Rassegna stampa giustizia

Bentrovati agli ascoltatori di radio radicale
Colonna questo appuntamento settimanale dedicato alla rassegna stampa sulla giustizia oggi è il ventidue gennaio ci sono molti articoli da
Da leggere che cercherò
Di leggere quanto più possibile insomma i temi sul tappeto questa settimana
Sono diversi cioè in carcere anche a livello informativo ha fatto molto discutere
La trasmissione di report che ha affrontato il tema del carcere con
Con tiglio informativo diciamo e questo non ha fatto piacere come dire ai a molti
Il racconto relativo appunto alla situazione delle carceri italiane c'è il il tema del dibattito che si sta che si sta sviluppando intorno alle
Riforme appunto sulla giustizia riforme sulla giustizia che
Rischiano di
Essere
Un po'anche largo della bilancia rispetto alla prosieguo di questo o governo agli ascoltatori di radio radicale ovviamente sono perfettamente informati
Su quella che è stata la crisi di governo la sua evoluzione e
Nella settimana entrante ci saranno dei momenti molto importanti a livello di vita parlamentare
Che fanno riferimento appunto alla al tema della giustizia e qui i voti di Italia viva qualora dovesse lo svilupparsi diciamo con coerenza rispetto a quanto affermato ripetutamente
Anche dal leader Renzi
Ai mezzi di informazione ecco diciamo è è prevista una serissima possibilità che il Governo inizi ad andare sottocommissioni salire proprio su su su questi temi senza contare poi i
Difficilissimo percorso che attengono le riforme non riforme
Di del ministro buona fede
Che sono in Commissione e nelle Commissioni gli equilibri sono molto più precari in Commissione Giustizia ancor di più parliamo della Commissione giustizia del Senato e quindi
Ci sarà nel corso della settimana entrante da verificare la tenuta in questa maggioranza di governo che sappiamo ad essere una il maggioranza relativa al Senato e che quindi non garantisce affatto la governabilità
Ma ci sono anche interventi da registrare
Sulla su come nella ricoveri clan è stata trattata la giustizia ci sono diversi contributi su questo
E poi c'è la vicenda che continuiamo ovviamente a seguire
Che è un po'lo sviluppo anche per quanto riguarda gli equilibri interni alla magistratura lo sviluppo della della della vicenda legata alla dottor al dottor Palamara
Il primo articolo però come se fosse appunto una prima pagina che vado a leggere
Un articolo uscito proprio oggi sul sul dubbio
A firma di Maurizio Turco Irene Testa e di chi parla come questo articolo ha firmato appunto da da turco come segretario del partito radicale
Da Irene Testa come tesoriera
E da chi parla come presidente dalla Commissione giustizia del partito radicale è un articolo che fa riferimento alla vicenda accaduta all'avvocato Simona Giannetti
La settimana scorsa grazie al dubbio questo articolo compare a pagina due dell'edizione odierna del dubbio
La scorsa settimana grazie al dubbio è stata resa pubblica la inquietante grave vicenda che ha colpito l'avvocato difensore il cui microfono è stato repentinamente spinto dal giudice
Che ha così messo a tacere la sua voce e l'articolo ventiquattro della Costituzione durante un acceso contraddittorio con il pubblico ministero in quel simulacro di processo che viene ora ma è comunemente chiamato processo da remoto
La pandemia com'è noto
Acuito le gravissime criticità del sistema giustizia italiana Cenerentola tra i cosiddetti Paesi sviluppati
E fino ad ora per fronteggiare l'emergenza il governo ha saputo solamente sacrificare il diritto di difesa dei cittadini nella non troppo celata speranza di poter rendere stabile il sistema anche a pandemia superata
E allora occorre dirlo forte e chiaro il processo penale da remoto non è un processo il processo cartolare in grado di appello non è un processo e altro
E hanno era radicali non piace affatto semplicemente perché rende solo apparente la difesa del cittadino portato a processo dallo Stato
Quanto accaduto all'avvocato Simona Giannetti
La cui voce è stata messa a tacere con un semplice clic ne rappresenta in modo plastico la prova allo stesso modo non è accettabile anche solo pensare di celebrare il processo penale in appello magari in Corte d'Assise d'appello con modalità cartolari
E con giudici collegati tra loro sempre in remoto al di fuori della camera di consiglio unico luogo dove garantito il confronto il dibattito e finanche lo scontro oltre che la conoscenza dei fascicoli processuali spesso composti da decine di migliaia di pagine
Ogni persona dispone di quattro beni fondamentali la vita e la salute la libertà e il proprio patrimonio piccolo o grande che sia dei primi due la giustizia collaborazione con l'abolizione della pena di morte di divieto di tortura non si dovrebbe più occupare in realtà come sappiamo esista ancora la morte per pena degli ultimi due invece sì e la libertà in questa scala di valori nel terzo bene più prezioso di cui dispone ogni essere umano
Ebbene nel processo penale c'è in gioco la libertà personale la libertà dell'individuo accusato dallo Stato e uno Stato che consente di togliere la libertà magari per il resto della vita con un collegamento on line magari dalla cucina di casa di un giudice
è uno Stato che mostra di non avere alcun rispetto per la libertà dei propri cittadini
Il partito radicale già a suo tempo aveva osteggiato ogni genere di distanza dell'imputato dal suo difensore dal suo accusatore oltre che dal suo giudice
Quando avete levato la sua strenua opposizione rispetto alle norme che bolle non i processi per reati associativi il collegamento del detenuto in videoconferenza anziché la sua presenza in aula
Oggi la pandemia non deve diventare l'alibi per dar seguito a quell'approccio che vede difesa di imputato come scomode presenze in aula le quali allungando i tempi di una celere conclusione dei giudizi
Favoriscono i numeri da offrire alla politica per dare bella mostra di un efficace funzionamento della giustizia
Le vicende sono state raccontate dal dubbio da Simona Giannetti che è avvocato iscritta al partito radicale e membro della commissione giustizia del partito
