iniziativa politica concreta superando unitariamente i problemi che ancora non abbiamo risolto
Mettendo più entusiasmo di quanto abbiamo fatto fino adesso per vincere anche questa scommessa
In questo senso non siamo compagni un quaderno composto solo da pagine bianche
Sappiamo che molte pagine dobbiamo ancora capire ma guai a noi se perdessimo la memoria di quello che abbiamo ha detto
Se perdessimo la consapevolezza di quello che siamo stati sedici perdessimo il senso di una cultura che abbiamo costruito insieme ad altre porte
Abbiamo vissuto portando spesso controcorrente tensioni innovatrici che hanno inciso profondamente sugli obiettivi sugli strumenti sulle strutture della lotta di classe
Abbiamo fatto politica rinnovando profondamente la pista tradizione nazista e l'industria
Oggi di fronte agli effetti drammatici e devastanti dalla crisi economica e sociale ed istituzionale dobbiamo recuperare questo ruolo compagno
Sforzandosi di capire le ragioni profonde della radicale e per certi versi sconvolgente ristrutturazione dei rapporti economici e sociali tra le diverse aree mondiale tra i diversi Paesi e all'interno di ciascun paese fra le diverse classi
Il documento crisi e periferia che ha aperto il dibattito congressuale ha rappresentato un contributo importante in questa direzione
Ma compagni proprio perché non è esaustivo questo documento deve sarà dibattito continuamente dalle esperienze anche se parziali
Che ognuno di noi viene divelti settori sociali in cui quotidianamente interviene come portatore di un progetto alternativo e come soggetto delle lotte della trasformazione solo se seguiamo questa strada di uscire ma cogliere completamente gli aspetti nuovi della dialettica sociale a diversa dislocazione dei reali centri di potere i profondi mutamenti nei comportamenti delle stesse masse lavoratrici
Solo se seguiamo questa fra riusciremo a cogliere tempestivamente il senso delle cose nuove e sono tante e compagni che si muovono Corridori
Ma che cos'è e dobbiamo capire subito
Per eccesso di politicismo non vogliamo restare indietro rispetto alla realtà della lotta di classe
Io credo che l'attacco all'occupazione e alle condizioni di lavoro da una parte
E il galoppare dell'inflazione dall'altra
Minacciando la classe operaia forte quelle delle grandi fabbriche per intenderci
In quello che riteneva un diritto acquisito cioè la sicurezza del posto di lavoro l'abbiano costretto anche per responsabilità delle forze d'affinità penso alla politica economica del PC durante i tre anni del governo di unità nazionale
E per le incertezze del movimento sindacale l'abbiamo cioè in costretta sulla difensiva pagando per questo l'altissimo prezzo dalla progressiva separazione da altri strati sociali i lavoratori precari i disoccupati i giovani tutto questo compagno non potevano riflettersi sul sindacato che se ancora conserva un certo prestigio istituzionale nei confronti delle forze politiche del governo perde sempre più il ruolo di polo di riferimento e di aggregazione sociale culturale che aveva conquistato negli ultimi anni
La crisi dell'unità sindacale che esplose con toni drammatici in queste ultime settimane ci preoccupa perché sappiamo che senza unità non può esistere un sindacato di classe non può esistere il sindacato
Del Consiglio dei delegati non può esistere il sindacato democratico autonomo soggetto politico di trasformazione e particolarmente noi abbiamo cercato di costruire in questi anni
Ma proprio per questo compagni penso che sia sbagliata ogni tentazione pure c'è di ritorno a casa
Ugualmente sbagliato frustrante per i quadri più direttamente che più direttamente sono in contatto con i lavoratori disarmante per chi deve fare le lotte e sostituire batte l'idea di Montecatini con
Con
A una consultazione generale proclamare solennemente in quell'assemblea che la scala mobile non sarebbe stata toccata lanciare ad aver tentato un recupero da parte di liquidazione che abbiamo lasciato i padroni e poi aprire una disputa mortale compagni su come deve essere modificata la scala mobile
Affossando in questo modo la vertenza Montecatini e quel che è peggio quando mettendo a mio avviso in parte anche i rinnovi contrattuali non siamo stati ne saremmo certo noi compagni a negare che esistono problemi di accumulazione problemi di politica industriale e comunque devono essere affrontati rapidamente e trenta sottovalutazione
Ma quello che il sindacato che le forze della sinistra in particolare il partito socialista che sta al Governo devono chiarire e se pensano che questi problemi si possono superare seguendo la linea politica
Proposta ad Andreatta on a Malta oppure imponendo un radicale una radicale modificazione della politica economica del governo la sua democratizzazione attraverso la quale vi qualificazione la spesa pubblica l'eliminazione degli sprechi e dei clientelismi di regime difendendo il potere di acquisto dei lavoratori aumentando la quota di reddito nazionale destinata alle fasce più debole Emilia protette dalla società
Deve essere chiaro che su questo piano nel parco nato nel governo ci regaleranno nulla compagno
Deve essere chiaro che lo scontro su questi problemi inevitabili esteso lo scontro può essere vinto solo con unità con il consenso e rinnovato protagonismo dei lavoratori
Per questo il sindacato deve recuperare al più presto un rinnovato rapporto di massa basato sulla democrazia sull'unità sindacale rilanciando il ruolo dei delegati
E la funzione dei consigli
Come strumento capace di garantire fin dai luoghi di lavoro la partecipazione dei lavoratori alle scelte politiche a ricerche vendicativi alle scelte delle forme di lotta espandendo in questo modo il potere reale dei lavoratori
E il loro potere di controllo
In questa battaglia il sindacato non può e non doveva essere lasciato solo in questa battaglia il nuovo partito che vogliamo costruire
Può giocare anche
La propria immagine di forza comunista autonoma e unitario
In questa battaglia dobbiamo impegnare gran parte delle otto è forte nella consapevolezza che qualsiasi strategia di alternativa passa attraverso il recupero del sindacato del ruolo di soggetto politico di trasformazione che ancora non riesce ad avere
Un altro problema che dobbiamo cogliere subito per non rimanere indietro e quella dell'individuazione dei nuovi soggetti sociali emergenti di come questi si organizzano quali bisogna esprima quale aspirazione hanno quali problemi intendono risolvere
Quindi il risultato del referendum sull'aborto che ha sorpreso tutti diciamo per la sua qualità e per la sua estensione deve farci riflettere
Su quanto si sono accorciate compagni le nostre antenne per la comprensione di quanto si modifica nella società
Essere arrivati per prima comprendere sostenere le tematiche femministe
Spiriti a questa anche dalla porta dell'ondata del movimento
Non c'è impedito poi non capire che l'autentica rivoluzione culturale operata dal movimento femminista provava radici solide non solo nei nuovi valori capitava ma anche e io direi soprattutto surreali modificazioni strutturali
L'ingresso in massa delle donne nel processo produttivo ha rappresentato indubbiamente il fatto più rilevante di questi ultimi anni
Perché compagna mutata la composizione dalla forza lavoro perché ha mutato gli equilibri tra lavoro e famiglia perché ha mutato la tradizione e il la tradizionale divisione del lavoro perché infine ha mutato profondamente il rapporto uomo-donna
Dobbiamo ammettere e non sempre siamo stati capaci di comprendere la portata e la conseguenza di questi mutamenti
Non sempre abbiamo capito il peso della diversità della condizione dalla donna
Diversità di avere sempre comunque il doppio lavoro quello svolto in patria e quello svolta a casa diversità di avere una maggiore e assai con più concreta responsabilità nei confronti dei figli diversità anche culturale nell'apporto lavoro famiglia e vita privata
Diversità infine figliolo
Certo evitabile Napolitano
Storia
Certo i ritardi nella comprensione di questi problemi da parte delle altre forze di sinistra e in particolare del movimento sindacale sono indubbiamente più grave dello ma questo compagni non ci assolve del patto che anche noi abbiamo contribuito a che il femminismo crescesse come separazione contrapposizione rispetta le altre forze da altri oggi di fronte ai risultati del referendum il rapporto siamo pronti a dire che questa preparazione contrapposizione devono essere superate
Ma che cosa abbiamo in mente di fare perché questo veramente avvenga io mi domando siamo veramente pronti a riconoscere a rispettare questi momenti di separazione e di contrapposizione fino a quando e i tempi non sono premi saranno veramente superati
Siamo capaci di individuare i bisogni obiettivi comuni di lotta qual è stata la difesa della centonovantaquattro per creare il giusto intreccio di lotta e di unità tra movimento primi da e forze politiche sociali d'artista
Ecco questo ragionamento e può essere estesa ai giovani ai disoccupati ai tecnici e anche se in maniera diversa le forze cattoliche democratiche rimanda ed è questo l'ultimo punto ceduto al tipo di partito che intendiamo costruire non c'è dubbio compagni del partito che serva a nulla ma che soprattutto serva la lotta di classe a strategia dell'alternativa al sistema
è un partito capace di incidere seriamente nelle strutture sociale iniziando a costruire dubito oggi le condizione per una società nuova
La domanda che dobbiamo porci alle ore e se siamo o ci stiamo comunque avvicinando ad essere questo tipo di partito
E io credo e in questo senso la risposta non posso essere affermativa anche se ritengo che esistono le condizioni per poter cambiare
Ma compagni per cambiare veramente occorreva usciamo dall'amministrazione dalla routine e la finiamo di vivere in funzione quello spauracchio delle scadenza elettorale per compagnie estere prendila questo perché l'ingranaggio del sistema ci porterebbe fatalmente a lavorare per la sua conservazione
Al contrario dobbiamo essere in grado di assegnare ogni giorno ai nostri militanti compiti nuovi che potranno essere gli studiosi di ricerca di propaganda di lavoro di lotta a secondo della capacità di ciascuno dieci io credo che questa sia la condizione essenziale per costruire un partito che non solo sta a parlare di crisi dalla forma partito ma che anche il coraggio di sperimentare forme nuove di partito
Dobbiamo saper costruire un'organizzazione differenziata basata più diversi centri di interesse e sulla varietà dei vincoli che possono unire i compagni
Sotto questo profilo nulla deve essere cuccetta burocratismo rendendo tutti ugualmente responsabili dell'elaborazione e dell'applicazione della linea politica
Il partito che vogliamo costruire con deperire chiuso infetti ma al contrario deve dire in continuazione José con le masse e con i movimenti Lima
Di questo deve studiare i problemi di queste fare tradurre le applicazioni intermediazione politica di queste reprimere il reale livello di coscienza
Un partito insomma che pur avendo accettato il livello dalla presenza e dello scontro istituzionale non lotta solo a livello istituzionale perché proprio perché si sente parte della tradizione comunista aspira a conservare a difendere la propria autonomia a rafforzare la propria identità di porta che si batte per l'alternativa perché diritti si rifiuta di fatto di integrati nel sistema compagni morti hanno terminato con una citazione io non so la citazione da porte però io credo compagni e con questa consapevolezza e con questo spirito che lunedì quando ritorneremo nelle nostre federazioni dobbiamo cominciare a lavorare per costruire il nuovo
Ha la parola il compagno Giovanni Cominelli della segreteria uscente delle nel mentre
No
Dopo il compagno Cominelli avrà la parola il compagno Gerardo Chiaromonte
Della segreteria del partito comunista italiano vorrei prima che Cominelli parli leggervi un telegramma che dice giunto ai compagni del consiglio di fabbrica della Montedison di Castellanza
Cari compagni
Auguriamo un proficuo proseguimento dei lavori congresso unificazione dunque nelle e richiediamo vostro immediato intervento presso il Ministero partecipazioni statali
Per impedire le ennesime bandite cooperazioni in atto per chiudere gli impianti di resina Mino Platì i più moderni d'Europa di Castellanza
In particolare ci rivolgiamo anche al compagno Magri segretario del Prc dunque al compagno Chiaromonte presente al congresso a capo della delegazione del PC
Senta dice ancora il telegramma di oggi e cioè venti lire che la giornata di ieri siamo venuti a conoscenza che presso il ministero delle partecipazioni statali
è in corso all'insaputa di del consiglio di fabbrica un incontro con la Montedison per chiudere gli impianti in questione chiediamo vostro immediato intervento fraternamente
Consiglio di fabbrica Montetitano di cappellani
Compagni nell'assicurare
E mandare anche da questo congresso ai compagni della Montedison di Castellanza acquisiamo particolarmente storicamente uniti
Un saluto e un augurio per la durissima battaglia nella quale sono impegnati informiamo e quanto era possibile fare lo abbiamo fatto e lo faremo nei prossimi giorni
La parola al compagno Cominelli
L'importanza di questo dibattito importanza almeno per noi
Deriva dal fatto che contemporaneamente a terra proprio in questi giorni
La transizione verso una nuova fase politica
E la fondatezza di questa affermazione
Verità non soltanto dall'analisi delle tendenze e non da oggi analizziamo sulla le tendenze di fondo dalla crisi italiana e segnatamente dalla crisi democristiana come crisi di sistema di regime
Ma deriva soprattutto dalla constatazione che oggi finalmente questa crisi della democrazia cristiana precipita dentro il quadro politico diventa un elemento immediato di questo quadro politico
E questo produce per un verso come è ovvio la crisi di questo stesso quadro
E insieme anche la crisi di quelle strategie delle forze che puntavano anche a sinistra a una gestione tranquilla e controllata per così dire della crisi democristiana
Si poteva forse alimentare questa illusione
Dopo la chiusura del congresso democristiano
Dentro il quale dopo un aspro scontro le forze cosiddette del preambolo avevano messo appunto sia pure in linee molto generali un progetto di laicizzazione della Democrazia Cristiana destinata a trasformare la DC nonostante le proteste della sinistra democristiana stessa in un polo conservatore
Destinato a scivolare lentamente da parte
A rompere in qualche modo la centralità pur riuscendo a conservare la centralità del sistema borghese
Questo disegno ambizioso
Fallito nel giro di poco più di un anno
Ed è fallito ed eravamo facili profeti quando lo prevedevamo perché la crisi di Progetto della Democrazia Cristiana era giunto ormai a tale punto di radicalità
Poiché la mediazione della crisi del della Democrazia Cristiana era talmente conformata insieme come liberal popolare liberaldemocratica Crispiano popolare al tempo spesso
Che lo scindere questi due elementi avrebbe significato anche la caduta dello stesso protette laicizzazione il che è avvenuto infatti nella forma per cui la laicizzazione democristiana
Si è rivelata come laicizzazione sporcati clandestina che non è stata in grado di produrre nel progetto nel programma né blocco né cultura e dunque siamo non so se alla fine della DC certo siamo alla parabola finale di una sintesi culturale e politica che ha costruito nel bene e nel male la fisionomia di questo paese
Dicevo che la precipitazione di questa crisi scopre tutte le forze politiche noi compresi e l'anticipa in qualche modo lei anticipa
In particolare credo di quelle forze che hanno dichiarato la rottura con la Democrazia Cristiana
Oscillando poi spesso tra un'interpretazione strategica di questa rottura e interpretazioni più tattiche
E strumentali volte in qualche modo a riconvertire la democrazia cristiana alla sua base popolare solidaristica
Sia quelle forze più splendenti lecitamente direi il partito socialista che al congresso di Palermo aveva pensato ad una gestione tranquilla e di lungo periodo di questa crisi
A me pare che se un altro elemento importante
Di questa di questo quadro politico si deve fare notare e che a pochi giorni dalla chiusura del congresso di Palermo questo congresso risulta già bruciato nei suoi presupposti
Le attuali incertezze di Craxi pertanto non mi paiono soltanto dettate da
Da tattiche
Più o meno valide ma sono l'espressione di un imbarazzo strategico profondo di una linea che aveva puntato sulla esistenza di un pollo saldo beninteso rappresentato dalla Democrazia cristiana
Invece saldo non si sta affatto dimostrando
Sì cioè Craxi è costretto a porre la presidenza socialista ormai in condizioni innanzitutto più difficili
In relazione a quanto pesa la Democrazia cristiana dove a parte Donat Cattin il partito pare almeno per il momento schierato nel respingere unanimemente l'ipotesi di presidenza socialista re fosse una nemesi storica il fatto che sia Forlani a dovere portare questo tentativo Forlani che ricorderete ai tempi del dibattito congressuale democristiano si era molto esplicitamente invece schierato per una ipotesi di possibile presidenza socialista
Se le cose stanno così appare ormai A B evidente almeno che una presidenza socialista a questo punto e possibile soltanto come effetto di un accordo politico e programmatico contrattato orientato a sinistra e da sinistra
Cioè è possibile ormai realizzabile soltanto in direzione di un'alternativa
Io penso che questa ipotesi che probabilmente passerà attraverso potrebbe passare attraverso la verifica elettorale sia possa diventare un'ipotesi di lavoro per l'intera sinistra a condizione che
In primo luogo si tenga conto che l'elemento essenziale l'elemento del programma non l'avremmo non lo diremo mai abbastanza
Secondariamente che si tenga conto che una transizione ad altro quadro politico
Che la transizione ad una nuova fase politica che si è già avviata non sarà pacifica perché è un processo di decomposizione di un regime di un partito di un intreccio tra partito e Stato quale quello conosciamo che emerge attraverso la P due
Ecco questo non sarà pacifico né tranquillo
è da prevedere l'aprirsi di uno scontro in cui terrorismo di sinistra e terrorismo di destra possano in questa condizione giocare un ruolo politico ancora pesante
Dicevo la condizione essenziale il programma
Perché in effetti il problema che tutte le forze politiche ovviamente la sinistra in primo luogo hanno di fronte è come trasformare questa decomposizione passiva del regime democristiano in scomposizione attiva guidata da sinistra gestita su una cultura su linee politiche da sinistra
Come impedire che la crisi democristiana il marcire di questa crisi faccia a marcire insieme la società e lo Stato
Problema mi pare non piccolo
Poiché evidente
E qualcuno già richiamato qui a non facili ottimismi
Evidente che questo processo di decomposizione non diventa automaticamente processo di scomposizione a sinistra di ricostruzione di un nuovo blocco sociale d'egemonia di sinistra
