1941, l'aggressione. L'Italia fascista in Jugoslavia

Buongiorno a tutti Benvenuti
In questo in questo momento a tutti coloro che sono in ascolto
Chi vi parla e Dino Spangaro dalla sede Udinese dell'ampi Associazione Nazionale Partigiani d'Italia
Ed a nome della nostra associazione voglio subito salutare oltre che i relatori che hanno così cortesemente accettato il nostro invito per il questo incontro
I presidenti delle associazioni antifasciste
Partigiane di Slovenia e di Croazia Marian crisma e fra Anio a bowling
Una comunicazione di di servizio prima di entrare prima di entrare nel merito cioè hanno subito una lieve variazione nella titolazione gli interventi di Eric Gobetti
E io colgo il stanca tratto si sono parlati anche tra di loro
E la cosa della verità ci capita a fagiolo
Perché serve a smentire una serie di storie
Che ultimamente sono trapelate anche in Italia che tese a propugnare l'idea che anche il movimento nazionalista serbo dei cetnici sarebbe stato antifascista
Quindi i due interventi verranno così titolati Eric Gobetti parlerà de i rapporti tra il regime fascista e gli ustascia mille novecentoventinove mila nove quarantatré mentre il professor Goldstein parlerà tra le le differenze tra i cetnici i partigiani
Bene quindi proseguiamo uno dei principali impegni che c'eravamo assunti
Tra le nostre si erano sonde tra le nostre delegazioni nazionali a Trieste lo scorso venticinque settembre
Era l'organizzazione di un convegno storico incentrato sull'invasione della Jugoslavia di cui questa anni ricorrevano gli ottant'anni appunto dall'evento
La guerra in quanto tale racchiude in sé tutti gli elementi della tragedia per la negazione dell'umanità ed il trionfo della malvagità della forza bruta intelligente sulla Inner metta intelligente delle popolazioni
Nel breve lasso di tempo che intercorre tra il sei e il diciassette aprile mille novecentoquarantuno già fragilissimo regno dei Ugo Slavia viene assalito dagli eserciti dell'Asse
E diviso con come un pittoresco picaresco bottino tra Germania e Italia e gli alleati balcanici
L'occupazione dai Rita dà vita a tutta una serie di atrocità che l'autorità militare italiana impone alla comunità slovena con il preciso scopo di annientare cancellare un popolo e la sua storia
Nello stesso tempo nasce però la Resistenza jugoslava che si opporrà in modo esemplare alla fine vincente soli occupatori
Scende di Paesi fucilazione di civili deportazione campi di concentramento fuori dal regolamento dei conti vendette pubbliche e private
Si stesse terre intendo le nostre terre dal Friuli alla dall'Istria hanno visto anche il teste transito dei vagoni blindati
In cui erano stipati i soldati italiani e nel loro tragico viaggio verso i campi di concentramento e di lavoro quattro in Germania provenienti dai territori allora occupati di Grecia Albania e acconto Jugoslavia molti gli episodi emblematici il presto questa faccenda di questo fatto molti gli aiuti delle popolazioni specialmente delle donne e poi il dramma della Scelta
C'è aderire nuovo al nuovo sistema e quindi al Reich se aderire alla Repubblica se sociale
Oppure ecco come moltissimi la maggioranza assoluta seicento mila su settecento mila hanno fatto hanno rinunciato diciamo la possibilità di passare sotto l'esercito ed esco per mantenere la loro fedeltà aggiornamento che aveva perché avevano fatto
Numeri impressionanti dei prigionieri morte invalidità tema questo che mi resterà indubbiamente una uno specifico convegno l'approccio comunque alla guerra di Jugoslavia è stato sempre influenzato il trapianto da un'interpretazione che la politica del dopoguerra ha svolto a proprio vantaggio di parte alimentando miti e leggende che hanno travisato spesso la realtà dei fatti
I convegni le incontro gli studi come questi servano a smitizzare o intento appunto questo riportarlo nel loro giusto alle opinioni e soprattutto ne opinioni altrimenti falsate e portare alla conoscenza di tutti gli episodi fatti i documenti tali da ridimensionare il ministro ne cito due tanto per essere chiaro
Ci sono i più diffuso è quello che riguarda l'Italiani brava gente quello che riguarda la polizia ecco Fatih non foste per viver come bruti a perseguire virtute conoscenza afferma il nostro massimo poi racchiude in questi due termini virtute e conoscenza
Il fine dell'uomo sia quale ente individuale cioè titolare di intelligenza personalità etica morale sia quale ente sociale cioè ente capace di rapportarsi all'altro è costruita insieme all'altro l'uomo nuovo la nuova società quindi non con la pretesa di calare dall'alto un prodotto definiti ma con la finalità di fornire un quadro il più possibile obiettivo su quanto è successo nelle nostre datore
Dal mille novecento quarantuno in voi conservare un po'più di luce con la complessa vicenda del confine orientale
Così come l'abbiamo chissà legge trenta marzo due mila e quattro numero domanda dunque meglio conosciuta come legge istitutiva della giornata del ricordo
Appunto con questi intendimenti ospitiamo oggi attorno allo stesso tavolo storici e studiosi
Di cultura slava di cultura latina e affidiamo loro la conoscenza e a tutti noi dopo la virtute
Questo riteniamo sia un ulteriore passo dopo Gorizia Roma Aquileia e Sesana che le nostre associazioni partigiane forti della comune esperienza resistenziale che si oppose sconfisse il nazifascismo
Convinta che la comune radice antifascista porta in sé i valori universali di dignità della persona umana solidarietà democrazia giustizia sociale pace che sono il fondamento delle nostre costituzioni democratiche
Questo dicevamo è un ulteriore passo verso il comune obiettivo di un'Europa dei popoli e delle regioni
Dove le diversità
Storiche culturali e religiose e sociali non si hanno più motivo di conflitto Manzi costituiscano uno stimolo forte per un corretto confronto nell'aspro spettinata di un reciproco arricchimento in umanità progresso
Quindi buon ascolto a tutti buon lavoro ai relatori io dovrei passare immediatamente adesso la parola a Marianne Cristo manca presidente della ZZ vi Nobel della vicina Repubblica di Slovenia
Sì grazie
Dino varianti sento benissimo grazie ecco sì sentiamo
Adesso il mio italiano non è troppo buono io parlerò come posso dopo prima di tutto vi saluto in lingua slovena Grammy la lingua è oggi riportano partono anche saluti del collega favole infrange no
Che non poteva partecipare oggi da questo questo il vento
E mi ha pregato di riportare i saluti del suo compagni di Croazia
Bene
Prima fase della pace solo dopo
Introdurre
L'trae trovare città in realtà di presso il livello massimo lontane prendo originato tributo rischi Corazza
Amplia Italia rosa vanno suo regno in il trovarsi collego
Ha detto gelo come vengono la
Ugo dovendo Vasco trovino chi merci sui
Per il centro
Il più grosso però
Ho stringa né che sapesse chi sono stretta timori viene con me lo brevissimo sarebbero sopra unico ritengo valido e concreto cosa poco variamo usando il lettore squadre comprare colleghi privati trovare scende così sorgere Godino spagnolo certo se avevo paura noi un presente in cui Gianfranco quali la volontà chi erano suona il nove mandato che Callas compiuta con lo sparo e non se lo sapevano poco o niente introvabile sorella
Pongo un nuovo parti
Se il problema è Paci professato né voi né
La
Italia autocrate fasci societaria del suo regno di questo avvio io tra poco tempo e dal collega Gianfranco Tosi sottocosto sorge il solito continua l'Autosole noi sulla dirlo sarebbe lungo
Carica faccio Bosco Durini istitutivo Danes
Tolti i clienti
Copre ricerco sempre nel Comasco farli né col nuovo strano scudo viene scatti ero polacco
Bollicine allo stop alle scompare private stimano di ieri in musicisti che io giudico pomeriggio il segreto massimi antifascisti
Allora cari amici
Sono sono lieto di potervi partecipare
Oggi a questo convegno
Ringrazio
Gianfranco Pagliarulo
E tutti gli altri vino Spangaro battute che perché
Fatto
Tanto poter oggi avere questo questo evento
Sì come come hai detto tu Gianfranco ci siamo incontrati parecchie volte Susanna Roma
Vostri
Oggi all'una la prima volta nella storia che ci siamo trovati
Questo convegno
Chiarire
L'unica cosa storiche
Per chiarire
Per andare avanti con le come amici come compagni noi come antifascisti
Ma i nostri paesi come paesi vicini come Paese che vivono vivono insieme come vediamo di uno Europa a terra
Noi solenne a abbiamo provato tante volte
Ma
Bisogna vengono gli uomini come sono risponderò
Pagliarulo
E ancora una volta le ringrazia per poter partecipare oggi da questo questo convegno pennone
è un questo ora questo noi diamo massima importanza
Perché io do Massimo importanza perché io sono un ritiro sono di casa Inter podista di una lavoro Milano non sono di casa in Capodistria e questa storia lo conosco molto bene
Ancora devo dire questo
Italiani e solenni sono sono due Topolino amichevoli questo senz'altro noi che viviamo in proprio di essere in Costiera ancora di più
No
Non dobbiamo dimenticare
Che fra Italia e Slovenia dal quarantacinque al novanta era un confine più aperto dall'Europa
E questo confine bisogna che sia aperto ancora ancora di più avanti e per questo penso che noi siamo oggi qui
E io sono veramente ancora una volta contento e onorato che posso partecipare prima volta nella storia
Con in questi questi venti storici grazie
A tutti voi che siete organizzati in questo questo questo convegno questo dipende io inteso che non li rivolto più in parola con questo vi saluto auguro buon lavoro a tutti
Grazie a te e Mariano la preziosa testimonianza logicamente ti assicuriamo che anche nei nostri intendimenti c'è sicuramente la prosecuzione dei rapporti amichevoli che abbiamo instaurato in questi ultimi anni
Dal momento che appunto Mariam ha parlato anche
In rappresentanza di Fran io fa bollente noi passiamo subito agli interventi e cominciamo con il primo dando la parola professori José Pirri Aversa
Che intitolerà appunto la sua relazione l'invasione della Jugoslavia
A lei proprio Sorbi riemerso grazie
Ci siamo mi sentite sordo sottoposto Cecere
Per l'Italia un la creazione del Regno dei serbi croati sloveni il primo dicembre mille novecentodiciotto fu una mano alla sorpresa
Essa la entrata in guerra non al fianco dell'intesa non col proposito di di spingere la molla che ha quasi biologica dall'Adriatico e al di là delle amanti
Superando di a circolare sì frontiere strategiche
E dominano le il male nostro per diventare potenza egemone nei Balcani e del Mediterraneo orientale
La decisione dei croati degli sloveni di cercare rifugio sotto le ali ECO.GE. tredici della dinastia dei Cava ciò che ci unisce
Coinvolse questi piani
Suscitando valide egli alle punte
Ma anche tra le masse popolari un senso di frustrazione che viene bene espresso dallo slogan coniato da D'Annunzio sulla vittoria mutilata
Alla conferenza di pace attrici l'Italia cercò di brogli di boicottare il riconoscimento internazionale del nuovo regno e più tardi
Non riuscendoci fece di tutto per minare lo dall'interno
Appoggiando e fomentando le tensioni etniche che lo lasciavano
Quella montenegrina corso vada e macedone prima poi quella croata
Su questa ostilità di fondo
L'imposta alta dai liberali e coltivata dai fascisti
Sì Ines stavano tre momenti seminati da tentativi d'intesa il primo si ebbe con il Trattato di Rapallo il dodici novembre del mille novecentoventi
Con il quale il Governo Giolitti si sposa Caraccio la frontiera Conde il regno dei serbi croati sloveni
Rinunciando alle pretese su gran parte della costa orientale a parte nonché la di sala e alcune isolare
Il secondo ci fu e il Trattato di Roma del ventiquattro
Scusa abolizione della città leader di Fiume e la sua adesione all'Italia
Il terzo fu concordato da Galeazzo Ciano viceministro agli esteri il premier jugoslavo Milan persone Dino Vinci nel mille novecentotrentasette
Con il quale e due sia il cavallo di Bilancia male
La crescente influenza tedesca dei Balcani che suscitava Palomba parecchio allarme
Dopo una sua ascesa al potere e il figlio del riuscì infatti questo le vale la Germania dalla crisi in cui era piombata dopo la prima guerra mondiale
Dando bilancio alla sua economia e stabilendo intensi appositi economici coi Paesi della aveva dal dubbio apre questo espansionismo fu visto a Romano come sulla concorrenza pericolosa
Che bisognava contesta non soltanto contrastano non soltanto con manovre diplomatiche ma anche con conquiste territoriali
Da qui la decisione preso da Mussolini nel mille novecentotrentanove di innevate alle e ammettere all'interno Natalia e più tardi nel mille novecentoquaranta disperato tre un attacco alla Grecia
Egli intendeva muovere guerra anche alla Jugoslavia ma fu impedito all'ultimo momento da sci club che guardava a queste avventure belliche con adesione aveva ragione
Fin dalla seconda metà dell'Ottocento l'Italia coltivava ambizioni imperiali
Che non corrispondevano suo peso politico internazionale
Alla forza del suo esercito allo sviluppo della sua economica e della sua società gravata da sacche estese di miseria e ignoranza
Nel mille ottocentosessantuno al momento dell'unione il settantotto per cento della popolazione italiana e allora analfabeta
Nel mille novecento undici alla vigilia della prima guerra mondiale il quarantasei virgola sette per cento e nel mille novecentotrentuno il ventuno percento
Nonostante queste triste realtà
Le classi dirigenti italiane
La media e piccola borghesia sì ubriacavano di un re nazionalismo tra l'orario
Probabilmente unico in Europa
Visto e il divario tra le aspirazioni di potenza e le facoltà di attuale come giustamente sentenziò cavallo Sforza
L'intero comando era la più grande disgrazia del popolo italiano per quanto riguarda le regioni adriatiche va aggiunto adesso anche l'impero di Venezia
Il fece maresciallo
Altre gli hotel
Capo di stato maggiore
Del comando supremo della Wehrmacht
Lasciamo scritto in un appunto prima di suicidarsi nel mille novecentoquarantasei
Che Mussolini aveva deposto nel nido Griffith per
Due uova DQ colloca
Che questi dovete covare per sua disgrazia
La Grecia e l'Africa settentrionale
Infatti dato che le truppe italiane sito paragona in difficoltà
Tanto nei Balcani quanto in gli impianti egli dovette Stocco con l'impegno delle proprie truppe sottraendo le ai principale impegno bellico quello contro l'Unione Sovietica
Che aveva sperato a lungo di cattedrale la Jugoslavia che aveva come abbiamo detto economicamente dipendente dalla Germania nella sua saremo politica
Dopo aver adesso l'Austria alterazione vai
Aveva stretto alleanza con l'Ungheria Lallo Maria e la Bulgaria stazionando nei anche le sue truppe
Per completare il dominio della a danubiano balcanica importante per i minori in quanto fornitrice dichiarate alimentarli
Minerali e il petrolio ma anche zona cuscinetto sul piango meridionale dell'Unione Sovietica mancata solo la Jugoslavia qui temo misure avanza affinché il Paese aderisse andasse sì sconta Vaudano con un uomo di concerto spessore
Il principe Paolo Cavaggion civici
Che dopo la morte violenta del cugino Alessandro
Nell'ottobre del mille novecentotrentaquattro aveva assunto la licenza e nel nome dei nipote minorenne ne Pietro secondo
A differenza di Alessandro
Un cinico senza scrupoli
Circondato da generali serbi Collotti e altrettanto Tweedy di principi Paolo non amava il cui Terna era un uomo colto cosmopolita Aiello dal aggressivo nazionalismo serbo
Capace di confrontarsi coi problemi reali del paese
E abbastanza audace da cercare di risolverli
Rendendosi conto che il nodo jugoslavo più importante da sciogliere al più presto
Fosse quello forse il conflitto sua scovati e serbi
E lì affronto il problema con notevole piglio nel trenta novembre organizzo un colpo di mano conto Stoiadinovic
Che per i suoi gusti
Se aveva legato tra dopo all'Italia e alla Germania
Nutrendo ambizioni dittatoriali
E lo sostituì con politici a lui Licci
Incaricati Tito vale un modus vivendi stima le due e mire più importanti della legge
Dopo tanta trattative segrete com'Biasco marce il leader del partito contadino croato a Gemma egemone in Croazia
Fu concluso un accodo Don't simile al ausiliari dall'Austria e l'Ungheria nel mille ottocento sessantasette l'acrobazia che si allargava alla Dalmazia e a buona parte della Bosnia se i covenant
A questo acquistavamo nell'ambito del regno una basta autonomia
Con per vincere il bavaglino è un Governo proprio a Zagabria
Questa soluzione
Dettata dal buonsenso e la Giunta nell'agosto del mille novecentotrentanove
Qualche settimana prima dello scoppio della seconda guerra mondiale
Forse però il principe Paolillo e grande grandissimo pericolo
Dato che l'opinione pubblica serba
Sorvegliata da intellettuali di spicco e Dalla Chiesa ortodossa sì sollevo conto denuncia lo slogan del momento Eva serbi sulle barricate
Secondo informazioni raccolte dagli Intelligence britannica
Conto il recente furono organizzati venti quindici attentati nessuno dei quali però portato a Terni
Egli si rendeva conto dei pericoli che correva ma non si perse d'animo avendo il coraggio di confrontarsi con lo stesso che
Il fido dal dieci deciso di soccorrerli Italia in Grecia
Va bene ha bisogno come abbiamo detto di aggiungere al suo Terriss
Diversi di Stati vassalli balcanico dove Ubbiali Ungheria Romania Volga via
Anche la Jugoslavia conteggio pertanto principe Paolo per convincerlo ad associarsi a quel oggi nell'uovo che Illy intendeva stabilire in euro
Ma questi pur rendendosi conto di avere a casa propria una quinta colonna filo nazista da numerosa ricca minoranza tedesca cinquecento mila persone circa
Gli tenne testa
Legato con lei alla per parentela dinastica per educazione per la mentalità alla Gran Bretagna
Egli era in certo qual modo un collaboratore del Intelligence inglese
Tanto da essere definito da questo nelle copie caute col non veritiero a oltre venti il nostro amico e talvolta soltanto con la S maiuscola
Nella storia non si è mai visto un capo di Stato che abbia fornito ai servizi segreti stranieri tante informazioni quante ne abbia dato io
Confessò più tardi principe Paola
Nonostante questo legame di cui ovviamente i tedeschi erano al corrente
Il reggente fu anche capace di agire in maniera ottomana
E lì cercava di convincere i suoi amici britannici
Dell'urgenza di un alleanza anti assegna prova Londra e Mosca
Ma senza successo
Vista ammiro PA politica del Governo dicembre dell'ente
Paolo amici di propria iniziativa instaurando nel giugno del mille novecentoquaranta rapporti diplomatici con l'Unione sovietica
Nella speranza che essa potesse offrirgli qualche aiuto nel tentativo di resistere massiccia
Si trattò di un gesto rivoluzionario
Che lui negava la politica ostile nei confronti dei bolscevichi praticata dalle Alessandro
Dopo la Rivoluzione d'ottobre è lì infatti aveva spalancato le porte dell'Aib osava della Jugoslavia agli esuli russi riconoscendo il governo zarista in esilio
E coltivando qualche speranza differire in quanto unico sovrano di origine slava in Europa prima o poi sul tono dei Romanoff
I tentativi del recente Paolo
Di conservare la neutralità del proprio Paese furono bandi nonostante gli sforzi dei suoi amici britannici per convincerlo di resistere
Terzo ricevimento di Milan gratuito Riccio
Ambasciatore jugoslavo a Mosca ma anche con l'avvocato dei Intelligence
All'ultimo momento essi cioè gli impegni inglesi gli commisero perfino dopo la vittoria la revisione della frontiera di Rapallo
Che aveva separato un terzo degli sloveni e centocinquanta mila croati circa dalla madrepatria associandoli a casa assoggettandoli all'Italia
Da come riferì l'ambasciatore britannico al Foreign Office nel dispaccio in cui dal racconto dell'incontro con il principale
Questi rispose soltanto con debole sciovinista
Dopo averlo installato le sue truppe in Bulgaria
La pressione di chi chiedeva diventava sempre più fronte presumo sempre più pressante sulla classe politica io Busana che alla fine cedette
Il venticinque marzo mille novecentoquarantuno il Presidente del Consiglio della discesa sì del Codice e il ministro degli esteri senza malinconici partirono Vienna
Dove in presenza di chi già dove il vento sanno e dell'ambasciatore giapponese ad Avellino Sion ballano l'adesione della Jugoslavia andassero
E chi e alla raggiante
Meno il due jugoslavi
Che apposito la loro firma al parto con una espressione disperata
Come se andassero al partito al patibolo per dire la col figlio
Detto un passante ambedue euro collegati ai servizi segreti britannici
Il tatto
Per la verità non era svantaggioso la Jugoslavia prevedeva infatti la sua adesione al luogo Holdings hitleriano
Ma in una clausola segreta non pretendeva la presenza delle dell'alveo Bach sul suo suolo
Ed è anche il diritto di passaggio delle truppe tedesche verso la in Germania gli a cui invasione età imminente se fosse entrato in vigore avrebbe risparmiato probabilmente ai popoli jugoslavi molte sofferenza garantendo loro almeno per un certo periodo una posizione tutta particolare nell'ambito dell'Europa nazista