Renderle pubbliche ha significato anzitutto far conoscere ciò che sta accadendo nei tribunali virtuali e rivendicare la necessità di richiamare l'informazione sul pericolo che il diritto di difesa sia messo sempre più ai margini del processo penale
La Commissione giustizia del partito radicale composto da avvocati iscritti è istituita dopo l'espulsione dell'ex consigliere Luca Palamara che di partecipa l'occasione per ribadire la politica che da quarant'anni a questa parte continua a dimenticare nella sua agenda la giustizia
E quanto quest'ultima sia profondamente malata non lo sanno tutti che la giustizia malata lo sanno quei cittadini che davanti alla giustizia vengono chiamati e lo sanno bene gli avvocati che ogni giorno si recano nei palazzi deve esercitare il diritto di difesa
E che per primi a causa delle disfunzioni dell'amministrazione giudiziaria soffrono le inefficienze del sistema
Ma la stragrande maggioranza dell'opinione pubblica continua ad essere attiva mente disinformati tra dal mainstream dei media italiani succubi per interessi editoriali e per timore reverenziale
Dello strapotere delle procure e di quei pochi magistrati diventati vere e proprie star televisive
E questo il brodo culturale si fa per dire che porta di identificare gli avvocati con i loro assistiti che porta a celebrare le indagini in tv e sulla carta stampata come fossero sentenze
Che porta poi ad ignorare le sentenze quali vivo a distanza di anni le stesse effettivamente arrivano l'esigenza è risolta di una giustizia giusta e la necessità di un'informazione completa che la riguardi sono le sono la ragione che ha indotto il partito radicale ad istituire la Commissione giustizia l'obiettivo è un pacchetto di leggi da presentare le istituzioni anche in previsione di una primavera referendaria
I temi non possono che essere l'informazione e la giustizia e ringrazio anche a nome della segretario del partito radicale
E della tesoriera gliene Testa il dubbio per la pubblicazione a pagina due di questo articolo che fa conoscere
Evidentemente appunto non solo i contenuti della dell'azione del pensiero radicale ma anche l'esistenza appunto della commissione della commissione giustizia che come
Si legge dall'articolo a ambizioni importanti dispetto appunto ad una possibile riforma della giustizia ma parlando
Di
Interventi normativi sulla giustizia dobbiamo allora a questo punto passo subito a leggere
Diciamo quegli articoli che fanno riferimento alla al ricoveri al ricoveri plana
Innanzitutto la il ventuno gennaio pagina tre cioè l'articolo uno editoriale non firmato darla del foglio
Con il titolo una giustizia da recovery immediato immobilismo giustizialismo le regioni per le ragioni per liberarsi dal ministro buona fede
Scrive
Il foglio una delle condizioni affinché l'Italia possa ricevere nei prossimi anni gli oltre duecento miliardi di euro previsti dal Recovery Fund per realizzare le riforme che l'Unione europea ci chiede invano da tempo
Fra queste una delle più importanti la riduzione dei tempi della giustizia civile e penale
L'ultimo rapporto della Commissione europea
Ha confermato che la nostra giustizia e la più inventa d'Europa per la durata media dei contenziosi civili e commerciali per arrivare ad una sentenza definitiva occorrono in media oltre sette anni
Il doppio dei tempi della Francia cinque volte quelli della Germania l'impatto economico è devastante
Secondo uno studio realizzato nel due mila diciassette
Per Confesercenti lentezze inefficienza della giustizia civile ci costano due virgola cinque punti di PIL pari a circa quaranta miliardi di euro all'anno
Persino peggiore e il quadro della giustizia penale il biglietto da visita
Dell'Italia a Bruxelles rischia di essere la vicenda di Calogero Mannino assolto da tutte le accuse dopo trent'anni di processi per citare solo i più il caso più recente
Per provare a raccogliere le raccomandazioni dell'Unione Europea la bozza di recovery Plano predisposto dal governo italiano venga
Attenzione alla giustizia promettendo una riduzione della durata dei processi civili e penali digitalizzazione del sistema investimenti e riforme dell'ordinamento giudiziario del processo penale e di quello civile
Gli auspici sembrano andare nella giusta direzione il problema è che a trasformare i buoni auspici riforme concrete dovrebbe essere l'attuale Guardasigilli Alfonso Bonafede vale a dire uno dei responsabili
Dell'immobilismo della giustizia passato alla storia per avere promesso di riformare il processo civile e penale entro giugno due mila diciannove cioè un anno e mezzo fa
Delle riforme poi non si sono più avute notizie e per aver abolito passata alla storia per aver abolito la prescrizione dopo le sentenze di primo grado introducendo di fatto il processo eterno
Insomma per cambiare e salvare la giustizia il primo passo da compiere secondo il foglio sarebbe cambiare ministro
Ma dalla
Piano del i collegi Lanna stata completamente esclusa l'esecuzione l'esecuzione penale e
Guardate questo è un tema è un tema molto importante
Anche rispetto proprio alla vicenda relativa alla sicurezza
Dei cittadini argomento intorno al quale si sono sviluppate decine di campagne elettorali e che ha portato poi un po'appunto a questo populismo penale imperante
In questo momento in Italia il record dei clan non dedica un euro all'esecuzione penale esterna pur sapendo tutti
Che
Attraverso i benefici penitenziari e le misure alternative alla detenzione
La recidiva di chi stato condannato si ferma al venti per cento mentre
Per coloro che poi escono dalla a galera dopo aveva scontato fino all'ultimo minuto della loro pena la recidiva ebbe l'ottanta per cento cosa significa significa che
Se si vuole fare sicurezza evidentemente occorre accompagnare i detenuti verso un percorso di risocializzazione di rieducazione ed in questo caso solo nel venti per cento tornano a commettere delitti
Questi dati sono noti a tutti gli addetti ai lavori che però il nome del consenso facile di pancia dei cittadini evitano di
Prendere misure in tal senso con ciò esponendo i cittadini
A stessi ad una maggiore il sicurezza per le strade perché è chiaro che poi si