Vivente che a questo punto la costruzione del programma precede
Logicamente forse anche cronologicamente la stessa scesa al governo delle forze di sinistra e quindi a mio parere viene fuori la questione cattolica come passaggio essenziale
Con un po'di malinconia che ne riparlò non per nostalgia del passato ma nel senso che almeno da dieci anni che questa qua famosa questione tenerezza non a caso questione cattolica rimbalza sui tavoli dei nostri congressi dei nostri dibattiti delle nostre
Dalle nostre proposte bisognerebbe sarebbe opportuno bisognerebbe incominciare
Ecco ci deve essere e ci dovremmo interrogare
Ci deve essere una ragione di questo fatto di questo ritardo occorre trovandoci di fronte nel frattempo ha un'evoluzione in senso democratico di gran parte del mondo cattolico di una maturazione a sinistra verso domande di trasformazione come stanno a dimostrare anche risultati della porto e prima temere dimentichi io vorrei proporre che il partito che nasce assumesse questo
Della riflessione in un convegno appropriato da tenersi in tempi brevi assumesse questo come uno dei temi essenziali attorno ai quali chiamare a riflettere anzitutto i soggetti e in questi dieci anni hanno camminato attraverso il mondo cattolico fino a giungere a maturare posizioni democratiche di sinistra e chiamasse a riflettere anche l'insieme delle forze politiche
Della sinistra impegno che teorico ma che è anche insieme immediatamente
Di battaglia culturale
Per intanto mi pare di poter dire a questo proposito di fare la seguente affermazione e cioè che se noi pensiamo come abbiamo pensato o come si è pensato generalmente in questi anni di potere per così dire acquistare l'anima dei credenti con un po'di pane occupazione e un po'di eclettismo culturale e di pluralismo e di laicità ebbene io credo che se è questa la strada che vogliamo battere e qualche segno è venuto anche nei dibattiti che abbiamo tenuto numerosi in occasione dalla battaglia referendaria ecco se è questo io sono convinto che non riusciamo ancora raffrontare neppure i prole come Nilde la cosiddetta questione cattolica nel nostro Paese come questione nazionale
Io sono convinto che qui prima che altrove misuriamo la questione
Del programma all'essenzialità nel dispositivo programma
Io non sono non penso che noi dobbiamo elaborare per così dire un programma differenziale
Non so se a differenziare in positivo o in negativo da presentare ai cattolici
Sono convinto che abbiamo gli elementi di un programma già enunciati nel documento nella relazione
Dentro il quale dobbiamo valorizzare gli elementi che ci consentono di andare un rapporto non paternalistico ma egualitario nei confronti del mondo cattolico
Dico per esempio sulle questioni di politica estera problematiche come nord-sud la battaglia per la pace
Questi elementi che possono estrarre il nucleo razionale se mi è consentito chiamarlo così dalla cultura cattolico popolare fin dagli anni sessanta del terzomondismo per l'europeismo cattolico dell'universalismo cattolico ecco su questo io sono convinto che è possibile una maturazione del mondo cattolico
Non credo che possiamo in Italia lo ricordava questa mattina Luciana Castellina
Condurre una battaglia per la pace se questa battaglia non coinvolge i cattolici e non soltanto fare una questione di quantità ma per una questione di qualità del discorso
Sono convinto che il cosiddetto nuovo internazionalismo deve vedere la partecipazione di una cultura cattolica che troppo spesso è stata dalla sinistra negli anni sessanta e settanta mortificata
Perché evidentemente non si poteva rispondere all'esigenza di maturazione dei questa cultura con la teoria dei due campi senza tener presente in sostanza le grandi modificazioni che già a partire dagli anni sessanta e settanta si sono determinate nella struttura del mondo
E su un altro punto quello che riguarda il governo dell'economia
Il discorso sull'autogestione
Il discorso sulla terza area dell'economia
Il discorso sul fondo di solidarietà del quale è stato ricordato da molto tempo nel nostro dibattito l'ambiguità e probabilmente anche il segno politico negativo ma al di là di questo io sono convinto che se noi non sappiamo affrontare con gli elementi progressivi della cultura cattolica
Le questioni fondamentali della riorganizzazione nella società e dello stato dei rapporti internazionali ecco non abbiamo molto da dare io credo non abbiamo molto da far maturare e quindi rimarremo in arretrato lo Stato appunto
I cattolici da sempre
Insistono sulle questioni del decentramento sui poteri sul rapporto tra la persona e lo Stato che non sia massicci
Tante e che non schiacci le esigenze dell'individuo della persona umana
C'è sicuramente l'abbiamo sempre fatto nei nostri dibattiti c'è sicuramente molte ambiguità in queste concezioni
Ma a me pare per esempio che è una delle ragioni per le quali
Il mondo dei credenti francesi si è aggregato attorno alla proposta Mitterrand consiste anche nel fatto che in Italia ha saputo proporre nella sua linea generale una riorganizzazione della società e dello stato che ha saputo rispondere a queste fondamentali esigenze che vengono dalla cultura cattolica
Ma su un punto che a me pare decisivo e quello che la concezione del potere
Della politica
Del potere della politica e del partito
Sono cioè convinto che è una riduzione istituzionalità del politico Allo stato uguale magari attraverso la mediazione del partitico
è quello che ci ha impedito in questi anni non soltanto di raccogliere forme di politicità diffusa che provenivano dal sociale e portarle apoliticità matura ma c'ha impedito in particolare il discorso in direzione della maturazione cattolica sui temi del potere e dello Stato
Io sono convinto che il sistema dei partiti così come in Italia a consentito una maturazione una politicizzazione molto forte della società italiana
E chiunque critica l'attuale sistema dei partiti farà bene a fare un paragone con il sistema dei partiti dalla Quinta Repubblica agli altri alle altre situazioni europee fare appunto
E dare a ciascuno il suo però è anche vero
Che grazie a questa politicizzazione che si è diffusa che si è moltiplicata
Come effetto di un rapporto ormai diretto tra settori di massa e le nervature essenziali dello Stato che percorrono la società è anche vero che questo sistema i partiti si dimostra sempre più inadeguato
A fronte di questo problema ed età interrogarsi se il le dive clandestine prese attraverso la P due eccetera sia soltanto tutto questo sia soltanto l'effetto degenerativo di un particolare modo o in quali della politica dei partiti o non riguardi nell'insieme almeno il sistema dei partiti rapporto sistema partiti stato così come si è sviluppato in Italia se non riusciamo a tornare a intrecciare la politica con il significato della vita dello stare nel mondo con la ricerca della verità e della salvezza e uso provocatoriamente termini che non appartengono certamente alla nostra tradizione culturale
Perché è questa credo la politicità se ha un senso per noi ebbene se non riusciamo a fare questo non credo che possiamo dire le parole di salvezza né di perdizione
Alla agli interlocutori cattolici e ci stanno di fronte non credo che siamo in grado di ricostruire un discorso sulla politica
Non perché io pensi che la politica produca di per sé la salvezza ci siamo abituati in questi anni a vedere la politica come pratica finita
Però sono del parere e continua a pensare che il senso dell'impegno alla militanza politica collettiva e individuale sia gallesi fondi in questa capacità del creare le condizioni sociali e istituzionali perché l'individuo e i collettivi trovino appunto la verità e se vogliamo chiamarla la salvezza
Qui pare ammette venga fuori un discorso di battaglia teorica
Che discorso decisivo molto in questi anni hanno fatto rilevare la miseria speculativa del nostro marxismo dalla nostra cultura marxista molti hanno parlato della crisi del marxismo
è forse opportuno ricordare che il marxismo dei cui si predica la crisi non è né quello ortodosso già in crisi dagli anni Trenta né quello revisionisti che ho in senso lato ma è la crisi proprio dal nostro
La la crisi del marxismo del decennio dico al marxismo che ha tentato di superare la crisi di quello ortodosso e di quello revisioni inserito non credo che il Wittgenstein pensiero sia in grado di far fronte a questa crisi come ritiene qualche intellettuale credo che bisogni ritornare a pensare i fondamenti della critica dell'economia politica non è certo forse il caso che discuterne qui adesso però sono almeno metodologicamente del parere anche se non è a questo livello che noi poniamo la battaglia teorica nella sinistra rispetto al mondo cattolico ecco se ci accontentiamo della cosiddetta laicizzazione ideologica
Se siamo troppo corrivi ma a me pare che in parte si sia ai vari funerale che sono stati celebrati in questi anni la morte di Dio e va be questo lo possiamo magari accettare almeno gran parte di noi la morte della dialettica la morte dalla totalità delle ideologie e dei valori eccetera eccetera ecco io sono convinto che su questa strada fatto il dovuto omaggio alla laicità l'ha detto validazione dalla politica e dell'ideologia su questa strada noi costruiamo né progetto né programma per la sinistra
E per queste ragioni o per meglio dire per questi compiti
E io sono convinto è importante che il Partito di Unità proletaria unificato
Debba esistere e crescere come forza politica
Il compagno mai regia proposto nella sua relazione
Un partito che cammina sul crinale tra Rifondazione e generale della sinistra e identità singolare delle singole forze appunto questa è una condizione oggettiva per un verso
Per d'altra parte anche una scelta soggettiva è una scelta ce ne rendiamo conto tutti estremamente rischiosa
Quella di cavalcare la dialettica del chi perde la propria anima la salverà e viceversa anche perché appunto
La sì chiuso anche perché appunto la dialettica è soprattutto di questi tempi animale bizzarro di tipo anche disarcionare io credo che possiamo stare a cavallo di questa dialettica prestarsi in maniera produttiva per l'intera sinistra
Soltanto a condizione di una forte soggettività nostra
Di una forte definizione ideale e programmatica nostra
Non credo che basti caso mai qualcuno lo credesse
Non credo che basti ricordare con ostinazione Caproni Anna all'intera sinistra che si deve unire e che deve darsi un programma
Credo che tocchi a noi per la parte piccola perché non siamo megalomanico nel avremmo di che esserlo ma credo che tocchi anche a noi per la nostra parte
Per la parte che abbiamo avuto in questo decennio e certo non viene da lontano essere centro attivo di elaborazione di organizzazione di lotta di ricollega mento fra le forze del decennio
Io penso che bisogna in questo quadro riprendere e arricchire i rapporti con un pezzo importante dall'esperienza storica e non è tanto dalle Meles quanto dello dopo ma che ci appartiene e che è il manifesto
E credo che sia importante aprire un collegamento con quelle forze che si muovono talora con tentazione di Houghton sterilizzazione alla sinistra del Partito comunista ma che sono costrette dalla forza dagli avvenimenti dalla logica delle cose a maturare
Un atteggiamento oserei dire culturalmente e politicamente più maturo nei confronti dell'intera sinistra e della società italiana e io credo che sia necessario anche fare un bilancio prima o poi di questo decennio
Delle cose che abbiamo attraversato delle porte che abbiamo l'ambito sindacato intellettuali cattolici e che abbiamo visto contrarsi attorno a noi perché questo credo sia innegabile e su questo ci dovremmo interrogare se vogliamo con più forza riprendere il cammino e ricollocare la nostra stessa esperienza culturale le nostre stesse
Battaglie politiche
Voglio dire per chiudere ai compagni dalle nell'Essai con i quali
Io tutti noi abbiamo il compagno D'Alema lessema possono ascoltare anche gli altri
Abbiamo percorso in questi anni
Non so se molta strada certo spesso difficile però ostinatamente attaccati al chilo della politica negli ultimi tempi come non è mistero per nessuno
Abbiamo avuto qualche divisione spesso anche a aspra forse tributo inevitabile a un modo di vivere di col costruire l'organizzazione che ha avuto molti pregi ma allora che anche autorizzato permesso qualche pigrizia e dunque qualche unanimismo di troppo che poi inevitabilmente si doveva saltare ma io credo che al di là di questo piccolo Periodo peraltro mi pare che il significato complessivo della nostra storia si possa davvero degnamente
Andarsi a concludere in un'esperienza che proviamo costruire più ampia so e qualche compagno non so se dopo tutto è certo delle maîtresse
A qualche dubbio talora sulle nostre prospettive sul nostro destino io non ho altro da dire che la prova del budino la si ottiene mangiando che vuol dire non l'invito a mangiare Laudrup ovviamente ma l'invito come va dicendo spesso il compagno magre
A costruirlo e a rifondarolo come forza politica come capacità di elaborazione e di lotta
Farà campane
Ha la parola in campagna Gerardo Chiaromonte è nella segreteria nazionale del Partito Comunista Italiano
Italia camerali compagnia agli anziani famiglie annuale di Magistratura democratica
Care compagne
Cari compagni
Io sono veramente a serie tutto
Riportare a tutti voi
Riuniti qui
Nel congresso di unificazione
Proprio di Juve Movimento dei lavoratori per il socialismo
I più fraterni saluti e gli auguri
Della direzione del Partito Comunista Italiano
Io non intendo portare qui un saluto formale
Ma se mi permettete intervenire sia pure molto molto brevemente nel vostro dibattito
Ma prima di far questo permettetemi di dire che noi attribuiamo un grande valore
E prestiamo grande attenzione
Ai vostri sforzi di elaborazione politica
Ne seguiamo le diverse fasi
Constatiamo con piacere
Come negli ultimi tempi
Ci sia stato un notevole un riavvicinamento
Tra noi di posizioni politiche
Pur restando come è evidente differenze anche importanti
Gli analisti e di prospettiva
Nella stessa interessante relazione
Che qui ha fatto ieri il compagno Lucio Magri
Ho potuto riscontrare
Queste coincidenze
Gli analisti di posizioni di proposte
Delle quali ripeto siamo molto lieti
Ma anche quelle diversità
Di opinioni
Ad alcune delle quali io mi permetterò di fare riferimento nel corso del mio intervento
Con la franchezza che deve esserci tra noi
A questa franchezza e stima reciproca
Noi dobbiamo ispirarci
Ed io non voglio certo avete nemmeno ad essa in questo mio intervento
Ma voglio anche dire questa regola laica
Che si è instaurata
Negli ultimi tempi dei nostri rapporti
Ha consentito
Il verificarsi di un patto eccezionale
Direi singolare
Nella storia del Partito Comunista Italiano
Cioè che un distacco traumatico dal nostro partito
Non ha dato luogo a un gruppo a una formazione politica che facesse della battaglia contro il vicino la sua ragione di essere
E ciò e questa pratica questa regola laica ha consentito anche
Negli ultimi tempi
Ai nostri militanti attivisti
Di lavorare insieme
In tante occasioni
Nelle zone
Colpita dal terremoto dalla Campania dalla Basilicata dell'emergenza nella lotta per la ricostruzione
Nella grande battaglia referendaria
In difesa della centonovantaquattro
E dico continuare a lavorare adesso insieme a Roma in Sicilia a Genova in tanti altri posti per la campagna elettorale per le elezioni del ventuno di giugno
Detto questo
Permettetemi di affrontare ripeto rapidissimamente soltanto due questioni
La prima
Si riferisce
Alla gravità e profondità
Della crisi politica che il nostro Paese attraversa ne ha parlato a Macrì
Ne hanno parlato a tanti altri compagni
Io credo che si possa dire
Che siamo alla crisi di un sistema di potere
E forse anche di un regime
Ma da questa crisi dobbiamo saperlo
Viene un pericolo grave per la democrazia italiana
Io credo che non bisogna mai dimenticare
In ogni caso noi non lo dimentichiamo
Che anche gli aspetti più scandalosi
Dei processi degenerativi
Cui assistiamo in questi giorni e la P due certamente uno di questi
Hanno una loro origine politica
In quella discriminazione contro il Partito Comunista Italiano
Che per responsabilità principale ma non soltanto dalla Democrazia cristiana
Ha minacciato il nostro regime democratico
E all'ombra dell'attuale
Tutto è sembrato ed è stato lecito
A rimuovere questo ostacolo
Che è un ostacolo politico
E non di meccanismi istituzionali
Non possono bastare
Riforme istituzionali anche elettorali sulle quali in ogni caso io ripeto la nostra disponibilità a discutere ad esaminare le cose
Questo ostacolo politico
Bisognava e bisogna rimuovere
Nell'interesse del regime democratico italiano
E qui stava compagne e compagni e sta
Uno dei motivi ispiratori di fondo la nostra politica
Anche nella politica che abbiamo seguito nella seconda metà degli anni Settanta
Noi non riteniamo credo a differenza vostra
E questa politica
Sia soltanto un cumulo gli orrori
Una sorta d'oppio proprio
Anche se errori ci sono stati gravi
Ne abbiamo discusso impietosamente e anche se abbiamo apportato importanti cambiamenti nella nostra linea politica
Il fatto spesso
Che la democrazia cristiana abbia dato
In quegli anni proprio dal settantasei al settantanove una prova inconfutabile di fronte al Paese Della sua irresponsabilità democratica e nazionale
Ci ha portato nel quadro di altri avvenimenti
E in primo luogo avervi esplodere dalla questione morale
Ad assumere la posizione che voi conoscete
A rivendicare un'alternativa democratica
Di fronte alla crisi di governo
E si è aperta
Noi pensiamo e voglio dirlo qui
Che al primo posto
Debba essere messa la questione morale
Cioè in altri termini
Il problema di un risanamento democratico profondo
è di una garanzia democratica per tutti gli italiani
Ecco perché ci sembra assurdo
Il reale pericoloso il tentativo tra democrazia cristiana e dall'onorevole Forlani di far finta di niente
Noi non vogliamo
Nel riteniamo auspicabili le elezioni politiche anticipate anche se non le temiamo
Guardiamo agli interessi del Paese
Il Paese esige o di chiarezza
Pulizia morale
Trasforma trasparenza limpida negli atti di governo
Ci vuole un'alternativa democratica
Che vada cioè al di là delle forze della sinistra
Che rompa col sistema di potere della Democrazia Cristiana
Che sappia coinvolgere uomini e gruppi diversi anche al di fuori dei partiti che sappia fare appello alle forze sane della nazione italiana
E per questo compagne e compagni le due condizioni fondamentali che noi poniamo in questa crisi sono le seguenti la prima
Che la presidenza del Consiglio non sia affidata a un uomo dalla Democrazia cristiana
Dato che questo partito
Non è più in grado di esercitare una funzione dirigente nazionale
Secondo
Che si costituisca un Governo
Caratterizzato in primo luogo
Dalla presenza adeguata e corrispondente alla nostra forza una presenza del Partito Comunista Italiano
Nessuno si illuda
Al di fuori di queste due condizioni
La crisi si aggraverà
E i pericoli per il nostro regime democratico si accresceranno
Naturalmente lo so bene