Non è così non fu e in Serbia soprattutto a Belgrado
Scoppiarono violenti moti popolari
Animati dalla dal tradizionale odio tra i tedeschi della popolazione e fomentati dei circoli nazionalisti e Dalla Chiesa ortodossa
Il cattivo militari fortemente penetrati dei servizi
Segreti britannici che favorirono un Putsch contro il principe Paolo passarono ad Anzio la notte fra il ventisette e il ventotto marzo si impossessavano della capitale
Depose euro il governo mandarono il reggente in esilio e proprio dalla Malonno maggiorenne egli diciassettenne le Pietro instaurando un nuovo governo capeggiato da un generale della aeronautica in pensione Duchamp simbolici
I ministri serbi furono del posti non Tatò quelli croati e sloveni che attenevano al nuovo poterne Platters per preservarle i propri popoli da altri guai
Identità i giochi ormai erano fatti
Alla notizia del colpo di Stato belgradese Schicchi nel beh occulto violento attacco di rabbia originando immediatamente ai suoi generali di organizzare di aggiunge non è al operazione banalità contro la Grecia un'altra contro la Jugoslavia detta tra l'altro Garris
Colte penale
Al nulla valessero i tentativi del Governo simbolici di calmarlo
Con l'assicurazione che il patto con l'asse rimaneva in vigore
Il dado e la ormai tratto
Sì che aveva salutato la notizia del golpe con entusiasmo il popolo jugoslavo aveva ritrovato la sua anima disse
Così io al simbolici un'azione audace
Attacca dissolta lesa lì italiani in Albania permetteva di in difficoltà
Impossessato sì delle loro almeno e confrontato se in tal modo con i tedeschi
Il governo belgradese
Che odierno una mezza mobilitazione generale non ebbe però il coraggio di accogliere questo suggerimento ma puntò invece sull'Unione Sovietica che da tempo guardava alle espansionismo dicitura nei Balcani
Nonostante il patto Ribbentrop Molotov come apprensione
Essa secondo e segnali che venivano da Mosca era disposta ad appoggiare la Jugoslavia nella Resistenza al Terzo Reich fino al punto di follia e lo vede Lea obblighi
A tarda sera del cinque aprile del mille novecentoquarantuno siete così al Cremlino nell'ufficio di Morton una cerimonia piuttosto straordinaria
Fra la Jugoslavia e l'Unione Sovietica veniva firmato un tal tordi amicizia
In caso di attacco da parte di una terza potenza Stalin interessava una assistente alla firma del documento
Sebbene l'ambasciatore tedesco a Mosca l'avesse avvisato Din don per rendere impegna incombe il crac
Era questo il suo unico gesto di sfida nei confronti di chi che in quel momento si trovava stava preparando l'operazione Barbarossa
Per quanto riguarda Mosca scrisse nel suo di Avio il segretario generale del ministero degli esteri tedesco erano
Va è sacra
Già da alcune settimane ci stiamo camminando su una scaletta passa Toia fra odio e amicizia dopo la firma del patto la Jugoslavia e l'Unione Sovietica
Dopo la firma del patto fra la Jugoslavia in Unione Sovietica Stalin invitò i partecipanti ad una scena di mezzanotte
Durante il quale faceva il gradasso
Diceva di non temere i tedeschi e componeva umbre immediato contatto fu abilitato di jugoslavi esordienti sì per concordare la fornitura di Abi
Mentre il telo il banchetto era ancora in corso all'alba de il sei aprile del mille novecentoquarantuno
Ottocento bombardieri tedeschi
Comandati dal generale austriaco Alexandru Ioan
Sì levavano il volo dalle basi in Bulgaria per attaccare importanti postazioni militari jugoslave e l'ha capita belga
Affermò più tardi che gli obiettivi da bombardare erano stati scelti per dallo importanza militare
Ma il bombardamento di Belgrado nonostante fosse proclamata città aperta aveva tutto il sapore di un gesto di vendetta
Esso fu articolato in ventisei ondate successive co.co.co. un'immensa distruzione causando la morte di circa quattro mila presso e ora domenica delle palme secondo il calendario ortodosso segui un attacco concentrico della vero marchio alla Jugoslavia
La prima coi carri armati dalla Bulgaria per troncare le i contatti con l'avrei con la Grecia
Poi dall'Ungheria e dalla Romania in direzione di Belgrado e dall'Austria in direzione di Zagabria
All'attacco posticipo anche l'Italia
Con i suoi aerei e con esige con l'esercito
Che superò senza trovarle particolare resistenza la frontiera albanese e quella di Rapallo
Nonostante la tuttora montata del Paese coperto da estesi boschi
Eccolo visto da una lente viaria piuttosto modesta
Fattori che avrebbero permesso notevoli possibilità di difesa
Le forze armate jugoslave non furono capaci di opporre resistenza alle cinquantasei divisioni nemica
S avvenuta a disposizione solo trentasette divisioni divisioni male alla batteria e un punire di lei antiquati
Ma quello che soprattutto mancava era la volontà di combattere
Dai croati e degli sloveni in primo luogo e serrande fonda gli unici ad offrirle qualche resistenza cogliendo anche qualche successo come per esempio il sabotaggio della delle miniere di vuoto
Che interruppe l'estrazione di rame per un anno intero o una breve incursione in Albania settentrionale
Da questo fu pressoché tutto
Che la partita
Forse persa del bene evidente quando il quattordici e il quindici aprile il re
Con il suo governo fuggirono per via avevano da Nick nel Montenegro in Grecia
Dove ancora appunto il nucleo militare britannico
Il diciassette aprile il generale dal mille Okada Santo riesce
Per rincarare ricco del presidenze del consiglio concluse nel in atto di capitolazione con il generale Lyle
Questo colto di mano annotò nel suo diario Josef Suk presto e uno dei fatti più brillanti della storia militare
Di io si confermi ancora a lungo il figlio
In questo caso la vittoria e assicurata
I tedeschi fecero da duecento mila trecentocinquanta mila prigionieri ma la metà di questi soprattutto i non serbi furono presto rilasciati
Per la mancanza di un severo controllo anche molti serbi riuscirono a tagliare la corda
Erano gli stessi soldati scrisse il se il maresciallo Ionta del del suo contenuto che condussero successivamente
A malapena vestiti sciolto da guida di Tito una piccola guerra contro di noi finché da essa non nacque una nuova armata comunista
Cioè il ventuno e il ventidue aprile ci hanno e ride Ribbentrop si incontravano a Vienna però Spalletti o si il bottino
Come lamentò più tardi Mussolini i tedeschi sì assicuravano la parte più teoretica fertile eoliche ricca di minerali del Paese
Lasciando agli italiani da rosicchiare unici boom un mucchietto di ossa
Questa triste Taro fu nascosta prego all'opinione pubblica italiana sommersa da un'onda alta propagandistica tesa a celebrare le grandi conquiste territoriali
Le truppe italiane erano a Lubiana la capitale della Slovenia avvengono occupato il litorale colorato e l'ha già il Marsiglia centrale Spallato inclusa le Bocche di Cattaro e sembrò che la vittoria mutilata dopo la prima guerra mondiale non fosse più mutilata
L'Adriatico era diventato il Mare Nostrum
Il regno Vassallo d'Albania sembra allargato a quasi tutto il Kosovo
Il Montenegro era destinato a diventare a sua volta un regno Vassallo sotto la dinastia dei Petrovici impellente imparentati con i Salvo con i Savoia
La classica proclamata Stato indipendente retta dagli Ustascia di Antunes Pavelić aveva accettato una messa a Baudo ai bond da osta Tomislavo secondo sembrava che ulteriori esposizioni italiane verso l'Europa centrale e quella danubiana fossero a portata di mano
Il ventisette aprile
Mille novecentoquarantuno
Il governatore della provincia di Lubiana Emilio Grazioli scrisse al Duce per informato dello che le autorità locali più importanti il vescovo ed ex Banda
Avevano assicurato piena lealtà al nuovo regina
Non sapeva che lo stesso giorno in una villa periferica della città
Un pugno di uomini dividersi di diversa fede politica comunisti socialisti cristiani liberali avevano deciso di costituire il fronte di liberazione
Come l'impegno di combattere l'invasione con lealmente in Puglia
Ma non solo in Slovenia
In tutte le regioni jugoslave i comunisti guidati dal titolo stavano preparando una rivolta
Quando essa scoppio dopo il ventidue giugno John in cui CIT attacco l'Unione Sovietica
Fu gli occupatori una mala sorpresa che non avevano previste
Grazie
Grazie a lei professor Pirie Vesper questo ampio spettro sulle situazioni sulla situazione politica
Dell'Europa prima appunto del fatidico aprile del quarantuno che portò poi all'occupazione della Jugoslavia
Quindi grazie a lei professor peli Aversa e adesso diamo la parola al professore Ivo Goldstein storico docente universitario a Zagabria con il quale ci scusiamo di averli così
Dovuto
Preparare insomma l'intervento in tempi brevi dal momento che lui stesso ci aveva detto che ha degli impegni successive diciassette quindi speriamo di ascoltare con calma il suo intervento dopodiché ci risentiremo più avanti
A lei la parola al professor Goldstein
Grazie grazie a tutti grazie per la possibilità di partecipare a questa conferenza
Tier secondo me veramente importante come signor Claudiana detto allora
Devo scusarmi perché non parlo bene l'italiano ha avuto ma ma posso lire Miloš benissimo benissimo non si preoccupi
Nei circoli politici e accademici si discute da decenni sei gli jugoslavi a durante la seconda guerra mondiale ci fossero due movimenti antifascisti in altre Paolo appare in altre parole alcuni sostengono che anche i cetnici di Dacia Mihajlovic
Rappresentassero un esercito antifascista
Io affermo che sono i partigiani con sotto la guida di ossido scritto erano antifascisti e in seguito liberatori
In questo intervento spiego nel dettaglio quale fosse la differenza tra Chelsea e partigiani
Le forza delle forze della Grande Serbia o della Jugoslavia Jugoslavia integrale
Fondarono la propria organizzazione militare del maggio del quarantuno allora un gruppo di ufficiali e sottufficiali jugoslavi sotto il comando del colonnello adagio Michajlovič si riunì avrà una gola
Nella Serbia occidentale
Mihajlovic annuncio di non volersi arrendere nel depone le armi come aveva fatto invece la maggior parte delle forze jugoslave
E affermò di essere illegittimo studi successore dell'esercito del dell'esercito sconfitto
Nell'estate del quarantuno il governo jugoslavo all'onda
Accetto l'organizzazione organizzazione di Mihajlovic come propria espressione militare legittima e mi fai loro il futuro come promosso al grado di generale
Bene ancora innalzato al rango di ministro dell'esercito l'anno successivo
Allo stesso tempo vari politici e funzionari pubblici iniziarono a riunirsi attorno di movimento di mi fai lo vince che nell'agosto quarantuno fondo il comitato politico di una una quota a Belgrado
La propaganda Cetica durante la guerra affermava che i ceti si erano gli ultimi guardiani dei serbi in via De di estinzione
Un ruolo che ritenevano di aver al punto anche ai tempi della Jugoslavia monarchica
In realtà mi mi fanno vice i suoi e i suoi seguaci fin dall'inizio l'arrivo in Libano di una rabbia vinte vendicativa per il presunto tradimento di croati e musulmani allo scoppio della guerra nella ventuno e poi per i crimini degli ustascia
Il movimento di mi fai dodici sostenne la continuità con il Regno di Jugoslavia e il primato della Serbia si pensava che la guerra fosse una sedia azione
Temporanea destinata a risolversi sui principali fronti con inevitabile vittoria degli Alleati
Nel settembre nell'orto un po'ottobre caranto uno in Duomo incontri svoltesi nell'assurdo su Serbia occidentale tintore di fare lo vince cercarono di stabilire una base comune di resistenza all'occupazione tedesca italiana dei suoli venir loro aiutanti
Le differenze ideologico politiche così come la rivalità tra i due movimenti hanno però troppo grandi
Già alla fine di ottobre ci fu un conflitto in cui i centesimi uccisero dei partigiani con seri
Consegnandole a voi autoritari feriti ai tedeschi viscontei
Si estesero presto al Montenegro alleanze Comina orientale e alla Bosnia nella primavera del quarantuno né scoprire scoppiarono in Croazia divampò ovunque un'autentica guerra civile da coloro che da coloro neppure pure per un breve periodo sono stati alleati
I partigiani a guida comunista seguivano la pratica di attaccare
Continuamente il nemico prescindere delle piadine
E dalle vittime
Causate da eventuali rappresaglie contro i civili dice si si opponevano ad azione offensive contro i nazisti fascisti e gli altri eserciti che si trovavano in condizioni di sopra le righe superiorità
Pensavano che Constanze troppe vittime in più intime
Soprattutto da quando si entra nel settembre quarantuno aveva ordinato di uccidere
Cento ostaggi civili per ogni tedesco molto e cinque cinquanta per ogni ferito
I germi si sostenevano la tattica di aspettare tendo a quando sarà il movimento giù momento giusto per una rimonta generale
Fino ad allora necessario difendere la popolazione serba da oggi e non si del genocidio degli ustascia nello Stato Indipendente di Croazia
Ovvero uno
Ovvero scusi salvare la sostanza biologica del popolo serbo
Allo stesso tempo il Chelsea controllati direttamente indirettamente da Mihajlovic
Sì ma indicavano abituati a musulmani anche con uccisione di donne e bambini anziani e ripuliva no
Etnicamente le parti orientali della Bosnia Erzegovina dai musulmani
Il movimento degli incerti intento non era unitario a differenza del movimento partigiano che Tito nonostante la difficoltà di comunicazione riusciti comunque a controllare
Pertanto Montelupo luogotenenti dei cetnici sono evoluti
Invero i principi regionali tuttavia un rinvio ideologia comune obiettivi militari Strategic chi sì strategici chi sì le davano inestricabilmente
La prima azione di vendetta dei ceppi sì fu registrata in quindici aprile quarantuno quando un trust distaccamento in ritirata da Mostar in se Comina
Onde gli ustascia avevano preso il potere uccise diverse dozzine e dozzine di civili clonati nel villaggio vicino e a picco il fuoco a un certo numero di casa per tutto il quarantuno si ripeterono casi simili azioni Genocide più mass massicce vennero organizzate solo quando si giunse ci giunse alla rottura con i partigiani alla fine del quarantuno e negli anni successivi per la maggior parte le vittime dei Cetnici furono cittadini musulmani
Nella Bosnia orientale e sudorientale ad esempio documentazione Cetica afferma can in un un operazione di vendetta
Nell'aria intorno a Foggia e assaggia all'inizio di febbraio quaranta delle quaranta ore
Vennero uccisi circa mille duecento combattenti musulmani e otto mila Zanzi anni donne e bambini mentre i ceti sì legga si segnalarono perdite puri a ventidue morti trentadue feriti
Certamente il numero delle vittime civili sarebbe stato ancora più grande se la maggior parte dei civili della sono non si fosse centralmente messa in salvo soprattutto a Sarajevo
Il craxiani crimini di massa dei gesti sì conto incollati e i serbi che all'anno un mondo ostile sono rimasti invece limitate
Appalti dell'entroterra entroterra da un'alta adesione distinte è una piccola parte della ricca come testimonia militarmente lo scrittore e giornalista croata
Colato in via via con il vice molti bambini cattolici e musulmani sono stati uccisi laddove i condottieri Ceccuzzi li hanno trovati
Queste bande sapevano come pugnalare un bambino
Altrettanto bene che i di noi eroi ustascia
In termini ideologici ideologiche i e i politici non c'era molta differenza tra gli ustascia e Jenkins tuttavia le vittime dei germi cd sono molte meno rispetto a quale degli quale degli ustascia la ragione
E che gli ustascia avevano uno stato di grado in grado di organizzare deportazione campi compresi i campi del sterminio ICE sì invece no
Il movimento cioè ricco più promosse l'idea di una Serbia grande e omogenea il che significava la creazione di uno Stato nazionalmente dei religiosamente puro e confronto ripulito dai popoli non servi e dalle minoranze nazionali Riunite tutti vi è stato dichiarano il compito principale
Stanti questi progetti la Serbia si sarebbe espande espansa a tutta la Bosnia Erzegovina a gran parte del bar della Croazia
Si prevedeva addirittura di stabilire un confine accomuno diretto con la Slovenia unendo alla popolazione croata
I germi si credevano che aggiungendo questi o biglietti obiettivi
La Serbia sarebbe diventata allo Stato stato leader dell'AGEA previsione il che sleale avrebbe messo di essere collegata regolarmente ad un Croazia neutralizzata dal momento che durante la guerra incontri sarebbero stati regolati
I partigiani sì opposero Paggioro con il loro programma jugoslavo di un'unione di popoli uguale lo slogan fratellanza e uniti
E soprattutto la composizione con la composizione et in tecnica mista delle loro unità specialmente in Croazia
Tuttavia alcune azioni di vendetta con gli incendi dolosi e uccisione in alcuni villaggi croati ebbero luogo da parte dei partigiani Gianni al quarantuno
Avviene anche che lì gli ustascia catturati venissero fucilati in massa ma questa non diviene divenne mai una pratica sistematica le differenze tra i due nuovi movimenti partigiani egli cerchi erano ancora più Mark mancate per quanto concerne gli obiettivi avuto termine
Da giorni fa e lo vince aveva proclamato dice si esercito jugoslavo jugoslavo in patria
Che sotto lo slogan per il re è la patria si batte per la continuità e il rinnovamento della Jugoslavia monarchi monarchica
Mentre il partigiani si sono apertamente opposti avere e al governo jugoslavo all'onda
E al ripristino del vecchio ordine la differenza del concerto dei germi della Grande Serbia
Il a differenza del coniuge concetto dei centri della Grande Serbia i partigiani sosteneva noi la Jugoslavia con sei le pubbliche federale uguali e la democrazia sebbene stante la loro leadership comunista sì
In intuiva che io sta nel mezzo
Pantano una democrazia sotto il regime regime comunista
Stante il loro programma ICE bensì nel periodo quando ancora due quarantenni avevano più sostenitori theory dei partigiani sia in Serbia che in Montenegro
Anche in Croazia tra gli isolotti di nazionalità serba dice non si ebbero una certa influenza grazie ai loro slogan e ai proposte di vendetta anti croata
Ma i comunisti non molto meglio organizzati inoltre nel area dello Stato indipendente di Craxi ai partigiani erano molto più efficienti né al dirigente difendere i villaggi serbi dalla violenza del degli ustascia
Ottenendo per questo un sostegno superiore a quello accordato ai cetnici
In alcuni parte parti della Croazia e della postina Szego vita abitate in questa da servi c'erano effettivamente più c'è Syndicate che i partigiani ma si trattò di sempre centrato sta dove situazioni eccezionali in alcuni luoghi inoltre i cetnici non esercitare nel non esercitano alcuna influenza
All'inizio del rivolta del quarantuno in Croazia dice Unseen generalmente non disponevano
Neppure riunita proprie alla comunisti uniti unirono ai partigiani individualmente o in gruppo mentre altrui atteso clandestinamente lo sviluppo dei venti
Solo pochi dubbi caratterizzati da un particolare attaccamento all'idea grande serba assunsero una chiara fisionomia
Di stage distaccandosi da una unità
Ribelli già nell'agosto e nel settembre quarantuno
I fascisti italiani videro video chiaramente che la violenza degli ustascia stava causando disordini e problemi nel mondo
Aree di interesse così esteso il loro potere de facto alla allettati meridionali dello Stato Indipendente indipendente di Croazia
Su zona due Esone tre proteggendo così al così alcuni serbi dalla Prost prosecuzione del terrore ustascia
Questo parte questo porto ad un prima differenziazione neri nei ranghi degli insorti i cetnici e i loro simpatizzanti credevano di dover combattere solo contro gli ustascia
Cooperando invece con i fascisti italiani nella difesa dei villaggi serbi mente il mentre i partigiani acuità comunista
Affermavano
Che lavoro uno lotta era contro tutte le forze dell'occupazione e quindi anche contro i fascisti italiani
Verso la fine del quarantuno il movimento dei Cernic per le rese ha raccontato rafforzarsi attraverso la disc anticaldo in colazione di unità partigiane
In cui la maggior parte dei combattimenti combattenti e a Nino Sergi questi colpi di Stato di solito iniziarono con l'assassino di importanti importanti leader partigiani comandanti commissari politici
Gli antagonismo ideologico ideologici e i colpite di Stato dei cetnici deposero nell'inverno quarantuno quarantuno e nella primavera del quarantanove
Nel territorio della Croazia in una che guerra aperta tra Chelsea e partigiani Monti centesimi si ripudiato no nelle roccaforti dei fascisti italiani
Dove vennero conto ricordo riforniti e combatterono contro i partigiani sono un sotto il diretto controllo dei fascisti
I combattimenti contro tedeschi e italiani bene dobbiamo tutto ammessi messi da parte
A partire dal quadrante due il movimento cioè dico in Croazia prima relativamente autonomo Sala connesso più strettamente con il movimento avrà una quota di darci ammiraglio