Una persona esce dal carcere e otto volte su dieci torna a delinquere chi ci rimette sono le vittime di questi delitti tutto questo non è però oggetto di dibattito pubblico tutto questo viene nascosto
Al la
Alla all'elettorato e e e su questo quindi si evita
Di di agire
Mi permetto di dare una notizia che non è comparsa sui giornali
Alla Commissione giustizia del partito radicale a inviato come dire il proprio contributo di proposte alla governo a seguito di ampia discussione tra tutti i componenti o trecento avvocati della Commissione giustizia e e diciamo gran parte delle dei suggerimenti fa proprio riferimento alla necessità di finanziare e strutturare meglio il il le istituzioni preposte all'esecuzione penale all'esecuzione penale esterna di questo scrive anche
Daniele Caprara sul dubbio il sedici gennaio a pagina sedici esecuzione penale e carcere convitati di pietra del recovery clan
Se è vero che l'attuale presidente del Consiglio rispondendo alla domanda che paese vorremmo tra dieci anni ha risposto un Paese più moderno più verde più coeso non vi è dubbio che il grande assente tra desideri governativi sia quello di un Paese più civile
L'affermazione ben lungi dall'essere un insolente presunzione pare essere riscontrata dalla lettura delle notizie che riguardano il piano di riprese resilienza meglio noto come ricoveri Plant
Elaborato nella prospettiva di inquadrare i progetti di investimento dei fondi dell'Unione Europea per la ripresa economica nazionale dell'area euro
Il convitato di pietra del ricoveri del quale nessuno sembra aver cura dell'esecuzione penale che nella letteratura del partito di maggioranza dell'attuale governo gravità
Problema anche a mente chiedo scusa non si legge bene attorno alla detenzione carceraria
Avvolta in una visione demoniaca che priva il condannato di qualsiasi possibilità di recupero di emenda da troppo tempo la liberazione dal carcere non corrisponde mai alla libertà perché chi esce esce dal carcere ma mai dalla condanna
I rimedi abilmente condannato a non vivere ai margini
Privo di alcuna prospettiva mio per ammissione di chi pensa che l'esecuzione della pena non riguardi l'economia del nostro Paese ma sembra fatto noto solo ad alcuni ed allora per evitare che
Per duri la ottusa visione di una società responsabile delle tenebre che ha prodotto è bene ripetere per quali motivi un investimento sull'esecuzione penale è un affare contribuisce alla ripresa
Perché offre un risparmio indiretto scrive Daniele Caprara per ogni detenuto che recupera perché recuperi la dignità la possibilità deve inserirsi nel tessuto sociale e lavorativo lo Stato a un risparmio giacché esclude o comunque a batte il rischio che quel condannato
Abbia ricadute delittuosi e quindi rientri in carcere e noto il dato statistico le competenze e le professionalità acquisite da un detenuto che agevolino
Il reinserimento nella società lo allontana dal circuito criminoso perché consente un risparmio diretto ancora il potenziamento delle misure alternative al carcere abbattere drasticamente i costi per il mantenimento dei detenuti
Peraltro costituito in maniera prevalentemente dal personale dell'amministrazione penitenziaria
Perché garantisce perfino un profitto ogni condannato restituito rinnovato la società potrà produrre reddito e benefici per la stessa società nella quale prima era ai margini
Non sono ipotesi
Ma prospettive certe che amplifica erede dei risultati positivi dei progetti sperimentali effettuarli nel corso degli ultimi vent'anni
Oggi non ci sono più alibi all'orizzonte a breve termine sono disponibili risorse economiche per una scelta politica seriamente declinata nella prospettiva di risolvere il tema del carcere
Dell'esecuzione penale e le condizioni di illegittimità nel quale versa l'Italia da decenni non girate di dall'altra parte
Quindi ulteriori riflessioni queste di Daniele Caprara sulla dubbio
E ricordiamo
Anche che
Rita Bernardini proprio riguardo alle condizioni inumane e degradanti in cui sono mantenuti detenuti italiani anche in epoca di Covent con rischio
Per alla salute di tutti e non solo dei detenuti di tutti coloro che frequentano il carcere
Appunto Rita Bernardini sta proseguendo la sua azione di lotta non violenta non di protesta ma di proposta riguardo alla a appunto alla al carcere ed è un'azione che oramai prosegue da davvero molto molto tempo di carcere
Con la settimana scorsa si è occupato
Il fatto è straordinariamente singolare però è bella è bello ovviamente ben accetto si occupava si è occupata la nota trasmissione re porta e
E questo ha come dire sviluppato anche poi sulla carta stampata un un certo dibattito
Noi
Segna segnando ecco segnalo semplicemente sempre su un dubbio a pagina tredici diciannove gennaio questo articolo dilaniano Aliprandi
All'indomani della
Messa in onda della trasmissione Damiano Librandi iscrive appunto per il coraggio di dire porta via affrontare il carcere
Senza inutili dietrologia nel programma condotto Fini da Sigfrido Ranucci
Bernardo Iovene ha firmato un'inchiesta sull'universo penitenziario dal sovraffollamento alla pubblica alla pandemia dalle rivolte ai presunti pestaggi
E quindi segnaliamo segnalo questo articolo di Damiano Aliprandi sulla dubbio
Segnano anche impossibile leggerlo questa rassegna stampa
Però la pubblicazione da parte di Repubblica di un importante dossier Di Carlo Bonini Giuliano Foschini Lorenza
Chiedo scusa non si legge bene Lorenza lei uteri e Fabio Tonacci
A pagina uno parte da pagina uno questo lungo dossier di Repubblica per chi fosse interessato nell'edizione del diciassette gennaio del due mila ventuno e che fa il resoconto di quanto è stato taciuto
E di quanto è stato nascosto
Riguardo alle
Violenze del marzo due mila venti nelle carceri italiane i segreti di una rivolta un lungo dossier
Quando detenuti di ventuno penitenziari misero in atto proteste saccheggi ed è evasioni
Con il bilancio di tredici morti dimenticati la storia taciuta delle violenze Marzo due mila venti i segreti di una rivolta
C'è tutta quanta la ricostruzione i
Gli ascoltatori di questa rubrica sanno perché ne abbiamo dato conto nelle precedenti le puntate
Perfetto per lo più di articoli pubblicati
Esclusivamente sui due giornali che si occupano di giustizia di carceri che sono il Riformista il dubbio di quel che comunque sta emergendo a Modena