La politica di Alternativa democratica che ne proponiamo deve avere a sua base l'unità delle forze dalla sinistra
Questa unità deve esercitarsi subito in questi giorni
Sulla questione morale
Ma essa deve riuscire ad esercitarsi anche su altri aspetti della vita nazionale
Su quelli economici sociali istituzionali culturali
E io credo che noi e voi
A quest'unità dobbiamo lavorare in Italia e in Europa
E dobbiamo lavorare insieme
Non sottovalutando zero otto le forze immense che possiamo raccogliere
Attorno a programmi di rinnovamento
Molto spesso è stato citato qui l'esperienza francese
Ma vale anche l'esperienza della campagna la battaglia referendaria in Italia
Ma non sottovalutando nemmeno compagne e compagni le difficoltà
Le asprezze
Le differenze esistenti politiche e culturali tra le forze della sinistra italiana ed europea
La difficoltà più grande a mio parere e di carattere generale
Io son d'accordo sulle cose dette dalla relazione
E in altri interventi
Ancora stamattina mi hanno detto
Io son d'accordo sulla funzione autonoma
Alla quale potrebbe e dovrebbe assolvere l'Europa
Per la pace
Per la costruzione di un nuovo ordine economico internazionale
Per l'aiuto ai popoli ai Paesi alle nazioni in via di sviluppo
L'Europa può fare questo
Per la forza economica industriale
Per l'OPA porta a scientifica
Ma anche per la sua storia e per la sua cultura
Ma perché questo possa avvenire
Occorre che la sinistra europea
Riesca
A trovare la via
Per dirigere consapevolmente un nuovo sviluppo
Che accresca e qualifiche le forze produttive
Senza violentare la realtà del mercato e senza intaccare anzi allargando la democrazia politica questa è la sfida
Nella quale impegnata la sinistra europea
Questa a mio parere e la sostanza vera della terza via
è un compito immane del tutto inedito
Trasformare
Nel profondo queste società
Rispettando però libertà e democrazia politica
è un'impresa mai tentata nella storia d'umanità
Un'impresa che bisogna affrontare
Anche attraverso un dibattito e un confronto fra tutte le componenti della sinistra europea
E superando la crisi evidente
Che oggi attraversa l'idea stessa di programmazione democratica
I compagni gli amici francesi si troveranno io chiedo fra breve di fronte a questo problema
E io mi auguro che essi sappiano affrontarlo con lungimiranza realismo
Anche noi italiani siamo di fronte sia pure in condizioni diverse
Allo stesso problema
E affrontando nel modo giusto è in verità l'unico modo
Per ricercare una via che sia profondamente diversa da quella seguita in Unione Sovietica e in altri Paesi e anche e sia diversa anche dalle esperienze della socialdemocrazia europea
Più nell'immediato
Voi sapete che noi stiamo lavorando a un nostro programma
Di politica economica e sociale di riforma delle istituzioni
E intendiamo confrontarci
Con tutte le forze politiche i gruppi della sinistra con il movimento sindacale
Con le forze sociali l'innovatrici con intellettuali e tecnici del nostro Paese
Io non credo
Che sia possibile oggi un programma comune della sinistra italiana
Ma credo che sia possibile è necessario
Trovare accordi convergenze intense
Tra tutte le forze della sinistra su punti importanti di programma economico e di riforma istituzionale e su questi sviluppare un'azione è un'iniziativa comuni
All'azione per l'unità della sinistra
Noi ci riteniamo dunque profondamente impegnati
Senza dimenticare tuttavia
I capisaldi
Di una nostra elaborazione teorica politica culturale che viene da molto lontano
E che mi ha fatto molto piacere
Sentir riprendere in una certa misura in un certo modo anche dalla relazione del compagno Macbeth
Questa elaborazione riguarda la questione cattolica
Questa lavorazione riguarda la necessità
In questa parte del mondo
Di isolare sempre volta a volta i gruppi sociali più reazionari ai gruppi politici più reazionari
Il problema la questione dell'alleanza
Fra i ceti produttivi
Non nel senso
Come è stata detta qui a critica la nostra politica che in verità abbia condizione del fatto a me questa
Ma come Alleanza come costruzione di un blocco sociale però guardi soltanto alle questioni della produzione dell'economia
Ma che guardi alle questioni dalla cultura
Alle aspirazioni alle speranze
Persino al senso comune degli uomini e delle donne del nostro Paese
Sappiamo bene compagne e compagni ho finito
Che per poter assolvere a questi compiti sempre più difficili e complessi il Partito Comunista Italiano
Deve procedere
Con sempre maggiore decisione sulla via dell'autonomia e del suo rinnovamento
Questo stiamo facendo e vogliamo fare
Certo con lentezze con errori con ritardi ma anche con la volontà afferma di andare avanti in questa direzione
Non dimenticando mai però come è nostro dovere
La nostra storia le nostre tradizioni
Che vivono nel cuore di milioni che milioni di italiani
E non dimenticando mai soprattutto la cosa principale
Cioè che quella di rafforzare il carattere di massa
E di combattimento del nostro partito
Sappiamo bene credo tutti
Che ogni programma anche il più lucido
E pura è poca cosa
Se non riesce a vivere
Nella lotta nella volontà
Nelle speranze dei sentimenti di milioni e milioni di uomini
Se questa nostra caratteristica di massa
Venisse offuscata o anche soltanto appannata
Gravi sarebbero le conseguenze per il popolo italiano e per il nostro Paese
Ecco compagni e compagne le cose che io volevo dirvi con sincerità
Ho schiettezza ma anche con grande stima
Io mi auguro
Che continueremo a discutere
A concordare
Su tante cose e anche se sarà necessario a continuare a litigare su altre
Un confronto alla pari
Senza nessuna pretesa
Di egemonia da parte nostra
Ma anche senza armi consentite anche senza nessuno spirito di gruppo di pressione
Da parte vostra
Ma io mi auguro soprattutto compagne e compagni
E continueremo a lottare insieme
E a vincere le aspre e difficili battaglie che ci aspettano per la democrazia e socialismo nel nostro Paese
Ringraziamo il compagno Chiaramonte diamo la parola compagna canta Franco Miglietta Magistratura democratica
A appurare la natura
Sul inno nazionale dire nel prossimo intervento per ragioni di irrazionalità dei lavori il gli prepari nei prossimi interventi compagna ricco giardino del consiglieri delegati in RAI
Portano la Magistratura democratica il saluto e l'augurio più fraterno per questo congresso
Doveva dire e dovrà prima di tutto a esprimere il vivissime rincrescimento di imporre senese presidente segretari della ricorrente per non esser potuti personalmente intervenire devo anche dire però che personalmente sono legato a molti compagni del dunque delle nell'S da vincoli di lotta dibattiti manifestazioni Patti sui campi più disparati sulle trame nere contro il terrorismo e contro qualsiasi accenno all'imbarbarimento dello Stato
Non voglio abusare del vostro tempo né di questa tribuna che principalmente riservata a voi volevo soltanto dire cosa
Magistratura democratica causa un gruppo che lavora nelle istituzioni
Sia spetta dalle dal gruppo nelle S che cosa si aspetta dalle forze di sinistra e progressisti
è chiaro è stato detto da molti che la situazione di questo Paese drammatica
Secondo il mio modo di vedere ci troviamo veramente a un punto oltre il quale non si torna indietro
Vediamo dopo undici anni di lotte di denunce della strategia dell'attenzione
Freccero
La P due per esempio
In cui si trattano intrallazzi di regime affari di tutti i livelli e al quale partecipano esponenti delle forze armate degli esponenti dei servizi segreti
E personaggi appunto come Miceli Maletti che avevano avuto un ruolo di primo ordine nella strategia della tensione
Tutto questo segue poi a un'ondata di scandali impressionanti quale quello dei petrolieri favoriti da alti vertici della Guardia della Finanza
E allora abbiamo da fare una constatazione grave la constatazione che nonostante il nostro impegno per difendere lo stato liberaldemocratico
E nonostante il fatto che effettivamente non esiste attualmente un altro modello istituzionale da cui partire perché sono con un grande impegno di progettualità e di sperimentazione nel sociale
Si possono aprire le istituzioni
Ai cittadini allargare la democrazia
In realtà questo modello oggi si può dire che non esista più all'interno dello Stato esiste una specie di anti-Stato nel quale non c'è distinzione tra governo tram ma certi vertici della magistratura delle forze armate dei servizi segreti
E questo avviene quando un'ondata preoccupante di qualunquismo
Da anni si agita nel Paese e avviene nel momento in cui è ancora presente un attacco terroristico di estrema violenza
Che sarebbe probabilmente stato già sconfitto da tempo se non avesse il terrorismo non avesse trovato alimenta in quest'anno l'identificazione di larghe fasce di cittadini nello Stato
A questo punto credo che non si possa molto aspettare
Credo che sia necessario con la massima urgenza impiegare tutte le capacità di progettuali e la capacità di aggregazione politica per rimuovere questo stato di cose stato di cose che si articola in tutti i settori
Si articola nella incapacità nella mancanza di volontà politica di far funzionare le istituzioni giudiziarie
O di riformare i Codici precedendo per via di decreto legge o introducendo strumenti come il continuo di polizia è stato di Klose che ancora di fronte ad avvenimenti drammatici come il terremoto non affronta porta una classe politica non affrontare il problema se ricostruire su basi del tutto diverso dell'economia delle popolazioni colpite recependo legami camorristi mafiosi e clientelari
OCSE continuare a generare sfiducia distacco dallo Stato e distacco dalla politica e rafforzare i vincoli clientelari e mafiosi
Evidentemente la risposta a questi interrogativi non compete a me compete a me la denuncia di una crescente disattenzione nei confronti di questi problemi di una crescente
Abitudine appunto
E una diminuzione della capacità di indignarsi anche di fronte a fenomeni come la P due che appare immediatamente un sintomo vistoso di degradazione che bisogna immediatamente rimuovere mi auguro che il vostro congresso
Porti contributi utili su questi proprio anche su questi problemi
Formulo i migliori auguri per la prosecuzione dei vostri lavori
Ringraziamo il compagno bigliettai diamo la parola al compagno Enrico giardino del Consiglio delegati RAI TV il seguente intervento sarà della compagna Elena Marinucci della direzione del Partito Socialista Italiano
Compagni
Permettetemi anzitutto di festeggiare qui oggi da questa tribuna
Un successo grande per la democrazia del nostro Paese
Per la prima volta
Il consiglio d'amministrazione tra RAI
E quale non facciamo neppure parte
Ha messo in minoranza il sistema di potere di Alleanza per la democrazia cristiana
Sospendendo dagli incarichi amministratori e dirigenti di primo piano dell'azienda pubblica radiotelevisiva
è il primo risultato della mobilitazione di massa ed istituzionale che il nostro partito ha contribuito a determinare in termini di idee iniziative impegno militante in tutte le sedi in cui opera
Ben al di là del quoziente elettorale e di presenze all'interno delle istituzioni
Vittorie di questi di questo tipo vengono da lontano ed hanno Campbell respiro per andare oltre
Sommo esempio concreto che uno sforzo ovunque impaziente di una minoranza su idee e iniziative giuste condivise da vari strati sociali sono in grado di pagare anche in tempi brevi
Nella battaglia per la democratizzazione sistema comunicativo siamo dei protagonisti reali
Abbiamo mantenuto una linea coerente prima durante che dopo la legge di riforma dall'Aikido
A fronte di gravi tentennamenti tattici del PC e dall'alleanza catastrofica e perdente del PSI con la Democrazia Cristiana
Di fatto operante dal mille novecentosessantadue
In questi ultimi due anni quando il processo involutivo l'informazione diventavo esplicito a grandi masse di cittadini
Abbiamo per il primo indicate nostra deve ricucire in avanti dalla crisi del settore
Avanzando proposte integrate molto articolato
A titolo di esempio ricordo qui la relazione di minoranza del c.t.
Presentata recentemente al compagno Milani nel dibattito sulla RAI TV alla Camera la proposta di legge nostra sua regolamentazione radio tv locali del marzo ottanta il numero speciale di compagni e compagne nel dicembre ottanta su comunicazione di massa sette il potere il nostro seminario sulla cultura di massa tra questi contributi progettuali intrecciata iniziativa di lotta sistematiche coraggiose sulla degenerazione crescente del rapporto pubblico privato sulle varie lottizzazioni partitiche sulle censure le discriminazioni messe in atto con arroganza mafiosa alle forze di governo le se valga per tutti l'esempio da trasmissione a oppressivo
Hanno determinato il movimento progressista
Come nelle istituzioni una coscienza politica e culturale diffusa con la quale di oggi debbono fare i conti e accaduto così che una vostra risoluzione sulla RAI TV di grande rilievo sia passata per due terzi alla Camera unica tra le opposizioni
Con uno schieramento di partiti non dissimile da quello che ha vinto sull'accordo o questa notte nel consiglio d'amministrazione da RAI TV questa risoluzione buone nuove potenzialità di sviluppo al settore pubblico radiotelevisivo alla scadenza la convenzione Stato RAI della costa ottanta potenzialità comprese da lavoratori che deteneva da chi ancora difende il servizio pubblico
Che devono essere tradotte risultati produttivi e gestionali con grandi ricadute sulle industrie nazionali di telecomunicazioni oggi in crisi ingiustificata ed incomprensibile
Dicendo queste cose non dobbiamo essere né superficiali né trionfalistici
Sappiamo di avere aperto tra i lavoratori insieme ad altre forze progressiste con il loro apporto determinante per esempio quello del sindacato
Una serie di contraddizioni culturali e strutturali nel fronte avversario
Contraddizioni da gestire scientificamente marxisti Caminito fino a punti di non ritorno o di rivincita per gli avversari
Il settore dalla comunicazione di massa in un settore strategico per lo sviluppo e più ancora lo sarà nei prossimi anni sia in termini produttivi e commerciali sia in termini politici culturali comportamentale
La democrazia cristiana le multinazionali lo hanno già capito da tempo forse prima in meglio che i grandi partiti della sinistra non a caso la DC ha fatto quadrato in RAI più che nello stesso che all'interno del suo stesso partito
Anche noi dobbiamo ancora lavorare per superare i limiti e ritardi che ci sono proprio difetti organizzativi ed operativi che rendono meno efficace le nostre azioni singole e collettive
Di qui la proposta di andare alla costituzione di un dipartimento delle comunicazioni di massa che aggrega ad un livello di sintesi maggiori in vari comparti oggi separati senza perdere le specificità
Quello che la formazione intesa come scuola formazione professionale formazione di produzione audio visuale di supporto educativo eccetera quella della comunicazione intesa come comparto del credito la RAI TV emittenza radiotelevisiva privata la stampa le il cinque come le telecomunicazioni che è un intreccio di interessi la politica dei servizi e dell'industria nonché dell'istituzione
Il dipartimento intrecciando esperienze culture settoriale determinerà certamente emissioni
Interdisciplinare che i processi ed relazioni tra comparti essenziali per un approccio sistemico progettuale democratico dei problemi del nostro tempo
O ancora l'altra proposta di costituire insieme ai partiti alle forze sociali interessati comprese Regioni ed enti locali un istituto pubblico interdisciplinare sulle comunicazioni di massa capace di orientare collegare politica dei servizi produttive di consumo l'istituzione ed istituzionali proprie del settore
Esperienze di questo tipo valgono anche per altri settori perché la comunicazione che attraversa tutti e in una certa misura possono essere generalizzate a condizioni da stabilire
Allo scopo di individuare coordinate portanti intersettoriali sulle quali appoggiare l'azione politica di trasformazione anche di quella quotidiana
Così l'informazione che non solo essa richiamano altri approfondimenti e sintesi per esempio sull'analisi degli apparati istituzionali e non DPC della società Thabo capitalistiche sempre lo Stato le Regioni partiti ma anche i sindacati i Comuni si posizioni di associazioni Massa eccetera
E su quella dei criteri e delle procedure di gestione controllo modificazioni e cioè sulle questioni tipiche del potere questioni queste che riflettono l'analisi dei rapporti tra conservazione e cambiamento tra potere e partecipazione tra spazi pubblici e privati tra comportamenti e consumi tra valori e produzione
Il sogno suggerimento per il nostro partito e quello di scegliere alcuni temi prioritari e campi di intervento
Devo venga de ad essi il massimo di risorse possibili
Un progetto di transizione avverrà socialismo partecipato implica chi la politica si scientifici e che gli specialisti si politicizzati
La cultura dalla trasformazione quella gestione si intrecciano sempre di più
Ciò vale anche per noi dal momento che i nostri quadri conquistano spazi entro le istituzioni
Compagnie è presente ai lavori del nostro congresso il compagno Alberto Benzoni vicesindaco di Roma lo chiamiamo alla previdenza
Racconta parola compagna Elena Marinucci della direzione del partito socialista italiano
Compagnie Company nel portare il saluto del Partito Socialista Italiano a questo importante è molto interessante congresso di unificazione di due forte ingenerose entusiaste ed indispensabili alla sinistra
Desidero ricordare che è un mese fa a Palermo il Partito Socialista Italiano aveva preannunciato che in un momento opportuno dopo il referendum dopo il ventuno giugno avrebbe apposto una richiesta di verifica
Il Partito socialista avvertiva infatti l'esigenza di mettere in moto un processo rigeneratore per tentare di arrestare un processo di lacerazione tra maggioranza ed opposizione che cominciava ad attecchire pericolosamente anche a livello sindacale
L'intenzione quella di arrivare a un programma di legislatura che riuscisse ad invertire questa tendenza alla scomposizione così minacciosa per l'intera società civile
La questione non era quella della presidenza socialista ma quella di una posizione responsabile del partito di fronte al Paese quei problemi restano immutati
Ma le rivelazioni relative alla loggia P due aggiungono arresti l'urgenza del cambiamento degli uomini del risanamento delle strutture di porre fine al cattivo funzionamento alle insufficienze alle distorsioni degli apparati pubblici
I socialisti hanno mantenuto l'impegno assunto con gli elettori
Per ben tre volte due governi egoistica uno Forlani abbiamo garantito alla governabilità
La BCE in linea di principio non si dichiarava contro l'alternanza maniere inviare al fine nel momento oggi l'esigenza del cambiamento si è fatta più urgente che mai
Trentacinque anni di egemonia della Democrazia Cristiana pensano ormai in modo insopportabile non è lecito più a nessuno ritirarsi in un in uno splendido isolamento aventiniana o tutti hanno il dovere di misurarsi con il più grave dei problemi la crisi delle strutture democratiche