Nell'estate del quaranta ore le unità c'è etniche vennero di fatto incorporare nella macchina da guerra dei loro meglio mecenati fascisti con il nome di milizia volontaria anticomunista
Le autorità del state indipendente di Croazia Grazia nonostante l'adesione ideologica
Furono costi con Struggles costrette riconoscere queste unità come aveva dopo l'arco più ricco capita l'azione in italiane o settembre corrente i cetnici stabilire dove stabilirono una cooperazione diretta con i tedeschi e attraverso di loro con gli ustascia
Ciò bene giustificato con lo slogan imprese impiegare il medico di ora
Cioè occupatori ustascia per distruggerle il rude vinco a lungo termine partigiani a cui guida comunista sul territorio abbiamo attuale Croazia ICE bensì non sono mai stati una forza militare e politica particolarmente rilevante si ritiene ve ne fossero
Cinque mila nel quale quatto e circa tre mila prima della fine della guerra tuttavia dal momento che che queste unità hanno collaborato intensamente con incertezze in Bosnia Erzegovina
Andrebbero considerate la considerate nel loro insieme sul territorio dello Stato indipendente di Croazia
Sì stima quindi niente che ci fossero oggi come circa
Trentasei trenta penta cinque trentasei mio recente insieme al quarantaquattro e quaranta quaranta quarantacinque
Nel frattempo il numero dei membri delle unità partigiane su attuale territorio accorato era in costante crescita e al fine del Golan quarto erano cinque cinque cinque cinquanta mila dei partigiani in Croazia
In stesso tempo il numero dei partigiani di posti dicevo la la era cresciuto e fino di di di fino a fino vincolanti Pato era cento mille cento mila parte in Bosnia Erzegovina quindi alla fine della quale ancorato
Era duecentocinquanta mila PattiChiari sul territorio dello stato indipendente virgola
Al fine queste cifre mostrano che nel miglior modo possibile la forza l'influenza e l'importanza dei partigiano
Is dai dei per i partigiani rispetto ai ai cetnici grazie
Grazie a lei professore Goldstein per questo ampio spettro si ha dimostrato qual era effettivamente la situazione nei territori soprattutto di Serbia Croazia e borse cause confina
Da argomento è stato introdotto e adesso lo possiamo sviluppare ulteriormente con l'intervento del professor Erick Gobetti il quale si parlerà dei rapporti tra lo Stato fascista mi ustascia mille novecentoventinove mille novecentoquarantatré a lei la parola al professor Gobetti
Grazie buongiorno a tutti
Dunque vende innanzitutto vorrei ringraziare gli interventi che mi hanno preceduto perché credo che sia davvero interessante ovvero l'opportunità di ascoltare
Diciamo interventi gli storici provenienti da altri Paesi che quindi ci danno una prospettiva diversa su fenomeni che riguardano anche la storia del del nostro Paese naturalmente
Quindi questo anche in una prospettiva di di riconsiderazione pacifica europea nel contesto l'Unione europea in cui viviamo e credo che sia davvero importante quindi approfitto anche per ringraziare gli organizzatori della del convegno perché appunto credo che sia davvero l'opportunità importante questo
Dopo richiesta ma certo di venire un po'alla alla vicenda che che vorrei raccontare che ovviamente una vicenda complessa io ho posto come limite temporale la neve novecentoventinove mille novecentoquarantatré perché i rapporti tra tra l'Italia e gli ustascia cominciano appunto in maniera continuativa nel mille novecentoventinove terminò ovviamente con l'otto settembre quarantatré
Cercherò di essere più sintetico possibile anche recuperando un po'di di cose che sono già state dette su questo tema nei due interventi precedenti
è una vicenda soprattutto quella che riguarda il periodo precedente alla sono vero Mondiale direbbe il poco conosciuta in Italia ma in realtà anche anche in lingua sarda dell'attuale Croazia non è moltissimo moltissimo frequentata degli studiosi soprattutto al grande pubblico
E invece una vicenda come vedremo molto molto rilevante era molto rilevante all'epoca diciamo per la politica estera fascista rapporto con con il nazionalismo croato con gli ustascia in particolare
Ed è una vicenda significativa perché in qualche modo mostra molti aspetti della politica estera fascista nei confronti del dei Balcani e dell'est Europa
Successi fallimenti soprattutto una certa predisposizione
Alla all'uso della violenza diciamo così da parte del della politica estera fascista
Però non va dimenticato come accennava il professor Pierucci prima perché la politica estera fascista come dire acquisisce alcuni elementi presenti già nella politica estera dello Stato liberale quindi dello Stato
Postunitario
In particolare contro rispetto alla all'idea di espansione verso Est
Le regioni confinanti diciamo nell'est dell'Italia post-unitaria sono regioni che vengono percepite dallo Stato italiano sin dalla sua unione come possibili aree di espansione territoriale sia ragioni nazionali sono territori che vengono considerati parte di un'area culturale veneziana e quindi in qualche modo legate alla storia italiana e quindi devono essere diciamo inglobate nell'unità d'Italia e per questa ragione
E in qualche modo tutto l'Adriatico è percepito come una sorta di lago italiano quindi di Rapone propaganda fascista
Per ragioni militari che in qualche modo il controllo totale dell'Adriatico consente una maggiore sicurezza militare al al Hottest del dell'Italia
Sia per ragioni economiche perché al di là delle debolezze dell'economia italiana sono state giustamente evidenziate prima c'è un'idea diciamo di imporre un proprio dominio economico su sulle economie balcaniche sono sicuramente percepita erano meno come più debole rispetto a quelle italiane
E poi anche in una prospettiva che potremmo definire coloniale e l'Italia all'epoca ben pochi possedimenti coloniali ed è molto presente nella mentalità
Della fine fine Ottocento e inizio Novecento l'idea di un'espansione di tipo coloniale e quindi colonizzare fisicamente con abitanti di origine italiana
Questi territori considerati poco abitati quindi comunque con una possibilità di colonizzazione
Seguito da queste tutte queste prospettive il come dire al nemico nazionale percepito l'Italia fino alla quella mondiale è sicuramente rappresentata colazione croata
Che la popolazione con la quale cioè il il maggior antagonismo in quest'area pensiamo a liste a a tutto il territorio del del nostro confine orientale
Ma la prospettiva cambia completamente alla fine della guerra mondiale ma è già stato accennato con la salute libro Salgari con cambiamento di confini e la costruzione della Jugoslavia Mariposa mentale che include iliache colazione slovene e croate
E che in qualche modo sottrae all'Italia la possibilità di un totale dominio sull'Adriatico e di un'espansione
Maggiore dei confini rispetto a quella ottenuta alla alla fine della guerra
E quindi l'Italia percepisce la Jugoslavia negli anni successivi alla prima guerra mondiale come principale nemico nazionale non ci pare non tanto pericolo direi ma il il nemico rispetto al alla alle ipotesi punto d'espansione
Verso verso est
D'altra parte una parte dell'élite politica croata sicuramente una parte però significativa
Si trova a sempre più nel corso degli anni della prima di usare il cosiddetto quindi dal dal diciotto fino al quarantuno si trova sempre più in contrasto con le il il governo jugoslavo che un Governo di uno Stato centralista serbo centri con diciamo guidato da un litro e politica serve anche con difficoltà diciamo si si impone nei confronti delle minoranze nazionali ovviamente la minoranza croata e maggioritaria cioè la più significativa minoranza presente sul territorio jugoslavo i serbi non non sono comunque la maggioranza assoluta inusuali e quindi
Il rapporto con i croati si fa sempre più più difficoltoso
E articolati l'élite politica croata ma anche quella slovena che avevano sperato in uno stato federale e quindi poter far cogliere appunto alle diversità culturali nazionali presenti sul territorio jugoslavo invece si trova di fronte a a un'élite politica serba che nega questa possibilità e chiude quindi a un rapporto paritario con le altre identità nazionale presenti in Jugoslavia questa difficoltà Frassica appunto molti molti rappresentanti della lite politica croata
Si trovano ad essere come l'Italia fortemente in contrasto con lo stato di Gonzalo unitario
Il nazionalismo croato ma diversa espressione nel corso di questi di questi decenni quella più significativa è sicuramente rappresentata dal Partito contadino croato che un classico patito gravi o dell'epoca
Un partito che è una prospettiva comunque jugoslava diciamo l'idea è quella di creare appunto un un sistema federalista comunque che accolga la presenza di altre identità nazionale e non solo quella serba all'interno della della Jugoslavia
E che decisamente il partito appunto maggioritario nello spazio croato ma esistono anche altri partiti politici più estremisti e in particolare il partito del del diritto che viene guidato da un avvocato positiva poche Ante Pavelić
E che invece disposto come dire o penso a un incubo una uno indipendentismo quindi a creare lo Stato croato indipendente dalla Jugoslavia separato nella sabbia
E dell'esposto soprattutto a raccogliere l'appoggio di potenze esterne alla Jugoslavia e quindi di separarsi grazie all'aiuto economico ma anche militare di altri paesi
Questo fa sì che si crea un vero e proprio incontro interessi tra il nazionalismo croato presentato più estremista rappresentato appunto Dante fallisce
E altri personaggi minori e il sionismo italiano estremista rappresentato ovviamente all'epoca dal dal regime fascista
Questo incontro interessi si si salda diciamo così nel pieno tra il ventisette e il ventinove
Il in questo in questi due anni si crea un complessiva vicina mento poi queste due forze
Che poi diventa definitivo con il colpo di Stato realizzato da voi Alessandro ove già stato nominato prima nel mille novecentoventinove che di fatto chiude ogni possibilità ulteriore di dialogo politico con gli altri le le altre forze politiche presenti sul territorio jugoslavo imponendo diciamo un dominio totalmente dell'élite politica serba sul sul Paese ecco da questo momento in poi al porto con con tra tra appunto il nazionalismo più estremista croato rappresentato alla pari dice e il regime fascista italiano diventa molto solido e e molto duraturo perché di fatto funziona con alti e bassi fino al mille novecentoquarantasei
Come vedremo ci sono tante contraddizioni in questo in questo rapporto tante di tante difficoltà perché in qualche modo è un'alleanza innaturale dal punto di vista nazionalista siccome le forze che lo rappresento solo forze espressamente nazionaliste violentemente nazionaliste è strano che si crei un rapporto così efficace tra due forze potenzialmente molto in contrasto tra di loro appunto rappresentanti l'azionismo croato il nazionalismo italiano
In negli anni che seguono l'Italia porta avanti diciamo una duplice politica da una parte quella di cercare di circondare la Jugoslavia di Paesi alleati con con l'Italia e che hanno la volontà di rivendicare territori appartenenti alla Jugoslavia e quindi sono disponibili a a una distruzione dello Stato jugoslavo in particolare Bulgaria Ungheria Austria e Albania
E dall'altro a favorire il separatismo interni presenti all'interno della Jugoslavia e quindi favorire quelle élite politica che sono contrario dello Slavia e che ove però una separazione dei loro territori dalla Jugoslavia e quindi il nel primi anni del dopoguerra soprattutto il il movimento indipendentista montenegrino ma poi anche i kosovari albanesi
Soprattutto il movimento rivoluzionario Marcello ne ore prima e poi naturalmente contro i nazionalisti croati sfascia di cui parleremo adesso ecco negli anni tra il ventinove e i trentaquattro c'è una vera e propria escalation dei rapporti tra tra l'Italia e Ante Pavelic Ante Pavelic funge da lei cosa vedo quater dopo il colpo di stato di Alessandro sì si stabilisce definitivamente in Italia e crea un bene occhio movimento terrorista un gruppo organizzato inizialmente composto da una trentina di persone Marche nel corso degli anni arrivare a contare circa cinquecento aderenti
Sono una una organizzazione terrorista con ramificazioni internazionali perché presente in quasi tutta Europa soprattutto molto intima in Belgio dove c'è una fortissima emigrazione croata
Ma anche in Germania in Austria in Ungheria e in altri Paesi
E addirittura anche nelle Americhe Asia nel Nord che nel Sudamerica anche in questo caso lo presso le comunità croate diciamo emigrate impieghi
In quel Paese essi ma alla leadership del del movimento rimane in Italia in tutti questi anni rimane l'unico leader riconosciuto appunto anche il calice
In questi anni si creano deve pochi campi di addestramento in in Italia in varie località d'Italia vengono portati avanti atti di terrorismo vero e proprio e Jugoslavia uccisioni di personaggi in bici agli ustascia così viene chiamato il movimento ustascia che vuol dire ribelle
E anche il classico terrorismo nero quello che poi vedremo attivo in tutta Europa neanche le in in Italia in particolare in tutti gli anni anche nel dopoguerra ce l'ho con la sola quella mondiale che il terrorismo
Cerco diciamo così no quindi le bombe sui treni uccisioni casuale diciamo che creano con più attenzione all'interno del Paese
Senza avere però un obiettivo politico preciso
Le le bombe sui treni sono una classico diciamo così in questi anni della del terrorismo ustascia in Jugoslavia
Diciamo la l'apice della attività terroristica degli ustascia viene raggiunto nel mille novecentotrentaquattro quando come è già stato accennato al clima viene ucciso a Marsiglia durante una visita ufficiale in Francia io come Alessandro prima di usarli queste Forzella anche l'unico episodio diciamo in cui in tutti questi anni gli ustascia
Vengono conosciuti diciamo nel mondo vengono ricordati ancora oggi dalla storiografia in maniera significativa c'è un episodio molto molto importante naturalmente sia per ragioni di politica internazionale regioni di politica colata ma anche italiane naturalmente
Ed è un episodio che però ancora molti aspetti oscuri ancora oggi io ho studiato approfonditamente questo tema già moltissimi anni fa direttore del mio primo lavoro di ricerca risale alla fine degli anni Novanta questa questa questo studio su su questa su questa vicenda
E devo dire che sebbene l'autografia abbia giustamente evidenziato i rapporti esistenti ormai da tanti anni tra il regime fascista e e gli ustascia e quindi l'aiuto dato al al momento terrorista croato e quindi diciamo dimostra in maniera inequivocabile c'era una volontà da parte del regime fascista diciamo di favorire stagionale di attentati da parte del degli ustascia non è chiaro però se davvero il regime fascista volesse quell'attentato in quel momento
è significativo il fatto che nelle mesi precedenti l'Italia stesse cercando un un accordo politico con la Francia e con la Jugoslavia
Funzionanti tedesca perché temeva l'avanzata della Germania subito lo o l'arrivo al potere di pistole in Germania e quindi è probabile che l'attentato di Marsiglia non sia stato nell'alta voluto da dalla regime fascista ma che invece gli USA ce l'abbiano compiuto proprio in qualche modo per mettere in difficoltà di promozioni fascista
E impedire che come dire si accordassero aiutare abbandonando
Al suo destino appunto gli ustascia stessi
Da le le le fonti sono o sono molto deboli su questo tema abbiamo già accennato una delle fonti principali che quella diciamo sono i documenti del della Colli del poliziotto dell'ispettore di polizia che si occupava della gestione degli ustascia vent'anni in questi anni ed è molto interessante il fatto che questo l'ispettore rimane competente stupito dall'attentato è punto le prime le prime relazioni immediatamente dopo l'attentato sono di stupore quindi in qualche modo ecco non era informato no non ne sapevano
Bene anche significativa ovviamente che la reazione successiva da parte del del governo fascista che quella di diciamo smobilitare la struttura degli ustascia in Italia gli ustascia vengono tutti quanti confinati a Lipari sull'isola di Lipari un classico luogo di confino dell'Italia fascista
è lo stesso Parigi viene arrestato e trattenuto in carcere a Torino per un anno e mezzo
Non viene estradato in Francia dove c'è un processo sobriamente sull'attentato le responsabilità degli ustascia vengono curate senza ombra di dubbio Panucci viene condannato a morte in contumacia
L'Italia fascista ovviamente non lo non da l'autorizzazione all'estradizione per evitare di essere coinvolta direttamente nella responsabilità dell'attentato ma comunque diciamo la invenzione poco mi pare c'è evidente
Diventa ancora più evidente negli anni che seguono dal dal trentasette dopo l'accordo che è stato nominato prima tracciano la storia di vino dice
Che portavano avrei qualche alleanza tra l'Italia di usare che dura fino al mille novecentotrentanove col da questo momento in poi i la la la struttura degli USA se viene completamente smog vietata addirittura la polizia jugoslava l'incarico di occuparsi di smobilitare gli ustascia in Italia e rimpatriare
Quasi forzatamente gran parte di questi cinquecento ustascia che nel frattempo si erano costituiti in Italia rimangono praticamente soltanto i leader negli anni precedenti negli anni successivi imitando
è interessante capire anche chi sono di fatto questi ustascia prima della seconda guerra mondiale l'immagine degli ustascia
Che che sia nella storiografia ma anche nel diciamo nell'immaginario comune e legata unicamente a quello che il governo USA sia realizzata durante la guerra durante la seconda guerra mondiale in in Croazia
E in particolare diressi qua tutto il il genocidio nei confronti della popolazione serba dello dello Stato Indipendente croato
E lo sterminio di gran parte dei rom ed ebrei durante appunto il il governo USA fra il quarantuno e il quarantacinque
Ma interessante cerca di capire che erano prima di andare al potere questi uno staff che cosa volevano quali erano i loro obiettivi e quali erano i loro ideale che rappresentavano ecco io devo dire appunto studiando conformità rende questi temi
L'idea che mi sono mi sono fatto e che gli USA se fossero essenzialmente movimento estremamente nazionalista
Con l'obiettivo appunto indipendentiste in questo non erano molto differenti da altri partiti politici presenti l'aspetto collettivo curato ad esempio lo stesso partito contadino croato che aveva sostanzialmente obiettivi molto simili ciò che differenziava Brodus stasera sicuramente la disposizione all'uso della violenza politica
Sia nel senso del terrorismo se nel senso dell'uccisione del tiranno diciamo così si pongono una televisione
Vicende sì di tipo anarco ma anche presente nel territorio balcanico nel negli anni precedenti pensiamo alla all'assassinio di Sarajevo ti Francesco Ferdinando a Sarajevo nel mille duecentoquattordici in fondo vent'anni prima dell'assassino che versando
A Marsiglia
Poi c'è sicuramente ci sono sicuramente cure estetiche evidenziano una una una vicinanza diciamo degli ideali Ustascia con il fascismo in particolare con il fascismo italiano anche se appunto non non mi sentirei di assimilare del tutto il di ustascia al al al modello politico fascista uno di questi è sicuramente il culto del capo cioè il l'idea che e che ci sia un unico un unico leader del movimento acquisì dell'obbedienza assoluta
Sicuramente l'elemento che è molto presente nel degli ustascia paramedici viene viene che definito parlarne crea che equivalenti riduce fin dall'inizio della sua carriera diciamo da quando arriva l'Italia sostanzialmente ed evidente l'ammirazione e lui stesso per Mussolini per il Duce però va anche detto che questo questo elemento che controlla del culto del capo non è strettamente legato al modello fascista direi più
Una e più figlio dell'epoca se vogliamo così se vogliamo dire così ecco riguarda molti mondi movimenti politici in Europa in quegli in quegli anni un altro elemento che sicuramente non è esclusivamente fascista è quello dell'anticomunismo l'anticomunismo molto presente negli nel negli ideali politici degli ustascia già negli anni precedenti la guerra diventa poi ovviamente uno degli elementi fondamentali nella guerra otto la resistenza durante gli anni negli anni della guerra
Direi che l'anticomunismo Ustascia e però molto legato di nuovo all'idea
Alla logica nazionale nazionalista il comunismo è internazionalista e quindi in qualche modo è percepito come antinazionale
Mentre invece il appunto gli ustascia rappresentano ideali fortemente nazionalisti e poi c'è anche un aspetto di diciamo così di classe che noi spesso dimentichiamo perché viviamo in un'epoca diversa ma ed è sicuramente rilevante all'epoca
In qualche modo come altri movimenti fascisti dell'epoca gli ustascia