A Santa Maria Capua Vetere a Torino e in tanti altri istituti di pena questa volta
Cioè questo
C'è quest'inchiesta molto articolata si sviluppa sui
Quattro sei sono oltre otto pagine quindi assolutamente impossibile leggerlo
Questa inchiesta molto molto
Completa su quello che effettivamente poi
Accaduto e quindi
Doverosa la la segnalazione
No sul recovery plana però ho dimenticato di quanto meno segnalare la presa di posizione quindi faccio un passo indietro mi scuso di questo di questa poca coerenza espositiva in questo in questo momento non
Della ricoveri
Dicevo hanno anche
Scritto sul ricoveri sull'utilizzo dei fondi proposti dal Governo
Ha scritto anche il Consiglio nazionale forense
La cui posizione è riportata a pagina uno e poi a pagina sei
Dalla dubbio
Il nell'edizione del venti gennaio due mila ventuno non è possibile anche qui
Perché l'articolo il lungo e dettagliato leggiamo il titolo il sottotitolo del sommario alla tutela chiesta dai cittadini si risponde con la competenza e non con l'esclusione
L'avvocato dice a spot ci aspettiamo scrive appunto per conto della ci N F del Consiglio nazionale forense la presidente Maria Manzi
Noi avvocati ci aspettiamo che i ricoveri cambi l'approccio dissuasivo seguito negli anni scorsi e guardi al bisogno di giustizia di ogni persona
L'eccessiva durata dei processi ha indotto troppo spesso il legislatore a rendere più difficoltoso l'accesso alla giurisdizione
E a ridurre le garanzie difensive anziché migliorare il servizio offerto al cittadino
Il Consiglio nazionale forense punta invece ad un recupero di qualità
Nella consapevolezza che l'attuale affanno dei ruoli giudiziari incide in modo consistente sul servizio offerto al cittadino e qui c'è un punto importante che viene toccata in questo documento
Del Consiglio nazionale forense che è quello di una sottile
Ma neanche troppo strategia messo in atto parliamo soprattutto del del contenzioso civile messo in atto da diversi governi per la verità che si sono succeduti in questi ultimi anni
Che è quello di appunto rendere difficoltoso l'accesso alla giustizia civile
Questo per poi andare come dire a sbandierare numeri
Che indicano un a cavallo del dell'arretrato è un calo del contenzioso ma questo calo si verifica semplicemente perché
E questo è molto triste
Perché l'accesso alla giustizia civile oramai è
Qualcosa che fa effettivamente riferimento al censo
Cioè alla possibilità economica che un cittadino può vere o no di rivolgersi alla giudice civile cioè come se non bastasse il fatto che già normalmente si pagano le tasse ci sono degli Obodriti e sono cresciuti a dismisura nel corso degli anni
E che hanno
Appunto che il cui affetto voluto
Ecco quello di andare a cercare di evitare che poi tutti si possono rivolgere ai tribunali
E questo a mio avviso un un grave vulnus alla Costituzione perché poi quando ci sono anche in sede civile conflitti tra privati appunto in uno stato chi li risolve
Per l'affermazione di un diritto che altrimenti rimarrebbe solo teorico
Il sistema giustizia ma se poi arrivare con al da vere
Una pronuncia giudiziale significa sostanzialmente
Dissangua sì dal punto di vista economico ecco lì che molti molti molti molti più di quelli che si pensi ai cittadini italiani rinunciano semplicemente a rivolgersi ad una giustizia della quale non solo non hanno fiducia
Perché sanno che poi comunque la causa
Sipro prevede per anni e anni
Non solo hanno fiducia
Per la schizofrenia del sistema e l'incertezza del diritto e quindi si sa come si parte ma non si sa affatto come si arriva ma se tutto questo poi viene a costare migliaia e migliaia di euro ecco la la che i cittadini preferiscono
Come dire fare a meno e rinunciare sostanzialmente ai loro diritti questo o nel due mila ventuno
Per un paese che viene indicato come tra quelli più sviluppati nel mondo qualcosa di veramente inaccettabile oltre che
Significativo del del livello a cui siamo allora arrivati
Segnaliamo anche
Così ritorniamo ma attimo sulla sul carcere
La prima condanna per tortura cioè il sappiamo che il reato di tortura è stato introdotto nel Codice Penale
Li hanno solamente nel due mila diciassette due mila diciassette e è arrivata nel due mila ventuno la prima condanna ne dà conto il fatto quotidiano nell'edizione del sedici gennaio a pagina tredici con una Breve
Perché questa appunto una Breve Ferrara agente carcere
Così viene
Titolato reato di tortura prima condanne in Italia e la prima condanna di un funzionario pubblico per il diritto di tortura
Ha spiegato il presidente di Antigone Patrizio Gonnella dopo che un poliziotto della polizia penitenziaria è stato condannato a tre anni per torture lesioni personali ai danni di un detenuto nel carcere di Ferrara
Secondo quanto emerge emerso nel processo
Picchiò un detenuto nella sua cella umiliando lo anche con l'obbligo di spogliarsi l'agente penitenziario è stato condannato con rito abbreviato dal tribunale di Ferrara
A quattro anni per tortura e lesioni personali di condanna di primo grado piedi
Pubblici ministeri
La gente cinquantuno anni all'epoca in servizio nel penitenziario della città emiliana AG concludere sita e violenza e violenza grave
Per concludere ancora agli articoli su sul carcere
Leggiamo sempre una Breve
Della diciassette gennaio a pagina sette sul Corriere della Sera edizione Milano
Casi triplicati tra i detenuti
Abbiamo visto nelle scorse settimane come la situazione delle carceri lombarde sia particolarmente critica
Tant'è che c'è stato anche l'intervento del sindaco di Bergamo
Non è che Gorizia
Chiesto che
Sì proceda
Alla vaccinazione non solo del personale di polizia penitenziaria ma anche dei detenuti
E la situazione drammatica ce ne dà conto appunto questa a breve del Corriere della Sera impennata di contagi da colpi d'nelle carceri milanesi
In una settimana i casi tre detenuti sono più che triplicati
Mentre in tutta Italia sono aumentati del venticinque per cento e il quadro che emerge dagli ultimi dati comunicati dal dato ai sindacati della polizia penitenziaria
E ci dice il Corriere questi sono dati aggiornati al quattordici gennaio