Sul problema della crisi dello Stato democratico occorre compagni una corresponsabilizzazione di tutte le forze e prima di tutto del Partito Comunista Italiano te non va più contentarsi di un'opposizione senza sbocco di fronte a una crisi che rischia di essere quella dello stesso ordine democratico e repubblicano occorre compagni e compagne l'impegno di tutti
Per ridimensionare una forza politica a quella della Democrazia Cristiana che senza mai avere avuto il cinquantuno per cento dei consensi detiene abusivamente da trentacinque anni in modo diretto e indiretto palese ed occulto il cento per cento del potere in Italia
Ad un Paese che con uno spettacolo oso settanta per cento ha detto no al tentativo reazionario di cancellare una legge di solidarietà civile ed umana
Occorre dare quello che a gran voce chiede riforme sociali buona amministrazione occupazione difesa del potere d'acquisto sicurezza pace
Non di appropriarsi della vittoria di Mitterand si tratta ma di capirla
Sono d'accordo con magari quando dice che la vittoria di Mitterrand è stata la vittoria di una scelta politica la scelta politica di chi attende DTT è nettamente opposto sia al settarismo del Partito comunista francese
Sia forme di neo centrismo
Mai Mitterrand candidato unico delle sinistre cadde il liberale portatore di un progetto socialista di trasformazione della società è eletto presidente dei francesi e la scelta di merce di sostenerlo sia scrive a merito di comunisti francesi è un esempio su cui occorre riflettere
Se è vero come è vero che noi tutti ci battiamo non per il potere ma per il progresso dei nostri popoli tutti insieme ci dobbiamo battere perché i popoli questa Roberto questo benessere lo raggiungano
Tutti i popoli di tutto il mondo
Nei confronti dei quali non possiamo esprimere egoistiche posizioni di tipo svizzero
Portate dei vostri missili fuori dall'Europa
Puntate di fra di voi mi riferisco all'intervento del compagno inglese non è su queste tematiche che si scaldano i cuori dei giovani delle donne della sinistra dell'Italia e del mondo
Quasi come nutro diffidenza venti movimenti verdi i movimenti pacifisti che finiscono per sottrarre forze come è avvenuto a Berlino ai tempi di sinistra che storicamente si battono per la pace
Occorre come giustamente diceva questa mattina Luciana Castellina
L'impostazione di rapporti e relazioni fra i Paesi occidentali sviluppati e i paesi in via di sviluppo che siano rapporti di solidarietà e non di assistenza di cooperazione e non di sfruttamento
Occorre alzare il tiro
Sollevarsi dalle contese quotidiane
Dalle punture di spillo delle posizioni pretestuose occorre assumersi insieme lealmente tutti compagne e compagni se è questo che vogliamo il palpito di far vincere il socialismo in Italia in Europa nel mondo grazie
Ringraziamo la compagna Marinucci
Subito dopo il compagno Luciano guardi sindacato poligrafici della comparazione del consiglio generale della CGIL che ha adesso la parola parlerà il compagno Massimo Gorla di Democrazia proletaria
Compagnia mi auguro che passata la festa di questi giorni
Ci sforzeremo come forze politiche unificate non tanto ad inventarsi un ruolo nell'ambito della sinistra che credo abbiamo già ma recuperare tutti quegli elementi di socialismo che in questi anni hanno attraversato il Paese anche per le nostre lotte e che arriviamo quasi ad un inventario delle nostre forze nei diversi settori dell'azione politica
Ecco a me pare che il settore dell'informazione
Che è un settore
Non credo solo a mio parere determinante nell'ambito dei rapporti politici e sociali in un paese
Noi sapremo approfittare di opportunità che ci vengono consentite dalla nostra lunga militanza
E questi han
E da una certa analogia tra le nostre forze
Io ricordo che per lo meno nella situazione di Mila no
Lemme lesse ha rappresentato uno delle forze politiche più interessate in questi anni alla creazione per esempio di livelli di contro informazione militante utili
Allargando il più possibile in direzione di strati intellettuali
Di Baccini intellettuali capaci di intervenire nel processo di trasformazione
La parola
Abbiamo una presenza nella stampa io credo che si è impegnato utilmente potrebbe consentirci
Di avvicinarci alle vittorie di cui giardino parlava alla RAI
E credo che da questo unificazione debba venire un rilancio in questo senso
Noi non siamo più un'isola
Ci siamo abituati a leggere i giornali altrui mantenendo una nostra identità
Non credo più che nel terreno dell'informazione si possa fare un discorso autarchico
Non è questo quello strumento dell'informazione che condiziona l'opinione pubblica ma è il sistema generale che agisce in questa direzione
Credo che anche qui non dobbiamo semplificare la complessità della realtà
E credo che in questo abbiamo nelle difficoltà che al sindacato a produrre informazione e cultura
L'esempio d'una via da non seguire
Non è possibile ripeto creare in questo settore un'immagine autarchica ad una forza politica che agisce
Allora noi credo dobbiamo prendere atto di una cultura politica nuova e diffusa
Sono convinto che il vero che questi livelli di partecipazione nonostante il riflusso le difficoltà si siano consolidati nella nostra coscienza
Credo che a fronte dell'accelerazione indotta dalla tecnologia nel nostro modo di vivere anche nel nostro modo di far politica
Vada tenuta presente la moltiplicazione delle fonti decisionali che questi anni di democrazia hanno prodotto mentre l'accelerazione delle tecnologie tende a riaccentrare
In pochi la decisione delle cose da dire
E credo che dobbiamo perseguire nella via di innestare in questa situazione un reale prodotto un reale intervento e controllo sociale sulle comunicazioni di massa
Io mi chiedo per esempio mi pare che se lo chiedono in pochi in questo momento che cosa avverrà della legge sull'editoria adesso che è caduto il governo
Credo che sarebbe una gravissima perdita per la democrazia italiana e per i livelli che abbiamo conquistato
Se questo discorso regredisce
Credo che quello che rimane di alternativo al controllo sociale scoprire altre logge P due rendersi conto da questo paradigma clientelare che un pochino il modello del potere democristiano in Italia
Che coinvolge dal finanziamento alle banche il sistema dell'informazione e il più grande il più letto quotidiano italiano
E credo che di fronte all'impotenza che abbiamo ad agire su questa situazione
Vadano fatti i conti con tutte le idee di democrazia che noi abbiamo portato avanti
Noi rischiamo di vedere indeboliti e svuotati tutti i livelli di coscienza
Di fronte ai mass media che abbiamo indotto nel Paese
C'è una pratica della dissoluzione
Di situazioni e di omertà più fragili la stampa improvvisamente si è spaccata non credo che il dissidio Scalfari Di Bella vada letto esclusivamente come situazione concorrenziale tra due testate
In realtà ben altro cedente c'è dietro
Ci sono figure
Come quelle di Biagi
Che in qualche modo cerca di dissociarsi da una situazione di deterioramento dell'informazione
Abbiamo Da Rin vedere la storia del Corriere di questi anni ci sono delle allucinanti e delle preoccupanti situazioni abbiamo Zi cari
All'interno dell'elenco della loggia P due abbiamo il mostro sbattuto in prima pagina nel sessantanove abbiamo il sospetto che dietro alla loggia P due ci siano anche coloro che hanno innestato la strage di piazza Fontana
Basta mettere insieme questi elementi per rendersi conto di quanto di torbido mentre noi andavamo in giro con le nostre bandiere avveniva
Nella realtà di questo paese
Allora io credo che noi
Siamo di fronte a delle contraddizione indotte in questo settore anche l'azione di giornalisti e di Poligrafici
Con tutte le contraddizioni poi a sua volta che il sindacato ha rispetto all'occupazione
E alla cui luce credo vadano letti alcuni degli ultimi interventi dei responsabili dei poligrafici
Abbiamo la storia del PC di questi anni del suo avvicinarsi al Partito Comunista del Corriere in questi anni del suo avvicinarsi al Partito comunista del suo Rio allontanarsi
Di quest'ultima situazione di frizione con i socialisti
Del tentativo che il Corriere ha fatto in questo periodo di consolidare il riflusso e di dargli una logica vedendo probabilmente il partito socialista in questa fase come una possibilità di accesso del Partito comunista al potere in questo momento dal più grande giornale italiano ripeto il massone Di Bella alle dipendenze dei massoni tassa andine Rizzoli ci dà le informazioni sulla P due
Credo che non sia più tollerabile neanche nella stampa dei privati una situazione di questo genere
Credo che se non vogliamo scontare una distanza siderale da coloro che controllano l'informazione nel nostro Paese che la controlleranno anche in futuro con le nuove tecnologie noi dobbiamo impegnarci
Fin d'ora
Con delle iniziative che partano dal mantenere finché è possibile
Ed è una lotta guardate davvero dura perché pare che di fronte alle nuove situazioni tutti vadano arrendendosi la televisione nell'area del monopolio pubblico almeno la televisione di Stato
Quello che diceva giardino secondo me è significativo ed è quasi augurale
Se è vero che lì siamo riusciti a creare delle dimissioni e degli allontanamenti noi dobbiamo mettere in campo iniziative di lotta fin da subito e credo che su questo l'unità con le altre forze della sinistra possa da domani trovare una reale applicazione per chiedere che anche l'informazione che non può essere considerata un terreno privato d'esercizio venga in qualche modo controllata dal Parlamento
Io credo che noi dobbiamo fare in modo che così come se ne devono andare i direttori della Rete Uno e tutti coloro coinvolti
All'interno della televisione di Stato nelle manovre della loggia P due
Se ne debbano andare anche Berlusconi e Rizzoli dalle loro televisioni debbano in qualche modo rinunciare ad informare
Con la loro
Faziosità milioni e milioni di spettatori ecco io credo che noi dobbiamo esercitare in questo momento in questa fase come forze unificate che hanno presente l'importanza di questi strumenti all'interno e per il futuro della nostra democrazia una battaglia che parta da una grossa iniziativa al Corriere per esempio già se possibile nella prossima settimana alla partenza di interpellanze parlamentari che chiedano chiarezza
Per lo meno per quella parte della riforma dell'editoria che chiedeva che tutta le proprietà delle testate fossero conosciute dai lavoratori allora io credo che noi dobbiamo sforzarci veramente in questa direzione che dobbiamo chiedere chiarezza in questo senso è che dobbiamo farlo raccordando la nostra piccola presenza nelle istituzioni alla nostra presenza grande per esempio all'interno del settore dell'informazione e all'interno dello stesso Corriere
Prima di dare la parola al compagno Massimo Gorla nome di Democrazia proletaria vorrei fare alcune comunicazioni primo le compagne si trovano domattina alle otto e trenta nella sala Ovest piano sopra la sala del congresso per discutere della preparazione del convegno su rapporti fra movimento delle donne e partiti
Il partito Baath arabo socialista
Ha inviato al sequestro te messaggio a nome del partito basa arabo socialiste a nome del suo segretario generale presidente della Siria a Petrella stabile
Esprimiamo la più viva adesione a questo congresso che noi seguiamo convivo interessa fiduciosi del vostro impegno internazionalista a fianco delle lotte dei popoli contro lo sfruttamento l'un giustizia l'oppressione
Cari compagni ancora una volta un campanello d'allarme viene dal Medio Oriente il nostro popolo deve pagare un altissimo prezzo a causa della politica aggressiva israeliana appoggiata dall'imperialismo americano
Gli Stati Uniti alleandosi con i regimi reazionari locali cercando di ristabilire il loro dominio creano fonti di tensione che vanno contro una soluzione pacifica
E a tutti noi presente il dramma che sta vivendo il Libano e come la stampa reazionaria occidentale con chiare intenzionalità tende a giustificare gli atti di terrorismo condotti da Israele contro il Libano e in appoggio alla gente ad data e infine la falsa propaganda sulla cosiddetta crisi dei missili che sono strumenti di difesa ed è più che legittimo che la Siria ne faccia uso
Per difendersi e per difendere il sud del Libano dagli atti inutili e sanguinosi attaccati azionisti
Compagni lo ringraziamo i compagni del Barça siriano riaffermiamo il nostro impegno
A fianco della lotta di liberazione dei popoli in primo luogo dell'affermazione di diritti del popolo palestinese causando condizione premessa
Della pace nel Medio Oriente
Subito dopo il compagno Gorla parlerà la compagna Isabella Bacci vorrei darvi alcune comunicazioni sui nostri lavori scusa Massimo ancora la dunque pare abbiamo ancora qualche intervento accompagna guardarci compagno Di Stefano e l'intervento conclusivo di questa sera sarà intervento dei compagni rappresentante la compagna dinamo indotta rappresentante del Fronte democratico rivoluzionario del Salvador
Compagno Massimo Gorla
Compagni compagni
Non vi nascondo che io qualche difficoltà a fare questo intervento per una ragione perché la mia tentazione
Sarebbe quella di entrare in modo sufficientemente ampio e articolato nel merito delle questioni poste dalla relazione dal dibattito non fosse altro perché mi viene spontaneo però una lunga consuetudine tenuti dibattiti il comune che comunque un pezzo di storia comune che abbiamo trascorso assieme quindi cercherò
Di dire alcune cose che non siano un semplice saluto rituale
Ma che necessariamente esprimeranno in termini molto molto parziali
Quelli che sono gli opinioni democrazia proletaria e le cose che vorremmo discutere
Innanzitutto
Una questione che è stata apposta
Sia nella relazione iniziale che negli interventi dalla quale mi sembra opportuno partire perché non è di secondaria importanza cioè una esatta valutazione di quelli che sono gli elementi positivi di controtendenza che a livello internazionale oltre che nel nostro Paese sì manifesta
Noi pensiamo che questi elementi ci siano
Sotto gli occhi di tutti ci stanno due fatti recenti due grossi successi politici e civili cioè la vittoria di Mitterrand in Francia e la vittoria delle donne ma di tutti noi sulla porto nel nostro Paese
Una vittoria questa ottenuta su un terreno di offensiva reazionaria di vasta portata ideologica e per questo una vittoria ancor più significativa
Una vittoria che sullo specifico tema della porto oggi ci consente ci impone direi di avanzare rapidamente per rimuovere gli ostacoli all'applicazione della legge centonovantaquattro ancora oggi esistono
E per ottenere anche sul terreno legislativo quelli indispensabili miglioramenti in tema di minorenni di obiezione di coscienza di svolgimento della trafila per abortire di così nei consultori eccetera
In proposito Democrazia proletaria ha formulato delle proposte precise
Depositate anche alla Camera e sulle quali io mi auguro che si possa realizzare rapidamente un positivo confronto ed un impegno comune
è un invito questo che rivolgiamo in primo luogo ai compagni delle dubbio ma a tutte le forze che si sono dichiarate disponibili a migliorare la legge come condizioni stesse della sua reale applicazione e agli stessi radicali
E agli stessi radicali
Dicevamo che questi elementi di controtendenza però vanno attorno a attentamente valutati
Ce ne sono altri
Che stanno sullo sfondo e che accompagnano questi due
Elementi prima ricorda
Abbiamo altri segni positivi come l'avanzamento dei laburisti inglesi è una interessante dialettica politica al loro interno
Abbiamo la forte affermazione che la lista di alternativa a Berlino che contrariamente a quanto
Ritiene sempre il partito socialista non riteniamo un fatto estremamente positivo stimolante uno di quei seni di controtendenza in senso buono che si possono individuare sulla scena internazionale in queste in queste circostanze
E questo soltanto per citare alcuni esempi
Nell'insieme possiamo individuare in tutti questi avvenimenti però segnali positivi e importanti come dicevo di controlli di controtendenza ma e qui è il punto non certo di inversione di tendenza
Non certo di inversione di tendenza infatti non possiamo dimenticare ciò che ancora mi sembra caratterizzare la scena mondiale e la preoccupazione che la questa caratterizzazione ci deve derivare
Non abbiamo ancora di fronte l'arroganza e la bellicosità crescente
Della politica reaganiana che si accompagna sull'altro versante a prolungati intervento dell'Unione sovietica in Afghanistan e alle continue minacce rivolti al processo di trasformazione polacco
Entrambe le parti intensificano una politica di riarmo
La tensione tra i due blocchi cresce
E sul Medio Oriente si addensano pericoli di allargamento e approfondimento dei conflitti già esistenti
La causa del popolo palestinese
Al quale noi cogliamo qua
Un'ultima occasione per rinnovare
L'incondizionata e pieno appoggio di Democrazia proletaria non soltanto la causa del popolo palestinese ma all'oltre nello specifico comunque questa causa rischia di essere fortemente danneggiata
Dall'andamento che i rapporti di forza in campo hanno nel Medio Oriente e che renderà difficile per loro
Controllare gli andamenti stessi sotto il profilo politico e militare
Non basta facciamo qualche altro esempio
Jugoslavia
Io sono contento che una delegazione delle partito della lega i comunisti jugoslavi partecipi al vostro congresso ma questo non non mi esimente dal formulare uno opinione forse allora screditati
Perché la mia opinione è che nella regione del Kosovo
Una giusta rivendicazione di autonomia e di maggior peso politico da parte della sua popolazione viene oggi duramente repressa e apre ai confini con l'Albania una situazione di pesante conflittualità
Da lì sviluppi imprevedibile
La cito comunque come un elemento
Nella tensione internazionale che pesa fortemente in senso negativo
Per non parlare dell'Irlanda del Nord
Dove la bestiale logica colonialista del governo nel suo Martina ma maestà britannica semina le carceri e le strade di morti e accende lo scontro nell'intero Paese
Potrei continuare parlando dell'America centrale e sud avere dell'Africa australe o di quello che sta succedendo in Spagna che mi sembra altrettanto preoccupanti
Comunque comunque la pace mi sembra minacciati
E dove si sono ottenuti Riley parziali per quanto significative vittorie la democrazia l'avanzamento sociale e politico e forze sociali i movimenti che gli animano subiscano una pesante offensiva e continue provocazione
Per queste e per altre ragioni quali processi di imbarbarimento crescente e di chi degradazione dei valori e sistemi di relazione civile in particolare l'Occidente capitalistico
Tutto questo ci impone di considerare gli elementi positivi di controtendenza senza trionfalismo alcuno
Come terreno sul quale profondere il massimo impegno per svilupparli naturalmente