Rappresentano da una parte la classe media
Ma anche diciamo la classe aristocratica ad esempio della che ovviamente molto minoritarie ma comunque ha una rilevanza dello spazio il croato
A cui si lega sottoproletariato quindi il il la forza la manodopera diciamo così del Petraroli del terrorismo Ustascia composta soprattutto appunto da da croati molto poveri come niente d'azione più povere dello spazio provati dall'Erzegovina dell'interno ad armarsi e che sono espatriati per ragioni di lavoro soprattutto appunto in Belgio come accennavo prima e che rappresentano anche qua di nuovo la classica
Forza-lavoro diciamo così tipica dei movimenti fascisti delle e poi un altro aspetto che direi fondamentale quello che accadrà dopo che l'antisemitismo e questo è su questo è molto interessante notare come fino al mille novecentoquarantuno cioè fino al questore il potere gli ustascia non hanno non esprimono nessun tipo di sentimento antisemita
Anche dopo trentotto anche dopo le leggi razziali tant'è che all'interno del del gruppo dei dei leader del degli ustascia in Italia in quegli anni ci sono diversi e vorrei e soltanto dopo quarantuno invece diventa prevalente infatti la comunità ebraica dello stato interamente curata viene completamente sterminata nel corso della guerra e gli stessi lo sta dicendo lei finiranno poi nei nei Lager costituiti dello Stato Indipendente croato
Sì è stata è stata raccontata prima molto
Molto bene come si arriva alla alla guerra alla guerra Licosa nel quarantuno vale la pena notare che sebbene appunto i l'Italia avesse con con valigie stabilito un un un piano di azione diciamo così per creare uno stato approvato indipendente per diciamo distruggere riposare creare allo stato Prato il dipendente che si ponesse
Sotto il controllo dell'Italia fin dal mille novecentoventisette c'era un piano di questo tipo
Questo piano viene realizzata in maniera praticamente identica nel mille novecentoquarantuno e ne applicato sostanzialmente il piano scritto nel mille novecentoventisette
Ma in un contesto completamente diverso in un contesto in cui l'Italia non è più no non è più prevalente dei Balcani non ha una una presenza significativa è anche la Germania che sta dominando in quei territori
E della Germania che porta l'accaduto negli USA militarmente che il bando riguardante o o con la caduta ne occupa la stessa
Cittadini di Zagabria e quindi sono i tedeschi che creano lo Stato Indipendente curato sostanzialmente peraltro non affinandosi direttamente aglio stesso almeno inizialmente
Nel momento in cui i tedeschi entro marzo cambia il dieci a quella del quarantuno quindi durante le prime operazioni militari dell'invasione della Jugoslavia è stato accennato prima lo Stato viene in base al sei aprile quindi solo quattro giorni dopo Hitler si aprivano
Al geniale non si rivolgono al rischio per altre ancora in Italia
Ma nemmeno gli altri ustascia quel venti Antonio Borghesi ha all'interno del partito contadino croato
Quel partito che dicevo era maggioritario in pace proprio perché episodi di trovare maggiore maggior appoggio maggior consenso attraverso il partito che dominante sulla si era politica croata marce che il leader del partito croato si rifiuta e a quel punto i tedeschi ripiegano solo gli ustascia
E accettano diciamo la tendenza dei papabili cioè come leader anche se evidentemente fallisce un luogo del fascismo un uomo dell'Italia fascista
Ma come vedremo qua diciamo arrivò rapidamente alla alla alla chiusura negli anni successivi negli anni del governo del governo ustascia quindi la quarant'dal quarantuno fino al quarantatré quando poi l'Italia sparirà diciamo da questo come come presenza politica e militare da questo scenario il rapporto tra l'Italia fascista il governo ustascia molto difficoltoso del molto difficoltoso perché in qualche modo vengono al pettine tutti i nodi di quella di quell'alleanza artificiosa che si era creata appunto tra nazionalismo croato il nazionalismo italiano in pineta
Tra il fascismo e gli ustascia
I sostanzialmente quali sono questi nodi beh prima di tutto la questione dei confini
Naturalmente di diciamo il nazionalismo proprio nazionalismo italiano rivendicano in gran parte gli stessi territori di confine quindi la massimaliste a chiaramente liste erano già parte l'Italia e la prima rata mazze viene quasi tutta annessa all'Italia nel maggio quegli accordi del maggio del quarantuno creando fortissime tensioni
All'interno lo Stato croato e mettendo in seria difficoltà palleggi con i suoi stessi con i suoi stessi ustascia
In secondo luogo il concetto di indipendenza questo Stato viene chiamato Stato indipendente croato ufficialmente ma di indipendente a veramente molto poco
L'Italia ha in mente di adottare quello che la politica fascista definisce il modello albanese
L'Albania è stata invasa occupata dall'Italia nel trentanove ed è parte dello Stato italiano sostanzialmente anche se nominalmente uno stato indipendente che amore italiano che Vittorio Emanuele ed è quindi che quindi avete Italia ed Albania e la l'autonomia del del governo albanese quasi inesistente in quel il modello sarebbe questo ma non viene non viene realizzato perché era razzia cerca di mantenere un minimo di autonomia sostanzialmente appoggiandosi alla Germania che dominante prevalente dal punto di vista militare ma anche economico e politico
E quindi in qualche modo sfruttando la la concorrenza fra i due alleati tra l'Italia e la Germania
L'Italia impone alla Croazia uno comune uno italiano vorrei Savoia Aimone Savoia che di fatto non non metterà mai piede in Croazia non non diventerà mai non verrà mai realmente nominato re di Croazia
L'unico diciamo l'unico aspetto in cui il lo Stato croato è davvero indipendente e il il tentativo di creare uno Stato etnicamente puro quindi quello diciamo la politica della pulizia etnica
L'ho già detto l'ho già detto prima forse l'elemento più rilevante della della storia dello Stato croato della nei quattro anni in cui in cui gli ustascia governo laico razziare appunto questo tentativo di tra nonostante uno stato etnicamente puro in un contesto in cui i croati
Come nazionalità
Assestante rappresenta un poco più del cinquanta per cento alla popolazione siccome era stato provato include anche tutta la Bosnia Erzegovina c'è una percentuale di popolazione significativa composta da musulmani che vengono comunque riconosciuti come colate di religione diversa
Ma soprattutto c'è una presenza di circa il trenta per cento di popolazione serba
Verso verso i serbi così verso così come verso i rom ed ebrei
Viene attuata subito una politica di eliminazione sostanzialmente i serbi devono sparire al territorio o con o andandosene e quindi spingendoli alla fuga
O costringendoli a convertirsi al cattolicesimo impegni diventando croati cosa che non viene comunque concessa a tutti
Oppure con lo sterminio per o quel attraverso anche la creazione dell'unico campo di sterminio presente sul territorio europeo che non sia gestito direttamente da innanzi dei nazisti cioè il campo degli asset Lavazza perché accontentarsi di un campo ustascia con l'intento preciso di sterminare alla popolazione la popolazione serba del territorio circa sono sono circa trecento mila i serbi che vengono sterminati in questo modo da dagli ustascia
Durante la guerra
è interessante compiuto come proprio quelle stragi contro queste questa politica di sterminio
Producono una ribellione da parte di del dei sopravvissuti allo sterminio quindi della delle popolazioni serbe telefono a a fuggire allo sterminio
Che in parte diventeranno poi partigiani in parte diventando Cetnici come è stato accennato prima
Ma anche di fatto creano situazioni di stabilità che porta a un intervento militare italiano che di fatto occupa certamente nel territorio dello Stato croato militarmente occhio partirà dal loculo il quarantuno
E quindi in qualche modo da questo momento in poi i rapporti tra l'Italia e l'Italia fascista ero stato ustascia diventano ancora più tesi ancora più complicati
A questa dei confini diventa quel punto irrilevante perché l'Italia è di fatto militarmente gran parte del territorio anzi diciamo una una ciecamente nel territorio croato
I il l'Italia si mantiene diciamo un'alleanza militare con la Croazia ma di fatto sì alle anche militarmente con i ribelli serbi favorendo quindi in qualche modo la creazione di quel movimento c'è Nico che è stanco che è stato nominato prima Armando e costituendo un punto bande militari dice mica al servizio del degli italiani è in qualche modo aveva anche a impedire fisicamente lo sterminio della popolazione serba da parte decorati quindi quell'unico elemento di autonomia
Spesso dallo Stato croato che era la l'obiettivo di Vikram allo stato politicamente scusate etnicamente puro
E di sterminare le popolazioni non provata viene impedito fisicamente dalle dunque italiane anche danno diciamo consentono la sopravvivenza di una parte di popolazione serba tigris Murgia
Sotto
Nelle zona sotto il controllo sotto il controllo italiano
E quindi appunto i rapporti tra il trenta e Croazia rimangono tesi per tutto per tutto questo del della guerra fino all'otto settembre del quarantatré e tutto quello che ne conseguirà
Grazie buon pomeriggio grazie professor Gobetti per questa diciamo carrellata che parte appunto dalla Costituzione
In termini partitici politici delle ustascia
Fino poi dopo il quarantuno diventare addirittura a forza di governo a forza di repressione forza alleata dei nazifascisti bene una delle delle questioni e dei fatti più tragici poco descritti di cui poco si parla del della guerra di vorrai vedrebbe Gianluca slavina è proprio la Costituzione
Dei campi di concentramento un argomento di cui se ne parla poco di o il poco si sa ma di cui professor
Carlo Spartaco Capogreco è un grande esperto perché è stato uno dei primi se non il primo addirittura a fare una ricerca specifica sui campi di concentramento fascisti col per civili
Per civili sloveni in Italia quindi la parola al professor Carlo Spartaco Capogreco che si parlerà appunto dei campi di concentramento italiani per civico in Jugoslavia a lei professore
Attivato il microfono attivati al microfono professore
Pronto
Bene ma dice ad esempio presto allora grazie volevo dire che già su questo termine in campi di concentramento conviene fare una piccola premessa perché trattandosi di campi di concentramento italiani
L'Italia durante la seconda guerra mondiale di cui ci stiamo periodo di cui ci stiamo occupando
Stiamo con il termine campo di concentramento
Tutte quante le strutture utilizzate per mi internamento di civili
Però vi erano delle differenze notevoli perché non o corrispondono affatto e le condizioni di vita presenti nei campi di cui ora vi parlerò campi per civili jugoslavi o campi per slavi come venivano detti anche un po'spregiativamente
Dal dal fascismo
Non vi è la corrispondenza tra questa tipologia di campi e la tipologia di campi che invece l'Italia aveva attivato il fatto funzionare già con l'entrata in guerra nel giugno del mille novecentoquaranta
Campi in quel caso che erano gestiti dal ministero dell'interno e che consentivano avevano diciamo così dei requisiti minimi vivibilità
Vi era il controllo per esempio della Croce Rossa gli interni agli internati indigenti potevano ricevere un sussidio statale dalla stessa organizzazione del campo
Potevano ricevere dei pacchi viveri essere aiutati per esempio i sudditi nemici dai propri Stati
E quindi una situazione totalmente diversa da quella dei campi destinati agli internati civili jugoslavi dove
Spesso gli internati erano costretti a una lotta disperata per accaparrarsi un po'di cibo per garantire la propria sopravvivenza non avevano un sussidio
Non erano visitati e quindi aiutati dalla Croce Rossa
E praticamente possiamo dire che si trattava di un interna mento
Sostanzialmente
Fuorilegge o comunque fuori dalla legge perché la stessa cosa era legato quindi questo internamento ad una guerra di aggressione
Il cui l'abbiamo già sentito bene dal professor P. rilevanza in cui il
Lo spregio diciamo delle condizioni del rispetto della legge di guerra si era visto già dall'inizio perché era iniziata senza una dichiarazione
E quindi in questa situazione potremmo distinguere quelle azioni che comunque fino a tutto il mille novecentoquarantuno anche parte del quarantadue
Aveva da parte dell'esercito italiano da dell'occupante italiano in genere o degli obiettivi politico-militari comunque
Diciamo così giustificabili per quel tipo di guerra e quanto invece avvenne dopo la metà del mille novecentoquarantadue
E in particolare appunto dopo la la sollevazione è la creazione del del Fronte di liberazione quando fu decisa dall'Italia una vera e propria strategia del terrore verso le popolazioni civili strategia che aveva come proprio perno fondamentale la creazione e la gestione dei campi
Di concentramento specifici
Ecco le nuove direttive impartite allora dagli alti comandi investite il da un ben preciso inserite scusate in un ben preciso quadro
I geologi Colitti simbolo antico slavo prelevano prevedevano l'utilizzo di un di metodi molto simili a quelli applicati dai nazisti sul fronte orientale
E cioè l'incendio dei villaggi la fucilazione di ostaggi e la deportazione in massa di civili nei suddetti campi di concentramento
Con l'obiettivo principale perché non era il solo come vedremo di creare il vuoto attorno al movimento partigiano
La posizione sostanzialmente extra legem di cui vi parlavo
Ebbe ripercussioni pesantissime per gli abitanti della Jugoslavia che furono definiti in blocco cittadini italiani per diritto di annessione
E di conseguenza privati dello status dei sudditi nemici che almeno avrebbe consentito loro di ricevere un aiuto
Del proprio governo in esilio e delle organizzazioni assistenziali internazionali
Soltanto nell'agosto del mille novecentoquarantatré
Nel cast nel quadro della cautela apertura dimostrata in merito dal Governo Badoglio
Il Ministero degli Affari Esteri italiani consentì alla Croce Rossa Internazionale viale di darle una qualche assistenza ai civili jugoslavi internati dall'Italia
A condizione però che si trattasse di interventi a carattere Umit umanitario che non modifica se non la loro posizione giuridica
Vi fu quindi in tal senso
Una lineare continuità tra regime fascista è quello badogliano
E il governo badogliano visto che i campi non vennero chiusi dopo il venticinque luglio
Ma solo e inevitabilmente aggiungiamo noi dopo l'otto settembre a causa della fuga in massa degli internati o degli stessi addetti alla sorveglianza
Solo alcuni gruppi in verità di internati erano stati rilasciati prima della caduta del regime o trasferiti in campi dalle condizioni meno drammatiche
Grazie alle pressioni della chiesa o per decisione dei comandi militari italiani
Non sarebbe quindi quella liberazione generalizzata che gli slavi internati in attendevano in verità alla caduta del fascismo
Tanzi in alcuni casi la smobilitazione dei campi avvenne con un ritardo tale da permettere la cattura degli internati da parte dei nazisti
Va ricordato tuttavia anche se in questa occasione per ovvie ragioni di tempo non non entrerò nel merito
Che nei Balcani circa due mila ebrei se non più solo l'oggettiva mentre messi in salvo dall'esercito italiano grazie soprattutto ad un internamento di tipo protettivi
Don Pietro Brignoli non cappellano militare al seguito del regio esercito che nel maggio guerra dal maggio quarantuno
Al novembre quarantadue operano nella zona di Corcelli in Slovenia annotava nel suo diario di un ufficiale italiano che nel corso dello di un'operazione sentenziava che l'importo tra virgolette per il bene dell'umanità il perché di razza inferiore si dovessero distruggere gli abitanti della regione deve il Prix tare tra virgolette adoperare l'iprite
Il PRIT are dell'intera zona
Questa breve citazione testimonianza
Di un'occupazione italiana violente ad impronta razzista Greta razzisti che era
Che non esclusione appunto pesanti rappresaglie pari quelle che abbiamo già citato con l'incendio dei villaggi e addirittura anche la frequente concitazione di ostaggi
Mantenuti tali nei campi di internamento
Internare gli abitanti delle zone annesse
Senza escludere del tutto attenzione il ricorso al confino di polizia via i normali i campi di concentramento di cui parlavo prima pelli allestiti e gestiti dal ministero dal ministero dell'Interno
Dal giugno mille novecentoquaranta gli italiani utilizzarono preferibilmente una speciale rete di campi di concentramento gestiti dall'autorità militare e dislocati sia sul posto jugoslavi sul territorio occupato che in Italia è in Albania tali strutture a partire da quella delle maggiori dimensioni situata
Sulla ormai abbastanza nota isola di Arbe abbastanza nota ai fini dell'internamento perché sotto il profilo turistico al Brera già nota in precedenza rappresentarono questi campi l'ossatura portante di curve internamento civile io ho definito per comodità parallelo nel senso parallelo appello
Gestito dal ministero dell'Interno un internamento condotto soprattutto con rastrellamenti su vasta scala e molte volte a fare piazza pulita delle popolazioni di intere zone abitate
Pratiche queste che venivano eseguite generalmente
In un paese palese violazione del diritto internazionale
Riguardarono talvolta anche i militari di carriera del dell'ex esercito jugoslavo trattati quindi come privati dalle garanzie previste loro dal convenzione sulla prigioniero di guerra
E trattati quindi da internati civili
Internamente i passivi
Oltre ad essere finalizzati a contenere la guerra partigiana antitaliana bloccando preventivamente quanti avrebbero potuto aiutare o aderire alla Resistenza
In alcune arie per alcuni periodi perseguirono verosimilmente anche il vecchio progetto fascista della sbarcano in stazione
Sto della dei sravizza azione del territorio un disegno che possiamo definire tranquillamente oggi di pulizia etnica che nella porzione di Slovenia annessa al Regno d'Italia come Provincia di Lubiana
Ma Slovenia
Meridionale partire compresa la città di Lubiana sembra potersi realizzare attraverso la sostituzione delle popolazione autoctone con la colorita Viani provenienti dalle più remote regioni della penisola
Anche nel fiumano vennero intraprese misure concrete volte ad un insediamento di popolazione italiana al posto degli slavi che venivano deportati
E questo in comitato se con le grandi operazioni militari dell'estate mille novecentoquarantadue
Del resto quello della colonizzazione
Intesa come insediamento di coloni
Supportata dalla mappatura
Etnico dalla verifica dal censimento della popolazione dalla mappatura etnico razziale del territorio
Del dalla cancellazione dell'identità nazionale dal trasferimento interramento delle popolazione fu uno dei capisaldi della politica di italianizzazione che venne avviata nel
Che verrà avviata nelle nuove province e questa politica per passare alla Dalmazia
In Dalmazia questa politica d'Italia già l'atto ipotizzò in un primo tempo seppure poi non riuscì a portarlo a termine anche per
Perché proprio
Red o meno in quella zona Lando a terminare abbastanza presso
Ma ipotizzò dicevo di liberarsi anche degli ebrei locali dei serbi sostituendo Leo trasferendo le interrogando le altro
Il suo venia mentre i tedeschi e io ingressi sappiamo benissimo che la Slovenia era stata divise multe porzioni tra
Ma
Mentre questi occupanti cioè i tedeschi e gli ungheresi usarono immediatamente
Nella gran parte del pugno di ferro gli italiani inizialmente scelsero una politica di repressione e inviti italianizzazione relativamente morbida
In contrasto invece con il trattamento duro che da decenni avevano riservato
Gli italiani stessi alla minoranza slovena e croata residente nella Venezia Giulia
Ma tutto cambio non appena il Fronte di liberazione promosse un'insurrezione armata
Di questo ci danno conto le parole pronunciate da Benito Mussolini nel luglio del mille novecentoquarantadue a Gorizia ad un celebre su un metro e con dei massimi comandanti militari
Dove disse Mussolini stesso sono convinto che al terrore dei partigiani si deve rispondere con il ferro e il fuoco
Da lì in avanti infatti regio esercito sottopose il territorio ad un'azione militare che in base al giudizio del comandante partigiano cattolico Edvard corsi pre fu la più feroce
Subite dalla Slovenia dai tempi delle occupazione ottomana
Dalla Provincia di Lubiana una grande offensiva antipartigiana si estese poi ben presto valgo ostico notare lampi aria croata che fu accorpata alla Provincia del del Quarnero all'aria di Fiume
E
Dalla quale proveniva il grosso dei civili che poi vennero internati sull'isola di Arbe
In Montenegro invece fin dal mille novecentoquarantuno in risposta alla rivolta popolare in Rent i vertici militari avevano emanato bandiera normative sull'avvio dei civili nei campi di concentramento
Ma il più voluminoso e dettagliato