A Bollate positivi erano trentasei e dura sono saliti a centonove a cui va aggiunto un altro detenuto ricoverato in ospedale
Quindi il sette gennaio trentasei detenuti positivi a Bollate quattordici gennaio cento nove detenuti positivi
A San Vittore i casi sono cinquantanove ed erano una settimana prima diciassette
In tutto il Paese impositivi sono settecento diciotto
Il sette gennaio erano cinquecento cinquantasei in tutte le carceri della Lombardia i casi Comit sono duecentoventotto verso di tutti quelli nazionali
E esaurito questo tema
Faccio una segnalazione di un articolo di Valter Vecellio della venti gennaio
Comparso su Italia oggi
Contro di lunedì
Fu ignobile il comitato antimafia di Palermo sono le parole di Emanuele Macaluso
Scomparso il diciannove gennaio
E
Valter Vecellio lo ricorda con l'ultima intervista fatta appunto ad Emanuele Macaluso e in questa intervista ha Emanuele Macaluso ha parlato di Sciascia della giustizia
E tant'è che il titolo di questo articolo appunto uno Sciascia ci vorrebbe adesso questa è l'ultima intervista di Macaluso che Valter Vecellio ripropone ricorda
In questo articolo a pagina dieci su Italia Oggi del venti gennaio
è stata una lunga amicizia ecco alcuni alcuni passaggi e stavamo un'amicizia quella con Leonardo Sciascia
Certo abbiamo avuto anche dei momenti di scontro politico era molto saldo nelle sue convinzioni e anch'io come lui però nessuno dei due mai anche quando eravamo in polemica mai messo in discussione
L'amicizia che c'è allegato sempre ho ripensato da alcune cose che scrissi su il contesto non è un ripensamento opportunistico non appartiene al mio modo di essere penso piuttosto che tutti debbano avere la possibilità di una rilettura di posizioni assunte prima chi sostiene aveva avuto sempre ragione non mi convince nessuno assente ragione ecco
Con una queste parole
Legate al sistema della giustizia Sciascia Valter Vecellio ricorda con le sue parole
Emanuele Macaluso no una
Ancora una segnalazione
Questa settimana c'è stato un intervento del dottor Pignatone su La Stampa dove l'ex procuratore di Roma oggi Presidente del Tribunale del Vaticano ha ha cercato di spiegare
Lei la differenza tra fenomeni come la mafia che la corruzione e in questo articolo
Del dottor Pignatone appunto tra le altre cose si spiegato che il dovere dei giudici quello di lottare contro la mafia
Alludi sponde Tiziana Maiolo sulla riformista
Segnaliamo segnalo questo articolo a pagina tredici della diciannove gennaio
Che ha
Non può non non non possiamo leggere perché anche questo è veramente un articolo molto lungo però ecco questo botta e risposta
Tra il dottor Pignatone Tiziana Maiolo per ovvie ragioni ci vede schierati con Tiziana Maiolo perché come ricorda bene
E questo appunto poi deriva anche dal lascito dello stesso Sciascia i giudici non devono lottare il processo non è uno strumento di lotta
Mafia o no compito del pm non è scendere in guerra contro il male ricorda Tiziana Maiolo l'ex procuratore di Roma cerca di spiegare la differenza tra fenomeni come la mafia la corruzione contro la prima
Il magistrato deve lottare scrive Pignatone ma la differenza tra un PM che indaga sul singolo individuo in relazione ad uno specifico reato e quello che indossa la veste del condottiero
è quella che contrappone lo Stato liberale allo stato etico
Ricorda opportunamente Tiziana Maiolo
La pretesa del magistrato di farsi store storiografo e sociologo
è la base di tanti errori e sconfitte quando Gratteri getta la Rete per la pesca a strascico con un uso smodato del reato associativo
Crea solo un gran polverone
Sarebbero da leggere per intero o questi questi articoli questi contributi così come
Va segnalata la pubblicazione di un articolo a trent'anni di Giovanni Falcone dal duro sul dubbio il diciannove gennaio pagina quindici con un richiamo in prima
Falcone di sì
Viene intitolato diciamo questa rubrica del dubbio in cui vengono pubblicate una raccolta di interventi di Giovanni Falcone che rovescio nel racconto conformista
Che hanno fatto del giudice ucciso dalla mafia sappiamo quanto Giovanni Falcone è stato osteggiato dalle correnti dal CSM
Dall'apparato della magistratura associata che però poi alla bisogna come dire se ne fa scudo per ottenere a consenso consenso sociale
E allora questa iniziativa del dubbio Falcone idee
Da va assolutamente segnalata perché il dubbio non fa altro che riproporre
I testi e le parole gli articoli e le interviste di Giovanni Falcone così che ciascuno si possa fare una idea
Reale di quello che era il contenuto del pensiero del dottor Falcone pensiero molto spesso tirato a destra e a mancasse seconda strumentalizzato purtroppo a seconda
Dei
Dei come dire dei dei bisogni di chi
Di chi appunto poi compie queste operazioni per esempio per esempio in questo articolo Giovanni Falcone
Una articolo appunto di
Un intervento
Che viene tratto dal libro la posta in gioco
Interventi e proposte per la lotta alla mafia e che risale a trent'anni prima Giovanni Falcone lanciava un appello separate lei carriere
Dei pm da quelle dei giudicanti
Trenta anni fa Falcone
L'han ciò questo appello per la separazione delle carriere ovviamente inascoltato dalla magistratura associata che infatti ha
Osteggiato Giovanni Giovanni Giovanni Falcone ma a proposito appunto di assenti della del sistema
Sul dubbio Giovanni Maria Jacobazzi
Su dubbio di oggi il ventidue gennaio a pagina tre
Scrive un articolo in cui
Sintetizza
La posizione dell'Associazione nazionale magistrati rispetto alla disegno di legge sul CSM proposto dal ministro Bonafede è un disegno di legge
Che non va minimamente a
Scalfire il sistema delle correnti anche se attraverso i media viene venduto così ma anche in questo che in realtà poi appunto è un pannicello caldo alla MM non sta bene
Scrive Giovanni Maria Jacobazzi e più ombre che luci nella riforma dell'ordinamento giudiziario e soprattutto nel sistema elettorale per i togati del consiglio superiore
Le perplessità sul testo all'esame della Commissione giustizia di Montecitorio sono state espresse ieri dai vertici dell'Anm
In particolare durante l'audizione il presidente dell'Anm Giuseppe Santa Lucia