Ma in un contesto che permane strettamente estremamente duro e difficile della convinzione comunque che la partita e tutt'altro che chiusa non solo una solida prospettiva lunga scadenza al sole dell'avvenire che trionferà certamente ma nel medio periodo
Io ho insistito mi sono soffermato parecchio su questi elementi del quadro internazionale su una caratterizzazione
Dei fatti positivi che avvengono come dati di controtendenza in una situazione che permane dura e grave
Perché mi sembra che considerazioni non analoghe nel senso meccanicamente derivanti ma con una stessa ottica debbano essere fatte a proposito della situazione italiana
Noi qua assistiamo ad un dato che in sé può essere considerato positivo se ne è parlato nella relazione negli interventi penso che sia giusto discutere di crisi del sistema di potere democristiano forse crisi di regime
Comunque di un profondo sghembo sconvolgimento di quelle di quel sistema di relazioni che legava il potere economico potere politico e potere statale nel nostro Paese e che è in quel sistema democristiano perché il suo cardine e ha però tuttora il suo cardine malgrado le difficoltà
Bene però accanto a questo dato positivo
Accanto al fatto che tutti gli avvenimenti recenti la P due gli scandali continui eccetera eccetera aprono gli occhi e non soltanto a livello di ceto politico ma tra la gente
Su quella che la reale essenza di questo potere su quella che è la sua caratterizzazione
Sotto il profilo sociale oltre che politico accanto a tutto questo permangono elementi che credo ci devono preoccupare che comunque dobbiamo considerare con estrema attenzione
Noi assistiamo ad un intensificarsi dell'offensiva e della iniziativa politica del padronato italiano
E vero che quel sistema di relazioni tra potere economico e politico è scosso
Ma c'è un'offensiva politica e sociale del patronato di grandissimo rilievo
E che non è semplicemente una questione di natura aziendale non è semplicemente una questione sindacale è un attacco politico importante
Rivolto al movimento dei lavoratori nel loro assieme rivolto alla classe operaia rivolto allo stesso movimento sindacale
Che non ha come obiettivo
Una acquisizione piccino di condizioni favorevoli in un contenzioso sindacale
Ma un obiettivo politico che ci sembra molto più ambizioso molto più ambizioso
Di fronte a questo attacco credo che sia sbaglia nasconderci le difficoltà di risposta adeguati da parte nostra ma intendendo qui da parte sociale i nostri
La forza operaia
Che è riuscita ad entrare in campo di fronte a questo attacco
Credo sia sotto gli occhi di tutti
Che ha mancato delle necessario respiro politico
Gli sforzi le lotte durissime e generose
Sono state combattute mi pare
All'interno di una mancanza di respiro l'impostazione adeguate a dispetto allo stesso livello di attacco portato dall'avversario di classe
Non solo
Ma a parte questo e a parte le difficoltà che ci sono e permangono
Per una saldatura di un fronte proletario
Attorno al suo cuore forte al suo asse forte costituito dalla classe operaia industriale
Assistiamo anche a un indebolimento delle organizzazioni sindacali
Per quello che sono indipendentemente adesso qual è il giudizio di linea ma come espressione organizzata della forza operaia sullo specifico del Reno
Di conflittualità sociale di lotta di classe
Se ne è discusso a lungo è un tema che è ricorso in questo congresso
L'unità sindacale sta attraversando
I
Pericoli che tutti noi conosciamo
Noi non siamo partigiani dell'unità per l'unità ma comunque in dubbio che L'Unità nel movimento sindacale italiano è un qualche cosa di strettamente intrecciato a tutti i fatti positivi che hanno percorso il decennio lotte operaie in questo decennio
Ma non solo è in crisi questo questo aspetto ma mi sembra che sia in crisi la credibilità stessa del sindacato nei confronti dei re dei lavoratori della sua stessa base organizzati
Vedete noi consideriamo con attenzione e preoccupazione di tutti questi fatti anche se poi magari ci troviamo a combattere una battaglia contro gli orientamenti delle direzioni sindacali una battaglia contro il modo
Con cui le di elezioni sindacali conducono le battaglie stesse contro il modo in cui si organizza questo sindacato
La preoccupazione però rimane ugualmente è un dato che noi vogliamo assumere della realtà che ci sta di fronte
Bene per andare molto rapidamente c'è un altro aspetto
Che è non è certo di forza
Ed è un modo come la sinistra nei suoi partiti maggiori si presenta
Quindi un'alternativa generale bene
Noi
Abbiamo
Questo lo sbocco di alternativa generale come sbocco necessario ma abbiamo anche il problema dell'edifico delle difficoltà
A individuare come terreno praticabile a breve scadenza l'alternativa spessa e in essa un'unità delle sinistre basate su un un programma capace di sostanziare questa alternativa
Le posizioni del Partito Socialista
Deposizione uscite dal congresso di Palermo il seppellimento stesso anche formale della prospettiva dell'alternativa
La sua sostituzione con l'alternanza che una cosa completamente diversa come tutti sanno sono un dato che la situazione ma un altro dato che la situazione a mio modo di vedere sta anche nell'atteggiamento del Partito Comunista Italiano nelle posizioni del Partito comunista che il quale c'era in parte esportatori svolta rispetto ad atteggiamenti che hanno caratterizzato la sua politica nel corso degli anni precedenti
Credo che abbia Correntone infatti l'indirizzo che aveva animato il Partito Comunista nel periodo dell'unità nazionale
Partito comunità oggi parla di una cosa tre anni fa assolutamente impensabile cioè parla della necessità di rompere il sistema di potere democristiano ma di cacciare la Democrazia Cristiana fuori da queste posizioni di potere
Questa mi sembra una novità almeno dal punto di vista e diciamo degli indirizzi degli indirizzi e media però a me sembra che rimangono ancora due cose una una riflessione
Critica su quella che è stata la politica passata monca
Ma non tanto per la mole dell'autocritica di partito ma per capire quelli che sono stati guastati che quella politica ha prodotto non solo nel tessuto politico ma sociale italiano pensiamo una cosa sola compagni Baudo non se ne nascosto nessuno
Pensiamo al risultato di quei referendum
Sull'ergastolo ad esempio
Cos'è la faccenda
è una questione di mancato impegno della campagna elettorale non credo lo stesso lo stesso la stessa relazione che apre il vostro congresso
A cena ad un fatto preciso cioè ad una devastazione che è stata prodotta conducendo una politica sulle questioni dell'ordine pubblico della democrazia
Della cosiddetta fermezza del far quadrato attorno allo Stato in un in una maniera in una maniera piuttosto miope piuttosto miope ha portato delle delle modificazioni proprio a livello di opinione pubblica a livello di sensibilità della gente
Io credo che questo sia una questione sulla quale riflettere
Quando io parlo di riflessione critica mancata parlo
Di un invito ad un'attenta considerazione per quello che è stato fatto per le responsabilità che si sono avute ma per spartirsi la testa di cenere ma per peraltro insomma per rendere più credibile
E più produttivo il senso di una svolta bene da questo punto di vista infatti a me pare e io spero di sbagliarmi vecchie i fatti mi correggeranno che lo stesso discorso dell'alternativa democratica proposto oggi dal Partito comunista italiano così un discorso dove mancano alcuni elementi di chiarimento per esempio io non ho capito
Se la questione soltanto di una presidenza del Consiglio che non sia democristiana oppure che la democrazia cristiana debba rimanere fuori da questa alternativa di governo che viene proposta
è una questione quanto meno non chiarite è una questione sulla quale sarà opportuno sviluppare Lima bene questi sono gli elementi che se volete
Prendono preoccupata il nostro atteggiamento di fronte alle possibilità che l'apertura di quella crisi decideva il potere democristiano oggi offre impone
Allora perché
Tutto questo ragionamento
E perché in questo quadro vanno dimensionati anche gli elementi di controtendenza positivi nazionali
Che ci sono che ci sono
La vittoria sulla questione dell'aborto l'ho già detto prima e credo che non valga la pena di spendere parole
Ma ci sono anche
Anche altre cose sembra
Ci sono per esempio dei fermenti operai e giovanili significativi
Che pongono questioni
Nodari per la struttura stessa di questa società e per la sua trasformazione
C'è in un modo frammentario
Con lo una insufficiente capacità possibilità di unificazione politica che dia invece Savio slancio il respiro e sbocco a questi fermenti ma insisto esista
Esistono anche altre cose
Esige per esempio
Di fronte all'attacco padronale da un lato e di fronte all'atteggiamento
Che qui non posso sviluppare nella nella mia riflessione critica ma comunque assolutamente negativo delle direzioni sindacali
In materia di concezione spesso delle cause dell'inflazione quindi scala mobile e via discorrendo una risposta operaia inequivocabile
Inequivocabile e all'insegna della scala mobile non si tocca indipendentemente dal quadro politico e indipendentemente dalle contropartite che questo governo ci può offrire su un altro terreno è una questione credo di grande rilievo che
è offre un terreno di intervento politico un terreno di un terreno di sviluppo estremamente significativo è un dato di controtendenza come lo sono aspirazioni diffuse al cambiamento
Bene ma tutto questo ripeto si inquadra nelle difficoltà che prima cercavo di accesso e allora che succosi può trarre da questo ordine di considerazioni
E che oggi l'alternativa
Così necessaria così unica soluzione insomma come è stato detto tante volte
è un terreno difficilmente praticabile
Come soluzione di governabilità di questo Paese a breve termine
Mentre si aprono larghi spazi di costruzione di condizioni per l'alternativa ma qui elemento di riflessione che portò al vostro dibattito
Non sono solo da ricercare nella trasformazione necessaria degli orientamenti e dei costumi dei mondi politici
Dei partiti della sinistra
Cosa pure importanti
Ma coinvolgono una questione di avanzamenti
Di trasformazione dei rapporti di forza a livello sociale
Di produzione di nuovi fenomeni di democrazia di autorganizzazione di cambiamento in senso favorevole di quelli che sono le condizioni politiche di forza che oggi esistono
Tra gli strumenti di classe che si combattono in questo Paese
Allora le condizioni per l'alternativa alla ricerca delle condizioni per l'alternativa non si può muovere soltanto sul piano delle modificazioni ottenibili a livello istituzionale ma è un processo che deve investire in modo più ampio che deve fornire risposte politiche nuove
A questo tipo di domanda di esigenze di disponibilità sociale che si manifesta ecco perché
Noi riteniamo che in questa prospettiva sia indispensabile
L'esistenza e l'affermazione di una forza che in piena autonomia politica e culturale svolga un ruolo di costruzione di qualche condizione
Disse non solo di sollecitazione rispetto ai partiti della sinistra o non eminentemente di sollecitazione rispetto ai partiti a sinistra perché cambino in una direzione tale da accogliere
I contenuti di un programma comune
Ma nel senso appunto di creare attorno a questa di di fare esercitare una pressione sullo stesso sistema dei cuori dei partiti politici di sinistra da parte delle forze sociali che sono i nostri interlocutori comuni
Da parte loro modo di muoversi
Ora in questo senso
Noi pensiamo
Che
Il dibattito il discorso il confronto all'interno di tutta la sinistra siano necessari senza ideologismi senza settarismo i senza concezioni Piccinelli del proprio interesse di bottega
Però pensiamo anche che un elemento preminente in questo momento si è dato dalla necessità di importare in termini di lotta politica e di battaglia politica di estrema che avete in piena autonomia
La ricerca di questa unità di prospettiva
Badate bene per essere chiari
Questo non vuol dire affermare delle concezioni che io ritengo senza futuro e senza fondamento tipo quelle che siccome il PSI è quello che siccome il PC è quello che la prospettiva dell'alternativa di una soluzione di governo alternativo di di un di un avanzamento della Società italiana sta nell'affermarsi di una forza diversa che sbaraccato tutto quanto diventa egemone
All'interno del movimento operaio e popolare e i giochi sono fatti queste sono stupidaggini
E lo possiamo dire perché solo stupidaggini che hanno percorso
La nostra cultura la cultura della della nuova sinistra la cultura che nasce la grande fatto positivo il Sessantotto peraltro così ma ha detto questo si tratta di non perdere la dimensione della necessità di un'iniziativa politica autonoma oggi
Ecco perché noi siamo così abbastanza perplessi di fronte alcune scelte che mi sembra abbiate fatto
Come quelle di presentazione nelle liste del Partito Comunista Italiano
Badate bene si tratta di di capirci su queste cose non perché vogliamo dare alla questione elettorale un valore esagerato e non perché vogliamo su questa questione e innescare delle delle facili polemiche
Ma noi pensiamo che sia un un dato almeno possa apparire come un dato che
Siamo rende più difficile l'esercizio di quel ruolo che almeno delle proclamazioni sembra che il vostro stesso congresso voglia a a segnare al Partito di Unità proletaria
Bene in questo senso
Cioè nel senso delle cose che ho poc'anzi detto
Vanno anche le iniziative che noi abbiamo cercato di fare come democrazia proletaria
Convinti come siamo che l'esercizio autonomo di questo ruolo all'interno della sinistra comparti iniziative autonome sul terreno di massa sul terreno dell'iniziativa politica non soltanto il dibattito
è questo il senso che preghiamo tutti quanti di leggere
Quella che è stata la nostra iniziativa sui due referendum quello sulla contingenza e quello sullo Statuto dei lavoratori
Badate bene dovremo e potremo ancora discutere è chiaro che non siamo degli adoratori della strategia referendaria anzi pensiamo che c'è un'imbecillità è chiaro anche che non pensiamo che il referendum apre un valore di democratizzare
Noi pensiamo che sia uno strumento di battaglia politica comunale tutte si può scegliere a secondo della valutazione che si dà del terreno e delle condizioni in cui la battaglia politica può essere combattuta
Però noi crediamo anche che quell'iniziativa pur così limitata c'è stato l'unico segnale concreto
Che è stato dato a questo livello di opposizione ad ogni età con la scala mobile
Ma proprio perché è un segnale che va ben oltre il conseguimento di quell'obiettivo relativo al ripristino della contingenza sue dichirazioni ma perché parliamoci chiaro insomma ma nessuno ha mai pensato che con questo sì affronta ci risolve il problema della scala mobile a strutture salario di una politica rivendicativa eccetera eccetera ma è un segnale politico importante non a caso ci sentiamo confortati dal tipo di adesione di massa e qualificate socialmente e che ha attraversato la sinistra che questa iniziativa che ha avuto mi spiace di avere già preso troppo tempo e voglio e voglio arrivare rapidamente alla conclusione ma sarebbe interessante ricordare quanta parte di militanti di iscritti di tutti i partiti di sinistra indiscriminatamente
Hanno non soltanto sostenuto questa iniziativa nel senso di firmare
La proposta referendaria ma si sono dati attivamente da fare per organizzare questo consenso è una cosa che mi fa piacere che non rivendico per per per per per per per per sputare in faccia qualcuno insomma o per sottolineare la cecità di qualcuno è una questione che mi fa piacere sul serio
Perché mi dà la misura di quello che è il livello di consenso popolare possibile non solo attorno all'iniziativa
Ma che consulente su questa base di sviluppare un'iniziativa politica ben più ampia un processo ben più ampio di ricostruzione di identità
Di iniziativa di classe di forte operaia
Bene siamo mossi su questo terreno siamo mossi su altre crediamo che non vada dimenticato il famoso campo dei delitti e delle pene come lo si chiama oggi come te perché il terreno di intervento sulle coste la democrazia in questo Paese
Va bene ma qui ripeto non posso non posso dilungarmi di un camion
Infine
Di fronte a questa crisi di governo comunque
Mi corre l'obbligo di ricordare una posizione che abbiamo sul
Noi abbiamo detto chiaramente
Che ci sia in
Giusto
Arrivare allo scioglimento anticipato delle Camere
Ma perché
Perché siamo convinti che le preoccupazioni per esempio del Presidente della Repubblica e di tanti altri gli altri poison invischiati nel famoso gioco del cerino no
Che si passa che si ascolta chi lo tiene in mano all'ultimo momento cioè quello che porta la responsabilità delle elezioni anticipate ma noi siamo convinti al contrario di questi ed è presidente della Repubblica
Che il mantenimento in vita di questo Parlamento dopo tutto quello che è successo c'era un fattore acceleratore del distacco tra il Paese reale e quelle che sono le istituzioni politiche di questo Paese che mi piacciono mi piacciono c'era un ulteriore fatto di disgregazione di sconforto tra la gente e io in quel tono ed è un fatto negativo non positivo nel solo sarà orgoglioso di un Parlamento dove siedono a decine ladri imbroglioni golpisti più o meno della P due come fatto di garanzia del mantenimento dell'ordinato confronto democratico e come fatto di garanzia rispetto ai rischi che un vuoto di potere cosiddetto potrebbe porre queste sono le ragioni per le quali noi diciamo l'elezione non risolvono un accidente ovviamente
Non creano tutte quelle condizioni che lo il primo indicavamo come dispensati indispensabili per parlare e costruire un'alternativa reale ma solo un passaggio che può favorire sono un elemento comunque un segnale di rinnovamento di quello che il ceto politico italiano
E io credo che in questo senso vadano accolte in questo senso si giustifichi anche la proposta che noi abbiamo fatto opere per quello che quindi per concludere
Noi pensiamo che
I compiti di cui si parlava prima
Richiedono
Un lavoro di profonda trasformazione sinistra un lavoro di lunga lena
Noi pensiamo che
Tutto questo non sarà
Non costituisce un percorso Facci agilmente praticabile
Noi pensiamo che tutto questo comporti per noi non ci mettiamo dentro in prima persona
Una profondissima trasformazione culturale ideale e politica
Cioè noi dobbiamo metterci in grado di dare delle risposte che non sono soltanto in termini di obiettivi e di Pregola ma immediato a quelli che sono tutti gli elementi prodotti dalla crisi di questo sistema
Di fronte a tutte le aspettative che questa crisi ha prodotto ma di fronte anche alla coscienza dei fallimenti che tante speranze e soluzioni passate prospettive passate questa storia
Questa nostra storia recente ha generato
Quindi bisogna dare risposta a questo bisogno di cambiamento
Costruendo una nuova cultura comunista nuovi metodi nuovi processi
Noi pensiamo che oggi lo si possa fare e questo è l'aspetto se volete più positivo in una situazione di più
Noi pensiamo che non sia morto
Tutta una parte di contributi di esperienze che è venuta da sé santo
Direi che la nostra stessa esistenza