Corpo di disposizioni sull'interramento civile soprattutto dell'internamento civile manu militari
Di cui noi oggi disponiamo
Concentrato nella si trova nella cosiddetta circolare intrecci emanata il primo marzo mille novecentoquarantadue
Dal generale Mario Roatta al vertice della Seconda armata dal mese precedente
Sì le immagini che vedete su sono dei bambini sloveni internati nel campo di Arbe ed internati adulti nella baracca del campo di concentramento italiano dico NARS
Lo seguo il discorso poi magari se volete possiamo passare sulla sulla mappa dei campi dicevo in questa circolare
Gli sono le le maggiori normative sulla sull'interramento di questo tipo mentre ulteriori direttive vennero fornite successivamente da un'altra circolare la tredici l nonché dà disposizioni sporadiche emanate non solo
Dalle forze armate in base ad esse ad essere internati sarebbero stati soprattutto funzionari civili studenti professori soggetti che avevano fatto parte di bande armate parenti dei fuggiaschi dei ribelli
E tutti i civili sospettati di attività Inter in antitaliana il riferimento al sesso alla metà le prime disposizioni facevano riferimento quasi esclusivamente ai maschi dai sedici ai sessant'anni
Ben presto però il provvedimento sarebbe stato esteso anche a donne e bambini nel quadro di rastrellamenti di interi gruppi sociali potenzialmente pericolosi
Oltre all'internamento repressivo va citato seppure velocemente che sì fu anche l'internamento cosiddetto protettivo
Che ricordava
Popolazioni che magari si sentivano minacciate dalla Resistenza oppure ce erano avevano dei precedenti
Di complicità diciamo con con gli antifascisti e quindi temevano l'avanzare delle forze partigiana
Comunque i campi di concentramento per civili io con la dinamite ecco detto in generale si può si caratterizzarono dalle per le difficilissime condizioni limite diritta e per la
Condizione di fame endemica che portò a morte e quindi ad uno sterminio lento continuativo soprattutto in alcuni campi come quello di Arbel già nominato è quello di Merate sull'isola di mollette
Porto a ammonisce
Molti moltissime centinaia di di internati logico ed opportuno che campo di Kant concentramento non significhi campo di internamento
Osservava il
Generale Gastone Gambara il diciassette dicembre mille novecentoquarantadue
Il quale generale aggiungeva Tintin
Nel nido malato uguale individuo tranquillo
E da queste brevi fasi frasi di Gambara si comprende forse ancor meglio che da un'articolata relazione la logica che sottendeva ai protocolli alimentari
Adottati dagli italiani nei loro campi di concentramento per civili jugoslavi logica che evidentemente considerava lo sfinimento per fame degli internati come una utile opportunità
Ad Arbe
La fame e la denutrizione sono stato tremendo invito era orribile le morti dovute ha più svariate patologie erano all'ordine del giorno in alcuni periodi dell'autunno del mille novecento quarantadue
E nel dicembre del quarantadue dopo aver visitato un gruppo di internati appena rilasciati il medico provinciale di Lubiana refertato in questi termini
Dimagrimento patologico con assoluta scomparsa dell'ambiente
Persino dal cavo orbitaria ipotonia incontro fino al grado di minuscole De Mita fame degli arti inferiori
Era doppia intolleranza alimentare e intossicazione febbrile
Quanto al vitto le relative tabelle elementare ecco ufficiali dell'esercito
Che nella realtà raramente venivano poi rispettate prevedevano per gli internati repressivi ottocentosettantasette calorie giornaliere nel per i protetti ivi mille e trenta azioni che come ammetteva talvolta lo stesso personale dell'esercito italiano rispetto al fabbisogno minimo di un individuo a riposo difettava rispettivamente di almeno mille
Novecento calorie ancor di più della malattia e quindi sono state la fame la denutrizione del responsabile della grande moria
Avuta sì ad ardere in quell'autunno del mille novecento e quarantadue
Sì che
Che così portò affinché il campo di concentramento può tassi di mortalità che seppure per un breve periodo raggiunsero il livello del diciannove per cento superando così
Quelli consueti dei Lager nazisti non di sterminio
A darle per fame persistenti persero la vita non meno di mille quattrocentotrentacinque simili se vogliamo attenerci ai nomi Berna chiari nell'identificati
Il numero degli internati passati per il campo nella maggior parte sloveni si è attestato sulle circa undici mila unità con un picco di massima presenza di circa sei mila e cinquecentosettanta
Avutosi nel dicembre del mille novecentoquarantadue
Complessivamente ad essere internati dall'Italia furono non meno di cento mila civili jugoslavi tra sloveni e ricordo qui che fu deportato il dieci per cento della popolazione slovena
Rovati e montenegrini
Nei territori jugoslavi via occupati ecco se mi passate un attimo di nuovo la la cartina dei dei campi possiamo vedere insieme la loro ubicazione
Ecco chi principali campi dei territori occupati
Allora il campo di Alberico e abbiamo parlato qui sull'isola omonima
Il campo di melata nell'arcipelago spezzata Salatino per la parte centrale diciamo della Dalmazia
Il l'accoppiata privo la Mamola due campi sia separati ma molto vicini che agivano sotto lo stesso comando per la zona meridionale che il lo dico le Bocche di Cattaro
Quindi
Campi italiani per civili jugoslavi non significa come potete vedere semplicemente Campi sul territorio e poi ci sono sul territorio occupato tutto una serie di campi minori che potete leggere anche autonomamente alcuni campi di breve transito anche di una certa però consistenza numerica come per esempio il il campo di dei salari nel matta poi anche dei campi che di di lavoro per esempio
Che sono indicati con il triangolo voto all'interno ma di questi campi che la cartina mi fa vedere devo dire che devo dirvi che alcuni sono riservati in particolare quelli sul territorio della penisola quindi al di là del confine
Sono riservati ai cosiddetti allogeni cioè agli alle minoranze strade italiane slovene e croate soprattutto che il fascismo anche col termine dispregiativo chiamava all'origine e per i quali aveva costituito dei campi opposti del più importante dei quali era quello di Cairo Montenotte nella Liguria
Ma anche in quello di Fossano nel per esempio
Nel nel Friuli
Altri campi sono importanti sì Italia
Belli Diego nasce ovviamente
Ben noto quello di Monico altrettanto adesso grazie agli studi levi Francesca Meneghetti al campo di nemici ad un campo di Pietrafitta al campo di Colfiorito è un campo di Lucio Pietrafitta
Le Ruscio come potete vedere sono campi di lavoro
Ecco la situazione generale Cuesta mancano però all'ultimo momento mie mancato al non sono riuscito a rintracciare la cantina mancano qui però i campi che come vi ho detto venivano erano stati allestiti venivano utilizzati anche i campi del Montenegro prezzi particolare in campo di Barra
Della dell'Albania in particolare i campi ricavai Enti Cookers
Questo era la la localizzazione geografica
Durante finita la guerra l'apposita commissione
Delle Nazioni Unite aveva segnalato all'Italia un centinaio di presunti criminali di guerra
Molti dei quali tra questi nomi avevano avuto responsabilità nell'allestimento e nella gestione dei campi di concentramento in Jugoslavia di cui stiamo parlando
Ai governi italiani pur avendo istituito una commissione d'inchiesta che individua una quarantina di colpevoli tra i cento nominativi individuati Gallone
Pensiero di tutto per evitare una loro condanna da parte della magistratura militare che avrebbe dovuto processarlo i allo scopo venne evocato soprattutto l'articolo centosessantacinque del codice militare di guerra
Che prevedeva la punibilità dei crimini dei crimini in questione
Ma solo a condizione che la Jugoslavia avesse processato
A sua volta i colpevoli di alti crimine qui ci si riferiva specialmente ai fatti legati alle foibe
Ma in anni quelli che erano ormai della guerra fredda ovviamente la realizzazione di una tale reciprocità di comportamento era oggettivamente impensabile
Così che nel mille novecentocinquantuno quei processi vengono tutti ormai bloccati definitivamente possiamo dire bloccati per così dire la norma di legge in questo elemento
Cioè l'assenza di una dimensione giudiziaria della questione oltre spesso ad un ritardo frequente anche della dimensione storiografica contribuì non poco alla rimozione
Dell'aspetto criminale del fascismo dell'occupazione nell'occupazione della Jugoslavia ma anche più in generale dal rimozione del del passato italiano
Dittatoriale coloniale
Grazie
Grazie al professor Spartaco Capogreco Capogreco per questo la chiarissima illustrazione sulla dislocazione oltre che sulle funzioni che ebbero i campi di concentramento italiani per civili jugoslavi
Ora la parola passa alla professoressa Anna Di Giannantonio che si parlerà di un argomento decisamente legato alla guerra in Jugoslavia al movimento di liberazione e alla interazione tra i due movimenti della Resistenza jugoslava e resistenza italiana
Il titolo infatti della sua relazione il movimento operaio triestino
Nella Resistenza quindi a te Anna e io direi si sta ci stiamo allontanando parecchio dalle previsioni di di tempi di di questa di questo convegno quindi cercherei di essere in più sintetico se possibile logicamente
E mantenersi nei tempi che avevamo segnato
Grazie faccia al periodo Novali però il
Mi vedete sentite io ci chiediamo benissimo allora io starò rigidamente nei tempi però gli alimenti permettetemi però prima di di ringraziare Indino Spangaro Gianfranco Paglia Paolo Perillo invita quindi sinteticamente
Intervistato sulla sua esperienza nella consistenza nella Nenni Sergio Puglia l'ex Litorale Austriaco
Terra da secoli sotto il dominio dell'Impero Austroungarico abitata da popolazioni latine germaniche Dislane
Quindi con il identità nazionali miste a causa dei matrimoni e delle parentele
Giuseppe Bepi Lorenzo il partigiano José
Cerca di spiegare quali fossero i rapporti tra italiani e sloveni nel periodo quarantatré quarantacinque e a quali direttive i partigiani confermassero le locazioni se a quelle niente i fascisti italiani o a quelle degli sloveni
Lorenzo afferma
Non c'è una sola direttiva ma tante e molte iniziative personali
Che erano latente un orientamento generale per cui il movimento non era non è spontaneo né organizzato cosa un po'difficile da spiegare però la gente non si tirava indietro cercava di fare qualcosa tutto nasceva l'esigenza di fare qualcosa
Nelle parole di Osama ci proviamo molte indicazioni per comprendere cosa fu una resistenza
E come si arrivò alla prima battaglia parcheggiano all'Italia la battaglia di Gorizia combattuta dagli operai ed agli operai delle fabbriche Elite per il proprio dall'otto al trenta settembre del mille novecentoquarantatré
Sono un po'come racconta José di un orientamento generale cioè di desideri di liberazione del fascismo e di volontà di giustizia sociale molte furono le lezioni Mili tali delle formazioni partigiane durante il biennio quarantatré quarantacinque
Ma la battaglia di Gorizia emblematica nella situazione politica destinati monfalconese
Rappresenta uno dei momenti in cui la collaborazione spesso problematica tra partigiani italiani e sloveni fu massima
La battaglia come ci ricorda Luciano appartato nacque nel tentativo di contrastare la penetrazione tedesca dopo l'otto settembre
Centinaia di lavoratori interferisse la tuta blu degli operai della fabbrica tentavano con determinazione non è di fermare l'operazione aveva ricco che prevedeva l'occupazione il controllo nelle vie di comunicazioni stradali e ferroviarie fra l'Italia e la Germania da parte dei tedeschi preludio all'annessione del territorio come Degachi scrisse Sinan
La penetrazione tedesca era già iniziata nell'agosto del quarantatré dopo la caduta di Mussolini
Nei giorni successivi in un ampio territorialmente sì di Gorizia vi erano già circa due mila cinquecento militari tedeschi pronti ad occupare le città il sei settembre il generale legali di qualche peso in Maremma Licurgo Zannini convoco urine il comandante delle formazioni schierate negli esami di confine
E ordino e costruire degli sbarramenti all'avanzata nazista
A causa della reazione italiana i piani di occupazione tedesca di Gorizia furono inviati al dodici settembre
Intanto il cantiere navale di Monfalcone il dieci settembre dopo le manifestazioni di giù vino alla notizia dell'armistizio
E dopo che il giorno prima un imponente corteo spontanea aveva chiesto al presidio mi pare la distribuzione di armi
Ferdinando Marega operaio già in cantiere tenne un comizio in cui invito i lavoratori a salire sul caso a unirsi ai partigiani sloveni e a combattere contro i tedeschi
Russel s'è un borgo nei pressi di Ronchi sino all'una alla circa un migliaio di volontari uomini e donne Simonsen realtà sette ottocento persone
Alcune furono mandati a casa perché troppo giovani o per la mancanza di armi
Da Sensi lavoratori proseguiranno per Lombardo un paesino sloveno l'interesse di Monfalcone e da lì si incamminavano verso villa Montevecchio dov'era situato il comando partigiano sloveno e il consiglio di liberazione nazionale per il litorale
Nella sera tra il dieci e l'undici di settembre si tenne una riunione tra gli esponenti partigiani sloveni e cortili cafoni dirigenti della battaglia
Sardine hanno materia ostelli o molesti Camillo Donda Vinicio Fontana Giovanni Kalinga Peace Giordano Tommasi Algol Tamberi non con i fratelli ed io e un gusto
Qual era la biografia di alcuni di questi militari che italiani il più vecchio del gruppo era Camillo Donda del mille ottocentonovantaquattro il più giovane Argo Tamberi del mille novecentoventicinque
Erano tutti operai tranne modesti che faceva il panettiere
Argo Tamberi studente e il fratello o un busto venditore ambulante gli altri erano nati Mitri mi anni del mille novecento
Avevano provato ad piccolissimi dei due conseguenze Prima guerra mondiale lo sfacelo economico sociale all'indomani della fine della guerra
Della ditta una dei profughi e dei super Sticchi a casa
Le loro storie sono emblematiche della formazione politica di quei lavoratori
Vinicio Fontana del mille novecentotredici emigrato con la famiglia nei primi anni Venti quando rompe gli scioperi di quegli anni per la sua famiglia
Chiusero definitivamente le porte della fabbrica
Rissa in Francia Lussemburgo Vienna infine in Bulgaria da cui una parte della famiglia attorno a Ronchi alla metà degli anni Trenta
Ferdinando male della del mille novecento e sei aveva subito un primo arresto nel mille novecentoventisette nel ventinove era espatriato clandestinamente
E aveva anche lui raggiunto il Lussemburgo con la Francia e poi l'Unione Sovietica
Dove aveva frequentato le scuole leninista di Mosca
Era stato nuovamente arrestato nel trentadue e confinato a Ponza e Ventotene
Rientrato a Monfalcone nel quarantatré dopo la battaglia di Gorizia venne catturato e deportato morì in Germania
Erano dunque opera Inc come don avevano combattuto nella Prima guerra confinati o espatriati
Punisce vanno formati in Unione Sovietica altri al confino
Altri conobbero furono partecipi in prima persona de rivolgimenti europei in bilico tra tentativi democratici ho rivoluzionato i e dittatura
Gli anni della loro cattura i ventisette e il ventinove il trentadue e il trentaquattro indicano le grandi retate UFO sottoposto al movimento comunista
Prestiti e disarticolare o non la direzione interruppero o spezzano no i momenti cruciali i legami tra le diverse federazioni
Come accade per Monfalcone che rimase per lunghi periodi separata dette Tieste priva di indicazioni politiche proveniente dal centro
Quali altri elementi storico politici contribuivano alla loro formazione
Come ricorda Marina Cattaruzza alla dissoluzione all'imperio implicò anche la fine del socialismo austro marxista
Pacifista De la Rua lista internazionalista cercò all'originale pensiero di Otto Bauer caso Ravenna attento alla formazione un plurale della classe operaia
Dopo la buona si assistette a una rapida ed estrema radicalizzazione delle posizioni politiche
Il Trattato di Rapallo unì all'Italia circa quattrocento nomina Slovenia e centocinquanta mila croati
E il governatorato militare prima e civile poi delle cosiddette terre redenti cercarono di assimilare in modo violento suscitando nelle popolazioni sulla profonde ribellione
Ricordiamo l'estremista assi delle correnti liberali negli ex combattenti
La nascita delle prime squadre fasciste già a partire dal mille novecentodiciannove nuziale nazionalista anti socialista e altri della ma ricordiamo gli assalti alle sedi operaie cui si opposero un'uguale violenza
Gli eruditi del popolo che divide un ventenne Vittorio Vidali attivo negli scontri e accanto a lui militanti più anziani
E la guerra aveva indotto ad abbandonare le posizioni moderate
Da guerra civile culminò con l'incendio del Narodni dom la casa dello un poca degli slavi a Trieste
Un dato può restituirci quanto accadde negli anni che vanno dal diciannove al ventuno centotrentaquattro furono gli edifici incendiati cento i circoli di cultura chiusi
Devastato in due Case del popolo ventun camere del lavoro e tre cooperative
Il clima lascito surriscaldato del due fondamentali ustioni mescolate tra di loro
La questione politica e di tasse cioè il desiderio da parte dei lavoratori di dare una spallata definitiva all'ordine liberale sul modello di quanto fatto in house se altri di cui lei usava via era vista come avamposto
E la questione nazionale esplose come tema dirimente dopo la distruzione austroungarica sia nel campo socialdemocratico che in quello comunista
Tema che non si riusciva a risolvere mai in modo condiviso e definitiva e definitivo
Nel partito comunista d'Italia appena costituito convivevano militanti italiani sloveni ben presto alle prese con organizzazioni slovene armate nazionaliste come il tiglio
Che a partire dal mille novecentoventisette
E c'è patentati per opporsi al processo lì espropriazione e su un'azione di trazione operata dal fascismo di frontiera
I rapporti tra comunisti italiani e sloveni durante la guerra seguire con un parco a un suo pieno di oscillazioni
Con avvicinamenti in cui si decisi di rimandare la questione dei confini alla fine del conflitto
Con prese di posizione che invece reputavano la questione già risolta con l'acquisizione di Trieste Gorizia il fiume
E comunemente di collaborazione paritaria nella lotta contro i nazifascisti e di riconoscimento nella reciproca autonomia
Dilemmi politici e organizzativi segnarono anche gli stessi militanti italiani come come dimostra il tragico destino di Vincenzo ma scomodo e Luigi Frosini
Il primo vicino alle posizioni slovene è una lotta comune il secondo che lavorava per un'autonomia del partito comunista italiano accanto ad altre forze politiche dei CLN
Entrambi nel quarantaquattro per un tragico destino ma scomodo ucciso perché considerato un traditore dagli stessi compagni di partito
Fra housing catturato e torturato e bruciato alla Risiera di San Sabba per dell'azione di un collaboratore collaboratore dei nazisti
Per i dirigenti della battaglia di Gorizia invece fu una fabbrica di Monfalcone il vero luogo d'incontro tra italiani e sloveni della disco ustione dello scambio reciproco
Nel rapporto tra comunisti italiani e sloveni visto dal punto di vista di molti militanti della fabbrica
I sintetizzabile nella vicenda politica di Luigi Marco Vinicio
Operaio del cantiere membro del PC italiano e dopo l'otto settembre del PC slovena collaboratore nello F il Fronte di liberazione del popolo sloveno
Che a partire dal ventisei aprile quarantuno
Vi univa aderenti di diverso opinioni politiche ma tutti anche i fascisti decisi a combattere contro gli occupatori
Per loro fu questa la battaglia fondamentale non quella nazionale che rimase sullo sfondo delegata a chi ne sapeva di più
Nel quarantuno al momento dell'invasione della Jugoslavia Anton sì belli gli husky elenca triestino è sloveno iscritto però il partito comunista italiano radunò un piccolo gruppo di resistenti sul Carso e inizio a sabotare i piloni dell'energia elettrica così da produrre interruzioni della nuova in fabbrica
Gli operai solidarizzare o no con queste azioni nel dicembre del quarantuno ci fu un incontro a Lombardo tra Vinicio Fontana e Matthaeus Belluschi cioè tra le novità una raccolta di fondi e materiali per i partigiani sloveni e per l'aveva Pallotta che inclusiva suonava i lavoratori italiani
Nel mille novecentoquarantadue card disse a Quito che il Partito comunista sloveno era molto forte a Monfalcone tra gli operai
E che il centro politico dello F era lì e nella zona di Gorizia e non più a Trieste
A Gorizia tra l'undici e il dodici se tempra iniziarono il combattimenti contro i tedeschi lungo un arco di circa venti chilometri
I combattenti italiani si organizzano in Coppa Idazio un documento indica come Brigate triestina accanto ai reparti partigiani sloveni