Ha bocciato la modifica del sistema elettorale va basta su basata su un modello maggioritario a doppio turno che secondo l'attuale presidente dell'Anm aggraverebbe i guasti
E potrebbe rafforzare il peso delle correnti perché consente apparente apparentamenti
In fase appunto di doppio turno critiche da parte dell'Anm anche sul divieto
In funzione anti correnti di costituzione di gruppi al CSM oggi al CSM ci sono i gruppi che rispecchiano le correnti appunto come in parlamento ci sono i gruppi parlamentari che rispecchia non poi i partiti
Ecco nella ddl buona fede c'è un divieto la costituzione dei gruppi e alla magistratura associata non va bene perché perché poi sarebbe una spinta verso la clandestinità ha sottolineato Santa Lucia gli va dato atto che c'è una
Dato di sincerità in questo cioè dice è inutile che li vietati i gruppi perché poi tanto vi faremo ugualmente ma rimarrebbero clandestini
Proprio di voler fare a meno delle correnti non se ne parla proprio la vice presidente Alessandra Maddalena invece ha criticato l'introduzione di nuove fattispecie di illeciti disciplinari
E neanche questo va bene ovviamente
Che finirebbero per far ricadere in capo ai dirigenti degli uffici giudiziari
Il peso di un'inefficienza oggettiva del sistema e che non si può far dipendere da uno scarso impegno dei magistrati
Il soprano vedete che poi dice si dice c'è una inefficienza oggettiva del sistema però questo sistema non lo si vuole toccare
E non si vogliono neanche le responsabilità perché perché l'inefficienza e oggettiva allora che colpa ne hanno i magistrati seppur calati come dire di micro sistemi il sistema il segretario generale Salvatore Casciaro infine dopo aver messo dei paletti alla funzione svolta dagli avvocati nei consigli giudiziari anche qui vecchia questione i magistrati non vogliono che i gli avvocati mettano becco nelle loro cose
Si è concentrato sul tema bella rientro il ruolo dei magistrati che hanno ricoperto incarichi elettivi la proposta di tre vedere il loro li collocarle al ministero della giustizia dice
Potrebbe essere in contrasto con il dettato costituzionale quindi neanche questo
Vogliono chi viene appunto ritorna nel ruolo dopo essere stato eletto dopo essere stato un attore politico dopo essere stato una parte politica nelle istituzioni la pretesa è che si torni
E che si metta direttamente seduto dietro lo scranno di un giudice per giudicare come terzo ed imparziale
E qualsiasi altra soluzione viene subito etichettata come possibile
Impossibile contrasto con la Costituzione
Sul punto prosegue Giovanni Maria Jacobazzi va però ricordato un parere del CSM nella scorsa consiliatura in cui si guardava con favore al divieto dire indossare la toga perché avesse svolto incarichi politici
E mi permetto di aggiungere questo fa sempre parte del gioco delle parti perché poi quello che non ha non è mai stato tollerato dalla magistratura associata imposizioni come dire divieto legislativi
Perché hanno sempre detto ci auto regolamentiamo con le nostre delibere del CSM ricordo ma questo oramai dipende anche dal fatto che come dire il tempo scorre tanti tanti anni fa una
Polemica analoga viste riguarda tutti gli incarichi extragiudiziari forse era in occasione dei referendum ma del radicali del due mila dove appunto nelle varie trasmissioni di
Dibattito organizzate per il referendum
E dove l'Anm era stata individuata dalla RAI come un soggetto che doveva partecipare alla confronto televisivo
Di allora esponenti dell'Anm dicevano ma non è necessario il referendum perché sceglie i mi mi chiamo voi siamo bravi a limitare gli incarichi extragiudiziari ecco allora l'invito e andate sul sito del CSM e cercate
Un documento che in PDF che l'Elenco praticamente degli incarichi extragiudiziari proprio un elenco di nomi e di incarichi personalmente l'ultima volta che l'ho visto era una malloppo di oltre centocinquanta pagine di nomi con incarichi
Poi era stato detto all'epoca che il referendum non è necessario perché loro non avevano bisogno di divieti messi dal legislatore anche referendarie eventualmente
Perché avrebbero contenuto o questa prassi da soli
Poi il tempo in quanto uomo ci spiega che non era affatto vero
Prosegue con l'articolo di Giovanni Maria Jacobazzi prima dei vertici Anm era intervenuto il giudice Andrea Mirenda
Esponente di articolo centouno il gruppo anti correnti
Ecco Andrea Mirenda invece che cosa ha caldeggiato l'unica cosa che l'Anm non vuole il sorteggio dei togati al CSM
E la rotazione degli incarichi direttivi ecco di fronte al sorteggio e alla rotazione degli incarichi direttivi la magistratura associata organizzata in correnti
Va proprio su tutte su tutte le furie con la riforma del sistema elettorale proposta dal governo che la riforma chiedo scusa del sistema elettorale proposto dal governo avesse pochi estimatori
Si era comunque già capito fin dalle battute iniziali prosegue Iacobazzi la scorsa settimana
Ad esempio era stato ascoltato l'ex consigliere del CSM Antonio Leone
Al vertice della giustizia tributaria
Il quale aveva evidenziato che con la previsione del ballottaggio le dinamiche correntizie saranno ancora più accentuate con il rischio
Poi di un plenum composto solo da giudici o solo pm non essendo più prevista l'attuale divisione fra categorie
Per le ore un buon compromesso sarebbe possibile con il sorteggio temperato
In pratica un sorteggio iniziale di un numero da definire di magistrati dopo aver individuato una serie di requisiti per poter essere su
Sorteggiati anzianità assenza di condanne disciplinari pregresso effettivo positivo esercizio dell'attività giurisdizionale e quindi le successive elezioni dei componenti del centro
Se del CSM
Da questo paniere con sistema proporzionale su base su base nazionale
E quindi questo un articolo che cita delle importanti informazioni proprio sul cosa si muove a livello a livello normativo come poi
Sì rapporta l'Anm al potere esecutivo al potere legislativo
Ancora una segnalazione
Un dibattito che
Si è aperto è stato coperto sul sul Riformista
Vediamo un po'la sintesi e cerchiamo di vedere se
Si riesce a leggere poi un importante articolo di Nello Rossi