E il fatto che nella nostra esistenza ci poniamo problemi di questo tipo sia la conferma di questa di questa affermazione
Pensiamo quindi che ci siano le condizioni per costruire questa alternativa ma bisogna assolutamente riuscirà a far vivere capacità autonomi di iniziativa politica e culturale in questo Paese
Bene la conclusione
è veramente arriva
E vantaggio anch'io riprendendo la metafora
Di Lucio alla conclusione del suo intervento
E c'è la famosa questione del dito del cielo
C'è certamente stupido quello che guarda il dito c'è comunque un problema di direzione nella quale di tre punti e allora io penso che dobbiamo fare attenzione per poter dare le risposte di cui si parlava prima
Affinché questa direzione indicata
Non sia semplicemente una galassia molto lontana alla quale tutti teniamo alla quale tutti vogliamo arrivare ma non sappiamo come ma sia una direzione di processi reali percorribili
E in questo senso e in questo senso il problema della direzione del diritto è fondamentale come quello della stupidità di chi guarda soltanto il dito ma però deve essere posta con estrema attenzione
Ringraziamo il compagno Gorla la parola la compagna Isabella quattordici
Come donna come militante politica come compagna del dunque ormai come credo anche tutte le altre donne di questo Paese lei militanti politiche degli altri partiti
Invece le compagnie del Pup
Mi sento confermata troppo il risultato elettorale di questo referendum
Mi sento confermata
Su una questione sulla quale stavamo riflettendo da tanti anni posta da quelle che avevano avuto più coraggio
Ma evidentemente sentita anche da tutte le altre sulla questione che le donne finalmente hanno depositato nel segreto dell'urna dopo averlo per tanti anni confessato solo ai preti nei confessionali cioè che la loro vita non è segnata dalle gioie della maternità ma è segnata dal dramma di una sessualità non vissuta della violenza dell'avvocato clandestino o no definito desiderati nulla subordinazione totale
Sì finalmente si è visto e questo grazie anche all'iniziativa del Partito Radicale che il personale delle donne
E insisto il personale delle donne non il personale di chiunque è politico questo è il modo diciamo donne escono in cui ci si può ritrovare dopo questa vittoria referendaria
Ed è il modo donne escono in cui abbiamo costruito L'Unità delle donne e dei partiti laici e di sinistra in questi otto mesi di campagna referendaria
In cui ci sentiamo unite come compagni del tutto e delle e mail lesse credo malgrado divergenze profonde per le pratiche diverse sul problema della commissione femminino del seminario femminista
Per cui alla fin fine movimento delle donne di Tolle dei partiti pone le divergenze in otto mesi di lavoro si sono trovati uniti in un no compatto per cui dirò di più addirittura il tentativo
Di mobilitare delle donne da parte del mondo cattolico a favore dei siti non è riuscito il giorno dell'otto marzo che pareva pure molto opportuno
Giorno in cui anche una marcia per la pace apparentemente quindi completamente fuori dallo scontro referendario che incombeva
E diventata una marcia il cui slogan non ricordo ma che è stata comunque una pancia per la pace per la vita controlla poco clandestino
In cui ancora il Papa quando ha fatto il raduno delle donne cattoliche ha visto una chiesa vuota e piena prevalentemente di suore e di vecchie
Passando invece ad un'analisi come si suole fare in una forza politica quindi come ci siamo sforzati di fare in tutti questi mesi
Vorrei mettere in evidenza partendo non dalle dal dal risultato referendario ma partendo da dalla storia di questo referendum
Come effettivamente lo scontro non fosse sul problema della Porto non fosse su una questione specifica non fosse su una questione ideologica la vita o la morte ma era uno scontro politico in senso pieno
Uno scontro politico e che prendeva con l'iniziativa del movimento per la vita da una parte e con l'iniziativa del partito radicale dall'altra
A sconfiggere
Il Partito Comunista in maniera definitiva a cacciando della più assoluta marginalizzazione cancellando dalla realtà italiana un sedimento positivo degli anni dell'unità nazionale per la legge centonovantaquattro
Quindi uno scontro politico forte che è stato condotto per interposta persona
La Democrazia Cristiana ha usato o si è fatto usare o comunque e la cosa è avvenuta attraverso il movimento per la vita
E
Nella sinistra si tentava di spaccare il movimento delle donne si tentava di spaccare le donne del paese per dimostrare che l'ipotesi del Partito comunista perché queste hanno detto i radicali durante tutta la campagna elettorale
Passata della legge centonovantaquattro per cui la porto si doveva farlo obbligatoriamente delle strutture pubbliche quest'ipotesi statalista
E stalinista non sono tutti gli altri aggettivi che sono stati usati dei radicali
Era assolutamente estranea
Al corpo elettorali italiano era estranea alla cultura del movimento delle donne e quindi su questo il partito radicale intendeva
Dare un contributo ad un'ipotesi dell'alternanza che non fosse pura e che lo fosse semplicemente e il nell'assicurare la governabilità per intanto da parte del Partito socialista
Condividendo le responsabilità di governo con la DC ma che fosse anche il mantenimento di una certa conflittualità sociale
E che quindi permettesse un recupero di un molti di un settore già una parte del movimento delle donne
E che poi potesse essere ricondotto a ipotesi liberisti che neoliberiste liberali o come li vogliamo chiamare
Questi top progetto politico è fallito in pieno
La posizione del partito comunista da settembre ad oggi è completamente cambiata dico oggi veramente per dire l'altro ieri nel senso che le cose cambiano e precipitano di giorno in giorno
Nel senso che questo risultato tende a sparire nel giro di proprio di pochissimi giorni però al momento della vittoria del no
Quella posizione del partito comunista e io direi già prima e anzi rivendico un articolo scritto due giorni prima del voto in cui dicevo che la battaglia era già stata vinta nel Paese anche se poi la gente magari si confondevano e ne scrive
Questo disegno politico di cui il Paese partito radicale era stato lo strumento un artefice
è assolutamente fallito questa è una grande vittoria politica della sinistra
Che si è dovuta a unificare assieme alle altre forze laiche per difendere questa legge ciò non era affatto scontato in settembre
In settembre i tempi le tentazioni vispo stare il problema della difesa della legge sul problema dei suoi miglioramenti erano molto forti nel partito liberale nel partito socialista in Democrazia proletaria
Erano molto forti dentro il movimento delle donne che aveva sempre sostenuto che la legge andava migliorata
Che aveva anche appoggiato l'iniziativa di un comitato di applicazione e miglioramento della legge in settembre non era affatto scontato che ci sarebbe stato lo schieramento così compatto in difesa della legge centonovantaquattro
Questo schieramento si è raggiunto con un lavoro politico
Molto forte molto importante
Che è stato fatto delegato alle donne dei partiti come esseri di seconda categoria
Ma con un disegno preciso forse io penso da parte
Della compagnia Serroni del partito comunista a cui mi pare si possa e senta poi averne di rimando una certa arroganza e che Partito comunista quando le cose gli vanno bene non si risparmia
Però dico un riconoscimento che gli va invece fatto salvo questa potenza di ritorno
Gli va assolutamente fatto
E c'è stato un impegno da parte delle comunista e anche da parte nostra in questi comitati delle donne dei partiti a guardarsi in faccia discutere Peter Fonda quali erano le qualità di questa legge e questa legge è stata rieletta
Da questi comitati delle donne e dei partiti è stata riletta Cavandoli fuori una una una lettura
Che non era quella che invece aveva dato per esempio da Tina Anselmi
Con una disposizione ministeriale che riduceva l'intervento abortivo delle strutture pubbliche
E con l'organizzazione dell'obiettore di coscienza dei medici ma una lettura nella quale dalla quale si evidenziava che i caratteri di questa legge erano il riconoscere insieme
L'autodeterminazione della donna cioè un principio di libertà e io dico individuale
E la responsabilizzazione sociale rispetta questa libertà che era il segno di una forte negatività cioè un rapporto sessuale mal vissuto un rapporto sessuale che era la perché poi dalla
La tragedia e che sta dietro ogni avvolto
Su questi con le donne dei partiti con lungo dibattito si sono unificate
Le donne dei partiti con grande difficoltà sono arrivate ad essere unite sul concetto che fosse effettivamente un elemento di culturale superiore imporre in una leggera struttura pubblica e impedire la porto nelle strutture private
Perché solo così si poteva sconfiggere la porto come segno negativo del rapporto uomo-donna
Contemporaneamente il movimento delle donne che pure aveva già una sua riflessione avanzata sul miglioramento della legge
Anche qui con una lotta forte con i forti contrasti con una verifica della propria cultura c'era una cultura anche radicale anche liberale anche riportabile al alla cultura del partito socialista il movimento delle donne con non poca difficoltà con un dibattito politico approfondito arrivava ad un'apparente silenzio
Un'apparente silenzio però che si poneva del paese come una unità assoluta sui due no all'attacco alla legge sull'aborto questa unità del movimento delle donne
Da cui nessuno in fondo si è staccato mi pare eccetto ad Adele Cambria ma anche il Partito socialista avuto no ristruttura insomma
E questa unità del movimento delle donne che è sembrata silenzio ma che oggi
Vedendo risultato referendario possiamo anche leggere in maniera in maniera nuova acquistato grandemente perché il tentativo di dividere il movimento delle donne dov'è riuscito
Perché qui nessuno ha potuto usare il movimento delle donne
Ma attraverso le donne dei partiti dello sport della campagna elettorale le tematiche elaborati da questo movimento hanno circolato nel Paese ed erano le uniche tematiche con cui si poteva effettivamente difendere questa legge
In questo senso una grande occasione
Allora sì tutto ciò è avvenuto
Se il movimento delle donne esce io dico in maniera superba da questo scontro perché in presenza di una divaricazione delle forze di sinistra con un attacco del partito radicale così forte ai è riuscito ad uscirne unito
Anche se con difficoltà di parola
Ecco qui
Dopo il risultato referendario ci dobbiamo come forza politica credo porre alcune domande
Viene logicamente spontaneo domandarsi come questo movimento abbia potuto materie alla sommità
Come mai questo scontro che è stato reso politico voglio sottolinearlo dall'iniziativa del movimento ora del Partito Radicale per dividere la sinistra e del movimento per la vita
Non dall'iniziativa come avrebbe dovuto essere dei partiti di sinistra subito dopo l'approvazione della legge
Un'iniziativa politica che sarebbe stata molto necessaria per far conoscere la legge per andare avanti nello scontro visto che questa legge trovava una straordinaria applicazione del Paese il che dimostrava
Di essere assolutamente rispondente ad una cultura del Paese che questo voto ha espresso una cultura che vuole che l'orientamento sia contro la DC e per l'unità della sinistra questo è il senso del vuoto
E la legge riconoscendo sia il diritto individuale della donna di decidere sia insieme la responsabilità sociale e attraversa da gratuita e l'assistenza unica legge in Europa la eguaglianza di tutte le donne
Questa questa legge e indica scusate devo credo che sia una forzatura era riflessione che l'ho fatto in tutti questi anni la propongo perché ritengo debba diventare repressione di tutta la nostra forza politica
Questa legge rappresenta una terza via tra lo statalismo da cui il Partito comunista era partito del concepire il problema e la concezione libertaria di tipo radicale da cui invece partiva il movimento delle donne al punto che il movimento delle donne per suo conto non era affatto riuscito a formulare un'ipotesi di legge anche se c'aveva tentato
E anche se in questo tentativo del movimento delle donne c'erano stati contributi di culture politiche non pianti allora perché si tratta di non ricordo poetico e settantasei ecco se era stato un contributo ma non si era riusciti ad arrivare ad una legge di questo tipo
Come mai la legge invece ha queste caratteristiche
Le ha perché è stata votata come unità delle forze di sinistra è dai tempi
E stata votata nel periodo dell'unità nazionale quando cioè il Partito Comunista pente intendeva nello stesso tempo al massimo di unità col mondo cattolico quindi sono state tenute presenti anche il
Tutti i contributi e le eventuali obiezioni sul piano culturale del mondo cattolico
Perché è una legge che è stata verificata in uno scontro infuocato nel Paese col movimento delle donne
Non mi pare che ci siano altre leggi che abbiano queste caratteristiche e allora ecco che si spiega anche il fatto che in essa lo statalismo i l'obbligatorietà delle strutture pubbliche sia fortemente corretto
Dall'autodeterminazione reale della donne come questa concezione
Sì è una concezione nuova in Italia nella sinistra una concezione che non ha nessun partito preso di pensare e che invece è la sintesi di una storia politica degli ultimi dieci anni
Sul problema del rapporto individua stato persona stato soggetto Stato sul problema della democrazia su un problema insoluto
Della tradizione della seconda della terza Internazionale sul problema insoluto nella storia del socialismo reale
Allora in ciò noi vediamo in ciò noi vediamo una grande portata di questa vittoria e ci domandiamo quindi nella quale i quali sono i nostri compiti e ci domandiamo quindi se questa grande portata è stata raccolta non ci pare affatto che sia stata colta
Perché non è stata questa l'impostazione che la campagna elettorale la campagna elettorale scappi impostata su tematiche anche molto attinenti anche profonde però donne e mettendo in evidenza gli aspetti rilevanti di caratterizzazione politica di questa legge
Non si voleva portaerei di mettere in evidenza il carattere di scontro con la Democrazia Cristiana il carattere di rinnovamento che difendere questa legge ha imposto anche alle stesse forze di sinistra e laiche allo stesso partito comunista
Per cui Berlinguer ha dovuto parlare di maschilismo dei rapporti di coppia nella ricerca scientifica
L'ingrato mito parlare di sessualità
Però
La sintesi non è emersa una sintesi adeguata che ci possa partire siamo di fronte ad una e ad un ente dizione che c'è una terza via un terzo modo di fare le leggi che non schiacci l'individuo che non schiacci la persona
E che del resto non renda la persona elemento completamente indifferente allo Stato e reciprocamente diciamo reciprocamente Sabella per sì mi dispiace di dover venire qui perché ovviamente da ciò le conseguenze sono estremamente grandi
Da un lato subito dopo il voto questa grande carica questa grande potenzialità tende a cadere perché il partito socialista al governo e Partito comunista l'opposizione non possono gestire insieme per i partiti laici in cui locuzioni di cui sappiamo non possono gestire insieme una sintesi che non è emersa completamente neanche prima per cui il partito socialista
Pare attraverso il decreto di Aniasi test di cui si è letto sui giornali tende ad alzare la quota di apporti possibili nelle strutture private annullando di un sol colpo
Per puro efficientismo e rendendo possibile ciò che i radicali sostenevano si poteva fare solo uno di loro referendum
Cancellando con un colpo di spugna otto mesi di dibattito di unità delle donne e dei partiti d'altro lato il Partito comunista all'opposizione giustamente
Tende e sostiene che questi comitati De Donno di partiti devono continuare
E quindi ci si chiede come tutta questa potenzialità politica e chi la possano sviluppare e allora io chiedo concluderò su questo sebbene poi cacciò e si tratterebbe semplicemente cambiare discorso noi come DUP
Cosa diciamo
Quale sinistra rifondiamo come da rifondiamo la rispondiamo noi cose diciamo rispetto al decreto di Aniasi diciamo qualcosa o non diciamo niente perché non non accetto che sia delegato a me o alla Libia nel Comitato delle donne e dei partiti
Di andarmi a scontrare con la compagna Marinucci
Su delle scelte che sono scelte politiche complessive del suo partito
Perché in primo luogo non servirebbe a niente ed è di gran lunga superiore la valenza invece del trovarsi in quanto donne e quindi di fare nostra una forza che ci deriva dal fatto che le donne si riconoscono come oppresse
E non servirebbe a niente
E invece e si tratterebbe di vedere se il dunque non abbia ruolo da e giocare in questa vicenda
Oppure se debba continuare come mi pare abbia continuato e mi riferisco a tutti più che alle me lesse perché è una porta più anticamente parlamentare
Dico se doveva continuare nel riconoscimento che c'è un grande movimento delle donne
Per poi lasciare che le donne e questo movimento si facciano le cose da soli il che vuol dire allora che questo settanta per cento viene diviso a metà per il partito socialista al governo e Partito Comunista all'opposizione
E non si vede noi che vuole riusciamo ad avere
Nel mettere in evidenza e nelle fondare una coscienza che questo è una strada un segno
No
Che si può avere una forte si può avere una direzione di riflessione su quello che è il superamento dello statalismo
Della della Terza Internazionale dell'esperienza di socialismo reale su quelli che sono quindi i problemi che sono emersi
E vorrei aggiungere una sola cosa
Di fronte a soggetti emergenti di cui parlava anche Magri ieri di fronte a questo
Fatto che non sembrano esserci più interessi che facciano confluire forze
Sugli stessi obiettivi per cui la ricomposizione appare difficile ecco vorrei sottolineare che invece le donne sembrano oggi avere ancora degli interessi obiettivi chiede unificano
Non erano certo donne che avevano bisogno di fare la porto negli ospedali quelle del movimento delle donne le le le avanguardie femministe storiche
Che pure e si
O hanno taciuto sono state per il no dov'erano donne che avevano bisogno loro ma erano donne che si riconoscevano con tutte le altre donne riconoscevano le differenze sociali e quindi accettavano anche la forzatura delle necessità della struttura pubblica
Questa è una cosa estremamente qualificante è il segno che c'è il nel movimento delle donne e nelle donne una possibilità di interesse convergente convergente che si fonda sulla materialità della condizione della donna che il far
O di portare il peso del rapporto tra l'umanità
E il processo di produzione dell'umanità spessa un peso che la donna porta da solo ad un peso materiale che le accomuna tutte in questo senso c'è una una possibilità di convergenza
Ipotetica prima confermate in questo scontro referendario e si è qualificata su una concezione e io preferisco comunista in senso lato
Che è quella e questa legge frutto grande ed in grado di fatto di una grande lotta