Più tardi ripensando a quel battesimo di fuoco qua la brigata si chiamerà proletaria per mettere in evidenza la composizione dei suoi combattenti
In un primo tempo in parte già furono sostenuti anche dalla Divisione Torino al comando del generale Bruno Malagutti che rifiutò di arrendersi ai tedeschi ma che fu subito esautorato da Zanini
Gli attacchi durano dieci giorni nei dintorni di Gorizia in città presso la stazione ferroviaria per poi proseguire nelle zone periferiche della città
Per giorni la situazione rimase invariata i tedeschi avevano occupato Tom Gorizia dopo aver messo in fuga i partigiani ma sulle colline intorno alla città i combattimenti continuavano
Il venticinque settembre i tedeschi con i rinforzi che intanto gli avevano raggiunti
Sferrarono il novanta col scompagina Angiulli figlia parcheggiando il tra il ventisei sette il trenta settembre mise a ferro e a fuoco i paesi intorno a Gorizia
Alcuni partigiani si rifugiano nell'anziano è indice volge riuscivano a tornare a casa riprendere il loro lavoro
Sul terreno si contarono circa un centinaio di morti cardiaco durante gli scontri nelle fasi di ripiega ripiegamento mentre altri vennero catturati e deportati il Milan in Germania
Coloro che volevano battersi ancora con fondano mare delle donne si ritrovavano nel bosco e il dodici ottobre mille novecentoquarantatré insomma con al battaglione triestino d'assalto
Anche questa formazione ha una storia particolare indifferente da quella della divisione Garibaldi nati donne il battaglione venne aggregato in un primo tempo alla Brigata slovena kosovari tra il quarantatré e il quarantaquattro il battaglione si ingrandì e divenne brigate triestina
E dopo un accordo con i sarà dirigente comunista entrò a far parte delle formazioni Garibaldi anche se posta alle dipendenze operative di un commando paritetico italiano e Slovenia
Alla fine dell'estate del quarantaquattro no la brigata venne incorporata nella trentesima divisione slovena
Ma dirigerla militarmente fu designato Riccardo già Urso nato a Fiumicello in provincia di Udine che visse nel dopoguerra in Slovenia
E Mario Abram nata dà origine a un Paese slovena del Carso triestino studente universitario a Trieste e mostarda Ancarano in Slovenia
Riprova di quanto la questione nazionale fosse per alcuni qualcosa che si poteva superare nel momento della nottata un obiettivo comune grazie
Grazie a te hanno anche per essere stata rispettosa appunto dei tempi che ci eravamo rassegnati
E dopo Anna Di Giannantonio la parola al professor Borotto club bianco
Il quale si illustrerà si parlerà suo tema è mille novecentoquarantuno attacco alla Jugoslavia che politica italiana di occupazione in Slovenia
Prego professor ce l'abbiamo
Grazie mi delegato dell'invito
E di questo interessantissimo convegno io ho modificato un po'quella che era la mia intenzione originare di parole la a quella regolare tutto che molto è stato già dei o fai Nieri decreto che mi ha preceduto soprattutto il professor pienamente dal collega Capogreco e quindi permettetemi di di di di di
Pure voi era
Contribuire a questo a questo convegno con a per prima con con una considerazione fate no per voi ma cosa un un un i complimenti
Agli organi toni perché in una situazione in quel contesto nel quale viviamo non è certo poco penso al dialogo allo studio delle fonti
Alla comprensione critica l'approfondimento scientifico
All'analisi di una determinata questione
Organizzare un incontro sull'aggressione
Italiana alla Jugoslavia durante la seconda guerra mondiale
è ovviamente una boccata de Area fresca sarebbe deve contribuire con un paio di considerazioni che ritengo importanti per conoscere
La storia del novecento la storiella vedo un altro adriatica
Che volente o nolente condizionerà sia dal punto di vista politico ma anche etico e morale il mondo dopo il nostro mondo dopo ottant'anni da quegli avvenimenti
Beh
Per comprendere appieno uno di questi capito della seconda guerra mondiale come appunto il all'attacco italiano aveva l'aria bidone considerare vari aspetti letture avari livelli conclude di un anno fa il Parlamento europeo Aligi ha legiferato in modo sconsiderato in merito alle cause della seconda guerra mondiale
Non so se vi ricordate ma all'epoca
Avevano individuato nel patto Ribbentrop Molotov ventitré agosto mille novecentotrentanove l'inizio del conflitto proponendo in questo modo una visione politica del passato all'indicazione della senta storica infatti per far coincidere idee anni della storia ora quella che è ormai diventata Castore officiata all'europea con le esigenze ideologica delle forze politiche
Al potere perfino l'inizio ufficiale di conflitto è stato spostato dal primo settembre trentanove ad una settimana prima
Ma la situazione va analizzata in maniera più articolata ed è appunto questo che mi propongo di fare ammettendo avvisato alcuni aspetti di questa arco a deve avvenimenti della prima del quarantuno soprattutto l'occupazione italiana la Slovenia durante il secondo conflitto mondiale
Quella qui sono ovviamente inclusa in quella in quelle che sono le operazioni belliche le accordi politici e militari nei paesi europei e allo stesso tempo fa parte dell'espansione dell'Italia verso s'iniziata già con le guerre per l'Unità d'Italia continuata poi con la prima guerra mondiale non eseguita durante la seconda guerra mondiale
Come è stato già spesso ripetuto quest'oggi se Aprile quarantuno le armate italiane tedesche ungheresi
Ha quelle bulgare a più su in base alla il Regno di Jugoslavia e dopo poche settimane dopo un pochi giorni di combattimenti nel sconfissero l'esercito
Se prima si è parlato di le aveva provate io mi lezione mille metterò a quel all'ambito sloveno
Oggi quello che confina con l'Italia
Come prima come prima cosa mi preme sottolineare sarebbe sbagliato pensare che la violenza e la repressione e poi contro gli jugoslavi
E più precisamente condotto Veneto alti iniziò con la seconda guerra mondiale perbene non si tratti di un processo lineare
L'intreccio tra norme prediche
Intere generazioni arbitrarie confinamento il fucile azioni ormai caratteristiche che si susseguirono
Il voi ondate in vari modi dall'occupazione italiana dell'area alto adriatica del Milan centoventotto in poi
O divenne ovviamente deciso soprattutto dalla metà degli anni Venti per quando l'Italia divenne una di tratturo ora totalitaria
Probabilmente dimostrò il so cara più repressivo però in questi luoghi nella zona alto adriatica chi non si sottometteva ai dettami del regime veniva eliminato il Vasari modi decine di migliaia di persone emigrarono in più in Jugoslavia molti anche oltre a cena potevano molti altre si adeguavano ai dettami del regime
Molti altri invece anche né salutavano con favore questa politica repressiva ampi erano i fascisti nella Venezia Giulia alcuni come ben sappiamo e come è successo al povertà comodità
Molti altri convenzione ove il razzismo anti sloveno e anche esame più in generale bloccava una parte fondamentale
Di in quello che poi prese il nome visti fascismo dei confine
Le relazione tra le relazioni tra i due stati limitrofi dal Regno di Jugoslavia il Regno d'Italia passavano attraverso varie fasi l'abbiamo sentito
Spiegato bene confessabile reverse
Marzo mila centotrentasette tra i due Paesi vedeva anche un patto di amicizia morto a Belgrado tra il a première è anche visto pietre storia vino amici da una parte Galeazzo Ciano dall'Ansa
Ma questo ovviamente non precluse
All'Italia e attacca nella vicina Jugoslavia l'esercito italiano avanzo indisturbato per cui quello riguarda l'ambito sloveno
Fino alla capitale Lubiana la occupò e la annesse come il nome di provincia di Lubiana
Beh le fonti più che di Orizia atti di resistenza parlano dell'ingegno duri a della popolazione locale nel vedere il penne nere occupare lo città alcuni credevamo che avevano pragmaticamente che occupazione preoccupazione forse meglio quella italiana di quella tedesca
Se ciò poteva avvalere le prime settimane
Ben presto sì dimostrano che all'i calcoli erano prematuri
L'esercito italiano tentò di sopperire all'incappati alla propria politica di occupazione con una repressione violenta
L'abbiamo sentito molto dettagliatamente delle appare nelle parole del collega Capogreco uccisioni sommarie rastrellamenti fucilazioni di civili stupri incarcerazione di massa di migliaia di famiglie con donne e bambini compresi
Hanno caratterizzato l'esperienza di guerra della popolazione
Prendo in prestito un passaggio del di uno dei migliori conoscitori del tema come Science ad oggi non siamo riusciti a conteggiare tutti i villaggi bruciati dall'esercito Italia ma qualcosa come anche un altro storico
Osti Guerrazzi non fu il caso isolato di qualche unità di fanatiche camicia nera ma di una collaborazione stretta continua con l'esercito regolare
Sulla base di queste ricerche le testimonianze che sentito prima appare perché eravamo l'uso della violenza indiscriminata e il perché vitale presenza tempo vent'anni di amministrazione delle nuove prove Province cioè della Venezia Giulia lo stato italiano non è riuscito ad eliminare sacche di resistenza antifascista più o meno estese sul territorio
Ho dimostra l'operato piuttosto fallimentare dello Stato italiano e del regime fascista
E dovevano ricorrere alla pressione più lenta come ha dimostrato poi per le altre zone di occupazione Davide Codogno nominò un suo testo di qualche anno fa
La repressione sì dimostrò anch'io brutale quanto inefficace è infatti alla lunga altro tutti l'effetto opposto invece di una paura collettiva una percentuale crescente della popolazione sosteneva i partigiani la esistente
Ma interessante fino come meccanismi simili
Di
Siano all'opera anche nel al dopoguerra nella lotta postuma per la memoria
In aumento sloveno empio in generale in quelle ricordavo l'Italia Rocco un nuovo anno con i Primo piangono ovviamente perché migliaia di militari italiani avevano partecipato all'occupazione la Jugoslavia passati i primi anni dalle altro sito nella guerra superate le diffidenze legate alle diatribe di confine
E grazie anche ad un clima internazionale di relativa distensione appartiene della fine degli anni e cinquanta inizio prenda corpo tra quella che è la nuova Jugoslavia socialista
L'Italia repubblicana un clima di operazione che ricordo anche le questioni lengua legate alla guerra
All'inizio di scambi si basano principalmente sull'interesse per il recupero delle spoglie dei caduti
Seguenti furono le richieste di informazione da parte di familiari di militari a cui seguivano le richieste di recupero dei resti e del dopo eventuale trasporto in patria nel quarantasette la legazione italiana Belgrado aveva inviato al ministero degli esteri jugoslavo una nota verbale subendo aiuto in questo senso sono dato l'intricata contesto politico ma anche per via delle difficoltà di questo operazione
Fino agli utilità pratica di portarli a termine le trattative proseguirono a rilento tanto che il solo nel mila centosessantadue ingiunse ad un accordo di mutuo operazione
Esso fu siglato il quindici aprile mi agito sessantaquattro in modo da permettere all'Italia di riesumare rimpatriare i resti di circa tredici mila militari italiani
è d'altra parte all'arrivo sarà aveva Olmo povere la costruzione di centrali a Roma avari a Sansepolcro
A Trieste Gorizia e non a las per riunirvi i resti di oltre otto mila vittime Liguori di usare docenti sul suolo italiano nonostante gli intoppi nei successivi che secondo fonti urlare era dovuto erano dovuti all'ostruzionismo dei ministeri italiani nel mille novecentosettanta viene ultimata la costruzione del primo mondo un monumento una nuova attivo
Si trattava del sacrario presso il cimitero di Barletta vennero traslati i resti di più o di o totem poco quindi caduto jugoslavi starci per l'Italia meridionale e le isole
La Puglia bloccava un ruolo di primo piano sia dal punto di vista simbolico sia dal punto di vista pratico
Proprio infatti prima a Carbonara di Bari e poi Gravina dove si erano formate le cosiddette Brigate d'oltremare jugoslave
Ma c'è anche un aspetto pratico dopo la caduta del regime fascista
Nel luglio del quarantatré enne
In tutta la Puglia da Andrea agronomo a cui ad Altamura arancio Monopoli Brindisi e così via
Vennero allestiti o centri di pronto una che ospitano non migliaia di feriti proveniente dal resto d'Italia e dalle dalle regioni jugoslave occupato
Chi riuscì a rimettersi veniva solitamente rimpatriato gli altri vennero invece sepolti nei cimiteri locali
Successivamente si decise di riunirli nel sacrario di Barletta
L'amministrazione comunale all'epoca guidata in quegli anni dal democristiano Michele Morelli mise a disposizione Aspreno e si prodigò per la realizzazione del sanitario
La costruzione può previa aziende locali ma venne finanziata dal governo jugoslavo che si era affidato allo scultore Ducenta Monia membro dell'Accademia di Belle Arti sagra
L'inaugurazione sì e nel quattro luglio giorno in cui in Jugoslavia celebrava la giornata di combattente nonostante l'evento non avesse preso parte il presidente jugoslavo José imposti come avevano invece più volto auspicato voglia autorità locali di Barletta
Le la cerimonia vide comunque la partecipazione di ante carica alte cariche sia militari civili dei due Paesi
Oltre ai seccamente indicati espressamente ai caduti jugoslavi i rappresentanti istituzionali usati erano spesso invitati anche a presenziare all'inaugurazione dei singoli monumenti costruiti in tante località italiane
Piatta anche partigiani jugoslavi avevano combattuto in quei luoghi quando vi spesso la morte
O anche solamente per il ruolo di primo piano quella Jugoslavia il suo e sui partigiani avevano avuto durante la seconda guerra mondiale
Questo tipo di convocazione
Ricadevano in un contesto ampio dell'abituale
Relativamente circoscritto insieme di associazioni con Mattei visti che Reduci ed il proprio come l'ideale e andavano rendere omaggio alle vittime della guerra
In molti casi le celebrazioni fare un'origine in e e anche puntavano rapporti personali risalente al tempo di guerra Orsatti sulla comune senza antifascista
Nel secondo turno dopoguerra il comandante partigiano tanto Uckmar Miro originario di Prosecco vicino a Trieste
Ho eletto cittadino onorario sia di Capodistria in Slovenia che di Genova dove aveva guidato le formazioni garibaldine in tempo di guerra fondante di piazza dopo la Liberazione
Piero integranda tu PG nomi di battaglia Bobo un dalmata che aveva comandato la divisione garibaldina minigonne Indigo film nei dintorni di Genova presero parte a varie come un'ovazione organizzate per lo chiude sezione ligure dell'Anpi
Perché i contatti tra i combattenti sloveni e la sezione vicentina delle Alpi e sviluppo davano invece a seguito dell'impegno profuso da Anton dorato usciamo
Importante figura di congiunzione alla Resistenza slovena e i vertici del Partito comunista italiano durante la guerra
O fu confermato la visita del presidente dell'Anpi Arrigo Boldrini nello venia nel mille nel finto settantaquattro
Ma l'accento più importante all'idea di una doccia comune contro il nazifascismo
Ho dato dalla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini allo scompartimento di un monumento alla memoria la divisione della Divisione Garibaldi delle villaggio di marzo Vinci presto via via
Montenegro Landi si era formata la divisione nel dicembre del mille novecentoquarantatré
E lì ventuno settembre dell'ottantatré nel quarantesimo anniversario
Tini accompagnato da Giulio Andreotti allora capo della diplomazia italiana
Inaugurò un memoriale dedicato alla principale formazione partigiana straniera operante in Italia jugoslava davanti a guerra
L'esperienza bellica che alimentava il paradigma resistenziale e l'Italia contribuì quindi anche all'uso del sviluppo di incontri istituzionali
Che in alcuni casi sfoggiavano il legami duraturi vario tipo
Perfino alla fine degli anni Cinquanta furono singoli italiani ad andare in Jugoslavia da soli o con i familiari per visitare i luoghi dove avevano combattuto
Dagli anni sessanta in poi interi gruppi composti da sindaci e consigli comunali delegazione cittadine lezioni di partito organizzato Stand dalla società civile cominciarono a tessere una rete di rapporti con la vicina Jugoslavia si estendevano ben al di là delle relazioni tra associazioni combattentistiche
Letterati che coinvolgevano sempre più spesso anche istituti scolastici associazioni sportive bande musicali e gruppi folkloristici organizzazioni culturali
Dando a questo tipo di eventi un significato di aggregazione sociale internazionale
Negli anni sessanta in poi vennero stipulati gemellaggi tra località italiane il colossale
Spesso si mangia si basavano su come un ovazioni congiunte arricchendosi col tempo di contenuti culturali sottili e non di rado di comparazione economica
Ad esempio durante l'incontro organizzativo per la costruzione del sacro nel mondo reale jugoslavo a San Sepolcro inaugurato nel settantatré il Comune Aventino informo il ministero degli esteri jugoslavo del desiderio di stringere ultime la una città jugoslava
Si concretizzò di una collaborazione con la città distinti in Croazia
Anche nel caso di Barletta prima della dell'inaugurazione del sacrario nel settembre del sessantanove latita aveva stretto un gemellaggio la città montenegrina ricca Novi
Collaborazione simili si installarono tra Bologna e Zagabria tra la serba Crush pazze Pistoia
Formula di Bari la montenegrina IVA razzetti niente Spoleto tra Reggio Emilia e Zara fra Gonare sin qui sugli juventini e la governabilità trama in bocca è utile e così via e così via
Questa politica corrispondeva all'esigenza di urlava di superare l'isolamento politico dopo la rottura con il blocco sovietico e coincideva con gli interessi geopolitici desunta d'Italia
Ben presto divenne un partner economico tra i più importanti
Per la vicina Repubblica
Lungo il confine italo jugoslavo inoltre accadeva regolarmente le rilevazioni della comunità slovena in Italia di quella italiana in Jugoslavia e di quelle formate da politici italiani soprattutto di sinistra
Come monastero assieme eventi bellici o giornate della liberazione
Sia finivo dalle in Italia le sezioni locali dell'associazione di ex partigiani fungevano spesso da tramite per visite reciproca e scambi di idea nonché per l'anno con un male instaurazione di contatti tra gli ex combattenti ai due lati del confine
E benché i pregiudizi di natura politica non fossero ancora estinti dalla fine degli anni sessanta fu una crescente attenzione all'elaborazione di una memoria di larghe intese nuovo pronto popolare della memoria antifascista
Evidenziando le origini della nota appena tendano contro il Comune nemico nazifascista
Le tensioni infatti non erano dovute tanto a contrasti di natura etnico nazionale come potrebbe fare intendere l'odierna vulgata infortuni confine orientale
Incentrata esclusivamente su contrappeso contrapposizioni nazionali bensì antagonismo ideologico della guerra fredda
La rottura tra Tito e Stalin del quarantotto a provocare scissioni insanabili nella coalizione antifascista che si protrassero per decenni le commemorazioni di inversione bilingue in italiano e sloveno erano di fatto molto frequenti nell'area confinaria e la retorica la Fratellanza Italo slava coniata stando ai tempi la guerra continuava ad essere il perno di tutte le come azioni post belliche
Ai due lati del confine abitati da ambedue le comunità nazionali quella slovena in Italia e quelle italiane Jugoslavia anche l'eccezione sui monumenti erano non di rado bilingui
Nei pressi Micucci Brecht piccola località oggi attraversata del confine tra Slovenia e Croazia
Domenico nell'auto uno del quarantaquattro i partigiani registrarono pesanti perdite contro le forze naziste e dove nel mille novecentocinquantanove fu eretto il a il monumento
Lei come un'operazione simile si svolgevano in tre lingue quattro italiano e sloveno
Le delegazioni delle organizzazioni comma testistica dei tre Stati incontrano tuttora a cadenza annuale per onorare
Il simbolo del comune sacrificio
Il fatto concedetemi di terminare con alcune conclusione che ci fanno per vedere come sistema importante evidenziare questi questi
Questi eventi
Come un atteggiamento ambivalente dello è stato italiano
Nei confronti della storia di questa storia porti poiché ad una repressione della memoria di quel periodo il fatto che dopo ottant'anni in Italia che paese che si fonda esplicitamente sull'antifascismo non promuovo la conoscenza di questi temi ti presta ovviamente ad un'analisi più profonda che ovviamente non farò quest'oggi Mara
Daniele c'è anche appare che questa ambiguità memoriale poiché va ad impattare sulla perdita di credibilità delle istituzione statali e in un'epoca in cui oramai ci stanno lasciando gli ultimi testimoni di quelle vicende
Poniamo poco tutto preoccupante rende il compito dell'assenza storica ancora più arduo grazie mille per la vostra attenzione