Allora il dibattito sul Riformista l'articolo a pagina due del ventuno gennaio di Angela Stella e che fa appunto è una buona sintesi di quello che accaduto da qualche settimana abbiamo intensificato un dialogo a distanza tra magistratura ed avvocatura sui temi di politica giudiziaria più di attualità oggi ospitiamo un contributo a firma di Nello Rossi direttore della rivista questioni giustizia
Nello Rossi lo ricordiamo agli ascoltatori
è stato da sempre un esponente di punta della corrente di Magistratura democratica
In questo articolo Nello Rossi parla di responsabilità professionale dei magistrati
Questione sollevata lo scorso sei gennaio dall'Unione delle Camere penali in un documento pubblico
Secondo i penalisti la carriera dei magistrati italiani progredisce automaticamente del tutto a prescindere da una valutazione di merito delle attività in concreto svolto dal singolo magistrato
L'undici gennaio e presidente dell'Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santa Lucia una nostra intervista ha replicato sono certo che le camere penali non vogliano una responsabilità dei magistrati sulla base dei risultati ottenuti o mancati
Altro discorso invece da redigeremo ha dati abnormi della concussione e nell'esito di indagini e di processi
Spingersi al di sotto di questa soglia con l'illusoria convinzione di sanzionare gli abusi sarebbe prima ancora che una minaccia per i magistrati il pericolo di compromissione della serenità di giudizio della indifferenza e risultati
Commentando questa intervista all'Adnkronos si inserisce nel dibattito Eugenio Albamonte attuale segretario di area che la corrente progressista
Della magistratura all'interno della quale
Lo dico a beneficio dei degli ascoltatori ricompresa Magistratura democratica dire che magistrati non rispondono di quanto fanno dice il dottor Albamonte una baggianata pazzesca
Il giorno dopo arriva la replica del presidente dell'UCPI Giandomenico Caiazza
Sia a Santa Lucia la risposta del presidente mi è parsa un po'Lusi ribatte responsabilità professionale intendiamo un recupero delle valutazioni di merito della carriera di ciascun magistrato nella quale non può non entrare
Un'analisi complessiva dell'esito di alcune indagini o dei provvedimenti giurisdizionali che le hanno acriticamente assecondate
Ma Caiazza risponde anche ad Albamonte e dice è forse una baggianata pazzesca che le attuali valutazioni di professionalità dei magistrati sono positive al novantanove per cento dunque non esistono
Il quindici gennaio interviene l'avvocato Francesco Petrelli direttore della rivista Diritto di difesa che al Riformista dice nel nostro Paese la questione ancora assoggettata alla cosiddetta etica dei principi
E non a quella della responsabilità secondo la quale ognuno deve rispondere delle delle proprie scelte specie quando incidono sulla sulle vite dei cittadini
E sono il risultato di un potere così estese così spaventoso come quello giudiziale
Ecco in questo dibattito si inserisce quindi può all'articolo
Scritto da Nello Rossi già magistrato di lettura appunto della rivista questione giustizia che la rivista della corrente
Magistratura democratica
Le responsabile a responsabilità professionale delle dove delle toghe
Come si valutano i magistrati possibile che siano tutti i geni questo è il titolo il sismografo della professione dei magistrati non funziona bene e a volte non funziona affatto il complicato apparecchio amministrativo dovrebbe misurare
La complessiva qualità del lavoro di giudici e pubblici ministeri registrando non solo e non tanto le più gravi negligenze o violazioni della legge sostanziale o processuale ma le costanti positive o negative dell'operato dei singoli
Ad esempio ripetuto rigetto da parte dei giudici di richieste ed iniziative di un pubblico ministero o il sistematico succedersi delle riforme o degli annullamenti delle sentenze di un giudice nei diversi gradi di giudizio se la sua tubi imputazione predisposta per misurare vagliare l'operato dei magistrati perde colpi la loro responsabilità professionale diventa letteralmente introvabile
E alcuni magistrati possono continuare impunemente a fare danni a fare carriera a differenza di quanto avviene in altre professioni intellettuali
è questa la denuncia dell'Unione delle camere penali che ha innescato una discussione tra avvocati e magistrati svoltasi sulle pagine de il Riformista
Il sismografo inceppato di cui parliamo sono le valutazioni periodiche di professionalità
Una procedura lunga complicata formalmente minuziosa che si ripete ogni quattro anni che si dipana attraverso diversi adempimenti
Autorelazione del magistrato Esame di provvedimenti estratti assorte e forniti dall'interessato
Rapporto del capo dell'ufficio parere sulla professionalità emesso dal Consiglio Giudiziario giudizio finale del CSM
Un mare di carte che dovrebbe fornire un quadro fedele dell'operato dei magistrati rendere conto delle qualità delle loro attività
Eppure in molti troppi casi ciò non avviene perché le valutazioni appiattiscono emeriti resi uniformi dal linguaggio burocratico e non registrano quasi mai le cadute di professionalità
Sul filo del rinomina si può dire che dalle valutazioni di professionalità i magistrati emergono quasi sempre come puntuali laboriosi competenti addirittura geniali
Veri e propri geni compresi sottratti al triste destino della maggior parte dei geni e quali tocca di essere mi sconosciuti da loro contemporanei
è perciò legittimo chiedersi perché nelle valutazioni di professionalità non affiorano quei profili critici del modus operandi di alcuni giudici e pubblici ministeri che molti conoscono e di cui molto si parla negli uffici giudiziari nell'ambiente esterno all'origine di questa congiura del silenzio sta una tenace resistenza corporativa o l'idea che i magistrati sono agenti e parafulmini dei conflitti e perciò mano comunque messi al riparo dai giudizi
Interessa talmente malevoli o infine l'intenzione di preservare negli uffici giudiziari una pace che sarebbe compromessa da Parini realistici e sederi
Le difficoltà del giudiziario e l'asprezza del clima che lo circonda nel nostro Paese forniscono sostegno a ciascuna di queste motivazioni scrive Nello Rossi