E quindi mi chiedo se non sia d'ora in poi e giusto citare il movimento delle donne anche perché questo darebbe conforto al movimento steso che ha lavorato dieci anni sentendosi dire che non stava facendo politica
Riconoscerà il movimento delle donne ecco la Liga ha detto la contitolarità dell'entusiasmo io dicevo centralità diciamo o anche avrei alcuna proposta
No IBA i diciamo il soggetto a cui ci si riferisce per tutto ciò che concerne l'evoluzione delle istituzioni perché quello è il terreno su cui le donne si sono sempre dovuta scontrare
Zambelli attentamente
Compagni abbiamo ancora faccio appello alla vostro impegno
Abbiamo avuto una giornata di lavoro molto pesante stiamo per finirla ci sono ancora molti compagni iscritti a parlare e quindi io penso che siccome sono le sette e un quarto
Abbiamo il tempo ancora per due interventi prima dell'intervento della compagnia Mendoza però rigorosamente sarò severa nei tempi ma credo che possiamo impegnarci ancora in questo senso e allora dà la parola al compagno di Stefano segretario regionale per la Calabria della nell'ente
E al compagno Tecce segretario regionale della Campania dunque e quindi alla compagna Dina mandata io vi prego compagni proprio perché siamo tutti molto stanchi di fare il maggior silenzio possibile perché quando si è stanchi il silenzio è ancora più necessario
Io spero di non farmi riprenda la compagnia Castellina per cui cercherò di essere brevissimo
Appunto perché ritengo che uno dei rischi che corriamo in questo in un congresso un convegno come questo
Sia quello di non riuscire a sviluppare un dibattito come usualmente si dice all'altezza all'altezza una parte della relazione che si presenta e si è presentata di per sé esaustiva e all'altezza dei problemi che l'attuale fase politica sia nazionale che internazionale ci pone
Un secondo rischio e in conseguenza del primo consiste nella pare nello sviluppare dei dei contributi che riescono ad essere concreti cioè che seguono che non seguano un rituale scontato
Intanto giusto per dire che c'è poco da approfondire ma che invece colgono degli aspetti interessante allora io penso una delle cose innanzitutto che questo appuntamento questo congresso a due valenze positive che non vanno assolutamente sottovalutate e quindi non vanno mortificate
La prima e sicuramente quella che si tratta pur sempre in un congresso di unificazione tra due forze della sinistra
Per cui anche se esso viene dopo una fase dopo tre mesi di discussione e perché no anche di estreme contraddizioni assume proprio perché avviene un valore estremamente positivo all'interno di questa parte politica
Allora compagni anche se il dato di per sé non deve essere enfatizzato sono convinto che in questo panorama questo momento di unificazione tra le nostre due organizzazioni rappresenta o meglio deve rappresentare un grosso punto di riferimento
Per tutti coloro e se dal mio punto di vista nel nostro Paese sono tanti che oggi sono se seriamente sinceramente convinti che nel nostro Paese la fermata una politica di trasformazione reale e quindi una politica va fermata una politica di alterne di alternativa all'attuale regime e qui allora brevissimamente andrebbe ricordato il dato del referendum specie quello che riguardava i i i tre referendum oltre quello duecentonovantaquattro che riguardava i rapporti tra Stato e cittadino
Penso che sia inutile ripetere gli elementi di analisi che sono stati fin qui riprodotti dalla dei compagni che mi hanno preceduto
Però penso che vada e che vada sottolineato il fatto che abbiamo perso abbiamo perso male ma anche quella percentuale seppur minima che ha rifiutato una certa logica
Passatemi il termine forcaiola della sinistra tutta deve essere ricondotta alla nostra alla nostra ipotesi politica
è evidente però che al di là di questo dato che deve essere utilizzato deve essere meglio considerato con più attenzione
Una il nostro la nostra unificazione non sarà di per sé un fatto moltiplicativo di effetti positivi ma dovremo andare naturalmente a verificarla rispetto ai contenuti che riusciremo ad esprimere e finora
Sia del documento di tesa appunto che anche dalla relazione introduttiva la strada è stata imboccata e dal mio punto di vista anche in maniera egregia
Dicevo appunto ma rispetto anche essenzialmente alla iniziativa politica che riusciremo a sviluppare cioè il programma e l'iniziativa politica sono due dati che non dobbiamo mai scindere l'uno dall'altro
Allora il secondo elemento e appunto il quadro come accennavo prima nazionale internazionale all'interno rispetto a questa fase ora anche qui senza ripetere cose già dette condividendo nella sostanza le analisi fin qui svolte un dato però dal mio punto di vista compariva ha detto
Certo abbiamo detto finora che la vittoria del compagno Mitterand deriva anche da una certa crisi del regime di Giscard da una crisi di credibilità dalla crisi
Istituzionale anche però Compay una cosa secondo me va pur detta e cioè che Mitterand ha vinto cioè oggi assistiamo ad una sinistra in Francia che pur lacerata
Con estreme con tradizione al proprio interno riesce però ad andare al governo al potere dal proprio paese
Con tutti gli annessi e connessi che questo fatto comporta e che qui e che necessariamente comporterà e non mi riferisco solamente a tutte le vicende interne che si aprano al fronte
Ampio che si apre su questa vittoria già i primi sondaggi riportano con estremo rilievo come la fu il fronte della della sinistra nelle legislative nella elezioni legislative sarà sarà utero
Ebbene è tutto da verificare e sebbene la prova che aspetta i compagni francesi sarà grossa e importante non solo per loro ma per tutta la sinistra Europa questo dato va assunto come un dato come un dato importante
è chiaro invece che all'interno del nostro Paese la situazione e invece pongo un momento di caduta verticale io oserei dire che siamo arrivati a una momento di rottura e questo badate bene e non tanto per usare un un luogo comune o una solita frase fatta perché son veramente convinto che il momento decisivo cioè corriamo il rischio che se da tutto ciò cioè se che da questa fase
Non emergerà un quadro politico
Diverso penso che molto pesantemente rischieremmo di tornare indietro e non so neanche per quanto tempo e quello che non a caso ho usato il termine solamente solo il termine quadro politico
Abbiamo verificato anche nella nel dibattito dei contributi che sono giunti dall'esterno quanto oggi sia poco credibile andare ad un programma comune delle sinistre a sinistra abbiamo verificato si trova divisa e fortemente in crisi e anche qui abbiamo usato i termini cioè cerchiamo di usare i termini esatti del problema abbiamo detto esiste una questione comunista
E mi pare che l'intervento
Dai compagni Chiaromonte l'abbia espressa in termini chiari e precisi
Un partito che come il partito comunista che incapace in questa fase ad incidere sulla realtà sulla dinamica delle cose in chiara difficoltà a mobilitare
La gente in chiara difficoltà mobilitare il suo stesso quadro interno e cosa più grave non colmi incapacità che esprime a non diventare punto di riferimento chiaro delle masse del nostro Paese io Holes amente ho ascoltato con estrema attenzione sicuramente ma quindi con perplessità l'intervento che è stato qui il contributo che è stato qui portato perché credetemi
Mi son posto la domanda rispetto a quale fase rispetto a quale momento della storia l'intervento del compagno si poneva pare che tutto quello che noi in questi giorni abbiamo verificato abbiamo vissuto non fosse Successo come se questa caduta verticale di credibilità delle istituzioni di un quadro politico complessivo
Di uomini eccetera eccetera non sia Livo una un grosso peso una grossa grosso condizionamento che noi oggi abbiamo nel nostro Paese abbiamo all'interno della sinistra come se tutto ciò fosse stato eliminato e quindi una riproposizione quasi meccanica di una di una di una proposta politica appunto quella dell'alternativa democratica che appunto non si capisce bene in che termini poi deve essere deve essere espressa
E quindi voi ci proviamo allora paradossalmente ma a questo punto non tanto possiamo quindi dire che le cose le l'evoluzione del nostro paese simbolo più per fatti indotti più per fatti esterni che non per reale capacità delle forze dell'opposizione ad a portarle avanti quindi partito che fa politica del nostro Paese e quello della magistratura almeno fino a oggi nessuno è riuscito neanche a dargli un supporto politico ma dicevo esiste anche si è detto una questione socialista
E Simone qui siamo veramente al paradosso c'è un partito che buona allo stesso tempo sia per il mantenimento dell'attuale quadro politico dell'attuale del core della conservazione dell'attuale blocco storico ma nello stesso tempo e e diventa decisivo per un eventuale modificazione strutturale cioè per una alternativa allora qui evidentemente la riflessione va condotte va condotta con estrema
Attenzione cioè nel senso che noi dobbiamo fare in modo già anche qui molti contributi sono stati portati che però una scelta eventuale da parte dei compagni socialista da parte del del Partito socialista sia una scelta non tanto di rigetto rispetto a situazioni incontrollabili ingestibili che si trova in questo quadro politico ma sia venga derivi da una capacità di tutta la sinistra Adda farlo muovere ASPI
Un giorno in una direzione in un'abitazione alternativa allora noi anche in questa direzione dobbiamo essere estremamente chiari e non parlare con il linguaggio astratto misterioso in genere della politica dobbiamo lanciare da questo congresso un segnale chiaro e preciso per la sinistra tutta e per il Paese
Dobbiamo per affinché etico il Partito comunista il partito socialista la sinistra deve candidarsi in termini precisi appunto per la guida del nostro Paese cioè non è una questione vipere e sono
Non sono mature mentale che proverà a situazione per come storicamente si sta determinando e matura per un'affermazione
Di questo tipo ma evidentemente anche qui non basta un'affermazione sebbene categorica
Ma bisogna sviluppare un'ampia un'ampia battaglia politica in tutto il Paese bisogna spostare su queste ipotesi grandi masse bisogna sviluppare nella società le condizioni
Per una tale ipotesi bisogna fare i conti con quelle grandi questioni che già nella relazione venivano dette che sono state ulteriormente approfondite come appunto quello dalla questione cattolica
Una società però all'interno dalla quale va sviluppata questa questa grosso impegno politico che però guardate bene i compagni per l'ennesima volta ha dimostrato di voler rompere concerti condizionamenti con un certo quadro ha dimostrato per l'ennesima volta di essere forse un passettino oltre la capacità poiché la sinistra nel suo complesso ad porsi come guida del Paese quindi allora mi pare che è evidente non certo perché lo dico io che la crisi è reale
E abbiamo detto una crisi di blocco storico allora evidentemente in quanto tale possiamo e dobbiamo oggi più che mai paresi che la sinistra si candidi e riesca a sviluppare quelle iniziative concrete per
Appunto per la direzione de dello stesso paese
Per concludere due cose vorrei aggiungere anche riferendomi alla relazione proprio per
Far sì che poi da questo congresso non emergono tanto delle puntualizzazioni sulla analisi politica ma invece si producano degli spunti e che secondo me il Congresso deve assumere e probabilmente anche le conclusioni e il partito tutto per arricchire la nostra proposta politica
E penso io che non sia ancora sufficiente
Per un partito colle ambizioni come il nostro pur all'interno della comprensione che più volte abbiamo affermato che questi lavori l'analisi e l'iniziativa che andiamo che abbiamo sviluppato o che andiamo a sviluppare nei confronti della della questione meridionale ecco io penso che se siccome proprio sì ho finito che i due problemi sono estremamente legati quello del terremoto e quella questione meridionale che lo stesso terremoto è stato ed è una cosa molto seria abbiamo noi fin da subito ha affermato che le cose la situazione dopo quel fatto drammatico non sarebbe comunque più tornata come prima cioè nel senso saremmo andati avanti fanno riuscire a creare le condizioni per andare avanti o anche lì saremmo pesantemente tornati indietro allora delle cose compagni o ci siamo presi in giro innanzitutto noi stessi o abbiamo sbagliato tutto delle due l'una io però penso che non è una volta probabilmente abbiamo invece e continuiamo a sottovalutare un dato fondamentale della della della Corte non a caso italiano che appunto nel bene e nel male comunque la questione meridionale e non dico che i referendum l'hanno dimostrato non dico che oggi
E quello che sta succedendo dico anche la la le dimissioni del compagno Antonio sono significative anche così brutalmente detto questa sorta di separazione tra la DC che si prende le zone interne scusate la semplificazione e il PC che si tiene Ravone non mi pare che noi con
Partito possiamo assistere passivamente a tutto ciò mi pare invece che ne dobbiamo con forza e determinazione anche perché la si gioca il mio punto di vista molte delle cose non tanto della campane della basilica ma di tutto il Meridione perché unità vento serio e capace si riverbera su tutto il Meridione che metto le leggi compagni giochiamo molto della capacità nosta nel fare il programma molto della capacità nostra di incidere all'interno della sinistra la compagnia concludendo io voglio dire questo e sebbene noi viviamo e io son d'accordo i nella contraddizione e si accompagna Magri poi molti hanno ripreso io son convinto che in questa fase dobbiamo far sì che il prodotto diventi un partito sempre più forte sempre più capace di incidere interna alla società sempre alla testa di una trasformazione e modificazione della sinistra tutta
Allora la parola compagni il compagno Tecce il penultimo intervento e si prepari poi per l'ultimo intervento la compagna Pino Ammendola Fronte rivoluzionario del Salvador compagno Tecce si è impegnato a parlare dieci minuti
E che fatte adesso già tra
Credo che la relazione che il compagno Mario ha presentato a questo congresso non sia solo utile ed importante rispetto all'autorizzazione nella fase attuale di crisi e di scontro sociale
Di tutto l'insieme dell'impianto analitico di crisi e terza via ma sia una solida base politica su cui questo congresso può andare a decidere
Questo unificazione fra produttori M. lesse valorizzando questo processo come essenziale alla costruzione di un alternative proprio perché sono d'accordo sulla sostanza
Della relazione e sugli arricchimenti Avesta portata nel dibattito molti interventi vorrei come il compagno che mi ha preceduto partire da un tema specifico il Mezzogiorno nel dopo terremoto
Che forse giusto trovi più attenzione non solo in generale
Ma perché in questi mesi su di esso si gioca una partita mai come in questa fase infatti la questione meridionale si deve porre come grande questione nazionale
Perché in sostanza una svolta nella politica meridionalista è possibile solo dentro una profonda inversione della politica economica del paese e in questo senso è un banco di prova per qualsiasi svolta di governo e non è un caso che lo stesso nuovo tentativo di Forlani
Tenta di ripercorrere la linea economica del governo caduto e c'è una linea di cui abbiamo fatto bene a mettere in luce la falsa contraddittorie tra fra una politica reale di grossa svolta recessiva
E il Palano programmatico di sviluppo di la Malfa agitate sbandierato spesso dal sindacato col sindacato scusate come base per una politica meridionalista ed oggi invece usato strumentalmente con lo scopo dichiarato di agire
Sulla riduzione del costo del lavoro con la manovra sulla scala mobile queste una linea di chiara ispirazione neoliberista che sta producendo al nord come al sud guasti irreparabili in interi settori produttivi i quasi il cinquanta per cento e l'apparato industriale della Campania in cassa integrazione e che tende sempre più a risolvere la crisi delle partecipazioni statali in termini di loro trasferimento al sud in particolare
Da settore produttivo al settore finanziario
La questione dalla scala mobile mi soffermo poco perché l'ha detto molto bene Serafini appare in questo quadro in tutta la sua portata politica
Dare oggi da parte del movimento sindacale una qualsiasi disponibilità sulla contingenza significa sancire che la crisi economica e crisi i costi
E non crisi strutturale e mettere in discussione questo mi sembra il punto principale la natura stessa del sindacato in questo senso sulla scala mobile
Come già fu sullo zero cinquanta vi è una falsa finalità meridionalista che va svelato e va battuta rilanciando l'unità fra lavoratori del Nord e lavoratori del Sud preoccupati e disoccupati
è inaccettabile infatti che si mettano strumentalmente sui piatti di una bilancia da una parte i venti mila miliardi per la regia di ricostruzione nelle aree terremotate dall'altra e l'apprezzamento dalla scala mobile questa politica economica insomma divi dal Nord al Sud e non può essere base di alcuno sviluppo del Mezzogiorno e la legge di di costruzione appena approvata e fino in fondo l'espressione di questa scelta politica economica e già per questo è di stimata in mancanza di un quadro credibile di programmazione ad incentivare assistenzialismo gli interventi a pioggia quelle carattere stile d'intervento su cui è cresciuto il sistema di potere democristiano al Mezzogiorno la legge di ricostruzione non è altro infatti che un brutto elenco di voci di spesa in cui non solo la ricostruzione abitativa viene separata dalla rinascita produttiva ma per i meccanismi farraginosi della legge per la mancanza di un'autorità politica essa rischia di essere effettuata la stessa rinasce alla testa ricostruzione abitativa da forza lavori da impresa non locali
Senza alcuno sbocco neanche temporaneo per i disoccupati della Campania il tipico esempio da questo punto di vista
E l'accordo lega delle cooperative Ance tal sta perché col meccanismo delle convenzioni rischia di essere ad esempio che può passare sarebbe troppo lungo anche qui per il tempo a disposizione soffermarmi su un'analisi di merito è articolata dei contenuti di questa legge cosa che peraltro abbiamo tentato di fare in Campania nella recente conferenza regionale di organizzazione mi preme qui in questo congresso nazionale sottolineare un aspetto politico cui accennava prima il compagno De Stefano di particolare gravità nella lei
Se si individuano il sindaco di Napoli il compagno Valenzi e il presidente della regione Campania e dalla Regione Lucania come commissari per la ricostruzione in sostanza in questa legge che par
Stata con la significativa astensione comunista si prefigura di fatto a livello regionale dal comune di Napoli una nuova fase di larghe intese senza neanche alcun tipo di accordo programmatico