Grazie professore che anche tu sei rimasto lo seccamente niente picchia hanno stabilito allora all'ultimo intervento prima delle conclusioni presidente nazionale dell'Anpi
A Federico Tenca Montini che si parlerà del dopoguerra e quindi la questione del confine italo jugoslavo dal quarantacinque al settantacinque
Prego
Ai la parola tedesco ecco la Cina grazie
Presidente mi si conceda evidenziare ringraziando per l'opportunità ma anche complimentandomi per l'alta qualità di cui l'iniziativa comunale lampi nella sua declinazione sia nazionale che regionale per il Friuli Venezia Giulia che ho in mente
Singole Province che ne fanno parte peraltro ci manda i suoi saluti Caratti ieri il direttore del Parri a duri temi da appostamento di sul pesce né di sedime basta dare Snami professor Pier Verzelli pressioni cresce un avvocato di Milano così bravi processo Lagostena primo nasogastrici invece copre da ognuna fax il professor Volcei aveva una lezione all'Università avanza Gabriele
Come ha detto il presidente
Sfanga erano il mio intervento viene anche cronologicamente a concludere questa questa conferenza però è l'abbrivio dalla mia recente di fatto dall'applicazione della mia tesi di dottorato principi del Mulino la Jugoslavia e la questione di Trieste mille novecentoquarantacinque mille novecento cinquantaquattro
Ebbene una trattazione che inizia non proprio quando tacque erano le armi perché in questo settore anche a Trieste la seconda quella mondiale si concluse quell'otto mangio un po'prima il primo maggio
La liberazione di Trieste ad opera delle truppe partigiane jugoslave sancisce di fatto l'inizio della questione di Trieste una disputa territoriale
Che si sarebbe protratta per trent'anni quarantacinque settantacinque
Nella sostanza gli jugoslavi entrano a Trieste non era molto chiaro ma era già però sostanzialmente è chiaro che si sarebbe cercata naturalmente una revisione del confina perché l'Italia perde la guerra lei cosa che la vince
Come membro a pieno titolo della coalizione antifascista
Non erano chiari i termini di questa revisione territoriale una serie di dinamiche sul campo il mancato sfondamento della linea gotica in primis permettono ai partigiani dal quarto esercito
Fondato in in Dalmazia mesi prima con il supporto vinte gli sloveni del Novo un corpus di liberare la Città gli occidentali gli anglo americani tecnicamente degli neozelandesi ci arrivano al giorno dopo
La situazione non è quella desiderata si comincia a fare una pressione sugli Cusani per cacciarli al la mia ricerca assieme ad altri ritrovati piuttosto recente ha permesso di ricostruire come questa pressione militare sia stata così Sora da essere sul punto di sfociare in un nuovo conflitto ad un certo punto
Stavano bruciando addirittura i gli americani stavano liquidando la documentazione dell'ambasciata per per fare pressione Tito scende Stalin non voleva rischiare poi fatto la prosecuzione della guerra e le truppe jugoslave si ritirano oltre la linea Morgan
Nella sostanza cosa viene fatto sì
Traccia un territorio questo territorio voglio essere molto preciso nei termini territoriali perché mi rendo conto che per molte persone non sia facile anche prestanza dimestichezza con queste a e sostanzialmente il territorio delimitato a poi niente dal infine nitore jugoslavo del trentanove e a Occidente dalla massima espansione delle truppe jugoslave nel maggio del quarantacinque viene diviso in due tronconi da questa linea Morgan prende nome da un da un generale che era chi l'ha disegnata sulla Mafalda degrado trovato peraltro la mappa con un il tratto di penna
La zona a non quindi Territorio libero di Trieste questo viene dopo quella zona famosa ma la zona della Venezia Giulia è la parte occidentale della Venezia giunga e occupata dagli americani e la zona birra parte orientale e de occupata dagli in Jugoslavia questo inattesa e che il alla conferenza di pace stabilisse e un confine accettabile per tutte le parti
Non c'era un confine accettabile per entrambe le parti e anzi i rapporti tra in due schieramenti quello occidentale e quello comunista
Peggiorano con un lo sfaldamento della coalizione antifascista
Quindi a Parigi corso di estenuanti trattative in realtà una storia appassionante perché c'è stato un vero impegno curato del dei diplomatici si aiuta Slavic italiani
Non si riesce a trovare una soluzione per la questione incisi ricordavi di quelle soluzioni territoriali un po'dentro già all'epoca
Approvate al termine del primo conflitto nazionale Danzica e cose di questo tipo e cioè si pensa di risolvere la questione con la creazione di uno Stato indipendente il territorio libero BT Trieste
Questo territorio libero di Trieste si estendeva da Tumino belli fondamentalmente fino a a no hanno di grande in Istria a sua volta questo territorio era diviso sempre della linea Morgan in due parti
La
La zona a amministrata dagli anglo americani e la zona dei amministrata dagli jugoslavi questo stato di utopia perché esiste si sarebbe perfezionato con la nomina di un governatore perché doveva essere una personalità terza non di un Paese sottoscrittore del trattato e può in collegamento con con l'ONU
Si tentò
Di procedere alla nomina di questo Governatore ma non fu possibile venne posto la grande quantità di i nominativi chi veniva bocciati di fatto ormai era evidente che non ci fosse una soluzione possibile di fatto prima gli americani hanno proposto perché non è una proposta sovietica il territorio libero di Trieste dove sono stati loro a
Boicottare questa perfezionamento questa attivazione del tiene e anche perché non arrivando il governatore lo Stato rimaneva sulla carta e quindi gli anglo americani potevano trattenere nel territorio dei mille truppe abbastanza consistenti che in una zona così calda del del confine tra i due blocchi nella sostanza non era dal loro punto di vista sbagliato
Nel la la situazione rimane bloccata per per alcuni mesi finché intervieni il primo grande colpo di scena intanto nei primi mesi del quarantotto si anzi già prima sì esaurisce dentro l'esperienza dei governi frontisti in Italia quindi si preparano delle elezioni che
Avrebbero portato all'elezione oggi un governo
Fino a domani democristiane quindi filo occidentale o comunista filo sovietico
Nelle varie parti in causa intervengono il schieramento internazionale per condizionare l'esito delle elezioni l'Unione Sovietica propone l'assegnazione all'Italia in amministrazione fiduciaria delle colonie gli occidentali rispondono promettendo all'Italia qualcosa di impossibile e cioè l'intero TNT la zona e la zona mi impossibile perché non rientrava nelle loro competenze fare da soli una revisione del trattato di pace in assenza nell'era sovietica e degli altri sottoscrittori e in ogni caso sarebbe stato un po'difficile
Mandare via gli i kosovari dalla zona B si trattava di una promessa elettorale
Che sorti anche l'aspetto di legare le mani se mi si passa all'espressione alla diplomazia italiana dal momento che l'opinione pubblica italiano non avrebbe più accettato
Un compromesso che consegnasse l'Italia almeno che l'intero TNT
Per quanto riguarda invece la Jugoslavia in quei giorni si era indaffarati con una tutt'altro
Cioè con i prodromi di della situazioni di dissidio
Con l'Unione Sovietica e che sarebbe maturata nei mesi successivi fino a portare il ventotto giugno del quarantotto all'esclusione alla cacciata della Jugoslavia dal Cominform
L'organismo di coordinamento dei partiti comunisti
Una storia molto appassionante quella dell'impatto del della Risoluzione del Cominform sulla Jugoslavia ricostruite in maniera eccellente da una word processor prima pence
Tra l'altro
Basti direi che per le diplomazie occidentali furono colte completamente di sorpresa e come dice il lo storico protegga Comina la CIA apprese della risoluzione dei giornali quindi servizi non erano stati in grado di capire che sta succedendo qualcosa di grosso
Questa in estrema sintesi la Jugoslavia viene cacciata dal
Dal novero buon dei partiti comunisti europei non per essere è stata
Troppo poco comunista anche se questo si sostiene poi nemmeno documentazione ufficiale e la per essere per essere stata troppo infatti l'ardore rivoluzionario
Dell'idrico slavi che erano giunti al potere da soli contravvenendo a gran parte delle ricette ti Stalin per Lapresa del potere proseguivano sia un atteggiamento di sfida nei confronti dell'Occidente di con il sostegno alla guerriglia in in Grecia oltre a vagheggiare propositi di egemonia regionale attraverso la federazione però la Jugoslavia la Bulgaria i l'alba mia inoltre a livello locale la risoluzione del Cominform a livello locale niente addetti portò ad un colpo di mano
Degli elementi italiani del partito che sfacciatamente riuscirono a prendere il controllo del del partito quindi di fatto il Partito Comunista jugoslavo perse
Quasi ogni forma di controllo sul sulle masse del il nel tempi
La la risoluzione del Cominform porto ad un fase di stasi in cui di tutto prima l'Occidente cerco di capire che atteggiamento adottare per aiutare Tito in funzione anti sovietica e gli stessi leader jugoslavi Cinisello un po'a elaborare psicologicamente il cambio di fronte in questa situazione di paralisi certamente a farne le spese furono le popolazioni sul territorio la minoranza slovena ormai collocata lungo tutto il il il confine neanche nella parte alta era già abbastanza definita quindi a Gorizia nella Slavia veneta e nel che lettini
Che fu vittima di continua provocazioni e vessazioni invii attentati attentati anche all'ambasciata jugoslava a a Roma
E a Richard Gephardt addirittura attentati alle sedi della diplomazia internazionale e contemporaneamente di certo
G italiani rimasti nella zona e e nel territorio già jugoslavo
Ebbero un impatto molto difficile con la il potere comunista nella sua realizzazione pratica quindi con il farsi Stato del movimento comunista gli jugoslavi
Quindi in ogni caso nel volgere Vignera alta di un paio da anni il l'Occidente si risorse a temere Tito algale questa la formula canonica thinking Gigio il suo vennero attivate delle misure di sostegno economico alla Jugoslavia dove altrimenti si rischiava letteralmente di morire di fame perché il boicottaggio dei sovietici si estendeva anche alle logiche di scambio e ridistribuzione all'interno del mondo comunista quindi il Paese sostanzialmente non poteva altrimenti commerciale
Inoltre sì arrivò con il tempo a importanti iniziative di collaborazione incontri militare tra la incluso l'abbia e l'Occidente sempre in caso di attacco sovietico che in questa fase si presumeva potesse avvenire dall'Ungheria proprio attraverso la valle di Lubiana
La porta di Lubiana e quindi a raggiungere il Friuli quindi tagliare nella pianura padana questa almeno era la percezione occidentale del dell'effettivo rischio di una manovra di info
Laddove lo scenario internazionale andrò io andai in qualche modo stabilizzandosi l'Occidente inizio anche le potenze occidentali iniziarono anche a patrocinare no qualche forma di soluzione di compromesso per risolvere la vertenza degli realizzato il l i una prima tornata di colloqui Italo jugoslavi gli incontri delle quinto e a Parigi ebbe luogo tra il cinquantuno e cinquantadue proprio nello scorcio dell'inverno fu una trattativa del tutto infruttuosa ma come e hanno promesso di acclarare le mie ricerche negli archivi slavi proprio questa trattativa fece germogliare a Belgrado un approccio nuovo e cioè l'idea di risolvere il problema diritti eletti non s'partendo da Roma attivando lo con una anzi logica nuova una alternanza di governatori nominati a turno dall'Italia dalla in Jugoslavia
Nel periodo successivo alla posizione di così larga insieme o allo schieramento occidentale andò rafforzando se ulteriormente e la comunicazione nella collaborazione militare fu così stretta ad un certo punto
E sembrò quasi passibile di sfociare nell'ingresso di un Paese della NATO sembra fantascientifico oggi ma si erano fatti alcuni sondaggi in tal senso naturalmente non se ne fece nulla ma almeno il Paese
Approdo con un'alleanza militare come e in Grecia e Turchia a non forme di collaborazione militare davvero importante le tensioni irrisolte accumulate sul confine con l'Italia vennero fatalmente al pettine nel mille novecentocinquantatré quella primavera infatti la sconfitta elettorale di De Gasperi
Che non riuscì ad attrarre abbastanza voti quanti ne prevedeva la legge truffa sprofondò l'Italia in un periodo di incertezza politica
Mentre Belgrado rilanciare in grande stile su iniziative appunto per aggiungere all'attivazione del TLE i secondo le modalità di cui ho appena detto
A Roma contrariamente alle aspettative Jugoslavia almeno si andò formando si formò il governo Pella non era più il solito monocolore democristiano con i soliti fiancheggiatori ma era un governo basato sull'appoggio delle forze politiche di destra e l'astensione dei neofascisti
Con una piattaforma in politica estera estremamente nazionalista
L'invio al confine di truppe italiane una delle prime azioni di Pella attraverso fondamentalmente una scusa e cioè un errore di traduzione in un comunicato il grossolano che lasciava presagire qualche misura in zona mi giusto per la precisione bene
Questo aumento della temperatura in blocco
Indusse gli anglo americani ad emettere frettolosamente la nota bipartita e cioè la dichiarazione che la zona a detiene detti
Con Trieste sarebbe stata ceduta all'Italia e in assenza però di precise garanzie per la Jugoslavia sul destino della zona ampi è un po'un un mistero storiografico per che e si sia arrivati senza consultarsi con la Jugoslavia a proporrà una soluzione del genere che sembrava ormai inaccettabile ad un Paese così orgoglioso così ormai attestato su posizioni filo-occidentali sicuramente un ruolo lo ebbe l'elezione di Eisenhower Truman prima aveva avuto un savoir faire un po'diverso
E anche la presenza Roma di una un'ambasciatrice molto in nero circa l'ambasciatrice l'uso
In ogni caso la gelida accoglienza di un tale annuncio da parte di Belgrado in realtà questo neo femminismo perché le protesta Belgrado
Sinistra russe erano le ambasciate occidentali
Congela la situazione il che fece aumentare ulteriormente la tensione a Trieste e comportò i gravi incidenti che scoppiarono incinta al principio di novembre del cinquantatré le proteste degli ambienti nazionalisti indù in cui se ne erano stati infiltrati di provocatori in molte armi erano state infiltrate incita causarne infatti allora addirittura dei dei morti sei tra i manifestanti
Eppure il ricorso alla violenza non giovò ai faccino alla causa dei facinorosi la situazione venne infatti ricondotta grazie anche alla pazienza per certi versi della Jugoslavia all'intagli diplomatiche
E risolta con un ingegnoso e l'intricato dispositivo diplomatico gli jugoslavi pattuire uno prima con gli anglo americani separatamente una proposta
Di confine da sottoporre all'Italia la proposta che dovrebbe essere accettabile era l'Italia se ne occupò materialmente Vladimir pelle big un col rosso funzionari jugoslavi diplomatico a Londra
Poi in una seconda tornata questa soluzioni venne proposta all'Italia che propose a sua volta delle piccole modifiche
In questo modo si giunse al memorandum di Londra il venticinque ottobre mille novecentocinquanta qua raccordo previde la spartizione del territorio libero di Trieste sostanzialmente in corrispondenza del confine tra le due zone al netto di una piccola correzione a favore degli cose varie del settore meridionale
Vicino München
Inoltre vennero pattuiti niente i sostanziosi aiuti economici alla Jugoslavia per la costruzione di un porto che sostituisse Trieste ormai definitivamente Belgrado stante la divisione ricevuto attraverso la nota bipartita e cioè questa decisione evitare Christer Italia senza perché
Almeno e regia rivedendo l'impostazione della propria politica estera a conclusione di una fase marcatamente filo-occidentali
Non a caso il comportamento delle potenze occidentali attorno a Trieste nel cinquantatré inchini definito nella documentazione jugoslava un secondo invito a Bucarest
Ovvero un tradimento equivalente alla cacciata del del Paese al Cominform di cui si è detto però ad occidente quindi abbiamo in due tradimenti subiti dalla e Jugoslavia nel nel primo decennio post bellico
In ogni caso Stalin era ormai morto da alcuni e mesi per cui la pressione esercitata dagli altri Paesi comunisti sulla Jugoslavia era andata visibilmente affievolendosi questo permise a tinte d'inaugurare la politica una politica di attenzione in primo luogo a a quei Paesi e si stavano affrancando dal dominio coloniale siamo negli anni in cinquanta questa politica sarebbe sfociata nel medio termine nel movimento dei Paesi non allineati
E cento nella ex Jugoslavia in intinto di cui più facilmente CD ricordiamo
Le condizioni per il superamento della provvisorietà del memorandum di Londra che non era una bella revisione del trattato di pace non poteva esserlo ma era solo un un accordo del fatto maturarono negli anni successivi molto lentamente con il progressivo raffreddamento della passione patriottica nei due Paesi
Le prime tracce di iniziativa concreta per arrivare ad una soluzione definitiva a norma di legge risalgono addirittura al signor negli anni sessanta quando l'intervento militare sovietica in Cecoslovacchia fece temere che un simile scenario applicata la Jugoslavia all'indomani della scomparsa di Tito che era ormai quasi ottantenne
Potesse avere conseguenze infauste a fronte della provvisorietà del confine
Non simile intento si inquadri contro quella che è stata definita a recentemente la Ostpolitik italiana e c'è un atteggiamento di apertura verso i Paesi anche con misty promosso una certa timidezza a dire il vero dal nella stagione del centro sinistra di Aldo Moro
I primi tentativi di accordo diplomatico vero e proprio vennero però interrompersi a seguito dell'incidente diplomatico a proposito di questi anni mi che non riescono a raffreddarsi neanche oggi sono così cani occorso nel mille novecentosettanta
Quando Tito cancello la visita prevista a Roma perché su richiesta di parlamentari dei partiti di destra si era fatto garantire a al governo italiano che non si sarebbe parlato belli del confine ecco strappava di questo nella visita venne in qualche modo recuperata l'anno successivo dal momento che le trattative diplomatiche ufficiali IST vennero avviate negli anni immediatamente successivi si arenarono quasi subito
La strategia che permise di arrivare finalmente alla definizione degli accordi di Osimo del settantacinque sull'attivazione di un canale segreto Kevin Beha ivi anziché personale diplomatico per il proprio due alti funzionari dei rispettivi ministeri dell'economia italiana jugoslavo Eugenio Carbone Empoli Sicilia
Con il trattato di Osimo venivano finalmente ad essere risolti gli aspetti pendenti nella definizione formale del confine ma anche e questo è importante
Rispetto al trattamento delle rispettive minoranze italiane in Jugoslavia e jugoslava oggi slovena in Italia venivano anche affrontati gli aspetti di collaborazione economica il Trattato prevede infatti la creazione di una zona franca industriale artigianale sul Carso a cavallo del confine alle spalle di Trieste era un'idea avveniristica che in qualche modo ricordava quelle Progetto jugoslavo
Di cui ho detto nel cinquantadue e cinquantatré di attivare tutti eletti con una formula di con ministra azione in effetti i comunisti jugoslavi hanno sempre avuto un po'questo pallino di mostrare nella pratica alcuni dei regimi correttamente un politico diverso possono comunque collaborante
Laddove però questa iniziativa sembrava andare incontro alle esigenze dell'economia jugoslava che avrebbe esportato per così dire lavoratori ma soprattutto materie prime mentre al contempo triste avrebbe avuto molti posti di lavoro impiegatizio che avrebbero ha in qualche modo supplito alla cronica deficienza di posti di lavoro a Trieste un fenomeno qui se stiamo ancora oggi
Voi invece la popolazione triestine reagire alla notizia con estrema delusione addirittura dando vita ad annullare una forza politica locale la Lista per Trieste Betta affettuosamente il Mellone
Per gli addetti simbolo che ricorda vagamente un grosso furto arancione e questa forza spazzole tradizionali le tradizionali forze politiche mandando definitivamente in soffitta la visione di Carbone e Schubert
Questo nel settantacinque Hill accordo di Osimo è stato poi ereditato dalle pubbliche in Slovenia e Pinter Croazia ci sono su cilindrici della Jugoslavia
Salvo forse qualche sbandata limitatamente a circoli neo fascisti negli anni novanta quando la guerra jugoslava fece pensare a qualcuno che si potesse rimettere in discussione l'attribuzione del dell'Istria
Mi salvo qualche
Che ha per degli ultimi anni che ha visto alcuni politici anche in tv una certa importanza