E però se si vuole rendere effettiva la responsabilità professionale e ne esce esce necessario uscire dalla palude nella quale le valutazioni di professionalità si sono impantanati indicando credibili Chimenti
Il primo responsabilizzare i controllori ecco una prima proposta del dottor Nello Rossi
Chiamando come oggi di fatto non avviene i dirigenti degli uffici che sono i primi giudici della professionalità ad assumersi la responsabilità per le informazioni di giudizi che alla prova dei fatti si liberi non non veritieri
Se un capo dell'ufficio redige una valutazione positiva
Della tempestività e della capacità di lavoro di un magistrato il questi a seguito di un'ispezione di una segnalazione esterna incorre in una sanzione disciplinare per ritardi o scarsa laboriosità
Il dirigente dovrebbe essere a sua volta chiamato dal CSM a rendere conto di questo giudizio
Ed è analoga richiesta di rendiconto dovrebbe essere rivolta dirigenti che rispondono con vaghi fumose formule burocratiche alle puntuali domande contenute nella scheda di valutazione
Sulla corrispondenza tra richieste avanzate da un pubblico ministero e provvedimenti adottati dal giudice o sui dati patologici
Delle decisioni non confermate nei successivi gradi di giudizio per non far male per non parlare infine dei casi più eclatanti nei quali la giustizia penale a dover intervenire sulle cadute professionali che si traducono nella commissione di reati
Cominciare a controllare i controllori è un rimedio insufficiente tutt'altro dice Nello Rossi sarebbe un antidoto efficace alla responsabilità burocratica di chi valuta
Che rappresenta la prima fonte delle strutture e delle fallace del sistema in se come tutti riconoscono non può essere un singolo caso magari posso sotto i riflettori dei media fondare un credibile giudizio negativo sulla professionalità di un magistrato
è solo rivitalizzando che seguendo credibilità le valutazioni professionali comprensive sistemiche che si può rendere effettiva la responsabilità professionale
A questo primo passo dovrebbe seguire un secondo non meno significativo moltiplicare le fonti di conoscenza a cui attinge nelle valutazioni di professionalità e garantire la piena trasparenza dell'intera procedura valutativa
Nel DDL di legge delega per la riforma dell'ordinamento giudiziario il ministro della
Sì sì e propone di semplificare le procedure d'introdurre un diritto di tribuna cioè la facoltà per i cosiddetti componenti laici dei consigli giudiziari avvocati professori universitari
Di partecipare alle discussioni deliberazioni relative alla valutazione di professionalità dei magistrati
Non sarebbe una novità assoluta ma solo la generalizzazione di un modello virtuoso giacché diversi Consigli giudiziari erano già adottato con norme interne questa regola di aperture di trasparenza dei lavori
Su questa strada occorre procedere speditamente senza arretramenti dietrofront magari in nome dell'esigenza di tutelare la privacy dei magistrato
Invocazione della privacy sacrosanta per la sfera della vita privata rischia di divenire sul territorio professionale uno schermo opaco pretestuoso ed ingiustificato anche perché la pratica si professionale dei magistrati ha un nome antico corporativismo beh allora registriamo con piacere
Queste proposte del dottor snello Rossi
Che sembra o poteva andare nella nella direzione nella direzione giusta poi il tema lo abbiamo visto nell'articolo che abbiamo letto in precedenza che però quando l'Anm nel suo complesso si presenta al cospetto delle legislature la difesa corporativa
La fa la fa da padrone purtroppo non abbiamo potuto non ho potuto concludere la lettura dei tanti altri articoli che avrebbero meritato una lettura li posso solo segnalare molto velocemente diciotto gennaio pagina otto giornale Luca Fazzo il CSM non perde il vizio bocciato per lottizzazione
Il Consiglio di Stato azzera gli incarichi spartiti per correnti per la scuola di magistratura anche questa è un'altra storia tipica
Diciamo del correntismo in magistratura quindi posti di governo presso la Scuola superiore della magistratura che tra l'altro gestisce
Importanti risorse economiche
Che
Sono stati spartiti tra le correnti per garantire un pluralismo culturale così si è difesa il CSM davanti al Consiglio di Stato ma al Consiglio di Stato ha bocciato questa delibera perché comunque le norme
Parlano di altro e sul
Caso Palamara possiamo posso segnalare diciannove gennaio pagina otto del Riformista magistrato Poli l'affaire delle indagini incrociate
E in questo articolo di Paolo commisi fa tutto il resoconto delle indagini praticamente che da Roma si dipanano a Perugia poi da Perugia Firenze
Tutto per una la fuga di notizie
Giornalistiche rispetto appunto alle indagini nei confronti della dottor Palamara
Indagini che continuano ad essere un po'colorate di giallo il Troia spento Paolo Comini il sedici gennaio a pagina sette
Riporta un po'il l'esame del difensore sale del dottor Palamara presso il CSM il dottor con un magistrato Stefano Guizzi
Al che fa le domande alla maresciallo che ha spento il troiana il quale dice non so non ricordo non chiedetelo a me perché lo spento
O perché lo dovevo Aspenia ne ne parla anche il giornale
Con Luca Fazzo diciotto uno
Quel maresciallo distratto che spiava il deputato perché può insomma questo Troy che hanno del dottor Palamara a funzionato in modo molto singolare questo penso che si possa tranquillamente dire
Registravano i deputati mentre si spendevano quando c'erano altri magistrati e però i marescialli della Guardia di finanza di Milano boh non so non ricordo perché andava a finire così
Mentre il fatto Quotidiano a pagina diciannove della a pagina quindici nell'edizione del diciannove ci dice che finalmente il procuratore viola
Sarà tra i testimoni alla CSM non fu ammesso quando l'incolpato era il dottor Palamara adesso ci sono altri incolpati
La testimonianza del dottor viola molto
Molto molto importante potrà essere finalmente ascoltata
Purtroppo tempo ancora una volta
Letteralmente fuggito e quindi non posso far altro che
Darvi appuntamento la prossima settimana procurarvi uno buon proseguimento di ascolto con i programmi di radio radicale