Bene sulla filosofia ad emergenza avviene questo che è destinata a far crescere dibattito in saldo stazione sempre più consistenti in particolare nel Partito Comunista Italiano se è vero come eletto dal manifesto che l'economista e compagno Mariano D'Antonio si dimette da assessore al comune di Napoli contestando questa impostazione come causa dei ritardi ed alla paralisi della Giunta di Napoli negli ultimi mesi pur in presenza di problemi così gravi e così drammatici c'è il rischio insomma
Che si azzeri tutta la mobilitazione di massa della prima fase volontariato intervento delle strutture sindacali del centro nord la costruzione di nuove strutture sociali i comitati di base i comitati di senza tetto che potevamo fare della ricostruzione come lo yoga amo detto l'occasione per una bella vertenza Mezzogiorno c'è il rischio insomma che la ricostruzione se non intervengono fatti politici nuovi non cambia la struttura del potere democristiano nel Mezzogiorno la sua politica e per dirla con le parole
è un compagno rischia di far diventare Crotti già era ricco e più povero chi era povero eppure è questo il punto esistevano ed esistono soggetti sociali e volontari mobilitazione tali da permettere uno sbocco politico di verso di questa battaglia sono totalmente d'accordo con l'intervento che qui ha fatto ieri il compagno Criscuolo a nome dei comitati popolari sull'analisi dello stato dei comitati e delle possibilità di una loro ripresa mi interessa qui solo sottolineare il valore al nuovo strategico quell'esperienza al di fuori di ogni liturgia perché forse per la prima volta nelle zone interne e si esprimevano una diffusa domanda delle masse la trasformazione e rompendo con la delega tentavano di imporre una mina alla radice del sistema di potere temo che e non legando bisogna avvertenze di massa ed è chiaro che una delle cause principali della loro crisi è nella mani volontà o dell'incapacità del sindacato meridionale di assumerli come pezzo fondamentale di un blocco trasformatore lavorando l'unificazione di questo nuovi tutto con altre forze sociali della regione in particolare con la classe operaia occupata l'offrendo valuta memoriale di unificazione e di organizzazione politica penso all'iniziativa dei senza tetti napoletano nella quale importante qualificato come ricordava ieri il compagno Muzak è stato il ruolo che come è potuta nell'essi abbiamo giocato penso al movimento disoccupati che pur fra parti contraddizioni rischi di caduta corporativa ha posto con forza il problema del lavoro evidenziato la necessità di unificare la battaglia del lavoro di di succo Pati con quella quella classe operaia contro la smobilitazione per evitare la contraddizione a cui invece rischiamo di assistere per mentre c'è bisogno di lavoro per la ricostruzione il governo finanzi l'assistenza penso all'iniziativa della classe operaia la consapevolezza crescente che non ci si può dipendere fabbrica per fabbrica comparto per comparto senso unificazione del movimento a livello regionale al di là insomma di una dinamica articolati analitica delle forze sociali in campo quello che voglio affermare e che pure se in un quadro difficile comporti rischi di scollamento una vertenza mezzogiorno si può rilanciare su gambe concreto di massa a condizione che la sinistra il sindacato la sfumano come grande questione nazionale dall'unificazione sbocchi politici ad un movimento che altrimenti sarà inevitabilmente sconfitto il problema è quello del blocco sociale il problema è quello dello sbocco politico è un tema di grande valore io penso che nell'analisi del dopo terremoto in campagna si evidenza con particolare forza come concetto che è centrale nel documento crisi e terza via e cioè che non è pensabile una crisi di sistema come quella attuale che si unifichi rapidamente quasi automaticamente il fronte rigo in gennaio senza un processo di transizione il che vuol dire nel mezzo giallo confrontarsi con novità anche di analisi con quella che è la crisi strutturale del moderno Stato assistenziale taglio per brevità questa parte di analisi voglio soltanto fare due altri eccetera questa crisi poi ad esempio in maniera diversa il problema storico nel Mezzogiorno del rapporto fra aree interne fascia costiera le basi materiali per una politica assistenziali infatti vengono meno nella crisi di questo Stato assistenziali
Le fabbriche di Napoli sono in crisi del difficile uscire da questa crisi e poche anche i settori più qualificati dell'apparato produttivo penso l'elettronica senza un diverso quadro regionale e nazionale di programmazione senza una nuova politica economica nelle zone interne nonostante info gli della ricostruzione in arrivo non è pensabile una semplice ricostruzione senza sviluppo pena la ripresa di fortissimi flussi migratori perché la crisi economiche l'inflazione non rendono più possibile la stessa sussistenza di larghi sinistra dice Ciani legati all'assistenzialismo di Stato certo questo non vuol dire come taluno ha frettolosamente ha decretato che la crisi dall'assistenzialismo automaticamente eroderà le basi materiali del sistema di potere democristiano perché anzi il terremoto ci dimostra l'esatto punto vuol dire che però che fra zone interne fascia costiera esiste oggi lo squilibrio che sempre più di venti e quindi più negativa per entrambi e che oggi l'avversario con più difficoltà potrà giocare la carta della contrapposizione di interessi sia per motivi di crescita soggettiva sia per motivi oggettivi conseguenti all'aggravamento della crisi in sua modificazione a livello regionale
Del movimento non è oggi soltanto una nostra parola d'ordine è la condizione per far vincere un intero blocco sociale e diviso altrimenti
E destinata alla sconfitta insomma siamo di fronte e l'ho detta molto brevemente a termini nuovi strutturali e sociali dalla questione meridionale
Che sempre meno si può analizzare in termini di arretratezza e rispetto alla quale l'assunzione dalla crisi dello stato assistenziale come punto di partenza e ricca di applicazioni non ho tempo
Ma il voto meridionale sull'apporto è rivelatore di un grande e positivo sconvolgimento dei vecchi equilibri
Grande positivo sconvolgimento sul quale bisogna lavorare battere allora anche a sinistra la sostanziale subalternità quest'ipotesi di intesa senza contenuti che si profila intorno alla legge di ricostruzione vuol dire che dobbiamo porre il problema di uno sbocco Poli dico credibile per la vertenza regione giorno in primo luogo noi cambiano abbiamo posto il problema della crisi della giunta regionale campana tentando di costruire una mozione popolare disputò Nuccia perché questo gli aprirebbe per le implicazioni do prima accennato al però sul terreno della gestione della legge la battaglia sulla ricostruzione ed eviterebbe il profilarsi di questo quadro d'intesa in secondo luogo di lanciare anche da questo congresso la proposta che mai mi diceva nella relazione di un'assise nazionale fra le forze della sin il TAR del sindacato sui temi della rinascita impegnandoci comunque a costruirla a partire dai pezzi di movimento che oggi sono in piedi ebbene compagni
Dio alle conclusioni la nostra esperienza come è potuta nell'Est in campagna in questi mesi è peraltro alcun utile per alcune considerazioni sul terreno del partito
Del nostro ruolo in particolare su come praticare fa crescere l'unificazione noi abbiamo detto in particolare come pur partito delle parzialità nel senso di avere individuato alcuni assi qualificanti determinanti dello scontro politico su questo abbiamo lavorato per garantire una qualificazione strategica del movimento di massa un'ipotesi reale dimesso tra soggetti sociali e di trasformazione da questo punto di vista il superamento del partito immagine non abbiamo praticato nel senso che l'abbandono della politica o del movimentismo ma a partire dalla consapevolezza che l'analisi della situazione meridionale in cui italiano ci rende più evidente che senza esprimere come partito interessi e bisogni sociali reali magari limitati e selezionati anch'che l'aspirazione di una politica unitaria della sinistra diventava abbia e questo la battaglia sul terremoto nel bene e nel male ce lo ha dimostrato abbiamo costruito l'unificazione Poděbrady MS siamo una delle regioni in cui siamo già arrivati a un comitato di di unitario eletto senza garantismo i essenza rappresentatività di tipo organizza di organizzazioni di prevenienza siamo arrivati spero con una reale unità dazioni a partire da un comune confronto con una situazione drammatica
Con una situazione di partenza resa difficile da oggi risultati elettorale negativo e dall'uscita di compagni importanti e con la nostra volontà in questa situazione di essere punto di riferimento credibile abbiamo segnato due risultati importanti io condivido
Analisi di Magris la nostra contraddizione perenne nella fisionomia di partito ma questa contraddizione necessaria nel nostro progetto politico diventa frustrante negativa se non lavoriamo ad una forte crescita dalla nostra presenza politica
Come espressione di quelle forze sociali e politiche che sono interessate a Rifondazione questo vuol dire in particolare anche una diversa qualificazione presenza del nostro corpo militante come dicevano altri compagni nelle sedi del movimento operaio
Nel Mezzogiorno ed incappare in particolare il problema è quello di una nostra crescita influenza a livello operaio per l'importanza dell'unificazione intorno alla classe operaia dell'intero blocco sociale e quello di una presenza maggiore il sindacato che fuori elementi pattizie componenti PC
Ci veda come espressione di una conflittualità sociale reale della quale non vogliamo essere i mediatori rispetto al sindacato ma coloro che si battono per una sua valorizzazione com'momento di rinnovamento sia nella scelta politica e del tipo di organizzazione unitaria aprendo ai disoccupati ai comitati popolari compagne e compagni scusate la schema di SITA per essere breve ma qui mi interessava fare un ultimo richiamo alla nostra situazione specifica Raffaele Fitto il tempo vero
Ero preparato per un quarto d'ora tu mi hai detto dieci perché in sintesi l'esperienza degli ultimi sei mesi in Campania ci dimostra senza alcuna Borio trionfalismo perché siamo ancora pochi e con grandi difficoltà che sul punti non secondari dello scontro di classe una forza che ha una cultura una proposta è una pratica politica può essere importanti al di là delle dimensioni proprio in momenti come il terremoto o come quello della campagna della Bortot di fronte a un disorientamento generale una battaglia chiara
Può essere una situazione difficile disgregata un elemento di moltiplicatori credo che questo congresso stia rispondendo con chiarezza e razionalità che si sono tutte le condizioni perché questa forza politica faccia anche a partire dall'unificazione un reale salto di qualità per il quale tutti stiamo lavorando
Ha la parola
La compagnia abbinamento la rappresentante in Italia del Fronte democratico rivoluzionaria del calciatore
Fare
Ai partecipanti ai lavori di questo congresso di unificazione
Tempi più e mele sei il saluto fraterno rivoluzionario e combattente del popolo salvadoregno
E dei suoi rappresentanti legittimi il fronte democratico rivoluzionario e io fronte farà mondo Marti per la liberazione nazionale
Vorrei anche rivolgere un saluto altrettanto fraterno ai compagni rappresentanti di partiti politici esteri ed i movimenti di liberazione presenti a questo evento
La situazione politica e militare nel mio Paese
Vuole da tutti voi
Dai governi e dai popoli democratici la più grande attenzione e mobilitazione per trovare una soluzione giusta e adatta al conflitto in atto nel Salvador
Sono passati quasi cinque mesi dall'offensiva generale Ranno iniziata l'undici gennaio scorso durante i primi due mesi la stampa internazionale Federico a parlare della dura sconfitta a denti stretti e alle forze del fronte a Fara mondo Martini avevano sofferto
Settori politici internazionali analizzarono l'offensiva come una operazione massimalista portata avanti da una tipica avanguardia politico-militare immatura
Offensiva che porterebbe ad una sicura sconfitta delle forze popolari nel Salvador
Si cercò anche di speculare confondendo Lapponia né Pollica sul reale al grado di unità raggiunto tra settori democratici e settori rivoluzionari nel nostro processo
Il tempo e di fatti concreti che si sono susseguiti a queste affermazioni e pretese hanno dimostrato al mondo che il grande unità raggiunto tranne forse del Fronte democratico rivoluzionario e la nostra avanguardia politico-militare e impronte farà Mundo Martin
è più solido è profondo di quello che gli interessi del imperialismo avrei nero desiderato
L'unità di interessi
L'Unità nella lotta e nel campo politico concreto enunciata nella piattaforma programmatica del futuro governo democratico rivoluzionario
E per raggiungerla stiamo lottando in tutti i campi
Durante il mese di febbraio noi abbiamo diramato al mondo un'analisi su quello che è restato l'inizio dell'offensiva generale
Siamo stati critici sui nostri errori
Per aria ma ho fatto una valutazione obiettiva sui risultati politici e militari raggiunti con questa prima tappa
Vorrei ancora una volta ricordare alcuni di essi
A livello politico siamo riusciti a dare un nuovo stimolo ad un ampio movimento di solidarietà mondiali a favore del nostro processo
Portandolo a livelli in cui si potessero formare dei blocchi di forze internazionali suscitando anche prese di posizioni da parte di governi amici su una piattaforma anti interventista
Lo sviluppo e consolidamento della guerra ci ha permesso di portarli avanti una politica aggressiva e flessibile nei confronti della parte nemica
Nella ricerca da una soluzione politica al conflitto in atto
Ci siamo rivolti a forze internazionali amiche quale all'Internazionale socialista per cercare idea facilitare era auspicare questa soluzione politica
Alla quale fino ad oggi la giunta militare democristiana negli Stati Uniti rispondono intensificando l'allora opera di genocidio Elia creazione contro il nostro popolo
Questa situazione obiettiva ed ormai evidente agli occhi del mondo
Ha dimostrato le intenzioni interventiste dagli Stati Uniti sia attraverso l'esercito fantoccio del colonnello Gutierrez ed ansia
Sia attraverso le convinzioni politico-diplomatico Walter spiega il barbiere che la nuova amministrazione repubblicana inviò nel mondo per cercare l'avallo dei governi alleati
Consigliere a creare nel Paese la pace dei morti che permettesse la continuazione del loro schema di dominio
Gli errori politici e diplomatici commessi dagli Stati Uniti sono stati troppi
La politica dei muscoli del presidente Ronald Reagan e al Segretario di Stato Abete
I ricordi ancora vivi della guerra del Vietnam nella condanna di governi e popoli democratici a questa linea politica
Ha creato una crescente opinione di dissenso all'interno e spesso nel loro Paese
Nel senso Petrova ecco e in tutti gli strati della società americana nella Camera dei rappresentanti nel Senato
Il rifiuto della giunta democristiana e dagli Stati Uniti dunque
Ad una eventuale negoziazioni attraverso la mediazione internazionale chiude al nostro popolo la posa di villetta devo un accorciamento della guerra dei suoi costi sociali e materiali
Nonostante questo e il fronte democratico rivoluzionario e incurante farà mondo Mardi ribadisce la propria decisione di esaminare tutte le mie che possano condurre a una soluzione politica del conflitto
Allo scopo di diminuire i costi della guerra
Soluzione che passa però per l'immediata cessazione delle aiuti americani alla Giunta del Salvador
Finché questo non succeda siamo disposti a continuare la guerra consolidare le nostre basi ed ampliare la nostra capacità di fuoco fino alla sconfitta dal regime genocida
L'offensiva generale Arima astratto la nostra maturità e capacità nella conduzione del nostro processo di liberazione
è importante capire per questa offensiva assegni Plicato per noi
è il passaggio da una fase è strategica Defence Eva ad una fase offensiva strategica prendendo noi la iniziativa e costringendo il nemico a uno stato di difensiva
Con questa prima tappa siamo riusciti a generalizzare la guerra a tutto il Paese
Passando dichiarazioni puramente Guerrieri di fosse a campagne militare articolate in un piano unico
Realizzando ammonimenti in cui si combina la guerra di guerriglie con la modalità della guerra regolare
Abbiamo maturato esperienza sia di combattimento e nella direzione dei grandi unità militari
Siamo riusciti ad ottenere un enorme incremento numerico delle nostre file era ad ampliare considerevolmente le aree di retroguardia sui diversi fronti di guerra
è notizia recente la creazione di due nuove pronti unno all'Occidente nel dipartimento del Sant'Anna ed un altro all'Oriente nel Paese nel dipartimento del San Michele
Nelle regioni liberate abbiamo consolidato le nostri base d'appoggio creando centri di potere popolare che oggi sviluppando progressivamente la produzione agricola era artigianale
Sviluppano azione di difesa e addestramento militare applicano una legislazione popolare
è questo il quadro che bisogna tener presente per la ricerca ed è una soluzione politica qualificata che come prima cosa tenga presente gli interessi del popolo salvadoregno
Per parlare nelle elezioni che secondo Napoleon Duarte e ai suoi alleati troppe dovrebbero svolgersi l'anno prossimo
Vorrei soltanto riferire del rifiuto che la Federazione devi avvocati del Salvador
Arato al Consiglio elettorale salvadoregno quando quest'ultimo sollecito a questa federazione l'elaborazione di un progetto di legge elettorale
Un processo e lotte orale hanno detto
Richiede fondamentalmente un clima di tranquillità fiducia credibilità ad elezioni si può andare soltanto quando esistono elementi ragionevolmente fondati per cui la volontà popolare si possa esprimere liberamente e si possa rispettare la mancanza di garanzie costituzionali il coprifuoco lo stato d'assedio il clima da guerra esistente nel Paese impedisce il normale svolgimento di un programma le lezioni
è per questa nuova farsa che stanno utilizzando tutte le loro forze la giunta democristiana negli Stati Uniti
Non soltanto a livello politico ma anche a livello militare
Per sferrare una nuova offensiva genocida tra maggio ed agosto alle quale assegnano un'importanza strategica
Che faccia loro guadagnare un trionfo militare sulle forze del fronte farà Mundo Mardi ed andare così alla sceneggiata del maggio mille novecentottantadue
Cari compagni
Sono certa che ognuno di voi
Saprà cogliere delle mie parole e non sono altro che la voce del mio popolo
Il modo di solidarietà urgente d'appoggio concreto di mobilitazione che è la causa del Salvador chiede di tutti voi
Siate certi è una vittoria in America Latina
Contribuirà a rafforzare i legami d'amicizia e cooperazioni tra i popoli d'Europa e di Paesi in via di sviluppo
La prospettiva sotterraneo la prospettiva di un vero internazionalismo
Rafforzerà il nostro ha già convinto e profonda principio del non allineamento sarà una vittoria nella lotta per l'autodeterminazione e Linda pendenza dei popoli patria Livio muerte El Salvador mentre
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