Scegliere il futuro

Buongiorno e benvenuti la rubrica scegliere il futuro domenica ventiquattro gennaio il mondo Cervellera la giornata internazionale dell'educazione voluta dalle Nazioni Unite sarà l'opportunità per fare il punto su uno dei settori più colpiti dalla crisi da Covito diciannove
Prima della crisi la situazione dell'educazione del mondo
Era in deciso miglioramento anche nei paesi più arretrati anche quelli a basso reddito il gli investimenti fatti dai governi
Nell'ultima decade ha migliorato straordinariamente il livello di partecipazione ai sistemi scolastici anche nei Paesi in via di sviluppo
E anche nei paesi industrializzati via via e migliorata la qualità dell'educazione con una quota crescente della popolazione studentesca in grado di arrivare fino alla laurea o addirittura alle specializzazioni post laurea
La crisi pandemica ha cambiato drammaticamente questa situazione secondo l'UNESCO a causa proprio dei vari lo da un trecentoventi milioni di giovani
Sono fuori dal sistema scolastico o almeno sono stati sbalzati fuori dal modo normale di condurre le attività educative e sappiamo quanto anche in Italia il danno che la crisi sta producendo sul sistema educativo sia rilevante figuriamoci nei paesi dove la didattica a distanza è sostanzialmente impossibile causa della mancanza di strutture tecnologica
Il punto cruciale che dobbiamo considerare e che se anche supponiamo a settembre del due mila ventuno
Tutto tornasse alla normalità l'hanno perso anzi l'anno e mezzo perso a causa della crisi
Non viene automaticamente recuperato semplicemente con i programmi educativi ordinari
Studi sugli Stati Uniti mostrano come per le persone più fragili addirittura la pausa estiva determina dei ritardi e non a caso in molte scuole
Nel mese di settembre ci sono dei programmi straordinari proprio per le bambine i bambini i ragazzi e le ragazze più fragili per farle ieri recuperare il terreno perduto a causa di un mese di vacanze figuriamoci un anno e mezzo di interruzione o almeno parziale interruzione
Questo tema non mi sembra sia all'attenzione della pubblica opinione
Si discute naturalmente di come riportare il prima possibile
I nostri giovani almeno al cinquanta per cento a una didattica in presenza perché come è stato ricordato da molti esperti tutti essere a scuola non è semplicemente seguire lezioni ma è un'esperienza di vita ecco finora non mi sembra che ci sia stata una discussione su cosa mettere in campo per recuperare
Quella parte di sforzo educativo
Di cui invece abbiamo assoluto bisogno per evitare che questa crisi lasci segni permanenti nei nostri giovani
Ci sono su studi che mostrano come questo potrebbe essere fatto ci sono alcuni Paesi che stanno già immaginando un investimento straordinario proprio per sanare le ferite di questa crisi
In Italia si discute naturalmente di come migliorare la didattica ed è abbastanza evidente che senza uno sforzo notevole di riformazione dei nostri docenti ho di immissione di risorse straordinarie per un periodo di tempo noi non recupereremo il terreno perduto anche in termini di abbandono scolastico che un fenomeno che in Italia e ancora molto alto l'Italia e indietro rispetto agli obiettivi che si era data per il due mila venti
E naturalmente la crisi da Covi diciannove
Determina sta determinando comitati di Save the Children mostrano un ulteriore aumento degli abbandoni scolastici insomma
Parlare di scuola non è semplicemente un parlare di come riportare gli studenti a scuola ma soprattutto cosa fare per evitare che il danno sia permanente che questo vale non solo per i giovani delle scuole ma anche per i giovani e dei giovani che frequentano l'università
Perché anche per l'università sia un danno collegato alla non solo la didattica a distanza ma proprio il rapporto che si stabilisce tra gli studenti e con i professori
Immaginate il danno che può esserci nel momento in cui uno deve immaginare un futuro e spesso le i nostri atenei aiutano proprio gli studenti a immaginare il loro futuro ecco questo tipo di supporto mai abbastanza abituale
è venuto a mancare sappiamo che il mercato del lavoro sarà estremamente difficile un anche in fase di ripartenza
In conclusione è una giornata importante per riflettere su questi aspetti ma per iniziare in realtà a riflettere su questi aspetti
Capendo in primo luogo che questa non è una crisi che influisce soltanto sui cosiddetti flussi diremmo noi economisti per esempio il PIL ma sugli stock di capitale umano di capitale sociale
Oltre che di capitale economico e se non la faremo un investimento per ricostituire questi stock se anche il prodotto interno lordo tornasse a un certo punto ai livelli ante crisi noi saremmo comunque più fragili
Per affrontare crisi future
Grazie buona giornata a tutti