Dire a Trieste delle cose sempre sulla destra sulla Dalmazia con questo ho finito e vi ringrazio per l'attenzione e ripeto di essere molto onorato di essere stato ammesso a discutere in questo consesso
Grazie professor Montini grazie soprattutto per questa tua lucidissima esposizione di quanto successo dal quarantacinque al poi quando appunto TAC però le armi quando la diplomazia
Ebbe in mano la situazione e quindi la questione del confine Italo Italo adesso l'italo sloveno
Mi corre l'obbligo logicamente di ringraziare tutti quanti voi prima che lo faccia il mio Presidente nazionale in particolar modo il saluto Marian Cresima anche lo devo ringraziare non solo per aver partecipato ma chiaramente per aver contribuito diciamo a contattare i relatori e quindi luglio uno tra gli organizzatori di questo intervento chi questa al convegno assieme all'ampi nazionale quindi chiariranno se non la misurazione della vostra attenzione
E la parola al presidente nazionale dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo puntate Gianfranco
Sono io che ringrazio Fabrizio De Santis per la segreteria nazionale te stesso vino Spangaro colleghi compagni ai compagni del Friuli-Venezia Giulia oltre che naturalmente Marian crisma per il loro contributo determinante l'organizzazione di questo convegno ringrazio poi consentitemelo specificamente il presidente dell'Anpi di Trieste Fabio Barron perché non dimentico che è stato il primo tanto tempo fa a propormi un convegno nazionale su questa materia io colgo l'occasione per chiedere con molta cortesia alle relatrice alla relatrice e ai relatori di inviarci i testi scritti delle loro interessanti relazioni affinché possiamo pubblicare gli atti di questo convegno che mi pare non vada assolutamente disperso
Ringrazio davvero le relatrice la relatrice ai relatori per un contributo che ritengo preziosissimo
Non sfugge a nessuno che sono di tre diverse nazionalità italiana slovena croata
Nel sfugge l'importanza del saluto del carissimo Marianne Chris Mann anche a nome di frane o a bovindo presidenti rispettivamente di ZZ nodo e Saba
Associazioni slovena e croata dei partigiani
In questo c'è un primo elemento di novità
E cioè il voler riflettere su di un tempo sanguinoso in una cooperazione
Pensando finalmente al confine non più come un punto di separazione o di conflitto ma come un luogo dove sono presenti e si ascoltano reciprocamente
Più voci e più lingue
Grazie al concorso di queste voci e di queste lingue ci puoi incarnare una visione più obiettiva di ciò che è avvenuto in passato superando ogni tentazione nazionalistica e ogni strumentalità politica
Io non ho da aggiungere neanche una parola alle relazioni che ci hanno fornito un quadro analitico di grande spessore di grande valore ma è inevitabile che mi soffermi sia pur brevemente sull'attualità e su alcune specifiche vicende
Del di un Paese nel pesantissimo un periodo che tutti stiamo attraversando a questo proposito colgo l'occasione per esprimere piena solidarietà che Gobetti che è stato oggetto di attacchi surreali
Per il suo ultimo bel libro dal titolo e allora le foibe secondo i suoi vacui camminatori
Che partendo dall'assunto sentite bene di non aver letto il volume lo stronca non perché cosa del tutto falsa negazionista
Ciò però rivela l'approccio di queste forze dell'estrema destra a questo ad altri vedi un approccio di rifiuto pregiudiziale di qualsiasi conoscenza storico critica e la riduzione di eventi drammatici
A totem di una sorta di antistorica che diviene mito leggenda rito Purificatori io delle colpe del regime fascista
La grottesca parodia del dramma reali Simo delle foibe come segnalato proprio da Gobetti
E nell'uso della foto che abbiamo proposto nel manifesto riconvocazione del convegno
Io non so se è qua ci può vedere con una certa li riversa ebbene la foto della fucilazione di cinque persone
Foto più volte proposta come simbolica del dramma delle foibe ebbene e la foto di cinque partigiani sloveni fucilati da soldati italiani
L'aggressione italiana la Jugoslavia per commerci e storicamente determinata ci hanno spiegato i nostri relatori ha risentito dello specifico contesto di quell'aprile del quarantuno vale a dire il sostanziale fallimento della precedente aggressione alla Grecia da parte dell'Italia e il tentativo di contenere per alcuni aspetti l'espansione nazista nei Balcani e di estendere un'area occupata dall'Italia
Ma è altrettanto vero che l'ambizione imperialista verso le terre solare risale come c'è stato autorevolmente ricordato a molto prima sia alle politiche estere liberali che guardavano all'espansionismo verso est sia per esempio a quelle settembre del mille novecentoventi quando a Pola Mussolini affermò
Per la creazione del nostro sogno mediterraneo è necessario cioè l'Adriatico
Cioè il nostro Golfo ci intende entrambe le sponde sia in mano nostra di fronte alla inferiorità della razza barbarica qual è quella slava
Come è noto nello stesso tempo la stessa persona pronunciava ulteriori sprezzanti affermazioni nei confronti di quei popoli diceva una razza inferiore e Barbara a conferma che il veleno del razzismo non è nato con le leggi razziali del trentotto ma è molto antecedente
E si mescolerà con analoghe per così dire liturgie nei confronti degli africani ed degli ebrei
Tutto ciò mette a tema il razzismo italiano
Che non è incerto un'invenzione esclusiva del fascismo in Italia Martian aspecifica declinazione nazionale nel nostro Paese e anche in Germania
A una inquietante incubazione in Italia ed è il risvolto per così dire teorico di una volontà di potenza di tipo coloniale che si è incarnata sia nei Balcani sia in Abissinia sia in Libia mi ha colpito gli ebrei voi
Accomunati ad un ipotetico nemico interno come dimostrano non solo appunto le leggi iniziate nel mille novecentotrentotto
Ma anche la persecuzione successiva
Nei confronti degli ebrei
Al tempo della nascita della cosiddetta Repubblica mi sono la Jugoslavia ci avete raccontato fu letteralmente fatto a pezzi
Il dominus Lucertola Germania di Hitler nel complesso quadro che c'ha descritto il professor PdL Aluisio unirono in primo luogo Simone in primo luogo con diverse motivazioni il governo italiano
Ma anche se il detto l'Ungheria la Romania la Bulgaria in una tenaglia irresistibile che dissi fece la fragile unità slava smembrato il Paese intanto i satelliti degli stati occupanti
Ovvero in parte di questi stessi Stati come per esempio la Slovenia di Lubiana e diviene provincia italiana
Perché oggi abbiamo tentato vita questo convegno che anche un convegno sulla memoria
La memoria non sembri un paradosso essendo una categoria che riguarda il presente
Certo l'oggetto della memoria è il passato mai soggetto cioè colui il quale ha memoria è sempre presente il soggetto e la memoria che oggi ne hanno gli ha gli italiani gli sloveni i croati i popoli slavi la memoria ed evidenti
Ma la memoria di sei semplicemente un pensiero se aggiungiamo un aggettivo l'aggettivo attiva se parliamo di memoria viva quel soggetto presente non si limita ad un pensiero ma parte da un passato per agire nella realtà di oggi e per iniziare come si dice affare futuro
Quella che noi alla richiamiamo memoria attiva è uno dei nostri elementi costitutivi dell'attività sociale
Ed ecco la ragione di questo convegno che come ora come ha potuto apprendere chi lo ha seguito è stato impostato in base a una rigorosa ragione scientifica senza omettere le responsabilità di chiunque
E le contraddizioni del tempo
Da troppi anni nel nostro Paese assistiamo a una rivisitazione delle vicende di quel passato monca clamorosamente faziosa esclusivamente vittimistica
L'obiettivo dell'incontro di oggi e contrastare questa deriva propriamente revisionista sapendo che tale deriva non riguarda soltanto l'Italia
Ma anche diversi Paesi dell'Unione Europea per esempio la Polonia e anche al di fuori dell'Unione come l'Ucraina e persino nella infelice risoluzione che se non mi sbaglio ha citato il professor club di Anna del Parlamento europeo noi proponiamo insomma una visione degli orrori di quel tempo in particolare della guerra che non riduca la storia ad un tappetino della politica ma semmai proponga una politica che faccio davvero i conti con la storia
E la storia parla inesorabilmente dei crimini del regime fascista nei Paesi occupati oltre che nella stessa Italia e delle complicità collaborazioniste militari e civili
E parla anche di un dopoguerra in cui egli come ricordano in tanti mi ha colpito questa frase in un testo più letto un testo del due mila sette dello scrittore prende da sé Mark Bailey
Che scrive l'Italia è uno dei vari Paesi forse l'unico che non abbia avuto il suo Tribunale di Norimberga
Peraltro Mussolini era stato esplicito trentuno luglio mille novecentoquarantadue
Quando afferma deve cessare il luogo comune che dipinge gli italiani come senti Manta sentimentali incapace di essere duri quando occorre
In realtà per gli slavi il luogo comune era cessato da tempo
Da una lettera come riferisce lo storico Enzo Collotti di un soldato italiano a Lubiana del primo luglio del quarantadue quindi prima dell'affermazione di Mussolini
Uccidiamo intere famiglie ogni sera picchiando di a morte o sparando contro di loro c'è certo non soltanto di muoversi tiriamo senza pietà e chi muore muore
è insomma il trenta scabroso una reale sia della dei di punti di pulizia etnica attraverso la sostituzione degli abitanti con coloni italiani sia dei criminali di guerra italiani rimasti impuniti nonostante le stragi le tante stragi ricordo solo Paul Doom del dodici luglio ore quarantadue l'IPA del trenta aprile del quarantaquattro nonostante le vittime civili
Centinaia migliaia nei campi di internamento in particolare come ci ha ricordato il professor Capogreco
Ad Arbe ma non solo nonostante le azioni sanguinarie dei collaborazionisti della decima Mas che a tutt'oggi sono celebrati in città importanti come Gorizia una responsabilità dei fascisti italiani indiretta in questi casi ma anche indiretta come nella vicenda ricordate da adesso dai riti Gobetti Bargone nel dominio in Croazia di ante va bene che nel suo rapporto col fascismo italiano
Il paradosso come ci ha spiegato lui di quella vicenda e proprio confermato dalla vicenda di Ante Pavelic
E che i nazionalismi prima alleati prima o poi si scontrano fra di loro proprio perché tali cioè perché nazionalismi sul tema dei propri opposti interessi nazionali
All'obiezione per cui ogni guerra i suoi orrori e alla conseguente assoluzione postuma perché tutti colpevoli nessun colpevole e facile replicare
Non siamo davanti al crimine di guerra come eccezione come strappo alle convenzioni internazionali come forzatura di ufficiale o di un gruppo di soldati
Siamo davanti alla fiori fitta alla teorizzazione e alla pianificazione del crimine di guerra come ci ha ricordato sempre il professor Claudia
In sostanza come forma della guerra imperialista a sfondo razziale contro l'Islam
Spartaco Capogreco ha già citato il generale Gastone Gambara a proposito di Arbe individuo malato uguale individuo che sta tranquillo insomma l'efferatezza la quantità dei crimini italiani in territorio jugoslavo e profonda diffusa è ricorrente sapendo comunque che ci furono tanti credenti contrari penso ai tanti militari italiani che divennero partigiani penso come ci ha ricordato il professor Capogreco a coloro che hanno salvato due mila eritrei sapendo di sostanza come vale sempre e come vale per tutti che gli italiani non sono tutti uguali
Ci sono due modi per affrontare questo nodo ottanta anni dopo rimuovere tutto
Oppure fare davvero i conti con la propria storia contrastando la propaganda vittimista e neo nazionalista che negli ultimi anni viene alimentato alimentata dei circoli politici e culturali dell'estrema destra italiana
Vorrei aggiungere a proposito della memoria attiva che il tentativo di asservire la storia alla politica non si limita alla rimozione delle responsabilità fasciste in Jugoslavia né a quelle in Abissinia o in Libia
Ma affonda nella revisione di ciò che avvenne anche in Italia in quel tempo faccio un un esempio di cronaca drammatico
Ai primi di ottobre del quarantatré ci fu un evento pesantissimo l'assassinio di norma corsetto una ragazza fascista che non aveva alcuna responsabilità nel comparto
Cioè non essere fascisti che non è una colto ho una responsabilità vince
Un assassinio che non si giustifica in alcun modo che sia chiaro ma che si scrive come tanti altri episodi nel clima di parossismo della violenza causato dall'invasione italiana in Jugoslavia dalla drammatica situazione del confine dalla guerra mondiale
Di quella ragazza peraltro Medaglia d'Oro al valor civile
L'estrema destra italiana ha fatto un'icona una bandiera proponendo ovunque il mondo pianificato in tante città italiane l'attribuzione del suo nome o un giardino una via una piazza dietro l'apparente umanità di tale proposta si nasconde una Chiara operazione politica su scala nazionale
Tesa presentare l'insieme del movimento partigiano italiano slavo come qualcosa di simile o movimento criminale bestiale gli ad assolvere di converso il fascismo
Anche questa operazione fa parte del più generale disegno di costruzione di un memoriale di primario fascista sia chiaro e legittima la proposta di attribuire il nome di norma corsetto a una via o una piazza ma prima occorrerebbe introdurre nella toponomastica di quella città e di tutte le città del nostro Paese
Le centinaia e centinaia di nomi di donne torturate se viziate e uccise dai nazifascisti per esempio Irma Bandiera
Ines Bedeschi Gabriella Degli Esposti Cecilia Deganutti Anna Maria Enriques Sannio Angeletti
Clorinda nel mutato Norma Pratelli parenti vigilia Tonelli
Io ho citato volutamente soltanto le donne decorate con la medaglia d'Oro al valore militare tralasciando centinaia e centinaia di altre donne vittime anch'essa della violenza omicida fascista
Forse a loro e a tutte le altre come loro sarebbe ora di dedicare nel nostro Paese una cosa un mausoleo un monumento cioè un ricordo permanente istituzionalmente riconosciuto
E vorremmo che a queste ideale tante altre donne italiane seviziati assassinate dai nazifascisti fosse venuto intitolate in primo luogo tante strade a Trieste algoritmi sia a Pordenone a Udine
Analogamente nessuno mette in discussione l'orrore delle foibe anche esso ingiustificabile e anch'esso frutto di quel maledetto parossismo della violenza che viene sdoganata dalla inutile strage
Della prima guerra mondiale e praticata dal fascismo italiano
Ma a condizione che anche questa terribile vicenda si è analizzata al di là e al di fuori della pura propaganda politica dell'estrema destra italiana fondata sulla Commissione tendenziosa
Io non ne parlo ne abbiamo già parlato in altri iniziative in altri convegni mi limito soltanto a citare le parole del ventisette dell'allora ministro fascista Giuseppe Cobolli Gigli
La musa istriana ha chiamato col nome di foibe quel luogo degno per la sepoltura di quelli che nella provincia dell'Istria danneggiano le caratteristiche nazionali italiane dell'Istria
La storia si fa tutta cioè non si fa tutta non è storia e propaganda
Ma questo lo abbiamo già chiarito come dicevo sia nel seminario dello scorso anno sul tema la drammatica vicenda dei confini orientali sia nel convegno di Roma del quattro febbraio
Pardon la drammatica vicenda del due mila sedici giustamente sia nel convegno di Roma del quattro febbraio del due mila venti dal titolo il fascismo di confine e il dramma delle foibe
Ma ancora perché oggi è in corso un così ampio tentativo di rivalutazione del Ventennio e delle sue azioni
Si tratta si badi bene di un tentativo che passa attraverso un'offensiva mediatica penso senza precedenti mi riferisco a film libri strumenti come di comunicazione convegni iniziative il cui Vieri obiettivo non riguarda solo il passato mantiene al presente e cioè rendere legittima e popolare possibile un'opzione politica organizzata che si rifà direttamente o indirettamente al fascismo storico
Il giorno del ricordo è stato fissato in base a una legge del trenta marzo del due mila quattro proprio il dieci febbraio
Che lo stesso giorno in cui nel quarantasette nel nella temperie di un tempo dove cominciava aspirare il vento della guerra fredda si firmò il trattato di pace che a Parigi mise fine
Alle ostilità formalmente e ridisegno parzialmente il confine orientale ce l'ha a lungo parlato il professor stenta a Monti
Ora nella sostanza l'Italia di Mussolini aveva perso la guerra come l'aveva perso la Germania di Hitler e il Giappone dell'imperatore il trattato di pace era certo punitivo rispetto al nostro Paese
Ma per riverso sul destino della Germania letteralmente smembrata e del Giappone che subì l'inguaribile mostruosa offesa del primo e unico bombardamento atomico della storia
Se la sconfitta dell'Italia ebbe conseguenze gravi e drammatiche ma tutto sommato contenute questo avvenne grazie al riscatto della lotta partigiana antifascista ben rappresentata a Parigi dall'allora presidente del Consiglio in Cile De Gasperi
Che disse fra l'altro la responsabilità e il diritto di parlare anche come democratico antifascista come rappresentante della nuova repubblica ecco il grande merito mi pare della Resistenza italiana il riscatto dell'Italia ed ecco il grande merito nella Resistenza jugoslava la restituzione dell'autonomia e dell'indipendenza al grande territorio slavo
Cioè solo successivamente come si sa si è diviso in diversi stati Lazio
Grazie alle relazione degli storici alle ricercatori che abbiamo ascoltato possiamo così assumere un quadro più completo analitico dell'invasione italiana della Jugoslavia e delle sue drammatiche conseguenze
Si tratta di un quadro ineliminabile
Per chiunque intenda conoscere davvero le vicende di quegli anni cercando di costruire finalmente su queste basi una memoria condivisa anche su scala sopranazionale
Oggi davanti alla sfida dell'Unione europea che ci ha ricordato Dino Spangaro
E alla inedita catastrofe della pandemia abbiamo più che mai bisogno di superare ogni nazionalismo di ogni visione irredentista
L'alternativa sarebbe paradossale
Come si sa lo storico Eric Hobsbawm come è noto al definito il Novecento come il secolo breve Dandolo dalla prima guerra mondiale e facendo terminare sostanzialmente con la caduta del muro di Berlino
E lo fa cento sul Secolo dei nazionalismi ecco ripopolò riproporre oggi informe dirette o indirette le macabre suggestioni nazionaliste vorrebbe dire tornare indietro nella storia
E fare del Novecento il secolo lunghissimo un secolo che continua tutt'oggi nel due mila ventuno
E si sa che le cose vanno male vanno molto male quando le mani del morto afferrano nel vivo
Concludo ecco perché dobbiamo contrastare la rimozione la faziosità perché foriere di una memoria di visiva
E dobbiamo proporre la completezza la complessità diceva qualcuno l'obiettività come ragione di una memoria condivisa consentitemi una citazione ho letto di un poeta colorato di cui non sono moltissime no Ivan Goran
Cosa ci dice assassinato dai cetnici del mille novecentoquarantatré
Scrive Ivan decifrare cantavano lontano in un istante una nuvola di passaggio oscuro la campagna senti uno dei boia Kepi Sciarra mentre un altro ci era addosso e ci scandinava
Ecco gli effetti del nazionalismo ma il vero successo ammorbando il mondo intero con milioni e milioni di contagi ed i decessi ci ricorda che mai
Forse come in questo drammatico hanno l'umanità è stata prossima se stessa rende ancora più attuali diversi di un altro grande poeta un italiano che conosco molto meglio
Come forse molti di voi Giuseppe Ungaretti che suonano a mio avviso come la più aspra condanna di ogni nazionalismo e di ogni guerra sono due parole
Di chi era il cimento siete fratelli parola tremante nella notte foglia appena nata concludo affermando che in quella guerra ad aprile
L'Italia del quarantuno invase la Jugoslavia facendo transitare dal confine eserciti carri armati lanciafiamme
Vorremmo penso a tutti noi che l'Italia la Slovenia la Croazia tutti i Paesi vedessero il confine come non lo vide tanti anni fa l'astronauta Yuri Gagarin quando disse da quassù la terra è bellissima senza frontiere né confini
Grazie
Però insomma
Vero
No io penso che a questo punto abbiamo concluso i ringraziamenti del fatto presidente tirato le conclusioni di questa giornata che penso sia memorabile mi corre l'obbligo ancora una volta dei ringraziare il relatore per le loro per loro
Puntuali precisa documentate relazioni non è poco
L'ho detto anche nelle mie premesse cioè noi abbiamo bisogno di conoscenza se abbiamo bisogno di conoscenza siamo capaci di agire di conseguenza in virtù li chiamo anch'io in quest'anno ricorre il settantasette settecento ci sono settecento anni che è morto il nostro sommo poeta Dante e ancora una volta richiamo che il fine dell'uomo appunto non è quello di vivere come bruti ma di seguire virtute e conoscenza grazie a tutti ed arrivederci al prossimo appuntamento
Sì leggi grazie grazie paiono tutte
Compie